di studente a mangiar le insalatine condite col sapido suo olio casalingo.
testamento che il sacrificio gli si facesse sempre col sale, c dare ad intendere la
ci somministri un capo attivo di comercio col mezzo della insalazióne. = deriv
denom. da saldo (v.) col pref. in-con valore illativo.
sorelle stiratrici, di quelle che insaldavano col turchinetto, senza insegnar nulla, tenevano
denom. da salda (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da salino (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da saliva (v.) col pref. in-con valore illa
denom. da salnitro (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da salso (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da salsiccia (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da salvia (v.) col pref. in-con valore illativo.
egoistici... sanzionano e marchiano col bollo della legge la prostituzione. landolfi
da sanese (var. di senese) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sangue (v.) col pref. in-con valore illativo.
sep., 76: forse tossa / col mozzo capo gl'insanguinava il ladro /
volgar., 2-3: purghinsi le pustole col vino, o vero con l'orina
denom. da sangue (v.) col pref. in-con valore illativo.
sta la fiera tesìfone succinta, / col braccio ignudo, insanguinata e torva.
più cruda e dispietata guerra, / col collo e il petto insanguinato e molle,
riempiti a trabocco. -dipinto violentemente col rossetto (le labbra).
. foscolo, vii-14: la consuetudine col cielo ammansava nell'uomo la ferina indole
la tua fugace dafne mal comparte / col bel diacinto la piaga insana, / che
'insaponare', ricoprir di sapone, lavare col sapone che che sia. d'annunzio,
denom. da sapone (v.) col pref. in-con valore illativo.
affaccia scollata, a braccia nude, col volto insaponato. calvino, 6-63: le
qualche punto l'insaponatura, e riattaccò col rasoio. cassola, 5-154: il barbiere
me, mi caricava d'insulti; col dottor loero, invece, doveva rodere
denom. da sapore (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
3- 33: le « trenette col pesto » non riuscivano bene oliate e
denom. da sasso (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
. vico, 633: perseo col suo scudo, come sopra spiegammo,
scena, la bara bastevole ad insassirmi col suo spettacolo, ad intenerirmi il petto
suo spettacolo, ad intenerirmi il petto col pentimento, ed altro mirar non seppi
denom. da sasso (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
, xiii-295: pur l'essere insassita / col mio vecchio importuno almen mi giova,
denom. da satana (v.) col pref. in-con valore illativo (
denom. da satanasso (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da satanasso (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da satana (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da satiro (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da savio (v.) col pref. in-con valore illativo.
insaziabile, indiscreto, capriccioso, e col quale non si è mai sicuri d'indovinarla
denom. da scatola (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da scemo (v.) col pref. in-con valore illativo. inscenare
denom. da scena (v.) col pref. in-con valore illativo.
genova diventato famoso nei film di avventura col nome di maciste. la commedia inscenata
denom. da schiavo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da schidione (v.) col pref. in-con valore illativo.
quando l'infimo e il mezano s'inschierano col supremo. = comp. da in-con
denom. da scialle (v.) col pref. in-1 dentro '.
deriv. da sciocco (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da scirro (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da scoglio (v.) col pref. in-con valore illativo.
di morte violenta resta inscritta, col lapidario rigore dei cammei etruschi o egiziani
essere inscritto sui registri dello stato civile col nome dei genitori non basta a destarlo [
natura, gli si inscrive nella memoria col segno forte, marcato, profondo dell'
, 2-27: abbiamo... diviso col solo compasso la circonferenza in tutte quelle
che destina il ciel nel mondo, / col giudicio inscrutabil suo profondo. nannini [
ferro ch'ai collo avea sospeso, / col bel pomo lucente e d'oro insculto
denom. da secco (v.) col pref. in-con valore illativo. insecchito
. di secco (v.), col pref. in-con valore illativo.
denom. da sedia (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sego (v.) col pref. in-con valore illativo. insegato
servigio: cioè la diritta sua insegna col campo azzurro, con una banda d'
emblema o ad altro segno esteriore, col quale s'indica e si annuncia al
è l'ultima insegna: / ché chi col core a lei s'è raddrizzato /
quel ch'a questa pugna vegna / col nome altrui, sotto mentita insegna.
l'aver cacciato dalla corsica gl'inglesi col solo sventolar d'un'insegna, davano
, 7-196: l'insegnamento scolastico, col suo illuminismo, è una delle principali
= deriv. da lavaggio, col suff. strumentale -ino; voce registr
aeron. parziale sostituzione di gas puro col gas di sostentazione di un aerostato che sia
ore del giorno le medesime parole scritte col gesso su la lavagna. cicognani,
= = deriv. da lago, col suff. aggettivale -agna (dal lat.
il corpo, che debbe essere mortificato col digiuno e con la vigilia, con la
in su panni non si potessino lavare col ranno né altro lava- mento, togli
lavandaio. garzoni, 1-824: col sapone poi si lavano e mondano i
= deriv. da lavanda1, col sufi, strumentale -ino-, cfr.
, e a lavare le colpe nostre col suo prezioso sangue. savonarola, 1-7
mascardi, 65: lucrezia tentò col sangue di lavar la macchia della fama
universalmente dalla volgare opinione, di lavar col sangue e di soddisfarsi con la morte?
verga, i-463: voglio lavarmi il disonore col sangue di quella sciagurata! tarchetti,
sull'onore: quell'offesa deve essere lavata col sangue. palazzeschi, 5-378: si
5-378: si batté, chicco, e col suo sangue, un graffio sopra il
n. 19. -lavare un luogo col proprio sangue: ricevervi morte cruenta o
mastrilli tutta fatta di pane casalingo, col trombone fatto con uno stecco colto sul
/ de'giovani studenti in farmacia / ammassasse col culo un pingue erario. / ed
serafino e galasso / una tovaglia lavata col grasso / che mostrava la mensa per le
1-114: la casa antica d'apollo, col lavatorio. algarotti, 1-vii-126: una
la frigida lavazióne è da fare, col tepidario a guisa di pila dove la calida
anticamente, anche di pietra oliare lavorata col tornio), adoperato per cuocere i cibi
. vedrete loro un beretton di panno col ruotolo nel mezo, e tutta bisonta
pascoli, 325: la trovò che sfaceva col cucchiare / nel laveggino nero una brancata
che vado sempre lavoracchiando colla matita e col pennello secondo il solito. tommaseo, 11-154
passivo di laboràre * lavorare ', col sufi, -aio (dal lat. -arius
professione; che si guadagna la vita col lavoro manuale; lavoratore. salvini
esercitare un mestiere; guadagnarsi la vita col lavoro; faticare. della caducità
avviso il cardinale, cominciò a lavorare col suo ingegno e... cercò di
.. cercò di guadagnar il duca carlo col mezzo della duchessa di cheverosa sua congionta
... gli erompeva nel cervello col tuono della moralità. 13. mus
triti e quasi si riduca in polvere col mezzo dei rosticali strumenti. manzoni, pr
il solco li fa camminare. / sempre col tronco li batte e minazza: /
stavano « lavorando » accanitamente dagnarsi il pane col sudore della fronte e adottato la società
alla fine di tutto il mondo creato finii col pensare rare, abbia vergogna di mangiare.
che ha picchia forte 'lavora bene col bastone, bravo a lavorare natura
: il dì lavoratio venne a contesa col festivo, dicendo d'esser egli pieno
sdrucciolò dal ben lavorato cocchio col capo in giù nella polve sino alla
getto da cheron raro incisore di coni col nome intorno 'carolus marattus '.
, procura il podere a campo insieme col lavoratore, riprendilo de'cattivi lavorìi, istima
sotto l'ardente sole ingannano la lor noia col rozzo ed agreste cantare. aretino,
la concia all'allume per le pelli col pelo. e. cecchi, 5-112:
: procurano di purgare le loro fabbriche col licenziare i più cattivi ed immorigerati; i
alla soverchia larghezza dell'alveo si rimedia col tenere ristretta l'acqua, o con lavorieri
più sussister dubbi sulla identità di -iere col francese -ier uhevalier, barbier),
pesca, preso, come la minestra col mestolo. 2. per estens
. -lavoro a cottimo: quello retribuito col sistema del cottimo (v. cottimo,
che è stipulato da un singolo lavoratore col proprio datore di lavoro e ha lo
dei divini servizi fu imposto a tutti col massimo rigore. 6. attività
uno dei principali componenti del lapislazzuli, col quale spesso viene identificato.
. mediev. lazur 4 azzurro 'col sufi, -ite proprio dei minerali (v
d'architettura idrometrica. = connesso col mediterraneo sala 4 acquitrino 'e col-
= denom. da lazzarone col sufi, dei verbi iterativi.
. = denom. da lazzo col suff. dei verbi iterativi; cfr.
nello stesso tempo, come l'albicocco col mandorlo, il pesco col susino, il
l'albicocco col mandorlo, il pesco col susino, il lazzeruolo col cotogno.
, il pesco col susino, il lazzeruolo col cotogno. pascoli, 551: io
certi suoi lazzetti che finivano sempre col farlo capitombolare sul tappeto. -spreg
ora scende da pietrapana / il lesto settembre col flauto, / se cruenta nel corniolo
, le quali, come si sa, col tempo maturansi; laddove egli, che
onorate piante vedrà sorgere (a parlar col quel nostro poeta) anche i lazzi sorbi
chiare e belle, le quali si giran col cielo, non guari lontane alla tramontana
14. ant. in relazione col nome casa, in funzione di compì
e silio aliatole... civettava col capo. 3. come caso
allobrogo / note piene d'affanni / incise col terribile / odiator de'tiranni / pugnale
villaggio di leadhillis, in scozia, col sufi, miner. -ite.
giunto a riconquistare la mia primitiva libertà col consenso di giuliana, senza ipocrisie,
2-54: fu un giuoco per lui, col sorriso leale e calorosi cenni del capo
riconciliata la fede colla scienza, la monarchia col popolo. e. cecchi, 6-325
dei cattolici, e alla loro solidarietà col governo nella questione petroliera. bocchelli,
/ e chiamerotti, com'io fe', col corno / e proverremo chi arà più
. = deriv. da lealtà, col sufi, -anza, d'influsso francese
= deriv. da leandro1, col sufi. chim. -ina, che indica
, / sparso di rosse macchie il col leardo, / l'un fianco e l'
testa di moro, che va congiunto col color nero della testa, dei crini
della lebra del gran costantino da guarirsi col sangue d'innocenti fanciulli, certamente il
govoni, 8-37: rospo verde, che col man tei di lebbra / strisci nel
lebbrosa era, / che torna a te col corpo bello e netto. savonarola,
lecanomanzia ', sorta di divinazione che facevasi col
. d'annunzio, v-1-45: però col bastone e col ceffone, con la
annunzio, v-1-45: però col bastone e col ceffone, con la pedata e col
col ceffone, con la pedata e col pugno si misurano i manutengoli e i
un contorno di patate arrostite nella leccarda col ramerino. govoni, 790: un
si fa mai vedere leccare i tondi col pane, per prenderne il brodo o la
aria, or niente, or sol leccando col fondo il mare. salvini, 16-192
9-104: ma sempre abbaian poi, col volgo indotto / contro ai tiranni ch'
che le piaghe lecca, / e col fuoco e col ferro non le invade,
lecca, / e col fuoco e col ferro non le invade, / apre e
fo circolare / e spesso lamentare / col suo parlar leccato, / col labbro scilinguato
/ col suo parlar leccato, / col labbro scilinguato / e lingua balbuziente.
espertissimo. tommaseo, 11-476: ma col segneri e col bartoli, leggevo altri
tommaseo, 11-476: ma col segneri e col bartoli, leggevo altri scrittori gesuiti piùdeccati
leccate secondo l'ultimo chic della moda col giubbettino alla figaro, la taglia in
la macchia era folta di corbezzoli, che col verde brillante delle foglie mettevano una nota
= deriv. da leccare, col sufi, di professione -ino.
= deriv. da leccio, col sufi, -astro, che indica rassomiglianza,
superstizioso voleano che la sposa novella ungesse col grasso di leccióne la porta intorno della
.. per acquistar amor e credito col padrone, affettano di farsi odiosi più
al leccone, comincia a ragionare amorosamente col detto gherardo. 6.
= deriv. dal tema di leccare, col sufi, -one, che indica una
tose., deriv. da lecco, col sufi. -ug [g] ine,
tose., deriv. da lecco, col sufi, -ugio, con funzione diminutiva
. = deriv. da leccùgio, col sufi, qualitativo -one. leccume
= deriv. da lecco, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
. = deriv. da lecite col sufi, -asi, che indica enzimi.
d'urna, simile ad una pentola col suo coperchio, onde chiamasi da'francesi anche
= * deriv. da lecitina, col suff. chim. -asi, che indica
= deriv. da lecito *, col suff. latineggiante -udine tipico della lingua
. di lèdere), agg. che col pisce, che ferisce,
= deriv. da ledo, col sufi. chim. -olo, che indica
, 289: i bolognesi feciono triegua col papa sanza la parola della lega, onde
offensiva, a motivo della guerra imminente col papa. cuoco, 1-64: nelle leghe
, in occasione dell'affare dreyfus, col fine di tutelare i diritti dei cittadini
in sostituzione dell'associazione pro patria) col proposito di salvaguardare il carattere nazionale delle
della casa, iv-31: si tratterà col duca di ferrara, che entri in
villani, 6-8: i fiorentini feciono lega col conte uberto di maremma. boccaccio,
farà lega con detto pesco, e col tempo diventerà sua barba. galanti,
. del papa, 3-31: il modo col quale gli orefici purificano l'argento e
'lega 'è un metallo vilissimo frammischiato col metallo fino. così chiamasi lega la
2-139: virtù diversa fa diversa lega / col prezioso corpo ch'ella avviva.
re e il duca,... col giustacuore di saia di colore oscuro,
suo ha fatto l'abate giovanni tosi col deposto d'otto testimoni, pruova legalissima.
et in quanto danaro, cioè determinato col prezzo legale e perciò anco misura e determinazione
e l'unità d'italia e soffocano col legalitarismo tutte le nostre iniziative rivoluzionarie moderne
peso delle servitù che i vincitori legalizzano col nome di doveri, veniva alla casta
legame, lo quale lega la moglie col marito in uno amore, però che 'l
dolce e santo legame che lega l'anima col suo creatore: ella lega dio nell'
. visse in napoli così fami- gliarmente col boccaccio, che non puoche volte alla sua
sa far altro che tirargli in fuori col pollice l'angolo esterno delle palpebre per
: 'legamenti': termine archi- tettonico, col quale denominano alcune pietre di gran lunghezza
le piaghe d'ogni impiastro, unsele col suo balsamo, legolle. -avvolgere strettamente
. giraldi cinzio, iii-9-92: lega col braccio manco l'animale. manzoni,
perdonare. beccuti, i-192: se lucrezia col sangue il giogo indegno / dice aver
non consentì luppoldro suo fratello; / col papa e 'l re di francia a suo
dolce e santo legame che lega l'anima col suo creatore: ella lega dio nell'
e misteriosa che lega due creature umane col tremendo legame del desiderio insaziabile. cassola
/ di legar la bellissima sofia / col suo gentil nipote, agevol cosa / fia
più pratico di voi a fare il rimanente col badile, ma di più non è
fronte al volumetto oraziano: già non legano col contenuto. artusi, 295: si
. salvini, 35-52: la giovin donna col vecchio uom non lega. carcano,
. = deriv. da legarei, col sufi, -ivo (cfr. rohlfs,
, agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto
di pece e un gomitolo di filo, col quale filo legato all'entrata del laberinto
là dove era legato / s'affaccia or col becco ed or col piede. saba
s'affaccia or col becco ed or col piede. saba, 72: ho parlato
li cominciatori e li proficienti tengono legato col pianto e con l'obedienzia il furore.
troppo / diso- bligar lo groppo / col qual eran legati a li serventi. allegri
le provincie da mare, i quali, col consiglio del generale, trattassero tutte le
fa alcuna legatura allo infermo, perocché col maggiore sentimento della nuova legatura tolga il
, 1-137: vuoi l'omicidio fatto col ferro, col veleno, colle legature
: vuoi l'omicidio fatto col ferro, col veleno, colle legature magiche? bresciani
, 2-ii-190: per lo concordato di adriano col re guglielmo si rende manifesto che la
(vi è preposto un agente diplomatico col titolo di ministro plenipotenziario, anziché di
legazione brasiliana di roma ricevei il brevetto col quale l'imperatore don pedro mi nomina
o piuttosto ogni legge è immutabile, salvoché col concorso dei tre poteri, con un
vii-43: le leggi e discipline, col timor o altro affetto che muovono,
che fin da quei tempi si caratterizzavano col nome di filosofia. -legge delega
e del santo. verga, i-264: col reverendo non si può litigare, ché
uno stato. le prime vengono volgarmente designate col nome di leggi fondamentali costituzionali, e
la virtù ed il vizio si chiamavano col loro vero nome, ed erano seguiti
natura, inosservati legge, / legge scritta col sangue: che qualunque / donna o
squadrando lodovico, a capo alto, col cipiglio imperioso, gli disse, in
quella fossa] venne da'paesani chiamata col nome di pan perduto che oggidì ancora vi
vertical cangian ritrose, / se non col moto del terrestre globo. f. m
lèx lègis, di origine indoeuropea, col significato originario di 'legge religiosa '.
ondina celebrata da byron, la quale attirava col gioco ripercosso delle sue voci i naviganti
dritto sia al rovescio, in relazione col tipo figurato. delfico, ii-336:
: immaginavo di scannare mio padre leggente col coltello di cui si stava servendo per tagliare
, i-15-182: non è poi possibile che col continuare il leggere non acquistino anche una
, parlandosi de'ciechi, per rilevare col tatto le parole e il senso di scritture
correggere (le bozze). -leggere col dito: correggere senza l'aiuto di un'
una conseguenza della porosità e si riconosce col mezzo della bilancia idrostatica. tommaseo [
tutte le cose; non come sono col loro peso nel mondo basso, ma senza
nobilissimo e degnissimo ospite... col suo peso e leggerità si muove in
.. le lor rimose celle / leggiermente col limo empi e ristucca, / e
platani frondosi, / e l'abete col faggio /... / con un
alle volte mi sembra che tu parli col tono leggero d'un ragazzo che fa
la guardia necessaria a'passi opportuni, andò col resto delle genti alla pieve a santo
lete s'ingoi il... col suo libro piuttosto che abbia a recarti la
alle quali [scienze] poscia passando, col mezzo della logica e delle mattematiche e
po'leggieri, pur s'andava rassicurando col pensiero che la sua autorità gli avrebbe
'lo strumento, senza troppo premere col fiato e con la mano.
che riceve nel peso, venga compensato col numero maggiore de'pezzi leggieri. targioni
mestiere 1 quella sfondare, e sol col vino in tutto / lavata, e farla
. = deriv. da leggero, col suff. collettivo e spreg. -urne.
tutte le potenze conoscitrici. alla vista col candore vagamente figurato de'lini, con
e cara cinturetta. frezzi, i-5-103: col suo duro arco scocca / una saetta
gentilesco, / con gli occhi vaghi e col cianciar donnesco / lacci tendea, da
. cesarotti, 1-v-76: il piacere col quale un uomo vecchio riflette sopra l'
un co la lingua oprar, l'altra col ciglio, / io gloria in lei
. pulci, 6-8: fecesi incontra col viso modesto, / con accoglienza..
parere altrui l'affanno un gioco / col peregrin girar legiadro e tardo. chiabrera
leggiadri preti... vanno limosinando col breviario aperto in mano per mostrar che
e ancora assonnato. -in relazione col compì, di argomento. carducci,
che cantavano al leggio erano tordi cotti col becco aperto e ritti. tommaseo [s
deriv. da lega1 (v.) col pref. -ismo, indicante correnti politiche
1-iii-604: i leghisti se ne vadano col capolega dove gli pare. silone,
nicola, 222: la coscrizione militare continua col massimo fervore promossa e voluta dalla sala
sentimento e le determinazioni del legislativo, col quale è in urto. -stor
forme tragiche. tenca, 1-232: col foscolo può dirsi incominciare per l'italia
per il più si camina alla mercantile col parere e col giudizio di pratici negozianti
più si camina alla mercantile col parere e col giudizio di pratici negozianti, e non
verun conquistatore non pretese mai di regnare col solo diritto del più forte; tutti
: 'legittimare una proposizione ', o col dimostrarne la verità, la giustizia,
, la giustizia, la validità; o col darle quella validità o giustizia che da
. secondo criteri legittimistici, in conformità col legittimismo. bocchelli, 2-xxii-470:
b. croce, ii-1-489: col riabbassare la ricerca delle fonti sulla linea
cecchi, 5-345: nel lasciare, col d'annunzio, gli esempi storici nei
, ii-198: unitasi una donna in matrimonio col rito religioso, detto racco, i
. palazzeschi, 1-239: vagando così col cuore di cui cerchiamo il possessore legittimo,
come poteva esser legittima un'autorità usurpata col tradimento? foscolo, xiii-2-93: lord
battesimo si sono sozzati, abisognano che col fuoco continuo del cuore per la misericordia
. cesari, 1-1-287: san pietro col concilio di gerusalemme confermò ed approvò per
. il qual nondimeno iddio convertisca, col farlo desistere primamente dalla cattiva volontà e
o un legnaiolo allato / un fornoa'col frullone addirimpetto. 3. region
. = deriv. da legname col sufi, -aio (-aro) che indica
barbiconi. = deriv. da legno col sufi, collettivo -ame, sul modello
area lucchese, denom. da legna, col sufi, frequentativo. legnifìcato
a fin di verno, un uomo col pennato / mi cuccò tutto per filo e
non fé mai 'l popul romano, / col legno in resta e con la spada
'l rogo il fianco annido, / col foco alluma il fabricato legno, / però
. tasso, 6-iii-63: l'europa col mirabil ponte / all'asia giunse e
in inferno per la moglie / versificando col cavato legno / non ebbe, al creder
i nuovi rami da legno, di farlo col divisato modo ed arte. crusca [
legno: incisi a mano o meccanicamente col pantografo su cubetti di legno molto duro
, perché con un legno (cioè col mestolino) fece la detta ferita nella mano
freccia, correggevano il veleno della fortuna col mitridate della tolleranza. -piglia del
trottola, ed ella percotendo in terra non col ferro e di punta, ma
ferro e di punta, ma col legnaccio e di costato, non gira,
avverta a non con fonderlo col cordone assai maggiore, il quale entra nei
sieno causa di farti pittore legnoso, col volere che i tuoi ignudi mostrino tutti
molti dottori, li quali, cambiando col solito stile leguleico di stare nella sola
il leguleio unto e sciamannato gli parlava col cappello in capo. moretti, ii-470
patate, rinettare i legumi... col sorriso alle labbra. moravia, xii-48
. = deriv. da legume, col sufi. chim. -ina.
cose belle è bella, / né col pensier se ariva a sua belleza. lorenzo
che lei non è venuta al mondo col cappuccio in capo, e che il mondo
noi durante la conversazione gli parlammo sempre col 4 lei '. borghese, 1-61:
, 1-61: anche alla villa continuarono col lei 'a cui erano senza
zaffata. sermini, 180: col fastigioso fetore delle loro bocche...
il fanciullo a poco a poco, dando col sasso, accostatosi a un lembo di
una mano, e con l'altra col sasso conficcando il detto lembo, e con
a movere / o per se stesso o col materno lembo. ariosto, 26-34:
viole. molza, 1-264: già col bel volto e con l'aurato grembo /
. b. tasso, ii-8: col lembo pien di fior purpurei e gialli /
1-4-183: si ricopra [il terreno] col marrone, osservando di non gettargli sopra
spallanzani, iii-421: il polipo riproduce col reciderlo trasversalmente o longitudinalmente. nel primo
guisa d'imbuto o di tromba, cioè col lembo allargato a guisa di cono cavo
il lembuccio, / ond'ei fuggì col padre a cavalluccio. = dal lat
verso di lui, rasentando il muro, col suo bastoncino di marruca e la pipetta
da'turchi con molta guardia e sugellata col suggetto del gran signore, e poca
. genere di roditori muridi murini, col pelo dorsale striato. = voce
lemuroides, deriv. da lemure2, col sufi. -oide, dal gr. -eist
di alito e di respiro; onde poi col tempo è nata per accorciamento la moderna
che non misurò con la forza ma col desiderio. par ini, 536:
: agramente / garrendo il cane, col guinzaglio a viva / lena lo sferza
, si levano rispettosamente il cappello, col sorriso e col cuore vi danno il
levano rispettosamente il cappello, col sorriso e col cuore vi danno il buongiorno, e
han vigore e lena, / che col vivace ardir nel cor s'accoppia. assarino
-con lena affannata: con grave affanno, col fiato grosso; ansimando faticosamente.
spruzzò. monti, 11-1128: indi col ferro dispiccò dall'anca / l'acerbissimo strale
con salde ragioni che quella, col discorso delle cose umane, si
11-668: basterebbe un nulla a lenire col più orientale degli unguenti l'epidermide della
... mostra desiderio di riconciliazione col re, e dice volerli scrivere una lettera
a perseguitare scopertamente don giovanni d'austria col non volerlo alla corte e con trattarlo aspramente
fu cercata la sembianza di leni- tori col salvamento della nobilissima e opulentissima città.
ariosto, 37-94: lentar di briglia col calcagno presto / fece a'presti destrier
napoletane del quattrocento, lxiv-141: chi col vento e co la luna, / ogniuno
mostra i colla lente, cioè, col fazzoletto; / quella fermata a cintola
dal naso, si mise a pulirle col fazzoletto. cassola, 2-293: l'avvocato
e si mise a pulirle strofinandole nervosamente col fazzoletto. -usare le lenti:
da lente1, per la simiglianza di forma col seme della lenticchia; cfr. fr
a sapore, dopo cotte nell'acqua, col burro e sugo di carne..
= deriv. da lenticella, col suff. -osi che indica uno stato
degli emisferi cerebrali e costituisce, insieme col nucleo caudato, il corpo striato.
.. una ra- gazzetta bionda bionda col viso cosparso di lentiggini e con due
= deriv. da lentiggine, col sufi, medico -osi, che indica
terebinthus, producono rispettivamente i semi noti col nome di pistacchio e la trementina di
parini, giorno, i-42: va col bue lento innanzi al campo, e
e. cecchi, 3-19: andavo col pensiero... alle lente viottole
... alle lente viottole che col passo dei buoi ci accompagnavano dove la
lentissimo almeno, ond'ei non può turbare col corso impetuoso la circolazione. c.
e 'l cuore disuaso d'amare col vivo amore d'enea. petrarca,
e la debilità del corpo sopra facevano col tardo e col vano del corpo decrepito
debilità del corpo sopra facevano col tardo e col vano del corpo decrepito di abraam il
, 2-140: le piene uve sono abattute col lento tralcio. boccaccio, 21-5-15:
pie- ghevol fascia /... col suo bronzo e con la lenta lana /
nostro cuore fa una lenta maglia / col cielo. -abbondante, largo, non
aspetto, / giace la pia, col tremolo / guardo cercando il ciel
il capo e sorprendeva il nipote curvo, col viso proteso dietro gli occhi che,
onde il suo cuore / preso al lamo col sangue aveali amore. 7
boccaccio, v-240: i pisani col vermiglio all'asta cavalcano, colla testa
pallido a morte, pendendo il braccio col lenzuolo. salvini, 16-24: attendete affrettando
acqua con l'orciuolo, cingersi intorno col lenzuolo, foscolo, xiv-357: mi farai
con la maniera artistica di leonardo o col suo mondo intellettuale. -scrittura leonardesca
calamità che sovrastavano. garibaldi, 1-327: col suo caro leone di mare a lato
cervi. -la capra non contrasta col leone: è pericoloso entrare in conflitto
toscani, 70: la capra non contrasta col leone. -la volpe ne sa
c. gozzi, 4-211: nessun può col cervello immaginare / biscia, serpente,
e la sua propria forma / e come col leon si vuol gran male. landino
e racconti il popolo, distraendolo, col farlo ridere, da venire alle mani.
2-xiv-396: vedrete i dialoghi scritti col più rigoroso metodo di socrate e con
; i semi e le foglie miste col grasso di porco, sono utili contro
giorni felici che ho passato con voi e col nostro lepido giovannardi. foscolo, gr
con riferimento all'aspetto del minerale, col sufi, miner. -ite.
boito, 96: alle donne / redìa col leppo delle sozze jene / e lordo
entro le spiagge alpine, / e col tenero piè scuoton le brine, / onde
postura, qualche rozza ed abbozzata similitudine col muso della lepre terrestre.
a casa zoroastro; e lo trovò col pilucca insieme, che l'aspettavano, e
-pigliare, prendere, acchiappare la lepre col carro: condurre felicemente a termine un'
bel tratto, / e la lepre col carro aver pigliato, / e ricordarsi
si dice, di pigliar la lepre col carro. testi, 3-3: vedrò di
3-3: vedrò di pigliar il lepre col carro, se si potrà. b.
er'ei ch'avea 'n umore, / col tener provveduto ai fatti suoi / e
tener provveduto ai fatti suoi / e col non far del bravo e del bizzarro,
/ la lepre di pigliar pian pian col carro. berchet-borsieri, conc., iii-66
. bisognava contentarsi di chiappar la lepre col carro, e lasciar tempo al tempo.
di lepus, mentre la toscana, col resto dell'italia settentrionale alla romagna al piemonte
punture dolorosissime; sono noti volgarmente col nome di serapiche. = voce
. = da leptomeninge, col sufi. med. -ite, che indica
leptospirosis, deriv. da leptospira, col sufi, medico -osi, che indica sindrome
. leptothrix 4 lepto- tricee ', col suff. medico -osi, che indica sindrome
= deriv. da lercio1, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
, 1-97: per terzo viene la colonna col retrocolumnio, come la colonna d
da un piccolo manico di legno, col quale il calzolaio fora il cuoio per
fabro, ché non la potrebbe fare col martello; ma richiede la lesina. meo
portano attaccata alla stessa cinta una lesina col suo fodero, per poter ricucire i
, 1-ii-10: il maggiore stava a bottega col padre a tirar la lesina.
noi davanti a un mucchio di viveri col peso e con la misura? lesinavamo il
.. pregava trovar qualche temperamento, col quale senza lesione della libertà e dignità
de'biadi e non averebbe facto lesione col corso alle tenere reste. cecco
; poi li cava, e tritali minuti col coltello, e poni in padella o
uso empirico e lessico- grafico a designare col primo aggettivo la poesia antica, greco-romana
la poesia antica, greco-romana, e col secondo la cristiana e moderna.
altro lesso. marignolle, 103: col delicatissimo savore / ti serbo lesso un
a mezzo dì, e il generale andò col vento leste a calicut. = spagn
loro prestigie far travedere gli spettatori, col far comparire e saltar fuori di dove
e non è lesto, va sottosopra col navile. allegri, 237: quei ciottolati
lesta. pascoli, 223: viola entrò col secchio su la testa, / e
supporrebbe. battista, ii-194: quando col rampino [virgilio] era colto su
che la sua fortuna l'ha cominciata col letame... ma che cosa
sarà levata infino al cielo, e col capo toccherà li nuvoli, da sezzo come
). disus. ingrassare il terreno col letame, concimare. palladio volgar
erbe e delle piante, che comincia col tardo autunno e cessa con la primavera
, e sparse il corpo stanco / col ramo intinto nel liquor di lete.
nel commensurar d'i nostri gaggi / col merto è parte di nostra letizia /
: questo vostro exercito... col vulto e con li gesti demon- stra
fuori alla neve e all'acqua, col freddo e colla fame, infino alla notte
satire e cotali / leggerezze non pinse col carbone /... a lettere
. 3. matem. segno alfabetico col quale si indicano un ente o una
avere, per potere alle volte, col riscontro di molte, legger le lettere di
-lettera improntata: ciascuno dei caratteri impressi col compositoio a mano. -lettera piena:
di favore; lettera raccomandatoria: scritto col quale qualcuno viene affidato all'interessamento e
scritto ornato di foglie d'alloro, col quale a roma si dava l'annuncio di
più a una personalità nota e autorevole, col fine di suscitare, intorno all'argomento
senza qualche lamento e mormorio, e col metter bene spesso in disputa se il papa
di cassazione: provvedimento della pubblica autorità col quale si rimoveva qualcuno dall'ufficio che
. -lettera di elezione: documento col quale il notaio del comune attestava la
osservatoriale (o observatonale): atto col quale si promulgano norme giuridiche, intimandone
pecuniarie. -lettere di maestà: documento col quale il 9 luglio 1609 rodolfo ii
d'avere un codice nazionale breve e chiaro col quale i diritti civili dei cittadini possono
consumata la tragedia delle religioni, quando, col venir meno dello spirito e dell'ispirazione
tiberio salire in cielo... vitellio col medesimo caligola non ebbe sì buone lettere
aretino, 20-73: spalancandole le gambe col ginocchio, le suggellò la lettera.
. = deriv. da lettera, col suff. spreg. -aggine. letteràio
difficoltà. galileo, 3-2-62: col fermare il sole, senza al
4-iii-528: essendo io in letteraria corrispondenza col sig. francesco ferrara di catania,
di catania, ebbi talento di sapere col mezzo suo quanto nel presente affare succedeva
. = da letterato *, col suff. collettivo e spreg. -ame.
e non lusinga che le sole opinioni morrà col suo secolo o poco dopo. de
e il letteratello da pochi cuiussi si duole col terzo e col quarto delle ingiurie dettegli
da pochi cuiussi si duole col terzo e col quarto delle ingiurie dettegli.
= deriv. da letteratox, col suff. -oide, dal gr. -ei&fjc'
sullo stesso soggetto, ma la criticò col suo solito acume e cogli artifici di una
= deriv. da letterato1, col suff. collettivo e spreg. -urne.
voluto [il varchi] pigliar briga col castelvetro... per sostener le
. = deriv. da letteratura, col suff. -aio, proprio di mestieri
= deriv. da letteratura, col suff. -ite, che in medicina
del letto; che è in rapporto col letto (e il termine è ormai
= deriv. da lettera, col suff. collettivo e spreg. -urne
dai somari carichi di fieno, dai carretti col lume sotto la lettiera,..
a passo di corsa, dagli infermieri col bracciale. pratolini, 4-65: vennero
, in mezo alla mesta famiglia, col figlioletto in lettighina, che sembrava un
282: ma certa razza da portar lettighe col torchio spremerà l'altrui fatighe.
il dio adagiato su un letto e col braccio sinistro appoggiato su un cuscino,
vagone-letto. soldati, 2-146: partiva col 'letto'. a porta nuova, a
letto / ne l'egra valle, col rotar de l'ore, / e per
de roberto, 1-26: trafelata, col cuore che le batteva ancora forte forte
liberal cortesia di v. ecc. a col magnanimo presente di tanti opimi casci e
acrebbero sommamente le facoltà loro, massime col traffico; e... faceano
sistema liberale. de sanctis, 7-376: col 1815 cominciò un nuovo periodo. finiti
, i-373: il cilindro rimase appiccato col pelo più arruffato di prima e pareva
essa coniò l'aggettivo * liberal 'col suo contrapposto di * servii '».
, 9-29: io non sono di accordo col principe mio fratello, che..
il papa e dovere riconciliarsi e accordarsi col progresso, il liberalismo e la recente
si suol rispondere con l'obiezione o col lamento che, a questo modo, si
che furono rivolte più tardi al romanticismo col definirlo il « protestantesimo nella filosofia »
es. in francia) il settecento col suo liberalismo verso le parole nuove,
769: la donazione è il contratto col quale, per spirito di liberalità, una
= deriv. da liberale, col sufi, -oide, dal gr. -oei8r
che altro cerchino fuorché di nutrire, col sempre apporvi novella esca, la fiamma di
= deriv. da liberale, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
ed armonioso colorista, che risuscitava liberamente col suo pennello le favole pagane. serra,
2-637: il pagamento è l'atto col quale il debitore di una somma di denaro
ii-429: ecco il momento d'emulare col fatto quegli eroi che con altri mezzi
quelli ritornano e ce la fanno pagare col sangue ». -rifl.
dal ciel discese, / per liberar col sangue il suo gentile, / diletto e
21: il ministro può stabilire, col decreto di concessione, che, in luogo
1-368: sarà buono avvisarne filippo, che col re faccia che ora, mandando la
lo fece mettere in prigione; e col mezzo di uno fiorentino, che era con
con lui, uno dì si fuggì col suo compagno, e portò grandissimo pericolo.
l'altro e opposto modo dello statalismo, col quale variamente, secondo tempi e circostanze
della città le donne e i fanciulli col bagaglio. fiacchi, 59: quanto,
g. gozzi [tommaseo]: col polso libero [di febbre]. tommaseo
i servi tutte le loro partite saldan col corpo. manzoni, ii-1-76: perché
: retta congiungente l'occhio del puntatore col centro del crocicchio di fili esistente neltintemo
immaginaria che congiunge l'origine della traiettoria col bersaglio... 4 linea di
comune sezione del piano della prospettiva col piano geometrico... essendoché tanto minori
fanno professione dell'arte chiromanzia, cioè col guardare alle linee delle mani d'altri
della vita. cassola, 4-88: cominciò col dire che la linea della vita era
arme non passassero agl'illegittimi, se non col segno d'una linea trasversale.
più bastimenti si trovano rivolti, o col gherlino o colla codetta, per mostrare
brusoni, 887: le linee furono col medesimo empito superate, e si passò
lo trovavo già in linea per parlare col cuciniere o con l'assistente. -cibern
, 141: reputano altresì leggiadria comparire col corpo tutto di vari colori dipinto,
proiezione diritta b a, nella quale col punto b s'indica l'idea dell'esistenza
s'indica l'idea dell'esistenza, col punto a l'idea dell'ente, e
punto a l'idea dell'ente, e col tratto lineare il processo discorsivo dello spirito
modo una pittura, invigorisce la memoria col gran numero dei suoi elementi, ingentilisce
-disegno lineare: costituito da linee tracciate col compasso o con la riga. -decorazione
, che, soda, / poi lineava col sottil pennello. -segnare con una
recapitargli l'unita lettpra. anzi mandagliela col giornale e copiando su un biglietto il
quel più che una palla di ferro può col suo peso, sempre in disposizione all'
ad una fresc'ombra, / celebrerò col verso. leopardi, 9-34: candido
si raffina, e poi si mischia col chilo per mantenerlo fluido e corrente.
di parlare au- 'ghiandola ', col suff. -orna, che indica affezione cancerosa
e da endotelio (v.), col suff. -orna, che indica affe
ne ha il caratteristico 'vena', col suff. -ite, che indica infiammazione;
voce dotta, comp. da linfocito, col suff. -orna, che indica tumori
voce dotta, deriv. da linfocito, col suff. -osi, che indica affezione
voce dotta, deriv. da linfoma, col suff. -osi, che indica sindrome
da linfa e monocit [i], col suff. -osi, che indica processo
voce dotta, comp. da linfosarcoma, col suff. -osi, che indica processo
quel che tu fingi, / e col scusar, te stessa poi condanni.
. da lingotto, n. 2, col suff. collettivo -ame. lingottare
esso, si è detto lingottino ponzonato col num. i sopra una delle sue estremità
all'orca] e... / col battello anco; e l'àncora attacolle
l'aura i'getto, / corre col guardo a vagheggiarle intento. -lingua
, / ma « ulivier » diceva col suo core. p. fortini, i-285
significa 'nazioni '. le nazioni periscono col dimenticare il proprio idioma, imbastardiscono coll'
modi di esprimersi o colla voce o col gesto o colla simbolica reale, la
strano che, facendo quanto far si può col suo libro sotto gli occhi, noi
terra, il quale, congiunto essendo col continente per mezzo di una strettissima lingua
. ferd. martini, i-281: col mettere in mano agli alunni delle scuole
campi, si mettono a guardarmi, col linguóne di fuori. -spreg.
del ver. panciatichi, 48: col burro, come sdelinquito e stucchevole,
paese, ci vengono dagli orecchi nella memoria col mezzo delle balie, delle cameriere,
come il linguaggio materno, in un col pensiero, per dargli forma ed espressione.
gli altri interni, che sono appresi col sentimento, ossia colla coscienza, ne segue
fine d'aprile tenne il medesimo lenguaggio col papa. algarotti, 1-v-336: se sopra
approfittare utilmente del loro tempo e familiarizzarsi col linguaggio scientifico? arlia, 316:
quanto tipicamente rinascimentale che è l'osmosi col latino. ora tale fenomeno è stato
da un altro fenomeno, è osmosi col linguaggio tecnologico della civiltà altamente industrializzata.
nelle cose stesse, che la dicevano col loro muto linguaggio. deledda, ii-1040
dei fiori': il significare, col colore di più fiori uniti insieme, un
quali si discute e che vengono indicati col termine metalinguaggio. 10. cibern.
far tutto pel popolo; poco o nulla col popolo. e come vogliamo che egli
c'intenda se non gli parliamo mai col suo linguaggio? -parlare con un
, e che non abbiano sdegnato conversare col popolo. de marchi, iii-2-438:
= deriv. da lingua, col sufi. -ardo; cfr. fr.
la spina, andando bene in dentro col coltello, fategli entrare un pezzo di
= deriv. da linguatula, col suff. -osi, che indica stato
, lxxv-349: bellissimi guerrieri seminudi / col torso abbrustolito dal lingueggiar delle fiamme /
= deriv. da linguare, col suff. frequent. lingueggiato (part
nostra lingua e della nostra prosa che col persuadere a'giovani che di quelle variazioni
, 2- i-29: appellai le specie col nome linneiano, se linneo -seme di lino
linum usitatissimum, le conobbe, o col nome dell'autore posteriore al linneo che serve
= deriv. da lino1, col suff. med. -ite. linito
certa vivanda e quando la doveva condire col mele, per ignoranza sì la condì con
borgese, 1-217: [la casa] col suo odore di olio di fino.
. bot. ant. varietà di vite col tivata in toscana.
deriv. da linole [ico], col sufi. chim. -ato, che
'e oleum 'olio ', col sufi:, chim. -ina, che
dal nome dell'isola di linosa, col suff. miner -ite. linóso
. da lino1e ossi [do], col suff. chim. -ina, delle
lin seme. montigiano, 90: col linseme, meliloto e ruta, se ne
lino cremonese una parte della sua ruvidezza col raccoglierlo a men perfetta maturanza; ciò che
colori si può una impresa schizzar col carbone o scarab- bocciar con la
di color bigio e... col corno ferisce il ventre del liofante. sacchetti
per legare i puntali di stiva col ponte. guglielmotti, 478:
: della gemma lipare solamente scrivono che col suo profumo
= deriv. da lipari, col sufi. -ota. lipariòtto, agg
= deriv. da lipari, col sufi. -otto. liparis,
= dal nome delle isole lipari, col sufi, miner. -ite. liparocèle
gr. xcno? * grasso ', col sufi. -osi, proprio degli enzimi
3-66: alli occhi lipattosi: ungogli col sugo del satirion, che nasce ne'monti
. = deriv. da lippo, col doppio sufi, -atto (dimin.)
. x£tco <; 'grasso ', col sufi, chim. -ide, che
voce dotta, deriv. da lipide, col sufi. med. -osi,
cavalli del polesine con andalusi orientali e col napoletano persano. -anche sostant.
. = deriv. da lipoide, col suff. med. -osi, che indica
gr. xltzoq 'grasso ', col suff. med. -orna, che
voce dotta, deriv. da lipoma, col suff. med. -osi, che
', npcòtos 'primo ', col sufi. chim. -ide, che indica
quattro o cinque denti, di corolla col lembo bilabiato nel cui tubo rinserra gli stami
voce dotta, deriv. da lippia, col suff. chim. -olo, che
1-16: s. nicolò... col sacro delle sue intercessioni incatenerà i venti
cotali, or liquefacendo le parole e col tenero palato soppiantandole. -intr
voce di fermarsi sopra ciascheduna parola, col levare così ogni asprezza ne'nessi,
luminosa, ma appaiono distinti, ciascuno col proprio carattere spiccato, personale, semplice
fatica della caccia riscaldatosi e sudando forte, col sudore bagnò il sanguesecco, e quello
come si vede, da esser raccolto col cucchiaio, come dicono a milano.
in foco e liquefatto in onde, / col pianto in terra e co'sospiri in
. = deriv. da liquido1, col suff. aggettivale -ale, con uso
pirandello, 5-306: il podere insieme col molino fu messo dai creditori sotto amministrazione
se, come spero e desidero, col vantaggio della corsica, liquidi ogni suo
resterà, forse resterete qui anche voi col nuovo padrone. gozzano, i-741:
= deriv. da liquido', col sufi, peggior. -astro.
bencivenni [crusca \: coll'acqua e col mele si faccia bevanda di liquidezza conveniente
30-13: la bubbola cotta nell'olio col quale liquidito si mescola burro di pecora e
liquido rubino, / ch'egli poscia bevé col cor trafitto. lemene, ii-159:
che già niente si congiugne il fesso col fesso, se prima ciascuno non divien
, de le ninfe gelate, / che col piè liquido giù per i boschi vai
movendo le invetriat'ale, / venir col canto a benedir le biade. conti,
progne e il bel garrito attempri / col variato liquido gorgheggio / il notturno usignuol
cotal litigio o di cercar di comporsi col suo avversario, egli più volentieri simili liti
'rendere liquido, liquefare ', col suff. iterat. -itato e suff.
mia cruda pastorella, / sian colti col licor del pianto mio. dell'uva,
e del cor saldar le piaghe / col licor di questi occhi, ond'io le
ha fatto il povero / le pugna col liquor dolce di candia. chiabrera,
di candia. chiabrera, 1-iv-34: col soave licor de'buon falerni, /
sotto la qual si guarda quel liquore / col qual più fiate quella dama altera /
che attendan solo a governare gli spiriti col latte di salutevoli avvertimenti, ma è
necessario di più che ricreino ancora i corpi col liquore di temporali sussidi. pindemonte,
che non è nell'olio, e col lungo tempo pigliano un certo giallo che
. buonarroti il giovane, 9-725: col fare una massa / delle vostre ragioni,
opposto della cassa e sono fatte vibrare col plettro o con le dita. -lira
tempi... è uno strumento col corpo a sette corde; due delle quali
comune: e si suona coll'arco, col toccare tutte le corde insieme: onde
lira o viola a la moderna col suo arco. vasari [zibaldone],
seguita la occasione, quando bisogna, o col erpice o col rastrello. e gittato
, quando bisogna, o col erpice o col rastrello. e gittato il seme il
la consuetudine lo patisce, si fa col erpice dentato e con una asse congiunta
. da lira1, n. 4, col sufi, -ala (sul modello di
suoi primi rudimenti nacquero colla parola e col canto e fecero parte del libro sacro
= deriv. da lirico, col sufi, spreg. -astro. liricètra
al sublime dantesco, essa aveva raggiunto col petrarca l'altezza più eccelsa e più
; il testo poetico assunse diversa importanza col variare dei tempi e delle forme, e
altro paese che s'identifica d'improvviso col mio, d'altrettanta espansione seròtina,
= deriv. da liriodendro, col suff. chim. -ina, che indica
loureiro denominate a cagione della loro somiglianza col giglio. 2. zool.
oltraggio al vero, che è in disaccordo col sentimento. carducci, iii-17-380: tale
e xóvi? 'polvere ', col sufi, miner. -ite. lirodìa
deriv. da lira2 (v.) col sufi, spreg. -oldo; cfr.
del contrabbasso, altrimenti detto liron, col quale si finì la serata sbigottì e
quivi il povero masselli: / e col coltei da petrolin di legno / su
1-203: 'liscétto': bastoncello di bossolo, col quale i calzolai lisciano o lustrano le
del tacco, dopo che è stato tagliato col trincetto. tommaseo [s. v
: 'lisciapiante': arnese da calzolai, col quale si liscia il suolo delle scarpe nella
la palla] con la pomice, col tripoli e col brunitoro. baldinucci, 126
con la pomice, col tripoli e col brunitoro. baldinucci, 126: vale
uno piccolo catello di grande bellezza, col quale assai volte pigliava diletto tenendolo in
-di animali: pulirsi con la lingua o col becco il pelo, le piume o
di piombo. /... / col becco intanto lisciano le piume. valeri
alto amor divino / non si leverie col sole, / che mentre ha sonno dormir
]: il lisciatoio veduto in profilo col suo albero e colla mazza che cotesto albero
... infine una lisciatura alle reni col dorso della mano. 3. figur
frugoni, 2-65: i giumenti lussureggianti, col pelo liscio e col ventre pieno.
giumenti lussureggianti, col pelo liscio e col ventre pieno. 4. privo di
. caproni, 2-73: ragazze che col rossore / dell'alito, il lucore
ostinato e in verità un po'lungo, col quale tuttavia si concentra a poco
quella premura sbracata del messaggere di abboccarsi col convittore non parve cosa liscia. carducci
4. rasatura della barba fatta seguendo col rasoio la piega del pelo (e
= deriv. da liscio1, col suff. spreg. -urne.
: si fece la donna tutta bella col liscio e bambacello, mettendosi in bocca alcuna
non sa che 'l liscio è fatto col salivo / de le giudee che '
deriv. dal gr. xóatg 'soluzione col suff. chim. -ina,
e le, tvóg fibra ', col sufi. med. -osi, che indica
se un altro maggior sole / desse col mostro più lustrante lista. caro,
, 1-i-116: mentre... col collegio uninominale occorreva per la vittoria la
. lapo da castiglionchio, 102: col loro pennone con la lista di sopra
quadrate, veniva una femmina in maschera col centone di sendado, guarnito di merli serici
nastri pur neri, formati a rose col vermiglio in mezzo avvampante. zucchetti, 229
ricordo... edicole e vetrine col ritratto listato a lutto di cavallotti.
= deriv. da listerella, col suff. med. -osi, che indica
deriv. da lister [ella], col suff. med. -tasi, che indica
camicia. soldati, v-437: rimase col listino della camicia abbottonato, stretto intorno
. e. cecchi, 5-77: col macellaro e l'erbivendolo il nostro stomaco comunica
i-5-55: vada pure a gentil cena / col fedel suo corteggio, / sul listone
', cioè le processioni de'cherici col popolo dietro, quando circundano l'estremità
che al tempio il rechi, e literò col farro. 2. tr.
deriv. da litarg [irio], col sufi, miner. -ite.
litazióne, sf. ant. atto col quale la divinità dimostra, mediante auspici
la dottrina cortigianesca non mescola il caldo col freddo,... né sentenzia la
sentenzia la lite che ha la state col verno e il verno con la state.
dovesse restar leggittima moglie, e se restare col secondo o tornare col primo doveva.
e se restare col secondo o tornare col primo doveva. loredano, 1-86:
il padrone... ebbe lite col giannizzero, volendo costui altrettanto per lo
: oh che tormento! / sempre col mondo e con voi stesso in lite.
= deriv. dal tema di liticare, col suff. -aiuòlo, modificato in -agliàio
gr. xdhsiov 'pietruzza ', col suff. miner. -ite.
23: non avete già litigato tanto col mondo per dargli il meglio? ed
arcivescovato di ravenna, perché lo litigava col prefato reverendissimo, e posto in persona
8. locuz. - avere litigato col barbiere: portare la barba o i
trascurati. -dovere, avere a litigare col pane: essere costretto a un'estrema
29): quando s'ha a litigar col pane, tutto si misura più pel
potessero far vita assieme senza dover litigare col pane sera e mattina. -litigare
baldi, 7-162: mia madre litiga col la morte e si trova in agonia
infatti le liti, lui se le cerca col lanternino. = femm. sostant.
. = deriv. da litigare, col sufi, -oio, sul modello di
, 29: avendo la madre quistione col cognato ed essendo a litigio e piato.
magalotti, 2-23: dico il mar che col tamigi / ha litigi / di chi
giovannona, che te la pigli anche col milanese? -prese qui a dire nunziata,
, 1-iii-338: nacquero tanti ostinati litigi col clero secolare, che per comporgli s'affaticarono
cangiar il concerto del mio coro / col rio clamor di litigiosa gente? carducci
= deriv. da litio, col suff. chim. -ina; cfr.
. cp£xoc, * amico 'col suff. miner. -ite; cfr.
* pietra, roccia ', col suff. miner. -ite. litióso
2. processo di stampa litografica col quale si imita la pittura a olio
attacca e sospende alle pietre, ma col tempo questi animali le forano e formanvi
deriv. da litofell [ico], col sufi. chim. -alo, che
principalmente i calcoli biliari, noti anticamente col nome di * bezoardi orientali '.
. = deriv. da litoglifia, col sufi:, miner. -ite.
acciaio le intacca difficilmente; i pezzi rotti col martello mostrano una spezzatura concoide. cattaneo
lat. olèum 'olio ', col sufi. chim. -ina, che indica
, ecc., collo stagno, talvolta col mercurio, coi topazzi, ecc.
* forma, aspetto ', col suff. miner. -ite. litonefròsi
. litus -óris 'spiaggia ', col suff. frequent. -eggiare.
di modello da cui si ottiene, col solito sistema, la lastra stereotipa per
fare in marsiglia una ristampa, sia col metodo ordinario sia colla litotipografia, di
uomini reggeranno a starsene la prima volta col giudice criminale, che fa dagli sgherri slogare
a un infelice colla tortura, o vero col litotomo, che taglia l'uomo vivo
: 4 litotritico ': strumento d'acciaio col quale ora si spezzano i calcoli nella
= denom. da litro1, col sufi, frequent. -eggiare.
dal lat. litùus 'lituo ', col sufi, miner. -ite.
se gli pose a mano sinistra, col capo velato, tenendo nella mano destra
con la sua spada e il cielo col suo lituo, / augure circondato dalle
chiesa in italia,... col mantenere nella liturgia esclusivamente la lingua latina
in campo sia cattolico sia protestante, col fine di riportare i riti sacri alle
? = denom. da liuto1, col sufi, frequent. -eggiare.
= deriv. da liuto1, col suff. -essa, che in questo caso
= deriv. da liuto1, col suff. -iere, che, in confronto
nel tastarlo i suoi intervalli diminuiti, col voltarlo sottosopra gli rende perfetti ed altra
; corde pizzicate con le dita o col plettro; è particolarmente adatto per l'
suoi dolcissimi versi, ne'quali insieme col leuto mesericordia con somma pietà e dolceza
i liuti e le arpe, che col loro pizzicato danno a'ripieni non so che
uomo fatto com'un liuto ': col corpo grosso, il capo e il collo
fattose porre ad un levuto, secundo avea col patrone ordenato, a procida ponere si
loro lavori, è il triangolo isoscele col piombino... * livella a squadra
verso il torrente, e fassi tal livellamento col moto velocissimo, eguale alla caduta de'
: 'livellare'più particolarmente intendesi del confrontare col livello la relativa altezza di due o
oriani, x-14-115: queirimpassibile, che livellava col medesimo dispregio popoli e re, era
allora da per se stesso si livella col fisico e va a seconda di quello
, agg. che è stato misurato col livello; perfettamente orizzontale. galileo,
livellati, e fra di loro e col mare. carducci, iii-21-312: le pareti
noi s'appassionano al contrasto del vecchio col nuovo, alla lotta delle tendenze democratiche
= deriv. da livello1, col sufi, dimin. femm. -étta.
accuratezza, or facendo manierosamente da comito col fischietto alla bocca,... or
,... or da bombardiere col caricar a livello e scarcar al punto i
ogni diritto inerente alla vera proprietà ma col diritto di fare riacquistare il dominio del
maniere diverse. la prima collo stabilire e col pagare il capitale, importante la erogazione
e a migliorare, fecero livello in perpetuo col predetto priore guidone della detta chiesa'di
. buti, 2-28: 'pugna col sol '[la rugiada]; questo
. = deriv. da livido, col suff. peggior. -astio, sul modello
senza. qui salome non c'era, col suo risolino e le fossette alle gote
0 livide. sannazaro, iv-10: solo col viso pallido e magro, con li
dio dee trarre fuori il coltello della correzione col zelo di giustizia sanza lividore d'odio
che infamano queste corte e vi nudriscono col lor veleno pertinacissimo il lividore. lucini,
. = deriv. da livido, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
, i-301: una signora nobile, col lasciarsi vedere colla scopa a ripulire le
femmine coprire la sregolata loro incontinenza che col fingere l'accesso di quegli spiriti dipinti
livrea de'loro componimenti il mirabile intessuto col verisimile, si fornirono al fondaco non
: mi duole di vederti in lizza col tuo migliore amico. jovine, 2-68:
i lizzatori gareggiano a chi arriva prima col suo carico a valle, per le
lo scoprirsi ad ognor, da chi col ferro / move questi terreni, e spade
figura di donna, rappresentante l'ellesponto, col capo coronato di merli. manzoni,
lo cui meridian cerchio coverchia / ierusalèm col suo più alto punto. mazza,
. collega per apposizione il sostantivo casa col nome di colui che la possiede o la
saccenti, 1-2-91: siede a crocchio col birro e se lo tratta. monti
e reprovollo l'abbondanza. -espresso col primo di una serie di verbi e
. cicognani, 3-32: un giovanotto col cappello a lobbia sulle ventitré, la giannettina
cinque denti, la corolla irregolare bilabiata col lembo cinquefido, le antere barbate riunite
cilindro e la capsola a due cellette col tramezzo placentifero ne'due lati. una delle
. da lobo (v.), col sufi. med. -ite, che indica
* d'uovo ', quello fatto col rosso d'uovo, olio di mandorle dolci
concessioni locali, uccide piemonte e italia col disonore. 4. che è
di molle coturno, e portavano sonore scarpette col tacco basso. 7. che
fuligno di aver parlato di quelle faccende col santo padre, di essere da lui autorizzato
, cioè ruffiane; poi da vangelo, col darsi a lavar panni. sarpi,
se'locato sopra un seggio donde e col braccio e col senno puoi restituire libertà a
un seggio donde e col braccio e col senno puoi restituire libertà a noi,
le vene aprendo al chiuso doglio / col suo sangue addolcite amari i cori.
dimoro, amore, al tu'piacere / col cor leal là 've tu-u'hai locato
. locatàrio, sm. chi stipula col locatore, cioè col proprietario o possessore
. chi stipula col locatore, cioè col proprietario o possessore di un bene, un
? / forse l'amicizia? qual col celeste tonante / traili celicoli è con maie-
denaio, che insieme co'rettori e col consiglio minore de l'arte della lana
15 71: la locazione è il contratto col quale una parte si obbliga a far
cioè siti o sieno ovili, col lor pascolo rispettivo in terra salda,
ma vi trovano il grande interesse nel danaro col quale si compra il loro criminoso consenso
robbe stabili o mobili overo semoventi, col suo prezzo, il quale è solito esplicarsi
prezzo, il quale è solito esplicarsi col termine di mercede o di salario, overo
atteso che in alcuni è solito esplicarsi col termine d'onorario, come particolarmente si
in altri causidici; et in altri col termine di propina, come si verifica
boccardo, 2-26: la locomotiva, col suo lungo corteo di carri e di
rapporto, tanto tra se stesse quanto col suolo od altro mezzo che somministri ad esse
. da loco5 (v.), col suff. -ore, proprio degli astratti
lat. class. locusta, col sufi. gr. -osisyjc; 'simile'
, purg., 20-113: indi accusiam col marito saf- fira; / lodiamo i
x... onorò questo principe col nome 'difensor della fede '.
di un « loden », s'incontrò col suo tenente. = dal ted
(in provincia di milano), col suff. -igiano, proprio di località e
salir ai lodi / che acquista l'uom col senno e con l'artiglio. fazio
-lodola becco curvo: passe- raceo desertico col becco lungo e ricurvo in basso,
già la lodola, sollevandosi da terra col descrivere larghe spirali, incomincia a far sentire
la forma contratta di lòdora, col sufi, aggettivale -acchio (dal lat.
. = denom. da loffa, col suff. -eggiare dei verbi frequent.
voce dotta, deriv. da lofofora, col suff. chim. -ina, che
844: sarà facile avere il numero n col mezzo delle tavole logaritmiche. -curva
. pirandello, 7-122: piazza, col palazzo comunale di fronte, stuccato e lucido
logica... è l'organo col quale si filosofa. muratori, xiii-
a che fare né coll'applauso né col guadagno, in due specie: la
= deriv. da logico, col sufi, peggior. -astro.
filosofia in senso stretto compie sulla storia col pretendere di dedurre... la storia
ix-21: la necessità logica di passare col pensiero da una cosa all'altra.
meglio, il fantastico è tutt'uno col logico, dentro di esso, e
universale della psiche cosmica, e si congiunge col logo. gentile, 3-55: si
è possibile definire concetti, e suggellarli col principio di non contraddizione; non il
senza acquistar né grazia, né merito col padrone? muratori, 8-ii-17: gl'ingegni
povera bestia incredibilmente magra e polverosa, col pelame logoro come un vecchio oggetto.
volesse solleticare il logoro senso del piacere col savore del pericolo e del mistero,
mandar alti [i frutti], col tempo ci mancherebbero fra le mani, perché
sm. strumento usato anticamente nella caccia col falcone; era costituito da un bastone
l'insegna e dello strozziere nel richiamar col logoro il falcone. guerrazzi, 1-60:
digli l'avvenuto, / e che vada col logoro e lo chiami [lo sparvier
non danno luogo, colla mostra ovvero col logoro delle sue bellezze immortali. 3
in un verziere, / a inchieder fiori col suo vago accosto. 4.
la mala pasqua. campanella, i-7: col dito replicato si fa il palmo
la canna, e ogni numero crescente. col grano replicato, i pesi;
grano replicato, i pesi; col detale riempito, le misure. e questo
... ma si contenne, e col collo torto più loiolescamente che potè,
= deriv. da lokao, col sufi. chim. -osio, che indica
festuche via / volino al tuo spirar col caldo insieme. note al malmantile,
10 staccino, a guisa che si fa col vaglio per pulire dalla lolla il grano
tronco; è curata con il riposo, col calore, con frizioni, con l'
. = deriv. da lombardo, col suff. -aggine, che indica un
dal core, coi pochi tuoi lombardismi, col 'nu 'al principio del discorso
censurato d'aver guastata questa felice conformità col correggere de'lombardismi nella sua seconda edizione
fra l'italica gente, / e col lauro gianicolense / col cipresso del palatino
gente, / e col lauro gianicolense / col cipresso del palatino / col gattice d'
gianicolense / col cipresso del palatino / col gattice d'arno col salce / lombardo
del palatino / col gattice d'arno col salce / lombardo con le viole /
sottoposti della detta arte de'carnaiuoli gonfi col fiato niuna bestia,
, / con insaccar lomboni, / col ceffin composto, / collo andar iscosto,
del simpatico lombare e corrispondente in alto col plesso celiaco e in basso col plesso ipogastrico
alto col plesso celiaco e in basso col plesso ipogastrico. = comp.
acquitrinoso dei boschi e delle praterie, col lungo becco, munito in punta di
tronca con apice acutissimo e pungente, col quale s'impianta il verme nelle membrane
voce dotta, deriv. da lombrico, col suff. -osi, che indica stato
. = deriv. da lombrico, col suff. miner. -ite. lombrosianaménte
per sofferenza e longanimità tu potrai meglio col favore di dio superarle [le tentazioni]
gangi, / il cor che al pecto col partir mi frangi, / tal corno
lo atten- dean sul mare / col tempo bello e con la nuova aurora.
il punto d'intersezione del piano orbitale col piano dell'eclittica stessa in direzione da
infinito essa procedere; a cui s'arriva col sillogismo, come per strale allo scopo
. bini, 1-30: sono uscito col soprastante andandogli dietro dietro ad una giusta
impudiche. giordani, i-2-309: insieme col marsilla vennero certi capi di plebe a
i-39: anco possiamo diminuire il male col non voler lontanarci dal voler de'fati.
tessendo ghirlandette, / pian pian col bianco piede / per luoghi soli e foschi
l. giustinian, xxxix-i-204: da me col core luntanata stai. giusto de'conti
del foscolo. non si denigra nessuno col pretendere che scriva più o men bene;
: aveva... ripetutamente annuito col capo, guardando lontan lontano, cioè
lontano, nel tempo suo lieto, col sole e l'aria di
o il parrucchiere / vada a cavai col fiore nell'occhiello / per parer da lontano
poi cominciato dalla lontana a contrarre amicizia col signor sebastiano. a. cattaneo,
. l. bellini, 5-1-139: col rinzepparti di crapula io ti farò ripieno
a braccia alquanto scoperte il sacro lino col divin volto sudante, par che dica
trono altero e di confuso foro, / col suo strepito vii turba mendace. battista
/ solo il fuoco è ancor loquace / col paiuolo e col treppiede.
è ancor loquace / col paiuolo e col treppiede. -che risuona di rumori
, con sua falsa loquela / e col malizioso pianto suo deroto: / o sacro
gaio è tal tesoro / che lordarlo col miccio non si suole. 2
e lorda. ariosto, 33-108: col grifo e con l'ugna predatrice / [
l'occhio cerco, / vidi un col capo sì di merda lordo, / che
boito, 96: alle donne / redìa col leppo delle sozze iene / e lordo
oggi i nostri son begli in banca col fusto e con lo spirito sozzissimi e lordi
, 2-1-125: pianga pur egli, e col suo pianto lave / le man di
seco trasse l'innocente e puro / col fiero artiglio e duro, / ch'era
1-224: già tu sai, se col suo cor si consiglia / uom nell'opre
gr. xop8ó <; 'piegato innanzi col corpo ', col suff. medie
'piegato innanzi col corpo ', col suff. medie, -orna che indica affezioni
= deriv. da lordo, col suff. collettivo e spreg. -urne.
absburgo-lorena, che ebbe origine nel 1736 col matrimonio di francesco stefano di lorena con
= deriv. da loretina, col sufi. chim. -ato, che indica
1-245: così il lorito... col servizievole affaccendarsi sulla gruccia le renderà l'
le renderà l'omaggio che non può col becco, indurito nel turpiloquio. =
befana anche lei la vedova borella, col suo bastone, col lorgnone, col
vedova borella, col suo bastone, col lorgnone, col borsone, messasi in cammino
vite, che chiamano e che fanno col distillare a imo certo modo il vino
. caro doro, ho parlato per ora col bertoldi, il quale, sebbene con
contrabbasso] soffiando su tutti gli ostacoli col fiato di un mistificatore prodigioso.
d'ogni minima particella così bene accordata col tutto. targioni tozzetti, 12-1-212:
del corpo umano. si vedono allontanarsi col carico sulle spalle, per l'acqua di
potesse conciliare costesta sua teoria della libertà col concetto meccanicistico in lui persistente della natura
= denom. da meccanico, col sufi, dei verbi frequent.
, di famiglia bassissima e quasi mecanica, col benefizio solo delle buone lettere s'aveva
, colla manuale e meccanica riposizione e col ritenere nel suo sito lungamente ed in
fare il soldato a la signora, col promettere l'equivalente, dimostraste animo di
parte fittizia, che la costruiva e spiegava col meccanismo delle leggi fonetiche. buzzati,
gli eventi, senza un fine preciso mal col solo fine di uscirne. =
. con questa naturalezza, e sia pure col sudiciume alla buona delle nostre vere cucine
mecco, / dove gli altri animai col piè, col morso / e con l'
dove gli altri animai col piè, col morso / e con l'ugna combattono e
/ e con l'ugna combattono e col becco. baretti, 3-109: non voglio
osservati che nul- l'altro sanno fare col loro malato se non un sonetto o una
un salone terreno, il teatrino, col soffitto a stucchi e il lampadario scintillante che
o per poco, anche l'anima, col resto, del burattino italiano [d'
stirpi, fondate, rinnovellate, rafforzate col nepotismo,... si abbassavano
ad una ad una, / e col mondo, e con mia cieca fortuna,
, deriv. da mecon [io] col sufi, -aio, che indica i
, deriv. da mecon [io] col sufi, -idina, che indica eccedenza
, deriv. da mecon [io] col sufi, -ina, delle animine e
de'papaveri con le foglie e pestonle e col strettoio lo cavano e, presto che
voce dotta, deriv. da meconio, col sufi, -ismo, che indica stato
quali piante così denominaronsi dalla loro somiglianza col papavero. = voce dotta,
scolpita roma, e sòprale una mano col pugnale. redi, 16-vi-82: di
berretta che porta con la medaglia e col pennacchio. loredano, 1-170: aveva
il bennati, olimpicamente in piedi, col petto stracarico di medaglie, contornato dal folto
oreste, dall'altra il nome del premiato col titolo: 'primo verificatore delle favole
oggi i nostri son begli in banca col fusto e con lo spirito sozzis- zissimi
, -noi dovremmo esser contenti che guadagni col mercato nero perché sei comunista..
e lei porta sul petto il medaglione col ritratto del suo fidanzato. ojetti,
. = deriv. da medaglia, col sufi, -uto, di forte valore spreg
, liii-292: medesimamente sua maestà insieme col serenissimo fratello smontorono. b. segni
quando il bene ha intrinsichezza o medesimezza col conoscitore, allora per mezzo del conoscimento
alfonso salutò e il signor mailer rispose col medesimo cenno a lui e a giacomo.
memoria, poiché del medesimo sangue, col medesimo nome ed ornata de le medesime lodi
opuscolo, non già perché lo paragonaste col vostro, ma perché aveste il diletto
gli conferisce speciale risalto (e concorda col genere e numero del pron. a
alcuni altri con quel medesimo pugnale, col quale e'avevano ucciso cesare, s'
257): tornava sempre da capo col nome e cognome, e con le gride
aria un padre contabile tirasomme di medie col ditone inchiostroso, implacabile. 2.
abbia serbato un orario ragionevole: accordato col sole; che abbia serbato un abito
che in un triangolo congiunge un vertice col punto medio del lato opposto e in
il vertice di uno qualsivoglia degli angoli col punto medio del lato opposto.
. per mezzo di, per operadi, col sussidio di. g. villani
voce dotta, deriv. da mediastino2, col sufi, -ite, che indica affezione
medidtus 'diviso per metà ', col suff. dei diminutivi. mediatità,
spogliazione intera e subita, convenne accordarsi col governo prussiano affine di racquistare almeno ed
commercio, o mediato o immediato, col mare. galluppi, 1-i-221: il riconoscimento
falsi e fallaci mediatori tiene sospesi quasi col capo di sotto, che la parte
in forma di dio riceva il sacrificio col padre, col quale è uno dio,
dio riceva il sacrificio col padre, col quale è uno dio, nondimeno nella
dei tre sistemi sul commercio dell'anima col corpo che abbiamo or ora esaminato,
corpo ed esegua i voleri dell'anima col muovere il corpo. ma giova ascoltare
se no, alla stessa donna, col patto che questa non disertasse prima di
che l'avevano cambiato, quelli che guadagnava col garage e quelli che faceva con la
ciascun momento di ogni contenuto della conoscenza col momento opposto continuamente dialettizzandoli (anche assoluta
ella, se stampa, accorderà la partita col sig. zanichelli. -per o
al suo intervento, al suo interessamento; col suo appoggio, col suo aiuto;
suo interessamento; col suo appoggio, col suo aiuto; per opera sua.
: quella [l'ira] si medica col tempo, e questo [l'
d'oca in un vaso di rame col cinnamomo e, copertolo di neve, lo
il quale va di dì e di notte col suo medicarne? egli saetta talvolta la
misse tutti i pedoni drento alla liccia col saettume e comandò loro che non traessino se
, 208: tolgono il grasso dell'oca col cennamo e, messolo in vaso di
doglia ornai perdute, / mi rendio col remedio in un momento. ricettario fiorentino,
che tantosto... addolciarono la piaga col medicamento degli unguenti, tornoe..
il regnar, il divinar preclaro / col medicar e l'arco febo addita.
vignaiuolo. /... toma col vitriolo / le viti a medicare.
se l'acqua è limosa, medichisi col mischiarvi entro 'l sale. alamanni, 5-3-221
valendosi... dei pianelloni overo borzechini col sovero. magalotti, 9-1-91: queste
l'uno; medicando poscia alquanto, col dare all'anima una potenza di fermarsi
qualche scempiataggine, / (che medichiam col nome di disgrazia), /.
. c. bini, 1-155: col motteggio, che sa molto d'amaro,
a ragionamento i capitani della parte guelfa col detto salvestro, per sospetto di ciò ch'
magna ed eccelsa repubblica fatte, hanno col senno e con la prodezza loro o
sarei più io se non mi medicassi col pelo di chi mi ha ridotto all'uscio
animo, bisogna medicarla colla filosofia o col disprezzo delle cose di questo mondo,
credo che già con la ragione e col tempo sia quietato? guicciardini, 13-vi-62:
costume di certi medicastronzoli che, temendo col sangue del braccio di arrestare innanzi tempo gli
al suo marito, coi beveroni, col vino medicato, per farlo rimettere dallo
rimettere dallo spavento, scaldandogli i piedi col fiasco d'acqua calda.
de'mali. zambeccari, 1-4: col tempo ne restò libero per lo solo
in quel ramo di cognizioni che comprendesi col nome di filosofia; 'domestica', la
da boerhaave; 'ippocratica', nome pomposo col quale molti medici nascondono la propria ignoranza
mediche che trattano della relazione della medicina col diritto. pirandello, ii-2-132: -irradiazione
di salutifera medicina detto calliroe, il quale col nome istesso mostra avere gloria delle sue
sera a la mattina / questionar vuol col dottore, / che il giulebbe è caloroso
poco civilmente nominato, delle nullità, col quale agli stessi giudici autori della sentenza
colla prima breve stia male, son col casabono; ma non m'accordo già con
, ch'egli fa a questo passo, col mutare il * sigonta ', tacendo
domenico di morotto] non adopera medicine col cardinale, il che io non so
suoi amici, e portava la coppa col beveraggio medicinale. buti, 3-508: lo
non è altro che una operazione medicinale col mezzo della mano in carne, nervo o
moderazione delle passioni e una tranquillità costante col continuo amore del buono e del vero
mezzo l'arcangelo raffaello... col suo medicinale in mano d'argento,
e nutrici per sanare li fanciulli infermi col latte medicinato e purgato, li quali la
. 'succiole 'diciamo i marroni cotti col guscio nell'acqua: e prendendo tal
: pensarono i lacedemoni di far pace col re di persia,... abbandonando
croce, i-4-251: la reazione si manifestò col ritorno sentimentale al passato...
suo cimiere una mano sì grande che col gammautte, col dito medio e coll'
una mano sì grande che col gammautte, col dito medio e coll'anulare aggavignava un
, con una certa tendenza a confondersi col passivo. lanzi, 1-1-297: medio
specie di canto usato da'greci, col quale, come attesta il briennio, riducevano
statura mediocre e grassoccio, camminando maestoso col petto sporgente, la testa all'indietro e
che mediocre, di complessione melanconica mista col sanguigno. -ant. età mediocre:
assennato. aretino, v-1-278: voi col verso destro e terso ottenete il nome
chi parla e insieme non far disonore col plebeizzare, all'altezza poetica. =
. = denom. da mediocre, col sufi, dei verbi frequent.
biente musicale italiano, in contatto col pubblico, cogli editori e coi
. = denom. da mediocre, col suff. dei verbi frequent.
= deriv. da mediocre, col suff. collettivo e spreg. -urne-,
miserabile spettacolo che tutto dì si rappresenta col meditar la morte, onde necessariamente cadde
tiranneggiò di una francia meditante d'accordo col papa l'invasione dell'italia e l'
negli elementi fondamentali, per lo più col proposito di porvi poi mano e di
in una stanza e non volendo aver pratica col mondo, che mi parea ripieno di
. v.]: 1 meditato 'col 'non 'dice altro da '
candelabro, in silenzio, tu illuminerai col tuo volto le meditazioni della mia anima sino
3-1-136: le vostre orazioni sieno più col cuore che colla bocca. state in
, i-696: la madre acconsentì benignamente col gesto e col sorriso. -puoi girare
: la madre acconsentì benignamente col gesto e col sorriso. -puoi girare da per tutto
, iii-12-66: due forme d'arte intanto col rifiorire del monachismo rinfrescansi; una subiettiva
lo stretto di gibilterra, a sud-est col mar rosso attraverso il canale di suez
(se però l'oceano ha comunicazione col mediterraneo), lo quale, entrando per
cecchi, 8-88: una volta partiti col periodo, chi più vi può fermare?
dal lat. medulla 1 midollo ', col sufi. chim. -ina-, cfr
dal lat. medulla 4 midollo ', col sufi. med. -ite, che
voce dotta, deriv. da medulloblasto, col sufi. med. -orna, che
mano. baldi, 27: perseo col teschio di medusa orrendo / s'appressa
. = deriv. da medusa2, col sufi, -oide (gr. -os'simile