col namur, col duca e col canadà,
col namur, col duca e col canadà, fracassato e
col namur, col duca e col canadà, fracassato e disarborato affatto il
guardia, ordinando alle ordinanze di escir col fucile. pisacane, v-135: la fanteria
beneficiario (che non rettamente forse tradurrebbesi col mommsen per 'ordinanza ') del
maggio, per quanto scrutasse la pianura col migliore dei cannocchiali d'ordinanza, giovanni
tutto l'essercito messo in ordinanza, col sagrifìcio d'un porco, d'una pecora
quando io dispongo di queste mie cognizioni col ragionamento, le ordino, le deduco le
sommo fattore non con le mani, ma col verbo fece l'universo mondo. ma
gli anni civili è quella di regolarli col solo movimento del sole.
: manifesto è che questa donna, col suo mirabile aspetto, la nostra fede aiuta
eh'ad alte grida / disposò lei col sangue benedetto, / in sé sicura e
, la capra e la giovenca si trovarono col leone ed insieme fecero grande allegrezza ed
., ii-xiv-15: lo detto cielo ordina col suo movimento la cotidiana revoluzione di tutti
d'una vergine plebea, ordinò un trattato col quale egli la potesse acquistar. forteguerri
martedì 22 posimi in una barca coperta col corriere ordinario di vinegia. chiari,
[crusca]: se ne favellerete costì col vostro curandaio ordinario, vedrete che dico
colori violenti ed ingrati: la vergine col figlio e due angioli, sul genere d'
il bellissimo in estremo si vede però col bello l'ordinario et il disprezzabile.
dal duca morto di ferrara, rimasto col titolo ordinario d'angiò, come quarto
già trascorso un periodo triennale di prova col titolo di professore straordinario (un docente
: avendo stasera a uscir dell'ordinario col pasto, sarebbe errore caricarsi troppo col cibo
col pasto, sarebbe errore caricarsi troppo col cibo. a. f.
che indicano la successione temporale in relazione col tempo di chi parla o scrive.
di bibite alle porte dei bar, col blocchetto degli ordinativi a portata di mano
che tiene il torchio sporge più avanti col braccio esposto al lume, spiegandosi la
la regola de'pozzi che si murano col piombo (parlando a modo de'maestri
: l'intelligenza,... col senso intellettivo di cui è fornita, è
i lucchesi, con gente assai e col fornimento delle scale e dell'altre cose
a dimostrare la corrispondenza del piano creativo col piano provvidenziale, della natura colla mente
soffici, v-1-483: [meglio] concludere col consigliare la signorina ordinatrice di questi scritti
apparati scenici. mazza, iii-163: col variabil modular e al labbro / insegna
i complimenti del taumaturgo don bosco; e col prete umile e possente, raccoglitore di
i-924: il parini si consigliò spesse volte col passeroni sull'ordinatura del suo 'giorno '
bianchi e neri. magi, 86: col cavare ancora alcuni pozzi, si conosce
su quel colle e noi ci trovassimo qui col nostro esercito, chi di noi arebbe
l'ordine è l'attinenza di una parte col tutto, di un'azione coll'universo
patti prima co'tiranni del momento poi col nuovo ordine di cose, erano destinate inesorabilmente
i lucchesi, con gente assai e col fornimento delle scale e dell'altre cose
palese l'or dene priso col frate per la comune loro satisfacione e
cominciava a ridere la finestra del rinascimento col suo colonnato ad arco rotondo e dentro
che il vescovo debba in ciò caminare col loro processo informativo, per una sua
. nardi, 332: il banditore col trombetto insieme venuto (come era l'
: il re raduna i detti supremi magistrati col rimanente de'senatori, prefetti del regno
marchiò con prestezza la cavalleria e fanteria col cannone. de amicis, i-15: un
una cambiale al mio ordine, intendo col nome mio vero. regio decreto
una registro d'informazioni... col suo ristretto de'nomi per alfabeto, per
e domandò per ischerno i pontefici se ella col bambino in corpo n'andrebbe a marito
diletti, alle notturne nozze, / col testimonio sol della lucerna. caro, 1-1141
io non la metteva in ordine presto col suo panierino e il pane, si
non stare'con san pietro, non che col suo successore. p. fortini,
/ l'orbe adequando tutto a maraviglia / col gran calor, con venti e con
, scientifico e di alquanta fama, col quale potesse ordire nuova tela per alienare
la nemica vista / di voi spingete col pianger più forte, / sì ch'altro
mascheroni, 8-67: il gel misto col foco / ti va le vene ricercando,
809: io riempio l'ordito lavoro / col debil fil de'miei ruvidi stami.
come 'l ragno per la tela passa / col filo a che s'appicca e,
e, poi ch'è giunto, / col tatto in su l'ordito il ferma
.. si va compiendo la tela col totale agghiacciamento dell'acqua. a. monti
le quali branchie dal volgo sono appellate col nome d'orecchie. -orecchie
doni di natura appena / i se- col prischi conoscean, ned anco / umana melodia
di spade e rotelle, di roncole col ferro largo e torto e di spiedi con
altro di tai modi / sta incerto [col fusto], qual nel fior di
in sul letto, lo ri- cuoprirono col padiglione. domenichi, 5-29: una fiamma
7-1240: giglione alzava una mano e col pollice sotto il lobo e l'indice
., 6296); è registr. col signif. di 'suocero 'dall'ou-
feroce, arabiata, / qual venne col mio patre in mia dif- fesa,
la quale anderò del pari con ercole e col padre bacco, se l'invidia non
. caro, 12-i-291: fate vela col padre zefiro. forteguerri, 14-99:
sacro vate> / placando quelle afflitte alme col canto, / i prenci argivi eternerà
volta andando in ierusalem co la madre e col padre suo putativo ioseph,..
l'aveva tratta il popolo italiano col riunire in un sol uadro le
], ii-175: eromi adirata / col padre e col priore. bellincioni,
ii-175: eromi adirata / col padre e col priore. bellincioni, i-109: devoto
/ per man di papa ugenio preallegato / col suggel della sua benedizione ^ / a
m. soriano, lii-4-129: col pretesto della purità del van
: a cui preme, può conferirne col suo padre spirituale. soldati, iii-33:
e tra 'l padre e 'l figliuolo e col quale il figliuolo ama il padre.
gurta] da tutti temeva e pareagli sfuggirlo col ratto trascorrere: padri essendo d'ogni
molto ben trovato, / coll'asino e col bue in compagnia, / e questo
non gli assomigliavo proprio per niente, col cuore ero tutta per lui.
= denom. da padre, col suff. dei verbi frequent.; v
sono svegliata di soprassalto... col cuore in tumulto, ho recitato un
. = deriv. da padreterno; col suff. del part. pass, dei
bisogna anche fare i conti col padre eterno! savinio, 12-77:
pallavicino, 1-568: ogni penitente può rimirare col pensiero un gran mucchio di colpe,
= deriv. da padrone, col suff. collett. e spreg. -ame
stile epistolare); superiorità riconosciuta insieme col potere di disporre di sé. testi
palazzi che la gleba tornasse al campo col giogo sul collo. -di padronato
. pavese, 7-71: mi ero messo col vecchio padrone di amelio, che aggiustava
sua per princìpi; guida il patrone stesso col suo consiglio: e il patrone,
impegni fissi nella vita, si finisce col maledirli, bisogna essere liberi padroni della
droneggiai, sì signore, col mio portamento strafottente e con la voce
padroneggiar la rima a baldanza e vistosamente col ricercarne le difficoltà doveva garbare a chi
non altrimenti l'infelice psiche, padroneggiando col nome, era in sostanza divenuta fanticella
. = denom. da padrone, col suff. dei verbi frequent. padroneggiato
= deriv. da padrone, col suff. dimin. femm.
. = deriv. da padule1, col suff. del part. pres.
-fare coperchio del padule: immergersi anche col capo, per nascondersi completamente in esso
: achille ottenne in epiro onori divini col nome di aspeto, che in lingua
mari contrari..., i quali col loro flusso e riflusso vi mantengono le
e nel resto di mezzogiorno e ponente col paese di francia, tenendo verso tramontana
ad ingrossar la fronte del suo stato col ridurlo in forma quadrata e ad aggiungere
: capite perché poi i partiti finiscano col non essere più il paese e perché,
: chiamato il pescatore, e accennando col capo quella macchia biancastra che aveva veduta
paesaggio campestre. foscolo, ii-285: col pensier fantastico / tra me canto e
verga, 2-231: la mamma, col lungo stare in provincia,...
se non che 'l cavallo inginocchiossi / col piè dinanzi, e non avea la
colle borse de'cittadini, cioè o col porre gravezze o col tenere le paghe del
, cioè o col porre gravezze o col tenere le paghe del monte. varchi,
a voialtri bisognerebbe cacciarvela in testa col pagadebiti. pavese, 1-97: mi
... ebbono discordia insieme e col duca per li loro pagamenti e bottini.
, 3-95: convenuti alla guardia lombarda col prefetto uscito da benevento, si apparecchiavano
: bisogna acquistarli [i edeschf] col pagamento. foscolo, xiv-89: le altre
10. locuz. -a, col, con pagamento: dietro versamento di
usata alcuna ostilità, chiese ed ottenne col pagamento rinfreschi a trapani. mazzini,
= denom. da pagano, col suff. dei verbi frequent.
della notte..., insieme col fido acate andiamo al designato loco, ove
in pagone per pavone) e col suff. dei dimin. paganini
= denom. da pagano, col suff. dei verbi frequent.
/ cader del ponte si lasciò riverso / col pagano abbracciato come stava. tasso,
ed armonioso colorista, che risuscitava liberamente col suo pennello le favole pagane.
= deriv. da pagano, col suff. collett. e spreg. -urne
, la schiuma de'furfanti, / col portarci da un oste ri- baldone,
: sprezzi d'amor le note, paghi col riso il pianto. manzoni, pr
servizi e di sacrifizi coll'ingratitudine e col tradimento. tarchetti, 6-ii-342: io fui
di quell'altro ragionamento che avete fatto col clarissimo mocenigo, avendo pagata la vostra
/ e pagar le mie pene / col sangue di costei. 16.
una mancanza. mariconda, 3-1-19: col venir vostro avete pagata la tardanza.
per suo duolo / paga [quartilla] col fuoco i mal concetti ardori. g
nievo, 297: se ne pagava col guastarla nell'ozio, nella frivolezza e
di mendici son miei nemici giurati perché col fumoso inchiostro delle loro pagine novelliere oscurano
sulla facciata di un foglio, in relazione col suo formato e con le sue dimensioni
reciso / fiutar bene e fermar quaglie / col guardarle fiso fiso. foscolo, xvi-308
frugoni, i-15-47: tu di paglia col cappello / certo ancor meni il coltello /
la paglia. boiardo, 2-7-13: lui col brando tutti li profonda / e men
la sua pula e le paglie insieme col buon frumento.. letter. ant
che per mesi e mesi hanno trattato col nemico il baratto d'italia. non
che lui non vuol fare il pagliaccio col dar parole e non mantenerle.
-dare fuoco al pagliaio: devastare col fuoco. lippi, 3-30: i
de'contadini che abitano pagliareschi tuguri impiastrati col loto. -rozzo. tesauro
: ipo- gastro allor pel fresco / col cappello paglieresco, / che, col
col cappello paglieresco, / che, col capo, la persona / tutta quanta impadigliona
persone maschi e emmine, quelli col pileo in mano, i guanti più o
candela davanti al tavolino zoppo sulla seggiola col pagliericcio sfondato, a pigliar ambasciate.
moda, snella sorridente, la paglietta col velo. 2. sm.
camera ove si colloca lo scrivano col biscotto. = dal fr. paillot
. = deriv. da pagliuzza, col suff. del part. pass.
= deriv. da pagnotta, col suff. del part. pres.
una pagnottella co un pezzo de porchetta col rosmarino. 2. figur.
voi,... siamo disperati col fatto vostro, e non prima avemo
di sartine coi loro paini si ripagava col 'tapisroulant '. cinelli, 11-291:
larghi, un paio di scarpe comode e col tacco molto basso. pirandello, 8-166
paiolo messo sulle ceneri calde, dimenava col mattarello ricurvo una piccola polenta bigia di
giovane, i-324: l'avrebbe amata pur col viso nero / com'un paiolo.
mestolo e il paiuolo! / torna col vitriolo / le viti a medicare. gozzano
locuz. alegare il paiolo in capo o col paiolo in capo: negare clamorosamente le
negare tu vali un perù; negheresti col paiuolo in capo. crusca, iv impress
pàiza), sf. ant. caccia col falcone. storia ai stefano,
paisare, intr. ant. cacciare col falcone. -an che con
la costa e girarsi subito alla spinta col piatto... 'pala doppia '
mescolanza che fece il trissino del profano col sacro, la fece ancora dell'eroico
la fece ancora dell'eroico di omero col paladinesco dell'ariosto. = deriv
. credeva di tirar gli occhi a sé col suo vestito; e la curiosità era
g. gozzi, 1-172: due uomini col cappello alla sgherra e con un'andatura
remieri tengono i remi in mano pronti col piede che monta su il banco aspettando
: magro, vestito sempre di nero, col gran palamidone miracolosamente conservato quasi nuovo
si va a salpare i palamiti anche col mare brutto. = voce di
', di etimo incerto) incr. col lat. bianca (v. planca)
. = deriv. da palanca1, col suff. del part. pass.
! baldini, 4-82: i vecchi palanconi col pizzo e i mustacchi di napoleone terzo
= var. di palangrese col signif. di * barca palangresa-
era quel carducci monarchico, senatore, col cappello a staio e pelliccia, dalla
-ciascuno dei colpi dati in acqua col rovescio del timone. guglielmotti,
': ogni colpo dato in acqua col rovescio del timone, così navaresco come laterale
= deriv. da palato1, col suff. degli agg. verb.
': di consonante che si pronunzia col palato. -consonanti palatali indeuropee: suoni
. = denom. da palatale, col suff. dei verbi frequent.;
il c-it. di censore in rapporto col c-del lat. censorem, secondo la pronuncia
f. badoer, xxx-3-45: col conte palatino del reno l'odio è ancora
), passato nel lat. mediev. col signif. di * appartenente al palazzo
= denom. da palato1, col sufi, dei verbi frequent.
boccaccio, vili-1-200: così la lingua, col suo piegamento e circunflessione, essere a
coi suoi occhi d'oro / cerchiati, col palato e il becco d'oro.
= deriv. da palo, col suff. dei part. pass.
. = deriv. da palazzo1, col suff. collett. palazzata2, sf
= deriv. da palazzo1, col suff. del part. pass.
= denom. da palazzo1, col suff. dei verbi frequent.
lettera di palazzo nella forma già divisata col cardinale spada. documenti sulla storia del
? a. piazza, 31: col core tremante in petto si mise in viaggio
. da pa \ pè \ bra, col suff. dei verbi frequent.
= deriv. da palco, col suff. del part. pass.;
= denom. da palco, col suff. dei verbi frequent.
* americani 'avevano voluto distinguersi anche col decorare con carte da parato...
dal suo palchetto alla scala, dardeggiava col binoccolo i giovinotti più alla moda.
impiallacciata, all'antica, di quelle col palchetto a casellario davanti, per la
accanto a me sul palchetto di rami col viso fermo all'apertura della feritoia guardava
7-1094? i due tavolinetti da scrivere col palchettino da un lato, per le due
ricavato dal palco reale caduto in disuso col collocarvi numerosi posti a sedere disposti su
dove era nel mezzo un palco quadrato col pavimento di tavole. 5.
di colore e colle calze schiappate e col farsetto nuovo e colla birretta a sette
: sire! la umanità non si rispinge col palco e la scure. l'umanità
. = denom. da pala1, col suff. dei verbi frequent. paleggiare2
= denom. da palo1, col suff. dei verbi frequent. paleggiare3
la vita / e l'anima col corpo abissarmi, / no ti starei più
di etimo incerto: probabilmente da confrontare col gr. cpaxapl <; -uk < '
che, secondo alcuni, per incrocio col lat. palla 'paglia, pula
valori esistenzialmente adottati dai ceti medi, col conseguente superamento effettivo del clericalismo e del
papirologia che ne costituiscono branche particolari) col fine di interpretare, datare e localizzare
dell'ultimo tuo libretto,... col quale alle ragioni puramente filologiche e paleografiche
= deriv. da palesare, col suff. dei termini astratti di
voce o per scritto (o anche col proprio comportamento), la propria disposizione
farsi conoscere per quello che si è col comportamento, col modo di agire; dimostrare
quello che si è col comportamento, col modo di agire; dimostrare di essere
palesa. bibbiena, 104: domattina, col nome di dio, me ne vo
quando un giorno egli entrò nello studio col pretesto trasparentissimo di farsi fare dodici fotografie
vienghi a veglia, / non ci venir col core appassionato. / e vienci alla
, 4-412: egli andava nel ginnasio col pallio e colle crepide e dava opera
groto, 1-31: avendo a discendere col demonio in palestra, non siate vinta
la nostra zingara si precipitò nella stanza col naso insanguinato, la veste tutta a
dai ritocchi, venuta da casa strozzi col nome del coltellini. 16. sport
e prima volle rinchiudere l'uscio accuratamente col paletto, dando la mandata. d'
buddisti. gioberti, 4-no: senza fare col mahavanso dell'idioma magadino o palico *
con travicelli di quercia... battuti col battipalo con gran diligenza. milizia,
per quell'ordine di pali orizzontali, col quale si guarnisce talvolta un'opera di
appena tagliato, bisogna accelerarne l'evaporazione col riscaldarlo a poco a poco nelle stufe
di difesa. siri, v-1-595: col palificato et il fosso alzarono dietro quelle
bene, dopo mentana, di pigliarsela col papa: e fece un polpettone palingenesiaco
o sostenuto; atto scritto o orale col quale si sconfessa una propria posizione o
/ spartato, voglioloso andar cercando / col palinsesto in mano; / la terra
stendete i drappi, ornate il ciel col palio. ramusio, i-213: vanno a
vanno a levar questo sacramento del pane col palio, campane e croce divotamente.
il corno ducale, tutta la signoria col bucentoro e altri navili, che dimandano piatte
da una lama d'acciaio ricurva e col taglio ottuso. = dal fr.
. beltramelli, iii-20: egli afferrò col rampone la sponda della palizzata e fermò
de'parenti de'prigioni... inclinò col suo voto nel contrario. d.
i-72: per la violenza del salnitro, col quale si fa la polvere, datogli
i vascelli inimici, si rompono e col fuoco, che portano seco, fanno
d'un quattrino, / abbiam pensato col presente foglio / d'annunziar che si
cercavo di rimettermi in palla per ragionare col vero console..., ecco comparire
'ei dice con la bocca e non col cuore '. -tutte le palle non
lor vantaggio, cioè d'ingannar l'avversario col trinciare (che tale è il lor
suscettivo di pulimento lucido, che perde col calore leggiero e riacquista esposto ad un
croce, una strada, due osterie col pallaio per le boccie. = deriv
= deriv. da pollare1, col suff. del part. pres.
. = deriv. da palla1, col suff. dei part. pass.
di prolungare l'agonia di tutti, col palleggiarli dalla morte alla vita.
= denom. da palla1, col suff. dei verbi frequent.
a fare del palleggio, colpendo la palla col collo del piede. r. cacioppo
imporre, onestano { 'imposizioni o col timore del nimico o con qualch'altra
: pallian questi cotali la lor miseria col dire: noi siamo solenni guardatori del nostro
, 1 palliativi sono il paralogismo perpetuo col quale essi distruggono lentamente la politica rigenerazione
i grammatici vogliano nobilitarle col nome di certe figure scolastiche, che
con pagliati sofismi maschera il proprio guadagno col manto del vantaggio del sovrano inseparabile da
palliato pretesto di metter dilazione nell'accordo col signor duca di savoia. filicaia,
acciò che il nome comune a loro col vulgo non faccia tanto più vile la loro
palliato2, agg. stor. vestito col pallio (con partic. riferimento ai
un lucido negro quella candida pallidezza, col darle maggior grazia le davano maggior forza
oro come rubato, quasi che accusi col suo gialliccio colui che ra- pillo.
, come sarebbe a dire del celeste col serpentino, del bianco col nero e del
del celeste col serpentino, del bianco col nero e del rosso col pallido.
del bianco col nero e del rosso col pallido. lomazzi, 4-ii-168: il violaceo
viii-2-27: una tal palliduccia... col naso lungo, il collo sottile,
fusser cagioni, oltre al secondar il volo col moto della canna,...
massaia, x-105: girando un giorno col fucile carico a pallini nei dintorni di
caduto nel vuoto [de amicis] col tanto discusso 'idioma gentile ',
e la filosofica sofferenza, studiando egli col pallio e dormendo su la terra.
. a. papini, 9: col nome di pallio ancora chiamasi quell'ornamento
ambisce il pallio. / -vuol cementar col sangue la basilica. ojetti, ii-581:
. papini, 27-346: il pontefice, col pallio scintillante d'oro e la tiara
egli [il marrobbio] è spolverizato col mele, ha gran virtù contra la
. = deriv. da pallone, col suff. del part. pass.
si usano piccoli palloncini e si percuotono col pugno, armato di solo guanto.
de'pratesi non si dà al pallone col pugno, ma sempre col calcio.
al pallone col pugno, ma sempre col calcio. genovesi, 5-197: non si
marinetti, 2-i-928: l'antico vento burbero col suo ventre nutrito d'una macerie
= denom. da pallone, col suff. dei verbi frequent. pallonésco
venne... enfiata dalla fortuna palloniera col vento afflante del favor del sovrano.
cadere a suo tempo, scende egli col suo paracadute, toccando terra dove può
parte dall'aria,... col volto coperto di un mortale pallore. foscolo
aver soddisfatto all'obbligo verso la patria col solo giustificar della pallotta vive, secondo
che ferir potea dappresso, / balestrava col cui pallotte a lesso. volponi,
roseo, v-200: io gli ho assicurati col trargli a sorte, in tal modo
di piombo, incamiciatura d'acciaio placcato col tombacco, di rame o di materiale
la donna onesta debba avere vergogna quanto col suo marito non che cogli altri uomini
nicchia / ne l'altra bolgia e che col muso scuffa, / e se medesma
di tardo traendo, / parla di me col tuo cenere muto; / ma io
-battersi, picchiarsi a palme: percuotersi col palmo della mano aperto in segno di
mano o, in forma ellittica, col cuore in palma di mano).
i-2-28: molti... parlavano col cuore in palma di mano e si vedea
d'agrigento ottenne la palma della vittoria col suono della tibia. -ottenere
vieni, salda fortezza, / e col potente braccio / ch'ogni durezza spezza
2. colpo assestato col palmo della mano sia per percuotere qualcuno
m'animavano con le palmate, m'incitavano col para piglia. 3. ant
: il marinaro che averà fatto patto col patron della nave o altro legno e sarà
,... dalla natura muniti col piede largo palmato. savi, 1-35:
= denom. da palma1, col suff. dei verbi frequent. per
] (v. palmella3), col suff. gr. -oeis-fe 'simile '
quattro palmenti pasticcini, marrons-glaces, tartine col prosciutto. bernari, 3-396: basta
velai, posto sulla palma della mano, col quale essi spingono pago grosso nel cucir
idioma palmirèno si è potuto fare de'passi col soccorso di altre due lingue orientali.
deriv. da palmit ^ icò \, col suff. dei sali o degli esteri.
. da palmi / ^ ico], col suff. dei radicali. palmitina
le misure e proporzioni piccole tornassino parimente col palmo antico romano nell'opera grande all'intera
vialardi li venti palmi di velluto insieme col raso. verga, 8-404: quattro
più o meno, egli non li misurava col palmo commune del giiidicio e stima che
. pratesi, 5-70: sorreggendosi la fronte col palmo della mano, cominciò a piangere
: porto il mio coltellin da palmo col manico bianco. io. locuz.
stanze onde fatto avea partita / tornossene col naso lungo un palmo. -col palmo
, 10-85: ti dico che sei ignorante col palmo e con la giunta, e
arco di ruota dentata ed è collegata col bilanciere a molla. 2. ciascuna
. venat. congegno per l'uccellagione col vischio, formato da un lungo palo che
nel terreno, e vi si ferma col mezzo di due cavicchi sovrapposti l'uno
piante. caro, 3-mi: col vento stesso indietro ne lasciammo / la
nel grembo suo lieto mi calo / e col mio corpo tutta la ricuopro, [
suo cavaf si lolle / fin che col mio sudor fo il fosso molle. pasolini
lesto al suo dovere, / col coito rapido come una sparatoria. /
, ma l'uno è tondo, col quale si fora il pozzo pieno d'acqua
v'arriva; l'altro è largo, col quale gettano al fondo i sassi inteneriti
o fertilizzanti alla profondità voluta, premendo col piede sull'apposita staffa. 12.
virgilio lasciava correre nel- l'eneide, col proposito di tornarvi sopra. 17.
sul ginocchio: agire in modo imprevidente col rischio di danneggiare se stesso.
allor di non intender finge / e col discorso va di palo in frasca.
un accordo che non abbia relazione alcuna col pezzo di musica che s'incominciò.
.., facendogli prima il foro col palicciuolo. crescenzi volgar., 10-33:
di una certa loro somiglianza puramente esteriore col pescecane per far paura ai gonzi e
pinna rudis), fornito di bisso abbondante col quale si attacca ai pali sommersi.
i conciatori un palo di legno, col quale sogliono agitar l'acqua in cui è
usata per colpire gli uccelli nella caccia col frugnolo; ramata. tartara
ramata. tartara, 184: col frugnòlo la notte ne'boschetti si pigliano
gatto dalla palpabilità di chiunque ne riporta col nutrirlo ed accarezzarlo, in vece di
tastare. -in senso generico: percepire col senso del tatto. guinizelli
vogliamo sentire le sottili differenze delle cose col palpar della mano. -frugare nel
erano intorno alla ferita, e poi col ferro punse e aperse l'enfiatura putrida
spesso avviene, scorre per la città col solo fine di palparle [le meretrici
. 4. lisciare un animale col palmo della mano in segno di famigliarità
oliva, i-1-551: le tenebre si palpavano col pugno. fagiuoli, x-117: di
di giudicare se ho preteso indebitamente palparvi col darvi titolo che non meritaste di avere.
, che mi conduci e fidi, / col quale lungo tempo già son ito,
la palpebra di un inverosimile rosa-saponetta, col vertice incassato nell'orbita e limitata da
un giorno, all'improvviso, / col suo magico dito / non solleverebbe / la
mio, di non fidarsi se non col pegno in mano alla ìudaica.
dagli occhietti palpebranti. idem, 1-243: col viso ignudo e palpebrante...
mancano ad alcun italiano che non imbecillisca col capo nelle nuvole. savinio, 12 ^
ha un certo moto di librazione, col quale dall'austro verso borea e a
non chiusi, / ma palpitanti col ronciglio fitto / nella gola, i
trafitto. monti, 3-386: col ferro degli agnelli incise / le
sotto il mantello i corpi palpitanti rispondevano col calore della gioia puerile all'inclemenza della stagione
il giuocatore..., palpitando col cuore di perdere le sue e le altrui
ardore / per avventarsi a te lotta col petto / e in ogni fibra sua palpita
e pigliando alquanto d'acqua in gola, col palpitare de la lingua cantano. soderini
il monte, / e ne'corpi col rutilo / strale la vita saettando va.
/ sull'umida conca non porta / col palpito dei motori / che gemiti d'oche
alvaro, 17-298: quelle voci parlavano col palpito che hanno nella gola i piccioni
con riverenzialità palpitosa, misurand'ogni passo col compasso, andò a trovarlo vicino.
e costringevano tutti a ballare, minacciando col bastone i renitenti, il che chiamavasi
la sua voce quella mattina che scese, col paletò buttato sopra il pigiama, in
= denom. da paltone1, col suff. dei verbi frequent. paltonerìa
[romolo] in abito regio superbamente armato col paludamento di porpora e con l'elmo
hanno tanto diritto di portare il paludamento col fregio. 2. manto per
pacichelli, 2-273: interviene il re col paludamento reale ger la festa del santo
motivo d'adornarti continovamente qui nel mondo col preggiato paludamento della carità. 7
: porto pixam è paludo e pi- col fondi da palmi 12 fin 15. boiardo
, 3-127: perdette poco a poco contatto col mondo esterno, affondando per conto proprio
suol vanno radendo: / altri vanno col voi presso i celesti. carducci, iii-24-219
del bene, 52: io non vuo'col mio carme inculto e roco / d'
taccia. stigliarli, 2-434: tu col canto, appo cui resta ad un
collo, piccola, ovale, e col muso ottuso, ricoperto da dieci grandi scudi
: aveva un vestito celeste chiaro sbiadito col cerchio, una mantiglia color pulce sul braccio
in lati caldi e aperti si ritirino col potarle di novembre. -dare dei
bacco. caro, 12-iii-214: bacco col tirso rivolto di ellere e di pampini.
nembo / ne venne ascosa, e col salubre sugo / d'ambrosia e d'
v-2-208: vanno di luogo in luogo col loro orvietano e la loro panacea sotto
tende di avere escogitata una panacea morale col dire che crede in dio e
, accomodatele in una cassetta di carta col medesimo condimento delle alici fresche all'erbe
è venuta bene la vedrete in grappoli col suo brodo chiaro all'intorno. morante,
greci a gara si provocavano in atene col suono delle tibie sole, accompagnate dai
in guisa / che 'l concesso confuso col quesito / facea le panche scompisciar di
. nelli, ii-io (43): col dir monin, monnicchia o cuc- coletta
, v-1-271: il telaio della bulli col suo rumore arcaico coi suoi panconi, le
seduta nella sua gran sedia a bracciuoli col panchettino sotto i piedi, fece una
di pelli di vacca e l'altro col ventre gravido di sacchi di mate.
: all'ascoltare queste parole... col gorgoglio d'un fiasco, pel cui
/ o beato colui che si ricrea / col fiasco paesano e col galletto! periodici
si ricrea / col fiasco paesano e col galletto! periodici popolari, 11-668:
soffici, \ -6-114: in rotta col socialismo demagogico e 'panciafichista ',
panziera, bisogno è che facci bene col cuore, con le parole e con l'
mio forte no di fare il bello / col lucco sul codione, né di stare
, deriv. scherz. da pancia, col suff. di alcuni toponimi toscani,
, ma portavano un nome: la macchina col cilindro alto, col pancione adagiato sulla
: la macchina col cilindro alto, col pancione adagiato sulla sbarra rossa dei fanali
8-457: perdevano il tempo alle finestre, col grembiulone sino al collo, o in
6-134: preso di sul pancone il calice col corporale e il sovraccalice, don silvio
ammesso alle corse a piedi e a quelle col carro, alla lotta, al pancrazio
e magi che quegli che sono unti col sugo del tutto hanno assai favore e più
) e per mancanza di rapporti anatomici col pancreas propriamente detto. - pancreas anulare
acqua clorata color di rosa, si coagula col calore e coll'alcool, e,
/... / e fa pandà col bel crestone / che pare un cappellino
la mano ancora con le castagnicche e col pandero fa la sua parte.
746]: si formino due cartulari col loro manuale e pandetta. galanti,
e ghiaccia e serra / l'alma, col corpo, tenebrosa e nuda!
, i-1-316: sul vero rapporto dello schiller col kant si è molto disputato, e
vela grande e pandoa in torno di spada col trinchetto. dizionario di marina, 573
42-47: non ho ancora ricevuto la scatola col pan dolce. =
a indovinare colla scommessa d'un caffè col pandolo o di mezza cioccolata colla vaniglia
pandura, ritrovato però prima dagli arabi col nome di tricordo. pitagora vuole che la
203: uno garzone nutricò uno dalfino col pane. dante, inf.,
imprese perigliose e vane, / e col sangue acquistar terre e tesoro, / vie
]: 'pane di glutine ': col processo, introdotto fino dal 1837,
evitando la distruzione del glutine, come avveniva col metodo antico, si è riusciti ad
iona... ed un elia che col vaso d'acqua e col pane subcinerizio
un elia che col vaso d'acqua e col pane subcinerizio vive di grazia sotto il
giovio, i-200: io starò qua col signor marchese tanto che ci starà sua
i-xni-n: puotesi vedere questo pane, col quale si deono mangiare le infrascritte canzoni
. -pane di miele: impastato col miele. -anche al figur.:
padella col tripedino in buona brascia, e quando il
, cioè dànno non solamente l'eucarestia col pane, ma anco col vino consecrato
solamente l'eucarestia col pane, ma anco col vino consecrato, e permettono il matrimonio
sotto ad una frese'ombra / celebrerò col verso / i villan vispi e sciolti /
i quali, in vece di procacciar col lavoro pane per sé e per gli altri
298: il pane me lo son guadagnato col mio sudore. rovani, 3-i-88:
pan del dolore il qual mangiasse, / col sudor del suo viso s'acquistasse.
che le radici non sieno lor noiate col distaccarle dal terreno, e massimamente la
si procuri di averne un alberetto giovane e col suo pane, e lo metta in
, i-178: si traspone l'ovolo col pane della terra impagliata. 8
d'amore. -dare il pane col bastone, porgere il pane con la
-dare sassi per pane: ripagare il bene col male, il benefìcio con l'ingratitudine
esplicitamente le cose come stanno, chiamarle col loro nome, senza eufemismi o velate
vende / e hami giunto un carro col bue zoppo. -essere fatto il
v. ufo. -mangiare il pane col sudore della fronte, della faccia:
. v.]: 'mangiare il pane col sudore della sua fronte ': guadagnarselo
/ e si credea toccare il ciel col dito. -mangiare il pan pentito'
lagrima. -mangiare il proprio pane col povero: farlo partecipe del proprio sostentamento
: il giocoliere era un uomo anziano, col volto macilento, una voce da eunuco
245: 'i guai non son buoni col pane '. fanno cattivo companatico.
bisogno. proverbi toscani, 250: col pane tutti i guai son dolci.
. -i guai non sono buoni col pane: nell'afflizione il cibo non
, 245: i guai non son buoni col pane. -il pane degli altri
= denom. da pane1, col suff. dei verbi frequent.
parere adulato da'poeti, li pagava col titolo d'istoriografi;...
religiosa. metastasio, 1-iv-711: col pretesto di domandar pareri e correzioni
marchi, ii-53: egli l'aveva offesa col panegirico non richiesto della sua felicità
,... panegirista del misticismo cenobitico col -1''en route '. di
= deriv. da panegirico], col suff. dei part. pres. dei
di notte, cominciammo i nostri fuochi col seguente ordine: firenze un razzo.
impero ottomano, l'idea ebbe successo col trattato di pace seguito alla i guerra
(usata in partic. come bevanda o col caffè). foscolo, xvlii-174
= deriv. da panetto, col suff. dei nomi d'agente
lxvi-1-274: uno siniscalco al tinello col credenziere, imbanditore, panattiero, cane
piombo. m. fiorio, 209: col mantice doppio s'accende il fuoco,
r. longhi, 245: in polemica col malvasia, sul finire del seicento,
mi secca, ch'io ti dica se col pagare gli facessi il piacere di mandargli
che si diffuse nel sec. xix col sorgere del principio di nazionalità, fu
germanico (proclamato nel 1871), col sostegno di presupposti razzistici privilegianti la razza
de'loro arti. ha molti rapporti col genere 'tabanus 'di linneo. il
., 10-24: gli uccelli si prendono col vischio ovvero pania. pulci, 24-97
= deriv. da panico, col suff. dei part. pass.
anonimo toscano, lxvi-1-52: de la paniccia col latte: togli legume bene sciolto da
, poi giungivi su del latte abbastanza col lardo, ovvero grassa di porco soffritta
. = deriv. da paniccia, col suff. dei part. pass.
panico, / e la rogna confonde col vaiuolo. 8. prov.
. a la cerca, cioè col panieri o col somieri vendendo la
a la cerca, cioè col panieri o col somieri vendendo la merce, come
seduta a'piè del sorbo, col paniero colmo vicino, go
che aveva combinato in quei giorni, col suo corsetto di velluto nero, la
pel paniere. -andare in piazza col paniere: condurre vita semplice e modesta
basette all'antica e gioca a scacchi col grembiale e va in piazza col paniere
a scacchi col grembiale e va in piazza col paniere. -avere le budella
-chi semina con l'acqua raccoglie col paniere: chi semina quando è già
chi semina con l'acqua, raccoglie col paniere. [a tempi piovosi, poco
con l'acqua semina, raccoglie / poi col paniere. -non v'è si cattivo
se io non la metteva in ordine presto col suo panierino e il pane, si
ii-108: quante volte recandomi all'asilo col mio panierino (voi sapete che cos'è
i-496: giunse un ragazzo di macelleria col panieróne vuoto infilato a spalla.
[tommaseo]: le paneruzzole tessute col iunco, ovvero fa canestri con lenti vermene
ordinaria, di crosta fatta lucida o col lavarne la pasta con acqua o collo
ma mosche che egli piglia per aria col suo panione? -sostegno laterale di pagliericcio
panizzari), denom. da pane1, col suff. dei verbi frequent.
razionalismo assoluto, idealismo assoluto (e col tempo il termine è venuto assumendo una
dibattuta in una catinella colla frusta o col palloncino si rigonfia e si converte come
, cioè a doppio pendio in contrasto col vento, perché le forze uguali e contrarie
d'olio »; e torcea il vizo col naso insieme. = deriv.
panneggio. cellini, 3-51: col detto ferro... percotendo sopra le
... percotendo sopra le pannature col martellino,... ho conseguito il
dice di che materia, ma che tutti col panneggiamento e le carni o schizzate o
= denom. da panna1, col suff. dei verbi frequent.
barocchismo dei panneggi sembra una cosa istessa col morbo che li intride di veleno.
]: 'pannello ': il telo col quale si copre il pane sull'asse
ii-139: prestavano in firenze a usura col pegno, la qual cosa ordinariamente si
sparsi e con bel modo annodati insieme col mezo di qualche pannicello. -fazzoletto
che li avea dato l'angnolo, col fele del pesco che avea serbato unse
tempo di peste è cosa sana. lavandosi col sugo di essi il viso, assottiglia
= deriv. da pannicolo, col suff. del part. pass.
= deriv. da pannicolo, col suff. dei nomi d'azione.
parigi, / abbigliar le maddalene / col soggólo e in panni bigi, /
io. membrana vitellina dell'uovo. -uovo col panno: uovo privo di guscio e
le dita fanno / quand'egli è pur col anno. bibbia volgar., iv-531
. carena, 2-272: 'uovo col panno 'dicono quello che talora la
: quelle uova senza guscio che dicono col panno. -la sottile pellicina posta
allora ti prego a non attristarmi cosi col nero panno di una mestizia che io non
è nato, quel ch'avvegna del panno col qual egli uscì inviluppato del ventre della
, l'imitazione cioè delle parole imitanti col suono loro il concetto che elle hanno in
., 19 (335): neppur col badare a'fatti suoi, con lo
4-86: le pannocchie [delle cipolle] col seme si conservano dieci anni attaccate in
longo, dritto e sodo, / col bel gambo nochielutoj quando l'è ben
le donne raccolgono qualche seta che filano col fuso tessendo poi al telaio dei rustici
le volandole della cotonina, che pannuciolano col sudaticcio di una belletta condensata sui bulbi.
incantevole. nievo, 539: rivedeva col pensiero il bastione di attila e il
, retto da un unico principio, col quale starebbe e cadrebbe la virtù delle pensate
visi, dissimili l'uno dall'altro, col segno della passione particolare che dominava l'
. = denom. da panorama, col suff. dei verbi frequent.
redi, 17-117: 'pampepato': pane impastato col miele con la giunta del pepe e
cioè unto. forteguerri, 11-72: col mulo che porta il pan santo.
vederlo sempre vestito da capitano medico, col pantalone destro tagliato e cucito a sacco
20-51: susanna si presentò sulla spiaggia col suo costume nuovo, un semplice paio
marinetti, 2-i-354: il governo parlamentare col suo smisurato pantano burocratico. 9
da alcuni tenuta distinta e connessa col lat. pantànus, nome ant
colla cappellina fondata in capo, e col veluzzo d'intorno alla gola, così
ed è, per lo più, congiunta col misticismo; la seconda forma (di
, di misticismo irreligioso, questa fusione col mondo, e nella specie con napoli
se la reca ad ingiuria / e col grifon, che suo vicino impera, /
a colonne ioniche e doriche, e col panteon e il colosseo per isfondo. faldella
= deriv. da pantimo, col suff. dei nomi d'azione.
andono il dì, la notte van col feltro. = var. masch.
è, per lo più, unito col musicografo). tramater [s
. uso del pantografo; lavoro eseguito col pantografo. arneudo [s. v
carena, 1-291: questa macchina condotta col sistema a pantografo. lessona, 1071
lessona, 1071: 'pantografo': strumento col quale si copia meccanicamente ogni sorta di disegni
delle pievi, l'elettrico scivola già col pantografo dentro il fòrnice buio della successiva
acido pantotenico per sostituzione del gruppo carbossilico col gruppo solfonico. = voce
', che è l'arte di esprimere col gesto e co * moti della persona
di spalle scoraggianti, alle lunghe fermate col genero, e al borbottio che durava
bernari, 3-329: mentre aiutandosi col grembiule e col cappellone il cuoco faceva
: mentre aiutandosi col grembiule e col cappellone il cuoco faceva una pantomima,
: gli attori, dallo imitare ogni cosa col gesto, 'mimi 'appellati furono
fattone due parti, con la forchetta o col coltello infilzandone una, si mette sotto
(secondo la pronuncia sett.), col suff. -ana; secondo il d
che può veder ciascuno che lo raffronta col latino e oltre all'aggiungervi mille vostre panzanerie
panzaniche e filostroccole tali in pergamo che col pensare solamente ad alcune, che o io
che nell'india i detti padri più col nome di paolisti che di gesuiti son conosciuti
e viene di solito usato in correlazione col nome di pietro, con riferimento ai
= denom. da paonazzo, col suff. dei verbi frequent.
i-172: ammirano un po'svaniti, col cuore assente, tanta abbondanza di cipollino
simili al basilico... e col fior pagonazzo. redi, 16-iii- 132
e '1 pagonazzo sono teneri, perché stanno col giallo o col verzino adosso alle volte
teneri, perché stanno col giallo o col verzino adosso alle volte uno dì o dua
che si convengono insieme sono il verde col rosso o paonazzo o biffa e il
franco, 1-68: io verrò onnino / col mio pagonaz- zaccio tinto in vino.
parte guelfa, la quale si tenea col papa e colla chiesa ai roma, fue
-gigino mi ha fatto male al piede col baroccino. -via: sta'zitto: non
gote, appoggiandosi, alla canna d'india col pomo d'oro, senza voltar nemmeno
= deriv. da papa1, col suff. degli agg. verb.
con la mano aperta o anche col pugno chiuso sul viso di una persona
. castelvetro, 8-1-270: domandandosi prima col nome di bocca di porco e parendogli
stini, in papalina di velluto amaranto col fiocco verdone. -per estens.
la francia] avrebbe posto il veto col detto e col fatto all'austria d'
avrebbe posto il veto col detto e col fatto all'austria d'intervenire a favore
. papa1, n. 8), col suff. dei verbi frequent.
= deriv. da papaia], col suff. degli enzimi. papasso
, l'arciprete 'protopapà'; e col come poi 'papà giorgio'e similmente compone
. = deriv. da papavero, col suff. del part. pass.
papaverato2, agg. ant. sbianchito col papavero (una stoffa, un abito
= deriv. da papaverina:], col suff. degli acidi col massimo grado
:], col suff. degli acidi col massimo grado di ossidazione.
il re teneva un bastone in mano col quale egli spezzò e percosse e abbatté a
e gravosa / e '1 papavere v'ha col capo basso. c. durante,
il quale tarquinio il superbo avrebbe abbattuto col bastone i papaveri del giardino per significare
così tenero che di facile si taglia col coltello. = deriv. da
. tèrèsah, 2-176: una strega col suo gatto / a cavallo d'un
= denom. da papa1, col suff. dei verbi frequent.
mette dentro un candelo grosso di sevo col papeo di fuore. gigli, 4-102:
da un tavolino in un angolo, col testone sulle paperazze del giorno. =
padrone, senza alzarsi, la donna col papero in mano, per scusare l'
pàpero2, sm. dial. uovo col panno. carena, 2-273: *
. carena, 2-273: * uovo col panno 'dicono quello che talora la
passare per uomo, assurgendo al papato col nome di giovanni viii, e venendo
de pisis, 3-50: lui i baiocchi col ritratto di pio ix e le papette
= deriv. da papa1, col suff. dei dimin. papi
/ e a chicco: sulla montagna col papi andale / e gioietta: papi.
strignere, rassodare e rodere: e mescolato col mele, sana gli scorticati nella bocca
, i quali fanno nascere i vermicelli col suo sterco. crescerai volgar., 9-98
piazza pubblica... facendo un falò col suo fallo del suo corpo porco a
per il tatto. magalotti, 11-85: col tanto stuzzicare e ristuzzicare quelle fila e
vogliamo sentire le sottili differenze delle cose col palpar della mano, non pure accomodiam quest'
75: l'odore del pane caldo sali col vento e fece fremere le papille del
tempo di augusto e formale promotore, col collega poppaeus, della legge. papìo
feral l'impeto ammorza; / e sol col giro de'bei raggi sui / se
, invece di monete, certe viglietti col nome del re, i quali credo
anche le pappe. -gastron. pappa col pomodoro: tradizionale minestra toscana, d'
: fa una specie di pappa di calce col latte. pratesi, 1-403: polpette
tanti bambini che attendono di essere imboccati col cucchiaino... vogliamo la pappa
a l'uso antico / ella sel'adombrò col pappafico. note al malmantile, 11-23
, 171: tutto il lunedì si caminò col vento (la dio mercé) a
= denom. da pappagallo, col suff. dei verbi frequent.
dietro, con la pancia in fuori, col mento in aria, dal quale pendeva
, 3-258: bisbigliava, tronfiava asciugandosi col fazzoletto bianco la pappagorgia sudata. ojetti,
boccaccio, 8-190: le pappardelle col formaggio parmigiano. aretino, 20-189:
partire dalle pappardelle che vi s'imboccano col cucchiaio. 6. dial.
color che mai non sanno / disgustarsi col bel sesso, / in italia vien
delle prime pappine: lo stesso col quale mi misero in bocca i pezzettini
, / con l'opera gli assisto e col consiglio; / fo da pappino e
libri avrai zò che loro hanno / col navigar di fiandra e de damasco.
. bruno, 2-24: riviene ascanio col mago, il quale, dopo avergli fatte
furino, 59: così ognun quasi col digiuno illeso / il pappolìo per dio
della cura delle malattie [crusca]: col medico vogliono apparire astinenti, ma di
300: uno [abito] da turco col suo turbante e le papusce. forlis
voce dotta, deriv. da papula, col suff. gr. -oeis-fy; '
riaddormentai profondamente, disteso sul dorso, col calcio della mia 'parabellum 'stretto
patrone era morto. nievo, 1-314: col violino che sapeva grattare così alla matta
, ii-4-14: tutte le proiezzioni fatte col medesimo impeto dal medesimo punto, toccano la
voce dotta, deriv. da parabola2, col suff. gr. -oeis-y ^ '
, tr. lanciare da un aeromobile col paracadute. migliorini [s. v
, agg. lanciato da un aereo col paracadute. fortuna e uboldi, 52
a cadere a suo tempo, scende egli col suo paracadute, toccando terra dove può
marotta, 1-144: la sera discende col paracadute in fiamme sulla piazzetta giganti.
-i). persona addestrata al lancio col paracadute da un aereo in volo e
zona di operazione per mezzo di lanci col paracadute. -al plur.: specialità
o colla lancetta o coll'ago o col punteruolo, senza eccettuare l'operazione di
: sostanza nera, azotata, isomera col cianogeno, e che si forma nei recipienti
esortare a penitenza il peccatore per rendersi col pentimento e colla preghiera propizio quel dio
il tempo è sereno, i prudenti escono col paracqua, perché da un momento all'
un dardo m'ha transforamato / la melza col ventriglio e 'l paracuòre. del bene
e '1 paracuor mi pungi e 'nchiodi / col farmi sempre mai grifo più strano.
. veniero, lxv- 150: col paradiso / di gioia che nel volto /
... non altrimenti che morto e col becco fitto in terra. aleardi,
fermate intermedie. -andare in paradiso col guancialino: v. guancialino, n
essendo in terra, al paradiso, / col pensier, con la speme, con
= denom. da paradosso *, col suff. dei verbi frequent. paradòssico
uno, che lascia un'opinione imbevuta col latte e seguita da infiniti, per
che s'incontra in alcune legislazioni, col quale malgrado la scoperta d'un falso
civiltà più mercantili ed industriali hanno finito col produrre, in londra e berlino, il
, 1-263: poteva parare i suoi sdegni col triplice parafulmine dell'immediato consenso al ritorno
= etimo incerto: forse da connettere col ven., triestino e istriano parangàl
nuovo re vedrai a lo scacchiero / col buon guerrer -che tant'ha vasal- laggio
e a tal beltate oltraggio / faccia col vano ardire. monti, 5-242: i
de'vostri fratelli, posto a paraggio col trono del vostro signore vittorio emmanuele ii
lor paraggio. candido, 156: col nettar in bocca le bianche poppe lodava
gli stati importantissimi che loro si cedevano col trattato d'imperio. -avere paraggio
nel men forte colpo di paraggio / col forte più maggior riporta laude. boccaccio,
: grande essendo l'autorità che ha col gran-signore, e non paragonabile con quella
opera, starà bene; e poi col dito più presso o più lontano fare
da me medesimo paragonata riga per riga col manoscritto. mazzini, 23-386: emilio
ad esser morale... vive col paragonarsi con tutti gli esseri che lo circondano
: ella, vestitasi un nero drappo, col paragone de gli alabastri del volto,
io le cavarei gli occhi e vorrei col parangone de tarme farla mentire di quanto
paragone del lume di luna in terra col candor della luna vicina alla congiunzione.
oscure, vengon meno / del tuo sen col paragone. delfico, 1-81: è
merita toro d'es- ser chiamato paragone col quale si conosce di che finezza sia
= denom. da paragone, col suff. dei verbi frequent.
7capàyto 'svio ', perché spesso confusa col talco. paragrafale, agg. letter
a ciascuna strofe si torna a capo col solito segno paragrafale in rosso. =
[della crusca] il senso figurato col proprio: il che torna il medesimo
torna il medesimo che mescolare il finto col vero. carducci, iii-26- 132
aver trascurato di compiere determinate azioni col rischio di arrecare un grave danno a sé
viii-2-190: per ogni parte del corpo col sangue corrotto trasportati, [gli umori putridi
, 174: pieno di mali umori, col fiele sparso in tanti odi, col
col fiele sparso in tanti odi, col cuore arrabbiato in tanti interessi, per
e di noia, i soldati, col crudo lor modo, avevan battezzato '
stessi oggetti, ai quali corrisponde guardato col solo occhio sinistro. -nella tecnica
, che passa per l'astro ecclissato, col circolo di latitudine passante pel medesimo astro
: come ogni solido paralellepìpedo si possa col mezzo delle linee stereometriche ridurre in cubo
croce, iii-9-71: questa domanda viene elusa col porre, nella risposta, due cause
'e lo 'studium '; e col paralleliz- zarle: 'coniurant amice '
= denom. da parallelo, col suff. dei verbi frequent.
.. tagliando qualunque altra linea data col metodo del triangolo e delle paralelle. d'
, intentissimo a misurare, a calcolare, col rapportatore, con la parallela, col
col rapportatore, con la parallela, col compasso. 19. sf.
, i palliativi sono il paralogismo perpetuo col quale essi [i politici] distruggono lentamente
= deriv. da paramento, col suff. del part. pass.;
di gente idolatra, si caricava le spalle col prezioso fardello de'paramenti da celebrare.
debiano ispendere in uno paramento da prete, col quale vi si debia dicere messe per
quel si posa ricoprendo / il volto suo col paramento detto, / e 11
: l'edera... avea finito col fargli [al castello] addosso tali
corde era paramese overo trite, restò col nome solo di paramese. g.
. = denom. da parametro, col suff. dei verbi frequent. parametrizzazióne
le prue delle barche a vela può contrastare col mare impetuoso, è in conseguenza dei
[paramezanu), di paramezzale, col suff. di mezzano. paramieloblasto,
quel carnevale, quando andò a genova col prete paraninfo a conoscere la sposa.
voce dotta, deriv. da paranoia, col suff. gr. -oei. 8y
sm. invar. il sovrano, che col suo potere assoluto, in sé negativo
chiaman ponte volante, mentre son due unite col pavimento di legni e parapetto. l
, 2-15: il parapiglia che avvenne col riordinamento dei beni demaniali ingrossò alcune fortune
m'animavano con la palmate, m'incitavano col para piglia. = comp.
. carducci, ii-17-106: il parapioggia col fusto robusto. tarchetti, 6-ii-655:
amava rapisardi: il poeta che usciva col parapioggia, che portava un fiero cappello
papà mutava d'abito, parava la tavola col tappeto nuovo, e attendeva che il
[gli zulù] di due mazze col pomo più grosso d'un pugno:
bisognava che me le parassi io medesimo col mio pugnale. carducci, iii-9-331:
è talino, - dice parandosi dal fuoco col braccio. 8. nascondere una persona
l'agilità del suo braccio in parare col fazzoletto o col ventaglio le zanzare a
suo braccio in parare col fazzoletto o col ventaglio le zanzare a sé ed a
a dormire e subito! » e col fusto della conocchia lo parava verso l'
molle! che un somaro / possa col cuore ingravidar la gente! / vedi
gridando, con le braccia e col petto dinanzi a esse si parava. g
è a lato andrà a soccorrerlo col pararsi dinanzi a lui e rompere l'impeto
trasparente di limpidissimo cristallo, mirando egli col senno sin perentro alle viscere di lui
i-249: essendosi il conte levato in piedi col capello in mano per fargli riverenza,
quali in lingua persiana si chiamano ancora col vocabolo antico 'parasanghe '. leopardi,
, tutto ch'io abbia usato parole col capitano spagnolevoli al possibile e riverito il
= deriv. da parasito, col suff. dei dimin. lat.
quei carretti ricamati come fosse carnevale, col parasole a fisarmonica. -negli autoveicoli
vestite di rosa e di verde, col loro parasolino, il loro ventaglio.
cobalto, in quanto elemento sempre congiunto col nichel. 9. meteor. parassiti
... quanto bene si paragona col platone nel gorgia all'arte del cuoco,
nel cui ambito le valute sono collegate col valore dell'oro in un rapporto diverso
consistente nel fermare i colpi dell'avversario col pugno o col braccio. -nei giochi
i colpi dell'avversario col pugno o col braccio. -nei giochi con la palla
viva italia unita, viva la fusione col piemonte ». fanfani, uso tose.
che non ha nulla a che fare col piccolo esercito
, innanzi a tutti / era, parato col corpo di cristo, / il presbitero
mezzo a noi senza togliersi la bisaccia, col pungolo sulle ginocchia, i piedi parati
. de luca, 198: sebene col tempo si consumano, tuttavia ànno ancora
uscio,... due letti gemelli col 'parato 'e con tornaletto di
: il lettino di legno bianco, col parato a padiglione di seta celeste.
mettono i parati di traverso (untati col sapone) e i minatori tirano il pezzo
triangolo di legno con un manico lungo col quale si spinge avanti la rete radendo il
tipo, di quelle in legno chiaro col corridoio in mezzo diviso in più vani
dietro a lui,... col volto poco visibile chino su un lavoro
e si parcano e questi e i pezzi col dovuto ordine. 2.
..., marciando e parcando col metodo stesso descritto. pisacane, v-223
. da parcella, n. 2, col suff. dei nomi d'azione.
. da parcella, n. 2, col suff. dei nomi d'azione.
. = deriv. da parchetto3, col sufl dei nomi d'azione. parchettista
riscontrata [la versione dell'iliade] col testo, e quantunque parcissimo lodatore, questa
famigliola nel miglior modo ch'e'poteva, col vivere parco e con l'industria.
me: penso che ciò sia in relazione col fatto di aver visto un mio ritratto
per la via di fondi e terracina col gran parco di artiglierie e con le
alla condotta delle munizioni dell * esercito col nome di 'parco generale ',
di etimo incerto (forse da connettere col gr. 7rap8àxeiov [cpàpp / xxov]
, il dito esterno in parte saldato col medio, ali alquanto appuntite colla seconda
= deriv. da pardo1, col suff. del part. pass.
. caporali, ii-39: dedalo, col finissimo spultiglio, / qui diede il
1-7: sogno allor la magica / circe col suo corteo / d'alci e di
non minore servigio rese allora il crispi col pareggiamento del bilancio, che fu compiuto
, vtoun solo può essere quello che col proprio peso pareggi la resistenza sua respettiva
fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccia, al passar
, i-317: si fa animo a'soldati col pareggiare il pericolo. -contrastare
giro di parole racchiudere e di pareggiare col discorso le infinite e sublimi prerogative del
volte [il sole] pareggia la notte col dì nella primavera e nell'autunno.
virtude impresi a ricondurre in sparta / col pareggiarne i cittadin fra loro. gioberti
: la borghesia, che aveva largheggiato col popolo, considerandolo non nella sua realtà
tace e vuol veder se l'augelletto / col canto il suon per pareggiarlo adegua.
all'equinoctiale dove si pareggia la notte col dì. -affiancarsi. vespucci
iii-430: il principe,... col braccio al collo d'efestione, che
. = denom. da pari1, col suff. dei verbi frequent. pareggiato
la sia sottile [la vite] che col pennato si possa in due o tre
, nel principio della rotta che fanno col colmo dell'acque veementissime, profondano il
fra i convitati un cane pareggiato, col fazzolettino cifrato nel taschino della giacchetta.
è che amendui questi ritratti, pareggiati col nostro, non giudicasse di grandissima lunga
erano tanti mai anni di corpo a corpo col pareggio mensile. -per estens
cielo, i quali nel medesimo aspetto sono col sole veduti da tutti quelli che nello
nell'animo di ciascuno, si fa col vicendevol commercio un sole che si
... nutetico o parenetico, col quale anfione esortò e indusse i cittadini di
, re de'romani, fece parentado col re filippo di francia e diede per
di spagna trattasse e conchiudesse di più col navarra, ch'egli disfacesse il parentado
'l cavallo sfrenato / han fatto parentado col lione. f. vettori, 1-286:
. rimase sola nella stanza da pranzo col padre e la madre, li guardò negli
caduta del nostro primo parente, oggi col peccato originale nasciamo. mazzini, 86-
parentela... pescare pare aver parentela col navicare, e conoscere la vertù de
più di tutte ha connessione e parentela col cielo, cioè l'astronomia. sacchi
sacchi, i-245: l'avere parentela col cielo eziandio ben da lontano è cosa
anima con la carne e lo spirito col sangue che 'l separarsi l'uno dall'
... affermano la parentela del barocco col romanticismo. gozzano, i-431: è
commedia del desiderato fine, 51: uno col quale oggi, se non venevi tu
questo ragionamento non sarà senz'essere incatenato col precedente, anzi perché si veda che
a letto, ad annunziarmi le cose seguite col presidente per la parentesi antitedesca. montale
parlare staccano in modo che l'antecedente col susseguente star può senza di esso.
e di 'matria 'hanno parentezza col vocabolo di 'nazione ', perché significano
? = deriv. da parente1, col suff. dei dimin. parènza (
lxvi-1-126: quel pavone stia in piedi dritto col capo che para vivo. andrea del
171: la casa della luna / col cancro si rauna / e 'l secco e
ripa e parsi la via schietta / col livido color de la petraia. idem,
né bastonate. carducci, ii-2-358: col tassoni e col lippi il forteguerri vi
. carducci, ii-2-358: col tassoni e col lippi il forteguerri vi starebbe bene:
di esser giudice, nondimeno deve giudicare col voto o parere d'un perito nelle leggi
satire e cotali / leggerezze non pinse col carbone / sopra il pariete, a
osserva nel processo dell'aria infiammabile fatta col ferro, in cui si verifica l'
uccellare a parede o a ragna e civetta col vischio. 16. prov.
re dei fiumi, / dove, premendo col tenero piede / il verde suolo e
, ecco durante... entra col lume la porta e nella camera terrena per
pargoletta gentil che, mal sicure / col piè tenero ancor torme segnando, /
, vili: conosceremo certamente quello che col consenso di tutti e gravissimi filosofi è
. pascoli, 269: fa', col piccone, dov'è monte, pari.
: diritto, gobbo, cavo, col rilevo più su o più giù che 'l
danari, / tornò per essi e col fanciullo in braccio / rimasero amendue nel
del prezzo del cambio] è quando col peso d'un buon metallo, che
: tutti quei marinai che sono scritti col numero appaiato, ed essi tutti insieme formano
sordi al suo lamento / a par col vento se ne gìan per l'onda.
vanno di pari? ammirato, 1-504: col marciare van del pari gli esercizi del
riprender cammin a paro a paro / col fido amico d'ascoltar bramoso / io
. pascoli, 700: lo schiavo stradò col suo cantore / a paro a paro
cortesia e liberalità voler di pari giostrar col suo padrone. gemelli careri, i-iii-
ai mondo non ha pare, / col suo bel viso suol dell'altre fare /
v. parrocchia), in rapporto col gr. biz. 7ràpoixo£ (v.
alla terra, che veniva venduto insieme col podere. sanudo, iii-434:
= deriv. dal nome di paride, col suff. del part. pres.
= deriv. da parigino, col suff. del part. pass.
. = deriv. da parigino, col suff. del part. pres. dei
. = deriv. da parigino, col suff. del part. pass, dei
novelle del marito e di riconciliarsi pienamente col suo tedaldo. girone il cortese volgar
.), deriv. da pari1, col suff. dei dimin.
dal fr. parisien 'parigino ', col suff. del part. pass.
a'popoli pare riavere una certa parità col padrone ogni volta che esso ancor non
che per prima adottò tale tecnica), col suff. dei verbi frequent.
decandria monoginia, famiglia delle leguminose, col calice diviso in cinque lacinie, la
a similitudine di roma... e col guardingo, ciò era la pregione,
, ciò era la pregione, e col parlascio e col campidoglio e con altri
era la pregione, e col parlascio e col campidoglio e con altri ornamenti. stefani
d'un fiume chiamato allia e ivi parlamentorono col re brenno. nardi, 114:
nominati a voce dal popolo salirono insieme col prefetto, per parlamentare. marinetti,
. sta a me il parlamentare abilmente col nemico. -tr. gualdo
viddesi... obligato estrades, col parere di tutti i principali della guarnigione,
bernabò venne presso a pietrasanta a parlamentare col cardinale. tesauro, 2-20: parlamentando
parlare a viso a viso? / parlamentò col padre della froda. g. aver
gruppo di tre o quattro persone parlamentavano col doganiere posto a guardia dell'entrata.
finito di parlamentare a lungo in segreto col notaio. oriani, x-7-96: i
concorso del popolo nel fare le leggi col mezzo della parlamentare rappresentanza. -che
. = denom. da parlamentare3, col suff. dei verbi fre- quent.
lega... gli altri tiranni lombardi col comune di firenze e di perugia e
funzione politico-legislativa in rapporto dialettico di collaborazione col sovrano (la cui approvazione era politicamente
questo apporta due vantaggi: l'uno che col suo mezzo si risparmiano molte repliche
anche ideologica) impressionando fortemente l'animo col suscitare forti emozioni e suggestioni (un'
. = deriv. da parlare1, col suff. dei termini di origine fr
presente etade. salvini, vii-2-7: parla col suo strumento nel medesimo modo d'orazio
gl'indiani tengono, e questo per parlare col diavolo, per mani e consiglio del
con gesti, con lo sguardo, col volto. bernardo, lii-13-352: le
dir così di farli parlare; e col loro mezzo espressero soprattutto il patetico.
], 338: ciascuno parli la verità col suo rossimo. parabosco, 4-48:
« questi ch'io ti cerno / col dito », e additò un spirto innanzi
{ 5. facoltà di esprimersi col linguaggio articolato; favella. francesco
poppa, / e tutto si rimedia / col mettere una toppa. 2
, spasime. pulci, vi-63: col parietico nella lingua e nelle mani,
. nievo, 1-261: quel parlottare col fanciullo... garbavate più assai
. boito, 1-270: seguono due sanniti col pugnale e la parma e l'elmo
i nostri caci, conosciuti nell'europa col nome di 'parmigiani *. leopardi, 261
. = deriv. da parnaso, col suff. degli avv. parnasare,
... disonorarono il parnaso italiano col poetare alla burchiellesca. bettinelli, 3-472
piccolo e glabro che portava il monocolo col nastro e scriveva migliaia di sonetti parnassiani
parole od anche in un altro pezzo strumentale col mezzo dei cangiamenti. nella musica composta
ritmo, bene almeno s'accompagnava il ritmo col parlare e col canto del coro parodo
s'accompagnava il ritmo col parlare e col canto del coro parodo o ver entrante.
né dall'uso, ma si lieva col solo voler del giudice che l'ha posto
: 'una parola! 'modo ellittico col quale, volgendoci ad alcuno, gli
considerarla nelle sue relazioni coll'idea e col sentimento, come elemento, cioè dire
libera la parola e la propaganda, col solo limite di non rovesciare l'ordine
mezzacapa era uomo di poche parole: col volto corroso dal vaiolo aspettava che il suo
dee., 2-9 (1-iv-213): col quale entrata in parole, con lui
: portava con sé libri e dispense, col proposito di studiare e di prepararsi agli
19 (325): alla buona, col cuore in mano, le dirò di
andò innanzi: egli non crederebbe loro col pegno in mano. lorenzo de'medici,
petrarca, 23-74: questa, che col mirar gli animi fura, / m'
che era con messer filippo prese parole col genere dello abate e ucciselo. sanudo,
= deriv. da parola, col suff. del part. pres.
= deriv. da parola, col suff. del part. pass.
la ca gione che alcuni col paroleggiare loro rapiscono altrui, se
= denom. da parola, col suff. dei verbi frequent.
guicciardini, 13-vii-16: rubiera ha usato col conte guido qualche parolècta strano. g.
come dopo un copioso desinare, col cervello fervido di un generoso montepulciano
15-68: l'effetto, non ricercato col lanternino, non tirato su con gli
cavo di stoppa, poco torto, col quale, come un libano, si dà
i panni. -anche: strumento analogo col quale i fabbricanti di pettini pareggiavano e
. in seguito alla conquista francese, col valore di due soldi e mezzo, vi
questi anche rifulgere / vedesi la cicerchia col fiorito / suo parpaglione. 2
nel fantoni le suture dell'uom vecchio col novo..., sorprendere il punto
la vita con una scure, premiando col tradimento chi tradì lo sposo e l'onore
uomo, quasi sempre un nemico, col quale la lotta durava miserabile, reciprocamente
sogno il figlio suo passare / scalzo, col velo nero -un parricida! -.
, un fratricidio. ed è solo col parricidio (uccisione del vecchio) che
mare glaciale. savinio, 3-182: col solo parocchètto spiegato, la 'teresa consiglio
et al rettore di essa nella cura col popolo, il qual viva dentro li
l'uscio spalancarsi, e comparire il porporato col parroco [ediz. 1827 (419
videro... comparire il porporato col paroco]. gioberti, 1-iv-106: il
iv-89: un gran parruccone sporco la approvava col cipiglio arcigno e la penna d'oca
di tanti negozi condusse felicemente a fine col mezzo dell'eloquenza, ma temperata e
non si sapesse... il modo col quale faceva quattrini.
.. [dovevano] trovare i modi col mezzo de'commessari dall'una e dall'
olandesi, la francia e la savoia, col quale s'era fatto un partaggio della
xviii-3-236: direi che... col partaggio continuo delle successioni le fortune de'
: il partaggio della preda si onestò col nome di donazione di molte città tolte
qual ragione il membro non debba caminare col corpo, overo la parte col tutto
debba caminare col corpo, overo la parte col tutto. galluppi, 1-i-334: quando
de la bianca parte, / che fa col verdebrun la bella taglia, / la
mercanti trafficano dentro e fuori del regno col comperare dagli altri ordini parte delle loro
/ ha il viver vostro in un col mio raccolto. paolini massimi, xxii-41
a la battaglia in fretta, / col magnanimo re de'sardi uniti / fermàr l'
sorride, ma è forza il consolidarla col togliere la precipua causa per cui sovente
avendovi interessi permanentemente opposti e incomatibili col vero bene di tutti. foscolo, ix-1-287
parte guelfa, la quale si tenea col papa e colla chiesa di roma, fue
che fa- rebbono nelle carceri i querelati col citare ogni anno da capo le parti
nel processo penale (costituendosi in esso col patrocinio di un difensore), per
di cirra i boschi, / parte col foco de'lucenti rai, / e col
col foco de'lucenti rai, / e col suon parte di leggiadre note. manzoni
, / non è quei che ha col re la moglie a parte?
della ditta chieza vidde nostra donna dipinta col figliuolo in braccio e pensò di volere
l. martelli, 3-85: voi col soave riso / aprite a parte a
e padrone è dio: non voglio parte col diavolo. -da, dalla parte
pontefice... o di concordarsi col re di francia. -da parte
giurisdizione sua più presto che non vorrebbe col maritarmi a mio senno. -fare
. il modo di partecipare al potere col governare e amministrare, con la critica
e amministrare, con la critica, col consiglio, con la resistenza.
dispiacere sentito ch'egli, senza partecipare col re, anteponesse il matrimonio della figliuola
partecipasse all'eroismo di chi lo sacrifica col soffrir la sua sventura costantemente e col
sacrifica col soffrir la sua sventura costantemente e col sollecitar egli stesso la propria morte,
in seno i dolori suoi che allegerirsene col participarli. loredano, 1-117: non
essenza. m. villani, 4-77: col popolo romano i comuni d'italia.
medesima [acqua] cangia di natura col participare o la salsedine o altra qualità dell'
: è una mistura del genere diatonico col cromatico e d'alcun altro intervallo necessario
partecipate dal paese, che le battezzò col nome di consorterie. carducci, iii-6-352
democratico, per qualche participazione de'sudditi col mezzo de'parlamenti o di altre adunanze
tale partecipazione ai profitti che è conosciuta col nome di imposta di ricchezza mobile.
impresa (alla cui attività contribuisce però o col suo lavoro o con un apporto finanziario
maggiori, ma questo era facile ottenere col dare una partecipazione al funzionario ministeriale incaricato
conduce in porto, dove egli mai col passeggio non sarebbe arrivato, se la
non sarebbe arrivato, se la nave col moto suo non ve l'avesse condotto
, sì come anco il petizione, col quale questo officio ha qualche participazione, eccettuando
uno de'soci di qualche ragione, col consenso degli altri consoci, può convenire
richiamano tutta a sé coloro che, col parteggiare la popolar libertà, vi surgono
parteggiavano nelle fazioni a trucidare la gente col pastorale. carducci, iii-13-302: studiando,
morale e la propria simpatia; incoraggiare col pensiero, con la voce, con
= denom. da parte, col suff. dei verbi frequent.
.. colui che entra a parte col proprietario d'una nave. d'annunzio
tiro di partenza: quello che si fa col cannone della nave per far sapere ai
d'esser di partenza: / e già col corpo tutti i sentimenti / le cirimonie
opposta le acque del mare che entrano col flusso per due diversi porti. cattaneo,
alcuna particella delle sue possessioni dalla donna col titolo della sua dote dalla cittadina rabbia
tommaseo [s. v.]: col nome di particelle indicano i fisici quelle
paion da poco, ma egli, col dare a quelle rilievo, si mostra artista
perciò si chiama partecipio, che partecipa col nome e col verbo. r.
chiama partecipio, che partecipa col nome e col verbo. r. martini, 17
, sanno di pedantesco e si confondono col gerundio. 2. ant.
acide. a. cocchi, 8-65: col sapone elle [le acque termali]
della poltroneria sopra a questo punto, col solo zelo di rendersi particolare e osservabile,
mandò suoi mandati al principe doria, col quale aveva per avanti tenuto particolare e
iv-165: la famiglia sia religiosa e col timore de gli iddii, senza il cui
caterina da siena, iii-187: voglio che col lume, come vero obediente e paziente
temeremo di imitar troppo la scuola fiamminga col particolareggiare altri dolori, che saran detti
un lungo catalogo di personaggi famosi che col consiglio, con la virtù e con le
= denom. da particolare, col suff. dei frequent. particolareggiataménte
particolarismi e municipalismi nel motto: 'unione col piemonte! '. papini, iv-81
universalità del sapere scientifico, in opposizione col particolarismo empirico e col criterio individuale.
, in opposizione col particolarismo empirico e col criterio individuale. 7. medie
, non le rinnoverò io qui certamente, col particolarizzare oltre il dovere questi miei viaggi
.. la diffinisce esser detto col quale non tutto quel che si voglia,
= deriv. da particola, col suff. del part. pass.
formazioni delle valli d'argenta e campotto col grado di sottotenente. gramsci, 12-63
e in ogni casa ci sia qualcuno col fucile puntato. noi in russia,
del verso sciolto,... leggiti col buon prò'la dilettevolissima traduzione d'omero
. i partigiani degli eserciti permanenti finiranno col discuterlo e col tentare di confutarlo.
degli eserciti permanenti finiranno col discuterlo e col tentare di confutarlo. landolfi, 9-33
): aveva ferraguto un gran partigianóne, col quale cominciò stranamente a ferir fridiano,
partesi con quella e l'aere muove col partimento del suono, spiritualmente e naturalmente
preliminare di divisione e di accordi, col comune consentimento... mio fratello
lei. il partimento s'era composto col lorenese, attribuendosi in ogni classe il primo
un tempio, composto, ripartito, adornato col più regolato ordine dell'architettura: con
... si 'parte 'col coltello il pane a'convitati; l'eredità
conquistato... si divide la somma col calcolo; la si par- tisce a'
avea deposto, / e lo partì col buon ascreo. -separare il possesso di
napoli, se prima non partì il reame col re di spagna. -suddividere
quel, di tanta altura, / che col brando partisti alla cintura. parabosco,
: partir volle al can la testa / col coltellaccio suo, don liberale, /
: castel sant'angelo,... col suo blocco di casamenti che lo partono
si segnerà ogni casa di cadaun quartiere col suo numero. g. capponi, i-329
'l bel soggiorno, / da cui lontan col corpo, con la mente,
che prenderemo con l'intelletto verrà, col partire il detto tempo in due parti
parti, la prima delle quali terminasse col racconto del bifolco, e la seconda in
'. gioco di parole trai partire col coltello le frutte e l'andarsene.
ariosto, 23-16: così si arte col pilota inante / il nochier che gli scogli
pace no i rende, / partirassi col tormentar ciré degna. fiore, 215-1
madre, agnese, abbia illeciti rapporti col vescovo enrico d'augusta! bonsanti, 4-24
... donde partivi per collaborare col grande eroe e col gran re.
donde partivi per collaborare col grande eroe e col gran re. -abbandonare la
(la divinità); andare a ricongiungersi col padre (cristo); ritrarre la
da se stessa ruminasse e masticasse ben col ^ iudicio queste parole. ulloa [
, non affiancarlo, non sostenerlo più col consiglio e con l'opera. -
la stessa favorevol condizione avessero i riconciliati col popolo romano e quelli che non si
: ad esse- uire si comincia col fare o col dir ciascuno ciò che gli
uire si comincia col fare o col dir ciascuno ciò che gli etta
neve. -venir meno al patto col diavolo. leggenda aurea volgar.,
. boccaccio, 1-ii-141: gli ricadde col viso in sul petto / venendo meno
con quello, e l'aere muove col partimento del suono, spiritualmente e naturalmente
c'è anche un arretrato di debito col fornaio. mamiani, 3-89: gravi
in provincia, qualora non si sostentino col com- merzio e coll'abbondanza dell'arti
, 13- 587: pur tenendo col fondaco e la bottega esatte e regolari
un 'mastro'scritto a partita doppia, col 'dare 'e 1''avere '
i beni del dominio... col nome di chi li possedeva e con lasciare
. bonsanti, 4-430: diceva palamede col tono che assumeva quando annoverava nel suo pubblico
era una cena / d'altri tempi, col gatto e la falena / e la
passai un biglietto a lapis: la smettesse col 'si suona ', che avrebbe fatto
villani, 8-13: tutti giovani, vestiti col re d'una partita di scarlatto e
, io: aggiustate ora le vostre partite col vostro redentore prima ch'egli si faccia
, intavolava subito una partitina a toppa col primo che capitava. buzzati, 1-172
scenica faccenda, la qual si termina col silenzio o con la partita di tutte
di farne un altro di 20 miioni col pagar sei per cento d'interesse a'partitanti
vina fu deliberato, col favore di 22 voti contro 15, l'
= deriv. da partitei1, col suff. del part. pres.
. = deriv. da partito1, col suff. degli agg. verb.
quei monticelli, partiti da quei cespugli col loro piano, pieno di fiori di
, che si andavano imbarcando i francesi col favore e compagnia
e sagacità di quel da prato: trattando col detto messer francesco gaetani, gli dide
capitani il quale vogliono anch'esso condannare col medesimo partito. brusoni, 86: il