serio; però mi trovo sempre in squilibrio col gran numero che prende invece le più
., 9-93: in un minore stanzino col maggior congiunto e con uscio e lume
, accr. masch. di stanza1, col suff. dei nomi d'azione.
, accr. masch. di stanza1, col suff. dei part. pass.
minimo. sì, come quei motori col carburatore un po'starato, che se non
l'angiulo li scrisse ne la fronte col puntone de la spada, cioè quello che
dato momento (per indicare la concomitanza col verificarsi di qualche evento).
cesari, iii-379: fa notar dante col primo verso che, stando il sole
il sole nel nostro emisferio, illumina col suo lume tutte le stelle.
). fazio, ii-2-89: come col dito / istà la carne e l'unghia
un grande stare con questo franzese e col secretario che ha seco del salerno.
e 'l figliuol mio; / statevi insieme col nome di dio. verga, ii-234
aperta: / e rimirava ove da voi col dito / ogni persona mi venia scoperta
con le troie. -in relazione col compì, pred. novellino, xxviii-801
, senza saputa e volontà del maestro col quale stesse. cronaca di isidoro minore volgar
bestiali, in ciò che stai sempre col capo chinato e guardi le scure cose della
, l'uno accanto all'altro, col cannello, col saldatoio, con la verga
uno accanto all'altro, col cannello, col saldatoio, con la verga di stagno
quasi una cosa medesima, cioè così col parlare come coll'andare tenere una certa gravità
: mi son risoluto di stare in collera col gallo. -rivolgere l'attenzione
. -essere coerente con l'insieme, col contesto; armonizzarsi con gli altri componenti
jahier, 3-81: quell'acidulo del cappero col secco dell'arrosto non ci può stare
lii-3-34: gli fu messo innanzi, col mezzo di un suo confessore, che il
stando. 52. in relazione col gerundio di un verbo, indica che
là 've dì e notte stammi / adosso col poder ch'ha in voi raccolto
sotto': dicesi di colui che si mette col capo in grembo ad un altro che
. locuz. -andare a pigliare le starne col bue-, commettere un grossolano errore di
che gli era andato a pigliare le starne col bue, e cominciò a sbuffare.
vostri suoceri andavono a pigliar le stame col bue circa al creder di tór la figliuola
inevitabile, ma regolare che dovessero finire col ficcarsi sotto le mote. g. manganelli
vostra eccellenzia che voglia andare destro col iocondo piacere del bagnarsi in amo e
iocondo piacere del bagnarsi in amo e col pericoloso diletto di dare la caccia a'starnotti
cominciano a camminare, vedendosene talvolta eziandio col guscio in testa, né però si posson
la teriaca, la sagzena e 'l mitriaato col vino, e parimente l'irritare del
/ appare e il suo viaggio 7 orna col lume dell'eterno raggio. manzoni,
career cavernoso innanzi / in guardia stassi e col trifauce ringhio / (terribil cosa)
trafitto da angoscie trapassanti fin tossa, col cuore fasciato stretto dalla libidine erotica che
sopra, castagno e lucente sotto, col torace largo e quadrato. la larva,
si formarono le associazioni primiere della cosa imitata col tenèbro, agg. ant. oscuro,
animo saliva entro di lui colla sera e col crescer del fiume. l'essere
per l'intendimento della colligazione che tiene col corpo e per essere offuscata da una
uva passerina e diligentemente flassatelo per stamigna col mosto cotto e mettetelo in brodo ardiero
collegio; s'imbarcano immediatamente sui bastimenti col grado di 'midshipman',... e
chiome. sercambi, 1-i-503: sardo sta col culo alzato tenendo i panni in mano
, sfavasi cheta e il pertugio della botte col dito teneva. 2. in
-assol. no'siam col conto. a. f. doni,
1-357: ogni giorno bisogna ben bene stropicciare col siero di latte le parti posteriori ed
ed il mento dell'animale ammalato, col tenerlo dal principio del male fino all'intera
55: se tu consore arrenneti, donna col viso cleri, / e lo mostero
: questi tali cominciarono subito a discordare col gonfaloniere, in prima perché averebbono voluto
scappi in nome mio a far offìzio col guardasigilli affinché non permetta che i librai
spese colle borse de'cittadini, cioè o col porre gravezze, o col tenere le
cioè o col porre gravezze, o col tenere le paghe del monte. caro,
: quel demonio che tenea sermone / col duca mio, si volse tutto presto.
questa parte, rimanendosi di tenerne proposito col signor cardinal barberino e di cavarne l'
guadagna il prencipe la benevolenza de'popoli col mostrar di amarli e di tener conto di
, 6-145: la ragione, fatta avveduta col fuso quotidiano de'forti fatti, senza
l'etica aristotelica, risienea segreta intelligenza col tartaro condottiere. de la virtù morale
me confessando che quella ch'io ebbi col padre fu fratellanza, non amicizia, e
intendendo che alcuni del popolo tengono trattato col nemico di darglielo in mano, non deve
di quelle di federigo o cercò di superarle col proprio ingegno. pananti, i-197:
tanto più a quanto s'acordassero il signori col lor con- sillieri. 87
, ecc. - anche in relazione col compì, partitivo. dante, inf
di numidia venne, / per soggiogar col frate italia e roma. / così tenèa
... fermamente che fosse passato, col passar della teologia e dei suoi riflessi
della teologia e dei suoi riflessi, col tramonto delle concezioni trascendenti, il tempo
, 1-153: priego la vostra clemenzia, col cuore di disiderio pieno, che vi
fresca. 95. in relazione col compì, pred. dell'ogg. o
quanto che il noncio di gratz fece opera col noncio di venezia che addimandasse in grazia
infi, 31-71: anima sciocca, tienti col corno, e con quel ti disfoga
da barberino, 107: cavalcando per camin col marito, / e sanza lui,
per evitare la pioggia, e si scontrò col piccio che si teneva pure al muro
sua parte guelfa, la quale si tenea col papa e colla chiesa di roma,
appoggio, la propria simpatia; incoraggiare col pensiero, con la voce, con gli
, sì che a poca pelle si teneva col busto. giuliani, i-240: le
e vin- gnie con case si tengniono col pogio di baroncielli, e tutte le
è grande, però mal sicuro, col fondo molle, nel quale le ancore non
... faresti a tenertela or bene col tuo signore, il quale solo alla
era disposto a voler ricevere... col cordiale amore, diletto e dilezione ai
cordiale amore, diletto e dilezione ai carità col prossimo suo dilettandosene e rugumando per sì
., 4-11: ancora altro modo, col quale la ignuda gemma nel luogo dell'
: ero un garzone su'tredici anni, col capo pieno zeppo di grammatica, tanto
parea mi scoppiasse dagli occhi, e col vezzo di sollecitare ogni giorno con un rascio
che è così duro e bianco, col carbone, che sarà sempre tenero e nero
forza e '1 rilievo colla morbidezza e col tenero. algarotti, i-vii- 268:
pargoletta gentil cne, mal sicure / col piè tenero ancor torme segnando, / toccava
universalmente duro e mal trattabile, pure col nipote è tenerissimo. de'mori, 7
iii-312: non dissimulerò che io le parlo col cuore sulle labbra e con tutta l'
in quei momenti teneri, gli parlava col voi. piovene, 15-111: gli abbracci
con la zampogna tenera / il verso, col favor che pan ne ha porto.
amore / il cor ti stempra, or col vivace canto / in estasi di giubilo
da vostra serenità alcun donativo o fastidirla col domandargliene. 22. fornito di
delle radici e le foglie degli alberi col tenerume de'rami avessero consumato, ma le
soderini, i-460: alcuni altri preso col dito grosso e con quello che gli
occhi ad allevar bene i tuoi figliuoli col santo timor di dio, senza tante carezze
forza di calamita, la detta arca col suo corpo sta sospesa in aria sanza
metà fuori della trappola... col rosicchiare del topo scatta il tenitoio,
diretta a una tenitrice nota a tutti col nome di marfisa. 2.
è quel che verona / avrà in poter col suo ben tenitorio. cellini, 531
= deriv. da tenone, col suff. dei nomi d'agente.
con titolo di membro onorario, s'accorda col continuo tenore della mia vita.
del carretto, 7-16: brunetta dolce, col cuor ti parlo da lontano: fammi
72: e madonna aquilina fu arrivata / col suo bel viso, che rendea splendore
basso. -non accordarsi il canto col tenore-, per indicare una forte disparità
/ ma e'non s'accorda il canto col tenore. -voce maschile di registro più
nelle corde del basso, ascendendo però col falsetto sino al contralto, nulla importando
benissimo il trucco, le rughe fatte col nerofumo e le palpebre bistrate d'azzurro
sa,... ricominciando i quali col 1463, ci presentano:...
; e non avrebbe rifinito di ciarlare col conte, se questi avesse fatto tenore ai
che fu d'intorno ognuno assiso, / col moto della man ceffi alternando, /
= denom. da tenore2, col suff. frequent tenorile, agg.
. = denom. da tenore1, col suff. frequent. tenorizzato (part
: il dottore con l'indice e col medio congiunti esamina la tensione palpandomi le
: ciascun insieme di grandezze che varia col variare del sistema di riferimento.
alle altre, viventi di giorno in giorno col provento di salari, di lavoro,
. = deriv. da tentacolo, col suff. del part. pass.
tinucci, 2-58: testé ultimamente e'riesce col tentamento generale, che per la vostra
, iv-177: un uomo savio / col consiglio ogni cosa ha a tentar prima,
non s'era fatto alcun profitto, col mandare annibaie in esilio, se anche in
maniera italiana di dante e petrarca ritemperata col far di leopardi. gozzano, i-1258:
raro / era più il ferro, col ferro a tentarsi. caro, 5-620:
la testa fuora, / le tentan col bastone siccome e soda. 14
ragnateli, e risuona, quando si tenta col dente. goldoni, vii-811: no
riscalda ancora. arici, ii-9: tentò col dito la punta d'uno strale,
questo era dunque un sogno? »; col cuore che gli batteva da spezzarsi
, 8-97: andava tentando l'acqua col piede. -premere col piede,
l'acqua col piede. -premere col piede, calpestare; provare la consistenza
certo / non è rimedio, del tentar col ferro / l'estremo labbro della piaga
e parlo con suo nonno. ed anche col cane, se occorre. tentare non
tentativi finalmente era riuscito ad alzarsi e col corpo ritto oscillava sui piedi. 2
? / aiùtati, meschina, / col don che dio ti dà; / tu
momento / la forse mal tentata alma col tosco / scioglier volle col ferro.
tentata alma col tosco / scioglier volle col ferro. 2. sollecitato,
che di nascosto e con la madre o col fratello andasse a visitarla, tentata dalle
da prima tentate e poi andate a male col ministero. bollettini della guerra 1915-t8,
nella volontà delle donne tutte universalmente introdotto col fiato del già detto aspide tentatore.
5. che attrae e avvince col proprio fascino tentacolare (una città)
poeta] con gli occhi stravolti, col muso aggrinzito, colle labbra tremule,
. cicognani, iii-2-129: beatrice accennò col capo di no: e quel tentennamento
or sì mi tentenna, / che col primo boccon fia ch'io lo 'ngoi.
de amicis, i-32: un carabiniere col capo scoperto e con tutt'e due le
dalle schinelle, andava come tento- nando col passo e quasi tentennando fino al suolo col
col passo e quasi tentennando fino al suolo col muso. -dimenarsi con tutta la
. = deriv. da tentennare, col suff. dimin. tentennino1,
viano, che si truovaui in buono credito col signor duca, vi faria ridere. è
una trecca, / maremma sì tare'preso col cenno, / ma c'è befana
specie di rete situata in un cerchio col manico lungo, con la qual si cuopro-
breme, 9: egli andava tentonando col bastone per giudicar se la barca non era
rosecchiato dalle schinelle, andava come tentonando col passo, e quasi tentennando fino al suolo
passo, e quasi tentennando fino al suolo col muso. 2. figur.
entra pian piano, e va a tenton col piede. p. fortini, iii-335:
allora andarono a tentoni, e sempre col piombo alla mano. 2.
. bonarelli, 1-176: dove ora col picciol lumicino de una lucernetta, che ha
2-1 io: un tordo marino passa alto col suo tenue gracidio. -che soffia
tutte queste genti, contro le quali col suo tenue presidio doveva combattere mon- nier
una sollecita deliberazione. manzoni, v-2-197: col tenue prezzo ch'ella ha fissato ai
alla morsa del sillogismo; ma anche col senno del poi è difficile scoprire indizi,
tenuissimi, atti a colegare il 'detto'col dante incontestabile. -appena abbozzato (
antinori [in muratori, cxiv-2-171]: col mio tenuissimo ingegno altro argomento dar non
l'anima al tutto incorporea si congiunga col corpo grosso composta da quatro elementi per
dietro; l'esterno unito alla base col medio. lessona, 1452: 'tenuiròstri':
della casa. goldoni, iii-912: col tempo si potevano scorporare gli effetti,
. saba, 5-154: uno che col compagno ansante balla / grottescamente in tenuta
tecnica, ha sviluppato i motivi che interferiscono col problema del traffico, della circolazione,
21: le varie arti, delle quali col soccorso de'sofisti si servono i ricchi
). d'inghilterra fece accordo col re filippo di francia e riebbe la
dato bondie dietaiuti, alviii-51: gl'occhi col core stanno in ten- alla luce,
, bonifacio = deriv. da tenza, col sufi dei nomi d'azione. represse
quale, agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i 3. per estens. che
commendatore che rincasava e traversava l'anticamera col suo passo pesante e le scarpe con
geme languendo e le ferite bagna / col proprio pianto, e 'l duol col sangue
/ col proprio pianto, e 'l duol col sangue stagna. assarino, 46
scriveva i suoi poetici poemetti, ma col bufino sulla lastra di zinco.
teofania dell'idea l'ultimo si ricongiunga col primo e lo ripossieda. 3.
m. -ci). che è composto col nome di dio (un nome
teòforo2, agg. che è composto col nome di dio (un nome proprio
14-59: don giustino non ci bolli anzitempo col marchio di apocalittici. e non ci
. = denom. da teologo, col suff. dei part. pres. dei
maestra di agricoltura; sicché andò vestita col mantello, col robone cattedratico e da
agricoltura; sicché andò vestita col mantello, col robone cattedratico e da villana.
stesso. cattaneo, iii-3-94: non col rimescolare delle antiche fec- cie il maomettismo
suoi alunni, che liberi cittadini concorrano col resto della gioventù alle scuole teologiche delle
teologizare che medesimamente è maraviglioso, e da col nome di semidogma, e vale come chiamarlo
= denom. da teologia, col suff. frequent. = voce dotta
questo tuo passato, tu certo puniresti col disprezzo colui, che dichiarasse non vero
4-1-23: se... io illustro col mio principio un solo assioma o
, che del mondo ed universo che col senso de gli occhi possiamo comprendere,
deve aver né amori, né simpatie col passato ». 3. opinione
mostrare il modo dell'intagliar l'argento col bulino. a. verri [il caffè
sul sacro e sul santo in televisione, col raspino, pronunciando il facro e il
restare tali se non continuano a mutare col mutare del contesto stesso. pasolini,
. = deriv. da teosofia, col suff. dei verbi frequent e dei part
intiepidire. boccaccio, v-60: io col proprio caldo della mia mano il petto
poi mille. monti, 11-1126: indi col ferro dispiccò dall'anca / l'acerbissimo
'tepidamente'. chiabrera, 1-iii-139: allor col bianco velo / la ninfa asciuga l'
la terra si vesta di piante cresciute col tepidario e con tannaffiatoio... e
vago monte, al molle erboso tergo / col soverchio calor non toglie il verde,
verbali, per avere un documento, col tempo, della tiepidità mar- celliniana e
in se stessi infra di loro, col movimento e col lume recato dal movimento
stessi infra di loro, col movimento e col lume recato dal movimento, col tepore
e col lume recato dal movimento, col tepore portato dal lume. 2
gozzi, 1-271: fu d'uopo toccarla col mele rosato, misto ad un poco
. = deriv. da terebentina, col suff. dei pari. pass.
e mesce / e * 1 terebinto col dittamo ideo, / da cui medico umor
sotto il quale si riposò maria vergine col bambino, quando ella andò per presentarlo nel
rossastre, i rampicanti all'assalto dei tronchi col loro verde che s'infiamma.
incarnato un dio renda felice / l'uom col lavacro suo battesimale. -far
sradicato. avessi l'imprudente audacia di tragiversare col mio dissenso = comp. dall'imp
fiume è in riva, / ve'come col sembiante, e con la voce / la
sulle terga / di terra i frutti lavorar col fendere. b. del bene,
, oltrepassata la vista dei terghi delle case col divertimento delle carrucole per attingere ciascun quartiere
partito che potesseprendere, era quello di esordire col suo esordio solito; e lo prese,
una questione pareva oscura e non terminabile col calcolo o l'esperienza si diceva; è
, vi-1-185: pregava trovar qualche temperamento col quale senza lesione della libertà e dignità della
di questo argomento con un altro motivo e col riflettere ad un'altra circostanza. chiari
nostri, di terminar le controversie dubbiose col mezzo di testimoni concordi. f. galiani
pisana dal settentrione,... formano col loro giogo una direzione un poco inclinata
1-i-222: il custode della porta, col pagamento di pochi 'para', mi condusse su
siria e d'arabia, li quali col suo terminavano. v. quirini, lii-1-22
mazzini, iv-1-264: camminando io termino col non vedere più nulla, col non
termino col non vedere più nulla, col non accorgermi più di nulla e non saper
che ha per sua natura, cioè col venirgli mostrato l'essere non più solo
inizialmente (idealmente), ma terminatamente, col termine della sua reale sussistenza (realmente
una selva di righi e colonnini terminati col reddito di ciascun podere in lire e
che secondo il modo più celebrato si fa col duello. botta, 4-1073: uno
immenso che da mare a mare, / col fondamento nel sassi con li numeri e con
af, la zanca ae venga a urtare col termine in un rampino g. grandi
per altra via potè esser sicuro che col finger d'essere in termine di morte
aver bisogno di benevolenzia, e maxime col sommo pontefice che è el primo per
così grave procedere, deliberava prima passare col re uffici di pace e procurar da
voglio prima sapere a che termini sei col tuo cecco, perché io non vorrei
mezzo tra la vendetta e la sofferenza, col giustificar le mie azioni e manifestare al
, ii-1022: vanessa! altro termine col quale, nella primavera del 1907,.
quali sia cosa nota che due abbian convenienzia col terzo, mediante questa convenienzia si conclude
, 97-79: confronto io il primo termine col secondo, il terzo col quarto,
primo termine col secondo, il terzo col quarto, e così seguitando. come di
. = deriv. da termine, col suff. dei dimin. spagn.
però, ch'è stato al caldo, col termoforo. da noi, invece,
1-ii-30: egli [lavoisier] dimostrò che col gas ossido di septono l'ossigene si
riunione della pila termo- metrica di nobili col galvanometro. è stato immaginato da melloni
macchinetta... detta termo- liometro col quale in pochi minuti si può riconoscere e
. = deriv. da termosifone, col suff. dei pari. pass.
termopolio. e. cecchi, 8-16: col crescere del sole, dai negozi un
, ii-19-231: tu vai a napoli ma col viaggio a tue spese. sta bene
voce dotta, deriv. da terpene, col suff. gr. -oeiòfjg 'simile a'.
restò ritto, / e vide l'altro col cavallo in terra, / stimando avere
. -per le terre-, a contatto col terreno, sul suolo (in partic
cavi, / d'un color fora col suo vestimento. lettere e documenti di artefici
dipinsi nel fondaco del giardino sopracielo, col muro a verde terra, e sopracielo e
si trovano mescolate, più comunemente, col sasso morto, sono il quarzo ed il
, e che si conosce in commercio col nome di 'terra di vicenza'.
f uce, poi col suo straccetto fondeva il tutto avviluppando l'insieme
fa l'acquisto d'un uovo da temperar col tuorlo le terre per la sua pittura
sanminiatelli, 11-211: quando essa lo fissava col suo sguardo freddo che veniva da due
che fra tutti i terranei, gli italiani col loro fresco scetticismo, che finge credere
il pericolo dell'assalto, il muro terrapienato col suo fosso, dalla parte dello stato
. = deriv. da terra, col suff. dei part. pass.
monnier irritato pel valore più che umano, col quale i terrazzani, aiutati dalla gente
paese, meno delle terrazzane sono addimesticate col nostro suolo, e perciò, come
= deriv. da terrazzo1, col suff. dei part pass.
vanga in mano, eccoli a picchiar col piccone e con la scure, i terrazzieri
. = denom. da terra, col suff. frequent. terrégno,
. = deriv. da terremoto, col suff. degli agg. verb.
1-ii-650: cardarelli siede sul letto, col pastrano addosso, come un emigrante che
. = deriv. da terremoto, col suff. dei part. pass.
dove aveva insegnato, cominciò ad apparire col suo eterno 'pipistrello'nero, il salvemini
verbo di dio, il quale è sempre col padre, e il padre è con
più silvestro / si fa 'l terren col mal seme e non colto, / quant'
da casalino la casa e due capanne col terreno ov'elle sono e l'aia,
lettore. calvino, 13-7: noi, col timore che abbiamo si può dire congenito
programmi. viani, 14-367: cajo, col suo filosofeggiare e non dar corso rapido
e più silvestre / si fa 'l terren col mal seme e non colto, /
= deriv. da terra, col suff. dei verbi frequent terrestrizzato
il braccio come quando si dà lo 'ncenso col terribile. simone da cascina, 53
boccone, e quivi gli fa incenso col terribile, poi fa altri tre passi e
sguardato. = deriv. da terribile col suff. del pari. pass.
/ galleggia immota una vetusta prora / col ponte raso e col gran fianco aperto.
vetusta prora / col ponte raso e col gran fianco aperto. d'annunzio, i
come a questo parentado arcano e stupendo col mistico e mitico animale [relefante],
terrigeno da mettersi in grado di rivaleggiare col volgare di provenza e da sonar degno
annunzio, vi-655: i soldati territoriali, col berretto e con la carabina,.
), predominio di una squadra che col proprio gioco d'attacco impone alla squadra
. = denom. da territoriale, col suff. frequent territorializzazióne, sf.
dove 1 magistrati e i ministri possono, col terror delle forze ad essi confidate,
, non gli piace la nuova compagnia col salvino capobanda. -agg. proprio,
: gli stessi francesi, che insieme col terrore deh'armi loro hanno saputo instillare
punta, che sporgean dalle guance, col mento obliquo. faldella, i-4-71: sarebbe
il censo a cui avea astretto ciascuno col terrore della legge intorno a coloro che
savonarola, iv-252: il predicatore odora col naso suo li ìudicii e il terrore di
e crudeli religioni, che si difendevano col terror degli dèi e con la forza
, parte con la dolcezza e parte col terrore, acquietarono. leoni, 226:
tuttavia dalla forza e varietà dell'impeto, col quale si muove l'acqua, essere
. solinas donghi, 2-38: rinforzava col fresco della sera l'odore dell'erba e
romper il ferrigno / scudo, e col duro usbergo il molle petto; / lelio
nascoste, i jassati ce l'hanno col loro scrivere quasi sotto un terso cristal-
: l'uomo di modena m'aspettava col giornale alla mano. e mi lesse
mente in toscana quindici anni più tarai col bagaglio delle mie piccole prose agghindate e
voce di area merid., probabilmente connessa col roman. tritticare 'barcollare', forse di
. che essendo il basso in terzadecima col canto il tenore abbia la decima sopra il
febbre, e si esacerbò più volte col tipo di terzana doppia. baldini, 6-46
percuotono il sogliare colla scure e poi col pestello e terzamente lo spazzano con le scope
. = deriv. da terzo1, col doppio suff. terzano, sm.
in mare, onde dinanzi carca / col terzeruol della bulina e orza. sanudo,
. = denom. da terzo1, col suff. frequent. terzèra,
: mi prendo l'ardire di supplicare col più riverente rispetto te. v. perché
. = deriv. da terzo1, col suff. dimin. terzettata,
pensieri inquieti, discorrevamo di molte cose col cuore in mano. fenoglio, 5-i-852:
dove dice: 'altre fiate davi morte dura col fier tuo dardo ai validi giganti'.
4. milit. ant. misurare col compasso in tre punti un ezzo di
piena di gente terziaria e quartaria, col mercato comune in vista e il miracolo
. da terziario, n. 6, col suff. frequent. terziarizzato (pari
. ant. che è stato misurato col compasso in tre punti al fine di
che sia ben terziato e squadrato il pezzo col suo letto. terziatóre, sm.
con tuti i cavalieri tedesci e senesi e col terziere di cità, e andò là
terziere. = deriv. da terzina, col suff. dei pari. pres.
carte nella mali'del 'beaurivage'. cominciarono col modesto patrio 'ter- silio', ma diventati
i due giocatori di terza linea che collaborano col portiere nella difesa della porta. gazzetta
gli occhi azzurri e i capelli rossicci, col gilè di terziopelo attraversato da una enorme
fiore, l'età futura che si aprirà col ritorno del profeta elia e vedrà la
, l'italia destinata a rinnovata grandezza col risorgimento, dopo le glorie dell'italia
(più caro ^ conversazione in sicilia', col prezzo del biglietto da milano, anche
bene il venirne io stesso alle strette col nostro amico. bacchetti, 18-i-442:
vi ha confidata: / non basta col cognato che siate accompagnata? / che dirà
gobetti, 1-i-116: mentre... col collegio uninominale occorreva per la vittoria la
di due suoni acuti, ed eseguiti col violino, o con due oboè, il
, iv-1-130: si scoperse interamente, col portar la spada molto in terza. g
esso peso. -giuocare in terzo col matrimonie. commettere adulterio. goldoni,
-vuol andar per forza a giuocar in terzo col matrimonio. -mettersi in terze, intervenire
a soffiar, tal che fu forza / col terzuolo al fine caricar l'orza.
, 14-48: quivi è l'astor col fagiano, e 'l terzuolo / che drieto
, 2-183: è segnato, insieme col camerlengo messer camillo (pandone),.
camillo (pandone),... col tesaurario giovanni olzina, e altri e
quale è dall'una parte dipincta nostra donna col figliuolo in braccio e dall'altra un
si disegnerà.. nella bara 'l monte col teschio, sì come vuole istare.
e combattere » dissi. « domani ritorno col pugnale e col teschio ».
. « domani ritorno col pugnale e col teschio ». -disegno naturale sul
onde diavol tu ti sia / uscito col superbio tuo testione. caro, i-135
, ma aiutandosi con le braccia e col petto arrivò in breve sul capo all'impiccato
nereggiante umor, carne ruttando / mista col sangue; il cor ne'petti audaci /
comincia a radere premendo il meno possibile col suo ventre teso sul bordo del materasso
e spenzolando la testa fuori, avea col ditino teso, mostrato un uomo dietro la
ii-545: subito comparve giulio veme, col viso sorridente e con le mani tese
15-77: quant'è minchione l'uomo col suo membro enorme, rosso e
e per levarsi avvampa, / e col ferrato piè non è mai stanco /
. calvino, 1-264: s'allontanò col suo sarcastico sorriso a labbra tese.
250: il vecchio continuava a camminare col suo passetto rapido e teso, sempre
l'amm. delegato informa che la situazione col personale e specialmente cogli operai è sempre
. = denom. da tesoro, col suff. frequent. tesoreggiato (part
tesoro pubblico. cavour, ii-410: col sopprimere quindi tutta la tesoreria locale, e
sopprimere quindi tutta la tesoreria locale, e col diminuire forse in certi limiti il numero
/ tal quale io dico; e fassi col suo atto. / dunque che render
avea però mai lasciato di trattare familiarmente col benigno donatore della sapienza, diede in quell'
con un vero amico, s'incontra col maggior tesoro del mondo. buonarroti il giovane
gran voglia di fortificar l'esercito suo col valore de'cavalli di tessaglia, assaltò
, i-398: da ultimo si dipana col guindolo, e in tanti gomitoli si porta
lat tessellatus (v. tessellato), col suff. dei nomi d'azione.
, 192: la tessera era una tavoletta col nome da darsi scritto, come tutti
.. come se la sarebbe cavata col tesseramento? sarebbe venuta a capo dei tagliandini
giuliani, i-398: da ultimo si dipana col guindolo, e in tanti gomitoli si
beneficiario (che non rettamente forse tradurrebbesi col mommsen per 'ordinanza') del tribuno della
della guerra appena trascorsa, triste, col pane tesserato. n. ginzburg, i-573
fuoco, e perciò dalle lor brutture col fuoco si nettano. cantù, 3-141:
quelle sole tragiche parti non possano star col nso. muratori, 5-ui-103: si dovrebbe
compagni che controllavano i tesserini all'ingresso col cancello socchiuso. -documento che attesta
, i-398: da ultimo si dipana col guindolo, e in tanti gomitoli si porta
, esportatori e quindi liberi scambisti) col blocco rurale del mezzogiorno.
4-171: blitz, era perduto, insieme col letto matrimoniale e il lettino e il
la sua tela; e davidde fisso col volto, cogli occhi e col pensiero in
fisso col volto, cogli occhi e col pensiero in quel picciolo tessitore, che
in istato di solfuro, cioè combinato col solfo. stofipani, 1-44: la
: alcune [donne etiopi] vanno col capo coperto di sudarii tessuti d'oro
dell'olestro, persuadeano il sonno / col grave rombo. 3. unito strettamente
di testa: abilità nel colpire la palla col capo. l. caretti [
santità. faldella, i-5-165: alcuni signori col cappello in testa e la sigaretta in
dietro a talino escono due donne, col fazzoletto rosso in testa. -a
di capo ricoperto da un turbante, col viso di carnagione scura e con tratti
fiere, su le quali si percuote col pugno per fare saggio di forza.
che voleva andare a giaffa. accordamoci col padrone per quatro bisanti per testa,
i-221: ma io sono troppo crudele col povero monti, a cui nessuno ha
che li guidano i braccianti italiani / col loro logliatti nelle teste vuote.
e. cecchi, 13-503: veramente, col dr. o. sperimentai la veritàdi quella
fogazzaro, 1-300: comincio a sentir col cuore lo stato d'animo dei due sposi
testa. bacchetti, 2-xxv-106: il paragone col leone, reminiscenza omerica, arieggia appunto
, sportati in fuori tre braccia, col suo parapetto. g. rucellax il
2-2-351: sperasti, quando ripigliasti volterra col fare una grossa testa di fanti, dovere
cardinal di richelieu era poi calato infatti col re, alla testa d'un esercito.
anima: solo i reggimenti oggi procedono col loro generale alla testa. moravia, 11-7
: pestano, con una testa di metallo col suo piron confitta in essi, con
quelle viti è un disco assai largo, col lembo graduato, e ruota in presenza
[sui fili telegrafici], e col becco percorrono ali e code per la
vili arene e zolle: / se non col piè, co'detti ognun calpesta: /
-a testa bassa, china: col capo volto a terra (in atteggiamento
conquistare con la sambuca, il buon archimede col aspro e temuto, nondimeno egli era più
indulgenza superiore che non è da confondere col volgare tollerantismo. -per estens.
dovè lasciare gl'inni sacri e trasmutare col berchet le romanze in canti di guerra
di guerra e d'insurrezione, dovè col guerrazzi ritorcere il romanzo a strumento d'
cento il mese per l'ordinario e col pegno in mano. -per estens
e'possa trafficar su gli arbori, tolerossi col pascerli. poi sbucciatine i men duri,
scrittore russo l. n. tolstoj, col suff. dei verbi frequent.
di coloro che si resero, insieme col tesoro tolto, fu donata agli abitatori delle
ottiene il trinitro-toluolo, noto a tutti col nome abbreviato di tritolo. =
area pistoiese e montai., da confrontare col calabr. sett. togna 'sito remoto
cio, e stivaletti molto gentili o scarpe col tomaio di seta. g. gozzi
: 'tornare'significa precipitare, e cadere col capo all'ingiù e con violenza. forteguerri
mazzini, 13-124: voi scavate col disonore la tomba della vostra nazione:
qualche tomba, ella si leva quasi col medesimo impeto inverso la superficie. mattioli
fondo con opere di tombaménto, cioè col portarvi della terraferma e col deporvi,
, cioè col portarvi della terraferma e col deporvi, una deiezione dopo l'altra,
): il gonnella, che solo col marchese era, vedutolo fermare su la riva
= deriv. da tombino, col suff. dei nomi d'azione.
totale = deriv. da tombino, col suff. dei nomi d'azione.
potrà mai confondere il semplice rivo sotterraneo col canale fatto a modo di sifone, che
? qual volta ti avicinerai a lei col quagliamolo della borsa, ti sicuro che a
. allora si invadeva la gran tavola col mercante in fiera, col sette e
la gran tavola col mercante in fiera, col sette e mezzo, o colla tombola
, intr. { tómbolo). cadere col capo all'in- giù, ruzzolare.
tutte quelle donne che fanno il merletto col tombolo, sedute in crocchio o in fila
., e finalmente / il tombolo col pizzo incominciato! calvino, 2-15: viaggiavano
potrà mai confondere il semplice rivo sotterraneo col canale fatto a modo di sifone, che
, e che questo morto fu pesato col suo nido, e fu sei tomini,
ruote di macina vanno quegli spettri scamati col tubino nero e le lembe a raccogliere
l'ha persino un di quei tomi col cappello a staio, un solitario per
più facile degenerazione di questa tonaca interna col funicolo che si abbiano a formare due
acosta], 201: tagliando questo frutto col coltello da una cima all'altra si
ferace di totani, che si pescano attraendoli col lume per arpionarli coi raffi, si
zempoàlesi, che si trovavano attualmente incorporati col re; le quali stanno ancor esse in
york o anche di chianciano terme, col suo toupet altissimo carico di perle a
in un giro di 'tournée'all'estero col prestigio, bisogna pur dire, prevalente della
sacro suo soggiorno, / in panicona e col cappel di paglia, / con la
fette di pan bianco una ventina / ricopriva col burro di cascina. manzoni, pr
, qualche vecchia nell'antica acconciatura, col grembiule di panno tosato avvolto tutt'attomo alle
verga, 3-226: il presidente, col robone nero e la tovaglia sotto il
. = deriv. da tovaglia, col suff. dei pari pass.
che stava in piedi nel suo cantuccio col tovagliolino sul braccio. g. testori,
in una delle mani tozze, il biglietto col quale mia madre mi presentava, e
spesso, tondeggiante, distaccato malamente, col morso o con le mani (e comunque
, dacché ne'principali egli si copriva col corno. -tocco. dottori
ciuca si trastulla, / l'altro col mulo che porta il pan santo, /
. = denom. da tozzo2, col suff. frequent tozzolo, sm
certificati della fuga, ferono forza alla casa col braccio della giustizia, e quando credettero
. / -a trabalzar questo vecchio, col fìngere / d'aver un ammalato di
, che, se non saranno vinte col ferro e col fuoco, [la letteratura
se non saranno vinte col ferro e col fuoco, [la letteratura italiana] l'
ne verrò solo trabattendo dicendo l'officio col breviale in mano diritto ritto fino all'orto
sostant. salvini, 24-329: cureti col trabatter de'metalli / rumor facenti,
: aveva preso lo scaldaletto di rame col trabiccolo, chiamati per una sboccata famigliarità
arrestarli [i conducenti di mezzi pubblici] col debito cenno a mo'di saluto romano
misura. 25. far pendere col proprio peso la bilancia dalla parte di
ant. tosare una moneta verificando esattamente col trabocco la quantità di metallo prezioso asportata
si pigliano al paretaio, alla ragna, col trabocchetto, o sia scaricatoia, e
o sia scaricatoia, e in copia grandissima col diluvio, rete questo appropriata, cavans'
: costui povero, sconosciuto, inquieto, col 2. che eccede i limiti del
ella però che non misura le sue grazie col merito e col desiderio altrui..
misura le sue grazie col merito e col desiderio altrui... la colma trabocchevolmente
... che il mar nero, col suo trabocco apertasi la strada per il
un trabucco vasto / fu arrandellato un asino col gasto. t. moretti, 1-49:
martini, 5-12: fatto sta che col traccheggiare e rassottigliare, del tempo se
subito si inginocchierà, portando il moschetto col calzo in terra a sinistra. alvaro
duca è una volpe vecchia, parlando col dovuto rispetto, che farebbe perder la traccia
cinghiale, impedito per essa dal cavare col grugno in traccia di radici e vermi,
a camminare per una istessa via, col tracciarmela davanti, tra la savana selvaggia che
selvaggia che è l'odierna società e col percorrerla a tappe, postillate dalle mie
un giovane, forte, bruno, col fucile a tracolla. de amicis, 358
chiari, 3-ii-86: paragonando il bene col male, questo nella vita nostra fa
trascola necessanamente dalle minutispresa in tempo, col traccollaménto degli affari, con lo schian-
grande saccone presso al fuoco, stando col gomito in sul ginocchio e con la
m. s. per tracontenta, e col mezo d'escures gl'in- viasse lettera
= deriv. da tracotanza, col suff. del part. pres.
quale con -sottili ingegni adoperò tanto che col proprio padre più fiate si giacque? mazza
accagionati di tradimento e di occulta intelligenza col prencipe e con gli spagnuoli il fontana
946: alludiamo al decreto del 25 gennaio col quale erano condonati tutti i delitti di
la mia coscienza chiedeva un taglio netto col delitto. continuare a far parte di un
ltro. -privare qualcuno di qualcosa col tradimento. dante, inf, 33-86
ad un aperto sposo / venere stessa col favor del cielo, pareggiar non ardisca
il caso che resti sola voglio dire col marito assente tutta la settimana. g.
questi còrsi del centro non vogliono confidenze col mare... fanno conto che sia
: il mal del traditore ne va col pelo... non è traditore senza
non portano più il nobile manto tradizionale col velo nero, dalla metà del viso
tradizionalista come lui che ha persino scritto col più spagnolo dei sentimenti t'ode al santissimo
. = deriv. da tradizionale, col suff. dei nomi d'azione dei verbi
, la letteratura si difende da sé, col fatto stesso che non cessa d'esser
effetto con la tradizione della robba e col pagamento del prezzo. g. m.
iv-68: il cuopre [paolo] antonio col mantello d'atanasio, secondo gli avvisi
davanti al giudice. leoni, 437: col vetro dell'orologio si aprì le vene
, 5-13: mentre mi ritrovava in villa col mio sospirato mischiele, per passar tore
, mi sono posto a tradur omero col solo fine di sollevar me stesso, non
.. persuase il padre ad accomodarlo col rubens, il quale amando i buoni
spolverandosi di continuo i petti della giacca col dorso della mano, traduceva in grammi
è di sopra, si transfonde e traduce col seme di che il padre genera il
senza correre il rischio d'essere rimpatriato col foglio di via, o per traduzione,
: feci la strada quasi di corsa, col mio passo bestiale, e arrivai trafelato
elia, avendo veduto arrivare quel messaggiero col cavallo fradicio di sudore e trafelatissimo,.
teneva sì forte che aveva agio di inaspare col dimenarsi e col trar di calcio.
che aveva agio di inaspare col dimenarsi e col trar di calcio. =
da prima reggendo allo smoderato lor lusso col trafficar di se stesse, per età poi
mercanti trafficano dentro e fuori del regno col comperare dagli altri ordini parte delle loro entrate
, e un montatore mettersi lì a trafficare col seghetto e con la lima. tabacchi
. da traffico, n. 6, col suff. dei pari. pass.
e alcuni facendosi applicazione de gli instrumenti col riserrarsi insieme, talché non si possa
ii-624: salgono sul trenino degli uomini col fazzoletto al collo e i bastoni ricurvi
, a terra il trasse, / col ginocchio lo strinse e col trafiere / gli
trasse, / col ginocchio lo strinse e col trafiere / gli passò 'l fianco.
mio lunario / e colla penna e col trafieri e scudo / contro chi disse o
fiere / i nostri immoderati corpicelli / col suo insaziabile trafiere. =
dei nemici da vincere e li trafiggevo col mio pugnale magico. cassieri, 14-16
splendida / gioia e sostegno mio, col tuo lamento? monti, ii-101: ciò
puerizia fosse / volsimi a la sinistra col respitto / col quale il rantoli n corre
/ volsimi a la sinistra col respitto / col quale il rantoli n corre a la
nome 'boam', perocché si medica col fime del bue. f. casini,
chirurg. amputazione che si esegue trapassando col bisturi la parte da amputare e tagliando i
sue cipolle [del giglio], cotte col vino, sanano le trafitte de'serpenti
235: ii... corbo col capo chinato in agguardo del corpo,
leonardo, 9-6: trasfissa e ferita col coltello inplesse inella carne; trafitta. brusoni
pallavicino, i-568: ogni penitente può rimirare col pensiero un gran mucchio di colpe,
liquido rubino, / ch'egli poscia bevé col cor trafitto. marchetti, 5-6:
, pentito / tornava 'n giù, col far versi sì strani, / ch'io
si piegavano e sentiva al cuore, col respiro che le veniva meno, come la
marinetti, 2-i-277: i radioterapeuti, col volto difeso da una maschera di caucciù
difeso da una maschera di caucciù, col corpo protetto da un camiciotto tessuto di
tessere cervetta, / e scherzar là col cervo festosetta; / il cacciator cavalca di
/... a quell'altra col drappo mavì, / cadente dalle spalle traforato
frugoni, iii-6: certamente si qualificò tale col coglierci in quella rete d'una sua
antichi amori, un'altra volta col cuncupiscevole cuore transfugano elena, raccendono didone
. savarese, 29: l'incontro col salubre e freschissimo campia- no, a
= deriv. da tragedia, col suff. degli agg. verb.
no nelle scolastiche disquisizioni, sarebbe, col fatto, tragediato. tragèdico, agg
= deriv. da tragedia, col suff. frequent tragediésimo, sm
? = denom. da tragedia, col suff. frequent tragèdo (
i latini chiamarono i tragedi e comedi col nome generale di 'cantores'. l. adimari
. c. papini, 159: col veloce traghetto d'alcuni battelli, diede ricovero
388: a piedi adunque, e col rammarico di aver perduto in superbe frascherie tutta
. calvino, 20-46: pavese voleva darci col suo (in partic. nelle
, asiatica, e la tragia volubilis, col la potesse aver luogo il
. = denom. da tragico, col suff. dei verbi frequent tràgico,
: 1 prìncipi da gran tempo provarono col fatto che il tragico astigiano falsamente loro
spiriti gentili procurarono di dare il supremo condimento col fare recitare fultima notte di quello con
(v. trago), col suff. di àxgamjgiov 'estremità del corpo'.
): mi fareste il servizio, col pagare, di tragittarmi di là? cattaneo
altro. candido, 179: col beneficio di serica scala a quest'effetto seco
scale, dì e notte in guardia e col nome, come si fa delle ascolte
il saraceno con la balestra, il sannito col verruto, l'ispano con la tragola
5. venat. nella caccia col falcone, cordicella per legare i rapaci
ancora questa preposizione [dentro] pur col terzo caso in forza del sesto, significando
domenico da montecchiello, 2-33: solamente col portamento dell'amore, e col solo
solamente col portamento dell'amore, e col solo suo traiménto, l'anima è levata
dove c'era la cava, e col rimorchiatore che trainava i bar
. bot. ramo giovaneun bottegaio che arricchì col zampone di modena e con la
centinaio di viti... facendo col palo un profondo buco e mettendovi dentro
. = deriv. di traliccio, col suff. dei nomi d'azione.
migliore, se non questo della stanza col suo grembialone bianco di traliccio. tarchetti,
: parmi sentire un venenoso fiato / che col fetor contagioso ammorbi / le tralucenti e
i buchi dei balconi sbrecciati già chiusi col catenaccio tralucono nel buio basso i lumi
di speranza, che mediante la repubblica unitamente col papa possa maneggiarsi, e riuscire un
. sacchetti, x-199-io: il mugnaio col frugatoio percoteva l'acqua, con diversi
. « certo, certo » replicò egli col guardo tralunato, « vedrà ch'io
della nostra pescagione. percioché ne viene col capo dello spago, attaccato lo stromento
arte, e scartazzata, si fila col molinello a corda aperta per fame trama
di attuare tali progetti, in partic. col ricorso al terrorismo stragistico).
sera a santa croce a trattare accordo col duca. andrea aa barberino, i-303:
io non gabbo! / egli è col babbo / e con la mamma; /
nel tempo deh'arrivo, o poco doppo col ri chiamo del quagliere,
fanno calli assai coraggi. / già col tramaglio vi prese tre moglie.
esalazioni a riscaldar l'aria, perché col senso si prova il contrario. salvini
sorte è il primo innalzarsi di satino col fumo che tramanda il fondo infernale. bandi
al re gliene spongono il contenuto, e col rescritto in ispedizion del negozio li riportano
mille idee..., ed unitamente col misto e colla moltiplicità de'suoni tra
le chiamare spoglie », aveva detto col suo più tenue e arguto sorriso il dotto
che 'l signore di lucca pure tramava col duca di milano. galileo, 1-1-226:
8-12: se io potessi tramar qualche amicizia col ruffiano, ben mi darebbe l'animo
il ferruccio si ritirò in un casotto col signor giampaolo,..., e
sussurrava all'orecchio, premendole il braccio col braccio. 2. figur.
, turbato, sconvolto (nell'espressione col sangue tramescolato). tronconi, 3-238
tramescolato). tronconi, 3-238: col sangue tramescolato e un dolore acutissimo alla
lor tramessa, / mandò de fore col voler suo bieco / per misser azzo
/ scalpitati alla rinfusa, / tramestati col terreno. tramestìo, sm.
medicina, 39: 'l cuore àe continuanza col cerebro, tramezzante alterie e nerbi.
: costui dunque, tramezzando il disegnare col colorire, si fece assai pratico. faldella
. martini, i-455: dapoi congionghisi col torrone uno capannato el quale passi el
una donna], / il cui letto col mio / ha per tramezzo un mur
ostacolo tra l'occhio e lo splendor primario col tetto di qualche casa e con altro
avere una gabbia di palmi cinque, col suo tramezzo, nella parte di sopra
, il franco guerriero mescolatamente tramischiò sdegno col sospetto. marini, 88: sì
della sua lunghezza, ciascuna sorretta da catene col messo staia iii di grano in nella
la notte aveva trovati tutti i prigionieri col viso e il collo allungato agli spiragli delle
= deriv. da tramoggia, col suff. dei pari pass.
= deriv. da tramoggia, col suff. dei nomi d'agente.
tramontan son creati / e come il piccinin col re sogioma. f. degli atti
entrare in calca. ariosto, 37-100: col pugno in guisa l'elmo gli martella
mi facesti / tramortir di paura / col giugnermi improvviso. leopardi, 827: e
, / con insaccar lomboni, / col ceffin composto, / collo andar iscosto,
= deriv. da trampolo, col suff. dei pari. pass.
atleta spicca il salto. -nel pallone col bracciale toscano, nel tamburello e nel
luogo = deriv. da trampolo, col suff. dei pari. pres. di
traquella città. smutabilità - col vero che ne balena dentro. =
l'altro, riducendolo dall'imperfezione alla perfezione col vigor dell'arte e con la pratica
una sola nel liuto, mentre che col tasteggiare si cava il suono ora da
. machiavelli, 1-viii-317: fortuna col suo furibondo / impeto molte volte
circa dua anni e guadagna la sua vita col dire messa. e poi che è
,... entrai a riguardare col pensiero lo difetto umano. 12
monferrato, per voler di lui si trasmutò col minor fratello ridolfo a mantova. carducci
croce, iv-9: la mascella inferiore spesso col grande aprire della bocca, si disloca
con la carne, e la carne col demonio, e il tutto fa transito e
vittorini, 5-210: ma il sentimento col quale le possediamo, queste città di
abbandono dell'antico torace, il meccanismo col quale l'animale [il granchio ripario]
un'altra. galileo, 4-1-232: col mezzo di queste medesime linee aritmetiche possiamo
i-493: nel tramuto de'vini eseguito col metodo usuale... ad ogni chiu-
di quando sta per tranciare un osso duro col coltellaccio, sulla sedia di pasquale si
- con gran tormento, / e col mio figlio -gii al monumento; /
armò la mano al dotto ferrarese, / col quale le groppe altrui tocco e scuriscio
di remi più alto, che remava col remo più lungo e pesante rice
simulato la rapina, la ragazza è fuggita col moroso, i gioielli della chiesa erano
e nuove cagioni tranquillava e mettea indugio col seguito de'cittadini della sua setta.
si esprimeva sempre in questo modo, col massimo dell'asprezza, crudo e perentorio;
ariosto, 18-176: se ne vien dove col capo giace / appoggiato al barile il
: altra è vedere i medesimi effetti col pensiero in tempi per loro natura quieti e
svevi, quando l'unione della sicilia col regno perdeva ogni carattere non pure ristretto ma
. = deriv. da transatto, col suff. degli agg. verb.
transazione. massaia, vii-66: abboccatosi col capo del villaggio, che, in vedere
non vi sia piccolo stato del globo col quale non siasi sancita una transazione,
metà di quanto avrebbe ricevuto se il contratto col westermann fosse stato fatto sul serio.
io transigo spesso (ve lo assicuro) col mio carattere, quando nella transazione l'
non si sa mai quali transazioni, col volgere dell'età; possa subire il temperamento
a sua voglia le grandi transazioni sociali col mezzo dei trattati di commercio, le materie
segreteria dell'avviamento, perché la chiesa col transeunte supplente non si compromette mai, ma
il processo iniziato contro di lui fu transatto col pagamento di un'ammenda. einaudi,
de'delitti, il barone può transigersi col reo. codice napoleonico [regno d'italia
io transigo spesso (ve lo assicuro) col mio carattere, quando nella transazione l'
. locuz. transire in vetustade-. perdersi col passare te notificare a tutti li confinanti
al cervello. poi assegnata alla romania col trattato di parigi del calvino,
. = denom. da transistor, col suff. frequent transistorizzato (part.
de'carri... se non chiodi col capo piano. bartolini, 18-
! che sempre cresce / finché l'alma col corpo stesse unita. 3.
, che o da sola, o col concorso di altre, compie lo spazio che
2. ant. che non ha attinenza col fenomeno fisico del suono.
ii-121: lasciatovi parte dell'esercito, lui col resto si voltò a'traspadani. pascoli
convenzione, comune a tutte le tribù, col quale s'intendevano su piste e strade
montagna nell'estate, si è attenuato col progredire dell'agricoltura stabile nella campagna romana
cosa grata ed utile a'leggitori nostri col dare dell'introduzione a questa istoria,.
si conclude in transunti o tesi dottorali col contorno di bibliografie. -sunto di
ed ecco i fortilizi fascisti, fatti col cemento dei pisciatoi, ecco le mille sino-
in bitinia, gottoso nino e l'altro col capo pieno di fessure per trapanamenti e
fiorisce, anzi qualche fiata, e col tempo rode l'istessa invetriatura, e trapana
il dottor bracola, che intendeva infin col sedere. 3. crivellato da
com'ella comandava e spesse volte trapassòe col fiero spiedo li porci cinghiali. leggenda
allori / gl'italici frenando ei sol col fiammeggiar degli ori / le destre pronte
. segni, 11-25: io trapassando col ragionamento son'pervenuto al medesimo. baldelli,
suo, ch'io non l'offesi mai col cuore ch'io mi sappia. èerchet
forse ella chiede un po'troppo al lettore col lasciar in sordina certi trapassi, che
mezza sotterrata nella via publica, e col dosso serviva a caminanti per trapasso,
di tremila scudi, tu d'accordo col venditore porrai sul pubblico strumento tanto prezzo
chiudere l'acqua trapelante, fu data col telone affondato davanti la palafitta.
minestra dei frati. emanuelli, ii-28: col fresco trapelava il brusìo della strada.
a mano e più remoto della diligenza col trapelo. 2. figur. chi
in giù, la cupola del circo col grappolo dei trapezi che pende in mezzo.
, nelle sue viscere, che lo trapianta col mezo de'libri e ministri, ne'
terreno. de sanctis, i-203: manzoni col suo nome fece in lombardia pender la
di trapiantarmi in campagna a rinnovarci conoscenza col sole che da un mese mi vede solamente
tommaseo]: fare perpetua pace e amistà col trapossente popolo di roma. siri,
degli altri cavi, dal lato opposto, col mezzo de'quali rinclinazione si arresta.
e austero, che fugge dai contatti col mondo. - anche sostant. fanzini
, stando sopra la tela del trappo col capo velato. = var.
il rio demonio / mi vorria trappolar col matrimonio. 3. sedurre, fare
si pela senza compassione e si scortica col rasoio del barbiero d'una mala sorte tutte
, irritava gli istinti malevoli de'lavoranti col suo sbottare. soffici, v-2-134:
. del quando ella accompagna il canto col suono del liuto e di viuola, perciò
, che ritengono il calore senza incomodare col peso. arpino, 5-23: le
non avendo mai battuto la lastra, avevo col rame una lunga serao, i-1092
s'intessono panni d'arazzo, quelle col ricamo e trapunto, questi al telaio.
cambre avea un bel trapuntino di seta col suo disopra bianchissimo padiglione. testi,
il capo e 'piè dinanzi al chino col tomo schiavonesco èssi traripato e morto.
di conclusione, quando altri si ritira col parlare, mostrando d'aver già finito,
8-5: la luccioletta dibattendo l'ali / col trarotto splendor par che risponda.
l'afro vagante,... / col ferro nemico insanguinando / le ville,
20-250: essi fan vista di volersi uccidere col pugnale, accennano di trarsi de le
fianco /. „ / quanto più pò col buon voler s'aita. tasso, 19-28
ed in tresche, e bevono insieme col vin concio la dimenticanza del vero culto d'
spade. g. micheli, lii-13-278: col grido trasse la spada e con la
; disi cangiò, / e insieme col respir nel sen gli entrò. pirandello,
ha non pur sé fatta immortale / col dolce stil di che il meglior non odo
del duca di norfolk, il quale insieme col conte di lei padre gli avrebono tolto
prete volendosi volgire, li venne tocco col braccio costei. = var.
la turba sa mirar 52: col vulgo vile, ingrato, sciocco e ignaro
. = deriv. da volo, col suff. superi. caro,
volitivi. de roberto, 6-268: comincia col dimostrare la qualità sentimentale della facoltà volitiva
. croce, ii-2-269: io negavo che col futurismo, movimento collettivo e volitivo e
improvvisa / iri, che segue i zefiri col volo, / s'assise auriga,
l'apparecchio compieta- mente capovolto, cioè col ventre ed il carrello rivolti verso l'
: ho felicemente fatto il mio viaggio, col piacere di riveder di volo gli amici
-levarsi, alzarsi a volo-, elevarsi col pensiero al di sopra delle cose terrene
prender parte tra due contendenti, stava col più forte, sempre però alla retroguardia,
che appunto il problema posto dal machiavelli col proclamare la necessità di sostituire milizie nazionali
. = denom. da volontario, col suff. frequent. volonterévole
= deriv. da volonteroso], col suff. degli agg. verb.
contraddistingue per caratteri ritenuti travecchia, parlando col dovuto rispetto, che farebbe perder la
nulla ». -giungere la volpe col carro: ottenere ciò che si desidera
antico suole essere: la volpe si giugne col carro; e pero aspettate loro ultima
. = denom. da volpe1, col suff. frequent. volpellino,
l'unica volta che annina / viaggiò col biglietto di prima. -momento opportuno
machiavelli, 1-viii-296: vidi un pavon col suo leggiadro ammanto / girsi pavoneggiando,
. d. bartoli, 1-8-64: col far del giorno tornò di nuovo il vento
scabrose pomici. monti, x-3-102: col capo inoltra rannicchiato e basso, /
del gonfiato e grande oceano, e col superbo e grave moto gir volteggiando infra
una discussione. romagnosi, 3-i-350: col sorvolare e col volteggiare soltanto nell'atmosfera
romagnosi, 3-i-350: col sorvolare e col volteggiare soltanto nell'atmosfera delle somme generalità
/ un lieve carro, o volteggiar col freno / un fugace corsiero. nannini
attribuiva = denom. da volta1, col suff. frequent. 'le génie'e gli
nome di f. -m. voltaire, col suff. dei verbi fre
, loro utilità; facilità nel costruirle col gesso da muratori. g. del rosso
nome di f. -m. voltaire, col suff. frequent. (v.
quale si era delineata nel principio del secolo col romantici smo e con la
fissava in volto or questo ed ora quello col suo sorriso sciocco. d'annunzio,
: una venezianina / mi parevi, col nero / volto (la mascherina),
., 30-121: alcun tempo il sostenni col mio volto: / mostrando li occhi
considerarlo di grande importanza; valutarlo col dovuto interesse. dante, purg.
sono alla regina volti, come quella che col 'sì'e col 'no'può far contente
, come quella che col 'sì'e col 'no'può far contente e discontente le persone
guardia delle porte, quando i primi col carro entrati nel primo rastello si avviarono sotto
loro talento coll'aprire più o meno e col chiudere le aperture de'tubi.
. = deriv. da volto1, col suff. dei nomi d'azione.
non si fidando alla nuda parola, col naturale giudizio conobbe che qualunque si fosse
, 1-417: al ciel salia / volubile col fumo il pingue odore. montale,
l'amica degli eroi callio- pea / col guardo in sé raccolto il labbro apriva.
, 1561: 'volùmetro': specie di aerometro col quale si determina esattamente la densità esatta
denom. da volumin [oso \, col suff. frequent. voluminizzazióne, sf
. = denom. da volume, col suff. frequent volumògrafo, sm
alberti, 7-221: voluta. la voluta col cimatio in parti nove e mezza;
quando, confondendo il colorismo lussurioso e voluttuario col dolce color d'oriental zaffiro che può
quando per terra, ea egli quando col vomero e quando col pungetto, andaron tanto
ea egli quando col vomero e quando col pungetto, andaron tanto innanzi e 'ndietro
alto con lo sfenoide, in basso col pavimento delle cavità nasali e in avanti con
tubercolo / o vomica purulenta, la quale col suo aprirsi abbia inondato il polmone stesso
conculcate le sante cose delrecclesia, e col petto e cuore pieno di puzza hanno
lessona, 1562: la vomicina è combinata col tanino della corteccia dello stricno, e
i-652: il ladron caco... col vino vomitava san- e e brani
arrovellava, non potendo prendersela diretta- mente col fratello maggiore. -vomitare il tosco
, stanco, a gran pena / col sangue [il toro] vomitò l'alma
maggior di sé fiume serpente / spezza col molle piè gli argin usati, / e
molle piè gli argin usati, / e col vomito suo, ch'è spuma algente
la quale se ne vede seguitare, col quale timore s'era levato dal vomito.
draconiano... e l'ammazzasette col vostro stile e colla vostra lingua fittizia artifiziosa
petto e le man tinta, / prenda col becco suo vorace e ingordo / l'
annulla ogni cosa (il tempo, col proprio trascorrere). benvenga, 73
, / che bolle e frange, e col suo negro loto / si devolve in
= dal nome di s. voronov, col suff. frequent voronoviz? ato
baciata dalle onde con blando sussurro; col monte che erutta cenere e fumo, la
, in un vortice di vento, col fiammifero in bocca per accendere i lumini sui
in un vortice di polvere, disteso col grande tuo corpo, / dimentico dei
, e i suoi soldati / incorò col seguace occhio paterno, / in fin che
propria riserva mentre si asciugava la criniera col fazzoletto, ma seguitando il proprio cammino
di ezra pound e wyndham lewis, col proposito di superare il futurismo attraverso una
massaia, v-46: messosi d'accordo col procuratore della chiesa, annunzia al votante
. marsilio ficino [tommaseo]: ripara col poco mangiare e bere, con exercitio
suole il tristo la- o / col farmi spanna di certi ducati, / vienti
per la sua perpetua felicità mi dichiaro col più vivo sentimento suo umilissimo obbligatissimo figlio
sarpi, vi- 3-126: papa martino v col voto del concilio ordina che siano interrogati
privato della chiesa, ciò si suole praticare col voto della sacra congregazione dei vescovi.
segni d'indipendenza o tenendoli in soggezione col restringere il voto segreto. -dir
pienezza di voti: all'unanimità, col pieno consenso di tutti. brusoni,
spiaggia... appellando i bagnanti col loro italiano sgangherato. sono i 'vu
= denom. da vulcano, col suff. frequent. vulcanésco
= deriv. da vulcano, col suff. frequent., sul modello del
= denom. da vulcano, col suff. frequent. vulcanizzato1 (
della storia in istoria che si fa col radunare e criticare i documenti e ricostruire gli
. montale, 3-33: se le 'trenette col pesto'non riuscivano bene oliate e insaporite
una facoltà spirituale. -anche: macchiare col peccato originale. beicari, lxxxviii-i-239:
trova possa o requie. pare col primo parto. = voce
onde un ciompo mostrò gli un votacèssi col piombino. grattini, 511: birri,
eno sulle fusa, s'annaspa il filo col votafuse, poi si mette in bucato
tenevalo, non lo vedendo mai, né col senno né colla mano, a vuoto
mondana, andava fuori roma il week-end col suo amante e allora ti permetteva di
e originalità stilistica sia nata da noi col western all'italiana. -in funzione
da cowboy, in bianco e nero, col suo foulard verde, canta la sua
, 465]: questo male si accorda col proclamato whiggismo della tradizione. ma whiggismo
di 'wiskey'di prateria, la decapitò col suo coltello da scotennare e bevette parecchi sorsi
, pontefice della chiesa cattolica dal 1978 col nome di giovanni paolo ii, o
: ciò che prima s'otteneva faticosamente col processo silografico (incisione in legno),
l'arabo si lancia nel deserto solo col proprio cavallo. salgari, 22-12:
di panno compatto che era in commercio col nome di yachting-berretto, anelino prussiano,
, iii-16-299: ebbe [l'arcadia] col cesarotti il sonetto filosofico, il sonetto
il sonetto filosofico, il sonetto younghiano col manara. yò-yò, sm.
infilati tre [di rancifelloni], col solito sistema, il mazzone legato in cima
si accucciavano prendevano la mira, e zac col palmo della mano puntato a terra,
: a noi altri bisogna star bene col popol minuto. quando io ci vengo
che alle volte prendono certe tinte fatte col fumo di galla, e di zaffrano,
si conoscono in commercio e nelle spezierie col nome di zafferano. c. e.
6-385: la scorgo, immagine finale, col viso diventato giallo, un giallo spinto
delle fibre legnose, leggermente conico, col quale, a colpi di pezzuolo di legno
il saraceno con la balestra, il sannite col verruto, l'ispano con la tragola
alemanno con la zagaglia, il latino col lancione. monti, 7-17: glauco,
per ventolone per tirare in alto travi col verrocchio, ed altri pesi con taglie.
/ i villan co'forconi? / col zaino i pastori? magri, 1-97:
uno strano e gran zambel- lo, col diavolo. 2. figur.
, iii-25-m: non vedete voi la fede col suo sciugama- ni affazzolettato sul viso,
suo sciugama- ni affazzolettato sul viso, col suo zamberlucco, impacciata a mettere da
figliuola mia, voi siete molto buona / col gobbo figlio d'una zambraccóna.
battendo i piedi per terra e flagellando col fodero della sciabola le zampe de'tavolini
, mio padre torniva con la zampa e col cervello legno e versi. moravia,
usciva dalla porticina del segretario e attraversava col solito passo podagroso la piazza, imperturbabile
montale, 1-26: lorda passo col rumore / d una zampante greggia /
vi pareva essere, quando zampettando parlavate col re? 2. per estens
strada alla sicura. carducci, ii-18-144: col suo sen- nuccio di vecchierella viziata andava
= denom. da zampa1, col suff. frequent zampillaménto, sm.
da trastullar i fanciulli, dal quale col fiato atraendo l'aria che ritiene l'acqua
fagiuoli, iv-14: ed in questo osservate col zampino / se si passa l'orecchio
nei fienili e nelle piccionaie, stroncano col becco gli zampini dei sorci. manzini,
, 216: pulcinella, una zana col bambino portandola al collo, li dà
dovrebbe essere in angolo o arcuata, col convesso volto in dentro alla venuta dell'
presente, la debita re- verenzia, col mandarli insieme una zanetta di più cose.
dire che chi doveva essere zanaiolo nasceva col manico in mano. proverbi toscani,
: chi ha da essere zanaiolo, nasce col manico in mano. =
tra le branche, / come fa col cucciolin ne la pregione; / e
quale s'aggiunge anco la gola diritta col suo orlo superiore; e tanto essa averà
= deriv. da zanca col suff. dei pari. pass.
= deriv. di zangola, col suff. dei nomi d'agente.
= deriv. da zangola, col suff. dei nomi d'azione.
zanne / con l'urla spaventando e col romore. boiardo, 2-14-21: quale
scommesse da ciarlatano! credete di trattare col zanni, alla fiera? 3
= denom. da zanni, col suff. frequent zannuto, agg.
or fulva tigre / stender al suol col formidabil telo. d'annunzio, iv-2-
alcuno la pesta in vin di palme col zafferano intenerisce a modo di cera e
fresco, e veramente ci s'affondava, col pericolo anche di slogarsi un piede.
quella butta in terra, bisogna reggersi col vino. -tempo in cui si deve
logoro marrello, tolto in prestito, col quale, zappettando, cavò prima via l'
un canale televisivo a un altro, effettuato col telecomando, per visionare i diversi programmi
io diedi in zara / e col naso restai lungo una spanna.
sapeva di potere sempre tenere quella terra col sostegno della popolazione zaratina e del presidio
, di sargia (v.), col suff. aggett. zarzaparìglia (
: e non mi fo far zazzera col ferro, / perché al barbier non do
dammi che 'l profumato, inanellato, / col ferro attorcigliato zazzerino / gli scompigli una
si stacca dal marciapiede fuori le zebre, col desiderio di lasciarsi falciare.
così detto per la di lui somiglianza col nostro bue sebbene non ecceda in grandezza
denom. da zèffiro, per zefiro, col sufi, frequent. zeffiro,
levante. gherardi, ii-6: cominciando col nostro navilio, da piacevolissimi zeffiri mosso
: eglino toccano la colla de le provature col paragone de le più triste che si
i-345: altri arbori dove fa li raspi col pepe nasce ancho del gengevo beledi molto
la zodoaria o zedoaria, che nasce insieme col nappello, veleno potentissimo. 0.
scompartimento riservato la bella donna botticelliana, col suo seguito d'allodole, d'amori,
e padri di chi rinasceva al cielo col battesimo? c. gozzi, 4-11:
almeno a parole, che si chiamavano col nome comune di fraticelli, oppure bizzochi,
, del quale egli s'ingegnava di dare col suo discorso il modello. ortes,
che fructo del fiore / opimo avrai col piacer di dio. giraldi cinzia, 4-1
ghislanzoni, 16-107: bartolomeo maj occhi col suo zelo, col suo fervore religioso.
bartolomeo maj occhi col suo zelo, col suo fervore religioso... seppe
giovanile. moravia 22-167: basta col giappone dello zen, dell'ikebana,
venez., deriv. da zena, col suff. dei pari. pass.
commenti ai testi sacri del zoroastrismo noti col nome di avesta. - in partic.
in un punto identificato dal signor swedenborgio col punto matematico, o vogliamo dir punto
un punto della piazza: il barbiere col rasore in mano,... e
rigonfia, e soffice, lustrata sopra col chiaro dell'uovo, a ricordare al
al corpo solo, e una mora! col pelo. -differenza nulla, minima.
ibidem, 173: a voler star pari col contadino, bisogna giocar di zero.
= deriv. da zetto, col suff. dei nomi d'agente.
= deriv. da zetto, col suff. dei nomi d'azione.
dei saggi, che gli fanno crepare col disprezzo, e lasciano col non rispondere
gli fanno crepare col disprezzo, e lasciano col non rispondere allè loro filaterie, che
il centenario della nascita (1898-1900) col titolo di pensieri di varia filosofia e
ar] cibaldo o [pren] cibaldo col suff. accr. -one.
, perché la moglie compri i zibellini col capo d'oro tempestati di gioie.
? = deriv. da zibetto, col suff. del pari. pass.
: sono su ch'è ancor buio e col fagottello della colazione sotto il braccio,
pucci, cent., 82-84: era col zieso re uberto. idem, cent.
gli ha detto, lo saprà infallibilmente col sentir tutti. = comp.
= deriv. da zigomo, col suff. del pari. pass.
. pratolini, 10-373: lo vidi conferire col signor panini e togliersi la bluse:
che tirano a zighezaghe un ara- truccio col vomere lungo un palmo. montale, 3-194
. zena, 1-346: i giudici, col caldo che faceva, intabarrati nella loro
pieno di borra o di cenere, col quale per ischerzo si percuotono. g.
acciò in più quantitade altri captivi / faccia col giuoco e col zimbel di quelli;
quantitade altri captivi / faccia col giuoco e col zimbel di quelli; / tal esser
io fui 'l gran gonfalone, / col quale cesare, vinse ogni zimbello. ottonelli
'zinco'. metallo duttile che, mescolato col rame rosso, lo cangia in rame
-ossido di zinco: conosciuto anticamente col nome di lana filosofica e fiori di
, di origine germ.), col suff. accr. zincóso (zincósó
, e tornar tutta scarica e leggiera e col seme generativo gittare insieme la zinghinaia e
lo tenemo, come / da pic- col can spesso si ten zinglare, / e
., i vetturini addormentati nella botticella col « messaggero » sulla faccia, le belle
il signor scipione mio fratello, discorrendo col signor sigismondo nostro zio, cavaliero assai esperto
questa occasione fece il prencipe qualche passo col re suo zio sopra il trattato della
d'amor / man che zioga alla balla col mio cuor. = var.,
ti sà ben le to'facende, / col cargar el burchiel da pope a prova
, 9-231: gli si fa innanzi col zipolo in mano, / che balordo ha
= deriv. da zip, col suff. dei pari pass. zippato2
le varietà di un bel rosso son note col nome di 'giacinto'. = dal fr
si ottiene scomponendo il fluoruro di zirconio col potassio; si presenta in forma di
ziro / e poi per lui va col cappello in giro. = voce
con nessuno di quest'incidente, neppure col suo confessore al quale raccontò solo di
. zitellina. nievo, 3-120: col suo intelletto materialone riteneva le fossero smancierie
, / rovesciano le borse, ma col dito / fanno come il pedante allor che
? » sbottò una bambina, indicandomi col dito. la zittirono. bernari, 6-28
zittire, subito gli porgevano il fiasco col collo rotto. pratolini, 3-19: la
gli uomini che non si voltano, col mio segreto. moravia, ix-34: lei
paio de zochi corno cippi de carcere, col corame al petto del mantello, col
col corame al petto del mantello, col collo torto e tutto pieno de ipocrisia
andono il dì, la notte van col feltro. = lat soccus (v
= deriv. da zoccolo, col suff. dei nomi d'azione.
= deriv. da zoccolo, col suff. del pari. pres.
tesauro, 2-212: odilo adesso travestito col gabbano e co'zoccoli alla francese.
poi a spiccarlo [il magliolo] col suo zoccolo come nel fico, e non
incominciata l'incamiciatura d'un buonissimo muro col suo zoccolo di pietra viva. cassieri
quel frittatene / con gli zoc- col tant'alto. carena, 2-274: 'frittata
ch'egli percorreva col piccolo passo rumoroso dei zoccoletti. savinio
distintivo gay dondolante in compagnia del ciondolo col segno zodiacale e della targhetta del gruppo sanguigno
), dove l'equatore s'incrocicchia col zodiaco. pirandello, 8-291: era proprio
o verdoquanto egli fusse picciolo il zolfanello col quale gli voleva ilche abbia queste due
a vela, usatato stabilito da esse col re di danimarca... averebbe servito
. tose. sottoporre al miracolosa col lasciarti fuggir dalle mani il zolfanello che ac
nella sala = denom. da zolfo1, col suff. frequent. giovane, 16
faetano, ma il cattivo metodo col quale si tentò di stabilirvi aspettar
zolfo1, con doppio suff. col solfanello, ritrova le spente fiamme e il
è che dianzi io imbiancai miei veli col solfo, e poi la tegghiuzza,
di calcina viva, la qual composizione col semplice spruzzarvi un po'd'acqua,
ordinario acconciano le botti e i vini col zolfo per dargli colore e maggior forza
, / vivendo madre e donzella pudica / col tuo figliol, non è mester ch'
i-19: or si vede il villan domar col rastro / le dure zolle, or
.. e frammettervi de'virgulti, e col fango incrostando, e a metter l'
. marchetti, 5-12: rompendo / col curvo aratro e con la vanga il
messo dalli ateniesi vivo nel quoio col serpente e col gallo e colla scimia
dalli ateniesi vivo nel quoio col serpente e col gallo e colla scimia; ma ancora
bebrici, facendo con polluce alle pugna col cesto, te lo tartassava, tonfanava,
! altro che i teledipendenti di oggi col walkman infilato dovunque. = deriv
misura lineare corrispondente alla lunghezza del pugno col pollice alzato (15 cm);
germania), che va confrontata col còrso ed elbano tolla 'zolla stare
dite, vossignoria, siete ancor giunto col sermone all'elemosina? = voce di
dalla legge sul bonificamento dell'agro romano col diritto, da parte dello stato,
conca di ranno bollente; e lie col granatino dibbaccalà e'gli dettan di zona.
= denom. da zòna, col suff. frequent. zonizzato (
studiosi dei piani non chiamassero la loro tecnica col nome di zonizzazione, persuadendosi che una
che per molti anni seccò il prossimo col 'bighellonare', avrebbe potuto molte volte sostituire
per sottrarsi alla noia, finiva col recarsi allo studio di filippo venzi. lì
. = denom. da zonzo, col suff. frequent. zonzolóne,
, e perciò furono chiamati da'vecchi filosofanti col nome composto di piantanimali. olivi,
corolle afferrano la preda e la divotarlo col serraglio della 'circe'benson, è proprio di
eletto / d'aureo pel, che col nome di famiglia / jakal dagli zoografi vien
. -che presenta un accostamento spregiativo col nome di un animale (un'ingiuria
o da per sé, o unitamente col redi, fece varie importantissime o osservazioni
= denom. da zoppo, col suff. frequent. zoppellare,
= denom. da zoppo, col suff. frequent zoppettare, intr
= denom. da zoppo, col suff. frequent. zoppézza (
essere incostante, dubbio e quasi zoppicare col cervello. sicinio, 1-81: voglia dio
ambizione. faldella, i-5-265: andando col zoppo si impara a zoppicare. =
. = denom. da zoppo, col suff. frequent zoppicatóre, agg
vien, fermare il piede; / ma col valor gagliardo e 'l poter zoppo,
affermazione). fagiuoli, ii-96: col tacere si fugge da ogn'intoppo, /
, che disvia dal sacro monte / col fioco suon de'vostri zoppi carmi. a
signora. -andare a caccia col bue zoppo: intraprendere un'impresa,
grimando e cantando i nostri versi / e col bue zoppo andrem cacciando l'aura.
la donna si tornarono a piè zoppo col dito nell'occhio; e la donna si
r. borghini, 2-64: chi stà col zoppo gli se ne appicca. g
se con sì grande studio, ora col rastro / quel tuo barbon sesquipeda tu stridii
dovuto stridere a non potervi trovare sola col vostro marito; davvero ne soffro più di
suo lettore. fagiuoli, v-18: io col mio stile zotico ed abbietto / lascio
tre miracoli in una volta facendo caminare col bastone un zotto, gridar un muto
stefano, 15-60: un zomo, trepando col suo fiol garzo ne,
usurparsi il suo dominio e resta / col gran cognome di bartolommeo: / se non
sacerdozio. -in zucca: col capo rasato o scoperto, senza nulla in
di riverenza è, quando uno sta / col capo discoperto tre o quattr'ore,
che smarrito, così 'n zucca, / col cappel sotto 'l braccio a soppressaci.
pulci, iv-88: acciuga mio contendi col zuccaio, / e digli ch'è
modo di quando giocavano, cuccando', col padrone, cioè spingendo la piccola testa verso
fanfani, i-194: 'zuccata'. colpo dato col capo in checchessia. betti, i-397
12-266: il balletto 'russo'nacque per reagire col suo amaro, col suo acido,
nacque per reagire col suo amaro, col suo acido, col suo legnoso, col
suo amaro, col suo acido, col suo legnoso, col suo povero, col
col suo acido, col suo legnoso, col suo povero, col suo angoloso,
col suo legnoso, col suo povero, col suo angoloso, col suo storto,
suo povero, col suo angoloso, col suo storto, al rotondo, all'imbottito
, 179: si prepara il fiato / col muschio stemperato in zuccherini, / perché
la bambina dunque si famigliarizzò al più presto col vaierà, che non la allettava con
,... diventava lo zuccherino col quale s'inghiotte la medicina.
soderini, ii-407: le zucchettine piccole col collo lunghetto e corpo rotondo sono della
che da lui non scostavasi, / col zuccon formidabile ad ogni quattro passi abbeverandolo
cammelli, 265: copritevi la testa col zuccotto, / ché tira ven
iii-327: per la vicinitade che ha col sole, e'[marte] trae qua-
quali, attaccata da varie parti la zuffa col nemico, tanto lo trattennero a bada
appasta, / che con li occhi e col naso iacea zuffa. landino, 122
: faceva tal gomma che faceva zuffa col naso e con gli occhi; cioè offendeva
ma egualmente comodi, sebbene facciano zuffa col naso. 8. dimin.
sua. 3. locuz. zuffarsi col mosto: bere gagliardamente. luca pulci
, / che non son usi a zuffarsi col mosto. = denom. da zuffa
canto. pavese, 4-180: dino arrivò col suo bastone, zufolando, preceduto da
uno strambotto alla sprofondata, e strangolarmi col ragghiar forte un madri- galino.
piedi sulle grosse stuoie del corridoio, col cuore in tempesta, assordata dallo zufolìo
zufolo, e ispesseggiava, i'dico col bicchiere. -intendere a un fischiare
, 5-16: suona spesso costui la tarantella col zu- foletto. fagiuoli, ix-174:
... e perché hanno qualche somiglianza col membro virile, si piglia zugo spesso
el boccal se mise a bocca, / col bicchier non sapea fare. =
al fumo dell'incenso, don fulvio col piviale d'oro; e in ultimo il
infarinano, e l'inferigno si resti col suo cruschello a far zuppa da cani.
zuppa è quella comunemente che si fa col pane e col vino in un vaso o
quella comunemente che si fa col pane e col vino in un vaso o bicchiere.
di zuppa: razione di pane fornita col rancio. foscolo, xv-36: il
zuppa è quella che comunemente si fa col pane e col vino in un vaso o
quella che comunemente si fa col pane e col vino in un vaso o bicchiere;
. v.]: una zuppona col cavol nero, che avrebbe fatto a dieci
prese la sua bimba in collo, / col suogran pianto ch'era di già roco;
, 18-87: donne e uomini, col costume da bagno zuppo, salivano ad asciugarsi
e ha dovuto asciugarle una seconda volta col fazzoletto già zuppo e appallottolato in una
ivi per diventargli sposa, giudicassi, col zurlar con lui, qual fosse la dolcezza
giucar a le girelle... e col trottolo è la coda, la punta,
corda, e 'l farlo pirlare e col zurlo e la sferza. betussi, lxi-142