nave a vela che di regola naviga col motore e spiega le vele solo quando
, nave a vela (da non confondersi col veliero a motore ausiliario), provvista
attrezzati a vele auriche; navigano normalmente col motore e spiegano le vele quando con
/ trascinandosi lento / sulla ventraia oscena / col pigro movimento / ed il senso
uomo motteggevole, con voi, come col ciullo solito sono, mi burlava.
, 4-276: a noia m'è chi col prete motteggia, / quando è in
motteggiano delle cose che le debbono intravenire col marito la seguente notte. casalicchio,
xii-972: lo disprezza ciascun, ciascun col riso / ha pronto il sai per
= denom. da motto1, col. suff. dei verbi frequent.
il ridicolo comico non ha che far col motteggio, che è una delle virtù
leggi lorenzo sterne perché... col motteggio, che sa molto d'amaro,
gli fu donata l'impresa del pavone col motto in francese 'loyauté passe tout
il compasso ed una tela da dipingere col motto intorno: 'ars geniusque simul '
a. monti, verso accordavasi ottimamente col motto da me adot30: per la
formula di scongiuro (talocchietti, uno col motto, l'altro con « canti di
un'altra lirica, 'gorgon ', fin col mistico titolo, motti indegni. carducci
,... motto a motto col vocabolario veronese per vedere se io ho
mona, / come t'hai cicalato col padrone, / fa'motto a casa.
senza controbattere. nomi, 12-92: col cocuzzo basso e senza un motto /
. = deriv. da motto1, col suff. accr. e collettivo; cfr
della casa barberini] un motuproprio, col quale si ordinava al cavalier pacetti di
non mi vuole comprendere. egli comincia col dubitare della mia sincerità, cerca di
, 3-189: è una causa difficile. col collega testa abbiamo già avuto uno scambio
della mia arte moderna; che cammina col suo passo inimitabile, con la movenza che
, deriv. dal tema di muovere, col suff. astr. -enza, che
introdussero [i barberini] nuovi progetti col nunzio, acciò si compiacesse di rendersi movibile
. f. frugoni, 2-138: corsero col piede appena movibile al campidoglio dell'onore
formati ed artificiosi destrieri, e mentre col suo maestro diligentissimo il tutto andava osservando
= deriv. dal tema di muovere, col suff. -ière, che indica
movimentata sul ponticello di legno, essi finirono col rientrare nel villaggio. cassola, 2-330
strapiomba, e dà le vertigini - col suo va e vieni di tronchi e radici
registrato quotidianamente. ungaretti, xl-248: col suo commercio coll'intero globo, questo
montale, 7-231: è in ottimi rapporti col generale de gaulle, ma il suo
, con poche frasi banali, e col puro movimento del racconto, in cui anche
deriv. dal tema di muòvere, col suff. -oio, che indica strumento
supplizi, in enfatico contrasto e disaccordo col tono generale, intimo e vero del
fatto inconveniente trovar potrebbesi più compensi o col fare il dorico senza base..
dorico senza base... o col ritirare di molto gli aggetti della stessa base
/ si lagni. disse alcuno, col vibrare / dei tarsi. ma non è
iv-142: qui gli spietati sanguinari sgherri / col truce sguardo e colla faccia arcigna /
... / e frasche vai mozzando col falcino. palladio volgar., 2-17
nel pertuso, ristrignendo bene la terra attorno col medesimo piuolo. fortequerri, 19-76:
con istrumento da tagliar la gola / col sangue l'uno lassarà, mozzato / nel
nella vite mozzata o intera, fattovi col succhiello un foro. 4. ridotto
da una spalla sopra la giacca un mitra col calcio mozzato. -tarpato (
origine [lo stanzino] facesse tutt'uno col corridoio mozzato dagli accresciuti vani di disimpegno
almucia, forse di origine araba, col suff. dimin.; cfr. spagn
bella, / in queltanimaluccio che cantando / col volo va di notte mozzicando. verucci
, iii-305: bravo, 'l'acerba', col fallimento in sei mesi. ho dovuto
7-57: questi resurgeranno del sepulcro / col pugno chiuso, e questi coi crin mozzi
disturbava le compre e faceva perir di fame col danaro alla mano la povera gente.
, 76: forse tossa / col mozzo capo gl'insanguina il ladro.
respiro era mozzo. jovine, 2-250: col fiato mozzo il sergentello s'era appoggiato
malcion nel bagno chioccia, / accordati col mozzo a far la spia. vita
tavola dell'altalena. bernari, 7-15: col vento fra pelle e camicia,.
3-72: il benzinaro... col mozzone incollato sul labbro che col fumo gli
. col mozzone incollato sul labbro che col fumo gli bruciava. gli occhi.
alcun rinfresco... doppo convenuto col suo muccaro in un certo prezzo. gemelli
può molle papavero un gran mucchio / sforzar col soffio a dissiparsi affatto. spallanzani,
scrimoli dei colli e dei monti tutti col loro profilo a mucchio e a
mucchio e a pigna culminanti nella chiesa col suo campanile a freccia, nel paesaggio
non impone di mettersi a mucchio col servidorame! -tirare al mucchio:
, che con la sua ideologia, col suo sentimentalismo, col suo romanticismo,
la sua ideologia, col suo sentimentalismo, col suo romanticismo, con la sua frega
= deriv. da mucido, col suff. del part. pass.;
. spallanzani, iii-215: esaminando replicatamente col microscopio la stessa verde materia mucillaginosa,
colori, / tutte le tue soavità, col suco / de'tuoi pomi e il
tessuto connettivo, difficilmente si denatura col calore e non precipita con i
, quando la mattina usciva del letto col viso verde, giallo...,
, essi mostrarono un documento falso, col quale il mudir (sottoprefetto) di dara
accumulatosi su un oggetto lasciato in abbandono col trascorrere del tempo. - anche:
, / che con li occhi e col naso facea zuffa. landino, 122:
di travertino, lenta a seccare, col tramontano di quel dicembre s'era gelata
ozio o di riposo; mettersi a lavorare col cervello. machiavelli, 1-vi-303
ove si faccia entrare la religione stessa col consenso del muftì, che non manca mai
= deriv. da mugello, col suff. etnico -ese \ cfr. mugellano
deriv. da mti ^ ello], col suff. aggettivale -eo. muggènte (
vie più cruda e dispietata guerra, / col collo e il petto insanguinato e molle
'l bue cicilian che mugghiò prima / col pianto di colui, e ciò fu dritto
/ qual balena che '1 mar frange col pondo, / slanciasi, e mugghia.
: il muggin colla trota e col carpione. ariosto, 398: serrato
cominciò a muggire come un bue, col naso al muro. 3.
mia sala. aleardi, 1-74: col muggir dell'onde / parve la gloriosa
venti, / si commove nettuno, e col muggito / fa lunge rimbombar le curve
: due orologi, uno ad acqua col muggito, un altro a sole. banti
, 3-73: egli [il fuoco] col semplice toccar la polvere d'archibuso fa
piccolo e glabro che portava il monocolo col nastro e scriveva migliaia di sonetti parnassiani
liquido li basta e che in quella col panno sia premutoli vermicelli fissi e sodi
il nastro come gnente fosse e ticchettava col tasto. -rotolo di carta sul quale
cittadino poi era il collegio de'nobili col nastrellino purpureo e giglio d'oro in
, aneti e il saporito finocchio, col frigido petrosillo. palladio volgar.,
della casa, 703: ristorinsi costor dunque col fiuto / e con lo intonar bene
d'essere anch'egli una 'boccia 'col lungo 'naso di vetro '.
melograno], fenice de'colli, / col natale de l'anno / rinascendo più
natali di glorie al suo merito, col favore di clima straniero. segneri, i-197
natalizia, intellettuale ed economica, e col famoso articolo 14 che permetteva la sospensione
della repubblica sudafricana, e aloe, col suff. degli alcaloidi.
quella mia corsa piena di spavento, / col cuor natante sotto la corazza.
girovagare. -al fìgur.: vagare col pensiero, errare con l'immaginazione.
seppe cogliere tutto. -natare col muso: immergere avidamente le labbra in
che natate su lor grassa broda / col musso, l'eccellenza vostra m'oda
baldi, 13: s'inviti chi col ferro il legno formi; / e chi
a questa natatoria di siloe, dove col cieco nato riacquisterete l'interna vista. de
gara / il diletto carnai lieta accompagna / col moto delle natiche. salvini, 13-139
multicolor zanni leggiadro, /... col pugno posato al fesso legno, /
le stagion migliori, / giovene cervo uscir col giorno fuori / del solingo suo bosco
ancor questa stanca navicella / col governo di sua pietà natia. sannazaro,
per ridurla al suo natio / candor, col flutto di nettuno ogni arte, /
è del 1589 una vergine in trono col divino infante... del 1603,
sua man tinta. castiglione, 155: col suo color nativo [una donna]
sp., 19 (324): col solo contegno, con una certa sicurezza
tutti succhiata, come si dice, col latte, adoperata, intesa da tutti
nazioni. cattaneo, v-3-186: noi col lume delle più recenti scoperte possiamo avere
, talvolta, posposto a quello acquisito col matrimonio). carducci, iii-25-52:
padre? salvini, 48-51: marte col sol congiunto ai padri affanni, / ai
suoi nati gli uccide, / lo sanerebbe col suo sangue umano. leonardi, 375
e corrisponde chimicamente al prodotto artificiale noto col nome di soda). -anche:
quantità di 'soda 'carbonatica, mescolata col sai marino. 'natro 'dicevano
persone, che par se le vadano cercando col fuscellino! varchi, 3-84: quando
madre di tutte le cose e operatrice col continuo girar de'cieli, che egli
con lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse. leonardo, 2-333
trasmuta continua- mente e sembra or toccare col capo il cielo e farsi di esso
valor del ciel lo mondo imprenta / e col suo lume il tempo ne misura,
vero nella imitazione che avea da farne col verso. leopardi, 19-134: quando
puossi far forza ne la deitade, / col cor negando e bestemmiando quella / e
quello d'altri, di che insieme col suo e deir altrui è poi prodiga e
-nella propria natura: in rapporto col proprio fine. dante, conv
naturàccia. aretino, 20-204: suplisci col tuo naturale a la mia naturaccia smemorata
semi e le lor radici non avesse col terreno congiunte. dolce, 1-7:
gli anni civili è quella di regolarli col solo movimento del sole. cesarotti,
accordo con l'imperatore, perché è restato col medesimo suo naturale imperio. boterò,
le grandi naturali scene / l'arte meschina col compasso imita; / ove natura imprigionata
chiamasi l'uomo che può cantare il contralto col solo registro di petto, senza usare
uso comporta. e valgono anco che col suono e co'movimenti secondano spontaneamente la
iii-62: giunse [ferecide] a conoscere col lume naturale, il primo d'ogn'
già mi sento il naturai confino / varcar col volo della voce ardita.
poco a nutrirsi di cosa velenosa, col tempo ella se li convertirebbe in forma
qual potreste ancor andare... col mezzo de'segni accidentali diatonici e naturali
così non si conseguirebbe l'intento di spiegare col puro naturale, e cadente sotto la
lecito alcuni di voler accordare il sovrannaturale col naturale, e interpretare e fingere ciò che
più fraudolente, non muta il suo naturale col pelo, perché non sa ella non
trinitade, cioè con lo naturale, col ragionevole e col morale. leonardo,
cioè con lo naturale, col ragionevole e col morale. leonardo, 2-96: le
: ma quando lo accidentale si riscontra col naturale buono, fa gli uomini perfetti e
nella guancia al naturai vezzosa / torna col giglio a gareggiar la rosa.
c = denom. da naturale, col suff. dei verbi frequent. naturaleggiato
. leti, 4-9: avendo succhiate col latte vitale certe naturalezze che per lungo
. = denom. da naturalista, col suff. dei verbi frequent.
in virgilio. vasari, ii-20: col pennello fece lionardo di chiaro e scuro
4-167: battezzati altrove, fecero almeno, col soggiornare lungamente in firenze e lungamente co'
, 7-272: la piena identificazione mimetica col quotidiano (come in flaubert) rappresenta la
e partosi con quella e l'aere muove col partimento del suono, spiritualmente e naturalmente
, dall'a fino alla zeta, col cuore in mano, come al confessore.
, e più fredda che può, e col giaccio, nell'estate. o.
non vogliamo. nievo, 1-195: finì col naturarsi in quella smania di lavoro.
i due piedi anteriori terminati ad ugnatura col labro grande, triangolare e che ricopre
3. per simil. che si confonde col mare, che vi scompare al tramonto
ci diede / questo corpo mortale, / col cuore ch'ebbe il male / e
zena, 2-189: è tempo di chiamarle col loro nome le cose e non naufragare
naulisare e nauliziare 1 noleggiare ', col suff. dei nomi d'azione.
gabrielli, 26-21: così già fe'col suo nemico saulo, / che volendolo cristo
e nauseanti della vita e col disprezzo per ogni atteggia mento
g. ferrari, 471: col tornasi, la più nauseabonda aduanti rughe
. salvini, 21-188: or ei col cuor, nauseabondo, stride / = comp
con gli occhi socchiusi un vecchio / col viso nauseosamente coperto / d'una malattia
frisi, xviii-3-305: ho parlato molto col conte radicati, il quale mi ha fatto
ma nel combattere e vincer l'inimico col suo valore, con la buona disciplina dell'
ii-278: eterna sei là, simulando / col rotolo tuo dispiegato / l'imagine nautica
mare. cariteo, 145: col nautico clamor già si partiva / la
navàggia, navàgia), si. grosso col tello a serramanico con lama
per difesa della cristianità nella guerra navale col turco, ma molto più
servizi particolari: a seconda del materiale col quale è costruita si avranno navi di
pietro, sceso della navicella senza tentare col piede se nelle superficie delle onde fosse
5-145: veniva avanti un gelataio, col suo triciclo a forma di navicella.
/ regg'ancor questa stanca navicella / col governo di sua pietà natia. poesie musicali
pagherà il nolo a caronte? si bisticcerà col navicellaio; ma, vuoi o non
mamiani, i-206: io ho voluto col mio debolissimo navicello gire a ritroso della
: piego ed ammaino le vele, e col mio piccolo e mal corredato naviglio vengo
, che, nelle bucoliche, lacerano col cani marini gli spauriti navichièri. de
osso] navicol (aré], col suff. med. -ile, che indica
e sacrifici. brasca, 46: col nome de dio incomin- zassimo el nostro
flutti nove dì la nave / or col remeggio or con la bianca vela.
, iv-ix-13: pescare pare aver parentela col navicare, e conoscere la vertù de l'
navigazione. -navigare a buon vento: col favore del vento propizio e costante.
marinari ragusei entravano a parte dei guadagni col padrone e coi mercanti: e ciò
condotto dalla corrente, vento o mare, col solo governo del timone.
o contr'acqua. -navigare col terreno in mano: mantenendosi sempre a
momento. guglielmotti, 566: 'navigare col terreno in mano': viaggiar per mare
volte si voglia. -navigare col vento in poppa: v. vento.
-navigare in fil di ruota: col vento in poppa, nella direzione dell'
più remoti. viani, 14-228: col 'polifemo 'il 'bava'aveva (com'
nievo, 1-211: la famiglia compostasi col matrimonio della favitta e del giorgetto non
toscani, 136: ognuno sa navigare col buon vento. ibidem, 174
navigatore brizzolato, pepe e sale, col naso rabbuffato in su, di collo
genio umano / ch'ebbe possanza di giostrar col sole, / con te, navigator
= deriv. da navigato, col suff. -orio, destinato ai temi
aeree, consiste nel mantenere l'aereo col vento il più possibile in coda (ed
: come el fosse in scizia provetto / col suo navilio e con tarmata gente.
, ma fanno classe a sé, non col naviglio silurante di superficie.
navili, che... fanno col battere in cadenza de'remi tutto fervere
269-3: io sol per l'ampio mar col mio naviglio / vo discorrendo, né
all'adda e al ticino si condussero col lento lavoro di quasi sette secoli il
a tutti che pari andasse in grecia col navile esercito. = deriv. da
fosse cagione di legale immondità, e col nutrire la chioma, che nel caso
dalla riunione di varie sette protestanti e col nome di chiesa pentecostale del nazareno',
, coi tre voti solenni, e col giuramento di sostenere con tutto l'impegno
della immacolata concezione della beata vergine; col peso di molti digiuni, di assistere i
viene ('nazàr '), rammenta col suono il nome del luogo di origine
= denom. da nazionalsocialismo], col suff. dei comp. del lat
studio del particolare e la compenetrazione spirituale col tutto sul fondamento di una positiva vita
a colpa gravissima di coscienza se egli col ferro e col fuoco, ora che
gravissima di coscienza se egli col ferro e col fuoco, ora che n'aveva potere
corradini. l'associazione nazionalista si fuse col fascismo (febbraio 1923): 'la
per l'indipendenza politica, e collegata col protezionismo, col dirigismo, ecc.
politica, e collegata col protezionismo, col dirigismo, ecc.). gramsci
= deriv. da nazionalista, col suff. dei verbi frequent. e
, ii-5-182: gli storici nazionalistici finiscono col porsi fuori della critica, non essendo dato
dotta, deriv. da nazionalista], col suff. -oide (gr. -
voce nuova venuta su co'nuovi tempi e col rimescolamento degli stati in europa. '
dal 1956, assume l'antico nome (col quale fu conosciuto fra il 1874 e
: il testamento del mazzarini ornò parigi col collegio delle quattro nazioni. -nazione
antichi ebrei, era consacrato a jahweh col voto del nazireato (e l'usanza
manca chi dice aver lui fatta lega col diavolo, per carpirgli i segreti dell'alchimia
e di uno bel gioiello presentata, col padre mio alla stanza ne ritornammo.
grazzini, 4-10: accozzano il vecchio col nuovo... e fanno un guazzabuglio
di inventare. -in espressioni ellittiche, col verbo sottinteso. andrea da barberino,
introduce una prop. concessiva implicita (col verbo all'inf. o al ger.
dotta, deriv. da neandertaliano], col suff. -oide (gr. -oei$7fc
dal gr. scpopov * articolazione ', col suff. -osi, che indica una
= deriv. da neo1, col suff. del part. pass, aggettivale
di masse d'aria umida per contatto col terreno o dall'evaporazione ai una distesa
. nebbia da affettarsi, da tagliarsi col coltello, che si taglia col coltello:
tagliarsi col coltello, che si taglia col coltello: particolarmente fitta, densa,
giudizio è bastevole a scuotere e dissipare col solletico delle critiche la folta nebbia d'
/ pruinosa l'alba molle / e col suo rosato lume / dissipar nebbiuzze e
= denom. da nebbia, col suff. dei verbi frequent. nébbio1
sm. agric. vitigno da vino, col nebbioso tivato in
vi si vede sguazzare un cacciatore / col cane tra cannucce tife e giunchi.
. vi teneva le mani sopra, col loro tatto nebbioso. 6.
ultima prova. ne aveva anche parlato col padre a colazione, in termini molto
di comprensione. boccaccio, 1-ii-20: col privarmi della vostra amorosa vista, ha
egli è infedele, e non fedele col lume della fede viva; anco, ha
/ da me disgombra, / e col tuo cantico / ti canterò. papini,
originaria rotante intorno a un asse, col distacco dei pianeti per effetto della forza
. scient. [clitocybe] nebularis, col suff. chim. -ina, che
. = deriv. da nebula col suff. del part. pass.;
nebula 'nebbia '), col suff. dei verbi frequent. nebulizzatóre
solamente piazzette albicanti, ma poi noi col telescopio laviamo fatte diventare drappelli di molte
poco luminosa che gli astronomi passati chiamarono col nome di stelle nebulose. monti,
. necesse 'bisogno, necessità ', col suff. aggettivale -are. necessare2
le mogli de'ragiaputi necessariamente si bruciano col marito. leopardi, iii-879: io
firenzuola, 579: l'orecchi, che col color si dipingon iù simili a'
altre cose necessarie al godere, insieme col medico e co'compagni suoi se gli mangiò
ii-214: osservò un canestro d'asfodelo col necessario per cucire e una camicia da
del necessario. pasolini, 7-164: col cuore separato di un bambino, / di
quando il predicato in guisa si congiugnerà col soggetto che impossibil cosa sarà che altrimenti
piacque a tutti che pari andasse in grecia col navile esercito. fiamma, 498:
, 349: il primo modo si fa col riguardare le cose di alcuno..
alfieri, 1-294: a infauste / nozze col crudo padre tuo mi trasse / necessità
, 1-317: voi e io insieme col mezzo dell'orazioni e de'digiuni tentaremo di
bene [i capi americani] di poter col maneggio delle cose far di modo che
, 8-7 (1-iv-728): mille lacciuoli col mostrar d'amarti t'aveva tesi intorno
scambiando di necessità mille volte il vero col falso, considerasse come superflua la virtù
m'accompagnasse e mia madre m'aiutasse col suo lavoro delle robiole, si poteva
/ con istrumento da tagliar la gola / col sangue l'uno lasserà, mozzato /
tribù dei claroni; da linneo indicato col nome generico di 'dermestri ', da
3lo <; * vita ', col suff. med. -osi, che indica
. xutcx; 'cellula ', col suff. med. -osi, che
abbiamo scoperte noi, noi metafisici, col nostro gusto di necrofori.
che tutti recavano in prima pagina, col ritratto dell'illustre estinto in mezzo.
boiardo, 1-2-12: ritorna a la battaglia col barone, / ed io fra tanto
a genova e san miniato a firenze; col suo carattere tutto particolare di grande necropoli
voce dotta, deriv. da necrosi, col suff. -ina. necrospermia, sf
aréap gtéccto ^ 'grasso ', col suff. med. -osi, che indica
dotta, deriv. da necrotico], col suff. chim. -ina.
iii-164: vide infatti nel muro, scritto col lapis, queste parole...
e di vero sarebbe bene celarle, se col tacerle si emendassero le colpe.
marcio dispetto. pananti, i-107: se col primo uomo io sto confabulando / per
cosa nefanda e brutta, una mostruosa, col pittore. ariosto, 33-119: ecco
.. l'adultera moglier, che col suo amante / si truova colta e
la figliuola e il padre o della madre col figlio? eppure è un vecchio costume
dover essere utile non trattare cosa alcuna col popolo. m. adriani, 1-321:
voce dotta, deriv. da nefelina, col suff. -ite. nefèlio1,
? éx- /) 'nuvola ', col suff. -ite. nefelògrafo,
'e àyycìov 'vaso ', col suff. -ite, che indica un processo
'rene 'e da cisti, col suff. -osi, che indica stato patologico
'e 08top 'acqua ', col suff. -osi, che indica uno stato
? p6 <; * rene ', col suff. -orna, che indica affezioni
? p6 <; 'rene ', col suff. -one, che indica unità
. vc'ppó ^ 'rene ', col suff. -osi, che indica un'
axóp / x 'apertura ', col suff. astr. -la. nefrotesauròsi
vago sguardo degli occhi lucenti, / col quale amor mi prese, è tolto
queste e con altre parole assai, col viso dell'arme, quasi costui fosse stato
teodoro mommsen... doveva conchiudere col negare al popolo italiano altro genio che
distinto dal disordine, e potendo l'uomo col raziocinio e coll'aiuto della coscienza scoprire
puossi far forza ne la deitade, / col cuor negando e bestemmiando quella, /
di negare dio e favellare spregiando dio col core. -assol. leggenda
donne, anche qui, oltre che col negarit, accompagnano il canto col battere
che col negarit, accompagnano il canto col battere di due pezzi di legno, l'
un vecchio e grande albero un moro col torso ignudo agitando le braccia muscolose picchia
seguitar il consiglio di non accostategli col cuor doppio, glielo portate inchiodato nella
se proponete loro di legittimare il matrimonio col rito che lo rende indissolubile, l'uno
. = deriv. da negativo, col suff. verbale del part. pres.
= deriv. da negativo, col suff. astr. dei nomi d'azione
, come quella che può congiugnersi tanto col giudicio negativo quanto coll'affermativo, non
zero, e si distingue in iscrittura col segno -meno. einaudi, 1-169: la
immagine appaia con colori o toni o col chiaroscuro invertiti rispetto alla sua realtà,
. da negativo] o negativo], col suff. -one, tipico delle particelle
non avesse luogo, di volerla far cogliere col giovane alla badessa. guicciardini, iii-315
ebbe vita splendida, che si chiuse col folengo e l'aretino. arrestato quel
quella nescienza e negghienza generali tanto consentivano col carattere nativo e naturale del teatro goldoniano
diventa. giordani, ii-17: destavano col canto re e popoli, che non
meschino, che sdegna di mercare la virtù col sudore. -diffidente. oriani
autunno alloggia e 'l neghittoso verno / col capro, che dal ciel, torbido e
si giacerebbe su le ripe vostre) / col dolce suon che di lor esce spesso
libro un po'stentatamente; ti vorrei seduta col libro neglettamente aperto sulle ginocchia.
g. b. casaregi, 199: col piè turbata fonte e guasta vena,
/ lei sul negletto solco / calca col piè l'armento, / l'insulta
e l'ortica / affogano la spica col pungente aggroviglio? moravia, xiii-195: ecco
, 1-i-62: il culto era ivi mescolato col negletto: freschi valloncelli e ridenti collinette
lai di corda in corda / desta col suon del rinnovato carme.
fatto or sì fosco e scuro, / col tornar del mio sol s'illustri?
al marito; e pranzerai negletto / col popol folto degli dei minori. carducci,
sforzati dalla necessità, se la guadagnassimo col porre insidie e agguati a quelli che dormivano
verrucola. ghirardacci, 3-41: più volte col mezzo delle spie avendo inteso come la
e (per un rispetto) avarizia (col suo contrario, prodigalità), e
la sua tonaca di color taneto, col conto della stessa divisa et un capperone d'
lxxx-4-602: giunto all'età di 21 anni col nome carlo xii,...
la confirmazione della pace e dell'amicizia col prezioso regalo di consegnar a'turchi le
la simpatia] va di pari passo col merito; sembra andare unito a certe facoltà
negozianti si mostravano renitenti in far partiti col re. alvise contarini, lxxx-3-989: è
il negoziare che s'aveva a ire col commissario? guarda a chi io vo'tanto
'l marchese di san lambert per negoziar col reai consiglio. botta, 5-295:
agevolare il trattato, deputò a negoziare col maestro del sacro palazzo in vaticano alcuni
casa, 5-iii-147: il negoziare a palazzo col legato era più officio di messer pandolfo
de'servigi di giovan ponze, negoziò col re catolico che li desse il governo
negozia così strettamente, come soleva, col papa, eccetto in queste materie della romagna
uomo da bene parlare in camera segretamente col signore, perché impazienti di quelli segreti
che di gire temporeggiando e di trattenersi col negoziato come si può il meglio,
si ha nel di lui carteggio col cav. belisario vinta, primo segretario di
venezia per alienarla dalla francia ed accordarsi col re di spagna e con lo imperatore.
, credemi che egli è da toccare col fuscello, e dico che egli è un
. frugoni, vii-773: egli si sublimerà col suo credito, superior ad ogni eccezzione
ne conchiuse un'altra [pace] col soldano, che riguarda la libera negoziazione
: mentre da questa parte si tratta col negozio, non erano del tutto quiete le
capo un certo negozio che si accordava col resto del suo abbigliamento come un elmo
roma, ebbe lunghi e stretti ragionamenti col papa: tanto che il dì settimo
= deriv. da negro, col suff. -aceo, che nella classificazione
[plinio], 9-37: legase molto col pelagio [il buccino] e dona
. = deriv. da negro, col suff. -ide, che caratterizza i ceppi
]: mista in amor [leda] col negrinube giove. = voce dotta
1-11: il negrito delle isole molucche turba col colpo della sua cerbottana gli amori imperiali
che rugge lontana, / si sperde col vento. c. boito, 58:
la mia vita. beccuti, i-325: col viso a terra chino / e di
ariosto, 38-31: si pone a caminar col popul negro, / e vettovaglia dietro
un lucido negro quella candida pallidezza, col darle maggior grazia le davano maggior forza
vendetta, / e chi più può, col brando e nigri affetta. sassetti,
. = deriv. da negro, col suff. -oide (gr. -oeis-fy;
', perché con poca carità e col fine del guadagno interminavano scomuniche ed eterna
la stella del fortunato kassà, oggi conosciuto col nome di giovanni 'negus neghest 'dell'
, deriv. da nana lode], col suff. -cida, dal tema
xa -oto ^ 'filo ', col suff. -odes (gr. -oeistx '
: il gelo e il nembo / sparver col verno: ogni sentier s'infiora.
silenzio. baldini, i-583: rivado col pensiero al nembo che di lì a poco
guastando ogni disegno, ogn'ordinanza / col nemboso sabbion che intorno aggira, / fé
da dante nell'inferno tra i giganti col nome di nembrotto (« questi è nembrotto
che far vuole a noi dispregio / col vestir la temuta orrida pelle / dell'
della dea greca néneou;, col suff. miner. -ite.
, / nudrir con le speranze e col diletto. b. corsini, n-74:
. cavalcanti, 127: a piccoli passi col grandissimo stuolo la lombardia nimichevolmente cavalcava.
= denom. da nemico1, col suff. dei verbi frequent.
a prender parte tra due contendenti, stava col iù forte, sempre però alla
la nemica vista / di voi spingete col pianger più forte, / sì ch'altro
luoghi seminati e degli orti, imperocché col becco rodono, e nuoce il loro
sputa. / così fa l'alma col maggior nimiquo, / ché per virtù
dalla rossa punta, / dritto, col piede sopra il suo nemico. monelli,
avermi veduto. -in ^ espressioni ellittiche col verbo sottinteso. mamiani, i-xii-:
avere udito. -in espressioni ellittiche col verbo sottinteso. segneri, iv-122:
pargoletti figli / l'alte memorie beveran col latte. salvini, v-449: 'dormi
/ che sì illustri un bel volto / col nero tuo, fra 'l suo candore
agitando con la mano il ventaglio e col sorriso un neo ch'ella aveva in
moretti, ii-342: parlavano alla perfezione, col solo neo delltt aspirata. bonsanti,
dall'ingl. behaviour 'comportamento ', col suff. -ismo, che indica
in testa, ma è di conciliarlo col sentimento religioso, di dimostrare anzi che
adorna in cui il petrarchismo si accomoda col neo-classicismo mitologico della scuola dell'umanesimo del
studiando il comportamento dell'uomo in rapporto col problema della rarità dei beni, senza
. critica, n. 1), col pref. neo- (gr. véoi;
camaraderie 'ostentata che accoglie i neoeletti col 'tu '. silone, 8-109: il
'pixta 'amore, affezione ', col suff. astr. -ismo. neofilisteìsmo
proprio, si riferisce, è in relazione col neoidealismo o con i seguaci di tale
geografia linguistica, tale corrente mira, col bartoli, a stabilire un rapporto cronologico
metter così del pari la lingua antica col neologismo, coll'idiotismo e col barbarologismo
lingua antica col neologismo, coll'idiotismo e col barbarologismo le possa parere cosa dura anzi
grazioso. carducci, iii-25-199: il muzzi col suo neologismo pedantesco contendeva per il
sofferire d'esser messo a mezzo col muzzi. = voce dotta,
<; 'parola, discorso ', col suff. -ismo \ cfr. anche fr
per lo più piegato a mezzaluna, col piede collocato sul lato ventrale attraversato da
. pratolini, 10-249: gli americani col benessere fasullo che gli lardella la mente
di filosofia che, apparsa nell'antichità col nome di pitagorismo e neopitagorismo, è ricomparsa
per la cultura neoplatonica, alessandrina, col suo fondo dispersivo, non ha che sospetto
gli altri da lorenzo il magnifico, col proposito di rinnovare l'uomo e la vita
, sorta in italia nel secondo dopoguerra col proposito di rappresentare oggettivamente la realtà sociale
delle forme viete e nauseanti della vita e col disprezzo per ogni atteggiamento superiore dello spirito
. croce, iii-32-380: l'articolista segue col parlare delle glorie del 'neoscolasticismo italiano
del gruppo gemelli hanno civettato non poco col croce e col gentile e ne hanno
hanno civettato non poco col croce e col gentile e ne hanno accolto particolari teorie.
da neoteri, var. di neoteroi, col suff. -ismo, che indica movimenti
un milione e mezzo di anni fa col mutamento climatico che ha determinato la prima
voce dotta, deriv. da nepal, col suff. chim. -ina.
tazza di caffè caldissimo, che già col profumo mi delizia le nari e i precordi
sarebbe da ricollegare, secondo linneo, col toponimo nepet, antica città deh'etruria
nepa (cfr. nepa2), col suff. aggettivale -eo. nèpidi
fiori di medicina, 59: nepitella col vino; item, granella di ginepro
= deriv. dal lat. nepeta, col suff. dimin. -ella e successiva
mente. -in espressioni ellittiche, col verbo sottinteso. mazzini, 10-11:
-introduce una prop. concessiva implicita (col verbo altinf. o al ger.)
... porta i pere- grin col vento in poppa / in un paese del
, iii-129: nacque battaglia: tulio col senato e con li nobili, una
la giustizia con la niquitade e iddio col diavolo. bibbia volgar., x-353:
che sì gli volse senza discrezione / col baston con tre pale incatenate.
la terra suscitò nuovo portento, / col ciel marito nequitosa e rea, / che
questi falsi e fallaci mediatori tiene sospesi quasi col capo di sotto, che la parte
mani scolanti di nequizia e profanarono gli altari col concubinaggio e con qualsiasi altra sordescenza più
. = deriv. da nero, col suff. spreg. -astro; cfr.
moneti, 2-9: alcuni più tosto col mal esempio gli dànno motivo d'imbricconirsi,
erudir tentasi invano / la molle infanzia sol col nerbo in mano. botta, 5-508
5-589: tu, gracile virgulto, / col poco nerbo delle tue radici / quanto
, e dalla politica all'agricoltura, col senso vero dell'ironia realista, ed
munizioni, la forza della piazza cresce col numero de'bastioni, perché si estende la
tivoli, velletri e tu viterbo / col patrimonial nerbo, / orvieto, terni
quadrate, veniva una femmina in maschera col centone di zendado. crescimbeni, 47
f. pona, 4-173: io col guadagno dell'arte mia comperava l'opera
marinon, giovine atleta, / che sospingi col braccio nerboruto / il cuoio volator oltre
. presentare, avere o assumere col tempo una co lorazione alquanto
, 32-274: e tu comincia a salutar col riso / gl'ispiai genitori, o
. = denom. da nero, col suff. dei verbi frequent. nereggiato
: le figure, anziché soldati e frati col cappuccio, erano poi nereidi adagiate sull'
, lunghi talora più di un metro, col corpo diviso in un numero infinito ai
deriv. da ner [o], col suff. aggettivale -eo. nerettista,
. « v0oc; 'fiore ', col suff. che indica i glucosidi.
. nereggiare. pratesi, 4-143: col grosso scarpone spingeva giù bene la
^ urvi] 'oleandro ', col suff. che indica i glucosidi.
. nerium] odor \ um \, col suff. che indica i glucosidi
) plt7£ 'conchiglia marina ', col suff. degli agg. nerìtidi,
, con un simbolo della morte, col demoniaco, indicando anche disgrazia, sfortuna
lui nerissimo merlo. dominici, 4-186: col detto mantello vuole esse uno cappuccio nerio
: in luogo molto grasso o concio col grassume pianterai i fichi africani, gli erculanei
gola a un tempo nero nero / col capo pieno e con la borsa vuota.
, 120: usciamo all'alba col nostro vestito di tuttitempi, sotto la
è un intervallo nerissimo che coincide naturalmente col mio genetliaco. bacchelli, 1-i-283:
, mentre il ragazzo delle aranciate passa col suo grido. 12. che
neri, e tenerli sempre in rispetto col farglielo sempre capire. d'annunzio, iii-1-in
a voi, 'grand-dame ', col palpito del mio / sommesso cuor direi:
. viani, 19-176: il cataletto col telo nerofumo acconciato, risegolato di giallo
accoccolato a poppa, eccita le bestie col verso: brrr! = deriv.
deriv. da ner [oli \, col suff. che indica relazione con un
= denom. da nerone, col suff. dei verbi frequent. neronèo
sugo rigirante. campailla, 13-65: col fondo in alto e 'l collo in
con la radice di peonia cariofillata, col legno di ginepro e visco quercino e
fuor delle vertebre quante son esse vertebre col raddoppiar quelle dell'osso sacro. campailla
; e li nervi ottici immediate congiugnersi col celabro. spallanzani, ii-104: feci
o colla reclusione in una camera solitaria, col digiuno a pane ed acqua per un
di irtaco il figlio a saettare accinto / col suon del nervo e del pennuto strale
: or con le dita ed or col plettro eburno, / sette nervi diversi insieme
e dove il nervo / in largo maggiormente col minore / si da mano, indi
è quel piuolo che congiugne il timone col ceppo. 11. figur.
le corna il peso, / vien ratto col suo fusto di bon nervo / et
, cercando di supplire con la verità e col nervo delle cose là ove io con
là ove io con le belle parole e col terso stile mancassi. -contenuto o
voce dotta, deriv. da nervo, col suff. che indica i chetoni.
. tuttavia la giovinetta procedeva picchiando continuamente col piedino nervoso la leva azionante il campanello
nervoso, con la bacchetta ottagonale, col tallone d'ebano, con l'occhio
gelida, le quali meschiate insieme sanano col bagno i nervuti. 5
quella nescienza e negghienza generali tanto consentivano col carattere nativo e naturale del teatro goldoniano
parer suo, sempre coprendo il vicio col nome della propinqua virtù o la virtù col
col nome della propinqua virtù o la virtù col nome del propinquo vicio, come chiamando
dotta, deriv. da nesidiobiasimo], col suff. che indica affezione di tipo
deriv. da nesidioblast [d], col suff. che indica condizione patologica.
i rovi incolti / svelsi, e, col nespil irto, il pruno armato.
chiamasi gallica. bergantini, 1-479: col porporeggiante frutto / la crespina e 'l
una situazione in senso positivo o favorevole col trascorrere del tempo, o anche come
tasso], 143: riposatevi, ché col tempo e con la paglia si maturano
direte ancor che colla paglia / e col tempo la nespola matura. -per
, 7-775: il giardinetto accanto, col pergolato e i nespoli del giappone e
e delle sfumature si disposa... col robusto pensiero filosofico, e la percezione
21 (364): andò cercando col pensiero qualche cosa importante, qualcheduna di
giardini et erbe col lavoratore. palladio volgar., 3-27:
bovina e di questa si facci stucco col quale si turi il nesto intorno e
= denom. da nestore *, col suff. dei verbi frequent.
grigio, toglie a quando a quando, col nettamine congegnato in guisa di cucchiaio agevole
di gomma, una semplice lama col filo rivolto verso l'alto). -
. i. frugoni, 1-9-149: col pensiero fingomi / l'eterna mensa, /
di quei begli occhi il giorno / col suo dolce girar virtù prendea: /
, efficacissima e piena di gran vivezza col piè fiorentino trionfalmente posato sulla lombarda testa
intelligente e modesta donna appropriarsi, convivendo col marito, quella parte di conoscenza che
e dolcezza. candido, 156: col nettar in bocca le bianche poppe lodava
una dolcezza sì amabile che favellò sempre col nettare sulle labbra. = voce
costui? entrò nel forno così caldo e col vestimento tutto lo spazzò sanza ricevere niuno
trita e sottile, nettandola da'sassi col rastrello. saraceni, ii- 571
corsa a scaracchiare e nettarsi la bocca col fazzoletto. d'annunzio, iv-2-236: -ahuf
, 1-211: si nettò i baffi col dorso della mano. moravia, iv-260:
bellincioni, i-30: con cristo e col diavol non potete: / e tal che
ispano volgar., 3-66: la ruta col cornino, mischiato con albume d'uovo
.. coll'uccidere i serpenti e col netare l'aria dai molesti insetti.
un inconveniente. manzoni, vi-1-393: col tempo tutte le lingue si netterebbero di
la mensa e il refettorio degli insetti col suo nettario. gozzano, i-365: il
in piazza, quando mescolato il nostrale col sardesco e quando netto. zanobi da
un braccio e mezzo di diametro, col fondo d'una ghiara nettissima. libro di
i più rilucenti giorni dell'anno, col sole sfolgorante in mezzo ad un cielo
era, / che torna e te col corpo bello e netto. machiavelli,
sp., 38 (665): col tempo, o tornando qui, o
, / tien la sua voglia sì col freno stretta / che di penter non sente
caso si rispondeva chiamando netto le cose col loro nome. -in modo da non
sp., 2 (28): col nome del cielo, non mi tenga
essa sospintoci da dosso, di netto col capo innanzi il gittò in essa. boiardo
ogni vincolo del presente e dell'avvenire col passato. -fare o riuscire il
voce dotta, deriv. da nettuno, col suff. miner. -ite (la
nel iv sec. a. c. col greco poseidone, dio del mare,
i conosciuti, scoperto simultaneamente nel 1845 col calcolo da lever- rier e da adams
lever- rier e da adams, e col cannocchiale da galle. 3.
il fosforo ed ogni sorta di fosfati col senso? e come diventerà senso quella
sm. ciascuno dei filamenti, apprezzabili col microscopio elettronico, presenti nel corpo cellulare
nne di individuare connessioni, non rilevabili col microscopio, fra zone diverse del sistema
neurospasti, cioè macchine che si tirano col filo come i burattini. =
deriv. dal gr. veùpov 'nervo col suff. dei nomi d'azione.
e molti altri che in sua lontananza col popolo ne sparlavano, era tanta la temperanza
, permanente), essa si accompagni col persistente diritto dello stato stesso di difendere
in prestito da varie parti finivano in lui col neutralizzarsi rendendolo timido e contraddittorio.
imbriani, 3-141: curioso è l'anacronismo col quale romano ha deposto accanto a una
empirico nella medicina, mentre la difinisce col dire che è una sperienza fatta da gli
23-329: i greci accordano i neutri plurali col verbo singolare. bonghi, 1-172:
superiore a quella del protone, insieme col quale è uno dei costituenti del nucleo atomico
voce dotta, deriv. da neutro, col suff. -one sul modello di
8-595: con la tiepida neve e col viv'ostro / de le sue braccia al
. = denom. da neve, col suff. dei verbi frequent. neveggiato
. = deriv. da neve, col suff. del part. pass.
. aleardi, 1-332: era inseguire col sagace veltro, / col mazzolino sul
: era inseguire col sagace veltro, / col mazzolino sul cappel di feltro / pei
pigliarai di cialdoni o nevole fatte col zuccaro e bagnate prima con l'acqua
spalla / scoterà un poco; e premerà col dente / l'infimo labbro. rezzonico
sono un po'intontito con la fenacetina e col chinino. soldati, v-317: aveva
-sapendo curare la sua nevrastenia -non comincerei col curare la mia. albertozzi, 381:
al nevrastenico ingegnere del piano sotto, col ridestarlo di colpo. -tormentato da
. = deriv. da nevrastenia, col suff. del part. pass, dei
dei cavalli, distinta dal volgo semplicemente col nome di luna. =
età, la nevrosi d'angoscia. col darsi un lavoro attraente, nobile, lei
= deriv. da neve, col suff. dimin. nevvéro (
. isaac newton (1642-1727), col suff. dei verbi frequent. newtonianismo
monoginia, famiglia delle solanee, col calice angolato, la corolla campaniforme, la
fatto di patrino vi mette al pari col potestà. = voce espressiva, forse
il povero coscritto nella sua nicchia, col fucile tra le mani e gli occhi
mese, un giorno / un cialtron col bordone e la schiavina / col sarrocchin di
cialtron col bordone e la schiavina / col sarrocchin di varie nicchie adorno, /
forse deverb. da nicchiare1 (in relazione col lat. volg. * nidiculàre)
nicchia / nell'altra bolgia e che col muso scuffa, / e se medesma
(ed è per lo più costruito col discorso diretto). pirandello, 5-22
incorona da sé; poi fatta pace col sultano sollecita il ritorno. bersezio, 3-27
di quel grado che si era guadagnato col proprio sangue, senza nicchiare all'odor
di foco che vorrai, / e fin col fiato spegnerla potrai. =
bianco con la croce rossa sopra e col nicchio dipinto cucito in sulla spalla, e
vestiti di bianco a modo di battuti, col nicchio benedetto in segno di santo iacopo
non osò [don antonio] presentarsi col suo nicchio verdognolo e polveroso e nemmeno
punto, silenziosamente entrerà il prete, col nicchio e la stola, le mani
, vii-540: un prete sciamannato, col nicchio storto e il sigaro in bocca
quale si dà a dio solamente, col conferire le cariche de'letterati e virtuosi
, si puliscono in su lo stagno col colore di tripoli. fr. colonna,
un movimento strettamente segreto e clandestino, col punto di forza nel ceto intellettuale,
. = deriv. da nicotina, col suff. dei part. pass.
= denom. da nicotina, col suff. dei verbi frequent.
dioniso (e, probabilmente, coincidevano col solstizio d inverno). =
. -deriv. da nido, col suff. dei nomi d'azione.
il nido / quando la gran fredura fi col vento, / ca per lo
sé il nidio con l'unghie e col puro becco nelli rami dell'ilice e
zolle fradice il grano; lo seppellivano col sarchio, attendevano che il sole,
petto e le man tinta, / prenda col becco suo vorace e ingordo / l'
nelle materasse quel luogo dove s'è dormito col nidio entro al quale covano gli uccelli
ingegno, /... / col spirto de speranza e d'amor pregno,
, o quanto cambierei il mio stato col tuo. cesarotti, 1- xxxii-274:
e scendendo poi verticalmente di mezzo cm col filo tenuto nascosto (o lasciato in
da me pasciuta e non tornò, / col pasto in mano la chiamo: oh
spento, allor che offese / ha col grave nidor l'acute nari, / ivi
scònsole, i bovi indaloccavano qua e là col capopesante e scornato... le
. w., 5901), col suff. aggettivale -oro, var. lucch
dimanda, e il mesto addio / rinacerbir col niego. petruccelli della gattina, 1-2io
pelle di serpe squamata di crisolito / e col tuo ventre roseo, niellato, di
le carte su le stampe di rame col torculo. baldinucci, 1-3: era solito
uiscardo vivessi, che 'l mio corpo col suo... morto palese stea
niente. moretti, 9: vive meglio col suo niente / il buon uomo che
. betteioni, iv-23: cercava soddisfazione col dir male d'ognuno che niente niente
oppressione dei problemi interni, forse concluderebbero col non farne di niente.
per bere, quando così poca acqua bevendo col pugno, ne scampò cotanti. boccaccio
. = deriv. da nietzschiano, col suff. -esimo (o -ismo),
= deriv. da nevo1, col suff. dimin. nievóso,
donzello nobile] fece con le labbra e col naso un certo niffolino, come mostrando
= deriv. da nigella, col suff. spreg. -astro, per la
costume di adornare le teste degli dei col nimbo sia derivato dagli egizi. s
di cui area è inciso un santo col pallio in dosso e '1 nimbo intorno al
tassoni, 4-11: il popol reggian col modanese / professava odio antico e nemicizia
nemicizia, / e avea contra di lui col bolognese / più volte unita già la
bevan acqua schietta / ed abbian nemicizia col bel tempo. 2. per
meno a nimicizie che abbia l'umido col secco, perché non mancano esperienze dimostranti
certa non so quale amicizia o nimicizia col veleno. 4. ant.
. non solo in diffidenza ma in nimicizia col re. -per nimicizia: per difesa
, eccessivamente. beicari, lxxxviii-1-223: col mio parvulo ingegno ardito nimio, /
fame, non ha né amicizia né nimistà col palato. -figur. avversione,
de la singoiar nemistà che ebbe ella sempre col peccato mortale. 3.
nella forma: sospeso al corpo del sonatore col mezzo di figliuolo / come fortuna
adultero vergognoso? = da ninfa, col suff. dei part. pass.
non ci sembrava probabile che i suoi rapporti col socialismo si limitassero a qualche relazione amorosa
. = denom. da ninfa, col suff. dei verbi frequent. ninfentrìa
cate di quella roba, che fu cotta col fuoco del ninfèrno e ne fu cuoco
che per tu farai bene che tu col tuo diavolo aiuti a attutare la rabbia al
la rabbia al mio ninfèrno com'io col mio ninfèrno ho aiutato a trarre la
ateniesi, che contenti della lingua imparata col ninna nanna deridono i malparlanti lesbiani, che
per la forma insuperabile, ma che col dramma ci hanno proprio poco o punto
, fare la ninna nanna: addormentare col canto un bambino cullandolo. note al
si passò tutta la notte costà, col tirreno che ci cantava la sua ninna nanna
, cullare. fanzini, ii-687: col piedino nudo ogni tanto faceva andare la
dotta, deriv. da niobico], col suff. che indica i sali a
rapporti di affinità o parentela d'acquisto col nonno o la nonna oppure con lo zio
croce, iii-27-265: la scienza naturale, col suo complemento di matematica e meccanica,
di firenze, in vai di sieve: col pomino e col nipozzano, soprattutto col
in vai di sieve: col pomino e col nipozzano, soprattutto col nipozzano superiore,
col pomino e col nipozzano, soprattutto col nipozzano superiore, che, a differenza da
= deriv. da niquità, col suff. degli antichi astratti di origine
è il frutto chiamato 'nirabi 'col quale si toglie ogni sorte di veleno
nulla. lomazzi, no: col bichiero in mano, / nireg facendo ad
è valido quello che non sia segnato col suo sigillo. = voce turca.
, il niso per bilanciarsi del tributo col contrabbando sarà come il quadrato del valore
per tralice, ecco davvero il pianeta col suo anello. sembrava un gingillo, una
nitido del mattino veggonsi sporgere dall'allineamento col loro verde vellutato di ombre profonde sul
d'annunzio, iii-1-144: ella appannava col suo dito l'oro delle medaglie siracusane
la donna racconta queste cose serenamente, col suo linguaggio nitido, asciutto, pulito
crescente prosperità. idem, iii-2-140: col demolire le imposte del tabacco e del lotto
del 12 del corrente continua a sorprendermi col nitore della sua scrittura. algarotti,
, 1-x-84: faccia il walter di rispondere col nitore della edizione al nitore de'versi
, deriv. da alenile], col suff. -ene. nitrammina (
di idrogeno, legato all'azoto basico, col gruppo nitrico. = voce dotta
della dodecandria monoginia di famiglia indeterminata, col calice cinquefido, corolla di cinque petali
o per unione di un radicale acido col residuo no3 dell'acido nitrico [nitrati
deriv. da nitt [icd \, col suff. -aio, che indica i
fertilizzanti. = da nitratol, col suff. dei nomi d'azione.
è di colore grigio lucido, si taglia col coltello, è solubile nell'acido nitrico
e 250 di ossigeno in volume; riscaldato col carbone a color rosso si scompone dando
di materie animali s'appropriano spontaneamente o col tempo i nitrati di calce, di
deriv. da nitr [osò \, col suff. -ito, che indica i
, deriv. da nitrito! 1, col suff. -oide (gr. -oeisfc
piede al fianco, / l'animisce col cenno o con la voce / il caccia
pinto dal caldo el quale s'accende col zolfo e mantiensi nel salcio genera tanta furia
ne'mucchi el nitro, ove col tuono / il fulmine è sopito, /
deriv. da ald [ol] col suff. -ano. nitroàlcole, sm
dotta, deriv. da nitrolico], col suff. -ato, che indica
dotta, deriv. da nitroderivato], col suff. -ico, che indica
voce dotta, deriv. da nitroso, col suff. proprio dei radicali chimici.
voce dotta, deriv. da nitroso, col suff. -ito, che indica sali
deriv. da nitr [ogeno \, col suff. che indica i sali privi
, nictàre 'battere le palpebre ', col suff. dei nomi d'azione.
sola è la gran nuda vera / col suo cinto del pel d'acqua opalina /
in una irraggiungibile alternazione di presagi, col vento alto, freddi sbrani d'azzurro
, nobilita il frontispizio del suo libretto col titolo di 'nuovo segreto per 'ec
sarà caro; quando no, aiutisi col disegno. galileo, 3-1- 421
/ non bimbi no, ma pur col pelo in mento, / perdonsi a
di celesti numi. foscolo, ii-81: col ferro no: colla notturna frode /
arricchirlo, ma per mostrare un'attenzione col servirlo di qualche frutto del paese
no interno, che ci fa insaziabili col nostro stesso essere, non si lavorerebbe,
ignobile / che si renda incompatibile / col dover, coll'equità? mazzini,
2-434: francesco,... col suo raro, ma nobilissimo esempio,
estate / su gioconda foresta a par col giorno / nobili damigelle. f. f
non portano più il nobile manto tradizionale col velo nero, dalla metà del viso in
vengon ratti e bacco e venere / col gentil fanciullo amor, / di veder
fossero state le pitture d'apelle contrassegnate col 'fece ', non avrebbe avuto
magisterio nobile e mirando / che ti farà col putrefatto sangue / de i morti tori
nel 1764 e ripristinata da pio vi col nome di accademia ecclesiastica pontifìcia, aperta
la ciurma e i soldati, e col diritto di conferire le cariche subalterne.
ricordi ancor m'ascolta / dire, col nome di montereale, / i miei
, un po'sale e s'illumina col sorriso di facciate nobilissime. montano,
ricchezza di apparato e, anche, col concorso di personaggi ai alto rango (
..., raddoppiano i tesori col traghettarli. bellori, ii-67: dall'altra
, 3-213: un'aiuola di salvia spiccava col suo rosso vivo; da un lato
v-1-328: i convittori eran chiamati col titolo nobiliare della fami glia
, nobilita il frontispizio del suo libretto col titolo di 'nuovo segreto per'ec.
reali, tuttoché i grammatici vogliano nobilitarle col nome di certe figure scolastiche, che potrebbero
figuri, ch'egli si studiava di nobilitare col nome di 'ferdinandei '. tecchi
nobilitare), agg. divenuto nobile col conferimento di un titolo. caro
è grandemente nobilitata [la similitudine] col proseguimento di essa fino al restar spogliato
= denom. da nobile, col suff. del part. pres. dei
veduto la bontà dell'animo suo nel portarsi col tasso sì nobilmente, non ostante che
tutti in festa e in riso / col ridir sì nobilmente / ciò che vide ne
ed accende e sprona alla virtù cosi col timor d'infamia, come ancor con la
ombra, che si propagava per generazioni col possesso di beni e si denominava
cerimoniale e di etichetta specie nei rapporti col sovrano e con le autorità civili e
, 1-7-46: costor... col loro studio e diligenza diedero alla volgar
in casa coll'illustrissimo signor cesare, col signor francesco tossi- gnano, nobiluomo bolognese
-cazzotti delle sante nocche o nocca col petto o con lo stomaco sempre in
barbon filato a rocca / fra'crocioni spolvera col guanto. lippi, 2-9: dopo
a vite, / e la nocca col petto sempre in lite. note al malmantile
mostra che le nocca sieno in lite col petto, mentre non cessano di perquoterlo
sovrano, / quasi rigido pel, col guscio verde / s'attraversa di nocchie
nocchia dove il famoso pittore l'avea colpito col famoso gelsomino. = voce
, 14-45: in terra era il nocchieri col padrone / che per andare non avean
sceso a tradire palinuro mandandolo in malora col timone spezzato. e le onde,
. boccaccio, vii-io: quel dolce canto col qual già orfeo / cerbero vinse e
nocchiero, il duce e il capitano col cui favore io spero di venir al
come da sirena incantate, sono state col loro nocchiere riversate da lucifero nell'ondoso
possa e sappia e possa volere, col remo in mano, studiosamente operando, du
longo, dritto e sodo, / col bel gambo nochieluto. -sm.
leggevi buccia buccia. e'bisogna penetrare col succhiello al midollo in su questo autore
arbori nodosi. tolosani, 1-1-51: col baston, che par di pino un
: poi tolli del detto gesso, e col detto pennello di vaio alla parte che
dànne una volta o due, stropicciando col dito su per la detta impronta, e
correva incontro; e via di galoppo, col pugno in aria, stretto, nocchiuto
d'annunzio, iv-2-961: lunella accompagnava col cenno del capo chiomoso la rimatrice improvvisa
la palma] del mese d'ottobre col seme ovvero co'noccioli de'datteri,
ostruzioni che diventano noccioli e scrirri col tempo. un'argomentazione, di una
, un'altra lo più metallico, col quale costituisce un congevolta appariva, anima
con quell'istesso aceto macinarla nel mortaio col pestello, sicché ogni nocciolino si disfaccia
ribadendoli nella memoria quello che m'insegnava, col solito metodo, cioè a forza di
alle noccolate; farei volentieri alle noccolate col destino. = denom. da
e bluastro al tempo della maturazione e col guscio osseo, bivalve, contenente il
(53): qui ricomparve lucia, col embiule così carico di noci che lo
elmetto, / sì che la noce divise col mallo. buzzi, 142: il
[la donna] fattasi tutta bella col liscio e bambacello, mettendosi in bocca alcuna
muoverlo in qua e in là, col volto tutto strizzato. -apofisi del
. la noce è tutta d'un pezzo col quadrante. -in un fucile,
, di piccole dimensioni e si pescano col rastrello durante tutto l'anno in fonaali
arrecata offesa. -mangiare le noci col mallo: v. mallo1, n.
mangiare in una casa neppure le noci col mallo: v. mallo1, n.
le noce, / che insieme è nato col tuo gaudio il pianto.
io: la soma de le nocielle col guscio, vj denari kabella e passagio vj
. cariteo, 38: la fredda gelosia col van sospetto, / le speranze e
salvini, 48-51: fenonte in pria col sol per tutti i segni / dello zodiaco
perché con isnervar affatto la ragione e col sostenere fa sua favorita massima che s'
o, 2-1-185: l'angel nettunio col tridente in mano / andava intorno e gli
frutti secchi o verdi non è nocivo col bere. -velenoso, tossico.
erbe non più vegetanti rimaste umide e rinchiuse col calore estivo possano concepire qualche fermentazione,
= deriv. da nodo, col suff. dei nomi d'agente femm.
dal lat. nodàre 'annodare ', col suff. dei nomi d'azione.
= denom. da nodo, col suff. dei verbi frequent. nodèllo
manco pericoloso, perché questo si tira col nodello della mano, e però viene
loro, l'uno non aggiustasse all'altro col dito il sellino delle lenti sul naso
: 'nodo di gancio ': quello col quale si ferma una corda all'anello d'
, 573: 'nodo di intugliatura', quello col uale si uniscono per unione passeggera due
, 573: 'nodo di ormeggio': quello col quale si legano le gomene alla cicala
risposta che si fa parlando. quello col quale una corda si allaccia sopra un'altra
liberazione diventi più presta legare le ferite col nodo d'èrcole. et e'cinti
e dopo alcun tempo nello stesso palazzo col chiarini un'altra, e v'espresse alessandro
se non sciolto il nodo gordiano, col mio decisissimo * no '. oriani,
. azione che l'attaccante compie bloccando col guantone sinistro aperto il bicipite destro dell'
lirica, 'gorgon ', fin col mistico titolo, non desse il nodo
quello. guerrazzi, n-i-45: col valentino il nodo non giaceva mai nel farsi
/ che unisci al padre il figlio / col nodo dell'amore. -comunanza
distrinse? pulci, 7-75: tòrnati col tuo popol saracino, / e 'l nodo
ad ogni poco della sua lunghezza è intraversa col nodo che la rende più forte.
essi appaia che si annodi l'eclittica col detto circolo mentre che quello sega.
è quello a cui giungendo il pianeta col suo moto secondo l'ordine de'segni entra
dalla piantagione sia ben riuscito, debbonsi col pennato mondar dai nodi le bacchette alla
28-183: si buttava quasi in terra, col viso tra le mani rilevate da nodi
sotto fidati ripari,... col fuoco arsero la porta e co'pali scassinarono
in quel tempo alcuni tali che cantavano col nodo alla gola le lodi del serafico e
era del nodo. -essere legata col nodo gordiano una cosa con valtra:
può dir veramente che venghino legati insieme col nodo gordiano. -essere più
cor gli tornava / gli atti gentili col vezzoso modo, / e ta'pensier al
otterrete dubbi e difficoltà: troncate il nodo col fare. -tirare molte fila a
che se una cosa è vera, col tempo si scoprirà. guerrazzi, 5-1-170
-insegnare al sarto a fare il nodo col ditale al dito: insegnare ciò che
gli arbusti farebbero di meno dei cartelli col nome latino, attaccati a un nodetto
bravura / si spinge sotto e aggrappasi col paggio. c. boito, 31:
seme / di cadmo chi gli infranga col nodoso / rovere l'osso delle tempie
un bratto uomo vestito da donna, col suo grande corpo sconquassato, troppo largo
roberto, 3-258: afferrato il forbicione col pugno nodoso, dava adesso gran colpi sul
cardiache atrioventricolari dei neonati, e scompaiono col progredire dell'età. -noduli di aschoff
'noema ', il quale dichiara col dire: 'hoc nomine donarunt ea auae non
intitolato 'domus aurea 'fu motteggiato col dire: 'roma domus fiet, veios
b. croce, ii-5-16: col contrapporre la conoscenza intuitiva o sensibile alla
noialtri. -posposto al verbo nelle costruzioni col ger. e col part.,
verbo nelle costruzioni col ger. e col part., nelle prop. interrog.
nui. magalotti, 20-244: lo chiamo col nome francese, come quello sotto il
. quindi il me si confonde sempre col noi e l'egoismo privato più non
ardente sole ingannano la lor noia col rozzo ed agreste cantare. tasso, 3-4
forse d'esser nomato sì oscuro, / col pugno li percosse pepa croia.
si vede eh'all'astuto gatto / scherzar col topo alcuna volta aggrada; /
animali aspri e noianti / che ferian col morso e con gli unghioni.
e'non creda / che il lione col giglio / potesser mai noiar la mia
m. adriani, iii-91: sperava col travagliare i re dell'asia e noiare
io l'avessi voluta fare di proposito col suo esordio, colla sua proposizione, colle
sue prove, colle sue rifutazioni, col suo riconto o epilogo, non sarebbe
è egli vero, o cristiano, che col consorzio del peccato ti riuscirà noievole l'
e insofferenza con il proprio comportamento, col modo di fare, con un atteggiamento
noioso, / a voi signori miei, col canto mio: / bever non deggio
vuol del maggior toscan far paragone / col poeta novel che più noioso / ha il
che maggior martire / mi cresca ognor col pensier amoroso, / il qual al fin
noiosa inesorabile e superba, / amor col rimembrar sol mi mantene. roverbella,
fronte. b. corsini, 56: col tuo canto soave, al rozzo
fia piana. atanagi, xxxvi-165: egli col capo chino, con le curve /
faccia. chiamasi così perché può comunicarsi col tatto o perché toccandola si accresce
giunto che fu entrarono i tre, col camerier di philotheamone, in un cocchio
, accese un buon fuoco, sviluppandolo col fregamento di due legni secchi: operazione
si rinselva. govoni, 440: col cuore della rondine più nomade.
più d'ogni altra a compiere, col mezzo dei suoi alunni, la riconquista
= denom. da nomade, col suff. dei verbi frequent.
. e letter. chiamare una persona col suo nome o in modo particolare
voce o per scritto, una persona col suo nome, un oggetto materiale o
il nome. rosmini, xxvii-359: col nome di concupi scenza noi
dritto, sicché s'accordi il nome col verbo e 'l mascunino e '1 feminino
gli appellativi si contano i nomi collettivi che col numero del meno significano moltitudine, come
il primitivo, il derivativo e, col derivativo, il comparativo, il superlativo
ha fatto venti volte / dar lettere col nome a'mulattieri / che andavano in là
spese che nell'infermeria si fanno e col nome suo sottoscriverle: altrimente cotali spese per
come / nel germano ancor vivi / col valore e col nome. matizoni, pr
germano ancor vivi / col valore e col nome. matizoni, pr. sp
d'essere annoverata fra li accademici arcadi col nome di aglauro. buonafede, 4-6
soldato pigliava all'entrare nella milizia, e col quale era particolarmente distinto. questi nomi
di battaglia s'intende oggi il soprannome col quale taluni autori o giornalisti sono pubblicamente
de'quali onorano il nome italiano e col bene operare e col ben patire. carducci
nome italiano e col bene operare e col ben patire. carducci, iii-4-16:
di dio, al nome di dio, col nome di dio, in nome di
a migliorare, fecero livello in perpetuo col predetto priore guidone. -nei
come la dicono. -al nome, col nome, in nome di buona ventura'.
a roma. gherardi, ii-90: ora col nome di buona ventura prestissimamente cavalchiamo.
fabbricata a suo nome. -andare col nome, sotto il nome di qualcuno'.
un traffico, una bottega e simili col nome o sotto il nome tale o del
, e in sua vita / fece col senno assai e con la spada. romanzo
venendogli da ogni parte e lo strapazzo col quale ei parlava della sua persona e l'
tremila ducati d'oro, a dargnene / col nome del signor. -conoscere,
morto? -sotto nome di qualcosa', col pretesto, con la scusa di esso
per indicare l'inevitabile offuscarsi della fama col trascorrere del tempo. petrarca, v-i-m
è stato registrato nella nomenclatura politica italiana col termine di 'consorteria '.
dalla porta collina, superava l'aniene col ponte detto pure nomentano e raggiungeva nomento
avevano usato un tempo chiamare lui stesso col nomignolo di 'venezia 'tanto era fanatico
, 9-163: se la diceva poco anche col genero, che pure era un pezzo
una cerimonia e simili, per lo più col nome della persona invitata e senza spesa
bene occorre una maggiore quantità di moneta col medesimo valore nominale). -salario nominale
. = denom. da nominale, col suff. dei verbi frequent. nominalmente
né i barbari d'alcun'altra generazione col loro assalto. lud. guicciardini,
= deriv. da nominare, col suff. dei termini astr. di
antonio di meglio, lxxxviii-n-123: tutta col cuor rivolta al sommo sole / dicesti allora
, di concetti, ecc.; riferirvisi col nome comune che ne consente l'individuazione
tutto, dall'a fino alla zeta, col cuore in mano, come al confessore
e ignoti romani cominciarono a farsi nominare col famoso ratto delle sabine.
12. rifl. presentarsi col proprio nome, dichiarare le proprie generalità
i titoli (e in partic., col decreto del p. r. 29
nomi, io risposi che temevo, col divulgarne l'elenco nominativo, di fornire
o oggetto logico) di un'azione col verbo passivo. -in senso concreto:
d'una costruzione indipendente d'un sostantivo col suo reggimento, quel concetto principale sopra
, 1-i-65: poi che di quindi col piagato cuore partito mi fui, e sospirato
dovea essere. -indicato a voce col nome proprio. aretino, v-1-920:
, nominato su tutti i giornali, col nome suo su tutte le bocche ')
i nominati nell'articolo. -inserito col nome in un trattato, in un atto
cose chiamarono le polpe delle gambe nostre col nome d'utero o di ventre.
dalla carità della patria, ancora che col tacere e con molti altri modi facesse
in questo paese circa le medesime convenzioni col pontefice romano che ha il re di
-per nominazione, per via di nominazione: col metodo dell'elezione, mediante la scelta
, il quale, trovandola plausibile, eleggeva col consiglio dei pritani, che presiedevano in
dal tema di rpé7r
ai favore. cristoforo armeno, 1-299: col secreto con che gli altri vedea senza
egli avrebbe nella città di bologna insieme col libro fatte ardere tossa di dante.
prenda. guicciardini, v-59: perché col tempo e con la pazienza consumandosi gli
: domani tuo marito va in campagna col greco...: se dimani a
fan di state i cani, / or col ceffo or col piè, quando son
cani, / or col ceffo or col piè, quando son morsi. idem,
nome significa per noi e per altro col solo risonar delle sue due sillabe,
al numero degli atomi di carbonio), col suff. degli idrocarburi saturi; è
al numero degli atomi di carbonio), col suff. degli idrocarburi saturi; è
deriv. da non [o], col suff. degli idrocarburi saturi; è
deriv. da nonar ^ ò], col suff. degli acidi carboss ilici.
voce dotta, deriv. da nonano, col suff. dei radicali idrocarburici monovalenti.
deriv. da nonar ^ o], col suff. degli alcoli. nonanóne,
deriv. da nonan [o], col suff. dei chetoni. nonanta [
non e antigene (v.), col suff. aggettivale. non apprèso
vii-559: simil razza di gente si trascura col disprezzo e con la noncalènza si mortifica
valore aggiuntivo, premesso o in relazione col maggiore o più importante di due termini
brusoni, 1-34: teneva io nondimeno col pretesto della stagion vernale la faccia chiusa
deriv. da non [ano], col suff. degli idrocarburi contenenti almeno un
, in provincia di trento, col suff. dei minerali. nón
dotta, deriv. da nonilico], col suff. che indica i sali
deriv. da non [and \, col suff. dei radi cali
deriv. da noni \ e \, col suff. degli idrocar buri
dotta, deriv. aa nolano], col suff. degli idrocarburi acetilenici.
.. berta rossa. -nonna col ciuffo, nonna marina', nitticora [
[della nitticora] ': nonna col ciuffo, pavoncella di padule.
un bimbo o ragazzetto coll'indice e col medio non con tanta forza, movendoli in
infantile, passato nel lat. eccles. col signif. di 'monaca ',
non nasale, agg. fonet. articolato col diaframma rinovelare chiuso, in modo che
dovesse venire un maschio ed essere battezzato col nome del nonno morto e vivere e crescere
, passato nel lat. eccles. col signif. di 'monaco 'come
era sempre lì a frugarle le spalle col suo maledetto legno. verga, i-42
dell'ottava e il nono è rimato col secondo, quarto, sesto, secondo lo
si ripetevano sempre più spessi e finirono col guastare d'assai la nostra pace.
principe regnante. -ant. col verbo all'indic. dante, conv
piangendo e gridando, con le braccia e col petto dinanzi a esse si parava.
nel romanzo dei 'promessi sposi 'col dare rilievo alla sollecitudine morale che lo
., 4-11: ancora altro modo, col quale la ignuda gemma nel luogo dell'
dante, purg., 7-57: quella col nonpoder la voglia intriga.
: sentì dir non so che d'accordo col dormi. manzoni, pr. sp
cu- ranza nostra scemare e render vani col nonuso ed oziosi. bonghi, 1-198
in parecchie maniere. la prima si è col * non uso ultroneo \
r] / >tfl [t£0], col suff. dei terpeni.
ben pratici del norcinismo, che tutti col vostro paolo saprete distesticolare i preti.
più grosse. piove ne, 5-264: col. iqio compagno spiritista ho mangiato il
d'aver ammazzati, abbruciacchiati e raschiati col cultello i porci, gli finiscono di
il suo cammino diurno (si abbrevia col simbolo n \ è anche detto setten
nord ed est (e si abbrevia col simbolo ne). ulloa [
= denom. da nordico, col suff. dei verbi frequent.
= denom. da nordico], col suff. dei comp. del lat.
viva. = da nordico], col suff. dei nomi d'azione deriv.
e nord-est (e si abbrevia col simbolo n-ne o naìe). -anche
nord e nord-ovest (e si abbrevia col simbolo n-no, nno o nnw).
fra nord e ovest (e si abbrevia col simbolo no o nw).
,... e era più salsa col sueste che col norveste. gaiucci [
. e era più salsa col sueste che col norveste. gaiucci [g. acosta
viveva in tale stato (ora riunificato col vietnam del sud). =
[way] 'norv egia 'col suff. dei minerali; voce registr.
, / poiché all'impeto del foco / col suo peso norma fu.
assisa al suo fianco, assai parlavo col linguaggio dell'anima. mazzini, 40-240
a macchina: 'questa amministrazione, terminando col 31 c. m. il periodo
con leggiadria quel che non ha esaminato col suo discorso, ma udito nelle bocche
e per dare norma e regola agli altri col suo esempio. gilio, l-n-45:
potendo l'arco bh mai talmente crescere col crescere dell'angolo fcb contenuto dalla normale
= denom. da normale, col suff. dei verbi frequent.
composti isomeri) e valeriana], col suff. delle ammine; è registr.
, 81: come posso far pace col desio / o farvi tregua, poi ch'
dotta, dal nome del genere nosema, col suff. che indica uno stato patologico
dotta, dal nome del genere nosema, col suff. che indica uno stato patologico
-per estens.: che si rifugia col pensiero nel passato, che si rifiuta
con noi », concluse salvatore, col nostalgico pessimismo dei vecchi.
che tanto e per tanta parte finisce col farne un nostalgico, un conservatore, un
in piazza, quando mescolato il nostrale col sardesco e uando netto. macinghi strozzi
di una stoffa pesante color mattone, col bavero e i manicotti di pelliccia di
moderno con l'antico, il nostrale col forestiero. -adottato nel paese
e naturale, ma s'abbocca giunone col dio del sonno, a cui si
o scrive. carducci, iii-10-21: col confronto di ben settanta codici sì francesi
= deriv. da nostro, col tema dei comp. del lat. facére
di chi noi due sia figliolo, ella col mezzo del dado giare ', che
v. s. illustriss. e col nostro vocabolario. -con uso pronom
ufficiali correttori si debbino spesso aggregarsi insieme col nostro priore. alamanno rinuccini, 1-226
, 1-226: t'abbiamo eletto insieme col nostro reverendissimo arcivescovo nostro imbasciadore. bembo
inciampare e perdere il credito, altri cadere col viso in giù e perdere l'onore
m'incresce ch'abbiate fatta tanta sollecitudine col vostro fittaiuolo senza scrivermi prima una parola
'vociano'. g. raimondi, 3-11: col pascoli ci trovammo a fondare, nel
, 1-63: perdon se quel di su col nostro io mischio: / con la
costituisce il tema principale di solo col fischio. un discorso o di
di una parigi che si sentiva rivivere col costume antico. -figur. menzione,
altri, ha ripreso la somma decurtata col sistema della nota spese che per lui,
in stato che veniva punita col bando, con la pre
o notosa d'inchiostro e la stropiccia col sugo di quella midolla, si toglie
par che bruttura cognosca, / sempre col pezzo ne lieva la nuota. trissino,
(e nell'uso moderno è scritta col semicerchio sempre in alto e può essere
d'una febbre che mi venne addosso col freddo, facendomi battere i denti in
. firenzuola, 197: io ordirò col mio parlar festevole / varie novelle,
varie novelle, empiendoti l'orecchie / col dolce mormorio delle mie note. della
, 198: s'abboccò la prima cosa col nuovo re ed a note chiare gli
risposta porti / descritta, oimè, col proprio sangue in fronte, / e per
genere notacanthus (v. notacanto), col suff. -formis (da forma '
ferdinando o cosimo, confondendo la figura col figurato. = comp. dall'imp
la nuova arte dell'affetto tenera e soave col notaro di lentino, passionata profonda e
sublime con guido guinizelli imaginosa e filosofica col cavalcanti, tutta lirica e animata con
, talvolta in collabora zione col presidente del senato, a un ministro
abrusciando per non violar con le mani e col fuoco il suo nome reverendo, il
suoi il dolce con tamaro e tamaro col dolce. muratori, 7-v-351: potete anche
allora poi sia chiaro se da alcuni col ieroglifico o similitudine proposta giustamente venga l'
venti anni principio prima avrebbe / che col m. e col d. fosse notato
avrebbe / che col m. e col d. fosse notato / l'anno corrente
re, ciascun anno notavasi e distinguevasi col nome di que'consoli ordinari. bersezio
briga di copiare nella tua carta e col tuo carattere notarile questa lettera mia.
del trecento, che fa ai pugni col tuo stile e con la tua grafia,
universale con tanto strette e spesse pratiche col gonfaloniere; però fosse più cauto per
di massacciusset particolarmente notata pel calore col quale essa s'opponeva al nuovo ed insolito
cesari, iii-540: vien ora, col canto xxix, la notazione di un punto
degli stami, ed una drupa monosperma col mallo cartaceo e grosso perisperma carnoso.
molestia lei nella sua libertade lascino gioire col felice e eletto suo sposo, notificando
leggi né dall'uso, ma si lieva col solo voler del giudice che l'ha
che servono alla formazione de'caci, col numero specificato de'caci che se ne
che servono alla formazione de'caci, col numero specificato de'caci che se ne
, i-369: tanto gli pareva essere col core acceso d'avere di loro notizia intera
, 41: buono è avere amicizia col re e notizia con li prìncipi e domestichezza
riformata che ha fila in italia, e col quale bisogna ch'io mi ponga a
, 5-192: scorri, scorri pure col pensiero... per le celle,
un buon pavone / di sua virtù disputando col dente. lalli, 3-63: [
g. gozzi, i-22-145: col notomico ferro andiam: si vegga /
sieno causa di farti un pittore legnoso col volere che li tua ignudi mostrino tutti
malanno..., glielo descrivevo col linguaggio crudele del notomista e del clinico
. = denom. da notomia, col suff. dei verbi frequent. notomizzato
costumi acquatici, che nuotano in superficie col ventre rivolto verso l'alto e possono
in vano si vuol fuggire quest'obbligo col pretesto della notorietà. siri, i-550:
notorietà. g. capponi, 1-i-109: col dichiarare la notorietà della legge longobarda.
pur è bella, e specialmente quando col nome incatenata diviene verbo non senza grande
che a te è notorio) ricoveri col senno tuo e con la ricchezza della
contiene caratteri e figure de'patti taciti col diavolo. s. bernardino da siena,
e notosa d'inchiostro e la stropiccia col succo di quella midolla, sì toglie
acqui inferiori alle superiori, cangia la notte col giorno ed il giorno con la notte
lo cui meridian cerchio coverchia / ierusalèm col suo più alto punto; / e
la riva / cuopre la notte già col piè morrocco. petrarca, 164-3: or
l'oceàn la notte intanto, / e col suo fosco velo involve e copre /
la visione che l'aveva sconvolta sorprendendomi col capo nella cassapanca, lo capii più
divina ira di palla / al cacciator col cenno onnipossente / avvinse i lumi di
dopo la barbarica notte medioevale, comincia col secolo xi la storia del popolo italiano.
, errore che si verifica nelle rilevazioni col radiogoniometro, a causa della riflessione delle
grosse sopracciglia e un berretto da notte col fiocco in cima. cassola, 2-7