di colombi da carne (nota anche col nome di colombo di campania perché originaria
realtà immediata, espresso da virgilio guzzi col termine di neoimpressionismo. 24.
97: parlando della stadera, strumento usitatissimo col quale si pesano diverse mercanzie, sostenendole
pesano diverse mercanzie, sostenendole benché gravissime col peso di un picciol contrappeso, il quale
avvolto romanticamente in un mantello nero, col bavero di pelo di gatto. savinio
. = denom. da romantico, col suff. dei verbi frequent.
nel parco presso il romantico la- ghetto col tempietto rotondo. gozzano, ii-187: romantica
. = denom. da romantico, col suff. dei verbi frequent. romantizzato
. buonafede, 2-iii-33: in fine col medesimo genio romanzatore fu raccontato che in
del mele, e poi l'accelerò col digiuno. = nome d'agente da
. = denom. da romanzo2, col suff. dei verbi frequent. romanzeggiato
. = deriv. da romanzo2, col suff. degli agg. verb.
le proprietà tecniche dell'arte romanziera, col segreto della sua vitalità sorprendente.
promessi posi'del manzoni, si risolse col prevalere dei primi, dando origine alla
98: era... cecilia col lungo leggere degli amorosi romanzi, de'
opera narrativa che si propone di dimostrare col suo svolgimento la validità di un'ideologia
un romanzo inedito, e può, col sussidio di valenti collaboratori, moltiplicare alfinfinito
bisbigli / sonora una romba raggiunge / col trillo dei figli de'figli.
borgese, 1-293: essa s'abbatteva col cuore rombante, si reggeva il petto
tu sciogli / ancora i groppi interni col tuo canto. rombare1, intr
più ratta e del baleno, / col suon più acuto bruscamente piombo. manifesti
con tali e con gli ugnoni, / col tetro, osceno, abbominevol puzzo /
che 'l rombo della campana, fatto col contatto del battaglio, empiendo di sé
i-ix-195: fa ancora mostra del suo sapere col descrivere troppo a minuto e con termini
, che l'etra / e il tartaro col lume del suo saver penetra, /
spinose della muratori, 7-iii-232: col nome di 'romboli'o piccioli settima
class. sesquipedali che facean paura, col lor altisonante rimrhombus (v. rombo2
gridi et anatrisca e razzi la terra col piede e levi la polvere e soffi
a questo romitaggio, e a starmi col cuore deserto di dolci e presenti affetti
. = denom. da romito, col suff. dei verbi frequent. romitésco
in fino allora romita da ogni consorzio col prossimo, non si sentiva il coraggio di
di toscana / mi disegnò un frate col suo dito. ariosto, 4-41: lungo
, appunto, che sal- tan su col pizzicor del marito. -romìtolo.
: mille anni sarei istata in romitorio col pane e coll'acqua, anzich'io osasse
e lassò un suo fratello maggiore, col quale era in un certo romitorio, ed
p. piccolomini, iii-61: il fuoco col suo caldo è atto a rompere quasi
arà rotto alcun osso, lo conoscerai col mettervi dentro o il dito o lo stilo
. brancati, 3-255: uscì a precipizio col cuore che gli rompeva il petto.
triti e quasi si riduca in polvere col mezzo dei rosticali strumenti. verga,
buon guado riducendosi. marino, x-149: col corso il pian, con la salita
con la salita il monte, / rompon col nuoto i rapidi torrenti. arici,
, / e colle braccia romperlo e col petto. c. e. gadda,
i-238: i corpi tutti, movendosi e col moto l'aere rompendo, fanno suono
via di comunicazione rendendo impraticabile la strada col dissestarla o con l'infestarla con azioni
, i venti contrari, l'urto col fondale marino). angiolieri, vi-i-370
rompevano [le scarpe] la penombra col loro largo, indecente ghigno giallo.
de'nimici e le scorrerie degli armati col ferro e col fuoco mettono ogni cosa sottosopra
le scorrerie degli armati col ferro e col fuoco mettono ogni cosa sottosopra. birago
sangue non fu avaro, / che col piè ruppe le tartaree porte, / col
col piè ruppe le tartaree porte, / col suo morir par che mi conforte
tiranno ruppe e sparse / quel che col suo morir vinse la morte. tasso,
gli è a lato andrà a soccorrerlo col pararsi dinanzi a lui e rompere l'impeto
crocchi colle sue bombe di ciccia, col suo fare più disinvolto e petulante,
pensavano gli ufficiali tedeschi, rompendo, col passare da un punto all'altro della
tempo aspetta: / che ancor sarai col tuo fedele amante, / sì come amor
48: sii pur saggio e prudente e col consiglio / rompi fortuna rea, perché
, e non la posso rompere se non col farmi violenza. monti, iii-264:
non starei con san pietro non che col suo successore. g. b.
vanno poi rompendo a luogo a luogo col pennello. -chiudere, delimitare una
larga foglia di caprifico... rompeva col verde quel riarso colore di mattoni e
libretto impresso in amsterdam in idioma francese col titolo 'apelìazion dell'inghilterra toccante la cabala
, i-159: se avete rotto il segreto col palesarmi l'essenziale, ben potete dirmi
più vinculi che la congiunzione della anima col corpo; e nondimeno molti uomini preclarissimi
il patrimonio. pavese, 99: col tempo, anche lei, / che ha
per la caccia. tecchi, viii-121: col rompere della primavera nell'estate, con
il quale mi pareva essere mezzo guasto col forzano, che non rompesse cogli amici
cominciare a scuotere il ministro, trafiggendolo col silenzio. poi ruppe in una sgridata biliosa
dica sta bene, e sia firmato col primo nome che le casca giù dalla
santa paulina, i-22: rompe il trotto col galoppo. idem, ii-2: li
divertire ogni disconcio..., col di lui mezo indussi l'ambasciatore..
e che noi / gli rompiamo il camin col darli morte, che rompeva colle
rispose in collera venuto, / « ché col lor cazzo impronto e ai nostri
il giogo e ristorar suoi danni / col favor della vostra aquila altera.
3-100: lui aveva rotto i rapporti col cognato, e da persona onesta non
e piaceri. -rompere la corda col troppo tirare: superare i limiti della
volerla rompere con l'imperatore ed unirsi col re. ammirato, 1-ii-17: da
altra cosa disputando, potea facilmente romperla col duca, ed esso andarsene all'ultimo,
vino o di sidro per non la rompere col signor fattore. monti, iii-340:
forza di nimici. bellincioni, ii-203: col tempo e col ben fare / ben
bellincioni, ii-203: col tempo e col ben fare / ben si rompe ogni durezza
, ha figliuoli i maggiori rompicolli del scia col respiro a mezzo, dà modo alla vostra
. loredano, 5-290: andromaca gentil col figlio in collo, / accompagnata da
momento vengo subbillato a voler tornare or col signor conte tale, or col signor marchese
tornare or col signor conte tale, or col signor marchese quale, col signor principe
, or col signor marchese quale, col signor principe qui, col signor duca là
quale, col signor principe qui, col signor duca là, per togliermi tutte
iii-422: deh, non vogliate voi col rompimento della carità render vane ed inutili
de'nimici, rimase vettoriosissimo messer olfo col suo michele e compagnia. -figur
dal canto suo, non cessava di battere col suo 'tam tam'monotono. faldella,
, non è quella che si fa col sudore, ma quella essalazione invisibile che
abbiam contezza. bacchelli, 2-xxiii-642: col ripristino del... felice ordine temporale
il core. petrarca, 110-14: come col balenar tona in un punto, /
colline, e addio, e via, col cuore riconoscente e sereno. d'annunzio
18-179: più limpidi entrarono a sera, col saluto della luna, i rintocchi dell'
là, ma venne lei pure, col salutino del pubblico. fogazzaro, 2-267
grado di capitan generale dell'armata napoletana, col relativo soldo; e...
benché fusse meno conveniente all'abito religioso col quale io partiva. brusoni, 980:
marchi, i-640: 10 allora, col mio fucile stretto fra le mani..
, che se non ti avesse assicurato col mio salvoconduwo. che io ti farei
dei creditori, per formare la graduatoria col bilancio dei debiti e dei crediti e
cercare un nfiigio presso le fonti termali col salvacondotto di un certificato medico.
da pagliaio. / -ella par lo speziale col pestello. / - ed essa un
. / - ed essa un bimbo col salvadanaio. cantoni, 601: nel mio
nulla e il nuovo conclave illegale. col pretesto di salvaguardare la pace religiosa
sono le sirene delle corti, perché col canto sommergono... non v'ha
ven. (salvàn, salvanèlo) col signif. di 'folletto, genio familiare
agricoltura e dei pastori fauno, demonizzato col cristianesimo. salvando, sm.
. = deriv. da salvare, col suff. del gerund. lat.
. = deriv. da salvare col suff. dei termini di origine pro-
sacca. alvaro, 18-33: una matita col salvapunte d'oro.. raimondi
all'adottante o in un combattimento o col liberarlo dall'incendio o dalle acque. pratesi
dai dodici ai sedici anni, che prima col fuoco e poi col ferro sgominava i
, che prima col fuoco e poi col ferro sgominava i cavalieri nemici e salvava
de'veneziani. vico, 4-i-847: col suo valore e consiglio aveva esso solo [
bella giovine! » -beneficare col proprio influsso (una stella).
/ ch'l mondo aluma, e col vital calore / produce ciò che qui
la religione... avrà temperato col balsamo della speranza nel perdono di lui
che frugavo con mano suicida, / tu col fermo tuo viso d'eumenide / m'
, 15-60: un zomo, trepando col suo fiol garzone, / una chiave
in palco 0 in mezzano, e segnatela col nome mio. a. f.
medesimo, cioè che, vincendo esso col suo punto,... farà il
poteano più valere, si lascia andare col capo in giù nel canale per salvarsi nuotando
/ volgesi schiera, e sé gira col segno, / prima che possa tutta
mezza quaresima. ibidem, 255: col suo, si salva l'onore; e
. b. andreini, cv-106: saiviastrèlla col sale! cotesto è un bel colombaccio
, 277: o beata sempiterna, / col padre vive e rengna; / condùcane
getto si deve far contribuzione del salvato col perduto per soldo e per lira.
ha salvato l'uomo riscattandolo dal peccato col proprio sacrificio (gesù cristo).
ella aveva versato e che si confondeva col sangue del suo salvatore, che ella
senza sostare,... stretto patto col piede salvatore, gioiosamente prensile nella scarpa
concordia sarebbe rotta, se il clero col solo silenzio facesse pur sospettare che la religione
aiuto dello stato, dalla spogliazione altrui col mezzo delle imposte,... questo
. cinzio pierio, 1-94: quando col tuo grado venustissimo, / gravemente togato
scrigni fatti di valve, / gli oggetti col monito 'salve', 'ricordo', le noci
a dir 'credi'e 'salve regine', col capo basso. = dal lat
fisica di una o più persone raggiunta col superamento di un pericolo gravissimo. -in
delle quali è risi sto col suo sacrificio (e, con metonimia,
, 2-460: per uno, segnandoli col simbolo di nostra salvezza. inosservata da tutti
. g. berto, genuflesse e pianse col cuore. carducci, iii-4-23: lunge /
zone compongono parimente coll'azzurro e col rosso chermi montane, dotata
, né ti nettavi la bocca se non col debitore overo contro un terzo possessore
acqua e poi con la salvietta e col dito fregarseli [i denti]. g
donna del monte, alcuni uomini, che col crocifisso in mano imploravano di aver salva
v. salvinia). rono col fiatone sull'altura di poggio ferro: io
ma con le mani un po'graffiate e col cappello di ad anton maria salvini
conserva. mazzini, 37-5 ^: intendo col nostro grido di 'guerra coll'austria'
coll'austria'; e se mai s'innalzasse col nostro grido repubblicano, come risponderà genova
uomini e persone e la ricolta tutta col bestiame, e tutto istà salvo e
mantenimento, fu il resto tenuto occulto col più geloso secreto. mazzini, 28-60:
tutto voleano il salvo manifesto e palese fermato col detto saramento; l'imperadore si fermò
farina dolce, in certi punti strategici, col maligno intento... di distruggere
taglie: i... i deritto col deritto inseme tole. / el riverso
deritto inseme tole. / el riverso col falso inseme sia, / salvo el pendente
, ii-2-121: fiorello era cresciuto insieme col signor vispi, salvo che questi era
estate e inverno. alvaro, 10-95: col suo ponte della libertà, il monumento
questo giorno / vi sia venefica / col suo celeste / sale volatile / la salutare
albergo: tersicoresca orgia sonora, in concorrenza col grammofono dell'infernale gelatiere, tosto subissato
. = deriv. da sambuco1, col suff. dei pari. pass.
1- 165: l'orpimento misto col latte, posto in un piattello, è
nobile arte sàmia, infondendole il ritmo col piede che sul perno sa la musica
fanzini [1905], iv-430: col nome di samos si importa in italia
, 3-168: martedì parte anche lei? col samoliotto? bene, così facciamo il
avessi continuato a lusingarlo, avrebbe finito col disperarsi più tardi; meglio è separarsi
pare che siano sanabili. il pomo col porre il nome; il secondo con far
di un altro matrimonio valido e legitimo, col quale sieno legati li contraenti, overo
benignità che tanto avemo fatto e ordinato col ditto comuno che motti sono li melanesi
la missione del chirurgo, sanarmi col ferro e col fuoco. de pisis,
chirurgo, sanarmi col ferro e col fuoco. de pisis, 1-163: io
che è qui sepolto / non mi sanasse col suo dolce volto. buccio ai ranallo
cristo], i-y-rifl.: l'uomo col suo orgoglio ha voluto farsi dio;
sanare. firenzuola, 351: noi potremmo col sanarlo [l'asino] trargli il
sanano. avisi del giapone, 106: col battesimo piacque al signore che la giovane
su la piaga che vuol essere incesa col fuoco: perché, ponendovi solo l'unguento
, 174: solo amor che col giaccio i suoi riscalda / di remedi
sana ogni sciagura. -sanarsi col pelo del cane che ci ha morso:
, giuro al cielo, / mi sanerò col pelo. 30. prov.
velenosa in ogni sua parte, anzi col tossico ha tanto accompagnato di sanativo che
, 6-391: o uomo o femina sanati col mio verso, rendete poscia i piatosi
: la donna,... col potere tutto suo ai sancire col sorriso e
.. col potere tutto suo ai sancire col sorriso e colla grazia il giudizio che
seconda si dolfe molto; ma marato col santo cresci in man che dio ci diè
dell'esercito di napoleone: dai sanculotti col codino della campagna d'italia ai corazzieri
.. (non vò far nomi) col berretto frigio in capo a fare un'
, 189: le ragazze che sandaleggiano col pancino in avanguardia. = denom.
. = denom. da sandalo3, col suff. dei verbi frequent.
. = denom. da sandalo1, col suff. dei verbi frequent.
delta del po, spesso manovrati da poppa col palo). fazio, iv-11-84
preti, ed i monaci dietro / col cappuccio e co'sandali. bartolini,
di pece greca e ne ranno polvere col pestarle insieme. spallanzani, 4-v-222: fatta
chiamano gli sandastri e i crisoliti solamente col nome del iacinto. dolce, 6-63
che il fratello andasse troppo in là col sandolino. ojetti, 2-49: scendi alle
, ii-366: la contadina che li vendeva col più dolce sorriso, nella sanezza del
arabi un tempo sottoposti all'impero ottomano col nome arabo di liwa'; il territorio compreso
. industria sangoana: industria litica datata col metodo del carbonio radioattivo a circa 40
presi da saracini san joan baptista / col sancredal di color smeraldino. e
favoletta della lebra del gran costantino da guarirsi col sangue d'innocenti fanciulli. foscolo,
e i sepolcri erano altari; / e col sangue di vergini innocenti / placavan l'
, la quale il mio salvatore ricomperò col suo prezioso sangue. s. caterina
aere, non che delle creature ricomperate col suo prezioso sangue. flaminio, 39:
s'alzava il vecchio nonno, spesso col cardellino su la spalla, e andava a
affaticarmi, annoiarmi colla vostra lentezza, col vostro sangue freddo? pananti, ii-304
poi da loro abbandonato tornandosi ad accordare col re di spagna. alv. contarmi,
salassi altro non producono che debolezza e col tempo fanno addivenire dementate le persone salassate
, non potendo persuaderli questo, liberare col suo sangue proprio la patria da guerra
godo di castigare con l'onore e col sangue la vostra ingratitudine e la mia
cementata dal sangue dei martiri termina sempre col trionfo. beltramelli, iii-1225: la patria
cesarotti, 1-vii-24: vieni o superbo / col tuo scettro sovran, vieni, e
ii-20: fu morto in battaglia insieme col nobile sangue del suo reame.
ripetè che il mescolamento del sangue nordico col sangue meridionale fu veramente uno sproposito da
7-580: il babbo giurò che voleva andare col carlini in traccia del sangue suo,
sangue': è modo di dire militaresco, col quale vien determinata una delle condizioni del
portava tutto dalla sua massaia, d'accordo col povero buon padre isaia. il quale
: il suo denaro se l'era guadagnato col sudore della fronte, la vita intera
. -col sangue alla faccia: col viso congestionato, paonazzo. bonsanti
, 4-175: il lupaccioli, imbarazzato, col sangue alla faccia, a sua volta
di franco in loggia alla venuta di len col caffè mi parvero scolorati e li rifeci
le parole grosse direi che li rifeci col sangue del cuore. -contare i
questa! non c'è buon sangue col malvegoli? -essere corso sangue:
rosa violento. -essere, stare col sangue rimescolato: in ansia. tommaseo
v.]: 'essere o stare sempre col sangue rimescolato': vale essere o stare
riposte intenzioni ed emozioni. -pagare col sangue una colpa: essere condanbernari,
antiche leggi dei franchi, pagarono miseramente col sangue la colpa loro. -finire ucciso
centinaia di migliaia di vittime dovevano pagare col loro sangue questa mancanza di etichetta.
si dice anco: 'non ci ho sangue col piglia il sangue. tommaseo, 2-i-173:
sangue ancor mi scipa. -scritto col sangue: compiuto a prezzo di terribili
lacrime a queste pagine., scritte col sangue? -scritto col sangue del
scritte col sangue? -scritto col sangue del cuore: esprimendo i sentimenti
parecchi di quei versi sono scritti proprio col sangue del mio cuore. -scrivere
sangue del mio cuore. -scrivere col proprio sangue: testimoniare col proprio sacrificio
-scrivere col proprio sangue: testimoniare col proprio sacrificio. conto di cordano
, prima di morire., scriverà col suo sangue., tutta la storia.
delle volte si son picchiati a buon modo col mannaiolo, collo scorcino, con un'
.. le ricchezze e'danari / col sangue van di pari. idem, 337
impiastro al ventre con sterco cotto col mele. beono all'uno et all'altro
). tarchetti, 6-ii-402: percossi col fodero della sciabola alcuni ramoscelli di sanguigne
botto, 96: alle iene venia col crin spruzzato / d'olio di nardo.
consente, / ch'ella non torni col sanguigno dente / a cercar nuovo pasto
che mediocre, di complessione melanconica mista col sanguigno. -in relazione con altre determinazioni
pratesi, 5-26: piangeva e chiedeva, col cuore sanguinante, aiuto a maria che
sangue a rive. pulci, 19-33: col braccio destro strascinava un orso, /
lascerai memoria? 12. segnare col sangue una parte del corpo per atto
, la smorza... l'altra col capo del trombone, bagnandolo nel sangue
noi... ci rima- remmo col nome d'oppressori, di sanguinari, odiati
spezzata la vetraglia della barbitonseria, pende col capo dentro tutto scianguinato. -rosso-sanguinato
. = deriv. da sanguine1, col suff. dei verbi frequent.
/ che raynald trovò la noite, col dente / sì ge trase l'ala d'
ferri rozzi, alla bestia marcata intagliar col coltello l'orecchia e gittar nel mucchio
v.]: un moderno: col sanguineo crine di cometa. 7
e di fede, contra il loro adalgiso col legato di carlo si collegarono.
seppellito... in mutande, col giubone (il quale perché era sforacchiato
richiedere (almeno teoricamente) una riparazione col sangue. pirandello, 8-841: «
, iii-1-7: ciascuna [amazzone] col suo telo / de'maschi suoi li spirti
e pasciuto di poco preda, pigliando col ceffo questo velo tutto lo insanguino.
-di colore rosso intenso (le labbra dipinte col rossetto). moravia, 15-180
francesca da rimini affrettava / i passi col cognato sanguinoso, / che in caino di
applicate sotto gli orecchi, la cuffia col ghiaccio è adattata sul capo. buzzati
'volume utile'di sangue incruentemente contratto, col sanguisugio. = voce dotta,
e non odano cogli orecchi e non intendono col cuore, e acciò che non si
altri cercando pur di farsi inganno / col cibo alquanto, che gli aggrava e
lebbrosa era, / che toma a te col corpo bello e netto, / sana
e ridurre a sanità di mente gli americani col rimuovere dalle leggi lamentate tutte quelle condizioni
potentati, si levano tutti in piedi col cappello alla mano. redi, 16-i-12:
andandomene con la piena io mi morissi col popolo. -crepare di sanità;
istante ch il brando sannite s'incrociò col romano, l'unità italiana divenne immancabile.
. boito, 1-270: seguono due sanniti col pugnale e la parma e l'elmo
: dalle ruine di roma era risorta col senso dell'italia sociale, dell'italia delle
fresche, dritte nei fianchi poderosi, col volto arsiccio e gli occhi lucenti. gozzano
sul terriccio scoperti e l'anime postevi col dito poco a dentro nascon benissimo al
. f. scarlatti, lxxxviii-ii-604: col tuo intelletto sano / raguarda s'egli
breve risposta, dicendomi che io mi consigliassi col ministro vemet, suo amico: il
, 346: due mesciarobbe sane col collo lungo. dominici, 4-169:
falla cuocere sana con l'acqua e col sale. libro d'amministrazione dette terre
ordinario acconciano le botti e i vini col zolfo per dargli colore e maggior forza
capriccio / di far braciuole, va col sarrocchino / e col bordone e un bel
braciuole, va col sarrocchino / e col bordone e un bel barbon posticcio,
un mese, un giorno / un cialtron col bordone e la schiavina / col sarrocchin
cialtron col bordone e la schiavina / col sarrocchin di varie nicchie adorno. fagiuoli
pellegrino cioè diretto alla santa roma, col bordone, la scarsella, il cappellone rotondo
ricettario fiorentino, 1-79: supplisce ancora col sotterrarle [le medicine] sotto al letame
), propugnatrice del positivismo sociale, col quale intendeva avviare una profonda riorganizzazione tecnocratica
fondamentali. dappnma la scuola si manifestò col nome di 'industrialismo, e coloro
da incidenti che non hanno veruna relazione col soggetto,... da un carmelitano
tondo che volete fare la bella figura col colonnello e santanòtte a donn'elvira, per
? perché la tua santarella è probabilmente scappata col suo bifolco? moravia, vii-195:
. artigiano che fabbrica statue di santi col gesso e la cartapesta. dizionario etimologico
= denom. da santo, col suff. dei verbi frequent.
e partiva tutte le sere a piedi, col suo fanaletto appeso al bastone e proteso
che fossero o che furono conceduti e nati col peccato orriginale e poi per battesimo santificati
-riscatta il corpo delpevangelista! / -toma col sacro corpo e sarai mondo! /
loro vita e della fede italiana ch'essi col sangue santificarono. g. ferrari,
di avermi inteso, non santifico col mio silenzio la cosa giudicata. gobetti,
: l'arte di adonestare le imposture col velo della religione e della santimonia è
quanto saggiamente ha restituito la pubblica verecondia col proscnvere da'matrimoniali giudizi quella indecente querela
9-iv-202: dappoiché non poteva più faticar col martello, e'si dovesse per l'avvenire
, e così vi divenne famoso pittore col nome di ferraio d'anversa. pratesi,
... io porterò il cataletto col santo corpo e gli altri apostoli,.
1 santi martiri... col morire fecero testimonio al mondo quanto più
così in fatto avvenne: che san pietro col concilio di gerusalemme confermò ed approvò per
frate, dicevo io, l'ha sempre col cordone di san francesco; ma per
piovene, 10-429: conosciuti col nome di mormoni dai più perché il
deaurati santi / son vener bella, col suo car fanciullo. b. minerbetti,
, meco canta le nozze sacre; / col puro socco teco porta il bel flammeo
, madre de'volanti amori, insieme col tuo amante marte, ricevete i nostri sacrifici
, 6-391: o uomo e femina sanati col mio verso, rendete poscia i piatosi
santissimo pegno di matrimonio) e, partendolo col coltello, ne mangiarono amendue. loredano
negarono l'anima alle femmine -e terminarono col recentissimo 'santo', ebbero l'audacia
spirito di dell'utile e del buono col santo, che è il vero nel suo
villaggio natale, e voi colli salienti col pendio dolce e sicuro, valli ingemmate
strenna sanvalentiniana: esce nel giorno dei fidanzati col titolo 'i cibi dell'amore'. è
. -consacrare con l'uso o col tempo. londonio, lxxxix-i-220: molte
provvedimenti insanamente egoistici che sanzionano e marchiano col bollo della legge la prostituzione.
reveste. tanaglia, 1-1427: se col fuoco più tal vino sferzo / e che
via della vetra. -unito col compì, diretto, anche in costruzioni
ne sapevano niente. -unito col compì, diretto seguito da una prop.
di qualcosa; averne informazione (unito col compì, di limitazione). praga
rabattolo d'ebano liscio con tre palchetti e col suo telaio davanti. tarchetti, 6-ii-457
, esso era giunto. -unito col compì, diretto seguito da un compì,
come prosecuzione del lat. sapere, col signif. 'essere sapiente'). avere
cognizioni in una data disciplina (unito col compì, di limitazione). buccio
. io feci colazione... col geografo pietro sensini e con vittorio rugarli
che questo figliolo mi costa'. -unito col compì, diretto. dante, inf
8-141: delle contadine... ballano col vestito da sera un po'scollato sulla
-intr. avere esperienza di qualcosa (unito col compì, di limitazione).
tommaseo [s. y.]: col 'ma', talvolta in tono di rimprovero
esperto in una data attività (unito col compì, di limitazione). orlanduccio
sommi, 1-40: fa'che ella impari col mio essempio e sapraimi poi dire qualche
o di nidio d'avvoltoio, i sol col puzzo ingrassa l'orto. machiavelli,
8-10 (1-iv-776): così, rimasasi col danno e con le beffe, trovò
felice è quel sapere che s'acquista col periglio altrui. idem, 361: chi
non poterla difendere, la fece rendere col forte di taillon a'francesi. salvini,
di studente a mangiar le insalatine condite col sapido suo olio casalingo, di quello
opera). carducci, ii-3-161: col dazzi mi rallegro del suo trecen- teggiare
, i-334: fece con le labbra e col naso un certo nif- folino, come
la sapiente anche lei, a parlare col 'squinci'e 'linci'. 2.
n-61: dicemmo... significar noi col nome di sapienza la scienza delle cose
miei maestri della sapienza mi hanno accolto col più freddo sdegno. viani, 14-255
guscio tanto tenero che si mangia insieme col frutto. scamozzi, 77: qui hanno
bianco ed ogni mese si iavan le vesti col sapone o bucato quelle di tela.
tal effetto una specie di sapone fatto col sego di capra e di cenere di faggio
molle nella maestra del sapone una notte e col dito gli rimena con detta maestra.
nel suo aspetto esteriore àwi molta somiglianza col sapone ordinario. è translucido o opaco
di nessuno: ho sprecato abbastanza sapone col sella per guarirlo del suo nicoterismo,
ariosto, vi-305: che fan col coltellin, che con le forbici /
distingue per la sua untuosità. si taglia col coltello come il sapone e consta di
come veggiamo li animali irrazionali essere inclinati col capo verso terra, così è fatto
con gli arrosti. marignolle, 103: col delicatissimo savore / ti serbo lesso un
vale neente, se non si condisce col sapore della santa vita. imitazione di cristo
tutto insieme gli tornava ora alla mente col sapore di quelle cose. gadda conti,
venga a inlanguidirsi et a perdere, col troppo quasi innacquarsi, il suo vero succo
, mi farò lecito farvi palese, col riscontro alla mano, quanto venissero ingannati
è di poco sapore a chi non riceve col cuore la chiosa del senso interiore.
zucca o mellone':... col quale nome sogliamo anche uomini sciocchi e di
era, da mangiare, lenticchie saporite col sugo dello stesso coniglio. -che ha
reina sovra li angeli resplendente. / poma col dolge fructu savorita! / l'anima
dal gr. van ^ 'putrido'e da col la1 (v.)
/ ma quella che vive tranquilla, serena col padre borghese / in un'antichissima villa
. per la concavità di essa mandano, col soffio, picciole saette avvelenate. idem
, ma con lama assai sottile e col lato opposto alla dentatura rafforzato con una
3-178: 'salacco': specie di sega col manico da una parte sola; saracco.
sopra un fuscel sottil sottile, / col mulinello in mano, al saracino.
per poi saracinare e far le fole / col ritto intracu- lier ne'lor forami.
pure che costei schemi i regi fiscali col tagliarsi la lingua, facendo se stessa mutola
abitudine di chiuder gli occhi, riparandoseli anche col cavo della destra, aveva non poco
dàn lor piacere. / prima sarage col lor bel colore, / comiuole, amanne
uno coi fulmini dell'imprecazione e l'altro col pungolo acerbo dell'ironia e del sarcasmo
: il suo [di diogene] naso col mi- sterismo aggrinzante accompagnava lo sarcasmo della
curare una pianta o una coltivazione zappettando col sarchio tutt'intorno alla base e smuovendo
tenergli [gli ulivi] netti dall'erbe col sarchiarli spesso e guardargli dal bestiame.
la cultura successiva, si voglia provvedere col mezzo di un sarchiatore, invece di
piede di alberi e colture eseguito a mano col sarchio o meccanicamente con la sarchiatrice.
6-97: aiutasi molto [la rapa] col continuo adacquamento e con la spessa sarchiatura
marra e marrone, è lo strumento col quale la sarchiatura si compie.
(sarchièllo). agric. zappettare col sarchiello un terreno per ripulirlo dalle erbacce.
giardino, ecc., e si fa col sarchiello, non col sarchio. cicognani
e si fa col sarchiello, non col sarchio. cicognani, 2-152: quegli mi
di sarchiellare), agg. zappettato col sarchiello. palladio volgar., 7-1
'l grano è di quattro foglie, col sarchiello e con le mani da tutte
: e seminari si purgano e nettano col sarchiello. daniello, lxi-26: con
zolle, / o per le vigne col vomer volgendo / ir con destrezza i repugnanti
purgar dall'erbe. giuliani, ii-420: col sarchiello si ripulisce [il granturco]
seminare spargendolo e gittandolo, e ricuprire col sarchiellino, o rastrellino. = dimin
. = denom. da sarchio, col suff. dei verbi frequent.
nocive nascon tra loro, che così col sarchio come con mano ottimamente si tolgono
subito seminati i lupini il sopraddetto lembo col sarchio o colla marra, formandone la
: in luogo di scavare i buchi col piuolo, ogni lavoratore fornito « runa zappa
muover non si possa, l'erbe nientedimeno col sar- chietto si riddano, la qual
erbe in essa, con le mani e col sarchioncèllo. = dal lat. sarcùlum
portando sarcine, servissero a'ministeri plebei col manto signorile. 2. quantità
. argoli, 471: muove la poesia col suono i tasti, / la raccorda
gomma-resina che si trova fralle droghe mediche col nome di sarcocolla... ha debole
bocca in giù, e istoria assai bene col sarcofago. carducci, iii-2-275: su
causa scientificamente accettabile; generalmente regredisce col tempo senza lasciare traccia, ma può
netrans, che vi si incunea col rostro per nutrirsi di sangue e portare
onore che vuol fare al mio 'atleta'col nome dell'artefice, intagliato in una
leva via l'acqua e friggi la carne col lardo; poi mettivi su abbastanza di
. = denom. da sardanapdlo, col suff. dei verbi frequent.
.. le così dette 'sardelle'applicate col regolo sulla palma della mano...
. = deriv. da sardella, col suff. del pari. pres.
condito con sardine in salamoia, mangiammo col più grande gusto del mondo. barilli
immediatamente successivi alla prima guerra mondiale, col programma di ottenere l'autonomia amministrativa e
corte, sì passò in sardigna e stette col donno d'alborea, e innamoròvi d'
offerir partito / del lor formaggio sardo / col mio zucchero far voler baratto. viani
sapevano fumare il sigaro alla sarda, col fuoco in bocca, e questo era utile
maestà sarda, come dicevano allora, col grado di sottotenente. -per estens.
: prima che avessi agio di pigliarmela col sardonico vecchietto e chiedergli la causa della sua
, / corrono alla finestra, qual col lume / in man, qual colla
una fossa, che ha da far col saperlo far barbicare, attrarre il nutrimento
scarsità della tela, di supplire almeno col fustagno greggio per l'allestimento dei 'sarrò'
mi di'qual più di quelle artiglia / col suo piacer, come con tarme marte
forte. pulci, 24-117: se col fuoco infernale e crudele / ci struggi
romore scappano; però quando la notte col frugnuolo si scuoprono, si dice: «
munite invece di un bisso. appaiono col terreno albiano, e vivono oggi in tutti
, e l'esperienza ha mostrato che col beveria se ne sono gettati innumerabili della
trovano negli alvei dei fiumi e che col loro ostacolo impediscono il transito alle barche
tenuta sulle ginocchia, il calzolaro batte col martello le suola per addensarle e rassodarle.
donna mia sola e pensosa, / col mio signore, a cui vittoria invoco.
è fortissimo. si rompe a scaglie col martello con facilità; non riceve pulimento,
: dire le cose come stanno, chiamarle col loro nome, senza eufemismi o velate
e lo fece poi restar di sasso, col proporgli che s'andasse subito insieme a
modo suppliscono alla mancanza della parte arenosa col renderle più sciolte e penetrabili. ojctti
. croce, i-1-387: un intero trattato col titolo di 'estetica del brutto'componeva il
che si divertiva a mescere il cattolicismo col satanismo. b. croce, iii-27-54:
aquila. d'annunzio, ii-769: col rostro e con l'artiglio / fu
= denom. da satellite, col suff. frequent. satellizzazióne,
figura d'uomo grasso, ed è ignudo col viso saterigno, il quale da una
/ tirata con la taglia e non col sesto. da ponte, 125: fui
stigliani, 1-521: lo scrittore, insieme col lodar soverchiamente il marino biasimando soverchiamente me
ordinato il cantare e i debiti movimenti col suono. 6. dimin.
io: avendola una volta ingaggiata col ruspoli et aspramente, con parole satiriche
sotto due fasci di baionette in croce col motto: strada ferrata di pio ix.
, iii-500: c'era un gentiluomo col naso aguzzo, abito austero di velluto
virtù all'atto venereo e lo moltiplica col solo fatto. -con meton.
= denom. da satira1, col suff. frequent. sàtiro1 (
ardite ninfe l'asinel suo pavido / pungon col tirso, e lui con le man
. = deriv. da satollo, col suff. dei termini di origine pro-
queste braccia! avrei, congiunta / col vecchio padre satollato il core / di dolce
man, vieni, o superbo, / col tuo scettro so- vran, vieni e
/ tra i vezzi d'imeneo, / col licor di lieo / vomita l'alma
tigre » disse fra sé « rimase satolla col sangue nostro ». -indebitamente arricchito.
stirpasse dal mondo la satraperia, che col dar menda a tutti, non lascia
. giovio, i-270: uscì fra giorgio col re in fasce e li satrapi ungari
napoli, nel suo lusso orientale intendersela col satrapo crispi, accordandogli un appartamento magnifico
occhieggiava sinistro le porte degli inquilini indietro col pagamento e gorgogliava come un acquaio intasato.
questi vostri satrapi, che fanno, / col biasimare, senza dar eglin mai /
spossarmi i nervi ripetendo la nenia: 'sconto col sangue mio'. linati, xvi-201:
di saturazione preoccupante, che cosa accadrà col proposto 'rovesciamento'? -massima densità tollerabile
seme basta ad un iugero. mescolano col seme la satureia, ciò è santoreggia
/ un tumulto di demoni irrisori / col piè di capro festeggiar sulle acque / quel
3-36-135: i romani chiamarono questo verso col nome di saturnio, quasi che i
roncola del vignaiolo; fu in seguito identificato col dio greco crono, che avrebbe governato
dello spettro solare, non mescolato né col bianco né col nero. p
, non mescolato né col bianco né col nero. p. gonnelli, 1-166
colori puri, cioè non mescolati né col bianco né col nero. corrispondenti esattamente
cioè non mescolati né col bianco né col nero. corrispondenti esattamente ai colori dello
= etimo incerto: forse da connettere col piemont. saul, 'pungiglione', deriv
(v. sauri) e 'anguilla', col suff. (-d8v \ $ 'simile
= deriv. da saussurite, col suff. dei nomi d'azione.
a camminare per una istessa via, col tracciarmela davanti, tra la savana selvaggia
selvaggia che è l'odierna società e col percorrerla a tappe, postillate dalle mie
nel fuoco, e, sano e salvo col corpo e con tutte le cose che
. se ne stava tutto savio e modesto col viso appoggiato sopra una mano. dossi
praticato oggi: povera scimmia dell'americanismo col sassofono sincopato, le ragazze nude che
: fructo piacente [la madonna], col grande splendore / sazia la mente,
. 9. rendere del tutto pago col piacere che ne deriva (un possesso
sopra tutto di saziar marte ostinatamente pugnace col di lui sangue. 11. generare
gregorio magno volgar.], 30-7: col guadagno dell'anima ha saziati gli affannati
attendeva a darsi piacere e buon tempo col suo avvocato, straccandosi ma non saziandosi
giammai né s'acquieta, se non col disfacimento del nemico, anzi contr'a
no 'l fece come lucrezio sazievolmente, col far seguirne due di questi dittonghi.
i bimbi sazi ricevea la cuna, / col sussurrare della ninnananna. jahier, 2-113
era svanito, solo lasciando nell'aria col suo passaggio lontano qualcosa di più greve,
il serpe potesse esser velenoso ed ammazzare col morso,... onde non ci
, / l'ammucchiò nel paiolo, col cannone / di pioppo; e lo sbacchiò
mondo vede manifesto / la frataria mangiar col capo in sacco, / vivere a
; in modo disattento o distratto; col pensiero rivolto altrove; con noncuranza,
prese a insaponarmi sbadatamente, stropicciandomi insieme col pennello tutte le dita su la faccia
da macchine fotografiche, che si rituffava col muso nella rolleyfìex... come se
anziano. 2. tr. scavare col badile (o, anche, tenere sgombro
torvo, si sbaffò di sangue tamponandosi col dorso della destra, ma non disse
da baffo (v.), col suff. dei part. pass.
quelle cautele il racconto dei suoi pasti col padre, sul marmo in cucina, spesso
, più s'oscura e s'offusca col cercar che cos'è, e ce
, con speranza ch'abiano ad esser col tempo in maggior prezzo. batacchi,
. da baiocco (v.), col pref. lat. ex-, di valore
. da baionetta (v.), col pref. lat. ex-, di valore
. da baldanza (v.), col pref. lat. ex-, di valore
senza alcuno ardire, dove gl'iracundi col capo levato paiono baldanzosi e arditi. ottimo
.. 'sbaldeggiare'dice degli auge che col canto si rallegrano un poeta provenzale.
. da baldo (v.), col pref. lat. ex-, di valore
sbalenanti tra il sogno e l'orgoglio, col suo casti- gliano italianato, con la
mamiani s'indettasse a suo danno col piemonte. l'illustrazione italiana [11-x-
chiave della polveriera al magazziniere, che col ferro alla gola confessa averla confidata alla
e di là e di dover lavorare col cervello, quando gli altri possono dormire
la sua genesi psicologica è stata già schiarita col riportarla alla ricerca del sorprendente o sbalordente
in quell'atto di sbalordimento per moltiplicare col sagrificio dell'onor mio le vittime alla
pulci, 10-146: lascia ch'io suoni col battaglio a doppio: / al primo
che aveva veduto, spaventava gli altri col racconto, esagerando, dando spiegazioni più
perdonami, ginocchio, s'io ti stroppio col premermiti tutto sopra. g. c
che dirai, / bruto porco arlevò col pan de sorgo, / se te fazzo
, 3-11: sbalzò a sbarrarle l'uscita col corpo che gli fremeva tutto, cogli
episodica, ma sbalzato in origine, col peso d'un grave problema morale,
quel golfo come un paradiso estatico, col mare lucente, col pennacchio del vesuvio
un paradiso estatico, col mare lucente, col pennacchio del vesuvio che si sbambagia nel
in ischiera; ne spinge un altro col muso. d'annunzio, iv-1-847: un
è rimasto seduto sul motore e, col moschetto imbracciato, sbandava la folla.
... confondendo l'amor gentile col sensuale e il primo sbandeggiando non meno che
. di banda2 (v.), col suff. dei verbi frequent.;
sua parte guelfa, la quale si tenea col papa e colla chiesa di roma,
mele e la cera, sono sbandite col fumo o pur abbracciate. -far
/ che sbandita hai di qui fuor / col uon conte don grimaldo, /
: non ho io provato mille altre volte col raccontarvi o sentirvi raccontare qualche amorosa faceria
paolieri, 63: son tornato lassù col fermo proposito di sbandire tutti quei brutti
ubaldini in pace, ma in corrotta fede col nostro comune, fidandosi nelle loro alpigiane
la vita e a lavare le colpe nostre col suo prezioso sangue. fiamma, 109
il hcor, crescon gtinviti, / col riso il vino e 'l vm col riso
/ col riso il vino e 'l vm col riso cresce, / tutti i negri
: 'sbando': scomponimento d'un esercito col disfare i corpi che lo formano e
la battaglia; / indi a gli altri col tronco estrema angoscia / porge, e
aretino, vi-475: sbaragliate l'accidente col viso del core. c. gozzi
, disordine'(di origine incerta), col pref. lat. ex-, di
guastando ogni disegno, ogn'ordinanza / col nemboso sabbion che intorno aggira, /
testa's'intende d'uno che giri col cervello. nomi, 12-35: l'altro
sodisfare a sì gran parte d'esse col porre anche a sbaraglio la propria sanità.
, 442: non è maraviglia se, col consiglio del cardinal di richelieu, mentre
il marito sbarazzato dall'abito di cerimonia col vestito abituale e la spolverina.
mi scende alle reni, il quale col primo mal mio incominciò, né mai
, sbarbatello mio, vi vuol altro col vecchio aristarco che mostrarsi impronto e temerario
donzelle in gonna sbarbatello, e se col vetro o col rasoio s'andasse risecando la
sbarbatello, e se col vetro o col rasoio s'andasse risecando la prorompente lanuggine
. è il cavalcargli la prima volta col bardellone, specie di sella che s'adopera
non gli stesse ad innasprir le sue piaghe col tocco. fagiuoli v-180: alla
altro asinotto... correa dietro col trotto sbardellato ed inciampativo ad una vacchetta
la chiuse e ci mise la sbarra col chiavistello. pavese, 9-30: l'uomo
, riparti di assalto, che, col sostegno di ondate di fanteria, muovevano
zanne / con l'urla spaventando e col remore. salvini, 41-284: ecco di
ordinato a'suoi soldati che all'incontrarsi col torrecusa gli facessero l'onore d'una
. ojetti, ii-672: lui, col petto sbarrato da due nastrini stellati d'
da due nastrini stellati d'argento e col volto bruciato dal vento, ballava sereno
, iii-2-1065: si solleva lentamente, col viso scomposto, con gli occhi sbarrati e
1-1-54: lo ateniese auriga erittonio / vien col capretto in braccio e guida il carro
« e'pare che, più che col veleno, si sia ammazzato col 'cognac1 »
più che col veleno, si sia ammazzato col 'cognac1 ». -privo di sensi
piacesse mentre potrebbero dar aria alle palle col volger della chiavetta a misura della sbassanza
fiori ch'ella aveva perduti, credo, col suo buon fine di malizia. dossi
e solventi vorrebbero curare la ven- ita col terzo di sbasso. -limitazione della circolazione
il passaggio dei treni sbatacchianti, / col lumino rosso in coda / come le lucciole
. verga, 7-908: la raggiunse col fiato grosso, cacciandole una manaccia sulla
insieme al sole. -picchiare ripetutamente col pugno un sacco di sabbia in un
. 13. bussare alla porta col batacchio. calzabigi, 103: giunse
e colla lancia in resta / e col loro elmo in testa / e sull'elmo
quando sarebbe cessato il disaccordo dei lavoratori col proprietario, se allora non si fosse
tesa. fenoglio, 1-i-1757: il soldato col pizzo sbattè via la rivista e scattò
speranza che svegliarlo dal sonno della morte col ricordo dei loro amori. -mostrare con
spesso avviene, scorre per la città col solo fine di palparle a forza, di
, vii-1159: l'ha messo a dormire col servitore, gli dà la tavola;
loro disse gorgia ch'e'si doveva sbattere col riso gli sforzi dell'avversario, et
cominciò a storcersi, gonfiandosi la gola col ritenersi del fiato, a travolger gli
cellini, 029: pian piano si percuote col martello l'altro cornetto del caccianfuori,
se mi faranno obhgato per luca, col quale io praticai danari o traffichi, se
sbattezzarono via della pineta e la riconsacrarono col nome di giuseppe zanardelli. bacchelli,
che viene a fare un inverosimile contrasto col vecchio. 5. figur.
. recipiente usato per mescolare, insieme col ghiaccio, gli ingredienti di una bibita
sempre suole i forti e animosi consigli col suo favore prosperare. carducci, iii-19-
iddio [le conferenze], cioè col solo pagamento di un po'di sbattìo di
parti della pagina, picchiandovi sopra leggermente col mazzuolo, onde pareggiarne le lettere,
senza fine; è lo stesso che 'battolare'col solito 's'intensivo, quindi: io
della sola testa molto stravagante, ma col turbante alla persiana fa bella vista.
: così consigliato il generale da hamet col rappresentargli molt'agevole ogn'impresa, veg-
), morto tacfarinata, sbattuti scolparsi col popol romano. alfieri, 1-351: acquetare
e da bavaglio (v.), col suff. dei pari. pass.
= deriv. da sbavare, col suff. dei verbi frequent.
. da beco1 (v.), col suff. dei part. pass.
di sbefanare), agg. insultato col titolo di befana per l'aspetto sgradevole,
da beffardo (v.), col sufi. accr. sbeffare (
. = deriv. da sbenna, col suff. dei part. pass.
passi il suo colpo mortale, / col velenoso strale. -pigliare sbergo contro
sua volta, probabilmente da mettere in relazione col fr. ant. brelan (a
gli sbarleffano. beccuti, xxvi-2-51: col rider di grazia andate piano, /
da 'effe', lettera che serviva di segno col quale si marchiavano i delinquenti. passeroni
/ il nemico al nemico e che col brando / tra lor si ammazzin gli uomini
chiari, 1-i-20: ridergli in faccia, col fargli i sberleffi e le fiche e
fargli i sberleffi e le fiche e col persuaderlo che dilettante io non sono.
da berlingare (v.), col suff. dei verbi frequent.
uomo che il sor bellono aveva toccato col proprio bastone le reni al loro figliolo e
si asciuga le lacrime, lui si tampona col fazzoletto uno strappo sul labbro, pigiano
testa,... si trovano improvvisamente col sedere per terra...,
non convengano insieme, com'è il verde col giallo e'rosso con lo sbiadato
usciva dalla pentola una fragranza scolato col verde. della porta, 9-125: quando
mani per aria, mentre la faccia, col volume di tutta quella gran barba nera
. b. davanzati, 1-399: col viso smorto e le carni sbiancate per
varchi, 22-23: quando febo dal ciel col carro d'oro tenzoni, 101:
lavobiavo (v.). rate col calandrino, che sfuggono a quartabuono per ca
ed ho dovuto sbiecare si rimedia in parte col segare gli alberi subito che venir via
come a una còrda di salvamento, col cappello sbiecato e la parrucca andata di
altro stipite, passò per isbieco, col fianco innanzi, per l'apertura lasciata
sola presenza, atte- rire 1 soggetti col nome solo. b. del bene,
, 1-357: chi ha a fare col fuoco non si deve sbigottire di scottature
eccessivamente, prendere posizione troppo nettamente col rischio di apparire precipitosi. m.
cascinale raffazzonato ad uso abitazione civile, col tetto sbilenco. cicognani, iii-2-295:
da binario (v.), col suff. del part. pass.
su alcuni di quei suoi fogliuzzi, col suo carattere pidocchino aveva la sera avanti
sbirraglia tolse. straparola, i-19: col capestro ravolto al collo accompagnato aal carnefice
, 15-45: religione non è 1'accomodarsi col papa per taverne o sperarne licenza o
lo sbisao bestiai borrin feroce, / col pistoiese in man, stringendo i denti,
govoni, 7-201: sbocciano i prati / col loro verde odor di sole, /
in querele troppo il dolor non sbocchi / col dirvi infine addio, ditelo, ma
3-216: cascava sconciamente da ogni parte, col mal di mare addosso...
le sue eleganze toscane e fiorentine, col suo trecentistume. b. croce
. gualdo priorato, 10-i-63: si pose col rimanente delle truppe a pizighetone, piazzaforte
govoni, 7-201: sbocciano i prati / col loro verde odor di sole, /
lentamente: le sue stazioni si chiamano col nome di città, le sue soste con
di un naturalismo di razza, sbocciato col culto del classicismo e della sobrietà.
sugli specchi a farsi i ricci e col parlar toscano e col 'petrarchino'e sboccievole
i ricci e col parlar toscano e col 'petrarchino'e sboccievole con un 'sì a
e, fingendo di pulire gli occhiali col fazzoletto, lasciò che fosse sbollito
mism. ant. marchiare una moneta col bolzone per metterla fuori corso.
4. tr. colpire un obiettivo col tiro delle artiglierie; bombardare.
da bombare2 (v.), col suffisso dei verbi frequent. sbombettare,
da borace (v.), col suff. dei part. pass.
= etimo incerto: probabilmente connesso col milanese bordòch 'piattola', 'scarafaggio'e 'vermocchio'
. da borghese (v.), col suff. dei verbi frequent.
'sborlotto'a casa nostra, quando col dito posto in bocca fanno certo suono.
l'enorme numero degli abitanti che finisce col dare una leggera sbornia a chi si trova
41: un uomo, andando a caccia col suo schioppo in sulle spalle, s'
né vollero dare il danaro ad alcuno, col dichiararsi di volerlo sborsar solamente al suo
aveva promesso di fare un gagliardo sborso col ritratto di certi vini che avea condotti a
non sono che un naturale sborso di tenerezze col quale gli occhi pagano i debiti all'
terra... ed ercole la spense col fuoco, come fanno ancor oggi
. e le braccia e l'ardore crescendo col ragunarli [i maestri di sapere]
nulla) si smarella (si raccatta col marello) e si manda giù nel ravaneto
... a la fine sbottano col dire il peggio che possono di quella povera
minacce che in prieghi, credendosi vincerlo col terrore. palazzeschi, 6-245: pareva sbottare
. = deriv. da sbottonare2, col suff. dei verbi frequent.
il giovane... ne andava col toccalapis nelle tasche e con un libriccino
rovani, 3-i-58: avea sbozzato, col carbone, disegni e paesaggi e caricature
. viani, 19-380: fantesche di tavole col torso rosso avvitato alla sottana verde,
suoi semplici lineamenti appena sbozzati, / col suo semplice occhio. 5.
da bozzolo1, n. 3, col suff. dei part. pass.
. v.]: 'sbozzino': arnese col quale i legnaiuoli portano via la grossezza
il gatta! e la nastasìa, col fagotto dei panni per vestire il morto
un inserviente che li aspettava, sbracalato col naso vinaceo. 2. poco
. bardi, 9-349: libero, col suo abito liso ma decente che non
o, come anco si dice tordi col brachiere, che cominciano a aprirsi per
aristocratici, da questi furono sprezzantemente designati col nome di 'sanculotti'). papi,
quella premura sbracata del messaggere di abboccarsi col convittore non parve cosa liscia. savtnio,
vescovo. pirandello, 7-1356: arrivò col padre e la madre alla stazione, che
più forti. bresciani, 6-xiii-47: col puntale del bastone, che gli reggeva
con la pala del pontefice, la misericordia col crocifisso parato a lutto venne per bernardino
tetto dei pisani in piazza del granduca, col decrepito centro sbraitante, formicolante di beceri
e colui che scende di quel ciglione col vincastro in mano e sforzasi di non
richiamarle dalla colpa alle lagrime non più che col fischio d'un avviso! carrer,
modo di manifestar l'animo suo, col tenersi segregato dai dominatori. cattaneo,
gli aspetti e i modi, finisce col far degenerare un valore politico.
, dai vecchi seggioloni a bracciuoli e col cuoio sbrandellato nelle spalliere. d'annunzio
rovinosa da'monti circonvicini e superiori, col continuo urtare ha fatto quel grande
in una irraggiungibile alternazione di presagi, col vento alto, freddi sbrani di azzurro
sbratto del malocchio di dosso ai lattanti col cércine, ai bambini scemi, scongiuri
, terminandolo e impedendo in tal modo col proprio peso che il vento o le
deriv. da sbrecciare, con epentesi e col suff. del part. pass.
rio, il governo dovrebbe sempre cominciare col dire di no. 2.
calzoni rattoppati la giacca sbrendolata, fermatevi col primo ciccaiolo che incontrate all'angolo,
cicognani, v-1-451: un ciuchino miserabile, col pelo triste e lungo come i suoi
piantate circa un centinaio di viti: alcune col metodo ordinario e più sbrigativo, cioè
e più sbrigativo, cioè, facendo col palo un profondo buco e mettendovi dentro
. -liberato da quanto, schiacciando col proprio peso, impedisce il movimento.
rafaello, avendo prescia, molto lo sollecitava col menare delle calcagna, sbrigliandolo lo scridava
2-26: delle poltrone a braccioli, col damasco sbrindellato. landolfi, 19-69: aperta
/ in groppa a un ciuco, ma col casco / d'africa ancora in capo
luoghi nel crepuscolo lagrimoso... col vento urlante come una creatura incatenata,
. = deriv. da sbroccarer5, col suff. frequent. sbròcco1, sm
. v.]: 'sbrodarsi': macchiarsi col brodo, versarsi il brodo addosso.
. calandra, 6-160: una testa col berretto da notte... go-
s'incrociavano. 2. separato col fuoco da un'altra sostanza. targioni
non lo toccare [il pesco] troppo col pennato, e massime da tre anni
l. bellini, ii-106: l'ambra col catinevol diamante / sudando in giro dava
turcimanno, che sottomano se la intendeva col comandante del brigantino e che tirava allo
montale, 15-981: la primavera sbuca col suo passo di talpa. -divenire
a cena, / s'10 lo dovessi col fuoco sbucare. malatesti, 57
sugli arbori, tolerossi [la fame] col pascerli. poi sbucciatine i men duri
impegnato a parecchie cose- relle, ma col mio giudizio la ho sbucciata'. =
1-177: era tutta avviluppata di lontra, col naso come una mandorla appena sbucciata
, senza una sbucciatura agli scantini e col vestito stirato di fresco. jovine, 2-109
nicchia / ne l'altra bolgia e che col muso sbuffa. piovano arlotto, 214
lentamente alla fila davanti ai seggi, col giornale aperto o il naso in aria
parola. cagna, 1-13: gaudenzio abbasso col suo valigione, sbuffando impazienza. pascoli
di vecchi cronici, smorfianti al loro passaggio col grin dell'idiozia, sbuffando a loro
scoppi dei proiettili sparati a caso variavano col colore e la densità della terra: sbuffate
, di sbuffare (non attestato), col suff. dei pari. pass.
da butirro (v.), col sufi, dei part. pass.
, ll-i- 894: sbuzzai labusta col tremito nelle mani. viani, 14-161:
e in mano una sorta di spiedo col quale duellavano contro i barrocci di paglia
gratta, altrettanto più cresce, propagandosi col prurito ed impustolendo coll'abitudine. g
ricorrevano quasi tutti i pope, magari col proposito di sottrarre poi i figli al
. = deriv. da scabbia, col suff. dei nomi d'azione.
3-85: se domani debbo fare il faccione col signor direttore delle traviate, piglio i
sotto- tenente pressar nel cannone la carica col calcatoio del morto artigliere scabbioso.
sommo motor in cerchio volta; / col pur fregarsi, meglio che con lima,
] ch'egli contempla una mamma col suo bambino -sia la madonna che un'
, affinché non sieno sdrucciolose nel poggiarvi col volo. monti, x-3-228: per me
1-10-228: manda la valle ad appianar col monte / i picconieri e i manovali
giovani carni, il teschio atroce / col bianco ghigno su la scabra croce /
in prosa o in rima, / che col suo stile ei ripulir saprebbe / quello
un particolare genere d'inquisizione, o col rompere a disgustose crudezze, d'un'indagine
, scaccato di punti neri, ma col capo verde scuro e picchettato di macchie
. = denom. da scacco, col suff. dei verbi frequent. scaccheggiato
. = deriv. da scaccato, col suff. frequent. scaccheggiatóre,
un quadrato di sabbia con buchi fatti col dito, e le pedine, sassolini.
a uno scacchiere / solo il re col sol tomilla. rovani, 5-22: in
avendo il cavallo credenza overamente s'egli andasse col mostaccio torto, si potrebbe fare nella
dopo lo scacciamento deir aria, potrebbe col suo nuovo peso aggravar più che non
. savinio, 2-125: la vaporiera col fumaiolo a imbuto, preceduta dal vasto
'scacciapensieri'e che si suona facendo vibrare col pollice una molla e facendo fare da cassa
che i beccafichi volino bell'e arrostiti e col tovagliolo al becco. oi, dico
che il sangue / del tuo fedele / col sangue delle adultere sgozzate / or gronda
ragna da per sé o scacciandoli, e col frugnolo ne'boschi la notte.
baci dare al freddo volto, / poi col ferro cagion del mio dolore / voglio
, scacciato da una città nella quale col prezzo onorato del mio talento io era vissuto
sedia con l'uno de'suoi rocchi e col cavaliere, avendo il re alla sinistra
ad un, che l'accompagna / e col sangue e il sudor bagna la sabbia
, e bandiere a modo di duca col campo ad oro, e al attraverso
onde voleva con quella occasione andarsene dove col tenere in iscacco et in gelosia il
, orazi e più che gracco, / col poetico stil mi doni scacco, /
bacchetti, 18-i-64: -e così, col matto alla regina, in sette mosse date
. da cacca (v.), col suff. frequent. scachicchiare, intr
. da cacca (v.), col suff. frequent. scachìcchio (
mugnone! ah!, lui, col suo letto di ciòttoli, non c'è
alcune buone e altre scadenti, ancora col cartello del prezzo attaccato. bernari,
predato. d. bartoli, 2-1-116: col lungo anelar de'tempi, sieno iti
puri e semplici sutfeudi inferiori, esplicati col vocabolo di escadenze o di feudi plani
anche bravi, scadono o decadono, col passare del tempo. -essere o essere
, il seggio, onde scaduto sei / col tuo fuggirne, sparta oggi ti rende
ridicola. -corrompersi (la natura umana col peccato originale). rosmini,
l'architettura è scaduta di pari passo col progredire dei mezzi di locomozione.
sotto il reggimento imperiale, e si vituperò col decretare nel 1814 lo scadimento di napoleone
), 982: questa tabella col certificato come sopra è rilasciata al ricevitore
... che mitridate fusse morto col suplizio della scafa, il quale era tale
all'asciutto,... per partire col primo vento che spiri.
, 19-673: io stasera sono a cena col sor andrea che ha fatto una scafagna
gran piatto di zuppa o di minestra col colmo. = deriv. da scafagna
, 1-46: 'scafaiuolo': colui che col remo guida la scafa. stratto della
rivista « sapere » del 30 settembre 1936 col significato di 'persona che s'immerge sott'
peso, non penetrabile dall'acqua, col quale arnese, applicato al petto o alle
e cose simili... sogliono col piede posare sopra una tavola o
navicella; quello del carpo si articola col radio, quello del tarso con l'
na dolore e tumefazioni locali; si cura col riposo. = deriv. da
anteriore, risultante dalla fusione dello scafoide col lunato. = comp. da scafo
il serpente] l'arena del lito col tratto delle risonanti scaglie. ovidio volgar.
tutti voi altri animali che andate per terra col corpo, fermando la parte dinanzi di
bestiola armeggiar con gli zampini e spinger col capo penosamente per tentar di rimettersi nella
ii-196: si pesti [il lino] col maglio della stoppa, la quale si
della stoppa, la quale si divide col pettine a diversi e più grossi usi
volgarmente scaglia. bombicci porta, 1-309: col nome di scaglia si designa in italia
che si scagliano in che vigore non montano col moto dello scagliamento che moto impresso suol
trarsi l'elmo / e fulminar immobile col guardo / ettore. fracchia, 33
sì che, pria nel corso / se col fuoco non arse, almen commisto /
non arse, almen commisto / voli col caldo e a noi tiepido giunga.
. g. del papa, 3-73: col semplice toccar la polvere d'archibuso fa
e andandosi via, gli voltaron le punte col minacciarlo s'ei non tornava. guarini
scaglia là e glielo rompe a mezzo col dire: « la non è così »
di tal virtù che, usandolo voi col medicamento, se nelle ulcere vi sarà
corrotto,... ve lo farà col tempo scagliare. 5.
= deriv. da scaglietta, col suff. dei nomi d'agente
della nostra pescaggione, percioché ne viene col capo dello spago attaccato lo stromento,
di', poscia che ella ci ebbe creati col vantaggio della ra f
adopera ora questa voce per indicare il modo col quale sono disposti varii corpi di soldati
/ chi scaglioso, chi molle e chi col pelo. caro, 2-366: gli
palma è albero di buona grossezza, col tronco non molto alto e scaglioso, intrecciato
la gondola era uno strumento natante, col suo corpo, col suo manico, con
strumento natante, col suo corpo, col suo manico, con la sua rosa,
suo manico, con la sua rosa, col suo scagnèllo. 3.
altri un scagno. goldoni, v-288: col mio grembial di cuoio, franco qual
dee., 5-1 (1-iv-453): col rimanente insieme con cimone montò su per
miei signori, tutto è fatto: / col contratto nuziale / il notaio è sulle
rimino nella notte del giorno 4 giugno col castellano di quella rocca e con cinquecento fanti
sorpassando il parallelismo e l'armonia prestabilita col distinguere le due provvidenze, i due attributi
quaranta, perché di andare a spasso, col vento che tirava e in quel bel
magalotti, 21-15: il quarto termometro col cannello a chiocciola... non
che furono due volte ributtati i capelletti che col loro ordinario ardire tentavano la scallata.
torre dei venti è assediata da stamberghe col tetto di vecchie stagne da petrolio. e
agli ultimi tre ostacoli della giornata, il col de porte (m 1325),
porte (m 1325), il col cucheron (m 1140) e il col
col cucheron (m 1140) e il col du gra- nier (m 1164)
precedente di ritentare la scalata al potere col pretesto dì tunisi. gobetti, 1-i-362
dar l'assalto alla riconosciuta batteria, col segno ordinato faccia segnale agli scalatori che
calcare, premere pesantemente o ripetuta- mente col piede il terreno nel camminare. viani
scalcagnata, sf. colpo inferto col tallone per spronare un cavallo.
togliea quel che mangiava, / el tor col corno il pungea da lato / e
quel vendicarsi di chi lo bastona, fino col tener collera per un anno e più
che scalcia la terra, dell'antiaerea col caccia, è, nel dormiveglia, la
di cantina che saliva dal pavimento istoriato col blasone, seminato di cocci e di
casa modesta e immensamente scalcinata, ma col residuo di nobiltà che mantiene in qualsiasi
e che l'era imputato non aver investito col suo squadron, che a lui tocava
cicognani, v-1-477: allora le case col bagno erano rare come le mosche bianche
.. una tinozza verniciata a nuovo col suo scaldabagno. borgese, 1-256:
: aveva preso lo scaldaletto di rame col trabiccolo, chiamati per una sboccata famigliarità
l'te dico ben ch'i'lavorroe / col mi'brandone: sì gli scalderoe /
cielo; / ogni mio gel scaldavi col tuo lume. petrarca, 363-7: non
, 130: ogni mio zelo scaldavi col tuo lume, / e avi'per costume
tanto scaldata la fantasia che aveva finito col persuadersi d'essere uno di que'favolosi
che de sotto in su percote / e col fendente ne scalda le gote.
i-14-56: essa pur scaldata in volto / col chirurgo gridò molto, / col chirurgo
/ col chirurgo gridò molto, / col chirurgo, che tagliava, / e gridare
stillazione nel quale il vino viene riscaldato col calore dei vapori deltalambicco.
due che è meglio in essere, col suo 'scaldino'. carducci, iii-17-
. = deriv. da scaleno, col suff. gr. -òet&fjc 'simile a'.
mia vista. faldella, i-2-146: visitammo col sella altre scuole biellesi; e sullo
mezza via tra stresa e baveno, col doppio scaleo esterno. 2.
. = deriv. di scalerà2, col suff. dei part. pass.
). letter. andare in giro col calesse. sergardi, 1-328: oggi
un oriuolo a ripetizione che si spigne col pulsante e che si ritira col cordone.
spigne col pulsante e che si ritira col cordone. -macchina per sollevare pesi
il prezzo in rate mensili o annue col frutto, come suol dirsi, a scaletta
primo cliente e di darle la mossa, col fiume che va, cogli anni che
è una inezia » (facendo segni col gessetto) « ecco., là.
questo gli è impossibile l'atto eroico col rischio di restarne scalfito. -percorso da
della vipera, dopo la scalfittura fatta col ferro, l'erba che dicesi 'mascherata',
da cascia] del pregio della musica col bolognese nella corte scaligera. -edificato o
scalìmetro, sm. disus. strumento col quale si leggono direttamente le lunghezze su
ghiaccio. jahier, 91: io andavo col barroccio di mio cugino a caricare la
ma sono la forza dell'unità che col perpetuo suo passare da una forma all'altra
e nelle maggiori scalmane di coraggio combattevano col calcio. carducci, iii-25-210: espressi con
cagnesco, colle scalmane ai pometti, col cappello bertucciato. sbarbaro, 5-119:
, lii-628: ci fu il clarissimo bragadino col bel manto, molto affanato, et
latte inacidido, l'aglio e le scalogne col pane d'orzo, che sono le
sul greto e credi di essere solo col cane, e fai la posta agli
= voce dotta, deriv. da scala col suff. gr. -0 * 1stq?
tal- pidi simili alla talpa eurasiatica ma col muso più allungato e dentatura leggermente differente
. da calotta (v.), col pref. lat. ex-, con
. da calotta (v.), col pref. lat. ex-, con
. scaipére (v. scalpire2), col suff. del pari. pass.
aria, crescenti di minuto in minuto col brusìo confuso dello scalpicciaménto e delle voci.
. ceresa, 1-879: o depurato col, schietto e sinciero / non per
cavalli (una carrozza); procedere col rumore cadenzato delle ruote (un veicolo
di libertà scalpitando con l'anima e col pensiero... in un godimento
giorgio eseguiva,... dandole col piede qualche strappo alla gonnella, rallentando
planizie possono rader gli ossi: alle volte col proprio taglio li spezzano e li separano
cautenre, per il tardo cauteriàre 'bruciare col ferro rovente'(v. cauterio).
il rigoglio... si ritirino col potarle di novembre e nei freddi si
. e fu rastrellato tutto l'oliveto col rastrello a denti piccoli e scalzate le
monti la viva pietra per lungo tempo col suo accrescimento avere inghiottito una appoggiata colonna
: spesse volte avviene che i fiumi col loro impeto scavano e scalzano le ripe delle
. i. nelli, i-164: col mio tanto fiutare e scalzare di qua e
milione di paragrandini, onde non conviene scalzarla col toglierle i più saldi puntelli dell'immaginazione
della fantasia, è difficile scalzarla e finisce col dominare tutto. comisso, 12-57:
giù per i poggi della freddana e col suo fare buono e schietto parlava così
su la soglia trita / certo aspettava col cappuccio basso. beltramelli, iii- 1235
d'arme? » « deh, va'col malanno », disse la moglie,
ridotta ormai a scambiare così il gesso col marmo, la cartapesta col bronzo.
il gesso col marmo, la cartapesta col bronzo. sbarbaro, 1-157: una notte
scambiando di necessità mille volte il vero col falso, considerasse come superflua la virtù
invece l'autrice dell'altro famoso romanzo col titolo 'ti mangerei'. -alternare un reparto
con falso. leoni, 457: col pretesto di scambiare parecchie centinaia di monete
il bisogno d'avere un volto gentile col quale io potessi scambiare un sorriso e
destro in modo da toccarne la punta col calcagno. caroso, i-13: il
slancio spirituale, frainteso talvolta e scambiato col 'parallelismo'di hodler e col simbolismo letterario
e scambiato col 'parallelismo'di hodler e col simbolismo letterario di klimt. 2
anch'esso a cardare il nano / col can, che su due piedi a meraviglia
6-29: or oltre, io vò col battaglio sonare, / perché e'non faccin
assai ai giovani mentre ammirano l'artifizio col quale quelle rispondenze si vanno intrecciando.
terminasse senza che il clero si legasse col bacio di pace e senza che gli
, ii-37: il bracciante deve incominciare col mettere i suoi risparmi nella cassa delle
su quelli se fossero venuti, finirono col rivolgerlo scambievolmente tutto tra loro, pacificati
.. d'un suo liberto asiatico, col quale, essendo ancora molto giovanetto,
esterne dei globi celesti... col far che non solo sopra la terra
inn. iscambio di lei mise in camera col detto duca ruberto. guido da pisa
, in iscambio della figliuola, a giacer col conte maestrevolmente mise. bianco da siena
ben poco / con la mitraglia e col nerbo. / l'ipotesi che tutto sia
di spada, un punteruolo, / col quale ha fatto intera notomia, / a
, scamiciato se era d'estate e col cappotto vecchio se era d'inverno,
in modo speciale la padrona di casa col suo contorno di ricette, è d'
caput mutilare (v. scamoiare), col pref. ex-intens.; voce registr
con la lucerna a tricorno, le parrucche col codino, il giustacuore, i pantaloni
, che non si potarla contare, / col tuo figliuol, per nostro scampamento.
. savimo, 2-125: la vaporiera col fumaiolo a imbuto, preceduta dal vasto
dopo le vittorie entravano nelle cittadi ora col trionfo del carro et ora con quello
nodrirsi all'odore delle stalle e strastullarsi col tich e toch delle lande. cantù
di santa croce. aretino, 20-30: col il suo monsignore era venuto il dì
limpida e modulata (in relaz. col discorso diretto). moravia, xii-192
. carducci, ii-21-88: allo scampanio col quale l'italia si è trovata in
molti angosciosi dolori nella cittade, anchise col suo figliuolo enea ed antenore col suo
anchise col suo figliuolo enea ed antenore col suo figliuolo polidama fecero insieme consiglio.
. iscambio di lei mise in camera col detto duca ruberto. -evitare la distruzione
scampo. beccuti, i-269: cessa col ciglio e co'le labbia insano / mostrar
spinato, senza un fil d'ombra e col sole a perpendicolo, alla mercé,
poterli sgabellare per passo, si debbin marchiare col marchio di detta arte di lana.
a petizion di bieco, / va col man tei, ch'egli ha di cento
bertini, 1-60: non fate a scampoli col lasciarvi uscir della penna ora una dottrina
no, ma tra critici e direttori: col critico che stronca e col direttore che
direttori: col critico che stronca e col direttore che... si rivolta come
alpe scolavano verso il mare, hanno col tratto de'secoli incredibilmente rosa e scanalata
muta / la gran tela orotessuta / col suo vario raggirarsi, / se non quanto
iii-26: certe patere / quadrilatere, / col coperchio scanalato. stampa periodica milanese,
remunerazione, cerca spesso di scancellargli o col dimenticategli o col persuadere a se
di scancellargli o col dimenticategli o col persuadere a se medesimo che e'non sieno
329: perché egli si fosse già tanto col pensiero ingolfato e colle dimostrazioni impegnato nel
per scancellare con nuove vittorie l'affronto col quale restano imbrattate le sue armi.
l. latini, lxv-249: scancellasti col sangue tuo, signore, / l'orrendo
vita! e. cecchi, 10-173: col passare del tempo, zone ed intrecci
posso andar per tutto 'l mondo / col cappello in su gli occhi, com'io
andavan di scancio. manzini, 11-78: col battere di scancìo lo zoccolo, uggita
, che ci rimorchi fino alla spiaggia col piombino alla mano per iscan- dagliare il
dell'acque: lo si può toccare scandagliando col remo. -estrarre campioni di liquido da
marsili, 1-i-150: sperarei che da'negoziati col pascià di bosnia abbiano da uscire lumi
: avendo tentata la distanzia del fondo col scandaglio, ci trovammo esser la mattina in
discorsi, atti, atteggiamenti che contrastano col senso della giustizia, con la morale
con la morale, con la decenza, col decoro, e possono costituire un esempio
che le donne cristiane coprano il capo col velo, ascondendo le chiome, accioché
e messi speziali, procacciando di riconciliarsi col papa. iacopone, 58-20: como
aspetti contrastanti con la morale corrente o col senso del pudore e che attira più
nulla: lo scandalo di que'villeggianti col su'figliolo che s'era messo colla
da un discorso eccezionale o in contraddizione col costume o con la morale corrente.
vivo nelle mani di sua maestà cesarea col guadagno de una vittoria netta di gabella del
buon grado e per lo lor piacere / col più cauto mister fan quella cosa.
1-315: il rumore del treno filante col moto rapido e uguale quasi scandeva le
alle scandescenze, su le prime si scredita col dichiararsi per uomo impotente governato dall'impeto
, brandendo un gran tagliacarte d'avorio col quale scandiva le sillabe dei versi.
mammelle). manzini, 18-24: col petto la premeva. sentiva il seno di
parlare di letteratura e di letterati. col suo stile da scannabùe biblico, il gran
e talor ad imbrattar le mani eziandio col sangue umano; ed era da tutti chiamato
quando gli ammazzate, scannategli, e col suo sangue così caldo gli imbratterete e
sepolcri tole. /... / col cane ha guerra e, quando può
fuori tutti quelli che lavorano negli stabilimenti, col minimo pretesto, per imballarli allo scannatoio
, iii-544: quando tu trasponi il persico col fico o senza, piglierai una
: spettro della più enorme lascivia, col musaccio fatto a musaico, bitorzoluto e scannellato
rimasta alzata nel mezzo del campo, col suo capitello corinzio involto di acanti corrosi,
2-ii-326: vidde uno cattivello, che andava col culo in nel catino, accostarsi alla
grossezza e bontà, e dividasi poi col compasso una di esse in tante parti
esse corde udire; e privisine poi col mezzo d'uno scannello immobile una di
fatte dalle acque marine separate dal mare col mezzo degli scanni o staggi d'arena
dice, dallo scanno. -dormire col conte scanno: dormire in sistemazioni di
stato allogiato dal conte di pagliazo e dormito col conte scanno, cioè quello chi hav'
ai civili di sprecare quelle preziose mine col saltarci su. 2. togliere
quanto a questo », disse pietro bemardone col suo riso aspro, « supposto che
consuete adunanze del giovedì cinque lezioni, col pretesto della teologia ebbe l'abilità di
luogo e del tempo, questi scansò col riflesso che troppo osservato sarebbe il congresso
uscire, d'un balzo si scansò col suo bene: temeva glielo togliessi.
di raccòr l'olimpica / polve giova col cocchio, e che da fervide / ruote
, e accanto l'oliera per riempirli, col lungo becco. quarantotti gambini, 6-21
tavolino più grande un palchetto a scansia col bisognevole per scrivere, carta, buste o
, di cantafola (v.), col pref. lat. ex-, con
mi sforzavo a distrarmi, a scantonare col capo; come dio volle mi lasciarono
si alza sopra il piano del presbiterio col primo scalino..., con vaghe
da canzonare (v.), col pref. lat. ex-, con valore
e si piantarono a tavola tirando su col naso. tozzi, iv-28: si
corpo. aretino, 20-255: scherzava col servidore,... e, fornito
venuta ivi per diventargli sposa giudicassi, col zurlar con lui, qual fosse la dolcezza
quattro anni in libera / gioia volati / col senno ingenito / agli scapati! petruccelli
v.]: 'scapecchiatoio': strumento col quale si separa il lino dal capecchio.
. e abr. (ma da confrontare col genov. scabecchio e col còrso scapecchiu
da confrontare col genov. scabecchio e col còrso scapecchiu), dallo spagn. escabeche
estran che volle / schivar la spada col girarsi a destra, / il non suo
spesso avviene, scorre per la città col solo fine di palparle [le donne]
matrimonio, contro la volontà della famiglia col bello scapestrato che dopo neanche un anno
alla furia dell'acqua e, crescendo col tempo troppo, gli potrai scapezzare e tener
re approvata la parentela di pi- lorano col cardinale purché scapezzasse il matrimonio come prometteva
pezzata la pratica del matrimonio di madama col principe di piemonte. idem, x-804
garzoni, 7-344: ritorna in casa o col viso tutto sgraffiato 0 con le treccie
tutto sgraffiato 0 con le treccie scapigliate o col mostaccio tutto rotto. m. adriani
romualdo si abbandonava all'esilarazione; e col vecchio amico rievocavano i tempi della scapigliata
innanzi mi pareva di scapitare, risolvei col consiglio di buoni amici di trasferirmi in
che è quella di riparar le forze col nutrimento, non solo non s'acquista,
dell'etere ambiente nella congiunzione della luna col sole poco scapiterà nel ridursi alla quadratura
impicci, e, per di più, col dover scapitare una bella sommetta.
,... rovesciando lo stomaco col vomito con una facilità indicibile, ritornava a
radissime volte dell'eleganza, in prova col più efficace degli storici. imbriani, 4-288
dicendo due orazioni. calandra, 3-114: col volto, il collo e le mani
che la penna scapoli il calcese e volti col suo peso dall'altra banda. pantera
il carro] dai marinari alla poppa col mattone, sinché la penna scap- poli
se c'era, passava in motocicletta col tubo di scappamento aperto. =
di ragioni né con esempli, ma col fatto medesimo. 7. venire
. verga, 8-196: il farmacista borbottò col fiato ai denti: « l'abbiamo
? g. raimondi, 4-134: col tenente adler ci si incontrava di rado
fatte da voi a dispetto de'pontifici divieti col 'no'del cattaneo... non
che spesso ci svegliava da certi torpori col suo discorrere, che aveva nelle pieghe delle
correndo il cavallo già tra 'ferravecchi col detto medico., dà tra queste masserizie
. e * 1 medico scappucciato col cavallo, che per lo romore de'ferramenti
privai, e da una forma cappuccio col valore di 'capecchio', col suff. dei
forma cappuccio col valore di 'capecchio', col suff. dei pari. pass.
spassionato dalla roba e dagli amori, andarsene col capo chino e pensieroso fuor di chiesa
patti, sfogo la mia rozza vena col mantenermi 'l me'ch'i'posso terra
da scapriccirmi il dì parecchie volte / col batterlo nel muro. amenta, 4-19:
= deriv. da scarabattola1, col suff. dei part. pres.
, 2-25: si può una impresa schizzar col carbone o scarabbocciar con la penna
longitudinalmente rigato di bianco e di giallo col capo scarabocchiato di giallo e di azzurro
di corsa a scaracchiare e nettarsi la bocca col fazzoletto. cicognani, 2-94: si
; elli fa la sua balla e ponsi col capo basso e colle gambe in alto
nella quale il furbo poteva magari cavarsela col gesto della più volgare scaramanzia. pea
rossi uscirò, / preser la cioccolata col biscotto. 2. per estens.
quei duelli d'omero, che finiscono col regalo e col darsi la mano dell'
d'omero, che finiscono col regalo e col darsi la mano dell'amicizia. pananti
un dimin. di scherma, incrociato col frane, skara 'schiera'. scaramùccia2
quale si diffuse anche nel teatro francese col nome di 'scaramouche'.
256: il duca, quale era dentro col suo essercito, si dispose alla battaglia
e restavan i cuori feriti. -scaramucciare col capo: protenderlo e girarlo a fatica
l'inpedimento del leggio si aveva a scaramucciare col capo a vedello [l'ostensorio]
busini, ii-360: andava... col capitano jacopo buso da perugia e 'l
al mal caduco: il fele, posto col mele, sana la scarancìa. romoli
povera giovine, che imparava la musica col violino, si sfiatò a segno che
carbone nel signif. n. 11, col suff. dei nomi d'agente.
a cercar lavoro in bonifica, insieme col vecchio luca prosciolto e scarcerato: in