e tannino (v.). colaticcio, agg. disus. che cola,
s. v.]: * colaticcio ', nelle fornaci da vetro, da
di finestre e vetrate che ricevevano un colaticcio di luce dai cortili dove sudicia e
dentro ogni grassume che venga da qualsisia colaticcio di marciume, stiano lontano dalla casa
, dicevano, era trasudato tutto il colaticcio del camposanto. = deriv.
. colatìo, agg. ant. colaticcio, che cade da sé a maturazione
, dicevano, era trasudato tutto il colaticcio del camposanto. palazzeschi, 1-170:
ogni grassume che venghi da qual si sia colaticcio di marciume stiano lontani dalla casa per
... era trasudato tutto il colaticcio del camposanto. calvino, 66: alle
ogni grassume che venghi da qual si sia colaticcio di marciume, stiano lontano dalla casa
rappiglia via via che cola: comunemente colaticcio, cerume. moravia, 18-73: il
mozzicone di torcia. - anche: colaticcio di candela. -in senso generico:
ch'era infreddato. 5. colaticcio di una sostanza vischiosa qualsiasi che gocciola
di torcia; grosso cero. -anche: colaticcio di candela (o di altre sostanze
mocolóso), agg. grondante di colaticcio (una candela); pieno di muco
invar. piattello destinato a raccogliere il colaticcio del cero o della candela accesi,
deriv. da scolare1, sul modello di colaticcio (v.). scolarismo,