l'arca funeral posta quicentro, / col tenace coprirla esausto limo. 4
e. cecchi, 6-350: discorrevano col poliziotto, col limonaio, con lo
cecchi, 6-350: discorrevano col poliziotto, col limonaio, con lo spazzino, pianamente
novo l'arrosti abbastanza, e mangia col succhio d'aranci, citrangole, acqua
: esprimere clamorosamente dissenso e disapprovazione col lancio di limoni. n. villani
di zucchero: zolletta di zucchero insaporita col succo di limone. foscolo, xvii-263
= deriv. da limone, col sufi. chim. -ene, proprio dei
di polli. frig- gansi li polli col lardo e cipolle, e pestisi l'amido
pestisi l'amido non mondo e distemperesi col brodo de la carne del porco,
scient. limonium 'limonio ', col sufi, peggior. -astrum. limoniate
= deriv. da limone, col suff. chim. -ina, che indica
la buona limosina de la badessa scherzava col suo idolo, la porta della sua camera
si fa colla borsa, e non col bossolo. (vale che per compassione non
mansarde, restandovi dentro stecchito in piedi col camauro in testa come un gangster nella limosina
leggiadri preti... vanno limosinando col breviario aperto in mano, per mostrar che
intenzioni e idee limosinate qua e colà col mezzo di un lungo lungo leggere o
i pascoli ricinga e la palude / col limoso suo giunco. 4.
misto con limo, che è fatto col limo; che partecipa della natura e
abituale limpidezza. parise, 5-11: col passar del tempo... l'
non offuscare la limpidezza delle nostre ragioni col torbido, che si scontra nell'esplicare
frutto. metastasio, 1-6-63: né col mio pianto / rea d'alcun fallo innanzi
deriv. da linal [olo], col sufi. chim. -ile,
deriv. da linal [oe], col sufi. chim. -òlo, che
ol] e amar [o], col sufi, chim. -ina, che
o racemi terminali; corolla vistosa, col tubo prolungato alla base in un lungo
voce dotta, deriv. da linaria, col sufi. chim. -ina, che
. il suo colore è bianco mescolato col nero... leva 11 dolor
sai., 2-89: se fin dove col pensier penètro, / avessi, a
amore co'tesori dello strozzino, forse col santo fine di impiegarli in opere pie
dell'accademia, che risorse nel 1801 col nome di accademia dei nuovi lincèi e
sdoppiò in pontificia e reale, svolgendo col medesimo indirizzo la sua attività scientifica;
accademia d'italia, nel 1944 fu ricostruita col nome di accademia nazionale dei lincèi.
dimin. di 'eneo '(connesso col lat. 'incubum ';
pascoli, ii-219: vestiva sempre di nero col collare lindo e pulito. svevo,
, buono ', che si ricollega col lat. legitimus 1 rispondente alle regole '
moto non può entrare sopra vento e col favor di quello refrettere alla già lasciata
giovane, il quale inizia i delitti col massimo di combattere la patria? foscolo,
caro, 8-130: tosto il pietoso eroe col gregge tutto / a l'altar la
come con fughe velocissime e tortuose, col tuffarsi sott'acqua, col salire in
tortuose, col tuffarsi sott'acqua, col salire in cima a'macchioni si sforzano di
sporco, infagottato, gosto bombichi, col capo appoggiato al masso dormiva profondissimamente.
= deriv. da masticare1, col suff. spreg., sul modello
il portico. masticavano l'aria del mattino col cibo e guardavano un po'il cielo
ne servono assai ne'masticatori, meschiato col betre. tramater [s. v
e s'annesta perfettamente al rame col mastice o con la solita mestura
/ il mastico lodato si vedea / col balsamo stillar aventuroso. cellini, 557:
, 1-22: e'par che sia rappiccato col mastico. leonardo, 2-181: il
di gran capo e grosso, che col collo occupi quasi la terza parte di
. così dicendo, diede due picchi col martello. a quel suono risposer subito di
], il mastino rinegato ne diede col capo per tutti i muri; e poi
ventiquattr'anni; se no finirai, col rovinarti moralmente e materialmente, te lo dico
, si formano con l'adiettivo, non col nome; come, da gentile,
di tanto in tanto passano i camion col loro mastodontico frastuono. 5.
. = deriv. da mastòide, col sufi. med. -ite, che indica
siliquettata e della famiglia delle crucifere, col fusto dritto, alto circa due piedi
dirimpetto stava la mastrèlla senza coperchio, col sacco della farina lì accosto.
da mastro1e massaro (v.), col sufi, -aio, che indica funzione
berretta che porta con la medaglia e col pennacchio. e lo fece sì gentilmente che
pioggie... si ravvoltolano ben bene col naso nella mastruca. bontempelli, 19-163
i remi, e la vela rannoda / col matafione, e le vele ram- manta
a un di quei matamori in ghingheri col petto in fuori pieno di croci. baldini
lo suona, e ne seca continuamente col mezzo d'una ruota sopra la quale passa
, e a fin che io rimanga col credito con questo babuino. buonarroti il
ingombro di giurisdizióni e di castelli, finiva col trovar sempre quel posto che ha l'
sempre quel posto che ha l'olio mescolato col vino. palazzeschi, i-223: abbiamo
li convenghino, vel provo... col mostrarvi questo nelle scienze matematicali.
= denom. da matematica, col sufi, frequent. matemàtico1 (
) che il moto della terra, incontrandosi col moto dell'orbe lunare, cagiona,
giglio, statuì... l'anno col giorno aggiunto bisestile si chiamasse.
= denom. da matematica], col sufi, iterat. matematizzato (
disse che quel signore laggiù, alto, col mateo (così chiamavano le ragazze di
spalle per ritrovarsi a tu per tu col cielo. e. cecchi, 6-355:
= deriv. da materasso, col sufi, del part. pass.
materia, è volonterosa e più presta col suo creare che 'l tempo col consumare,
più presta col suo creare che 'l tempo col consumare, e però ha ordinato che
che si chiama timeo, che la terra col mare era bene 10 mezzo di tutto
4-75: la cena... finì col freddo della cicalata del sig. prior
d'agnol ha sembianza e porta vanto / col suo soave canto, / il qual
egli era giudice del leone, ordinò col cervio che esso domandasse alla pecora uno
li quali nascono dal sudetto stile e col suo presupposto, ma non feriscono la
o che noi non macchiamo gli altari col sangue. -nel linguaggio della
fagiuoli, 1-1-296: se la vedova carteggia col pedante... se orazio s'
= deriv. da materia, col sufi, degli agg. verb.
strumenti da sacrifizio, d'oro mescolato col rame, che, quantunque assai materiali,
; letterale. romagnosi, 4-479: col 'senso materiale 'intendo di dinotare
o impotenza a interrompere la prescrizione. col senso 'legale 'intendo poi di dinotare
le lettere di durini, quando venne costà col sacco dei voti. si stupiva quel
, senza dignità. nievo, 3-120: col suo intelletto materialóne riteneva le fossero smancierie
': che nella materia si tuffa col pensiero e con la volontà, se
col materiale della città, la massima parte essendo
la sola teoria corpuscolare è sufficiente, col suo meccanismo, a spiegare anche l'
naturali, di quante pagine abbiamo finito col farci un carcere, una gabbia.
de sanctis, iii-135: il secolo decimottavo col suo senso materialista tendeva...
quella marxistica, che identifica l'età antica col concetto di « economia schiavistica »,
iv-12-384: un principio religioso muore solamente col rivivere a miglior vita, accolto e
i contratti che poi si dissero compiersi col solo consenso. tutte le obbligazioni si
di fibra sottile, mi ha poi col tempo scemato e annullato ogni orgoglio del poco
5-12: quando non ci sono gli uomini col loro robusto appetito, coi loro bisogni
avvertì benissimo che alcuni materializzavano l'anima col farla venire dai corpi. leopardi,
? = denom. da materialex, col sufi, frequent.; cfr. fr
torero. 4. in rapporto col patrimonio e con i mezzi di fortuna
. = deriv. da materno, col sufi, -ismo, proprio degli astratti
non è l'idea della maternità che col suo aspetto di statua questa donna rifiuta
anni; come dichiarava d'ognuno, col nome, paternità, maternità e principali
, or ch'io devrei, / giunto col legno a la materna riva, /
« questi ch'io ti cerno / col dito », e additò un spirto innanzi
, avendo succhiato il loro dialetto materno col latte di madri e nudrici fiorentine,
che si lascia ai getti, acciocché col suo peso, quando è fuso,
var. ant. di materia, col suff. dimin. e spreg. -ozzo
voce dotta, comp. da matico, col sufi. chim. -ina.
su questo pezzetto di carta una figura col lapis; avete voi matitatoio? c.
più [il pittore bossi] s'adira col matitatoio sopra i contorni, tanto si
pesta queste cose insieme bene e tenperale col acieto e fa unguento. =
. da matre (v.), col sufi, frequent. matrégna, v
come una bestiuola, da sè onorata col titolo di 'duce 'o 'capitana
terra, gli trarrà fuori e gli moverà col vivifico lume. soderini, i-155:
.. è la chiesa matrice collegiata col titolo di prepositura, e volgarmente di
del carattere: questo vi s'imprime col punzone, a replicati colpi di martello
un testo, che sarà poi riprodotto col duplicatore in un certo numero di copie
voce, perché son destinate a dar col seme loro nuovi individui al bosco ed a
= deriv. da matricinato, col sufi, -ore, proprio dei
. -priftcipio di matricola: atto col quale un artigiano era ammesso a far
numero d'iscrizione alla leva marittima, col quale riscritto è distinto durante il servizio militare
possessori. 9. il ftumero col quale una persona o una cosa sono
paese, per passar lo stesso ufficio col zrini. = voce dotta, lat
': far altrui pagare la matricola, col qual pagamento viensi ad esser dichiarato maestro
scipione emiliano fece a solo a solo col padre di costui, il quale vi
per l'arte maggiore, / che fa col suo signor di più all'amore.
dalle parenti, ricordati che tamar peccò col suocero e amon con la sorella carnale
= denom. da matrigna, col sufi, dei verbi frequent.
matrimoniale. matrimonialménte, avv. col vincolo del matrimonio, in forma matrimoniale
: la mia figlia costanza ha contratto col sig. giulio perticari il matrimonio civile.
ed abido, ove la notte / celò col fosco il matrimonio d'ero. sergardi
arte erano rari come quelli della nobiltà col commercio. periodici popolari, ii-451:
. -benedire il matrimonio: celebrarlo col rito religioso. petrarca volgar.
: le donne fiorentine... andavano col collo e col pecto scoperto: abito
fiorentine... andavano col collo e col pecto scoperto: abito sanza fallo più
donne che fanno economia. / avvezza col marito ad esser la matrona, / chi
che le veniva forse dalla lunga convivenza col suo defunto marito, ch'era stato
. = deriv. da matrona, col sufi, -evale degli agg. verb.
che ella [la natura] fa col lupo cerviere, animai da lei fatto sì
tutte le parti; e finché, o col lavoro 0 con sostanze che vi si
. = deriv. da matto1, col sufi, -ana, che indica una
= deriv. da mattana, col sufi-aggettivale -iccio \ cfr. rohlfs,
, e i rantoli dell'agonia, confusi col ringhio e l'abbaio dei cani e
caro, 12-iii-10: la lettera col sonetto che m'avete mandato a
, 1-34: se 'l savio matteggia col folle, o ch'egli si crucci o
= denom. da matto1, col sufi, dei verbi frequent.
messo sulle ceneri calde, dimenava, col matterello ricurvo, una piccola polenta bigia,
non scottarsi, e nella destra il matterello col quale veniva tuttavia rimenando la pasta gialla
, 5-42 (i-137): chi urta col muro, è suo '1 dolore;
= deriv. da matto1, col sufi, -eria che serve per la
capitati alle mani que'due fogli, col degno titolo di frusta letteraria. vedeste
le sue brave informazioni prima di allogare col ghirlandaio quel figliolo matterùgio che s'era fitto
= dimin. di matterùgio, col suff. dimin.; cfr. rohlfs
= deriv. da matto1, col suff. attenuativo -iccio; cfr.
. = deriv. da mattinol, col sufi, degli agg. verb.
molto glorificar /... / col cor e con la mente et en dir
quella mia ava con farmele tutte buone e col proteggermi tanto mi fece prender una matta
aretino, 20-191: non rider mai col parlare ne l'orecchia a chi ti
il muro per segnarlo bene in su col carbone, dà di matte piattonate con la
al largo della carità, nel palazzo segnato col n. 6, al piano matto
perché rizzati in terra in ordinanza, col detto matto nel mezzo, vi si tira
, estrosamente. nievo, 1-314: col violino che sapeva grattare così alla matta
* ubriaco, ebbro ', probabilmente connesso col lat. class. madidus 'bagnato
. = deriv. da mattonel, col sufi, collettivo e spreg. -ame.
nascosta tra il palco e il mattonato, col percuotere un certo ferretto sotto il piè
moribondo, coll'imperio della voce e col tasto delle mani, subitamente lo risanò.
fondo bigiognolo. gargiolli, 150: col verzino facciamo altri rossi, vale a
era di una stoffa pesante color mattone, col bavero e i manicotti di pelliccia di
matta 'zolla ', probabilmente connesso col lat. class, maltha 'malta,
era angusta, quasi un corridoio, col pavimento a mattonelle esagonali, rosse,
il marchese e la leggiadra donnina? col soggetto principale, te lo confesso,
mai così mattutino? -mi ha chiesto col suo tono affettuoso. - non ho
., xxi-608: dovendo andare al mattutino col venerabile padre, ebbe una grande sete
mattutino. ghislanzoni, 2-90: entra col breviario in mano brontolando il mattutino.
gnocchi di farina di granturco, conditi col cacio grattuggiato. 2. per
stessi di capua, acciocché, anche col loro parere e consiglio il facesse,
dei suoi vezzi,... col corpo che avrebbe potuto servire da modello ad
male a sé e a noi e ritardano col discredito ciò che vorrebbero sollecitare. cantù
, 87: ogni cosa / si matura col tempo, over con la / occasione
[un figliuolo] sano, ché forse col tempo si maturerà. g. p.
tua stanza mio pianger disagia, / col qual maturo ciò che tu dicesti. boccaccio
ghislanzoni, 17-72: ho sempre sperato che col maturare dell'età la poesia avesse a
aleardi, 1-47: a quando a quando col girar, dei soli / si maturano
come un pomo. palazzeschi, i-177: col maturare degli anni, in famiglia incominciò
. caro, i-237: adagio: col tempo si maturano le nespole. bracciolini
, e si matura / la nespola col tempo e colla paglia. tommaseo (
[s. v.]: col tempo e colla paglia si maturan le sorbe
/ qual d'agria molochia maturativa / col lui carneo colore e molochino / di
con l'umido e frigido et or col secco e calido, come sonno acque
, allo stato di soluzione, immedesimata col mikado, il dio tutelare dell'isola
egli a fare la poca maturità del pensiero col toscano 0 non toscano? g.
trattarsi con lunga maturità di consiglio e col ricorrere al lume della grazia divina,
anzi prima ti fa poeta e poi col raffreddarsi dell'età ti concede la maturità e
caulinare con molta maturità e circospezione, col parere di professori primari ne'canoni e
tua cura / fu secura / far col fausto, amico ciglio / del danubio l'
si segnano e fannosi loro i caratteri col ferro caldo. -con riferimento alla
di là, ma son qui meco / col sangue suo e con le sue giunture
ma le parole tue non si concordano col senno. porzio, 3-81: il duca
segni della matura pietà alla quale avea col tempo da pervenire. v.
xiv] in campo, spalleggiato dal col ber to, e venne in tempi a
... lasciò un fondo a moltiplico col quale ivi gli fosse eretto [a
voce dotta, deriv. da maxilla, col sufi. med. -ite.
misura dell'elettromagnetismo, che si abbrevia col simbolo mx. = dal nome del
e conservatore dell'universo (in antagonismo col principio del male); zoroastrismo.
una mazza, tal che pare una zucca col collo lungo, e questo instromento toccano
5-11: pasotti,... col cappello a staio in testa e la
corpo della risonanza, che rispondessero alla mazza col suono. carrieri, 4-66: ogni
, il bastone più lungo, collegato col manico da una corta cinghietta, che
la superficie del suolo della scarpa, col fregarlo fortemente, facendo forza con ambedue
uno strumento concavo come una zampogna, col quale s'attrae l'acqua o il liquore
questo omo adosso a brandimarte, / col scudo in braccio e la maza impugnata
da fuoco, van muniti di due mazze col pomo più grosso d'un pugno -l'
quel ferro lungo da due braccia, col quale muovono la vite del torcolo.
n-i-49: non si comprende il modo col quale egli, così screditato, arrivasse a
(o delle mazze): percuotere col bastone. sacchetti, 146-79: annoverati
a furore; / costui gli rispondeva ben col brando. giusti, 4-ii-492: finché
dei pioppi... si confondevano col grigio dell'aria. e lo stesso,
i fondamenti, fu necessario il ficcarvi col mazzacavallo moltissimi lunghi puntoni o travi di
dure e per praticare i fori da mina col fioretto. = deriv. da
uno spago addoppiato e bene attorto, col quale infilano la trottola, per farla girare
annunzio, vi-325: gli uomini minatori battono col martello di ferro (mazzacuba) sul
mazzafrustare, tr. ant. percuotere col maz zafrusto.
con furia molta i... i col mazzafrusto in man di tanto pondo
di mutar le vie del fato / col tuo ronzino e il tuo femmineo fusto?
a te, a tua figlia il pel col mazzafrusto? bresciani, 6-iii-156: i
cavallo ne va drieto a una cavalla col mazzafrusto teso, e in su la
misero scannato, / scacciatelo da voi col mazzafrusto. passeroni, iii-136: certa gente
nostri giorni ancor non è chiamata / col nome spaventoso mazzagatto?
remmo quanti sono al diavolo, ma col mazzamurro astioso e vanitoso, e bambinate
primo a far confezionare i sal- siccini col pesce, il primo a introdurvi ogni sorta
battere, triturare o comprimere, assestare col mazza- picchio. céllini,
agg. ant. battuto, triturato col mazza- picchio (un materiale friabile)
, 9-87: i due ben noti morettini col loro mazzapicchio... per ben
s. v.]: 'il mazzapicchio'col quale i macellari danno in testa ai
.. e scompisciato che l'ebbe, col mazzapicchio gli dié tale in su la
delle mazzette o delle ciocche di foglia col gambo lungo. quarantotti gambini, 13-13:
al solito di qua e di là, col pomo d'avorio della mazzettina d'ebano
un fin di verno, un uomo col pennato / mi cuccò tutto per filo
= deriv. da mazzetta3, col suff. professionale -ista. mazzettista2
= deriv. da mazzetto1, col suff. professionale -ista. mazzétto1
mente la superficie liscia e grigia col loro verde intenso. -in partic
di quelle che vendono il mazzetto di fiori col gambo involtato nella stagnola, per i
della madonna a mazzetti ': riunendo col canto tre invocazioni alla volta.
incudine, a più riprese, ripiegandolo col martello. 5. masticare tabacco,
1437, furono soppressi da paolo vi col motu proprio pontifìcalis domus (28-iii-1968)
2-141: con un mazziere solo andò col piovano della chiesa. fil. ugolini
= deriv. da mazziniano, col sufi, collettivo -eria (cfr.
. = deriv. da mazziniano, col sufi, -ismo o -esimo (cfr
alla nuova legge, ma che pagò col proprio esilio e col sangue dell'eroico
ma che pagò col proprio esilio e col sangue dell'eroico fratello la fede all'
nome di giuseppe mazzini (1805-1872), col sufi, -ismo (cfr. rohlfs
scope magnifiche, scope di razza, col manico ben verniciato, il mazzo gremito
267: l'appoggiò su l'incudine col mazzo. -mazzuolo da cucina.
trovò [il famiglio] gian sega col collo sul ceppo e con fanti addosso,
, e 'l giustiziere con la mannaia e col mazzo apparecchiarsi. lancellotti, 2-33:
la pila a cenci suol essere di pietra col fondo di ferro o di bronzo,
di lana, ed è doppio, col quale distendono l'inchiostro loro sopra le lettere
i-1025: solo qualche popolana giungeva, col nuovo vestito di percalle e la pettinessa
. = dimin. di mazzo1, col sufi, -occhio. mazzocchiuto1 { mazzuccuto
segno più d'un mese / dove col pugno sul ciglio mi prese.
con tutti gli apparati della giustizia e col braccio dei suoi ministri, fece mazzolare alcuni
: 'mazzolare ': battere il grano col randello. arlia, 1-217: domani
;... lo minacciavano col bastone. 2. figur.
), agg. ucciso o giustiziato col mazzolaménto. -anche: percosso, battuto
, 1-128: molto meglio sono alcuni scalpelli col manico di legno forte, che abbia
/ in sul calar del sole, / col suo fascio dell'erba; e reca
aleardi, 1-332: meglio / era inseguire col sagace veltro, / col mazzolino sul
era inseguire col sagace veltro, / col mazzolino sul cappel di feltro, / pei
di pane, e dieci signori invece col mazzolino dei mughetti, o con i mughetti
. ojetti, ii-92: il cavallo col mazzolino sulla testiera lanciava un corto annitrìo
o del delitto, con la mannara o col laccio o con la mazzola o pure
laccio o con la mazzola o pure col fuoco, secondo che i delitti ricercano.
scarpellini quel martello di ferro senza tempera col quale essi lavorano. l. pascoli,
: michelagnolo... picchiava sodo col mazzuolo sul marmo per sentire se non fosse
secondino, dopo aver di nuovo strisciato col mazzuolo sulle sbarre che fremettero squillando,
il vino aspro di mele (bisogna squarciarle col maz- zòlo allora, diventano nere)
imbarcazioni. viani, 19-339: riandavano col pensiero al piccolo porto del loro paese
loro paese,... al favellare col calafato che accordava il dialogo al battito
parti della pagina, picchiandovi sopra leggermente col mazzuolo, onde pareggiarne le lettere,
11. locuz. sturare gli orecchi col mazzuolo: insistere nel far intendere qualcosa
. gli si dovettero sturare gli orecchi col mazzòlo. 12. dimin.
, per disdegnoso gusto, / credendo col morir fuggir disdegno, / ingiusto fece
più cortese. pascoli, 31: come col dolor tuo mi consolavi! i.
me. guarini, 155: trapasserò col ferro stesso / a me medesmo il
: aveva un amante... col quale amava ancora più volentieri di perdersi
: ogni tuo raggio di strada / confina col meandro fantastico d'una thule. e
panche su cui normalmente era steso: col dito piccolo ne tentarono i meati.
pari a io6 cicli; viene indicata col simbolo me. -in senso improprio
e òsoug -óvtoc 4 dente ', col sufi. astr. -ìa. megadrili
[i. ai 4 appaio ', col sufi. -ismo. megafàrad, sm
. = deriv. da megafono, col sufi, profess. -ista. megàfono
annunzio, v-1-310: gli ultimi comandi dati col megafono risuonano in un azzurro cosparso di
innaturale rimbombò nel bosco. era l. col megafono elettrico dava ordini a una barca
= deriv. da megalocefalo, col sufi. astr. -ìa.
e sàxtuxo? 'dito ', col sufi. astr. -ìa. megalodónte
e da encefalo (v.), col sufi. astr. -ìa.
òcp ^ axjió? * occhio ', col sufi. astr. -ìa-, voce registr
'e yaorfjp 'stomaco ', col suff. astr. -ìa. megaloglòsso
'e fzocatóc * mammella ', col suff. astr. -ìa. megalomelìa
'e piao <; 'membro', col suff. astr. -ìa-, voce registr
<; tcosói; 'piede ', col suff. astr. -ìa.
e -eco? 'vista ', col sufi. astr. -ìa-, voce registr
'e arcxàyxvov 'viscere ', col sufi. astr. -ìa. megalosplàncnico
-t] vó? 'milza ', col sufi. astr. -ìa. megalòto
ò8où? 68óvxo? 'dente', col sufi, -ismo; voce registr. dal
corrispondente a io6 ohm; è indicato col simbolo mfì. panzini, iv-413
del sigma (eper lo più è associata col megaretto). = voce dotta
un milione di volt; è indicato col simbolo mv. = voce dotta
un milione di watt; è indicato col simbolo mw. = voce dotta,
131: aletto e tesifon, col viso tinto, / e megera con lor
marte in carro di fuoco altier lampeggia / col furor cieco in un medesmo giro,
. martini, 1-ii-539: lunga conversazione col colonnello a proposito degli scandali passati e
: vidi seder nel fango una megera / col marchio del bordello impresso in faccia.
non ho scoperto a persona, e col meggio di aloigia specciala, la qual
e messo in catene, fu condotto, col bavaglio in bocca, nel palazzo del
d'un « tu » leggiadramente legato col « vossignoria ». carducci, iii6-
tutto andava pel meglio. -andarsene col meglio: ottenere una sorte migliore,
: chi fuggì prima, se n'andò col meglio: / ch'a tutti il
tutto ciò i bonzi n'andavano sempre col meglio.
meglio'. nel miglior modo possibile, col maggiore impegno possibile, secondo le proprie
possibile; con la maggiore perfezione, col più felice successo, con il migliore
sia come volete, ve ne farete ragione col tempo; ma pensate intanto che io
'e cpóàxov 'foglia ', col suff. astr. -ìa. meiòle
= deriv. da meiomero, col suff. astr. -ìa.
vesuvianite, di cui è affine), col suff. miner. -ite.
di ttpàaaòj 'agisco, opero ', col suff. astr. -ìa \ voce
deriv. da meiostfigm [ico], col suff. chim. -ina, che
'e tixepóv 'ala ', col suff. -ismo, che indica fenomeni naturali
ti bisognerà pure o scrivere 4 meismo 'col rosmini, o escogitare di per
. me (cfr. mé1), col suff. -ismo. mèisola,
lubricativa [della polpa di cassia] col mangiare nel fine del pasto qualche mela
al petto il quaderno, l'involtino col pane e la mela. pavese, 1-52
mondo, / come di far i zuccherin col mele. caro, 8-36: non
mele. moneti, 50: sempre col nerbo in quelle mele grasse / batter
/ ch'egli è quaggiù mela secca col cavolo. giovio, ii-10: a quale
. fatjxoxitpiov * cedro, limone ', col lat. mediev. acidula 'acetosella
questa melaggine si vagliono alcuni invece d'acqua col mele, alcuni invece altresì di defruto
]: 1 melagrana ': bevanda fatta col sugo di melagrana. * una melagrana
vivo (calappa granulata). olio noto col nome di 'olio di cajeput '.
membro 'e ócxyoc 1 dolore col suff. astr. -ìa.
= deriv. da mela, col suff. -aio (cfr. rohlfs,
angiospermia e della famiglia delle rinantoidi, col calice bilabiato quadrifido, la corolla col
col calice bilabiato quadrifido, la corolla col labbro superiore ad elmetto e l'inferiore ripiegato
neri, misti sovente colla segala e col frumento, danno al pane un color violetto
da melanconico, var. di malinconico, col sufi, spreg. -urne.
nasce nelle biade e ne i prati col fior bianco odoroso e medica il fegato
il fegato. il gambicello suo si pesta col vin vecchio. = voce dotta
'e atp. a 'sangue', col sufi. astr. -la; cfr.
e xiqpó? 'cera ', col sufi, miner. -ite.
'nero 'e sépfxa 'pelle', col sufi. astr. -ìa; cfr.
'e 8épp. a 'pelle', col suff. -ite, che indica affezione morbosa
j? -óvto? 'dente ', col suff. astr. -ìa.
qjxó£ -oyó? 'fiamma ', col suff. miner. -ite. melanoforo
'e yx&aaa 'lingua ', col suff. astr. -ìa. melanòide
piéxa? -avo? 'nero ', col suff. -oeistj? 'simile '
tcxdtl; trxaxó? 'placca ', col suff. astr. -ìa.
voce dotta, deriv. da melanotallo, col sufi, miner. -ite.
di t ^ xco * fondo ', col sufi, miner. -ite.
¦ 9p££ tpixó? 'pelo ', col sufi. astr. -ìa. melanovanadite
'e oùpov * orina ', col sufi. astr. -ìa.
freddo, ulive, mele rose, col raviggiuolo e cotognato per acconciarsi lo stomaco
delle pecchie è utile a fare acqua melata col timo. aretino, 9-490: i
f. frugoni, 1-65: non solo col caduceo della croce ridusse a baciarsi ripacificate
, si adopravano ad ubriacare gli uomini col vin mielato delle illusioni. de pisis
. adriani, v-297: invocavano antonio col nome di dionisio, donatore di grazie
/ e per mezzo melato trapassollo / col ferro acuto e strasciogli il fardello.
dell'imperatore. da allora in poi col nome di 'melchiti 'intendevansi in generale
nei loro petti né a passarvi sopra col dimenticarlo e riprendere la modesta vita borghese
di esso. -che è colpevole solo col pensiero. sarpi, vi-3-60: tutti
la realtà dei fatti e le relazioni col prossimo, proprio di una singola
. senza proferire parola, solo col pensiero, con l'imma- ginazione
idem, iii-27-328: allorché si credeva che col suo levarsi a grande potenza nazionale e
deriv. da ment [olo], col sufi. chim. -ano,
voce dotta, deriv. da mentano, col suff. chim. -olo,
voce dotta, deriv. da mentano, col suff. chim. -one,
narcisi, aneti, vergini ligustri / unii col timo e col mentastro. o.
vergini ligustri / unii col timo e col mentastro. o. targioni tozzetti, ii-510
, oggi, nel salotto / rivivo col profumo di mentastro / e di cotogna tutto
e de're. tenca, 1-156: col nome di manzoni si congiunge non solo
iii-vi-6: quelle menti angeliche che fabbricano col cielo queste cose di qua giuso. idem
e negli effetti, in rapporto sia col soggetto pensante sia con l'oggetto pensato
e di ciascun ente in particolare, col nome di * bona mens '. due
egli ce ne dà occasione... col lasciarsi scappar dalla mente e poi dalla
; annettervi grande importanza; valutarli col dovuto interesse. anonimo, i-490:
osservarli attentamente con lo sguardo o considerarli col pensiero; prestarvi viva attenzione; guardare
= deriv. da mentecatto], col sufi, -aggine (cfr. rohlfs,
. = deriv. da mentecatto, col sufi, -aggine (cfr. rohlfs,
= deriv. da mentecatto, col sufi, degli agg. verb.
perdigiorno mentecatti. gozzano, i-179: col mio silenzio resterò l'amico / che
, deriv. da ment [anoj, col sufi. chim. -ene, che
deriv. da menten [e], col sufi. chim. -olo, che
deriv. da menten [e], col sufi. chim. -one, che
deriv. da ment [ano], col sufi. chim. -ile, che
, io le caverei gli occhi e vorrei col de negare. anguillara
del pontefice, è stà veduto alterato col re cristianissimo, e soa maestà lo
ora, non ci sia levato dinanzi col tempo. egli è più agevole che
= deriv. da menta, col suff. -isco (cfr. rohlfs,
« = deriv. da mentel, col sufi. -ìsmo. mentita,
sf. ant. e letter. atto col quale si accusa formalmente qualcuno di mendacio
tale che mente di continuo se stesso col non dire mai il vero dovrebbe tuttavia
toccare la punta del naso di qualcuno col pollice inumidito di saliva. 5.
accattoni, mentitamente poveri, i quali col pretesto di tal finta necessità avevano fatto
dei princìpi e delle categorie del giudizio col piegarli a tendenze pratiche o a queste
298: ricoprendo il seno delle lor frode col mentito nome della sirocchia,..
al suo servigio. spallanzani, iii-361: col mentito nome d'essere un cavalier fiorentino
più scandalosa operazione contro la regia giurisdizione col manto di mentito zelo nella difesa della libertà
quel ch'a questa pugna vegna / col nome altrui, sotto mentita insegna
261: ella mira e rimira, passa col guardo dalla mano al volto del cavaliere
elevatore del labbro inferiore; in corrispondenza col secondo molare si trova il foro mentoniero,
: il mento di questa strega pareva col petto appiccicato, perché, a capo
(435): quella testina bassa, col mento inchiodato sulla fontanella della gola.
. jahier, 61: il ragazzo, col mento, arriva appena alla prima mensolatura
i baronci,... alcuno col mento infuori e in su rivolto, e
, 2-121: ti rivedo ancora ascoltarmi col mento reclinato sul petto, con quel sorriso
del carro. -toccare il petto col mento: abbassare il capo in segno
lui, altro che di toccare il petto col mento, e la terra con la
mento1 e bregma (v.), col suff. -atico. mentòcco, agg
lucch., deriv. da mento1, col suff. -occo; cfr. rohlfs
; si ottiene dalla fusione del mentolo col fenolo. = voce dotta,
deriv. da mentol [o], col suff. -ato. mentòlo,
. = deriv. da menta, col suff. chim. -olo, che indica
voce dotta, deriv. da menta, col suff. chim. -one, che
iii-2-81: il biondelli... chiude col mentovare che anche in istria presso pola
la castità a un specchio pulitissimo che col fiato, benché leggiero, o con l'
per carlo si piega, / egli col vincitor l'insegna spiega. tasso, 2-6
: fui svegliato dalla già menzionata ragazza col pretesto di un cagnolino smarrito.
: gli stessi nobili anch'essi, o col nome paterno o colla menzione del feudo
per ottenere tanta libertà eugenia doveva fingere col padre di prestare ancora servizio d'infermiera,
asserisce con serietà d'aver tenuto colloqui col demonio e d'avere avuto per maestro
/ che zampilli d'onde belle / fan col vetro radice è uno degl'ingredienti della teriaca
3-12: per lo congiugnersi l'aria col fuoco e con l'acqua e con
cuore che di rendere celebrata se medesima col condur seco que'pochi nomini ch'erano
ascose / l'aurea luce del sol col nero manto, / imprese vi seguian maravi-
una maravigliosa femmina, la quale giungeva col capo fino alle nuvole, e più
15: signor iddio,... col salvare gli empi e col premiare i
... col salvare gli empi e col premiare i giusti, sei meraviglioso e
in tal maniera sempre attento e dilettato col mirabile e colla novità il lettore.
= deverb. da mercarez, da ricollegare col germanico merken (cfr. rohlfs,
[mercurio] la figura d'un mercadiere col soppiantar il caduceo. =
ottenere, in ricambio nella ratificazione dell'alleanza col cristianissimo, qualche altro vantaggio. leti
che estraesse grani fuori del paese, col pretesto di monizionar le piazze frontiere,
che il papa mercantasse la sua riputazione col mezzo di suo padre. loredano, 1-199
il posto della sua fortuna appresso il re col mezzo de'particolari, è stato assai
. allora si invadeva la gran tavola col mercante in fiera, col sette e mezzo
gran tavola col mercante in fiera, col sette e mezzo, o colla tombola.
senza la minima ombra di malizia, proprio col candore d'un bambino, rispose:
dee., 7-8 (203): col malanno possa egli essere oggimai, se
quale dava a vedere come fosse venuto col proposito di disprezzare tutto. =
non più ideando e lavorando, ma col bozzetto finito in mano mercanteggia. soffici
carducci, iii-21-327: egli mercanteggiò bologna col papa e ne riportò un cappello cardinalizio
amore; io, accolta da tutti col disprezzo, da tutti tradita, mercanteggiata,
= deriv. da mercante, col suff. -essa; cfr. rohlfs,
civiltà più mercantili ed industriali hanno finito col produrre, in londra e berlino,
quando saffo vi entrò, egli era già col di lei padre in mercantili ragionamenti.
fin dalla fanciullezza istruito l'avevano, col fargli imparare l'aritmetica, la formazione d'
possessione, ma istituisce una società mercantile col lavoratore, mettendo esso padrone a ragione
me ne andai a passeggiare sopra coperta col colonnello, lasciando i due messicani tutti assorti
il più si camina alla mercantile col parere e col giudizio di pratici negozianti,
camina alla mercantile col parere e col giudizio di pratici negozianti, e
= deriv. da mercantile, col sufi, -ismo, che indica orientamenti
positiva. = da mercantile, col sufi, dei nomi d'azione deriv.
le dolcezze passate avien che sconte / col partorir, ch'è brutta mercanzia.
ingegno / gravan qualcuno e vanno via col pegno. rezasco, 624: 'giudice
. sercambi, 1-ii-514: tornò fallerà col vino: lo prete già levato,
verga, i-289: il ferito, col cotone benedetto sullo stomaco e la candela
deriv. da mercapt [ano], col sufi. chim. -ale, che
deriv. da mercapt [anó], col sufi. chim. -ide, che
deriv. da mercapt [ano], col sufi. chim. -uro.
. zucchelli, 165: eglino unitamente col principe stesso mi facevano calda istanza acciò
gli altri oro e favor mercando / col proprio sangue e con non fide scorte.
, i-406: ciascun l'inferno / col suo voler, col suo poter s'acquista
l'inferno / col suo voler, col suo poter s'acquista, / e la
fede, cambiata con la gloria, redenta col sangue. -sedurre, adescare con
prigion scuotersi mai / uom che mercò col falseggiar degli ori, / senza pena crudel
. 2. che ha attinenza col commercio. mamiani, 9-237: allo
la via andando al mercatale di fanna col suo carretto d'agnelli, gli avvenne
. = deriv. da mercato1, col suff. -ale, che, in talune
chi abbisognava di danaro, accolti favorevolmente col nome di mercatanti, ma venuti per
. sacchetti, 81-38: borghese, col busso delle tavole e col furore,
borghese, col busso delle tavole e col furore, fece orecchi di mercatante, onde
cardinal monreale è da tre anni contumace col papa e non gli parla; faria volentieri
mezzo fallito. cesari, i-573: col malanno possa essere egli mai; se
. = deriv. da mercatante, col sufi. femm. -essa. mercatantigiare
cristo] a grande tradimento, e col bacio sotto spezie d'amistà, ed è
: il conte conducev'a le vicarie col ritratto dai pedaggi de'ponti e dei porti
mercatanzia di cotal ristampa uscì a trattar col vico. -avvantaggiarsene in modo indegno
iacopone, 70-15: altissima prudenza, col mercatar sottile / de trare cose utile
e del mercatare. leopardi, 19-98: col mercatar, con l'armi, e
mercatò per averlo e ingraziarsi il papa col darglielo nelle mani. 4.
= deriv. da mercatox, col sufi, -ino, che indica mestiere
= denom. da mercatol, col suff. dei verbi frequent.
genovesi, coll'affluenza delle ricchezze e col credito e corrispondenza grande che tenevano in
di tratar un mer- cado di sali col duca de milan. firenzuola, 383:
'mercato di voto'. il creditore che stipula col fallito o con altri nell'interesse del
applica al fallito o a chi ha contratto col creditore nell'interesse del fallito.
e danimarca), costituita nel 1957 col trattato di roma. piovene, 7-494
piena di gente terziaria e quartaria, col mercato comune in vista e il miracolo in
giunto il termine alle triegue / fatte col re giovanni e col legato / dall'una
triegue / fatte col re giovanni e col legato / dall'una parte e dall'
certe donne ed attacca un mercato / col qual intratteneva tutte quante. aretino, vi-385
e giurisdizione ch'avea in comune consorteria col detto re nella metà di mompelieri,
le quali per verità devono mentire soltanto col corpo. -andare col proprio senno
mentire soltanto col corpo. -andare col proprio senno al mercato: fare grande
, 359: vorrei poter comprar l'occasione col proprio sangue, che per desio d'
; 'discorso, trattazione ', col sufi. astr. -la.
all'utile e giovamento della vita umana col traportare per tutto quelle cose e merci
, perocché, sendo liberi que'popoli col prezzo del sangue degli avi loro,
sedia. io, là sedendo, / col velo nero indietro tratto, al mondo
forza al cielo / asciugandosi gli occhi col bel velo. boccaccio, dee.,
andrò schernendo e dispreggiando sempre / te col tuo figlio, e 'l tuo nome
io sarò posto in un cimitero d'italia col mio nome scritto sopra una cròcetta di
e autorità si confessò peccatore ed eretico col bavaro insieme che fatto l'avea,
non è sazia, / a chi col core, e col sembiante umile / dopo
/ a chi col core, e col sembiante umile / dopo quantunque offese a
269: fu qualche donna inginocchion mercede / col suo bambino in collo addomandando, /
: / e quel crudel colla spada, col brando / ad un colpo ammazzò la
, ne fece un mese di ventidue col nome di mercidino, ponendolo di due in
cosa possibile conciliare il vostro lavoro mercenario col l'obbligo di venire due o tre
, i cui elementi finiscono collo schierarsi col più forte, con chi paga meglio
= deriv. da mercenario] 1, col sufi, collettivo e spreg. -urne
manufatti pronti all'immissione in commercio, col fine preminente di accertarne la genuinità,
mercanzie e mercerie. voi le chiamate col nome di « beni »: ma se
= deriv. da merce, col sufi, -adro; cfr. rohlfs,
me ne andai; e il fattorino col suo fardelletto mi venne appresso. carducci
= deriv. da merce, col sufi, dei comp. del lat.
delle quattro tempora: uno (insieme col venerdì e il sabato) dei tre giorni
per intertenere in isperanza la gola, col fingere di comparare ciò che c'era
consiglia accoppiarlo [il metodo antiflogistico] col mercuriale e m'inanima. -malattia mercuriale
= deriv. da mercuriale *, col sufi. chim. -ina, che
. = deriv. da mercuriale2, col sufi. med. -ismo, che
mercurio] la figura d'un mercadiere col soppiantar il caduceo, peroché d'ordinario
= denom. da mercurio1, col sufi, dei verbi frequent.
[xérpov * misura ', col sufi. astr. -ia. mercurina
voce dotta, deriv. da mercurio2, col sufi. chim. -ina, che
iii-70: nei luoghi caldi... col beneficio del sudore quasi continuo, se
e destano delle immagini di nobili passioni col loro specchio. -far salire il mercurio
dotta, deriv. da mercurio2], col suff. chim. • oso,
occhio cerco, / vidi un col capo sì di merda lordo, / che
veleno che ora inghiotto, e solo col fiato appesti questa infame società che io
. = deriv. da merda, col suff. spreg. -ame.
= deriv. da merda, col suff. collett. e spreg. -urne
li presbiteriani principali d'ambe le camere col mere di londra e molt'altri cittadini
di moderanza: quelli usavano di prendere col cibo alla mezza della notte ristoro; noi
bella tazza di latte e cinque crostini col burro 3. ant. cibo
! = deriv. da merenda1, col suff. degli accr. merendùccia (
(dell'arte-meretrice e dell'arte-pedagogo) col suo: « aut prodesse volunt aut
il corpo, che debbe essere mortificato col digiuno e con la vigilia, con la
dirai, dico, a pasquetta che col mezo suo e di quella meretricola d'
, mandavano le figliuole a far guadagno col corpo, per rimetter le ricchezze consonte
oltr'a marocco. folengo, i-108: col soave nòto ch'un acquatico / mergo
, 2-434: tu [o tasso] col canto, appo cui resta, ad
ore a queste merie / per aspettarti col maggior desio / che debitor non aspettan
linea d'intersecazione d'una superficie qualunque col piano verticale del meridiano. leopardi,
stesso, credo, che io venga col treno del mattino o con quel meridiano o
treno del mattino o con quel meridiano o col celere che arriva verso sera. d'
e l'estensione di tale ombra varia col trascorrere dell'anno solare e col mutare
varia col trascorrere dell'anno solare e col mutare della latitudine). barbaro,
a la riva / cuopre la notte già col piè morrocco. ottimo, ii-19:
... quel medesimo terrestre, trasportato col pensiero fino all'altezza dei cieli,
l'ago calamitato. se tale linea coincide col polo, allora i due meridiani,
, lo abbomini. garibaldi, 3-68: col scirocco, le popolazioni meridionali agiate chiudonsi
. = deriv. da meridionale, col sufi, -ismo (cfr. rohlfs,
= deriv. da meridionale, col sufi, -ista (cfr. rohlfs,
= denom. da meridionale, col sufi, dei verbi frequent.
= deriv. da meriggio1, col sufi, -ale (lat. -alis)
campo. marino, 19-75: il meriggio col flagello ardente / sferza rabbioso la campagna
'l merizo come una persona nuda, col corpo nero e secco per lo sole.
del caldo si difendono dai raggi solari col meriggio, non conviene trattenerle or qua
= deverb. da meriggiare], col sufi, -one, di valore peggior
di quel cascemire, e non m'ingannava col mettermi in mano una pellegrina di merinos
= » deriv. da meristele, col suff. astr. -ìa.
voce dotta, deriv. da meristema, col suff. -oide (gr.
che acquista merito con la propria attività, col rendere servizi o favori; degno di
= deriv. dal tema di meritare, col sufi, -anza, di influsso franco-prqvenzale
fra li acca demici arcadi col nome di aglauro. cesarotti, 1 -xxxvi-
aiuterà? / aiùtati, meschina, / col don che dio
una società progredita; e chiama le cose col nome che le cose si meritano.
(204): acconciai il detto giorgio col cardinal dei medici e sempre lo aiutai
nel commensurar d'i nostri gaggi / col merto è parte di nostra letizia / perché
1-xxxviii-179: ella si ha fatto merito col pubblicare un'opera utilissima nel suo genere.
meritorie, sien fatte da noi stessi e col nostro libero arbitrio, e se
pinne dorsali e di due anali, col dorso bruno e il ventre argenteo,
corsa per dilongarsi fugli tosto spronante, col corsiere alla vita, sgridandolo 'férmati
. = denom. da merlo1, col suff. dei verbi frequent.
al fratello. = da merletto, col suff. collettivo -ame. merlettare
tic.: vestito o arredo confezionato col pizzo; velo; veletta; decorazione con
facendo cuciture di rinforzo e di ornamento col cavetto chiamato merlino. = denom
suoi occhi d'oro / cerchiati, col palato e il becco d'oro; /
son merlo, peggio di quelli col beccaccio giallo, eppure imbroglio anche me.
-e dov'è -sono andati sull'aia col pa'... talino mi guarda,
= deriv. da merlo1, col sufi, dimin. -occhio.
non diventarci volentieri, per meglio dilettarti col fischio e per tenerti con mille versetti sempre
e intanto il merlotto se la batte col bottino. 4. arald. raffigurazione
lor frati, s'affatichino, / e col guadagno sostentinsi. s. caterina de'
iusto e gli applicarono / due terre col dominio mero e netto. machiavelli,
. e xpdvov 'cranio ', col sufi. astr. -ìa. meroblasta
], (v.), col sufi. chim. -ene, che indica
divisione'e £8poc 'sedile; base', col sufi. astr. -ìa. meroèdrico
del perfetto di yevvdco 'genero ', col sufi, astr. -ìa.
foglie di lattuga è, beuta col mulso, è utilissima a ritruopichi.
dmr) * vista ', col sufi. astr. -ìa. meròpidi
parte 'e óijng 'vista, col suff. astr. -ìa.
e chéppia 'seme ', col suff. astr. -ìa. merostòmi
e xopf] 'taglio ', col suff. astr. -ìa.
tema di tpé7rco 'volgo ', col suff. astr. -ìa. meròtte
quale da suo coppiere gli fu levato col volergli fare dare per conto della fabbrica
. s. venier, lxxx-3-162: col mezo di queste [diete] se
bella / usò doni e favori col gonnella. c. gozzi, 4-120:
= * deriv. da mese1, col suff. -aia, che « serve.
= deriv. da mesata, col suff. avverbiale. mesaticefalìa,
. = deriv. da mesaticefalo, col suff. astr. -ìa. mesaticèfalo
'e rcéxxa 'bacino ', col suff. astr. -ìa. mesàulo
= deriv. da mescàl, col suff. chim. -ina, che indica
che manda il cielo; / ma col mal non di rado egli lo mesce.
mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d'un tempo che fu
manzoni, ii-1-514: il forte si mesce col vinto nemico, / col novo signore
si mesce col vinto nemico, / col novo signore rimane l'antico. mazzini,
non portati da furia di bruti / ma col solo valore mescendosi, / dah'immobil
. bellincioni, ii-27: non mesce col parlar, anzi ritiene; / al
quindi in lei una gran suggezione, col rammarico di trovarsi per la prima volta
giovanni, ii-149: al fine conchiusero col veleno tor la vita al meschinello. boiardo
= deriv. dal tema di meschiare, col suff. -iglia, di valore collettivo
= deriv. da meschino, col suff. -aggine, che indica qualità
* = deriv. da meschino, col suff. collettivo e spreg. -aglio
di commiserazione già di per sé connessa col termine di meschino). pulci
. = deriv. da meschino, col sufi, -eria, dei nomi astratti
= = deriv. da meschino, col suff. degli agg. verb.
= deriv. da meschino, col suff. astr. -ìa.
il manigoldo tuttavia punzecchia / ed or col piede, or col pugno lo picchia
punzecchia / ed or col piede, or col pugno lo picchia [astolfo],
insaziabile, indiscreto, capriccioso, e col quale non si è mai sicuri d'indovinarla
che si otterrà nel caso nostro principalmente col barattare in moneta spicciola, che circoli
più un'unghia mia che umberto intero col suo carattere sornione, pignolo e meschino.
le grandi naturali scene / l'arte meschina col compasso imita; / ove natura imprigionata
volta nella catinella del lavamento. talora col mesciacqua si versa direttamente l'acqua nelle
l'uso del dare acqua alle mani col mesciròba. 2. dimin.
= deriv. da mescolare, col suff. collett. e spreg. -ame
ricordavano al ministro che mescolasse l'acqua col vino, e con questo ricordo di
della parola di dio, che non deve col mescolamento di parole così laide e sozze
di greco, latino e lombardo, col mescolamento di altre voci orientali.
concetto fu molto bene adornato dal sannazaro col mescolamento della favola del toro d'europa
apparato scenico quasi un vestimento della favola, col quale essa scuopre la qualità sua.
86: circa la mescolanza della bile col succo gastrico io non la veggo d'
acque del bondeno e 'l po d'argenta col concordo dell'acque della rossetta e della
convengano insieme, com'è il verde col giallo e'rosso con lo sbiadato e simili
goldoni, xiii-693: bello è sentir col barbaro toscano / l'idiota venezian far
mescolanza che fece il trissino del profano col sacro, la fece ancora dell'eroico
la fece ancora dell'eroico di omero col paladinesco dell'ariosto. bettinelli, i-37:
/ dar le sentenzie false o che col tòsco / 'mastro battista mescole il
, una cenere che mescolava il cielo col mare. -innestare. tasso
per tutto 'l mondo, gli mescolammo col nerbo di que'paesani. brusoni,
più secoli a mescolare il proprio sangue col sangue straniero. 5. accordare,
che mescolando le imperfette si fugge, col far quasi un paragone, donde più
donne gravide sanza quelle che voi mescolasti col vitupero in borgongna. aretino, vi-154
. govoni, 3-43: resta ancora col vino: non alzarti! / continua a
la dottrina cortigianesca non mescola il caldo col freddo, né l'umido col secco
caldo col freddo, né l'umido col secco, per condire col temperamento de la
l'umido col secco, per condire col temperamento de la varietà le insalate sue
, 1-iii-310: nel mescolare il vero col falso sono necessarie le più grandi cautele,
di mescolare nelle sue composizioni il vero col falso; ma si può ben predirgli
vorrebbe mai nelle pitture mescolare l'emblemmatico col vero, come ha praticato assai volte
15-2 (301): intanto ettore col soccorso de'suoi costrinse li greci di ritornare
tuta o in maniche di camicia, col viso e i capelli imbiancati dalla polvere d'
d'elementi innanzi tratto si vada mescolando col corpo. tasso, n-iv-275: glauco
e fatta la sua funzione, si evacua col capo morto del chilo, che produce
prendasi le foglie delle rose verdi peste col zucchero e tritinsi bene e ripongansi in
dedicato ad albunia, ninfa dell'acque che col fiume aniene si mescolano.
'300, lxxxiv-232: e 'l marinar col suo timon ricerca / pur quando 'l mar
marico, e ardì provocar l'armi romane col chiamarsi liberator delle gallie e iddio.
; perché talvolte si mescola quel giudicio, col quale non conoscano il buono, e
il buono, e prepondera a quell'altro col quale conoscano qualche cosa. aretino,
5-47: la fortuna si mescolò spesso col valore. cassola, 3-89: egli la
fuoco cibano; e in quelle galee mescolatamente col fuoco saettò. firenzuola, 541:
veduto ben macinato, ben mescolato [col mercurio] e ben disfatto, l'oro
oro lo staio in piazza, tuttora col quarto orzo mescolato. lenzi, 1-88:
in piazza, quando mescolato il nostrale col sardesco e quando netto. statuto dell'
, i-9-123: la state... col suo calore, mescolato con le pioggie
da alcuni uomini di mal affare mescolati col popolo-: melzi, melzi, e già
, ma in una certa attenzione mescolata col mancamento. machiavelli, 138: innanzi a
guerrazzi, 1-215: né tu spera col sacerdote pace sicura mai se prima la
al lavoro della terra, saranno nudriti col mescolo di varie specie di granella.
targioni tozzetti, ii-339: il pane fatto col mescolo di saraceno prende il color nero
maestri dell'arte e che si fanno col grano e con altri semi di vario genere
= deriv. da mescolare, col suff. collett. e spreg. -urne
corpi [terra e luna] e ricercar col suo splendore tutta la lor superficie,
il segno più d'un mese / dove col pugno sul ciglio mi prese. ariosto
a mesi; ed io vi dico col gemito nell'anima che i mesi sono rovina
dollari a mese. -impacciarsi col noi siamo ai tanti del mese:
vivacchiando a la spensierata, non mi impaccio col noi siamo a i tanti del mese
deriv. da mesetnbr [inal], col suff. chim. -ene,
[ianthemum] 'mesembriantemo ', col suff. chim. -ina, che indica
voce dotta, deriv. da mesencefalo, col suff. med. -ite.
. topfj * taglio ', col suff. astr. -ìa. mesènchima
. rcà&oi; 'malattia ', col suff. astr. -ìa. mesendodèrma
il mesenl'addome, dove si inserisce col margine aderente terio (una malattia
campailla, 13-58: a questi ultimi tempi col nome di 'febbri gastriche 'o
= deriv. da mesentere, col suff. dimin. -olo. milza
voce dotta, deriv. da mesentere, col suff. med. -ite.
), 'fissaggio, saldatura ', col suff. astr. -ìa. introdotto
per aspor'sutura, cucitura ', col suff. astr. -ìa. tare
ho bisogno... di rivederti col velo nero o con lo zendado e
velo nero o con lo zendado e col 4 mesero '(non so come lo
1-349: la rapailina vestita da serva col mezzaro... ballava a corpo
] e cera1 (v.), col suff. chim. -ina, che
deriv. da mesit [ile], col suff. -ina, che indica ammine
[xealrric; 4 intermediario ', col suff. -ile, che indica radicali organici
deriv. da mesitil [e], col suff. chim. -ene, che
deriv. da mesit [ile], col suff. chim. -olo, che
. mesmer (1734- 1815), col suff. -ismo; cfr. fr.
sottoporre al trattamento della magnetoterapia; curare col magnetismominerale e animale; ipnotizzare.
toponimo st-mesmien, luogo di rinvenimento, col suff. miner. -ite; voce registr
e da viola (v.), col suff. chim. -ina. mesoblàstico
= deriv. da mesocefalox, col suff. astr. -ìa. mesocefàlico
= deriv. da mesocefalo2, col suff. med. -osi, che indica
? 'cavità, cellula ', col suff. med. -orna, che indica
nrfeiq 'fissaggio, saldatura ', col suff. astr. -ìa. mesoconchìa
medio 'e xóvxiq 'nicchia', col suff. astr. -ìa. mesocònco
xuto? 'che si scioglie ', col suff. miner. -ite.
o <; 'nozze ', col suff. astr. -ia. mesogàmico
idrogeno] (v.), col suff. astr. -ia.
] '[osso] sacro ', col suff. astr. -ia. mesoinosite
riferisce al mesolabio; che è ottenuto col mesolabio. -curva mesolabica: quella
quale, a ben riflettere, combina tanto col plinto, quanto col mesolabio. b
, combina tanto col plinto, quanto col mesolabio. b. galiani, 1-349:
... archita coi semicilindri, eratostene col mesolabio, sciolsero lo stesso problema.
-l8oq 'scaglia, squama ', col suff. med. -orna, che indica
chetodontidi, vivente nei mari americani e col corpo di colore bianco nella parte anteriore
? 'discorso, trattazione', col sufi. astr. -ìa.
e sì contis / che 'l dose col conseio è stado molto / e che tanto
? 1 parte, porzione ', col sufi. astr. -ìa.
voce dotta, deriv. da mesomorfo, col sufi. astr. -ìa; voce
voce dotta, deriv. da mesomorfo, col sufi. -ismo, proprio degli astratti
da mucina (v.), col sufi, -osi, che indica gli enzimi
voce dotta, deriv. da mesonefro, col sufi, -orna, che indica
deriv. da mesorrin [o], col sufi. astr. -ìa.
che riveste la tuba ovarica e si continua col legamento largo corrispondente. =
deriv. da mesosaiping- [e], col sufi. med. -ite, che
e oxéx0? 4 gamba ', col sufi. astr. -ìa. mesoschélico
di sigmoide (v.), col suff. medico -ite, che indica affezioni
. nrfci$ 'fissaggio, saldatura ', col suff. astr. -ìa.
deriv. da mesossal [ico], col suff. chimico -ato, che indica
= deriv. da mesostilo, col suff. astr. -la. mesostilo
voce dotta, deriv. da mesotelio, col suff. med. -orna, che
appena attacca il vetro, che diviene elettrica col calore. = voce dotta, comp
top-v) 'divisione, separazione', col suff. astr. -ìa.
e tpocpi) 'nutrimento ', col suff. astr. -ìa. mesotròfico
per mezzo della quale l'ovario aderisce col margine anteriore al legamento largo dell'utero
voce dotta, deriv. da mesovario, col suff. med. -ite, che
= deriv. da mesoxerofilo, col suff. astr. -ìa.
era la veglia dell'ultimo dell'anno col gioco della tombola a cui partecipava anche la
credo, e il pater noster insieme col celebrante. -messa funebre, mortoria,
maggiore. pascoli, 333: andava col su'omo, era ben messa, /
-battere la messa: annunciarla ai soldati col suono del tamburo. dizionario militare
, oggi si celebrano colla vanga e col badile in mano sulla rotta: là si
più il tuo danno, / rimanti col malanno / che dio ti dia, /
, la messa: annunciarne l'inizio col suono delle campane. firenzuola, 460
pasolini, 3-176: diede due botte col tallone sulla messa in moto, e partì
vescovo] si mise anch'egli in ordine col clero / per girla estens.
, 2-4-4: la dama, che col conte era smontata, / gli dicea:
verria. ariosto, 1-68: ecco col corno e con la tasca al fianco,
. aveste ad esser, colui che col vanto de la gloria di cui sete padre
saluta, / di ch'eia vegna col vixo colorito. -con riferimento a
. ariosto, 39-23: mutar costui col re de l'algazera / pensò branzardo e
a segno da poter reggere a paragone col più morbido e fiorito de'suoi nuovi
ma se ben frettoloso egli corre inverso londra col suo destriero, io lo precorro col
col suo destriero, io lo precorro col mio discorso a ritrovar sini- baldo per
la più diffusa è la trozzella, col corpo globulare e i manici ornati da quattro
dea delle mèssi e dell'agricoltura, prima col volto pensoso e un velo sul capo
. = deriv. da messere, col sufi, -aggine, che indica qualità
= deriv. da messere, col sufi, -atico, che indica stato
come son tutti gli altri consoli, col titolo di messere vengon contrassegnati; il che
che riprova abbiamo nel vederlo sempre appellato col 'dominus 'o con quello di
, quando sta in forza di sustantivo, col tramezzo dell'articolo 'lo ',
: quelli... lo salutavano col saluto popolano: dio t'aiuti; subito
pataffio, 4: il messerino storpio col maneo / sguazzerà sorso a sbacco e
che si incantano alle illusioni, che incantano col nuovo verbo: tra questi è quello
= deriv. da messianico], col suff. collett. -ismo, sul
veramente il cristo che volle spingerlo, col darlo in mano al tribunale, a
= deriv. da messianico], col suff. -uà, proprio degli astratti
. = deriv. da messia, col suff. sostantivale -aio, indicante uffici
. = denom. da messicano, col suff. verbale -izzare (cfr.
messo sulle ceneri calde, dimenava, col mattarello ricurvo, una piccola polenta bigia,
, 6-185: voi l'avrete sempre veduto col cappello in mano, messo immancabil di
giovinetto. pascoli, 333: andava col su'omo, era ben messa,
: ne la maggior sala dipinta, / col tetto e il fregio tutto messo ad
che messo in bottiglia va pel mondo col nome di « capri ».
: è color sanguigno: e mesta insieme col vetro con un ferro. lippi,
sé. 8. ritornare su col pensiero, riflettere, rimuginare. giusti
in combriccola. tommaseo, 3-i-189: col suffragio universale il popolo incattivisce..
. = deriv. da mèsto, col sufi, degli agg. verbali.
e olio essiccante, che si applica col pennello a una tela, a una
riuscito. vasari, iii-718: perché col fare e col tempo mi pareva pur
vasari, iii-718: perché col fare e col tempo mi pareva pur migliorare qualche cosa
mesticata la 'metafora di simiglianza 'col * laconismo '. 3.
ancor lui dal color verde, misticato col giallo, che lo veste.
gusto. soffici, v-5-455: segnano appena col gessetto sul vetro delle botteghe, sulla
, secondo me, pigliandola troppo di petto col d'annunzio, desti troppa importanza a
a un fatto meccanico e abitudinario, col fine precipuo di trarne un vantaggio economico
maschi del loro popolo,... col mestiero o arte di ciascùno di
dietro a impedirgli l'apprendimento del mestiero col suo cicalio, e sovente svagandolo, per
ministro della guerra, è passato a lodi col suo grado nella scuola d'equitazione militare
addosso per succhiarti quei quattro soldi guadagnati col a prodezza. giamboni, 7-33
cent., 55-19: e la seconda col viso graffiato, / diceva lamentando in
convinzioni e un certo slancio, perché scrivon col cuore, e non per mestiere.
era oppressala. bellincioni, ii-157: or col pianto convien che ti celèbre, /
ebbe il marchese di leganes la pace col duca di parma, voltò l'animo ad
. = deriv. da mestizia, col suff. del part. pres.
, possete sola nel misero corpo / tornar col dolce riso la mesta anima. caro
espresso che da quel mesto silenzio, col quale,... immantenente lasciolla
giorno / sdegnose ombre dolenti / girar col mesto piè? -in costruzione analoga
pochi sogni lieti, / solo pellegrinai col mio rimpianto. -con uso neutro.
tassoni, 268: sparve il giorno col sole, e innanzi sera / notte si
. frugoni, i-3-346: bisogna / col rubino di borgogna / i dì mesti
ne scolava un grosso filo d'acqua, col quale andavano ricercando ogni parte della vita
stiumare ': arnese che ha somiglianza col ramaiuolo, ma poco concavo e bucherellato
'si dice a quello strumento di legno col qual si giuoca e dàssi alla palla
salvini, vii-546: si finisce [col carnevale] di mangiar la carne:
. = deriv. da mestare, col suff. strumentale -ola (da -olo
alfin moveste / su questa nuda man col duro legno? buonarroti il giovane,
la polenta fu cotta, la raccattò col mestolino. 2. plur.
. = deriv. da mestare, col sufi, strumentale -olo; cfr. mestola
in acqua nel paiuolo, continuamente rimenato col mestone e ridotto a grandissima consistenza.
il focolare dove c'era il paiolo col mestone infilato dentro. 2.
prolifera e si ispessisce (ed è eliminata col flusso sanguigno, se non avviene la
e pestalo; e dàllo a bere col vino, cessante mestruale. 2
di misuràr) 1 misurare ', col sufi, -aria (ital. -eria)
renzo affrettò il passo, facendosi coraggio col pensare che la meta non doveva essere
meta o termine appoggiato: / e chi col dardo al segno più vicino / veloce
1-178: per caso uno di questi trattenne col piede una palla tirata da uno de'
, / che il marcare ogni virgola col gesto / è un trappassar di verità le
longobardi, voce che i chiosatori interpretavano col chiamarla donationem sponsalitiam vel nuptialem ».
di getto si deve far contribuzione del salvato col perduto per soldo e per lira,
trasse... / e lo partì col buon ascreo, dicendo: / «
gobetti, 1-i-116: mentre... col colegio uninominale occorreva per la vittoria la
figura di un monaco alta e forte, col cappuccio calato sul volto donde scendeva una
tuttavia sarà bene non confonder la 'metà'col 'mezzo'. bacchetti, 2-43: antonia s'
che oggi, meno famigliare di noi col vino e con la poesia, meno
e xóyog 'trattazione, discorso ', col sufi, astr. -ìa.
proposito di due sistemi segnare l'uno col nero, verbi grazia il dorio,
grazia il dorio, e l'altro col rosso: il che riuscirà molto commodo per
dotta, deriv. da metabolismo], col sufi. med. -ita, sul
dotta, deriv. da metabolico], col sufi. chim. -aio, che
deriv. da metabor [ico], col sufi, miner. -ite.
regnare, quando napoleone confuse il metacarpo col metatarso, fu ammonito dal chirurgo mal
voce dotta, deriv. da metacele, col sufi, -orna, che indica organo
'e tòrco? 'impronta ', col sufi. astr. -ìa. metacronìa
gr. xpàvo? 'tempo ', col sufi. astr. -ìa. metacrònico
gr. xpàvo? 'tempo ', col suff. -ismo. metade, v
erà 'dopo 'e cpépco 1 porto col sufi. astr. -ìa.
all'anima intellettiva e non va più su col suo lume naturale. la metafisica
la metafisica va più alto, ma pur col lume naturale e in quanto quello
mente quella precisione che ne facciamo metafisicamente col pensiero. salvini, 39-iv-148: l'errore
, xv-4. 77: ho metafisicato dianzi col conte su la noia. mamiani,
. = denom. da metafisico, col suff. dei verbi frequent.
voce dotta, deriv, da metafisico, col suff. -ismo, che indica parole
de'diritti e delle obbligazioni... col fatto è una chimera metafisica. filangieri
abbiamo scoperte noi, noi metafisici, col nostro gusto di necrofori. 8
. = deriv. da metafisico, col suff. collett. e spreg. -urne
) e cpovf) 'voce ', col suff. astr. -la.
prima volta che converso più a lungo col cinese. egli si esprime volentieri per
= denom. da metafora, col sufi, dei verbi frequent. metaforeggiato
= denom. da metaforico, col suff. dei verbi frequent.
. = deriv. da metaforico, col suff. del part. pres. dei
si ricorre all'equivoco e si scherza col doppio accioché possa in ogni caso il
mistico (e non fisicamente cruento) col quale si rinnova nella messa il sacrificio
, se non pur fanciullesca, l'approvò col sufi. chim. -uro, proprio dei
= denom. da metafora, col sufi, dei verbi frequent. metagitnióne,
di mutazione ci è, il quale col nome greco si può chiamare 'meta-
può chiamare 'meta- lepsi ', col latino 'transumptio '. questa è tale
. nievo, 399: usava battere col rovescio della mano sul taschino del sottabito da
per la mescolanza del ferro e del zolfo col rame. -ant. sm. metallino
86: l'argento si pruova col barragone, che subito dimostra se egli
spiegar l'arte maestra; / rimediar col metallo della voce / alla trista miseria
le profonde tenebre del loco / rischiarar col febeo vivido fuoco. d'azeglio, 1-291
che ha saltato / tra i giunchi o col suo spruzzo di metallo / velenoso,
come... vi fu arrivata, col suo solito apparecchio ella spiegò la pestifera
metal cui da lontano / scosse tua man col propagato moto. d'annunzio, iv-2-563
atti [gli angeli] ad illuminarci col lor sapere, non sono sì atti ad
del suo metallo. — strangolare col metallo di san giovanni boccadoro: corrompere
? mercé che io l'ho strangolata col metallo di san giovanni boccadoro. =
gr. qjav
. ypàcpco * scrivo ', col suff. astr. -li.
. metallum 'me tallo col suff. gr. -oeisf]? *
oxottéco 'osservo, cerco ', col suff. astr. -ìa. metalloscòpico
. óc 'calore ', col suff. astr. -ìa.
ed gpyov 'lavoro '), col suff. astr. -ìa.
metallurgica e protologica? gobetti, 1-i-668: col trattato di versailles la francia si apre
= deriv. da metallurgia, col sufi, professionale -ista. metallurgo
. = deriv. da metamero, col suff. antr. -ìa. metamèrico
= deriv. da metamero, col suff. -ismo. metamerizzazióne,
equilibrio a quella / mossa, batté col naso su la sella. codemo, 323
con passo pigro fiutando l'aria calda col muso, allungando il collo e raccorciandolo
olivares a donare la pace al mondo col sconsigliare la mossa dell'armi austriache,
? / sì ch'io fossi rimaso col mio fine amore? ariosto, cinque canti
le montagne rocciose, colle colonizzazioni, col contrabbando. -sciamatura delle api.
sarà una mossa per essere libero di vedersi col suo legale? io.
colla meta, il principio del viaggio col fine. mazzini, 47-22: oggi
. bocchelli, 18-i-64: -così, col matto alla regina, in sette mosse date
primo cliente e di darle la mossa, col fiume che va, cogli anni che
e immediatamente si ricordò d'essere partito col serbatoio semivuoto. -in mossa:
. zucchi avrebbe dovuto] prendere col medesimo cardinale un viaggio fino alla corte
marco cybo si trovò faccia a faccia col senatore tommaseo. -senatore, che buon vento
. -denom. da mossa1, col suff. dei verbi frequent. mosselina
menin le terre mosse, col seme, alla valle. alamanni,
fanciulla / giovanissima e bella, e col pugnale / orribilmente le schianta la testa
, 1-1-19: spezzata allora con esso [col conte di catanzaro] ogni pratica,
la cadenza coll " andantino ', col 'mosso ', coll " allegro '
mosso ', coll " allegro ', col 'crescendo ', e fa sentire
/ gli volle dar [a salicorno] col guanto nel mostaccio. cornavano, 1-64
faccia i galanti e i falimbelli / col mostaccio pulito e morbidetto. fortis, xxiii-480
grufolava un figuro, male in arnese, col mostaccio quasi nel piatto. baldini,
miniature, quelle dorature, quelle figurine col mostaccio e coi panni impiastrati di vari
punto saper ciò che facesse, / col mostaccio crudel baciar gli volle / il
vasi grandi d'argento da acqua dorati col mostaccio di serpe. 6.
4-30: dette in sul viso al gigante col guanto; / e fu quel pugno
deriv. da mustum 'mosto', col suff. del dimin.; l'accezione
= etimo incerto, forse da riconnettersi col lat. equus fluviatilis 'ippopotamo '
durante, 2-428: la mostarda fatta col suo seme [di senape] provoca
per qualche similitudine che ha quell'escremento col colore della mostarda. 6.
cosa con un'altra come la mostarda col pan bollito: non averci a che
la predetta dottrina, come la mostarda col pan bollito. — avere, salire
forte, e suole tritarsi e mangiarsi col lesso. = dimin. di mostarda
se tu conso re arrenneti, donna col viso cleri, / a lo mostero vènnonci
lucifero maggiore, per bella paura entro, col mosto e con le castagne calde si
di vigore e di conforto, / buono col ghiaccio e buon con tacque fresche.
e voci incerte e rotte / forma col labro, da cui cola il mosto
acquerello2, n. 2. -azzuffarsi col mosto: bere oltre misura.
p. tanaglia, lxxxviii-11-612: azzuffati col mosto, / che ti farà posar
, / che non sono usi a zuffarsi col mosto. -distinguere il mosto dall'
la vendemmia). -il porco col mosto e il granchio con la lira:
prò'si giugne e mira: / col mosto il porco e '1 granchio con la
ma riuscirà meglio cuocere il pane grattato col mele ovvero col mosto cotto. l
cuocere il pane grattato col mele ovvero col mosto cotto. l. latini,
i quali acquistano alcuna mostra di grandezza col paragone dello stato inferior precedente. magalotti
e berrettini che sieno in modona insieme col prezzo di ciascuno a canto alle mostre
del pendolo. egli nondimeno li chiama mostre col pendolo. pacichelli, 2-242: qui
d'ogni cantilena si troverà una mezza nota col gambo all'insù,...
[di pietra dura], che col vedere ne'musei un'infinità di mostri-
deliberammo il duca ed io di chiarircene col mezzo del cardinal sant'angelo, e
, / sempre pontando in fuor, col vestimento. 4. manifestazione pubblica
loro la bocca dello scoppietto in ordine col suo fuoco et ad alta voce gridavo:
gli atti della sua servitù, che col girare e coll'andare attorno al padrone si
. mazzini, iv-4-38: eccovi un bando col quale mi pare possiate mostrare al governo
manzoni compiuti i vent'anni, e già col sonetto a francesco lomonaco aveva mostrato allttalia
lodati sono: / chi discorre fischiando col fraschetto, / e quanto han gli altri
han gli altri a far, mostra col suono. -elencare, citare.
santissimo frate, ne mostrò il mezzo col quale dobbiamo procedere in mostrando noi medesimi
509-5: l'alto e novo mira- col eh'a'dì nostri / apparve al mondo
l'arco al pericolo di cadere, e col vantaggio d'una minore spinta orizzontale contro
essere volontaria. 20. dimostrare col proprio comportamento di possedere una determinata qualità
gran fretta / de l'animo, col viso, d'esser meco. idem,
fugge. 22. dare, col proprio comportamento, una determinata idea o
: come s'accorderebbero le mentovate proposizioni col vedersi poi che di fatto iddio mostrasse
opinione o favorire un'errata convinzione, col proposito deliberato di ingannare o con la
di mostrarsi eruditi con l'offendere o col restringere, la podestà della curia romana
la nobil piazza in ordinanza / fer col rimbombo scuotere la terra. 30
. farsi conoscere per quello che si è col comportamento, col modo di agire;
quello che si è col comportamento, col modo di agire; dare segno,
buona cera, faccendo la festa grande col duca di durazzo e col prinze di
la festa grande col duca di durazzo e col prinze di taranto. baldi, a-1-262
, santo francesco insieme co'compagni e col villano ringraziarono iddio del miracolo mostrato.
5. confermato, rivelato, palesato col comportamento, con prove convincenti (una
= deriv. da mostra1, col suff. del part. pass.
scienza. 4. che dimostra col proprio comportamento di possedere determinate virtù,
. = denom. da mostra1, col suff. dei verbi frequent. mostreggiato
= deriv. da mostrare, col suff. professionale -ino. mostrino3
che son giusto e pio, / col mio coltel percuoto i casi mostri; /
problema [la sfinge] volse combattere col mostro e gittollo a terra de la spilonca
descrive levino, uscito d'una donna col rostro adunco, lungo e ri- tondo
qui in carne ed ossa... col cuore, colle unghie...
della loro tregenda, si confondono già / col suono che slegato dal cielo, scende
slegato dal cielo, scende, vince / col respiro di un'alba che domani per
si formi un esercito... col quale si possa domar pur sempre quest'
alcuna, ma l'uomo lo appanna col cattivo alito del mal esempio, e lo
, 141: reputano altresì leggiadria comparire col corpo tutto di vari colori dipinto, formandone
vita austera... essi finiscono col convincersi che si tratti di un'astuzia
guadagnare e di disporre gli animi, col rendere amabile, con le opere,
in giù d'uomini han forma, / col viso altri di simie, altri di
pirandello, 5-577: tutti quegli occhi col loro luccichio irrequieto rendevano terribile e mostruosa
essere una testa recisa sul patibolo, col cervello che continua per mostruoso miracolo ad
, cominciando da questo del 1443 fatto col « magnanimo » alfonso. 8
sé sola [la cattiva volontà] concepisce col desiderio quell'aborto mostruosissimo del peccato.
ancora nell'arricchire, gittava al popolo polize col nome de'tesori delle provincie da conferirsi
e d'acqua e d'aria, / col prisma satanico dei riflettori. ungaretti,
gola a un tempo nero nero, / col capo pieno e con la borsa vuota
senza barbe s'appiccan benissimo, a porre col palo di marzo i rami, o
sanità = deriv. di moto1, col suff. dimin. -eretto.
. = deriv. da mota1, col suff. aggettivale -igno, successivamente sostant
po'di mela si identifica di colpo col dio della leggenda biblica, e si
, 3: la liquidità è così connessa col moto o almeno con la potenza motiva
che si doveva fare, ma doppie e col proemio, cioè unite alla ragione motiva
a sbarraglio tutte le cose per difendersi col disprezzo della stessa morte. 5.
avuto i primi motivi per questa impresa col suggerirmi i lumi necessari pel ritrovamento di
leccarda della gronda /... col maltempo canta con la goccia / il
, fermandosi alquanto, voleva dar segno col campanello e chiamare aiuto, quando il
a paro a lui una persona, col suo sguizzatoro nelle mani pieno di acqua,