, e non si pretenda di sdegnarla col fare la ricolta delle foglie. paoletti,
può essere accettata puramente e semplicemente o col beneficio di inventario. -accettare un contratto
il trattario esprime la sua obbligazione, col vocabolo accettata... se l'uso
: l'accettazione del notaio, confermata col giuramento, nelle donazioni e cessioni fatte
prefetto] si dispose a volere accordo col legato, e per questo acchetò gli animi
. jahier, 85: sorto col mio acchiappafarfalle e tutti mi sorridono augurandomi
. piccolo passeraceo, noto più comunemente col nome di pigliamosche (v.).
lo zio masi, l'acchiappaporci, col laccio in mano; e il pollame
, con la molla a scatto, col pezzetto di formaggio secco, per acchiappare
[acchiavàccio). serrare un uscio col chiavaccio; chiudere ermeticamente. =
ciare), agg. chiuso col chiavaccio, serrato ermeticamente. negri,
soppestare, dividere alla grossa, sbriciolare col mazzuolo, o nel mortaio col pestello
sbriciolare col mazzuolo, o nel mortaio col pestello, qualche materia piuttosto dura,
, 7-869: le ha dovuto dare col piede, per giunta, una buona acciaccata
. de amicis, ii-687: rivedo col pensiero certi vecchi militi acciaccosi dell'antica
degli schioppi. idem, iv-2-1355: col comandante, tutto l'equipaggio s'è
esercizio sopra le piastre d'acciaio temprato, col macinta- toio d'acciaio, e poi
eleganza mendicata da'libri, che vengono col tempo a formarsi una certa disgraziata facilità
8: lo sole tutte le cose col suo calore vivifica, e se alcuna
; ma quando lo accidentale si riscontra col naturale buono, fa gli uomini perfetti e
uno accidentalissimo e per niun conto connesso col suo carattere. foscolo, v-93:
parte del semiditono invece della maggiore, col mezzo de'segni accidentali diatonici.
si è che il suo impareggiabile oriolo col cuculo... in due anni
forma acciocché). affinché (costruito col congiuntivo). compagni, 1-4:
t cong. finale. affinché (col congiunt.). tesoro volgar.
verga, ii-494: e la raggiunse col fiato grosso, cacciandole una manaccia sulla
argentata, conosciuto sulle spiagge dell'adriatico col nome di sardone, differisce dalla sarda
ruota dell'arrotino quando egli l'accocca col tagliolo. 2. adattare a
e quando si accoccolava infine sul ciglione, col fiato ai denti, cacciandosi colle due
nieri, 182: si mette giù accoccolato col sedere in terra, e colle braccia
8-104: chi stava in piedi appoggiato col fianco a un albero, altri accoccolati
. pulci, 6-8: fecesi incontra col viso modesto, / con accoglienza sì leggiadra
/ vita con l'acqua a chi col ferro uccise. alfieri, 5: in
'compagno di via ': (effusa col cerimoniale liturgico. cfr. rubano mauro
3. fis. che varia col tempo, relativamente all'istante di cui
è più facile, e più sicura col ferro attuale, che co'fuochi morti.
: il progresso dello spirito si attua col risolvere problemi nuovi. idem, iii-23-39:
, l'attuazione di essi si fa solamente col risolvere problemi individuali. idem, iii-23-7
chiamati. bembo, 1-53: ci tiene col piè attuffati nelle brutture terrene in maniera
priori, per piacere al popolo, scesono col gonfalone in piazza, credendo attutare il
367): tu farai bene che tu col tuo diavolo aiuti attutare la rabbia al
, ebbe per male ed ebbe parole col dus namo. salvini, 39-i-39: iddio
cureti furon que'sacerdoti armati, che col battere dell'armi attutarono i vagiti di
dar tempo al tempo, e che col tempo appoco appoco si attutisse, e si
gli possa ricevere. garzoni, 1-745: col berettino in testa che pare un mariuolo
, e l'augellesco / gozzo col capo... son portati / in
: ora anche il collo e il capo col becco, anche la coda e le
la pernice / con la rete e col can tosto si prende. metastasio, 1-10-81
al nido / la pargoletta prole / col cibo a ravvivar. alfieri, 11:
aùyy) 'raggio, luce '(col suffisso -ite), per il suo
le forze s'augumentano in due modi: col propagare il suo e col tirar a
modi: col propagare il suo e col tirar a sé l'altrui. campanella,
siano cavati et consumati, si veggono col tempo rifarsi et augumentarsi. non cresce una
materia, usa la natura per istrumento, col quale muove la materia e formala:
allora avvenne che l'augure tagliò la pietra col rasoio. varchi, 23-61: neo
dì cadde uno scudo di gesso dipinto col giglio, ch'era commesso sopra
baldini, i-778: l'aula magna col teatrino fra due colonne. 2
giacomino pugliese, ii-127: aulente rosa col fresco colore, / che 'nfra l'altre
donna, che 'n m'ha sigurato / col su'aulente flor che m'ha donato
aulete /... / col duplice flauto accompagna / la strofe e la
: poi voci / alte destò l'auletride col flauto / doppio, di busso
aumento. 2. ling. prefisso col quale si sogliono formare (in sanscrito
cui il ted. mod. elle) col senso di 'avambraccio '(e
comp. da aur [ico], col sufi. -ato. aurèlia1,
, i-5: ur tando col capo nella parte più debole dell'aurelia,
[streptomyces] aureo [faciens], col suffisso -micina. àurica,
, credo, mandò una tenuissima voce col suo scatto il meccanismo prestigioso del tassametro
l'arancione, il giallo (uniti col bianco e l'azzurro). alfieri
si sporge nel raggio radente del mattino, col divampo felice dei suoi capelli d'aurora
fuori... prima le armi ostili col favore delle ausiliarie, indi queste altre
. maria ausiliatrice: titolo della madonna col quale si esprime il carattere di mediazione
panzini, iii-500: c'era un gentiluomo col naso aguzzo, abito austero di velluto
v.]: coll'ingegno e col nome illustre si fece autenticatóre di menzogna.
. l'autenticare; l'atto legale col quale un documento viene reso autentico,
: supplico l'eccellenza vostra a rimediarvi col mandare a roma il suo consenso,
rassomigliava: vestiva da signora e lavorava col contadino: coi capelli troppo neri e i
siciliano autentico fin dalla culla, siciliano col certificato di nascita. moravia, viii-114
l'autista con una divisa color nocciuola e col berretto in mano mi attendevano.
alvaro, 9-507: guidava la sua auto col piglio negligente e virile che le è
: un semplice tedesco fanfarone, infatuato, col secolo suo, di mania autobiografica.
filos. l'atto, il processo col quale, in piena autocoscienza, l'io
procedimento (nelle costruzioni delle artiglierie) col quale si ottengono bocche da fuoco ad
avv. di propria mano; col procedimento dell'autografia. autogràfico, agg
nel suo album rilegato in velluto violetto col taglio dorato. tombari, 3-216:
alla variazione del flusso magnetico concatenato col circuito e dovuto alla stessa corrente
: sostituì l'improvvisato commercio dei lupini col noleggio di un pianino automatico. vittorini
, da automa [ton \ col sufi. -tion. automedónte,
: spirava dal contegno di lei, col linguaggio ritrovato, una patetica autorità virginale
, vescovo di fiesole, disputando un giorno col piovano arlotto del maligno peccato era l'
i-96: la quale città, confederata col re di napoli e co'fiorentini,
9-189: dipingeva... un ceffo col pugnale tra i denti, un
civile, 2683: devono essere resi pubblici col mezzo della trascrizione... gli
dal senso dell'autunno della sua vita col marito che lavorava in altra città.
4-279: incominciava ad asciugarsi le mani col grembiule e gli occhi all'avambraccio.
, in rivolta con la tradizione e col più recente passato. panzini, iii-807
ma il modo trovato da lui, col quale egli si ricuopre, è falso e
tempio per franchigia a'ribelli e fuggiti col nome del dio asileo, vi accettaron
un picciol marmo; / che se col tempo fossi ito avanzando /...
(150): e poi che col buon vino e con confetti ebbero il di-
ai quali parrebbe di toccare il cielo col dito, se una minima parte de'
lodo coloro e quali costumano e figliuoli sofferire col capo scoperto et il piè freddo,
e immediatamente si ricordò d'essere partito col serbatoio semivuoto. fracchia, 554:
, 3-5: cominciò [lutero] col fomento de'suoi superiori ad invilirle [le
ti debba ubbidire, se noi percuoti col prezioso flagello de gl'indorati remi.
moltissimo nostro ella è sempre stata avara col pubblico. d'annunzio, ii-626: e
gioberti, ii-228: la monarchia si connette col dogma dell'avatara e col sistema dell'
si connette col dogma dell'avatara e col sistema dell'emanazione: il principe è
10-40: l'angel che venne in terra col decreto / della molt'anni lacrimata pace
genere delle noci, le quali innanzi col nome della patria loro si domandavano * abelline
intento a farti archi da saettare / col legno della flèssile avellana. tombari, 2-
nessun altro potesse arrampicarsi. le noccioline col vento facevano tin tin come tanti campanellini
: quando tu ti rizzi su, segnati col segno della santa croce e divotamente dì
intuonò il rosario, le avemarie si seguirono col loro monotono brontolìo. nieri, 39
figlio, / ch'avrai dal ciel col cenno e con la destra / non sol
). monaldi, i-341: punirono col fuoco le dette case, ove non
bambini... avevano da fare col più crudele di tutti gli orchi. carducci
questo narses ancora ebbe battaglia in italia col re de'goti. idem, 7-103
essa riceve la lettera ed hanne consiglio col fratello. leggenda di tobia e di
in luogo di vi è, costruito col plurale, e preceduto dall'inutilissimo egli
di quella sorte, l'avesse proprio davvero col povero filatore di montagna. panzini,
): questo arcivescovo non ha che fare col papa di roma, ma è sottoposto
che cosa ha che fare l'orso col leone, e poi in camera di s
quelle dell'umanità oltraggiata, non finiscono col farci su il solito sonnellino; e
averni e stigi / n'han segnati col sangue alti vestigi. d'annunzio, iv-2-
paoletti, 1-2-88: si governano col mosto cotto e ben caldo di averusti
nascosto dietro l'uscio, ansioso, col cuore che gli martellava, spiava avidamente.
o a persone a terra; il gettarsi col paracadute da un aereo in volo.
comp. da a-privat. e vitamina, col sufi, medico -osi. avito
. -lettera avocatoria: avviso col quale un governo richiama in patria i
in alto, flessibile, appuntito (col quale può scavare nel fango),
più giovani (sottoposto a imbiancatura, col tempo ritorna giallo); se ne
chioma sua bionda il campo adorno / col rastrello d'avorio ara e coltiva. parini
quando mi vedevo fra tanti armati e col fucile in mano, mi sentivo avvampare il
con li taciti sermoni lusinghevoli, ora col morbido toccamento delle mani, ora con
aspido lo saggio sì appella, che col vedere awenena. arrighetto, 248: colui
. e rovinano ogn'altra melodia di tuono col quale si congiungano, e però tutti
effetti dell'avvelenamento; intossicato; ucciso col veleno. seneca volgar.,
qual cervo ferito di saetta, / col ferro avvelenato dentri al fianco, / fugge
quindi riuscì sopportare l'avvenamento, e col mezzo delle pompe in esito ripetuto, riuscì
era poca, i cittadini aver fatto col poco; or ch'ella è magna,
provinciale cogli sfoggi, colle galanterie e col farsi corteggiare dai più avvenenti damerini.
lor vaghezza e leggiadria; / anzi col tempo avien che 'l volto sia
più che intime. stile che avventa col colorito, coll'agilità e risonanza de'
la certa e soprastante rovina, che col metterci avventatamente alla morte. 0
l'idea di rappresentare i suoni vocali col mezzo de'punti e (alieni affatto e
una pellegrina ed attivissima agrezza, mescolato col sugo della pianta fermenterà. romagnosi,
pascoli, 302: il fanciulletto dorè / col flauto verde annunziò l'avvento / dei
, che guadagnaro dentro un anno, col vero in bocca, assai più di
portante, vestito completamente di nero, col viso raso tinto da quell'inesorabile riflesso che
tenerle ben rinfrescate, frugali nel vitto, col procurar loro la pastura d'erba magra
mare, l'entrata nel porto esotico col fragore di metalli e di grida,
provinciale cogli sfoggi, colle galanterie e col farsi corteggiare dai più avvenenti damerini.
dov'è l'uomo così avventuroso, col quale io degnassi di cangiare questo mio stato
in questo libricciuolo, ch'ei scrisse col presentimento avverato della prossima morte, trasfuse
corticelli, 1-132: l'avverbio opera col verbo ciò, che l'addiettivo opera col
col verbo ciò, che l'addiettivo opera col sustantivo, cioè spiega, e fa
così detto dalla stretta relazione che ha col verbo) è quella parola indeclinabile che
masticatura. bartolini, ii-113: si incominciò col domandarle il valore dell'avverbio « pari
non mi potè né coll'asino né col mio cavallo ritenere, come colui che
cavalcanti, 142: io vi lascio col più magro avviamento che niun altro mercatante
estremità... non vorrei, col serrarle queste porte, obbligarla a tornarsi
porte, obbligarla a tornarsi a mescolar col sangue, dal quale s'era avviata
lo schieramento, si portano a contatto col nemico, in previsione dell'attacco.
(168): essi, avvicinatigli col lume, il domandarono che quivi così brutto
, 38: la campana, / col vento, or s'avvicina, or
un nomignolo spesso ingiurioso o avvilitivo, col quale erano conosciute in città più che
quale erano conosciute in città più che col vero nome.
rose. de marchi, 135: col libro delle preghiere aperto nelle mani,
. avvinare, tr. sciacquare col vino. pascoli, 477:
, i-391: i professori filarmonici avvinati, col cappello in capo e occupati in continui
, 8-596: con la tiepida neve e col viv'ostro / de le sue braccia
, 21-73: rimbalzo sull'alto / avvincolato col niente. slataper, 1-115: c'
a. pucci, ix-360: col braccio manco awinchia la scrittura / perché
rimasta ritta accanto all'uscio, col suo ombrellino fra le mani, come se
faccia secca e i capelli bianchissimi, col lungo vestito nero, non poteva scrutar
di comunicazione, di coordinamento delle navi col comando). -avviso scorta:
di testa e compiendo una rotazione a vite col corpo teso. * avvitare1,
: virtù diversa fa diversa lega / col prezioso corpo ch'ell'awiva, / nel
che facevano sdrucciolevoli gli scogli dappiede, col verde vivo avvivavano il luccicare de'fiori
zucca avvizzita. stuparich, 2-319: col viso sempre chino, la fronte aggrottata,
sasso, ch'elli ha roso, / col corso ch'elli avvolge, e poco
io, cioè far danari di libri col venderli. 15. rifl.
ch'ambi in un tempo il suol presser col fianco. redi, 16-iii-381: nella
. ant. avvolgimento; il legame col quale si avvolge un oggetto.
mille avvolte ombre e richiami, / col fresco rezzo del terren. cattaneo,
1-36: stava appoggiato allo stipite, col fazzoletto avvolto attorno al capo, e
alla filosofia. dclcdda, ii-325: e col cuore gonfio e l'anima avvolta d'
ugurgieri, 203: uno grande avoltore col becco unco, guastandoli il fegato immortale
volo e salgono al sommo e poi discendono col becco al vento e s'aggirano spiando
. papini, 1-225: un giovanottaccio biondo col grembiule turchino avvoltolato attorno alla cintola.
a-privat. e xeroft [almina] col suff. -olo. azadaracht (azédarach
comp. di azo- (da azoto) col suff. -ina. azionale,
, comp. di azo [tó] col suffisso -ico. azòlla, sf
maglia, / con l'azza e col pugnai far la battaglia. casti
, mordere con accanimento. - anche col pron. reciproco. -anche al
casa del fabbro; poi tornava indietro col batticuore. paolieri, 2-167: non
; e questa idea si può significare col semplice giuoco di fortuna. palazzeschi, 4-245
esser stato un'ora a quattr'occhi col dottor azzeccagarbugli,... l'
« unità » azzuccata sul greto, col padrone in ginocchio che ringrazia la madonna.
sopra la tavoletta, ed azzuffandoli insieme col pennello,... contrafaceva il
. 5. locuz. -azzuffarsi col vino, con i bicchieri: bere
: tu ti sei talvolta azzuffato un po'col vino, che sai quanto ei ti
sale e più azzurreggia, quasi per accordarsi col verde de'monti. carducci, 861
l'aere azzurrino. verga, i-85: col sigaro in bocca, le mani nelle
. da azzurro (per il colore) col suff. -ite. azzurro,
e bruna. idem, i-194: diedi col naso [un urto] ne'piedi
sempre la s avanti al b pronunziare col suono più sottile e rimesso. puossi
di fungo, o a torta col vuoto in mezzo), e, appena
risposta egli era sempre in ufficio, col mio babau e col segretario. nieri,
in ufficio, col mio babau e col segretario. nieri, 391: era un
del mastro di cappella ch'egli cantava col naso. lippi, 5-1: e'ci
che vi stettero come una coppia di tortore col capo sotto l'ascella. ojetti,
9-365: si vede avanzare e andare via col suo passo quasi infantile, forse per
per ingegnosi coll'inventar opinioni nuove, col fabbricar dottrine babeliche. cesarotti, i-106
cutrettole] vivono molto bene, nutrendole col pastone da rusignuoli o con la pasta
o fatto lesso, o fatto in gratella col tremarino,... manda un
il sacchetto del fieno, ho udito salutare col nome di violino il vecchio fiaccheraio nell'
, / e restavagli a ber poi col finocchio. idem, ii-182: costui
l'aria e tutte le vie col fracasso e la pompa delle carrozze, e
ora che la guerra t'ha invaso col suo fiume d'armati, perdesti unità
baccare2, tr. dial. schiacciare col piede. = voce lunigiana e
(docum. intorno al 1080) col senso di 'giovane scudiero in attesa
baccelli. sacchetti, 209-43: sia col buon anno, s'io non conosco
una gamba e ora sull'altra, col berretto in mano. negri, 2-797:
piede appoggiati a pertiche lunghe; quelli col capo fasciato venivano avanti guardando dall'alto
terreno con un mezz'occhio arguto, col passo molle dei ballerini, e battendo
merlo che picchiettan la terra come due bacchette col tacco degli scarpini accollati precisi.
. cagna, iii-182: il direttore col braccio alzato pronto a staccare la battuta
la pellicola cominciò a raccontare, pulsando col battito di una bacchetta di orchestra,
era appoggiato al muro vicino a me, col cane alzato, mentre sopra una seggiola
per le bacchette: punire un soldato col farlo passare fra due file di commilitoni
fila a suon di bacchetta e animati col piffero, nei quali il valore è regolato
faccia al pubblico, gli diè col manico della frusta una bacchettata sul naso.
in toscana, abbacchiare dicesi delle frutte col mallo; delle altre bacchiare. né
. bastonata, randellata; colpo dato col bacchio. pulci, 7-33: per
in un campicello oblungo, due donne col fazzoletto in testa chine a raccattare i
difficile chiamare il bacchinone in casa e col pretesto di far la pace dopo la
4-149: come quando il beccaio percuote col bacchio la cancrena d'una carogna e
aveva alcuno / de'don di bacco, col mèl temperato / e spezie molte,
tappeti, presono i doni di ceres col liquido bacco. petrarca, 137-4:
delfico ordinò ad alcuni che invocassero bacco col nome d'hygiate, cioè di conservatore
pace in una tavoletta, sebbene sono col core pieni di rancore. filicaia [
mordeva, e traeva di calcio, col suo claretto brillante, gli fece sì
e per cui fa almeno le convenienze col chiavistello, baciandolo, e dandogli così
sufi.): costituiva anche, insieme col bacino, una misura per cereali.
= voce dotta, deriv. da bacillo col suff. -osi. bacillosparina,
nievo, 139: mio nonno ha ucciso col medesimo fucile ventidue beccaccini in un giorno
va oltre, cavaliere ardito, / col primo augurio della nostra gente, /
/ un paradiso di dolcezze care, / col neo sul labro, per prova non
. fogazzaro, 5-360: ella precipitò col viso sui piedini gelati della sua creatura,
, ma che si ripete all'infinito col profumo e la freschezza di un fiore,
eloquente parola. ungaretti, i-32: col vento si spippola il corallo / di una
38 (672): ne vennero poi col tempo non so quant'altri [di
il succio... ma, col sangue che questo baciozzo attira, vien,
verga, 2-329: elena diceva di sì col capo, cogli occhi, colle carezze
stimano l'andare colle trombe innanzi, e col baculo in mano, che n'abbandonano
sua madre, la tiene a bada col cipiglio. cassola, 2-265: parlavano ad
rinoceronte '; banda per incrocio col portogh. ganda 'rinoceronte '(di
feroce animale che dio criasse, che pur col guatare uccide: e non si può
leone, né uccello, che non confonda col veleno suo; e non fugge e
: badalischio è uno serpente che pure col suo sguardo uccide, e già non ha
, mentre i tedeschi aveano addosso insieme col visire il nervo delle forze turchesche.
, iii-155: noi stiamo qui col nostro comodo a badare o a far le
esanime seguitava a diniegare colle mani e col capo. ma il barone non le badava
laggiù sotto un olmo, la vacca col suo vitellino in disparte, nessuno li badò
che nell'orto stan zappando. / col pastorale, come una gallina, /
: una campana parla della cosa / col suo grave dan dan dalla badia.
), che disseccati entrano in commercio col nome di anice stellato (anche anice
. badilata, sf. colpo dato col badile; quantità di terra smossa con
trovò il buon uomo in mezzo all'orto col badile alla mano travagliar su la terra
piantata la vanga nella terra dello scavo, col badile stava ripulendo e squadrando una fossa
della tonda campagna, l'uomo al lavoro col badile, la madre al lavoro col
col badile, la madre al lavoro col bucato o altro, ognuno col suo proprio
al lavoro col bucato o altro, ognuno col suo proprio diavolo sotto il cielo delle
(no): quando si trovava col viso a una parete, e voltava,
punta, che sporgevan dalle guance, col mento obliquo. [ediz. 1827 (
quasi due metri, e robusto, col viso acceso, i capelli rossi, gli
: con lucidi rimandi nel gesto: col baffo, via dalla cruna, d'una
omone alto, grosso e duro, col mento pelato, con due baffoni grigi,
un po', si pulivano i baffoni col fazzoletto, s'aggiustavan gli occhiali sul
la finestra sul naso, così baffuto e col berretto gallonato com'era. dossi,
tre, alle quattro del pomeriggio, col treno... ». « già
già », dissi io, « col treno merci, nel bagagliaio...
e con gli utensili necessari. e anche col pane biscotto come quello dei marinai delle
marciava in uno o in più quadrati col bagaglio e coi viveri nella piazza. manzoni
. d'annunzio, ii-518: dorme col suo bagascio simonetto. bagascióne, sm
, perché volevano veder precipitare il tirannello col suo bagascione. bocchelli, i-308:
. = deriv. da bagassa, col suffisso -osi. bagattèlla1 (bagatèlla)
lunga parte con la valuta, parte col numero, i scuti d'oro (verbi
dal comune alla canonica, per intendersi col priore e col sindaco. viani, 10-203
canonica, per intendersi col priore e col sindaco. viani, 10-203: tutti
lassù, in una casa antica, col baglio (vasto cortile acciottolato) e un
di gennaio) entrava dalla finestra insieme col bagliore argenteo della neve caduta nel giardino
or questa or quella [mano] / col fonte di quest'occhi. tasso,
strada / del monte e della valle / col sacco su le spalle / bagnato di
sui marmi e la paglia bagnata, col capo sullo zaino, con le braccia
e la nipote scambiavano appena qualche parola col bagnino che accorreva ad aprire l'ombrellone.
impotenzia. firenzuola, 290: pria col sonno e poscia col bagno discacciata da sé
290: pria col sonno e poscia col bagno discacciata da sé ogni gravissima stanchezza
del paese / vi facessero il bagno / col sapone spumoso della luna. palazzeschi,
gonne corte, e giovanotti scamiciati, col costume da bagno legato davanti al manubrio.
esterni coll'acqua né di bagni interni col vino. sono diventato temperante e moderato
lo scemo rimasto impassibile, potette parlare col poerio e con gli altri [condannati
o_ simile. il bagnolo si fa o col tener sommersa la parte, quando ciò
parte, quando ciò è possibile, o col mantenerla bagnata, mediante una spugna,
fare evitare al primo il contatto diretto col fuoco. mattioli, 1-85:
in bocce d'oro e d'argento col cappello di vetro, e nel castello della
, ii-308: accendete i sarmenti; e col falerno / diamo la baia al verno
comprano. se l'avesse indovinato, col dire: l'andrà da baiante a
casti, 21-66: l'arte col tempo assunse poi la cura / di
tuba. / di quel che fe'col baiulo seguente, / bruto con cassio
segno dice: di quel che fe'col seguente baiolo, ciò è, col seguente
fe'col seguente baiolo, ciò è, col seguente portatore d'esso segno. belo
medesimo, nel quale la ragia si aggiunse col balanino... l'unguento di
significa tutto ciò che noi chiamiamo col nome di ghianda. = voce
firenzuola, 579: li orecchi, che col color si dipingon più simili a'balasci
, che si rappresenta in una loggia col baldachino, si potrà empir lo spazio con
riempiono del sussurrio dei morti / col balbettio dei grilli analfabeti / anche le
9-68: la voce già cominciava a risuonare col lungo balbettìo delle chiese.
capovergari della giustizia nuova. erano trascorsi col vento delle loro trombe, con le pernacchianti
sono dei baldracconi sfiancati, sanguinolenti, col tetto a pioventi, d'un color
; e mezzo il mar coprirò / col vastissimo ventre orche e balene. cattaneo
, con la sua fasciatura di balena, col suo tallone d'avorio. barilli,
, iii-3-73: se il caldo s'incontra col freddo in seno alle nuvole, non
arrivasse neppure, giacché vi arrivava col minimo movimento delle labbra, lasciando
ma lo sguardo del postino si incrociò col mio, e balenò questa domanda:
balenare. petrarca, 110-12: come col balenar tona in un punto, /
sanguigno, che più tardi ella si spiegò col crederlo un affiorare e subito di nuovo
saette le sentinelle abbacinate rimanevano di pietra col fucile inastato. gozzano, 884:
inasprendo la brama che non dorme / col baleno degli occhi e del sorriso.
balestra a staffa, che veniva tesa col piede per mezzo di una staffa;
della balestra. tommaseo, i-337: col suo desiderio inquieto di quadrarmi, di capacitarmi
inquieto di quadrarmi, di capacitarmi, col suo attaccamento di cataplasma, con le
ognun di loro... / sta col piè nella staffa / della balestra.
sta intento ed ascolta l'abisso / col fusto piegato a balestra. 3
, se poi mi dài 1 crostini col butirro! ». e lui me li
che ferir potea d'appresso, / balestrava col cui pallotte a lesso. monti,
nel salone degli esami dinanzi ad una tavola col tappeto verde. de marchi, 948
per via di stelle fisse o del sole col mezzo della bales triglia.
col martinetto, le palle di piombo..
). - nell'italia centrale (col nome anche di balestruccio selvatico) indica
, di trovare una balia di fuori col latte fresco...; sì che
trine e dai nastri d'una carrozzina col soffietto di pelle e le ruote di
ma è lor balia ancora, e col suo latte / le cresce, l'aumenta
: stava la dama in questo ragionare / col conte orlando, ed ancora seguia,
amici, uscì, e si mise, col suo codazzo, a girare attorno alla
ii-189 « anche voi in india e col mestiere di kipling avreste potuto quel ch'egli
io vorrei più tosto avere a combattere col re ulieno, che è tenuto il più
precedute ciascuna da un soldato del genio col fucile in spalla. boriili, 6-156:
-i). registrazione grafica cardiologica ottenuta col bali- stocardiografo. = voce
di paglia ben pressata in balle legate col fil di ferro, alla ferrovia. alvaro
istoria, che mi porge / di sfogarmi col canto l'occasione: / e fare
lo più a suon di musica, col corpo e le membra (specie con
scivolata in mare come un'anitra, col becco in aria, e ci sguazzava
vasco rientrò ballando un ballo pazzo, col viso e gli occhi da ebbro. pca
: significa tutto ciò che noi chiamiamo col nome di ghianda. ve ne sono
altro passeggia con la mantenuta, e briga col podestà perché induca i cittadini a invitarlo
leopardi, iii-393: una donna né col canto né con altro qualunque mezzo può
mezzo può tanto innamorare un uomo quanto col ballo: il quale pare che comunichi alle
e ricercar la cuccetta a due mani, col terrore che ricominciasse il ballo più indiavolato
, / in mezzo un cerchio saltar col cavallo; / quivi era tutto il
dei dieci di balia, 1-72: e col nome di dio entreremo in questo ballo
stavano a sentire, pigiate e immobili, col sole negli occhi, senza dar
, ritto vicino ai suoi calici, col capo inclinato e gli occhi socchiusi,
cane, ponendovi le foglie peste col sale. mattioli [dioscoride],
, si baloccava da mane a sera col suo bimbo. collodi, 287: la
domenica. sbarbaro, 1-188: oggi col nonno [i bambini] sono stati
condotta. casti, 13-7: cozzar col più forte è da balordo. parini
, 3-176: cominciò a praticare col pontefice, ch'egli desse sussidio
. crescenzi volgar., 3-7: col sarchiello e con le mani da tutte
era in italia d'appellare tuttavia gli austriaci col nome generale di tedeschi, e li
favelle. mazzini, ii-464: espiati col martirio gli errori di leghe e federazioni
[i due tomi] coll'esattezza, col sapore e colle grazie della nostra lingua
dei miei versi], oltre al mescolarmeli col bastardume, me gli ribattezzano a capriccio
ti debba ubbidire, se noi percuoti col prezioso flagello de gl'indorati remi. goldoni
-rar. al congiunt. esortativo, col valore deltesclam. basta! (v
bastivi sapere che in quanto alle speranze col cardinale sono andate a monte. alfieri
conclusione di un discorso o racconto, col tralasciare altre cose che si sarebbero potute dire
(da cui 'bastimento ') e col senso appunto di * imbastire '(
d'un azzurro sfacciato, a gara col cielo. barconi neri e rossi vicino alla
b. davanzali, ii-164: quivi col mettere in ordinanza, fortificare, bastionare
i bastioni fatti al tempo dell'assedio col disegno di michelagnolo. a. f.
vivacità di colori roggi che armonizzava dolcemente col verde cupo delle vecchie conifere solenni.
(200): chi doma 'l ciuco col basto primizio, / e 'l vecchio
vasto / fu arrandeila to un asino col basto. casti, iv-107: i somari
dolente sedeva a un muricciolo dell'uscio, col basto e la briglia del suo asino
due belle mule... sparite col basto e la cavezza dalla stalla.
ed ha nitrito. era un morello col basto infiocchettato. 2. figur.
. { bastono). battere, colpire col bastone; dar colpi di bastone;
alla catena: /... / col dritto del più forte, / bastonatelo
nel contado nostro, erano uno instrumento col quale e'potentati inimici nostri ci potevano più
. bastonata, sf. percossa data col bastone; colpo di bastone, legnata
era in italia d'appellare tuttavia gli austriaci col nome generale di tedeschi, e li
quel vecchietto che si strascina a stento col bastoncello. settembrini, 1-335: era
focolare con un bastoncello in mano, col quale tirava bastonate da orbo alla pignatta
intrecciava delle nasse; poi cominciò ad andare col bastoncello sino al cortile di mastro turi
i-613: egli si batteva sulla coscia, col bastoncello, tenendo gli occhi a terra
per la strada tutto di traverso, col suo braccio al collo, appoggiato al
cara, cisposa carogna di nonno, col bastoncello di ciliegio fra le gambe e le
sempre così, anco quando anderemo fuori col bastoncino. nievo, 36: prendeva tabacco
vento ne porti via le sue reste col suo soffiare. foscolo, 'iv-410
miei amici destino... il bastone col pomo d'oro cesellato a don cono
lui, tu galantuomo che passi: / col tuo bastone raggiungi la delicata flottiglia,
vecchiaia. pratolini, 4-44: uscimmo ancora col babbo ed egli era orgoglioso di me
spalancati verso la fiamma della candela legata col filo di ferro al bastone della tenda
sue cornici e di sotto la sua fascia col bastone e due piani, secondo che
baldinucci, 20: bastone, pialla col taglio a mezzo cerchio, per uso
mele. nomi, 7-80: finì col giorno il batacchiare, e ottenne /
dritto ai tre gradini della porta. bussai col ba- tacchietto di bronzo.
batide, e s'egli è secco, col vino. = gr. paris -ì8o
1-40: batocchio qui vuol dire il bastone col quale si fanno strada i ciechi,
il cappuccio vestito a modo di scoccobrino col batolo infino alla cintola e più,
delle batoste, i cinesi avrebbero finito col non essere sconfitti. palazzeschi, 4-249:
di scoramenti, si die'a batostare col nostro amico. bàtrace [
deriv. da batrace, per la somiglianza col corpo della rana. batracina,
che vince ogni battaglia, / se col suo grave corpo non s'accascia. idem
che, se fatica / nelle prime battaglie col ciel dura, / poi vince tutto
273: mi vuol ella permettere che col mio umilissimo ma devoto criterio l'aiuti
sentiva il bisogno di prepararsi colla meditazione e col silenzio alla prima battaglia della vita.
a battagliare delicatamente nel pollaio di casa col piccolo lillo, di due anni e
tenere in vita in altro modo che col farle battagliare contro gli errori. campana,
battagliare. b. croce, iii-22-244: col riapparire del cattolicesimo nella politica si riaffermava
crudel vendetta / i campi tinti avea col sangue umano, / né era forbit'arme
che 'l rombo della campana, fatto col contatto del battaglio, empiendo di sé
iii-215: suonarono a stormo, ma col battaglio fasciato dall'abate lambruschini che vuol
armato d'un colossale battaglio di campana col quale avrebbe potuto pestare tutti come il
quell'altro, il campanello a battaglio col cordone verde ritorto. 3.
anni gli parea di scardassare il pelo col battaglio suo, dileggiavano le vivande ne
lasciati quattro o sei battaglioni, vanno col restante delle genti a predare, a correre
: quando antonio li vede piegati, col folto battaglione gli urta, allarga e scompiglia
settimana si e l'altra sì era col battente di quelia porta in mano.
colpi: con la mano, col pugno, col piede, con
: con la mano, col pugno, col piede, con un qualsiasi mezzo
accennando, tutte le raccoglie: / batte col remo qualunque s'adagia. idem
uccisi. foscolo, v-78: si rappicca col ronzino: lo inforca; e battealo
8-85: la lupa,... col cuore battente, aspettava di gittarsi al
uscio, / a baccante simil, col cor battente. 4. pioggia
jahier, 120: usciamo all'alba col nostro vestito di tutti- tempi, sotto
la gente in ordine di marciare, col tamburo battente, il tenente alla testa,
fianco... batto la terra col capo, e fo riverenza al fratei
cerco e proveggio, / perché batta col piè l'arso terreno. leopardi,
gozzano, 983: battono il suolo col piede e rami d'oro crescono fra l'
medesimo furore, comin- ciorono poi, col tempo, a adorare quelli uomini che vedevano
soggetto; cosa che mi riusciva ogni volta col battere nettamente tutti i compagni. bacchelli
la sua madre chiesa... col suo sposo cristo ha solo intento di salvare
continua- mente in questi giochi di memoria col coraggio di un giovane che si accinge
al rastrello in atto d'uscire, e col capo rivolto attentissimo verso la casa ch'
allorché son più vicini all'entrata precipitan giù col cestone e batton crudelmente delle natiche sopra
duca è una volpe vecchia, parlando col dovuto rispetto, che farebbe perder la
non, come i suoi primi uccelli, col respirare formavano voci interrotte, ma col
col respirare formavano voci interrotte, ma col velocissimo batter dell'ali rendevano un suono
d'ale, al primo incontro / col nemico, un trastullo. tombari, 2-163
essere stato un'ora a quattr'occhi col dottor azzeccagarbugli (badate bene di non
assaissimo maggiore che quando ei si batte col martello, nulladimeno non più si scalda limando
, e quanto altrui piacesse, / col batterlo, e limarlo ed arrotarlo.
giorno: / battimi, signor mio, col tuo focile. galileo, 155:
il grano (o altri cereali): col correggiato (e anche con la macchina
ti debba ubbidire, se noi percuoti col prezioso flagello de gl'indorati remi.
simile alla tragedia, sollevata da terra col coturno; questa è simile alla commedia
questa è simile alla commedia, che col socco batte la scena. -battere la
, è il premere e lo scuotere col « forte » della propria spada il «
2-478: batter la ritirata è quando col tamburo si fa quella sonata, per
mezzo, e sonando batte il tempo col piede. carducci, 880: molosso
o antichi versi italici, / ch'io col batter del dito seguo o richiamo i
batterie di guerra, nella speranza d'intimorire col rumore quelli che non poteva ferire colla
posizioni nemiche, bombardamento; breccia prodotta col cannoneggiamento. bandello, 1-54 (i-622
la propria salute:... col termometro ogni momento sotto l'ascella,
scient., deriv. da batterio, col suffisso -osi. batteriòstasi, sf.
e inducesse a ricordarti che sei lavato col sangue di cristo e che sei morto al
esponevo le mie idee nuove apparvero appunto col titolo « la rivoluzione italiana » nella
arrivo l'amico di brescia, divenuto col nuovo battesimo scevola. nievo, 657
riordinamento della cisalpina, la quale ne uscì col battesimo d'italiana. bacchetti, ii-142
.: qualsiasi rito di consacrazione (col quale si dà la benedizione e s'impone
chiesa aerea della ss. annunziata, col campanile di mattoni rossi, e quella
. panttotiót; 'battesimo '(col valore originario di * immersione, abluzione '
nemmeno da coloro che la storia battezza col nome di eroi ». b. croce
storditamente accettata e si sforzavano di proseguire col riattaccarle la storia umana, una metastoria.
figlia di pecu-pecu, il quale, arricchitosi col battezzare il vino, aveva messo superbia
. colpo che si riceve battendo a terra col sedere; gioco dei ragazzi: consiste
(163): rimase essa dunque col batticuore, con la vergogna, col rimorso
col batticuore, con la vergogna, col rimorso, col terrore dell'avvenire.
, con la vergogna, col rimorso, col terrore dell'avvenire. leopardi, iii-104
ancora tremante dal batticuore, asciugandosi il sudore col fazzoletto di cotone. de amicis,
chi sa che, sarei stato sempre col batticuore. de marchi, i-533:
spavento nell'anima d'essere scoperto, col batticuore, insomma, di chi sta per
voce stanca, voce smarrita, / col tremito del batticuore. pea, 7-24:
violenti. ci amavamo di nascosto, col batticuore. pavese, 4-275: ricominciò
battifóndo, sm. gioco d'azzardo col biliardo: il nome deriva dal fatto
dal picchiare che fa l'uccello col becco nella corteccia degli alberi (per fame
servo copre il suo battimento di cuore col miglior viso che può, e con
(163): rimase essa dunque col batticuore, con la vergogna, col rimorso
dunque col batticuore, con la vergogna, col rimorso, col terrore dell'avvenire.
con la vergogna, col rimorso, col terrore dell'avvenire. [ediz. 1827
161): si rimase ella dunque col battimento, con la vergogna, col rimorso
dunque col battimento, con la vergogna, col rimorso, col terrore dell'avvenire,
con la vergogna, col rimorso, col terrore dell'avvenire, e con la sola
più nella zecca..., battendo col martello sopra del conio soprapposto alla moneta
conico di una estremità della bacchetta, col quale si calca la carica.
.. una bugia che pareva un battipalle col cerchiello di latta in mezzo per
fondo del fiume, le ficcava in quello col battipalo. lorini, 24: accadendo
, 1-49: una stanza contiene una gabbia col ragno / e dei pezzi di specchi
, 5-587: la roncella... col marito davanti, battistrada, si disponeva
, 1-172: camminando io spingevo apposta col piede le foglie secche che coprivano il suolo
il battito del mio piccolo cuore accordarsi col rodio d'un tarlo, col tic-tac
cuore accordarsi col rodio d'un tarlo, col tic-tac del grande orologio a pendolo.
stava su un prato, e testate lavorava col lontano battito delle trebbiatrici. marotta,
battitoio, quella parte dell'animella che col sollevarsi separandosi dalla femmina, od abbassarsi
e posa il piede della matrice. col girar l'inferiore capocchia il battitoio si
(si udivano anche squilli di battitori) col piccino, cercava, per il viottolo
; il giocatore che lancia il pallone col bracciale (o il pallone elastico).
pallone, colui che batte, cioè lancia col bracciale, il pallone (gettato dal
uomo su la porta del suo palagio col collo strettamente serrato nelle scavature di due
, l'una gravida e l'altra col ventre voto. vennero ad azzuffarsi. la
ritmicamente. 6. colpo battuto col dito sui tasti della macchina da scrivere
suonavano un flauto e battevano la battuta col piede. pananti, i-372: i colpi
vittoria. cagna, iii-182: il direttore col braccio alzato [è] pronto a
ne andasse a tempo e a battuta col suono ch'era prestissimo, e durò più
dar ne'remi era accordato a battuta col canto, il quale eccheggiava eccellentemente pel
stati in tre ad ucciderla: io col mio amore, tu con la tua pietà
, tu con la tua pietà, lui col suo odio ». pavese, 8-402
commenta ogni pericolo, ogni battuta, col volto che le conviene. serra, ii-349
, ii-349: si pensa ai dialoghi col vecchio prete, che ormai pensa per
il cammino; ma io dico che col nome di strada s'intende il tutto
tutte quelle umili parsimonie, quelle minestrine col battuto, coi ceci, e tutte
venne a piantarsi davanti al babbo, col candeliere in mano, fissandogli in faccia
sul caprone, / i diavoli, e col bau e le biliorse, / a
bauli a parallelepipedo, color marrone, col suo lucchetto, come le cassette dei
in presenza loro medesima il rappresentante guidiccini col vostro domestico si affaccendavano a farvi i
senz'altro il mio baullo grande insieme col librazzo de'dissegni, secondo che vi scrissi
vedo tremare già l'erba verdognola / col suo vento leggiero come un fumo /
bave delle lumache, scoccarono i papaveri col gambo peloso. silone, 5-238:
consunti come visi in pena, bocche col bavaglio, fronti madide. 2.
pulci, 14-82: poi si vedea col fero sguardo e fischio / uccider chi
di privare di vita ogni cosa vitale col suo vedere. poliziano, 142:
: ha indosso uno di questi gabbani col bavero come s'usa. g
baveri delle loro eleganti marinare, pungevamo col pennino i loro polpacci di sotto il
d'artiere su la cinta di salvamento, col suo profilo aquilino di franco che ha
è un uomo alto e magro, col naso a becco, una barbetta caprina,
e memorabile aveva mangiato per tre, col naso e la bazza che un po'si
badano 4 cuoio conciato di pecora * (col quale si foderavano altri cuoi):
ad intendere d'ingan- nargli a bazzarrarlo col vetro. = etimo incerto: forse
, 150: molte volte restava sola col conte a far la bazzica da dodici tari
. credemi che egli è da toccare col fuscello, e dico che egli è un
interlineare fedelissima latina dal testo ebraico; col quale bazzicando così più anni, ed
gli sguatteri, visitava i forni, bazzicava col pasticciere. faldella, iii-75:
è tutta qui la saggezza che hai raccolto col bazzicare per le sacrestie e nei confessionali
cottura: detto dell'uovo cotto col guscio, che non diventa del
beacióne, sm. ramo di salice, col quale si lega la vite al tronco
/ tanto, che pargli il del toccar col dito. campanella, i-225: musa
: un generale correttissimo prende il caffè col suo ufficiale di ordinanza, seduti fuori,
, se quella è beatitudine, che essa col suo amante, te schernendo, di
di entrare in relazione con l'assoluto, col sommo bene, con la radice ultima
una persona morta in fama di santità col titolo di « beato », autorizzandone
non facevo tutto il giorno che affrettare col desiderio quell'ora beata in cui la vicinanza
tu, che non hai che fare col cardinale di pavia! aretino, ii-26:
bagno e poco dopo tornò in vestaglia col viso coperto di lacrime. cassola,
ed è quasi inseparabile dal crescione, col quale venendo ad essere confusa e mescolata
nostri tempi tramandato, di simposio, col quale si suole significare anco adesso un
dietro ogni soldato ci sta un caporale col fucile carico, e non ha a far
i beccafichi volino belì'e arrostiti e col tovagliolo al becco. govoni, 2-87:
agamennone esso uccide i due agnelli, col qual sagrifizio consagra i patti della guerra
molto pio e religioso, quando si fa col debito modo. lancellotti, 495:
, ma chiaramente: « e dagli col tu... beccamorto ». subito
. [bécco, bécchi). cibarsi col becco, mangiare prendendo il cibo col
col becco, mangiare prendendo il cibo col becco; colpire col becco, battere
prendendo il cibo col becco; colpire col becco, battere il becco su qualcosa.
terribilmente stizzito contro se stesso, volesse col naso beccarsi il petto.
il giorno dopo li rispedirono al paesello col foglio di via, e buona notte.
mar di quella liquida bua, che col suo lento flusso andava del profondo tamesi
il cervello, si risolvette d'aprirsi col dottor azzeccagarbugli, quanto era necessario per
beccarsi il cervello, deliberò di aprirsi col dottore azzecca-garbugli]. tommaseo- rigutini,
gli astori, che tentavano di rodere col becco i legacci di cuoio, i
becco; atto che si fa mangiando col becco; quantità di cibo preso col
col becco; quantità di cibo preso col becco in una volta. trattato de'
di beccare), agg. preso col becco, colpito col becco. salvini
agg. preso col becco, colpito col becco. salvini, 30-1-512: quella
beccatura, sf. beccata; segno lasciato col becco che colpisce. 2
prendersi a colpi di becco, colpirsi col becco. - anche per simil.
e memorabile aveva mangiato per tre, col naso e la bazza che un po'
sm. piccolo becco; colpetto dato col becco. caro, 6-81:
137-39: e'si truova una donna col becchetto frastagliato avvolto sopra il cappuccio;
riesce benissimo; il suo seme mescolato col becchime fa fare molte uova alle galline
un becchino / con la parrucca bianca col codino. sbarbaro, 1-153: è
lor figliuoli, sì cava loro quegli occhi col becco: e questi sono gli augelli
se', grifon, che non discindi / col becco d'esto legno dolce al gusto
serpente li presi divora. giovanni posavi qui col becco aperto / per attender di francia un
quando vuol far preda fa prima romor col becco in quelle in molle, vuol dir
l'augel sterminator /... / col terribil suo ci appartiene. nievo, 508
, / sotto le zampe, e picchiano col becco. de amicis, i-718: anche
merli] dai miei chiusi vetri, / col 336: nòccolo era un pretonzoletto buono assai
sovente che non avrebbe ambigua. col becco si pulivano, si pungevano. quasimodo
tazioni, / un'ellisse melodica col becco / fuso e perfetto. vano girare
soffici, ii-368: il primo, col suo pipistrello invernale, la fare
e, quasi, di fame, col fuoco spento, vuota la dispensa e senza
e berenice gli veniva sotto il mento col nasetto in su, per accomodargli i becchi
era scivolata in mare come un'anitra, col becco in aria, e ci sguazzava
di quelle da messa è la più approposito col beccuccio per gocciolargliela in bocca. magalotti
un disgraziato, e poi la moglie col ganzo l'avevano finito d'abbrutire; per
da una credenza tolse una bottiglia verde col beccuccio di stagno, ed innaffiò
gello, baco da seta ', col singol. rifatto sul plur. beci (
sera già imbruniva l'aria, mi ponessi col mio nativo istinto a latrare a quella
di voler prender diletto de'fatti suoi col fargli alcuna beffa, o fargli credere
beffe ride / quant'ha più fatto col suo mal ploranti. s. caterina da
: sicché il giuoco da beffe avvenne col vero, e com'era ito il bando
pur movendo le labbra e non desiderando col cuore, pare che l'uomo faccia
porco, portatisene a firenze, lasciaron calandrino col danno e con le beffe. sacchetti
ancora questa cosa e con la beffa e col danno. bandello, 3-11 (ii-313
sue, e rimanermi colle beffe e col danno. manzoni, pr. sp
tanto di naso a questo modo, col danno e con le beffe, figuriamoci se
e rimesse le trombe nel sacco, e col perdimento di ogni speranza. pulci,
. nel sec. xiii, col senso di 4 eretico '), dall'
moltitudine che anela / far da leon col core impecorito; / falsificando il cuoio
cantastorie, lo rivedo solido dritto quadrato col viso incendiato dal gran sole di mesi
, 20-361: un manzo infastidito ricopre col mugghio profondo il gracile belìo degli agnelli.
iii-93: barbari amanti, che aspirano col ratto e colla violenza all'amore delle
faccia sciupata di sua madre le lacrime far col belletto e la cipria un intruglio.
fermezza che s'abbia 11 tempo; col tempo ne viene, e col tempo si
tempo; col tempo ne viene, e col tempo si fugge. ferma se tu
virtù divina signoreggia la natura materiale, e col suo lume vince le tenebre del corpo
parti fra loro, sì del tutto col suo fine. cattaneo, i-1-28: con
, che noi habiamo fatto da canto col duca di milano, et tante cose
. m. cecchi, 20-4: sia col tuo mal'anno, / furfante,
ii-526: l'erba belli nasce ne'prati col fior bianco, e un poco rosso
gli legò lo stesso il bellico imprimendo col pollice il segno che i fornai fanno nei
l. bellini, 11-86: chiocciole sonvi col bellico, e senza, / stelle
al cielo senza condurvi la sua catedra col baldacchino. sarpi, i-2-39: una
bellicosa e non si accordava... col mistico esordio. pascoli, 1352:
si tolse / le bellissime briglie, e col flagello / i corsieri percosse. idem
che al mattino avevamo percqrso in camion col nostro bel stendardo di san rocco spiegato
! petrarca, 62-6: piacciati ornai col tuo lume ch'io tomi / ad altra
buona speranza, ma l'ho fatto col secondo fine. casti, 12-26: e
oggi i nostri son begli in banca col fusto e con lo spirito sozzissimi e
): per beffa paura entro, col mosto e con le castagne calde si rappattumò
bel pezzo d'uomo », alto, col petto che pareva imbottito. cicognani,
tanto bene ch'era sicura di finire col farsene amare. cicognani, 1-195: prima
polifemo, vuoi piacere, / e col rastrello pettini i ruvidi capelli, / e
i-208: ho avuto occasione di farmi bello col vantarmi della vostra amicizia. manzoni,
lavorato otto giorni come un facchino, col sagrestano, a... sciorinare in
bella. barilli, 3-22: sbalordito, col cuore in bocca, mi vestii affa
, finiva affa bell'e meglio e col ricavato comprava subito altre aree da costruire
le otto stava per svignarsela bel beffo, col pretesto d'andare a caccia. nieri
in parte anche formosus (che sopravvive col senso di « beffo » nello spagn
bello della faccenda erano a vedersi (col cannocchiale), tutti quegli omini che,
colui invece incominciò a fare una scenata col duca, quasi gli si fosse mancato
. lombari, 2-69: le noccioline col vento facevano tin tin come tanti campanellini
m. franco, 1-53: vengo col bel di roma mie'vicino / per
naso / aggrinzan fastidite; e pur col guardo / chieder sembran pietade a i
. pindemonte, 9-213: miste / col belo dell'agnelle e delle capre /
nel bel paese è meglio nascere col bernoccolo del ladro che con quello dello
belvedere / un chiarore subacqueo che deforma / col profilo dei colli anche il tuo viso
in mezzo / co'mantici, e col foco, e co li specchi. burchiello
o s'inserisce nella chiave); col doppio bemolle, rappresentato da due b
tr. mus. alterare una nota col bemolle, abbassarne l'intonazione.
ojetti, i-265: un anello d'ambra col ritrattino d'una bionda che tra le
in bruco et in farfalla, / col bendùccio in su la spalla, / tutta
amicis, i-448: sempre ci rappresentiamo col desiderio la figura d'un amico,
, ma non cangi il core / col dubitar di me. monti, 22-587:
e bene in carne, e faceva contrasto col padre e col fratello. comisso,
, e faceva contrasto col padre e col fratello. comisso, 7-168: dei vecchi
dir bene, com ^ avv., col senso di 'esporre, parlare,
far bene, come avv., col senso di 'eseguire qualcosa con abilità
tomi ornai - / bisbigliaron vèr me col capo chino. fogazzaro, 7-26:
, se fatica / nelle prime battaglie col ciel dura, / poi vince tutto
el male e el bene, più che col considerare e gradi e qualità delle cose
v-1-569: la terra, che tu ferisci col tuo ferro, ti rende tanto più
vispezza e alla mobilità di fuori, ha col fanciullo una manifesta similitudine; così nelle
1-73: si pubblicò un proclama, col quale s'invitarono i popoli ad armarsi e
in segno di lode, esaltazione (col verbo 'essere ', anche sottinteso
i-76: lo si vedeva uscire salutando col gesto benedicente. 2. sostant.
e pusillanime che avrebbe dato la benedizione col mescolo di cucina. carducci, ii-1-300
e l'autorità... si fa col beneficare ed onorare i boni. guicciardini
natalizia. bartolini, 15-208: terminò col confessarmi d'essere una del comitato delle
erede beneficiato: chi riceve l'eredità col beneficio d'inventario. de luca,
si saranno fatti, se falsi, col ributtargli, maggiormente verranno confermate le prime
di cotesti anima- lucci, osservai, col benefizio del microscopio. magalotti, 1-427
da fare una spesa in merceria, e col beneficio della maschera voglio andare da me
l'eredità d'emolumento, / torla col benefizio d'inventario, / per le
idee, affermazioni, cose, ecc. col beneficio d'inventario, cioè condizionatamente e
, o delle benemerenze da far valere col loro ostinato silenzio. palazzeschi, i-605
ingratitudine romana usata verso quelle nazioni che col sangue appresso loro tanto avevano meritato,
cagione che questo antonio s'era acconcio col duca di milano, messer giovan galeazzo
caduti, anzi in benivolenzia mutatisi, col cuore amico di ghino divenuto, il
gli eccessi dell'amore di noi medesimi col rianimar che fa quel prezioso istinto, onde
facciata di bengala che si spegneva lentamente col desiderio della folla scompigliata in cerca di
deh perché queste / luci non chiudi col tuo dolce oblio, / o
9: gioan battista ci mostra col dito il medico benignissimo, dicendo
certo del benigno animo suo, col quale ella è solita di favorire
contessina manfredini è andata a castel- lamare col principe metelliani -e la mamma -ben inteso.
: se l'epopea non vi magnifica col linguaggio sempre sospetto della immaginazione,..
tanto di berretta. sbarbaro, 1-88: col mio portamento avrei dato degnamente il benvenuto
se a fasci / bruciasse il nardo col belgiuin. d'annunzio, iv-2-281: la
ii-352: le coccole dei berberi si condiscono col zucchero, e se ne fa
si dice in ischerzo ch'e'bercia. col rire una quantità d'acqua
/ e 'n contro a te saliva / col sol, ch'a lei mirando invidia
giungono i berci dal retro della casa, col e meno senza estrema assurdità potersi
del signore, che non può col becco, indurito nel turpiloquio. jovine,
latina essi tutti nascevano e quella insieme col latte delle nutrici loro beeano e in
, i-624: quella signora grassa, col viso rosso, seduta lì vicino, che
, poi mi allontanai di traverso, col vento che beveva le lagrime dei miei
al sole, ai venti: / questi col soffio e quel co'raggi ardenti /
uomini e donne bevevan le sue parole col viso estenuato degli assetati. pavese, 5-83
conciliatore, i-252: che mai v'intendete col dire « esopo ha fatto il primo
chiodi, sì che spesso / col torchio in mano addormentato caschi. castiglione,
bergamotta, tanto che essa doveva schermirsi col ventaglio. viani, 4-29: quelle
trovato ancora il falsificare delle altre gioie col tingere il cristallo, e massimamente i
lo stollo da terra fin su per aria col beriolo in vetta. palazzeschi, 3-101
berlina1, sf. pena infamante inflitta al col pevole, che si esponeva
« consigliato... di smetterla » col dare cattivo spettacolo di me; di
un cardinale che si vedeva parlar animato col cocchiere. bocchelli, 6-66: il canapaio
son venticinque berlinghe nuove, di quelle col sant'ambrogio a cavallo. idem,
fattane una falda sul suolo di rame col testo di sopra, e ben unta di
da barlengo 4 mensa, crapula '(col senso di 4 ciarlare a stomaco pieno
lasagne cotte per calcina, e ricotte acconcie col zucchero,... e spicchi
2-235: nel bel paese è meglio nascere col bernoccolo del ladro che con quello dello
tardi; perché i giovani che nascono col bernoccolo della politica debbono sciuparne almeno cinque
esso meglio applicato in poesia a rappresentar col suono la schiena scoscesa d'un monte
compare menu ascoltava senza batter palpebra, col viso più bianco della sua berretta.
lo vedevo passare, tra gli uliveti, col fucile bilanciato nella mano destra, con
calcata sulla fronte. -in berretta: col capo coperto di berretta. giov.
. m. franco, 1-53: vengo col bel di roma mie'vicino / per
gli faceva onor di berretta, modestamente col capo alquanto chino e con lieto viso
lo stesso che berretto; se non che col primo de'due nomi si suol chiamare
che hanno che fare con le tenebre e col buio, come dire berrettini, cuffie
. giusti, i-402: ci troverete sempre col berretto da notte, ma coi piedi
3-55: se incontrava alfio mosca, col carro dell'asino, che gli faceva
fogazzaro, 5-105: gli andò incontro col suo berretto di velluto in mano,
macerie tu vai lungo binari / e scambi col tuo berretto di gallo / isolano.
: [egli] continuò a stare, col vento che gli sbatteva la visiera molle
dentro il cavaliere, vede il gottoso col viso tutto insanguinato, vede il fante sul
d'isabella, si sollazzava a bersagliare col suo archibugio gli sciagurati che in barca a
: alcuni generosi intanto volendo, almeno col proprio sangue, onestare quella indecorosa fine
sfilare attraverso la città i bersaglieri sbarcati col generale coralli, suonando a perdifiato le
, come fa il padrone del bersaglio col fantoccio scattato. -tiro al bersaglio1
ogni uomo su la porta del suo palagio col collo strettamente serrato nelle scavature di due
da bersagliere, che gira sotto i portici col petto me signor..., che
la genetrice eletta /... / col dolce nome di maria si chiama,
ma unicamente di sfogare il suo umore col fratello o l'amico. nievo, 636
. da brittus * bretone ', col senso originario di 'abitazione * (
dai semi commestibili, noti in commercio col nome di noci del brasile o
molle, cioè cimato un poco da ritto col taglio delle forbici alto. idem,
. foscolo, xv-546: certo bottazzi col corpo di bertoldo, la faccia di
ordine ca- tarrini (cioè, col naso assai basso): misura circa
puossi far forza nella deitade, / col cuor negando e bestemmiando quella, / e
più del solito, ma a rifarsela col buon dio non c'era soddisfazione.
che. chiabrera, 477: altri fia col dottor per suoi litigi; / altri
tutto bestia. allegri, 254: col malanno, diss'io, bestia incantata.
miei sacrosanti, guadagnati da me, col sudore della mia fronte. baldini,
e con mansuetudine, cavalcando l'asinella col polleruccio. -ognuno fu affatigato di questi
] sì chiaramente la mescolanza dell'umano col bestiale nel corpo delle arpie, per esempio
di pasifae / che schiumò immagini bestiali col toro / scattato come venere dal mare
si vorrebbe non con le parole ma col coltello a tanta bestialitade, quanta è dare
clero contadino, sanguigno, che parla col volto arrossato e poco si preoccupa di
bestialità incestuosa e omicida sessuale, succhiate col latte, ma addirittura la teologia e la
= deriv. da bestia, col suffisso che indica aggregamento, quantità generica
tanto di naso a questo modo, col danno e con le beffe, figuriamoci
bestione, coi suoi pattini ferrati, col suo motore sbuffante. pavese, 1-104:
seconda lettera dell'alfabeto greco, resa col segno p (e corrispondente a b
2. astron. si indica col segno di p la stella che in
da augusto, a quanto attesta svetonio, col significato di 'languire, essere fiacco'
bétonner 1 costruire col betòn ', il sost. betonnière *
. latine), messa in relazione col nome dei brittones. betonièra,
lì il vino schiacciarello, il baccalà col pesto e l'acqua pazza san di pesce
= deriv. da bevere, col sufi, di vivanda. bevandière,
ingl. billion electron volts) e col sufi, -trone. bevazzare,
= deriv. da beverare, col suffisso spreg. -aglio. beverare
al suo marito, coi beveroni, col vino medicato, per farlo rimettere dallo
rimettere dallo spavento, scaldandogli i piedi col fiasco d'acqua calda, rincalzandogli nella
delle beccate l'un l'altro, percuotersi col becco, ed è vezzo comune dei
per lui; e si trovava meglio col bezzo e col bezzo e mezzo di cucina
e si trovava meglio col bezzo e col bezzo e mezzo di cucina. 2
, / fin ch'ella non cerne col burattello / biacca, allume, sca-
si sarebbe aspettata, l'aveva raccolta col pennello, intrisa con la biacca, e
interamente nera con macchie gialle), col ventre biancastro: lungo da no a 130
lungo da no a 130 cm, col capo ovale e depresso, con occhi prominenti
detto catoblepa, / che va col capo in terra e con la bocca,
/ per sua pigrizia, e par col corpo repa; / secca le biade e
e ciò che tocca, / tal che col fiato il sasso scoppia e crepa,
sannazaro, 8-133: e poi cominciarai col rastro a frangere / la dura terra,
questa terra atta al sostentamento dell'uomo col produr biade. filicaia, 435: e
prospettiva di quella casa mi veniva riconciliando col mio nuovo infortunio -consisteva in una cascinetta
d'ebano / occupò l'orizzonte / col suo fremito lungo, insostenibile.
, lisci o appena ragnati di musco, col loro duro questa [città]
.. l'huarte dimostrandosi filosofo debolissimo col tenere che le ceneri non possino variarsi
,... sono quelli che col pennello e col gesso particolarmente danno il
. sono quelli che col pennello e col gesso particolarmente danno il bianco ai muri
non si erano mai viste sugli scogli, col pretesto d'andare a pescare, e
non riesciva, con la polvere, col cold cream, col bianchetto a rendere
con la polvere, col cold cream, col bianchetto a rendere meno rosso il suo
come una piastra d'argento bianchito, col toccarlo col brunitoio, di candido si rappresenta
piastra d'argento bianchito, col toccarlo col brunitoio, di candido si rappresenta oscuro
? redi, 16-ix-192: si cuopre col suo coperchio, ed il vaso s'
piedi, su di un asso, col viso bianco di luna, il mento sui
dintorni, togli il detto pennello, col verdaccio va'ritoccando le capellature; poi
. goldoni, v-433: voi segnate col titolo di pedanti, che vogliono a
bianchi mangiari, né le quaglie col zuccaro e acqua rosa, ma le
è quel famosissimo biancone, / che col battaglio, ch'era di morgante, /
, sùbito nascondi le scatole dei cioccolatini col rosolio, e dei canditi. o
senza più un dente in bocca, col mento aguzzo che le sbalzava orribilmente fin
al senno, restar muto, / che col dir biascicando andar più là. lippi
lettera, quei ragionamenti biascicati sottovoce, col viso rosso. -vi amo! -cos'è
dipoi; la cui gloria niuno accrebbe col lodarlo, né col biasimarlo diminuì.
cui gloria niuno accrebbe col lodarlo, né col biasimarlo diminuì. casti, 18-102:
stesso il biasimo, e dividere la lode col maestro. settembrini, 1-146: re
affanni, / rumor di lode che col vento passa. nievo, 644: alle
scelta del tema, ma al modo col quale l'artista l'ha trattato, all'
veniva separata dalla madre e nutrita col biberon. marotta, 3-139:
è presa uno dei cuccioli e lo alleva col biberon. -per simil.
goliardico: in ori gine col valore di * vaso a collo, fiasco
un po'di mela si identifica di colpo col dio della leggenda biblica, e
italia. papini, 8-34: finii col diventare un maniaco di letture orientali e
si rifiuterebbero di bere uno sciampagna fatto col bicarbonato, come usava una volta.
vino versato nel bicchiere di latta, col suo sapore frizzante e il suo colore nero
sono dei bicchierini di stagnola di cioccolatini col liquore. 2. lumino (
augello esecrato / più ne strazia col rostro spietato? svevo, 3-552: le
. fr. bicuspide; ingl. bicuspidale col valore di bicuspid 4 il premolare '
che mette in comunicazione l'atrio sinistro col ventricolo corrispondente. - dente bicuspide
naso! dove mai vedeste comedia uscir col bidello? stigliani, i-19: sono
dice, con badile e piccone, col solo aiuto di un bidello e di un
perché ci fate voi di qua plutone col cane cerbero, il quale posa le braccia
ha perduto terreno, sostituita da latta col suo nuovo significato. de amicis, i-586
. abba, 1-122: forse lo vedeva col pensiero galoppare in armenia, fra gli
fantasmi dei personaggi delle sue leggende, col cipiglio bieco e il coltellaccio in mano
grossolano, dallo sguardo bieco, e col quale similmente non m'avvenne mai di
di ciò mi assennò la mia regina / col suo molto lamento, allor che seppe
principio alla fabbrica, risoluto il bandinello col consiglio di giuliano di far che quell'opera
e ojo 4 occhio ', col senso di 4 guercio, bircio ')
), motore bifase (che funziona col sistema bifase). =
dalla biblioteca o dalla libreria, si tira col lapis di colore o coll'inchiostro
caccia avanti i buoi coll'asta invece che col pungolo, l'uccellatore copre le reti
pescatore invece che con la canna pesca col brando e attinge acqua coll'elmo rugginoso
: la chiesa antica,... col lungo campanile... e le
, l'una e l'altra fera / col biforcuto piè trita la terra. gozzano
gozzano, 1061: il nemico picchiò col piede biforcuto il terreno e disparve.
di quella cortesia batté moneta di rame col bifronte e con lo sprone della nave
fatto un capannello di persone: ragazzi col cerchio in mano, soldati in permesso,
venne a piantarsi davanti al babbo, col candeliere in mano, fissandogli in faccia tranquillamente
in gonnella bigia, senza mantello col cappuccio a gote. s.
scarpello, trovò che in questo modo col marmo bianco e bigio si potevano fare
messo sulle ceneri calde, dimenava, col matterello ricurvo, una piccola polenta bigia
in un camerino sotto la colombaia, col libricciuolo della messa, un bicchier d'
parigi, / abbigliar le maddalene / col soggólo e in panni bigi, /
. govoni, 2-230: grige case col fumino / che pare un ramo ancor
biglietto me lo consegnò dopo averci scritto col lapis alcune parole. -figur.
dei palchi e la platea offrivano già col loro ingresso un primo spettacolo a quelli
, i-341: biglietto a domicilio è quello col quale un commerciante promette di pagare egli
vuote. idem, 18-176: esce col sangue il vin per uno spillo, /
... o soffrissero di sentirsi sfregiare col nome di barbari. [sostituito da
bigórdo). ant. giostrare armeggiare col bigordo o bagordo. francesco da barberino
. giusti, ii-62: chi soffre fa col medico come fanno i bigotti col confessore
fa col medico come fanno i bigotti col confessore; che per paura di non
dalla posizione che assume un indice collegato col piatto. g. villani, 7-io
pasta per l'amore bello, capitato col soldo in bottega! baldini, 7-124
dietro ancora, quattro file di soldati col fucile a bilancia, e a quattro metri
smarrì. de sanctis, i-203: manzoni col suo nome fece in lombardia pender la
pendere in nostro favore la europea bilancia col peso morto del numero, col peso vivo
bilancia col peso morto del numero, col peso vivo del genio. montano
. villani, 11-83: più discordie ebbono col conte loro signore...,
era dunque necessità sostenere il nostro commercio col danaro; ed il governo, ciò visto
bilance, e blu sulla tela, col riflettore... 13.
esser a foggia di bilancia, strumento col quale si pesa la roba. fucini,
/ lo cui meridian cerchio coverchia / ierusalèm col suo più alto punto; / e
le ali per tenersi in equilibrio bilanciando col suo movimento l'oscillazione del fiore.
savio lor consilio / di bilanciare putii col periglio. leopardi, ii-537: gran difetto
poter bilanciare ancora il peso della sua castità col peso di questa provagione, disse così
, né si bilancerebbe il vantaggio apparente col danno nascosto, se non si oltrepassassero
: vide il soldato uscire dal camminamento col fucile a bilanciami e procedere fra le
, quando incontrai un plotone di fanteria col fucile a bilanciami. calvino, 1-51
lo vedevo passare, tra gli uliveti, col fucile bilanciato nella mano destra. viani
[ii] mio istinto profondo lo cerco col pensiero dentro me, nascosto come il
opposto... inaugurò il suo governo col dichiarare che non avrebbe rinunziato a una
. il famoso, detestatissimo balzello, col quale gli uomini della destra preferirono alla
di cogliere, o di infilare, col bastoncino una pallina forata. goldoni,
/ ed or sorride livido di bile / col ceffo nella sua birra sanguigna.
gli altri minuti piaceri se li conquista col biliardo; potrebbe viverci sul biliardo, tanto
4-167: vestiva sempre di nero, col colletto duro, la cravatta a ponte
. plebaglia: appel lativo col quale veniva designata in firenze la popolazione
se ne viene all'erta lemme lemme / col batti e 'l tessi, e
sul caprone, / i diavoli, e col bau le biliorse, / a ballare
prasinus verde dal fato soccorsa / col farle aver la voglia / del bau,
ed essa [pare] un bimbo col salvadanaio. idem, i-91: e ci
; e la chioccia ed i pulcini / col noto billi billi a sé raccoglie.
poi sdrucciola. -fare billi billi col capo: tentennarlo (per ubriachezza o
un giostrante molto afflitto / che faceva col capo billi billi, / tutto pien di
b. giambullari, 1-1-324: col corpo a gola, non che di
vai lungo binari / e scambi col tuo berretto di gallo / isolano. pavese
, grifon, che non discindi / col becco d'esto legno dolce al gusto,
1-335: questo si è il piacere insieme col dispiacere; e figuransi binati, perché
prodotti alimentari serve a serrare il coperchio col corpo della scatola. 3. bindellone
. boccaccio, iii-9-29: e col ciel s'affrettava / il pesce
un binocolo che teneva sui ginocchi e col quale guardava nella strada o verso
, a teatro, incontrai due volte col mio binocolo il suo rivolto a me.
baldini, i-76: i borghesi salivano col binoccolo a tracolla governando la famiglia,
scala per guardar le gambe delle ballerine col binocolo, ma avevano bisogno della scusa
, 2-217: un signore anziano che col binocolo scrutava preoccupato dalla parte di saline
2. locuz. figur. guardare col binocolo, col binocolo alla rovescia:
locuz. figur. guardare col binocolo, col binocolo alla rovescia: desiderare qualcosa con
, il signor bob, mi vede col binocolo alla rovescia, e non mi occorre
foglie del fiore, veduto anch'esso col microscopio, ha per anima un bioccolétto
dire una parola sull'assassinio, si sfogava col fare una biografia particolareggiata dell'assassinato.
due sillabe del mio nome erano pronunciate col tocco di chi pronuncia una biografia funeraria.
govoni, 2-124: provatevi a schiacciare col tallone / solo il bulbo d'un giglio
un'aurea luce / che mista poi col biondeggiante crine / sfavillava su gli omeri simile
la bocca, / e così mista col candor la rosa / ne le guancie pienotte
consolo! / questo bipede oriolo / anderà col pendolo. = voce dotta,
condizione del galantuomo quando è in lotta col birbo. foscolo, xv-208: quel
l'intabacchi / colle sue birbe e col suo vituperio. f. f. frugoni
. birbantèllo. goldoni, ii-295: col laccio d'imeneo le nostre nobiltà si
fin la collottola al capestro, / e col nastro abbuiar le birbonate. idem,
ultimo ordine; certo nel parlare recitava col birignao. = voce di formazione
di covoni. barilli, 6-76: donne col cesto di rose sulle spalle e birocci
/ ed or sorride livido di bile / col ceffo nella sua birra sanguigna. saba
birrarie, coi suoi negozii dignitosi, col severo suo aspetto, con le corti
vescovi passino in lungo ordine, insieme col presidente de'birri e con le damigelle
finestra sul naso, così baffuto e col berretto gallonato com'era. 3
accordo venne raggiunto. e dopo il cognac col ghiaccio, e bis e tris,
seduti per terra o appoggiati ai muri col mazzetto delle falci chiuse in una guaina di
veneziano bisato, deriv. da biscia, col suffisso peggiorativo -atto. bisavo e
diventi matto? cosa ha a che fare col tuo libro tutta questa bisbetica filastrocca?
là a bisbigliare coi dami, sempre col damo cucito alla gonnella, ad amoreggiare.
quel che si bisbigliava delle sue relazioni col bel sesso. -tr.
bisbigliate dai giovani che passano: -grazioso! col cuore, -e colla bocca:
1-558: c'era pieno di ragazze col primo abito da sera, che s'
: ed ei n'ha quel piacer, col qual biscanta / il villanel ch'
il giovane, 9-712: e scherzando col far delle bischenche / alle donne, a
bocchelli, 10-37: narenza, col braccio indolorito dal protratto saluto romano
però che questa è materia da toccarla col biscarello, cioè stare un poco dalla lunga
è allogato vicino a me, col letto suo vicino al mio, e.
a biscottare, di poi si pesta tutto col pestello di legno nel mortaio, e
fango, che a darci un biscotto col dito si leva un nuvolo di polvere
con gli utensili necessari. e anche col pane biscotto come quello dei marinai delle
« dateci qualche biscotto ». riapparve col pane che afferrammo a volo e ci
in casa ti risuona / un titolaccio col superlativo, / e a bisdosso dell'arme
: vi si vede una seggiola curule col guanciale sopra e col suppedaneo o predella:
una seggiola curule col guanciale sopra e col suppedaneo o predella: può sembrare a
erano dieci con grande confusione del solare col lunare. ottimo, i-583: nullo
e così eziandio quelli che hanno i nomi col x pronunziato similmente. = voce
382: il nostro conte guido guerra col senno e con la spada rimise i
rotti, 550: or m'avveggio che col foco / non bisogna mai scherzar
ai bisogni, lottando colla fame, col freddo, coi disagi, in perpetua
... che la famiglia, col boaro e i bragliani, e in caso
leggi protettrici di coloro che per arricchire col sudore e col pianto de'propri concittadini
di coloro che per arricchire col sudore e col pianto de'propri concittadini li sospingono al
più abitanti di prima, che combattono col bisogno e col disonore. la voglia
di prima, che combattono col bisogno e col disonore. la voglia loro propria li
più facile intendersi non si soddisfa se non col diffondersi della cultura e col crescere delle
se non col diffondersi della cultura e col crescere delle comunicazioni e degli scambi intellettuali
forza di similitudine, può indifferentemente accompagnarsi col sesto caso e col primo. leopardi,
può indifferentemente accompagnarsi col sesto caso e col primo. leopardi, 32-115: meglio
figliuoli procacciarsi al bisognio, che insieme col superfluo et isconcio perdere quella parte,
e cammina, e procacciasi i suoi bisogni col di lei aiuto, così le idee
', cosicché gl'italiani li distinsero col nome di bisogni; e questo nome si
di relazione più cara e più intrinseca col bisognoso. nievo, 386: quanto ai
avvolta / ecco sorge, ecco scende / col leggier pie'rivolta / là dove alzato
quale non è altro che una braciuola col suo osso, grossa un dito o un
che dorme, un che si bisticcia col fratello, o colla sorella. giusti,
lo posso mai guardare senza sorridere, rivedo col pensiero certi vecchi militi acciaccosi dell'antica
, tr. dare il bistro, truccare col bistro. pirandello, i-530:
di bistrare), agg. segnato col bistro, truccato col bistro.
agg. segnato col bistro, truccato col bistro. pirandello, 5-555:
principio dell'anno 1493 conchiuse una lega col papa e co'viniziani. firenzuola, 482
, che, soda, / poi lineava col sottil pennello. =
-quelli nei quali è più facile lavorare col bisturi. = dal fr. bistouri
, arato. baruffaldi, xxx-1-55: col seme in pugno / il preparato campo
, i-809: usciva... col suo tubino pigiato in testa e stringendosi
le labbra m'invischiai; e meglio col naso quella biuta che con gli occhi sentendo
d'innestare, forando l'arbore col succhiello, e purgando 'l foro
, a cassa lunga e piatta, suonato col plettro. = dal giapponese
. nel 1650), dapprima col senso di 4 guardia di notte ',
(per lo più marini), col corpo compresso, simmetrico, conchiglia a
portale bizantineggiante ricoperta d'icone si celebra col rito greco. bizantineggiare, intr
la moglie placidia, la cui prosperità contrasta col nome bizantino. deledda, iii-537:
16-iii-238: ora mi sovviene delle chiocciole col guscio e de'lumaconi ignudi e terrestri che
, 7-38: pure egli parla col miglior senno del mondo. a dispetto
di digressioni che non hanno che fare col titolo. cesarotti, ii-335: questo
: ebbi un bizzarro e interessante colloquio col cardinale segretario di stato. foscolo,
faceti spiriti, i quali... col pregio di nobile e leggiadra poesia i
condotti a mano da un cocchière, col quale sanno, per esperienza, che non
de zochi corno cippi de carcere, col corame al petto del mantello, col collo
, col corame al petto del mantello, col collo torto e tutto pieno de ipocrisia
si misero a lavorare di mascelle, col fiasco fra le gambe, mentre la
toscana, 5-107: si ferrino i carri col solo cerchione piano, con chiodi incastrati
cercinata, sf. disus. colpo dato col cercine. buonarroti il giovane, i-551
posate sopra un cercine -camminavano immobili, col torso fermo sulle reni, gli occhi bassi
. di cerèbrum 4 cervello ', col suffisso medico -ite. cerebèllo, sm
divenuto, essendo circa d'anni trenta, col cerebro oppilato e tenebroso. dolce,
che prima ritrovàr cerere e pale / va col bue lento innanzi al campo.
e da non potersi strigare se non col pettine. = dal lat.
, in soprabito nero di cerimonia, col cappello a staio in testa e la grossa
e persona scrupolosa, che era in cappella col papa, dimandato quel che gliene paresse
sono stanco di quel ceremoniale mal confacentesi col mio libero e schietto carattere. collodi
avessi il ben servito del mio cerimòtlierato col male, il malanno e l'uscio
è il piè, la provida / man col cerino ardente / lungo il muro le
auer e leghe piroforiche (in lega col ferro). = voce dotta
confine del- l'abbruzzo, per opporsi col generale guglielmo pepe all'invasione straniera.
cruscata,... da cui, col frullone che alza per impresa, ebbe
« questi ch'io ti cerno / col dito », e additò un spirto innanzi
portone per aspettar l'arrivo dei cuochi col pesce, in mezzo al quale faceva
orlo dell'apertura circolare... col mezzo d'una piccola catenella, o con
voce dotta, deriv. da cera, col sufi, -oide (gr. oe&fa