= deriv. da robusto, col suff. dei nomi d'azione.
robusti / quindi usciran, che col ferro e col senno / ricuperar tutti
quindi usciran, che col ferro e col senno / ricuperar tutti g'i onor
comando. varano, 1-58: seguii col piè le inimitabil prove / di sì
e robusto, si videro costretti a patteggiar col medesimo, contentandosi d'inceppar in qualche
b. casaregi, 88: già lei col più robusto acuto strale / che uscì
rocca poetico-letteraria, non vanno forse pagati col sagrifizio di una parte di libertà?
questo ferro si mette nella culata e col colmo e con la rocca va in tanta
e i merli sono da'sardi chiamati col nome o provenzale o genovese che vogliam dire
. = deriv. da rócca, col suff. dei nomi d'agente.
= deriv. da rócca, col suff. dei nomi d'azione.
dalboquerque che... alcuni bombardieri col lor contestabile andassero dietro a questa gente di
veduto in roma [il cardinale] col rochétto e col pavonazzo presiedere all'
roma [il cardinale] col rochétto e col pavonazzo presiedere all'armi prelato.
massaia, xii-176: assistendo al pontificale col solo rocchetto, dopo il vangelo recitai
pranzo ove invitato / fu il vescovo col clero in rocchettóne, / il giudice,
felpa rara trinato di merletti d'oro col giuppone pur di broccato d'oro, e
seno de'nascosti rocchi, / che col mio pianto fuor del suo costume / volti
lucchetto che si apre senza chiave e col solo volgere e disporre in una determinata
e tenendola dalla parte della fibbia la svoltolò col gesto come se la lanciasse.
, 9-6: ritornano in mente le pettinature col rocchio, le maniche fatte a prosciutto
. 2. figur. persona col fisico eccezionalmente robusto e resistente o,
è come una piccola noce, ma col guscio tutto d'un pezzo, globoso
ii-272: la lana in prima si ciompa col cardo. com'è incignato il pettine
comisso, 1-225: ella dominava col suo pallore e coi suoi occhi da
= deriv. da roccia, col suff. dei nomi d'agente.
stampa », 16-iv-1986], 25: col ritorno della coppia difensiva maceda-sanchiz e del
con l'uno de'suoi rocchi e col cavaliere, avendo il re alla sinistra
vescovo di ravenna] / che pasturò col rocco molte genti. buonarroti il giovane,
sm. colui che pratica l'uccellagione col roccolo. linati, 18-158: luis
disse: -o caro padre, tu col tuo coltello che a lato porti ed
orecchio gli assorda e rintrona / il torrente col roco fragor. pananti, i-322:
bene, 52: s'io non vuo'col mio carme inculto e roco / d'
una porta il buon vecchietto allora / e col berretto in man ti mette drento /
da uno strato sottilissimo il quale è noto col nome di strato rosso.
. v.]: 'rodanogeno': nome col quale talvolta è indicato dai chimici il
che, scimando le piante più floride col dente rodente, le fanno diventar più
infranta e trita / l'umana vita / col dente / rodente / d'ogni suo
di acidi e di sale di stagno col colore che si vuol sostituire.
famiglia dei ciprini, di piccola mole, col corpo compresso, il dorso elevato,
/ ma rodendo si va l'ongie col dente. aretino, 1-24: il fulignese
suol fiorire su'vasi di cristallo e che col tempo gli rode, gli spezza e
queste prode / che rode la marea col moto alterno. -assol. petrarca
e forti sì strettamente che, rodendogli col camminare a poco a poco le carni,
si dessero per intendersi insieme l'uno col suo malvagio greco rodiano, l'altro
suo malvagio greco rodiano, l'altro col suo erudito greco fiorentino, apollonio non
. = deriv. da rodere, col suff. dei verbi frequent. rodìcino
la quantità dell'acqua: la prima col modulo dell'oncia; la seconda colla indicazione
da molino, la quale veniva disegnata col nome di tanti rodigini ed in altri
inodoro e infusibile, tranne al cannello col gas ossigeno e idrogeno. il suo peso
il battito del mio piccolo cuore accordarsi col rodio d'un tarlo. 2
.. erano scomparsi. e lui col dubbio, il rodio. papini, x-1-1066
pazzamente volendo in roma far del mezano col popolo romano nella guerra di macedonia meritamente
e a crescita continua, molto lunghi e col margine a scalpello reso tagliente dall'usura
. v.]: 'rodofane': nome col quale da cesal- pino viene indicato il
basidiomiceti imenomiceti che comprende molte specie col gambo inserito centralmente nel cappello e separabile
v.]: 'rodomèlo': confezione preparata col mele rosato e le poma cotogne.
. = denom. da rodomonte, col suff. dei verbi frequent.
, dopo sì disastroso viaggio, diè fondo col piede e col della clorofilla. cuore
disastroso viaggio, diè fondo col piede e col della clorofilla. cuore.
deriv. dal venez. rufìol 'raviolo'col suff. del dimin. miglia
omini di detto castello fero nuovi patti col comuno di siena, rogato ser francesco di
le ombre e l'orizzonte / brucia col vampeggiar roggio d'un rogo. landolfì
vallate,... peola, col suo mucchietto di tetti roggi e i suoi
. = deriv. da roggiolo, col suff. accr. roggiolóne2,
, 2-78: quando fu venuto il sacerdote col santissimo sacramento, l'umile giovanni pregò
/ « come tu fusti alle man col dragone, / i destrier ci hanno
mio scrittoio un plichetto a me diretto col 'subito di grazia'. dalle informazioni poi prese
glia il rognone del vitello arrosto col grasso e pestalo bene con i
sterpi e roghi. pratesi, 5-316: col cappello di paglia tutto sbertucciato e stracciato
: pare un levarsela e di saziarsi col pane di monizione, il quale, barcone
natante. barilli, 5-10: col riflettore dell'albero di trinchetto ispe
riconosco i lucignoli, ondeggianti sull'olio col j-ullìo del treno. fenoglio, 1-i-1418:
facoltà di confenre agli etiopi l'ordinazione col rito latino, rimanendo però essi nel loro
xvi-657: che bel vedere diogene cinico col mantello di romagnuolo squarciato e rappezzato,
: c'è un gran piatto di pasta col ragù alla romagnola, profumato.
oriani, x-13-90: nella recente guerra col giappone la russia era l'ultimo e massimo
. = denom. da romano1, col suff. dei verbi frequent.
51: bisognerà rannodare a tempo col baccelli. del quale, candidamente,
apollineo, tradusse il romanésimo iniziale nostro col romantico 'elmo di scipio'e lo
stati pretti 'romanisti', mutano improvvisamente rotta col riprendersi alle fonti bresciane e bergamasche della
il foro al circo massimo, corse col carro e a cavallo e anche,
. = deriv. da rosso1, col suff. dei verbi frequent.
.. si potrebbe velare le carni col minio liquido, e toccare di cinabro liquido
dell'espressione. non mai la frase col rossetto, non la polvere di riso,
arconi pendeano riquadri d'altre iscrizioni, che col colore lattato del marmo rompeano quelle rossezze
le palpere con rogna e roseza. erbolario col becco e co'piedi neri. algarotti,
, 4-187: scamiciati [gli operai] col muso duro e tello cardinalesco sopra
ma le tornò in mente un grosso ragno col -in partic.: tingersi di
f f iù, col naso pieno di coagulo rossiccio. gozzano,
quello che deriva dalla mescolanza del rosso col nero. crescenzio, 2-3-389:
tonalità incerta, alquanto scura, ottenuta col miscuglio di svariati colori. 3
con un cenno del capo e si appoggiò col gomito al banco. -vuole qualcosa?
è degno da mi schiarsi col nostro e sua signoria non era retaggio.
quel dottore alto, asciutto, pelato, col naso rosso, e una voglia di
pretore, serio serio, accigliato, col testone calvo, rosso, sudato,
chiabrera, 1-iii-330: or di costui col crine orrido e folto, / rosso qual
ti pare del foscolo rosso nociuto col soprabito verde rattoppato? sai che doveva essere
al convento. comisso, 17-59: uno col labbro leporino perseguitava ad apparire a ogni
italia dal 1971 come gruppo eversivo armato col fine di rovesciare il sistema capitalistico.
: per cesena non posso far nulla. col saladini non sono in buone relazioni.
: quei preti che scendono in campo col rosso in mano stanno facendo maledetta confusione
per dinotare coloro che vogliono la democrazia col terrore e col sangue. ora però
che vogliono la democrazia col terrore e col sangue. ora però è caduto di
anzi, perché non ha paura di scoprire col lume dell'intelligenza il rosso della vergogna
ti voglio, o pazienza / lunga! col bianco e poi col rosso mettono /
pazienza / lunga! col bianco e poi col rosso mettono / levano, acconcian,
scampanellio? flaiano, 1-ii-638: avevamo attraversato col rosso, contravvenzione, tremila lire.
portando avanti l'operaismo centrale e coniugandolo col rifiuto di lavorare 1 metalli. e
. deledda, v-854: la lampada col velario verde e la frangia di perline
alla vita il cinturone rossonero dei pompieri col grosso gancio. -che ha un
lascia asciugare il tuo legno, bruniscilo col dente, e vernicialo, come si è
lungo la spiaggia, fanciulle rossovestite passeggiano col cane a guinzaglio. = comp.
'volatiche', e sono certi rossori che col tempo se ne vanno o trapassano in
fu l'inventrice di far le minestre col latte di mandorle e di far le rossumate
una leggiadrissima composizione, accio, insieme col farsi vento la state, uno abbia
sbarre e le roste, perseguitò gli nemici col ferro sin dove potè. i.
piantatevi; quivi si genuflesse e pianse col cuore. -in partic.:
sulla rosta... avevo fatto col ferro scrivere la data del nostro matrimonio.
è fuori, gioca una partita di biliardo col figlio sta / la demora e la
» mi diceva la nonna tornando indietro col suo tiche vestigia si illuminava la rosticceria
2. bruciare vivo, suppliziare col fuoco. vieusseux, cix-i-398: ora
colta, quindi, serrato l'orinale col suo cappello rostrato, raccomodai nel fornello
cocchi, iii-569: vaso di vetro col suo capitello rostrato. -irto di
con sua gola insanguinata, / che col suo rostro n'usa di far guasto [
l'aquila imperiale il sol vagheggia, / col rostro il petto il pelican si fere
qual più ameno / fior a voi sceglia col puniceo rostro, / vel ponete nel
valeria mia sollazzandomi, quelle lattee carni col rostro vellicando talora, che con baci
, egli s'inginocchiò in terra e col suo rostro pigliava ad una ad una le
dall'altro emisperio, e roda uno sasso col corso suo, cioè quello dov'è
professori sono andati cogli abiti propri e col cappello in testa; essi sono entrati nelle
dalla 's'cangiata in 'q'può sopirsi col rotacismo, di cui abbiam notati molti
, 5-390: vedo già avanzarsi l'inquisitore col fuoco e la corda per rimettere i
: tu [o fortuna] non volgi col tuo ruota- mento sempre mario né sempre
giorno d'elice si cuopra, / rotante col suo figlio ond'ella è vaga
doloroso letto / ne l'egra valle, col rotar de rore, / e per
celebrarli poeticamente. 7. trattenersi col pensiero su un dato argomento. bembo
maggiori, tanto più in essi rotando col pensiero e lunga schiuma de'loro sdegni
, 1-228: un vaso d'argento, col quale s'erano fatti i brindisi,
marina. 24. tormentare col supplizio della ruota. cavalca, 20-308
presepi empie, e la terra / sparge col piè, rotando ai muri il corno
e scarico di un motore, anziché col tradizionale moto alternativo di un pistone,
: un falso e sciocco argomento, rotato col controposto, mirabilmente turba l'intelletto dell'
i tubi e la mano, poi col piede per mezzo di certo ordigno fa
, 12-202: la terra veniva coltivata col sistema della rotazione triennale per la semplice
frisi, xviii-3-305: ho parlato molto col conte radicati, il quale mi ha
salito sul suo idrovolante 's. 16 ter'col maresciallo turci e il pilota tenente minciotti
sarà scurato, / guidi la notte col suo roteare, / e cotal esercizio le
, tacchini e pavoni, quando, col rialzare le penne rettrici della coda,
. garibaldi, 3-35: egli rispose col grido di avanti e roteando la sua
2-276: l'orme riposando, / tomiava col guardo il vago loco: / quasi
fiorentino, 226: unisci l'olio detto col zucchero, e così caldo getta sopra
, 40: machina per arrotar armi col moto dell'uomo... la ruota
zonca, 37: machina per arrotar armi col moto dell'acqua... puossi
niente in quella pratica, andava avanti col piè disarmato, steva con la rudella
e fa'le tue spoglie e tagliale col bussolo, e poi empile di battuto,
battuto, e farai le tue pastarelle col suo roteilo. idem, lxvi-1-294: torta
analogie di struttura e di proprietà insetticide col rotenone. = voce dotta,
deriv. da roten [one \, col suff. gr. -oei&fc 'simile
. = denom. da rotocalco, col suff. dei verb. frequent.
periodico illustrato, prevalentemente settimanale, stampato col sistema rotocalcografico. -in partic.:
forse perché il nostro settimanale è stampato col procedimento rotocalcografico? rotocalcògrafo, sm.
deriv. da rot [are \, col suff. gr. -oei&fc 'simile a'.
pelle,... mettila in terra col pelo di sopra e coprila di ceneri
1-178: per caso uno di questi trattenne col piede una palla tirata da uno de'
« chi segna al suo signor la via col sangue? » / « io »
e gemiti e strilli, finché finivano col cadere e rotolarsi tutt'e due,
. vedrete loro un berretton di panno col ruotolo nel mezo e tutto bisunto attorno
ogni evento di fortuna ho disposto di servire col corpo sì corno de l'animo,
sotto finisca in nulla, votandolo rotondamente col temperino tagliente. faldella, 13-60: passano
ritondamente? ben dinotaste d'esser cortigiano col mutar così facilmente di volto, col
col mutar così facilmente di volto, col voltar così di subbito d'apparenza.
espressioni e segni ambigui per deludere altrui col mantello della divinità. faldella, ii-2-266:
2. per estens. pareggiare col taglio una capigliatura. fiore di virtù
pure di rifondarlo [il podere] laggiù col camperello del suo vicino. -intr
, il ringorgar che fa il fiume col rimontar della marea, tocchi delle cento leghe
per la fatica. 3. pareggiato col taglio (una capigliatura, la barba
. = denom. da rotondo, col suff. dei verbi frequent.
qual follia, / uindi noi col ritondello / in cervello / cantiam la palino-
rotonditade cossi bene e dolcemente si congiunge col spazioso petto. g. gozzi
legge e piange, sì; ma col corpetto sbottonato e le rosee esuberanti rotondità
un po'bucoliche, quasi di servetta, col grembiuhno bianco. c. e.
prepara, tutta polverosa di farina, col grembiulone di bucato, ritta, davanti
premere e a stendere man mano, col rotondo mattarello, a fare la 'sfoglia'
noi taciturni, in fondo alla tavola, col nostro scherno freddo. -con valore
, dal fondo del pozzo attinge l'acqua col rotone e la porta per canaletti sopra
cui si discusse in roma la cooperazione col piemonte per la riscossa e che cosa fu
sua possa per essere venuto alle rotte col cardinale borgia prima che partisse da quella
l'autore delle presenti memorie va in rotta col dr. chiesa. -contrasto,
colegio, / ed ecco in rotta pietro col colegio. g. m. cecchi,
veduto il loro pericolo, volle accorrere col prencipe vittorio e due reggimenti di veterani in
. ariosto, 34-4: il paladin col suono orribil venne / le brutte arpie
quando sarebbe cessato il disaccordo dei lavoratori col proprietario, se allora non si fosse
imitata. ojetti, i-350: rivedi col cuore le strade fangose, fatte torrenti d'
concerne la condotta nautica della nave, spartisce col comandante sui pericoli che, a parer
della fanteria greca, le faceva timone col braccio e correggeva la rotta. calvino
ogni anno è sempre la stessa vita col solo variare degli anni di abbondanza o
sulle tracce dei regi. -tendere col proprio comportamento al conseguimento di un obiettivo
di cantina che saliva dal pavimento istoriato col blasone, seminato di cocci e di rottami
guidatore. moravia, xi-158: girando col carrettino e raccogliendo bottiglie, cocci e
che di quelli si facesse una tazza col suo piede per la detta fonte.
redi, 16-iii-308: reiterai queste esperienze col zucchero rottame, e tornarono tutte a
il vento... seguiva da nord-nordest col quale rottavamo colle mure alla dritta.
anni, oggi, nel salotto / rivivo col profumo di mentastro / e di cotogna
e rotte, / ond'io resto col cor pallido e smorto. -annullato
zucchero: della terra o del tritello col pepe rotto o colle spezie.
campagne / gli abitatori e quelli che col vomero / le rotte zolle cirenee sollevano /
in primavera il suo campo, rotto col vecchio aratro, comparve bello, verde
questi atti non avevano nulla da fare col personaggio di berta, di una donna
non bene satisfatto perché mi vorna vedere rotto col conte guido. alvise contarmi,
. -andare, uscire a, col capo rotto; portare il capo rotto
: costor colle lor ciarle / vanno poi col capo rotto; / e ricolmi in
passa un'espressione famigliare ma calzante, col capo rotto, principiando da carlo vii,
trottavo anch'io, un po'dietro col respiro rotto-fumante, col viso rosso-ridente.
un po'dietro col respiro rotto-fumante, col viso rosso-ridente. = comp. da
6-355: il quale [l'amante] col suo petto mi fece la risposta,
arrestano nella sola superficie, e talora anco col troppo dell'efficacia violentano il composto,
6-341: costui era gero- boamo, col quale dieci tribù s'accostarono, rimanendo
d'entrare in nuova rottura di guerra col turco. l. f. marsili,
e che di presente potrà essere, col benefizio dell'amicizia fra ambi gl'impen
anche il cavalier pergola, suo cugino, col quale stava in rottura, il marchese
: al momento della rottura di rocco col partito, stella decise di rimanere.
giocò e vinse alla roulette, aveva scommesso col marito che avrebbe vinto, retrovò per
e nevicava ancora a grossi fiocchi, col rovaio. gozzano, i-167: sotto il
danni risarcire e con le cuociture e col dormire. f f -ti
, con il rancore della gelosia, col rovello di una delusione, con il
si sparge dell'aceto sopra sassi roventati col fuoco, si spezzano e si stritolano incontanente
aveva le orribili piaghe fresche dell'abbacinamento col ferro rovente. -con riferimento ai proiettili
noto violento accende / la secca rena col caldo rovente / che dalla zona torrida discende
stampiamogli almeno l'obbrobrio sulla facciaccia lurida col verso rovente. ferd. martini,
il seme / di cadmo chi gli infranga col nodoso / rovere tosso delle tempie duro
deriv. da roverso, per rovescio, col suff. dimin. di origine spagn
enfatico). dominici, 1-179: col bicchiere a bocca e stomaco rovesciante di
, rovesciandone in fuori la fodera, col petto stretto al taglio della tavola.
, menando di vittoria vampo, / col grave sasso rovesciai per terra.
si rovesciò su'tetti, si propagò col vento per tutto il piano, per tutta
giovanottello: con la foga concentrata, col battibecco intenore di quando qualcuno o qualche
del ventre ripieno, rovesciando lo stomaco col vomito con una facilità indicibile, ritornava
città vedevasi l'ozioso e mesto nocchiere, col braccio in cubito sopra il rovesciato naviglio
tutto inferraiuolato ma colla camicia rovesciata e col collo snudato come se si trattasse di
il latte annacquato, giovani e svelte col cappello tondo di paglia dalla larga tesa
il filo rovesciato. -portato col dorso (la mano nell'atto di dare
tutti noto san pietro essere stato crocifisso col capo rovescio, vi concederei per un
senza ragione le migliori versioni furono paragonate col rame rispetto al quadro o col rovescio
furono paragonate col rame rispetto al quadro o col rovescio dell'arazzo. bettinelli, 1-ii-396
ii-546: c'è una miniatura ovale col ritratto di maria antonietta... mentre
. cecchi, 5-203: le foglie nere col rovescio d'argento 9. milit.
chiudeva gli occhi, e vellicandoli leggermente col rovescio della mano, vedeva dei ghirigori
fierezza, la ines rasciugò gli occhi col rovescio della mano. cassola, 9-152
posò la tazza e si pulì la bocca col rovescio della mano. -risvolto
il giorno, e li percuote indarno col rovescio della sciabola. -lato posteriore
dell'ora di marcia sul rovescio di col di roanza, presso la polla dove le
per cotone intendiamo ogni sorta di panno col pelo annodato, come è là saia
del 'dritto', cioè colpo alla palla col rovescio della racchetta. calvino, i-42:
cattaneo, iii-339: le testudini rivolte col dorso in giù mettono compassione, in vedere
d'ebano liscio con tre palchetti e col suo telaio davanti per cristalli, per
al rovescio, portando cioè i moschetti col calcio sotto alla sinistra ascella e la
uscio donna sarina cirmena, scalmanata, col manto alla rovescia, esitante.
sopra ogni altro, di colore giallo e col pelo a rovescio. -opposto
21. -dare l'acqua di rose col bicchiere a rovescio'. v. rosa
il brando. -colpo violento inferto col dorso della mano. bresciani, 6-x-23
già, se cominciava a piovere, col rovescione che sarebbe venuto giù, ella
loro tali scosse che li precipita, e col tirar loro addosso la rovina del mondo
carli, 2-xiv- 395: dicano pure col signor di mfiabeau gli economisti tutte le
di terra comperati dopo la rovina, col denaro ricavato dalla vendita della casa in
rovina. 14. chi, col proprio, comportamento o con le proprie
quanta rovina! pirandello, 8-745: col cuore esulcerato, con la rovina dentro
che, coperta da certi rovinacci, bersagliava col moschetto li francesi. bergantini, 1-291
lesto gliel'arraffò di mano, appoggiò col calcio un colpo al capo, che rovinò
a pracchia non si rovina la macchina, col pericolo quasi certo di perdere la combinazione
scoperto nemico della religion cattolica, somministra col suo ingegno tutti quei mezzi che possono
radunato il conseglio, gli ragionò a longo col dirli che il pontefice di loro assai
: il giocoliere era un uomo anziano, col volto macilento, una voce da eunuco
. mazzini, 23-221: ho litigato col mio padrone di casa: v'erano riparazioni
colombo di accumulare altre cose mal coerenti col resto che e'tratta in questo luogo
prima da'dispareri del conte di samo col principe e poi rovinata da quelli del papa
, che strapiomba e dà le vertigini col suo va e vieni di tronchi e di
gran pesce non gli fosse passato sopra col silenzioso rovinìo di un cataclisma prima fatto
incubo finché una notte s'ode, col grido, un rovinìo. qualcuno ha
con rovinoso precipitamento di sassi, e col loro rotolarsi sfracelloron quel medesimo granchio.
i rovinosi fianchi. bacchelli, 2-61: col viottolo rovinoso che c'era allora,
, rovesciandone in fuori la fodera, col petto stretto al taglio della tavola.
coccola piace e fa mala macchia e col tempo seccagginosa. soderini, iii-252: il
piantato fitto fa macchia buona e si può col taglio ridurre uguale. magazzini, 4-33
. scambrilla, lxxxvui-ii-473: elle van col suggello alla spagnuola, / queste trombette
molte segnate d'una croce rozzamente tirata col carbone. massaia, ix- 162:
relazione. alvaro, 17-32: io col mio vocabolario scarso non riuscivo a dire se
. = denom. da rozzo, col suff. dei verbi frequent. rozzerìa
all'innocenza amica / spontanei cibi e col sudor non compri / offriva all'uom che
facesse all'amore al solito modo, col sistema arretrato, ricorrendo ai lezi e
egli stava legato a quella rozza colonna col petto tutto sparso di sangue che gli era
composto di calce macerata con l'arena e col marmo che si pon sovra alle rozze
che si pon sovra alle rozze mura o col quale si cuoprono o allisciano per abilitarle
animali nutriti in rozzi nidi / mirai col fiato di levargli il gielo. muratori,
2-i-304: fa il nido [il nottolone col collare] sulla terra e rozzo come
donne che, ballando, preme / col piè scalzo il terren rozzo e incolto.
toscana rozzo suono, percosse tre volte col piede la spianata terra. baldelli,
n'ha visto, / non ha comuni col paese i rozzi / stupori.
aspro e selvaggio, / il mio col re non separabil letto / a biasmar ebbe
ricevute ingiurie da questo perfido e ingrato col darli quel castigo che meritato hanno i
... mal distingue e parte / col suon musiche voci innamorate.
-portare via i risparmi di qualcuno col gioco. aretino, 25-44:
pin riverso / lascerà il rubba cori col sole in mar sommerso. baruffaldi,
modo di rubare, allevato uno cagnolo col quale di notte andava per rsa rubando
a metter il colmo a'suoi ladronecci col dar il sacco ai domini e alle
rozze della moglie l'argomento della madonna col bambino. il 'segreto'vero lo aveva
/ strisciando rubò il sole / e, col funebre verde, / che mai non
nocive nascon tra loro, ché così col sarchio come con mano ottimamente si tolgono
a fatica mi tratenne la nutrice ch'io col ferro non mi rabbassi al cordoglio.
in una posa rubata a madama dudevant, col volto talora celato tra le mani o
la lor taciturna diva la dritta via col luminoso corno', ro- bandolo il bon
, dal fondo del pozzo attinge l'acqua col rotone e la porta per canaletti sopra
con su scritto a oro 'facchino patentato'; col naso patentato dalla grappa, viceversa:
: in quel die li cavalieri di montecatini col populo forte e rubesto, con nobili
, era un di quegli uomini che circondano col raccio le spalle degli interlocutori umili.
correggiaio, 14: ogni mio giel scaldavi col tuo lume / e avevi per costume
dottor azzecca-garbugli, in cappa nera, e col naso più rubicondo del solito.
i pampani rubicondi, forinsi nel gambale col succhiello e dentro vi si ficchi una cavicchia
aurora / spunta dal gange, e col suo cocchio splendido / gli ameni colli e
rubicondo / cresce e svanisce, lottando col cero / e colla luna che accarezza
/ e tu, madre d'amor, col tuo giocondo / e lieto aspetto.
. = denom. da rubinoi, col suff. dei verbi frequent. rubinettante
: nell'afa opprimente ho bisogno denigrarla col lanciare fra le sbarre del balconcino di legno
un ventaglio di preziosissime penne di levante col manico d'argento dorato e tempestato di rubinetti
263-10: gentilezza di sangue e col quale il macchinista esegue la frenatura
liquido rubino, / ch'egli poscia bevé col cor trafitto. redi, 16-i-20:
i. frugoni, i-3-346: bisogna / col rubino di borgogna / i dì mesti
= deriv. da rubino1, col suff. degli agg. verb.
però il vino / più spiritose, / col suo rubino, / farà e vezzose
, / come se fussi la notte col cardo / renduto il pelo alla sua giovinezza
ermellino come decrepiti puttini scappati dal refettorio col tovagliolo al collo. bartolini, 1-257:
. = deriv. da rubizzo, col suff. intens. proprio del toscano.
], cii-vi-1236: trovarono certe pomelle col fratto del rubo o spino d'ida.
piedi, il mare di questo mondo rubricato col sangue de'vizi e peccati.
monti, x-2-62: freme emilia; e col fianco irrequieto / stanca del rubro fiumicel
chisciotte] quel che ha combattuto / col capo generai de'galeotti, / gines di
di etimo incerto, da confrontare comunque col napol. ruco e l'abr.
s'era allontanato, fosco, e col frustino si sfogava contro la innocente ruchetta
lat. ructuosus 'che produce rutti', col suff. degli aw. rùcula,
non deve aver né amori, né simpatie col passato ». bacchelli, 1-i-418:
piccole pietre. può solamente equivocare col restauro, dato che viene cesariano
= deriv. da rudere, col suff. dei nomi d'azione da verbi
della mente le varie relazioni della vita sociale col raccogliere nella evidenza di una definizione i
di un dente che si vuol strappare col rudimentale sistema del filo legato alla porta
egli era l'unico tra tutti loro col quale avessi avuto un rapporto, sia pur
non è fantin che sì subito ma / col volto verso il latte, se si
... / e ri fu chi col fare a mffa raffa, / spezzò
mffa, quella vecchia grima? -sì, col malanno che dio ti dia. gallani
sconcio è colcato e come ruffa, / col naso e con la bocca i fiati
bartolomea..., si mosson tutti col marito e con lei ad andare verso
come el signor duca di mantua, col mezzo del signor marchese e raffianamento mio
quel che mi vò sforzar di provare col fatto, è di far vedere che si
voce a cantare, per invitar a sé col ruffianésimo ai una canzone il vagabondo 'idonio'
ruffianesimo circa alla reintegrazione della grazia col signor duca di mantua, del
firenzuola, 317: ecco costei, che col ruffianesimo del gravido ventre ci crede muovere
villani, iv-n-8: s'accordò il re col... messer ugo, e
giù al due con un mio amico, col mio raffo, perché io sono una
bollire un lucertone con l'olio, col quale ongendone i crini, divengono biondi
popolo alla fine le lava e le spiana col suo san gue. de
anche la mia povera mamma mi rogava col bastone. = voce tose.
che davano una strana idea in confronto col viso rugato e prosciugato. -grinzoso
bufera). monti, x-3-453: col fragor de'bellici tormenti / si con-
ferir non cura, e solo / pugna col ragghio. '. opardi, 719
amica tregua a le diurne cure / davan col sonno. carducci, iii-2-353: voce
il rugghio della battaglia mutante in lamento col calar del sole e col sopravvenire del
in lamento col calar del sole e col sopravvenire del crepuscolo attico. -stridore cupo
, rassicurato, s'offerse a terger col ferro... ogni raggine di calonnia
e cominciava a spiccargli la raggine / col suo battaglio, e spezzargli il cervello.
.. si rugginisce e s'invecchia col deporre l'arme e darsi all'ozio.
altezza comparisse con gli occhi stravolti, col naso mozzo, co'le guancie incancherite,
tempo crudel ch'il tutto atterra / col dente rugginoso e non perdona. papini
. marino, xii-251: pensano costoro col censurare gli uomini illustri di rischiarare i
nencioni continua ad andare indisturbato e tranquillo col fido sacchetti... a passeggiare
mente / m'acqueta i sensi / col suo fragore immane. c. levi,
18-104: aristodemo, ricomparendo sulla scena col ferale proposito di squarciarsi il petto con
, / che stanchi alfine di vegliar, col muso /
ove il leone s'annida, / che col ruggito alla battaglia sfida / lo scita
e mettendo terrore e spavento a cotesta fortezza col mio fiero ruggito. c. carrà
noi fummo là 've la rugiada / pugna col sole, per essere in parte /
movendo le invetriat'ale, / venir col canto a benedir le biade. foscolo,
quella qualitade de'peccatori che dispregiarono iddio col cuore e con la lingua, li quali
uso nella medicina antica), forse identificabile col siero che fa seguito alla retrazione del
... con gli scherzosetti armenti e col rio che forma un mormorio. parini
appare, e il suo viaggio / orna col lume delretemo raggio. leopardi, 39-18
quel sgrignar de'denti, quando si nettano col stecco il viso del compagno a guisa
quando ragnisse. -respirare rumorosamente col naso russando (una persona).
man d'amore il misero selvaggio / col proprio dardo suo d'amico faggio /
quello che, ragumandosi colla masticazione e col fumo ingoiandosi, si fa cibo della
, per appostarvi i domestici che ripassavano col selvaggiume scarnato, coi manicaretti in mina
cosa che 'l pio e catolico imperatore, col voler ritirare il concilio a trento,
letto. 9. chi, col proprio comportamento o con le proprie azioni
altro da me, se non esser appiccato col capestro ad una delle morse delle mura
380: ruinò [l'esercito] col metauro in tortuosa / corsa pei greppi verso
piagge del materno scoglio, / corse col tratto de le penne ardenti / più
da correggio, 176: dove il cel col suo influxo me destini / seguire ad
qualche fera maledetta / non la guasti col dente o la mine. -impoverire
e vana. tassoni, 1-35: insieme col destner tutto in un monte / fu
avevano passate doglianze grandissime alla corte, col mezzo de'foro deputati accompagnorono nuove lamentazioni
scende la pioggia, / il mar col cielo, il ciel col mar si mesce
il mar col cielo, il ciel col mar si mesce. -che scorre
fiore / dalle feconde rive / tutto rapì col ramoso umore. scalvini, 1-388:
se smarisce quel conte animoso, / col brando incontra 'l colpo roinoso / ed ha
il popolo dell'anime fatte tutte insieme col mondo e spinte da un innato desio
e, piano e lento, / col suo tranquillo spirito leggiero, / da la
. v.]: 'rullare': sminuzzare col rullo dentato un terreno zolloso. o
brontola seco ed acri idee maciulla, / col labbro in fuor pesando ogni concetto /
. da rulletto, n. 3, col suff. dei nomi d'agente.
nel mezzo quasi a modo di fuso. col rulletto si guerra, cantano canzoni
, come si farebbe de'fogli di pasta col mat 12. figur.
boni, 55: da ogni pezzo ricavate col rulletto di legno un ovale piuttosto sottile
riposare un poco, poi stendetela sottilmente col rullo di legno e foderate con essa
scrivania che m'attende, la macchina col foglio sul rullo, il capitolo da
l'adunata ed a lui sarebbe toccato, col rullo delle bacchette, far sorgere dall'
il ritmo di un rullo di tamburo, col quale si ordina la fine di taluni
in abito di guardia nazionale han mutato col rullo del tamburo il suono della zampogna
numero ne'rulli: / anzi rinforza col gridare a testa, / lasciano il fuoco
si rizzano in terra ordinata- mente e col detto 'matto'in mezzo, e in essi
pianta lì vicino a romperti l'anima col grammofono o sbaciucchiando l'amica.
... e sempre colla bocca e col cuore rumava le divine scritture. varchi
i buoi ruminanti quetamente, i vitelli col muso sulle poppe delle vacche accosciate,
verga, 8-315: se ne andò col dorso curvo, sotto il gran sole,
galileo, 1-1-60: io vo insin ruminando col pensiero se mi potesse essere stato ascritto
poi a me. - in relazione col discorso diretto. manzoni, pr.
74: don tano il sordo, venuto col suo bel disegno in testa ruminato da
il commen- dator clapasson e il veterinario col trequarti per pungere e svuotare il rumine
bambole / caprette di cioccolato / ogni sera col ruminìo sibillino / le due storte fiaschette
: strumento per mescolare il latte col caglio nella caldaia. = deriv
liquid'aere, / ecco da tergo col romor dell'ali / il nemico incalza
cimier della torre di ferrara / fé, col suo corno in man, tanto rumore
que- rulose rane ne toccaranno l'orecchie col suo rumore. -rodio di insetti
alla camicia della moglie rimpiattete che porsele col romor da se medesimo in sulla testa.
scoprendola gravida, ne fece gran romore col marito ed obbligarono la figlia a dire la
ciò che colei m'ha data per moglie col suo consiglio, che voi a lui
suo consiglio, che voi a lui col vostro avavate data. ramusio, cii-i-647:
disfarlo e abattere, si. ss'acostarono col cardinale a volere pace. sanudo,
michele angiolo e gli angioli suoi combattevano col lucifaro dracone. -violento attacco militare.
la vista de'suoi cenci, stordendoti col fragore della voce? è una povertà dissimulata
romore o suono della bocca, ma col cuore ho gridato al signore. finiguerri,
per tutte queste ragioni io m'accordo col commune degli uomini, e specialmente degli
un frascato al fresco, / l'ugola col palato si ristori / che la polvere
rumore il matrimonio della contessa so- mayloff col pery, un oscuro baritono.
. gozzi, i-23-188: se non venite col predicatore, / in cocchio, in
adagio torme, / scalza per non ferir col piede in cosa / che romoreggi in
signore defunto. de marchi, ii-52: col cuore schiacciato si lasciò attirare dal baccanale
da questa plaga dove la battaglia rumoreggiava col fragore degli incendi, all'altra dove
in tanta divisione, deliberarono fare pace col comune di firenze e con gli usciti
marita che... non rumoreggi continuamente col marito e all'ultimo non lo avveleni
dei stava per rompere la guerra col re di napoli. sensi.
= denom. da rumore, col suff. dei verbi frequent.
: la pisana mi accolse a venezia col giubilo più romoroso di cui ell'era capace
libro, auspice la famiglia cecchi e col rumoroso codazzo degli strombazzaton di sinistra.
nella gola, lo rimandan giù confortandosi col pensiero dei 44 anni, sei mesi
levare la gente, il qual subito col ruolo in mano chiama la gente.
degl'immobili... si determina col moltiplicare quindici volte il valore della rendita
de amicis, i-694: il comandante, col suo schietto accento del quartiere di prè
di forza in contingergli a farsi scrivere col rolo, ché altrimenti la elezzione non
le note / e con la man, col piede e con la bocca / l'
vitruvio come ritrovate dal medesimo ctesibio, col moto delle quali egli dava il moto
. di trasferire il moto alle macine col mezzo d'una ruota dentata, incastrata
mota mossa o dal tornitore stesso col piede... ovvero...
ma s'inchina a volta a volta / col pennecchio, intenta, e ascolta /
vi ha una vaga fontana, che col beneficio delle mote riceve l'alimento dal
capitava di considerar la mota, o col suo vero nome nella lingua dei mugnai di
le galee, con le forche, col fuoco, con le tenaglie, con la
intorno, in modo che stanno sempre col capo in alto. calvino, 10-69:
in giù, la cupola del circo col grappolo dei trapezi che pende in mezzo.
angelica voce e 'l dolce canto, / col modo e l'arte e le composte
, / donna immortai, quando, col santo ardire, / quella de la fortuna
e sì dolce di cambiare il superfluo col necessario reciprocamente è vedere una delle prime
soglion esser di legno... col girar delle mote le pale spingono l'
un'altra ancora che non si voglia levare col vascello. -ruota nautica: la
piovene, 6-177: carla si presentò col suo grande cappello a ruota.
1-i-1327: scoppiò un fulmine bianchissimo, col tuono a ruota. -a ruota
da sposa. -fare le ruote col mantello: avvolgerselo intorno con ampio gesto
il segretario federale, facendo le mote col mantello nero che, sbattuto a destra e
far di tutto, quell'ometto lì, col suo coltelluccio a cricco, lungo un
che uccise / gran turbe di medi col suo / mànico d'aratro e poi sparve
minestra, tutto solo in un angolo col cappello calato sulle orecchie alla maniera dei
, dimenano le ganasce, fan saliscendi col pomo d'adamo, si danno delle arie
arie da rurali, 'adorano'le fave col pecorino. -come nome ufficiale dei
= denom. da rurale, col suff. dei verbi frequent. ruralizzazióne
patate, eppòi ingegnandosi secondo i mesi col vinco, colle carline, coi funghi
un sasso, ch'elli ha roso / col corso ch'elli avvolge, e poco
un prato alla fuggita; / e col suo mormorare a bere invita / lo
e non maritata. ora che starà col capo a bottega, come potremo noi
chiuso l'uscio, sedersi oziosa, col capo male pettinato, sbadigliare, grattarsi
nasce conviene che ruspi: ognuno rivela col comportamento le proprie origini o l'estrazione
, vide clementina. si sporgeva appena col testone con la permanente ruspa tutta d'
quelle subito riuscite dalla zecca e che col maneggiarle non hanno perduto una certa gentile
guevara], i-35: il primo inchiostro col quale scrissero gli antichi fu un certo
e voci incerte e rotte 7 forma col labro da cui cola il mosto.
pensier, ma l'onda alpestre / col mormorio al tuo russar risponde! g.
? = deriv. da russo1, col suff. del part. pres. dei
fruscio s'è fuso nella mia coscienza col russìo dei dormienti. fenoglio, 4-47:
chi marroni. goldoni, xiii-79: col rauco suon del rustical suo corno /
rimane. bacchetti, 2-xxiii-214: esprime col suo stesso isolamento nelle solitudini rusticali dell'
una venezia rusticana. li fiancheggiano verande col tetto di stoppia e rozzi tronchi per
opera melodrammatica, con la novella o col dramma in un atto da cui è
rusticani e, ricevuta questa libertà, col ricorso degli anni a mano a mano seguenti
= deriv. da rustico, col suff. degli agg. verb.
, dimenano le ganasce, fan saliscendi col pomo d'adamo, si dànno delle
delle arie da rurali, 'adorano'le fave col pecorino, e in mancanza di spettacoli
, non esistono più, si rifanno col teatro dialettale. moravia, ii-389:
seguiva clarina,... poi giacomino col parroco, ed io chiudeva quest'umile
la rustica mezzina / tra i bicchieri, col vino sparagnato della grande botte. g
[la casa] ch'era rustica col suo odore di olio di lino, con
lungo l'armento / stavasi en- dimion col guardo intento / il suo notturno sol mirando
, 1- 127: sentendosi, col suo rustico buon senso, inabile a trovar
seguito ordinario al fianco sinistro, principiandoli col piè sinistro. idem, ii-126: 'rustica
con un seguito ordinario innanzi, principiando col sinistro. 36. locuz.
e il monte, / e ne'corpi col rutilo / strale la vita saettando via
che rutano, già sì ingralito / col puzzaglioso che lor bocca versa, / che
nereggiante umor, carne ruttando / mista col sangue. -ruttare in faccia a
o spruzzar altri colla tosse vostra o col vostro fumo. d'annunzio, v-
: quando lo vede rovesciar sull'erba / col capo rotto e trar l'ultimo ratto
molesto rupto; el resto se conserva col sale.. dimin. ruttèllo.
= deriv. da ruvido, col suff. dei nomi d'agente.
deleada, i-584: le donne barbaricine, col cappuccio in testa e le gonne ruvide
landino [plinio], 614: col solfo [la sugna] corregge e
43: indarno mi martorizzava il cranio col pettine sporgendo anche la lingua per lo
. pona, 4- 173: io col guadagno dell'arte mia comperava l'opera di
poggiando alla cresta colle mani, col ventre e secondo una ginnastica usata forzando
è mica tanto igienico mettersi in ruzza col demonio. 3. eccitazione,
quando a ruzzar tu te ne stai col cane, / e che gli metti in
che adamo / e sua moglie ruzzavano / col serpe de'bei dì; / e
prìncipi, che nelle scritture è spesso simboleggiato col ruzzare e trescar disonesto di moglie infedele
noi ne ariamo, dove che noi potremmo col sanarlo traigli il razzo del capo.
che non giran quel frullone il quale col gran suono assorda forse costui.
il ruzzolante si lega al braccio e col quale, avvolto intorno alla ruzzola, e'
govoni, 376: là ho studiato grammatica col vento, / correndo scalzo in
colla spada sguainata, correndo a colpirlo col pomo di questa sul viso e sulla
, assalendolo di fianco e mandandolo ruzzolone col capo in sangue in un canto della stanza
: la correggia, svolgendosi automatica- mente col lancio, imprime alla caciotta maggiore velocità
dire capitano della guardia del re, col governo della metà del regno: e
. = deriv. da sabato, col suff. dei verbi frequenti sàbato
e tutti i sabati se ne va col suo fucile e un sorrisetto a modo suo
,... con quell'aire giocondo col quale suonano il sabato santo le campane
redi, 16-iv-343: si serra l'orinale col suo cappello cieco e si sabbia bene
. = deriv. da sabbione, col suff. dei part. pass.
= deriv. da sabbione, col suff. dei nomi d'agente.
strumento composto di molti rampiconi di ferro col quale si percorre il fondo del mare
si potev'egli accertar mai meglio che col cominciare a fabbricar sulla pietra quadrangolare delle
delle quattro varie religioni dell'arabia, col mettervi d'ognuna un poco, e non
agricole o industriali. sabotaggio'. chiunque, col solo scopo d'impedire o turbare il
però di dobloni una saccùccia / improntati col marco della gruccia. = femm
lungamente bollire sopra la terra pesante saccarata col fine cf ottenere la decomposizione del sai
.]: 'saccarimetro': strumento ottico, col quale si determina la quantità di zucchero
. = deriv. da saccarina, col suff. chim. -ato. saccarinico
doprano pure l'olio di rossi d'uovo col sai di piombo e mercurio crudo o
saccharomyces (v. saccaromicete), col suff. gr. -oetsr); 'simile
del sapore non si confonde assoluta- mente col saccarosio. p. lomagno [« la
una altra, senza pensare che eglino col mutare la pronunzia mutano anco il linguaggio
non far la cruda e la saccente / col far sempre penar più d'uno amante
saccentene. pasqualigo, 2-107: la ruffiana col mezzo dei suoi artifici, astuzie e
di bagagli'e poi 'saccheggiatore', col suff. dei verbi frequent. saccheggiato
: mangiavano lui e il cavallo. questo col muso abbassato entro un saccherello di biada
. e l'altro giorno lo vidi io col sacchetto sotto il pastrano. d'annunzio
lunga e sottile che serve a facilitare col suo peso il lancio della corda stessa,
di mani, regalò finalmente al signor governatore col donativo di dodici schiavi.
improvviso strade piene di donne: donne col sacco della spesa. -sacco dei
prima che nel sacco lo serrino / col can mastino e lo gettino / al
una squadra di occhialuti 'boy scouts'bavaresi col sacco sulle spalle fa acquisto di cartoline
e digiunò e dormì in sacco e andava col capo chinato. leggenda di s
p. e. gherardi, cxtv-20-269: col tenerli [1 piedi] entro un
il dottore] che tirargli in fuori col pollice l'angolo esterno delle palpebre per
vederlo sempre vestito da capitano medico, col pantalone destro tagliato e cucito a sacco
. passeroni, 1-237: chi va col capo in sacco / e da bergolo
occhio; peggio per loro se comprano col capo nel sacco. -spensieratamente,
, n. 16. -dare col sacco a qualcuno: nuocergli più di
. v.]: dare ad alcuno col sacco vale far di molto male a
radicchio, n. 5. -mangiare col capo nel sacco: v. capo,
n. 16. -seminare, spargere col sacco, a bocca di sacco:
la mano,... non col sacco. éaretti, i-38: gli è
il casa, ecc. non hanno sparsi col sacco tali modi nei lor versi,
arcaismi non dirò a piene mani, ma col sacco nei loro scritti, cercano dell'
umano consorzio. -servire qualcuno col capo nel sacco: trattarlo con ogni
ti so dir che tu m'hai servito col sacco in capo. -squarciare il
il sacco alle sue infamie. -tornare col sacco rotto: senza avere portato a
mal condotto, / in sicilia tornar col sacco rotto. -trovare da empiere
fossa ancor le sente. -vivere col capo nel sacco: v. capo,
bisogna seminar con la mano, e non col sacco. idem, 231: giammai
sacco. idem, 231: giammai col bramare / il sacco puoi colmare. idem
redditur ratio': ognun va al mulino col suo sacco. idem, 266: le
]. ibidem, 227: giammai col bramare il sacco puoi colmare. ibidem
lxxx-4-602: giunto all'età di 26 anni col nome di carlo xii,..
dal saccoccino, la catena si è riscontrata col cane di una pistola che tenevo montata
spiumando un'oca...: col pollice e coll'indice spiluccava a gran diligenza
nel giurassico superiore e nel cretaceo, col corpo simile a un piccolo calice,
e carlo; / e quivi giunto col suo baronaggio / pensò subita
qui si fa comparazione fra l'unguento, col quale s'ugneva il sommo sacerdote,
13-1: sommo sacerdote e sinedrio concordavano col procuratore idolatra le cose da farsi,
santuario, e preceduto da un uomo col fucile in spalla, che gli fa
largo, e seguito da un chierico col messale, si avvicina all'immagine sotto
: fatevi degni di guerre più splendide col silenzio, con l'annegazione e con la
risponsi. piccolomini, 10-250: avvenne col tempo poi che ad un fratello di
a'divini misteri soggetti al pontificato, col quale essequisce i propri uffici. foscolo,
, che non si dèe giammai confondere col sacerdozio interno'e di primo grado,
di tale nesso i rapporti dell'intellettuale col popolo-nazione sono o si riducono a rapporti
. = denom. da sacrale1, col suff. dei verbi frequent.
al primo piano sotto alle tegole, e col sacramentale: « si può? »
vii-86: compito intanto quei buoni tìgli, col lavacro salutare della confessione, il primo
una bellissima processione in cui egli, col capo scoperto e con un doppiere acceso in
un sacerdote, grande e storto, col sole del sacramento nel pugno.
non per infamarli s'invocano gli dei / col chiamarli anche a parte talor d'un
sacramento che giurai di tetto / espiarlo col sangue. mazzini, iv-2-104: ciani ha
, e guardando fisso davanti a sé col bicchiere in mano, confermò: « sì
caro, 8-129: tosto il pietoso eroe col gregge tutto / a l'altar la
rito solenne (che culmina nell'unzione col sacro crisma) la salita al trono di
e in consolare con la grazia e col beneficio. davila, 667: era in
o i voti monacali (in relazione col compì, predicativo). testamento di
nostro modo, anzi fanno il sacramento col pane cotto. b. davanzati, ii-400
tua. -in imprecazioni, insieme col nome di dio. mazzini, 10-347
pane. -in imprecazioni, unito col nome del diavolo. c. bini
morti ogni dì più di ccc uomini col fiato suo. bandello, 2-19 (i-835
all'immutabile ed eterna scelleratezza della fortuna col seppellirmi sempre più nell'orribile nulla nel quale
tennestra giustifica il suo assassinio del marito col dir che lo fece in vendetta della
, scacciato da una città nella quale col prezzo onorato del mio talento io era vissuto
come se nella fiamma dello stile, col quale doveva riscaldare tutto il popolo,
purgatorio si possono stare... col sacrificio del consacrato corpo di cristo,
ricavarci grandi guadagni, molto lavoro, col sacrificio qualche volta della loro vita.
del cielo che per l'awemre perseverò col fratello con maravigliosa pace e pazienza.
sacrifizio spirituale che noi... facciamo col cuore. muratori, 10-i-175: dove
soldati. montano, 1-260: io finii col rinunziare ai domini che non erano più
. tarchetti, 6-ii-301: vi scrivo col cuore lacerato. se il sagrifizio di
pubbliche miseramente perire, di quello che col sacrifizio d'una parte delle sue sostanze
quell'atto di sbalordimento per moltiplicare col sagrificio dell'onor mio le vittime alla
san giustino martire che nomina il vangelo col titolo del libro di senofonte.
sacrileghi, da chi restava in discordia col proprio fratello, dalle meretrici. giuglaris
mescolanza che fece il trissino del profano col sacro la fece ancora dell'eroico di
la fece ancora dell'eroico di omero col paladinesco del- l'ariosto. leoni,
profano che non può sussistere altro che col defunto assolutismo. b. croce
: teologi. pallavicino, 10-i-104: col quale argomento sa ella che i sagri
studioso). vico, 4-i-964: col qual principio i critici sagri alleggiar possono
sacra conversazione: rappresentazione iconografica della madonna col bambino e santi entro un'atmosfera semplice
a'monti altissimi l'onda, e col peso suo preme la terra; / sol
sagra contemplazione. muratori, 7-v-24: col tempo si studiarono i romani pontefici,
antiche, e le mie colpe / lavò col sagro fonte. 8.
opera sacra di sua mano, la vergine col bambino giesù avanti alcuni angioletti che ballano
mi paion sacre e da non profanarsi col parlarne a sproposito. tommaseo, 3-i-2
intarsiato e vago / dove amor vidi ragionar col sole. g. gozzi, i-7-223
/ voi, sagri luoghi, profanar col pianto. leopardi, i-90: io
iv-175: quando vedi, canzon, col tempo manca, / e li triunfi
serpetro, 232: dicono che la salvia col suo suffumigio stagna il flusso del mestruo
dell'anno 800, e sopravvissuta, col nome di sacro impero romano germanico o
sta l'angelo di dio, sta col fatale incarco / lassù « pace a
leggi s'introduce il disordine, e col disordine la licenza; quindi la libertà
, miei sacrosanti, guadagnati da me, col sudore della mia fronte. boine,
e saducei pongon l'anima mortale insieme col corpo. non hanno altra observazione che
, 1-33: « perché » si ripeteva col gusto sottilmente sadico di farsi male «
cesareo si presenta a occhi aperti, col volto contratto dal dolore.
strada... camminanti come lui col mento annidato nel petto a ridurre il
cima d'un sorbo si pastura / e col saeppol da una palla è tocco.
f. giambullari, i-91: l'altro col medesimo abito adorno portava un saeppolo in
: qual cervo ferito di saetta, / col ferro ave- lenato dentr'àl fianco /
. di fuori o con la saetta e col suono. f. lana, 73
fosse il fulmine nella sua prima accensione col paragone del tempo frapposto tra 'l tuono
: 'saetta'chiamano i legnaiuoli un ferro col quale fanno il minor membro alle comici
e signoria... e combattersi col re arrigo di cipri, e co'baroni
157: un rondone viene e riviene, col suo volo di saetta, a uno
cacciassono fuori. e quegli rispondevano loro col saettarne e co'sassi. collenuccio, 182
inimici stessi su la sponda, gli sconcertò col pezzo e co 'l saettarne in modo
perdonati, 9-506: i maomettani intanto col vantaggio del luogo traevano pentole di fuoco
g. gozzi, 1-172: due uomini col cappello alla sgherra...,
attitudini diverse, e risolute, incompatibili col 'sedersi'. infatti dall'apollo 'sedente a
prima di vibrarlo, / come scrivente col nervoso dito, / lo scontorto pugnale
menandro... il rabdomante può col suo ramo di frassino saettante indicare il
abbattuto sotto il sole saettante, sollevando col suo passo pesante e stanco la polvere
schernendolo con la lingua. -pungere col pungiglione (una zanzara). brancati
per non esser diféso che, aggiunto col primo, arse molte case e palagi e
non li cura, i romantici rispondano col silenzio: col silenzio de'generosi,
cura, i romantici rispondano col silenzio: col silenzio de'generosi, che oprano mentr'
nuovo e vecchio / che la bugia col re discorra impune. aver vorrei per
minetti, 1-65: la donna che incrociò col nostro passo / lento la sua
buttò tutto in un cantone, e col veleno addosso, saettando occhiate viperine, borbottava
saettarono un metallico no. -in relazione col discorso diretto. luzi, 4-53:
affanni o guerra / colui ch'have col ciel tranquilla pace. /...
chente si mostra nella dipintura: / garzone col turcasso a la cintura, / saettando
interrogazioni e mi dimandi se per veder col telescopio gli oggetti vicini...
preso a vettura un giumento e viaggiando col vetturale appresso che lo seguiva, si
g. villani, iv-8-29: curradino col dogio d'ostana e con più altri
i-206: uccisono con li dardi e col saettume ario centurione e quaranta fortissimi uomini.
a cavallo, cornandogli che solo attendessero col saettume a ferire i cavalli che tiravano le
il castelvetro riscontrò nel nostro endecasillabo uniformità col faleucio, qualora sulla sesta sillaba si
sulla sesta sillaba si riposa, e col saffico, qualora sulla quarta. martello,
poi nella strofa può il primo verso rimare col terzo e col quarto il secondo;
il primo verso rimare col terzo e col quarto il secondo; possono i due di
inizialmente alla tradizione anonima orale, divennero col tempo, grazie anche alla mediazione di
la teglia su l'ardente brace, / col facile olio; e, solo intenta
. collenuccio, 167: tanto sagacemente operò col favore di carlo e con la buona
fraude, pur che tu vinca, cuopri col nome di sagacità e d'astuzia quello
, che si perviene al cavaglieli ultimo, col quale occorre riconciliarsi. vedetelo,
in luogo di fecce nel fondo restan col gusto o col saggio ordinario del fuoco o
fecce nel fondo restan col gusto o col saggio ordinario del fuoco o altro modo
497: fra goffi sghignazzi stava egli col suo garzone saldando due assi fra cui
che infamano queste corte e vi nudriscono col lor veleno pertinacissimo il lividore. già
elfreda più vili non possono che offendere col lor fleto. fogazzaro, 5-213: il
. alvaro, 20-186: voleva cimentarsi col mondo, saggiare la propria forza.
ariento e l'oro d'esso lavorio saggiato col suo consiglio e trovato reo. gaiucci
risposta... ho voluto intitolare col nome di saggiatore, trattenendomi dentro la
ricchi o servi o duci: / col forte il vii, con l'ignorante il
falsembiante malizioso e saggio / il salutò col capo molto chino. a. pucci,
goldoni, x-1094: sì, sì, col giuramento / di saggio uomo canuto,
giovanna al maestoso aspetto, / ma più col regio petto / doma il vizio rubello
duca di firenze, acciò li comunicasse col re. tasso, 13-ii-310: oh
questi lumi a vostra signoria eccellentissima affinché col saggio suo zelo se ne prevaglia nelle lettere
merce e saggio nocchier carca / e col favor d'un placido ponente, /
sm. dimostrazione che una persona dà col suo comportamento in una circostanza, in
tal viaggio: / de la battaglia col campion san pero / om di su'osterò
in luogo di fecce nel fondo restan, col gusto o col saggio ordinario del fuoco
nel fondo restan, col gusto o col saggio ordinario del fuoco o altro modo a
aa aver buona raccolta: t) 'aprile col barile, di maggio col saggio,
) 'aprile col barile, di maggio col saggio, di giugno col pugno'. grafi
di maggio col saggio, di giugno col pugno'. grafi 5-57: ai sommi
da saggio1e mente1 (v.), col suff. dei pari, pass.
egli non pesa le sue dif- nizioni col saggiuolo della più accurata filosofia. gioberti,
ne porta dèe essere maturato e pesato col saggiuolo della prudenza cristiana. 2
5. locuz. bilanciare, pesare col saggiuolo: ponderare, dosare con estrema
detto imperadore al continuo s'intendea col soldano di babbillonia per lettere e messaggi
grotta l'orco sagginato / che russava col muso dentro il truogolo. 2.
. * sakjan 'rivendicare'per incr. col got. * satjan 'porre'; cfr.
= voce dotta, deriv. da sagittare col suff. aggett. lat. -bundus
tavole e rapirono le lor vivande, e col loro putrido sterco imbrattarono tutte le mense
pelle del volto con gli occhi e col naso, e poi la impirono di
piombino attaccato ad uno di questi, e col lato di sotto obbliquo, o tagliato
colibrio]: colibrio è uno strumento col quale si conosce quante libre di palla
, e nel mezzo sia fitto un chiodo col quale ti reggerai, e così farai
alla sagra di rubano... col cappuccino padre virgilio da cadore. soldati,
sfasciato: e chi era drento / col vetturin daccordo la sagrava. pananti, i-56
, pronunciare con rabbia (in relazione col discorso diretto). capuana, 1-ii-12
non vide arli né pola corre tosto col pensiero ad alcun sagrato o cimitero dove i
viso. pascoli, 304: passò, col fresco flauto tra le dita, /
tempesta,... rivolto a loro col viso torvo e infiammato, alterna frustate
l'eleganza della comicità fogazzariana alle prese col sagrestanismo del piccolo mondo vicentino. =
i-1002): questa essendo stata lungo tempo col marito, gli fece di molti
una custodia d'occhiali, nella quale col girar certe mote numerate si fanno spedita-
un sagrì che il vaiolo abbia meschiato / col suo marchio d'impronta a scodellino.
esterna [del nautilo], veduta col microscopio, apparisce da ambe le parti
. = deriv. da sagrino, col suff. dei pari. pass.
specie di sago. alcune lo dànno col frutto, altre colla midolla del tronco.
al sole et in luogo grasso o concio col grassume pianta gli africani, item gli
malmantile [1788], i-852: panno col pelo annodato com'è la saia rovescia
/ visto u figlio'alla freddura: / col saione che avea indosso / va a
, / ch'ai cielo fea guerra / col dente rodente; / è morto il
990: lassolli [gli ambasciatori] uguccione col consiglio maggiore di pisa nella sala alla
presso le antiche popolazioni germaniche, recinto col quale si delimitava ciascuna abitazione.
materia che tratta e per il modo col quale è trattata e per la ignoranza
x-1-q3: t'accostavi alle mie carni, col fiato grosso e acre di vecchio capro
tre inquisitori di stato,... col terrore della spada della giustizia che perpetuamente
ostinazione 'macabra'nel vestire da ufficiale col troncone insaccato come un salame dentro il
" altre cose buone, / massime col salame in compagnia. 4.
che pure condiscono colla salamoia e mangiano col pane. -scherz. vivanda eccessivamente
de molesto rupto; el resto se conserva col sale, essendone in parte piene le
condito con sardine in salamoia, mangiammo col pili grande gusto del mondo. d
t 1518) conosceva questa tela col nome di 'saltampuri'. = dall'
robbe stabili o mobili overo semoventi, col suo prezzo, il quale è solito
prezzo, il quale è solito esplicarsi col termine di mercede o di salario overo di
atteso che in alcuni è solito esplicarsi col termine d'onorario come particolarmente si verifica
in altri causidici; et in altri col termine di propina, come si verifica
iacopo a'rettori delle arti... col salario usato. ulloa [guevara]
altro non producano che debolezza, e col tempo fanno addivenire dementate le persone salassate
nelle gambe e ungere attorno la salasciatura col butirro. 2. apertura delle
, di cavarmi in quattro volte e col salasso e con ventose e con sanguisughe 21
monti, vi-179: la mia teresa col troppo strapazzarsi in assistermi si e ammalata
22-243: la guerra sarebbe un salasso col quale le nazioni che hanno troppo di
soffici, v-2-193: le ragazze, col libro da messa m mano e il velo
è salata e pare sciocca, / col parlarne a mezza bocca / dà di ciò
come chi dicesse, acetoso, salato e col pepe, tutto pizzicore.
ghislanzoni, 16-104: entrò nella bottega col pretesto di comperare cinque oncie di salato
province, ma l'avete pagata salata col vostro carlalberto,... traditore
e mordere quella carne viva, molle col sapore salaticcio del moccio quando uno ha
, riformisti e coiporativisti, hanno finito col persuadere di ciò anche quelli che erano
delle lunghe fiamme cosperso d'argilla o col saldarne. fortis, 1-235: dal
e del cor saldar le piaghe / col licor di questi occhi ond'io le scrissi
saldar le ragion nostre antiche / meco e col fiume ragionando andavi. sanudo, liii-440
cancelliere] saldare le sentenze de'ricorsi, col metterci i nomi de'sei e degli
mio essere venuto costì, è saldato col mio così presto ritorno. -saldarla,
, 1-2-279: non sa come saldarsela col conte, / che gli aspetta [i
disoccupati che si fanno réclame in tomo col pretesto di istruire l'operaio.
e che tutto il mondo ancor vede che col mio proprio sangue è saldata la sua
spranghe e i perni di piombo, accioché col saldatoio di ferro rovente si fermino nelle
curvi, l'uno accanto all'altro, col cannello, col saldatoio, con la
uno accanto all'altro, col cannello, col saldatoio, con la verga di stagno
due pezzi di rame, gli conglutina pure col semplice toccamento. tommaseo [s.
e spossante. ed all'epoca di saldatura col nuovo raccolto, che già gli anni
: egli non rispose verbo, mostrandomi col suo contegno che di tutto avrebbe diffidato
sergardi, 1-320: tutto si cangia col girar degli anni, / e le
fa in molte maniere: e massimamente col vetro, con lo smalto e con certa
g. stam-pa, 147: voi sol col passo saldo e passo certo / in
delle altre scritture, ma negò della cifra col gran cancelliere ballarino. ritornato altesame la
vieni, salda fortezza, / e col potente braccio / ch'ogni durezza spezza
/ sì tosto fu 'l su'cuor col mio saldo. tortora, 11-68: erano
si reca in su 'l saldo, smaccarlo col farsene beffe; e quando egli beffeggia
beffe; e quando egli beffeggia, col saldo e col vero fermarlo.
e quando egli beffeggia, col saldo e col vero fermarlo. -stare in
mando per il saldo del credito vecchio col « fanfulla » do menicale
un debito. lippi, 3-61: col fine e saldo d'un buon prò vi
carducci, ii-9-236: sono riuscito a vincere col mio fiero e solitario contegno le piccole
». leopardi, 32-141: imprenderà col latte / dalla cara nutrice ogni fanciullo
sorte di sali 1 quali, mescolati col ghiaccio, gli accrescono forza e vigore
come si levano le macchie d'inchiostro col mezzo del sale di acetosella.
e cui la terra soffre / sol perché col mantello si ricopre / del fare il
lo voglio recusare; e benché il sale col quale voi lo condite sia alquanto austero
molta compostezza le mie stesse argomentazioni, e col pepe e col sale dell'autorità scientifica
stesse argomentazioni, e col pepe e col sale dell'autorità scientifica. -con
rapa, n. 4. -condito col sale, di sale: saggio, assennato
tutte le sua risposte erano condite col sale. erano moltissimi cittadini che pe'
, xi-34: quest'accostamento s'accolga col granellino di sale. -in forma
, non debbi ucciderla, né manicartela col sale grosso. grazzini, 9-91:
i-335: sarebbonsi egli e agrippina manicati col sale. -mettere il sale, un
pepe, n. 6. -parlare col sale: rivolgersi a qualcuno in modo
; e mi pare che abbi parlato col sale. -pepe e sale o sale
numero di quella rivista c'è proprio col nome mio un articolo ch'io non ho
diventato di sale. -rispondere col sale e col pepe: ribattere in
sale. -rispondere col sale e col pepe: ribattere in modo molto risentito
cantù, 3-276: mariantonia mi serrava col gomito, sicché io ringoiai un poco
poco e due; poi scoppiai a rispondergli col sale e col pepe, e tiratici
poi scoppiai a rispondergli col sale e col pepe, e tiratici fuor della pigia,
4097: troppo ha sale la cena col pranzo / dell'altrui pane. pasquinate romane
di sale, / dice pasquin che col mondo ragiona. cantoni, 755: era
e zucca senza sale, / a profumar col solfo un loco tale / che contra
guasta. ibidem, 320: via col sale fa impazzare. ibidem, 324:
targioni tozzetti, 12-10-279: di granito distinto col nome di granitella e di salella ne
carro d'oro per salettiera ca buoi e col bifolco. sermini, 300: se
, sempre dalle frondi si comincia ammorsare col bon suppare nella salettiera l'ammorsato più
francesco. bisteghi, xcii-il-34q: chi col dare troppo forte alla palla, sarà
forte alla palla, sarà causa che col balzo sorta fuori della linea di detti
soavi; e l'acqua vi traspariva col fulgore della madreperla. lisi, 1-216:
salice stesso, le cui fronde, ricadute col tempo sino a terra, hanno le
canne di questo registro erano anticamente costruite col legno di tale pianta.
.. si mangia acconcia nell'aceto col nome di 'bacicci'. sono anche appetite dai
sono anche appetite dai bestiami e mescolate col fieno sono salubri per essi, a cagione
termine [il mito] alla lotta col trionfo di uno dei due avversari:
mio villaggio natale, e voi colli salienti col pendio dolce e sicuro. serao,
della visita del naldi al cilento, col particolare saliente del bicchier d'acqua, a
conti, 434: vive ben colui col poco, / cui risplende in parca
: avea grande questione e isdegno preso col mastino di verona per le saline da chioggia
gabbadeo / che gli stagni la vena / col sale delle saline di cervia. roccatagliata
162: toccatelo [il pesce] col dito; se lo trovarete sodo e rosolato
che soverchie scompongono la sua struttura, col crivellarlo ne'reni, di vantaggio lo
/ che loderanno / 11 nume tuo / col bianco piede frequenza d'estensioni saline,
è lieve io sento; / e col fumo nel grembo e al piede il foco
lo farà sempre, accompagnandola nel suo salire col figlio. -pervenire alla beatitudine eterna
: campidoglio / sovr'altro cocchio salirà col lieto / senato intorno e da soldati cinto
il salir su'cavalli e moderarli / col freno. -porsi a sedere sulle
i-3: guadagnatosi co'donativi i soldati, col pane il popolo e ogn'uno col
col pane il popolo e ogn'uno col dolce riposo, incominciò pian iano
aretino, 20-66: percosso la porta col piede, che gli fu aperta al primo
: il balletto 'russo'nacque per reagire col suo amaro, col suo acido, col
nacque per reagire col suo amaro, col suo acido, col suo legnoso, col
col suo amaro, col suo acido, col suo legnoso, col suo povero,
col suo acido, col suo legnoso, col suo povero,... al
man mano salito le classi, era uscita col pezzo di carta.
righetta di legno simile a quel ferro, col quale si serrano le porte, che
il saliscendi, aprì, e v'entrò col suo compagno. moretti, ii-270:
legno, sì ch'io mi baloccavo col cordoncino movendo la spranghetta su e giù
salottino, insieme bisca e scannatoio, col canapè di raso... su cui
12. locuz. fare saliscendi col pomo d'adamo: muoverlo in su
, dimenano le ganasce; fan saliscendi col pomo d'adamo, si dànno delle arie
delle arie da rurali 'adorano'le fave col pecorino, e in mancanza di spettacoli
, non esistono più, si rifanno col teatro dialettale. = comp. daltimper
, affinché non sieno sdrucciolose nel poggiarvi col volo. 3. curva di una
di largheza per ogni testa che riferischino col batter nella volta di sopra.
. mandarono dugento cavalieri e millecinquecento masnadieri col vicario di mugello nell'alpe e presono
se saranno maggiori, potranno i difensori rispingerle col mezo dei capi che avanzaranno sopra la
cibo salso che fa molto salivare. col salivare si sgonfiano te gengive. dossi,
, se meglio fosse procurare la salivazione col mercurio dato per bocca. a.
: non sa che 'l liscio è fatto col salivo / de te giudee che 'l
fiorite, verde e chiare palme / col proprio sangue riportasti quando / più sostenevi
dominarsi prima degli altri, e tornò indietro col sorriso sulle labbra e la tabacchiera in
volanti e segnatamente per congiungere la gomena col viradore quando usavansi gli ormeggi di canape
catena complessa e ritorta usata, unita col viradore, per salpare le ancore.
di trinchetto incaricati di salmastrare l'àncora col viradore o col cavopiano, quando si salpava
di salmastrare l'àncora col viradore o col cavopiano, quando si salpava. =
gridatore delle lagune e delle saline nutrito col rifiuto delle reti e abbeverato ai pozzi
le chiese piene di freddo salmastro e col cinema rococò, verniciate di gialli e rosa
pianta). 2. conservato col sale (un cibo). p
xi-228: ci mettiamo a tavola, e col vino di bosco, nero ed effervescente
. cattaneo, i-344: portiamoci ora col pensiero al fine della loro vita;
condotto a far vita solitaria e monastica col mezzo di tal sua cattività. chiabrera,
guisa di nenia. -in relaz. col discorso diretto. pascoli, 534
. = denom. da salmo1, col suff. dei verbi frequent.; cfr
parola scritta, o fu raccomandato alla memoria col canto, o a meglio dire col
col canto, o a meglio dire col salmeggio, il sacro testo.
. brontolalo anche tu, e consolati col trasporto della capitale in firenze. d'
chiesa di dio è la salmodia, col qual nome intendiamo il cantare o recitar
. tabacchi, n-101: la rita arrivò col vassoio. era una trota salmonata bollita
gravi negli uomini e negli animali, designate col termine di salmonellosi: possono sopravvivere a
componente (insieme con lo zolfo e col carbone) della polvere da sparo,
composto risultante dalla combinazione dell'acido salicilico col fenolo, che si usa in medicina
. = denom. da salotto, col suff. dei verbi frequent.
. genere di molluschi planctonici tunicati taliacei col caratteristico corpo lungo al massimo 15 cm
da blainville, che comprende esseri col corpo oblungo, cilin drico
. mediev. salpiga, da connettere forse col class, salpùga (v. salpuga
lxvi-2-262: di carciofi! alla salda col butiro. pratesi, 5-14: un giorno
e senza la salsa; io fredde e col piatto ricoperto fino agli orli di pomodoro
che pure condiscono colla salamoia e mangiano col pane, e servono loro di salsa colla
e servono loro di salsa colla carne e col pesce. de sanctis, ii-19-23:
a colui cui elli presentasse suo nappo col quale elli bevesse. lo nappo del nostro
amici che voi mi avevate cucinato assieme col verga e servito ai lettori con salsa piccante
a ciò che esso potesse pestarvi dentro col suo pestello la salsa. aretino, 20-20
del mare, purgandola dall'amarezza e salsedine col lambicco. d'annunzio, iv-1-940:
per rifarci della magra pietanza di bordo col dar battaglia a tartufi di mare dal
. = denom. da salso, col suff. dei verbi frequent.
ridurlo al medesimo livello, come seguì col mezzo di varie salsiccie, che sono
il primo a far confezionare i salsiccini col pesce. = dimin. masch
gente... sotto le mitragliatrici col sussidio... dei salsicciotti di dinamite
: aveva... attossicato i giovinetti col suo sudore salso come la schiuma del
. buonarroti il giovane, i-358: col medesimo ago / v'infilzerei l'allegri,
lento d'incitar con le voci e col gesto i remigatori. 2.
n-41: affetta un salta e un birro col compagno / e stroppia un tal.
se spuntato fosse, eccoti il cameriere col saltaleone coglierlo in fra le spire e
elastici per calze delle signore son fatte col saltaleone. tecchi, 11-164: «
e in forma di ranocchio, ma col medesimo ordigno. -per estens.
garzoni, 7-242: quei saltamartini propriamente col piombo ai piedi e con la testa leggiera
è. barezzi, 1-438: rimase dorindo col cuore saltante nel petto.
ali di un animaletto quando s'incontrano col sole. 2. persona vivace
, / che fra gente -caunoscente / col bradir s'aita. detto d'amor
perché egli saltò di là dal muro col quale romolo novellamente aveva cerchiato la città
vittorini, 5-260: trotski sosteneva, col suo astratto rigore, che i popoli
oggi pisa? vorrei combattere questa cosa col trentadiavoli. 23. zootecn.
estimato. -nell'equitazione, superare col cavallo uno degli ostacoli fissi.
che saltava la cena. si coricò col viso al muro e dando le spalle al
... deliberò di guastarle, col fare loro addosso una incamiciata, ìaltò
saltò un ponente in campagna tanto furioso e col mare sì grosso, che nell'ammainare
allibito e pusillanime che avrebbe dato la benedizione col mescolo ai cucina, nulla nulla che
.., di fabncare un cimbalo col quale si potessero modulare li tre generi
. maestro con ostro, il saltarello col cogollo. 8. in congegni
[l'italiano] nella sala da gioco col sentimento di impegnare una lotta all'ultimo
, recati innanzi giovanni batista m pregione col collo tagliato, il capo di tanto profeta
saltatore e uomo rissatore, duran poco col lor signore. = dal lat.
ambula- zioni notturne: lo veggo andare col saltellamento stanco e la smilza groppa arcuata
, 1-305: ecco capitare tutto saltellante, col garo- foletto all'orecchio, il cigaro
saltellante, edoardo giretti sembra annunciare già col suo aspetto, tra il bonario e
nel noto fiume, va saltillando e fremisce col capo levato in alto lussurioso e lascivo
dicendo che il verso omerico piomba insieme col dio con una maestà terribile, saltella
lascio cascare la corona e passo via, col fingere di non me ne essere avveduta
lui nel suono della tromba, laudate lui col salterò e colla citerà. s.
nablo o salterio e altri strumenti che col nome di organi furono tutti egualmente chiamati
tal viaggio: / de la battaglia col campion san pero / om di su'osterò
del re carlo i a penna, col salterio scritto minutamente. g. b.
trovai che dice... 'ablattatus'col 'b', che tanto vuol dire quanto persona
il fanciullo rompe il capo al maestro col salterò. lippi, 8-57: fu
, 9-233: quelle vecchie loro / col fazzoletto sul viso a salterò / e
fazzoletto sul viso a salterò / e col cappel col nastro sottogola / e la federa
viso a salterò / e col cappel col nastro sottogola / e la federa usata sotto
romuoldo si accinse più che prima a sedarglielo col dolcissimo salterio di questa novella.
2-161: si pose a caminar su tacque col saltimbarco disciolto, che, sventolando,
sciutto e salvia, infarinata e cotta col burro in te game.
: io birichi- nescamente feci un salto col quale dalla cattedra fui in terra tutto
l'hanno e co'calci pesto e col tumulto oppresso. -di animali.
ho detto che era con me e col rosati al caffè di napoli; ma da
poco larghetti, e facendo un zoppetto col destro in terra, tirarà il sinistro indietro
terra, tirarà il sinistro indietro inarborato, col quale farà un sottopiede al destro.
buon educatore per bianca... col tuo aiuto lei potrà compiere quel salto
un nuovo argomento di riflessione senza legami col precedente. s. agostino volgar.
sedia con l'uno de'suoi rocchi e col cavaliere, avendo il re alla
potrà mai confondere il semplice rivo sotterraneo col canale fatto a modo di sifone, che
che in una materia così grave bisognava procedere col calzare del piombo e non operare a
quieta, recuperi la velocità del moto col ripassare per quei medesimi gradi di tardità
comunicate giusta quella filiazione e quel progresso col quale stanno nell'albero genealogico dello scibile.
. nel nembo / ne venne ascosa e col salubre sugo / d'ambrosia e nifeo
salus (v. salute), col suff. -ber, connesso con ferre 'portare'
= der. da salutare1, col suff. degli agg. verb.
salutanvi tutti li fratelli. salutatevi insieme col santo basciamento. salutaménto mio è la
= deriv. da salutare2, col suff. dei sost. di origine pro-
al quarantesimo giorno, sono distinti, col nome di celeri o acuti, dai
contro le offensive di quello protogeo conosciuto col nome di 'plasmodium', costituivano alle porte
aveva differito e differiva tanto a moversi col prudente e salutare oggetto di procurare la
. lo pastore... dica col profeta al signore: « la tua
. fiore [dante]. i-75-1: col capo inchin la donna salutai, /
al suo lacchè la cura di salutar col cappello. carducci, 006: va
andavano senza dir crepa o salutando appena col cappello. d'annunzio, i-457:
padre si leva, entra in una stanza col figliuolo, il quale lo saluta per
ovazioni (o, neltimmagine poetica, col canto degli uccelli). f
saluta / e io ricambio il saluto col mio cuore borghese / che sa già cosa
riceve da un suo dono. -seguire col canto un maestro, assecondandone i cenni
. / e tu comincia a salutar col riso / gl'ispidi genitori, o prole
/ parla di me col tuo cenere muto; / ma io deluse
, iii-12: sì gratamente e benignamente col popolo si portò che padre della patria il
che padre della patria il popolo insieme col senato lo salutò. machiavelli, 1-vii-324:
la più frequente è quella che si fa col cannone, che consiste nel tirare un
secondo l'ordine che loro vien dato col fischietto, agitano per l'aria i
è più umile di quello che si fa col cannone: marca un rispetto d'inferiore
queste precedono il saluto del cannone. 'salutare col cannone': significa tirare un numero di
»: lo che fa tutto l'equipaggio col capo scoperto. si saluta così dopo
. si saluta così dopo d'aver salutato col cannone, oppure quando non si può
vuole sparare il cannone. 'salutare col padiglione': significa abbracciare il padiglione e
v.]: 'salutare... col saluto militare': si fa dal soldato
vita. andò a stare a san placido col suo banchetto. né visto né salutato
nera, i seguiti attraverso la cronaca col batticuore di chi spia sulla tela le
, 2-58: in mare si combatte col ferro, col fuoco e con l'acqua
in mare si combatte col ferro, col fuoco e con l'acqua, quasi
condotti in francia, carlo per trattar col re della salute del padre e del
ducati. poerio, 3-137: pugnando col trace / fu l'alta virago d'europa
virago d'europa salute. -chi col proprio operato assicura ad altri benessere,
medico ancora: / « bisogna medicar col tal sistema; / senza di quello non
qual pregio avrai di posseder virtute / col nostro danno, e per ì'incarco poi
: mi disposi io da buon cristiano, col salutevole sagra- mento della penitenza. cesari
= deriv. da salute, col suff. degli agg. verb.
al fondo troppo dannificato, salutevolmente si cura col disolamento dell'unghia. -recando