/ gravan qualcuno, e vanno via col pegno. 7. intr.
tosto i tondi che i lunghi, col ventre e gambe grandi, picciol grugno.
tutta brutta ed unta, / e col volto lascivo e disonesto, / ch'avea
odoroso: il porco immondo / lo scava col suo grugno; e quello poi /
, della dimensione di un toro, col grugno del porco, nero pece sul
. croce, 193: il sartore, col grugno tutto impiastrato di pasta di castagne
che rutano, già sì ingralito / col puzzaglioso che lor bocca versa, / che
li dimostra? elli se li dimostra col grugno; vedi, così. buonarroti il
1-49: molte volte s'offende il signore col naso; e allora non si rende
cibo palpabile / co'diti, anzi col pugno, / egli abbracciava cupido, /
7. prov. maggio e giugno erbette col grugno: l'insalata raccolta in primavera
, 309: maggio e giugno, erbette col grugno. 8. dimin
non hai che quel gruito fatuo, / col quale il cibo tu ti pensi acquirere
= deriv. da grumo, col sufi, collettivo e spreg. -aglia.
. fungo mangereccio (agaricus violaceus) col cappello di colore paonazzo come la gromma
di grumi lattosi. savinio, 523: col polpastrello dell'indice, delicatamente, tasta
e sottil, nel terren molle / col piè s'affondi, e in picciol'grumi
. d'annunzio, v-2-91: patisco col solitario. le gocciole della sua fronte
toscani, 309: maggio e giugno erbette col grugno (grumoletto). stuparich,
le pietre e le rocce si confondevano col colore grigio sporco e le forme grumose
son venticinque berlinghe nuove, di quelle col sant'ambrogio a cavallo, » disse
d. bartoli, 9-25-1-20: col fin ora discorso io non voglio aver
stravolte e bistorte. spolverini, xxx-1-67: col quadrato badil segua ad un tratto /
e riservata, paghe di fare il gruzzolo col quale avrebbero comperato un appartamento da affittare
varia erudizione, che mettesti a stampa col titolo di 4 curiosità storiche '.
: la mandarono via tutta contenta, col suo fardelletto di roba e quel gruzzolo
suo temperamento / mi pare che col mio possa confarsi: / che ne direbbe
. qualmente stia l'arte de guadagnare col governo di casa...; cioè
, i-107: quantunque interamente non parlasser col fiore della greca lingua, non era però
potenza a guadagnarsi gli occhi, se non col terrore, colla curiosità, per di
amico, qual dolcezza mi guadagna / col ricordo di te ne gl'infiniti /
più temevano li francesi non guadagnasse egli col denaro qualche deputato. goldoni, viii-1108:
. caterina da siena, iii-259: uniscesi col suo creatore per amore, e col
col suo creatore per amore, e col prossimo per dio; sostenendo ogni pena
mèta che poi potrà facilmente raggiungere dirigendovi col vento in favore. -figur.
sua contrarietà: e ciò si ottiene col bordeggio. -guadagnare il porto:
626: viveva onestamente, guadagnandosi il vivere col filare e con il tessere. redi
famiglia... si guadagnano il pane col sudore. serao, i-1108: ognuna
proverbi toscani, 18: anco il cane col dimenar la coda si guadagna le spese
la prima scaramuccia; ma alderéte, col rumore dell'armi negli orecchi e con gli
xii), mod. gagner, anche col senso di 'vincere; conquistare;
perduto io già credetti, i vincerò col mandarla in guadagnata. = femm.
in senso concreto: il denaro guadagnato col lavoro; compenso, utile, profitto.
in molti luoghi affatto insensibile questa gabella col tassare ciascuna comunità,...
in quei giorni uscire un decreto, col quale moderava a risposte molto più basse di
po', donna del piano. / col tempo c'è sempre guadagno.
il demonio à tanta astuzia che, col guadagnuzo del male guadagno, ingrossa tanto
col canto, / v'inebriaste del castalio umore
. chiamonsi passule. mettonsi in conserva col mosto: e inebriano del suo vino
negare inebriati que'martiri che, pasciuti col pane consecrato, correvano a'tormenti come
storia dipinse ancora l'inebriazione di noè col dispregio di cam suo figliuolo. baldinucci
denom. da edera (v.) col pref. -in con valore illativo.
un crogiolarsi nell'ineffabile del contatto immediato col divino. ojetti, iii-343: questa
la natura combattono e corrompono; e, col volere eguaglianza materiale, predica, senza
var. tose, di alto, col pref. in-con valore illativo. ineludibile
: non si vuol... confondere col parlar gentile quelle inemendate forme e quelle
denom. da erba (v.) col pref. in-con valore illativo (
denom. da erba (v.) col pref. in-con valore illativo (
deriv. da erbolato (v.) col pref. in-con valore illativo.
risposero i deputati dichiararsi ciò... col vocabolo d'4 inerenza ', il
... la servitù cessa, o col cessare della persona o di una data
preghiera, / non con l'asta e col clipeo, ma inerme, / pallade
. da eroico (v.), col pref. in-con valore illativo.
non è orazione la orazione, e col qual numero ogni volgare e inerudito ragionamento
migliorarsi, né vuol mai essere confusa col dogma. 2. improprio (
1823: il conto corrente è il contratto col quale le parti si obbligano ad annotare
badi a non confondere l'inesistente assoluto col relativo, che è inesistente solo di
= deriv. da esistere, col pref. in-4 dentro '; cfr.
in transilvania. davvero il pianeta col suo anello. = voce dotta
4 fibre carnose, muscoli ', col sufi. -ite. mente molesto
la rabbia non si conosce altrimente salvo col furore acceso, inespeditte parole, mala ed
io sono ancora giovane, inesperto, / col cuore pronto a tutte le follie.
credibile. idem, ii-34: è solita col suo valore vincer ogni procella e inespettata
mie / mani che sono monde, ma col vóto: / col vóto alzato al
monde, ma col vóto: / col vóto alzato al re truce del mare /
, ogni notte, fino al letto col nostro carico di sogni inespressi. vittorini,
targioni tozzetti, xii-6-58: la sala col gran cammino inestinguibile, dovrebbe restare nel
pindemonte, ii-141: i plausi / col riso inestinguibile, che alzossi, /
natura cui l'uomo riceve dalla grazia col paragonare iddio a dell'oro e l'
sta meglio la mascara de l'inetto, col scrivere burla proprio di carta, che
denom. da faccenda (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da facchino1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da faccia (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
deriv. da faccia (v.) col pref. in-con valore illativo. infàcere
denom. da fagiano (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fagotto1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
: bambine infagottate di sottane lunghe, col grembiale, ampio e la vita larga come
denom. da falcone1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da falcone1 (v.) col pref. in-con valore illativo (v
denom. da falda (v.) col pref. in-con valore illativo.
. fantoni, i-165: minaccievole / col ginocchio incurvò l'arco terribile, /
incurvò l'arco terribile, / e col braccio pieghevole / nel core mi lanciò
computo differenziale ed integrale si è che col suo mezzo restino convinte di falso parecchie
mani in alcun affare, o dirizzasse altri col suo consiglio, era come infallibile il
artificio de la calamita e del bussolo, col quali li naviganti, la stella tramontana
denom. da falotico (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da falpalà (v.) col pref. in-con valore illativo. infalsificàbile
al suo scopo, basterebbe incidere sul conio col numero un qualunque geroglifico infalsificabile.
: vi darò mille prove del vigore col quale ho dappertutto e ne'luoghi pubblici
la sua codarda obbedienza coll'inobbedienza e col tradimento più codardi ancora. de roberto
qualch'altro (per non infamarlo forse col nome, anzi per nobilitarlo e insieme
denom. da fama (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
. mascardi, 65: lucrezia tentò col sangue di lavar la macchia della fama
da fanciulla, / e sempre dorme col novizio accanto. monti, x-3-107:
ferro infame; / e pur, col proprio ingegno / la strada al ben s'
tutte le sue infamie innominabili / ch'esce col vino / da quelle gole disgraziate.
la volea acharisso al fuoco, / col porle adosso infamia d'impudica. giuglaris,
adulterio, la quale si suol esplicare col termine della fornicazione, overo di atti
denom. da famiglia (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fame (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da fanatico (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fanciullo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fango (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fanghiglia (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fango (v.) col pref. in-con valore illativo.
fantastico (v. n. 9) col pref. in-con valore illativo.
gli arde sì le infante membra / e col poparsi i labri ogniun succorre / a
denom. da fantesca (v.) col pref. in-con valore illativo.
allora alle più perfid'arti, / col farsi rea d'infanticidio orrendo, / con
deom. da faone (v.) col pref. in-con valore illativo. infardare
.. chiama tutte le cose antiche col loro nome moderno. moravia, 13-13:
ridere. casti, 15-79: ei col vorace allor gozzo infarcito / d'in-
denom. da fardo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da fardello (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da farfalla (v.) col pref. in-con valore illativo (
denom. da farfalla (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da farfallone (v.) col pref. in-con valore illativo.
chi va al mulino (o usa col mugnaio), bisogna (o è forza
. savonarola, iv-311: chi usa col mugnaio bisogna che s'infarini. g
denom. da farina (v.) col pref. in-con valore illativo.
, aggiungasi una, se vogliam dirla col corrente vocabolo, infarinatura di politiche osservazioni
infarneticar e (denom. da farnetico col pref. in-con valore illativo) non attestato
denom. da farnetico (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da farsetto (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fascina (v.) col pref. in-con valore illativo.
niente » s'infastidì lei, stirandosi col mignolo l'angolo dell'occhio destro.
all'infaticato mare. bocchelli, i-471: col procedere innanzi, verso la punta del
voglie tue sì male intese / satisfarrò col corpo che arde ognora / da quello
quella nazione. mazzini, 66-3: col ministro cavour l'infausto patto di plombieres riappare
acini a quello dei semi di fava) col pref. in-con valore illativo.
denom. da febbre (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da febbre (v.) col pref. in-con valore illativo. infebbricitante
denom. da febbrile (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da feccia (v.) col pref. in-con valore illativo. infecciato
qual cagion guasti o denigre, / col mancarmi di fè, sì degno effetto,
/ e l'ali di sua fama col difetto / d'infedeltà renda restive e pigre
cometi, detenuto, come tu sai, col colonnello ferrent e con 13 uffiziali e
denom. da federa (v.) col pref. in-con valore illativo.
il giogo e ristorar suoi danni / col favor della vostra aquila altera. brusoni,
un terzo esame più tardi e sempre col medesimo successo infelicissimo. -che non
arte ove la rete è tesa, / col conte armeniaco, la cui scorta /
denom. da fellone (v.) col pref. in-con valore illativo.
in isproni / stivalato, infeltrato, e col cappello, / n'andava per la
denom. da feltro (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da femmina (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
così vi direi se oggi l'uomo col vestir seta s'infeminisse, come pareva ai
denom. da femmina (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
, iv-9: la mascella inferiore spesso col grande aprire della bocca si disloca. morgagni
tratto in tratto, asciugandosi poi i baffi col rovescio della mano e succiandosi col labbro
baffi col rovescio della mano e succiandosi col labbro inferiore. 3. geogr.
inferiori venere e mercurio ponno essere congiunti col sole, o quando s'interpongono fra
d'inferior condizione ardissero provocar nobili, col patibolo irremissibilmente punir si debbano. mazzini
\ i] eral (v.) col pref. in-con valore 5. figur
popolo, o au renze col corredo di tutte le qualità avvertite: che
... si conduce una statuetta col bambino... in processione, che
che... il rimedio della sanità col suo medico di tutto si consigliasse.
210: questi due geni creatori coincidevano col mio genio affermando nettamente il loro disprezzo
stampare per ora; che fa corpo col resto: e il tutto irriterebbe, senza
infermo e paludoso, vi si ficcheranno col mazzacastello spessi pali assai grossi. buonarroti
, i-370: tenta l'un piè, col proprio suo periglio, / per fare
medesimo, e non cessare di cercare col cuore... lo infinito caos
: demonio. guittone, xlix-29: col serpente infemal che sodusse èva. dante
caccia selvaggia è divenuta infernale, assumendo col color religioso un senso e un fine
., 10-36: ed el s'ergea col petto e con la fronte / com'
, con teodora, coi fornitori, col portiere. -animale focoso, bizzarro
liquidi della frangitura dell'olive per raccogliere col riposo quella parte d'olio che fugge
tarchetti, 6-i-305: andò a percuotere col pugno nello spigolo della parete. -
, fiori e luoghi ombrosi, / col mormorio d'alcuni ondanti fonti / ch'a
denom. da feroce (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
albero par che aiuto chiami / mentre lotta col vento tunque fosser già corsi quattro anni
denom. da feroce (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da ferraiolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da ferro (v.) col pref. in-con valore illativo.
redi, 16-i-21: già gradivo egidarmato / col fanciullo faretrato / inferrifoca il mio cuore
[u] oco (v.) col pref. incori valore illativo.
denom. da ferro (v.) col pref. in-con valore illativo. inferrucciato
denom. da fertile (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fervore (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da fervore (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da ferzo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da ferza (v.) col pref. in-con valore illativo. infessìbile
le genti... a reggergli col bastone del ferro diritto e infessibile.
denom. da fesso3 (v.) col pref. in cori valore
denom. da festaiolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
continui infestamenti de'turchi con gli urli, col cannone. 3. infestazione.
la campagna e l'onda / infestavi col dente infausto e reo, / poi de
. guerrazzi, 1-731: alcuni bersaglieri col tenente bronzetti aveva spedito a infestare il
... e infestar le case col getto di quantità di bombe.
l'uccello] levandosi con l'alie, col becco e con gli artigli infestava la
glebe rusticane alle cittadi populose, per infettarle col volo sordido e per infestarle..
volo sordido e per infestarle... col ronzamento importuno. a. paoletti,
festus * festivo, lieto, gioioso 'col pref. in-con valore illativo.
denom. da festone (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fetido (v.) col pref. in-con valore illativo.
. loredano, 10-n: queste bergnole col loro succidume infeteranno di malissimo odore non
dalla ferita nella parte più alta, acciocché col moto circolare del sangue non si porti
, contagiato. ruscelli, 2-39: col fiato della persona infettata da tal male
dicevano esser male da prendersi non solo col toccare persone e oggetti infettati, ma
persone e oggetti infettati, ma pur col fiato. -sostant. sanudo
tra la malignità si deve far schermo col benefizio, il quale è atto a estinguere
colpa. moneti, 21: col mezzo dei flagelli e discipline / cavate dalle
denom. da fettuccia (v.) col pref. in-con valore illativo.
dominio. periodici popolari, ii-558: col sacrificio di migliaia d'uomini, la lombardia
che l'era peste, e s'attaccava col contatto, che non mettendovi riparo,
denom. da fiacco (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
o scrivere. de roberto, 159: col tempo, con l'esercizio del potere
denom. da fiacco (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da fialetta (v.) col pref. in-con valore illativo, sul
-ant. dare alle fiamme, distruggere col fuoco, incendiare. giamboni,
quanto più può e con la voce e col corno per sgomentarle. 6. suscitare
, / che di salir nel ciel col petto illeso. poliziano, st.,
possono le parole le quali si proferiscono col cuore freddo. daniello, 1-12:
7. ant. sottoporre a tortura col fuoco. leggenda aurea volgar.,
giammai né s'acquieta, se non col disfacimento del nemico, anzi contr'a
la fame gli aveva cominciati assalire insieme col popolo. castiglione, 161: qual animo
, denom. da fiamma 1 fiamma 'col pref. in-con valore illativo; cfr
che distingue l'ore / ad albergar col tauro si ritorna, / cade vertù daltinfiam-
perché tornassi e favoriva la mia amicizia col figlio. vedeva ch'ero il meno
, trattenendosi la duchessa in dolci pratiche col cavalier di cupido con tutte le finezze e
. 8. sottoposto a tortura col fuoco. g. ferrari, 62
e per la similitudine naturale che ha col fuoco e come grassa e umida, riceve
l'altro che prima era venuto col tremuoto, ma di lume 2. tr
. da fiappo (v.), col pref. in-con valore illativo.
denom. da fiasco (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
vergheggiati, chi sciancato, e chi col viso infiato, e chi col braccio guasto
e chi col viso infiato, e chi col braccio guasto. g. morelli
canti carnascialeschi, 1-548: pur chi vuol col frugnuolo ire a pescare / mantengasi vicino
denom. da fibra (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fibula 'fibbia 'col pref. in-con valore illativo. infìbulato
eseguirsi dalla pubblica autorità e da munirsi col sigillo officiale. ferd. martini,
. da fico (v.), col pref. in-con valore illativo.
denom. da fiele (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da fieno (v.) col pref. in-con valore illativo. infierare
denom. da fiero (v.) col pref. in-con valore illativo.
? tecchi, 13-100: filippo tenne duro col fratello. senza infierire, senza scenate
denom. da fiero (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fievole (v.) col pref. in-con valore illativo.
niccolini, ii-389: paventa / infievolir col periglioso esame / l'autorità dei padri.
denom. da fievole (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da figliolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da infìgnere (v. infingere) col sufi, lati- neggiante -tùdine.
denom. da figura (v.) col pref. in-con valore illativo.
altro metallo, di forma laminare, col quale le donne in passato infilavano i
il sole s'infila per la lunga strada col suo color rosso come in un corridoio
. da filo (v.), col pref. in-con valore illativo.
due ordini di considerazioni si rende sensibile col fastidio che quelle cose disparate, infilate
denom. da filetto (v.) col pref. in-con valore illativo. infilisteìto
denom. da filisteo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da filtro (v.) col pref. in-con valore illativo. infiltrato
esse frazioni; e fattasi la frazione col prodotto di quello e di questo,
all'alba s'infilzò in su 'l pugnale col petto. zilioli, iii-116: si
3-4-144: credo che si contenterà d'andar col mio libro sotto 'l mantello a trovar
è obbligato a infilzare i suoi sillogismi col metodo triviale ordinato. lalli, 1-46
5-20: mentre discorreva continuava a infilzare col movimento ritmico del gomito. 7
denom. da filza (v.) col pref. in-con valore illativo.
/ scoterà un poco; e premerà col dente / l'infimo labbro.
, 17: i sommi e gl'infimi col medesimo spirito a lui se ne vanno
essere sgomento / non batte più il tempo col cuore / non ha tempo né luogo
denom. da finestra (v.) col pref. in-con valore illativo.
intendimento. = denom. da infingardo1 col pref. in-con valore illativo.
sua vecchiaia, più la sua polemica col mondo si concretava... in quella
onde ben è solenne infingardóne / chi col procaccio non regge a viaggio, /
. = deriv. da infingere col suff. spreg. infingardo2, agg
infinge di parole non è fedele amico col cuore. 3. riuscire abilmente
premio. la spagna, 16-42: col brando in man a ferir non s'è
, camuffare. lancia, i-1-167: col viso infigne isperanza e col grande cuore
, i-1-167: col viso infigne isperanza e col grande cuore ristrigne il dolore. testi
la iniqua fu appiccata per la gola col bastone legato a'piedi. l. cattaneo
... l'universo e comprende col suo circuito, non solamente quasi infinite cose
luce. = deriv. da infinito1 col suffisso -esimo, proprio dei numeri ordinali
pria di produr le meraviglie esterne / col gran poter del suo secondo amore, /
, 8-i-20: perfezionar le arti e scienze col mostrarne, correggerne gli abusi e coll'
uno, che lascia un'opinione imbevuta col latte e seguita da infiniti, per venire
stracco della passata, la quale aveva avuto col turco con ispesa infinita e alla fine
per sua carità infinitissima / eternalmente col suo amore leghi. agnesi,
maremma e il basso po, confusa col mare, una specie di infinito della terra
cittadinanza, che se n'andò poi col tempo nell'infinito. = voce dotta
d'amor la face ha penetrato / col suo calore infino alle midolle, /
1-108: voi bevereste infino la cicuta mescolata col vino. -preceduto dalla prep.
denom. da finocchio (v.) col pref. in-con valore illativo.
., 67-66: infinitamente avien trattato / col duca di calavra. l.
denom. da fiocco (v.) col pref. in-con valore illativo. infioccato
denom. da fiocchetto (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fioco (v.) col pref. in-con valore illativo.
landolfi, i-551: infiochito e col cuore in tumulto, colle palme in
denom. da fiocina (v.) col pref. in-con valore illativo. infìoraménto
di adagiare il soggiorno ai fanciulli morti col peccato originale. carducci, iii-7-395:
beccuti, i-200: ivi donna regai col piede infiora / del vicin tebro la
denom. da fiore (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
linneo aggregato fra le specie dei tronchi col nome di peduncolo, è parte del
infiordalisato, agg. letter. ornato col fiordaliso (con partic. riferimento all'
denom. da fiordaliso (v.) col pref. in-con valore illativo.
eleganza, inanellato e infiorato, dorme col capo ciondoloni sul petto. -per
denom. da fiorentino (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da fiorentino (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da fiscale2 (v.) col pref. in-con valore illativo. infìscare
denom. da fiscella (v.) col pref. in-con valore illativo. infischiare
marinetti, io: egli co- mincerà col distruggere brutalmente la sintassi nel parlare..
denom. da fiscolo (v.) col pref. in-con valore il
d'agente da fiscolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fisima (v.) col pref. in-con valore illativo. infìsimito
denom. da fistola (v.) col pref. in-con valore illativo.
piaga ognor più viva / diventa, e col nutrirla infistolisce. f. casini,
denom. da fistola (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da fitto (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fiume (v.) col pref. in-con valore illativo. infiziare
il 'vedde 'el " awedde 'col 'riveddi 'dello stesso poema,
denom. da flaccido (v.) col pref. in-con valore illativo. infiaccidito
denom. da flanella (v.) col pref. in-con valore il
n-114: le iulidi infeste che attoscan col morso;... e lo xifio
al fenomeno di quella inflazione verbale cominciata col romanticismo, e che ogni dì cresce
, stando immobile e inflessibile, percoteva col bastone la terra. s.
da flegetonte, mitologico fiume infernale, col pref. in-con valore illativo. inflessibile
ingegnosa, la meglio incarnata e immedesimata col volto umano. carducci, ii-2-249:
se si può vincere, solo si può col vezzeggiarla, non con l'assaltarla.
c. e. gadda, 6-338: col suo volto come altra volta severo,
larga parte dell'amore è inflizione, col fatto parallelo e forse consequenziale che le
denom. da floscio (v.) col pref. in-con valore illativo.
nel detto di dante; e delirando col suo secolo, che dante non fa
... si ingegnassino di ristorare col soldare nuovi fanti, nondimeno la influenza
* crepuscolo 'seguiva rigidamente il programma col quale era sorto. oriani, x-13-75
sezione soggetta a carichi mobili, varia col variare della loro posizione. -fattore d'
con la qualità, così il cielo col corpo non tocca quaggiù, ma influisce
non sono scettico sul commercio dell'anima col corpo; io son dunque influssionista.
). bruciare, incendiare, distruggere col fuoco, incenerire. m.
denom. da fuoco (v.) col pref. in-con valore illativo. infocataménte
e trame l'infocata pasta e foggiarla col soffio. guerrazzi, 55: il legno
infocati / dal sole d'agosto, col ramo / di spino. sbarbaro, 5-94
baldini, 5-22: il cavaliero sostiene col suo braccio di ferro la donna nuda
/ e con l'occhio infocato e col sembiante / mostra l'anima pronta alla
. borghini, 4-ii-527: maggior dubbio ho col principe, che non so come appruovi
e a lui alta vo innante / col piede serpeggiante. 2. innestare
denom. da fogna (v.) col pref. in-con valore illativo. infognato
denom. da fogna (v.) col pref. in-con valore illativo. infogonato
denom. da fogone (v.) col pref. in-con valore illativo (v
denom. da foia (v.) col pref. in-con valore illativo. infoiato
denom. da fodero (v.) col pref. in-con valore illativo. ti ferma
. da foiba (v.), col pref. in-con valore illativo. infoibatóre
dal lucch. folago 4 torbidiccio ', col pref. incori valore illativo.
denom. da folto (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da folto (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
. da fondaco (v.), col pref. in-con valore illativo.
-letter. ant. recare piogge col proprio sorgere (un astro).
. fogazzaro, 13-22: egli s'infondeva col suo andrea... dentro un
3-i-321: gli armoniosi grilletti dovevano, col loro dolce trillare, infondermi nella mente
... l'afferro... col forcone del ferro ch'avea in mano
: rizzasi senz'altro; si rappicca col ronzino: lo inforca; e bat-
furca 4 forca, forcone ', col pref. in-con valore illativo); cfr
denom. da forcella (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da forcina (v.), col pref. in-con valore illativo.
. da foresta (v.), col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da forestiero (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da forestiero (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
= denom. da forfecchia] 2 col pref. in-con valore illativo.
. da forfora (v.), col pref. in-con valore illativo.
. da formaggio (v.), col pref. in-con valore illativo.
e a la gloria nostra sempiterna / col cuore umiliato si conformi. savonarola,
el desiderio, / ensegna l'evangelio col breve tuo ensegnato. dante, conv
acconcia e va tutta pulita, / col drapo in capo e col ventaglio in mano
pulita, / col drapo in capo e col ventaglio in mano, / a cercar
formare ', denom. da fórma col pref. in-con valore illativo; cfr.
debbe tentare ogni via favorabile ed umile col sommo pontefice, quando, male informato
bellissime, perché le vi saprebbe formare col suo scarpello. lemene, ii-93:
) con cambio di coniug. e col pref. in-con valore intensivo. informicato
denom. da formica (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da formicola (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da formicola (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fornace (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da forno (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
motteggi queste nomine e le rese ridicole col nome d'infornate. carducci, iii-15-404:
denom. da forra (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da forra (v.) col pref. in-con valore illativo.
inforsa ». boccaccio, 21-39-86: col suo operar sì mi convengo / che parte
denom. da forse (v.) col pref. in-con valore illativo. inforsato
denom. da forte1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da forte1 (v.) col pref. in-con valore illativo. infortito
xii-96: ricovrarsi... in francia col duca di guisa per succedere all'
denom. da fortuna1 n. 9, col pref. in-con valore illativo.
esultanza negl'infortuni, il contristare alcuno col ricordargli i suoi guai, il mostrar letizia
l'in- convenienti, e così sono col sole. 7. locuz. per
da fuscus 'fosco, oscuro 'col pref. in-con valore illativo. infoscato
denom. da fosco (v.) col pref. in-con valore illativo. infoschito
denom. da fosforo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fossa (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
v] non inviasse passaporti pel cielo col bacolo. 2. scavato (
il lupo per fame rabbioso, / col morso strangolando or queste or quelle. lorenzo
, gr., i-296: di driadi col nome e di silvani / fur compagni
, te, sé, ecc., col significato di dentro. galliziani o rinaldo
denom. da fracido (v.) col pref. in-con valore illativo. infracidato
, 1-612: lussuriosi,... col col lezo della vostra vita libidinosa e
1-612: lussuriosi,... col col lezo della vostra vita libidinosa e lorda
, nutrendosi nel suo seno, potrebbe col tempo infracidirne tacque. 2.
denom. da fracido (v.) col pref. in-con valore illativo. infracidilo
denom. da fradicio (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
voi non vi darete su due volte col becco. redi, 16-iii-108: tutti i
illustre sindaco, vedendo quel povero fattorino col capo imbacuccato in un cuffione, infradiciato
denom. da fradicio (v.) col pref. in-con valore illativo. infradicito
denom. da frale (v.) col pref. in-con valore illativo.
questo infelice rompimento pervennero... col ritorno di d. maurizio e della
pianta inframmettentemente dall'abbondanza dell'acqua col re, cioè in favore, e inframettesi
nell'italiana, senza bisogno d'infrancesarlo col tuo * iddio esiste'scientifico? foscolo
denom. da francese (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
= denom. da francesco * francese 'col pref. in-con valore illativo.
denom. da francese (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
. da franco * (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da francioso (v.) col pref. in-con valore illativo.
... e molto più assai col giacersi carnalmente con qualche donna infranzosata.
infranciosire (denom. da francioso, col pref. in-con valore illativo) non documentato
se ne sbriga con la disperazione, e col mettere i libri a dormire.
tiraneggiò di una francia meditante d'accordo col papa l'invasione dell'italia e tinfrangiménto
a molosa. caro, 5-395: col suo legno infranto e monco / e tarpato
, 323: quando mi levo / col corpo infranto, / ma in cuore un
eroe, quantunque imbelle, / lacerando col sen la via spumante, / salva
denom. da frappola (v.) col pref. in-con valore illativo.
esecrabile [la ficaia], che col suo tetro e ruvido infrascaménto fu simbolo
licenziosa in fiori e in foglie che col suo infrascamene opprima l'argomento. mascheroni
alcuno, intrapreso il medesimo tema col medesimo fine, volesse alla moderna d'acutezze
maria a proteggere le menzogne che infrascava col vero, che l'uno poi dall'altro
denom. da frasca (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da frascone (v.) col pref. in-con valore illativo.
porzio, 3-38: erasi egli inimicato col re, per avergli proibito di trarre
medesimo ovvero che s'unisse o collegasse col partito degli ugonotti. = comp.
.. l'inimico stuolo / facesse dileguar col cenno solo. tassoni, 1-50:
xlv-127: sappiate che più volentieri contrastaria col fortissimo inimico overo col fuoco ardente che
più volentieri contrastaria col fortissimo inimico overo col fuoco ardente che non sarebbe con la
sicuro, andare a tentare la fortuna col combattere l'inimico. carducci, iii-3-
s'è diffuso alla gioventù, e col materialismo l'assenza di forti credenze,
iniquità, non si lusinghi costui, col tenerlo celato, o coll'arderlo, di
portando mortalissimo e velenoso accordo, componendo col duca l'iniquissimo tradimento. cariteo,
la iniqua fu appiccata per la gola col bastone legato a'piedi. tasso, 16-59
denom. da ispido (v.) col pref. in-con valore illativo.
ìvóg 'muscolo, fibra ') col sufi, -ite che designa le infiammazioni.
'che ogni contratto o negozio fatto col mercante prossimo alla decozione, allora solamente
: anzi pur troppo vi pensa, col suo propio timor ch'è detto iniziale.
. che ha per sua natura, cioè col venirgli mostrato l'essere non più solo
(idealmente), ma terminatamente, col termine della sua reale sussi
gli osservavano, ne parlavano e discutevano col linguaggio del mestiere, come di opere d'
qui?! » lei accennò di sì col capo e poi si lasciò pian piano
primo ad agire, trascinando gli altri col suo esempio. mazzini, 47-157:
iniziato preparavasi con digiuni preghiere penitenze e col sacramento dell'eucarestia. 3.
, confondendo l'espressione materiale del progresso col progresso medesimo, raddoppia in certo modo
/ femmina che sarebbe / a par col diavol con su'alti corni. lorenzo
nessuna delle raffinatezze cui è giunta, col barocco, la retorica. =
denom. da izza (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da lago (v.) col pref. in-con valore illativo.
di hllaghire (denom. da lago, col pref. in-con valore illativo),
denom. da lappola (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da lardo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da larva (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da latino (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da latte (v.) col pref. in-con valore illativo. illaudàbile
denom. da lauro (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da lei (v.) col pref. in-con valore illativo. inlé§o
emisperio, si dilibra, / tanto, col volto di riso dipinto, / si
denom. da linfa (v.) col pref. in-con valore illativo.
, variante di leone (v.) col pref. incori valore illativo.
denom. da lombardo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da lucido (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da lucido (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da lui (v.) col pref. in-con valore illativo. inluminare
denom. da luna (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da lurco (v.) col pref. in-con valore illativo. inlusióne
usata dagli scrittori arcaici e da apuleio) col pref. in-con valore illativo.
ed al fumo. morgagni, 56: col legno del lentisco di scio si potrà
[alla vedova] gastigare la bocca col mangiare poca carne e bere il vino
volervi graffiato sopra anche un puttino che col pipì inaffiasse il nome del padre e
xix-142: queste accademie... innafiano col sapore loro... tutte le
v. lacrima, pianto. -innaffiare col proprio sangue: v. sangue.
sangue: v. sangue. -innaffiare col proprio sudore: v. sudore.
stata grossa, come lo spargolo, col quale diede l'olio santo al giardino de
, se mancasse il modo d'addottrinare col contrario, e solo dal simigliante s'
. cariteo, 119: chiaro exempio, col qual il ciel ne insegna / che
. insegnargli un destino che s'intrecci col nostro. -intr. in relazione
, la seconda fa silogismi, la terza col parlare dolcifica, la quarta misura la
istruisce collo esempio, dipoi ne insegna col precetto. canti carnascialeschi, 1-306:
rispose non voler esser insegnato a combattere col gatto serrato. campanella, i-352: [
a me stesso a disarmar insegno / col cor privo d'amor, carco di sdegno
madri di gioia palpitanti / t'insegneran col dito ai pargoletti, / con mille baci
, e 'nsignimi 'l camino, / e col desio le mie rime contempre. boccaccio
le spine. baldini, 7-36: insegnava col dito la colomba col ramicello d'ulivo
7-36: insegnava col dito la colomba col ramicello d'ulivo nel becco, emblema dei
della sua disubbidienza e trascuraggine, ha col suo esempio insegnato agli altri l'adempimento
, 51: cruda amarilli, che, col nome ancora, / d'amar,
el desiderio, / ensegna l'evangelio col breve tuo ensegnato. insegnatóre,
del testamento nuovo et accordatore del vecchio col nuovo. s. bernardino da siena,
var. di signoraggio (v.) col pref. in-con valore illativo.
ai ponti per lo scolo delle acque, col pendìo verso il mezzo dell'asse maggiore
, il dimane ezione fu scoperto insieme col pregevole arazzo ch'egli aveva insellato tra
denom. da sella (v.) col pref. in-con valore illativo. insellato
denom. da selvaggio (v.) col pref. in-con valore illativo.
delizie visive la villa o alcova schermeggia col ciuffo inselvaggito di un villoso 'camerus '
denom. da selva (v.) col pref. in-con valore illativo.
/ fammi, divo anibài, chiamar col ciuffolo, / che al suon di
denom. da selvatico (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
usanza di tormentare e inselvatichire la fanciullezza, col pretesto d'insegnarle il latino che non
denom. da selvatico (v.) col pref. in-con valore illativo (
denom. da selva (v.) col pref. in-con valore illativo.
cronica degli imperatori romani, 90: insembremente col patriarca zacaria, el precioso legno de
denom. da semenza (v.) col pref. in-con valore illativo (ed
denom. da sempre (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da senape (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da seno (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da senno (v.) col pref. in-con valore illativo.
che non tendono con la sua opera e col suo atto in quello fine, si
come insensata, e giunta inanzi al barone col viso smorto, con gli occhi
: quante volte acquetaste le mie supplicazioni col mostrarvi insensata di amore. -sostant
la faccia pallida e buttando il lapis col quale era venuto tracciando ghirigori insensati.
sapete della grande scoperta dell'etere, col quale le persone, rese insensibili, possono
con gioia, glorificandosi d'aver suggellata col suo sangue quella credenza che avea così
insensibilmente il maritaggio di madamigella d'omala col re alfonso. f. f. frugoni
denom. da senso (v.) col pref. in-con valore illativo.
. sempre piantato davanti alla porta, col suo inseparabile nastrino della legion d'onore all'
temperò [la natura] il piacere col dolore che niuno di questi disgiunto e scompagnato
denom. da sepolcro (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sereno (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da serioso (v.) col pref. in-con valore illativo. inserire
, volte in coltello, le inseriva col taglio nel cuore dell'avaro seppellito; e
d'inserire, si fa colla marza o col sorcolo, ed è assai più facile
far inserire nel passaporto la clausola, 'col suo domestico '. b. croce
temperò [la natura] il piacere col dolore,... ed i sensi
denom. da serpente (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da serpente (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da serpe (v.) col pref. in-con valore illativo.
del cereto. segneri, 5-130: col foglio inserto, da mettersi in pratica
nato, / ne'guai che son col suo peccato inserti, / mentre è
suo peccato inserti, / mentre è col corpo spirito incarnato. alamanni, 24-64:
stelle inserto, / con la luna e col sole in tai lavori. alfieri,
la testa. tesauro, 2-12: col variare inserti, varie e pellegrine forme di
annettono agli originali del presente volume contrassegnati col n° 93 dimostrano l'assegnamento stabilito per
. di servizio (v.), col pref. in- con valore illativo.
denom. da servile (v.) col pref. in-con valore illativo. inservilito
. da servo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da seta (v.) col pref. in-con valore illativo. insetare2
denom. da setola (v.) col pref. in-con valore illativo.
nel significato di * screpolatura ', col pref. in-con valore illativo.
denom. da setola (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da settentrione (v.) col pref. in-con valore illativo.
di mammiferi, così denominato in rapporto col regime alimentare; tutte le specie sono
partico larmente a vasari, col patto espresso che cotestui faccia l'
. = deriv. da insetto col sufi, collettivo e spreg. -urne.
denom. da sevo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da severo (v.) col pref. in-con valore illativo. inseverito
e quando azuro. ibidem, 60: col meism pero si doi aver promix cola
, non può più aver alcuna comunicazione col principio senziente che insiede in tutti i
16-110: è giunta la spada / col pasturale, e l'un con l'altro
331: quelli [famigli] prese, col bigazza insieme, e a orlandino de'
costretto di scappare a lucca / insieme col tipografo formigli / per timor dell'arresto
morte, assai mi piace / che insemi col sperar sia el corpo spento. tasso
. cocchi, 8-321: può essere dileguato col copioso uso d'alcuni decotti sudorifici.
buoni], s'accostarono per amore, col quale furono fatti, a colui dal
era un'armonia d'insieme che finiva col prevalere sulla finitezza del particolare.
] passò l'aqua e fu insiemimente col topo. -con riferimento a soggetti
. = deriv. da insieme col sufi, avverb. -mente.
denom. da siepe (v.) col pref. in-con valore illativo. insiepato
orinava. = denom. da sifilide col pref. in-con valore illativo, sul
. foscolo, xv-477: ho metafisicato dianzi col conte su la noia; e il
, nel dicembre '57, è battezzata col nome di maria. villon compose per lei
formato su significante (v.) col suff. -anza di valore astratto.
il sovrano] si degnò d'insignire col conferirmi un titolo e un uficio proprio
una distinzione che si può dire guadagnata col sudore della fronte. di giacomo, i-483
ragione a quel titolo colà fuori, col quale è insignito questo luogo di auditorio
denom. da signorile (v.) col pref. in-con valore illativo.
notte, quello cioè nel quale il sonno col primo impeto si insignorisce de'mortali.
denom. da signore (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da silo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da simulacro (v.) col pref. in-con valore illativo.
de'medici, ii-160: conobbivi un, col qual grande amicizia / tenuta avea gran
denom. da sinistra (v.) col pref. in-con valore illativo.
nella scollatura e, sfiorandole il seno col polso, rimirai le mie dita nella
aspettare di essere a tu per tu col macellaro... perché non insinui sulla
: si fé un pregio di cooperare col vescovo d'alessandria a mitigarne l'acerbità
d'annunzio, v-3-710: le denunzie anonime col veleno di una suggestione vile e bugiarda
già qualche cosa. fucini, 21: col calar della sera, s'era fortemente
di fuor in noi, tanto più dee col corpo / putrefatta perir. g
voce ci è anche venuta da poco col linguaggio parlamentare, che si studia di
g. zeno, li-2-427: si dispose col tempo a praticare con il governo insinuazioni
. = denom. da insipido col pref. in-con valore illativo.
padrona di casa che doveva tirargliele su col cavatappo, ed erano le più generiche
decimo- quinto che disonorarono il parnaso italiano col poetare alla burchiellesca. bocchelli, 18-i-97
5-12: quando non ci sono gli uomini col loro robusto appetito, coi loro bisogni
. = deriv. da insipido col sufi, collettivo e spreg. -urne
male e paurosamente nel * 69, col lussemburgo; e dovè eccitarla, a
denom. da sirena (v.) col pref. in-con valore illativo.
, ii-2-72: l'identificazione della religione col mito, e l'origine umana delle
spedito allora appunto dal suo re, col quale ordinava che si ristorasse e presidiasse
ma ci facciamo tali coll'isolarci, col non avere il coraggio della verità,
non avere il coraggio della verità, col non avere l'insistenza del pensiero.
soste ancora umane / se tu a intrecciarle col tuo refe insisti. tecchi, 13-95
denom. da smalto (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
.. spesso trascorre ne'concetti ridicolosi col continuo mescolamento di parole e di frasi
denom. da soave (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sodo (v.) col pref. in-con valore illativo.
le materie che vogliono troppo premere, col loro peso, sull'arte.
rimorso. leopardi, i-266: l'uomo col lungo uso si può assuefare anche all'
denom. da soggetto (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da soia (v.) col pref. in-con valore illativo. insoiare
arroventate c'era da morir cotti, e col cervello insolato. insolazióne, sf
anello sembra suddiviso in due altri minori, col mezzo di altrettante insolcature o canaletti,
denom. da soldato (v.) col pref. in-con valore illativo.
di roma la denominazione di un personaggio col solo prenome e cognome. serra, ii-200
denom. da solfa (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da solfino (v.) col pref. in-con valore illativo (
artisti di reazione e polemica, insolidali col proprio tempo. = comp. da
fatto la natura passaggio, tutto ciò col progresso del tempo ha dovuto avvenire.
denom. da solido (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da solido (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr.
denom. da sollo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da sollo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da sollucchero (v.) col pref. in-con valore illativo.
tommaseo]: allora potranno esser legati col legame del corpo insolubilmente. firenzuola,
stato di insolvenza, contrae una obbligazione col proposito di non adempierla è punito,
denom. da somaro (v.) col pref. in-con valore illativo.
essa vengano a trovarsi in libera comunicazione col mare, in seguito alla lacerazione di
denom. da sonaglio (v.) col pref. in-con valore illativo.
amico,... diedi col batello in terra, mi ritrovai dentro da
denom. da sonno (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sonno (v.) col pref. in-con valore illativo.
commerciante che, insonnolitosi, a teatro col sigaro che gli brucia i baffi, sogna
denom. da sonno (v.) col pref. in-con valore illativo e con
pascoli, 478: i vegliatori, col bicchiere in mano / tutti volsero gli
denom. da sonoro (v.) col pref. in-con valore illativo.
con le altre cose, coi tetti, col lastricato, col deserto insonoro. onofri
cose, coi tetti, col lastricato, col deserto insonoro. onofri, 11-142:
correggio, 176: dove il cel col suo influxo me destini / seguire ad onta
denom. da sopore (v.) col pref. in-con valore illativo.
. insopportabilmente la feriva, ella, col rivoltarsi nuda sopra le spine, seppe
denom. da soprabito (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sorbetto (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sordo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sordido (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sordido (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sordo (v.) col pref. in-con valore illativo.
di protesta (ed è in relazione col discorso diretto). tansillo, 3-85
ove stava seduto confidenzialmente a cavalcioni, col petto appoggiato alla spalliera -come? tu
de'terrazzani. quirini, li-2-249: col granduca di fiorenza non insorge novità di
ordine principale. muratori, 7-v-259: col tempo... insorsero e si stabilirono
denom. da sorso (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
secreto il desiderio del patrone di mettere col duca di candia il s. carlo,
carlo, non perché lo operi col signore, che saria errore, perché
denom. da sospetto (v.) col pref. in-con valore illativo.
e assai divulgate dell'estetica che opera col concetto della personalità infusa.
borgese, 1-293: essa s'abbatteva col cuore rombante, si reggeva il petto per
ala d'ebano / occupò l'orizzonte / col suo fremito lungo, insostenibile.
denom. da sottana (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sottile (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sozzo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
suo vessillo sarà insozzato per l'alleanza col delitto e col tradimento. de sanctis,
insozzato per l'alleanza col delitto e col tradimento. de sanctis, ii15- 71
denom. da sozzo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da spagnolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da spalla (v.) col pref. in-con valore illativo.
. portato in posizione di sparo, col calcio appoggiato alla spalla (il fucile
barilli, 5-237: la caserma dei zaptié col castello di travi sul quale un soldato
deriv. da spalla (v.) col pref. in-con valore in
denom. da spiedo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da spelonca (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da speranza (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da speranza (v.) col pref. in-con valore illativo (
denom. da spilla (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da spina (v.) col pref. in-con valore illativo.
, da potersi inspirare, dell'aria col respiro. = agg. verb.
onde il vapor s'aggira, / e col fiato s'inspira. spallanzani, 2-50
né comprender potria. grafi, 4-151: col soave olezzo, / e col purpureo
: col soave olezzo, / e col purpureo riso, all'uom che i passi
, che a'pianeti il moto inspira / col moto suo, che in circolo si
forza al cielo / asciugandosi gli occhi col bel velo. b. tasso, ii-16
m'inspirava l'estro di scrivere, col volto ognor gaio e colla rimembranza piacevole
inspira da lo spirto innamorato / voce col suono ed anima col fiato. g.
innamorato / voce col suono ed anima col fiato. g. gozzi, i-12-81:
inspirator vulturno. d'annunzio, iii-2-232: col gesto irrefrenabile e con le pupille alzate
d'inspirare che si esercita dalle piante col quale assorbono i vapori dell'atmosfera.
denom. da spirituale (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sprocco (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da squadrone (v.) col pref. in-con valore illativo.
è troppo instabile, dio volle che fusse col celeste intervento confirmata et divina testimonianza,
istabilità di quella nazione,... col pretesto di voler accompagnare sua sorella in
. cecchi, 5-345: nel lasciare, col d'annunzio, gli esempi storici nei
denom. da staffa (v.) col pref. in-con valore illativo.
negli uccelletti morti,... / col becco vergognoso sotto le ali / che
nell'intelletto, ché la parola verbigrazia col senso dell'udito s'oda in tempo
denom. da statua (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da statua (v.) col pref. in-con valore illativo.
avuto libera la parola... col solo limite di non rovesciare l'ordine
, iii-26-11: l'instaurazione dovrebbe avvenire col sostituire alla teoria la storia, al filosofare
o l'indulgenza stessa lucrata ', col pref. in-con valore illativo.
denom. da steccolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da stelo (v.) col pref. in-con valore illativo. instellare
idoleg giato... col centro, che, proiettando i raggi,
denom. da stella (v.) col pref. in-con valore illativo.
stercus -óris (cfr. stercorario), col pref. incori valore illativo).
denom. da sterpo (v.) col pref. in-con valore illativo. instessìbile
siegue a farsi ne gl'intestini, col nuovo aiuto del sugo del pancreas, e
gli stessi francesi... insieme col terrore del l'armi loro hanno saputo instillare
denom. da stizza (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da stolido (v.) col pref. in-con valore illativo. instolidito
denom. da stolto (v.) col pref. in-con valore illativo.
. leopardi, 1-6: il cinquecento col capitale acquistato nel quattrocento e coll'istradamento
denom. da strada (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da strano (v.) col pref. in-con valore illativo.
stròphium * nastro, corona ', col pref. in-con valore illativo.
e 'ngiù dimena un pezzo / col piombin, non resta punto / chi
le pantofole... erano gialle col becco all'insù alla chinese. cattaneo,
], andò a dare di picchio col capo al palco quando la campana volse
denom. da subbio (v.) col pref. in-con valore illativo.
. di succo (v.), col pref. in-con valore illativo.
[c] cido (v.) col pref. in-con valore illativo.
[c] co (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sucido (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sudario (v.) col pref. in-con valore illativo.
conoscevano; perché, tignendole ed invecchiandole col fumo e con varie cose, in
denom. da sudicio (v.) col pref. in-con valore illativo.
= femm. sostant. di insudiciato, col suff. dimin. insudiciato (part
materia morente. pratolini, 3-151: rimase col solo reggipetto di un rosa insudiciato dall'
, dico, che l'hanno diffinita col moto e col senso. boterò, 6-87
che l'hanno diffinita col moto e col senso. boterò, 6-87: fu consigliato
, iii-21-318: nanni lottò... col cardinal legato baldassarre cossa, che da
denom. da sugo (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
deriv. da sugo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sughero (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da sugna (v.) col pref. in-con valore illativo.
. = deriv. da insulina col sufi, -orna, indicante, nella
nella pubblica calamità, e la insultavano col loro lusso. foscolo, iv-346:
.. o che temessero di provocare col fasto la pubblica disperazione, o
piantato fitto fa macchia buona e si può col taglio ridurre uguale, come di pruni
denom. da superbo (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da superbia (v.) col pref. in-con valore illativo.
: le donne sono insuperbite e vanno col collo alto. tasso, 14-46:
denom. da superbo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
) o francesismo da soupe, col pref. in-con valore illativo. insuppato
dovesse ormai smettere qualsiasi velleità di riscossa col mezzo della politica piemontese o dei moti
sua fedeltà, e pur confessando e col suo vituperio. guerrini, 2-98: caro
. savinio, 3-163: un contrabassocovava / col naso ogni mattina? -inautenticità (
. tanto estraeva da tale pianta col pref. in-con valore illativo.
denom. da tabacco (v.) col pref. in-con valore dove ella
denom. da tabarro (v.) col pref. in-con valore rincozioni di
settembrini [luciano], iii-2-318: col capo basso torcendo il collo, con coltelli
tre volte ripari nuovi per all'insù, col medesimo sasso di golfolina, prunami e
2-50: non s'intacca il decoro col perdono a'nemici. muratori, 6-80
/ legato con sei corde, e col lucchetto / serrato a chiave, un misero
corrodersi. salvini, 13-141: poscia col girar dell'anno / appaion, quando
denom. da tacca (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da tacchino (v.) col pref. in-con valore illativo.
deriv. da tacconato (v.) col pref. in-con valore intensivo.
, 1-74: la cavalla... col corpo fumicante e intafanato. = denom
denom. da tafano (v.) col pref. in-con valore illativo. intaggiménto
. giulianelli, 1-69: andò colà col consenso dell'imperador giuseppe, per intagliarvi
: il fidanzato l'aspetta giù intagliando col suo bravo coltellino i due nomi nel
degli uficiali le famiglie delle signorie armate col ceppo e mannaia per fare giustizia,
denom. da taglio (v.) col pref. in-con valore illativo; per
/ la barba, i paternostri, col mantello / di frate lupo. g.
tommaseo]: gl'intagliati... col bulino si fanno nelle piastre di rame
chiamano crisomole, distinte per intagliature, col colore che tira all'oro.
3. solco, incavo che viene inciso col bulino o con altro strumento per delineare
denom. da talco (v.) col pref. in-con valore illativo. intalentare
denom. da tamburo (v.) col pref. in-con valore illativo.
da tanaglia, tenaglia (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da tana (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da tanfo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da tanfo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
sig. galileo coll'impugnarlo, o voi col difenderlo. alfieri, 6-293: vieni
mio, quando i giudei, / col falso erode, fece 'l gran delitto,
denom. da targa (v.) col pref. in-con valore illativo.
colla dottrina platonica della necessità della parola col pensiero. questa dottrina era dunque comune
denom. da tarma (v.) col pref. in-con valore illativo.
), var. tose, di tarma col pref. in-con valore illativo.
denom. di tarsìa (v.) col pref. in-con valore illativo.
di comprare un revolver, piccolo, col manico intarsiato. gozzano, i-465: pietra
vago, / dove amor vidi ragionar col sole. galileo, 5-121: la
denom. da tartaro (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da taso (v.) col pref. in-con valore illativo. intasato
asciutto, e zompavano sopra le scarpe, col pelo lungo nero impiastrato. -figur
continui sfarfalloni coll'affettare l'erre gutturale o col tenere la lingua attaccata al palato.
denom. da tasca (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da taschino (v.) col pref. in-con valore illativo.
pianta delle conifere creduta velenosa), col pref. in-con valore illativo.
denom. da tassello (v.) col pref. in-con valore illativo.
gnoli, 1-207: vedi colui che col guardo / alato i cieli intatti spia
... intavolò nuovi proieti d'aggiustamento col medesimo man straniera i patri auspici e
voi sete, posso dir l'unico, col quale intavarato, agg. dial.
. ant. rivestire con volato col sig. mustoxidi avrebbe portato seco delle fune
denom. da tavella (v.) col pref. in-con valore sul primato
). 6. mus. notare col sistema dell'intavolatura. -per estens.
denom. da tavola (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
franco e veloce verso ponente, sempre col vento intavolato per poppa. -per
1 rigido come una tavola ', col pref. in-con valore illativo.
baldinucci, 77: * intavolato', pialla col taglio a somiglianza della gola rovescia,
sistema si intreccia e si identifica spesso col precedente). citolini, 492
mensurale. -per estens. partitura notata col sistema dell'intavolatura. v. galilei
denom. da tedesco (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da tedesco (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da tegame (v.) col pref. in-con valore illativo.
algebricamente integrabili e si avranno le integrazioni col servirsi d'una semplicissima sostituzione. =
mai a fare una legislazione integrale, col conoscere i veri e precisi rapporti che
e quelli che naturalmente questi devono avere col tutto. b. croce, ii-5-134:
. trattato del comune di san marino col cardinale di tiano [in delfico, 1-555
, non sapendosi ancora al primo accorgersene col solo olfatto, che odore sia quello
parola immaginata può avere la sua integrazione col fatto della scrittura. oriani, x-13-151
x-13-151: tutto o quasi divenne obbligatorio: col pretesto di una integrazione lo stato entrò
integrazione ', che consiste nel completare col ricordo e coll'analogia certe rappresentazioni fuggevoli
notorio che essi non sono da confondere col partito politico, chiamato degli « integristi
notorio che essi non sono da confondere col partito politico, chiamato degli « integristi
deve rispettare l'integrità; non può, col pretesto di una ortogonia elegante, imporre
integrità, osservando aver tenute quelle pratiche col papa per utile e benefizio universale della
non se ne servisse, lo piglierò col ritorno del signor marchini. carducci,
né pur avrei / cangiato tesser mio col paradiso; / che l'integro poter de
abusar la grazia del suo signore col farne mercanzia. casti, vi-242: saggio
(e anche il risultato pratico) col quale si rimette qualcuno nel grado e
denom. da telaio (v.) col pref. in-con valore illativo. intelaiata
all'estremità delle candele, la quale col contrasto rende ferme e fisse tutte le candele
denom. da tela (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
: in questa congiunzione sintesizzante dell'essere col reale esiste l'anima intellettiva, essendole dato
tre particole dividere. petrarca, 213-12: col dir pien d'intelletti dolci et alti
quello pel quale l'uomo ha una relazione col mondo oggettivo degli esseri. carducci,
guardare con sospetto e dispregio le signore col cappello, le assestate signorine di famiglia.
intelligente e modesta donna appropriarsi, convivendo col marito, quella parte di conoscenza che
, 3-191: dopo alcune intelligenze prese col volpe e col suo generale, il gesuita
dopo alcune intelligenze prese col volpe e col suo generale, il gesuita congedossi.
ambiziose macchinazioni, finalmente di segrete intelligenze col nemico. casati, 2-76: ballula
sensibili chiamiamo quelle che si possono sentire col viso e col tatto corporale; le intelligibili
che si possono sentire col viso e col tatto corporale; le intelligibili quelle che
fatte sono tutte le cose '; disse col verbo intelleggìbile e sempiterno, non sonabile
denom. da teluccia (v.) col pref. in-con valore illativo.
ascoltando del tutto estraneo coll'animo e col pensiero. 4. discorso o scritto
intemerata pace. caro, 4-36: col mio sichèo, con chi pria mi
denom. da tempo (v.) col pref. in-con valore illativo.
postema, tirandovi maggior copia d'umori col spremerla troppo intempestivamente. l. pascoli,
.. bramava che guadagnasse tanto almen col pennello che gli bastasse per lo vitto
mira come intempestiva e ria / febre col caldo suo le strugge il petto. bruni
r. borghini, i-71: molti, col metter poco in opera e col molto
, col metter poco in opera e col molto l'altrui cose biasimare, si pensano
non saprian del tuo bel volto / col suo designo pur la minor parte. cellini
quando... colla penna o col lapis disegna le nude figure...
: questo intese dire la povera bestia col suo mugolio pietoso e col trepido dimenare
povera bestia col suo mugolio pietoso e col trepido dimenare del suo soldo di coda.
parte contro l'innocente toscana. intendevano, col comparire armati in questa provincia, spaventare
m. villani, 1-40: intendendosi col duca guemieri, afforzò la città di
ei sia come una lasca, / col medico s'intende e col speziale;
lasca, / col medico s'intende e col speziale; / perché all'uno ed
quell'ora incantevole a faccia a faccia col figliolo: essi soli; e la loro
giochi. battista, i-421: tu, col mento in sulla destra assiso, /
/... angelo umano, / col lampeggiar del riso umile e piano
che il dottore, il quale, col capo alzato, con gli occhi fissi
[ediz. 1827 (83): col sollevar del capo, coll'intender degli
del capo, coll'intender degli occhi, col serrar delle labbra, diceva, tacendo
tanti mai anni di corpo a corpo col pareggio mensile, e doveva prevedere vicino
intendiamoci bene: io sono qui venuto col consenso del negus per studiare le vie carovaniere
la grandezza e perfezzione d'una cosa col pollice, di minore perfezione coll'indice
minore perfezione coll'indice, di mediocrità col medio, di quasi vile coll'anulare
i mercatanti indiani se la intendono quivi col doganiere. moscheni, 108: per
cariche in corte è d'uopo intendersela col favorito del principe, altrimente si pesta.
intendimento. lengueglia, 149: misurava col suo grande intendimento la grandezza de'pericoli
per l'intendimento della colligazione che tiene col corpo e per essere offuscata da la tenebrosità
-a intendimento, per intendimento: col fine, col proposito, con l'
, per intendimento: col fine, col proposito, con l'intenzione, con la
denom. da tenèbra 'tenebra 'col pref. in-con valore illativo; cfr.
avrà lo spirito. papini, 28-132: col viso intenebrato dalla notte, si pareva
denom. da tenero (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
due giovani] sì co'bagni caldi, col tenergli all'ombra, ungerli con olio
auditi degli uomini. ariosto, 16-72: col dolce canto, / concorde al suon
tuo discepolo forse intenerirà la sua natura col continuo studio. -condurre sulla retta
denom. da tenero (v.) col pref. in-con valore illa
raggiante. = denom. da intenso col sufi, causativo -ficare, sul modello
intensiva moderna non è più in antitesi col capitalismo perché ha bisogno per vivere di
ov'egli aggiunge? tasso, i-278: col voler la sua benevoglienza troppo intensa verso
. galanti, xviii-5-1045: si cominciava col presentare al pretore il libello dell'accusa,
. 3. che è volto col proposito, col desiderio, con l'
3. che è volto col proposito, col desiderio, con l'intenzione a un
; costui è quello sole che, col raggio del suo infinito lume, ciascun
nocchiero, il duce e il capitano col cui favore io spero di venir al
massimamente in quelle menti angeliche che fabbricano col cielo queste cose di qua giuso. gelli
consiste nell'unione dell'idea dell'opera col decreto della volontà ad eseguirla. gioberti
, putti, ed i ladroni innanzi, col tenere ferma l'intenzione, come poteva
28-179: gli frugavan [gli animali] col muso caldo nelle tasche dove teneva sempre
dar loro il castello, ora trattando col duca di lungavilla e con monsignore di
6-xii-51: ingannava il cuore materno di lei col darle intenzione che il figliuolo fuggirebbe in
-per intenzione di fare qualcosa: col deliberato proposito di compiere quella determinata
cellini, 638: cominciando al corpo col soffio del gran mantaco, avendo fatte
spose vanno la prima sera al letto col marito piangendo, ma tutte si levano
bocchelli, 1-i-473: aiutò e accompagnò col consiglio e di persona la spedizione militare,
novità, con farne invogliar motezuma, col motivo di fargli vedere che gran navili
ultima a lasciare il letto, quantunque col seno e un braccio ancora fasciati, fu
.]: chi va a letto col lume e si leva col sole, non
va a letto col lume e si leva col sole, non acquista né roba né
4-113: vi era ancora un lettone col baldacchino di damasco celeste su colonne di
ingl. w. g. lettsom col sufi, miner. -ite. lettuàrio
lettùccio, dì per dì, tornava / col male, infante. e. cecchi
la lettura, voi la conquistaste, col sudore della vostra fronte virile. gentile,
ho ricevuto insieme la lettera... col dialogo sopra gli atomi, al quale
romeno leu 4 leone '(dalla piastra col leone, moneta turca).
[acido] leuc [ico], col sufi, chim. -aio, che
gr. xeuxó? 'bianco ', col suff. miner. -ite;
= voce dotta, deriv. da leucite1 col suff. miner. -firo (da
dotta, deriv. da leucociti], col sufi. med. -osi, che
]: * leucocriso ': nome col quale plinio sembra aver indicato una varietà
\ den \ dr \ o \, col suff. chim. -ina.
gener de'leucoi, / benché una prenotata col suo nome / tenga fior bianco,
. xéuxcopia -ato? 'bianchezza 'col sufi. med. -osi, che indica
ixuexó? * midollo ', col sufi. med. -ite, che indica
i cui fossili risalgono al miocene, col piede diviso da un solco trasversale e
dal gr. xeuxót; * bianco 'col sufi, chim. -onico.
dal lat. petra * pietra ', col sufi, miner. -ite.
gr. xeuxót; * bianco ', col sufi, med. -osi, che
facilmente un settore sufficientemente ampio di fibre col minimo danno possibile a livello della corteccia
: mille altre gravezze che si distinguevano col nome di 4 multe, frede,
bulgaro lev 4 leone '(dalla piastra col leone, moneta turca).
e volgarmente leva si domanda, col quale si muovono grandissimi pesi con
dal muro, dette a leva col martello al coperchio. -dare il
-dare il culo a leva: cadere col capo all'ingiù. lippi,
, 21-113: quelle [lastre] attaccate col sai comune... riesce assai
le croste del vaiuolo, ch'egli col grattarsi aveva messe violentemente a leva,
scherzo, la leva di mare. e col rischio d'essere richiamati ogni momento.
1650 c.): levantava soldati col posto al quartiere di s. giovanni.
commerciale francese fondata a marsiglia nel 1670 col proposito di conquistare i mercati asiatici.
, con la giubba di teletta / e col turbante di preziosi lini. tasso,
.. un'altra testa di levantino col turbante,... per significare l'
fiaschi; è un arnese di vetro, col quale, succhiando, si cava l'
sollevare in alto (con la mano, col braccio, con uno strumento);
: ei le sorregge e leva / col suo tridente. ghislanzoni, 4-71: oh
, incominciò a dire lo paternostro insieme col cherico e col principe. a.
a dire lo paternostro insieme col cherico e col principe. a. pucci, cent
alla figura irata farai... col braccio destro levare il pugno in alto.
la faccia del gallo coll'unghie e col becco. ariosto, 23-27: troppo
aquila, che, presa una serpe col becco, la tirò in alto. tasso
pascoli, 545: era maria, col viso / tutt'ombra, dove un
, quantunque facile ne fosse il riparo col levar innanzi a sè alcun parapetto,
governi, / tu 'l sai, che col tuo lume mi levasti. idem,
tro, / la cui virtù, col mio veder congiunta, / mi leva sopra
, 8: s'ei non potrà col nèttare de'numi / sovra l'uso mortale
di quelle barche... avesse col suo ritorno levato alcune mie bagaglie per
non volendo bene a nessuno, e col solo fine di trovare un asino, che
/ levar gli si poteo, onde col tempo / si fosse ritrovato. tarchetti
delle mense, dopo che niccolino, col tratto più aristocratico, ebbe ringraziati i
in deposito a una banca d'usura col pegno. -asportare. guicciardini
-e non se lo può levare neppure col rasoio! 48. ritirare a
provare di levarlo dall'obbligo che aveva col turco. -intr. con la particella
dove era stato collocato e portato, col seguito di tutti i magistrati e ofìciali
violenza le donne altrui, non pagano col bastone chi è lor creditore, non
i batavi, per non si provocare col supplizio di lui quella feroce nazione. g
: l'omo se non si leva col pensieri da le cose del mondo,
avvenire che alcun buono si levi almeno col desiderio a ripararne i danni, così
... mai non s'accorda col sole: quando ella si leva, si
], levandosi a mano a mano col sole. g. gozzi, 3-2-14:
. c., 371: siila insieme col levare del sole faceva ponere il campo
. nell'età d'esiodo e di numa col levar eliaco delle peliadi incominciava l'estate
animo che vince ogne battaglia, / se col suo grave corpo non s'accascia.
i fiori del ra- merino e mangeragli col mele o con pane di segale o con
per seduta e per levata: sistema col quale si verifica la volontà di un'assemblea
che quel signore laggiù, alto, col mateo (così chiamavano le ragazze di
bottiglie e, non avendo pazienza di sturarle col leva- tappi, si faceva saltare il
sollevato in alto (con la mano, col braccio, con uno strumento);
implacabile gaucho apparisce come uno spettro, col laccio levato. -sollevato da terra
81-49: que'di san- gimignano / col podestà, con levate bandiere, / nel
due, questi personaggi ritti fissavano piscitello col mento levato. -di animali.
tutti e tre di pari / volti col viso ad l'erta più levata / per
si reputi levato, andarà in chiesa col cardinale di gioiosa e si farà alcuna cerimonia
, 4-ii-176: il giorno appresso passò col solo strepito de'fuochi e con la comparsa
inganna il cacciatore, e si salva col corso. piovene, 24: ritornando,
soriani facti a la moresca, videlicet col sale e senza levado,..
diede in una gota una cotal piattonata col pugnale, che me la fe'sentire
avranno visto incidere il ponte di rialto col levatoio e il campanile di s.
alcune vie che mi son parse necessarie col papa, acciocché non mi tenesse per
respirando e strisciando sui bronzi e sui marmi col fiato impuro e le roventi lacrime del
a fornicar tra le ruine, / pur col sangue infamati hanno gli altari. garibaldi
cose che hanno un certo empito, col quale si forzano al loco conveniente a sé
il duca d'atene fu fatto tiranno col favore de'nobili, e'quali per la
geranio: uno dei tanti gas venefici chiamato col dolce nome di 'rugiada della morte
suggetto che l'accademico lezzionante trattato avea col rampino. lezionario, sm. liturg
s. maffei, 4-196: era col ritmo una giunta alla vita più volte
grappol non rotto, / non tor col sale al latte il terzo lezzo. magalotti
un non so che di lezzo, che col rifritto del nuovo tornarsi a struggerle avea
rezzola; ragnatelo; tela di ragno. col 4zz'asprissimo e non dolce come segna
. = deriv. da lezzone, col suff. -aggine, che indica qualità
= deriv. da lezzo1, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
. da lherz, lago dei pirenei, col sufi, miner. -ite.
. da lherz, lago dei pirenei, col sufi, miner. -lite.
vocale, con s impura o z, col digramma gn, con gruppi consonantici vari
ritta, come la facevano li antichi, col pileo e con una delle mani innanzi
mezzo granello di grano, lo sosterrà insieme col peso di tre zecchini che li sieno
., 22-71: preseli 'l braccio col runciglio, / sì che, stracciando,
si ritorna lì. ribatteva lì '(col discorso). idem [s.
cetera suoni il sacro suono / e col flauto, e noi i libamenti, /
gozzi, 117: fece alcuni libamenti col vino mescolato con mele, acqua e farina
: fu quindi / religion di libar col latte / cinto di bianche rose.
asteneva da ogni alimento. trasea libava col proprio sangue a giove liberatore. d'
questi miei fiori, che voi rigaste col vostro preziosissimo sangue, essere libati sol
pur un carattere) quello brevissimo viglietto col proprio anello,.. entrò in
allor d'uomini e dei, / e col volto, onde 'l cielo e le
scorre sin che questa commozione si acqueti col tempo. -sollevare moralmente, confortare.
la fronte,... trinciante col passo che brillava balzano la terra, appena
dodici once per libbra: vendere qualcosa col giusto peso; dare a una persona