spurgano la saliva a guisa d'un colatoio. idem, 1-303: di questi
. arcióne3, sm. sponda di colatoio per sabbia o calcina;
, 84: e lui ringhiera fa del colatoio, / e va in bigoncia a
giorni, e poscia chiarificaio per il colatoio di tela, fino che sia ben
, gocciolare ', da colum 'colatoio, filtro per il vino ', termine
. bencivenni, 5-82: cola in colatoio spesso di panno, ed aromatizza.
chiarificarlo [il vino] colandolo col colatoio di panno. a. alamanni,
han più buchi ch'un vaglio o colatoio. 2. ant. vaso
trattati antichi, 46: cenere del colatoio mitiga la pena. burchiello, 142
. tommaseo-rigutini, 1892: * colatoio catino e piccolo orciuolo con foro al basso
: come l'ariento si pruova nel colatoio e l'oro nella fornace, cosi
loda. carena, 1-205: 'colatoio ', vasetto di terra cotta, ove
apre l'oppilazioni, cioè i turamenti del colatoio onde esce la rema. garzoni,
spurgano la saliva a guisa d'un colatoio. d'alberti, 217: colatoio
colatoio. d'alberti, 217: colatoio, per uno degli ossi del capo ond'
sartie. carena, 2-366: * colatoio ', quella corda che passa per
26: il cadavere è già posto al colatoio per l'imbalsamazione. 10
contratto. -oh, eccoci / sul colatoio. - colatoio? doletevi / di gamba
, eccoci / sul colatoio. - colatoio? doletevi / di gamba sana.
. 11. locuz. avere un colatoio: avere un buon motivo o cogliere
, 92: dicesi ancora, avere un colatoio, di chi ha qualche occasione ove
secondo il bisogno. 4. colatoio. garzoni, 1-824: e in
. cólo, sm. ant. colatoio, crivello, staccio. targioni pozzetti
per fare il ranno, che gocciola nel colatoio » [tommaseo, s. v
segue per conseguenza che, chiuso questo colatoio, sempre più resti lurida ed isporcata
valanghe e dallo scarico di massi); colatoio. baldini, i-771: sotto la
e tiene il ranno che passa dal colatoio. = lat. dólium.
.. entro a'forni / nel colatoio separò del fuoco / la fummea.
, ch'entro a'forni / nel colatoio separò dal fuoco / la fummea.
i-190: * gorna ', 'colatoio ', specie di grondaia di pietra che
o altro, fatta a guisa di colatoio. 6. reticolato di fili
= voce dotta, lat. infusorlum 'colatoio '. infustato, agg. ant
lisciviai lascia la scorza / su 'l colatoio. lisciviarne (part. pres.
o altro, fatta a guisa di colatoio, sopra la quale si posino e scolino
trattati antichi, 46: cenere del colatoio mitiga la pena. rinaldeschi, 1-32
3. filtro, setaccio, colatoio. 4. ferrov. nelle stazioni
medicazioni, per avvolgere oggetti, come colatoio o strofinaccio, ecc.; panno
rannaiòla (rannaiuòla), sf. colatoio per il ranno. tommaseo [
rucci averlo udito dire a firenze per colatoio o ranniere. = deriv. da
a ricevere il ranno che passa dal colatoio. burchiello, 142: i rannieri
inseparabili dalle botteghe dei barbieri i rasoi dal colatoio e dal ranniere. monti, xli-6-464
: la cenere vuol esser cenere di colatoio di ranno ovvero cenere di bucato. boccaccio
l'oppilazioni, cioè i turamenti del colatoio onde esce la rena. calderoni, lxxxviii-i-353
morta in servizio pubblico. 5. colatoio, colabrodo. citolini, 400:
. 3. colatoio dove si pone la cenere per fare il
forbicine, lo spengitoio, lo sfru- colatoio. deriv. da frugolare (
umor lisciviai lascia la scorza / su 'l colatoio, e rendesi spossato, / piuttosto
tracólo, sm. ant. colatoio, filtro, colino. imperato
apre l'oppilaziom, cioè i turamenti del colatoio, onde esce la rema e risolve
zaccarale, sm. strettoio, colatoio. bencivenni [crusca]: si