furfuracee nel mento. foscolo, xv-375: col crescer degli anni quest'affezione naturale crebbe
= deriv. da periodico1, col suff. dei nomi d'azione.
giro del primo quadernario che s'intreccia col secondo. manni, ii-48: il
. = denom. da periodo, col suff. dei verbi frequent. periodizzazione
mondo i lor periodi biformi! comincian col riso e ricontran la chiusa del pianto
periodo parziale. mazzini, 93-32: col 1867 finì il primo periodo di vita dell'
martini, 2-2-166: erodoto da megara restò col cauto vincitore in periodo, cioè per
. sono la periodo, che si forma col nome, col pronome, col verbo
periodo, che si forma col nome, col pronome, col verbo, col participio
forma col nome, col pronome, col verbo, col participio, con l'adverbio
, col pronome, col verbo, col participio, con l'adverbio, con
(v. ottico), col suff. awerb. perioptometrìa, sf
con quale profitto la contessa proseguisse, col sindaco di san vito, queste sue virtuose
= denom. da peripatetico], col suff. dei verbi frequent.
d'annunzio, iv-2-1354: dianzi si navigava col periscopio immerso. tutto il battello è
= deriv. da peristilio, col suff. del part. pass.
integro ancora, aereo sul ciglione e aperto col maestoso peristilio di qua alla vista del
secondo, in cui è la bocca, col primo oppure col terzo. -in
è la bocca, col primo oppure col terzo. -in parecchi molluschi gasteropodi,
dipinta la b. v. in piedi col bambino in collo, che ha da
, 4-58: si fermò timida sull'uscio col pentolino in mano, e stefano capì
= deriv. da peritettico], col suff. gr. -oetsr (<;
-esperienza acquisita con l'età o col tempo. sansovino, 2-130: licurgo
loro principe. muratori, 7-ii-12: col tempo... prevalendo l'ignoranza anche
pregò meser guglielmo che fussi contento aconciarlo col cardinale niceno per avere piena notizia delle
tempi, intendendole nella sola lettera e col rigoroso senso grammaticale, desiderarono come per
e con l'aria hanno più propinquità che col mare; e dall'aria pigliano il
, 786: se dal cielo tubi / col giu giu di colomba il dolce tuono
(per la forma delle gocce), col suff. del pari. pres.
un corrente fiume / donna m'accese col suo vago lume. ibidem, lxxxiv-17:
i placidi flutti, invitando i nocchieri col sorriso fallace, ma vi tuffaste nel
o. targioni tozzetti, ii-69: col nome d''orzo di germania o
4-52: questa è la bocca, ove col bel cinabro / perleggia il dente e
= denom. da perla1, col suff. dei veibi frequent. pèrleo
. = deriv. da perla1, col suff. dei nomi d'azione dei
dell'alba / ferma e muta / col viso alzato / davanti al tempio / una
. da perlite, n. 2, col suff. dei nomi d'azione.
forza di tenere allegro e senza pensieri col suo ragionamento qualunche fusse più malinconico,
pietoso e lagrimando. (la fante col secchio al pozzo). =
diana con ardente spiro / conforma sé col figlio di
parte di un'unità speciale dell'esercito col compito di procedere in avanscoperta e spiare
tendenza a indispettirsi, irritarsi, risentirsi col prossimo, in maniera per lo più
sofà, ascoltavamo una vecchia permalosa, col nastro al collo e la mantellina di
: i partigiani degli eserciti permanenti finiranno col discuterlo e col tentare di confutarlo.
degli eserciti permanenti finiranno col discuterlo e col tentare di confutarlo. -sm.
per i suoi versatili svaghi di viaggiatore col 'permanente'. banti, 8-203: il
banti, 8-203: il padre, col suo permanente ferroviario, cominciò a scorazzare
è continuato da due altri giudizi: col primo si afferma l'unità del nostro io
afferma l'unità del nostro io; col secondo si afferma la permanenza dello stesso io
deriv. da permangan [ico], col suff. dei sali; cfr. ingl
veronese ant.), da confrontare col fr. ant. parmain (nel sec
questi versi poi quella notai, / permendo col mio stilo ogni su'altezza.
= deriv. da permesso2, col suff. del part. pres.
mi permetto osservare -disse un contadino — col vostro permesso, massaro tonno, che vorrei
che guerra, acciocché non, te ottimo col pessimo di tutti li uomini giugurta permischiando
quale ha congiunta l'umidità e buona permistióne col secco terrestre, s'appigliano, vivono
, acciocché facciamo vituperosa permuta dell'eterno col temporale. 2. ant. mutazione
..: si permuta il grano col vino, ovvero la casa con la vigna
e di scienze son forestieri: poterono col commercio comunicarne alcune a'confinanti, essendo
sestile / s'è permutando la luna col sole, / o anche l'oriente s'
gradi di facoltà permutatrice, scemandosi questa col variare delle circostanze in un altro,
3-1-337: avendo già fatto una permutazion col vicario e fattore del vostro vescovato di certo
, sotto il nome delle gravezze, col favore delle guerre. ancora queste permutazioni
ad questo comnestabile, che facesse rascionamento col papato de far permutazione, che lo castellano
palladio volgar., 13-6: confettiamo col sale le peme e 'l lardo.
tartufi. e. cecchi, 7-72: col padrone della bottega e con
... bue falso et uomo col cuoio da pigliar pernici. -da
: se la mia matrigna potesse mangiarmi col sale, le saprei meglio di una pernice
hai eletti. reina, i-223: col parlare si dicono parole oziose, col tacere
col parlare si dicono parole oziose, col tacere si covano pensieri perniciosi. botta
approffittai della sua perniciosa insonnia per parlare col medico davanti a lui.
la pernice... non fatica molto col covare sopra i suoi polli, anzi
minori sparate insieme con una palla maggiore col cannone o col fucile. guglielmotti,
con una palla maggiore col cannone o col fucile. guglielmotti, 640: 'pemiciotto'
, le pallette minori che si sparavano col cannone ed anche col fucile oltre alla palla
che si sparavano col cannone ed anche col fucile oltre alla palla grossa di calibro
poi, il duca cosimo gli fece col tempo rimettere al loro luogo con perni
maschio e f il qual si volge col perno g h. -asta di legno
libbra), dove l'equatore s'incrocicchia col zodiaco. e. cecchi, 8-103
chiari, 5-69: li nostri amanti, col solito tiro a quattro e preceduti da
. viani, 19-349: le scarpe col tacco a pero altissimo davano alla ragazza
le barene col legname delle foreste e col pietrame delle mine. barilli, 5-103
pendono a guisa di radicioni, fatti col tempo d'alcune congelazioni d'esse acque ne'
. algo va de pedro a pedro, col nome proprio pietro per pedro.
; / quasi per mezo lo partì col brando / persino al fondo. libumio
da lui. tassoni, 304: vedilo col mantel spelato e rotto, / ch'
personaggio liberò la città dai topi incantandoli col suono del suo strumento (e,
quadrature bieche e con molta fatica condurle col pifferello, ch'è uno strumento di
portare in su la bara da duo etiopi col pifero inanzi, ma nominare il luogo
che lungo tutta la via vi accompagnavano col cupo ron-ron della zampogna, col malinconico
accompagnavano col cupo ron-ron della zampogna, col malinconico lero-lero della ciaramella, con le
fuori tono; dice: « io lavoravo col barretta, lo conoscete il barretta?
rallegrano anche più di quelli di marinai provenzali col pifferetto e col tamburinello.
quelli di marinai provenzali col pifferetto e col tamburinello. -acer. pifferóne (
cantù, 3-276: scoppiai a rispondergli col sale e col pepe, e tiratici
3-276: scoppiai a rispondergli col sale e col pepe, e tiratici fuor della pigia
nel pigiammo esotico e scomodo, ma col sembiante riportato dal sonno a una semplicità
si aprì, e irruppe dentro, col suo pigiammo celeste, a piedi nudi
del caffè: la pigiava e sventrava col cucchiaino. -assol. g
asciuga le lacrime, lui si tampona col fazzoletto uno strappo sul labbro, pigiano
. esercitare una pressione, in partic. col corpo, con le mani.
vuol pigiare con te / lazaro e azzuffarsi col mosto. -per estens.
, si mettevano a battersi il petto col pugno, a gridare a squarciagola:
il muro, e vi si pigiava sopra col petto per vederci meglio.
una pressione con la mano o col corpo. - anche: urto, spinta
diodata, che gli voltava le spalle, col petto pigiato contro la ringhiera,.
lungo bastone forcuto nella sua cima, col quale si pigia il tino, cioè
le sta sopra / bussa 'l palco col manico. batacchi, 3-86: chi si
= deriv. da pigione1, col suff. del pari, pres.;
in cotal stanza rilegato e posto / col sollion v'agghiaccerebbe agosto. / io voglio
ferro a modo di una vanga, col quale i montanini sbucciano ne'bigonci le castagne
d'una vanga; vi s'appunta sopra col piede e si grattano le castagne per
. gemelli careri, 1-i-27: fuggimmo col nostro schifo, senza che i marinai
, 1-52: alla mia presenza, minuzzandolo col coltello, se lo pigliavano in pipa
scudi. forteguerri, 6-36: ricciardetto col suo bussolotto / gli andava appresso e
un'altra mano di sorboni / dar col ricordo: questa è cosa umana, /
pigliare tanto per fuoco e tanto per taglia col consenso del re. de luca,
, 3-95: fui eletto per li consoli col consiglio dell'arte per un anno,
235: operò con garzia che trattasse col suo re alfonso a volere pigliare il
che sarà così: ora vogliono stamparla col mio nome. pavese, 7-84: correvo
nardi, i-42: avendo prima dato ordine col signor pagol orsino, condotto dai fiorentini
tommaseo, 2-vi-72: il dialogo del capitano col re piglia ventiquattro versi.
malpighi, 1-197: gl'istessi filosofanti, col progresso delle osservazioni et età,
, lxxxviii-ii-581: tanto quanto può pigliar col dente / sanza discrezion mordendo piglia,
del savio fanciul giosafae, / che col suo mastro la question piglia / e spesse
lo studio sanza desiderio guasta la memoria col non ritenere cosa ch'ella pigli.
/ io strinsi el vento, e lei col somno sparse. equicola, 53:
doi capi per la bussola'è cercar col mezo di doi luochi lontani il vento e
i miei amici... col revisore giuocavano d'astuzia, pigliavano giri
che il popolo non si turbasse: teneasi col popolo grasso, però che erano le
volete fare? vi terrà inquieto eternamente col pigliar muffa sopra ogni bagattella, per
in luogo di perdizione; va a star col padre, è detto tutto. vittorini
piglio con me, me la piglio col tempo, me la piglio con tutti!
, 3-36: piglia l'amico tuo col vizio suo! -chi dorme non
et uccisolo sarebbe il contrario, incontanente col suo morso il picchio nel cospetto del
per una parte sola entrava a compagnia col nome del suo liberto quinzione trafficante e
buti, 2-801: vagheggiatrice e pillatrice col suo sguardo di cui ella ragguardava.
piglio ad alcun ristoro, si pose col suo carissimo maestro e con buona guida
. ariosto, 41-98: nell'elmo / col braccio manco gli ha dato di piglio
salir ai lodi / che acquista l'uom col senno e con l'artìglio. a
: qualora egli [napoleone] accennava col capo di salutare le genti, non
davanzati, i-34: il divino agusto col piglio e con lo sguardo atteri ad azio
è quella delle pitture sui vasi antichi: col nasetto insolente, la bocca larghetta,
faccia ciò che vuole il fiorentino / col veneziano, suo compagno fino, /
buzzati, 6-54: per via camminavano col piglio sdegnoso di principesse irraggiungibili.
una lettera di due pagine, scritte col piglio di chi è avvezzo a poche
il pio costantino, scrive niccolò speciale col fiero piglio del dante, il pio
pigmentum (v. pigmento), col suff. dei nomi d'azione.
. monti, 3-8: schiamazzando, col romor che mena / lo squadron delle gru
contrasti / de le guerre pigmee, col rostro acuto / colse del mar vermiglio i
il pigmeo divenisse gigante, fu costretto movere col solo suo esercito contro besbes kassà.
= deriv. da pigmeo, col suff. che caratterizza i ceppi razziali
pieni di fango e di pollerie rispondevano col loro interno disordine alla promessa delle facciate
per impedire l'ingresso di coipi estranei col liquido. cguglielmotti, 1310: 'pigna
scrimoli dei colli e dei monti tutti col loro profilo a mucchio e a pigna culminanti
mucchio e a pigna culminanti nella chiesa col suo campanile a freccia,...
una mezza del detto aceto distillato e mescola col detto letargirio e metti in una pignatta
pignatta della pece a dipingere le falcette col martello. -pentolaccia usata nel gioco omonimo
nei vascelli inimici, si rompono e col fuoco, che portano seco, fanno grandissimo
, 327: non solamente si combatteva col ferro, ma con fuoco lavorato e
di catinella, se è di rame col manico orizzontale, che serve per mettervi
in un altro pignatto e poi gli minestrate col formaggio. s. bernardino da siena
= denom. da pignolo2, col suff. dei verbi frequent.
al davanzal del finestrino, / chiamandoli col miglio e col pignolo. -per estens
finestrino, / chiamandoli col miglio e col pignolo. -per estens. seme del
. jahier, 147: parlato a solo col piccolo capitano che organizza così bene il
. pignoncèllo. viviani, 1-39: col rincalzarle a luogo a luogo per di
da sotto in su, seria seria, col paniere infilato in un braccio, e
toneggiando e ruota; / l'altro col petto 'n terra / vien pigolando e serpe
ritardo s'affanna e pigola alle prese col coltrone di cuoio troppo pesante. pratolini
grassi e grossi e oziosi, che col pigolare, spaventare e altri artifici avevano
volea cantar, ma gl'importuni / col tanto pigolar vincon gli avari. genovesi,
relazione con una prop. subord. o col discorso diretto. caro, 12-i-147
. = denom. da pigro, col suff. dei verbi frequent.
grandezza è simile a'cerigoni, ma col grifo più brutto a vedere, ed ha
il barone rochendorf. giannone, 1-i-529: col pretesto che i napoletani fossero pigri e
il giorno ornai vicino / s'udia col canto il coronato augello, / quando pian
che vuoi e fanne prima il saggio col fuoco per sapere se ria polvere] è
vigilie e co'digiuni e colle fatiche e col mal patire affliggono se medesimi e vogliono
piccioli gli offici che passavano gli spagnuoli col mezo del conte della riviera, né
sento un augellin che si rallegra / col dolce canto suo del sol nascente: /
d'un dito... e sopra col punzone o madre vi s'intagliano le
della patria immortale belliferante spalla a spalla col tudesco. = dal lat. pila
orizzontale e consentono di spostarla in avanti col procedere dello scavo. -pila telescopica:
di como insegnò a sviluppare l'elettricità col contatto di due metalli inumiditi, inventando così
sono quelle nelle quali si ottengono correnti col solo contatto di sali solidi eterogenei,
rosolato nel burro, cotto in forno col doppio del suo peso di acqua bollente (
= deriv. da pilastro, col suff. dei nomi d'azione.
come pilastri, / mangiando fave senza pan col guscio. b. giambullari, i-650
, siccome anche il miglio, spezialmente col latte, dà una poltiglia non disgustosa
così appellavansi castore e polluce perché rappresentati col pdeo. 2. bot.
rovescio sottomano, / mentre e'pigliava col destrier puleggio. f. d ambra,
il cavo a'cucchiai, battendo forte col martello il pezzo d'argento sovrapposto al
lungo e costoso. dappoi si economizzò col fonderle entro stampi 0 pirelli.
ritta, come la facevano li antichi col pileo e con una delle mani innanzi.
, con cappietti di quando in quando e col pileo frigio ricurvo, se ne vede
dirsi / e un ferreo scettro alzar col pileo in testa. d'annunzio, ii-38
colui fosse stato vestito come un milord col pileo in testa e i solini inamidati,
con la piletta dell'acqua santa, aspettava col capo chino sul libro aperto dei santi
., di etimo incerto (connessa comunque col lat. lignum 'legno', per l'
, pillacaroso, pidochioso, rognioso, col malanno che dio li dia a lo
mazzeranga. tanaglia, 1-834: segnisi col passino quando è asciutta / la terra
i conciatori usasi per battere le pelli col pillo. = denom. da pillo1
), agg. battuto e compresso col pillo; rassodato e costipato a colpi
olio purissimo degli arbori degli olivi e col pilo costretto, acciò ch'egli arda nella
stessa direzione dell'asse del cono. col pillo si pesta la terra nella forma
'pillo'è nel popolo fiorentino l'arnese col quale i bottinai ammestano i bottini o cessi
ma di 'fumus terrae': dorata sì ma col tossico in seno. emiliani-giudici, 1-182
la pillola coll'accrescimento di soldo, col bel titolo di presidente. da ponte,
. 3. locuz. fare col boia alla pillotta: essere sottoposto alla
andar legate / in ponte a far col boia a la pilotta. = dal
o tu vedessi com'io fo col braccio, / tu mi diresti certo
crudeltà, distruggevano loro addosso il lardo col fuoco e gli pillottavano. bracciolini,
affin di scotolar borse spilorce, / col farsi il mitridate de'composti. =
arrosti d'agnello ben pillottati collo strutto e col burro. 2. per
, lxii-2-vi-160: con fruste di cavalli, col tormento della corda, con ferite,
un altro minore di tre piede e mezzo col ferro pur triangolo di cinque oncie,
nelle conce misteriose dei suoi vagelli rimosse col pilo di legno ora da un silfo
; hanno di più i fiori inferiori col calice diviso in cinque lacinie; cinque
del calibro dell'orificio (e col perdurare dello spasmo si produce un'iper
ariosto, 23-16: così si parte col pilota inante / il nochier che
dessi, 7-139: si fermò a parlare col pilota di un rimorchiatore, un genovese
2-3-123: i convitati prima si sfaman col riso, poi del rimanente piluccano a
tal maniera / da viver da signora col mio bel baldissera. c. gozzi,
ricordi a carlo avea dati maligni / col 'credo'in bocca e coll''avemaria',
benedetta. baldini, i-290: don liborio col libro aperto in mano fa dall'uscio
che lo compongono; hanno i fiori col solo calice imbutiforme quadrifido, gli stami inseriti
dette due ceffoni. (questa circostanza col suo pimento di volgarità, chi sa
: ho rivisto la nostra camera, col fuoco di pine acceso nel caminetto.
il suo naviglio con bussola vetusta, / col buon pinàce di manico sicuro, /
è niuno che non tocchi il del col dito quando l'amica... ti
veniero, 43: sen vien un ortolan col pinco duro, / dicendo: tu
: l'ode... col chiabrera si allargò pindareggiando e si sbiz
per mantenerli, perché natura quelli che col tempo consuma col vento vi risemina e
perché natura quelli che col tempo consuma col vento vi risemina e con le foglie
voleva darle due schiaffi se la incontrava col barone, in parola d'onore! e
vive. ceresa, 1-1055: harpocrate col par non fu mai picto, /
guardavano soavemente il nuovo venuto restando col bulino o con la sgorbia a mezz'aria
g. rucellai, 460: direi come col gonfiato ventre / l'idropica cucurbita s'
. serafino aquilano, 309: l'occhio col pianto ognor vi pinge e vede,
/ quella beltà, ch'ogn'or col mio pensiero / via più bella ping'io
io volto el subbio, / pingendo col mio stile in versi ghiotti / de
molle fatte di ferro grosserie, e col martello si pingono innanzi, di sorte
smisurate rote in sé ritenuto, ma col pinger dell'onda arrestata, aggirandole,
1-417: al ciel salia / volubile col fumo il pingue odore. settembrini [
facilità delle annate floride e pingui, finita col decennio a giobbe fecondo di figliuolanza ormai
pingueggiò. = denom. da pingue col suff. dei verbi frequent. pinguetùdine
i. suggerisce di confrontare la voce col fr. ant. pinière 'bosco di pini'
pinifero capo ergendo, dolce / imminenza sostiene col fronzuto / sopracciglio. cesarotti, 1-vii-107
che questo crostaceo vivesse nei migliori termini col proprietario della conchiglia ove vien trovato,
natura per inganno, / per coprir col color la sua tristezza: / come ai
di questo nuovo acquisto, che designeremo col nome triviale di 'pino americano'all'
biscotto, un bicchier di malvagia, / col quale un pinocchiate aggiugnerai. bandello,
coi suoi occhi d'oro / cerchiati, col palato e il becco d'oro;
infranse / lutezio ch'a la porta era col foco. b. davanzati, i-222
occasione / faceva in su e in giù col pintentello. = voce di origine
giorno in mille tronchi pinta / e col tuo volto el mio dolor compenso.
: io vego oggi la vedova andare col mantello longo, essare increspato, colla fronte
buono colore di foglia morta e col gambo giallo puntato di rosso...
enorme, cui avevano legate le pinze col fil di ferro perché non mordesse davvero
sia punteruolo, quale qui lo chiamono col nome di pinsacchi del grano.
pascoli, 411: crebbe il vario favellìo col giorno. / montava, per tagliare
anche assol. -per estens. colpire col becco, becchettare. pirandello, 8-53
, eseguita con somma delicatezza dal chirurgo col mezzo delle pinzette. -mollette per
nel signif. di 'essere piccante'), col suff. di [matrimonio, \
, occupate e ilari, le mostravano col loro esempio come anche là dentro si
.. / giace la pia, col tremolo / sguardo cercando il ciel.
, che 'l ciel trastulla / sempre col canto di quei fuochi pii / che di
verità è sempre un processo di lotta, col quale essa si viene liberando nell'errore
governatore fisher, mentre andava facendosi colare col cucchiaio, sulle sue fette di daino,
. 11. ant. ventaglio col fondo punteggiato d'oro. metastasio
grecia, cioè con le nozze celebrate col farro. c. i. frugoni,
fa la pioggia e il bel tempo col comune. -muovere le mani a
ma che forse potrebbe essere meglio connessa col provenz. ant. piola, forma apocopata
mi par essere cavol diventato / che col piuol si fa la piantagione; / intendere
= deriv. da piola1, col suff. del pan. pass.
boccaccio, 9-12: caio mario, col padre cresciuto dietro agli eserciti facendo i
levata la camiscia e preso il pivuolo col quale egli piantava gli uomini e prestamente
de'medici, 5-11: le fave col piuolo / le so por ch'è un
avendo già il griffone drizzato il piviolo col quale si sogliono piantar gli uomini,
villani, 3-6: medicava per carità col piuolo di diogene le ferite soppanno delle
piolo, lesto al suo dovere, / col coito rapido come una sparatoria. /
, che due uomini portavano mesti, col viso bagnato, coi panni inzuppati.
mi par esser cavol diventato / che col piuol si fa la piantagione. domenichi
castagne vogliono... essere seminate col piuolo in luogo fresco piuttosto al bacìo.
al bacìo. salvini, v-2-4-4: col piuolo, che è legno tondo appuntato,
trentatré piuoli di pietra. -conficcare col piolo e col martello: inculcare a
pietra. -conficcare col piolo e col martello: inculcare a ogni costo,
deve conficcar nell'orecchio prono la verità, col piuolo e col martello?
prono la verità, col piuolo e col martello? -fare il piolo:
far ribotta; non fare il piuolo col capo al sole e la pippa in
cerulei in certi calicetti ispidi e glutinosi col seme negro. lastri, i-87:
i-374: ajon s'abbassa e va sotto col capo / e con un morso una
parte piombò a fondo, parte andava col nuoto, piuttosto differendo che fuggendo la
spiccò un salto e piombossi nel fiume col brando in mano. 2.
dicendo che il verso omerico piomba insieme col dio con una maestà terribile, saltella
, 4-45: eccomi curvo al piano / col mio corpo che piomba, / per
gemono. 11. fissare col filo a piombo la direzione perpendicolare.
poi colla pietra lo volto e poi col fuoco lo fé arrostire in sulla grata
procurarono di mano in mano di ristorarsi col rincarire i generi ed i prodotti.
con la patente piombata de la condutta e col stendardo, quale è molto bello.
al vento, / perch'io lei punsi col piombato strale, / e col dorato
punsi col piombato strale, / e col dorato lui, di che or mi pento
suoi barbacani 0 modiglioni di pietra, col suo parapetto merlato, che corre loro
tr. disus. rilevare, scandagliare col piombino. crusca [s. v
l'altezza de'fondi o le diritture col piombino. guglielmotti [s. v.
:... scandagliare, accertare col piombino, adoperarlo. 2.
piombinatóre, sm. disus. operaio che col piombino cerca il punto dove le condutture
, con avere un perpendicolo o piombino col suo filo, percioché tenendo il filo
insù e 'ngiù dimena un pezzo / col piombin, non resta punto / chi all'
, che ci rimorchi fino alla spiaggia col piombino alla mano per iscandagliare il fondo
compressa. 5. legnetto, lavorato col tornio, intorno al quale si avvolge
bresciani, 6-x-330: la marchesa venia col suo tombolo e i suoi piombini da fare
, v-1-271: il telaio della bulli col suo rumore arcaico, coi suoi panconi,
, onde un ciompo mostrògli un votacessi col piombino e disse: ser piero,
nel levar l'ostruzioni, possa oprare col proprio peso, servendo come di piombino
discenderlo nei doccioni del cesso, affinché col suo peso cacci giù le materie che
occhi il prelibato magnifico teopolo, non col colore, ma col piombino. r
magnifico teopolo, non col colore, ma col piombino. r. borghini, i-160
abbia avvertenza non far prima le linee col piombino, perché vien poi il disegno macchiato
colline colle seste, collo squadro e col piombino in mano: scrivere versi metricamente
colle seste, collo squadro e col piombino in mano, misu
lapis dev'esser piombino per potersi cancellare col pane fresco. baruffaldi, iii-31: se
intorbidato da color piombino o pavonazzo, sfumato col giallo. l. pascoli, ii-218
lana, posto alquanto a lungo in contatto col piombito di calce, annerisce.
. f. frugoni, 2-377: virtù col lustro e col decoro / rende vii
frugoni, 2-377: virtù col lustro e col decoro / rende vii, come piombo
è in cima; / ma se col calce offendi, / contrario a quel v'
e un idrossicarbonato di piombo, noto col nome di biacca, usato come pigmento
in natura, per lo più combinato col solfo in forma di galena o piombo
tornando a dietro, andammo tutta la notte col piombo in mano. d. bartoli
oscurità non si poteva vedere, camminavano col piombo, scandagliando di sovente in dodici
, 1-vi-47: conviene... navigare col piombo in mano per quante istruzioni uno
il rimbombo, / uccise in mar col fulminato piombo, / nel cor percosso,
se no ve la faremo abbassare noi col piombo. bocchelli, 1-i-260: a
, indarno sognò di poter durare a reggersi col piombo e col capestro. mazzini,
poter durare a reggersi col piombo e col capestro. mazzini, 2-206: le poche
libertà, gli sgherri della borghesia rispondono col piombo! -anni di piombo:
la penna, con il piombo o col lapis, da ambedue i lati si verrà
opere degne di essere impresse non già col piombo, ma coll'argento, perché
dispersi come insetti da una suppellettile trattata col petrolio, quando si apriva la pagina
piloto... s'avanza piano col suo passo marino, con allargate le gambe
. -andare, camminare, procedere col piè di piombo o del piombo:
essere pigro a rizzarsi. -ballare col calzare del piombo: fare a malgrado
, 39-v-175: chi è uso a ballare col calzare del piombo, molto più,
piombo con lentezza infinita. -vivere col calzare del piombo: essere riservato,
, sciagurata, che sempre son vivuta col calzar del piombo e non mi son mai
: aggiunto... che, unito col nome generico di acido, serve a
avevano fondato un secolo e mezzo prima col nome di regno di dio.
chi contribuisce con la propria opera o col proprio pensiero allo sviluppo e al progresso
= deriv. da pione, col suff. dei nomi d'azione deriv.
. copricapo di panno o di feltro molle col cocuzzolo basso e rotondo. fucini
bello, / l'ammucchiò nel paiolo, col cannone / di pioppo. d'annunzio
terra erbosa e fiorita, fatte levar col ferro dal prato con gran diligenza.
pioggie... e ciò si farà col covertare d'una corteccia di piote,
dei ripiani salienti sul colle dolcemente e col minor salto possibile tra l'uno e
la notte al vento e sereno sempre col capo discoperto. bembo, 10-ix-26:
(anche nell'espressione scherz. tornare col piovano per indicare chi ritorna a casa
le strambe. monosini, 429: tornar col piovano: 'si quis, pluvio tempore
, che i rematori di soccorso portano col mal tempo, perché l'acqua delle nubi
lavoro fra una piovata e l'altra, col poco aiuto che mi davano i miei
palladio volgar., 2-1: accioché col diletto del sole e dell'acqua piovente
capelli). salvini, v-3-2-19: col capo indietro e co'capelli all'aura
appariva secondata dalle pieghe della stoffa, col capo abbandonato un poco fuor della proda
margo, fra i salci pioventi, / col compianto de'queruli venti, / tu
sopra scoscese montagne, taluna delle quali col suo piovente verso il nord ci costituisce
di cantina che saliva dal pavimento istoriato col blasone, seminato di cocci e
frutto nei censi il ritrovarne i tre col vantaggio, come suol dirsi, che
frittelle, / ché seco i'possa ragionar col dente. fagiuoli, i-16: vorrei
d. e. i., col lat. [cal \ ipndre 'annebbiarsi')
, ché quelle / piovute grazie, col divin favore, / ne la sirena
preleva la pasta vetrosa e la foggia col soffio in uno stampo. 4.
nievo, 4-167: arriva il signor bellegarde col suo pipino di gesso.
sua scena; alle comparee di pipar col re, con la regina. c.
, pipando tabacco e mangiando pepe lungo col cornino e pane per bere alla tedesca.
diceva una svampita / pipando una granita col chalumeau / al café de paris.
deriv. da piperid \ inà], col suff. dei radicali. piperidina
deriv. da piperid [ina \, col suff. degli ossidrili. piperigno
deriv. da piper [idina], col suff. degli idrocarburi alifatici.
deriv. da piperita, per incr. col lat. piperitis -idis (v.
= deriv. da piperita, col suff. dei chetoni. piperìvomo
voce dotta, deriv. da pipemo, col suff. gr. -oei5r (<;
, sf. pipa di ridotte dimensioni o col cannello corto. pratesi
da bucato] anche un puttino che col pipì inaffiasse il nome del padre e
: avertisca a 19 dì se i polli col picciol becco hanno rotto il guscio ed
, 4-ii-898: una brocca di rame col pippio. inventario di alfonso ii d'
un satiro sopra un serpe per pipio col coperto. = voce attestata nel
par surger de la pira / dov'eteòcle col fratei fu miso? chiose cagliaritane,
pitiche per rievocare la lotta di apollo col serpente pitone, sezione introduttiva che rappresentava
fra il loro corso, rendendola, col rimescolare insieme alquanto più basso le acque
per la prima volta si vide accompagnato col titolo di conte. faldella, i-2-260
in alto coll'occipitofrontale ed in basso col trasversale del naso. 6
alto ottangolo e piramidalmente, girando sempre col sesto del quarto acuto. rusconi,
si chiamano, cioè case di paesani col coperto di paglia piramidato, si è
due vegliardi tanto bellamente 'piramidati'per dirla col mengs. 4. ott
differente, a seconda che venga alzato col vertice in alto o in basso. piramidi
, in rapporto con l'età, col sesso e con lo stato civile, nell'
= denom. da piramide1, col suff. dei verbi frequenti piramidèlla
di formentera, colla ventraia tonda, col pelo stregghiato, con gli orecchi piramideschi.
. = denom. da piramide1, col suff. dei verbi frequenti piramidòide,
rovine. montale, 9-135: tomai col gruppo visitando tombe / di lucumoni,
lucentezza adamantina e colore rosso cupo che col tempo passa al grigio; viene estratta
. = denom. da pirata, col suff. dei verbi frequent. pirateggiato
: altra è vedere i medesimi effetti col pensiero in tempi per loro natura quieti
l'acqua bollita con le passule e col mentastro e gargarizata...; lo
altre volte la combinazione di un metallo col solfo... pirite marziale e anche
questa fuga nel girare vuol esser unita col corpo e con le mani quasi pirlando.
: acido liquido fornito dell'acido carbonico col butirato di barite posto alla distillazione.
del corpo è stretta e piatta, col collo distinto, e il torace sub-orbicolare:
'colore', in quanto cambia colore col riscaldamento; è registr. dal d
combustione della carica di lancio in rapporto col lavoro esterno prodotto. =
corpo a cui si comunica l'elettricità col calore. = voce dotta, comp
raffreddandosi è opaca. e più nota col nome d'idrofane. = voce
) che non si altera a contatto col fuoco. - anche: tegame da
, che non si altera a contatto col fuoco (una sostanza).
segreto delle siloette o ombre cinesi e finì col ritagliare abilmente su carta nera soggetti molto
olio empireumatico. boccardo, 1-503: col metodo della distillazione in vasi di ferro
= denom. da pirolisi, col suff. dei verbi frequent.
goldoni, xiii-411: già nel tempio col fiato i mantici / destan nell'organo
: chiamasi piromanzia quella per la quale col fuoco si fanno gl'indovinamenti quando si
, 11-14: la piromancia si fa col fuoco. lomazzi, 4-i-180: prima è
aprirsi. zonca, 65: e col capo più grosso affermato in un buco
guisa d'un piropo / colui che col consiglio e co la mano / a tutta
più luminosi, che illustrerà le scene col fulgor del suo vivacissimo spirto, che attrarrà
vivacissimo spirto, che attrarrà le grazie col magnetismo del suo virtuosissimo merito.
era aggiunta intanto una compagnia di pontieri col piroscafo fluviale 'sesia'. comisso, v-174
lessona, 1145: 'piroscopio': strumento col quale si può conoscere l'intensità del
prodezze dei pirotecnici cinesi e tibetani, che col fuoco erano capaci di scrivere nell'aria
la danza giunse a tanta maestà che temistocle col suo corpo trionfale danzava; i gravi
pirrica danza / l'altro; e col levar delle braccia / con l'alterno
rimetter su l'antica setta degli scettici col negar i princìpi della geometria.
. se n'è formato un genere col nome di 'pyrrhula'. =
salmastra. quaglino, 2-11: trapassar col murmurc de l'onda / al pisano
contarini, lii-15-292: dalla parte che confina col pisano tutto il paese è aperto.
pisani'. -quando i pisani cavalcano col vermiglio all'asta: per indicare il
delle muse, s'unisce l'esagerazione col contrapposto, affermando tanta grazia di poetare
e quei ragazzi allora, non giocano col pallone? quello sta scavalcando dove c'
la gioventù / l'estinse in fretta col pisciarvi su. salvini, 13-173:
le imagini in terra e le coprirono col terreno, e poi vi pisciarono sopra.
peschiere o in bacini artificiali o naturali, col ripopolamento delle acque mediante l'immissione
di nuove specie in fiumi e laghi, col controllo delle popolazioni naturali di pesci (
ore dopo, lo trovò morto bocconi col cranio spezzato da un colpo di pistola
porta di casa loro: una casa modesta col puzzo -sarebbesi detto di piscio di gatto
: si era messa a farmi confondere col dire che io non ero un maschio
: nell'afa opprimente ho bisogno denigrarla col lanciare fra le sbarre del balconcino di
vi si slancia sopra e 10 afferra col becco. = voce dotta, deriv
e voi, giovane duca di nemours, col panciotto nero a piselli bianchi. savinio
prima linea del carpo, rotondo, articolato col piramidale, il quale osso dà attacco
, di etimo incerto: la connessione col lat. mediev. abysmus, per il
: pochi deputati restii... pisolano col bastone del giornale in mano o sonnecchiano
iii-180: alcuni magnati già cominciano a pisolare col mento sullo sparato della camicia. dossi
: 'dare il pisolo': addormentare uno col cloroformio. 3. dimin. pisolino
degli scalpelli si confondeva, in distanza, col pispiglio dei pettirossi. -suono
meditare, edicole commemorative, fontanelle igieniche col pispino di porcellana bianca, erano a
anche un piccolo fischio d'ottone, col quale si rifà il canto di altri uccelli
palafitte. assisto i pispolini che giocano col mare. 2. il pene
intricato quant'altri mai..., col naso in aria,... annusando
parte nell'antico sistema delle piste, col quale basta che un pezzo di selce si
baruffaldi, i-37: venga il pestàcchio / col suo potacchio e 'l portogallo /
, i coriandoli confettati si pigliano essi col cucchiaio oppur colle dita? p. cuppari
figura né per il sapore ha che fare col pistacchio. i francesi lo dicono naso
. pistillus (v. pistillo1), col suff. dei pari. pass.
govoni, 575: un giglio nero / col suo lungo pistillo di corallo. de
, deriv. dal class. pistillus col suff. dimin. gr. -còtov;
, cioè ruffiane; poi da vangelo, col darsi a lavar panni.
tempo, la voce fu connessa paretimologicamente col nome della città di pistoia, dove
. da pistòla1, n. 4, col suff. dei verbi frequent. pistolènte
: lo sbisao bestiai borrin feroce, / col pistoiese in man, stringendo i denti
: io avevo tagliato il mio capestro col mio pistoiese. -con allusione oscena.
pistole ordinarie d'allora, venne distinta col diminutivo. -con metonimia: pistoliere.
. calandra, 6-245: s'attaccò col vassallo di priasco per un passaggio d'
, vi-325: gli uomini minatori battono col martello di ferro (mazzacuba) sul pistoletto
i musei a comparare il suo pistolino col pistolino delle sculture greche e romane e
com'era corso, al primo allarme, col pistolone arruginito ch'era andato a scavar
con l'armi stampanare questi pistolotti scritti col sangue. grato, 293: questo
addosso lettere del fratello col disegno della spedizione e pistolotti amatori di
d'applausi, l'aw. geminardo toccò col gomito il fratello, perché attaccasse lui
altro tubo come in un fodero, e col loro rialzamento o ricadimento dànno o tolgono
(nel 1648; ma già nel 1534 col significato di 'grosso pestello').
al mar co'mostri et agli avversari col nome solo. arici, iii-328: la
cisterna e 'l forno / et un pistrin col tomo / si ché poresti grano /
questa presente machina chiamata pistrino, fatta col movimento dell'acqua, serve per frangere,
, luogo dove si tiene lo stromento col quale s'ammaccano le ulive; stanza
trova ora? - in strada mascherato col pedante e con due bergolette da pistrino.
solo quivi, ma in europa ancora col nome di pitta si chiama. gemelli careri
; e riscontrando li conoscenti suoi, col primo dito lungo della marritta, accennava
è anche un disprezzo, un pitaffio col loro nome, contarlo per nulla.
naturali, di quante pagine abbiamo finito col farci un carcere, una gabbia.
di filosofia che, apparsa nell'antichità col nome di pitagorismo e neopitagorismo, è
. nell'antica grecia, chi eseguiva col flauto gli inni in onore di apollo
apollo pitico. -anche: chi accompagnava col flauto i cantici o monologhi lirici degli
. « se li scrive -aggiungeva col suo misto linguaggio e la ribelle ortografia
esandria monoginia, famiglia delle bromeliacee, col calice trifillo semisupero, la corolla di tre
primati platirrini, della famiglia cebidi, col pelo folto e ondulato, nero nei
, xo$ (v. piteco), col suff. -oei8r (s 'simile'; cfr
giova sperare che la scimmiologia, nobilitata col greco titolo di pitecologia, avrà tra poco
d'agrigento ottenne la palma della vittoria col suono della tibia. tramater [s
la sua vittoria sul mostro, ma col tempo si aggiunsero gli esercizi di pentathlon
guscio tanto tenero che si mangia insieme col frutto. la quarta specie si chiama
denom. da pitia1, per pizia, col suff. dei verbi frequent.
la caneva chiusa, il granaio serrato col catorcio della sordidezza e con la chiave
. guicciardini, 13-viii-137: voi parlerete col datario, e dove destramente potrete avere
paese tosco / spento ci ha pur col tosco / quanto v'avea di bello
. = denom. da pitone2, col suff. dei verbi frequent. pitonéssa
e belle / quel che i pittor san col pennel pittare. g. b.
caporali, ii-65: anacreonte un vezzo col pendaglio / portava di sorbelle e pittaruse
1-i-354: saffo ritrovò di battere la citara col plettro e trovò similmente lo stormento detto
n'una pelle di spinoso, / col pelo in verso te, che sia più
più calda. venuti, lxxxviii-i-223: col pronto ingegno tuo ciascun sopraemini / e
cesar, perché fur deliri / gli padri col senato e gli altri siri, /
imitar non saprian del tuo bel volto / col suo designo pur la minor parte.
. baldini, i-328: il modo col quale guardava la sua donna e i suoi
come agnolo, che lavorava da pittore col fratello. -teatr. disus.
le vecchie mummie della accademia e mostrare col fatto che l'arte è qualcosa che
= denom. da pittore, col suff. dei verbi frequent.
ricomparve il pittoresco cappello di velluto, col pennacchio quarantottino, e si nomò cappello
il 4 aprile, dandone il segnale col suonare a stormo le campane della gancia
conti, 1-331: si poteva cominciare col discutere qualche argomento pittoresco., ed astratto
attività caravaggio fonde la pittoricità dei veneziani col senso plastico-pittorico assunto dai suoi primi ispiratori
le sue sentenze scritturali nel muro formate col carbone. algarotti, 1-vii-5: da
questa stessa pituita può variamente alterarsi o col divenir salsa o acida o di altro
acida o di altro sapore, o col farsi or più ed or meno consistente
scalpello delle sue frasi michelangiolesche; e col compasso da negromante ha misurata e descritta
sé manda due propaggini, una minore col nervo ottico agli occhi; la maggiore
fisica » del cartesio: che, risolutasi col diluvio la terra dalla parte del sud
: la canzone era breve e finiva col ritornello 'mai più'. saba, 23:
carducci, ii-3-277: del tuo conto col romagnoli, questi mi disse, tempo
che mi calca e mi / preme col suo / fievole tatto. alvaro, 8-307
foco mettesti dentro in la mia mente / col tuo piacer ch'io vidi. arrighetto
ogni villa ha il suo patrasso / che col badile in man sputa sentenze / e
semicircoli, incisi e non incisi e col punto e senza punto e co'numeri
, lxxxvtii-ii-335: qui, bench'io sia col corpo stanco giunto, / con teco
, fin che miglior fato / l'arà col suo desir lieto congiunto. machiavelli,
bellini]... di potere col suo platonismo spargere a suo talento ne'suoi
impossibilità interviene fra la copulazione dell'uno col più quando entrambi si rimangono separati di subbietto
, 8-695: al più al più, col fiato e col dito o con la
al più al più, col fiato e col dito o con la punta d'una
niuna cosa più abbonisco che il sollevarmi col volo dell'altrui piume e far mia ricchezza
ebbi, in quii castello, / col sire meo sì biondo e bello! »
l'ingrata donna venutasi a porre / col suo drudo più volte esser doveva. /
che pria m'arde e consuma / col natio foco, di ch'aspersa abbonda.
alcun che le sue erbose piume / col tristo e vano umor de'miei infermi
. cecchi, 5-357: lo stesso vesuvio col suo lieve serto di piume di struzzo
gli attutarono, turate lor le bocche col pimàccio e co'guanciali. b. corsini
/ lungamente affannato. -consigliarsi col piumaccio: dormirci su, decidere dopo
dormo un po'su. io mi consiglierò col piumaccio, vel con mogliama.
casa vostra. -essere al piumaccio, col capo al piumaccio; voltarsi al piumaccio
porte. marianna è intenta a spolverare col piumaccio. 2. ciuffo ornamentale
plastica; cinquanta chellerine in costume, col loro berretto alpino e il piumaccino bianco
gli tamburi, quali battono colla destra col mezo d'una bachetta ritorta e sottile,
l'amore -e fra gli alberi balena col tuo cruccio / e la tua frangia d'
29: vedrai l'uccello piumarsi l'ale col becco e vedrai alcuna delle penne ch'
insieme con un po'di cipria e col piumino. montale, 2-32: un amuleto
piumini di pioppo. govoni, 1124: col piumino verdognolo del cardo / lucida le
dipingonsi queste arpie pennute... col ventre grande e piumoso. leonardo, 2-384
gonfio e pettoruto,... col ventaglio piumoso e occhiuto della coda.
voglio prima sapere a che termini sei col tuo cecco, perché io non vorrei essergli
1. alighieri, 172: col cancro freddo e umido / lo scorpio
serenate, / con la piva, col zufolo e col corno, / dell'ariette
con la piva, col zufolo e col corno, / dell'ariette cantando appassionate.
/ forse più con le schiene che col fiato / il mio sonar di piva ti
. b. martini, 2-2-164: mentre col suono della sua tibia stava combattendo,
, campo rosso, mezzo a rose, col cappuccio di velluto cremisi con l'arme
e trarre a fine la messa, e col misero prete fece star con lui un
star con lui un altro prete parato col piovale. masuccio, 49:
il guardiano de un ricco piuviale vestito, col tabemaculo de l'altare in braccio,
e menò seco il vescovo ricardo / col piuviale in dosso e con la mitra /
la mitra / gemmata in testa e col messale in mano. ricordati, 1-85:
/ si mise anch'egli in ordine col clero / per girla ad incontrar solennemente,
loro individuo in un colla tonaca e col piviale si assumono. fucini, 138:
in quello piviere, ebbe molte guerre col comune di firenze. g. villani
: -sempre ti trovo in conclavi col tuo pivo. -mal che dio gli
sm. inno in onore di apollo eseguito col flauto. tramater [s.
colezione di burro, mele e caffè col fior di latte e una pizza dolce da
cibo, ma a lasciarsi anco mangiar col pane. = voce di area
a rosto con pepe e cannella attorniata col suo buon sapore: gli ho fatto
vallazza, per amore delle folaghe buone col risotto, delle anatre selvatiche, dei pazzetti
un bullettone lungo assai. si mette col grosso a terra e gli si dà fuoco
, 13-499: sedettero tutti: il signore col pizzetto riprese a leggere. papini,
così amabile vecchietto, così riservato, col suo pizzettino bianco e la caramella sospesa
mondo. rajberti, 2-26: ora col sussidio della fotografia puoi leggere perfino i
. verri, 2-i-324: i pizzicameli impastano col burro moltissime materie vili. gioberti,
: ben riuscì al marchese villa di portare col consiglio deìl'arcourt un importante rinforzo a
come spesso avviene, scorre per la città col solo fine di palparle a forza,
attaccaticcia che, quando pizzica a pena col suo prurito, si diffonde in pieno
suo prurito, si diffonde in pieno col suo commercio. 9. molestare
azeglio, 6-16: la parola 'paini'col suo plurale pizzicava anche me, e
628: lungamente, a prova / col sacro fonte, pizzicai le corde. pascarella
fra le dita, invece che premendola col polpastrello contro la tastiera. tommaseo
e voi che con gli artigli e poi col tosco / il leon te le grati
po'di mattia o, per dirla col popolo, che tu abbia sciolto pallino
, andossene a milione il quale favellava col suo fante alla porta del giardino,
deposto l'arco pizzicchino i suonatori la corda col dito. barilli, i-138: quei
rimettere i liuti e le arpe, che col loro pizzicato dànno a'ripieni non so
che le avete fatto girar la testa, col vostro pizzicato. -brano musicale destinato
non meno con il ronzamento importuno che col pungolo penetrante. 2. azione militare
col pugnai, culate e schiaffi, / or
miei sacrosanti, guadagnati da me, col sudore della mia fronte. -gruppetto.
preambolo in tutte le regole, magari col suo bravo pizzico di filosofia, con
boccaccie o scorci; e nel lasciarlo, col dito indice bagnato di quell'acqua,
e a quello che vorrà, il giocatore col dito medio toccando con destrezza sotto al
lapillo in salita: è una fatica, col fumo che s'è fatto molto denso
faceva io con colui che facevate voi col vostro. domenichi, 2-251: usa dire
annoi, / ma in vita resterai col pizzicore / d'aver ucciso un che ti
chi dicesse, acetoso, salato e col pepe, tutto pizzicore. 12.
, irritava gli istinti malevoli de'lavoranti col suo sbottare. « la natura (diceva
diavoletto tenta / che le voleva fin col braccio rotto / darle non so in qual
naso. le ha fatto i baffi col carbone, sgarmigliato il tuppè. t.
dei pizzicotti alle solite contadine che vengono col latte annacquato in città. faldella,
medico / che gli prestò la veste col cavallo; / costui gli prese, che
diss'egli recisamente, fregandosi le labbra col pizzo dello asciugatoio. de amicis,
.]: 'fare il pizzo': fare col pugno un certo gesto di beffe.
del veleno, s'ingegnò di placarlo col negare. livio volgar., 1-205
, / eolo, vulcano et hercule col scudo. s. agostino volgar.,
c. croce, 2-26: orfeo miravo col sonoro plettro / placcar le furie con
sacro vate, / placando quelle afflitte alme col canto, / i prenci argivi eternerà
si uccidevano tra loro! placavano anzi col loro sangue le ombre dei nemici già trionfati
o con dimenticare la cosa amata o col placarla. refrigerio, xxxviii-128: l'
soliciti consolatori, placando il mio dolore col ragionamento circa il fatto della mia donna
di sudare e di placare la tosse col 'liken'. marradi, 353: quante volte
. catzelu [guevara], ii-io: col suo sangue si placava l'ira del
perdono. e ciò con due modi: col rimordimento e l'emendazione e con simboli
una placca d'ottone sul petto, col numero, come i facchini delle stazioni
placca gialla sull'uscio: di latta, col titolo della ditta: con su il
di ferro o di acciaio e tenendo col laminatoio una lamina della sottigliezza che si
placenta, salvo che ella non si cuoce col mele. d annunzio, v-2-830:
. zool. che ha lembi-ione collegato col corpo materno per mezzo della placenta (
. v.]: 'placentazióne': termine col quale linneo ha voluto esprimere non la
, li-3-251: si approva la licenza col placet e con lettere di sua maestà
palazzo e trovandosi in una stessa carrozza col n., fu da questo placidamente
. frugoni, 1-65: non solo, col caduceo della croce, ridusse a baciarsi
placidezza, procurava di addolcire gli animi col portar il tempo avanti sino alla maiorità
s'intratteneva qualche sera un po'di soverchio col fiasco del vino; ma la placida
potevano, con la corte di madrid e col governatore di milano stavano sulle proteste,
in fondo, placidissimo, riteneva insieme col cielo una tinta rosea un po'sbiadita
merce e saggio nocchier carca / e col favor d'un placido ponente, / scorgo
. soldani, 1-27: qual lusingando col dibatter tali / placido vento, che
gadda conti, 1-20: poi restammo soli col placido zoccolìo dei nostri cavalli.
un azzurro placido e puro, che col declinare del giorno andava facendosi più folto e
cigno immerso / nell'onde bianche e col suo grande canto / placido navigava l'
7ixaxó <; 'lastra, placca', col suff. -ocisrfi 'simile a'; è
giorno d'elice si cuopra, / rotante col suo figlio ond'ella è vaga,
mare. gherardi, 2-i-8: cominciando col nostro navilio, da piacevolissimi zeffiri mosso
= denom. da plaido, col suff. dei verbi frequent.
in un gruppo al tutto distinto, col nome di tubellariate. sono animali di cui
7. disus. tecnica di nuoto col corpo teso e le braccia aderenti al
che hanno i fiori incompleti poligami col solo calice quadrifi do ed
come comunemente si crede) circuisce la terra col moto diurno in vintiquattro ore, e
moto diurno in vintiquattro ore, e col moto planetare in dodeci mesi.
rappresenta i movimenti periodici di pianeti, col mezzo di ruote, le cui relazioni
brucia la cupola del planetario vero, col suo immenso soffio astrale di stelle scintillanti
. pianéta (v. pianeta1), col suff. gr. -oeisvjc; 'simile
.. voglia poi metterlo in relazione col brunelleschi. e vero che la relazione
di mimi, in contrapposizione ai tragici col coturno e ai comici col socco)
ai tragici col coturno e ai comici col socco). n. villani
veggano impressi i saltatori, gl'istrioni col socco, col coturno e planipedi sopra un
saltatori, gl'istrioni col socco, col coturno e planipedi sopra un suggesto ed
'morgante'del pulci, « che va col capo in terra e colla bocca » -fa
planus (v. piano1), col suff. dimin. planaménto,
-creatura umana (in quanto plasmata col fango secondo il racconto biblico).
la maestà di dio... mostrandosi col sembiante de la giustizia disse: «
] o batte turchina argilla, / col dito medio e con l'indice plasma rigonfie
, plasmare il castello di quei feudatari col sudore di straziante martirio e col sangue
feudatari col sudore di straziante martirio e col sangue delle sue vene. 3
la più piccola proposizione storica senza plasmarla col pensiero, cioè, con la filosofia
: 'piasmatico': tutto ciò che ha relazione col plasma. 'cellule piasmatiche': noccioli regolari
esalazioni dei cantieri e del petrolio mescolato col sudore.. autore di un'opera
concio, cadde in terra come tramortita e col plasmo. = deriv.
. da plasma1, n. 5, col suff. gr. -oeièrfi 'simile a'
. = denom. da plasmolisi, col suff. dei verbi frequent. plaginone
forma fatta con le mani, plastice col nome greco e col latino 'ars figulina'
le mani, plastice col nome greco e col latino 'ars figulina'. patrizi, 1-iii-18
si giungevano ed armonizzavano cera e terracotta col marmo? r. longhi, 499:
idee sole tu plastichi un solitario, col solo pane un gladiatore. -riformare
. guerrazzi, 1-147: il gioberti col nome greco insomma volle farci palese che
piasticus (v. plastico3), col suff. dei nomi d'agente.
. = denom. da plastico1, col suff. dei verbi frequent.
bella ed originai mistura del plasticismo italiano col realismo elegante dell'heine. ferd.
= deriv. da plastico1, col suff. dei nomi d'azione deriv.
primo di tutti con la cera e col gesso formò la imagine dell'uomo, il
natura, gli si inserisce nella memoria col segno forte, marcato, profondo dell'inchiostro
, sul quale oggi ancora continua a dominare col nome di 'arte novecento'. -dotato
affusolate, plastiche. -compiuto col corpo; mimico. d'annunzio,
poeta. il plastico vi è fuso col sentimentale; il realistico col soprannaturale cristiano
vi è fuso col sentimentale; il realistico col soprannaturale cristiano. -chiaro e
. si direbbe davvero di trovarsi, col naso al vetro del finestrino, in
quali, prima di formar la statua col gesso o con la creta, sgrossano
: caravaggio fonde la pittoricità dei veneziani col senso plastico-pittorico assunto dai suoi primi ispiratori
class, platalèa 'pellicano', connesso col gr. 7: àatuc; 'piatto,
già tanto ad ercol piacque, / col platan si trastulla intorno all'acque. sannazaro
apre al basso un vóto, / col nome di platea distinto e noto.
i-183: presto lamenti e recriminazioni finiron col diventare plateali. 3. evidente
dovessero illustrare la più plateale delle modernità col darle tono classico o falsa ingenuità primitiva
e mille altre gravezze che si distinguevano col nome di multe, frede, leudi
detta olandese, che lavorano in accordo col cilindro. 4. piastra sulla quale
. qualche altra volta platoneggiarono a quel modo col loro maestro, finché non fu ritornato
da platone (v. platonico1), col suff. dei verbi frequent.
platone: il platonismo in poesia comincia col sec. xv. e. cecchi,
nel rinascimento!) doveva fatalmente cozzare col suo senso cristiano di tendenza pittorica.
amici, come per giuoco, di potere col suo platonismo spargere a suo talento ne'
confidenza e procacciarsi tutte le soddisfazioni compatìbili col suo vigoroso platonismo. carducci, iii-18-381
da platone (v. platonico1), col suff. dei verbi frequent.
fu fatto valere segnatamente quanto si accordava col pensiero cristiano, già platonizzato e dommatìzzato
cime, / né le saluta col plaudente grido! praga, 3-96: non
: io l'ho aspettato... col compiaci mento di chi rivede
, 1-ii-2-375: facciamo risultar una commedia col principio alquanto travaglioso, ma col fine allegro
commedia col principio alquanto travaglioso, ma col fine allegro e plausibile. f.
che si dona così a rilascio per lascivire col contraeme una macchia che vi toglie la
, iii-307: le carni, manierate col verde e in certi luoghi imbellettate di
il quale, trovandola plausibile, eleggeva col consiglio dei pritani, che presiedevano in
loro plausibilità; ma presto o tardi finiscono col manifestarsi per quello che sono: le
della quale si combatte e si more, col plauso di tutta europa. carducci,
con gioiose ruote / trattando l'aria, col cantar, col plauso 7 mostrato han
/ trattando l'aria, col cantar, col plauso 7 mostrato han d'allegria segno
(v. plaustro), glossato col gr. xpóraxov 'nacchera'; cfr. anche
trionfale ma con un carro rustico, col plaustro dei coloni di roma, tratto
bifolco] anche in quella mattinata andare col plaustro alla valba drua a caricare il trifoglio
pasce. testi, i-186: già col lento suo plaustro / la sommità del
moderni casuisti la vile profanazione, procurata or col paralogismo ed or col probabilismo, delle
, procurata or col paralogismo ed or col probabilismo, delle regole de'doveri:
volete altro re e altra legge, accompagnatevi col plebano di mediana che ogni domenica mette
e l'arte di coprire ogni particolare interesse col santissimo nome della cattolica religione. duodo
i quarti poi mi chiede / rispondo col francese: « le pare? ma non
= denom. da plebeo, col suff. dei verbi frequent.
d'una vergine plebea, ordinò un trattato col quale egli la potesse acquistare. erizzo
plebe romana diede e sostenne lotte lunghissime col senato ad acquistarsi il diritto di eleggere
/ un tumulto di demoni irrisori / col piè di capro festeggiar sulle acque /
/ onde il vapor s'aggira / e col fiato s'inspira. di giacomo,
nozioni puerili e plebee non possono esprimersi col nome amplissimo di sapienza, sia perché
5-83: anche gemma, che pur dominava col grosso mazzo delle chiavi delle credenze e
, cioè agevole, quanto è ad ingannare col ravvolgimento della lingua la vile plebicula e
a dì xxvm, in su la terza col nome dello isviscerato et innamorato iesu,
l'esenzione sopra i beni si realizzi col benefizio di 9 soldi per lire.
con ordinanza la controversia all'adunanza plenaria col concorso di nove votanti. per tale effetto
giurisdizionale, che dovranno costituire, insieme col presidente del consiglio di stato, l'
, miei signori. / saldo saldo col cappello, / si risparmin tanti onori:
le plenipotenze per terminare tutte le differenze col mezzo del principe stesso. f. corsini
nella conversazione del plenipotenziario conte di firmian col passeroni gli ebbe dimandato quanto avesse ritratto
sono state mandate al medesimo nuove credenziali col carattere d'inviato straordinario e ministro plenipotenziario
consiglieri più fidati per intraprendere e proseguire col loro parere le guerre: sono gli
. pirandello, 7-1286: se ne stava col grifo allungato su le zampe anteriori
. = denom. da pletora, col suff. dei verbi frequent.;
. / or con le dita ed or col plettro ebumo, / sette nervi diversi
: la cinira o sia cetra percuotevasi col plettro, e il nablo colle dita.
boccaccio, vili-1-200: così la lingua, col suo piegamento e circunflessione, essere a
c. croce, 2-26: orfeo miravo col sonoro plettro / placcar le furie con
d'alloro, con cerulea vesta, / col plettro al collo? ell'è la
l'armi / e gli diè gloria ancor col plettro e i carmi. melosio,
servile, / e del plettro febeo col divin stile / de'macigni spezzò l'aspra
: quale orchestra frange fresca il mare / col suo respiro di plettri!
scettro. ceresa, 1-1147: mentre col plectro in le sonanzie m'armo,
m'armo, / sostienmi mia melpomene col canto / l'impresa d'altre spalle
mio paese alquanti, / ch'or col plettro latino et or col tosco, /
/ ch'or col plettro latino et or col tosco, / dolci formando e amorosi
= denom. da pleura, col suff. dei verbi frequent.
il loro doppio omoplata sia in contatto col margine dell'omoplata del membro normale.
(come allega anco plinio) affermar col detto di catullo che le sue ciancie sian
terziaria o cenozoica, successivo al miocene, col quale compone il neogene, caratterizzato da
. piisser (v. plissa), col suff. dei nomi d'agente;
beffe ride / quant'ha più fatto col suo mal ploranti. mameli, vili-321:
avvolta in lungo velo e plora / col rosignuol finché l'aurora il chiami / a
flauti campestri / ed accompagna il mare / col suo lento ploro, / non s'
che salendo sempre e pur dilatandosi finì col diventare rada e trasparente, col mutar
finì col diventare rada e trasparente, col mutar il color plumbeo e denso in una
nel plumbeo mare / che si fonde col cielo vela bianca / non più in
. nessuna mente può alzarsi e luttare col plumbeo consenso delle moltitudini, colla sagacità
3-457: la russia ci segue al passo col suo plumbeo scisma: nei giorni di
dritto, sicché s'accordi il nome col verbo, e 'l mascunino e 'l
un modo simile e forse il medesimo col quale la calamita ha il muoversi in
si può scambiare la salda volontà pubblica col parere mutabile e non sempre assai librato
= denom. da plurale, col suff. dei verbi frequent. pluraliz
non mi avessero tonalizzato... col sangue concittadino sparso senza parsimonia dai
= denom. da pluripersonale, col suff. dei verbi frequent.
da serie (v.), col suff. del pari. pass.
l. bellini, 6-88: evviva luca col plusquampretèrito, / nome ch'ha in
ieri comunica to ai banchi col quale s. m... viene
'padrone, autore delle ricchezze'), col suff. dei verbi frequent.;
, 1-52: noi dobbiamo scendere in campo col meglio delle nostre forze per sbaragliare questa
. = denom. da plutone1, col suff. dei verbi frequent. plutosofìa
collocata una imagine d'un uomo venerando col pluviale. cattaneo, i-2-361: i despoti
per le osservazioni meteorologiche), eseguite col pluviografo (una misurazione, un'osservazione
per le osservazioni metereologiche); eseguito col pluviometro (una misurazione, un'osservazione
vendemmiér, brumér, frimér, / barbarizzati col troncarli in ér. / seguon,
piena d'acqua; è in comunicazione col petto dell'individuo sul quale si fa
altre leggi e ad altre forze contrassegnate col nome di forze mutue, attrazioni,
, specialista nel fare il canto del gallo col cacciavite pneumatico, ha riempito il salone
su un divano sospeso al dondolo e col tetto di tela a righe, trascorrono ormai
anteriore dello stomaco per terminarsi nel fegato col plesso epatico del gran simpatico. la
che l'impediate di guadagnar di più col lavorare altre ore. giuliani, i-42:
meno andare... a sollazzarsi col fiasco. = voce di area centr
deriv. da pocher, per poker, col suff. del superi, degli
viso e la testa / e gli occhi col lenzuol netto s'avea, / perch'
o uomo! se tu vuogli piagnere col fanciullo iesù,... ama la
e gemeva, e poco stante si raggomitolò col capo tra le ginocchia, svenuto o
. -concordato per genere o numero col sost. a cui si riferisce.
lo iorioso essercito, e tornarsi / col sole e con le sette amme al
noi fummo là 've la rugiada / pugna col sole, per essere in parte /
come mal s'accorda / l'animo col desio! / sì poco ardisce il cor
s'era fatto signor di quello stato / col valor de la fronte e de la
: se 'l dimoro ch'eo faccio / col pensier non m'alena, / la
, 77: chi non può far col troppo, faccia col poco...
non può far col troppo, faccia col poco... chi si contenta al
di preoccupazioni. monosini, 334: col poco si gode e coll'assai si tribola
657: la cenere delle chiocciole beuta col vino al morbo caduco si stempera con due
quel pocolino di gusto che avevo preso e col cancellarmi quel pocolino di lingua che avanti
alma voto / nascere un putto e metterei col vino / nella padella sopra 'l fuoco
l'orazion tua piano; / sta'ginocchion col cuore alla regìa / e non volere
aveva golone allevati molti suoi pingui discepoli col latte bradaiuolo, secondo le massime della
pocul, d'or stemprato pieno, / col qual dà ber a ognun, come
in pavia il detto monsignor di granvela col signor marchese del vasto chiragrato e podagrato
io, vecchio e podagroso, cavalcante col brachiero, prenderò questa sicurtà con sua santità
, prenderò questa sicurtà con sua santità e col signor cardinale. ghirardacci, 3-250:
usciva dalla porticina del segretario e attraversava col solito passo podagroso la piazza, imperturbabile
lavora il podere e ne divide i frutti col padrone, come nel sistema di mezzeria
o colla produzione di testimoni, o col giuramento preso dall'avvocato degli ecclesiastici.
i quali, in vece di procacciar col lavoro pane per sé e per gli altri
ne cominciò forte a turbare e a averne col marito disconce parole. girone il cortese
robusto e poderoso, che pur discorrendo col compagno, un montanaro giovane e svelto
strai la cocca, / poi tira quel col braccio poderoso, / tal che raggiunge
fresche, dritte nei fianchi poderosi, col volto arsiccio e gli occhi lucenti.
non plus ultra della 'sciccheria', stride col loro fisico poderoso e bisognoso d'azione
in questo porto una poderosa squadra di navi col nuovo generale francesco morosini. d.
fenomeno di quella inflazione verbale, cominciata col romanticismo e che ogni dì cresce come
tanto ogni processo? baretti, 6-21: col signor edoardo e meco era nella barca
professore] passeggia con la mantenuta e briga col podestà perché induca i cittadini a invitarlo
cercava di addolcire con la poesia e col ridere. carducci, iii-23-343: loderingo
governata la spezia da un nobile genovese col titolo di capitano, la cui giurisdizione
ier delle faccende / insin pe'cantambanchi col favore / della signora podestessa. pananti
cose ch'io non so, / col motto apposto che diceva: modice, /
di una pietra mancandomi il piede, feci col podice tutto in un colpo quel che
che si prova dai cuori sensitivi, col mezzo dell'impressione che fa sui sensi qualche
, 5-57: o uomo e fenmina sanati col mio verso, rendete poi i piatosi
quale anzi prima ti fa poeta e poi col raffreddarsi dell'età ti concede la maturità
2-97: nessun danno al mondo apporterete / col tor di mezzo un poetùccio o un
, che nuli'altro sanno fare, col loro malanno, se non un sonetto
. il pittore poeterebbe per conto suo, col suo pennello, tenendo soltanto l'argomento
dante sotto il velo dell'allegoria e col simbolismo massonico aveva poetato le più
. = denom. da poeta, col suff. dei verbi frequent.; v
. = denom. di poetico, col suff. dei verbi frequent. poètico
poetismo e il sentimentalismo orientale stringono alleanza col poetismo e il sentimentalismo occidentale e settentrionale
. = deriv. da poeta, col suff. del superi. poetiz ^
gravità dell'esametro arrivar..., col quale i romani poeti han sì nobile
parisetti o parisotti, a cantare a gara col signor abate vasari, nuovo fenomeno nel
: si dirà che sempre in guerra / col mio sangue io sono in terra,
seconda del vento: cioè a destra col vento di sinistra, e così a
di sinistra, e così a sinistra col vento della destra. -niente alla
per indicare di quanto si voglia manovrare col timone per porre la prua dell'imbarcazione
la testa mentre si prende la mira col collimatore. idem, i-175: lo
asta dalla rossa punta, / dritto, col piede sopra il suo nemico. d'
la trovarete poggiata sopra il letto, col viso in giù sopra un coscino che
mi so se questa maniera di poggiature col 'già'in fine abbia pregio d'eleganza
era poggio sì alpestre o sassoso che o col ferro o col fuoco non si stritolasse
alpestre o sassoso che o col ferro o col fuoco non si stritolasse per piantarvi le
e di valli e di piani, col mare in fondo, che s'accendeva tutto
ornamento... apportano queste torri col riempire e contentar l'occhio di coloro che
uso di vinegia è in quel modo edificata col mare che le va d'intorno,
noiosa inesorabile e superba, / amor col rimembrar sol mi man tene. s.
altra cosa non dan che corpo) col piacere dover regolare le passioni. c.
che tanto è pericoloso l'amore proprio, col disordinato timore è da fuggirlo. b
sorvola i più leggiadri tuoi / poeti col suo verso alto e purgato. ariosto,
in un casotto di pesca e stavano col lume acceso a far dei giri a poker
portano quattro vele, e la maestra col trinchetto di gabbia alla quadra e la
i panni de'quali [drappieri] sono col dritto, col rovescio a pelo,
[drappieri] sono col dritto, col rovescio a pelo, contrapelo...
e dal sole, e varia così col corso della giornata. 2.
piano costante in cui è contenuta insieme col raggio stesso (mentre invece nella luce
e fresnel, dicendola così perché, col sistema dell'emissione e non già delle
e doppia, e si riconosce precisamente col mezzo di piccoli stromenti, detti polariscopi e
. e. gadda, 13-287: parlando col cap. gerbella, ingegnere elettrotecnico,
= voce dotta, deriv. da polare col suff. del gr. -oei6rtc,
controscarpa gli assediati ritenevano tre piccoli forti col nome di poldri. zilioli,
voltarsi è continuata per un poco, col silenzio, l'onda di indignata polemica
il de lollis si rifaceva nella polemichetta col lombardo-radice sull'uso del dialetto nella scuola
, d-i: un salso rogo estrutto col timone / e la polèna della nave rotta
cane formidabile / che tuto el limitar col ventre copere. roseo, ii-110: indi
vivi sobriamente. monti, x-5-63: col sai morde le tuniche / d'una
polenta taragna, di grano saraceno condita col formaggio... la polenta secca
nostro pane. pesci, ii-1-510: col nome di 'buzzurro'da tempo indefinito si
montare su tutte le furie, lo chiamavano col soprannome di polendina, a motivo della
molto'e xev<>4 'vuoto'), incr. col lat. pullus (v. pollino3)
, di calce e di magnesia, insieme col solfato di calce idrato ed alcuni sali
fiori che producono; hanno la corolla imbutiforme col lembo diviso in sei parti, gli
solleticarli in trattare il popolo nelle sue lettere col titolo di serenissima republica di napoli.
una specie di solfuro multiplo; il polibasite col buomite e col panabasio costituiscono il gruppo
multiplo; il polibasite col buomite e col panabasio costituiscono il gruppo che chiamasi rame
ritmo usato dagli antichi greci per riprodurre col flauto i sibili delle serpi della gorgone
(questa masticata si pone alle ferite fatte col ferro e sciogliesi il quinto dì.
alle poche dame fedelmente vestite di nero col merletto nero sui capelli, molte appaiono
foglio appesa a palloncini, o calarvi col paracadute. -che presenta un vario
soghignosi, miravansi di soppiatto ed esecravano col deriso la polifagia di magnardo, sicome ossecravano
fenolo (v.), col suff. degli enzimi. polifenolossida$i
morte, il coraggio canta maravigliosamente accompagnandosi col triplice motore. cavacchioli, 147:
, vi-1-407: l'italia antica fondò col diritto civile 'l'ordine della famiglia'; il
e ya
una copia di quella di ximenes, col siriaco di più (1572); la
= deriv. da poligono1, col suff. dei nomi d'azione.
= denom. da poligono1, col suff. dei verbi frequent.
= deriv. da poligono1, col suff. dei nomi d'azione deriv
con i vertici occupati da torri o, col progredire delle artiglierie, da poderosi puntoni
i loro esercizi accademici sono: formare col ghiaccio sul neva fortini e poligoni;
. riprodotto in più copie, tirato col poligrafo (un testo, un foglio
2. sm. copia riprodotta col poligrafo. viani, 13-19: sul
versi, che in lui tutto è tessuto col tenue filo oraziano. 3
da idr [ató], col suff. dei minerali; è registr.
pollingére 'lavare e ungere un cadavere', col suff. dei nomi d'azione.
dal gr. 7: 0x04 'molto', col suff. degli alcooli. poliòma
dal gr. 7: 0x04 'molto', col suff. dei tumori.
figliuolo d'antigono, pel valor sommo col quale prese molte città credute fino a
perniciosi effetti non si distruggono se non col polipolio. = voce dotta, comp
dell'esperimento che abbiamo detto potersi fare col 'polistereoscopio'del prof. a.
gli spettacoli grandiosi). - anche col nome del teatro. tommaseo [
politeama con un biglietto di favore e col proposito di fare il mio dovere. g
idrici e fluviali, gli faceva affrettar col desiderio il compimento dell'opera. l'
università e sarà ordinata a facoltà distinta col nome di facoltà politecnica. fanzini,
anni; stretta correlazione dell'istruzione dei ragazzi col loro lavoro produttivo e utile per la
civiltà, colla infinita dilezion sua e col letterario mantenuto commercio a sé univa.
[aristotele], che vanno intorno col titolo dell'* etica', quelli a
forlì, pur allora in amichevole corrispondenza col nostro comune. niccolini, ii-61: la
giustizia in grande, tarmonia della mente col cuore. mazzini, i-350: la vera
benefattore. a. cattaneo, iii-287: col perder un occhio [brigida] perdé
sullo stesso soggetto, ma la criticò col suo solito acume e cogli artifici di
farle largo nel mondo, egli attuò col coltivare... l'amicizia di
se il mio credere era d'accordo col suo essere, dissi con alcuni de'
? pascoli, i-632: forse altri, col nome del liberto d'augusto e col
col nome del liberto d'augusto e col suo fare, scrissero favole 'innocenti',
piacere, che ha avuto seco e col signor abate antonmaria, suo degnissimo fratello
, mogonza cupo e politico, che tirerà col vento, siché si può dubitar di
ricevette, il portafogli dell'interno, scusandosi col dire che egli, uomo essenzialmente,
: -rosaura per castigo or ora sarà maritata col signor fiorindo? -cosi è; quel
era ammannita / e, dopo lei, col suo duro arco scocca / una saetta
di pietra istriana] le quali, polite col feltro a guisa del marmo, poi
quii che è de grana tento tengerlo col rosato, accioché con questi se facesse lo
. ccivilità presa insieme la moltitudine è magiore col popolo. idem, i-xvi-20: ma
di questa medesima sorte, che vivono col suo arco e freccia e sono molto
5-252: dovendo viaggiare di notte e col pericolo d'essere riconosciuto dalla polizia,
l'intendente si era chiuso in colloquio col capitano leroi, cui era stata affidata
dei loro amanti, dei loro rapporti col marito. -polizia di stato:
, 79: mi narrò che un prete col quale aveva venduto un posto in cabriolet
ad una varietà di schisto zonario, col quale fa la quarta specie del suo genere
nell'arricchire, gittava al popolo polize col nome de'tesori, delle provincie da
la quale tutto dì giuocano i peccatori col demonio giuocando come per polizza, senza
cogli occhi propri la polizza di locazione col padrone di casa, che il mori
è in campagna o sta al cembalo col signor maestro etc. c. gozzi
di grazia è una polizza, scritta col sangue di gesù, che vi dà viva
6-414: posti i cinque numeri al registro col prezzo, consegnarono alla donna la polizza
0 sottocoppe, riconoscendo ciascuna le sue col mezzo di tante pollizzine dove sia scritto
sopradetta impazienza, rinvio subito un polizzino col grazie. nievo, 1-354: uno
colomba e reca nel becco un polizzino col motto sforzesco 'à bon droit \
qualche santo, qualche polizzino di comunione col suo testo latino e la cifra dell'
, le passere prendevano a richiesta, col becco. -bigliettino che riporta formule
pagamento. chiabrera, 5-43: col polizino del gabellotto mandatomi mi sono spedito
dell'ora di marcia sul rovescio di col di roanza, presso la polla dove
volpe fece presto a entrarvi, e tirò col grifo tre galline. pratesi, 5-303
la pusillanimità e l'ignoranza dei politicastri col baston di bambagia governavano l'italia come
. sacchetti, 1-57: io sono qui col cavallo da governare, le galline
titti. che fa la pollastra ingrassata col riso, la vitella ingrassata con le barbabietole
la marchesa] una pollastrona ingrassata apposta col riso, quella sera doveva essere indebolita.
bianca e rossa, che arriva lemme lemme col caffè. = acer, di
porticati pieni di fango e di pollerie rispondevano col loro interno disordine alla promessa delle facciate
io, madre mia, me ne starò col mio poiletto e col vino mischiato con
me ne starò col mio poiletto e col vino mischiato con l'acqua cotta. dolce
gridò tommaso, già più risentito, col testone galleggiante tra i poiletti che correvano
in ambedue le orecchie, e poi col solo dito indice si toccano gli occhi e
: non sa calliope stessa, / o col pollice dotto o con gli accenti,
bonsanti, 4-356: un pittura fatta col pollice. un pezzo tirato giù,
il gesto, di valore opposto, col dito puntato in alto). graf
graf, 5-586: insurgon le matrone / col pollice riverso. gozzano, ii-113:
a un'opera di presunta poesia intervenga col pollice verso o col pollice retto. landolfi
presunta poesia intervenga col pollice verso o col pollice retto. landolfi, i-384:
inarrestabile progresso. mazzini, 47-170: col dispotismo che guadagna terreno pollice a pollice
arrosto minuto. foscolo, xv-567: noi col rito degli avi abbiamo trinciata una pollina
, commosso da tante ebbrezze, vola col vento a preparare altri profumi, altri
= denom. da polline, col suff. dei verbi frequent.
questo crudel vermo / l'offendea troppo col fiato e col caldo, / se gli
vermo / l'offendea troppo col fiato e col caldo, / se gli accostava,
pollo, e a spento lume / lui col cavallo arrandeilo nel fiume. leoni,
: se la spasseggiava com'un pollo, col fare, propiamente, d'un pollo
pernice... non fatica molto col covare sopra i suoi polli, anzi gli
tanara, 11: altri [uccelli] col solo sguardo riscaldano l'uova e fanno
. e. gadda, 11-130: concludo col ripetere che è lavoro degno proprio d'
caratteristica abitudine dei polli di frugare incessantemente col becco alla ricerca di cibo.
la pillola che giuocacon la luce, col foco e s'abbruccia. =
barbicaie v'ingrossino polloni o sieno germogli col fine di fame piantoni, perché pregiudicano
, tr. (nelle forme comp. col part. pass. pollutó)
e sangue fassi. nievo, 467: col volto sbigottito dalla paura si palpava il
ho potuto quegl'intralciati e lunghi periodi col verbo in fine nemici de'polmoni e del
, 1-285: lo stampatore oggi fallì col vate. / al verde è riccio;
40 anni che le febbri si troncano col chinino. e minor tempo che si sa
. da polmone, n. 5, col suff. dei verbi frequenti
locuz. mela polmonea, così detta perché col tempo tende a diventare gonfia, molle
fra l'ombre in terra, ma, col chiaro stuolo / de le grazie del
solo / le vostre nozze a celebrar col canto, / se tanto onor mi
altro polo. papi, i-107: col guardo / l'ampiezza tutta dall'un polo
voce dotta, deriv. da pòlo1, col. suff. gr. -oeisrjc;
. = denom. da polonia, col suff. dei verbi frequent. polòno1
così chiamata dai russi, nota anche col nome di cumani). -danze polovesi:
dispoglia [i cadaveri] della lor pelle col suo tagliare, e sotto di essa
rotondi, ne'quali stavano piantati i simoniaci col capo in giù fino alle polpe delle
: un paio di grossi gendarmi, col polpastrello del pollice calcato sull'impugnatura della
e senza la salsa; io fredde e col piatto ricoperto fino agli orli di pomodoro