quando e'si dia autorità libera, col tempo lungo,... sempre fia
ma son testa libera, che specolo col cervello mio proprio e non coll'altrui
. gozzi, i-21-153: egli risponde / col lampeggiar d'un libero sorriso, /
percosso. scrivo poche righe a stento col lapis. e la parola non è del
alfieri, iii-1-43: la religion pagana, col suo moltiplicare sterminatamente gli dei e col
col suo moltiplicare sterminatamente gli dei e col fare del cielo una quasi repubblica
abbassisi il quadrante (lasciando andare il filo col piombo libero dove ei vuole) fino
le foglie del fiore, veduto anch'esso col microscopio, ha per anima un bioccoletto
quale questo confina con l'aria o col vuoto. -ruota libera: congegno applicato
elevata velocità, e si identifica sostanzialmente col crawl, maniera di nuotare caratterizzata da
per voi e io mi ritirerò a dormire col d., parendomi che si possa
5-10 (91): per ciò che col biasimare il fallo altrui le parve dovere
italico della fecondità, assimilato in seguito col dio greco dioniso. lengueglia
fazzoletti, ma con le fatiche e col sangue. b. croce, ii-n-269
noi vogliamo tutte le libertà politiche compatibili col mantenimento dell'ordine pubblico.
manifestare pubblicamente, diffondere e propagandare, col solo limite dell'istigazione a violare le
noi vogliamo tutte le libertà politiche compatibili col mantenimento dell'ordine pubblico. rezasco, 566
futurista » (n maggio 1912) col quale inventai il 'lirismo essenziale e
brusoni, 1-130: vedutami in libertà col mio spiedo appresso, ne saltai in
fatte da uno scioperato... più col fine di divertirsi che di comporre.
-per estens. che è in rapporto col libero pensiero; che ne è dominato
tutte le creature; che l'anima muore col corpo, che il peccato è niente
favorito è sovente strumento abilissimo a condurre col suo padrone un negozio per grande che sia
accanto alla grande vetrata liberty, sempre col naso
maggioranza,... libidinosa di fornicare col buon successo, caccia via a calci
simulare un lungo becco; farfalle col grugno. = voce dotta,
nelle bilance faccia giustamente pareggiar la notte col giorno. tasso, 8-2-361: la
il cielo in libra eguale / pesa col merto lor servi e tiranni.
stamparla qui, e trovai e convenni col libraio stampatore idoneo. alfieri, 1-6
tutto lo spazio af, dove arrivato col suo livello, dopo alcuni libramenti si
497: fra goffi sghignazzi stava egli col suo garzone saldando due assi fra cui
de'popoli 'dicesi ancor di chi ha col consiglio o coll'opera parte ne'
oltre sen'passa. cattaneo, vi-1-168: col cannone fibrato sotto un angolo di 17
si può cambiare la salda volontà pubblica col parere mutabile e non sempre assai fibrato
sotto gli auspici della congregazione salesiana, col fine precipuo di promuovere l'istruzione religiosa
andar, che par delle librettine, col collo torto strabuzzando gli occhi.
credito ', dove notate le somme deposte col conto corrente. 'è buona carità
pananti, 1-75 'la cagion che col maestro / stringer mi ha fatta un'
193: si manderà costì il fattore col mulo e 'l libriccino delle grasce. manzoni
= dimin. di libro1, col sufi, di forma ampliata -iccino;
quel libricciuolo [il 'misogallo '] col tempo gioverà all'italia, e nuocerà
. di libro1 (v.), col sufi. -aio (dal lat.
da stimarsi è che iddio, insieme col libro, ha dato alla sua chiesa la
magazzino, o rendersi ragione del modo col quale ne ha disposto. -libro
aventi funzioni diverse, e rappresenta, col legno, il sistema vascolare; i componenti
/ vascelli, pronto / ad incontrare / col tuo periglio / quello di cesare.
le navi lunghe furono molte volte chiamate col nome del luoco dov'erano state fabbricate,
1053: il tetro e negro umore misto col sangue... fa licantropia e
i-685: medici, curando l'appetito disordinato col licchétto de'sapori da lor diversamente preparati
testrice di portare lo telo con liccio e col pettine alla bottega del mercadante, per
. bernardino da siena, iv-114: col liccio gli legarono [a sansone] in
poliziano, st., 1-76: stassi col volto in sulla palma assiso, /
amicis, xii-246: salgono dei giovanotti col viso acceso di tutt'altra fiamma, i
-con licenza o la licenza di qualcuno: col suo permesso, con la sua approvazione
permesso, con la sua approvazione, col suo benestare (e talora è formula
qualcuno: con la sua autorizzazione, col suo benestare. cavalca, iv-142:
167: ella cerca di coprir la vecchiaia col star tutta la mattina imbellettandosi d'intorno
il duca,... dolutosi col conte di san paolo della negligenza de'
, i-1189: al fondaco. bemardone entra col figlio, licenziando con un calcio formidabile
ho testé la più bella disputa / col mio lavorator da san vivaldo, /
licenziate ad un otta dagli antichi alberghi col primo volo. zucchelli, 281: in
che finita la vendemmia, colla svinatura e col raccolto delle castagne si eran visti licenziati
commendatore maggiore se ne ritornò in spagna col licenziato maldonato suo giustizierò maggiore: il
se non con l'opere contrarie e col guardarsi dalla pratica de'licenziosi. cattaneo,
col suo bastone, col lorgnone, col borsone, messasi in cammino alle due,
di dio e della salvezza deh'anime, col suo sagratissimo sangue redente, s'opposero
de l'onda abitatrici, / fanvi col canto lor perpetua state. alfieri,
= denom. da losco, col sufi, frequent. -eggiare.
. pirandello, 1-189: annichilito, col capo chino, il sarti si tolse le
d'annunzio, iv-2-125: ella s'incontrò col custode deh'armento, che..
buon legno su cui cristo volle / col sangue raddolcir del serpe il tosco,
. = deriv. da lóto, col sufi, collettivo e spreg. -ante;
sputò in terra, e fece luto col sputo, e fregollo agli occhi del
muro fatto con calcina, ma murato col loto. fr. martini, i-67
loto, / in sé lo spirto col calor ristrigne. m. fiorio, 331
, 4-148: dio non vuol mischiar toro col loto. pallavicino, 1-551: ci
la libia produce assai loto salvatico, col gambo alto tre quarti di braccio e
vi fosse altissimo, si vedean galleggiare col capo, e maria anche starvi con le
del bisogno coll'impotenza, dell'aspirazione col nulla, dell'ideale col fango. b
dell'aspirazione col nulla, dell'ideale col fango. b. croce, ii-9-45:
per vedere se la sua povera padrona, col cuore in lotta, abbisognasse del suo
. bandello, ii-1095: ti veggio col compagno in ampio piano, / gettate
par che aiuto chiami / mentre lotta col vento inferocito. -imperversare, scatenarsi
prezzo. botta, 6-i-509: fecero anche col medesimo intento un lotto, nel quale
= deriv. da lóto, col sufi, collett. e spreg. -urne
patecchio, xxxv-1-582: se l'agnel sta col lovo, non è bona compaigna
e così acconcio a lubricarti il ventre col terrore, quanto l'infortito vino ad arrestartelo
è poi il giudicare... col solo testimonio della memoria. tommaseo,
tempo, fecero, di bello / col palleggiar dell'aste ismisurate / ed il cozzar
dispositivo). -anche: strumento col quale si ungono le parti meccaniche di
vivo ritratto deironnipotenza, e qui venir col lucanismo. = deriv. da lucano
da lucano (v. lucanesco), col sufi. -ismo. lucano1,
. non si può dare ad intendere col discorso, ma bisogna sentirla cogli orecchi;
... ed altre tali, tutte col semplice nome della sua città.
{ lucchétto). letter. chiudere col lucchetto; mettere il lucchetto. -anche
compratemi una cestella d'argento di vinchi col suo lucchetto e chiave d'argento che costi
seno, / legato con sei corde e col lucchetto / serrato a chiave, un
, 2-67: una cantinetta di argento col suo lucchetto a chiave di argento. fagiuoli
che si apre senza chiave, e col solo volgere e disporre in una determinata
serrare 'e simili, vale 'col lucchetto, per mezzo di un lucchetto
kunz abusa di caccole furbesche, e col lucchettóne sulla bocca fa addirittura un *
pirandello, 5-577: tutti quegli occhi col loro luccichio irrequieto rendevano terribile e mostruosa
il marcio del resto collo sfarzo e col luccichio della frase. carducci, iii-15-192
. d'an- nunzio abbaglia e piglia col luccichio delle sue immagini. d'annunzio
. = deriv. da luccicare, col sufi, -io che dà l'idea di
s'inquadra lontano, nell'ombra, col luccicore della volgare cornice di rame,
nera; / e le lucciole uscìan col cui di foco, / stelle di questa
. = denom. da lucciola1, col sufi, intensivo. lucciolio, sm
suo punto di luce doveva pur confondersi col lucciolìo della costa e ingannare la maestria
= deriv. da lucciola1, col sufi, -lo che dà l'idea di
tenerezza. cagna, 2-160: irene col gozzo pieno, i luccioloni agli occhi,
tassoni, 1-54: gli anziani appo lui col lucco in dosso / seguivano a cavallo
di michelangelo fu trovato intatto. vestito col suo lucco di velluto verde all'antica
muove in sicumera / come sarebbe un gesuin col lucco, / la spinge in un
basso, chiaro l'andito: anche col portone così, aveva luce da una vetrata
/ sì ch'ella non mi meni col suo freddo / colà dov'io sarò
fosse. guidiccioni, 5-8: spesso col sol de le sue luci sante / chiudo
negli occhi. cennini, 58: col detto pennello profila il contorno degli occhi
ha della reputazion mia mi assicura, col lasciarle egli vedere, di averle stimate
/ perché duri il suo nome / col suo eroico vano sacrificio / finché duri
che v'allumò e arse, / col caldo e con la luce è sì iguali
sua presenza, e 'l grato accoglimento col quale si degnò di riguardare questa mia
presto. petrarca, 110-13: come col balenar tona in un punto, / così
e pensi d'esser candido e lucente / col cor diritto e con perfetta mente.
, faccendo la vostra virtù più lucente col mio difetto, più vi debbo esser caro
la cui fiamma, rafforzata e indirizzata col dirigervi contro l'apposito cannello, veniva
a lucerna 'vale saldare, dirigendo col cannello, sui pezzi da riunirsi,
sarebbe passato anche davanti al suo letto col suo semplice sorriso a lucerna se il soldato
. nella primitiva chiesa cristiana, rito col quale si iniziavano quotidianamente le preghiere della
tale rito, che non va confuso col vespro, scomparve a partire dal secolo
palladio volgar., 3-30: se col fiele della lucertola verde si tocchino le mele
assiuolo il lugherin si lagna, / col sagace fringuel lo storno ingordo. tanara
); è anche ipotizzabile un rapporto col lat. lucus 4 bosco '.
bugiardo '. = probabilmente connesso col ted. lùge 1 bugia *.
al disegno inviatogli, e diligentemente lucidatolo col lapis, lo dintomò giustissimo tratto tratto con
occupato in diverse industrie o attività artigianali col compito di ripulire e lucidare, a
= deriv. da lucido1, col sufi, professionale -ista. lucidità
cicognani, vi-182: il bel tempo col suo alitare refrigerante e vivificatore che dà
un lucido negro quella candida pallidezza, col darle maggior grazia, le davano maggior
o il maggio, / pioggia venir col sol lucido e chiaro, / che intenerisce
panni sentire un venenoso fiato / che col fetor contagioso ammorbi / le tralucenti e
che il cielo la terra importuna / col lampo d'innumeri occhiate. comisso, v-62
a corpo a corpo della parola lucidissima col profondissimo pensiero. d'annunzio, iv-1-198
: mi levai ancora lucido, ma col peso dell'alcool per tutti i muscoli.
gridi, / non pur il po, col loco ov'ei soggiorna, / ma
bene dove il lucido non si scontra col disegno tuo. baldinucci, 85: possono
lucifer 1 portatore di luce ', col sufi, -osi, che indica enzimi.
lat. lucifer 1 portatore di luce 'col sufi. chim. -ina, che
michelangiolo] verso il titanismo -strettamente connesso col luciferismo -lo condusse a concepire e a
, dove divenne il capo dei demoni col nome di satana; demonio, diavolo
.. ha perciò preteso d'interpollar col giocoso il serio e d'interrompervi la
, ii-392: la candela di sego col lucignolo, che faceva il fungo nella fiamma
ell'ha fornita / e la stoppa col capecchio, / né lucignol né pennecchio
, 1-1-597• * i'ti vo'atterrar col dito mignolo, / e torcerti dipoi
riferisce al lucimetro; che si misura col lucimetro. lucimetro, sm.
. da luce (v.), col suff. medico -ite, che indica
il bulldog di legno, la sveglia / col fosforo sulle lancette / che spande un
o professione che non ha che fare col corpo donde viene l'entrata; e
e però lucra per due versi, cioè col certo e coll'incerto. paoletti,
lucrezianaménte, avv. in conformità col pensiero o con lo stile del poeta
la quale gli aveva intimato più volte, col più tragico e lucreziano gesto,.
. che la gente rende elegantissima / col magistero luculente e lepido. saraceni,
nome di l. l. lucullo, col suff. frequent. -izzare (v
eppure il paragone più calzante rimane quello col gioco degli scacchi. il teatro ha
nell'opposta casa, e di leggieri col tubo cocleato si opererebbero le ludicre maraviglie
che si fa scendere nell'acqua premendo col dito il turacciolo di suvero che ne
da noi i cedrioli, ovvero cotti col latte e col pesce. = voce
i cedrioli, ovvero cotti col latte e col pesce. = voce dotta, lat
= deriv. da luganega, col sufi, dimin. lugàniga (
io volevo sposarla, mimi, sposarla col sindaco, col prete, col codice
sposarla, mimi, sposarla col sindaco, col prete, col codice, con tutti
sposarla col sindaco, col prete, col codice, con tutti i più lugubri utensili
in questa parte il giovene si vede / col duca sfortunato degl'insubri, /.
govoni, 6-249: per la campagna urla col vento / un inverno infinito e lugubre
. = deriv. da lugubre, col suff. -ile) cfr. rohlfs,
= deriv. dal pron. lui, col suff. superi, -issimo. luitìsio
] ha antipatia con la volpe, col sorcio e con le lumache. celli,
(detto anche ars magna), col quale il lullo tentò di sostituire una
nella sera, alla solita ora, col treno lumaca. alvaro, 15-261: rimase
{ lumache sulla brace, sulla griglia, col verde, alla genovese, alla piemontese
genovese, alla piemontese, alla parigina, col sugo, ecc.).
secchi. -ornare il capo a qualcuno col distintivo della lumaca: fargli portar le
= deriv. da lumaca, col sufi, collettivo e spreg. -aglio.
il bollichio della vana bava, appena col dito rigido e sporco d'inchiostro un professore
, eccettuato lo zoccolo e la sedia col suo basamento, che è di lumachello
= deriv. da lumaca, col sufi. med. -ite, che indica
: cuoci nello laveggio dodici grandi lumaconi col guscio, e cotti, pesta nel mortaio
phallus impudicus 'per la somiglianza che ha col membro virile. 4 lumacone sdrucciolevole '
/ nella man destra, e nell'altra col lume. pananti, i-84: viene
: io aveva il vizio di addormentarmi col lume acceso. pascoli, 190: tu
'l dì, tenebre e lume / col fosco raggio ancor l'alba confonde. forteguerri
il lume della fronte s'urtava tragicamente col nero profondo dei capelli.
osando i lumi al taro, / col bel manto velò'le ciglia avverse.
, iv-3-78: vidi archi- mede star col viso basso / e democrito andar tutto
fiamma, 1-176: non si vederà dio col lume naturale, sgannatevi: si vederà
lume naturale, sgannatevi: si vederà col lume soprannaturale, che è quello della
, / tu 'l sai, che col tuo lume mi levasti. idem, par
mio ingegno, /... / col spirto de speranza e d'amor pregno
foscolo, xi-1-10: crescendo i lumi col rinascere delle lettere, la venerazione verso
par., 18-19: vincendo me col lume d'un sorriso, / ella mi
: se voi non riguardate queste cose col vero lume come voi doveresti, increscavi
colori. cennini, 100: comincia col detto colore a ritrovare le pieghe del
. ariosto, 19-44: chi sta col capo chino in una cassa / su la
i lumi. -coi lumi e col rossetto: nel gergo teatrale, con
burato la fortuna malidia, / rizardetto col viso lacrimoso / lume per debolezza non
scoprendosi doppo la venuta dell'aurora, lumeggia col suo lampeggiare chiarissimo i colli. milizia
color della carta per mezza tinta e lumeggiandolo col lapis bianco con pochi, facili e
adombra, sbatti, / tutto lambisci col più dolce tocco. lanzi, v-228:
nelle loro massime, sviluppando e lumeggiando col loro forte pennello tante importantissime cose spettanti
= denom. da lume1, col sufi, dei verbi frequentativi.
del lumeggiamento. vasari, ii-20: col pennello fece lionardo, di chiaro e
al sole, e non ne offuscano col folto bagliore la luce, ma la coronano
al buio, ogni tanto passano dei ciclisti col lumicino. 2. figur.
le intese, le saranno parse cercate col lumicino. -con riferimento a guai
san domenico e san francesco, stavano col cardinale vescovo d'ostia. boiardo,
sposo, le toe luce intiere / col santo manto tuo lucente e bello, /
. lumen -inis 'lume ', col sufi, dimin. -andoro, var.
la luna l'umido radicale, però che col caldo si vive e con l'umido
, 401: può ogni astronomo mostrarci col dito quanti segni si formano nel zodiaco
si reduse colegio. e1 principe fu col duca e oratori di milan e fiorenza
direttamente dalla stazione non cercavamo, quasi col cuore oppresso, che un piccolo albergo per
ad medicun, acciò... col lumine delli coruscanti vostri oculi rassereni- tate
galleria]... si scappa col forte picchiamento dei polsi e colle vertigini
di cosa proibita in quel contatto delle labbra col frutto dissigillato e sollevato nella mezza conchiglia
con lo spazio, con la forma e col colore. e. cecchi,
lat. lùmen -inis 4 lume ', col sufi. -ismo. luminista, agg
lambruschini, 5-58: il vasetto dell'olio col lumino va adattato in quella miglior maniera
mia vittoria, prieghi il tuo fratello che col suo luminoso e fervente raggio mi renda
la taciturna diva, / la dritta via col luminoso corno. c. battoli
deriv. da lumister [ina], col sufi. chim. -olo,
nostro e la mia mente imbruna, / col cielo, e co le stelle,
che a noi è congiunzion della luna, col sole, e però luna silente e
specchio della luna / si pettinano fanciulle col petto d'arance. vittorini, 3-149
panni che nel volare suo si gavazzavano col vento le facevano mostrare la luna al
; / ell'à el meo core col vostro furiato. -simbolo medievale dell'
capace di esser generoso, e anche col primo che gli capita. pavese, 7-25
più antichi, fu venerata in grecia col nome di selene, poi identificata con
di tea. parte degli orientali la onorarono col nome d'urania; essa è l'
petrarca, 237-31: deh or foss'io col vago de la luna, / adormentato
dell'impero entreranno malgrado le leggi, col favore del contrabbando, a lume di
lunare periodico è quello spazio di tempo col quale la luna da un certo punto
la luna impiega da una all'altra congiunzione col sole. questo è più lungo del
, come la farfalla che si confonde col fiore su cui è posata. sembra
con ogni diligenza avvertito costantemente di depurare col mezzo di replicate lozioni la luna cornea
influssi della luna, specialmente in relazione col variare delle fasi della luna. -in
e giudici che vengono fuori oggi dì col nome di almanacchi o càlculi, di lunari
corrosioni dei fiumi sogliono in toscana denominarsi col vocabolo di 'rose 'o 'lunate
= deriv. da lunato, col sufi, aggettivale -iccio. lunaticherìa,
. = deriv. da lunatico1, col sufi, -eria, proprio degli astratti
i-3-185: esce il sommo ministro / col lungo onor del mento, / su
mento, / su le canute chiome / col lunato ornamento. carducci, iii-4-24:
sue fasi e si riporta in congiunzione col sole; spazio di tempo compreso fra
del ritorno della luna da un aspetto col sole al medesimo aspetto, e specialmente
. = denom. da luna col sufi, frequent. lunèlla,
risulta dall'intersezione di una volta col piano della parete stessa, per
lunetta azzurra costellata d'oro, una madonna col bambino. bocchelli, 9-307: in
olanda erano state ritrovate le lunette, col cui beneficio gli oggetti visibili si rendevano ìndistanti
usata in artiglieria per collegare l'avantreno col pezzo. dizionario militare italiano
= deriv. da lungarno, col sufi, -ata, sul modello di
,... si rivaleva lungheggiando col vino, largheggiando a minestra e verdura
= denom. da lungo1, col sufi, iterativo. lungheria (
a suo cammino, / che va col cuore e col corpo dimora. idem,
, / che va col cuore e col corpo dimora. idem, purg.,
forati, innestano il fiore del cocomero col capo della sua vite tagliato,.
la riva, / ch'i'v'aggiungeva col penser a pena. ariosto, caro
giorno, i-70: in aureo cocchio, col fragor di calde / pre- senza lunghezze
un = deriv. da lungo1, col sufi, -ezza, degli astratti;
= deriv. da lunghezza, col sufi, dei nomi d'agente -tore.
nostra casa. nievo, 467: col volto sbigottito dalla paura si palpava il
raggiungeva in fretta, quasi correndo, col suo passo lungo e dinoccolato.
gli pongono indosso co'fianchi più lunghi, col ventre più largo e più stretto della
: con pennello di setole mozzo, premuto col dito grosso e col lungo della man
mozzo, premuto col dito grosso e col lungo della man zanca, va'comincia
15. letter. vibrato robustamente col braccio disteso (un fendente, un
erano stati quelli che io avevo auti col papa. giuseppe degli aromatari, 56:
donna eufrasia... è lì col viso lungo, e col naso rosso dalla
. è lì col viso lungo, e col naso rosso dalla stizza. ferd.
il diavolo li porta, e ritornano poi col capo basso e col viso lungo,
, e ritornano poi col capo basso e col viso lungo, e rassegnati al castigo
circa il fatto di batista del cavalieri col buonarroti. puoti, 1-226: vi ho
parini, giorno, i-43: va col bue lento innanzi al campo e scuote /
aspetto, ombra nell'ombra, / col batticuore della prima volta. moravia,
sembrava che fosse bastata la pioggia, col suo frastuono gaio e furioso contro i
un proiettile proiettato a solcar lo spazio col vigore occorrente a mutar la parabola..
additandolo alla ciurma, che vi accorre col luntre. pirandello, 7-88: doganiere
incerto; deriv. probabilm. da luogo col sufi. -ana, proprio di
l'astro di venere '; quindi col signif. di 'sulla sera '.
colla vostra professione, libero, industrioso, col tempo avreste potuto comperarvi un luoghetto vicino
luogora. petrarca, 19-8: altri col desio folle che spera / gioir forse nel
villani, 9-98: 1 detti legati col re d'inghilterra elessono per luogo comune
loco, / donne, come diam noi col trespol nostro, / menatelo dal vostro
dell'abito antico,... col quale il re ed i baroni solennemente compaiono
: privilegiasti il cuor dell'uomo, che col solo pentirsi trovasse presso di te luogo
: moto successivo o temporaneo è quello col quale il mobile non può trasferirsi da un
e dando il suo a ciascuno puntualmente, col porre a luogo a luogo il nome
, 13-vii-25: avisate se avete luogo col papa,... e quale,
non vanno di loco in loco che col mezzo del ferro che li conduce.
squadrando lodovico, a capo alto, col cipiglio imperioso, gli disse, in un
per mezzo di queste due isole passarono col detto corpo. -non frapporgli ostacoli
. qualche vecchia nell'antica acconciatura, col grembiulino di panno tosato avvolto tutt'attomo
smarrirti, o donna; / sei col tuo re, con me ti stai,
tutti si confessa e parlasse di continuo col signore come suo familiare e potesse con
io, vostre signorie si sono dolute col mio locotenente di certi assassinamenti che alcuni
leonessa appresso il leon giace; / col lupo vive la lupa sicura, / né
quelle da la lupa antiche, / col pomo d'oro e l'elzo inargentato,
= deriv. da lupo, col sufi, collettivo e spreg. -aglia,
parigi, / abbigliar le maddalene / col soggólo e in panni bigi, / e
= deriv. da lupo, col sufi, -ardo, di origine germanica,
. = deriv. da lupo, col sufi, peggior. -astro.
landolfi, i-130: il cane, guardandomi col solito orrore, lupeggiava verso la porta
= denom. da lupo, col suff. frequent. lupeosio (
dal tema del gr. yev-, col sufi. chim. -ina. lupigno
vecchierella... si abbandona resupina col capo tra i fiori rossi del suo
, il nobil paladino / contra le reni col brando gli dava: / lamiere e
voce dotta, deriv. da lupino2, col sufi. med. -osi, che
il lupo, che spinto dalla fame, col ventre raggrinzato, e con le costole
. serenate con tempi da lupi, col termometro sotto lo zero, con tuoni e
, di villeggiatura, -riprese, mostrando col mento una lanugine biancastra nel cielo del poggio
. scient. lup [us], col suff. -oide, dal gr.
. scient. lup [us], col suff. med. -orna che indica
! / e, ciò dicendo, dàlli col bastone. a menta, 100:
contenta ed imperterrita da galantuomo, ma col lurido aspetto di persona rea di mille
= deriv. da lurido, col sufi, collett. e spreg. -urne
ant. richiamo usato per la caccia col falcone; logoro (v. logoro3,
sue caste lusinghe e i giusti preghi / col dolce mormorare pietoso e basso, /
le lusinghe delle cose esteriori crescono insieme col rabbellirsi che fa il mondo mediante l'
, andandosi preparando alla sì lunga assenza col privarsi di questo piccolo lusingamento. marino
= deriv. da lusinga, col sufi, -anza, di influsso francoprovenzale.
e ritraggono dalla battaglia e dalla guerra col mondo? certo dobbiamogli cacciare con vituperio
per farmele nemiche, così come voi col lusingarle falsamente volete guadagnar la loro grazia
era leale, era onesto lusingar così col suo silenzio una signorina, a cui
quando adverso quelli tali ci facciamo terrieri col dire, coll'osservare, col losingare,
facciamo terrieri col dire, coll'osservare, col losingare, col riprendere, col piacevoleggiare
, coll'osservare, col losingare, col riprendere, col piacevoleggiare e collo spaventare,
, col losingare, col riprendere, col piacevoleggiare e collo spaventare, e alcuna
e alcuna volta, quando bisognasse, col percuotere; ma pure questo di rado
verno entro le spiagge alpine, / e col tenero piè scuoton le brine / onde
cantù, 2-175: o speranza, col tuo petto / m'allattavi, e di
, iv-452: il tempo vola; e col tempo ho perduto nel dolore quella parte
risorgeva l'amore della pisana per me, col solito corredo delle lusingherie per sandro e
alcuno di questi delicati, che parlan col viso allegro spregi la morte e apra
parte / fra giochi perigliosi e lusinghieri / col dado incerto e le fallaci carte.
allettando ha persuaso. comanini, l-m-246: col dotto stile / lusinghiere de'sensi /
cibi preciosi, che sapevano esser lusinghieri col palato, senza esser maligni con la
nievo, 399: usava battere col rovescio della mano sul taschino del sottabito
si riferisce al brasile, in rapporto col sostrato etnico e culturale di origine portoghese.
16-i-132: per lusso costumasi oggi il bere col ghiaccio e con la neve; ma
(in relazione con la situazione sociale o col momento storico), destinati a soddisfare
sul riflesso delle cose del lusso, e col motivo ancora di correggere il lusso,
e ridondante. papini, iv-906: col terzo volume -'fuochi d'arti- fizio
perché più lussurreggiar e gomorritar non potea col fatto, susseggiando e gozzovigliando nella crapula
fiamma, 1-612: lussuriosi, che col lezo della vostra vita libidinosa e lorda
, confondendo il colorismo lussurioso e voluttuario col dolce color d'oriental zaffiro che può prendersi
. sercambi, 139: pippa, col viso rosato e tutta lustrante, niente
lustrare le camere e finiva dopo cena col lavare i piatti. zavattini, i-137
purgò tutto l'essercito messo in ordinanza, col sagrificio d'un porco, d'una
baldinucci, 9-ix-20: i segatori col filo furono pietro chiari...
i fogli diano veruna contrastampa nel batterli col martello: il
, guerre, caccia, mietitura) col sacrificio di una vittima o per mezzo
, che si compiva ogni cinque anni col sacrificio di un animale, che prima
soffumigi di zolfo, aspersione di acqua col ramo di alloro. pagano, iii-69:
n. agostini, 4-2-53: giunse col baron famoso e saggio / e quella
= denom. da lustro', col sufi, -eggiare con valore frequentativo.
/ sul gran corpo di lei, col gioco vario / delle luci l'abbagliano.
guanti in mano, il cappello chiaro col nastro turchino. 5. figur
. = deriv. da lustro2, col suff. -ino, di valore dimin.
430: risolvettero di lasciar tranquillo il re col suo esercito e colla guardia nazionale,
: -se non tomo subito sto lustra, col padrone. - oh come si esprime
quello dei mogani sui quali si travagliarono col fiato e la cera generazioni e
aver fatta la tintura delle lane vermiglie col mèle e delle bianche con l'olio bianco
, 478: i vegliatori, col bicchiere in mano / tutti volsero gli
. arici, i-366: in un col mondo eterna, / da le stelle
. giustinian, li-2- 189: col svenar le sostanze della mia casa, ho
l'abisso della inestimabile carità di dio, col lustro della detta natura divina, intrisa
detta natura divina, intrisa e impastata col fuoco e con la natura nostra.
mia figlia, le cose si devono fare col dovuto lustro. e poi, dico
comperare delle superfluità, che 10 tentarono col loro aspetto vistoso, e con cui,
molte sono, da sperar d'accecarla col lustro dell'oro. salvini, 39-iv-171
mondo a l'uom diletta / col dolce suo, col lustro suo fallace!
diletta / col dolce suo, col lustro suo fallace! / come seduce
prima aveva gabbato le popolazioni dell'isola col lustro della libertà e poi la aveva
il collo a vite / e la nocca col petto sempre in lite, /
] il pulimento con lo smeriglio e col cuoio strofinandolo, che viene di lustro
la gravezza, e purgorono la città col sacrificio, che è chiamato lustro:
es- sercito, messo in ordinanza, col sacrificio d'un porco, d'una
. = deriv. da luteo1, col suff. chim. -ina, che indica
, deriv. da lutein [a] col sufi, -orna, che indica
voce dotta, deriv. da luteola, col suff. chim. -ina, che
voce dotta, deriv. da luteo', col suff. -orna, che indica affezioni
voce dotta, deriv. da luteo', col suff. chim. -osio, che
luteo'e stimolo (v.), col suff. chim. -ina, che
gr. tpócp7) 'nutrimento ', col suff. chim. -ina, che indica
ii-27-82: la riforma e il luterismo, col libero esame e la restituita intimità della
. lutite, dal lat. lùtum, col sufi, -ite, proprio dei minerali
becchino al tempo della peste, / col coprirmi di nero tutto tutto / o come
9-170: ricordo poi edicole e vetrine col ritratto listato a lutto di cavallotti, il
funerea campagna, / e l'immonda accusar col luttuoso / singulto i rai di che
il sotterraneo saliva angusto e basso, col suolo lutolento e la volta stillante. d'
: l'uomo carnale non può ascendere col pensiero a tanta altezza, né la comprende
di quella carbonchiosa infermità che suole manifestarsi col mezzo di tumori crepitanti su varie parti eterne
duca di tecchi e il suo luvomastro col suo grande suggello. = dal ted
, 33: congiungendo le labbra insieme, col medesimo spirito, mandato in forma di
venti anni principio prima avrebbe / che col m e col d fosse notato / l'
prima avrebbe / che col m e col d fosse notato / l'anno corrente
anch'io la scala, e mi scontro col vecchio. -e gisella? -mah
« macabra » nel vestire da ufficiale col troncone insaccato come un salame dentro il
macadam con vacqua). - macadam col bitume, con vasfalto o cementato:
il teatro la moda vuole / che col macao si vegga il sole; / e
acqua e l'orribil terremoto e strepito col quale essa si muove. =
= deriv. da maccare. maccheroni col pane, ed era carestia ne'detti paesi
3-150: mangiammo insieme / la polenta col filo e i maccheroni. r
il regnator, che di allungare / col moccolin cercava l'occasioni, / vedendo che
concetti e il fraseggiare / furon maccheronee col guardinfante. carducci, iii-7-155: al
del folengio, o sia 'merlino coccaio', col titolo: 'ca- pricia macaronica magistri
: chiamato il pescatore, e accennando col capo quella macchia biancastra che aveva veduta
2-157: cali- plendo il rimanente col desiderare che, anzi che la sua
tuo, da mille macchie offeso, / col sangue - abbozzo, schizzo. terminata e
; ma molte più se ne veggono col cannocchiale, col quale si distinguono ancora
più se ne veggono col cannocchiale, col quale si distinguono ancora altre parti più
3-3-401: le macchie oscure, le quali col mezzo del telescopio si scorgono nel disco
cassola, 52: si scoprono nel sole col telescopio delle macchie nere e circondate da
le lumeggiate mezzanamente. -andarne la macchia col pezzo: v. pezzo. -apportare
delle sue, e rimanermi colle beffe e col danno. io ti so dire ch'
vita francese. -lavare una macchia col sangue: vendicare un affronto uccidendo l'
, senza aver davanti l'originale, ma col solo averlo veduto.
erano tanti mai anni di corpo a corpo col pareggio mensile, e doveva prevedere vicino
3. figur. contaminare, corrompere col peccato, col vizio, con la
. contaminare, corrompere col peccato, col vizio, con la colpa (una persona
morir mille volte che macchiar giammai pur col pensiero il candore di quella purità che
e'diceva esser cosa disconvenevole il macchiar col sangue gli altari degli dei. metastasio,
, ii-159: vergognosa! / macchiare col desiderio impuro / un puro amore.
questo mio breve ragionamento vi andrò macchiando col pennello della lingua gli abiti di lui
arricciava i suoi crini; / di sangue col baston lo vergo e macchio, /
dal contatto diretto con l'aria e col sole (una persona, la pelle o
buona persona e disposto, grosso alquanto e col viso grande e bello, ma fiero
. = deriv. da macchia2, col suff. -eto, che indica luogo
dal ridere con le sue macchiette e col rifar il verso alle persone. -per
par che il sole non possa mai rischiarire col suo lume. targioni tozzetti, 12-6-175
. = deriv. da macchiare, col suff. attenuativo -ettare (dal suff
= deriv. da macchietta *, col suff. -ata, che indica quantità
quelli di animali (e in cibernetica col nome generico di macchina è denominato ognuno
fan base cristallina il mare / e, col ciel confinando, han lui per tetto
cattaneo, iii-1-51: le macchine militari, col breve e impotente loro getto, non
macchina di capelli, che nita insieme col tempo, e 'l peso essere finito insieme
cambia perfino la fisionomia. col peso di tutto il globo della terrestre macchina
nostra mamma serve continuamente i nostri nemici col mettere in opera tutte le possibili macchine
andò su e giù per la camera, col passo monotono e macchinale di chi cammina
una parola: alla scappellata di lui rispondeva col macchinale cenno del capo come alla scappellata
un carattere dell'epoca, come le donne col busto. papini, iv-811: senza
farò onorata vendetta de'miei nemici solamente col fargli restar confusi e oscurati per lor
: sotto pretesto che 'l governatore, col richiamar delle genti nell'alessandrino, macchinasse
va macchinando [cromwell] di far col tempo qualche impressione nella terraferma.
? -vagheggiato, immaginato, accarezzato col pensiero. f. f.
, 7-i-20: questa scienza della pittura, col suo principio cioè il disegno,.
? = denom. da macchina, col sufi, dei comp. del lat.
giacomo torelli] al suo reai servigio col carattere di regio architetto e di macchinista.
. = deriv. da macchina, col suff. professionale -ista. macchinìstica
piede e, come cosa pazza, / col scudo gli va addosso e con
molestati, hanno imparato che quello scacciargli col battere la macchia era di non poco loro
macellaio. e. cecchi, 5-77: col macellaro e l'erbivendolo il nostro stomaco
8-14: co non pensate, femene, col vostro portamento / quant'anem'a sto
mannate a perde- mento? / solo col desiderio, senz'altro toccamento, / pur
[partigiani] con le mani legate col fildiferro e il muso macellato
macellesco 'non ci finisce, e noi col popolo, nel caso, diremmo:
notturna, la macelleria deserta e tutta accesa col bove squartato e appeso ai ganci.
un buon pezzo di carne e, col muso insanguinato e colla 19-113: seguiva tuttavia
a macerare il corpo con astinenze e col portare sopra la carne ignuda, non già
e fanne vendetta macerando colla penitenzia, col digiuno, vigilie e orazioni e discipline.
di calce macerata con l'arena e col marmo, che si pon sovra alle
si pon sovra alle rozze mura o col quale si cuoprono o allisciano per abilitarle
il complesso della materia messa a macerare col liquido in cui venne infusa.
perfetta macerazione dell'alimento, dove mischiasi col veicolo liquido affin di scorrer bene e
deriv. da macer [ia], col suff. -eto \ cfr. rohlfs,
tu vai lungo binari / e scambi col tuo berretto di gallo / isolano. moravia
dette lettere le scrivono nel medesimo modo e col medesimo ordine de'giapponesi sopra foglio molto
dal taschino de'calzoni il coltello, col fodero tutto fradicio, che pareva stato in
[ediz. 1827 (648): col fodero tutto molliccio, che pareva stato
l'altro, grigi come la cenere, col cuoio dentro macero di sudore, intriso
naturale. magni, 6: fui col vescovo a vedere il monastero e le
riporre... gambo di macerone col fiore, avanti ch'esca della sua buccia
nome di niccolò machiavelli (1469-1527), col sufi, -aggine, indicante qualità astratta
nome di niccolò machiavelli (1469-1527), col sufi, dei verbi frequentativi.
di niccolò machiavelli (1469-1527), col suff. -eria indicante qualità astratta, sul
direttorio accusato dallo stesso procedere machiavellico, col quale aveva proceduto il re di prussia
italia. carducci, ii-4-105: consólati col trasporto della capitale in firenze..
fanciullo nella lieta ascesa / passò, col fresco flauto tra le dita, / presso
chiamò il primo papa ed il papato col nome di macigno ben io definì esprimendone
ti giovomo, e il tuo macilento volto col quale ci inclinavi a amarti! b
due altre mosse da un solo animale, col mezzo d'un ingegnoso ed efficace
d'annunzio, v-1-644: partire voleano col ferro la somma dei secoli, tra
quelle, si potrebbe macinare le mulina col vino, e anche si piglierebbe più
gomma. -anche: amalgamare l'oro col mercurio, facendolo fondere nel crogiuolo.
serve ai miniatori ed a infiniti che col pennello si dilettano fare profili e sottilissimi
ed avendolo di questa finezza, si batte col martello in su una ancudine e martelli
questo bisogna aver grandissima discrezione aiutarlo macinare col dimenarlo presto; perché chi lo tenessi
de marchi, iv-214: carliseppe tornò col pensiero al tata. intanto
, 16-i-99: una be / anda fatta col sugo spremuto dalle pere macinate. targioni
potrà ricuperarsi dalle terre del cimento macinate col mercurio. 3. assimilato,
il mugnaio; o come dazio riscosso col sistema della polizza di carico e scarico
esercizio sopra le piastre d'acciaio temprato, col macinatoio d'acciaio, e poi metterlo
se la provvedono [la farina] col noiosissimo lavoro della macinatura del grano fatta
può far notomia di quel frutto, essendo col mallo, col macis e con tutto
quel frutto, essendo col mallo, col macis e con tutto quello apparecchio, con
/ squartò con l'ugna e maciullò col dente, / così che ai corvi non
, xi-43: acri idee maciulla, / col labbro in fuor pesando ogni concetto.
maciullato dalla ruota, che si confondeva col ridere facile, continuo, dei negri scervellati
voce dotta, deriv. da maclura, col suff. chim. -ina che
contea della carolina del nord macon, col suff. miner. -ite.
sorte d'ingiuria, che si faccia col buttare delle corna avanti alle porte o
parti con sterco o con inchiostro e col fare cose simili, si esplica col
col fare cose simili, si esplica col termine o vocabolo generale della macriata.
cuspidi ottuse e corona solcata; omero col tubercolo maggiore disarticolato dalla scapola; secondo
voce dotta, deriv. da macrocito, col suff. medie. -osi, che
quei lunghi trattati della simiglianza del microcosmo col macrocosmo, fatti da'medici e da'
passera dei santi ', / col mattino chiarissimo di giugno / penetrò
il complesso di microrganismi etici nei quali col microscopio sia dato scorgere i medesimi fatti
e un frate fran cescano col saio color macubino. = deriv
= deriv. da macuba, col sufi, aggettivale -ino. màcula
conforto voi che mandiate a prendere accordo col re di francia e, perché possiate
130: un drago pestilenzioso... col suo fiato ogni persona maculava. bibbia
qua mi basta, / e non col tristo essempio di costoro / macular donna
offese, e men già mai / col pensier maculai sue voglie oneste. g.
-violare la verginità; contaminare il corpo col peccato carnale. cavalca, 20-262:
duca d'urbino aveva finita la ferma col re ferdinando ed era in sua libertà
di madeira (o madera), col sufi, miner. -ite.
(ed è talvolta identificato senz'altro col ricamo inglese: cfr. inglese,
lo accoglie lo sguardo che ignora, / col bacio che sa, ma perdona.
. pulci, 25-331: incendula, col gufo combattendo, / vince il dì
rigogliose forme delineate nel leggiero vestimento, col fresco e fiorente volto ancor madido,
fresco e fiorente volto ancor madido, col seno a metà discoperto che aveva candidi
fortemente segnati, si dette un colpetto col ventaglio chiuso sui denti d'oro:
vanno a fare alle madonne, e vanno col cembalo a pigliare gli omini, e
virtù furiosamente angelica / ha scacciato col guanto i madonnari / pellegrini, cibele e
. pananti, i-297: quei col pane e col vin fece ritorno; /
pananti, i-297: quei col pane e col vin fece ritorno; / ma se
era stato possibile farceli entrare, neanche col criterio di prendere i giovanini.
rispetto e di distacco, in confronto col più affettuoso mamma). -anche con riferimento
autorità della regina madre, che col mezo de ministri creature sue dirigea la monarchia
a pelagia]: segnati, figliuola, col segno della croce. 2
qua, che la nostra prima madre col pome vietato ruppe il digiuno, niuno in
bisognano per la medaglia, si temprano col fuoco ed in sul conio dell'acciaio stemperato
scorge [foro], e di più col lavar difficilmente casca in fondo, e
messa anche di panni. -succhiare qualcosa col latte della madre: apprenderla sin dalla
di sensi e di pensieri, / col dolore incantato come un dente.
polvere impalpabile, pigliandola in un cucchiaio col veicolo di un poco di acqua. martello
madreperlacei, mica con l'oro o col platino! borgese, 1-15: non
i pori acquiferi o la piastra madreporica col canale circolare del sistema ambulacrale o acquifero
hanno fatto una sottospecie di calce carbonata col nome di * madreporite '. essa è
, solleva e innalza la madre insieme col peso, che ad essa fosse appiccato.
. = denom. da madrigale1, col suff. frequentativo. madrigalésco,
donna che funge da testimone, insieme col padrino, nella celebrazione del battesimo e
pace, e che aveva durato fatica assai col papa, con lo imperadore e col
col papa, con lo imperadore e col re di francia, perché le cose
granduca la possi mandare a quella corte col corriero ch'ispedirà. viviani, vii-348:
/ forse l'amicizia? qual col celeste tonante / traili celicoli suprema
, con la magnificenzia de la liberalità e col grido de la fama, volete anco
e con ben altre infiammare, che col solo ed anche snervatello amoruccio. de
vergine colta frontalmente, seduta in trono col bambino in grembo, spesso attorniata da
), denom. da maestà col sufi, -izzare sul modello di verbi incoativi
. cesarotti, 1-ii-146: per te col dardo / uccisi un cervo maestoso; avea
villa con la soavità de'suoi discorsi e col maestoso del suo aspetto...
... non dubito che non avessimo col tempo delle donne repubblicane. de amicis
, 740: cercò... aiutarsi col lavoro dei merli nei quali le donzelle
maestra del sapone una notte, e col dito gli rimena con detta maestra, e
e 'l trinchetto e voltare il bordo col renderci obedienza. d'annunzio, v-3-466
negli occhi, le mie maestrine / col bel parasolino, vestite di chiaro.
= denom. da maestrale2, col sufi, dei verbi frequentativi.
i-455: gli artigiani e le maestranze marciano col treno dell'artiglieria come da noi.
mio parere, con la prestezza e col valore di molte maistranze, non si tagliava
. procurano di purgare le loro fabbriche col licenziare i più cattivi ed immorigerati.
balducci pegolotti, i-93: per maestratico col costo de'lavoranti in somma da fiorini
. = deriv. da maestro1, col sufi, -atico che indica dignità
. = deriv. da maestrato, col sufi, -ura di signif. astratto
: le cotidiane osservazioni della bussola, col giusto numero de'gradi contati luogo per
, v-1-271: il telaio della bulli col suo rumore arcaico, coi suoi panconi,
avviene che con lui urtare ti convegna col petto del tuo cavallo, guarda bene che
del tuo cavallo, guarda bene che col petto del suo non si scontri, se
le vie in iscambio della figliuola a giacer col conte maestreper le quali può mandare all'
ch'è figurato in vostra cera. col mio vago ed innamorato cuore. bandello,
se altra mai fra le moderne, col disciplinare essa lingua a gusto e maestria
: a maestria s'ingegna, / combattendo col tor, romper le corna, /
un fracasso con le spalle, que'col menare e io col parare paremo quaranta paia
spalle, que'col menare e io col parare paremo quaranta paia di mastri di
, / ch'uom ch'è truante col diavol s'afferra. m. villani,
la sua terra / ancor fa onor col suo dir strano e bello. boiardo
fa in molte maniere, e massimamente col vetro, con lo smalto e con certa
/ dar le sentenzie false, o che col tòsco / mastro battista mescole il veratro
pagan ha suo camin tenuto: / col brando in man a ferir non s'è
ch'egli abbia altre cose da negoziare col re, e molto più con altri personaggi
.. informasse. tasso, i-215: col maestro del sacro palazzo non ho ancora
debito stantio, / e qui l'accomodò col gran maestro. carducci, iii-15-242:
freddi, spessi, sicuri, e dati col riposo solenne e leggiadro di schermidore maestro
sforza, / e come can maestro col cervietto, / si tenne in su la
governava [il destriero] / e col piè a tempo il fa parer un
provincia. cennini, 33: va'col detto pennello tratteggiando l'andare delle pieghe
un intoppo insormontabile, / prima che col suo fischio / mefistofelico / lo azzannasse la
quando si voglia rettificare li campioni subalterni col campione maestro, ovvero collo stesso paragonare
3-64: così da vero il fanno col mare di settentrione i tre venti che muovono
è vento di maestro; / arriva col canestro dei profumi, / ombra che sa
e quando non ne ha la forza, col mezzo di altri del medesimo sentire di
. da mafra, città del portogallo, col sufi, miner. -ite.
gioberti, 4-1 io: senza fare col mahavanso dell'idioma magadino o palico 4
coi loro vezzi, coi sorrisi e col ventaglio. foscolo, xv-56: non si
lavoro. forteguerri, ii-180: staran col frate piangenti e dimesse; / e
e'loro soperchi, i peccatori dovrebbono venire col capo coperto, col viso turato,
peccatori dovrebbono venire col capo coperto, col viso turato, con gli occhi lagrimosi.
montagna, / e spaventa ciascun sol col suo fisco, / e con la vista
: [il basilischi] spaventava la gente col fischio / e con la vista il
di poca vita. nievo, 503: col mio temperamento non si può voler bene
in contrario. salvini, 6-133: col segno di luogo scorretto abbiam marchiato l'
zone montagnose ed è usato per innesti col ciliegio, a causa della resistenza e
pien di rabbia e furia, / col branco sanguinoso in man si scaglia, /
. = deriv. da magazzino1, col sufi, -erìa, di valore collettivo.
chiave della polveriera al magazziniere, che col ferro alla gola confessa averla confidata alla
la terra al principio delle piogge e col migliorare della stagione si rimette di nuovo
di poter comperar da'cittadini i vini nostrali col supplemento della gabella. 2
. ferd. martini, 1-i-20: conversazione col comandante intorno alla necessità di provvedere di
di che eravate magazzino, quando stando col signor giovanni de medici a reggio,
per qualche similitudine che ha quell'escremento col colore della mostarda. 12
= deriv. da maggio1, col sufi, -engo, che indica appartenenza;
[bachi] trevoltini, e all'impedire col diaccio la nascita de'bachi maggesi,
mettere el fuoco dello spirito santo, col quale, ardendo le male cupidità,
bocchelli, 15-55: ascoltavano volentieri, col bicchiere in mano, le narrazioni dei
ma nel commensurar di nostri gaggi / col merto è parte di nostra letizia, /
alla base, tomentosa, odorosa, col fusto eretto che raggiunge i is
per cento dei suffragi. -a maggioranza: col voto favorevole della maggioranza. -maggioranza
dinanzi alla forza, libidinosa di fornicare col buon successo, caccia via a calci il
si può scambiare la salda volontà pubblica col parere mutabile e non sempre assai librato
avere una maggioranza parlamentare e mantenerla aderente col vischio dei più inconfessabili copromessi, ecco
amministratore delle finanze pubbliche e (insieme col re e, in seguito, in
], 5-55: la quale aria col caldo s'aggiugne al foco di natura caldo
foco di natura caldo e secco, col qual secco egli si rappicca con la terra
levandosi ella del letto al meno insieme col sole e non consumando la maggior parte
, ed un mantello foderato di vaio col tassello sopra,... e le
valor del ciel lo mondo imprenta / e col suo lume il tempo ne misura,
varchi, 18-1-166: la signoria insieme col gonfaloniere di giustizia, i sedici e
, 913: la fama s'aggrandisce col caminare, percioché quanto più si dilunga dalle
niente l'ardore, anzi il suo amore col disio insiemi in maior fiamme ne accrebbe
noiosa inesorabile e superba, / amor col rimembrar sol mi mantene. -più
il mezzo termine di nominare il conte col nomedi colonnello maggiore o maestro di campo
, e che sino ha incominciato i pezzi col minore o col maggiore, a norma
ha incominciato i pezzi col minore o col maggiore, a norma de'miei. tommaseo
, nel quale sono i trionfi segnati col numero,, è dire quanto alcuno poteva
costantinopoli indegnato / era il figliuol, col padre imperadore, / perch'egli amava
alcune mosche. e lucia, curva col maggiorino sul primo tomo dell'* omo selvatico
ove il maggior s'abbraccia, / col capo nudo e col ginocchio chino.
s'abbraccia, / col capo nudo e col ginocchio chino. cellini, 807:
come si suol fare nelle navi armate col maggior di bocca dell'istessa maniera. dizionario
addolcire gli animi, col portar il tempo avanti sino alla maiorità del
vinificare con un tipo solo di uva, col sangiovese grosso, che in ogni caso
panzini, iii-74: io ero rimasto col capo rigorosamente scoperto, con molta ammirazione
essere li privi, / tornandoli, col chimico lavoro, / a lo stato
? = deriv. da magico1, col sufi, del part. pres. della
x-2-101: venne a trovarmi arturo reghini col quale fui molto legato nella mia gioventù.
iacopone, 52-16: levose l'idolàtria col suo pessimo errore: / puse en
alme a'corpi e darle altrui, / col dir pien d'intelletti dolci ed alti
spade / che per diverse strade / verrà col popol d'asia empio e disposto /
giorno, se ne tornò romuoldo, col suo fervoroso discepolo, alla ritiratezza della
beato brazo / che dir soleva insembre col patrone. bembo, 10-vi-267: da
annunzio, iv-2-834: quel giorno s'intrattenne col pri- scianese, sotto gli allori,
il popolo dell'anime fàtte tute insieme col mondo e spinte da un innato desio
sono costituite [le scienze sperimentali] appunto col purificarsi dal magismo, e perciò le
femina la più pessima che formar si potesse col doppio magistero de'bonzi e de'diavoli
, 98: tornava poi verso fratta col capo nelle nuvole, contemplando i bei colori
ferro con forza di calamita la detta arca col suo corpo sta sospesa in aria sanza
serve e ladre. siri, iii-37: col magisterio... del sacro palazzo
agente. redi 16-ix-26: quel lavoro col quale dal chimici si manipolano i magisteri
anticamente allo zolfo precipitato da una dissoluzione col mezzo d'un acido o di qualunque
di qualcuno: per opera sua, col suo intervento. morando, 481:
66: suo padre gli mise nome leone col magi- stico fine di farne un uomo
d'un fatto o d'un autore, col solo capitale di quello che avranno veduto
capace. periodici popolari, ii-485: col desiderio d'istruire il contadino si pensò alle
maestri ', perché l'altro titolo, col parer vanto, suona scherno. *
il signor gabriello era nella camera contigua col mes- saggiero di sua maestà imperiale reale
dove era stato collocato, e portato col seguito di tutti i magistrati e oficiali della
dal giudizio. de luca, i-j-i-ioo: col presupposto dell'istessa distinzione, di giurisdizione
, si contentò di assister la patria col solo titolo di podestà che fece da
stabiliscano... una magistratura suprema col titolo di areopago; si organizzi a termini
= deriv. da magistro, col sufi, dimin. -olo (dal lat
molto grandi ed una testiera d'acciaio, col collo tutto coperto di minutissima maglia.
lxxxvi- 174: la tua spada col taglio d'antonico / m'ha rotto sì
, che si fa co'ferri o col telaio, per formar camiciuole, calze
, 20-51: si presentò sulla spiaggia col suo costume nuovo... una
tutta essendo in libido disposta, / col suo fìgliuol congiunse queste maglie, /
bresciani, 6-x-330: la marchesa venia col suo tomuna mappa da altare, che
non farebbe cinque omini; e stanno col capo basso basso, e col dietro stano
stanno col capo basso basso, e col dietro stano alti. chi fa la
ed angolare, in guisa da foderarlo tutto col ferro di siffatte capocchie. ritrovato meschino
delle tavole del fasciame d'una nave col quale si ricuoprono di chiodi a testa larga
buono perché la carabina era stata caricata col magliétto, ma nei seguenti colpi perdevano
assottiglia [la carta del papiro] poi col martello e dinuovo si rifrega con la
; e poi da capo si distende col maglio. d. bartoli, 2-2-431:
pestare le fave a una a una col maglio canterellando una nenia, come soleva
monti, x-3-118: la crudel necessità col maglio / vien presto a minacciar l'
un giuoco d'esercizio che si faceva col dare col maglio a una palla di legno
d'esercizio che si faceva col dare col maglio a una palla di legno, posta
coraggio delle solitudini polari. -fare col maglio, adoperare il maglio: comportarsi
/ ma veggo ben sì come e'fa col magghio. gr azzini, 4-128:
ti so dire che egli hanno fatto col maglio. crusca, i impress. [
: diciamo in proverbio: 'far col maglio ', che è fare il peggio
su la testa a'buoi 0 tori col maglio. -fare al maglio:
3. locuz. in maglione, col maglione: indossando questo indumento.
bicicletta, una domenica mattina, lui col maglione dalla chiusura lampo e i mocassini
caccio i co 'l lin maglioso e col fedel segugio. = deriv. da
dal roman. magnà 'mangiare ', col sufi, spreg. -accia-, la
palmo di terreno più avanti che, col ritirarsi indietro poche braccia, allungare la
magnanimo e sino allora invincibile che contrasta col terrore della religione piantatasi nell'anima sua
, primo ferrando, / per cui vertù col fato ebbe amicizia. ariosto, 13-59
: smentiscono la debolezza rinfacciata al sesso col mostrarsi incontro a'tormenti magnanime, le
e per levarsi avvampa, / e col ferrato piè non è mai stanco /
messo mano / a lavorar di chiave col magnano. dossi, iii-240: -ma una
soli che colla bolgia andavano in volta col volto tinto di nero, e con
. cominciarono le femmine a chiamar costoro col nome suddetto per far paura ai loro fanciulli
= deriv. da magnare, col signif. di * corrodere '.
salendo poi [i pazzi], col volgere del tempo, ad una eccessiva
due soli giorni in quella casa solitaria, col marito e con pochi servi. aveva
[s. v.]: col nome di 'magnesia nera 'si designò
= deriv. da magnesio1, col sufi. chim. -ico, che indica
in acqua, impiegato in medicina (col nome di sale amaro o sale inglese)
; al sole soppe riscono col magnesio, ma all'arte non c'è
puro, come magnesite, sia combinato col carbonato di calcio, come dolomite,
alcalini; è adoperata in farmacia (col nome di magnesia alba) e per
, deriv. da magnesio] 1, col sufi, -ite che indica un minerale
ne sieno staccate, operi nello stesso modo col quale opera la calamita nel tirare il
magnete. abriani, 1-27: segui col pensier tua luce diva, / qual
, giusta il parere del gassendo, col mezzo della forza magnetica tira a sé
una luce d'eternità, scoprendolo intero col brivido magnetico dell'introspezione.
mi ero... coricato e riandavo col pensiero, già ondeggiante nell'atmosfera magnetica
della magia, e si trastullano vergognosamente col magnetismo, con lo spiritismo, con
... che illustrerà le scene col fulgor del suo vivacissimo spirto, che attrarrà
vivacissimo spirto, che attrarrà le grazie col magnetismo del suo virtuosissimo merito. garibaldi
alla punta de'baffi si aduna, / col fluido d'eleganza, il magnetismo e
= deriv. da magnete] 1, col suff. miner. -ite-, cfr.
= deriv. da magnetite], col suff. miner. -ite.
. m. -ci). registrato col magnetofono. bocchelli, 20-254:
. da magnet [ic] o, col sufi, -one, che in fisica
che mai; e sono anche partito col cuore in tempesta. balbo, i-52
ho però deliberato augumentare la mia nazione col contrappormi a coloro che innalzano e magnificano
, d'un due dita, piaggiò col magnificar tatto la maestà del giudizio.
sticae ', per magnificarla ed ingrandirla col nome greco. ghislanzoni, 18-96:
fatto lei. guicciardini, iii-257: col correggere e medicare i costumi trascorsi,
era poca, i cittadini aver fatto col poco; or ch'ell'è magna,
luca, i, 46-55); inizia col verso magnificat anima mea dominum * l'
mantiene li pensieri in alto, insieme col magnificato cuore se induce dalla parte inferiore
'n sul nostro riguardo, patteggiando / col nimico, a suo prò, salvo
ringraziarvi -e v'ho già ringraziato molto col core -pel troppo magnifico gilè che avete voluto
giacomo, ii-798: finalmente, e col magnifico dipinto che rappresenta un gruppo d'alberi
ricchezze che egli non si ha procacciate col sudore della fronte. carducci, iii-12-318:
dalle cose note all'incognite: però col grano raddoppiato misuriamo tutti i pesi, col
col grano raddoppiato misuriamo tutti i pesi, col dito e palmo le magnitudini, perché
era poca, i cittadini aver fatto col poco; or ch'ell'è magna
che più il disia, / lo rapirà col magno uccel di giove. c.
ben valevan più di sette rome / col trionfale e magno fornimento. s. caterina
. = deriv. da magnolia, col sufi. chim. -ina, che indica
incantatore, / né teco vo'né col demonio rio / mettere in compromesso il mio
riverenza e si rincamminò attraverso il cortile col suo passo campagnolo: più maghetto che mai
d'or nell'orto moro: / così col tuo s'unisce aureo tesoro / d'
= deriv. da magro, col suff. -ato (nella venezia -edo,
= deriv. da magro, col suff. -eria, proprio dei nomi
= deriv. da magra, col suff. dimin. dial. -età.
questa folla, sangue e carne; guadagnato col lavoro onesto e fortunato oppure rubato con
terreni] si rimedia con la marga e col letame. targioni tozzetti, 12-7-484:
= deriv. da magro, col doppio sufi, dimin. -iccio e -olo
. bellincioni, 1-42: e1 pellican col proprio becco / si cava e dà a'
breve ricchezza che se ne va col vento, ed indi a poco affliggermi mangiando
16-77: v'incontrate in certe osteriole col portichetto davanti e un piccolo giardino che
la fede catolica, predicate e confermate col sangue e testimonio di tanti gloriosi martiri
ho già fatte le mie scuse, col dire che non me n'intendo »,
di mendicare magre scuse per il concordato col nazismo. 15. che manca di
erbe e le paste s'accordan bene col latte. foscolo, xvi-550: io,
che l'ingegnere è cugino in sesto grado col maharayalo del travancore, razza lunare,
coprì mai d'ombra, o disegnò col piede. boccaccio, dee., 4-6
abbreviamente così detta, e ponsi più spesso col 'sì 'e col 4 no
più spesso col 'sì 'e col 4 no 'che con altro, più
quattro colline appena ci separano e finiamo col vederci una volta ogni morte di vescovo
questo 'non 'non faceva presa col 'mai ', tanto di farne una
assoluta e definitiva (specialmente in rapporto col tempo futuro). ritmo cassinese,
guadagnoli, ii-239: dico al pizzicami che col maiale / insacchi nel salame un pezzo
. = denom. da maiale, col sufi, frequent. maialerìa, sf
convallaria] maialis 'mughetto ', col sufi. chim. -ina, che indica
cotesto. egli poi l'ha assecondata col suo favoloso maialismo (non saprei qualificare
. e. gadda, 6-149: tiratigli col più soave spago di bocca da una
per tornarci avale / co'suon grossi e col maio. buonarroti il giovane, 10-926
veder potevi ancor tornato paio, / flaminio col gran console camillo, / che d'
protende / sull'umida donca non porta / col palpito dei motori / che gemiti d'
altre terre. cardxtcci, iii-22-163: col finir del secolo xvi cominciò lo scadimento del
compilatore nuota in un mar di contentezza col suo 'maiz '. intanto noi vogliam
il maiz dal frumento facendoli volare entrambi col ventilabro, e giovandosi del fatto che il
mescola molto il mais, non solo col grano, ma con le segale e con
fare... una raccolta di frammenti col suo titoletto in maiuscolette innanzi a ciascuno
. = deriv. da maiuscolo, col sufi. -ato, del part. pass
sembra quello d'una edizione aldina, col nome in maiuscolétto. = dimin
nel mondo. nievo, 3-162: col solo suo talentuzzo, conquista l'amicizia,
sentenza e pena giuridica e che arieggia col 'malesardo 'de'milanesi e dei
canonici boni viri, capitulum mala bestia, col medesimo signif. riferito al mondo ecclesiastico
, / qual d'agria molochia maturativa / col lui carneo colore e molochino / di
1-ii-6: né pensar già ch'io ancor col malaccorto / volgo de'sciocchi amanti erri
famiglia malachidi, comprendente insetti carnivori col corpo oblungo; alcune specie (come
senza vertebre a sangue bianco, col corpo diviso in segmenti più o meno nume
luca, 1-15-1-285: nelle robbe mobili, col presupposto che non apparisca della mala fede
ricevette; quella [roma], col far franchigia a fuorausciti e a genti di
[il nemico] alla nostra perdita col mezzo di donne di mal affare, che
so » io dissi calmo, ma col viso di nuovo in fiamme. « che
sulle casematte mentre noi facevamo un brindisi col malaga alla fortuna di bonaparte e alla
d'amore e di nozze; ma col mio aiuto e con quello di spiro le
, i-15: per quanto la lotta col destino sia sempre ineguale, essa riesce meno
voi, voglio che questo si mitighi col giogo soave del figliuolo di dio.
ha malagevolezza tale che colla sofferenza e col consiglio dall'uom savio superar non si
zombare o dai radi cuiussi del giardiniere col terzomo, mi faceva quel giorno l'effetto
si facevano rosse e si coprivano il viso col grembiule. voltavano le spalle al padrone
nudi, / incolta, rozza e col pianto sul viso, / vestita malamente.
, senza mobilie, senza cortine, col pavimento di assicelle sconnesse, e il
fatto un gran fracasso col signor residente di venezia in milano,
coi malandrini: ciascuno si trova bene col proprio simile. berni, 27-24 (
andaro, / perché i ladri stan ben col malandrino. 6.
modi e trattato ch'assambei aveva fatto col re di trabisonda, e di ciò avutone
fuggisse il malanno, / sempre cenpando col capo: e vogarono quelli di forza.
soldato vuol dire mangiar una buona minestra col lardo, e fumare degli ottimi cigarri alle
, che nuli'altro sanno fare, col loro malanno, se non un sonetto
, di malaugurio o come imprecazione (col malanno', andare, essere col malanno
(col malanno', andare, essere col malanno, col malanno che dio ti dia
, andare, essere col malanno, col malanno che dio ti dia, dio ti
da me ti parte, e va'via col malanno. sercambi, 1-i-170: prete
1-7: rispose sor ceccon: sia col malanno! / perché non dite voi l'
'l tuo? ». « no, col tuo malanno ». caro, 12-ii-81
non vuoi esser mio campione, va col malanno che dio ti dia. s.
danar che la congiunga / il fabbro col malan che il ciel gli dia. cesari
ciel gli dia. cesari, i-573: col malanno possa essere egli mai; se
n. 21. -cercare il malanno col fuscellino: procurarsi fastidi, andarsi a
, 1-123: tu che cerchi il malan col fuscellino, / non ti lasciar fuggir
dolce, 8-13: potrei di leggero col troppo fidarmi inciampare in qualche errore,
suo, non chiamava quella taverna che col nome della malanòtte. idem, pr.
! = deriv. da male2, col sufi, -anza, proprio dei concetti
ma e'si malò, né potendo, col governo di molti mesi rimettersi in salute
i-5-41: quando furono partiti, rimasosi col cavaliere solo, il quale tra sé
: anche qui [a fano], col palazzo malatestiano, ha lasciato un'impronta
dì egli aveva questo messer giovanni lasciato col prete della villa nella chiesa della villa di
= deriv. da malato1, col sufi, -iccio (cfr. rohlfs,
malato, da un luogo dove era col suo cardinale. g. m cecchi,
, ero lontano, / a messina; col tifo. d'annunzio, iv-1-475:
, / ma sfalza e sfelza e sfilza col ferrucco / che più che lonza lenza
e periti nella ragion del vivere mostreranno col raccontare gl'incommodi sequiti agli altri simili
villani, 4-47: si ragunarono in pisa col palletta assai della setta de'matraversi,
esempio, prima di abbandonare la casa col dare una buona lezione a questo malcreato.
queste noci, benché chiamate ancor esse col nome generico di cocchi, vengono distinte
cosa che il cuore del corpo nostro, col suo continuo movimento agitando il sangue a
potesse ammaliare e nuocere ad un'altra col solo sguardo. verga, 4-77- bisognerebbe
e se le mangiano innanzi di dividerle col padrone. = cfr. maldòcchio1
villaggio di maldon, in australia, col sufi, miner. -ite; cfr.
le voglie tue sì male intese / satisfarrò col corpo che arde ognora / da quello
cagioni, in due parole si sbriga col dame la colpa al caso.
la pratica, / la quale hai col vicino nostro fazio, / non mi par
, 16-m: è giunta la spada / col pasturale; e l'un e l'
romeno splendidamente vestito e bene in ordine col cavallo mal in assetto e tanto magro
il corpo. montano, 1-260: finii col rinunziare ai domini che non erano più
della chiesa, ciò si suole praticare col voto della sacra congregazione dei vescovi.
a sentire di dover andare alla guerra col salario di dodici legnate. - la preser
male appo dio e al mondo che col vizio della 'nvidia e della superbia e
appieno / farmi tu puoi, se col mio mal ti appago. botta, 5-504
cattivi in tanto che si fanno immunde che col suo fiato maculano li fantolini: e
fa'pillole di levamento di formento, col quale si fa levare il pane,
una goccia di latte. si medicano col condurle ogni giorno al pascolo quando la
: 'mal del verme ': nome col quale il volgo indica il farcino.
: i mali di opinione si guariscono col disprezzo e coll'obblio. -rappresaglia
, partitosi dalle folte campagne del trevigiano col mal del quattrino nel fegato, devii
pianura che costeggia 11 tagliamento, subito col desiderio ritorna alle negre arature di oderzo
il ben servito del mio cerimonierato, col male, il malanno e l'uscio
avrà detto, accennando qua e là col dito. • -non fare male
è del 1589 una vergine in trono col divino infante e due santi, che veneravasi
/... lascerà la pelle ornai col vezzo, / e non è peggior
la casa? - alla casa si ripara col dire: 10 la rassetterò, a'
un di loro una simil voglia, col molto commendarlo, d'aver 11 cane
so che que'popolani l'avevano maledettamente col papa. 4. in modo estremamente
= deriv. da maledetto, col sufi, -ismo, che indica
si reputi levato, andarà in chiesa col cardinale di gioiosa e si farà alcuna cerimonia
dar bon esempio... e col collo torto e gli occhi bassi, spargendo
febrile in un ramo / di noce. col suo maledetto / stridire egli dice:
impronta e maledica lingua de'gentili restò col testimonio de gli occhi confusa. g.
senza prendervi parte con la mente o col cuore, ma anche senza maledire nessuno.
impegni fissi nella vita, si finisce col maledirli, bisogna essere liberi, padroni della
di dio: hai tu maladetto dante col vecchio nestore? c'è a scommettere
! dio ti creò uomo, ti nobilitò col dono della ragione e della favella,
mangiando: masticava con rumore, beveva col boccone in bocca, faceva schioccare le
da una vecchia, introdottasi in casa col pretesto di domandar l'elemosina.
mangiato e condito i dì neri / col cuffion del notaio del malefizio. bandi
nome bar jesu, lo quale era col proconsolo, cioè sergio paolo, uomo
con la vostra malefica, colpevole ironia, col vostro scellerato cinismo? moravia, xi-80
, 3-157: agivo per malefica intercessione, col demonio alle mie spalle.
il giovane, 9-179: mi riuscì addolcir col guscio stesso / anche, e col
col guscio stesso / anche, e col mallo, pur le noci dure / e
il poeta marito della zaira s'adoperava col badile e il rastrello attorno alla casetta
stato, e quando li avrò messi col naso sul malfatto, se n'accorgeranno,
si fa quando per tale arte, col favore del diavolo, alcuna persona,.
toglierle [alla monarchia piemontese], col farla parere provocatrice, la simpatia dubbia,
, cui ora avversitade uccide, / col felice commuta, e lui sot- tiglia
, ii-301: [mario molza] col dito mostrando le sue piaghe, con alta
sui monti, dove i pastori stanno col bestiame nei mesi di giugno, luglio
foss'anco stradisciato, / ingemmato / o col malgama indorato. p. neri,
. imbriani, 4-352: l'unióne col piemonte era una tal necessità,
= deriv. da malga, col sufi, -aro, proprio di mestieri
trovate la madre vecchia e la moglie col corpo grande e sei figliuoli, sole
amore s'adempia in un certo modo col mal d'occhio, incantesimi e malìe.
. màlus * malvagio, cattivo ', col sufi. -ìa, che dà l'
= deriv. da malia, col suff. -ardo, che introduce una
. = deriv. da maliardo2, col suff. - [u \ olo,
. = deriv. da malia, col suff. peggior. -astro-, cfr.
medicina come astrin gente, col nome di 'malicorio = voce
. di maledico (v.), col sufi, dimin. -0 /
su ne drizza sanza prego, / e col suo lume se medesmo cela. /
la mia pazzia, certo è stato col drizzare, dopo la mia fuga, il
iii-205: il cavaliere e lei / scorrean col guardo, e poi ristrette insieme /
causa, venivano da loro battezati col nome di malignanti. lubrano,
. = deriv. da maligno, col sufi, -anza, proprio degli astratti
non v'è da stupire / se col vice-zampier colà venia. guadagnali, 1-ii-372
/ nequizia e quanto mio benigno riso / col vostro malignar ha fatto giostra? piccolomini
cittadella per noi, aremo potuto, tra col favore dell'altra parte e con le
, 2-i-569: impudente trasone, che attenti col tuo rio veleno corrompere e malignare l'
, [la suocera] aveva incominciato col detestare la giovanissima sposa. boine,
stara'in pace, che io ti batterò col bastone della badessa mia, sicché tu
s'era sorpreso con vergogna a sollecitare col desiderio la morte di una persona cara
annunziando che le cose andranno a finire col precipizio. fogazzaro, 5-113: il falco
cibi preciosi, che sapevano esser lusinghieri col palato, senza esser maligni con la
più silvestro / si fa 'l terren col mal seme e non cólto, / quan-
speranza]: / ond'io presi col suon color d'un cigno. boccaccio,
di mano allo scudo della fede, col quale possiate estinguere tutti gli infocati dardi del
genere di uccelli pas- seriformi neri, col petto e parte della testa rossi,
che son stato e sono per girare col cervello. galileo, 1-1-179: queste cose
, 10 svanire delle passioni che insieme col dolore apportano non so qual voluttuoso tepore
che mediocre, di complessione melanconica mista col sanguigno. bruno, 3-1057: il corpo
spiriti e l'adustion de gli umori col diseccamento dell'umido; sì che agevolmente
a me sottoposto vita rea, / col soffiar tuo malinconoso e rio?
male in gambe tornano al paese / col viso asciutto e poco lieto in vita.
altro dì, io malingambe, accapigliato col pastore di pecore che mi ha mezzo accoppato
maestà la chiamò in corte, per fomentar col suo spirito pronto e ingegnoso i partiti
sapere; / non vo'mangiar più col capo nel sacco, / vo'almen sapere
ad intervenirgli; sì come di poter col corpo sopra le spalle di scannadìo venire alle
soavi; e l'acqua vi traspariva col fulgore della madreperla. quel fulgore immobile e
: di sue malizie / memore ulisse, col tallon gli sferra / al ginocchio di
la scalinata abiti i quali si confondono col tono delle mura, avesse adoperata qualche
, non così. me lo devi dire col cuore. ecco, così come te
amo... -ma non lo disse col cuore, piuttosto con malizia e civetteria
care mamme, non temete che / offenda col mio dir la pudicizia, / o
senza la minima ombra di malizia, proprio col candore d'un bambino, rispose:
. -malizia mai non caccia malizia: col male non si ripara il male né
instituzione cristiana, l'avrebbero maliziato, col tempo, se non si sterpavano.
. = deriv. da malizia, col suff. astratto e collettivo -eria (
, perfidamente; con animo malvagio; col desiderio e il proposito di recare danno
intendimento con prieghi, io l'avrò col fuoco, e pel vigore della legge mi
ii-123: don ugo di moncada insieme col cardinale pompeo colonna, entrando improvvisamente in
questo particolare esser più malizioso di voi col cavarvi a forza di bocca quello che
giorgia à intuito: è stata sempre maliziosa col suo sorriso di sfinge. e.
la vita dà, ingannato / lui col vestir malizioso e fallace, / nel
femina, con sua falsa loquela / e col malizioso pianto suo deroto: / o
questo falso e antico serpente, / che col suo tosco ogni animo rimuove.
malladra (1868- 1945), col suff. miner. -ite.
. mallard (1833-1894), col suff. miner. -ite.
dire che può essere foggiato in lamine col 4 maglio '(latino 4 màl-
dal lat. tardo malledre 4 lavorare col martello '(mallèus).
per cui un metallo può esser lavorato col martello, e per la seconda quella
la trafila o stendersi in fogli sottili col laminatoio. 2. figur.
, sm. ant. operaio che lavora col martello i metalli; fabbro ferraio.
contro dell'oro... 10 col filosofo l'ho per un mallevadore di tutti
perdonai, cioè promessi di non perseguitarlo col governatore, volendo da lui pace e
propria sicurtà. manzoni, v-3-232: col più vivo dispiacere, mi trovo costretto
vorrei che quanto all'ultima risoluzione andassi col calzare del piombo, che dell'animo
ferd. martini, 1-i-74: finisce col chiedermi permissione di andare in egitto.
affetta, / come si parte una noce col mallo. leonardo, 2-43: se
domenichi [plinio], 15-22: col mallo di esse noci si fanno rossigni
, / sì che la noce divise col mallo. nomi, 12-79: saltella per
4. locuz. -mangiare le noci col mallo: adattarsi a compiere un'azione
, / che per mangiarsi le noci col mallo / riesce una vivanda senza sale.
, v-57: 4 mangiar le noci col mallo 'si dice di quegli che
mangiare in una casa neppure le noci col mallo: provare un'invincibile ripugnanza per
me ne gioverei di mangiare una noce col mallo (tanto è sudicia, che il
. bianciardi, 4-150: mi svegliò col telefono una segretarietta. chiedeva con voce
solo calice di tre sepali, e col frutto a capsola quasi rotonda di sei
si facevano largo con gli spintoni e col calcio dello schioppo. calandra, 321:
sia sottile [la vite] che col pennato si possa in due o tre colpi
malmenassero quei pregevoli frammenti [etruschi] col racconciarli goffamente. 5. figur.
1-4-296: in polvere avrei voluto ridurre col semplice mio furibondo... sguardo gli
il tuo malnato stelo, / mentre col verdeggiante ombroso velo / il mio bel sol
sensualità. masuccio, 246: un dì col suo male limato idiome [il moro
1-146: testardo, lo guardai allontanarsi col suo passo di giramondo... per
più silvestro / si fa 'l terren col mal seme e non còlto, /
l'acqua dei pozzi, propagò le malattie col malocchio. pascoli, i-45: sbirciare
di etile: liquido incolore che reagisce col sodio e viene usato nella preparazione di
deriv. da malon [icó], col sufi. chim. -aio, che indica
qual d'agria molochia maturativa / col lui carneo colore e maiochino /
, 1-i-537: comandano quei vigliacchi, col loro papa della malora. bonsanti,
: partimmi innella mia malora, insieme col signiore ippolito gonzaga. brusoni, 5-36
la sera a la mattina / questionar vuol col dottore, / che il giulebbe è
anche genova con una lunga quarantena finì col fine dell'anno i suoi malori contagiosi,
, conosco l'amare bagattelle che ella fa col lupo cerviere, animai da lei fatto
debito, ma paiavi toccar il ciel col dito, se da una mala paga,
: mia madre è una donna di scarsa col tura ma di una grandissima
dette in malsania e non potè più col primiero vigore applicare. = deriv.
, viii-2-190: per ogni parte del corpo col sangue corrotto trasportati, [gli umori
catastrofe di sédan: quella instituzione boccheggiava col cesare malsano... anch'egli [
.. io mi sentivo in bastevole concordia col mio più fiero nemico e padrone.
= deriv. da malto1, col sufi, chimico -asi, che indica