[i popoli del ducato di milano] col mezzo de'loro sindaci et oratori al
all'educazione della gioventù, alla collaborazione col clero diocesano e le varie case sono
orazi e più che gracco, / col poetico stil mi doni scacco. orazióncula
cose: la prima e la maggiore, col sacrificio del consacrato corpo di cristo,
, nell'orazione e nella castità, col consiglio politico e colla poesia, alla
molto glorificar /. *. / col cor e con la mente et en dir
da sé tal forza, tuttavia l'acquista col mezzo del numero e dell'orazione,
, che si dicevano le orazioni, col giornale in mano. -dire l'
? -fece il cavalli al protti, col quale, avendolo sorpreso al banco dei
l'analogia ci menano eziandio a supporre col laplace una primitiva materia solare diffusa e
e vetri e smalti e scorie, quantunque col polverizzamento si privino di cotesti vani,
\ (v. orbicolare), col, suff. miner. òrbido,
uomini coi volti insozzati di fango, col naso insanguinato e con gli occhi fuori
/ su estremi forni emerso, / col precipizio alle orbite / d'un azzurro
rimaso del suo truce amico, / tornò col solo ferro al bosco antico.
non morire da fame quela corba / col corbo giovene s'ebe aconpagnare, / e
se l'aveva lui, pensiamo marinetta col suo stomaco debole! -dare mazzate
di porca. tansillo, 117: seguo col tridente e foche ed orche, /
x-3-246: mezzo il mar coprirò / col vastissimo ventre orche e balene. bresciani
tra le mascelle il cacciatore senza toccarne col sommo della testa le volte del palato.
gr. òpxéofim 'io salto ', col suff. dei verbi frequent.
orchesi sarà tutto quel movimento della persona col quale o s'alza ella da terra,
: già con mille strumenti musicali / col ciel gareggian d'armonia le orchestre.
20-71: la tromba dell'orchestra cantava col suo suono greve, nasale, come se
ricevono dalle ondulazioni dell'aria, ancor col respiro, godendo di quel regalo e col
col respiro, godendo di quel regalo e col alato e col naso, portando opinione
di quel regalo e col alato e col naso, portando opinione che quegli abiti
con guardo fitto, pria di masticarle col dente acuto... quelle orchide,
forma e dimensioni e hanno il perianzio col tepalo impari anteriore di solito più grande
gr. ópxu; 'testicolo '; col suff. che indica infiammazione; cfr
mandò a moises quando istette nel diserto col suo popolo. = var.
dee mettere a combat tere col valente, ché sempre gl'intraverrà come all'
fusse la miglior carne che si toccasse col dente, rispose... esser quella
[i 'giudizi di dio ^ col nome di 'ordalie '. =
se gli assaltassimo, come davidde, col cuore pieno di dio e colle mani vote
attenzione due piccoli ordigni, identici, col manico orizzontale di legno, in forma
, al vento, a caso, col / favore della musa o d'un ordegno
ma se tu lo miri da lungi col cannocchiale, con diletto lo miri per la
due altre mosse da un solo animale, col mezzo d'un ingegnoso ed efficace ordigno
co'suoi saldi ma freddi ordigni, col suo formalismo troppo rigoroso aveva sopraffatto la
ordimenti dell'umana specie volendo il signore col diluvio affogare quella malnata semenza che era
i-70: dovendo i nuovi ordinati celebrare col vescovo, fu necessario molto esercizio per
per abituarli a pronunziare le parole latine col vescovo ordinante. ordinanza (ant.
, e i latini le chiama- ron col principio dell'ordinanza delle lettere de'greci:
se ne venia largiva armata, / col favor de la notte occulta e cheta.
, e con mirabile rattezza spintosi avanti col formidabile,
= deriv. da orgoglio, col suff. spreg. -urne.
quella materia tintoria, che si vende col nome di 'terra oriana 'e si adopra
, e schiamazzare udille, / che col canoro suo cavo oricalco / ne diè
167-63: scontrandosi... messer tommaso col maestro, il maestro disse: «
3-1-476: solcano [le navi] col medesimo favore il mar pacifico verso l'
occidentale al papa: consideriamo ora che col medesimo zelo ascrive la rovina dell'orientale
che pareva un ebreo della bibbia, col giustacuore slacciato sulle brache orientali, portò
gergo di greco, latino e lombardo, col mescolamento di altre voci orientali. foscolo
mondo letterario la ricchezza dei manoscritti orientali col catalogo pubblicato sotto i suoi auspici da
= denom. da orientale, col suff. dei verbi frequent.
. = denom. da orientale, col suff. dei verbi frequent.
punti fra i quali cercate ora, col vostro disperato quadrante, un segno di
vento. l'angolo orizzontale che formano col piano diametrale longitudinale della nave i pennoni
dell'angolo formato dalla direzione del vento col piano diametrale longitudinale della nave.
pel concorso del timone... col vento in poppa, si orientano le vele
orientano le vele perpendicolarmente alla chiglia: col vento di fianco dritto, si orientano
si orientano obblique alla chiglia da sinistra; col vento obbliquo di sinistra si orientano al
al modo inverso dalla dritta; e col vento contrario, si orientano il più che
, concorrendovi il timone, cammini pur col vento non favorevole alla rotta stabilita.
asse principale o degli ambienti in rapporto col sole e con l'utilizzazione della luce
'ed i 'sepolcri ', col 'jacopo ortis ', colla personificazione
cielo interessato da fenomeni luminosi connessi col sorgere del sole o con la presenza di
danza sopra la voluta di un ornato, col gomito mollemente appoggiato sopra un'altra voluta
della cina tutte si suonano a mano col martello che batte la campana nell'orificio
volta lui si divertiva a premerle leggermente col dito l'orificio anale; subito se
= deriv. da orificio, col suff. dimin. lat.
= deriv. da origano, col suff. del part. pass.
polvere d'origamo e dàlia a bere col vino tiepido e fia sano. niccolao
menneval annesso agli originali della presente vita col numero 87. codice di procedura civile,
della poltroneria sopra a questo punto, col solo zelo di rendersi particolare e osservabile,
vedea l'originale, / volesse consolar me col ritratto. frisi, xviii-3-361: è
che, come il sanvitale, scrivono col metodo e con lo stile de'novellieri,
disse: « cossa gaio mai fatto col s'à messo a stampar! ».
assai prima di te [pittura] (col testimonio di gravissimi istorici) ebbi incominciamento
cognizione dell'evento importa anche una vicenda col suo epilogo, la quale s'origina e
ne originò il nome di dialettica, col quale significavano l'arte disputatrice. giuliani
ursprun- glichkeit) della prima a contrasto col 'derivato 'della seconda. gentile
, sempre cantando. sugli stendardi, col nome del paese originario, era sempre
storico. = da originario, col suff. dei nomi d'azione deriv.
si nutrisce con legni né s'accende col fiato, ma è stato creato da dio
, che la sera empiono d'aria col fiato e la mattina li fanno tornare
metastasio, 1-ii-813: premea [amore] col destro lato / il molle erboso letto
della vescica, abbassare un poco insieme col pene il cannello e spingerlo in vescica,
presso gli altri letti stando gli orinali col manico, a guisa di vasi mondissimi
siete di cattivo umore? avete dormito col culo scoperto? » così diceva quello a
, / che in veste lunga e col suo gran cappello / provvede agli orinali e
prova in orinalétto da stillare ben serrato col suo antenitorio, non vidi mai né
degli urocerati di latreille, i quali col mezzo d'un succhiello filiforme si praticano
quando il tempo andasse troppo tardo, col solo avvicinare alquanto i detti piombi al
del suo scrittoio, un ordinarissimo oriolo col cuculo che gli era stato appiccicato da
stanza da pranzo c'era un oriolo col cuculo che dal suo sportellino ammoniva invano
!, / questo bipede oriolo / anderà col pendolo. 6. ciclo,
. lamberti, lxvi: un che col fiato affumica i colori / de'santi
: bisognerebbe assicurarsi dell'orizzontalità del piano col tirare sulla spiaggia marina, cioè sull'
lo cui meridian cerchio coverchia / ierusalèm col suo iù alto punto. cecco d'
in partic. dai fenomeni luminosi connessi col sorgere e col tramonto del sole.
dai fenomeni luminosi connessi col sorgere e col tramonto del sole. dante, xliii-2
cerchio il greco appella, / che col gran giro suo divide e parte / da
tenendosi la canna eretta all'orizzonte, col sollevarla e abbassarla gentilmente si fece si
di l. ariosto orlando furioso, col suff. dei verbi frequent. orlando
e s'addormenta. carducci, ii-15-230: col buio cominciò il brutto. bisognava far
fatto della persona, ben vestito e col cappello orlato d'oro, andò alla bottega
parcamente potrebbe ampliarsi alquanto... col prendere infra il pranzo e la cena
con l'opposto elemento (o anche col cielo). d. bartoli,
, appartiene, si riguarda come incorporato col territorio e fa parte di esso.
. lomazzi, 4-ii-336: il sacerdote col sangue della vittima bagnava l'orlo dell'altare
un fosso / stanno i ranocchi pur col muso fuori, / sì che celano i
, messo sulle ceneri calde, dimenava, col mattarello ricurvo, una piccola polenta bigia
di londra. mi sembra di essere ancora col bisturi in mano titubante come quando la
in giù d'uomini han forma, / col viso altri di simie, altri di
conformarsi. gualterio, xxxvi-93: bastiti col piede servar ben forme latine, /
il tralcio / saprai guidar frenandolo / col pieghevole salcio, /. 4.
diss'io, che voi, madama, col pensiero unghiate d'essere in una stanza
/ pargoletta gentil che, mal sicure / col piè tenero ancor torme segnando, /
2-276: l'orme riposando, / torniava col guardo il vago loco: / quasi
, semmai, giustifica un collegamento diretto col gr. 68 ^ 7) » àojjrf
v. ormare), piuttosto che col gr. 'impeto; impulso;
. huesmar, portogli. husmar) col signif. di 'fiutare, odorare '
. = denom. da orma, col suff. dei verbi frequent. ormeggiato
. = deriv. da ormone, col suff. del part. pass, dei
per se medesimo un mistero gioioso: col colore, che è l'ornamento del mondo
che per mio destino / coi sospiri e col pianto orno e celebro / di vaghezza
e li rende schiavi di ciò che ornano col nome di prudenza.
quale appartengono. niccolini, ii-17: tu col velo, / che il pudor delle
rende vaga ogni cosa, / e col raggio fecondo / orna di varie sue bellezze
ornativa prevalse, e le grandi tavole col fondo di porfido e di nefrite non
quegli ornati navili che... fanno col battere in cadenza de'remi tutto fervere
paesi lungo la costa di sorrento si aprono col loro settecento divenuto popolare, il settecento
curve ellittiche o altre, non descrivibili col compasso. codesta specie di riga è
medici, i-134: o come ciel seren col suo colore, / distinguendo le stelle
animale allungato ed appianato presenta grandissima somiglianza col becco dell'anatra, tanto più che
gr. 6pvi < 'uccello ', col suff. che indica malattia.
orafo dell'oro che lo affina e pruova col fuoco e colle percosse dello martello.
, potesse fare innamorare didone d'enea col saettarla con la saetta deltoro, per
strai la cocca, / poi tira quel col braccio poderoso /. <. /
[i romani] di ricomperar la patria col ferro e non con l'oro.
la corona più con l'oro che col ferro per soggiogarla. solaro della margarita
: apparisce l'oro nel grano / col verdolino nuovo dei tralci. d'annunzio
uomini d'oro e ne parlava sempre col mele alla bocca. rovani, i-353:
b. segni, 9-108: puossi ancora col nome diminuir la cosa, e la
voce dotta, deriv. da orobo, col suff. dei glicosidi. orochicco,
deriv. da oroger ^ esi], col suff. del part. pass, dei
cui l'ore della notte si mostrassero o col lume della lucerna o col tocco di
mostrassero o col lume della lucerna o col tocco di qualche campanella. guerrazzi,
fu rappresentato un orologio a sole, che col suo gnomone mostrava l'ore. gozzano
orologio automatico: il martelletto che balza col moto della persona e carica così la macchina
e sì dolce di cambiare il superfluo col necessario reciprocamente è vedere una delle prime
due rette d'intersezione del precedente piano col paraboloide. 2. astron.
ne andai a passeggiare sopra coperta col colonnello, lasciando i due messicani tutti
muta / la gran tela orotessuta / col suo vario raggirarsi, / se non
[s. v.]: orpellarsi col prestigio della nobiltà. = denom.
il pubblico con l'orpello dell'apparato col quale si presentava rumorosamente sulle piazze.
l'orpimento è un minerale che imita col suo colore l'oro, et ènne secondo
, 4-4- 455: dopo aver tormentati col fuoco orrendissimamente alquanti de'confessori di cristo
3-9: quelle americane magre, orrendissime col cappellino di petali e gli occhiali a paillettes
portenti orrendissimi. chiabrera, 2-3-15: fiso col guardo ora sormonta, or scende /
brevio, 31: trovarono l'asino col corpo di berto mugnaio sott'una bella
ella aveva versato e che si confondeva col sangue del suo salvatore che ella aveva
galileo, 1-1-298: io ho contemplato [col microscopio] moltissimi animali con infinita ammirazione
coperta la testa al reo e sia col capestro impiccato. ammirato, 495: un
, ma aiutandosi con le braccia e col petto arrivò in breve sul campo all'
fanciulla / giovanissima e bella, e col pugnale / orribilmente le schianta la testa
soli che colla bolgia andavano in volta col volto tinto di nero e con orrida
. gualdo, 1186: guardò calma col grand'occhio nero / le feste immense
divozioni orride, ove gli altari incensavano col sangue de'prigioni e dalle umane viscere
] che far vuol a noi dispregio / col vestir la temuta orrida pelle / dell'
che facea pirra, antichi figli / col gittar de le pietre, orridi e duri
soltanto oggi m'è riuscito di parlare col fisico illustre al quale si deve.
mi piacque. bembo, iii-323: col mormorio dell'acque che convitano a ragionare e
occhi percossono che, tagliato il naso col labbro e'denti, appena con alquanta
la nuova stella fusse in linea retta col cigno e con la corona, ma li
, 1-117: un orsacchin che già col can combatte. gelli, i-160: l'
bel vederli, massime quando li portavano col pelo in fuori che pareano orsacchioni aggiran-
anfore etnische, secchielli fosforescenti, orsetti col miagolio. 2. qualsiasi mammifero
c. i. l.), col suff. di origine fr.
quel famosissimo biancone, /... col battaglio, ch'era di morgante,
per indicare che la situazione potrà mutare col tempo. g. m. cecchi
sforza] da casale della faciola e congiuntosi col re lodovico ad aversa, si condussero
di sei piedi, e la chiamano col nome brillante e poetico di ortagorisco mola
= deriv. da orto1, col suff. collett. -ante.
. = deriv. da orto1, col suff. dei part. pass.
parotide. malpighi, 107: scoprendosi col microscopio le spine, le quali in
l'ortica mora, ciò è l'erba col gambo e con le foglie, è
da sé toccati, quali se raspano col sfrecare de la petra per lo prurito.
saluta arrivabene; raccomandandogli di non peccare col suo giacinto perché potrebbe traformarsegli in ortica
. = deriv. da ortica, col suff. del part. pres.
= deriv. da ortica, col suff. dei nomi d'azione.
vicina né sicura, allora tornava naturalmente col desiderio al mio orticello, alla mia
. = denom. da ortica, col suff. dei verbi frequent. ortichéto
= dal nome di jacopo ortis, col suff. dei verbi fre- quent
fresche a lor d'intorno / vaghi amorin col ventilar dell'ale-, / e facean
, i-233: egli usava talvolta intrattenersi col suo alunno negli orti del palagio,
riferimento metaforico a priapo, tradizionalmente rappresentato col fallo eretto). bandello,
= deriv. da ortoboi{ic6 \, col suff. dei sali. =
'e xtoxov 'membro ', col suff. che indica uno stato patologico;
farà pentire gli eresiarchi colla sferza, col ferro e persino col fuoco ove occorra.
colla sferza, col ferro e persino col fuoco ove occorra. nencioni, 1-180
: la sconcordanza di quel 'qui giace 'col resto della proposizione mi turbò alquanto,
ojetti, iii-265: altra chiesa ortodossa col corpo del santo. e. cecchi
e silicio] (v.), col suff. dei minerali. ortòfiro,
deriv. da ortoform ^ co], col suff. degli esteri. ortofòrmico
= deriv. da ortofosflorico], col suff. dei sali e degli esteri
= deriv. da ortogonale, col suff. dei nomi d'azione dei
deve rispettare l'integrità: non può, col pretesto di una ortogonia elegante, imporre
, v-2-414: la correzione si fa esattamente col visto tuo e di mauri il quale
avarizia corrompono il senso dell'onestà. col non istare ognuna al suo luogo.
avere le prime prove di stampa, insieme col testo da me corretto, disposto anche
= deriv. da ortografia, col suff. dei verbi frequent.
. ghislanzoni, 16-136: io finii col persuadere a me stesso essere altrettanto facile
goldoni, xii-80: parerà più bella / col guarnello e il cappel da ortolanella.
lasciarsi scivolare lungo un pendio o buttarsi col ventre su una slitta che sfreccia su
fare i versi che non tornano, col pretesto ch'è un'ode alcaica: ah
sento che l'ortopedico americano da poggibonsi col berretto d'ammiraglio e il binoccolo a tracolla
bacchelli, 18-i-502: curcubilio si trova col naso sulla vetrina di un ortopedico:
deriv. da ortosilid [ico], col suff. dei sali e degli esteri
, iii-16-278: vogliamo cominciare la rivoluzione col coro di 'donna garitea '? oh
per indicare di quanto si voglia manovrare col timone per porre la prua dell'imbarcazione
cominciò a soffiar tal che fu forza / col terzuolo al fine caricar forza. pulci
il tripepi. -caricare l'orza col fiasco', bere smodata- mente.
. v. caricare]: s'aggravò col soverchio bere, nel qual significato diciamo
bere, nel qual significato diciamo caricar forza col fiasco. -condurre all'orza'
-essere nella fase dello spostamento angolare col quale si compie il movimento di orzata
può giugner sbaraglia a maggior uopi / col cavai pegaseo che appoggia ed orza, /
sforzando il bastimento da quella parte, col governo delle vele e del timone:
. = denom. da orza, col suff. dei verbi frequent. orzèlla
bene, come segue ancora al pane fatto col mescolo della segale e degli altri orzi
suoi liquefatte le nevi dell'alpi mescolate col cielo, come livio osò di chiamarle
decandria monoginia, famiglia della melastomee, col calice persistente, la corolla inferiore di
attorno va recitator molesto / oscenamente parlando col naso. 2. con parole
: vidi quasi tutta la generazione nata col secolo o poco dopo, cresciuta nell'orgoglio
col nome di realismo o naturalismo, e si
= denom. da osceno, col suff. dei verbi frequent.
alla spalliera da piedi, i sacconi col guscio sudicio e l'osceno spacco da
/ con venere e con bacco trionfare / col tacto ob- sceno e con le lorde
muro c'era una parola oscena scritta col carbone; poi distinse il disegno di una
e con gli u ^ noni, / col tetro, osceno, abbominevol puzzo /
questo mostre tanto osceno, / che col dente arrabbiato ognun afferra? d'annunzio
dal gr. fcoxsov 'scroto ', col suff. che indica le affezioni tumorali
cassola, 42-24: se ne andò col suo passo oscillante. 3.
oscillare lievemente la testa, in cadenza col ritmo della danza. onofri, 56
tentativi finalmente era riuscito ad alzarsi e col corpo ritto oscillava sui piedi.
vece della regolata cicloide che dovea naturalmente col suo moto oscillatorio descrivere. cattaneo,
e viva italia unita, viva la fusione col piemonte ». b. croce
= deriv. da oscillare, col suff. intens. oscillo,
cominciasse a soffrire il simile annubilamento e col tempo si oscurasse, è allora manifesta
scoprire, se ciò ch'ella dice stia col vero. boterò, 8:
oscura il gentil uso dell'ago, col quale artificiosa mano di leggiadra donna lavora
farò onorata vendetta de'miei nemici solamente col fargli restar confusi e oscurati per lor
quattro grandi frazioni o partiti che contraddistingue col nome di 'oscuristi ', quietisti,
. gobetti, ii-187: la polemica col croce lo individua perfettamente [boine]
e oscurità. quando segno un luogo col lapis rosso, vuol dire che dev'essere
assoluta tranquillità d'ogni ente mortale comincia col silenzio, con l'oscurità e si compie
oscure, vengon meno / del tuo sen col paragone. -che non riflette adeguatamente.
che gli oggetti luminosi ci si rappresentino col telescopio più lucidi che senza, anzi
, 97: egli paga l'ignoranza col lento oscuro e continuo tormento cn'egli
attesi il mattino a occhi aperti, col cuore divorato da una rabbia oscura e il
falso e antico serpente ^ / che col suo tosco ogni animo rimuove. del
forse d'esser nomato sì oscuro, / col pugno li percosse l'epa croia.
/ si pro- ferse alla battaglia / col selvaggio corridor. michelstaedter, 671:
corteccia oscura senza midollo presumevano d'innalzarsi col credito, e pur non eran feraci che
poneva i primi onori / quel che scherza col tuono e si trastulla. montale,
un disegno, tonalità che rappresenta, col colore o col tratteggio, zone più
tonalità che rappresenta, col colore o col tratteggio, zone più o meno scure,
uno oscuro, come in una buca, col muso solamente,... è
. caporali, ii-40: dedalo, col finissimo spultiglio, / qui diede il
òckpii; 'lombo, fianco ', col suff. che indica alterazione infiammatoria.
= deriv. da oside, col suff. degli enzimi. oside
= deriv. da oso2, col suff. dei glicidi. osièla (
deriv. da osmiam [ico], col suff. dei sali; è registr
voce dotta, deriv. da osmio, col suff. dei nomi d'azione deriv
voce dotta, deriv. da osmio, col suff. dei radicali. osmìlidi
= deriv. da osmio, col suff. dei minerali. osmite2
deriv. da osm [iosó], col suff. dei sali. osmocettóre,
anno in italia, non è più col latino, secondo la tradizione anche filologica
secondo la tradizione anche filologica, ma col linguaggio della scienza. -influenza psichica
volte pennate, alcune delle quali terminano col racemo della fruttificazione due volte pennato;
. = denom. da ospedale, col suff. dei verbi frequent.;
voi / gemuto avete il nome suo col fiato / su la pietra ospitale!
di meglio, lxxxviii-11-126: non entrar col tuo servo in giudicio, / ché mai
io avrei voluto partire senza più turbarti col mio mesto incontro, ma è forza ch'
= deriv. da ossalico], col suff. indicante dei sali e degli
= deriv. da ossalico], col suff dei radicali. ossalilurèa,
= deriv. da ossalico], col suff. dei minerali; voce registr.
= deriv. da ossalico], col suff. che indica un processo degenerativo
quell'arte insigne di moltiplicar le forze col moto e l'opera con l'industria,
scena, la bara bastevole ad insassirmi col suo spettacolo, ad intenerirmi il petto col
col suo spettacolo, ad intenerirmi il petto col pentimento, ed altro mirar non seppi
. = deriv. da osso, col suff. dei collettivi. ossaménto
deriv. da ossamni ^ icó], col suff. dei sali e degli esteri
deriv. da ossamn ^ ic ^, col suff. dei radicali. ossammina,
^ onio] (v.), col suff. dei minerali.
e rabescati, colle punte rotonde, col gambo e ossatura delle costole colorite di
da ossigeno] e a$otò \, col suff. dei composti aromatici; cfr.
soghignosi, miravansi di soppiatto et esecravano col deriso la polifagia di magnardo, sicome ossecravano
. = denom. da osso, col suff. dei verbi frequent.
manifestazioni della mia stima e del rispetto col quale sono suo ossequientissimo.
salutandola ossequentemente. viviani, 3-i-54: col raccomandarmi alle sue efficaci orazioni, ossequentissimamente
vederli con giubbilo, ad ossequiarli più col cuore che con gli esterni segni. foscolo
: uscì, rinculando, ossequiando, col fazzoletto su la bocca. -trattare
gli disse e quell'anima intera, / col subito suo obsèquio, gli rispose /
veri affetti / con l'ossequio e col servir. fantoni, i-139: masi,
n. aggiunti, 8-xiii-386: insieme col signor peri gli faccio ossequiosissima reverenza.
. frugoni, 2-223: trasandar non debbo col mio riverente riflesso l'ossequioso rispetto che
paterni mandati, lassate l'ispane delicie col piacere de la novella sposa insiemi,
della poltroneria sopra a questo punto, col solo zelo di rendersi particolare, e osservabile
[l'oro e l'argento], col regolarsi in ciò circa il più od
convien dare del 'signore 'congiunto col 'colendissimo '; salvoché se chi scrive
ossequioso e riverente, con ossequio, col più profondo rispetto. liburnio,
i-402: 1 patti ed i trattati col duca valentino non avevano...
la verità, che le conversazioni, col perverso vocabolo de'divoti e delle di-
l'osservanze si fanno sicuri, ma col cimento e con le battaglie. g.
proprie qualità e di nessuna amicizia stretto col povero fraticello, da principio attribuì ad
1-1-279: veramente è lo stesso cristallo col quale da tre anni in qua sono
con sensi diversi dalla vista; rilevare col tatto o col gusto. f.
dalla vista; rilevare col tatto o col gusto. f. negri, 1-172
dal ciel scacciò palme superbe / e sol col ciglio l'universo regge, / or
la propria stima con espressioni riguardose, col comportamento o con atti; onorare,
: qualunqua marinaio osserva lo suo navilio col timone 'per venire a porto '.
.. purché, ben inteso, col raccontare o col ripetere non s'andasse
, ben inteso, col raccontare o col ripetere non s'andasse oltre l'ora
che nel prender una sola altezza di polo col medesimo strumento, nel medesimo luogo e
un congresso, a una manifestazione culturale col compito di assistervi senza prendervi parte
a contemplare con gli occhi dardeggianti e col viso livido il profilo amoroso del suo
filosofia induttiva a riannodare la scienza medica col metodo sperimentale, a giovarla di chimiche
, 17-189: il filosofo deve ragionare col sussidio dell'osservazione: altrimenti non vi
sul veneto,... e seguite col grosso dell'e sercito sino
s'irrigidiva e pareva s'allungasse, col collo brano tirato, il mento sporgente
-e donne di malaffare, a dormire, col sale in bocca. b. croce
che mettono in comunicazione la vescica natatoria col labirinto, nei pesci osta- riofisi.
gioco degli astragali cautamente, ora gettando col bossolo i quattro ossicini. = dimin
145: si ossida [il ferro] col contatto dell'acqua e dell'aria,
voce dotta, deriv. da ossido, col suff. degli enzimi; è registr
voce dotta, deriv. da ossido, col suff. degli enzimi; è registr
: si ossida [il ferro] col contatto dell'acqua e dell'aria, e
da oxy{gène] 'ossigeno ', col suff. degli acidi. ossidoleìna,
^ cère } 'ridurre ', col suff. degli enzimi. ossidoriduttivo,
. = deriv. da ossidrile, col suff. dei nomi d'azione.
e idrogeno] (v.), col suff. dei radicali; è registr
d'epifisi, le quali nelle donne col tempo s'ossificano. vallisneri, ii-254:
302: temperasi ancora l'aceto col mele e chiamasi oximele. fasciculo di medicina
], 14-17: tempravasi ancora l'aceto col mele... questo si
e nitrirò] (v.), col suff. degli enzimi. ossinitrile
di linneo, distinti da corpo triangolare col dorso di forma di carena. comprende
, sm. taglio di lamiera effettuato col cannello ossiacetilenico. = comp.
voce dotta, deriv. da ossiuro, col suff. che indica malattie dovute a
alcuni lo fanno senza aceto, ma col sugo delle melagrane acetose. landò, 1-69
zolla con l'oro e la paglia col formento, la farina con la semola,
la midolla con l'osso e il buono col cattivo. cantoni, 591: sì
e l'altro sotto l'ali, col quale quando è provocato l'usa in luogo
abiando largeza a modo de istru- mento col qual li fornari traze el pan del forno
far uso dell'osso di seppia mescolato col balsamo di copaiva. tarchetti, 6-i-205
le ceree dita / prese il rosario col suo teschio d'osso. pirandello,
piacere de gittare sopra una tavola dipinta col torto gombito tossa quadrate segnate co'numeri,
uno osso in gola al papa, col quale gli orsini potessino strignerlo a suo
). magalotti, 9-1-68: perché col primo ordinario tu non abbi ad abbaiare
il macellaro dichiara che il ragazzo stesso col suo silenzio sulle tare parziali ha riconosciuto che
-con il midollo dell'osso: col maggiore impe gno possibile.
/ e'mi s'è messo attorno col midollo / dell'ossa. -con fossa
salvini, 19-iv-2-294: mi voglio serrare col signor gabbiani, né uscirò di casa
partire dalle pappardelle che vi s'imboccano col cucchiaio. -non esservi membro nè
quel che lui volle, lasciandoli sfogare col dire ch'era uomo da regalare l'osso
scossa. selva, 3-90: prega colui col dire che non voglia star quivi
di pigliarla coll'ozio che li mangia o col midollo di sughero che hanno nell'ossaccia
media dell'osso di tibia del vitello, col midollo e con i lembi di muscoli
ammazzano per far la triaca, si taglia col capo ancora la coda,..
i 25 anni, piccola ma robusta, col seno e le spalle ampie e coi
'andare a vela dell'oste': veleggiare col vento di fianco, andar di schiancio,
stati di puglia e di basilicata, e col rifugio dell'altra aver facultà di usare
ostacolo del duca di savoia avea conchiuso col medesimo la pace. alfieri, iii-1-58
. = deriv. da oste1, col suff. dei termini professionali. ostale
tiranni sarà sottoposta / la vostra lombardia col dolce piano, / se alla natura
aggiungono, tanti modi trovano, che col continuo battere rompeno ciò che le osta
, 4-1-182: a queste cose si osterrà col far gli orecchioni grossi almeno quaranta o
(... / selvaggia che col piè nudo, / in vista dell'oste
coltivò l'armi e l'agone / col sudore e col sangue, e talor,
e l'agone / col sudore e col sangue, e talor, doma / l'
/ di bertinoro quando fece oste / col marchesella contro il cancelliero / di magonza
. = denom. da oste1, col suff. dei verbi frequent. osteggiato
. da osté [d] ide, col suff. che indica affezione tumorale
. dal gr. òaréov 'osso ', col suff. che indica infiammazione; cfr
di ostendere (v. ostendere), col suff. degli agg. verb.
[il cacciatore], se non col pagare l'onorario a'campari, giacché
e di preziose opere di cesello, col quale il sacerdote fa l'esposizione solenne
, venendo condé informato del grand'accompagnamento col quale il coadiutore vi s'era condotto
precisione nell'arte, ti picchiano le battute col loro bastone e soverchiano i suoni di
sapere che altri con parole, anzi pure col pensiero le abbia recato oltraggio. mazzini
. gli voltava le spalle e giocherellava col tagliacarte ostentando di non dargli retta. palazzeschi
. goldoni, ix-123: la virtù solo col labbro ostenti. chiari, 1-i-92:
era alzato a sedere sul letto, col gomito appoggiato al guanciale, e non cessava
libresco 'per discorrere di un libro col dovuto distacco: voglio dire che la sua
. idem, 4-214: voi, col vostro grandeggiar ostentoso, siete delle repubbliche
apparecchio ortopedico, a forma di morsa, col quale si pratica osteoclasia.
. = deriv. da osteoclasta, col suff. che indica tumori. osteocòlla
osso 'e x6v8po<£ 'cartilagine ', col suff. che indica affezione; cfr
e xév8po <; 'cartilagine ', col suff. dei tumori. osteocondromatòsi
= deriv. da osteocondroma, col suff. che indica malattia; cfr
xév8po <; 'cartilagine ', col suff. che indica malattia; cfr.
dal gr. òatéov 'osso ', col suff. -oeist£ 'simile a'(da
dal gr. òaxéov * osso ', col suff. dei tumori; cfr.
] (v.), col suff. che indica infiammazione.
dal gr. òaxéov 'osso ', col suff. che indica unità biologiche
. petra 'pietra ', col suff. che indica malattia.
. queste cavità non si scorgono che col microscopio. 2. osteoclaste.
e rròpo ^ 'passaggio ', col suff. che indica malattia; cfr.
osso 'e 'fragile ', col suff. che indica malattia. osteoradionecròsi
dal gr. òaxéov 'osso ', col suff. che indica malattia; cfr
atéap -aro *; 'adipe ', col suff. dei tumori. osteòstraci (
: si sfamò [il barone] assieme col carrettiere in un'osteriaccia di campagna.
lo stato di salute della gestante sia col soddisfacente sviluppo del feto, e dei
più ridicola ci è che certo bottazzi col corpo di bertoldo, la faccia di
naso al povero figliolo / in proporzion, col crescere degli anni / la cupola parrà
questi prodigi secondo il costume de'padri col sacro novendiale, gli altri tutti colle maggiori
/ ostia vuol di se stesso, col dar pace agli armenti. tommaseo,
egli abbia ordinato, cioè l'orazione col corpo pudico e coll'anima innocente.
b. fioretti, 2-3-214: omero col condimento suavissimo del parlar poetico adombra quella
e pronostiche. fucini, 529: segnai col lapis, sul margine, la traduzione
una gran potenza di europa sostenersi col governo militare, e comporre i
= deriv. da oste1, col suff. dei termini di origine fr.
tal viaggio: / de la battaglia col campion san pero / om di su'osterò
, 81-50: quev di sangimignano * / col podestà, con levate bandiere * /
senso ant. di 'ospite ', col suff. dei termini di origine fr
un grosso stuol d'armati filistei / rompe col fulminar d'una mascella. caro,
95: era arrivato attila a modena col suo ostile exercito. m. cavalli,
di carlo, essendosi conchiusa la pace col medesimo nel 1422. botta, 5-272
. = denom. da ostile1, col suff. dei verbi frequent. ostilménte
ogni epoca, l'ostinarsi a cozzare col proprio secolo può riescire indizio d'ardito
contro il nemico sovrumano che vomita fuoco col bombire di cento artiglierie a ogni colpo e
conversare; anzi ostinatamente mantenne rigida austerità col popolo. p. tiepolo, lii-5-34:
più ostinatamente attaccati si difesero sempre scambievolmente col fuoco delle lor casematte. -con determinazione
.. di saziar marte ostinatamente pugnace col di lui sangue. -con fiducia
a cozzare coi tempi a premere sulle coscienze col peso importabile del sillabo.
. manifesto è che questa donna, col suo mirabile aspetto, la nostra fede
, ii-167: risolvomi dunque di chiamarti col tuo nome proprio, il qual è barauche
vivere. palazzeschi, 3-62: viveva col suo gregge superstite lungo il torrente africo
della divisione de'branchiostegi di linneo, col corpo in un invoglio osseo che rassembra
conchiglia di mollusco univalve (identificabile forse col blatium byzantum, detto 'unghia odorata
di limitare al minimo le sue relazioni col 'mondo esterno '... il
ne l'opposizioni e congiungimenti de la luna col sole l'ostrache marine, le conchiglie
. l'esservi nati ve li tiene col naturale amor della patria appiccati, come
un ostricaro con la berretta rossa e col canestro sulle ginocchia. serao, i-57
. = deriv. da ostrica, col suff. professionale. ostricàio2, sm
. = deriv. da ostrica, col suff. che indica un ambiente,
3-358: coprir gran luce d'umiltà col velo, / piaghe al dorso voler non
petrarca, 347-4: donna che lieta col principio nostro / ti stai, come
quando ciprigna / con la tiepida neve e col viv'ostro / de le sue braccia
limatura d'acciaio] nel sangue col chilo, si portasse poi...
xl-188: finalmente, passando l'aria col mezzo della deglutizione al ventricolo,.
con l'ibridazione di una vite spagnola col clinton (vitigno selvatico con cui si
'e òypóv 'liquido ', col suff. dei tumori. otimaménti,
com'egli possa sopportare questa vita, col suo stomaco delicato, con quella sua
mantachetto o soffietto che egli va gremendo col braccio destro mentre mena le dita su pe'
otre schifosa! -gridò zio pera, minacciandola col randello. — aspetta, aspetta un
né mai più si muovono, apparendo col tempo mere grana o utricoli ritondi di soli
il funicolo umbilicale, il quale comunica col seme inverso. 6. dimin.
che non sia con sua santità né col reverendissimo né occupato con imbasciatori né con
pecorelle stracche / con la verga e col fischio a otta a otta. giuliani,
licenziate ad un'otta dagli antichi alberghi col primo volo. -tutto in una
monte albano, insieme a un'otta col conte dragonetto. -niuna otta:
numero degli atomi di carbonio), col suff. degli idrocarburi saturi; è registr
voce dotta, deriv. da ottadecano, col suff. che indica la presenza di
al lato del cubo... col mezzo delle linee geometriche e delle poligrafiche
= denom. da ottano, col suff. dei verbi frequent.
numero degli atomi di carbonio), col suff. degli idrocarburi; cfr. ir
= deriv. da ottano, col suff. dei chetoni. ottanta
= deriv. da ottantamila, col suff. dei numer. ordinali.
una lunetta e di due specchi, col quale si riunisce l'astro e l'orizzonte
= deriv. da ottanta, col suff. dei numeri ordinali.
= deriv. da ottanta, col suff. dei numer. collettivi.
bellori, i-98: la vergine a sedere col figliuolino in seno, porgendo la tazza
numero degli atomi di carbonio), col suff. che indica gli idrocarburi con
. de marchi, ii-429: entrò col respiro un po'affaticato...
, 5-5 (i-iv- 480): col quale giannole dimesticatosi molto, quando tempo
regno. aretino, v-1-278: voi col verso destro e terso ottenete il nome di
trovi la nave, per venire, col mezzo di lei e della latitudine, in
dal ted. carbin * metile ', col suff. degli alcoli. ottile
/ / [a « o], col suff. dei radicali monovalenti; voce
. = deriv. da ottile, col suff. che indica la presenza di
. = denom. da ottimale, col suff. dei verbi frequent.;
. = denom. da ottimo, col suff. dei verbi frequent.
davano a credere di comportarsi da eroi col mandare al patibolo la gente che impediva
. = denom. da ottimo, col suff. dei verbi frequent.; cfr
, retto, giusto; che tende col massimo impegno al bene, alla perfezione
c7un marmo solo in sé non circonscriva / col suo superchio, e solo a quello
pulpito, non valga niente, sia detto col dovuto rispetto, in una disputa cavalleresca
numero degli atomi di carbonio), col suff. che indica triplo legame;
17-104: gli otto che dianzi avean col mondo impresa / e non potuto durar
serale. cassola, 9-182: tornò col treno delle otto. 7.
circostanze belliche e in altre città, col compito di provvedere a tutte le necessità
un collaboratore familiare, ecc.) col preavviso di una settimana, stabilito dalle
'darci dentro 'ottocentescamente, col risultato che... qui
della nostra salute, leone pontefice insieme col popolo romano... elessono il
. = deriv. da ottocento, col suff. dei numer. ordinali.
, ottocentesco. = da ottocento, col suff. dimin. di valore spreg.
, i-392: il ferraccio si cola col fuoco, anche ottocento libbre per volta.
1-143: mette soggezione quel gentiluomo ottocento col colletto duro e l'accento piemontese:
. è arrivata in cima alla salita col rombo del tuono. = comp.
che fossero di buon metallo, e col nome di ottone. = deriv.
= denom. da ottomano, col suff. dei verbi frequent.
= deriv. da ottonei, col suff. collettivo -ame. ottonare
. = deriv. da otto, col suff. dei carboidrati. ottostèmone,
era fatto un capannello di persone: ragazzi col cerchio in mano, soldati in permesso
1-2-95: quel meno dell'ottuplo, col quale la dia tessaron del suo sistema
non mi stupirei se si gridasse che io col mio volume ho otturate quelle anime [
stornello pelato, un bertuccino, / col tuo cappello in su gli occhi otturato.
gli elementi effetti tanti (scoprì la luna col bel corno ottuso. magalotti, 26-111
un trinciante: avendone tentato il taglio col dito le parve ottuso. stuparich, 5-270
z h k fatto dal piano inferiore col raggio della catenaria, sarà molto più ottuso
vittorioso entrava in roma... col popol dietro gridante per letizia: «
o di metallo o di maiolica, col suo piede. tarchetti, 1-46:
ed il cucchiaio, ed un ovaruolo col cucchiarino da ova. r. longhi,
1-216: mi pareva di rivedere gagliarda, col velo nerò, il dolce ovale patetico
. = denom. da ovale1, col suff. dei verbi frequent. ovalizzato
= deriv. da ovalocito, col suff. che indica malattia; voce
loro. 3. accolto col plauso generale; chè riceve il consenso
. = deriv. da ovario1, col suff. che indica i processi infiammatori.
pacichelli, 5-254: posando i pilastri scannellati col cornicione e capitelli di ordin corinto e
. g. gozzi, i-15-201: col rammentarmi il mio poco merito, restituì
: v'è attaccato al muro un ovato col ritratto del re. maironi da ponte
fan di simili con la lana, col cotone e con la borra di seta.
pastor sommo, con quel frusto / col qual ravia sue sviate ove, /
ritrovò a pena loco / ove entrar col destrier quella guerriera. tasso, 14-73
1-iv-733): la infermità del mio freddo col caldo del letame puzzolente si convenne curare
curare, ove quella del tuo caldo col freddo della odorifera acqua rosa si curerà
osservatore rivolto a nord (si abbrevia col simbolo o; è anche chiamato ponente e
fra ovest e nordovest (e si abbrevia col simbolo o-no). -anche: il
. si levò un vento ues norveste col mare alquanto turbato. idem [f.
ovest e sudovest (e si abbrevia col simbolo o-so). -anche: il
, 18-160: quell'ovetto di viso, col collino che, indietro la testa,
(v. ovo1) e cella, col significato di 'cellula '.
: parlando d'alcuni arieti, animali che col cozzar delle corna avesser mandato a terra
formano un cumulo distinto. son più noti col nome di 'follicoli di graaf
si batte un po'troppo coll'asfalto e col giallo d'ovo; ma il chiaroscuro
i-371: il prete li teneva a bada col pretesto che soltanto una volta all'anno
(da una base indeuropea connessa forse col lat. avis 'uccello '),
. ovum (v. ovo1), col suff. -oide (gr. -oeist
e ovolo (n. 3), col suff. dei nomi d'agente.
alquanto velenoso sebbene raramente mortale, confondibile col precedente a un'osservazione poco attenta,
ovolo (una specie di pialla) col baccellino per fare il riquadro alle bussole e
tema di porre (v.), col suff. dei nomi d'agente.
. da ovulo, n. 1, col suff. dei nomi d'azione.
voce dotta, deriv. da ovulo, col suff. -oide (gr. -oeiàife
te, cantor, io soprastia, / col vivo e franco verseggiar fei noto,
intenderla nel senso obvio, altro contorcerla col pretesto di meglio indovinare lo spirito della
scrittore inventivo e di scoperta. ma, col tempo, gli 'autori difficili '
in un luogo medesimo due celebratissimi medici col medesimo nome, e nome non così ovvio
[g. acosta], in: col resto del [proprio] sangue bagnavano
nella impurità dell'indifferentismo oziante, decorato col nome di ascetismo e misticismo e buddismo
si liberano anche da molte dicerie, col non andare pe le altrui case a
. = denom. da ozio, col suff. dei verbi frequent. òzimo
e da ogni impegno serio e gravoso col vivere senza fare nulla anche per debolezza
quando apparisce l'oro nel grano / col verdolino nuovo dei tralci, /..
quello che non contribuisce alla società né col travaglio, né colla ricchezza; che
oltre il posto di s. maria, col regimento marini. metastasio, 1-ii-466:
dar riposo a le affannate membra / col grato don de l'ozioso sonno. metastasio
e di ciò che l'anima stando congiunta col corpo averà operato nel mondo, facendo
. = deriv. da ozono, col suff. dei sali a massimo grado
i., denom. da ozono, col suff. dei verbi frequent.;
= deriv. da ozzimo, col suff. dei part. pass.
'e che sembrava pronunciare la parola col * p 'maiuscolo.
p ne la fronte mi descrisse / col punton de la spada, e « fa
2-i-1-266: io sono partito da douvres col pachebotto delle lettere. pellico, 2-150:
promesso. spallanzani, v-50: sento col maggior piacere che ricevuto abbiate il pachétto
dopo, infatti, si presentò carlino col pacchetto del sale. 2.
noc / uk6
. di villano, e la confronta col lat. tardo pachys (c. g
/ e'pacchia / il canideo, / col simisteo / si dà del battisteo.
. f. loredano, 8-29: col tampino gonfio dal pacchio e con la lingua
= deriv. da pacciame, col suff. dei nomi d'azione.
un pacco agricolo del compar lemetti, col solo formaggio. moretti, ii-849: siccome
: or richiamate le tranquille paci / col riso in volto e con l'ulivo
entra [il popolo] in contrasto col podestà a cui contesta il diritto di pubblicar
contesta il diritto di pubblicar bandi e col quale il capitano del popolo stipula delle '
il mondo a l'uom diletta / col dolce suo, col lustro suo fallace!
uom diletta / col dolce suo, col lustro suo fallace! / come seduce
10-35: l'angel che venne in terra col decreto / de la molt'anni lagrimata
altre cose belle... legate col legame della pace... questa è
tommaso: con dio, con sé, col prossimo. 14. gioc.
leggi divine. beicari, xxxiv-147: col suo nome e del figliuol verace,
quanti in comuno / o noi arem col re sì buona pace / che appagare se
vedendo gli montecatinesi che buggiano avea pace col comune di firenze, certi della terra
certi della terra dissono che pace si facesse col comune di firenze e certi altri dissono
e fallace / che non ebbe giammai col tempo pace, /... /
: trombi giocò una sera e perdé col bascià la bellezza di 32. 000 lire
voi farete pace con dio e farete pace col prossimo. giuliani, i-io: avrebbe
, iv-139: il florigero zefiro, sopravvenuto col suo lene e pacifico soffiamento, aveva
pace no i rende, / partirassi col tormentar ch'è degna. -ricevere
i savi vogliono) non muoiono insieme col corpo, riposati in pace. manzoni,
. pax pàcis (da una radice indeuropea col signif. di 'pattuire,
serra, ii-497: questa gente procede tranquilla col suo passo di pachiderma a calpestare le
; (da nayfa * grosso t col suff. che indica alterazioni patologiche.
. = deriv. da pachimeninge, col suff. che indica processi infiammatori;
deriv. dal nome del genere pachirizo, col suff. dei glicosidi; voce registr
e da vaginale (v.), col suff. che indica processi infiammatori.
nemici] fece con oro, e non col coltello o con sua astuzia, il
che innanti al creator pacifero / costei col prego suo puro e integerrimo / mi darà
sa; né mai sarà pacifero. / col baston quindi truce, anco briaco /
licenza, acciocché dal loro caro consorte, col quale e dolcemente e pacificamente elle hanno
si fosse fatto pubblicamente, pacificamente, col solito proemio di cerimonie ufficiali, di
tiranni ai giusti reclami della nazione replicarono col cannone e la strage. pirandello,
seppe fare che egli pacencò il figliuolo col padre. storie pistoiesi, 2-22:
papa urbano vili con la lega e col duca di parma. brusoni, 837:
tutti gli altri popoli con danari o col timore, venne nel contado de'volcari,
chichibio cessò la mala ventura e paceficossi col suo signore. straparola, 3-4:
: cecilia... s'era pacificata col fiume ed aveva quasi scordato il suo
di fuori. boccaccio, viii-3-118: col quale essendosi poi pa- ceficati li tre
francesco] a cercar modo di pacificarsi col re carlo. foscolo, viii-50:
/ e fé pacificar la santa chiesa / col re di francia d'ogni acceso detto
essendo... pacificato e accordato col nuovo re di francia. carducci, iii-6-209
, i-739: il capitolo si vedeva raggiare col fastigio d'oro in mezzo al mondo
cneggio, e vorrei l'una / col cor ver me pacificato umile.
il giorno che egli venisse per accomodarsi col papa. tasso, iv-128: il
© di pacificatore, era stato ad abboccarsi col maresciallo di sciomberg per apportargli la piena
le cogitazioni e desideri... col suo sposo. lucia bertana [in caro
mi levai e andai verso la finestra col desiderio istintivo d'immergermi nello spettacolo esterno
ogni cosa in dio può essere stabile col cuore e stare pacifico in dio. c
di fermarti sul ponte che valica il savio col grande arco quasi romano: appoggiato al
con la ricordanza dell'amico glorioso e col tacito richiamo a'pacifici studi consolarlo in
mi lascierete con tranquillità molta di spirito e col cuore molto più pacefico. -mite
poi 2233 [del codice napoleone], col quale si fa menzione degli atti di
enotico dell'imperator zenone, e che col pretesto di riconciliare i cattolici cogli eutichiani
con la paura, con la pena e col premio. = voce dotta, lat
della medesima spezie, che nomano pace, col grifo tondo a similitudine della gatta,
padella, ma più grande e profondo, col fondo tutto bucato ad uso di arrostir
percossa, tinse la sotto posta padella col poco sangue. 7. recipiente
buonarroti il giovane, 9-604: venne col fuoco / una padella di portofarina.
tre piedini, ovvero anche di terra col suo piede e manico tutto d'un pezzo
cambre avea un bel trapuntino di seta col suo disopra bianchissimo padiglione. ramusio,
recava giro giro un pendone di damasco col sacro monogramma caro a san bernardino.
scuffia simile a quella dei giannizzeri, col pendone di metallo in fronte, che
dotta, deriv. da pendute?, col suff. lat. -fórmis (da
al pendulo sussultare dello sverzino (oscillante col polso) un moscone si abbandonava all'
ber nari, 7-330: zio nini, col labbro pendulo che tremava per l'ira
un pene, assai minutamente descritta, col disegno della cosa. bartolini, 18-154:
('mareca penelope ') più nota col nome di 'fischione '.
altri musici ridotti al numero di dieci col tor via la netediezeugmenon e porre in
desse vi stiano verticali, e facendo col ramo un angolo press'a poco retto
. cicognani, 3-178: le camere col letto matrimoniale immenso, alto da terra
piede incrociato secondo al cuni col class, tenes 'tenero '.
nei penetrali d'un attico camerino, col rito però e colla grazia asiatica.
erdonati, 9-251: combatteva non solamente col ferro, ma ancora (che è
, con le facoltà della mente o col raziocinio; riuscire a conoscere, giungere
in voi che non è maraviglia se col giudicio e con ropera penetrate e comprendete in
avrebbe più volte tentate-di penceràr « > col suo cervello nel corso defic-stelle e nelle
perché quel tuo pensiero, insieme abbracciato col raggio dell'occhio, discende al cuor
d'amor la face ha penetrato / col suo calore infino alle midolle, /
sgomento, penetra / la torre vuota col volo. -oltrepassare con un'azione bellica
di puro lume, / né perciò col suo raggio penetrare / puote la terra
quivi la prencipessa), voi che col lume vostro increato penetrate guardingo in più
dipoi, perché in sostanza si comprende col solito suo acume d'ingegno aver egli
per tutte le cose è penetrativo e col tutto mescolato. fr. martini, i-329
il nostro signore, perciocché egli solo col spirito penetrativo, col quale ne suol
, perciocché egli solo col spirito penetrativo, col quale ne suol riscaldare e infiammare,
7-450: redon si propose di cogliere col suo pennello « l'infinito nel finito
si accompagnò a una penetrazione del mitico col mistico. -inserimento del pene nella vagina
volgar., 1-4: ber l'acqua col vin si conviene, imperciocché rimuove la
= deriv. da penicillina], col suff. collettivo e spreg. -ame
penicillus (v. penicillo), col sufi, del part. pass.
1805 e il 1814 dai guerriglieri locali col sostegno della gran bretagna contro le armate
l'ammissione alla prima parte soltanto, col restare genuflessi con la faccia a terra
genuflessi con la faccia a terra, col rimanere in piedi senza ricevere la comunione
due monasteri; che possono pure chiamarsi col nome di luoghi pii, uno è detto
, come sanzione soprannaturale, è connessa col peccato; riparazione della colpa.
], che publicare un giubileo, col quale invitò la cristianità a placare con
bisogna prima ch'io nel gran deserto / col corpo mio ne faccia esperienzia. castiglione
lercio, moccicone, fastidioso, novellaio, col fiato puzzolente e mille altri mancamenti da
/ perch'ei vuol ch'e'la faccia col bastone. note al malmantile [d'
a tremare come verga, e fasciatosi col copertoio il viso, ché quasi poco
che a persuasione di giunone le sirene col lor canto provocassero le muse. queste
tua opera al modo che se tu colorissi col verderame l'oro. romoli, 130
: se il nostro ferri è venuto col suo re a parigi, abbracciatelo senza fine
madre del re san luigi rimase vedova col figliuolo che non aveva più di undici
acciaiolo... e li battono col piano del martello, tirandoli in prima
: strumento a corda che si suona col plettro. citolini, 493: quelli
sicure e migliori. la prima a scudetto col suo legno attaccato alla buccia; la
l'unghie e mastica la penna mentre col naso appuntato all'in su cerca
. -scrivere con l'animo, col cuore sulla penna: con franchezza,
settembrini, vii-265: si provavano [col lavoro di traduzione] a mettere in
. galileo, 3-1-65: non pure col voltargli contro le punte delle lor penne
le punte delle lor penne, ma col solo silenzio gli metteranno in disprezzo e
, ma non mette le penne: col passare del tempo una persona può evolversi
ricamato, un gran sombrero di felpa, col pennacchione, anzi con la pennacchiera,
svettanti in un cielo da primitivi o col pennacchietto da sembrar tolti a una tavola
ali, nel dorso e nel ventre; col capo tutto nero, sul quale s'
teatrale, chez nous, quel facciaferoce col pennacchio. 2. per estens.
ricomparve il pittoresco cappello di velluto, col pennacchio quarantottino, e si nomò cappello
aurora salire lontano, dalla bergamasca, col suo gran pennacchio di luce.
: un gran sombrero di felpa, col pennacchione. = lat. tardo
letteraria in modo abitudinario e meccanico, col fine precipuo di trarne un utile economico
da pacchi marrone e su scritto montgomery col pennarello nero. = nome commerc
suo pennaruòlo. garzoni, 1-490: col ricamo vanno ac
, i quali tengono l'ago col suo pennaruòlo. = voce di
. taglio, colpo o ferita inferta col pennato. tommaseo [s. v
lane: / perciò su verso il bosco col pennato / a tagliar un querciuol va
pergole, quando non v'agiugne dappiè col suo pennatuzzo. = sostant.
sostentare la vita sua co la ròcca e col picciolo guadagno della lana, e la
suscita, agiungendo la notte all'opera e col longo pennecchio sollicita le sue serviciali ai
l'una all'altra cingendo la cintura col braccio. il coro delle donne le segue
s'inchina a volta a volta / col pennecchio, intenta, e ascolta / i
13-8: i bovi statuari... col pennecchio nero della coda pennelleggiano i campi
le pieghe e i visi, come facessi col pennello o come facessi con la penna
= denom. da penna1, col suff. dei verbi frequent. penneggiato
nomi, 10-69: o stemperato inchiostro col giulebbe, /... / con
13-8: i bovi statuari... col pennecchio della coda pennelleggiano i campi di
pittura della penna, el pittore col pennello la farà di giù facile
la sua effigie [di elena] col pennello dimostrare, ogni vigilanza pose,
a intendere assai meglio con lo stilo e col pennello che con le parole. bronzino
.. bramava che guadagnasse tanto almen col pennello che gli bastasse per lo vitto
ed armonioso colorista, che risuscitava liberamente col suo pennello le favole pagane. corazzini
men presi ardir, quando pensai / col turbo inchiostro mio, col vii pennello
pensai / col turbo inchiostro mio, col vii pennello / pinger la bella imagine,
cesarotti, 1-xxxvi-287: nerone è dipinto col pennello di tacito. cesari, iii-421:
qui son nostre storie pitte, / col tuo color, tua arte e tuo
comando di assicurare l'àncora sul fondo col rinforzo di un ancorotto. guglielmotti
. region. uovo con pennello: uovo col guscio incompleto, molle e trasparente.
volossi in terra e fece un uovo col pennello senza guscio. cagliaritano, 113
. cagliaritano, 113: 'ovo col pennello': uovo col guscio molle e
113: 'ovo col pennello': uovo col guscio molle e trasparente.
pennelluzzo. ojetti, ii-673: adesso col pennelluzzo e la bottiglina ogni ragazzetta si
l'imbiancatore non s'avesse da accostare col suo pennellone alla parte dipinta.
perda una minima particella, regolandosi col pennello che a questo effetto si porta nelle
, moda. aruffaldi, iii-n: col voltarsi del pennello / a cader venne
ne stava alla banda della nave ragionando col contramastro il quale ha il carico che
contenente matite, gomme, una stilografica col pennino rotto e una boccetta d'
viene a farsi a poco a poco col tempo pennina e declive. =
: pestano, con una testa di metallo col suo piron confitta in essi, con
3-209: questo era già tutto allaccato, col pelo dritto, e la lingua fuori
. della porta, 8-11: io, col capo torreggiale increspando le piume del pennoncello
degli amanti, / venn'a bellaccoglienza col bran- done, / e si '1
. lapo da castiglionchio, 102: col loro pennone con la lista di sopra
dieta compagna con le diete arme e col balestro... trag- gere debbia
. sacchetti, 16: un'asta fiera col pen none e grossa /
. i. frugoni, i-1-16: quante col calcio aperse / il pennuto destriero acque
de'medici, i-293: l'aquila spesso col volato lento / minaccia tutti, e
vola: / levonsi insieme e caccionla col vento / delle penne stridenti; e,
dei cavallier gagliardi. caro, 5-718: col suon del nervo e del pennuto strale
fine al pennuto, el torchio acceso e col bacino, tenendo la gamba tutta scoperta
tramoggio riverso, che con una fibbia col catino trapassatovi un cugno è saldata.
sottoposto al ragionamento. -anche: coerente col proprio modo di pensare, accettabile per
cosa tagliata, e'si potrebbe tagliare col solo spignere qualunque cosa dal difuori solamente
ultra della 'sciccheria ', stride col loro fisico poderoso e bisognoso d'azione.
più pensante. zanon, 2-xix-291: col solito stile laconico di quella pensante nazione
operante. in che modo si afferma? col pensiero, perocché affermare è pensare.
cavalca, 18-28: l'uomo pecca o col cuore pensando e volendo, o colla
moderna natura e la facultà della propria carne col bisogno suo, vada innanzi alla volontà
qualcosa che deve ancora avvenire, precorrere col pensiero; predisporre mentalmente una materia,
pensa a suo cammino, / che va col cuore e col corpo dimora. giusto
cammino, / che va col cuore e col corpo dimora. giusto de'conti,
smarrimento come quando si pensa alla morte col terrore che con essa tutto finisca.
reazione spiacevole, dolorosa, in relazione col determinarsi di particolari circostanze (talora con
, 1-8: forse pensò, quando col piè mi diede, / far quel zappando
testa mia / che in elicona il pegaso col piede. baldi, ii-16: l'
. -anche: avere intenzione (compatibilmente col determinarsi delle circostanze, delle intenzioni,
affanni o, anche, di provvedere col lavoro, con la fatica, a soddisfare
s. v.]: 'chi pensa col cervello degli altri, si può friggere
fina, per la sopraffina prudenza mostrata col calunniare uno come il signor pietro.
volendo dire se l'aveva a fare col basto ignudo. il contadino, inteso altrimenti
, che trattarono gli ammaestramenti di pitagora col nome di sogni e di follie. degli
1-1x61: ella con gli occhi, / col pensier tutto lo contempla e mira
tentato di far l'analisi del pensiero col coltello anatomico: impresa vana ed assurda!
che la sola / mente vi giunge col pensiero appena. delfico, i-57:
, 3-1073: le cose passate affìigono col pensiero, ma non tanto quanto le
, / ma per entro i pensier miran col senno! petrarca, 9-12: costei
, per pensiero: mentalmente. -neppure col pensiero: per nulla affatto. dante
: entrai a ri guardare col pensiero lo difetto umano intorno al detto
uomo. davila, 685: passò col pensiero a disegnare di farsi padrone di alcune
, però non allo uomo concesso col guardo della mente poter, vagando,
suoi anatomizzati contorni, e siccome gareggiava col disegno, volle anche far giuocare la
maggior parte la ripetizione di quello che col titolo 'miei pensieri di varia umanità '
il pensiero. -al, col solo pensiero: prima ancora che una
al re che era così ringiovenito pel viaggio col solo pensiere che veniva a servire un
tentare... se colla presenza e col suono delle proprie parole potesse quegli accesi
senza mettersi mai pensiero di esercitare col prossimo la carità e l'opere della
passar fuori. -stare a qualcosa col pensiero: pensarci. romoli,
lor natura tanto golosi che, stando col pender sempre a quel che abbian da mangiar
i-600: tutto il resto si confondeva col buio in modo ch'io potevo credere di
. da pensione, n. 9, col suff. del part. pres.
per la biennale sarebbe: pensionare immediatamente col massimo delle previdenze e delle rivendicazioni tutti
la paga di cento sterline l'anno col compito di accompagnare il re nelle comparse
). caracciolo fiorino, 45: col padre noi avevamo veduto venir meno ogni
pascere le sue gregge ne'suoi propri campi col rispondere una pensione annovaie ai centomila agnelli
che avea venduta l'anima al diavolo e col libro dell'arte tutto pieno di pentacoli
, per paretimologia, come pent à col 'pendente da portare al collo ',
(per il numero degli atomi), col suff. degli idrocarburi; è registr
liquidi, ne compose un ordine primo col nome di pentacosiomedimni. faldella, i-5-243
pentacrinus (v. pentacrino), col suff. gr. -oets-fc 'simile a '
xa£] 8exa 'quindici ', col suff. degli idrocarburi; è registr.
dal gr. 7révxe 'cinque ', col suff. degli idrocarburi saturi.
grana minuta e colore bianco opaco che col tempo assume una tonalità calda e giallo-dorata
. rcévte 'cinque ', col suff. degli idrocarburi. pentère
pentiménto, sm. rimorso provato per la col pevole trasgressione di una legge
, gli fai dire che le cose fermate col mutuo consenso si possono disfare col semplice
fermate col mutuo consenso si possono disfare col semplice 'pentimento 'di una parte
il numero cinque, considerato in rapporto col sei, ritenuto numero perfetto dagli antichi
dal gr. 7révire 'cinque ', col suff. degli idrocarburi acetilenici.
cosa fatta per non pregiudicare alla riputazione col pentirsi.. ant. fare penitenza
insieme al pentitissimo eremita, / che col suo pianto ogni suo fallo cassa. manzoni
degli asinelli. aleandro, 2-163: col nominar le perle candide non è pentito
po'di sogghigno, fece di sì col capo. 3. figur.
di ferro più piccolo della caldaia, col quale si fanno piccoli lavori di calafato
lucia, rimeni tu cotesta pentola insieme col camiciotto! settembrini [luciano],
dirittura, gli si consegna un bastone, col quale deve andare a dare un colpo
pentola, e tocca la parete, o col bastone, o con qualunque parte del
sarai compagno. chi accompagna la pentola col paiuolo, quando s'incapperanno, romperassi
: u pentolaio fare alle pentolate j col pentolaio s'è visto. pentolésco,
giuoco esser fatto, / e sempre mai col pentolin s'intende. buonarroti il giovane
solitari come a padova, ma si mischiano col bel mondo, vanno nelle villeggiature,
ricchezze si poco sperate? watt, che col suo pentolino d'acqua bollente scaraventava al
= deriv. da pentoside, col suff. degli enzimi. pentoside
gr. 7révxe 'cinque ', col suff. dei carboidrati. pentòssido,
l'animo mille pentute, dicendo col cuore cento volte sì. velluti
con l'incessabile de i dirupi, col protervo delle nevi e con l'inaudito delle
. casti, i-2-51: don diego col destin si lagna / che tal di nobiltà
; / strinse il laccio, e col corpo abbandonato / dall'irto ramo penzolar fu
dall'alto di una forca penzolava inerte col capo ripiegato, gli occhi schizzanti dall'orbita
pareva gonfiarsi e restare vuoto dentro, col cuore, proprio, fermo e sospeso che
vien nominato, detto in vari paesi col nome ora di penzolo, ora di dondolo
: camminava a piccoli passi, scostando col bastoncino le spighe, i fuscelli,
spalla. praga, 4-233: cadde rovescio col capo penzoloni fuori dal letto, livido
: s'era addormentato su una cassa col capo penzoloni e gli occhi bianchi strabuzzati.
bernari, 3-385: la malata dormiva col capo penzolone sul petto. 3
. = deriv. da peonia, col suff. delle antocianidine; voce registr
= deriv. da peonia, col suff. dei chetoni; voce registr.
la minestra sala / de la moglier col cartoccin disciolto, / fingendo che sia pepe
, tr. (pépo). aromatizzare col pepe, cospargere di pepe. -
lessona, 1105: 'pepasmo': nome col quale i medici umoristi indicavano quello stato
(superi, pepatissimo). aromatizzato col pepe, cosparso di pepe. ghislanzoni
4-269: colla minor spesa cerebrale, col minimo mezzo dell'amanuense, egli [d'
. = deriv. da pepe, col suff. del part. pass.
piacevole si pestano le sue guaine insieme col seme e s'incorporano con pasta e
frutto risecco serve di condimento a molti cibi col nome di 'spezie ', perché
un libro buono se non è condito col pepe della lussuria o incoronato dalle frasche
: marinetta,... una capricciosa col pepe e le spezie / marinetti,
eri una bella ragazza, una cavallina col pepe? -salace, arguto o
: se esce qualche cosetta di quelle col pepe, me la mandi di grazia.
compostezza le mie stesse argomentazioni, e col pepe e col sale dell'autorità scientifica.
stesse argomentazioni, e col pepe e col sale dell'autorità scientifica. -con
il conversevole alberto [cecchi], col suo fondo accorato, la sua memoria
memoria di ferro,... col suo stile pepe-e-sale, insieme studiato e
cronisti imparziali e veritieri sono laggiù, col libretto dispiegato sulle ginocchia, colla matita
d'uopo traspiantarli. abbine cura che col tempo mangerai cose squisite nel loro genere
'brutto naso ', per la somiglianza col frutto della nota solanacea.
sandria monoginia e della famiglia delle salicarie, col calice campaniforme con dodici denti,
iii-159: dall'altro lato era diana col peplo succinto sui poderosi fianchi, in
è un pericarpio carnoso confuso da linneo col pomo, ma differisce da esso per
. reéijjts (v. pepsi), col suff. degli enzimi; cfr.
(v. peptico1), col suff. dei verbi frequent.
= deriv. da peptone, col suff. dei sali. peptòne
l'estratto peptonizzato che è utile anche col riso. 2. figur.
, per giù valli più cupe, tutto col piè, con gli occhi, col
col piè, con gli occhi, col desiderio in cerca d'una viva surgente alle
sol podere che egli si trovava e col prezzo di esso si disobbligò incontanente da
per farsi ammirare con la novità e col pericolo, pel filo d'una corda in
, 4-169: il cor per tua cagion col proprio strale / inavvedutamente mi trafissi.
1-iii-458: canta e ricanta, accompagnandosi col suo violino, pareva che l'amata
campagne il sanno e mille schiere / quanto col braccio mio per me si vaglia.
una prop. temporale per lo più col verbo al congiunt. piero della francesca
prendansi le pere mezzissime e si pigino col sale. s. bernardino da siena
, orecchino. pataffio, 4: col cerbolato straluna alle due / ed orochicco
dalle loro borse e dalla loro somiglianza col tasso. lessona, 1106: 'peramele
rinselvatichito. civinini, 7-49: col coltelluccio nero intagliava una testa di volpe
del sapore d'una pera troppo matura. col zucchero se ne fa ottima perata,
. ma già, avviene sempre così: col tempo, con la riflessione, tutto
= deriv. da perborico, col suff. dei sali; voce registr.
. = deriv. da perbromico, col suff. dei sali. perbromico,
percallo. verga, 2-290: elena col cappellino in testa, e il libric-
= deriv. da percarbonico, col suff. dei sali; voce regista.
alla proporzione con il capitale impiegato o col valore, fissato in moneta, del
ora percerto è serena, che insieme col signor conte fecevi alla mia selvestra casetta
non è precisamente osservabile, se non col telescopio, è nondimeno assai percettibile anco
nessun percevesse, el diseva che parlava col langelo. 2. ricevere,
e delle sfumature si disposa... col robusto ensiero filosofico, e la
meno, e mi precipitai ad aprire col petto in angoscia. -con valore
dante, inf., 13-57: sì col dolce dir m'adeschi, / ch'i'
discendenti della principessa, circoscrive la vocazione col solo supposto che nella estinzione de maschi
, dalla 3 * pers. sing. col congiunt. imperf. di essere1,
. = deriv. da perclorico, col suff. dei sali; cfr. ingl
= deriv. da perclorico], col suff. dei radicali. perclorilfluoruro,
, per far avvenire particolari reazioni chimiche col gas circostante o con la sostanza
impresari dei compassionevoli trabiccoli cellulari, che col nome usurpato di diligenze percorrono il nostro
asta fa nascere l'olivo, e questo col tridente il cavallo. magalotti, 21-58
... lo affina e pruova col fuoco e colle percosse dello martello.
solamente per il guasto che vi fa col suo urto e colla forza della sua percossa
l'ore con l'indice e le segnava col suono... nondimeno io non
massa fluida, come acqua o aria spinta col vento contro varie superficie piane, sono
sonoro riceve un tal moto determinato, col quale movimento giu- gnendo al foro del
agitata da'venti boreali nel verno, col suo territorio di 40 miglia, percosso da'
ch'erano là dentro nascosti, abbagliavano col loro splendore gli occhi altrui. g
degli dei, comandò giove che l'uno col tridente percuotesse il lito e l'altra
tridente percuotesse il lito e l'altra col calcio dell'asta, e da quella
la danza in quanto imitano, rassomigliano col percotimento delle corde, col ripiegamento della
imitano, rassomigliano col percotimento delle corde, col ripiegamento della voce, colla varietà regolata
, in modo da poter dare, col percotimento, suoni in scala.
e letter. che percuote, picchia, col pisce un'altra persona con
: la santissima vergine ponea la mano al col tello del percotitore, sì
percuotere in che forza non vengon eglino col moto che dà loro il percuo- titore
deriv. da percrom [ico], col suff. dei sali; voce re-
forse d'esser nomato sì oscuro, / col pugno li percosse l'epa croia
più le redine scuote / ed or col capo, or co'calci percuote. aretino
, / ma con la testa e col petto e coi piedi. -sostant
ciò che, se con la mano o col dito saranno percossi sopra le fontanelle che
quella degnissima corona. arici, iii-346: col cesto percosse intra le corna, /
che de sotto in su percote / e col fendente se scalda le gote. bandello
con un coltello tenta di levarsi di vita col percuotersi nella gola. -intr
sopravenne sufilello capo di quelli malandrini e col polso della lancia in nel fianco a
scure l'avvocato de blasi e strangolando col capestro i suoi compagni. -con
irtaco il figlio a saettare accinto / col suon del nervo e del pennuto strale
339: comandò giove che l'uno col tridente percuotesse il lito e l'altra col
col tridente percuotesse il lito e l'altra col calcio dell'asta. anonimo [agricola
. non avendo manico, percuotono o col cadere da alto a basso o
ripetutamente il suolo, per lo più col piede, in segno di rabbia o,
misura che più o meno forte che percuotevo col piede la terra, rendeva ancora più
il ciglio irsuto / mostra ed il suol col pie'forte percote. carducci, iii-2-236
cassine, gli abbagliò e confuse talmente col fumo che, avuto comodità di tesser
.. e confondere il mio gemito col susurro del vento che percuote le frasche del
, si fece per uno che percosse col piede uno scudo e fece grande suono
smalto, / e si dibatte e col petto percuote / il mar con mille
quasi volesse schiacciarsi il capo, percoteva col capo nei muri, mugliava, si
simintendi, 3-59: percotente la grave terra col mo- riente petto, trasse quella medesima
127: invidio le tue lotte / col dio che ti percote. -assol.
i ministri del re, la regina col numeroso corteggio delle spie, percuotevano i
le speranze d'italia l'hanno fatto col mandarci questi 'aiuti 'dalle galere
era, ed hol tanto percosso / col ragionar del tuo amor sincero, /
duol, ma ancor vi lice / mostrar col pianto il mal che vi percote.
grandezza [del guidi] né si communica col lettore innalzandolo, ne lo percuote e
una con tonde, / l'altro col dorso, le tre navi in dietro /
stavan bene, accomoda'mi 'l piacere col dispiacere. -percuotere varia, il
è quella che è congiunto il motore col mobile percussore alla congiunzione del loco percosso
. = deriv. da perdere, col suff. dei sost. astr. di
tenore della vostra vita, ho partecipato col cuore alle vostre privazioni...
gli scappò di mano per ventura, / col perdervi te coda ed altre penne.
maschi et una femina in uno parto, col marito più de anni 80, la
raccolse, / onde con essa e col levato scudo / potesse ricoprirsi il capo
dello arbitrio. serafino aquilano, 175: col tempo in acqua vien la neve bianca
acqua vien la neve bianca, / col tempo perde suo splendor la luna,
la patria, attesero alcuni di loro col mezzo de la clemenza del re francesco
mi perderebbero ogni stima! -causare col proprio comportamento la fine di un rapporto
i-i-337: quantunque egli sia solito consigliarsi col muftì, questi nondimeno sempre s'ingegna
verso e tentasse di farla restare a galla col posarla leggermente, perderebbe ogni fatica.
incassare o che normalmente spetterebbe in rapporto col lavoro o con l'attività svolta.
: come l'uomo perdendo la battaglia col diavolo fece disonore a dio, il
mi chiami alla fuga di quel peccato col quale combattendo perdo sempre, mi concederai
del tutto si perdano, veduti ancora col telescopio. foscolo, iv-363: lancia
la lacca fanno pavonazzo over morello oscuro; col falzalo si perdono e coi neri s'
durante quelle nostre passeggiate... col quale amava ancora più volentieri di perdersi
è la mente. 59. vagare col pensiero, per lo più con scarsa
/ non bimbi no, ma pur col pelo in mento / perdonsi a fabbricar,
ebbe, non vorrei poi che finisse col perdere l'anno. -perdere la
perso la mente: stette du'anni col velo sopra la faccia, non vedeva
: ma don gesualdo si ostinava, col suo risolino sciocco, il solo che
dalla corrente, la perdono nella instabilità col cuore dell'uomo. muratori, 6-388:
gherofani sotto le perdici e i fagiani e col cinnamomo tenni fuoco le due e le
, 20-52: eccoti il mio perdi-giornata: col quale sfogai la bizzarria, non a
loro medesimi, che è lo stesso col supremo de'mali. e. cecchi
8-12: co non pensate, femene, col vostro portamento / quant'anem'a sto
e maggior inimico che abbia il re, col quale quasi per trenta anni continui ha
: diminuzione della portanza che si verifica col superamento dell'incidenza critica. -perdita di
italia. p. tiepolo, lii-5-46: col signor turco ha servato e serva una
tua pistola -. raoul gliela passò, col presentimento che cominciava una faccenda che per
viso, / che 'n foco avampa, col carbon si segna. brusoni,
nell'ultima sua gravidanza fece scommessa col primogenito del prin cipe dietrichstein
di porcellana il proprio ritratto atteggiato col sinistro ginocchio a terra. -rivale
un canto, ora piangeva. / col suo nemico il suo male volgeva /
in una chiesa, a cantare le litanie col suo stato maggiore, mentre l'esercito
d'aver bene giudicata una grand'opera col darne il sunto... è modo
, ii-339: ogni uomo, che ebbe col battesimo il lume del discernimento, ha
nel 1167 fan perdonare la loro rozzezza col consacrare che fanno ai posteri i sacrifizi
in invitargli al ben vivere, questi col rimunerargli e quelli col perdonarli. foscolo,
vivere, questi col rimunerargli e quelli col perdonarli. foscolo, iv-389: perdonami
ricci, i-400: esiderò di parlare col p. matteo, ma voleva che il
e pronti / a consolare i miseri col pianto. manzoni, pr. sp.
persona della quale si teme di offendere col proprio linguaggio o comportamento, sia pure
! il famoso editto del perdono, col quale pio ix, tra tanti deliri di
, collo udire ogni dì messa, col confessarsi, coll'andare a'luoghi di perdono
ariosto, 22-20: se non si soccorrea col grave suono, / morto era il
ella sottrarsi al desiderio del marito, col pretesto della malattia perdurante? b.
con la vita pratica e morale e col pensiero filosofico induce a trattare i poeti e
soderini, i-178: la viziata col ferro e perdura materia più liberamente che
cavato ne fu colle membra arse, col cervello perduto, colla faccia distorta e colle
postosi a letto, ordinò di esser unto col balsamo, e stette parecchi giorni a
: lo guardava salire pian piano / col sibilo in petto dell'asma, / con
in alcun membro, così che altri col papavero, altri con la cicuta si
è unità e unito fia il danno col ruinoso corso del fiume, finché in
ritornato dalla mia peregrinazione su i laghi col principe di sassonia. manzoni, v-1-569
a dì xxviii, in su la terza col nome dello isviscerato et innamorato iesu intrammo
fa parere altrui l'affanno un gioco / col peregrin girarlegiadro e tardo. 4.
farla distinguere fra tutte le sue coetanee col procurarle un'educazione peregrina. ferd.
questo mondo, ma stando io qui col corpo abbia sempre teco il quore. imitazione
-sostant. popini, 27-620: col pensiero mi sforzai di spengere in me
solo il mio cor piaceami, e col mio core / in un perenne ragionar
folla dei danzatori... finì col sembrargli irreale, composta di quella materia
pecchi, 10-307: lo condusse, col suo modo di fare festoso e insieme
un pero doppio, overo un campanello doppio col timpano a volta, cioè due peretti
, ii-206: il letto era di ferro col peretto per la luce che sbatteva contro