denom. da altro (v.) col pref. in-con valore illativo. innalzaménto
suo innalzamento morale finiva... col servire. 8. rendere più
cingiti i lombi tuoi, e va col bastone e vedi se tu puoi suscitare
, 2-368: quando l'uccello, col suo battimento d'alie, si vole innalzare
quel vendicar s'inalza e riede / col brando eretto al periglioso ludo. govoni
sua si fosse inalzata, sperando, col mutar luogo e cielo, dovesse in
. mazzini, ii-919: perché meritaste col sacrificio, perché non cercaste di sostituire
[del guidi] né si communica col lettore innalzandolo, né lo percuote e
e la luce, e le dona / col ritmo il novello respiro. gramsci,
denom. da amore (v.) col pref. in-con valore illativo e il
beccuti, i-200: ivi donna regai col piede infiora / del vicin tebro la
'l corso e l'onda / e col suo ragionar l'aria innamora. n.
d'arione si legge che innamorò i delfini col suono. nievo, 1-609: quella
denom. da amore (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
cantando come donna innamorata, / continuò col fin di sue parole: / 'beati
a dì xxvm, in su la terza col nome dello isviscerato et innamorato iesu intrammo
, se mal distingue e parte / col suon musiche voci innamorate, / qualor
denom. da amorazzo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da amoruccio (v.) col pref. in-con valore illativo: voce
meser anibaie talenti, omo molto innanti col papato, obtenne ricomperare suo beni,
/ altra or le vada, me ferì col ciglio. -continuare, proseguire.
-disse, -questi ch'io ti cerno / col dito, -e additò uno spirto innanzi
, i-42: [il villano] va col bue lento innanzi al campo, e
l'altro stipite, passò per isbieco, col fianco innanzi. 2. avv
più oltre, di essere a parlamento col pontefice. -in costruzione ellittica.
celimi, 763: fo diligenzia qui col proveditore d'averlo in casa presto,
per roma! innanzi pel popolo e col popolo! innanzi a ogni patto e contro
vedersi di dì in dì andare inanzi col grado, non degna più l'amico che
passar più innanzi, desiderava d'essere col re. segneri, ii-399: e pur
, recati innanzi giovanni batista in pregione col collo tagliato. s. caterina da
fonte, si innamorò di se stesso) col pref. in-con valore illativo.
e la mia mente imbruna, / col cielo, e co le stelle, e
, tr. scherz. ant. aspirare col naso. l. bellini
denom. da naso (v.) col pref. in-con valore illativo. innascìbile
teneva sì forte che aveva agio di inaspare col dimenarsi e col trar di calcio.
aveva agio di inaspare col dimenarsi e col trar di calcio. forteguerri, 7-52:
-sostant. marino, vii-233: col belato l'agnella ed il cavallo,
agnella ed il cavallo, non pur col nitrito, ma con l'innaspar delle braccia
ma con l'innaspar delle braccia e col levar delle zampe e col battere a tempo
braccia e col levar delle zampe e col battere a tempo e misurata- mente il
denom. da naspo (v.) col pref. in-con valore illativo.
di acqua burro zucchero e farina, col quale m'ingozzava finché il cibo giunto
l. pascoli, i-4: seppe col suo bel costume, non meno che
denom. da atro (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da natura (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da navera (v.) col pref. in-con valore illativo;
denom. da nazione (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da nebbia (v.) col pref. in-con valore illativo.
, poco o nulla brillante, ma col pregio della concretezza. = comp.
. = denom. da negro col pref. in-con valore illativo;
denom. da nero (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da nerbo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. di nero (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
54 al 68 d. c., col pref. in-con valore illativo.
denom. da nervo (v.) col pref. in-con valore illativo.
l'altre santa chiara si l'appicciò col dente, / de tal tesaro avara,
denom. da nervoso (v.) col pref. in-con valore illativo.
, il cor che mi ardi, / col cibo che finora lo nutrì. cinelli
la medesima republica a pruomuovere questa pratica col papa. -denom. da esca1
-denom. da esca1 (v.) col pref. in-con valore illativo. innescato
= deriv. da innesto, col sufi, -olo di mestiere.
... e fattasi la frazione col prodotto di quello e di questo ^ ne
frutto; e le brevi fiammate / col rombo seguace! pavese, 5-96: per
innestarseli, potranno forse riuscire a rendere col tempo le lettere non essenzialmente contrarie alla
, 1-521: lo scrittore, insieme col lodar soverchiamente il marino biasimando soverchiamente me
sopra la voluta di un ornato, col gomito mollemente appoggiato sopra un'altra voluta
sm. coltello di varie dimensioni e col manico leggermente ricurvo usato per praticare innesti
. = deriv. da innestare col sufi, professionale -ino (cfr.
denom. da neve (v.) col pref. in-con valore illativo. innevato
denom. da nicchia (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da ispido (v.) col pref. in-con valore illativo.
fu quindi / religion e di libar col latte / cinto di bianche rose, e
[della lirica] nacquero colla parola e col canto e fecero parte del libro sacro
inno ai patriarchi. aleardi, 1-216: col più molle / de'versi miei le
nazionale italiano (composto da goffredo mameli col titolo * fratelli d'italia 'e
, var. dial. di ubriaco, col pref. in-con valore illativo.
denom. da innocente (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
i sepolcri erano altari; / e col sangue di vergini innocenti / placavan l'
129: sentii sorger in me col giubilo un'invidia innocente, veggendo tanto
della povera innocentina, e si sfogava col farle carezze tenere e malinconiche. tommaseo
adolterio, dal rubesto e perfido marito, col nudo ferro fisso nel petto, innocentissimamente
con altro estinguer non si poteva, che col sangue della svenata innocenza, allo sdegno
più lontano, scopriamo il mare, anche col verde che torna a roderla e a
spalleggiato dai servi e dagli otto campieri col gattopardo d'oro sul berretto e nelle
dar lume affa storia de'costumi cangiati col tempo. leopardi, 32-274: e
32-274: e tu comincia a salutar col riso / gl'ispidi genitori, o
denom. da nodo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
le sue infamie innominabili / ch'esce col vino / da quelle gole disgraziate.
porto la clausola, 'col suo domestico ': ma converrebbe che
sero a patti co'tiranni del momento poi col nuovo ordine di cose, erano destinate
minore, da un lato si contiene col sopraddetto e costituisce il secondo del metatarso
. da norcia, città dell'umbria, col pref. incori valore illativo.
denom. da orgasmo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da nostro (v.) col pref. in-con valore illativo.
rapido si scioglie / e al mar col piede tributario muove; / dentro 'l suo
pensiero... innovare la guerra col signore di milano. alamanni, 6-14-156:
ha pur bisogno di contenere alcuna omogeneità col primo. mazzini, iii- 1-138:
l'intenzione altrui, coll'opera, col desiderio, colla preghiera.
sec. xvii), da collegarsi col lat. intercidère 'cadere in mezzo '
nel vigesimoquarto anno 1 giorni venissero appunto col termine del sole donde incominciarono e gli
passati, onde le loro partite si ragguagliano col solare. manfredi, 3-43: il
questa nostra resoluzione e stando per morire col polso intercalare, questo buon vecchio si
, e cantando si uscì di chiesa col solito ordine, e del popolo ad ogni
la laurea mal guadagnata che si dà col 'tibi quoque 'mal ripartita.
a quello di 'storia '-intercambiabile col concetto di natura anziché con quello di
le due carotidi, che si congiunge col glosso-faringeo. = comp. da inter-4
. (usato solo nelle forme composte col part. pass, interceputo). ant
firma. agivo per malefica intercessione, col demonio alle mie spalle. andai in
anco ci giustifica cristo solo come intercessore col pregare per noi, ma in modo più
b. tasso, iii-130: io procuro col mezzo dell'illustrissimo cardinale d'inghilterra d'
: cerco... di comunicare direttamente col rimorchiatore x, ma questo non risponde
, 412: baraguay d'hilliers cinge col suo campo l'estuario; le comunicazioni
a bologna, esser rotta la tregua col papa. cattaneo, iii-3-37: i
del parto, e prevenuta l'emorragia col legamento de'vasi del collo, non
reciprocità e classe (v.) col sufi, -ismo che è proprio dei nomi
: misterioso bisogno di intercomunicabilità dello scrittore-narrante col suo personaggio. = comp. dal
per la tenace compagnia di un uomo col quale intercorreva una troppo grande distanza di
che ogni tanto dovesse ingollare delle nocciuole col guscio, perché spalancava gli occhi e
stimolo de gli aliti ferventi: / col vellicar, che fan del cibo i sali
.. restava come tagliata fuori e col soccorso, anzi con la communicazione di
un interdetto, / anco il parlar col naso / oggi s'ha per difetto
due parole che si scrivessero all'orator nostro col duca, otterrebbono da sua sig [
comandi, queste ordinanze pretorie si disegnavano col nome di decreti o interdetti. col decreto
disegnavano col nome di decreti o interdetti. col decreto si comandava di fare o di
chiamare tanto le ingiunzioni quanto i divieti col nome solo di interdetti... questi
un uomo che pregiudicato abbia il museo col levarne i pezzi migliori. b. croce
alla cosa pubblica, non però solamente col far che i suoi crediti pendano dal fluttuare
non fece più figliuoli: ma essendosi interessata col sangue d'augusto,...
sarno confidare intieramente, essendo uomini interessati col re e con esso loro non obbligati
buon sciocco ed anche interessatuccio, io col dargli molto ne faceva assolutamente ogni mio
metta, / ognun faccia da sé, col suo si stia. a chiliini,
in casa del conte di potenza, col quale nodriva qualche interesse d'amicizia e
da noi sono stati rivestiti ed abbelliti col nome d'interessi. c. ridolfi,
, in interesse: a frutto; col pagamento o con la riscossione di un prezzo
nell'angolo interno che fa la foglia col fusto, cioè se stanno entro alle foglie
dovessero tornare inderieto e che interim tractaria col papato far cosa che li piaceria. lettere
credette bene di fare un interinale provvedimento, col formare una tassa a parte da pagarsi
li circonda che non abbiano un compenso col lavorare interinalmente la terra medesima. arlia,
in contrapposizione con ciò che ha relazione col mondo naturale o sociale: ed è
penitenzia... e va verso dio col ben fare, altrimenti chi non arà
vi-410: l'esame dell'uomo interiore col testimonio delta coscienza deve intendersi nel senso
(in contrapposizione a ciò che ha relazione col mondo naturale e sociale; ed è
su una bicicletta pesante, da donna, col manubrio che mi fa stare interito e
, volendo, potete scrivere anche interlineariamente col succo di limone. = comp.
una trattativa. cassieri, 87: col tono di chi decide di sbarazzarsi di
nel quale la luna è in congiunzione col sole ed è invisibile nel nostro cielo
... mescerò il tuo sangue col mio, e morirò accanto a te.
mancano per attuare l'intimo suo congiungimento col moto storico complessivo. bocchelli, 2-221
, 1-105: quando la luna si congiunge col sole, si chiama congiunzione..
1-105: quando la luna si congiunge col sole, si chiama... inter-
denom. da mezzo (v.) col pref. inter- * fra '.
di intermissioni, inconscia, al rapporto col mondo. 2. disus.
l'assaliva solo nel pomeriggio e svaniva col cadere del sole, sempre più tenue e
vaghi pellegrini, aquile eccelse / e qual col voi nell'aria più s'interna /
. bentivoglio, 4-1250: a noi toccherà col vigore de'nostri petti e con la
denom. da terno (v.) col pref. in-con valore illativo.
453: vedeva anche lui camminare per via col capo chino e cogli occhi internati.
conservare e promuovere ed esaltare la patria col fine ultimo della pace dentro e fuori,
prosa internazionale, per ora, e col tempo forse interplanetaria. e.
t'anni innanzi e che si confondeva col « nichilista », apostolo di universale
, i-41: questa superficie interna del vaso col giro suo abbraccia e contiene d'ogni
, che mangiano male, che dormono col gas acceso. bocchelli, 2-xxiv-1073:
differenza v'è tra i peccati interni commessi col pensiero e i peccati esterni commessi per
: tu sciogli / ancora i groppi interni col tuo canto. -per simil.
dipendendo da un verbo intransitivo, ha col medesimo identità o affinità di significato (
cristallo... e la sua pendola col cuccù per chiamare la felicità o la
/ sull'umida conca non porta / col palpito dei motori / che gemiti d'
che tal genere di tributo sia posto col debito scernimento e con misure ben bene
, 46-1: o di non tornar col legno intero / o d'errar sempre
troverete cremona essere / oggi venuta intera col suo popolo. tasso, 1-43: l'
, con le lattughe al collo e col tocco in testa. salvini, v-489:
sedente in una seggia di velluto cremisi col berrettino e mozzetta rossa sopra il camice bianco
amicizia nostra / cominciò si può dir col guscio in capo. / -sì, e
viene meno, che non si affievolisce col passar del tempo. spallanzani, i-242
: reputazione... si acquista col dare di sé esempli di uomo da bene
e quelle / avene svelli: e col giudizio intero / tronca quel che non è
avea spaventate le grandi genti, pure col nome. crescenzi volgar., 11-49
quegli edifici che nelle misure delle parti col loro intero convengono in guisa che la
il passante, invano sollecitato di sbrigarsi col saluto. c. f. gadda
non ha fatto che il nudo pretto e col tempo forse interplanetaria. moretti, i-906:
, 'fra i bicchieri ', cioè col bicchiere alla mano. =
. ha perciò preteso d'inter- pollar col giocoso il serio e d'interromper vi la
piovene, 6-145: non so come, col passaggio degli anni, si siano interpolati
ha confuso il eppoveìv pir) 8év col ptrj eppovetv ed ha fatto battere sofocle
la sua innocenza ', uno interponimento, col qual la narratrice risponde quasi a una
spargendo in ogni lato; / e col placid'oblio, con l'ombre amiche /
di loro s'interpone un altro prostrato col volto a terra e con le mani
inferiori venere e mercurio ponno essere congiunti col sole, o quando s'interpongono fra
esito. -per interposizione di tempo: col passar del tempo. boccaccio
riuscì a mala pena a interpretarli, anfanando col vocabolario, interrogando con astuti sotterfugi questo
arlia, 293: 'interpretare'. « col dire che il cantante tale, o
. v.]: interpretare la musica col canto. 10. matem.
poco mancò che non se la prendesse col lettore interprete; tremava, inorridiva,
acque, volle questo sommo pontefice beneficiarla col ridonargli l'acqua vergine,..
poi, quando sia gettato in terra, col mar- retto. arici, i-164:
, chi fu interrato e quasi propagginato col capo in giù e le gambe all'
. palladio volgar., ii-xvii: col letame di bue si vuole interrare la
. da terra (v.), col pref. in-con valore illativo; cfr
il fuoco, e con alcuni cassoni interrati col solito mirabile effetto fu spianato intieramente
denom. da terreno (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da terribile (v.) col pref. in-con valore illativo. interribilito
fare o male. -in relazione col discorso diretto. giacomini, 2-48:
sarpi, vi-3-126: papa martino v col voto del concilio ordina che siano interrogati
porta e finestre,... interrogai col naso a vento donde venissero questi maledetti
, ma voglio vederti io alle prese col vero. te lo farò io l'
farò io l'interrogatorio: la differenza col tornio, per esempio. =
pratesi, 1-64: fece alla moglie col viso e con la mano una muta
pareano singhiozzi. -in relazione col discorso diretto. batacchi, 2-57:
a noi... smorzava le note col pedale; e s'interrompeva spesso.
chiabrera, 5-63: io sono qui col p. antinori in eterna compagnia,
denom. da terrore (v.) col pref. in-con valore illativo.
: credo che si contenterà d'andar col mio libro sotto 'l mantello a trovar
, non come i suoi primi uccelli col respirare formavano voci interrotte, ma col
col respirare formavano voci interrotte, ma col velocissimo batter dell'ali rendevano un suono
pianoforte... smorzava le note col pedale; e s'interrompeva spesso. e
: accadendo talora che i pianeti, col ritrovarsi in così fatti intersegamenti dell'eclittica,
in più luoghi. guglielmini, 151: col mutar corso ed abbandonando i ponti sotto
baldinucci, 8-170: seppe egli ritrovare col proprio ingegno un modo, con che
strada sussistente tuttavia in molte parti e col nome della montà all'intersecazione dell'argine
l'altro; e questi vanno esplicati col termine o col vocabolo di interstizii; cioè
e questi vanno esplicati col termine o col vocabolo di interstizii; cioè che la
anguillara, 3-146: intertenea la dea col suo bel dire / tanto ch'avesse
solo per intertenere in isperanza la gola col fingere di comparare ciò che c'era
i-i-67: le convenne... prender col pondo di tutto il regno nuove fatiche
intertenne per qualche tempo in diversi colloqui col chiaus bassi. pindemonte, iii-188:
6-x-9: con vostro fratello giuseppe e col cugino giambattista m'in- terteneva nelle sue
, 1-163: arà un longo intertenimento col signor ambassa- tore. ramusio, i-23
avea però mai lasciato di trattare familiarmente col benigno donatore della sapienza. -letter.
taglierà la parallela. grandi, 8-105: col centro a e l'intervallo ae uguale
seconda che essa sia concorde o discorde col senso di propagazione della luce incidente.
valerio massimo volgar., i-366: col suo intervenimento conservoe il consolo appo 11
stessa tutta alle dolci preghiere degli amadori col malizioso intervenimento di tali messaggiere perfidissime?
imaginazione de la madre stante nella coniunczione col zoppo el quale genera un figliolo zoppo
di molte cose quel che si può fare col mezzo di poche. i. riccati
, mette tutto in comunicazione con tutto col mezzo dei prodigi, delle epifanie,
non potessero le provincie unite far pace col re di spagna né lega con altri
nazionalismo economico e, dall'altra, col tentativo di far assumere a un personale
590: la corrispondenza ufficiale dev'essere col gonfaloniere, e dal gonfaloniere devono averne
da alessandro il grande nella sua intervista col filosofo. deledda, iii-739: l'incubo
indagini o per le inchieste statistiche effettuate col metodo del campione mediante l'interrogatorio,
denom. da terzo (v.) col pref. in-con valore illativo.
alcuna materia eroica, a me parrebbe che col verso di undeci sillabe interzato scrivere ne
denom. da terzino (v.) col pref. in-con valore illativo.
piccole truppe gl'indiani armati, che col pretesto di convoiare avevano la loro intesa
? ferd. martini, 1-i-235: anche col ministro della guerra generale di san marzano
zar nicola ii): divenuta alleanza col patto di londra (5 novembre 1914
denom. da tesauro (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da teschio (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da teschio (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da teschio (v.) col pref. in-con valore illativo.
, nome di una delle erinni, col pref. in-con valore illativo. intesina
tarti, e inteso dopo breve guerra / col re loro a fermar durevol pace,
uomini, giornali, partiti italiani intesofìli col nome comprensivo di 4 les bons '
denom. da testardo (v.) col pref. in-con valore illativo.
pine- rolo, che è il morso col quale la francia terrà sempre casa savoia
denom. da testa (v.) col pref. in-con valore illativo.
suoi soldati si ponessero ginocchioni in terra col ginocchio sinistro e cuoprissero con gli scudi
: la maggior sala dipinta, / col tetto e il fregio tutto messo ad
roma. = denom. da tevere col pref. in-con valore illativo.
denom. da tiepido (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da tiepido (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
... pareva intepidito quell'ardore col quale pur dianzi si mostrava pronto alle
di 'stelo legnoso ', col pref. in-con valore illativo.
= denom. da tign [ola] col pref. in-con valore illativo;
denom. da tigna (v.) col pref. in-con valore illa
quel vestito le fu messo, / col qual nel cataletto fu distesa, / e
che parevan colpi di schioppo, o col battipanni, sul groppone intignato de'tappeti
. bellincioni, ii-92: io son col cuoio all'osso / sanza polpa e
denom. da tignoso (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da tigre (v.) col pref. in-con valore illativo.
deriv. da tigre (v.) col pref. in-con valore illativo. è
pietra e il sasso tanto intimamente commesso col metallo, che l'uno pare inseparabile
che deve essere per altro intimamente connesso col rimanente dell'opera, è una spezie
iii vostro progresso economico è intimamente legato col progresso della vostra nazione. e.
. tutti impazienti dell'alba, la prevennero col suono delle campanelle intimatrici della funzione.
, 39-vi-32: uscì dell'utero della madre col dito intimatóre del silenzio attaccato alle labbra
incutere pubblico timore. -pubblica intimidazione col mezzo di materie esplodenti: reato contro
le squadre chiudeva il duca di guisa col bastardo di angolemme, per ritenere i
denom. da timido (v.) col pref. in-con valore illativo.
borrani. = deriv. da intimo col suff. -ismo proprio degli astratti.
... sull'intimità della regina col giovane monaco crescevano ogni giorno. piovene,
quell'ora incantevole a faccia a faccia col figliolo: essi soli; e la
vita domestica di una persona; familiarità col proprio ambiente domestico. gnoli,
ed efficace, il quale, essendo col sangue portato nelle più intime parti, venga
, quell'adesione e quella union intimissima col suo dio, che viene tante volte
viene tante volte nelle divine scritture significata col nome di bacio casto. cesari, 6-108
cecchi, 2-52: dopo che niccolino, col tratto più aristocratico, ebbe ringraziati i
la signora venne sorpresa in intimo colloquio col signor... deledda, iii-
intimorire li prelati e altri ecclesiastici maggiori col terrore di censure e privazioni di dignità
denom. da timore (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da timpano (v.) col pref. in-con valore illativo.
e trame l'infocata pasta e foggiarla col soffio. bresciani, 6-vi-264: intinge
. palladio volgar., 2-17: col letame del bue si vuole intignere la
pulci, 22-78: chi l'uccise bee col tuo bicchiere, / e mangia sempre
che stamperò nella 'rivista contemporanea 'col titolo 'fra girolamo savonarola e santa
venne, e sparse il corpo stanco / col ramo intinto nel liquor di lete.
tarpata dall'ale d'un serafino, affilata col rasoio dell'eter nità ed
: spettro della più enorme lascivia, col musaccio fatto a musaico, bitorzoluto e
, 1-1-228: ristretti con questo mezzo col re i più intinti nella rivoluzione,
dovrebbe avere, per essere in chiave col resto, se non sapore almeno odore di
scherzo ed erasi tenuto zitto e ingrugnato col naso sugli intinti, ordinò, cigolando
denom. da tiranno (v.) col pref. in-con valore illativo.
, movendo appena le labbra, e col viso intirizzito. -per estens. morto
qual m'ha dato tanto che far col suo doppio sentimento ch'io ho creduto
, o si piazzano al loro inizio col fine pratico di poterle secondo i loro piani
l'asprezza dell'inverno... col freddo intisichiva le persone e con le pioggie
denom. da tisico (v.) col pref. in-con valore illativo.
mi fai piacer vero e onore grande col pensiero d'intitolare a me il primo
può essere con ragione intitolato e chiamato col nome di tragicommedia. campiglia, 1-332:
sagredo, 1-277: dagli ordini del regno col mezo delle diete si suole dal corpo
letteratura e dall'arte, e porgono, col titolo, una promessa, che poi
denom. da titalus 4 titolo 'col pref. in-con valore illativo; cfr.
alcuna femina o difenditrice di sua castità o col nome di beltà intitolata. muratori,
, 1001: sulle sbilenche catapecchie / col numero e grandiose / intitolazioni / vegliano
denom. da tizzone (v.) col pref. in-con valore illativo.
. bracciolini, 2-7-69: avean col fuoco intizzoniti e scuri / fatti i
denom. da tizzone (v.) col pref. in-con valore illativo.
4. ant. che non è percepibile col tatto. mauro, i-1-87: questo
, 3-106: 'intoccare *. arrivare col fuoco o con un ferro brucente qualche
. da toccare (v.) col pref. in-con valore intensivo.
denom. da toletta (v.) col pref. in-con valore illativo.
. ariosto, 44-27: ne stava col cor lieto e col viso / d'
44-27: ne stava col cor lieto e col viso / d'aver gittata intolerabil peso
pose gli elefanti in testa, acciò col furioso impeto e intolerabil forza loro rompessero
presente fare non potevate, che col vigore di questa ottima legge raffrenar le
persecutori e non potendo con altro perseguitano col ghigno e col fischio, e con
non potendo con altro perseguitano col ghigno e col fischio, e con la delazione pubblica
della segreta, e la propria intolleranza coronano col distribuire ai loro avversarii il titolo d'
brancoli, ii-206: giunse romeo, col suo viso bonariamente accigliato, gli occhi
denom. da tomba (v.) col pref. in-con valore illativo.
mici chiamano 'lutum sapientiae ', col quale sintonica e fortifica il cui delle
denom. da tunica * tonaca 'col pref. in-con valore illativo).
= deriv. da intonacare, col sufi, -ista, proprio di mestieri
metterci mano, non ho voluto guastare col mio intonaco la venerabile antichità. 6
1-45: vieni, o sagrestano, vieni col coro e precedimi intuonando il cantico delle
della casa, 703: ristorinsi costor col fiuto, / e con lo intonar
molti del popolo altro non intendono, col nome di carità, che la limosina,
soldani, 1-19: qualche aronne, col turribil pieno / di odor, lo 'ncensa
. caro, 9-1-229: lucantonio è col duca, e quando verrà qua li farò
ultimo terremoto si confondono e s'intonano col bianco delle coste ionie calcinate dal tempo
cammelli, 70: tanto l'orecchi col pregar m'intuona / che mi convien
[u] ono (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
, / ne fa la penitenza col peccato. intonato2 (part.
, con cui venivano collegati l'antifona col versetto successivo. -per estens.:
; stile. -anche: aspetto particolàre col quale si presenta un luogo o un
denom. da tonchio (v.) col pref. in-con valore illativo.
luisa che pareva farlo apposta a intontirci col fracasso del telaio. -assol.
un po'intontito con la fenacetina e col chinino... ma passerà! moravia
denom. da tonto (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da topazio (v.) col pref. in-con valore illativo.
. 4. entrare in contatto col nemico, venire a battaglia; affrontarsi
agostini, 5-2-1 io: poi intoppossi col forte ruggiero / e qui si cominciò
denom. da toppo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da toppa (v.) col pref. in-con valore illativo.
, e se per avventura intoppa casualmente col piede in qualche cosa, dà credito
gl'intoppi della lingua e ne la snodò col prender in bocca de'sassolini mentre parlava
. salviati, ii-1-193: il secondo modo col quale dalla pronuncia l'accidentale intoppo si
denom. da toro (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
letamaio, / intorbare il sangue puro / col suo sangue bottegaio? soffici, v-1-201
v.]: non ha voluto risentirsi col capo dell'ufficio, per non
denom. da torbo (v.) col pref. in-con valore illativo. intorbato
6-2-121: intorbidar quest'acque / mi giova col mio pianto, / piuttosto ch'addolcir
, / piuttosto ch'addolcir l'aria col canto. pallavicino, 1-36: ogni
mente / m'acqueta i sensi / col suo fragore immane. -muovere a sdegno
voglia le dolci lusinghe della vostra passione col farvi dar luogo a questo amaro sospetto.
denom. da torbido (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
esalazioni dei cantieri e del petrolio mescolato col sudore. -iscurito. buonanni
da color piombino o pavonazzo, sfumato col giallo. -offuscato, velato (
mondo colltmperio, in tutt'i luoghi col finir dell'imperio languì e, restando
denom. da torbido (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
chiamavasi * qui- stione ', perché col mezo d'essa stringente si faceano i
, 19-179: i baffi in torchiati col sapone. intorchiatóre, sm.
de'quattro ordini superiori..., col capo schiettamente involto in ima tovagliuola bianca
denom. da toro (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
la tocca, ma trasfonde ancora, col mezzo della rete, stupida gravezza nelle
i-461: può [la torpedine] render col tocco in un istante / intormentito marte
è intormentito. vallisneri, ii-467: se col freddo dell'acqua riesce alla fibra corroborata
cuor vostro, quando, cauti e col piè sulla fossa, vi vedrete intorniati
lume adornato / gli ammiranti occhi fiere col suo raggio / di varii colori intorneato
/ non ho mai triegua di sospir col sole. ricciardo da cortona, io
8-7 (288): mille lacciuoli, col mostrar d'amarti, t'avea tesi
conv., iv-1-8: entrai a riguardare col pensiero lo difetto umano intorno al detto
denom. da torpido (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da torre (v.) col pref. in-con valore illativo.
sala grande, la quale voi dipignerete col suo capo intorriato, posta a sedere in
denom. da torrione (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da torso (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da torso (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da forticcio (v.) col pref. in-con valore illativo.
dall'agg. torto (v.) col pref. in-con valore illativo.
. pindemonte, 10-26: io sol rimasi col naviglio fuori, / che al sasso
copuli con l'intorto, ora si distenda col revocato e che s'infoschi altimprowiso.
denom. da torvo (v.) col pref. in- con valore illativo.
. torbo (v.), col pref. in-con valore illativo. inforzare
denom. da torzolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da toscano (v.) col pref. in-con valore illativo: cfr.
impudenza di francesco berni d'aver voluto col rifacimento correggere e intoscanire quel poema.
denom. da toscano (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da tòsco (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da tòsco (v.) col pref. in-con valore illativo.
deriv. da tossina (v.) col pref. in-con valore illativo.
dall'agg. tosto (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
dall'agg. tosto (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da tozzo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da tozzo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
platone et aristotile nell'union dell'anima col corpo, in che modo ella sia unita
denom. da trabiccolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da ciglio (v.) col pref. intra-'attraverso '.
sara- cinare e far le fole / col ritto intraculier ne'lor forami.
denom. da fune (v.) col sufi, intra'dentro '.
da intr [a] 'dentro 'col sufi, collettivo -aglia; cfr.
. perché l'antico instituto s'intralcia col nuovo mediante le spurie propaggini di prussia
. da tralcio (v.), col pref. in-con valore illativo.
si mostra la conturbazion della mente imitata col parlare intralciato e farnetico di lisimaco.
: minori impedimenti e intralci a confluire col liberalismo ebbe il socialismo in francia.
la spagna, 8-30: anselmo col compagno, pien d'ardire, / intramendùo
occorso non ha molto in elide, col cui racconto vien a convalidarsi ciò che voi
vivamente, ed il maraviglioso è intramesso col ridicolo. carducci, iii-27-107: ai trecentisti
lo stendardo del popolo, s'inviò egli col resto dell'esercito. nomi, 3-27
tmesi '... si fa col dividere una parola in due e intramezzarla d'
denom. da mezzo (v.) col pref. intra-'fra, dentro '.
. d. battoli, 15-1-12: col nome santissimo di gesù in color porporino
se meglio piace, verbo che non passa col costrutto in altro vocabolo, e che
denom. da trappola (v.) col pref. in-1 dentro '.
io non mi rallegrassi meco stesso e col petrarca medesimo, veggendo sorto un intelletto
ve 'l perdoni, / ché col vostro pensar snello e gentile / lo
denom. da trasparente (v.) col pref. in-con valore illativo.
quai se il pulitor di corna voglia / col sapere far larghi, contraddicono / fieramente
grandissima ragione voi avete a passarvela allegramente col berni e farvi intrattenere da quella tanta
io intratterrò chi legge i presenti fogli col ragionare qualche tempo delle sue qualità e di
oblighiamo a darti liberamente uno di noi, col quale trattenga la vita tua.
ed a quei del duca di ferrara, col quale intrattenendosi non poco, teneva appiccata
il regno di napoli,... col soccorso dell'armata partita da nizza,
: purtroppo in quei lunghi intrattenimenti avuti col gar- gani... ebbi luogo
parti incominciò ad ardere la scaramuccia, col cui intrattenimento mirava il re di porgere
correttezza costituzionale tutta la sua stretta cooperazione col fascismo e le innumerevoli violazioni dello statuto
uffici con tutti quelli ch'avevano intratura col papa, mostrando li inconvenienti che sarebbono
denom. da travaglio (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da trave (v.) col pref. in-con valore illativo.
che vedi? vego la moglie intraverso col marito; non hanno un dì di bene
denom. da tre (v.) col pref. in-con valore illativo.
l'una [grazia] tosto alla madre col gemmato / pettine asterge mollemente e intreccia
perciò il ballo da intrecciarsi e da incorporarsi col dramma. memorie per le belle arti
questo non è il caso di zendrini col quale non potevo romperla perché non l'
. insegnargli un destino che s'intrecci col nostro. 12. rifl.
denom. da treccia (v.) col pref. in-con valore illativo.
intrecciatissimi;... parti tutte modellate col gusto più squisito. -ant
un altro ancora orizzontale ma intersecato verticalmente col primo nel fare la presa; punto
in una quartina il primo verso rima col terzo e il secondo con il quarto
il medesimo tugurio, divisi dai padroni col mezzo d'un'intrecciatura di bacchette impiastricciate
intrecciatura dei vasi del cordone spermatico connessi col medesimo testicolo, ben si potrebbe aspettare
che deve essere per altro intimamente connesso col rimanente dell'opera, è una spezie
denom. da trefolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da tregua (v.) col pref. in-con valore illativo.
variante di terremoto (v.), col pref. in-con valore illativo.
schermendosi e liberandosi con la voce e col ferro da gli assalti violenti di lui.
denom. da trepido (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
/ che al ver resiste intrepido / col sillogismo a lato. manzoni, pr.
e di marfisa l'intrepida fronte, / col re circasso a nessun mai secondo,
denom. da tresca (v.) col pref. in-con valore illativo.
, 1-376: pur supplice garzon, col capo basso, / pianti e sospir,
cadde con tasta, / con tarmi, col campione a capo chino, / tutti
da tricae 'imbrogli, fastidi ', col pref. in-con valore illativo).
d'inimicizie che si stanno ora tagliando col ferro all'oriente e all'occidente d'europa
risuscitare ed accrescere 11 disgusto della madre col seguitar medicina, o tradir me stesso
e intride la calcina, per murarle col sangue suo. caro, i-133: vedete
barocchismo dei panneggi sembra una cosa istessa col morbo che li intride di veleno. bocchelli
dicea che gli arressino la barca intrisa col nostro confesso lordo. forteguerri, 27-70
. -intridere le mani nel o col sangue di qualcuno: rendersi responsabile della
rossi che non intendeva d'intriderle e imbrattarle col sangue di quel giusto.
sprezzante, insaziabile di encomi, e, col tempo, intrigante e maligno. carducci
: di'e fa'che 'l tuo voler col mio s'intriga, / sì che
tenebra, ad ir suso; / quella col non poder la voglia intriga. buti
intriga e 'mpaccia, / ne va col capo rotto in breve spazio. lalli,
qualunque gli chiede un servigio, intrigandola col: noi vedremo, dio il sa
affannati, fra cielo e terra, e col capo intriga- tissimo, lasciamo il libro
una delle grandi sodisfazioni che dia è col rimover la multiplicità de'moti et orbi,
l'occhio di triglia '), col pref. in-con valore illativo. intrìglio
ecco la macchina parte / sa sé, col suo trepido intrigo. 2
: lo intrigo del nostro parlar mistico, col riuscir sempre nei suoi propositi, simiglia
era stato in simili e maggiori intrighi col parlamento di parigi. muratori, 14-169
(ii-651): pratticava molto intrinsecamente col duca carlo di borgogna. guazzo,
pazzi, ii- 189: cooperi col verbo umanato, che sono io, nell'
italia non potrà salvarsi altrimenti che intrinsecandosi col suo cuore e le sue pendici.
: questo vostro exercito... col vulto e con li gesti demonstra la intrinseca
più intrinsici omini... che tenessero col decto meser ludovico. ariosto, 489
aveva [vostro padre] intrinseca corrispondenza col mio. bocchelli, 2-xix-115: aggiungerò
naturale e avere l'uso di quei vituali col solo prezzo intrinseco. p. venier
di spiegarla nel suo intrinseco e congiungerla col maggiore problema pratico e morale dell'età
era l'intrinsechezza del cardinale santa cecilia col papa, e le carezze che ne riceveva
agli infermi, aveva fatta grande amicizia col medico, e non solo amicizia di
in roma, contraesse amicizia ed intrinsichezza col tal maestro: ma il suo stile sempre
quando il bene ha intrinsichezza o medesimezza col conoscitore, allora per mezzo del conoscimento
quattro tordi e un pollo '. e col * si 'ha più forza
. da trippa (v.) col pref. in-con valore illativo.
tu hai unita e conformata la creatura col creatore. ha fatto come si fa
a'pavoncini] semolello di grano impastricato col vino o poltiglia di farina intrisa con
è senza fuoco, anco è intriso col fuoco della divina carità. miloni,
: i comici,... / col sen talvolta d'amarezza intriso, /
alla massaia quando li chiama a raccolta col tegame d'intrisa in mano.
sacchetti, 147-96: egli si partì col culo nello intriso [delle uova rotte
cascassero nel fango fatto tutto un intriso col loro sangue. -figur.
denom. da triste (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
; e indi si riha tutto, quasi col pastorello congratulandosi. foscolo, x-305:
pane, cialda e simili; che col tempo indurisce, divien tristo al palato.
denom. da tristo (v.) col pref. in-con valore illativo. intristito
denom. da trito (v.) col pref. in- con valore illativo.
deriv. da trivio (v.) col pref. in-con valore illativo.
cioè quando... noi imitiamo col parlare un adirato, un inamorato o
ora la specie la quale è narrarle col mezzo d'introdotte persone. redi,
7: giuda s'introdusse a cristo col saluto e col bacio, e poi gli
s'introdusse a cristo col saluto e col bacio, e poi gli gettò un laccio
introdotta [una sorta d'ovatta] col tempo, per falsificar la prima,
de gli stati. tortora, i-165: col concorso de'fuggitivi del regno e de'
'loro, uomini grossi, potettono tanto col ben vivere che introdussono ch'ella non
. ojetti, ii-20: quando arrivai col mio introduttore, non v'era che lui
introdurre; il far penetrare; atto col quale si fa entrare ima persona oppure
introduzione, che cantò biondini, che col coro facea effetto, il resto, sebbene
di qualcuno: per suo interessamento, col suo aiuto e protezione. boccaccio,
come per la stretta amicizia che io ho col reverendissimo miro [ecc.].
'del moderno e introgolano il sacro col profano, jahier, 3-109: gli
denom. da trogolo (v.) col pref. in con valore illativo.
129: è bisogno che anco il mercante col tempo consideri e misuri l'introito.
intromettersi in camera o nei lochi secreti col signore suo, non essendo richiesto.
quest'ul- tima parte della mia storia col fastoso esordio delle ambizioni consolari, che
senz'il quale non vaglio nulla e col quale posso ogni cosa, qui taglia,
colle quali noi, come fanciulli, col tuo ventoso intronamento credi spaurire, noi
] correa profonda una riviera che, col romore delle correnti acque intronava le valli vicine
13-25: non ci han sempre intronati torecchie col ripeterci che tutta la nostra letteratura da
. di tuono (v.), col pref. in-con valore illativo.
denom. da trono (v.) col pref. in-con valore illativo.
sono quasi libero di febbre, e col capo meno intronato. b.
lo scudo, i vincitori / impaurir col grido, e rincalzarli. bresciani, 6-xiv-261
denom. da tronfio (v.) col pref. in-con valore illativo.
* spingere ', in parte incrociato col provenz. trucar * cozzare, urtare leggermente
denom. da truciolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da troia (v.) col pref. in-con valore illativo, con sostituzione
al fine, carezza il tuo cuore col dolce / bere e ricrea, desinando con
sciupata di sua madre le lacrime far col belletto e la cipria un intruglio.
denom. da truppa (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da truppello (v.) col pref. in-con valore illativo. voce
, 4-58: giova il dolio tentar col mosto intruso, / che per le vie
e letter. immedesimarsi idealmente e sentimentalmente col proprio interlocutore. dante,
insignificante ', e simili, quando, col 'raccosciare ', con 1'*
guglielmotti, 457: la gomena mia col tuo gherlin s'in- tuia.
denom. da tu (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da tubo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da tubero (v.) col pref. in- con valore illativo.
denom. da tubetto (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da tufo1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da tufo1 (v.) col pref. in-con valore illativo. intufato
non scorrano. insomma la gomena mia col tuo gherlin s'intuia. =
egli chiama intuitiva, percioché non si fa col discorso della ragione, ma presenzialmente coll'
. galileo, 3-1-117: il modo col quale iddio conosce le infinite proposizioni,
potenza intuitiva ', forza del comprendere col primo intuito, o piuttosto quasi al primo
mamiani, 5-459: noi pure diremo col vico criterio del certo essere l'intuizione
pensiero e tramite ond'essa entra in rapporto col reale. e aristotile egualmente insistette sulla
dovuta all'intuizione di genio che solo col possesso dell'intera valle del nilo s'assicura
, che riconosce nell'intuizione, identificata col sentimento, una forma di esperienza conoscitiva
] per nuova pioggia, e sorse / col corno a minacciar gli umili campi,
denom. da tumido (v.) col pref. in-con valore illativo. intumidito
i suoi muscoli ha impedito, / col suo novo concorso arterioso / lo stende e
denom. da tumore (v.) col pref. in-con valore illativo; voce
denom. da tunica (v.) col pref. in-con valore illativo. inturbantato
denom. da turbante (v.) col pref. in-con valore illativo.
). serafino aquilano, 175: col tempo el tempo chiar s'in- turba
s'in- turba e imbruna, / col tempo ogni piacer finisce e stanca.
. dal tose, turbolo * torbido 'col pref. incori valore illativo.
denom. da turco (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da turchino (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da turchino (v.) col pref. in-con valore illativo. voce
denom. da turgido (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da turgido (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da turpe (v.) col pref. in-con valore illativo.
dentro la pelle ': locuzione usata col verbo * conoscere, esaminare ',
coppia / con l'istesso desire e col valore, /... / e
in tempo a frenare, e rintuzzò col paraurti, buttandolo lungo sul fosso.
[a] ugello (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da uggiola (v.) col pref. in-con valore illativo.
da uggia (dal lat. odlum) col pref. in-con valore illativo, come
denom. da uggia (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da ulcera (v.) col pref. in-con valore illativo.
. = deriv. da inulina col sufi, -asì che designa gli enzimi
denom. da umano (v.) col pref. in-con valore illativo (
denom. da umano (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
benedizione. e. cecchi, 5-351: col rito della inumazione, il cadavere era
denom. da umido (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da umido (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
provincie lontane..., s'impiastrano col mele, e si sotterrano nell'arena
donna grande, bianca, sottile, col viso recline appena inumidito di sorriso,
. da umore (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da uno (v.) col pref. in-con valore illativo.
sia l'arguzia, / l'attuccio col ventaglio tutto il gesto; il dondolar del
denom. da unguento (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da uomo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da urbe (v.) col pref. in-con valore illativo.
terra, chiamata atlantida, prima continente col nostro mondo, e dipoi fatta isola
cielo ingombra, / temprando gli elementi / col suon de novi inusitati accenti. ariosto
dal lat. uxor -óris 1 moglie 'col pref. incori valore illativo.
inusto, agg. letter. impresso col fuoco; bruciato. marchetti
in alessandria, scusando il suo timore col dire di avere fanteria inutile. gelli,
denom. da uzzolo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
regina sua moglie del maritaggio dell'infanta col delfino. cesari, ii-221: o innesto
denom. da uzzolo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da vacca (v.) col pref. in-con valore illativo. invacillàbile
: mi basterà... di allumare col vero... la strada non
di spoleti,... invase col suo esercito la marca. botta, 5-198
venne per la prima volta da germania col disegno d'invadere il trono. mazzini,
bocchelli, 13-421: continuava ad invaghirlo col resto di quelle fanfaluche spampanate.
denom. da vago (v.) col pref. in-con valore illativo. invaghito
denom. da vagina (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da vaio (v.) col pref. in-con valore illativo.
.. vantaggio di poter esigere la pensione col... rimedio possessorio, finché
corpo, udendola nel sole accrescere la solitudine col suo trotto invalido, andavi pensando che
o supplicazione usar altra carta che improntata col sigillo regio, altrimenti tutto riesce invalido
denom. da valigia (v.) col pref. in-con valore illativo. invaligiato
denom. da valle (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da valore (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da valore (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da valvola (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da vampa (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da vano (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da vandalo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da vano (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
: non son mica più quel di prima col cuore invanito e cogli occhi e colle
qual maligno lampo d'incostanza, svanì col fiore ogni più dolce frutto sperato.
d'un certo errore, / se col boccone in bocca un peccatore / può ricordare
denom. da vapore (v.) col pref. in-con valore illativo.
, ma forte. borsieri, xvi-200: col soccorso del latino, e con quello
denom. da vaso (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da vasello (v.) col pref. in- con valore illativo.
ordini della corte suddetta, aveva concluso col duca di savoia un trattato d'invasione
o industriali. sabotaggio '. chiunque col solo scopo di impedire o turbare il normale
intenta a compiacere unicamente a se stessa col tremendo egoismo di donna innamorata e gelosa
lasciato avendo voi invecchiare il primo favore col cessare di favorirmi, non viene ad
per cagioni leggiere attaccata volenterosamente la guerra col duca di buglione. -decadere,
conoscevano; perché, tignendole ed invecchiandole col fumo e con varie cose, in
e fortificala e illuminala, e uniscela col suo creatore. citolini, 41:
denom. da vecchio (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
tutto diventa tempo, e noi siamo col nostro corpo la forma sensibile del passato
: un invecchiato ardore / di coprir col silenzio io solo ho cura. gualdo
usanza di tormentare e inselvatichire la fanciullezza, col pretesto d'insegnarle il latino. foscolo
insegnarle il latino. foscolo, iv-452: col tempo ho perduto nel dolore quella parte
denom. da vecchio (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
vece che cresca in essi il diletto col caricarli, cresce la ripienezza e con la
, da becero (v.), col pref. incori valore illativo e passaggio
denom. da vedovo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da vedovo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da vegeto (v.) col pref. in-con valore illativo.
pareggia, / e quegli che s'adorna col suo fregio, / infra la mente
denom. da veglio (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da veglio (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da vela (v.) col pref. in-con valore illativo. invelare2
viani, 19-414: il tarmito, col cuore invelato, filò in un baleno
denom. da veleno (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
fu pericolo che la moltitudine non corressi col fuoco a casa e'cittadini più nominati.
sofferenti. nievo, 441: la pisana col suo riserbo quasi beffardo mi inveleniva peggio
denom. da veleno (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
. grazzini, 244: ma voi col cor sdegnoso, / per tormi ogni
bevande per l'indegistione de'cibi terreni col pieno peggioran la sete, che faran le
denom. da veletta (v.) col pref. in-con valore illativo. invelettato
denom. da vello (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da velluto (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da veloce (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da vena (v.) col pref. in-con valore illativo.
), forma ant. per veleno, col pref. in-con valore illativo (cfr
8-3: il basilisco serpente occide om col vedire: / lo viso envenenato si fa
), forma ant. per veleno, col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da veneziano (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da veneziano (v.) col pref. in-con valore illativo e con
. = denom. da venezia col pref. in-con valore illativo.
però alcuna volta, se non è invenuto col primo strale, è invenuto col secondo
invenuto col primo strale, è invenuto col secondo. 3. tose.
inventarino e registrino ne'medesimi libri e col medesimo ordine tutte le scritture e libri
una dottrina, una notizia o simili col beneficio deh'inventario (salvo il poi
si chiamerebbe « marxista », cioè col beneficio dell'inventario. vittorini, 7-61
, 30-177: vedo l'aneddoto sulla conversazione col generale de'gesuiti; lascio che due
stratagemma. machiavelli, 1-viii-353: tu col tuo destro ingegno e signorile,
poetando / tratta tu pur ne l'hai col bello invento. = voce dotta
inventro, / la cui virtù, col mio veder congiunta, / mi leva sopra
denom. da ventre (v.) col pref. in-con valore illativo. per
. 2. atto dell'immaginazione col quale l'artista concepisce il disegno o
che non può soffrire limitazioni per contemperarsi col positivo della realtà storica. soffici,
, divenne angusta, meschina, stonata, col sceverarsi dei fatti positivi dagli imaginati.
6. affermazione falsa, immaginata e detta col fine di trarre in inganno; menzogna
. 3. letter. immedesimarsi col sommo vero, cioè con dio.
più che 'empiersi ', è comunicare col vero, farsi vero; sull'analogia
denom. da vero (v.) col pref. in-con valore illativo.
. verber -tris 1 colpo, urto 'col pref. in-con valore illativo. per
/ poco più che incamiciato, / col guamello inverdiciato, / petto aperto, nudi
denom. da verdiccio (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da verde (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da verdura (v.) col pref. in-con valore illativo. inverecóndia
denom. da verga (v.) col pref. in-con valore illativo.
. = denom. da virgilio col pref. in con valore illativo
denom. da vergine (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da vergogna (v.) col pref. in-con valore illativo (
, i-4-6: una storia senza relazione col documento sarebbe una storia in verificabile;
di verme (v.), col pref. in-con valore illativo (cfr.
[tommaseo]: la minuta paglia col ventilarla vola, e si pone o sopra
ant. di verme (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
tarda all'occidente scenda, / e col suo variar focosa renda / la state,
. dal lomb. invernéng, da inverno col suff. di origine germ. -engo
336: or se questo diletto, che col ravvisamento dell'inverisimile, almeno appresso ai
7-342: poco dopo, dalla porta segnata col numero 96 uscì un giovanottone su i
4-33: un cameriere perfettamente in carattere col locale serviva caffè-tisana e rosoli agli ultimi
, 1-291: in questa macchina condotta col sistema a pantografo, l'ago ha
in meccanica quantistica, scambio del futuro col passato. 13. fis. inversione
ottavo discorso espone le condizioni de'muscoli col medesimo metodo inverso, cioè immaginandosi come
orientata inversamente al campo attuale (cioè col polo magnetico sud rivolto verso l'emisfero
; altre stanno erte, / quella col capo e quella con le piante; /
da vertude (v. virtù), col pref. in-con valore illativo.
denom. da vescica (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da vespa (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da vespro (v.) col pref. in-con valore illativo.
, e quale, legame di parentela col gran niccolò. -interrogare; consultare.
rovistare. ugurgieri, 224: col primo lume del lieto sole investi
invi- stigare possendone, prepuose tale felicità col pinsiero insiemi non doverne occultare ad un
. v.]: « investigare, col suono e coll'immagine di vestigio,
da vestigàre 'seguire le traccie ', col pref. in-con valore intensivo;
signoria, dal quale è investita, col mettergli un prezioso anello in dito,
guarda, e tanto è l'impeto col quale investe il baio di farinata,
fosse cagione, egli non seppe entrare col piuolo in casa. o bel giostratore
spalla in alto sei tolse... col timor d'una punta, in che
sì fattamente, che correva a investir col capo in una parete. e
le guardie! ». un omino col berretto da portiere investiva così un giovinastro
, e si ritraevano ridendo e urlando col sopraggiungere della nuova; per non bagnarsi le
né pur avrei / cangiato tesser mio col paradiso. / che l'integro poter de
un comportamento che non sono in armonia col proprio carattere o con la propria condizione
di spiegarla nel suo intrinseco e congiungerla col maggiore problema pratico e morale dell'età
investiture ecclesiastiche feodali, quelle specialmente date col pastorale e l'anello,...
la divina investitura dell'ingegno non deturpandolo col vizio, avrà un dritto preponente,
, 12-158: per la piccina fu rincontro col suo destino di attrice. un'investitura
altra investitura, è la virtù militare armata col cimiero in capo. -incarnazione
, / né voglia inveterare / sempre col vizio sua vita finire. segneri, i-
. da vètus, -iris 1 vecchio 'col pref. in-con valore illativo; cfr
robusto, si videro costretti a patteggiar col medesimo, contentandosi d'inceppar in qualche
. g. del papa, 3-106: col raffreddare i liquori più fluidi, cioè
liquori più fluidi, cioè... col far partir da essi il calore,
denom. da vetro (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
, 6-xii-284: se non che appena fu col capo sull'origliere, si vider gli
. verga, i-190: quando si accostarono col lume gli videro tal viso stravolto,
dal lat. vitrèus 4 di vetro 'col pref. in-con valore illativo, incrociato
liscia e invetriata più che i marmi col pulimento. -scherz. imbellettato, cosparso
risate / in veder tante nobili matrone / col minio e colla creta invetriate.
il saliscendo, aperse, ed entrò col suo compagno nella cucina. d'annunzio
movendo le invetriat'ale, / venir col canto a benedir le biade.
denom. da vetro (v.) col pref. in-con valore illativo. (
denom. da vetta (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da vettura (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da vitlum * vezzo 'col pref. in-con valore illativo.
l'armata, enviò il duca di calabria col fiore delle genti. m.
/ le vie del sangue a preparar col pianto. -di animali. tasso
lat. inviare, denom. da via col pref. incori valore illativo; cfr
, mette tutto in comunicazione con tutto col mezzo dei prodigi, delle epifanie,
inviati delle città di sicilia a trattare col papa; proponea, rifiutava patti. d'
sono state mandate al medesimo nuove credenziali col carattere d'inviato straordinario e ministro plenipotenziario
. da vicario (v.), col pref. in-con valore illativo.
arti / crebbe l'invidia, e col savere inseme / ne'cori enfiati i
copre l'invida zappa, / poi, col frinire delle cicale, / mettono un
denom. da vieto (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da vieto (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da vigliacco (v.) col pref. in-con valore illativo.
invineare, denom. da vinèa col pref. in-con valore illativo. voce registr
denom. da vigore (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
, ii-262: le passioni s'invigoriscono col pascerle e s'irritano col contentarle.
s'invigoriscono col pascerle e s'irritano col contentarle. de danctis, ii-6-231:
una pittura, e invigorisce la memoria col gran numero dei suoi elementi.
veneziani] e come ringiovenita, incorporandola col poderoso italico regno. -sanare
denom. da vigore (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
affanni, e quindi invigorita / mi apparecchiai col vecchio a la partita. brusoni,
denom. da vile (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
: i trovatori... destavano col canto re e popoli, che non invilissero
9-30-295: dimentichi d'esser guerrieri, col raccordarsi ch'erano servi, invilirono,
denom. da vile (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
. da villano (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da villano (v.) col pref. in-con valore illativo (
denom. da villa (v.) col pref. in-con valore illativo.
, che non si possono conoscere se non col microscopio. bossi, 383: roccia
denari a mira divilupparla in una rottura col turco. guerrazzi, 2-679: amici miei
denom. da viluppo (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
v-172: lo spirito, impedito e inviluppato col sangue o col fuoco nerveo, che
spirito, impedito e inviluppato col sangue o col fuoco nerveo, che stravaganze non fa
denom. da vino (v.) col pref. in-con valore illativo sul modello
venire meno; che non si attenua col passare del tempo; irriducibile, fermo
denom. da vincido (v.) col pref. in-con valore illativo.
. sinisgalli, 6-176: la danzatrice col turbine che crea rende ancora più inviolabile
nel fatto che ivana mi lasci giocare col cane il quale, tra le cose che
non poteva limitarsi e pensò di limitarla col rispetto che incute: da esso vedeva costituita
denom. da viola (v.) col pref. in-con valore illativo (come
denom. da violetta (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da viola (v.) col pref. in-con valore illativo. inviolito
denom. da vipera (v.) col pref. in-con valore illativo (
ma non sfogò tutta la rabbia col sergente: ne serbò uff po'per me
denom. da vipera (v.) col pref. in-con valore illativo (
denom. da virile (v.) col pref. in-con valore illativo.
virtuosamente fa giudizio, giudica se stesso e col suo vivere virtuosamente fa giudizio di quelli
perderave. sercambi, 1-i-503: sta col culo alzato tenendo i panni in mano per
dita. 2. catturare gli uccelli col vischio. firenzuola, 42: i
tra lacci e reti, / e col suo sguardo lusingando adesca. azzolini, 91
/ puoi, vergin saggia, e gir col core accorto / lunge da quanto in
16-54: così l'alma s'invesca / col suo mortai che il maggior ben disprezza
un parteggiar turchesco / che libertà contamina col fiato, / fa che in sì reo
dante, inf., 13-57: sì col dolce dir m'adeschi, / ch'i
denom. da visco (v.) col pref. in-con valore illativo.
vi son anche. 2. catturato col visco. - anche al fìgur.
portato per il piacevole ozio è finito col trovarsi invescato in un lavoro che lo
. ant. che invischia; che caccia col vischio. - anche: allettatore,
denom. da viscèra * visceri 'col pref. in-con valore illativo. inviscerato
. 2. catturare gli uccelli col vischio. l. ugolini, 131
ugolini, 131: 'invischiare', catturare uccelli col vischio. 3. per estens
denom. da vischio (v.) col pref. in-con valore illativo.
sf. l'insieme degli uccelli catturati col vischio. nievo, 3-51:
servire senza acquistar né grazia né merito col padrone? segneri, 2-2-130: si
denom. da viscido (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da viscoso (v.) col pref. in-con valore illativo.
furino, 59: così ognun quasi col digiuno illeso / il pappolio per dio
foscolo, viii-213: voi, col pubblicare il libercolo senza nome di autore,
quel ch'io no ardesco de far col visìbele / certa ve faccia colui che 'l
il zappatore / d'aver percorso / col pié tre volte / il suol inviso.
denom. da visone (v.) col pref. in-4 dentro '.
denom. da vispo (v.) col pref. in-con valore illativo.
da l'uom la donna fugge, / col suo fuggir invita, / e brama
più nomi a sé l'invita, / col mio nome ancor la chiama. fagiuoli
, porgendole il cognac. -ant. col compì, di fine retto dalla prep.
stagione e l'ora men gradita, / col membrar de'dolci anni e de li
i platani frondosi, / e l'abete col faggio, /... / con
denom. da vite (v.) col pref. in-con valore illativo.
: con irato animo tanto s'accesero col parlare, che non si poterono ritrarre
quel principe che voi vedete colà, col titolo di arcigranellone esaltato fino al cielo da
molto dilicato. -ant. col compì, di fine retto dalla prep.
al dittatore e domandoe licenzia di combattere col gallico invitatore. -pretendente,
denom. da vite (v.) col pref. in-con valore illativo. invito1
ben comprendere se chi vi danza misuri col desiderio la terra o pur brami d'appro-
terra o pur brami d'appro- priarsela col possesso, inoltrandosi, mentre dovria calcandola
suole affiggere alle porte delle chiese, e col quale si annunzia al popolo la celebrazione
d'acudire gl'interessi del re, raccolti col proprio danaro trecento cavalli e cinquecento fanti
1-475: ai venturosi naviganti invito / feano col canto. d'annunzio, i-252:
è mattafolle il signore / che rifaceva col corno lo 'nvito. dottori, 3-65:
il servii pianto e 'l duolo, / col suo cenere invitto è qui rimaso.
ciaia, xxii-1128: parlò già gallia col tonante editto / e vita e pace
regnator superno, / e sopra i peccator col braccio eterno / vibra fulmini d'ira
denom. da vivo (v.) col pref. in-con valore illativo.
dossi, iii-113: -bene sentiamo -aggiunse col fare dei bambini inviziati, che,
denom. da vizzo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
la donna mia sola e pensosa / col mio signore [amore], a cui
e di tutti i tempi, invocata col nome de 4 weltliteratur '. 5
bene oprare, terminerò il mio discorso col nostro dante. segneri, ii-451: quando
invogliandomi di pace, / mi risana col piacere. c. i. frugoni,
, ii-309: lo spirar de'venticelli / col romor de gli arboscelli / al riposo
e ne prova l'affetto, / e col fuggir l'invoglia! albertazzi, 737
gli bastava trascorrere per la strada maestra col suo bel cavallo nero,...
e svegli, ben vestiti, invogliavano col loro aspetto anche il cliente più irresoluto
non si contenta / la rucchetta abbracciata col trifoglio, / là mi rivolto. tasso
denom. da voglia (v.) col pref. in-con valore illativo. invogliare2
di lor ritorni a'luochi suoi / col ricco pregio del dorato invoglio.
, ii-128: quel poema... col quale anfione esortò e indusse i cittadini
de'medici, i-293: l'aquila spesso col volato lento / minaccia tutti, e
vola: / levonsi insieme e caccionla col vento / delle penne stridenti; e,
. soranzo, 109: me ferì col ciglio, / e all'ultimo periglio,
il duolo acerbo e rio, / col ramo molle dell'onde d'oblio /
ci consola. guerrini, 2-337: col crescer degli anni, il tempo invola /
mio di buon sussidio, / che col dir lungo ai vostri il tempo involo
: il carducci... continuò col gargani a imprecare contro le amicizie che s'
lat. involare, comp. da volare col sufi, illativo e intensivo in-,
denom. da volo (v.) col pref. in-con valore illativo.
involati. gnoli, 1-203: porta col vento l'involato / polline delle piante,
denom. da volgare (v.) col pref. in-con valore illativo.
2-5-157: udito questo, involsi il mantello col quale era vestito, e gittailo per
: notate bene, signori, che col frutto del denaro qui s'involge il premio
. botta, 4-132: era tanto col pensiero involtosi in questa fantasia che..
= incrocio di involto (v.) col venez. invogio * involto '.
1-299: se lo stesso destin, che col tuo ferro / tigrane uccise, ad
denom. da volpe (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da volpe (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
chiuso / ogni possanza hai tolta, / col bel piacer rompendo ogni seraglia, /
quelle che vendono il mazzetto di fiori col gambo involtato nella stagnola. cassola,
stagnola. cassola, 3-100: tornò col pane, il prosciutto e la carta
son venticinque berlinghe nuove, di quelle col sant'ambrogio a cavallo, disse tonio
: stringe al petto il quaderno, rinvoltino col pane e la mela. moravia,
involucro. casalicchio, 45: aperto col coltello il paparo, subito s'incontrò
e bellissima, signorina, per compensare col contrasto la presenza macabra dello scheletro involto
indurano, le mandan fuori e poi col proprio caldo gli avvivano come seme di pianta
che i fiorentini se l'arebbono intesa col papa e uniti avreb- bongli fatto contro
sansovino, xliv-162: i mercatanti son col capo involti in troppo faccende,
, bisogno e danno, / giunti col tedio ch'ogni piacer cassa. / insieme
e la confusione, stava immobile, col capo basso, continuò. 25
a nessuna delle raffinatezze cui è giunta, col barocco, la retorica. calvino,
tutto ciò che viene ravvolto ', col pref. in-con valore illativo. involuppare
, insino a che l'uomo di genio col suo sguardo non lo ingravidi, per
angelo... a le volte, col capo a l'ingiù, par che s'
l'oceàn la notte intanto, / e col suo fosco velo involve e cuopre /
perpetuo orrore / l'alte memorie altrui col suo furore, / e ne faccia qual
trasformare. ungaretti, 9-29: finiamola col pazzo mio pensiero / prima che.
di così simplificare le idee morali e col farne tante classi per quante diverse forme
denom. da vulva (v.) col pref. in-con valore illativo.
il refolo buffa - in rapida zuffa - col mare lontan, / e l'irta
denom. da zacchera (v.) col pref. in-con valore illativo.
. fanfani, 48: inzafardai ogni cosa col chiaro d'uovo, e la mandai
denom. da zafferano (v.) col pref. in-con valore illativo; per
denom. da zaffiro (v.) col pref. in-con valore illativo. inzaffirato
4-18: ah ribaldo, or vuoi inzampognarmi col conto avviluppato. muratori, 7-iii-264:
denom. da zampogna (v.) col pref. in-con valore illativo.
di zenzero (v.), col pref. in-con valore illativo; cfr.
denom. da zavorra (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da zeppa (v.) col pref. in-con valore illativo.
un pizzicagnolo inzeppa un budello di salsiccia col pastume di porco. giusti, 2-232
denom. da zeppo (v.) col pref. in-con valore illativo. inzeppato1
denom. da zibetto (v.) col pref. in-con valore illativo. inziferare
denom. da zimarra (v.) col pref. in-con valore illativo.
da zitella o zitello (v.) col pref. in-con valore illativo.
da zitellona o zitellone (v.) col pref. incon valore illativo.
= denom. da zocco 4 ceppo 'col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da zoccolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da zodiaco (v.) col pref. in-con valore illativo.
dial ant. di * gioia ', col pref. in-con valore illativo (
denom. da zolfo (v.) col pref. in-con valore illativo.
leucofaghe, per dar fomento ad esse col tuo geniaccio inzolfanato. idem, vii-273:
denom. da zolfo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da zolla (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da zoppo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da zoppo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
da uxor -óris * moglie 'col pref. in-con valore illativo. inzorato
denom. da zotico (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da zozza (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da zucca (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da zucchero (v.) col pref. in-con valore illativo.
fosser atte / ad inzupparsi nel caffè col latte! fucini, 47: nessuno a
di riverenza è quando uno sta / col capo discoperto tre o quattr'ore, /
il quale non è della medesima spezie col primo. vasari, i-167: quando la
poneste la pietra del monte paterno. se col lume ne contraeva anche il colore,
denom. da zuppa (v.) col pref. in-con valore illativo.
, che due uomini portavano mesti, col viso bagnato, coi panni inzuppati.
2-2-39: il sentimento che si esprime col monosillabo 'io 'è innato, perocché
. -posposto al verbo nelle costruzioni col gerundio e col participio, nelle proposizioni
al verbo nelle costruzioni col gerundio e col participio, nelle proposizioni interrogative, esclamative
l'ausiliare e il participio nelle costruzioni col gerundio passato. boccaccio, dee.
s. v.]: 'iodidrico', col nome di 'acido', denota un composto
che si ottiene per reazione dell'iodio col benzene in presenza di agenti ossidanti:
natura sconosciuta (e forse da identificarsi col minerale iolite). landino [
b. doni, 2-60: accompagnandosi col medesimo dorio 1 mastio, overo ionico,
le leggi, le quale se scrivono insieme col texto. lamenti storici, iii-262:
ioschiamo pesto con le foglie si dà col vino e spezialmente contro a gli aspidi.
. 2. tendenza a pronunciare col suono i vocali o dittonghi del greco
. fu questo intervallo musicale, insieme col * paripate ', inventato da orfeo
e 3xaató <; * germoglio 'col sufi, medie, -osi, che indica
. gir. giustinian, li-2-189: col svenar le sostanze della mia casa,
. dovesse il poeta iperboleggiare 'che lui col suo signor d'un taglio uccise '
è forza regolata e calcolata... col cielo aperto là in fondo. e
bue così smisurato che attinga dal taigeto col collo prosteso per bervi dentro l'eurota
tarpata dall'ale d'un serafino, affiliata col rasoio dell'eternità ed intinta nella gloria
. il vocabolo 'iperdulia ', col quale si viene a significare un culto
= deriv. da iperdulia, col sufi, -ite, che nella terminologia
, che, se non saranno vinte col ferro o col fuoco, l'uccideranno,
, se non saranno vinte col ferro o col fuoco, l'uccideranno, e con
mistero e all'agnosticismo si riesce altresì col rifiutare il metodo iperfilosofico dell'hegel
sdrucciola in fine di verso si computa col verso seguente.
la qual si collide, e s'appicca col principio del verso seguente: o per
e ixopcpt) 4 forma ', col sufi, -osi che indica stato morboso.
rrepov 'ardente, brillante, purificato col fuoco iperpiano, sm. matem
e da protide (v.) col sufi, medico -osi, che indica un'
4 età umana ', per dirla col filosofo napolitano o per dirla col compte
dirla col filosofo napolitano o per dirla col compte, all'età 4 positiva '.
la norma 'e da tensione] col sufi. chim. -ina, che indica
= voce dotta, deriv. da ipertensina col sufi. chim. -asi, che
[oide] (v.), col sufi, medico -osi, che indica una
inaccessibile, inattaccabile, e d'intimidire col piglio disdegnoso e sgarbato chi osasse criticarla
e da vitamina (v.), col sufi, -osi, che indica un'alterazione
ed è pietra focaia: percioché, percotendosi col ferro, fuori ne manda il fuoco
, gr. oravo? 'sonno 'col suff. chim. -one, proprio
pir [etico] (v.) col suff. chim. -ina, che indica
materia di inutili e pseudo-critici paragoni col teatro e il romanzo. =
penale, 728: chiunque pone taluno, col suo consenso, in stato di narcosi
e da alogeno (v.) col sufi, -oso che indica i composti corrispondenti
e da azoto (v.) col sufi, -ide che indica derivazione.
e da bromo (v.) col sufi, -ito, che indica sali di
e da bromo (v.) col sufi. chim. -oso che indica ossiacidi
indicato dette terme, o laconico, col nome di parlascio; e ne inferisce
. = deriv. da ipocno col suff. -osi che indica processo morboso
= deriv. da ipocolesterolemia, col suff. di verbo denom. -izzare
questa io m'ergo, / e col suo splendor dispergo / le ipocondriche noiose /
di corolla monopetala regolare a lembo piano col tubo allungato e dritto; la quale
ferite più di colui che si copre col manto dell'ipocrisia. nievo, 312:
languisco d'amore etc. », e col cuore fugge la presenzia del dolcissimo cristo
ero giunto a riconquistare la mia primitiva libertà col consenso di giuliana, senza ipocrisie,
picchiapetti, ipocriti, che si cuoprono col mantello del religioso, non te ne
, mentre scriviamo, ipocritamente o no, col governo di napoli. carducci, iii-26-52
suonatore che eseguiva la musica, e col suo istrumento la interpretava.
mistero e all'agnosticismo si riesce altresì col rifiutare il metodo iperfilosofico del- l'hegel
. bocchelli, 2-v-357: gli incubi svanivano col sole. egli si trattava di sciocco
e < pp7jv eppevóg 4 mente ', col suff. -osi che indica sindrome
quando quest'ultimo non contrae nessuna aderenza col calice. sono ancora indicate col nome
aderenza col calice. sono ancora indicate col nome di 4 ipogine 'le piante e
* e ispcóg 'sudore ', col sufi, -osi che indica sindrome morbosa.
iq ivo? 'fibra ', col sufi, -osi che designa sindrome morbosa
= deriv. da ipoiod [oso] col sufi, -ito che designa i sali
òttó 4 meno * e da iodio col sufi, -oso che indica gli acidi dei
) e &hlcc 4 sangue ', col sufi, del part. pres. del
, deriv. da iponitr [oso] col sufi, -ito che designa i sali
e da protide (v.), col sufi. -osi che indica sindrome morbosa.