.. vi sono le libecciate, che col loro spolverino vi depositano il salmastro.
che, durante la persecuzione di decio, col denaro o altro mezzo otteneva dai
. galanti, xviii-5-1045: si cominciava col presentare al pretore il libello dell'accusa
, che nel giudicio civile la domanda col libello si fa al giudice, ma nel
fa al giudice, ma nel militar col cartello si fa alla parte.
330): avendol costei bene acceso col mostrar sé accesa e liberale, una delle
/ o sobria o liberal, temprar col dolce / la bollente bevanda. -figur
: se il babbo, a casa, col più grande ch'era / già di
. se ha valore analogo al sic latino col congiuntivo). petrarca, 366-99
marito o dei più propinqui parenti o col decreto del prencipe, far contratto di
tana e 'l francesco, / che col belluzzo tu non stia in brigata.
. fr. della valle, 182: col fato contrastar non lice. sempronio,
scient. [bacillus] licheniformis, col sufi, -ina, che indica ammina o
= » voce dotta, da lichene, col sufi. chim. -ina, che
= voce dotta, da lichene, col sufi, -oide, dal gr. -osisi
= voce dotta, da lichen, col suff. -oide, dal gr. -oei8r
] e sterina (v.), col sufi, -ico, che denota gli
.. che del creditore istesso, col maggior prezzo che si ricava dal
delfico, iv-23: facendosi le vendite fiscali col metodo accessionario, ciascuno ha potuto vedere
aconitum] lycoctonum 'luparia ', col suff. chim. -ina, che indica
deriv. da licop [ersicó], col suff. -ina, che indica ammina
base pennatifide e dentate; perciò notate col nome di 'piede di lupo '
che la lattuga e più grasse, col gambo lungo, piloso, nascendone molti d'
deriv. da licor [ide], col suff. chim. -ina, che
amori e'conviti, marsia, insieme col padre, ai nobili e religiosi affetti
. piovene, 5-175: genova oggi dilaga col flusso luogo che già ne abbonda; fare
lat. lien lienis 'milza ', col sufi, medie, -ite, che
fi parea quando mensa stava / col pensier di gabbare il buon cristiano, /
s. v.]: 'lieto', col 'di'e l'infinito dice appunto il
petrarca, 347-1: donna che lieta col principio nostro / ti stai, come tua
l. salviati, 23-i-18: ritiratisi jacopo col ridolfi e col benivieni n'una camera
, 23-i-18: ritiratisi jacopo col ridolfi e col benivieni n'una camera molto lieta e
: noi di zefiro al pari / col soffio correrem, che dicon sia /
aleardi, 1-388: noi venimmo rapide col pondo / lieve di questa piccioletta offerta.
/ contra il secco l'umor, col freddo il caldo. delle colombe, 2-348
progressivamente. alvaro, 15-104: entrò col suo passo esitante, e si avviò
viaggi [crusca]: questo fece egli col pane lievitato, e così fanno eglino
. pallavicino, iii-126: altri comunicavansi col solo pane, e di tali,
tali, alcuni con l'azzimo, altri col lievitato. ricci, 3-12: che
ottima a fare il lievito, impastata col mosto, e dura uno anno. pallavicino
di un'altra specie, si combinano col residuo e col sedimento dell'anterior cibo
altra specie, si combinano col residuo e col sedimento dell'anterior cibo che si ritrova
è l'anima di giovanni papini, col leonardo. -elemento corruttore, disgregatore
5-196: quella fragilezza, l'omonimia col gonzaga, gli facevano un'aureola di
di legnaggio. bruni, 380: col legnaggio reale il merto vostro / in vasto
metallico; ma rivaleggia colla pantera e col leopardo. 5. privo di
del legno, spogliata dalle sostanze estranee col mezzo dei solventi. il cotone bianco
da lignum * legno ', col suff. chim. -ina. lignite
richiede focolai con griglie speciali, perché col forte riscaldamento si frantuma), oppure
dal lat. lignum 'legno ', col suff. miner. -ite; cfr
. sostanza derivata dalla combinazione della cellulosa col lignone. = voce dotta,
dal lat. lignum 'legno ', col suff. -oide (dal gr.
dal lat. lignum * legno ', col suff. chim. -olo, che
dal lat. lignum 'legno ', col suff. chim. -one.
= deriv. da ligustro], col sufi. chim. -ina, che indica
= deriv. da ligula3, col sufi. med. -osi, che indica
deriv. dal nome della regione liguria, col sufi. -ite. liguro (
. = deriv. da ligure, col suff. -oide (dal gr. -oetsr
= deriv. da ligustro, col sufi. chim. -ina, che indica
e la corrente tirò la ripa insieme col lilio. -lilio convallio: mughetto,
tintura alcoolica di potassa che paracelso preparava col mezzo di varii ossidi metallici, coll'
in sorsi d'ombra lilla / e vagano col cielo. manzini, 16-207: il
= deriv. da lilla, col sufi, peggior. -astro.
. = denom. da lillà, col suff. peggior. -astro. liliato
. forse insieme con il rosario, col fazzoletto,..., col lilipuziano
, col fazzoletto,..., col lilipuziano breviario, forse ci stava di
cicilian... mugghiò prima / col pianto di colui, e ciò fu dritto
, talora, anche altrui), col quale si cerca di portarli alla massima
durava in cuore dell'umiliante paura provata col pescemartello. -frode, inganno,
invano contro quel sopore misterioso, scendeva col pensier matto nella gola buia dell'inferno.
limetta. redi, 16-iii-315: col sugo parimente delle lime dolci di valenza
bisce il suo digiun consola, / e col curvo picchiar del becco forte / le
pie'nelle staffe per quelle schiance, col fetido limaccio rimescolando con lo strascinato corpo.
luoghi allagati dall'inondazione già cominciata, col limaccio fino alle ginocchia e l'acqua
= deriv. da lima1, col suff. collettivo e spreg. -aglio;
il ferro che si disfà e si consuma col limaménto. 2. figur. lavoro
le unghie, la chiamò nello studio col suo fare più distratto e consueto.
lima [il fanciullo] i cari occhi col dosso / dell'altra mano. viani
studierai e ben limerai le opere tue col discorso delle due prospettive. sanudo,
, ben ella saprà parlare alla ragione col linguaggio della fantasia. foscolo, xiv-127
sonoro. masuccio, 246: un dì col suo male limato idiome [il moro
quei ritagli membranosi che si levano dalle pelli col ferro da scarnare. arici, i-20
formato dall'unione della circonvoluzione frontale col corpo calloso di cui segue il contorno.
, che trasse del limbo coll'anima e col corpo, sicché già li nostri fratelli
l'incoamento delle parti ammassato; onde col fomento del calore, che deve essere
limburg, città della germania occidentale, col sufi, miner. -ite. limbuta
mangiassi arrosto e senza sangue, e col sangue s'ugnesse e dua limitari dell'
alla quale s'aggiugne anco la gola diritta col suo orlo superiore. =
a caccia in questa montagna che limitava col suo feudo, si incontrò un giorno
in relazione, per lo più, col protezionismo e col proibizionismo). a
per lo più, col protezionismo e col proibizionismo). a. serra,
g. r. carli, 2-xiv-117: col valor della lira in quattrini 100 si
bocchelli, 1-iii-10: la sua parsimonia, col lungo e duro esercizio, toccava il
e di scienze son forestieri; poterono col commercio comunicarne alcuni a'confinanti, essendo
= deriv. da malta, col sufi, -ore, proprio dei nomi
= deriv. da malto1, col sufi, -ore, proprio dei nomi
dall'ingl. maltha 1 bitume ', col sufi. chim. -ene.
la mattina usciva dal letto, col viso verde, giallo, maltinto, d'
= etimo incerto, forse da riconnetterse col lat. tardo malta { molta
dall'ingl. maltha 'bitume ', col sufi. chim. -ite.
il * caffè malto ', fatto col malto. calvino, 6-192: la nera
= deriv. da maltlo] 1, col sufi. chim. -olo.
deriv. da malton [ico], col sufi. chim. -alo, che
dotta, deriv. da maltozio], col sufi. chim. -ico.
dotta, deriv. da maltolsio], col sufi, -alo, che indica propriamente
dotta, deriv. da maltoslio], col sufi. chim. -ide, che
, deriv. da maltlo] 1, col sufi, -osio, che in
io non ho voluto aver alcuna relazione col redattore. bonghi, 1-73: pochi giorni
poeta cristiano, la quale adora prima col cuore e celebra dopo con la lingua
, cadde in terra come tramortita e col plasmo. sanudo, xxviii-239: altri erano
stretta nelle spalle e si era scusata col dottore: capricci di ragazza, un
per fiele ma per malumore, a cercarvi col fuscellino ogni difettuzzo, e in ogni
nasturzi, aneti e il saporito finocchio col frigido petrosillo. palladio volgar.,
, ma è ben da sapere che insieme col sol si gira. g.
brunette. caproni, 37: appare col suo colore / di malva la prima
. = deriv. da malvagio, col suff. -aggine, che indica qualità
. = deriv. da malvagio, col suff. -la, che indica formazioni
alta, con lo sguardo sicuro, col petto rilevato, con lo
gli tese la mano dalla poltrona, col suo malvagio sorriso. -contaminato dal
lunghi disagi e requie breve / sempre col pan aver malvagio piato. d'annunzio,
del peccato e perché più giacob resti col solo battesimo salvo, io per me
chi li vói soli e chi li vói col pane. / io mi m. villani
= deriv. da malva1, col suff. aggettivale -atico (sul
= deriv. da malva1, col suff. chim. -ina. munque distrae
, quando una si marita, e col lui carneo colore e maiochino, / di
. brusoni, 2-73: entrò flamminia col volto composto di severità e, senza
dotta, deriv. da malvla] 1 col suff. -ina, che indica ammina
per la parte fallimentare delle proprie relazioni col mondo prima di convenire che il mondo sia
. da malv [ina] 1, col sufi. -one. malvóne3,
= deriv. da malvone3, col suff. -ismo, proprio degli
., 30-44: volsimi a la sinistra col respitto / col quale il fantolin corre
volsimi a la sinistra col respitto / col quale il fantolin corre a la mamma /
: romuoldo, avendo mammata la virtù col latte, ne conservò sempre illeso il candore
.. la collina del treno, col suo capezzolo sulla punta... siamo
più gagliarda il latte / e insiem col latte la virtù romana. papini,
, dal dolore uccisa, / giovinetta col figlio alla mammella: / una tigre,
lat. mammilla * mammella ', col sufi. -oso. mammillo-tegmentale,
di nervi che unisce il corpo mammillare col nucleo rosso. = comp.
lat. mammilla 'mammella ', col sufi, dimin. -ma. mammina
= deriv. da mamma, col suff. -ismo, proprio degli astratti
= denom. da mammolo1, col suff. dei verbi frequen
spremesi; / e la maritino / col dolce mammolo, / che colà imbottasi.
favelli come farebbe un leccione, se col grugnito potesse articolar la parola: sboc-
= deriv. da mammonex, col sufi, -ismo, proprio degli
= deriv. da mammone3, col sufi, -ismo, proprio degli
deriv. probabilmente dal tema di mammare, col sufi. -ura. mammùt (
= deriv. da mano, col sufi. -aia; cfr. rohlfs,
, ii-320: cominciarono le nuove monete col proprio rossore a confessare il loro mancamento
francia. segneri, 3-86: già, col mancamento di tanti de'più valorosi soldati
terza guerra punica, 68: col mancamento dell'arme, che nella città era
impresa molto facile e breve, se, col subito e improvviso avvicinamento, d'impedire
, moccicone, fastidioso, novellalo, col fiato puzzolente e mille altri mancamenti da
ma spero che avrà mandato, supplendo col suo giudizio al mio mancamento.
fu senza inclinazione... di vendicarsi col sangue degli sfatichi di questa ingiuria,
di nuovo, alla piastra si fa col martello andare lo argento a ritrovare dove
smarrito. gemelli careri, 1-v-216: col pretesto dell'acqua mancante, lasciò il
non solamente nell'unione del « cito » col precedente membro del periodo, ripreso dall'
la battaglia mostra sua possanza: / col brando in mano, tutto sanguinoso,
delle serenate / con la piva, col zufolo e col corno. monti,
/ con la piva, col zufolo e col corno. monti, x-1-120: le
a che, mancato loro il vento e col vento la speranza di più tenersi,
. bembo, 10- vii-461: sete col vostro maestrevole ingegno entrato nel mio
: avendo... fermate le armi col re, acconce le condizioni del piemonte
forzotti a darmi fede, a scrivermi col tuo sangue, se pur fu vero,
. = deriv. da manco1, col sufi, -eggiare, proprio dei verbi
si cerca di desi gnare col titolo di manchesteriani, come sinonimo di
ricevere la forza e la possa sua col mangiare abbisognasse di lasciare l'astinenza,
dotto critico riscontrata, emendata e supplita col testo greco, apparirà e sarà sempre in
o per via di congetture o col mezzo de'manoscritti, correggere e supplire
fede, il poeta ritorna un po'col pensiero in terra. si ricorda di
, 4-30: provvede alla suddetta manchevolezza col dedicarsi a migliorare le collezioni sostituendo a
alli svizzeri, inter- tenerà la prattica col turco. dolce, 8-27: vi fo
giorno partimmo da onòr, imbarcati noi col signor gio. femandez in una mancina
mancia, dal fr. manche) e col sufi, -ata (cfr. manata)
mese, un giorno / un cialtron col bordone e la schiavina, /..
che gli americani avvelenano le loro frecce col sugo dei frutti di quest'albero e col
col sugo dei frutti di quest'albero e col latte che geme dalla scorza, il
fiore maschio sono fomite di calice bifido col filamento con quattro antere a croce e
a tagliarlo e lavorarlo quando è fresco; col sugo del frutto di quest'albero gli
avvelenavano le loro frecce, come anche col latte che esce dalla corteccia.
: cerco attortigliare la vita alla gegia col mio braccio destro e le mordo con
il braccio. 'piglia le castagne col mancino '. 2. che presenta
vi c'invitano con blando afflato, col presupposto di aver la 'mancia ',
e ben studiato,... col risultato di rendere le altre nazioni mancipie
disparte, lui solo senza curiosità, col berretto di pelo calcato fin sugli occhi
lavorìo dell'esegesi e della riproduzione fantastica col congiunto discernimento del gusto: cosa che
avesse disdegno di levare l'assedio, ma col manco disonore che gli fosse possibile.
12-ii-163: io non potei mai soffiare col boccone in bocca, perché, se non
giorni appresso passata la festa era tornato col suo bach al convento. -manco
quella finestra, lo sposo conversava allegramente col proprio testimone: ex-consigliere provinciale del suo
che attendesse a difendersi, o vero accordarsi col duca valentino. cellini, 1-114 (
: il comune di pisa, in accordo col conte fazio, mandarono l'antipapa preso
. caporali, ii-108: dicon che alloggerà col carne- secchi; / chi dice a
morte nella via d'egitto e percossi col coltello li vostri giovani. savonarola,
, 3-93: fai muovere i sassi col tuo pianto, e al figliuolo di
pensieri che non hanno punto che far col cttòjrèygli àiarida alta 'lingua, essa
in loco sacro e pio, / incominciò col core e con la bocca, /
riguardi non volgari, ma finisco sempre col ricordarmi del proverbio, che chi vuole va
del periodo più rigoglioso dei comuni rompono col latino e giustificano il volgare, esaltandolo
3-90: volle rinchiudere l'uscio accuratamente col paletto, dando la mandata. verdinois,
mandato. i terzi non hanno alcun rapporto col mandante. tuttavia il mandante, sostituendosi
. codice di procedura penale, 251: col mandato di comparizione il giudice istruttore o
l'imputato si presenti dinanzi a lui; col mandato di cattura e col mandato d'
lui; col mandato di cattura e col mandato d'arresto, che l'imputato sia
disposizione dell'autorità che lo ha emesso; col mandato di accompagnamento che sia condotto alla
, 1703: il mandato è il contratto col quale una parte si obbliga a compiere
signore in firenze fu primieramente per convenire col signor cosimo: da cui per mandato
, dall'a fino alla zeta, col cuore in mano, come al confessore.
lettera con la polizia di cambio e col mandato di procura e sapere ciò che
tossa per cagion di freddo, prese col zucchero, a riprimere la loro amaritudine
: era tutta avviluppata di lontra, col naso come una mandorla appena sbucciata e
gravosa / e 'l papavero v'ha col capo basso. c. durante, 2-274
giorno, metterai agguato, / e col duro arco fa quell'alessandra / senta
da dio, poiché sono quelle che col favore di lui orano per tutto il
forse per la somiglianza di questo utensile col bastone dei mandriani. mandriano1
punta torta e con un lungo manico, col quale si percuote la spina che tiene
nel gittare ognuno tenga stoppato il fornello col suo infocato mandriano e a un tempo
da mandriano1, per affinità di forma col bastone usato dai pastori. mandriarca
battendo sul terren gl'audaci passi, / col volto a guisa di cotanti orlandi,
locomotive, allargando l'estremità dei tubi col mandrino. = deriv. da
1-78: beppe si presenta al marchese, col cappello fitto sul capo e ripiegato sulla
sul capo e ripiegato sulla parte manritta, col pugno appoggiato sopra una mazza. betocchi
. colpo inferto da destra verso sinistra col palmo della mano aperta o con un'arma
lussuria e le guerre: / la femmina col giuco in ciò si pone, /
mentre i crudi avoltoi disteso pasce / col cor che, manducato, ognor rinasce
i-405: maneggi [la donna impudica] col gestir sovente l'avorio delle mani torniato
, iii-312: il greco papadiamantopulos, noto col più maneggevole pseudonimo di jean moréas.
, acciocché oltre a gli altri riguardi, col pianto alleggerito il duolo, sia abile
: or si vede 11 villan domar col rastro / le dure zolle, or maneggiar
e che per conseguenza si sanno maneggiare col metodo del num. 49.
, allora non si scoprendo, avesse col tempo fatto il medesimo effetto, col
col tempo fatto il medesimo effetto, col mancar solamente del debito suo ed impedire chi
di baviera per maneggiare la neutralità sua col re di svezia. salvini, 23-132:
consultava e scriveva al congresso sul modo col quale avesse a maneggiarsi quella guerra.
e per lo spazio di dodici anni andò col padre sempre involto tra faticosi negozi,
che volevano. zoccolo, 1-106: col freno della religione meglio si maneggiano gli
che i capitani non v'intervennero solamente col governo, ma con le proprie loro
... cominciò destramente a maneggiarsi col re di francia e col duca di
a maneggiarsi col re di francia e col duca di borgogna. s. maffei,
, ex comunardo e condannato per omicidio, col patto che non lo avrebbero eletto più
sacrificio, maneggiare il ferro e contaminarla col sangue per avventura dell'innocente? malipiero
la spina, andando bene in dentro col coltello, fategli entrare un pezzo di
possedere i prodigi delta peschiera sconvolta, col movimento de'propri piedi, ma con l'
, 9-146: la qual equazione maneggiata col metodo del corollario del problema xl darà
un pugnale, glielo tirò contro, non col gesto della perfetta maneggiatrice d'armi che
le operazioni che il soldato dee fare col fucile. il maneggio dell'armi è la
posati sopra un'assicella, ch'egli teneva col braccio arrotondato fuor della colonnina, per
gli s'appressano, s'avvenga che col maneggio sia prima riscaldato. de luca
. fogazzaro, 7-297: il più vecchio col busto piegato in avanti e le mani
epopea e la tragedia,... col maneggio ben regolato delle passioni, possono
quella d'alcuni dialettici che credevano, col maneggio di alcuni schemi e forinole ideali
bisogno la lingua che dalla nutrice stessa col latte si apprende? rovani, 3-ii-152:
. dovila, 532: confidandosi, col tempo e con l'occasione e col
col tempo e con l'occasione e col maneggio della prudenza sua, di condurre gli
qual non è legitimo, à gran poder col papa, è omo di gran maneggio
i maneggi, che teneva mala- testa col principe, non gli piacevano. caro,
il cardinale a conservarsi nella sua divozione col re catolico, aveva inviato..
, aveste veduto operare un ginetto fatto col pennello e far tutto quel che può
fu finito, finse la scorruc- ciata col sozzo drudo. -cavallo di maneggio
tanta leggiadria, che questa basta a coprir col suo lume quanto di difetto potesse avere
). ant. turare la botte col manfano; cocchiumare. sermini, 291
tre pani e gita via la crosta col coltello e grattalo molto bene e ponilo sopra
meza di farina bella, e mitti col ditto pane quattro o cinque ova, e
ova, e batti molto bene inseme col coltello rasciucando conti nuamente il
. ant. e letter. scagliare col mangano; cacciare con violenza. malispini
. ant. e letter. scagliato col mangano. note al malmantile, 2-634
. 2. tess. lustrato col mangano (un tessuto). grazzini
= deriv. da manganese], col suff. chim. -aio, che
. ant. lan ciare col mangano; manganare. testi fiorentini
la combatterò. -bersagliare, colpire col mangano. angiolieri, 104-5: morte
, che da una estremità vien su col metallo appeso e dall'altra va giù,
. buonarroti il giovane, 10-876: col darti del bastone in sulla pelle,
manganellata, sf. percossa data col manganello; colpo di manganello;
femm. -trice). che picchia col manganello. - in par tic.:
del mito della patria in pericolo e governare col presidio dell'olocausto vivo di tali sacrificati
: passò un plotone di camicie nere col fez e il manganello. le facce
ad un metallo speciale avente somiglianze chimiche col ferro, quanto ad un minerale bruno
voce dotta, deriv. da manganese, col suff. miner. -ite.
dotta, deriv. da manganese], col suff. chim. -ico,
dotta, deriv. da manganese], col suff. med. -ismo,
dotta, deriv. da manganese], col suff. miner. -ite; cfr
dotta, deriv. da manganese], col suff. chim. -ito, che
girare il mangano pigado e, andavati col pungetto, in luogo della mula, traffigendo
interna di una conca riscaldata elettricamente o col vapore (ed è, per lo più
e stirare con funi e con mangani e col tormentosissimo sgiuntamento di tutti gli ossi del
. cpuaàov * foglia ', col suff. miner. -ite. manganoidocràsio
alla forma sferoidale della concrezione), col suff. miner. -ite. manganosiderite
] e silicio (v.), col suff. chim. -oso, che
voce dotta, deriv. da manganoso, col suff. miner. -ite; cfr
dotta, deriv. da manganese], col suff. chim. -oso, che
dal lat. stibìum * antimonio ', col sufi, miner. -ite. manganotantalite
conto di venezia sono grani cinque, col quale si pesano i diamanti. idem,
minori. tommaseo, 1-370: discorso col frari delle mangerie stomachevoli della pubblica beneficenza
, sì, bisogna chiamar la cosa col loro nome, 'le mangerie '.
che bigiaretti, 9-134: attacchiamo col mangiadischi, lucia le carte.
. -angiò ravvolto ne'panni incerati, col viso sotto l'ombra della magnosa,
il capo può esser nascosto dall'insetto col ritirare il collo; ve ne ha
b. davanzali, ii-28: vituperossi poi col rubar, mangiando con claudio, un
fiorire su'vasi di cristallo e che col tempo gli rode, gli spezza e se
e mangia intorno l'erba del sagrato / col tendone. banti, 11-482: non
l'uno l'altro, e vanno sempre col peggio chi può meno. i.
che non siano mangiati dalli loro superiori col male exemplo. 16. trattare
i-xin-ii: puotesi vedere questo paese, col quale si deono mangiare le infrascritte canzoni,
napoli qualsiasi sciagura la mangiamo così col pane. 20. nel linguaggio
a ber pianto. —. mangiare col capo nel sacco: v. capo,
capo, n. 19. -mangiare col cucchiaio della rabbia: v. cucchiaio,
mente e divorerà tutti i buoni sentimenti col suo pestifero ardore. pascoli, 660
, i-215: compare bruno... col vice-pretore... volevano mangiarsi l'
v. pasqua. -mangiare la torta col cucchiaio: v. cucchiaio, n
6. - mangiare le noci col mallo: v. mallo1, n.
più, convenne, se più volle col suo oste tornare, gli desse la seconda
salvini, 19-iv-2-294: mi voglio serrare col signor gabbiani, né uscirò di casa
noi il pensiero del resto... col nome d'italia in bocca, fanno
: non mangiar crudo, non andar col piede ignudo. ibidem, 290:
mangio ancor io, / mangiamo tutti col nome di dio! fogazzaro, 2-170
assistenza di mano d'opera muraria, col solo compenso del mangiare. moravia,
[s. v.]: 'col mangiare nel gozzo ': appena dopo
degli austriaci, specialmente soldati, che col sego condivano le vivande. bacchelli,
voi vedete uno spaccamonti, un tagliacantoni col perpetuo ritornello del « lasci fare a
pie'del monte aventino... col vino vomitava sangue e brani crudi di
. = deriv. da mangiato, col suff. -oia, che indica un
mangiano co'denti quel che hanno, col desiderio ancor quel che non hanno. redi
. = deriv. da mangiato, col sufi, -oria, che si aggiunge
= deriv. da mangiato, col suff. -orio, destinato ai temi
. saccenti, 1-2-44: mangia col lucco;... / ha nel
= deriv. da mangiare1, col suff. dei verbi frequentativi (sul
voce dotta, deriv. da mangifera, col suff. chim. -ina, che
e tagliatele in sottili fettuccie le mescolano col mangime delle vitelle, a fine di
= deriv. da mangiare1, col suff. collettivo -ime (dal lat
. = deriv. da mangime, col suff. -ista, che indica professione
sedevano negli ultimi banchi toccando il pavimento col piede, sode e pesanti, mangione
sua corteccia come un sorbetto, mitigando col succo di limone la sua dolcezza troppo aromatica
ai mani della patria, colle lacrime, col silenzio. = voce dotta
la santa fede, si chiamavano comunemente col titolo di mani, che poi oggidì
con visibile commozione, la vecchia mamma col vecchio canarino. palazzeschi, 1-250:
vanno. è una mania. tutti col gas. pratolini, 9-27: con tutte
forza di sorveglianza e di controlli finisce col non sentir più la voce interna del
luna vi è qualche forza che non sappiamo col solo calore e moto abbastanza spiegare.
tu tutto elegante, educato, io col tajer a mezze maniche. -mezza
appartenenti ai medesimi, e nell'ordine col quale fossero disposti in opera, quando
, 1-374: che cosa intendete di concludere col vostro frizzo? -che siete una manica
marino, xi-42: voi, col sorriso in bocca e col rasoio in
: voi, col sorriso in bocca e col rasoio in manica, velando l'intima
luogo ove tocca gli occhi di prua e col tagliamare ne'tempi grossi, perché,
tal coltello: il simile sta bene col suo simile. -non sono tali le
anteriore ed alla posteriore. quest'animale col suo piede s'insinua verticalmente nel fondo del
polvere d'origamo e dalla a bere col vino tiepido, sia sano.
parecchi amici che voi mi avevate cucinato assieme col verga e servito ai lettori con salsa
sono pezzi di legno inchiodati nei remi, col mezzo de'quali i galeotti pigliano,
valori opposti. vittorini, 5-106: col suo gusto del buon senso e della
è un imbottatore di pelle di bue, col mezzo del quale si empiono le botti
smaltato, in forma di trifoglio, col manichetto e il boc- tiro fuori
i-xiv: di questi ce ne sono due col cato in ogni manichino, /
ne stava quieta, là nascosta, col suo manichino d'osso, liscio, bianco
umana intera e ad altezza naturale o col solo tronco senza la testa e gli
sottana. i fantocci sono stati imbottiti col fieno offerto da maciste. 3
un ventaglio di preziosissime penne di levante col manico d'argento dorato e tempestato di
i-1007: la mano è ferma, pur col rasoio a manico mobile, il pennello
un giorno il rasoro di quel manico col quale si fa guaina a se medesimo e
pane con un coltello nuovo, che col manico nero aveva a canto, mangiò e
e lucia, 495: una spada col manico di argento mirabilmente cesellato e col
col manico di argento mirabilmente cesellato e col fodero spelato gli pendeva dalla cintura. d'
l'orologio. alla fiera ce ne sono col manico di corno lucido e la lama
soldi almeno. invece sono buoni anche quelli col manico di bossolo e la lama puntuta
: presso gli altri letti stando gli orinali col manico, a guisa di vasi mondissimi
sotto le cinture di cuoio, assieme col pugnale e la pistola, un paio di
alto il campanello, suonò a lungo, col braccio ritto. 6. ant
conducesse la sua cameriera dinanti a're col manico in mano. cornazano, 1-16:
manico della granata. -benedire qualcuno col manico della granata o della scopa:
non lo vuoi: questa sarebbe ben col manico! -io dico davvero, io.
cotesta sì è bella! oh l'è col manico! fagiuoli, v-34: finalmente
, / da franco dice e fa cose col manico. -ben fatto, acconcio
senza molto pensarci io chiederei / veramente col manico un servizio. -dare
manici: v. pentola. -farla col manico: arrecare grave danno o offesa
io vi so dir che ve la fé col manico! -f a r uscir
alla scure o alla zappa: finire col perdere tutto, andare incontro a un
scegliere un bel manicotto di martoro scuro col suo bravo boa compagno. di giacomo
nutriscono anche di formiche. essi difendonsi col drizzare le squame. la carne di questo
nell'inferno / della città canicolare, / col passo degli sciacalli / famelici.
con tutta la tragica maniera / mostrò col dito l'assassin qual era. c
si pose a sedere sopra uno scalino col capo fra le ginocchia. col capo in
scalino col capo fra le ginocchia. col capo in quella maniera, io non
pervenuto a sì lunga vecchiezza, rispose: col non mangiar mai né far niun'altra
stabile e grave: urtando essi i nimici col peso del- l'armi insieme e delle
, che non ischiva il falso che col cadere nel nulla. e. cecchi,
stilistici). tommaseo, 11-476: col segneri e col bartoli, leggevo altri
tommaseo, 11-476: col segneri e col bartoli, leggevo altri scrittori gesuiti più
, facendosi da se stessi una maniera col continuo ritrarre questa e quella cosa. bocchi
scuro o quel rosso, alcuna proporzione col carnicino del viso. 'maniera dilavata
in qualunque maniera l'abbiano avuto; e col nome e cognome, mi vengono a
piuttosto dal contrasto della semplicità delle cose col ricerato e manierato dello stile. gioberti
tuono di essi. le carni manierate col verde, e in certi luoghi,
molto vero ed accordato e combina benissimo col gusto del colorito, il quale è
somieri / e le sue scarpe peste col martello, / insieme la corazza al
villaggio natale, e voi colli salienti col pendio dolce e sicuro...:
prati, ii-248: se il fanciul col suo fuscello / fuor mi trae dal
: 'ma- nierona ': termine col quale esprimono i nostri artefici il modo
sua fine. candido, 156: col nettar in bocca le bianche poppe lodava;
manifattori. mi piace interrogare il ragazzo col berretto di giornale che spazza un pianerottolo
che ei soggiugne per trovar il medesimo col mezzo del compasso e delle linee solamente
compiacque di quella modestia che le manifestai col silenzio, colla vergogna. delfico,
guardo traversare vacillante la strada, supplicando col gesto i tram di non schiacciarla.
guicciardini, 1-8: manifestarsi, non solamente col discorso delle ragioni, ma non meno
, in quanto che la confessione estorta col timor della morte, per tutte le
stanno contenti solamente alla manifestazione del testo col senso allegorico, ovvero morale. siri
principio di sua vita, poiché quasi col primo respiro comincia un lungo pianto ed
nascondere l'età con altro modo, cioè col cavarsi i peli bianchi o col procurare
cioè col cavarsi i peli bianchi o col procurare di convertire in oro i capelli
profitto della tua gloria... col rendere manifesta a tutti dolci ricavati
futurista » (n maggio 1912), col quale inventai il « lirismo essenziale e
impresa, publicò alle stampe un manifesto col quale s'affaticava di dare ad intendere
fronte? ». continuavi a punzecchiarmi col tuo interrogatorio. « malattie...
grandezze. = da maniglia, col sufi, collettivo e spreg. -ame.
. = denom. da manigoldo col sufi, frequentativo. manigolderia { manigoldarla
altro avanti fiero e impaziente si avventa col pettine in mano per isqua- glirgli le
, 351: la nobiltà mal si confà col soldo, / perch'è contrario a
alzando gli stracci suoi, le rispondea col cenno del membro, ed ella, non
grano. pascoli, 1029: col manipèllo delle spighe in capo / torna
: l'uomo,... col manipolar le proprie idee, crea gli enti
g, quale facendosi voltare a braccia col mezo de'cavicchi over manipoli, che saranno
spuntare del giorno, il gallina, col maniscalco ed il sergente furiere della guardia
tommaseo, 11-193: ripassai tutto dante col dizionario alla mano per ispigolare le frasi
famiglio... trovò gian sega col collo su ceppo e mannaia »
'7o. ziere con la mannaia e col mazzo apparecchiarsi: dicendo: 2. figur
tiene la mannaia sul collo. tommaseo col roverso della manara, che gli fa diventar
meccanismo simile perto di panno nero, col ceppo e la manaia nel mezzo. a
per la pace sarà il cortellaio, col suo far coltelli, coltellazzi, asse,
= deriv. da manna1, col sufi, -ano, che indica gli
,... recando al maestro, col compito scritto in grandi fogli da registro
voce dotta, deriv. da manna1, col sufi. chim. -ide.
voce dotta, deriv. da manna1, col sufi. chim. -ite. mannìtico
= voce dotta, da mannite, col sufi. chim. -olo, che
= deriv. da mannocchio, col sufi, dei nomi d'agente.
secreti e con gran parte de'cartaginesi col silenzio della notte, adeguando i fossi con
deriv. da mannos [io], col sufi, -ano, che indica la
deriv. da mannos [io], col sufi. chim. -ide.
voce dotta, deriv. da manna1, col sufi. chim. -osio,
mano, / ma con la testa e col petto e coi piedi. folgore da
di svezia valeva più con la mano che col senno. romagnosi, 18-257: la
« condannato » a sostenere la vita col lavoro delle mani. -uomo da
innumerabili quadri, che son passati, col tempo, d'una in un'altra mano
: 'mano di dio ': col verbo fare, usasi a significare l'eccellente
i lavoranti, possino buttar fuòri la terra col badile, e vi si possa anco
di vescovi e nunzi, domandavano elemosine col pretesto di riedificare alcune chiese in lisbona
di aver trovata la forinola dell'insuccesso col famoso motto della politica « delle mani
un reoforo mobile, il quale coincide col verso del dito medio della mano destra
il cotone viene filato a mano e col soccorso di un piccolo molinello, ma non
, condotti a mano da un cocchiere, col quale sanno, per esperienza, che
a corroborare maggiormente e rendersi assai convincente col riscontro della storia naturale alla mano. monti
de'capelli al nimico. e per avventura col medesimo pensiero, raccontano alessandro di macedonia
bonario e arguto di scrutatore implacabile alle prese col buon colombino che cercava di farsi perdonare
gli accennar con mano / quel notator col carico sì strano. -accorciare le
il suo bayran in andemopoli e cavalcava col campo potentissimo di man in mano.
mano che si andavano imbarcando i francesi col favore e compagnia loro. manzoni, pr
] veduto coprire [una pietra preziosa] col sabbione, per ima invidia di natura
al donar le man leggieri / quel che col mio sudor m'avea acquistato.
grisoni che la repubblica abbia stretta intelligenza col papa contro li reformati ed abbia avuto mano
avesse lacerato 11 suoi beni patrimoniali o col dado e con la mano o col
o col dado e con la mano o col ventre, e chiunque era obbligato a
ligato e posto in man d'amore / col saggio tuo parlare e coi dulci acti
trebbio. galileo, 3-1-300: seguiteremo col nostro signor simplicio, conosciuto da me
; che si costruisce o si fabbrica col lavoro manuale (un oggetto, un'opera
.. stabilito il prezzo, convennero col galessiere che a sue spese dovesse da'
millesima mano, sciupate, ma solo col canto. -essere, restare,
careri, 1-iii-61: per essere in guerra col gran mogol, continuamente [savagì]
, continuamente [savagì] è alle mani col sydì... vassallo del gran
gran cacastecchi! giuntan questo e quel col far da santo. a. cattaneo,
prencipe non si deve legar le mani col fare i magistrati e gli ufficiali perpetui,
facesse per mettervi alle mani e adastiarvi col francese e volessesi egli poi accordare e
spinetto, / per ritornare alle man col fratello. -ritrarre, tirare indietro
, con la corte di madrid e col governatore di milano stavano sulle proteste, sulle
spingendo a mano la bicicletta. -stare col cappello in mano: v. cappello,
/ a solo o a quattro mani col maestro. oriani, x-26-70: ieri sera
/... ch'io cedessi col danaio: / e però cominciarono tutti a
data cagione di piagnere questa notte, col voltarmi in mano con le vostre parole
ibidem, 238: chi s'impaccia col vento, si trova colle mani piene d'
assistenza di mano d'opera muraria, col solo compenso del mangiare. -collaborazione.
concorrere al grande edilìzio della restaurazione italiana col senno e col braccio. labriola,
edilìzio della restaurazione italiana col senno e col braccio. labriola, iii-21: il fanciullo
stollo. cicognani, v-1-429: risale col fiasco: -è appena manomesso: non sono
forme diverse, tutte però in relazione col principio di ricavare la differenza di pressione
: uscì da sonnambulo in punta di piedi col nefasto convincimento di essere stato manomesso dove
mente manomessi, venne scritta col loro sangue una gloriosa pagina di nostra
per un villan rifatto venutoci da perugia col badile sulla spalla, profanatore e manometti-
prima aveva gabbato le popolazioni dell'isola col lustro della libertà e poi la aveva
era la neve alta, premendola io col piede,... sentii che mi
mesi in circa. sarpi, i-1-242: col presente ordinario, ho ricevuto la sua
manoscritti tutti: confronterò questo esemplar stampato col mio, e, in caso che avessi
ingegna chi l'ha pubblito d'accreditarlo col dire che il manoscritto ne fu dall'
mercatanzia di cotal ristampa uscì a trattar col vico come con uomo che dovesse necessariamente
femmine, le quali vi si presentano col vago detto: « mon- sieur,
presente di tenere (v.), col suff. strumentale atono -olo (dal
10-228: manda la valle ad appianar col monte / i picconieri e i manovali accorti
: ella si volse bocconi e stiacciossi col petto in su la coltrice che tutte
vasari, iii-262: vestiti da manovali col vassoio e manovelle da far lieva e
santa maria maggiore, ove ella abitava col padre e con l'organetto a manovella.
leggi il movimento de'bastimenti per dirigersi col maggior vantaggio possibile. così chiamasi anche
il tassì, che quando noi, col nostro tram che beccheggia paurosamente nello sprint
mille marciare al fuoco colla tranquillità, col sangue freddo con cui si passeggia in
nel- l'aprire ad intermittenze la comunicazione col locale di rifugio, per il passaggio
equilibrio alternato di pressione, un po'col locale di rifugio, un po'col
col locale di rifugio, un po'col mare esterno. con questo sistema si ha
. gli uomini di manovra servono anche col loro peso a trattenere gli aerostati a
cicerone e sofocle, confrontando le parole col dizionario e trascrivendole nei suoi quaderni di
moretti, ii-393: se un pittore comincia col manovrare la penna e un musicista,
manrovescio che gli tagliò la mano ritta col brando. pulci, 17-85: un manrovescio
2. schiaffo violento dato col dorso della mano; ceffone. -in
'è quel colpo che si dà col braccio all'indietro, cioè colla parte convessa
a piombo sotto lo zenit, a perpendicolo col centro del cielo; io voi,
. ecclesiastico minore che (per lo più col titolo di cappellano) era addetto al
, onorandolo nelle mansioni... col titolo di serenissimo e di altezza.
). groto, 1-16: egli col sacro delle sue intercessioni incatenerà i venti
/ gareggiate, o fratelli! / col furor de'martelli / il ferro mansuefate.
talora a terreno, vale renderlo fertile col lavoro, addomesticarlo. 6.
.. pareva una buona cagna rappacificata col mondo. -raddolcito, reso più mite
tigri, e traendosi dietro le querce col canto. — con riferimento a cristo
-con metonimia. monti, 3-386: col ferro degli agnelli incise / le mansuete
. poliziano, 1-735: ella, col volto alquanto impallidito, / poi tinta
atto regalmente è mansueta / e pur col ciglio le tempeste acqueta. bibbiena,
cioè senza alcuno ardire, dove gl'iracundi col capo levato paiono baldanzosi e arditi.
finalmente vestito d'altro più mansueto umore, col mezzo degli amici e dello speziale,
, 6-i-118: le vacche la interessavano col loro tardo passo, coi loro grandi occhi
da letto alla catelana, salvo i bianchi col cerro da testa e da coda e
produrre vento azionando il mantice; soffiare col mantice. sacchetti, 225-36:
. balbi, lxii-4-110: il manto col quale tirano su la vela, dove
piedi nei sandali e una grande mantella col cappuccio. pratolini, 10-197: due
molti... sperano di mantellare col nome di filosofia la propria barbarie.
= denom. da mantellol, col suff. iterativo.
e si era piantato davanti a lei col basco rotondo in cima alla testa e
onore a preferenza d'altri sacerdoti venuti col pellegrinaggio -quelli, s'intende,
badava, e scese adagio adagio la scaletta col mantelletto ad ali di pipistrello che gli
; l'altro qua, rinchioccito, col capino biondo su le gambe di lei.
144-54: e'genovesi dall'altra parte, col saggiuolo e col granello del panico,
genovesi dall'altra parte, col saggiuolo e col granello del panico, stesono una mantellina
il convoglio; e ultima veniva una vettura col prete. erano quelli i parenti e
'dicesi oggi quel drappo o velo col quale si cuoprono le sacre immagini e il
, 1-i-308: ordinato questo meser guglielmo col medico e con quegli di casa, prese
una parte e sull'altra e, col ganghero d'una fibbia ristretto al collo,
... che 'l dimonio, col mantello della virtù della carità del prossimo,
picchiapetti, ipocriti, che si cuoprono col mantello del religioso, non te ne fidare
: si ingegnavano [i medici] col mantello della civiltà coprire più presto che
cagione nel mondo questo coprire i vizi col mantello della virtù e far col nome degne
vizi col mantello della virtù e far col nome degne d'onore quelle cose che
in mantel di pecore, / tigri col cor di ragni. papini, 27-624:
quale stavano inginocchiati, in cerchio, col loro mantello ferrigno che cominciava a screziarsi
a questa volta / volermi un po'col tuo mantel coprire, / ché sanza
fece tornar a tirare al castello maggiore col camello..., in ultimo,
-mantello d'elica: tubo conico, col diametro maggiore rivolto verso prora, che
un cavallo, verbigrazia, tutto morello col piè di drieto sinistro balzano e un
trace in gran timor teneva, / e col far di tal gente aspro macello /
n. 6. -coprirsi, ricoprirsi col mantello di qualcuno: giustificare se stessi
, 433: ne occorreli / coprirsi meco col mantel di giulio. / e sappiatemi
sempre in ogni suo / avvenimento ricoprir col mio / mantello. -essere uomo da
identifrontare e superare qualsiasi difficoltà. ficabile col pesce violino, con la manta o con
chiamansi pesci piani -rivolta di mantello, col mantello rivolto: sleale e sono lo stramazzo
noi con fermissimo amore, ed ora col mantello rivolto disonorevolmente c'intendi confortare che
: credo che si contenterà d'andar col mio libro sotto 'l mantello a trovar
, ii-630: sicché, zoltan vòròs, col danaro ricavato dalla vendita della sua carta
fino al presente, vi ho mantenuto col mio. pananti, i-32: io sono
frutti. -per estens. tenere col dovuto decoro. boccaccio, dee.
, 1-iii-98: intanto, per mantenersi col lusso sterminatore di quella città, le mie
di savoia e ad altri prìncipi amici col consueto pretesto che era forzato di tornare
ch'ella prese quel modo di vivere col qual si governa al presente, s'è
di tutte le cure, s'è accordato col figlio su quanto lascerà ogni mese della
e le controversie del comune di bagnacavallo col comune di lugo e i conti di
(492): se ne ritornarono col grosso dell'esercito, lasciando soltanto sei
altro passeggia con la mantenuta e briga col podestà perché induca i cittadini a invitarlo
cellini, 638: cominciando al corpo col soffio del gran mantaco, avendo fatte
sporco, infagottato, gosto bombichi, col capo appoggiato al masso dormiva profondissimamente,
in mezzo / co'mantici, e col foco, e co li specchi. boccaccio
essi la ironia sopra il prefato cappellano, col farlo musico; ma però nell'esercizio
mantachetto o soffietto che egli va premendo col braccio destro mentre mena le dita su
. = deriv. da mantice1, col sufi, professionale -ista. màntico1,
vide davanti, irriconoscibile, zia marta, col cappello in capo, poveretta! oppressa
udire le parole divine, si arresta col mantile alla bocca nell'atto di asciugarsi le
continuò il mercante, asciugandosi la barba col tovagliolo, « fera ordita da un pezzo
(287): forbendosi la barba col mantile...]. dossi,
che stava sopra un forziere, segnò col dito la croce, e in istante
spesso appare la persona del re, col manto, la corona e lo scettro.
, cioè la propria sensualità, ricoperto col manto dell'amore proprio. galateo,
ferite più di colui che si copre col manto dell'ipocrisia. mazzini, 93-161
banti, 8-264: essa copriva tutto col manto del dovere coniugale. -manifestazione
. inteser quanto / circonda il ciel col suo stellato manto, / e d'esso
; i primi aliti di resina giunsero col vento incontro ai naviganti. 14
panico e 'l miglio a gambo a gambo col rastrello manuale. soderini, iii-267:
... esigeva che lo ringraziassero col dire che facevan conto d'averle buscate dal
le forze tramischiò un disperato avviso; col quale cavò di tutti i galeoni lo
incominciò con la zappa e èva col filare. leonardo, 2-247: l'acciaro
canna co'mantici in piedi, comunicanti col suo portavento cavato nella grossezza della stessa
ruote idrauliche mosse dal peso dell'acqua col mezzo di manubri e di tiranti orizzontali.
, non avendo manico, percuotono o col cadere da alto a basso o coll'essere
gonne corte, e giovanotti scamiciati, col costume da bagno legato davanti al manubrio
non ama / di star, se pria col dente non manuca / il recidivo gel
berni, 62-28 (v-143): col dente afferra il cavalier nel fianco /
d'una tortola, la testa piccola col becco lungo e lunghe le gambe
debito per far tacere lo strozzino manutengolo, col rega- luccio che bisogna pur fare all'
l. 656. 158, 48, col rapporto sopra 100 lire di l.
torto di guardare con disdegno, misurando col suo ideale manzoniano, gli scrittori del
e da'più doviziosi bascià per provecchiare col traffico. dizionario marittimo militare [tommaseo
carbone cui s'erano avvicinati tante volte col calcio, immersa com'era sin quasi
fugga de'tartari, finché, misurate col corso cinque leghe rutene, che sarebbono circa
4 mappe ', la qual voce, col significato or di tovaglie or di salviette
bresciani, 6-x-330: la marchesa venia col suo tombolo e i suoi piombini da fare
circensi. 3. fazzoletto di lana col quale le contadine dei paesi di montagna
g. a. papini, 178: col nome di mappamondo si dice quel globo
parole che essi affogano ne lo sputaccio col quale spruzzano il viso di chi gli è
= deriv. da mappa2 col sufi, dei nomi d'agente.
2. con valore aggettivale: autenticato col si- gillo. sanudo, iv-538
= denom. da maramaldo, col sufi, dei verbi frequentativi. maramaldésco
da tutti, reputato un barbogio e lasciato col marame e le sferrevecchie.
accompagna al gesto di agitare la mano col pollice appoggiato sul naso. onomatopea della
questi frangenti faceva, agitando la mano col pollice sul naso, maramèo. ungaretti,
dopo l'aver sorpreso gli spettatori col restar per due marangóne3 (marragóne
lo torce così un poco nella punta col martello, e poi lo ripicchia e ribatte
porporino: un carico di marasche. approdavo col carico aspro e amariccio. quarantotti gambini
purulenta che fa quella tabe o marasmo col quale sogliono finire le loro miserie la maggior
gualdo, xl-188: passando l'aria col mezzo della deglutizione al ventricolo, indi
; e poi per la via lattea col chilo nel sangue, ed alla perfine ne'
il marasma sociale si avvicina non soltanto col piede ferrato del proletario, ma anche col
col piede ferrato del proletario, ma anche col piedino di seta gemmata della bella donna
borghini, 6-iii-314: moropetino, che col tempo si venne chiamando maravedino,..
volte si combatteva col fango insino al ginocchio. targioni tozzetti
marchese, perciò che sua terra si è col mare: onde marca tanto viene a
marca tanto viene a dire quanto terra confina col mare. g. villani, 10-8
che gli venia addosso colla moglie e col figliuolo, col consiglio del detto messer
addosso colla moglie e col figliuolo, col consiglio del detto messer ugo si ritrasse
, 5-194: gli fu consegnata ima carta col titolo in fronte e colla marca del
, che le manifatture tutte dovessero contrassegnarsi col nome e con la marca od impronto
bagno del mattino è il vento / col sapone del sole, marca d'oro.
e simili. la marca si imprime col punzone, col graffietto, col diamante
la marca si imprime col punzone, col graffietto, col diamante, col sigillo
si imprime col punzone, col graffietto, col diamante, col sigillo: e nelle
, col graffietto, col diamante, col sigillo: e nelle gomene con trefoletti di
: nel 16 novembre il gran duca, col medesimo decreto col quale * marcava '
il gran duca, col medesimo decreto col quale * marcava 'in petto di medaglia
marcarono insieme un cenno di consenso sorridendo col naso invece che con la bocca.
mio libro, che il fuoco prodotto col gaz ossigeno non è quello che fa
scolpirla, rilevarla meglio con la voce o col suono: usi tutti del fr.
, / che il marcare ogni virgola col gesto / è un trapassar di verità
caporale di giornata passa per le camerate col registro sul quale annota il nome dei militari
grossi segni come le incisioni che faceva col coltello sul suo bastone da pastore nei
sferza) o che marcati nella fronte col vivo fuoco si esiliassero e rilegassero in
natura, gli si inscrive nella memoria col segno forte, marcato, profondo dell'
che non hanno una somiglianza così marcata col primo senso. a. verri,
ferri roggi, alla bestia marcata intagliar col coltello l'orecchia e gittar nel mucchio
apponendo ai singoli alberi un particolare marchio col martello forestale). -tecn. impressione
abito sperimentale, finisce fatalmente... col riadottare un materiale linguistico superato e spesso
dannata. 2. grosso anello col castone allungato che ricopre tutta la falange
marchesino d'este ho ritrovato, / col quale son degli anni ch'io carteggio.
godeva principalmente con le loro erezioni e col tatto. = acer. m
. cecchi, 8-88: una volta partiti col periodo, chi più vi può fermare
un bollo o vero marchio di ferro col quale si bollino o marchino le coperte o
27-948: fuggii, fui ripreso e marchiato col fuoco. -coprire di segni di
diacritico. alvini, 6-133: col segno di luogo scorretto abbiam marchiato l'
egoistici... sanzionano e marchiano col bollo della legge la prostituzione.
veneto furono ultimi a marchiare i vizi col bollo tra oraziano e giovenalesco. sbarbaro
quella razza che da noi si marchia col nome di mezzi zingari perché mezza la loro
carta marchiata. 2. bollato col ferro rovente, come punizione per un
xta? 'il trapunto ', col qual nome si diceano i servi o
: trasse i primi sussidi e i danari col marchio turco: più tardi, avendo
f che è il segno o marchio col quale si marchiano i detti delinquenti. colletta
arcadi il distinguere i patrizi da'plebei col marchio della bolla nel petto e con
marca o meglio un marchio speciale col quale è rigato il volto di tutti
e contadini. artigiani dalla faccia ossuta col marchio del ferro e del fuoco nelle grosse
in un sacchetto di cuoio, segnato col suggello dello spedalingo e del buonuomo, il
forza d'esilii o di carcere, ma col marchio del vitupero. poerio, 3-116
a sorte s'era divertita a bollare col marchio dei cervi, non c'era
con la pianta del piede a contatto col suolo). -tabella di marcia:
soltanto i piedi! ma sciupano le calze col tannino. sapete che una calza,
svolgimento. -marcia indietro: effetto tecnico col quale è possibile invertire, in sede di
e comode, io. a lavorare col termosifone in camera io, sono avvezza!
combattere, cioè si disponga la battaglia col viso volto verso l'inimico e poi si
che non vogliano il manto e marcino col servidore innanzi. lippi, 5-27:
pochi anni indietro non accozzavano la cena col desinare, ora se la marciano da
. = deriv. da marcido, col suff. collettivo e spreg. -aglia
nell'acqua marcida d'un vaso, quasi col suo esempio [la pianticella] lo
, viii-2-190: per ogni parte del corpo col sangue corrotto trasportati, [gli umori
. = deriv. da marcido, col suff. collettivo e spreg. -urne.
= deriv. da marcio1, col sufi, collettivo -ime. marciménto
mancò l'ardire all'affricana gente / col valor dell'eroe cartaginese, / che con
appena, distesa sul letto, muta, col viso nerastro da cui colavano grumi di
bellezza non per età marcisce né muor col tempo. a. rinuccini, xxvii-3-109
marcir che farebbono nelle carceri i querelati col citare ogni anno da capo le parti
. = deriv. da marcio1, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
degli ebrei, marco di loro credenza, col quale si cresceva vergogna alla vergogna,
inventore guglielmo marconi (1874-1937), col sufi, professionale -ista. marconiterapìa
tempestoso mare / e vaglia seguitare / col nome tuo via commoda e gradita:
avendo i dieci del mare lungamente trattato col comune di siena di volere far porto a
lido della terra si riguarda come incorporato col territorio e fa parte di esso. han
guido da pisa, 2-1: enea, col padre e col figliuolo, col palladio
, 2-1: enea, col padre e col figliuolo, col palladio e cogli altri
, col padre e col figliuolo, col palladio e cogli altri iddìi di troia e
essere smossi dal fermo proposito di fare col fatto conoscenti i pisani che i fiorentini
a queste prode / che rode la marea col moto alterno. pavese, 4-15:
ha a farsi violenza, questi vi va col vento e con la marea del proprio
di desiderio. bocchelli, 1-ii-457: col rumore della fucileria rabbiosa, scendeva per le
stamburare, e le contrade, ciascuna col proprio duce e col fantino, scendono
contrade, ciascuna col proprio duce e col fantino, scendono in piazza che mormora
chiusi, i fondi, gli orti / col suo cupo mareggio, ad ogni flutto
con l'autorità di plinio, e col luogo di seneca e tant'altri chiaiti
della cincia che t'insegna. / col becco qua e là le gemme / picchia
. papi, 1-6-167: il talleyrand, col governo provvisorio, con molti marescialli e
, con molti marescialli e generali, col corpo muni cipale e molt'
sul terreno e lustri, in contrasto col loro fogliame sbiadito, di un verde marezzato
a batterli con le nocche per accertare col suono la maturità della polpa sanguigna sotto
capitello di seta e fogli marezzati doppi col corpo tutto dorato e due filetti nelle
il poeta] con gli occhi stravolti, col muso ag- grinzito, colle labbra tremule
gemma virtudiosa. sercambi, 1-ii-691: questa col cuor di pietra margarita, / più
nome proprio di donna, ma unita col detto verbo, è presa la fune.
margherita': prezioso pei marinai, quello col quale si mantiene in forza una corda
siedono [le ragazze] là sul margine col mento / sopra una mano, riguardando
l'occaso e l'orto, / col margine del ciel chiude l'impero.
destra, che li fece la madre incautamente col fuoco. b. davanzati, 1-2$
io pure ne aveva una, sortita col nascere.
. i. frugoni, i-9-280: già col piè sul fatai margo in mente /
giorno / sdegnose ombre dolenti / girar col mesto piè. 4. margine bianco
fiore pieno], e quasi si perpetuano col margottarle, come segue nei violacciocchi gialli
... fu da napoleone ricompensato col titolo di re ed ebbe il margraviato di
gesummaria. -viva maria!: grido col quale si afferma la proprietà di qualcosa
soldati, v-436: ricordai un becchino col quale, recentemente, solevo trincare e
deriv. da amaro, per aferesi e col sufi, dimin. maricino,
= deriv. da marino3, col sufi, spreg. -accio.
fiero dei suoi peccati, s'identifica col facile marinaio, giuratore e spergiuro.
alla madonna, dentro la tempesta, col verde di sotto, col frangente in
la tempesta, col verde di sotto, col frangente in coperta. 3.
come sapete, a baccio valori, col dare immunità e taglia a chi l'ammazzava
ne cavano [dal mare] l'alimento col beneficio di mantenere esercitata la marinereccia d'
). marin. stor. contratto col quale nel medioevo un marinaio si poneva
bene aver pronto qualche aceto solutivo, col quale potrà condirsi un poco d'insalata
sf. ant. specie di chiocciola col guscio chiaro (e il termine era usato
donna, la gioca a testa e croce col suo capitano; e, se vince
. marina, n. 3), col sufi, professionale -ista; cfr.
infra tonde del gonfiato e grande oceano e col superbo e grave moto gir volteggiando infra
volteggiando infra le marine acque, e col setoluto e nero dosso, a guisa di
i-142: l'una tosto alla madre col gemmato / pettine asterge mollemente e intreccia
a fare li cristeri, perocché elle col becco si metteano l'acqua marina di
io: un tordo marino passa alto col suo tenue gracidio. -gazza marina
sali... atti a congiungersi col mercurio e a renderlo corrosivo come si
e a renderlo corrosivo come si fa col sai marino. targioni tozzetti, 123-
perdoni: è la coscienza sua mariòla che col corpo del delitto addosso svicola per le
la ragazza dinoccolato come una marionetta, col cappello equilibrato sul temporale sinistro, con
avere i conigli con penne, o galline col pelo. 5. figur.
e di frase abbia minimamente che fare col più negletto recitativo o colla meno studiata
il 'frangersi'del decreto di dio accoppiato col 'frangersi 'del balestro meriterebbe in
4. 000 due. di rendita, col peso di 36 cappellani, e di
riferimento alla cerimonia dello sposalizio di venezia col mare, che si svolgeva nel periododogale)
che tu d'amor non goda / col nuovo amante i frutti amor permetta; /
-cognome maritale: quello assunto dalla moglie col matrimonio, in aggiunta (prima in sostituzione
a maritarla. bembo, 10-v-5: ieri col nome di nostro signor dio maritai la
e al prato / coll'altre donne, col sposino allato. p. verri,
nasce se la volontà non si marita col desiderio. -recipr. algarotti
croce sulla sommità levigata... col marchio di quei segni quasi cruenti che si
che si sente allorché si è picchiato col gomito, alludendo alla vedova che presto
. = deriv. da marmaglia1, col suff. collettivo e spreg. -urne
della località mineraria colombiana di marmato, col suff. miner. -ite. marmato
marmato c'era la toppa bianca quadra col numero nero. 2. gelido
, minutamente pesto, e terra, col quale, sendo infuocato si cuoprono le teglie
si rispondesse: noi siam contenti di errare col sassetti, ec. padronissimi, replicheremo
= deriv. da marmetta, col sufi, professionale -ista; voce registr
'o si fa scorrere sul pavimento col piede, ovvero si trasporta mediante un'asticciuola
ornamentali o produce oggetti di uso comune col marmo; scalpellino. -in partic.:
= deriv. da marmo, col suff. professionale -ista. marmitta
a scaldarsi. / armata contro amor col pronto iscudo, / e'raggi del tuo
, 4-77: quella fera morta / col capo fe'appiccar sopra la porta, /
/ che un piacer fatto non avrian col pegno: / e tenevano il lor
frattanto la balia si è fatta innanzi col suo marmocchio inchiodato al cuscinetto. praga,
= deriv. da marmo, col sufi, spreg. marmoràccia2 (
; e questo naturalmente imita el pittore col chiaro e scuro, più e meno,
marmo; fatto, eseguito, costruito col marmo; ricavato dal marmo.
che dritta sta su le marmoree spalle / col caro peso de la vaga testa.
marmo; fatto, eseguito, costruito col marmo; ricavato nel marmo; marmoreo.
sue iridi lustra verso il professore; col capo assente ogni parola come rapito di entusiasmo
, 5-20: un cappottone di panno blu col bavero di marmotta. 2.
levarselo, si sarebbe seduto a tavola col berretto in testa. g. bassani,
vii-436: un altro nettava gli occhiali col moccolino perch'era fosco il carattere; un
sabbia venne compiuta nel corso dei secoli col continuo deposito delle irrigazioni cariche delle materie
vedo ancora in arnese di erborista, col suo tubo di latta appeso a una spalla
tubo di latta appeso a una spalla, col suo bastone uncinato e col suo portafoglio
spalla, col suo bastone uncinato e col suo portafoglio di marrocchino verde. montale
sugo di marelle, / e pesca col roncon di piglia case. citolini,
piccolo cappellino, anzi visibile; / perrucchin col topè, / di dietro il
alla marra ordinaria, o zappa, ma col ferro rifondato e collo ripiegato verso il
altri. 3. piccola zappa col manico molto corto e con la lama
anni appresso, fino che fu tranquillata col principato, durò il maroso di quella
di orzare sopra di lei, rompendola col tagliamare, e facendola prolungare sui fianchi
1-19: or si vede il villan domar col rastro / le dure zolle, or
marra o marrone, è lo strumento col quale la sarchiatura si compie. de sanctis
logoro marrèllo, tolto in prestito, col quale, zappettando, cavò prima via l'
non ebbi io nell'osso; / ma col marrétto mi colse un marritto, /
, 1-117: si cominciano a lavorar col marrétto un poco più affondo. soderini
scalza la terra sopra [al luppolo] col marrétto, non col marrone. b
[al luppolo] col marrétto, non col marrone. b. del bene,
, 284: essendo ancora a tavola col gran capitano diego de chignones, disse
iii-101: prima mangiando uno pezzo d'erbato col ma- robio desinarono con buona consolazione,
2-287: credono molti che il vino col marrobbio giovi per ogni malattia d'intestini
, 4-16: sedeva nel cortile assolato, col suo cilindro in testa e il suo
., 3-25: vuol frequentare spesso col màrrone sarchiando e d'erbe nettando.
ed essendo luogo piccolo, vi si facciano col marrone a mano. viani, 19-171
= deriv. da marsala, col sufi, professionale -ista.
12-148: gli uomini in marsina, col pastrano sul braccio e il cappello
: i francesi non lo chiamano delfino col suo vero nome, ma con un altro
uomini co la tromba e accendere marte col canto suo. ariosto, 38-88: poi
è osservato che, essendo al quadrato col sole, ei non si vede perfettamente rotondo
quelle [donne] che ho medicato col marte, non indugiarono al più al
. alamanno rinuccini, 1-264: ricordo col nome di dio, questo dì martedì 29
inferno. cicognani, 3-158: vasco rimase col martellamento nel cuore; socchiuse gli occhi
lei... lei ancora 11 col viso accosto al suo. tozzi, v-196
de'ricci, 161: ringrazio iddio che col tempo e col segno e buona spirazione
: ringrazio iddio che col tempo e col segno e buona spirazione non ha mancato
opra quella spada sì famosa, / col pugno in guisa l'elmo gli martella,
abbia tempo a riaverse: / poi vien col terzo ancor; ma il brando fino
tempesta. -in silvicultura, marcare col martello forestale le piante di un bosco
nuova, / con nuovo cuore martello col passo / la strada. savinio,
10-14: come un polso gigante / col suo deciso martellare ai bordi, i
le riuscì [alla regina] ancora col tanto suo martellare il figlio che..
dal falso ribello, / che l'anima col corpo me martella. guarini, 358
, xxxix- i-116: l'antiqua gilosia col dir sospecto / sempre mi martella e
pascoli, 478: i vegliatori, col bicchiere in mano, / tutti volsero gli
, in un mare di sudore, col cuore che martellava forte. molineri, 2-152
ciglia, serrò le pugna... col cuore che gli martellava in petto.
: arrivò in ufficio... col cuore che le martellava le tempie e la
1-136: si sa bene che questo idillio col sole non dura che poche settimane;
effetto analogo a quello che si produce col martello nel ferro battuto (un oggetto
. gli accadeva talora di rimanere estatico col martelletto sospeso in atto di configgere un
serve a spingere la carta a contatto col carattere da stampare. 10. locuz
. = deriv. da martelliano, col sufi, -eria, che serve a
è un'altra sorta di martello, col taglio dall'una e l'altra parte,
a guisa di martellini cadenti, mossi col toccare i vari tasti della tastiera, o
i vari tasti della tastiera, o anche col premere co'piedi alcuni pedali.
guscio molto duro, da doversi quasi romper col martello., = deriv.
sfiorando i tasti a lenti intervalli, col secco martellio sviscerando dah'istrumento la voce
oro... lo affina e pruova col fuoco e colle percosse dello martello.
sono messi a spianare pietre e rappezzar colonne col medesimo segreto, hanno fatto in questo
con le punte d'acciaio temperato fortissimamente col sangue di becco e lavorato a guisa
la bocca piana da picchiare e dall'altra col granchio per mettere a lieva e cavar
campane della cina tutte si suonano a mano col martello che batte la campana nell'orificio
ornata, ed un putto che batte col martello l'uscio di detta camera. muratori
5 (76): diede due picchi col martello. a quel suono risposer subito
sua lava incandescente, e a lavorarla col martello e con lo scalpello.
de'nobili, se la intese anch'egli col re manfredi. bacchelli, 1-ii-326:
villani è segno d'espressa pazzia, percossi col martello della superbia il valoróso mio cuore
i-465: santina chinava il capo tristamente, col martello di perdere il suo amore.
, xliv-71: m'avete allegato santo agostino col dirmi questi versi, scritti più tosto
d'ubidire l'enposta vostra; ché già col mio martello e a lui e a
con la lancia de'mie'scelerati pensieri, col martello delle mie opere infami e con
basso, or alto. / or inanzi col calce, or col martello / accenna
/ or inanzi col calce, or col martello / accenna quando al capo e quando
, ii-139: diede di piglio al bastone col martello geologico a mo'd'impugnatura.
4-188: scamiciati [gli operai] col muso duro e rossiccio, danno di piccone
la massicciata è troppo dura, arrivano altri col martello perforatore, ci premono sopra con
nel serrarsi della stagione. -darsi col martello sull1 unghia: operare a proprio
che ti dài su per l'unghie col martello. -darsi il martello:
uno de'cantoni sì vi si dà suso col marnon vi farà buoni se non quei
di vederlo. — provare col martello, porre al martello: sottoporre
non istata a cimento, non provata col martello. — reggere, stare
[stagno] puro et anco mescolato col piombo regge benissimo al martello.
. come i colpi che si danno misurati col martello 4 in numerum o come i
tedesco adolf martens (1850-1914), col suff. miner. -ite. marteri$£are
a martinèlla: quella che si caricava col martinello. tassoni, 3-64: tutti
un balestrone di quei che si caricano col martinetto, le palle di piombo d'once
ed al brachiere, / al contenuto ancor col continente / dàn passo e vettovaglia a
, / che a nome suo trasser col senato / d'ingombrar per sei dì
dalla nascita di cristo al 1247 (col titolo originale chronicon summorum pontificum imperatorumque
cerchiate di ferro, con le martinicche, col timone. cicognani, iii-2-64: la
però che in rima ei presela / « col secoletto vii che cri- stianeggia ».
668: i santi martiri... col morire fecero testimonio al mondo quanto più
fratelli, che in quel momento suggellavano col sangue la fede nella virtù e nella verità
-con funzione appositiva, unito immediatamente col nome proprio. cronica degli imperatori romani
e patrono, ma se credono, col chiamarlo san potente, di far paura
= deriv. da martire, col sufi, -eo (dal lat. -erium
. [tommaseo]: il quale, col volto e con l'animo sempre tristo
cerchio e sempre in giro, / col martiro / della verga dominante. foscolo,
; / ma par che si sostenta col duello / che di martore sia, poi
soldan che ascolta il suo martirologio / col bianco pelo irto per raccapriccio. b
da marte (dio della guerra), col sufi, -isto per -ista; cfr
pulci, 14-80: la martora si sta col zibellino. mattioli [dioscoride],
di una somma prestata senza potersi rifare col commercio, non essendo mercante.
sapere quel che rispondeva lei stessa, col viso in fiamme, un tumulto nell'
i cavalli si nutricano coll'erba e col fieno, e gli uomini con questa carne
/ tu fai di me, siccome fa col falco / il falconier. / tale
la sua bimba in collo, / col suo gran pianto ch'era di già roco
, ii-602: fece il cortese martorizzare col fuoco il re guatimucin e un cavaliero
, 43: indarno mi martorizzava il cranio col pettine sporgendo anche la lingua per lo
delle loro moglie, sopportano e si martorizzano col farsi tagliare tutto il corpo.
. selva, 3-90: prega colui col dire che non voglia star quivi a
= denom. da martoriol, col sufi, frequentativo. martorizzato (
sono quei che per loro maggior confusione col perdono sono stati lasciati vivere. b
rara, trinato di merletti d'oro, col giuppone pur di broccato d'oro e
. nievo, 3-70: copritevi lì col mio martoro, e a rivederci fra
scegliere un bel manicotto di martoro scuro col suo bravo boa compagno. 2.
un pochino colla servitù, bisticciare gaiamente col fratello secondogenito martuffino anzichenò, e scuoterlo
. da martuf [f] o, col suff. dimin. -olo; cfr.
napol., deriv. da maruzza, col suff. -aro, proprio di mestieri
niente. pratolini, 10-179: comincia col convincerti che ci hanno tradito tutti. ultimi
essere sostanzialmente d'accordo; se non col da me odiato sempre, anche quando scontavo
mio ardente socialismo, credo marxistico; col sentimento, almeno, che li anima,
= denom. da marxista, col suff. frequentativo. marxizzare,
inserire, si fa colla marza o col sorcolo, ed è assai più facile e
= = deriv. da marzo1, col sufi, -osco-, cfr. rohlfs,
». = deriv. da marzo1 col sufi, -aiico; cfr. calabr.
ferrando il nome piglia, / e col senno il valore / scopre con meraviglia
intende da'moderni un bando militare, col quale si sospende per a tempo o si
intrepido. tasso, 13-i-894: opra col tuo signor, che si disserri /
dall'alluvione del 1333, fu sostituita col leone in pietra, attribuito a donatello e
il sitanio, ciò è il marzuolo, col mele cura la faccia pesta o scorticata
della località della corea sudorientale masan, col sufi, miner. -ite. masanòfiro
). guerrazzi, 2-743: strisciando col ventre su la terra al modo stesso
dell'esaltazione della s. croce e col termine della stagione delle grandi piogge per
felice avviamento dell'anno nuovo, iniziato col i° giorno del mascaràm. massaia
. = deriv. da mascalzone, col suff. -aggine che indica qualità astratta
mascella / sotto l'orecchio mi fiaccò col pugno? d'annunzio, iv-2-1147: il
grosso stuol d'armati filistei / rompe col fulminar d'una mascella. giuglaris,
mia qualsivoglia mensa abbia cotesto suonatore che col suono della sua zampogna ricrei le mie
si misero a lavorare di mascelle, col fiasco fra le gambe. -gridare,
-portare la carestia nella mascella: presentarsi col volto emaciato per prolungata denutrizione. moniglia
. colpo dato con la palma o col dorso della mano sulla guancia; schiaffo
): potrete vedere i baronci qual col viso molto lungo e stretto...
lungo e stretto... e alcuno col mento in fuori e in su rivolto
confezione che ha al viso, adattando col viso gentilmente a trarlo fuori di questa
così l'impronta della fisonomia che ottengono col gesso. d'annunzio, iv-1-569: in
un uomo in abito da maschera, col passo malfermo. -per estens.
maschera del pulcinella e usurpatone il trono col tipo di sciosciam- mocca (maschera anche
sta meglio la mascara dell'inetto, col scrivere burla proprio di carta, che
immedesimarsi, per quanto egli potrà, col tiranno. pananti, iii-23: guardati dalla
la guardava, si rese conto, col senso di fare una scoperta importante,
, lo aveva visto salire sulla nave col tascapane, col fucile che non serviva a
visto salire sulla nave col tascapane, col fucile che non serviva a nulla,
. comportarsi falsamente, simulare, fingere col deliberato proposito di ingannare o con la
e tenendone un lembo in mano, col quale si copron mezzo il viso, e'
, come? / ess'ei pacificato col figliuolo? / -non per ancora, e
volendosi / trovare a far delle tresche col popolo, / né possendo ciò fare
. abbiano finito con lo stomacare e col togliere serietà a certi atteggiamenti, può
delle metamorfosi, cioè de'mascheramenti: e col fingergli negli dei, volle dare ad
: sopransi è a parigi. d'accordo col direttore vertemate egli ha mascherata la sua
: mascherando il vile affetto dell'avarizia col più generoso dell'ira, misero a sacco
, coll'affettare la filosofia scolastica, col mascherare il semplice bello de'greci.
nel gioco del poker, fingere, col trattenere tre carte e chiederne due,
vele di poppa mascherano quelle di prua col vento in fil di ruota.
trovadore, che molti canti [composi] col nome di 'lai di un trovadore
che? no! co'preti e col marchese, ecc. non si può fare
sulla scena che mascherato, per aver col comodo della maschera maggiore ardire e libertà
casetta da soccorso,... col nobile mascherato, l'orecchio all'erta ed
. sbarbaro, 5-118: ogni rapporto col triste carro nero, lo smentisce il contegno
, sotto i putti dorati tentennanti, col cocchiere mascherato che gli volta le spalle
, che non ischiva il falso che col cadere nel nulla. carducci, ii-7-191:
persone indegne, non dobbiamo perciò crucciarsi col prencipe, ma scusarlo più tosto per gli
prominenza in modo che prende certa somiglianza col muso d'un qualche animale. -fiore
della vipera, dopo la scalfittura fitta col ferro, l'erba che dicesi 'mascherata
della « filosofia » politica più nota col nome di « opportunismo » ed empirismo
barocco [arlecchino]! / era nato col bernoccolo / del buon caso sul cocuzzolo
mascheroni, ma, fatta una volta col lungo errare la pratica di accertare i
la state, sudando non poteano tergersi col fazzoletto il viso e la fronte per non
collegamento con la mastra del boccaporto o col pianerottolo del barcarizzo a seconda che si
un contrafforte mastiettato, che si ferma col suo oncino dentro ad uno de'pertugi.
avere la gravità filosofica mascherata e il feminile col maschile avere insieme mescolato.
... per noi il significato col mutare il genere di femminile in maschile
più belli, / candide e gravi. col frullar dell'ale / movean ver loro
dovesse venire un maschio ed essere battezzato col nome del nonno morto e vivere e crescere
intorno, solleva e innalza la madre insieme col peso. baldinucci, 181: è
triangolo; di poi una porta per lato col rivellino innanzi, passando per cinque porte
= denom. da mascolo, col suff. dei verbi iterativi. fessa
, data la rotta alle masnade / regie col ferro alle reni. bocchelli, 13-297
lucchese bonagiunta e il notaro da lentino col silenzio trapassare: l'uno e l'altro
se i poeti, quando scrissero che col fuoco venisse agli uomini la masnada di tutti
espressione). fagiuoli, 1-6-194: col suo volto masnadièro ha assassinato ciprigna.
. = deriv. da masnadièro, col sufi, collettivo e spreg. -urne
tenebra. = da masochista], col sufi. -one. masóne, v
= deriv. da masora, col sufi, professionale -età. masorètico
massa fluida, come acqua o aria spinta col vento contro varie superficie piane, sono
negri, 1-146: cominciò a scavarlo col coltello, facendone un mucchio sopra d'
man su l'aureo crine, / troncò col ferro rigido e tagliente / le belle
siano ridotti a forma di distribuzioni cotidiane, col mettersi in massa e con ripartisi a
i partecipanti alla spedizione stessa in proporzione col valore dei loro beni in rischio.
comune di lucca, debito pubblico garantito col provento del sale. sercambi, i-153
di essa, ma si distingue allora col nome di profonda, grossa, grande
conciliare il sistema della proprietà in massa col governo politico il più perfetto, colla
virtù tagliatrice che staccasse parte da parte col suo tagliare tutti i composti dell'universo
e rumorosamente. cicognani, 6-49: col berretto calcato a sghimbescio, la sciabola
la sciabola sganciata che batteva in terra, col passo massacrante l'impiantito, tormentandosi la
* austriaci '-doveva proprio essere vendicato col massacro di milioni di esseri umani?
a coltivar come massari, facendo a metà col padrone. denina, viii-186: non
alla mora fu cirino il servitore, col permesso del massaro e di serafina.
denaio, che insieme co'rettori e col consiglio minore de l'arte della lana
con le tanaglie / e lo domò col maglio e col martello. d'annunzio
tanaglie / e lo domò col maglio e col martello. d'annunzio, i-1091:
cominciare a lavorarle [le strade] col farvi la massicciata. jahier, 2-56:
se si percotessero con la mano aperta e col pugno chiuso, con pochi colpi aprirebbono
alto da una fila di finestrini-, col campanile acuminato elevantesi su i tetti,
opaco si profila sul suo pianoro barga col duomo massiccio avanti al gregge delle case
. zucchetti, 405: parlai poi col medesimo sopra d'alcuni disordini molto massici
di salir sopra i cieli, si trovò col piè su lo sdrucciolo per rovinar nell'
dall'alto e le considerano in relazione col tutto.. - iron. presuntuoso
l. bellini, 5-2-338: il tempio col sol mirarlo ci rapisce in un estatico
equivalente al valore di due longhe, col dare alla * massima '11
bene avete, giuliano, tanto oltre portato col vostro ragionamento; massimamente picciola parte a
che manca, e sempre è un medesimo col desio. sanudo, lvi-590: quelli
che si chiama timeo, che la terra col mare era bene lo mezzo di tutto
la massima indipendenza dell'individuo si concilii col massimo incremento sociale. 10.