cotto, la quale da un lato comunica col portavento della tromba, dall'altro colla
davanti alla bottega di un ebreo e col lembo del soprabito gli facemmo l'orecchia
= deriv. da orecchia, col suff. degli agg. verb.
g. michiel, lii-4-305: col farsi i ricci e aver all'orecchie
v.]: 'orecchino ': paranco col quale si agisce sul tirante d'altro
= deriv. da orecchio, col suff. strumentale. orécchio (
né coll'indole della lingua, ma col vocabolario? c. arrighi,
a cantare ea io mano ad accompagnarli col suono. il canto, se l'avevo
sp., 20 (350): col tempo s'era avvezzata a ciò che
significa infastidire o torre il capo altrui col gracchiare... dicesi ancora: 'tu
chi stracca i maldicenti e gl'importuni col far vista di non sentire o non
mille lingue': proverbio che vale che col far vista di non sentire o non
frugoni, 2-65: i giumenti lussureggianti, col pelo liscio e col ventre pieno,
giumenti lussureggianti, col pelo liscio e col ventre pieno, giacciono all'ombra de'faggi
: io ho pensato di fare la porta col suo soccorso non nella cortina, ma
costanzo arignani, piccolo, grassoccio, col viso rubicondo. pirandello, 5-11:
il più orecchiuto che si possa trovare col farvi appunto l'elogio dell'asino.
= denom. da oro, col suff. dei verbi frequent.
ora * orlo, margine ', col suff. del dimin. orelògio,
. = deriv. da oressia, col suff. del part. pres.
. = deriv. da oressia, col suff. del part. pres. dei
fummo là 've la rugiada / pugna col sole, per essere in parte / dove
non tenta certo di definire. coincide col sorgere in italia di una pittura metafisica (
[camireo] gittò di sotto e col coltello gli segò la vena organale e così
gioberti, 4-2-605: le comete col loro corso sprolungato sarebbero i princìpi rivoluzionari
non spirano, perocché non sono congiunte col corpo organato e atto a fare ciò.
organazioni, cioè di idee, li fecondò col verbo ieratico. -struttura grammaticale di
la ròkk arriva in arancione, col suo collettone d'organdi bianco.
. = deriv. da organo, col suff. del part. pres. dei
. = deriv. da organo, col suff. del part. pass, dei
quell'organetto d'una canna, che col suo mantice inchiusa e ben bene sigillata dentro
= deriv. da organico, col suff. del part. pass.
. michelstaedter, 639: è naturale che col proceder degli anni, per mezzo dell'
nostri, disposti a mobilizzarsi ed intendersi col latore amico sui punti, sui modi
. = deriv. da organo, col suff. dei verbi frequent.; cfr
male organizzate, mal tenentisi insieme, col sovente dibatterle il tremuoto le ha riconnesse
bene, che ha pur fatto, col puro buon senso e con le sane risate
organizzazione senziente dell'uomo ha molta simpatia col suono dell'arpa. mazzini, i-454:
sensi, quando sono alterati da te o col troppo mangiare o col troppo bere o
da te o col troppo mangiare o col troppo bere o con la troppa fatica e
come altrettanti instrumenti e ruote che, col concorso delle loro azioni, vengono a costituire
logica... è l'organo col quale si filosofa. g. m.
137]: avvertire di camminar sempre col passo militare,... e
, 1034: 'organografismo ': metodo col quale piorry riconosce l'ampliazione o la
voce dotta, deriv. da organo, col suff. gr. -oeisffé 'simile
chim. che si costituisce in unione col litio (un composto organico).
1-i-756: chi temerario ardisce / turbar col suon profano / dell'orgie venerate il
: tersicoresca orgia sonora, in concorrenza col grammofono dell'infernale gelatiere. -vampa
carlo di franza / l'a- tenderà col suo folle orgolgliare. -di animali
orgoglio monta insino al cielo e tocca col capo le nuvole, alla fine gli
la pecora e l'agniel, che col pio morso / loro affreni talor l'aperto
resoluzione di strignere il partito dello accordo col re di francia per la sua liberazione.
appostata da dodici galee d'algeri, che col vantaggio del vento le furono addosso prima
e quelle di altro stato in guerra col proprio (partito b, o partito
atrocissimo, rappresentante 'david che calma col suono dell'arpa le furie di saul
negozianti si mostravano renitenti in far partiti col re. g. bentivoglio, 4-235:
si era fatto un grosso partito di danari col re per le occorrenze di quegli stati
, ii-117: mi si rendevan quasi noiosi col propormene ora uno, ora un altro
,... l'aveva già fidanzata col figliuolo del dottor zurlo, un partitone
birilli con la bilia dell'avversario o col pallino. -partitone con le palle',
bisognava che me le parassi io medesimo col mio pugnale. -che opera con
presso gli antichi denominati dividicula: e col nome di dividicoli o partitori vengono anche
27 (459): aveva concluso col duca di savoia un trattato d'invasione e
mozart e di beethoven. -accordatura, col sistema temperato, dei suoni di una
la selva uscita / una candida scrofa, col suo parto / di candor pari,
altro non era che un tronco di carne col biligolo di longhezza mezzo braccio, e
senza il dolce amore. / poscia col ciel giaciuta, partorìo / l'ocean,
prima la sustan- zia semplice e spirituale col fine de la perfezione e col finimento
e spirituale col fine de la perfezione e col finimento de la bontà, includendoci la
conforto alle nostre brame, se non col cibarle, almeno col partorirle. l
, se non col cibarle, almeno col partorirle. l. pascoli, i-io:
8-39: il peccato della ingratitudine, col sussidio del nimico dell'umana generazione,
dall'alto dell'armadio la boccia polverosa col mostricciatolo partorito da lei. -seguito
il barro bucchero salisse / nell'armi col mostrarlo in questa festa / partoritor di sgherri
riceve la chiavarda dello scannello per unirsi col carretto. = etimo incerto: secondo
. e friul.), da riconnettersi col lat. parra (v. parra
[ruggero loria] l'investe di fuori col grosso del navilio, ordinate molte
se l'alma del dannato, / quando col corpo preso arà sua essenzia, /
dalla bassa gente e volgar greggia / col vostro dir che i più chiari scolora,
. = denom. da parvolo, col suff. dei verbi frequent. parvolézza
s. caterina da siena, iv-240: col latte della dolcezza tua [del sangue
o buon signore: / mi c'internai col cuore. / e, a dichiararli
. beicari, lxxxviii-i- 223: col mio parvulo ingegno ardito nimio. amabile di
pensare di stabilire in sé maggiore grandezza col farsi parziali molti dell'ordine de'cavalieri
parteggiare. tesauro, 4-503: col pretesto di parzialeggiar per l'uno o
. = denom. da parziale, col suff. dei verbi frequent.
quella fatica congionta con l'incertezza e col pericolo che seco porta il mestiere del
. = denom. da parziale, col suff. dei verbi frequent. parzializzato
.. con gli scherzosetti armenti e col rio che forma un mormorio. monti,
pascere bene le sue pecorelle e sta sempre col bastone in mano per difenderle dalli morsi
pasceanlo cibi preciosi che sapevano esser lusinghieri col palato senza esser maligni con la salute
sette vertù son argomento, / pasci col frutto tuo, medicamento / salùbre,
riposo / pasce le stanche membra / col grato somno a tutti / i quieti mortali
roberti, ii-262: le passioni s'invigoriscono col pascerle e s'irritano col contentarle.
s'invigoriscono col pascerle e s'irritano col contentarle. mazza, iv-144: micon,
vostra eccellenza nel veder quivi combattere ercole col lione non solo si diletterà di quella
par che quivi osservi e squadri, / col pascerne di gioia i pensier sui,
: tento, dolce mio ben, già col pensiero / figurarmi il
vita tenne quella buona paggese di dolciata col vuovo di cassu- toro, con quello
ha seco un cotai senso intellettuale, col quale gode delle stesse essenze o concetti
.). cammelli, 154: col segno al qual si conosce un ebreo /
come un pascià, tutta sbottonata e col pezzotto che volava via. barilli,
della roma occidentale spariscano a un'ora col sultano e i pascià della orientale,
pàdishà'h 'sovrano ', incr. col turco basqàq 'governatore'; cfr.
. pataffio, 3: pascibiètola se'col tuo belare. p. fortini, ii-158
var.]: pasciuto, grasso, col naso e le guancie segnati di filamenti
personaggi, sorgeva uno a compiere la festa col regalo di una diceria.
da me pasciuta e non tornò, / col pasto in mano la chiamo: oh
conti, 1-128: v'erano cavalieri col cappello a staio e fibbie d'argento
pasciutèllo: a che ci venite qui col vostro paniere? pasco (pàscuo)
fece parte dell'ufficio del sale, col compito di dirimere le questioni e le
= deriv. da pascolo, col suff. collettivo -ame. pascolante
gelosia. idem, ix-864: io pascolo col vino il gusto della gola. cagna
sapore pascoliano prima della sua produzione coincidente col periodo di maggior fortuna del pascoli nella
/ venisse il parto tenero / col necessario pascolo. nievo, 9-138: fosse
leoni, 422: noi fiacchissimi veneti col lasciarci por eccessivamente il piè sul collo
ghislanzoni, 13-84: la mia relazione col giovane conte fu, pei due mesi
1-235: « la vedi quella tutta lilla col cane? » « vista. »
apunto il calamo il percote, / col pasmo a terra il poverel trabocca.
a fare / aver la mala pasqua col mal anno. brusoni, 6-300: noi
82-40: il re giovanni a pasquar col legato / venne in bologna. sacchetti,
natale a pasquare col conte ruberto. ser giovanni, 3-525
, 12-183: una sera bevemmo una bottiglia col di rettore dell'albergo e
di rivoluzione e l'arco che l'accompagnava col passagallo dovè segare maledettamente le corde del
mosse il dica giovan federigo ispedi- tamente col restante verso l'albi, per proibire all'
spa- gnuolo, uscito di castel nuovo col fiore delle sue genti si trasse alle
appunto che n'era il vero, che col passaggio in quella parte avessero i collegati
ghislanzoni, 1-42: temistocle soleva viaggiando col basso marini da milano a stradella in
. calandra, 6-245: s'attaccò col vassallo di priasco per un passaggio d'acqua
nelle provincie, città o luoghi respettivamente, col passaggio del termine di due mesi,
scrittori di pistole, quando essi passano col ragionamento da un oggetto lontano e da
lodando infinitamente chi in tali materie va col calzare del piombo e commentando vari passaggi
cantar villanelle o madrigali, dove flamminio col suo liuto e con un bassetto da camera
può ben comprender se chi vi danza misuri col desiderio la terra o pur brami d'
la terra o pur brami d'appropriarsela col possesso inoltrandosi, mentre dovria calcandola disprezzarla
. xii (nella forma passagium, col signif. di 'dazio di passaggio
che, avendo poche fortune, col mezzo di equivoche industrie si vedono
ch'e'fa per la terra insieme col fiume tanais appellato. -il
traggio. biringuccio, 2-128: col pelicane o con altri passamenti di distillazione
presentano bracaloni [i soldati], col passamontagna calcato sul capo. monelli, i-151
. = deriv. da passione, col suff. dei termini astr. di
marini, ii-173: questo è il segnale col quale poi, come ben conosciuto da
dipoi incorporarò ogni cosa assieme, e col triplo di miele despumato ed alquanto cotto
..: oggi deve concertare con moscati col quale pranzerà, credo, in casa
iii-486: pieno di profonda venerazione, passo col acio della sacra porpora a protestarmi di
parti avendovi interessi permanentemente opposti e incompatibili col vero bene di tutti. cattaneo, v-3-385
valse usbergo, / quando passaron dentro col favore / degli occhi di colei per
, quel sabato. -in relazione col compì, pred. del soggetto.
del presente. piovene, 15-19: col passare degli anni la sua faccia rimaneva
e non dura, / e ogni cosa col tempo al tempo cede. g.
711: passò ornai il tempo nel quale col sussidio di generalità sfumate e col gergo
quale col sussidio di generalità sfumate e col gergo di astrazioni imperfette e contorte fabbricandosi
. -dileguarsi, svanire, sfiorire col tempo (una dote fisica, la
che a guisa devbuoni vini, che col serbarsi acquistano e non passano e non inforzano
che passano le linee e mantengono i contatti col temibile capitano cola. -in
cola. -in costruzione passiva impersonale col compì, d'agente, analoga a
il suo padrone nell'estremo pericolo, andò col pugnale addosso al signore. questo,
princ. l'aveva assalita quattro fiate col membro duro e sodo e che piangeva
diede il nemico a travagliare gli assediati col cannone, ma, veduto che poco o
uva passerina e diligentemente passatelo per stamigna col mosto cotto e mettetelo in brodo lar-
su la bragia diligentemente, poi passisi col brodo di detta uva passa.
la linea perpendicolare. mascheroni, 9-85: col moto di quest'angolo noi avremo passata
la passa felicemente è sicuro di navigare col vento in poppa in tutto il resto
/ è sì da lei [astrea] col suo valor recata / che 'termini
: andrem passando / il tempo or col mirar gli ondosi campi / ed or col
col mirar gli ondosi campi / ed or col dar de l'occhio a le tue
mani sulle cosce, su e giù continuamente col gesto di una fornaia inebetita che immagini
: la polizia, sperando forse sedarlo col tempo, gli passa due lire al
occasione di passar uffizio di condo- glienza col signor cancellier pietrobello. p. minio,
li-7-295: ottima corrispondenza passa il pontefice col re di polonia. brusoni, 4-i-13
figlia si tratta di passare all'esistenza col trovare un marito. -passare al vaglio
favore di don luigi ne trovai una migliore col tempo. nievo, 308: feci
dre, siete d'accorcfo anche voi col signor pantalone? - certamente passiamo di
1-iii-393: mentre tutti stavano al comizio col naso all'aria a sentire i discorsi,
. i partigiani degli eserciti permanenti finiranno col discuterlo e col tentare di confutarlo.
degli eserciti permanenti finiranno col discuterlo e col tentare di confutarlo. -passare
presa in sospetto di passar intelligenza col duca suo fratello. -passare
730: il rosso se la passa male col vescovo di borgo per aver dissotterrato cadaveri
, 1-6 (i-90): sperando che col tempo il marito devesse mutar vezzo,
i-488: i suoi discorsi in proposito finirono col diventare tanto oscuri che mi passo dal
passate d'acqua invidiano i mucchi coperti col grembiale e i grandi carri spioventi che rientrano
mettendo subito arata due solchi insieme, tirando col marrone un lembo o, come altri
. beccaria, ii-446: erano invalsi col tempo molti abusi... uno
far passata, essendo scorso tanto avanti col tempo. -adattarsi a una situazione
, fu costretto fare una passata e col proprio denaro pagar coloro che erano venuti
nostri a servire a v. maestà col virtuoso passatempo delle comedie. oliva,
valori tradizionali in quanto tali, unita col rifiuto spesso aprioristico e ingiustificato di ogni
passato, cioè non pare che si congiunga col principio del passato, ma col fine
congiunga col principio del passato, ma col fine. citolini, 516: seguono
pren- donsi queste voci così formate e col verbo 'avere 'se ne fanno
. metastasio, 1-v-10: ho letto col solito piacere il suo nuovo componimento per
1-26: in essa [nella scena] col tacere a tempo or delle due donne
donne, or de'due uomini, e col dividere il dialogo, puoi dire,
dividere il dialogo, puoi dire, col compasso, vengono informati attori, usciti
, 18-ii-389: allevato [il tigrotto] col poppatoio a latte di pecora, e
la mamma pregava in una panca vicina col piccolo matteo non ancora passato a cresima.
al re,... passati complimenti col re fu ricevuto tra 'principali favoriti
vi sono accaduti (anche in relazione col presente e col futuro). bandello
(anche in relazione col presente e col futuro). bandello, 2-27 (
nome. ficcai gli occhi nel passato col vivo desiderio di ritrovarcelo. saba,
139: ti dico: « lina, col nostro passato, / amarci..
di diana ha tal potere / se col fior di cupido s'è incontrato.
1-161: quando si congiunse [giove] col passatoio di danae, ognuno sa che
su la bragia diligentemente, poi assisi col brodo di detta uva passa, e vedrete
, è costituito da un contenitore metallico col fondo bucherellato e da una serie di
, 19-130: la conserva di pomodori fatta col passaverdure. = comp. di
nave a rovezzano, avendosi fatto amico, col pagar benissimo, il passeggere. varchi
livio volgar., 3-210: egli col figlio e alcuni altri amici andava passeggiando
lungo la spiaggia, fanciulle rossovestite passeggiano col cane a guinzaglio. -sostant.
la luna, con le stelle e col cielo. costo, 1-86: com'era
si fanno quattro seguiti ordinari, principiandoli col piè
i luoghi ch'io sono andato scorrendo col piè ultimamente appariscono signor mio assai diversi
che passeggia le sfere intorno intorno / col diadema reai di gemme adorno / e
i tradimenti patiti all'or che passeggio col guardo cortese cosmografie: qui...
filologi], invece di star sempre col naso sui loro testi, passeggiassero talora in
produceva poi anche effetti corrispondenti. infatti col colloquio che abbiam riferito, riuscì a
. facendosi all'incontro la riverenza minima col piè sinistro e una scambiata allo stesso piede
qua? è l'amica di farina col passeggio del gallo d'india.
/ portanovelle, passera dei santi, / col mattino chiarissimo di giugno / penetrò nella
iii-354: il passeraio di liricuzze stonate, col quale i cinquecento giovani poeti d'italia
galere, acconciare a campana la maestra col vento fresco in poppa: abbassavano la
, meditate con le colombe, piangete col passer solitario i vostri passati errori.
le età e tutte le letterature misura col suo passetto che è di pedanti.
6. locuz. -da non misurarsi col passetto (con valore di agg.
che egli è un gigante da non misurarsi col passetto, ma con la scala de'
provincie. -misurare gli altri col proprio passetto: v. misurare,
n. 26. -misurare il pane col passetto: fare rigorose economie.
con del risparmio e misurare il pane col passetto.. prov.
! / l'amor non si misura col passetto, / non v * è staterà
che non coincide con quello morale e col concetto del buono. = deriv.
agricole. tanaglia, 1-832: segnisi col passino quando è asciutta / la terra
l'aringo alla dottrina della letteratura passionante col libro 'dell'influenza delle passioni su
,... con quell'aìre giocondo col quale suonano il sabato santo le campane
): agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a
. chiari, 1-ii-37: tosto che col di lui racconto cessarono questi ostacoli e riconobbi
altro che una certa relazione dell'agente col paziente, e la passione una relazione simile
lettere del riccialbano e arcidiacono, e col summario della rotta che mi fu caro
. da passivo, n. io, col suff. del part. pres.
dei mistici che vogliono felicitare l'uomo col riposo eterno e la profonda passività,
: la ricchezza non si ottiene solamente col possesso di molti oggetti, ma altresì col
col possesso di molti oggetti, ma altresì col disfarsi di tutti quelli che sono passività
nievo, 807: adì l'eredità col benefizio dell'inventario, e rifiutò la
lingue neolatine si ricorre a forme perifrastiche col verbo essere). -proposizione passiva',
mi rivolgo indietro a ciascun passo / col corpo stanco eh'a gran pena porto
dalla torre. pascoli, i-340: col passo vivido del bersagliere, trascorre per
cava- ciocchi. e se ne andò col suo passo oscillante. -in partic
, divisava di procedervi così piombatamente e col passo di saturno che si lasciasse adito
ferir di punta bisogni firmarsi in prima col passo mezzano e col braccio destro tirato alquanto
firmarsi in prima col passo mezzano e col braccio destro tirato alquanto a dietro.
mille passi. piccolomini, 10-18: col congiugnimento di più palmi fecer la misura
si commentò letteralmente. zena, 2-168: col talento grandissimo di cui ha dato prova
questa occasione fece il prencipe qualche passo col re suo zio sopra il trattato della
indugio non è tutto nocevole perché insieme col testo intero mi giunge anche un telegramma
stampa, 147: voi sol col passo saldo e passo certo / in questo
1-63: andavo per siepi gentili / col tuo cuore a passo. cassola, 5-23
sopra un duro sasso, / e fo col braccio alla guancia sostegno, / e
varchi, 18-i-m: tornandosene di suo passo col becchetto del cappuccio avvolto al capo verso
subito mi trova'sanza gir passo / col prenze degli apostoli beato / e con colui
puledra da farsela venir dietro passo passo soltanto col darle a vedere lo zuccaro. bernari
fermarsi. filicaia, 2-2-205: io col guardo v'ascolto e udir mi sembra
il cardinal di richelieu era poi calato infatti col re, alla testa d'un esercito
s. caterina de'ricci, 73: col nome di dio s'è dato mano
in que'paesi questa sorte di processi col conficcare di archibusate il supposto reo,
in quel momento la bricicca era sola col ragazzetto, che non avendo da far altro
, che già si sentiano mancare insieme col credito e con gli amici. botta,
lodovico (notate bene) lo strisciava col lato destro; e ciò, secondo
algarotti, 1-vii-155: mosè salvato insieme col suo popolo a traverso il mare che
], 521: altri le beano col passo, ciò è vino cotto. mattioli
chiamonsi passule. [ettonsi in conserva col mosto e inebriano del suo vino.
. = deriv. da passone, col suff. dei part. pass.
, pasta di genova, che io col mio comprensivo e tu con la tua introduttiva
pregiato e delicato, che si consuma col thè o a merenda; pasticcino (
si pescano coll'amo, si feriscono col tridente. siri, 176: imitano gli
pasta di sopra, la quale si distende col pennello sottilissima e di poi a poco
gli ultimi di febbraio in un mischiata col sai marino [réaumur] dentro v'immerse
. a. cattaneo, i-14: col buon garbo... comprò il maestro
f. f. frugoni, vi-707: col metter le mani in pasta, d'
che caracollava cogli occhi, ma più col cuore, attorno quel mobile prezioso.
confezione di dolci quali torte, paste col lievito, pasticcini, creme, decorazioni
= deriv. da pasticcio, col suff. del part. pass.
, cii-11-1016: vi è assai grano, col quale fanno vermicelli e coperte di pasticci
pasticcio o un intingolo mio... col titolo 'fra girolamo savonarola e santa
sa- racinare e far le fole / col ritto intraculier ne'lor forami. manzoni
, crede nelle scoperte; e promuove, col padre, la campagna delle vaccinazioni contro
ieri rimandai le carte vostre in pasticci col disegno del mini. 14. dimin
. = deriv. da pasticcio, col suff. collettivo e spreg. -urne
, usano oggi in spagna le pastigliere col loro fornelletto. = deriv. da
lo spirito. serdonati, 9-173: col gratissimo aspetto, quasi con certo pasto
. nu- driscono solamente l'anima infermata col pasto della misera giocondità. b.
? cesari, 6-362: venuta la fante col bisognevole, potè liberargli le mani da
il cavallo in luoghi netti, temperati, col capo leggiermente coperto, nutrendolo di cibi
6-iii-23: io veggo la pastorètta rimettere col fischio e colla mazza alcune sbrancate pecore
, la reticella e il berretto piumato col cappello pastorale di paglia. cattaneo,
quel pastor giovane, vestito alla pastorale col capo scoperto, co'capelli e con la
infino al ginocchio ed il resto scoperto e col petto peloso, è il mese d'
, / pur con la spada, non col pasturale. savonarola, 7-ii-15: el
perteggiavano nelle fazioni a trucidare la gente col pastorale. carducci, iii-4-323: ritto
, 16-110: è giunta la spada / col pasturale, e l'un con l'
, 2-7: chi colla spada, chi col pasturale, / poi la natura fa
papa: se avendo esso giunto la spada col pasturale, per viva forza..
l'allegorismo bucolico di virgilio, e col petrarca e il boccaccio; ulteriore sviluppo
v. strozzi, e a napoli, col pontano e, in par- tic.
se egli si costituisce la favola pastoral col principio turbolento e col fine prospero,
la favola pastoral col principio turbolento e col fine prospero, questo è un tacito
... con le braccia e col petto dinanzi a esse si parava. idem
ricrearsi ed esprimere i loro vicendevoli amori col canto di rozze canzoni. parini,
pastorella con due mucche, e le mucche col campano. -come appellativo affettuoso della
dal maltempo, / la sacca pastorizia col bastone. 2. che concerne
leggiadre sottilissime speculazioni, voi le avete col vostro stile ridotte a tale pastosità applicando ad
con pastoso e secco / pennel, col fil temperato d'una daga. scaramuccia,
gonfio alpino ammazza mennone / e pastriccia col fango il capo al reno, / io
un pizzicagnolo inzeppa un budello di salsiccia col pastume di porco. 3.
montale, 1-26: l'orda passò col rumore / d'una zampante greggia /
d'annunzio, ii- 743: prendo col laccio la puledra brada / che ancor tra
dal ciel discese, / per liberar col sangue il suo gentile, / diletto
nelle mani vostre con l'animo e col corpo vi farà di subito uscir dell'
loro. ottonelli, 131: i bracchi col lor sottile odorato, dal
, abbindolare; trattenere in discorsi vani col fine di prendersi gioco, imbrogliare.
da la pila e bonifazio / che pasturò col rocco molte genti. baldi, 205
, 7-168: il cacio vaccino, fatto col presame in una cascina suburbana, qualche
... era sempre lo stesso, col cappello calato sugli occhi, il vestito
= etimo incerto: forse da confrontare col provenz. pataufle 'paffuto ',
o simili; e la parola suole accompagnarsi col gesto. = voce di area
le patelle solitarie stavansene aggrappate ai sassi col loro pigio gusciolino che si lasciava scorgere
stanno appiccicati allo scoglio, e fanno col loro durissimo guscio quasi tutt'uno con
volgar., xxi-1169: pigliò la patèna col santo sacramento... e andò
cattaneo, ii-2-283: il patentato copre col suo previlegio una banda di commessi e
scritto a oro 'facchino patentato '; col naso patentato dalla grappa, viceversa.
i patentati inventori dei veicoli che producono col minimo di forza il massimo di rumore.
quinci e quindi si facea patente / col fumo e con le fiamme aprir la
. disposto orizzontalmente in modo da formare col fusto un angolo retto (una foglia)
.. diede ai padri una patente col suo sigillo nella quale comandava all''hai-
per poter caminare, per una patente fermata col suggello del capitano. ghirardacci, 3-172
invocanti facoltà e scuole di giornalismo, col diritto di largir lauree, diplomi e patenti
giudice! la atente di jettatore. col bollo. con tanto di bollo legale!
formi certe patere / quadrilatere, / col coperchio scannellato. milizia, iii-271:
operai con leggi, con regolamenti, col collettivismo, col paternalismo. e. cecchi
, con regolamenti, col collettivismo, col paternalismo. e. cecchi, 6-303:
punto si schiera o crede di schierarsi col proletariato continuando tuttavia a tenere un discorso
). landolfi, i-585: cominciamo col riconoscere a mugnito la paternità e il vanto
. forteguerri, 45: voi desiderate, col vostro sapere e forze, le paterne
e però non ringrazio / se non col core a la paterna festa. p.
. da paternostro, n. 8, col suff. del part. pres.
intellettuale è da porre il farinelli col suo lirismo e pateticismo, che sono
il difensore che cerca corrompere il giudice col denaro e gli si debba poi permettere
per dir cosi di farli parlare; e col loro mezzo espressero soprattutto il patetico.
con poco sangue e degli ultimi pensierosi col ciuffo. = deriv. da
= deriv. da patetico, col suff. collettivo e spreg. -urne.
di scrivere, io? e specialmente col 'pathos'? carducci, iii-25-225: sarebbe
bacchetti, 15-26: alcuni eran finiti col collo sul ceppo del patibolo, altri
infe- rior condizione ardissero provocar nobili, col patibolo irremissibilmente punir si debbano. c
? muratori, 6-285: la ragione collegata col tempo è da tanto di calmar gli
sep., 77: forse tossa / col mozzo capo grinsan- guinava il ladro /
dell'unità muoiono da mezzo secolo, col sorriso sul volto, sui patiboli o col-
nostri migliori. pascarella, 1-316: finì col lasciare... la gioventù e
che, soda, / poi lineava col sottil pennello. arneudo [s. v
di disinvoltura e una patina politica finivamo col separarci ottimi amici. cantoni, 447
vestiti da padroni, tutti uguali, col berretto alla spagnola e sul berretto lo
minerbetti, 4-i-316: io andai a livorno col signor don luigi mercoledì e tornai lunedì
molto. gualterio, xxxvi-93: bastiti col piede servar ben torme latine, /
tormentare i rei '... patire col 'ci 'dice un po'più
po'più e un po'meno che col 'ne ': 'ci patisco 'dice
e co'digiuni e colle fatiche e col mal patire affriggono se medesimi e vogliono
quelli e questi prendano la mia vivanda col pane, che la farà loro e gustare
ricevette cortese benignamente i baroni, reficiolli col cibo, del quale, per il
o morale che si manifestano nel volto col divenire tutto o quanto sparuto e perdere la
dall'offeso pubblico o privato è contracambiato col danno dell'offenditore accusato e punito.
, 1-81: era rimasta piccina e col viso patito. c. e. gadda
uomo soverchiamente e smorfiosamente innamorato. col pronome 'il suo patito ': il
, v-3-4-4: i colombi imbeccano i pippioni col cibo digerito e venuto latte e,
voce di area venez., da confrontare col gr. mod. toìctoc; '
toìctoc; 'fondo, base 'e col romeno pat 'letto ', forse di
9-316: una reazione patologica ai contatti col mondo esterno. -malato, maniaco (
da quelle e preceduta da ballarò, col fagotto delle molte sottane tirato su a
in tale ambito locale è venuto componendosi col succedersi delle generazioni. bartolomeo da
vera, la grande nostra patria, col cipiglio dello straniero. -in espressioni
-in età moderna, in rapporto col concetto di nazione (concepita come persona
. vico, 4-1-944: le religioni comparivano col viso deu'armi in casa, e
caricato del teschio di medusa... col quale scudo perseo insassisce i nemici (
, errando, / senza speranza, col bordone in mano, / ma senza meta
alla quale eglino eran creati, e col loro desiderio niente intendono alla contemplazione di
lingua... può di subito col suo mal dire avelenare una città.
seduta in un seggiolone, e da camminare col bastone, quando ci fosse necessità.
18: che nel mio petto, / col raggio della sera, / discenda la
grossa e negra famiglia errante, finì col prendere gli usi e costumi dei suoi.
di michelangelo, per dispetti che ebbe col granduca, si fé francese, e
benedetto espressamente ordinò che tutti dovessero salmeggiare col medesimo suono di voce. foscolo,
patriarca d'occidente e di vescovo di roma col suo distretto. pacichelli, 5-427:
corrotto, quale si è andato determinando col progressivo affermarsi di ulteriori gradi di civilizzazione
l'ingegnere, « ho da picchiar col naso? ». = comp.
adornò egli oltre a ciò il bandinelli col patriarcato di costantinopoli, che è il
e la volontà di rivoluzione, anche col più perfetto analfabetismo di masse e col
col più perfetto analfabetismo di masse e col più ancestrale patriarchismo geor- gico, la
= deriv. da patrimoniale, col suff. dei nomi d'azione derivati
cotto, e s'è giuocato / col patrimonio suo la nostra dote: / chi
da ferrara, 113: roma te chiama col suo patremono, / el ducato e
[il mio libro] confortava della povertà col presente patrimonio di buon nome. tommaseo
sulla gettata... aveva accumulato col tempo un grosso patrimonio spirituale.
centesimo di debito; campa alla meglio col suo patrimonino '. -vezzegg.
civiltà, ritrovasse conciliato il sentimento religioso col sentimento patrio. e. cecchi,
che mai dolce è di sedersi accanto / col vino nuovo al patrio focolare.
e lei porta sul petto il medaglione col ritratto del suo fidanzato. anche lei
= deriv. da patriottico, col suff. del part. pres. dei
si comprasse o con danari contanti o col premio carpito dagli uffizi le più importanti
. il complesso della produzione letteraria connessa col sorgere, con la diffusione, con
con la definizione dei contenuti dogmatici e col consolidamento del cristianesimo grecoromano durante i secoli
ven., denom. da patria, col suff. dei verbi frequent.
, imperanti in nome di spaventose religioni col mezzo d'immanissime pene, erano stati i
girolamo volgar. [tommaseo]: rappresentando col nome la nobiltà patrizia, reggendo la
scusa [simmaco] la sua stitichezza col nome di brevità laconica e la sua gelidezza
. moravia, viii-75: battista occupava col suo ufficio tutto il primo piano di
de roberto, 161: maritata più tardi col patrocinatore galano, gli procurava clienti d'
235: operò con garzia che trattasse col suo re alfonso a volere pigliare il
sede romana colle opere dell'ingegno e col padrocinio de'dotti e degli studi.
non possono stare in giudizio se non col ministero o con l'assistenza di un
; e davanti alla corte di cassazione col ministero di un avvocato iscritto nell'apposito
11-21: tutto, li ed intorno, col sacro e miracoloso ulivo, dono di
= deriv. da patrono, col suff. del part. pass.
= denom. da patrono, col suff. dei verbi frequent.
. = deriv. da patronimico, col suff. dei part. pass.
che stampo io metterò il mio nome col patronimico di ferrarese.
. = denom. da patrone1, col suff. dei verbi frequent. patronizzare2
= denom. da patrono, col suff. dei verbi frequent.
suoi nominaron quelli di fabio patroni, col qual nome sogliono appellare gli schiavi i
per lo sacrilego patteggiamento che fatto avea col dimonio. g. gozzi, i-n-66:
vole. ramusio, i-51: patteggiò col capitano dell'armata che, oltre a una
). baldi, xxxvi-373: dio col mondo patteggia; patteggia et è del
come egli non aveva fatto patto alcuno col marchese, perché né pur con altri volle
un risultato (nelle locuz. patteggiare col diavolo, con la fortuna, con l'
... si è da qualcuno patteggiato col diavolo. tommaseo [s. v
. subord. bembo, 10-iii-166: col prezzo della mia vita patteggierei alla fortuna
: chi ebbe in disegno e patteggiò col diavolo di aver avviso e tempo di pentirsi
ma fia maggiore / se l'aggravi col pianto e co'lamenti. / mal patteggia
lasciassero dire, ma non faciendo già triegua col suo dolore, così spiegossi: '
, 7-38: il re carlo patteggiò accordo col re di tunisi. ugurgieri, 356
consalvo. aretino, 20-80: dimesticatasi col brodaiuolo che le portava spesso degli agnusdei
agnusdei e dei nomi di gesù dipinti col zafferano, venne a patti seco. -che
avvenimenti, s'applicarono seriamente a stabilirsi col re e a travagliare al suo ristabilimento,
robusto, si videro costretti a patteggiar col medesimo, contentandosi d'inceppar in qualche
= denom. da patto1, col suff. dei verbi frequent.
volavano sul ghiaccio chiusi nelle pellicce, col volto rosso dal vento. d'annunzio,
, 4-30: il verde s'incupisce e col verde i paltoncini colorati dei bambini che
trattrice] coi suoi pattini ferrati, col suo motore sbuffante. 6.
velivoli del passato di venire a contatto col suolo in modo eccessivamente violento; nei
volte le leggi romane chiamano il patto col nome di legge. p. verri,
alleanza per antonomasia, contratta solennemente col popolo sul sinai per mezzo di mosè,
fermeroe lo patto mio con voi e col seme vostro dopo voi e ad anima vivente
tutta l'umanità, e non solo col popolo d'israele (anche nelle espressioni
tal quale io dico; e fassi col suo atto. bocalosi, ii-200: quando
natura, non dubito che non avessimo col tempo delle donne repubblicane. -voto
patto di liberarmene. -patto col diavolo: impegno solenne (anche scrittoi
compassione. che abbia un patto col demonio? -patto col destino,
un patto col demonio? -patto col destino, con la morte: condizione
patto ch'io vorrei / stringere col destino: di scontare / la
ricevere il duca nella sua protezione, col patto ch'egli fosse tenuto a mandar in
quali non potendo contrastare, tolsero patto col giuppon solo e la camiscia uscir della
era incinta. -venire a patti col diavolo, fare patto col diavolo:
-venire a patti col diavolo, fare patto col diavolo: v. diavolo1, n
n. 23. -venire a patti col mondo: transigere, accettare un compromesso
! e poi, venendo a patti col mondo, pigliarono queste cose e questi
i contadini della diversa maniera di premerla col piede perpendicolarmente o obli quamente
, sopra delle quali i baroni fingevano col re voler pattovire, furono queste:
ponessi cura / che il tuo pastor col lupo ha pattovito. -intr. con
succedersi di emozioni e di imprese da lasciare col fiato sospeso. -alave da pattuglia
della realtà. pasolini, 5-69: col mio padrone non andavo tanto d'accordo perché
b. davanzali, ii-107: tranquillandosi col mandar lettere a bravarle, finché con
di cui era fama che avesse pattuito col demonio e fosse un perfidissimo stregone,
in tal opra senza aver prima pattuito col demonio. 8. sm.
preparalo per voi. una per ognuno, col salario pattuito. -sostant.
600: 'pattumare': chiudere una falla col pattume. = denom. da
di animaletti ne'quali, come si osserva col microscopio, brulica quel pattume che si
gatto, 5-159: chi beve il caffè col suo pattume / d'insonnia e di
il carattere grossolano della parlata), col suff. di frangois 'francese '.
pagina, perdon la pagina per crogiolarsi col verso, perdono il verso per patullare la
etimo incerto: forse dall'incrocio di patire1 col nome del pianeta saturno, con allusione
perpetue nelle famiglie che le possedono, col mezzo di certa annua contribuzione che vien
più vasto e generale fenomeno iconoclastico e col manicheismo; si presenta come un dualismo
la prostituzione sono una cosa coll'ozio e col vizio. gramsci, 4-83: durante
altrui, senza recar danno ai beneficati col pauperizzarli. = dall'ingl.
liberare i prìncipi dalla paura di quello che col riponerlo in una nazione niente inclinata ad
: gli stessi francesi... insieme col terrore deltarmi loro hanno saputo instillare ad
àn paura degli anni, se ne perderebbe col tempo forse affatto la memoria.
accademici. e. cecchi, 5-77: col medico e col chirurgo c'entrano anche
. cecchi, 5-77: col medico e col chirurgo c'entrano anche di mezzo quei
nascosa. giusto de'conti, ii-62: col viso bianco, anzi pallido e smorto
carlo, ella sembri un'aurora lieta col suo cefalo cacciatore. cesarotti, 1-xvi-1-208
al presente sollicito e timoroso, o col pensiero innanzi molto a lungi desto e
voce paurosa, / perché la lingua col cor li tremava, / disse. firenzuola
ciascun nome faceva una pausa e accennava col capo, quasi per dare un'idea
di 4 tempi. entrambe si esprimono col segno (-), colla differenza che
è tempo ch'io descriva / quanto col tura a paride sortisce, / con buona
'suite 'era per lo più abbinata col saltarello e con la gagliarda).
ad alcuni uomini maturi e scienziati, che col rometter loro di lasciarli goder di lei
un seguito ordinario, principiando ogni cosa col piè sinistro. marino, 1-7-74:
unione del trotto o con la pavana o col galop- petto... pavana propriamente
grave e due continenze minime, l'una col piè sinistro, l'altra col destro
una col piè sinistro, l'altra col destro. boterò, 11-275: silvio,
che 'pavareggiare 'dalla similitudine si dice col chiudere con cera dalla parte di sopra
o coll'abbassare detta cera o col farci un buco, s'aggiusta conforme
da pavaro1, var. di pavero, col suff. dei verbi frequent.
peccar pace no i rende, / partirassi col tormentar ch'è degna, / sì
ei paventpsa e schiva, / come col ramo pastorei l'agnella, / che varca
ventosa scena / girando intorno, rincontrai col guardo. fiacchi, 66:
del part. pres.), col suff. dei termini di origine provenz.
quello de'pavesari, l'uno gonfalone bianco col pavese vermiglio e '1 giglio bianco,
'1 giglio bianco, e l'altro rosso col pavese bianco e 'l giglio rosso.
qua e l'altro là, chi sta col braccio in su la spalla al compagno
targia una, u vero pavese, col campo vermiglio e colla croce bianca grande
della schiera; e i palvesi, col campo bianco e giglio vermiglio, furono attelati
che dal crudel tiranno / pavida fugge col suo sposo e figlio. boiardo,
ninfe l'asinel suo pavido / pungon col tirso. caro, 11-914: per grotte
ponte volante, mentre son due unite col pavimento di legni e parapetto che può
qui il profeta l'anima mia è congiunta col corpo terreno, il quale molto l'
, 578: aeree trine dei sambuchi / col collo pavonato dei colombi. idem,
senza misericordia di una sua ridicola somiglianza col pavone pettoruto su e giù nel vialetto
voga / lo stampatore: oggi fallì col vate. / al verde è riccio;
i-viii- 296: vidi un pavon col suo leggiadro ammanto / girsi pavoneggiando,
a pavoneggiarmi per le vie di firenze col numero dello 'scaramuccia 'mezzo dentro
vi-387: le copie, che si fanno col pennello, sono iù accurate e
e di portar la persona dritta, col pavoneggiarla alquanto. della porta, 6-43
1-518: eccoli tutti e quattro attoniti, col cucchiaio a mezz'aria, per seguire
-óris (v. pavore), col suff. degli agg. lat.
ad oncia, disonorandola cogli inganni e col vitupero. carducci, iii-24-245: tanta
, smarrita dalla impossibilità del fatto, col volto al ciel rivolto e le mani
alla memoria di mora erano il condimento col quale giulia insaporava le proprie offerte o le
rampogne. aretino, 1-11: dirovvelo col farmi beffe del- l'esser voi un
degli spettatori che è dello stesso sesso col paziente. gozzano, i-1163: pensi,
che siano puniti con esser gittati insieme col paziente dalla piu alta torre della città
dovere d'avvertire pazientemente, insistentemente, col fremito della coda. -a lungo
d'iddio grande! che dirai qui? col tedio del lungo aspettare uccide coloro a'
monarca, /... / copre col manto tuo mio fragil pelle / povera
: che posso fare se [nella controversia col castelve- tro] ci sono stato tirato
che non c'era sugo, e col suo semplice viso,... ornato
1-134: pazienza, pazienza! col tempo e con la paglia, maturano
loro tante ricchezze,... soccorrano col riscuoterti con pregio alla nobiltà del sangue
pazarella, come ode dire cosi, subito col suo pensiero salta in mille luoghi.
si lavora e lui se la passeggia col soprabitino da mezza stagione color cacca di
: la contessina, quando si trovò col conte marito, fu dolce seco e piena
la coscienza politica del paese, incominciare col pazzesco imperialismo che oggi può solo pregiudicare
vailazza, per amore delle folaghe buone col risotto, delle anatre selvatiche, dei
esercizi, facendo sempre queste lor pazzie col vino troppo abbondante. conti, 92:
.. sono quelli che noi, col nome di pazzi tondi, grossi, e
un ben dell'anima, e giudicando col senso comune, un bene pazzo.
lì il vino schiacciarello, il baccalà col pesto e facqua pazza san di pesce e
peane ebbe la prima origine, insieme col primo verso che fatto fosse quando apollo
verso che fatto fosse quando apollo combattendo col serpente era dalla madre esortato. giacomini
= denom. da peana, col suff. dei verbi frequent.
di giugno quando le peate vengono dalle isole col carico di fiori e dei frutti
sui fianchi, e si mescola col bianco: il ventre è bruno, il
accresciuto il male, gli acquietano animandogli col dire ch'egli è buon segno,
, stigata dal diavolo, peccava carnalmente col padre. marco polo volgar., 3-39
7-53: veramente non voglio peccar d'ipocrisia col dirle ch'io abbia de'lunghi e
te rubassi / il prezioso tempo, / col narrarti la guerra / che fero al
, li-5-456: peccò in lui la natura col scomporgli il destro piede, onde assai
e chi è rubato, pecca cento [col sospettare di molti. tommaseo],
caduta del nostro primo parente, oggi col peccato originale nasciamo. brusoni, 729
allo stesso tavolo, toccandole il piede col proprio. pecchi, viii-36:
sarno, di carinola e di policastro, col segretario. bisaccioni, 1-289: i
la stessa cosa vile si descrive apertamente col proprio vocabolo, senza qualche figurato ricoprimento
algarotti, i-ix-ii: peccato, dicemmo tutti col bicchiere alla mano, che questa così
la piaga e sparse / l'alma col sangue, e certo fu peccato; /
patecchio, xxxv-i-582: se l'agnel sta col lovo, non è bona compaigna,
bona compaigna, / né 'l peccador col iusto: sempre n'à qualqe lagna
sacrileghi, da chi restava in discordia col proprio fratello, dalle meretrici ed altre
, 3-170: la comparsa di bigietta, col suo stupendo ovale di madonna peccatrice,
chi sedendo quanto buono e'creò sostien col ciglio. = lat. tardo
10-iii-214: il tubo messo in azione col fregamento vien accostato alle foglie, che
2-iv-267: bee il turco del vino col peccherò: / solo mesce, solo il
... aveva in breve finito col somigliare a uno di quei vecchi fogli
gli appoggi di questi, come pecore col bastone sarebbono stati cacciati tutti alla messa
. o si fa brechtianamente dandoci dentro col pecoreccio da caserma, oppure non sta
= denom. da pecora, col suff. dei verbi frequent.
.. e faranno ancor buon fratto col pecorile. = sostant. di
impero. montale, 3-33: le trenette col pesto non riuscivano bene oliate e insaporite
venir dietro il mondo come un pecorino col sale. tommaseo, 2-ii-282: tutti questi
. 6. locuz. -azzuffarsi col pecorino: finire in prigione.
san giovanni / che ti fé azzuffar col pecorino / per la quistiondel resto del fiorino
: era l'avvocatino che entrava trionfante col suo codazzo di pecori. carducci,
spada al lato, e s'incontrò col nimico, il quale tosto che lo vidde
pratesi, 1-105: non mescolandosi col pecorume abietto e malefico, essi lo
= deriv. da pecora, col suff. collett. e spreg. -urne
sodo ', di origine indeuropea, col suff. -osi che indica gli enzimi.
= deriv. da pectina, col suff. -osi che indica gli enzimi;
certi satrapacci vermigli... ascesero col peculato al soglio. archivio mediceo (
, mentitamente poveri,... col pretesto di tal finta necessità avevano fatto
]. baldasseroni, 78: il granduca col privato suo peculio... fece
boccaccio, 1-i-561: egli un giorno riposandosi col nostro pecùglio con una sampogna sonando,
pecogna pure per quello successivo, allora col cavolo che andavano a lavorare e a
chi fa cattivo uso della ricchezza finisce col diventarne schiavo. libro di sentenze
amministrativa o giudiziaria, ingerenze incompatibili col sacerdozio, alieno dall'amministrazione pecuniaria,
bisogno pedagogico-politico di porgere lezioni di saggezza col trarre ammonimenti dal passato ha portato a
^ = denom. da pedagogo, col suff. dei verbi frequent. pedagògo
e ferno per la moglie / versificando col cavato legno / non ebbe, al
antica, e non di meno tutta intera col petto e col pedale, da riporla
di meno tutta intera col petto e col pedale, da riporla ove che sia.
più, perché si ha da fare col pedale dell'albero. giordani, iv-15
spinta entro le canne [dell'organo] col mezzo di mantici...,
dita i corrispondenti tasti della tastiera o col piede si calcano alcuni pedali. giuliani
: mi toccava di lavorare a tentoni col piede e colle mani, perché duravo
a noi... smorzava le note col pedale; e s'interrompeva spesso.
, le quali, calcate dal sonatore col proprio piede, fanno crescere di mezza
batte la cadenza coll " andantino ', col 'mosso ', coll " allegro
mosso ', coll " allegro ', col 'crescendo 'e fa sentire il
sul ginocchio il lavoro, tenendola tesa col piede. 6. nella pesca
= denom. da pedale1, col suff. dei verbi frequent.
, che un tempo usavasi far funzionare col piede dell'operaio. = deriv
= deriv. da pedale1, col suff. dei dimin. pedalinèe,
govoni, 2-141: il primo contatto col mare / fu l'atto di confidenza di
= denom. da pedale1, col suff. dei verbi frequent.
quia 'have lo incesso prosequitivo, col quale fa andare avanti gli '
ai putti l'attivo e il passivo / col verbo dietro per farlo elegante.
ritratti dalla nostra commedia del cinquecento, col gergo latineggiante che mai non li abbandona
, platone ed altri, fui promosso col favor di mio padre, ch'era conse-
il perché. moneti, 2-17: col favore della fortuna arriva l'uomo alla
, preferiscono la lima alla penna e finiscono col non far niente. de roberto,
martini, 1-ii-59: ho avuto che fare col visconti venosta che è tardo nel risolvere
piovene, 15-51: era un discorso col tuo corpo e con tutte le parti
le scienze tutte debbono essere protette; col premio si ricompensano le fatiche, colla speranza
= denom. da pedante, col suff. dei verbi frequent.
né coll'indole della lingua, ma col vocabolario? de sanctis, 7-576: la
moralistico eccessivo. sarti, i-1-95: col progresso, questa continua pedanteria e necessario
e maccaronico, un italiano latinizzato, col mal definiti confini, sì che talora
= denom. da pedante, col suff. dei verbi frequent.
che si chiama cala ed alza. col vento in poppa si alza la pedaruòla
pedate. -colpo battuto per terra col piede, dall'alto in basso.
di continuo. in verità, finirò col dargli una pedata. tozzi, vii-135:
arme guernito e di quello uscì destro / col brando in man, benché fusse pedestro
altri giovani l'armarono collo scudo pedestre e col coltello spagnuolo. cattaneo, ii-2-187:
taglia [il castagno] al piede e col segone s'arrocchia (se ne
ginnospermia, della famiglia delle rinantee, col calice panciuto cinquefido, la corolla tubolosa
cinquefido, la corolla tubolosa bilabiata, col labbro superiore schiacciato e l'inferiore trilobo
perché generalmente essi pediculi hanno debole ligamento col tronco o fusto della medesima pianta che
un quadrato di sabbia con buchi fatti col dito, e le pedine, sassolini.
la tragedia] poi madre- regina / col monopolio dell'esclusione, / come s'altri
una vigorosa lezione a qualcuno (anche col ricorso a energiche vie ai fatto);
l'impero del mondo, spiegano tutto col moto ma non ispiegano il moto.
un pastor vecchio a sedere, che col braccio destro e con l'indice mostri il
loco dove le vecchie erano nascoste, col sinistro s'appoggi a un gedo o
. 2. venat. seguire col fiuto le tracce della selvaggina (con
allegri, 255: ogn'un col suo fardello alzava i mazzi / alla bella
499: l'imperito nocchiero, che col pedoto guida sicuramente la nave, ma
e buon pedota terrestre per saper col bossolo della calamita ritrovar la tramontana.
: in tre paia di calze di bambagia col pedule a lire due il paio,
aggregato fra le specie dei tronchi col nome di 'pedun- culo ',
, menzionato da eliano, comunemente distinto col nome di bue a coda di cavallo
che si riferisce o che è connesso col giureconsulto romano pegaso, vissuto nell'età
. ittiol. famiglia di pesci teleostei col ventre ricoperto di piastre ossee e privi
che in scitia sieno gli uccegli pegasi col capo di cavallo. bontempi, 3-2-206
d'andromeda in una linea retta, col capo della stessa andromeda e col ginocchio
, col capo della stessa andromeda e col ginocchio del pegaso. 6.
ii-309: spiegano la bontà de'medesimi metalli col dire « oro ed argento di pezo
: da vecchia, tutta rinchinata, col cuore stracco e gambe gonfie, andare su
, al peggio. -andare col peggio, con la peggio: essere battuto
, 232: di tale caduta ne va col peggio la guida, ché ha due
l'uno l'altro, e vanne sempre col peggio chi può meno. grazzini,
del mondo; ma i gioveni ne andavano col peggio. botta, 4-933: alla
peggio; rimanere al peggio, tornare col peggio: essere sconfìtto o battuto in
nemici a cac- camo, ne tornaron col peggio per la fortezza del luogo e
peggiorare), agg. che peggiora col trascorrere del tempo; che si aggrava
si vedeva l'uomo già alle prese col male soccombere alla nuova oppressione; si
libbra. p. neri, 1-vi-273: col progresso de'tempi peggiorandosi sempre la moneta
.): forma alterata, generalmente col suff. -accio, che assume il
dante, inf., 33-154: col peggiore spirto di romagna / trovai di
nulla più veggo con tenerli aperti che col tenerli serrati. -sconfitta in una
con mala guardatura, e che sta col supercilio, o come diciam noi, col
col supercilio, o come diciam noi, col pegio levato. = voce venez.
quarzo in grani, è misto confusamente col feldspato; e vi si trovano non di
apparecchiata a porci ambo le mani / col temporale e col spirituale, / s'
porci ambo le mani / col temporale e col spirituale, / s'e'bisognasse ancora
di cose che nulla fruttano e col grave interesse di 6 per cento. mazzini
... è quello il quale col rimedio del salviano, ovvero dell'ipotecaria o
ciò, al diritto di soddisfare il credito col trattenere definitivamente ciò che gli è stato
603: 'pegno navale ': contratto col quale il proprietario d'una nave mercantile dà
se voglion dar trenta per cento / col pegno, e a cinquanta non son
. goldoni, x-784: ho prestato denar col pegno in mano. cesari, 6-421
il questor francesco maria casnedi per negoziare col gran duca una prestanza di denaro,
un pegno che ti sei proposto di gareggiar col fondatore di essa nel beneficarla e proteggerla
e 'l pic- ciol pegno / reggea col tergo a un punto e con la mano
d'amendue gli animi loro, che col giuramento gli affermasse di non rivelar mai
e l'ostro, / come voi col dir vago, altero e degno / ornate
io vi parlo (come dicono) col pegno in mano. baldi, 7-64:
, se non, come si dice, col pegno in mano. -contendere,
garanzia. tassoni, n-51: fulvio col conte ha non vulgari sdegni, /
confische. -non fare un piacere col pegno: essere restio a compiere il
/ che un piacer fatto non avrian col pegno. -non fidarsi di qualcuno
pegno. -non fidarsi di qualcuno col pegno: considerarlo troppo astuto o infido
ch'io non mi fiderei di te col pegno. b. giambullari, i-129
, i-129: gente da non fidarsene col pegno. n. agostini, 5-6-46
n. agostini, 5-6-46: va col piè del piombo, e con l'ingegno
né ti fidar d'altrui se non col pegno. -senza pegno: senza
= deriv. da pegnorare, col suff. dei verbi frequent.
quando s'appicca addosso non si spania col ranno, e ci vuole le fregagioni colla
a'pelacani / che gli grattin la rogna col lor rasco. domenichi, 2-80:
in fin ne'regni bui / giocato col demonio al pelacchiù. fagiuoli, iii-161:
scusa, / avean tolto a colei col patrimonio, / rocca, pennecchio,
perché non tiene il colore; collegasi col pelagio e alla troppa sua nerezza dà
viani, 19-414: il tarmito, col cuore invelato, filò in un baleno
la speranza. patrizi, 1-iii-267: usciti col divino aiuto dal largo pelago delle lunghe
borsaiuoli e pelamantelli, i quali avendo col loro gridar terremoto posto il popolo repentinamente
pelando le ciglia e le fronti e col vetro sottigliando le gote e del collo assottigliando
, quando gli ammazzate, scannategli e col suo sangue così caldo gli imbratterete e
nido, gli nutrisce e sostenta insino col proprio sangue e, veggendo mancar loro le
pelatolo, al fuoco nella pentola insieme col secondo cappone, che cavato avea, lo
di giacomo, ii-573: su anche lei col pettine fra 'capelli e con raccolte
ove si pela senza compassione e si scortica col rasoio del barbiere d'una mala sorte
... guarisce i carboncelli; cotta col vino e piastrata con la cera fa
= deriv. da pelargonico], col suff. dei sali. pelargóne
= deriv. da pelargonico], col suff. dei chetoni. pelargònia,
= deriv. da pelargonico], col suff. dei radicali; voce
quali venero, di forma grandissima, col capo pellato e con gli uocchi rossi
uccubo a cui decrepita l'etate / quasi col mento avea congiunto il naso / e
omone alto, grosso e duro, col mento pelato. -sostant.
pelati. soffici, v-6-26: finii col distendermi sull'orlo pelato d'una di
ch'ella [antifila] venne / col corteggio di più di dieci ancelle / carche
pelecanus (v. pellicano), col suff. gr. * simile '.
voce ciotta, deriv. da pellagra, col suff. gr. -oeis-fc'simile '.
zena, 1-109: chi prometteva di diventare col tempo e colla paglia una giovinotta
indumento che si indossa a diretto contatto col corpo. c. e. gadda
n'una pelle di spinoso, / col pelo in verso te, che sia più
s'e stabilito dov'era la cuoieria col bancone di barbiglio e grossi rotoli di pelli
: quando ti veddi uscir dalla capanna / col cane in mano e colle pecorelle,
e vivo. dossi, 3-4: col sangue che questo baciozzo attira, viene
qualcuno: porsi alle sue dipendenze anche col rischio della vita, schierarsi dalla sua
. pelletica. bechi, 2-135: col pollice e l'indice pescò una linguet-
italia io mi vivrò con brunetti e col mio giulietto e col fratello della tenera giovinetta
con brunetti e col mio giulietto e col fratello della tenera giovinetta. d'annunzio
dal suo uomo, coi troppi piccini, col troppo lungo pellegrinaggio da fare.
, 2-183: dobbiamo pellegrinare anche noi col bordone e il sanrocchino fino al cappello di
quei luoghi / dove passai da piccolo col padre. 2. errare di
nel tempo della pellegrinazione nel diserto, insieme col tabernacolo,... portavano li
libro, adempio il mio antico proponimento col presentarvelo. 5. carlo da sezze,
da me pasciuta e non tornò, / col pasto in mano la chiamo. n
nell'impiagato, corrompe tutto il rimanente col suo veleno. -scherz. che
un buon uomo che ha fatto molti denari col sapone e colle candele steariche, non
scusa questa donna che affettava la gloria col suo danaio di quel che siano alcuni
tanto note per uso, e immedesimate col loro significato, che quando uno scrittore
manifestarsi, nell'esplicarsi, nell'operare col pensiero o con la fantasia; dotato
, e seguite in giovare agli amici vostri col vostro fertile e pellegrino ingegno. ariosto
tua virtù furiosamente angelica / ha scacciato col guanto i madonnari / pellegrini, cibele
genere pelecanus (v. pellicano), col suff. -formis (deriv. da
uccello si squarciasse il petto per nutrire col proprio sangue la prole).
3-681: così fece cristo, che col sangue del suo costato risuscitò a la grazia
sempre intuendo il nostro pellicano, / col qual si bagna nel fiume giordano.
11-1: o santo pellican, che col tuo sangue / campasti noi dalla fera crudele
. alambicco. biringuccio, 1-128: col pelicane o con altri passamenti di distillazione
i-266: si trovò davanti una signora col cappello e una pelliccetta al collo.
di mommino neri... discorreva col signor pallante, già vestito da re,
cassola, 2-in: indossava una giacca col bavero di pelliccia consunto per l'uso.
sta tuto il dì e nocte in camera col pelizóne. f. scarlatti, lxxxviii-11-535
bel vederli, massime quando li portavano col pelo in fuori che pareano orsacchioni agguantisi
, 6-38: quelle ragazze platinate che col pellicciotto e le flosce calze di seta si
baldini, 9-33: vediamo il professore col suo pellicciotto scuro e la mezza tuba
are. paelex), da confrontare col gr. 7ràxxa£, forse di origine semitica
, ix-143: chi così la pietà col poco appaga ^ e di pagar tassai non
cascio di scin- cero e chiaro latte col presame dell'agnello... ovvero
con gli anni il pelo, / col tempo il core, e l'error nostro
, costumi, e voglie / cangiai col pelo! fogazzaro, vi-190: la faccia
su n'una pelle di spinoso, / col pelo in verso te, che sia
, che levatosegli il pelo, abbassato col mangano, né più in bellezza né
d'u more scuro, col pelo meno lustro. -con riferimento
guinigi, 1-305: veramente la 'nvidia col suo pelo / trasse le menti fuor
lucia, 92: sono tutti birbanti, col pelo sul cuore. impiccarli, impiccarli
pensiero / al corpo solo e una moral col pelo. bacchelli, 1-ii-385: ho
eliseo pien d'alto zelo / ch'andando col suo mastro giunto appresso / mostrò di
pel di questo è molto tondo / col giudice de'gatti può far paio, /
... e gioca a scacchi col grembiale e va in piazza col paniere,
a scacchi col grembiale e va in piazza col paniere, la brigata crede che
51: il gello è poi valente col bicchiere, / ma nel comporre è
volle ripeterla un par d'anni dappoi col baraballo poeta, ignorante e spropositato,
lampedusa, 205: sorrideva compiaciuto, col volto incorniciato dalle basette biondissime di primo
pelo. -mangiare qualcuno crudo e col pelo: trattarlo con estrema durezza,
che e'se 'l volesse mangiare crudo e col pelo. -mettere il sangue,
pur un pelo che pensi ad accomodamenti col vaticano. -non montare un pelo
un pelo: è men male acciuffarsi col diavolo. -tosare il pelo fin sull'
, come che volpe vecchia non avesse col pelo mutato il genio. mamiani,
. -il mal del traditore ne va col pelo', il traditore continuerà a tradire
ché il mal del traditor ne va col pelo. proverbi toscani, 47: il
: il mal del traditore ne va col pelo. -nessuno ha del mio
è morso di cane che non si ricatti col suo pelo: per indicare chi si
è morso di cane che non si ricatti col su'pelo, veh!
. 7r ») xó£ 'fango ', col suff. -oeisife 'simile '.
= deriv. da pelone, col suff. dei dimin. pelóne1
stende dall'occhio in giù, col preopercolo saldamente unitovi, e l'
piede, e come cosa pazza / col scudo gli va addosso e con la mazza
. pelta, n. 2), col suff. -formis (deriv. da forma
fee, che comprende de'licheni foliacei col tallo coriaceo, membranoso, più o
questo era un vecchio ancor robusto, col viso pienotto e lucente di una peluria bianchiccia
[il beccafico] nudo, giallo, col reggicoda tutto imbottito di grasso; goffo
coda et ali come ho detto e col peduccio minuto su la carne, che
, pelvis (v. pelvi1), col suff. -fòrmis (da forma '
voce dotta, deriv. da pemfigo, col suff. gr. -oeis-fy; '
vendetta od a lei pungi il seno / col dardo d'oro o fa'per pena
fu altro che con la speranza e col timore volere tenere fermi gli uomini nella
parte n'è tornati / e van col capo chino e colle rene. / questo
io mi rivolgo indietro a ciascun passo / col corpo stanco, ch'a gran pena
] in quanto l'uomo è sicuro col pegno in mano, e a gran pena
acido instabile che si ottiene per idrolisi col tratta mento della penicillina (
volgar., 1-8-214: or lasceranno col movimento corporale quelle beate sedie ed andranno
alcuni peccati già denominati a suo luogo col loro nome vulgato. -che è
denom. da penale e penalità], col suff. dei verbi frequent.
tracciare natali di glorie al suo merito col favore di clima straniero. pananti, i-269
, 868: quanto era stanco di pencolare col mio sigaro in bocca in mezzo a
. b. croce, iii-27-288: col non consueto pencolare ed esitare da parte
l'arciprete, piccolo e magro, col grande pendaglio rosso sul cappello, nessuno
e la vestia d'argento / larga vagina col pendaglio d'oro. -come
, 67: veneziani scrissero lettere sigillate col sigillo pendente di piombo, ne le quali
a pescar carmenio a un sasso acuto / col fil pendente e l'esca ingannatrice.
questa parte, rimanendosi di tenerne proposito col signor cardinal barberino e di cavarne l'
e bandiere a modo di duca, col campo ad oro, e al traverso
sasso, / ch'aveano tonde, col picchiar frequente, / cavo e ridutto a
mano alla morte il pendente ferro, col solo benedirla, in istante la risanò.
grandi danni in sardigna, fece pace col re di ragona e dielli tutto ciò che
che tolle le tenebre della ignoranzia, col quale lume più perfectamente si cognosce la
, secondo me, pigliandola troppo di petto col d'annunzio, desti troppa importanza a
4-32: un cameriere perfettamente in carattere col locale serviva caffè-tisana e rosoli agli ultimi
larga. ottimo, iii-245: col lume suo informativo [il sole] fa
perdonai, cioè promessi di non perseguitarlo col governatore. filangieri, i-726: colloco
ma pur stracciato e pallido / col sempre vuoto stomaco / il gigli non
reliquie delle truppe reali; l'astuzia col tentar di far muovere i popoli, con
nievo, 1-501: il facchino le perseguitava col baule di pelle d'asino.
5-433: alcinella fingarda,... col farsi credere perseguitata da ercole per istinto
paste; ma queste paste son formate col danno del popolo e con l'utile
alati, li mosconi ed i scorpioni col sugo dell'appio, cioè del seleno
plenipotenza in iscritto a casale per trattare col duca di nevers. -fermamente.
nel germe qualchessia le monadi si riposano col minimo grado di azione e il massimo
punta del palo ferrato, nel diromperla col piccone a taglio, nell'incavare il
i turchi acquistato nella presente guerra col persiano derbent sopra il mar caspio,
chiaro davanzati, xxi-25: de'l'om col male a porto / di gran gente
, tu galantuomo che passi: / col tuo bastone raggiungi la delicata flottiglia,
scrittura serrata e sigillata drizzai alle altezze vostre col porto over promessa di mille ducati a
prima d'an- darsene, si fermò col commendatore visanio e con la signora trigliona
gelate; / venga il pestacchio / col suo potacchio, / e 'l portogallo /
. fu questa giurisdizione conceduta a'comuni col pagamento al fisco di grana 12 a
nobile cittade di ancona, terra portuosa col mare. giuseppe flavio volgar.,
che è la razionale, è chiamata col nome dello spirito, cioè ruach. la
di cagnoni che il trovarmi adesso smentito col fatto panni che una porzione di questa
porzione nelle due parti orientale ed occidentale col meridiano che passa per ormuz e per
volli vederne altro né andar più oltre col ricercare, tenendo per cosa ferma che
tommaseo, 14-532: in corfù distinguesi tuttavia col titolo di 'porzionevole'il padrone: e
doloroso letto / ne l'egra valle, col rotar de l'ore / e per
infelice chi sta sempre arrabbiata / e col consorte suo non ha mai posa, /
» esclamava il letterato, « ma finirà col soffocarlo quella sciagurata ». d'annunzio
una posa rubata a madama dudevant, col volto talora celato tra le mani o
e metà bianco, / che suona col suo piede, / in una languida posa
, per posa, una grande familiarità col conte di torregrande, e uscì nel peristilio
da quello grave ch'egli assumeva talvolta col padre. pavese, 8-41: persino il
bellissimo posacenere, di quelli di ceramica, col motto. -con uso appositivo
insino a'talloni, anzi legati insieme col posaménto di tutta la persona, ch'è
, lauretta non si domandava, ma col nome suo nella propria forma veniva nominata.
sopra la voluta di un ornato, col gomito mollemente appoggiato sopra un'altra voluta
di non aver saputo eseguire il disegno col posapiano e col fiasco su la cassetta
saputo eseguire il disegno col posapiano e col fiasco su la cassetta de'buccheri.
i freddi amori, / le tre grazie col piacer co'giochi. l. adimari
sol che la bella costiera / risaluta col primo sorriso, / e d'un guardo
barberino, 1-270: meglio è posare col poco male che cercare vendetta. bisticci
. dell'uva, 41: già col sol posava il vento, quando / giunsero
quel demonio, che tenea sermone / col duca mio, si volse tutto presto /
a parer molto bene, e vie più col più ripensarli e posarvisi sopra, stupendosi
cennini, 3-56: rimescola bene l'acqua col colore. poi el lascia posare per
sospiri. filicaia, 2-2-205: io col guardo v'ascolto e udir mi sembra /
146: una di quelle belle bottiglie nere col culo rosso di polvere, dove il
.. prima ti fa poeta e poi col raffreddarsi dell'età ti concede la maturità
un vecchio armato d'armi bianche, col bastone di generale nella destra e la sinistra
terreno /..., / e col bel mento posato in sul seno,
4-14: tu scambi questi imberbi, col lattime sulla boccuccia, come de'personaggi
ritmo, bene almeno s'accompagnava il ritmo col parlare e col canto del coro parodo
s'accompagnava il ritmo col parlare e col canto del coro parodo o ver entrante.
magi, 77: si può accertare col lambiccar l'acqua marina di tai luoghi,
: al quale interrimento si può rimediare col lasciale a luogo a luogo nella chiusa degli
sforzo l'angustia d'un uomo rivolto col capo a l'ingiù, il che si
il cornino etiopico s'impiastra nella posca col mele. documenti delle scienze fisiche in toscana
e le posche e l'acqua mescolata col latte ed altri simili popolari rimedi che per
radici del sasso, si volta poscia col corso alla parte sinistra della terra.
firenzuola, 319: poscia l'aurora col suo rosato ne apportava la novella del
dalla compagnia luntani ci ritroviamo, entrare col spirito nostro in queste due cerve e
e mezzo il tutto per d'ognintomo col silenzio de la notte cheto, fatto
di jeso cristo invocando, di subito col detto bastone l'uccise e mai non batté
io ho saputo che voi sete / col cardinal salviati a passignano, / et
il nostro buon mustoxidi qui presente e col quale si parla spesso di voi desidera
che identifica l'arte stessa e la poesia col linguaggio generale o comune, sia pur
19-107: finché non si chiamano le cose col loro nome realistico, e le richieste
perché il suo spirito si è sviluppato col secolo e lo trovate teologo al principio
trattenersi dal fare alla positivisteria imperante, col vagheggiare una 'critica sperimentale'. =
positività effettiva proviene dal connubio del vero col fatto, dell'ideale col reale, onde
del vero col fatto, dell'ideale col reale, onde tanto è vano il
la seconda può dirsi 'induttiva'. col primo genere si presenta il fatto intiero;
primo genere si presenta il fatto intiero; col secondo gli aminicoli onde tesserla a forza
la ritenne sulla soglia, e, col disegno di scovar qualche cosa di più
che cosa ha di comune questa maniera col metodo sperimentale della scienza positiva? borgese
siamo alla 'età umana', per dirla col filosofo napolitano, della filosofia, o
della filosofia, o, per dirla col comte, all'età 'positiva'.
scambiando di necessità mille volte il vero col falso, considerasse come superflua la virtù
tribuna, alle spalle dell'organista, col nome di positivo tergale. tramater [
'positivo': piccolo organo senza pedaliera, col principale talvolta anche di due soli piedi,
nell'utero, se sarà, cioè, col capo innanzi o con li piedi o
frugoni, 2-65: i giumenti lussureggianti, col pelo liscio e col ventre pieno,
giumenti lussureggianti, col pelo liscio e col ventre pieno, giacciono all'ombra de'faggi
cattaneo, iii-340: le testudini, rivolte col dorso in giù,...
quelle positure e quelle azioni, così col volto come col- l'altre parti del
del recinto e positura de'tre castelli e col cenno de'colli che ha dietro ed
far certo giudizio di esse se non toccandole col scalpello. spallanzani, 4-i-7: ho
ritrovavasi il re in una simile positura col fratello. 10. possibilità o
ma solamente con la posizione che elle hanno col rispetto nostro. tasso, 11-ii-350:
di un astro dal circolo di latitudine col circolo di declinazione. in geodesia,
chiglia in cartone nero, boccaporti segnati col gesso, batte bandiera di foglio nero
bestiola armeggiar con gli zampini e spinger col capo penosamente per tentar di rimettersi nella
per posizione della legge s'intende l'atto col quale si stabilì la legge.
ora mi limiterò a 'seguire'il conselchi col pretesto di incitarlo a far presto. così
sopra di quelle debba rispondere l'altra col suo giuramento. 19. filos
canto della mente che « un giudizio col quale si afferma che la data legge deve
che può essere di armamento, cioè col personale al completo, di disponibilità,
personale al completo, di disponibilità, col personale indispensabile alla manutenzione, di riserva
sonno -disse l'altro..., col disegno di mettersi in posizione di prevenirmi
da oltre un mese messosi in relazione col ministero di guerra e di marina sedente
un onesto operaio, guadagnarsi il pane col sudore della sua fronte e crearsi..
di legumi e talora la solita frittata, col suo pospasto de'meglio frutti che dava
cattolici renderla indivisibile [la francia] col rappresentare la communità d'interessi a segno
udendo, tutto rimasi stupefatto, e col cuore e con gli occhi cercava di
per ricevere la forza e la possa sua col mangiare abbisognasse di lasciare l'astinenza ed
sì gran possa, / che pur col petto tutti gli abattea. arici,
duca, per salvar el tutto, / col papa, imperio e marco testa grossa
: migliorò eziandio simo- ne sue condizioni col riparare, giusta sua possa, alle
, debbiano li capitani e possano, col consiglio insieme e con quelle persone de
. salvini, 33-157: venere ignuda col suo lungo treno / di leggiadrìe d'amori
, carlo di franza / l'atenderà col suo folle orgolgliare! panfilo volgar.,
de'fiorentini, e ine s'abatté col capitano generale de'fiorentini, e abattello
io dissi, dura; / sùbito fece col morso l'usanza / e cominciò a
contentare il mio lodevole desiderio d'ingrandire col nome di sì glorioso principe questi componimenti
possanza, / e tale nimistate aggio col core / che sempre di battaglia me menaccia
veniva, in quei tempi, proferita col più gran rispetto e col più amaro
tempi, proferita col più gran rispetto e col più amaro disprezzo: e i cappuccini
/ che si potessi acquistare o avere / col senno, col tesoro e colla lancia
potessi acquistare o avere / col senno, col tesoro e colla lancia, / dal
. ss. ii. il modo col quale li suoi antecessori ne sono venuti in
esercitava ivi le funzioni episcopali, moveva col tempo lite intorno ai confini del vescovato.
loro dominio, perché con queste terre confinano col mare. bandello, 1-1 (1-8
possediamo non per voce o fama, ma col campo e con l'armi l'estrema
memorie, che gli antecessori di essa col nome di conti dell'ardenghesca possedevano uno
da se stessa ruminasse e masticasse ben col giudicio queste parole: « oimè,
stesso. leoni, 262: col comandante di padova non si potea parlare,
intero. vittorini, 5-210: il sentimento col quale le possediamo, queste città di
: e la passione che si uccide col possedimento, ma l'amore incomincia con
speranze di ottenere con lo studio e col tempo una perfetta facondia, giacché di
da un diploma del 18 febbraio 1299, col quale federigo diè in feudo a bartolomeo
saggio e possente e buono e grande / col suo poter la sua bontate espande,
lascia ornai l'alto soggiorno; / e col figlio tuo possente / muovi ardente /
grato, 1-15: operò in terra, col favor di dio, parimente miracoli,
piedi, armati di corazza, / col duca d'albania, ch'era montato
un delirio di languori... col loro traditore pallor languido e possente. misasi
ode il cantor, ratto sen vene / col suo possente acciar. fracchia, 1016
secco e del caldo non s'interponessero col lume loro. g. stampa, 52
mai sull'april nuovo torrente, / col primo assalto depredar possente / le seminate
forse colla profusione, colla pompa e col fasto di rendere attoniti gli uomini e farti
quand'egli l'allogava, faceva patto col lavoratore ched egli non dovesse entrare ne la
alcuna particella delle sue possessioni dalla donna col titolo della sua dote dalla cittadina rabbia
... adesso vi racconterò il modo col quale venni in possessione di tanto tesoro
sua vece; si accorda nella desinenza col genere e col numero del sostantivo designante
si accorda nella desinenza col genere e col numero del sostantivo designante la cosa posseduta
primitivo, il derivativo, e, col derivativo, il comparativo, il superlativo
sicché altri se ne ponga in possesso e col lungo possesso ne divenga padrone. s
possesso si denotano le cose materiali; col quasi possesso poi si denotano tutti i
, se in ogni istante qualcosa nasce col morire di un'altra, egli è nondimeno
ettari di terra compierati dopo la rovina, col denaro ricavato dalla vendita della casa in
lo fomentarono o col- l'approvarlo o col permetterlo. -in relazione con una
, 1 -iv-103: urbano, rimasto solo col cardinal di santa sabina, si mantenea
altri se ne ponga in possesso e col lungo possesso ne divenga padrone. cesarotti,
bonsanti, 4-67: immaginò anche il gesto col quale, ripreso possesso di sé,
sudetto vantaggio di poter esigere la pensione col sudetto rimedio possessorio, finché sia terminato
, manifesto è che questa donna, col suo mirabile aspetto, la nostra fede
chi poteva sognare possibile la sua riunione col piemonte in un solo stato? faldella,
introdotto per lo più da se e col verbo essere espresso o sottinteso.
la cavalleria. chiari, 11-68: col cor sulle labbra le scopersi il mio desiderio
. nuovo testimonio di quell'ardore infaticabile col quale ella da più anni si adopera
ripigliarla, invece di possibilitarmi a secondar col silenzio l'avviso di chi può credere
pio, che è in gran collera col suo primogenito e predilige il secondogenito,
stabili, cioè 'siti'o sieno ovili, col lor pascolo rispettivo in terra 'salda',
acqua, convertita in fumo, s'acompagni col fumo della calcina e tirilo in basso
cervo venne a pascere sulla sua posta: col primo titolo lo colpì, ma l'
telegrafo e non la posta? -domandai col cappello in mano ad un signore
il genio futurista di antonio sant'elia aleggia col suo sintetico splendore geometrico...
stampa periodica milanese, i-98: gradirei che col mezzo della piccola posta faceste pervenire alla
che si vede tartassato, / raddoppia col danar la prima posta, / poi
del rosario si chiama 'posta'ciascun mistero col suo paternostro e le
posta dall'avvocato perché non s'accompagnasse col cliente, ma gli era corso dietro
io la mantengo in glorioso scanno / col gran valor delle mie forte braccia.
dalla spagna. papi, 2-1-209: col decreto del 2 novembre del passato anno
[il vino] loro da lor posta col zebibo che vien da babilonia. chiabrera
ve n'erano ed il più incompatibile col personaggio ch'ei pretendeva di sostenere. gigli
secoli avanti cristo, un bel gattone moro col muso bianco, dietro a un ciuffo
imbrunir della notte, montò sulle poste e col medesimo siron corse a perona. gioberti
-per la posta o le poste: col servizio di cavalli e carrozze; con
moglie de ambrosino e l'usso de quella col serrarne de la chiavatura chiuse. ariosto
. (documentato solo nei tempi composti col part. pass, postàbìtó). letter
otto aprile, che ora mi giunge col marchio postale di rimini? foscolo, xtv-88
ogni sei o sette giorni qualche lettera col mezzo degli aerostati, e porta il timbro
terreni degli edifizi molto alti, perché col tratto del tempo sarà giuocoforza rialzare talmente
solito, e ora sono postati i bravi col griso. -appostato, posto come
concedere un 'segno'profetico, di rottura col passato, ai tanti che glielo chiedevano
impara, / ché il ben servirmi col tuo piè veloce / forse miglior fortuna
= denom. da pòsta *, col suff. dei verbi frequent.