iii-1-196: « o noi imbecilli » finì col dire..., vedendo con
= deriv. da melenso, col sufi. -aggine, che indica concetti
si facciano... in là col melenso sorriso. moravia, xiii-215: un
in mano o a fare alle pugna col suo vicino per fuggir l'ozio: l'
deriv. da melibi [osio], col sufi. chim. -asi, che
'melichino ', liquore fermentato fatto col sugo delle mele. = probabile derivazione
, formato da meli [g] a col suff. -ass (dal lat.
'colore di mela ', col sufi, miner. -ite. melinite2
deriv. da melioid [osi], col sufi. chim. -ina.
malattia degli asini'(aristarco), col suff. med. -osi, che indica
p. éxi£
: giova, e con l'odore e col mangiarla, la buglosa; medesimamente la
. txéxt ^ ga 'ape ', col suff. -ariti (sul modello di
dal gr. pixicoa 'ape ', col suff. chim. -ina.
apiaster '. è un bell'uccello col dorso color di fava, colla fronte e
dorso color di fava, colla fronte e col ventre turchino acquamarina, col collo giallo
fronte e col ventre turchino acquamarina, col collo giallo circoscritto di nero. nidifica
e dal tema di ypdupco 'scrivo', col suff. astr. -ia; cfr
e da altra * sangue ', col sufi. astr. -ìa. melitènse
fzéxi -ito? 'miele ', col suff. degli agg. verb.
éxi -ito? * miele ', col suff. chim. -oso, -osio,
e da tri [saccaride], col suff. chim. -osio, che indica
'e oùpov 'urina ', col suff. astr. -ìa.
809: selenite in sul bianco riluce col splendore melleo e contiene imagine di luna,
ora si riducono le strade di firenze col cattivo tempo, ognun sa: cosa
nel mondo, se estinte fusseno, col putrefatto sangue degli affogati vitelli. g
et in ratificazione del nuzziale contratto, col rito venerabile delle cerimonie, ribenedetta al
lat. mèl mellis 4 miele ', col suff. miner. -ite; cfr
sasso per l'acqua e la melma col dito. livio volgar., ii-1-129:
: tu sarai colei che mi redime / col martirio d'amore dalle scorie melmose del
molti, non toscani, confondono l'albero col frutto e spesso dicono 'meli cotti
imito con la prosa, non imito col verso di cinque, il quale è quasi
il pane unto intorno al fuoco, col boccal fra le gambe, e unge e
una rota. i suoni si cavano col mezzo del fregamento di certi bastoncini di
musici egregi / metodizzando al tuo picchiar col remo. / - musici?
. = denom. da melodia, col suff. frequent.; cfr. melodiare
opera melodrammatica, con la novella o col dramma in un atto da cui è tratta
= denom. da melodramma, col suff. dei verbi frequent.;
, / restò lo sgocciolante secchio / col mellone di stoppa d'oro / del
adesso spiccava l'avvocato don circostanza, col cappello a melone, il naso poroso a
specie di pomo. si conosce volgarmente col nome di * melanzana '. =
di virtù medicinali, da identificarsi probabilmente col metopio (heracleumgummiferum). fazio
poligami, il calice corallino tuboloso filiforme col lembo cinquefido, due filamenti diandri ed
]: 'melotro ': nome col quale sembra denotarsi da teofrasto la drionia
4 assistito ', cioè porto (col miglior garbo) le sue membrane timpaniche
s'indurano, le mandan fuori e poi col proprio caldo gli avvivano come seme di
una seconda e più attaccata sottilissima membrana col mezzo de'pestoni. o. targioni tozzetti
per di dentro da un altro invoglio, col quale fa un corpo solo; come
di movimento dei protozoi cibati e che col loro battito provocano una corrente d'acqua
. = deriv. da membrana, col suff. chim. -ina, che indica
suoni, / accogli pure il sarcasmo / col quale accompagno il disfacimento / di tutta
silenzio di cure aspre inquiete, / col sommergerle tutte in grembo a lete,
stagione e l'ora men gradita, / col membrar de'dolci anni e de li
vo com'a non degna rete / col vulgo caddi e converrà ch'io mora
l'anima peccatrice punita in quel membro col quale averà peccato contr a dio. guittone
ira / tra i ferraresi anch'ei col brando in mano / e fa volar al
appare, e il suo viaggio / orna col lume dell'eterno raggio; / sorgon
alzando gli stracci suoi, le rispondea col cenno del membro. libro di esperimenti
qual ragione il membro non debba caulinare col corpo, overo la parte col tutto.
caulinare col corpo, overo la parte col tutto. galanti, 1-162: le
se stesso perfetto; laddove poi, se col risguardo all'intera mano si osservi,
mescolamento e temperamento che ho detto, col quale que'giusti modi e ragioni di governare
in membro ce ne andiamo a godere col dilettoso dio. caporali, ii-78:
percoteano le tempie de gl'animali da offerire col palo o mazza di ferro e,
membrolino. firenzuola, 224: insieme col pestello rivolgendo quelle sue membroline e mandando
essendosi egli prima di loro seduto, col pretesto di non potersi tener in piè,
dal persiano mihmàn * ospite ', col suff. -dar 'colui che ha '
panna e ai sughi e alle salse, col caffelatte e le medicine (fermenti lattici
per l'appunto il primo gennaio, col discorso memorabile del « grido di dolore
iiij: fànne polvere e mettila col sugo del coriandro e d'endivia e
fra tante apparizioni fugaci, lei memorabile col suo cappellone di paglia a monachina,
dal lat. memorare 4 ricordare *, col suff. -ama, di influsso franco-provenzale
xxxix-1-106: tu rendi vita sempiterna / col memorar sonora et elegante / a quelle che
le muse... / cercando gìan col memore pensiero, / se palla avesse
aver guadagnate alcune migliaia di lire giocando col giovine conte nell'ultima notte di schifanoja,
nella filosofia tradizionale era considerata, insieme col senso
= deriv. da metameria, col suff. dei nomi d'azione.
= deriv. da metamorfosi, col suff. di persona -ista; cfr
= deriv. da metamorfico], col suff. miner. -ite. metamorfìzzare
t <; 'vista y col sufi. astr. ~ ìa-
. = denom. da metamorfosi, col sufi, dei verbi frequent.
metamorfosi. soffici, v-2-519: aveva cominciato col ravviarsi un poco i capelli, non
! = deriv. da metamorfosi, col sufi. -ismo. metamorfóso, sm
deriv. da metan [ó], col sufi. chim. -ale che indica
= deriv. da metano, col suff. dei nomi d'azione.
= deriv. da metano, col suff. professionale -ista; voce registr
. = denom. da metano, col suff. dei verbi frequent.;
sotto sono poi andati a infilarsi col mptano anche in quel passaggio sotterraneo
deriv. da met [ile], col suff. -ano, che in
voce dotta, deriv. da metano, col suff. chim. -ico, che
voce dotta, deriv. da metano, col suff. chim. -olo,
deriv. da metantimon [ico], col suff. chim. -ato,
deriv. da metantimoni [oso], col suff. chim. -ito,
= deriv. da metantropo, col suff. astr. -ia.
su prodotti antibiotici e sulfamidici som- ministrati col mangime. = voce dotta,
dal nome del genere sequoia, col pref. meta- (gr. \ itxa
deriv. da metasilic [ico], col sufi. chim. -aio, che
. = deriv. da metasòma2, col sufi, miner. -ite. metasomatosi
deriv. da metastann [ico], col suff. chim. -ato, che
. = denom. da metastasi, col suff. dei verbi frequent. metastatizzazióne
del genere strongylus 'strongilo ', col pref. meta- (gr. pierà)
àxyot; * dolore ', col suff. astr. -ìa, che indica
réxo? * compimento ', col suff. astr. -la.
. p. exaximóco 'trasformo ', col suff. astr. -ia.
deriv. da metatitan [ico], col suff. chim. -ato, che
11 nel mezzo / due ciocchi soli col pulacchio d'anno; / poi tutto v'
per pezzo. / le castagne seccate col castagno / vengono bianche e sono di
, e tono (v.), col suff. astr. -ìa. metatònico
= deriv. da metatonia, col suff. -ismo. metatorace,
e xpocpt) 'nutrizione ', col suff. astr. -ìa. metàtrofo
deriv. da metavanad [ico], col suff. chim. -ato,
affinità, e volt [aité], col suff. chim. -ina, che
, e da volt [aité], col suff. chim. -ite.
rimento all'aspetto di tale minerale), col suff. miner. -ite.
[to] (v.), col suff. chim. -ico.
; genìa composita che l'indigeno battezza col nome spregiativo di metechi senza peraltro evitarne
, dal lat. scient. meteloides, col suff. chim. -ina, che
e albumina (v.), col pref. meta- (gr. jxexdt)
= deriv. da metemoglobina, col suff. dei verbi frequent. e
. = incr. di metempsicosi col gr. tpittaxóc * pappagallo ',
. da met [anó], col sufi. chim. -ene, che
deriv. da meten [e], col sufi, chim -ile, che
natura. magalotti, 3-59: dal chiamarlo col nome di lumiera e dal lume,
vidi ieri sera, stando alla finestra col guardo verso le alpi, una meteora di
in senato e che scusasse la tardanza col parto della moglie, è vero, ma
meteorico: quello che è contenuto, unito col nichelio, nelle pietre meteoritiche.
. = deriv. da meteora, col sufi, professionale -ista. meteorite
. da meteora, n. 3, col suff. miner. -ite.
calesse il commendator clapasson e il veterinario col trequarti per pungere e svuotare il rumine degli
ypdcpo) 1 scrivo, registro ', col sufi. astr. -ia.
deriv. da meteor [a], col sufi, -oide, dal gr.
gr. tcóc&oq 'sofferenza', col sufi. astr. -ìa, che indica
xóyo? 'discorso, studio', col sufi. astr. -ìa.
per l'immaginazione e adombrano il vero col bello. dante e michelangelo. 30 scienziati
la forma meticcio è da riconnettersi direttamente col fr. métis, che proviene dallo spagn
= nome d'azione da meticciare, col sufi, frequent.; cfr.
= deriv. da meticoloso, col sufi, -aggine, che indica difetti
le unghie, la chiamò nello studio col suo fare più distratto e consueto. idem
deriv. da metil [e], col sufi. chim. -ale, che
deriv. da metilarson \ icd \, col sufi. chim. -ato, che
ted. carbin 1 radicale metile ', col sufi, -olo, che indica la
deriv. da metilen [e \, col sufi. chim. -ico.
[e] (v.), col sufi. chim. -one, che
deriv. da metil [e], col sufi. chim. -ico; cfr
. da metil [e], col sufi, -olo, indicante presenza di un
deriv. da metin [ó], col sufi. -ico. metino, sm
deriv. da met [ano], col suff. chim. -ino, che
deriv. da metion [ina], col suff. chim. -ico, che
deriv. da metion [ico], col suff. chim, -ile, che
ossido] (v.), col suff. chim. -asi, che indica
) otixó <; 'inebriante ', col suff. chim. -ina, che
= denom. da metodico, col suff. dei verbi frequent.
tre ronzini si frustavano via le mosche col moto metodico delle code. comisso,
sempre più volgare, diffusa e metodica col genovese canonieri, che dice la politica
due ore dopo il mezzogiorno alla borsa col suo 'frac '. pecchio,
= denom. da metodo, col sufi, dei verbi frequent.
e breve, cioè agevole e spedito, col quale s'insegni alcuna arte ovvero scienza
.., quand'anche si scriva col metodo di sismondi, presenta sempre un
autorità e la finzione scolastica, a rifare col cannocchiale i cieli, col metodo sperimentale
a rifare col cannocchiale i cieli, col metodo sperimentale le menti? oriani,
'minimum '. or tanto si ottiene col metodo de'minimi quadrati, lo che
di faetano, ma il cattivo metodo col quale si tentò di stabilirvi una zolfanaia fece
.. per il bell'ordine e metodo col quale egli se ne va caminando nel
come in tutte le cose, procede col medesimo metodo, come si dimostra nella
con due metodi: o fuggire da te col rompere la porta o col segare i
da te col rompere la porta o col segare i ferri della finestra, o
; le quistioni più complicate si scioglievano col metodo estemporaneo dei pugni e delle reciproche
scorso, trattazione ', col sufi. astr. -ia; cfr.
o metonimico, checché ne dicano, abusandone col fraintenderla in senso estetico o filosofico o
e òlhfoq, 'dolore ', col sufi. astr. -ia; voce registr
fronte 'e &vxpov 'cavità ', col sufi. med. -ite, che
pentandria triginia di linneo stabilito da brown col « ibus metopium lin. »; così
= deriv. da metoposcopo, col sufi. astr. -ìa.
ossigeno] (v.), col sufi. chim. -ile, che indica
e &àyo? 'dolore ', col sufi. astr. -ìa.
ed il zafferano e cose simili distemperate col sugo di pimpinella o consolida, ridotti
. xóyoi; 'discorso, trattazione col sufi. astr. -ìa. metricòlogo
dal gr. fjdjxpoc 'utero ', col sufi, med. -ite,
canto, / non possono esser tocche col mio metro / non degno a ciò.
ordinato 11 cantare e i debiti movimenti col suono. fallamonica, 344:
ariosto, 8-20: sol la cicala col noioso metro /... / le
il cielo. anguillara, 2-136: col metro la cicala infame e tristo / rendea
novella / riede la rondinella / e col suo metro dolce / l'aria addolcisce
'e ó8óvt) 'dolore', col sufi. astr. -ìa; voce registr
tema di (batrxco 'cucio ', col suff. astr. -ìa. metro
* discorso, studio ', col suff. astr. -ìa. metrològico
queste cose. i giornali si fanno col metro. « lei mi scriverà trantacinque
2-152: se i quadri si vogliono misurare col metro, e dalle loro dimensioni giudicarne
degli dei onoravano colle dendroforie, cioè col portare i mai. poiché molte cose
p. éxpov 'misura ', col sufi. astr. -la. matronìmico
4 metronomo ': pendolo, il quale col grado di lentezza o celerità delle sue
e rcdcdoi; 4 affezione ', col sufi. astr. -ìa. metroperitonite
4 azione del saldare spingendo dentro ', col suff. astr. -ìa. metròpoli
civiltà più mercantili ed industriali hanno finito col produrre, in londra e berlino, il
campo del più pronto sguardo umano e col fato della turbinosa metropoli di sabbia e
società ancorate a fatti antichi, finiscono col suggerire anch'esse impressioni antiche.
metropolitica che avean ne'lor paesi, col non essersi decretate da'romani per centri
= denom. da metropoli, col sufi, dei verbi frequent.
sacpv) * cucitura ', col suff. astr. -ìa. metrorragìa
tema di pfjyvujxi 'rompo ', col suff. astr. -ìa.
da salpinge (v.), col suff. med. -ite, che indica
di fecola alimentare, comunemente nota col nome di sagù, che si ricava dal
rami non si metta a ritroso, cioè col capo innanzi nella fossa. domenichi [
, con un altro li scuri, e col pollice unendo e sfumando e in fine
pollice unendo e sfumando e in fine col picciolo facendo gli occhi, ne formò
peggiorandola, a poco a poco, col mettervi insino alla metà di mondiglia. magalotti
a pena suso che il demonio lo tenta col porgli ne la fantasia la soavità de
sacchetti, 1-57: io sono qui col cavallo da governare, le galline da mettere
: ci mettiamo a tavola, e col vino di bosco, nero ed effervescente,
pulci, i-30: cominciò a sonare / col corno a bocca e tant'air vi
molti nobili di cicilia... col detto messer gianni si mettono alla fortuna
conversazione una gaiezza che pareva in contrasto col suo aspetto severo. castelnuovo, 2-19
guadagnali, 1-ii-195: li vuoi metter col mio, che par l'immagine /
[stanislao] il battagliar che gli converrebbe col proprio padre, da cui ben sapeva
. botta, 6-i-509: fecero anche col medesimo intento un lotto, nel quale
biade quando son mature, ma cavano col becco il seme dalla terra, quando esse
giusto / ove il capo si termina col busto. -gettare i dadi o gli
il quale [borgo] essendo poi col tempo messo dentro alle mura, ha
foschi mi son messo, / cercando col penser l'alto diletto, / che
, non c'era modo di farlo stare col capo dentro la carozza. cesari,
pratica, ecc., per lo più col proposito di insabbiarla definitivamente o di ostacolarne
inchiesta, un processo, ecc., col proposito di insabbiarlo, di stornarne l'
perduto, / mi metti in guerra col culopizzuto. -mettere in licenza qualcuno:
molti fogli: che è il modo col quale si fanno i cartoni.
preciso della pineta dov'erano stati accampati col carrozzone allora... e dove
che ha questo nome * bellosguardo 'col verbo 'guardare ', si piglia in
rinaldino da montalbano [tommaseo]: rinaldino col suo nobile destrieri si misse a filo
professioni liberali, o entrare nella burocrazia col titolo di avvocato. -mettersi
. = deriv. da mé1, col sufi, paragogico atono -ve. mèvio
voce dotta, deriv. da mezereo, col sufi. chim. -ina, che
mezza del detto aceto distillato e mescola col detto letargirio. 2. antica
si dà un podere, o altro, col carico di lavorarlo o coltivarlo, ritirando
della mezzadria nell'intento di farli solidali col padrone. 2. per estens
altrui e tuttodì lo coltivano, spartendo col proprietario la metà dei ricolti. de marchi
furerà la borsa o che terrà mano col mezaiuolo a rubbar qualche staio di grano.
, la novellina cominciò naturalmente a discorrere col figlio d'un mezzaiuolo. pratesi,
mediarius 'affittuario, conduttore ', col suff. -aiolo, che, dall'originale
dietro gli veniva la moglie tutta arrossata col fazzolo bianco in testa, la gamurra
sulla scorza. / la mezzaluna scende col suo picco / nel sole che la smorza
una garitta di muratura, esagonale, col tetto anch'esso di lamiera sormontato da
luna a capo il ponte di lerida col reggimento di rebè... fu fatta
: modo di segnare il garbo dividendolo col mezzo cerchio. -disus. mezzaluna
, i palliativi sono il paralogismo perpetuo col quale essi distruggono lentamente la politica rigenerazione
di maimame con le vele piegate solamente col trinchetto e con la mezana con vento fresco
il regolo. soderini, i-201: col quale [gesso] si possono fare
di mattoni o mezzane, pur congegnate col gesso. baldinucci, 97: '
= deriv. da mezzano1, col suff. -ale e successiva so- stantivazione
in gran parte da prima e poi, col tempo, più che mezzanamente. a
. = deriv. da mezzano1, col sufi, -anza per indicare una nozione
proprio bastimento. -andatura della nave col vento nella stessa direzione. dizionario
= denom. da mezzano2, col sufi, frequent. mezzanèlla1,
bastimenti, la cui scotta si governa col buttafuori. ibidem, 538: 'mezzanella
= » deriv. da mezzano2, col suff. astr. erìa, che indica
senseria. serao, i-232: col denaro della cartella, dello scatolino
, 1-2-205: il re giovanni, riconciliato col papa per la mezzanità del re di
soldano... ebbe lungo colloquio col gonfaloniere, per mezzanità di uno interprete
, dopo di essere stato sotterrato insieme col nome dell'autore nelle tenebre della mezzana
le età e tutte le letterature misura col suo passetto che è di pedanti.
zani, serbarsi tranquillo e pacato, col suo pensiero previrtù. concetto, innanzi
letture, orgoglio per dottrine, autorità col popolo per contatto. mamiani, 3-233:
11-164: tractavasi di septembre la lega col legato di bologna e però furono mandati imba
interprete? eccolo qua tutto sorridente, col viso pallido a forza d'esser lavato
consalvo per parlamenti di riconciliare i dianesi col re, ma ogni cosa fu invano
suo familiare e domestico in casa o col marito o con gli altri suoi parenti
se inchinato a scioperatezza, si guasta col praticare le piazze e i mezzani. cinelli
. d'annunzio, v- 1-45: col bastone e col ceffone, con la pedata
, v- 1-45: col bastone e col ceffone, con la pedata e col pugno
e col ceffone, con la pedata e col pugno si misurano i manutengoli e i
ed anche tra i sonni ti travaglia col freddo madore. = denom.
da quella parte la figura del sacerdote col manto bianco e 'l petto con le braccia
palco o in mezzào, e segnatela col nome mio. palladio, 2-3: ciascuna
a destra e a sinistra dell'albero col vento in poppa e leggiero.
le mezzine, con le brocche e col vino e con tacque chiare e fresche,
i-2-437: per ampliare la casa, col demolire quasi mezzo il tempio, distrusse molto
argento le 4 mezze pezze ', col motto 4 fausto corona- tionis anno'.
. (premesso a un agg. col quale concorda in genere e numero):
, mezzo sciancato e asmatico, venne col pentolino della colla ad attaccare anche sul
meza la ubedienzia de li fanti sono col re cristianissimo. bembo, 10-viii-207: quel
cominciò a storcersi, gonfiandosi la gola col ritenersi del fiato, a travolger gli occhi
vittoria, prieghi il tuo fratello che col suo luminoso e fervente raggio mi renda
: diritto, gobbo, cavo, col rilievo, più su o più giù che
non è molto duro di barre e va col capo basso, se gli potrebbe ponere
guardia larga e contrastando a mezza spada col nemico, quando cercasse intrarli per forza di
sec. xiv era da tre: poi col montecuccoli da sei: più spesso da
l'avversario impedendogli di giungere a fondo col suo colpo. docciolini, 44:
lo mezzo del cammino acceso / venne gente col viso incontro a questa, / la
, acciò che s'accordi lo incominciamento col mezzo e il mezzo con la fine
sostenere che l'ordito filo, già col favore giunto al mezo, sia ancora
, / a te ricorro sempre e col tuo nome / vo'far principio, mezo
regola, siano chiamati li maschi col solo riguardo del sesso, senza badare
sanza soperchio e sanza difetto, misurata col mezzo per nostra elezione preso, ch'
statalismo ed estremo individualismo la germania, col suo nuovo stato liberale, tiene il
178-91: fu a veder già le donne col capezzale tanto aperto che mostravano più giù
un momento; ma si consolò'subito, col pensiero che anche quell'ingiusto giudizio sarebbe
me dobbiate fare. bisticci, 3-435: col mezzo di cosimo de'medici, ch'
51: la natura vi pose al mondo col mezo del padre; vi nutre per
che s'intendesse con francia per istabilirsi col suo mezzo nel monferrato e aggiugnervi buona
. graniè corrispondenza dentro il serraglio, col suo mezzo fui introdotto il dopo desinare
sentì il bisogno di domandare la mia mano col tuo mezzo. -cooperazione, intermediazione
che lo [dio] porsi al mondo col mezzo di maria, messo nel corpo
de l'eresie. perché dixi « col mezzo di maria »? perché maria
natura e parte dalle sue positive relazioni col creatore. ghislanzoni, 17-77: allontanandosi dal
, avremo un mezzo per sciogliere evidentemente col senso questa con tesa.
pubblico indifferenziato e culturalmente eterogeneo (e col termine generale di mezzi di comunicazione e
era riuscito, con la molta intelligenza e col lavoro che gli era consentito dalla salute
, ii-4-158: avete supposto che, col progresso tecnico, resti disoccupato non soltanto
cui il massimo fine viensi ad ottenere col minore dispendio di forza, o più fini
il bando? -a mezzo, col mezzo, per il mezzo, per mezzo
poco tempo rido tosi a nulla, col mezo di questo concilio de'greci.
fè rubella, /... / col mezzo del tuo braccio or la flagella.
, 691: se io non aveva mezzo col governa- dore, tu non uscivi di
a cristo, gli convenne rompersi affatto col mondo e tagliare ogni accordo o partito di
sa che la rosina mi scappò via col pagliaccio?... c'era stato
,... se n'andò col restante del suo esercito ad assediare pavia.
g. villani, 8-68: chi era col vescovo e con messer corso, e
mia sorella in sicuro, tenni mezo col re, che si accontentò ch'io la
= deriv. da mezzacalzetta, col suff. collettivo e spreg. -urne
. 3. sport. nella scherma col fioretto e con la spada, una
simile condotta non fosse scusabile se non col desiderio di produrre un evento in quella
e si dice mezzogiorno vero in relazione col sole 'vero 'e mezzogiorno medio
vero 'e mezzogiorno medio in relazione col sole 'medio ': cfr. anche
operando, all'assetto della vita pubblica, col risolvere alcuni problemi urgenti di essa.
mascalcie, 1-291: lava bene il male col vino, poi tolli la mezzola del
= deriv. da mèzzo2, col sufi, dei diminutivi. mezzolitro
d'annunzio, iv-1-85: ella sorrideva, col capo affondato su i guanciali, supina
= deriv. da mèzzo2, col suff. degli accrescitivi. mezzo
qualche mezzo termine, un qualche aggiustamento col cielo? berchet, conc.,
i lettori di volerci questa volta aiutare col suggerirci un « mezzo-termine » che ci
: l'altro mezzo tondo, che col boschetto è congiunto, per riguardare la
mezzevele, già descritte, perché si fanno col vento in mezzo alla poppa.
la quale ultima poteva essere indicata graficamente col raddoppio di una breve).
've dì e notte stammi / adosso, col poder ch'ha in voi raccolto.
: se tu consore arenneti, donna col viso cleri, / a lo mostero venoci
è designata nei paesi germanici e anglosassoni col nome e (derivato dall'antica notazione alfabetica
e 'l dì. moneti, 166: col do, re, mi, fa,
camillo dumoulin;... miagolò col robespierre ai giacobini. rajberti, 3-9
scarfoglio, 1-109: il mostro errava col suo rosso occhio di sangue sulla greggia
< £xyo? 'dolore ', col sufi. -ìa, che indica affezione morbosa
tutto era pronto per la prima inquadratura col gatto, e il gatto non saltava
'e &pyupo? 'argento ', col sufi, miner. -ite (con
. p. uta * mosca ', col suff. -osi, che indica malattia
lucini, 100: l'oche ricercavano col becco giallo qualche radice o qualche mica
domenica amica, / dammi i lupini col sale / cosi come al davanzale / si
il mikado ed è oppositore l'imperatore col titolo di seougoun che gli conferisce la
è se non un picciolo pane impastato col butirro e colla sua superficie bene inzuccherata
la quale, preparata a dovere e concia col salnitro, si mantiene per lungo tempo
frezze, benché alcuni abbino lo schioppo col miccio. = dal gr. p
/ e sei sì ricco e liberal col miccio? 3. dimin.
c] ola (v.), col suff. dei dimin. micconétto
= deriv. da micca1, col suff. dei dimin.; voce registr
e al [xa 4 sangue ', col suff. -ìa, che indica
e dal tema di cpdyw 'mangio'col suff. astr. -ìa.
<; 4 discorso, trattazione ', col suff. astr. ria; voce
; -tjtoc, 'fungo', col suffff. medie, -orna, che indica
, sporchi, orribili, che mordevano col ferro la roccia, avidi di saccheggiarla,
= dal nome proprio michele, col suff. -ato; cfr. mi calato
= deriv. da mico2, col sufi, dei dimin. michino
. di micco1 (v.), col sufi, dei dimin. mìcia,
filicaia, 2-1-234: pria che tromba micidial col fioco / suo canto accenda la fatai
, 391: divideva le sue gioie col libertino, col ladro, col micidiario.
divideva le sue gioie col libertino, col ladro, col micidiario. -delittuoso
sue gioie col libertino, col ladro, col micidiario. -delittuoso. monti
tommaseo [s. v.]: col qual gesso si fa la * polvere
= deriv. da micola, col sufi, collettivo e spreg. -ame.
uomo deve guadagnarsela [la pace] col sudore della fronte, col molto travagliarsi dello
pace] col sudore della fronte, col molto travagliarsi dello spirito e a micolino
un micolino. = da mico2, col suff. dei dimin. mìcolo,
xòyoq 1 discorso, trattazione ', col suff. astr. -ìa. micològico
[e] (v.), col suff. med. -osi, che indica
= deriv. da micorriza, col suff. astr. -ìa.
<; * fungo ', col sufi. med. -osi, che indica
'e da [cellulosici], col sufi. chim. -ina, che indica
[aùxr)? 'fungo ', col sufi. chim. -osio, che
[ii 'arresto, fermo ', col sufi. chim. -ina, che
e tpocpi] 'nutrizione ', col sufi. astr. -la. micòtrofo
, in toscana dal mio aubert e col mio carlo magno e co'miei romani
3. locuz. curare la micrania col dolor di capo: usare un rimedio
era come pretendere di curare la micrania col dolor di capo. = da emicrania
delle ali''). 'osservo', col suff. astr. -ìa \ cfr.
. fjuxpó <; 'piccolo ', col microàutobus, sm. invar.
dotta, deriv. da microbio], col suff. -aio, sul [à
partic. quelli patogeni (una col micromanipolatore. sostanza, un preparato
dotta, deriv. da microbio], col suff. -ide (dalmicroangioscopìa, sf.
che s'è visto e vissuto finisce col trasudare dalle doghe d'ogni scritto,
dotta, deriv. da microbio], col suff. medie. -ismo, che
'e pxécpapov 'palpebra ', col sufi. astr. -ìa-, voce registr
'e xaoxóc 'pene ', col sufi. astr. -ìa; voce registr
: 'microchimica ': chimica studiata col microscopia. = voce dotta, comp
dal gr. altra 'sangue', col sufi. astr. -ìa; voce registr
deriv. da microcit [o], col sufi, medie. -orna,
deriv. da microcit [o], col sufi, medie. -osi,
deriv. da microclin [o], col suff. miner. -ite.
microcosmo, nobilissimo per l'artificio miracoloso col quale egli è stato fabbricato, con
= deriv. da microdattilo, col suff. astr. -ìa.
= deriv. da microdonte, col suff. astr. -ìa.
óvto? 'dente ', col suff. med. -ismo, che indica
. durezza di un materiale, determinata col microdurometro ed effettuata a carico ridotto su
da encefalo (v.), col suff. astr. -ìa.
e cpaxó? 'lente ', col suff. astr. -ìa. microfàcies
e la loro presenza può essere rivelata col microscopio elettronico). = voce
voce dotta, deriv. da microfillo, col suff. astr. -ìa.
'ho paura, ho timore ', col suff. astr. -ìa. microfonicità
deriv. da microfon [o], col suff. professionale -ista. micròfono
e. cecchi, 5-319: col favore di ritrovati sempre nuovi, ed
un timoniere dalle quadrate spalle, sempre col microfono all'orecchio. moretti, i-706
; che si ottiene o si misura col microfotometro. microfotòmetro, sm.
gr. ypàcpco 'scrivo ', col suff. astr. -ìa. microfrónte
deriv. da microftalm [o], col suff. astr. -ìa; voce
riserva e più piccolo del macrogamete, col quale si unisce nella fecondazione; spermoide
yaorpóc; 'ventre, stomaco ', col suff. astr. -ìa; voce
v., n. 11), col suff. astr. -ìa; voce registr
'piccolo 'e yxcóoaa 'lingua', col suff. astr. -ìa; voce registr
deriv. da micrognat [o], col suff. astr. -ìa; voce
deriv. da micrognat [o], col suff. medie, -ismo, che
di un oggetto di piccolissime dimensioni esaminato col microscopio. - anche: la tecnica
l'arte di delineare le immagini vedute col microscopio. 4. scrittura con
un liquido in una cellula, eseguita col micromanipolatore. = voce dotta,
da lente2 (v.), col sufi. astr. -ìa.
deriv. da microlit [o], col sufi. med. -ìasi, che
. a£óc;) 'mammella ', col sufi. astr. -la; voce
tema di fxeyaxo- * grande ', col sufi. astr. -la.
deriv. da micromel [o], col suff. astr. -ìa \ voce
'composto di piccole parti ', col suff. -ismo, che indica dottrina,
], nome di genere botanico, col suff. chim. -olo, che indica
apparenti degli astri o dei corpicciuoli studiati col microscopio. = voce dotta, deriv
dotta, deriv. da micròmetro], col suff. astr. -ìa; cfr
il secondo è una macchina astronomica, che col mezzo di una vite serve a misurare
. uexó <; 'midollo ', col suff. astr. -ìa; voce registr
= deriv. da micromotori], col suff. professionale -ista; voce registr
), con attinenza al microscopio, col sufi. fis. -one, che indica
e òvu£ -oxog * unghia ', col suff. astr. -ia. micronizzare
= denom. da micron, col suff. dei verbi frequent.
particelle di materiale trascinate in ciclo insieme col fluido e sottoposte a continue variazioni di
deriv. da micropegmat [itico], col suff. miner. -ite; voce
si riferisce, che è in relazione col micropilo dell'ovulo vegetale. -canale
. pianus 'piano, piatto ', col sufi. astr. -ìa. microplasticità
; rcosót; 'piede ', col sufi. astr. -ìa.
'e rcpóocottov 'faccia ', col sufi. astr. -ìa. microprotallo
òipic -eco? 'vista ', col suff. astr. -ìa; cfr.
òpxi? -eco? 'testicolo ', col suff. astr. -ìa.
il complesso di microrganismi etici nei quali col microscopio sia dato scorgere i medesimi fatti
£tvó <; 'naso ', col suff. astr. -ìa; voce registr
oxéxo? 'gamba ', col suff. astr. -ìa.
dotta, deriv. da microscopio], col suff. astr. -ìa; cfr
processi, ogni tanto prendendo un appunto col suo scritto microscopico su una strisciolina di
all'occhio nudo, e solo osservabili col microscopio, il quale ne ingrandisce considerabilmente
nuovo nel mondo vecchio... siccome col cannocchiale si aiuta l'occhio a vedere
, non vi si scuoprendo, neppure col microscopio solare, risalto o scabrosità veruna
ampliati. moneti, 2-vi: chi col microscopio dell'invidia applicato all'occhio osserva
4. locuz. -guardare, cercare qualcosa col microscopio: esaminarla con cura minuziosa e
e tacciare le loro operazioni e cercare col microscopio ogni lor difetto... per
5. prov. non bisogna guardare col microscopio vacqua di trevi: non si
di federico, che non bisogna guardare col microscopio l'acqua di trevi.
pagina, perdon la pagina per crogiolarsi col verso, perdono il verso per patullare
= deriv. da microscopio], col sufi, professionale -ista; cfr.
. = denom. da microscopio, col sufi, dei verbi frequent.
deriv. da microsferocit [o], col sufi, medie. -osi, che
óc; * polso, pulsazione ', col suff. astr. -la.
^ ig 'polso, pulsazione ', col suff. astr. -ìa.
e owpa -octo <; 'corpo', col suff. astr. -ìa \ cfr.
e o&p. a 'corpo', col suff. astr. -ìa. microsòmico
e dal nome del monte somma, col suff. miier. -ite; voce
-7) vó? 'milza ', col sufi. astr. -ìa; voce registr
'piccolo'e arróv8uxo <; 'vertebra col suff. astr. -ìa.
(v. microsporo), col suff. astr. -ia; voce registr
deriv. da microspor [o], col suff. med. -osi, che
deriv. da microstil [o], col suff. astr. -ìa. microstilo
= deriv. da microstomlo] 1, col suff. astr. -ìa-, voce
) xf) 'capezzolo ', col suff. astr. -ìa.
. da microt \ o \ l, col suff. astr. -ìa; voce
', con riferimento alle dimensioni, col suff. miner. -ina.
], con riferimento alla composizione, col suff. miner. -ite. microto1
[li] * taglio ', col suff. astr. -ìa. micròtomo
il suo naso [di diogene], col micterismo aggrinzante, accompagnava lo sarcasmo della
p. u8àco 1 imputridisco ', col sufi. chim. -ina, che indica
, come segue ancora al pane fatto col mescolo della segale e degli altri orzi nostrali
s'ingegnerà di cacciare l'aguta febbre col fuoco o il freddo delle medolla del-
il freddo delle medolla del- l'ossa col ghiaccio o con la neve? certo,
deriv. da midoll [a], col suff. collettivo e spreg. -ame.
possono facilmente separarsi fra loro e, col tempo, essere riassorbite, dando origine
, 1-313 *! e'bisogna penetrare col succhiello al midollo in su questo autore
tutti i cristiani erano e dovrebbero essere, col midollo della bibbia. -consistenza
. guerrini, 2-378: lodiamo iddio col cuore e col midollo / dell'anima
2-378: lodiamo iddio col cuore e col midollo / dell'anima e dell'ossa
. = deriv. da midolla, col sufi. accr. e spreg. -accio
deriv. da midr [iasi \, col sufi, china. -olo,
dal giallo pallido al rossiccio, che, col tempo e l'esposizione alla luce,
siena, 49: mangerai il fiadone col miele in esso con suavissima dolcezza.
caterina da siena, iii-139: sete legati col funicolo della vera e santa obedienzia,
tergimi il seno, o amore, / col tuo celeste mele: / disdice esser
mesceva. g. gozzi, i-13-178: col mele della speranza pascea or l'uno
-col miele in bocca o alla bocca, col miele sulle labbra: con evidente compiacimento
uomini d'oro, e ne parlava sempre col mele alla bocca. nievo, 772
te mi raccogliesti colle braccia aperte e col mele sulle labbra. -dare cotogno
= deriv. da mielina, col suff. dei nomi d'azione.
deriv. da mielin [a], col suff. -orna, che indica affezione
deriv. da mielin [a], col suff. med. -osi.
. uexó <; 'midollo ', col sufi. med. -ite, che
'e aden [oma], col sufi. astr. -ìa; termine coniato
deriv. da mieloblast [o], col sufi, -orna, che indica
deriv. da mieloblast [o], col suff. med. -osi.
deriv. da mielocit [o], col suff. med. -orna, che
deriv. da mielocit [o], col suff. med. -osi; voce
voce dotta, deriv. da mielocitosi, col suff. astr. -ìa; voce
di ypdtcpco * scrivo, registro ', col suff. astr. -ìa.
. uexó (; 'midollo ', col suff. -oide (gr. -oetstfj
gr. fxuexóc; 'midollo ', col suff. med. -orna, che
ingl. myeloplax 4 mieloplassi ', col suff. med. -orna, che indica
j. uexó? 4 midollo ', col suff. med. -osi.
) 4 taglio, incisione ', col suff. astr. -ìa.
. = dal toponimo miemo, col suff. miner. -ite.
henry alexander miers (1858-1942), col suff. miner. -ite.
oro / a la salute sua, col ferro adunco / le molli spugne miete.
berni, 4-50 (i-106): dà col brando a gli arabi la mancia,
, troncare. bembo, 5-67: col ferro e col fuoco ogni cosa mietendo
bembo, 5-67: col ferro e col fuoco ogni cosa mietendo e predando.
buon seme: vedersi ripagato il bene col male, un beneficio con l'ingratitudine
, e vagabondi / spettri di cavalieri ivan col mago / aspettando il cantor, che
onde presero tal nome per remota analogia col topo ragno. tommaseo [s.
di pensarla come vuole: per me col sangue si fanno migliacci, e non crederò
senza lei fu medicina, / buona col cacio, col burro e con l'
fu medicina, / buona col cacio, col burro e con l'ova. /
aver guadagnate alcune migliaia di lire giocando col giovine conte nell'ultima notte di schifanoja
a guadagnare il primo migliaio, che poi col primo migliaio il decimo ed il vigesimo
: ne la stia mi par esser col leone / quando a lutier son presso ad
, figurata nella 'storia degli uccelli 'col nome di migliarino di palude, chiaramente
. = deriv. da miglio2, col sufi, dimin.; per il n
= deriv. da miglio2, col suff. dimin. ampliato -aròlo,
= deriv. da miglio2, col suff. del part. pass.
. entrò in una cantilena una notte col suo marito lunga un miglio. forteguerri
i casi di fortuna di mare, col diritto di salario pure per il viaggio
mettirai nel ditto miglio menandolo molto bene col cocchiaro, et ancora lo lassarai bollire un
b. del bene, 1-76: col miglio si fa un pane il quale,
, siccome anche il miglio, spezialmente col latte, dà una poltiglia non disgustosa
del vegeto / miglio del sole, che col duro seme / pietra lucente simula e
vittoria il suo più forte guerriero per discordia col generale. a. cocchi, 4-1-46
e malgrado il miglioramento delle razze (col conseguente potenziamento della produzione), si
. cattaneo, ii-2- 252: col numero crebbe la grossezza media del bestiame
sì cattivi, non solo non gli migliorerete col maledirli, ma gli renderete sempre peggiori
migliorare e perfezionare la musica incredibilmente, col rimettere in uso i generi e modi per
parte, opinione, né creda, col citare autorità di ticone, di taddeo
migliorarsi, né vuol mai essere confusa col dogma. -rendere più attendibile.
infermo] volle discendere nel chiostro sostentandosi col suo bastone. bibbia volgar.,
-per antonomasia. il migliore: appellativo col quale, per lo più con bonaria ironia
della ricotta, / e da mangiar col pane assai meglióre / d'una pera
: incontra se le fece, e col più molle / parlar che seppe e col
col più molle / parlar che seppe e col miglior sembiante, / di sua condizione
dibatte sì che viene / ad espedirsi col braccio migliore. tasso, 19-18: argante
aspro e selvaggio, / il mio col re non separabili letto / a biasimar ebbe
, di darle credito e di avvalorarla col nome di quel paese, in cui
non è fantin che sì subito rua / col volto verso il latte, se si
dante, par., 22-136: col viso ritornai per tutte quante / le sette
di men cattivo. -vedere col migliore occhio: raccogliere con la disposizione
. da migliore (v.), col suff. astr. -ìa.
= deriv. da migmatite, col suff. dei nomi d'azione.
alcune mignatte di capitani che avevano amicizia col mio cioccolatte e col mio cuoco.
che avevano amicizia col mio cioccolatte e col mio cuoco. emiliani-giudici, 1-270:
non vi molesta e vi trovate meglio col non aver sangue in borsa, perché
pavia il detto monsignor di gran vela col signor marchese del vasto, chiragrato e
lat. volg. * minjus, col suff. -atta di bigatto (v.
falcinellus), simile all'ibis, col becco ricurvo verso il basso e il piumaggio
= deriv. da mignatta, col suff. professionale -aio. mignattazióne
! = deriv. da mignatta, col suff. dei nomi d'azione.
deriv. da mignatta n. 9, col sufi, dei dimin. mignattino
. = deriv. da mignatta, col sufi, dei dimin.; il n
. = deriv. da mignatta, col sufi, degli accr. mignattóne2,
]: 'se mignola d'aprile, vacci col barile; se mignola di maggio,
se mignola di maggio, vacci appena col saggio; se mignola di giugno,
; se mignola di giugno, vacci col pugno ': proverbi contadineschi, che
con l'aglio e nel pertugio della verga col dito mignolo si metta. vangeli volgar
xll-m: fa'cenno per lo men col dito mignolo. ghislanzoni, 4-20: ahi
al mignolo, egualmente. -toccare soltanto col mignolo: sfiorare appena (con valore iperbolico
). zena, 3-104: sol col mignolo ci tocchi / un di voi,
abbate in detto posto per maneggiare col mezzo suo la volontà del duca
di un nerone, di adriano col suo mignone antinoo. papi,
i cumuli bassi delle nuvole lentamente migrare col vento. -spostarsi. gadda
del quattrocento, lxiv-136: cerbaro invoco col suo crodel latrare, / ché l'infimo
lavoro. pascoli, 269: fa, col piccone, dov'è monte, pari
su l'orlo del canale, talune rivolte col becco altre col dorso, per modo
canale, talune rivolte col becco altre col dorso, per modo che le piccole code
di tempo limitato, ed è connessa col lavoro dei campi, con le esigenze
climatici, per spontanea colonizzazione, per col ivazione da parte dell'uomo di varietà
? jxuó <; 'muscolo ', col sufi, med. -ite, che
. uó <; 'muscolo ', col sufi. med. -ide, che indica
= denom. da milanese, col sufi, dei verbi frequent.
coda et ali come ho detto e col peduccio minuto su la carne, che
nepitelli compariscono rossi, quasi fossero dipinti col minio. = voce dotta, lat
qualche santo, qualche polizzino di comunione col suo testo latino e la cifra dell'
di lori. e si strusciò gli occhi col dorso della mano. « nossignore »
gli atti giudiciali, e sì perché col suono medesimo imita e fa sentire la cosa
. da mille (v.), col suff. accr.; cfr. fr
dal lat. milvus 'nibbio ', col suff. accr.; cfr.
, a stare continui... col dogio e col suo consiglio a dare ordine
continui... col dogio e col suo consiglio a dare ordine alla guerra
per ciascuno de'detti comuni nell'oste col consiglio del capitano della guerra. boccaccio
grandissimo e nobilissimo uomo della città, col quale in roma erano già insieme militanti
comandamenti. cameroni, 1-84: lo zola col suo spirito militante e col suo concetto
lo zola col suo spirito militante e col suo concetto ottimista della vita ha creduto
antonio di guido, lxxxviii-1-186: prima col grande ingegno naturale, / e poi
fu nella tua concordia / di dover col tuo segno militare. s. caterina
desiderio oltreché il sentimento di prossime ostilità col nuovo governo. ojetti, 1-133: quel
. = deriv. da militare2, col suff. -oide (gr. -osi8r,
/ non desse di valor segni veraci / col vibrar, col rotar or aste or
di valor segni veraci / col vibrar, col rotar or aste or brandi / a
ruberto nostro in alto è deputato / col milite famoso soderino / giudicatore. lorenzo de'
gr. xparécù 'domino ', col suff. astr. -ìa.
milizia i sacerdoti, e regni / col terror delle mistiche parole / umilmente superbo,
degna. buti, 3-364: 'provvide', col suo aiuto; 'a la milizia
!: 'portava all'occhiello il distintivo tricolore col fascio e, come una sottolineatura,
cavi. = da mille, col sufi, collettivo -ame. millànime
de'suoi vizi, che 'l faliseo col superbo millantamento delle sue virtù. f
, 1-ii-279: mi consola il dottor col dir che mille / furon soggetti a
. = formato su millenario, col modello di decennale. millenàrio (
una cosa medesima, cioè, così col parlare come coll'andare, tenere una certa
colui che tiene questa erba in mano insieme col mellefolio è sicuro da ogni paura e
è un'ottima idea. lei ci viene col marito, mia sorella ha già un'
a la spensierata, non mi impaccio col noi siamo a i tanti del mese
, sm. unità di misura di volume col cosmo e con una vita sociale industrializzata al
= denom. da milonite, col suff. dei deriv. dai verbi
colui fosse stato vestito come un milord col pileo in testa e i solini inamidati,
il cibo e farlo abile a rinnovarci col farlo simile alle parti rinnovabili. targioni
nome del genere mymar, da riconnettersi col gr. [x&jiocp 'biasimo '.
. = denom. da mimo1, col sufi, dei verbi frequent. mimeggiare2
denom. da mime [si], col suff. dei verbi frequent.
è la mimesi, l'intelligibile mescolato col sensibile. la mentalità mista è esterna
gr. 'imitazione ', col sufi. astr. -ìa.
gr. * imitazione ', col suff. miner. -ite.
per la grande simiglianza con la piromorfite, col suff. miner. -ite.
imita, si abitua, e finisce col fare ciò che indarno si sarebbe voluto
parlando dei tedeschi, l'infatuamento col gusto, l'istruzione colla cultura e
, in piedi, l'anarchico busciancata sta col viso levato al soffitto. anch'
dotta, deriv. da mimetico], col suff. astr. -ismo. mimetizzare
dotta, denom. da mimetico], col suff. dei verbi frequent.
toni di sentimento, che si esprimono col gesto, con la mimica, col
col gesto, con la mimica, col moto dei muscoli facciali, con lo sforzo
2-473: le rappresentazioni mimiche, esprimenti col gesto li costumi e le azioni eroiche
riverenze che fanno con la testa e col corpo, [le civette] sono adatte
scarpine di seta a tomaietto basso e col tacco alto secondo l'usanza d'allora,
insieme; ma quando poterono esprimere tutto col ballo, detti 60: con baldanza
se la ravviva [la cicatrice] col rossetto, come una meretrice si mette un
guizza ne la procella de'pensieri / col sangue del mio core. gozzano, i-354
. inpxpsós 'mimo cantante ', col suff. astr. -ìa.
... dal medesimo aristotile per mimografo col precedente [senarco] è addotto.
. xóyo? * discorso ', col suff. astr. -ìa. mimòlogo
7tdt&o <; 'sofferenza ', col suff. astr. -ìa. mimopatizzare
. = denom. da mimopatia, col suff. dei verbi frequent. mimoplàstica
voce dotta, deriv. da mimosal, col sufi. chim. -ina, che
genere mimosa (v. mimosa1), col sufi. gr. -oeidriq, che
mina 'si chiama quel masso di materie col quale si chiude la camera della medesima
salsiccia lunga tanto da essere saldata in fondo col tubo e legata a fior d'acqua
risvolta della muraglia nemica, si copre col mantelletto; se il primo fosse ucciso
miglio e mezzo andai cosi sulla barca col mio caronte e dopo entrai, con
contendere per diffendermi dinanzi al tribunale tuo col porti davanti l'esca, gli ami,
quali non si può provedere se non col prevederle. sempronio, 7-72: poiché
.. una nuova mina, insieme col marchese d'espagny e 'l signore di cayeux
= deriv. da minaccia], col sufi. astr. -erìa, con valore
] mentr'alza il minaccievol capo / col fischiante gonfiato collo schiaccia. marchetti,
, manderà il giuoco in chiacchiera, col fare che un giovane vada a trovare
il franco guerriere mescolata- mente tramischiò sdegno col sospetto e nelle brigate del duca fuggi
intende recare (anche, anticamente, col dativo di persona). -in partic
mia possanza / e tale nimistate aggio col core / che sempre di battaglia me
maganzesi minacciava. boiardo, 1-24-39: sempre col tronco li batte e minazza. ariosto
gli animali, or quel villan minaccia / col taglio e con la punta de la
le minaccia [le bestie] / col suo falcetto: / colomba! turella!
parole altiere, / con le mani e col capo a minacciare / incominciò gridando il
. 38. locuz. -minacciare col dito: agitare il dito indice in
del ponticello / mostrarti e minacciar forte col dito, / e udi''l nominar
buti, 1-741: 'e minacciar forte col dito '; menando il dito si
fretta, / con occhi torvi minacciò col dito, / mostrando voler farne aspra
note al malmantile, 1-261: 'minacciò col dito '. coloro, che vogliono gastigare
: ben riuscì al marchese villa di portare col consiglio dell'arcourt un importante rinforzo a
le porte alle truppe del re, col che si rese pacifica tutta la provincia,
da un principe che mostra di regnare col terrore e con la forza vuole ed acclama
mezza strada tra brissio e bolzano, col fine di tagliar il ritorno ai francesi
potevano, con la corte di madrid e col governatore di milano stavano sulle proteste,
di terracotta dipinta, lo stesso vesuvio col suo lieve serto di piuma di struzzo
aggrondato e minaccioso appare questo portone col suo vano cupo che... nessuno
. dell'uva, 41: già col sol posava il vento, quando /
, 5-165: ecco la moschea arlecchina col suo minareto azzurro. gozzano, i-38
gaia chiesa sotto il monte quarin, col suo minareto bianch'e nero, metteva una
località in cui fu trovato), col sufi, miner. -ite. minato
lat. minari 'minacciare ', col sufi, dei nomi d'agente.
più a sapere e poter tanto, col suo astrolabio minchionatorio, ch'egli ha infino
la moglie e goldi, l'una col volto più minchionatorio dell'altro, che
, la sua calda accoglienza, il modo col quale pronunciò quel 'son morti '
e danno in quello / che si reggon col brachiere. pecchi, 2-103: adesso
gr. vpaepeo 'scrivo ', col sufi. astr. -ìa.
il suo acido saccarine, per combinarsi col vetriolico di quelle basi. 2
con una canna di ferro per foggiarlo col soffio delle labbra e con gli ordegni
. = deriv. da minerale2, col suff. professionale -ista. mineralizzare
= denom. da minerale2, col suff. dei verbi frequent.
one] (v.), col sufi, -oide (gr. -oètsrjt;
yvcòoi <; 'conoscenza ', col sufi. astr. -ìa. mineràlogo
voce dotta, deriv. da minerale2, col sufi, -urgico, sul modello di
marte ti ho fatti nelle candide pagine, col calamo di negro attramento intincto, exarare
ora t'ingengna / ormai scoprirte col minervo aiuto / o veramente in te superbia
non potevano mancare il minestrone di verze col soffritto di calamari. cassola, 2-147
fagioli... -siamo abbastanza avanti col lavoro, ti pare? calvino, 10-166
abbrev. dial. di domenica, col sufi, spreg. -ardo, sul modello
nero nero, capelluto, ricciuto, col naso in su che si tirava dietro
un'animuccia coi capelli biondi ho, e col visino dolce dolce, diafano e affilato
che, dappoiché non poteva più faticar col martello, e'si dovesse per l'
almeno gl'intagli, svariarsi di quando col miniare. 2. colorare,
. 2. colorare, tingere col minio o, anche, con altri
che si rappresentano a gli occhi loro col sembiante di vittoria. 8.
vagheggiare, accarezzare con la fantasia, col pensiero; coltivare, nutrire intensamente,
roseo di cera... pazientemente miniato col belletto di una monaca ignara, riposava
più bello. baldinucci, 98: col qual mezzo arriva 'l perfetto artefice.
miniature, quelle dorature, quelle figurine col mostaccio e coi panni impiastrati di vari colori
quando un giorno egli entrò nello studio col pretesto trasparentissimo di farsi fare dodici
temeremo di imitar troppo la scuola fiamminga col particolareggiare altri dolori, che saran detti
= denom. da miniatura, col suff. dei verbi frequent.
giudicarono cosa ragionevole il preparare il decotto col vino. malpighi, 1-251: questi
opere degne di essere impresse non già col piombo, ma coll'argento, perché
= deriv. da minimale, col sufi, dei deriv. dai verbi
.. a interrogare,... col tono di chi deprezza, di chi
. = denom. da minimo, col suff. dei verbi frequent. minimizzato
.. /... dominar col guardo / la chiara valle di giardini e
xi-210: i pioppi si coprono, col ciuffo quasi volatizzato dai pennacchi dell'umidità,
non comuni, presi una sola volta col massimo esponente). -ridurre una frazione
: andammo avanti e indietro lentamente, col motore al minimo, per il buio budello
bencivenni [crusca]: l'unguento fatto col minio non giova. cennini, 40
il pettirosso e la capinera, e col quale allora si tingeva, d'un cotal
, 509: il guerrazzi si dipingeva col minio la faccia e, non essendo abile
la faccia e, non essendo abile colorista col pennello quanto lo era con la penna
distingueva che l'ebete fisionomia, concretata col minio e col gesso in superficie.
l'ebete fisionomia, concretata col minio e col gesso in superficie. caproni, 51
: la sera è venuto il morelli, col quale ho passato in rassegna i nomi
. = deriv. da ministeriale3, col suff. -abile che indica potenzialità.
. pallavicino, iii-288: il battesimo col quale battezzava pietro non chiamavasi battesimo di
tentò di asfissiare immediatamente il ministero, col pretesto di prolungargli l'agonia.
portando sarcine, servissero a'ministeri plebei col manto signorile. d. bartoli, 7-i-
ministerio, / perché 'l suo desiderio / col mio non fai in un punto felice
qui a meza strada e andando sol col figlio. m. adriani, iii-101:
.]. metastasio, 1-ii-50: là col capo onde levò le piante, /
, ogni ministero viene abitualmente designato col nome dell'uomo politico che lo
, anche se collegato in qualche modo col potere esecutivo, in quanto posto sotto
di raccoglier le mentovate rendite, congiunto col ministerio spirituale, fu generalmente appellato beneficio
vostra ruina, se la divina provvidenza col ministerio de'vostri buoni amici non avesse
macchinazioni. bandi, 1-i-359: appunto col ministero di certe ebree maliarde, la veneziana
va [il carro], anzi vola col solo vigore e ministerio del vento.
ella più tosto con l'esperienza e col ministerio del senso. spallanzani, 4-i-42
del senso. spallanzani, 4-i-42: col ministero dello stesso termometro avrei anche voluto
il pelo, facendosi tutto mondo e bello col ministero della propria lingua e delle proprie
come l'avete veduto salire in cielo col ministero di nuvole cori grande maestade.
apparve e poste le legne nel focolare e col solfanello già resuscitato d'esso, già
si veggono appiè del trono in un col servaggio nel fango buttate. foscolo,
= deriv. da ministro, col sufi, -abile, degli agg. verb
o in teoria,... andavano col pentolino a far calca davanti alla porta
i-xin-ii: puotesi vedere questo pane, col quale si deono mangiare le infrascritte canzoni,
non pur con la virtù, ma col denaro e con la forza o potenzia,
anonimo toscano, lxvi-1-38: friggansi li polli col lardo e cipolle,...
che piena ma colma al primo ramaiuolo col quale lui a tal cucina usava minestrare
sol ministrando al bel servire umano / col lume, con istinto e con il moto
che ministravano al santo sepolcro, convenne col soldano che non si desse impedimento alcuno
non so qua'di loro, anch'esse col cartello della disfida, [vennero]
di essa [ribellione] per mettere col castigo di pochi il terrore in tutti gli
, iv-72: però libera me, col tuo pregare, / da'ministri tartarei
, / ch'io, che son un col padre, in ciò dispenso. scarpelli
). giamboni, 10-151: acordati col prossimo tuo avaccio, visino e tanto
ingegnosi [della commedia] san mescolare col buono essempio della favola grave e di
.. si ottiene in inghilterra facilmente col cambiamento dei ministri. lambruschini, 4-60
capo gabinetto di un ministro, scrutando col monocolo lo straniero che sospettò adulatore,
francobolli, purtroppo, non potè averli col lutto: per quanto è un'idea,
commentò la politica dei suoi giorni più col distacco d'uno spettatore
mansioni direttive e di controllo nei rapporti col personale dipendente. carena, 18:
valor del ciel lo mondo imprenta / e col suo lume il tempo ne misura.
però che il ministro o predicante compariva col rocchetto senza maniche e un gran collare a
'. = da ministro, col sufi, collett. e spreg. -urne
uno degli stati uniti d'america, col suff. miner. -ite. mino
cristo, un bel gat- tone moro col muso bianco, dietro a un ciuffo di
mitico re mtvco? 4 minosse ', col suff. -oico. minòllo, sm
comune nella pensylvania. hanno grande somiglianza col 4 mus arvalis 'lin. o campagnuolo
una forma speciale di governo da conquistarsi col diritto di maggioranza o con l'audacia
agnesi, 1-2-457: sebbene le quantità, col diminuirsi all'infinito passano da genere a
f. frugoni, ii-133: cresce col vizio il fasto, e minorata / col
col vizio il fasto, e minorata / col merto la virtù gli omeri piega.
chiamati i fiumi ignobili e minori, che col tributo dell'acque loro sono ricevuti da'
altri sollevano croci minori, croci inastate col vessillo trifido, monogrammi compresi nel nimbo
: all'occaso eran le stelle tratte / col pianeta minor dai raggi smorti, /
zibaldone], 5-55: la quale aria col caldo s'aggiugne al foco di natura
foco di natura caldo e secco, col qual secco egli si rap- picca con
caorsa / e chi, spregiando dio col cor, favella. idem, par
ch'ai mondo non ha pare, / col suo bel viso suol dell'altre fare
maggior d'ogni altra, la quale col sussidio di minor mezzi può conseguire felicemente
si facevano inscrivere con un conoscente o col primo venuto. d'annunzio, iv-1-78
... ottenere il più ricco minerale col minor costo possibile. pirandello, 8-500
, cioè a quel famoso ugonotto, col quale il cardinal di peron, in minore
: nel commensurar de'nostri gaggi / col merto è parte di nostra letizia, /
e dei mezzi pei quali può, col minor sacrificio possibile, conquistarsi. 30
vagnozzi nel 1368 e riconosciuto nel 1517 col diritto di eleggere un superiore proprio;
l'arco al pericolo di cadere e col vantaggio d'una minore spinta orizzontale contro
e che sino ha incominciato i pezzi col minore o col maggiore,...
ha incominciato i pezzi col minore o col maggiore,... e che come
non v'è, e lo minore sta col padre nella terra canaan. boccaccio,
sanza resta / della città el grande col minore / facesse battezar subitamente / alla
= deriv. da minore1, col sufi, -enne (dal lat. annus
= deriv. da minore1, col suff. -ista, che indica una
= deriv. da minuetto, col sufi, del part. pres.
. = deriv. da minuetto, col sufi, del part. pass.
area lucch. e pist., da col movimento) e l'andamento
tosto il nobile / ballo incomincia / col minuetto, / che un merlo ironico /
. brusoni, 312: i generali de'col turbato da un'intensa e
quegli spendo. = da minugio, col suff. dimin. minuiménto, sm
virtù. aretino, 1-173: ella, col suo giuocar moderato, tempera l'alterezza
minuita generalmente la fede delle sue guaranzie col mancare a quella degli ultimi solenni trattati
non vogliamo che, pel praticare tu col commissario, n'avesse a minuire alcuna
la facilità e lo intelletto d'altri col mezzo di si fatte scienze, ma
subitaneo. onofri, 22: scherzi col nostro cuore, / fanciullo dal lungo
minuzzame = deriv. da minuto1, col suff. collettivo e spreg. -ame.
de lettore. bembo, 10-vii-461: sete col vostro maestrevole ingegno entrato nel mio animo
di bastone. boccalini, ii-93: col tuo bastone minutamente tasta tutti i luoghi
= deriv. da minuto1, col suff. dimin. minutèllo (
. lambruschini, 2-303: non entrar col pensiero in tante minutezze e in tanti rivolgimenti
vuoisi seminare spargendolo e gittandolo e ricuprire col sarchiellino o rastrellino. leonardo,
di piombo strutto; altri tagliati minuto col coltello e poscia insalati. boccaccio,
aleandro, 1-37: un minuto animale può col veleno uccider un uomo, sicome fanno
93: lo scricciolo / lo saluterà col suo becco minuto. -bestiame
xi-9: un certo conto, facea col mio cervello, / per veder quanto
rimasta orfana anch'essa a diciotto anni col fratello molto più piccolo di lei,
con brillamenti puerili e vani, / mettil col prisma: ornar tutto pretende / con
deterministico intrico passionale (proust!) contrasta col violento e sicuro gesto che schiaccia e
degl'intelletti minuti il pensare di sollevarsi col condannare nel suo foro i personaggi
ariosto, 37-80: fuggon le donne col popul minuto / fuor de la chiesa
a un singolo e determinato locatario, col divieto espresso di subaffittarla. g.
avessi saputo qual è il prezzo dei mercati col diavolo; come se l'anima fosse
riprocrearne dei nuovi, non meno orgogliosi col popolo, ma più soggetti e arrendevoli
. mazzini, 14-253: vado riandando col pensiero non solo le persone, ma
d'uno sguardo. tenca, 1-232: col foscolo può dirsi incominciare per l'italia
cellini, 691: con questo [col trapano] si conduce ogni grandissima minuzia
per ottenere tanta libertà eugenia doveva fingere col padre di prestare ancora servizio d'infermiera,
. = deriv. da minuzia, col sufi, collettivo e spreg. -aglia
= deriv. da minuzia, col sufi, collettivo e spreg. -ame.
che poteva trarne per la bocca stretta col pugno mangiava e non più. bibbia
di tempo si veggono sopra l'acqua col ventre in su addormentati o attoniti
presenza, minuzzatolo [il tabacco] col coltello, se lo pigliavano in pipa,
le minuzzai tutte, per cosi dire, col pensiero. foscolo, x-361: gli
pare, / e tutto lo minuzza col coltello. 6. intr.
: e dirà poi: io ho giocato col tale. firenzuola, 948:
molte battiture, comandò che fossero cotte col fuoco disotto. a. f. doni
. = deriv. da minuzzolo, col suff. del part. pass.
rimase co'minuzzoli in bocca. col trattato di berlino ogni governo ebbe una
. = deriv. da minuzzo, col suff. dimin. -olo. minvèrta
. martelli, 2-26: voi discorrevate col giudizio vostro puro e non macchiato da l'
possan guadagnar questi briganti / a cozzar col demonio e con gl'incanti. leopardi,
io vi porto mi ammonisca più tosto col tacere, col restar callunniato, a conformarmi
mi ammonisca più tosto col tacere, col restar callunniato, a conformarmi col giudizio
, col restar callunniato, a conformarmi col giudizio vostro. tasso, 20-123: armi
piuttosto sepoltura, fuorché trovando un impiego col quale mi possa mantenere senza nessuna o
quel che io toccherò con mano, col seguito di gente infinita. pavese, 9-14
mio? - non so. -fare col mio, fare coi miei: affrontare una
s. v.]: 'fare col mio 'o 'fare co'miei '
una data cosa. e 'non fare col mio 'o 'non fare co'
. ridilo? 'malattia ', col sufi. astr. -ìa. miocardiorrafìa
) 'cucitura, sutura ', col suff. astr. -ìa. miocardiosclèrosi
voce dotta, deriv. da miocardio, col suff. med. -ite, che
voce dotta, deriv. da miocardio, col suff. med. -osi,
eo] 1 (v.), col suff. med. -osi, che indica
'e xòpa 'onda ', col suff. astr. -ìa. miochinasi
xiv7) oi? 'movimento ', col suff. astr. -ìa. miocinesìmetro
voce dotta, deriv. da miocito, col suff. med. -orna,
voce dotta, deriv. da mioclono, col suff. astr. -ìa;
consistente in mioclonia com binata col quadro psicopatologico di demenza precoce.
'e xóxtio? 'utero', col suff. med. -ite, che indica
e xópsyj 'corda ', col suff. med. -ite, che indica
? 'che uccide ', col suff. chim. -ina, che indica
pó? 'adipe, grasso ', col sufi. astr. -ia; voce registr
'e ò
dal tema di cpayeìv 'divorare ', col suff. med. -ismo, che
da fascia (v.), col suff. med. -ite, che indica
e cptovt) 'suono ', col suff. astr. -ia.
da gel (v.), col suff. med. -osi, che indica
dal gr. alpa 'sangue', col suff. astr. -ia.
gr. oupov 'orina ', col suff. astr. -ia.
gr. oùpov 'orina ', col suff. astr. -ia. miognato
voce dotta, deriv. da miografo, col suff. astr. -ia; per
? può? 'muscolo ', col suff. -oide (gr. -osi8r)
ì8ioc, 'proprio, particolare ', col suff. med. -ismo, che
p. uó? 'muscolo *, col sufi, med. -orna, che
voce dotta, deriv. da mioma, col sufi. med. -osi, che
voce dotta, deriv. da miomero, col suff. astr. -ìa.
[io] (v.), col suff. med. -ite, che
gr. xojxf) * taglio', col suff. astr. -ìa. mionàrcosi
'e ùvopa * nome ', col suff. astr. -ìa.
e rtà&o? 'sofferenza ', col suff. astr. -ìa-, voce registr
ha servito finora era un gesto pretensioso col quale l'intelligenza tracotante e miope si
da plasma (v.), col sufi. astr. -ìa; voce registr
nkr \ yt) 'colpo ', col sufi. astr. -ìa. miopolare
di rcpdtoaco 'agisco, opero ', col sufi. astr. -ìa; voce
da ritmo (v.), col suff. astr. -ìa. miorrafìa
pàcpr) 'cucitura, sutura ', col suff. astr. -ìa. miorrèssi
voce dotta, deriv. da miosalpinge, col suff. med. -ite, che
ocpuyfxó? 'pulsazione ', col suff. astr. -ìa.
po; può; 'muscolo ', col sufi, med. -osi, che
po; può; 'muscolo ', col suff. chim. -ina, che
dal gr. oupov * orina col suff. astr. -ia.
. op. 0i; * scossa', col suff. astr. -ia; voce registr
miosite, sf. medie. infiammazione che col pisce il tessuto muscolare striato
pù; può; * muscolo ', col suff. med. -ite, che
e óopr) 'odore ', col suff. chim. -ina, che indica
otcà; i; 'trazione ', col suff. astr. -la.,
voce dotta, deriv. da miostroma, col suff. chim. -ina, che
\ e dal gr. oupov'orina', col suff. astr. -ia.
dotta, deriv. dall'incrocio di miosite col gr. xévtov 4 tendine '.
top- /) 4 taglio ', col suff. astr. -ia. mioterapìa
e 'liquefazione, fusione ', col suff. astr. -ia. miòtico
top- #) 4 taglio ', col suff. astr. -ia.
e -róvo? 'tensione ', col sufi. astr. -ìa \ voce registr
che comprende il pipistrello descritto da daubanton col nome di 'sorcio volante '.
'sorcio volante '. la loro somiglianza col sorcio e le membrane aliformi, di
greco significa ucciditore di topi, perché col suo odore etiam di lontano uccide i
istesso tempo al medesimo punto, essa col suo moto, e l'uccello col suo
essa col suo moto, e l'uccello col suo volo, e così s'
sua figura, grande e formosa, col fisciù rosso al collo, e io appostato
prendere, scegliere come bersaglio (anche col lancio di og- getti).
non scintillano, qualunque volta si vedono col cannocchiale prese di mira. ghislanzoni,
, ii-270: coi talenti della natura, col mezzo delle lettere, coll'aiuto delle
, 2-348: mio marito, capirà, col nome che aveva di socialista,.
il fuoco e con alcuni cassoni interrati col solito mirabile effetto fu spianato intieramente il
però vi riferii che se voi vi approximavi col modo del vostro nuovo governo a quello
se nel cuore de'veri fedeli entrerà col suo mirabil fuoco e colla sua
in tal maniera sempre attento e dilettato col mirabile e colla novità il lettore.
ugliancalda, dove aveva trovato meravigliose corrispondenze col fervido clima nativo. = voce
(con riferimento alle proprietà terapeutiche), col sufi, miner. -ite.
come base di unguenti pregiati e identificabili col balano mirepsico (balanus myrepsicus) o
balano mirepsico (balanus myrepsicus) o col been (moringa oleifera). -anche
: una cosa curiosa era poi vederlo col nonno, sempre più infatuato, costui
= deriv. da miracolo, col sufi, d'agente -ario.
= denom. da miracolo, col suff. dei verbi frequent.
= deriv. da miracolista], col suff. astr. -ismo.
cors'io che 'l mio girare intorno / col cielo insieme avea cresciuto l'arco,
svenevolezza e simili, il più spesso col verbo 'fare '. 9
piena di gente terziaria e quartaria, col mercato comune in vista e il miracolo
corrado montefeltro. pirandello, 8-745: col cuore esulcerato, con la rovina dentro
in sul divelto fa'un buco largo col palo. -fare miracoli di qualcosa
... sbigottiti i suoi aversari col timore che egli ebbe sempre di lui [
ignaro, scese dal treno alle otto, col bavero del soprabito alzato, con la
oro tirato, che lo fregia intorno col peso di dieci libre, fa stupire qualunche
proporzione miracolosa coll'altre e l'altre col tutto, sicché ne nasceva quella bella armonia
fatta, e la vecchia la ritirò col coltello... la mostrò con
la fa vibrare, oscillare all'orizzonte col tremolìo del rivo sulla sabbia; l'
gioacchino murat, cavalcando intrepido e sventato col suo pennacchio in testa dietro il miraggio
cavalieri eletti, / ch'erano usciti fuor col buon traiano, / facean del suo
mal sì adorni, / piacciati ornai col tuo lume ch'io torni / ad altra
, / che aguagliaria el mio star col paradiso. ariosto, 183:
261: ella mira e rimira, passa col guardo dalla mano al volto del cavaliere
6-74: a poco a poco, col non più mirare quell'oggetto, gli spiriti
bernardo volgar., 3-133: idio aiuta col volto suo colui che 'l guarda e
a mente, ma bisogna considerar l'artificio col quale fu formata, le regole che
/ ma per entro i pensier miran col senno! idem, purg., 31-ni
in quegli essempi e, di rassomigliarli col loro artificio procacciando, tanto più sé dovere
letture, orgoglio per dottrine, autorità col popolo per contatto. barilli, i-147:
della scala. montale, 3-56: mirò col dito la cincia che l'aveva seguito
. petrarca, 23-72: questa che col mirar gli animi fura / m'aperse
luminare / dispare... / col suo mirare -ciascun core accende. cino
mirato, / desta 11 desire e col desir tormenta! muratori, 4-133: divenuti
deriv. da miric [ina], col sufi. chim. -ile,
deriv. da miricil [e], col sufi. chim. -ico.
voce dotta, deriv. da mirica, col sufi. chim. -ina,
voce dotta, deriv. da miringe, col sufi, medie, -ite, che
6'4u <; 'visione ', col suff. astr. -la.
, i cui semi sono comunemente noti col nome di noce moscata).
. = deriv. da miristica, col suff. chim. -ina, che indica
deriv. da miristic [a], col suff. chim. -olo,
deriv. da mirist [ico \, col suff. chim. -ina, che indica
mecla '. = da mirmecìa, col suff. med. -ismo. mirmecòbio
péco 'mi sposto, procedo ', col suff. astr. -ìa.
voce dotta, deriv. da mirmecofilo, col suff. astr. -ìa. mirmecòfìlo
voce dotta, deriv. da mirmecofobo, col suff. astr. -ìa. mirmecòfobo
xóyo? 'discorso, studio ', col suff. astr. -ìa. mirmecòlogo
famiglia delle meliacee e nella poliandria monoginia; col calice di cinque pezzi, la corolla
dal gr. piópov * unguento ', col sufi. chim. -aio, che
= voce senese, da mirare, col sufi, -one (cfr. rohlfs,
dal gr. piópov 1 unguento ', col suff. chim. -ico, che
sé il nidio con l'unghie e col puro becco nelli rami dell'ilice e nella
deriv. da mirr [a], col suff. chim. -ico, che indica
deriv. da mirr [a], col sufi. chim. -olo, che indica
= deriv. da mirto, col sufi, del part. pass.
deriv. da mirten [olo], col sufi. chim. -ale, che indica
= deriv. da mirto, col sufi. chim. -ico.
. = deriv. da mirto, col sufi. chim. -olo, che indica
= deriv. da mirtillo1, col suff. chim. -idina.
. = deriv. da mirtillo1, col suff. chim. -ina, che indica
o dalle bacche del mirto; aromatizzato col mirto; che ha un colore bruno rossiccio
= deriv. da mirto, col suff. chim. -olo, che indica
romani cantavano e ballavano ed espressero insieme col gesto quella miscela di favole, che
deriv. da miscel [a], col suff. professionale -ista. miscèlla1
del io giugno 1833 '(segnata col n. 2), nel discorrere di
del 30 settembre 1928 è riassunto, col titolo 'la serenissima
. fioretti, 1-34: temperate questa amarezza col ricordarvi del proceder di voi medesimo,
distinzione fatta a noi del convitto pubblico col papa. montale, 5-87: oggi /
. per simil. unione (dell'anima col corpo). giamboni, 8-i-22:
dotta, deriv. da mischiare], col suff. parodico -amini (che rifà
che paion troppo antiche, senza bruttarsi col bastardume delle troppo moderne, che da
bruno 'prodotto dalla mischianza dello spirito col serpente. e mi avveniva di parodiare contro
i concerti, di tutte le armonie, col quale iddio governa il mondo. oliva
di varie lingue 0 di vari dialetti col primo fondo della favella romana. carducci
., 403: mischiarono il veleno col vino e portarogliene a bere. pigafetta,
tonde / amare il dolce, il mescolar col sangue, / co 'l sangue ond'