. gravare, tr. premere col proprio peso; ap pesantire
con coda ed ale nere e col corpo fosco, che chiamano 4 gritton '
pur grizza. assarino, 3-92: combattendo col
ricevuto tanti colpi, quante grize si veggono col soprannome di old-grog, che era dato al
grólla, sf. coppa di legno lavorata col tornio, profonda e panciuta, con
lo suo comune, ragionando un dì col papa di sua condizione disse: grollami,
, / che con li occhi e col naso facea zuffa. baldinucci, 71:
lo più al plur. tegola o embrice col quale si copre la gronda stessa.
, nel punto di una grondaia che, col medesimo gesto di una volta, fa
a gronda. paolieri, 56: col fucile a traverso, gli stivaloni di
, 6-220: un cippo di marmo col capitello a grondaia. -farsi un
roma in diligione in su un cammello col viso volto addietro alla groppa. marco
al poledro dalle prime volte in fuora, col gropperino e pettorale.
la groppiera. marino, 20-265: col dono avantaggiato il riconsola / d'un
505: volle la sua sella inglese col corno, e disarcionata alla groppiera.
, affrettan troppo / disobligar lo groppo / col qual eran legati a li serventi.
tenea, malgrado anche di morte, / col suo mortai sì strettamente avvinta.
ali spuntate, con la cresta mozza e col groppone spennato. giusti, 2-45:
peggio per te se sei nato stupido, col groppone grosso, a portare pesi e
l'orto e prima o poi avrebbe finito col cascarci a tutti, lui compreso e
e l'isonzo, venne a prendere quartiere col suo reggimento in un paesello del friuli
: dopo aver dondolato un buon pezzo col capo lo appoggiava sopra ima tavola cominciando
= deriv. da grosso1, col sufi, collettivo -ame. -dirottamente
... cominciò a trattare grossamente col principe ludovisio. goldoni, vii-489: per
. fr. martini, i-217: vede col compasso se varia l'altezza dall'una
... l'acutezza del suono cresce col crescere la tensione della corda, e
la tensione della corda, e cresce col diminuire la grossezza e la lunghezza della
de'fiori è dal sottile acquoso mischiato col sottile terrestro, il quale per la
di fenomenale grossezza si divertiva a tamburellare col capo contro i vetri della libreria.
betteioni, iv-4: gli aveva spesso giovato col fargli venire direttamente zuccheri e caffè ed
palmo e nevicava ancora a grossi fiocchi, col rovaio. sbarbaro, 1-17: mozzo
tosto lontana, di ventisei anni, col marito di oltre a cinquanta, grosso e
lancia, i-182: il fiore tagliato col dito grosso della vergine. bibbia volgar
di mangiare. verga, 2-34: col cuore grosso grosso ella andò a cercare il
ricchezza mercantile nutrita da lontane sorgenti affrontava col suo squisito lusso d'arti e di
un geometra che aveva una grossa questione col comune di r., quando il nonno
, fare a pugni colla logica e col buon senso, finire un racconto comico
salu- tamu '! -esclamò il giovane col suo più grosso sorriso. serao,
: la zampogna tacque e i ballerini, col respiro grosso, i visi rossi e
occupar la marca d'ancona, egli entrò col rimanente del suo esercito per un altro
, 1-34: -entrava in giuoco col volto mascarato... - perché?
vedere e toccare con mani, e mostrerò col dito esteso, come da lungi,
ebano liscio con tre palchetti, e col suo telaio davanti per cristalli. de
1-88: tu stesso ti fai grosso / col falso imaginar, sì che non vedi
la lettera di laterza... col contratto ch'egli propone; dàgli un'occhiata
drun fosso / stanno i ranocchi pur col muso fuori, / sì ohe celano i
de roberto, 454: se la prende col padrone perché le maltratta il ragazzo.
i-69: passa al frullone, / e col pallone / tranne farina / di puro
8. = deriv. da grosso1 col sufi, collettivo e spreg. -urne.
. = deriv. da grotta, col sufi, collettivo -aglia. grottaióne,
. soffici, iv-305: si finì col lasciarlo fare a suo modo [il
, i-112: le mura sono tutte istoriate col carbone di gieroglifici e di grottesche.
brutali e siffatte cose, che nulla col vero, né col verisimile s'accordano.
cose, che nulla col vero, né col verisimile s'accordano. d'annunzio,
di musco, si vedea viola, / col gomitolo, i ferri e un calzerotto
stanga voltato, alza la massa e col becco tirato al focolare la mette sopra le
un estremo e forcato all'altro estremo, col quale si piantavano i maglioli delle viti
parola non fosse sporca direi che va col culo in terra. -andar,
n-41: affetta un salta e un birro col compagno, / e stroppia un tal
, e me lo impoveriscano / col giuntarlo. buonarroti il giovane, i-
una voce rauca che si può esprimere col 'gra, gra, gra '
{ grufolo). raspare la terra col muso cercando cibo e grugnendo (ed è
ne farebbero i cignali e i maiali col loro grufolare e divorarsele. pascoli,
un figuro, male in arnese, col mostaccio quasi nel piatto. 3
pavesiane. 5. tr. raspare col muso grugnendo. -anche al figur.
abbandona ai vizi e alle disonestà finisce col diventarne vittima. bocchelli, 13-285:
stridor si lagne. marino, vii-233: col grugnito il cinghiale, e con l'
e con l'ululato il lupo, e col baiato l'agnella,...
. un dolce incanto / una è col piè, l'altra col canto ognora.
/ una è col piè, l'altra col canto ognora. chiari, 5-10:
umana, se congiunge amore / sua donna col piacer di nuovo incanto? assarino,
l'opera d'arte parla da sé, col suo universale accento umano che bisogna saper
denom. da cantone (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cantuccio (v.) col pref. in-con valore illativo.
che incanutirono nella medesima professione, ma non col medesimo aiuto. 2. figur
/ non toglie ognor l'invida età: col crine / mai non incanutì lo stil
denom. da canuto (v.) col pref. in-con valore illativo.
v.), peggiorativo di capo, col pref. in-con valore illativo.
vescovato o arcivescovato chi non è qualificato col titolo di dottor di sorbona. de
denom. da capanna (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da caparbio (v.) col pref. in-con valore illativo.
la va. fagiuoli, iv-105: col signor cardinal nostro andavo, / ché da
denom. da capo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da caparra (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
i condotti delle stufe sopra i tetti, col cappello rotondo a grande tesa incapato fino
denom. da capello (v.) col pref. in-con valore illativo.
la quale non si può rimuovere col telescopio, se non in parte.
, tr. (incapèstro). legare col capestro, mettere la cavezza, tenere
un altro inchiostro, / per far col cacio in man la sua minestra; /
(disus. incaprestato). legato col capestro, tenuto al laccio.
, 4-64: se torni / a turbar col tuo guaire / quest'albergo di contenti
denom. da capitano (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da capocchia (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da capocchia (v.) col pref. in-con valore illativo.
da capone nel significato di 'testone * col pref. in-con valore illativo.
denom. da cappa1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
frugoni, iii-451: stanno tutt'i curiali col rasoio alla mano, affilato sulla ruota
il signore mi ha punito... col farmi incappare fra le vostre mani.
, ii-35: chi accompagna la pentola col paiuolo, quando s'incapperanno romperassi la
denom. da cappa1 (v.) col pref. in-con valore illativo, propriamente
pantaniccio. e lì rimase, coperto col ferraiolo nero del fratello, finché vennero gli
deriv. da cappello in senso figur. col pref. in-con valore illativo.
. da capperuccio (v.) col pref. in-con valore illativo. incapperucciato
denom. da cappio (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cappone (v.) col pref. in-con valore illativo (
.]: 'incappottarsi ', coprirsi col cappotto, mettersi il cappotto.
denom. da cappotto (v.) col pref. in-con valore illativo.
qualcuno di cappuccio, coprirgli la testa col cappuccio oppure con altro copricapo.
denom. da cappuccio (v.) col pref. in-con valore illativo.
spalle il gabban, quasi un corriere, col corno al collo, tiene in mano
due battuti della compagnia del tempio, noti col nome di neri, incappati e incappucciati
denom. da capriccio (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da capriccio (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da capsula (v.) col pref. in-con valore illativo.
parte di donnette, donnone eleganti, col capo incapsulato, sempre più piccolo,
. da caramella, n. 3, col pref. in-con valore illativo.
denom. da caro2 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da carbonchio2 (v.) col pref. in-con valore tommaseo [
denom. da carato2 (v.) col pref. in-con valore incarbonchito (part.
denom. da carbone (v.) col pref. in-con valore bonizzato.
. da carbone, n. 8, col pref. in-con valore incafbonicchiafe,
. da catoncello, n. 1, col pref. in-con valore illativo.
denom. da carbonchio2 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da carbone (v.) col pref. in-con valore illativo.
lì, sotto i suoi occhi, col pretesto dell'affezione. pirandello, 5-238:
. da cdrcer cdrceris * carcere 'col pref. in-con valore illativo. incarcerato
. da cardo1, n. 4, col pref. in-con valore illativo. voce
denom. da carega (v.) col pref. in-con valore illativo.
dell'odio delle ribalderie, lo rovinavano col dispregio delle viltà. g. f
, concordando così l'amore dell'indipendenza col debito verso la patria. fucini,
3. nel linguaggio politico, atto col quale il capo dello stato, in
carico. giamboni, 4-353: lucullo col detto mario in mare combattuto, trentadue
, errore. boccaccio, 1-vi-421: col doloroso incarico delle nostre colpe, in
il commercio, quanto le cattive lo impediscono col fare perdere tempo, lavoro, animali
fare perdere tempo, lavoro, animali, col deteriorare e incarire le merci, o
denom. da caro1 (v.) col pref. in-con valore illativo. incaritatévole
di prezzo. lubrano, 2-313: col 'jus prohibendi', comperandosi a conto
denom. da carlinga (v.) col pref. in-con valoie illativo.
denom. da carminio (v.) col pref. in-con valore illativo.
il primo stato, / si fè cuoio col pelo, indi 'ncamossi, / ben
torrion di carne / da mala- gigi col braccio incantato; / sicché avvien che nel
ghiaccio morto, / e mi schiaccia col peso se mi fermo. -colpire violentemente
. 4. per estens. colorire col colore della carne (di un roseo
grazie di una donna così bella finì col diventare la più forte. 6
vivo. petrarca, 308-8: né col mio stile il suo bel viso incarno.
rami suoi, né pure incarno / col mio stil basso sue bellezze conte. cesari
. da caro carnis 'carne 'col pref. in-con valore illativo; cfr.
: per chi aveva intimità colle mode e col figurino, non era illusione, ma
dilecto condennato / ne'guai che son col suo peccato inserti / mentre è col corpo
son col suo peccato inserti / mentre è col corpo spirito incarnato. morante, i-24
lo involta, / intreccia e appunta col nastro incarnato. brusoni, 9- 160
non mai riposa in ozio, / col suo petto palpitante. p. giustiniani,
denom. da carniere (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da carne (v.) e col pref. in-con valore illativo.
denom. da carogna (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da carogna (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da carro (v.) col pref. in-con valore illativo.
significato di corsa (v.) col pref. in-con valore illativo. incarrozzare
casa. = denom. da carrozza col pref. in-con valore illativo. incarrozzato
denom. da carrozzella (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da carrucola (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cartapecora (v.) col pref. in-con valore illativo.
balena] gli trotta, / e col battaglio gli dà in su la testa,
denom. da carta (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cartoccio (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cartone (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cartone (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da casco1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da casella (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da caserma (v.) col pref. in-con valore illativo.
dovrebbe essere in angolo o arcuata, col convesso volto in dentro alla venuta dell'acqua
muniranno ed incasseranno gl'inghiarati nel terreno col mezzo di zappate e delle panchine opportune
denom. da cassa (v.) col pref. in-con valore illativo.
perni] di ferro; perché la ruggine col tempo rompe la pietra attorno, e
. da cassone (v.) col pref. in-con valore illativo. incastagnare
da castagna, castagno (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da castello (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da castone (v.) col pref. in-con valore illativo.
similmente si serri all'intorno dove incastra col vaso il suddetto coperchio. algarotti,
chiamati camere, stretti dalle bande, col ventre largo, incastrati senza legatura di
tirar i sassi in gran lontananza, col muover in giro un pezzo di canna,
siedo al tavolo del salotto, alle prese col lucido dove disegno in sezione i due
una campanella, dentro la quale un incastro col manico all'ingiù era fitto. passeroni
nel significato di 'sciocco stolido 'col pref. in-con valore illativo.
). mettere il catenaccio, chiudere col catenaccio. sacchetti, 200-n: a
sovrasti o sia accaduta, subito corrono col pensiero ad... incatenacciarsi poltronescamente in
denom. da catenaccio (v.) col pref. in-con valore illativo.
), agg. chiuso, serrato col catenaccio; assicurato con una catena.
denom. da cataletto (v.) col pref. in-con valore illativo.
, agg. dial. ant. chiuso col catenaccio (un uscio).
denom. da catarro (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da catarro (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da catasto (v.) col pref. in-con valore illativo (
significato di 'mucchio, massa 'col pref. in-con valore illativo. incatastato
mare). groto, 1-16: col sacro delle sue intercessioni incatenerà i venti
encatenato / sia, e trasformato / col fattor, salvatore. s. bernardino da
fa state incatenate, a pericolo erano col tetto insieme di non dare a terra
denom. da catena (v.) col pref. in-con valore illativo. incatenataménte
i vescovi italiani... sopraffacessero col numero le voci di tutte l'altre nazioni
pur è bella, e specialmente quando col nome incatenata diviene verbo non senza grande
si dissolve, così il cuore confermato col pensiero del consiglio. castiglione, 623:
rima, quando il primo verso rima col terzo, il secondo col quarto e
primo verso rima col terzo, il secondo col quarto e col sesto, il quinto
terzo, il secondo col quarto e col sesto, il quinto col settimo e il
quarto e col sesto, il quinto col settimo e il nono, ecc.,
ed è 1'accordare il primo verso col terzo, lasciando il secondo scompagnato,
denom. da catorbia (v.) col pref. in-con valore illativo.
. tose. chiudere, serrare col catenaccio. redi, 17-96:
redi, 17-96: 'incatorciare', serrar col catorcio. in- chiavistellare. incatenacciare
denom. da catorcio (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da catrame (v.) col pref. in-con valore illativo.
(dal lat. craticùla) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cattedra (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cattivo1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cattivo2 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cattivo1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
. pratolini, 3-63: mugolava, guardandomi col suo sguardo di gatto incattivito.
denom. da cattolico (v.) col pref. in-con valore illativo.
fermo per coprire le sue novelle direzioni col mio mantello. guerrazzi, 7-9: vergogna
. f. frugoni, 3-iii-231: velò col dovuto rossore una sconfitta sì miserabile di
lago. = deriv. da cavagno col pref. in-con valore illativo.
sedendo incavalca una gamba sulla coscia, col volto e il braccio appoggiato in cubito
denom. da cavaliere (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cavallo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cavallo (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
la punta del palo ferrato, nel diromperla col piccone a taglio, nell'incavare il
con una sua penna in mano, e col guardar ora me attento e ora una
volto, con le occhiaie incavate, col guardo arcigno. landolfi, 2-182:
il varco. papi, ii-81: col fiume / s'incavernò satàno, e su
s'incaverna, / e fa sì col suo buio e col suo bombo / che
e fa sì col suo buio e col suo bombo / che nessuna dal falso
denom. da caverna (v.) col pref. in-con valore illativo.
a. cattaneo, ii-317: andava col capo calato, fronte abbattuta, occhi
la casa del guardiano idraulico comunicava direttamente col fiume che gli scorreva sotto incavernato e
denom. da cavestro (v.) col pref. in-con valore canzone di
denom. da cavezza (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cavicchio (v.) col pref. in-con valore illativo.
deriv. da caviglia (v.) col pref. in-con valore illativo. incavigliato
significato eufemistico di 'cazzo ', col pref. in-con valore illativo.
cazzi * furia, esaltazione erotica ') col pref. in-con valore illativo.
significato figur. di * furia * col pref. in-con valore illativo. incazzito
denom. da cazzotto (v.) col pref. in-con valore illativo; nel
denom. da celeste (v.) col pref. in-con valore illativo.
ed ella ha doppio artiglio, / col qual scambievolmente ha per diletto / di
selve. livio volgar., 1-168: col fuoco... fece incendere le
accendere un fuoco sull'altare; consumare col fuoco (una vittima). ugurgieri
. petrarca, 19-7: altri animali col desio folle che spera / gioir forse nel
delfo. 3. scottare col fuoco o con materiali incandescenti o in
materiali incandescenti o in ebollizione; torturare col fuoco. fra giordano, 3-169:
con fuoco, e non si taglia col ferro, ma ponesi solo l'unguento
: nell'afa opprimente ho bisogno denigrarla col lanciare fra le sbarre del balconcino di legno
l'uomo costringe lo 'ncendio della lussuria col freno della ragione. petrarca, 241-13
/ saetta incendiosa / saprò volando incenerir col lampo. roberti, ix-281: sul pur
, imbarazzo. montigiano, 232: col vino e farina d'orzo se ne fa
dio tempio, incendi- trice, / col suo fuoco / tira dio caccia del cuor
costanza a render dubbio il vanto, / col sangue incenditor stimol congiunsi, / e
pulci, 25-331: incèndula, col gufo conbattendo, / vince il
denom. da cenere (v.) col pref. in-con valore illativo.
completamente. -per estens.: distruggere col fuoco. casoni, 273:
3-i-41: esegrai quell'incendio malnato, col quale la mia spietata madregna, non avendo
quel fulmine di guerra, come se col solo sguardo dovesse incenerirmi. bocchelli,
deriv. da cenere (v.) col pref. in-con valore illativo. incenerito
grandezze cadute... commemorava ella col suo canto senza lira. govoni, 729
divozioni orride, ove gli altari incensavano col sangue de'prigioni, e dalle umane
da cena, poi si schiuse in camera col suo amanuense a preparare un discorso per
, come quando si dà lo 'ncenso col terribile. tasso, 4-14: ch'a
grandezza. pananti, i-164: bisogna col paese ingrazionarci, / e il miglior mezzo
. -bruciato, distrutto, devastato col fuoco. caro, 3-274: e
i santi pietro, paolo e dionisio col diacono e suddiacono; uno tiene la
ai loro critici sguardi per ricevere, col ricono- simento dell'incensurabilità, l'austera
. da centauro (v.) col pref. in-con valore illativo, non documentato
non perdersi una congiuntura in cui, col venir vostro, voi di non saper
vita] che la riunione dell'uno col molteplice, del medesimo col diverso,
dell'uno col molteplice, del medesimo col diverso, mediante l'accolta e l'incentramento
denom. da centro (v.) col pref. in-con valore illativo. incentrato
macerata, lxii-2-iv-89: in queste corde col mezo d'alcune capie a quelle attaccate inceppavano
fonte inceppa [l'inverno], e col suo ghiaccio alterno / rende a i
padula, vii-501: la vergin rimaner dee col leone: / ella sola l'inceppa
robusto, si videro costretti a patteggiar col medesimo, contentandosi d'inceppar in qualche
denom. da ceppo (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da ceralacca (v.) col pref. in-con valore imbarcasse;
certi baffi irti o incerati e unti col sego, certe mani callose. de
di bel mezzo al verno levarsi alto col gambo e spigato e granito e incerato
denom. da cerbero (v.) col pref. in-con valore illativo.
guerrieri. 2. colpire la palla col cerchio del tamburello. crusca [s
denom. da cerchio (v.) col pref. in-con valore illativo.
(incércino). coprire il capo col cercine a qualcuno. -al figur. scherz
denom. da cercine (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cercone1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da ceretta (v.) col pref. in-con valore illativo.
v. cerfoglio, n. 2) col pref. in-con valore illativo, non
denom. da cerone (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cerotto (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cerro2 (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
, per l'incertezza dell'esito, col dubbiare o farneticare ci tiene. colletta,
/ briseida era trista, inginocchiata / col viso basso e di baldanza raso.
toro ferito... scuote e schifa col collo la scure incerta. cariteo,
giovinotto. niccolini, ii-27: sol col guardo implorava una parola / che dall'incerto
sia impossibile bastare a queste quattro annualità col frutto dei miei lavori,
denom. da cerussa (v.) col pref. in-con valore illativo. scervellare
denom. da cervello (v.) col pref. in-con valore illativo. incendiare
, variante di cervo (v.) col pref. in-con valore illativo.
. 2. distrutto o devastato col fuoco. guido da pisa, 1-276
si muta / la gran tela orotessuta / col suo vario raggi moretti,
denom. da cespo (v.) col pref. in-con valore illativo.
(incéspico, incespichi). battere col piede contro un ostacolo, inciampare,
denom. da cespuglio (v.) col pref. in-con valore illativo.
congiurò con l'incessabile de i dirupi, col protervo delle nevi e con l'inaudito
passata in compagnia di que'pensieri, col sospetto incessante di qualche incontro spiacevole.
imposto loro. barilli, 5-10: col riflettore dell'albero di trinchetto ispezionavamo incessantemente
denom. da cesto1 (v.) col pref. in-con valore illativo. incestare2
da cesto1 nel significato di * navicella * col pref. in-con valore illativo, sul
non avea certamente alcun vincolo di parentela col paladino. quindi gli è chiaro che quel
eduardo d'inghilterra dal matrimonio della figliuola col primogenito di pietro; costui dicendo persecutor
denom. da cestola (v.) col pref. in-con valore illativo; voce
1-301: infame erode,... col togliere la moglie al fratello ancor vivo
e il padre, o della madre col figlio? parini, giorno, ii-812:
gemelli erano nati dagli amori incestuosi suoi col nipote galeazzo visconti. d'annunzio,
maggior parte possibile) di una merce col proposito di rivenderla con notevole profitto.
morris fu creato camerlingo, che prima col suo credito privato procurò le incette delle
immagazzinare gran quantità dli una data merce col proposito di rivenderla con notevole profitto.
denom. dalla ripetizione della sillaba che col pref. nare; fissare. - anche
denom. da chiavaccio (v.) col pref. in-con valore illativo.
su, batti al palazzo inchiavacciato / col pomo della spada. idem, 9-61:
che 'l fabro in bronzo inchiave / col ferro altro metal quando il raporta. magi
denom. da chiavetta (v.) col pref. in-con valore illativo.
per messo chiavistèllo). chiudere col chiavistello, sprangare. tommaseo [s
denom. da chiavistello (v.) col pref. in-con valore illativo.
di inchiavistellare), agg. chiuso col chiavistello, sprangato. f.
in un verziere / a inchieder fiori col suo vago accosto. a dispendio
bocca, inchinando gli occhi e accennando col capo. imperiali, 4-161: se
fierabarzo sotto la finestra, inchinollo riverente col capo. alfieri, 6-79: son io
move [la pioggia] alla pianura / col suo passo frusciante di regina. /
sensualità ne piglia la parte sua pur col colore dello spirito. ariosto, 41-44
[le pecore] andranno gravi e col capo basso e inchinato, certamente saranno inferme
. se inchinato a scioperatezza, si guasta col praticare le piazze e i mezzani.
mezzo die. fiore, 75-1: col capo inchin la donna salutai, /
. e il buon chercuto / seguia col capo onestamente inchino. beltramelli, iii-414
genochia inchine. alamanni, 4-1-256: col volto a terra e le ginocchia inchine
. comanini, l-m-356: la sposa col vermiglio d'ambedue le guancie e con
servirono francamente di quelle fette, facendomi col capo un inchinùccio per ciascuna, accompagnato
tutti inchiodarsi la lingua, venerando sol col silenzio quali oracoli i vostri detti?
denom. da chiodo (v.) col pref. in-con valore illativo. inchiodato
(435): quella testina bassa, col mento inchiodato sulla fontanella della gola.
per una noiosissima calma restare per più giorni col mio bastimento inchiodato a porto ercole.
, e si sbatteva indarno la mala bestia col muso inchiodato entro que'denti di ferro
vittorini, 5-82: avviene in grecia, col legame morale, il legame civico,
denom. da chioma (v.) col pref. in-con valore illativo.
metti sopra la detta aqurella, e col detto pennello rimescola bene. leonardo,
per tracciare segni che diventano visibili solo col calore o con l'impiego di agenti
opera d'inchiostro:... graditela col cuore col quale io ve la mando
:... graditela col cuore col quale io ve la mando. gozzano,
: i menanti mendaci... col fumoso inchiostro delle loro pagine novelliere oscurano
bagattelle, / né ti sporcar le dita col l'inchiostro; / così
denom. da chiroteca (v.) col pref. in-con valore illativo.
nilo] venendosene in egitto e quello col più occidental suo ramo inchiudendo in asia,
denom. da cialda (v.) col pref. in-con valore illativo.
qual m'ài tanto offiso, / che col tuo sereno viso / me trasfurme in
. da cialtrone (v.) col pref. in-con valore illativo, non documentato
(ant. inzampare). urtare col piede un ostacolo camminando o correndo,
. dolce, 8-13: potrei di leggero col troppo fidarmi inciampare in qualche errore.
ho inciampato dilette- volemente nel mio nome col pericolo di cadere in vanagloria. giusti
modo di trovare quel che hai a dire col prolungare le lodi. guadagnoli, 1-i-71
colui ch'avampa, i tutti auditori col lungo suo proemo. g. p.
inciampo / le sparse insegne a riunir col campo. -incombenza, dovere fastidioso.
. di zampa, incrociatosi con cianca, col pref. incori valore illativo (cfr
: [un asinotto] correa dietro col trotto sbardellato ed inciampativo ad una vacchetta
), agg. che ha urtato col piede un ostacolo camminando o correndo;
idem, 8-88: una volta partiti col periodo, chi più vi può fermare
* sciocchezza, inezia ', col pref. in-con valore illativo. inciarmare
. da cibrèo (v.) col pref. in-con valore illativo. incibreato
, 19-468: quello che incicciava, col forchettone, i rocchi di carne,
un certo punto distraendosi, lo incicciò col rasoio. viani, 19-103: quando incicciava
, a confidare alla luna i suoi fastidi col burro. = denom. da ciccia1
denom. da ciccia1 (v.) col pref. in-con valore illativo. incicciata
altro contribuente, che gli economisti studiano col nome di traslazione e di incidenza delle
.. accelera il moto delle acque inferiori col premere e coll'impeto concepito. montano
2-82: un bifolco... incideva col vomere un terreno aspro e rossigno.
poesie'. ferd. martini, 1-ii-131: col mutare i francobolli si guadagnano (è
/ io ti voglio in pindo incidere / col mio plettro appeso al collo. cesarotti
/ note piene d'affanni / incise col terribile / odiator de'tiranni / pugnale
come nel racconto della servotta che finisce col darsi alla « bella vita ») egli
tr. { incièlo). letter. col locare, porre in cielo
, ed essa la birichina incelata, col capettino riverso sulle sideree ginocchia della mamma
deriv. da tiglio (v.) col pref. in-con valore illativo. incigliare
metà del mese d'agosto, facendosi col solito aratro grande due solchi per porca
denom. da ciglio (v.) col pref. in-con valore illativo. incagliato
deriv. da ciglio (v.) col pref. in-con valore illativo.
sposa. pascoli, 333: andava col su'omo, era ben messa, /
di cinghia (v.), col pref. in-con valore illativo.
denom. da cilestro (v.) col pref. in-con valore illativo. inciliciare
denom. da cilicio (v.) col pref. in-con valore illativo. incimare
denom. da cima (v.) col pref. in-con valore illativo. incimentare
denom. da cimice (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da cimiero (v.) col pref. in-con valore illativo. incimurriménto
denom. da cimurro (v.) col pref. in-con valore illativo.
a muso basso, respirando a tratti col naso incimurrito aria notturna. cassieri,
denom. da cinabro (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da cinis -iris 'cenere 'col pref. in-con valore illativo. incineratóre
denom. da cinghiale (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cinque (v.) col pref. in-con valore illativo; per
e la religione dell'incauto giacomo ad espiarlo col matrimonio, sposando l'incinta giovane,
i loro blandi voti / s'unìan lassù col pigolìo dei nidi. d'annunzio,
. da cintura (v.) col pref. in-con valore illativo, non documentato
denom. da ciocco (v.) col pref. in-con valore illativo. inciocchito
denom. da cioccolato (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. di cipiglio (v.) col pref. in-con valore illativo. incipigliato
, per la simiglianza della forma, col pref. in-con valore illativo (cfr.
denom. da cipolla (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
. da cipresso (v.) col pref. in-con valore illativo, non documentato
smalto insieme con un po'di cipria e col piumino. ne profitta rapidamente per incipriarsi
denom. da cipria (v.) col pref. in-con valore illativo. incipriato
334: eccola, pronta ad uscire, col cappellino ben calzato sugli occhi, la
di * inasprito, inacerbito 'col pref. in-con valore illativo.
in tanto spavento e confusione che, col mezo de'vescovi di cracovia e di
o cristo? sete attorno a cuori incirconcisi col ben arrotato coltello di vostre sante parole
. da cirro (v.) col pref. in-con valore illativo, non documentato
da ciscranna (v.) col pref. in-con valore illativo, non docu
incisi il pino e il cerro, / col favor de le piante, al cielo
che significa tagliato, troncato; io col nome latino gli chiamerò incisi o concisi
getto da cheron raro incisore di coni col nome intorno 4 carolus marat tus '.
bottari, 1-330: chi vede quella stampa col nome dell'inventore e dell'incisore intagliatovi
molti anni or sono; vive meschina col lavoro del figliolo che fa l'incisore in
denom. da cispa (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cisti (v.) col pref. in-con valore illativo. incistato
i-856): lasciate pur che io col ferro passi questo mio petto e dove de
sferza / con la mano sollecita e col grido / il regio veglio, che adeguar
le terra per la relazione che ella ha col sole,... voltarono gli
denom. da citrullo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da città (v.) col pref. in-con valore illativo. incittadinare
denom. da cittadino (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da ciucco (v.) col pref. in-con valore illativo. inciucchire
denom. da ciucco (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da ciuco (v.) col pref. in-con valore illativo. inciufegato
roman. ciufega 4 liquido schifoso 'col pref. in-con valore illativo, non
e digrignando i denti, percotealo col pugno e 'l rimproc- nomi de'
denom. da ciuffo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da ciullo (v.) col pref. incori valore illativo.
denom. da ciuschero (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da civea (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da civetta (v.) col pref. in-con valore illativo.
. a. cattaneo, i-406: col farsi familiare la verità della santa scrittura
mi fu dato, / or vivo col timor d'esser pigliato [il debitore
denom. da civile (v.) col pref. in-con valore illativo. incivilitivo
denom. da claustro (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
non fossi. berchet, 391: inclementi col forte in battaglia, / eran miti
denom. da clemente (v.) col pref. in-con valore illativo.
le vesti allegre / chiedeva elisa, col pensiero ardito / del bel novare suo l'
]. patrizi, 1-i-6: ella, col serenissimo suo fratello, [mi ha
s'allegran, vedendo il gran supplizio / col qual suol vendicarsi il re superno.
sasso, ed inclinando il fianco, / col guardo a terra, sovra un tronco
sì perfettamente / e 'nclinatosi a lei col core umile. bibbia volgar., x-505
la donna di essere animale volubile che col tanto inclinare a i salti..
cartesiani,... e in ispecie col malebranche, il vico s'accordava circa
ferro pezzetti quadri tagliati, ed altri col ferro caldo lo [il vetro]
riva, che inclinata spinge la cesta col bambino nella corrente dell'acqua alla sorte
, 27: presentasi un vecchio venerando col capo inclinato sul sinistro lato. g.
colla testa inclinata sul tavolo, sostenuta col braccio, come soleva in quegli istanti
vi-433: un fuoco semispento fumiga, col fumo inclinato. g. raimondi,
53: tanto adoperossi lo scaglia col conte duca, nullamente inclinato allo spinola
e sotto la loro pressura divengono, col crescere del bimbo, le azioni dell'
ciascuno de li due mezzi a reintegrarsi col suo resto ed essere per carne una
dal piano dell'orbita di un astro col piano di riferimento, che nel sistema
dalla direzione del campo magnetico terrestre col piano orizzontale di un qualsiasi punto della
gambe, tenendo il capo sempre allineato col tronco. -anche: flessione del busto
per dargli una inclinazione diversa, ma finì col metterlo come lo metteva sempre. d'
a quell'ora in cui la natura, col privare il mondo di luce, par
amico di dante, xxxv-n-771: io col cor umile / dimor'ognora 'nclino al
osa el pelegrino, / tutora sta col cavo enclino; / mercé no quere,
* cupola [del cappello] 'col pref. in-con valore illativo; voce registr
, alcuni peccati già denominati a suo luogo col loro nome vulgato. ojdti, iii-305
tanto accanita nel filare, / non più col filo il caro fuso incocca. d'
denom. da cocca (v.) col pref. in-con valore illativo. incoccato
. da coccia1 (v.), col pref. in-con valore illativo. incocciare2
denom. da coccia2 (v.) col pref. in-con valore illativo. incocciata
impugnatura di un'arma bianca ', col pref. in-con valore illativo. incocciato
tronfo più che mai, e pettoruto, col capo incocciato, e fanatico.
denom. da cocolla (v.) col pref. in-con valore illativo. incocozióne
denom. da codardo (v.) col pref. in-con valore illativo.
: vidi quasi tutta la generazione nata col secolo o poco dopo... invecchiare
denom. da codardo (v.) col pref. in-con valore illativo. incodardito
avere una gabbia di palmi cinque, col suo tramezzo; nella parte di sopra
denom. da codino (v.) col pref. in-con valore illativo. incoequale
e trattenutosi tre giorni in segrete conferenze col papa, se ne tornò all'esercito.
restò ritto, / e vide l'altro col cavallo in terra, /...
denom. da cuoio (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da collana (v.) col pref. in-con valore illativo. /
un attimo gli si incolla alla schiena col seno e col ventre. -figur
si incolla alla schiena col seno e col ventre. -figur. unirsi intimamente
denom. da colla (v.) col pref. in-con valore illativo. incollare2
denom. da collo (v.) col pref. in-con valore illativo. incollataménte
, 9-99: mi par di vederlo, col viso incollato ai vetri della finestra,
denom. da collera (v.) col pref. in-con valore illativo.
cose insensate per far uscir di senso col furibondo vampeggiare le anime curriose e
denom. da collera (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
fretta, / con occhi torvi minacciò col dito, / mostrando voler fame aspra vendetta
furgoni automobili... precipitavano, col carico umano avvinghiato a le ruote ancora
). pavese, 2-41: col dolore sempre presente, sempre incolmabile,
denom. da colono (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da colonna (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da colosso (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da coltello (v.) col pref. in-con valore illativo.
avea un di que'tempi che nacquer col mondo, cioè una semplice grotta incavata
, irrigandole, quando d'uopo fu, col loro sangue. -che cresce spontaneamente
vestire e sì lucente / che la neve col sol mista simiglia, / povera d'
castiglione, 171: con questo [col cantare] la inculta contadinella, che inanzi
deriv. da coltre (v.) col pref. in- con valore illativo.
denom. da colubro (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da combriccola (v.) col pref. in-con valore illativo.
[m] miato (v.) col pref. in-con valore illativo.
, acciò che s'accordi lo incominciaménto col mezzo e il mezzo con la fine
incominciaménto di guerra essere fatto, rispose col sangue avere acquistato quei luoghi, col
col sangue avere acquistato quei luoghi, col sangue volergli conservare. cattaneo, iv-1-23
incomincio assai per tempo, / per adeguar col riso i dolor tanti. boccaccio,
nasce evidentemente. tenca, 1-232: col foscolo può dirsi incominciare per l'italia il
né per ciò incom- moda la nazione col calore. buonafede, 1-i-295: cremona,
. / poh! quell'adam, col suo peccar, poteva / nel mondo
. magalotti, 23-22: voi odiate dio col cuore, perché v'incomoda nel senso
con la casa d'austria dovesse farlo col minor incommodo di sudditi di quella,
, li-5-456: peccò in lui la natura col scomporgli il destro piede, onde assai
d'un mezzo secolo può divenire regolare col demolire quel che è importuna- tamente fabbricato
denom. da compare (v.) col pref. in-con valore illativo.
ma la cattolica religione riesce incompatibile quasi col viver libero. leopardi, i-706:
guicciardini, 2-3-195: fatto l'accordo nostro col re, quello de'viniziani rimaneva incompatibile
giudice tanto incompetente della verità, punirsi col nome di superbia. tesauro, 2-479
coloro, che per questa parte, e col paragone della logica aristotelica, lamentano l'
forse hanno il torto di misurare una cosa col metro di un'altra. incompiuto
denom. da complessione (v.) col pref. in-con valore illativo.
. gobetti, ii-187: la polemica col croce... individua perfettamente g
quali riusciva incomportabile la riscossa delle taglie col medesimo rigore come nella più piena pace
pianto ornai gravarmi il ciglio, / col darmi ingiusta incomportabil taccia / di sconoscente
fuoco avrà ad operar nell'acqua, col suo calore cercherà di vincere il freddo
voi, pedagoghi più che filosofi, col vostro testo testaccio, perché di cocci e
natura, il venditore può estinguerlo col restituir quanto ricevette. = comp
60: l'alto incomprensibil dio / col suo volere onnipotente, eterno, /
o fluido di conservare costante il volume col variare della pressione agente esterna.
b. croce, iii-9-23: col mescolare la esteticità e l'arte,
denom. da conca (v.) col pref. in-con valore illativo.
6-68: appariva, tra li amici, col suo mezzo cilindro di felpa folta
denom. da conca (v.) col pref. incori valore illativo.
rifiuterei gli stipendii e tornerei a viver col mio lavoro. vittorini, 5-351: non
denom. da concubina (v.) col pref. in-con valore illativo.
benché avesse provato come si corrompe, col molto denaro, il più inconcusso e maestoso
: tornone senza dubbio è alle strette col papa, ma possiamo più presto indovinare che
più bella, ma inconfondibilmente ammalata, col petto che si sommo ve va
denom. da conocchia (v.) col pref. in-con valore illativo.
la rocca inconnocchiata di lana et il fuso col filato. giov. cavalcanti, 287
, immaterialità. beltramelli, iii-20: col tramonto era discesa la nebbia che dà
sciagure che non si possono descrivere sol che col sangue più puro delle mie vene.
bandello, ii-1052: luttero i cor col falso aggrava, / l'inconsutile veste
denom. da contadino (v.) col pref. in-con valore illativo.
infelici popoli o prencipi, i quali col mal governo loro furono già i primi
. = incrocio tra intorno e contorno col valore di in circa (
professione non ha le idee comuni né col volgo né colla corte né col clero.
comuni né col volgo né colla corte né col clero. -avere la fortuna (
squallidi in questo tempo dell'anno, anche col sole. -con riferimento alle condizioni atmosferiche
45: la figliuola, aperto col coltello il paparo, subito s'incontrò coll'
», proseguiva il podestà, sempre col vento in poppa, e un po'
conte duca è una volpe vecchia, parlando col dovuto rispetto, che farebbe perder la
, / si mise anch'egli in ordine col clero / per girla ad incontrar solennemente
bel lume, / tu te ne vai col mio mortai sul corno. segneri,
gennaro, il capo del quale, incontrandosi col sangue di lui che pienamente si conserva
'nsanguinando la minuta sabbia / tarmi incontra col petto e non le fugge. docciolini
incontrato da un pezzo, e trionfalmente, col gran pubblico. -ant.
, e incontrando più minutamente questo libro col mio, e di più abbattendosi nelle
confermato, mostrandomi,... col mancamento di qualsivoglia contradizione, essersi la
contradizione, essersi la mia opinione incontrata col vero. ruscelli, 2-272: dicendo
della nuova luna, o s'incontrava col giorno dell'equinozio o era il primo
idea non s'incontra immantinente e perfettamente col vero, ha principio terrore.
gita che se ne va in fumo / col sonno / e se incontra la morte
inoltrata si sarebbe [la regina] col suo potere, se... con
spogliandomi del mio libero ed incontrastabile arbitrio col sacrificare alla loro voglia il mio genio?
a tal certificazione e a tale assicuramento col replicare il medesimo taglio tante volte,
, iii-382: dio va incontra al peccatore col lume della sua grazia. ariosto,
quante volte ne la barca, solo / col vogante nocchiero, / fatto mi sono
incontro all'obblio, quando le lettere col balsamo suo non ne conservino la memoria.
, 1-41: all'incontro voglio che scolpisca col pennello un giuocatore ignudo e iscalzo.
aristotile incontra tiene che ella s'unisca col corpo come la forma con la materia.
ch'hai tu forse qualch'altro incontro col padrone? -eh di cotesto non ne
e inconturbata, / deponga l'amore col bacio e coi fiori. =
d'elementi innanzi tratto si vada mescolando col corpo. tasso, u-iii-855: forse
in questa tale commedia, non parlino col linguaggio medesimo, perciò li ho trasportati
con preghi e con lagrime, e col promettergli di tor la fanciulla per moglie,
gl'inconvenienti che la nevicata avrebbe finito col provocare, girò intorno al capanno,
-in senso concreto: elemento che stona col contesto in cui è presentato, che non
* incoperchiare (denom. da coperchio col pref. in-con valore illativo), non
denom. da coppa1 (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
spesso confortando le sue schiere, / col suo ben far tutti l'incoraggiava.
denom. da coraggio (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da corallo (v.) col pref. in-con valore illativo (
. da corallo (v.), col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da cuore (v.) col pref. in-con valore illativo. incorato
denom. da corazza (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da corda (v.) col pref. in-con valore illativo. incordato1
teste insulse lessate dai gialli itterici, col pelame spinoso,... con l'
denom. da cordino (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da corda (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cordone (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cordone (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da corno (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cornice (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cornuto (v.) col pref. in-con valore illativo.
: papa pasquale, avendo facto pace col decto arrigo, e lui incoronò nel campo
683: oggi si è incoronato col nome di dio la santità del nostro
denom. da corona (v.) col pref. in-con valore illativo.
e a tutte l'ore ti stai col figliuolo di dio. leggenda aurea volgar
.. arrivando a elahabàs si congiunge col fiume gange e... da tal
questo ti fa incorporare bene il sottile col grosso. m. savonarola, 1-177:
mischiar bene insieme e incorporare l'acqua col mele. d'annunzio, iii-1-541:
e liquido, finché la pasta incorporandosi col mèle s'ingrani. -figur.
. malvezzi, 39: incorporossi poscia col marchese di le- ganès, che pose
venissero ad unire, e quasi incorporare col nome romano. d. bartoli, 8-3
pesci che muoiono in mare, meschiato col tritume di moltissime specie di crostacei,
con ogni virtù, colla mente e col corpo incorporata, con tutta la possanza
incorporata, come ancor si vede, col vescovado. incorporatóre, sm. e
, così quella incorporazione spirituale si fa col caldo sopranaturale, che è il divino amore
tre cose hanno diffinito l'anima: o col moto, dico, o con l'
. = denom. da corrente3 col pref. in-con valore illativo.
lingua. = denom. da corrente3 col pref. in-con valore illativo. incorrentito
che incorressimo nello spasimo, e temo col dolor di quell'arsura non affrettiamo la
, 2-79: bertoldino... col suo immenso giudizio... consigliava la
aggredire. lippi, 12-51: seguito col suo eroe già psiche avea / la
denom. da corridoio (v.) col pref. in-con valore illativo.
fama, non bisognare che ci contaminiamo col lungo catalogo delle prodigalità e delle umanità
rispetto a fiorini non sarebbe potuta insorgere col decorso del alla mente che le contempla.
di area meridionale, denom. da corso1 col pref. in-con valore illativo.
nella prima maglia di ciascun liccio, col pref. in-con valore illativo.
via. = denom. da corsa col pref. in-con valore illativo.
simili falli, prima incorsi che preveduti; col ferro insanguinato in mano, entrò.
denom. da corto1 (v.) col pref. in-con valore illativo. incortinare
denom. da cortina1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
variante di area toscana di cravatta, col pref. in-con valore illativo. incosciènte
guardo traversare vacillante la strada, supplicando col gesto i tram di non schiacciarla.
4. che muta carattere e aspetto col tempo; che non è chiaramente definito
deriv. da costa (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da costola (v.) col pref. in-con valore illativo.
deriv. da costola (v.) col pref. in-con valore illativo. incostricciato
denom. da cote (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da cotenna, n. 7, col pref. in-con valore illativo.
deriv. da cotenna (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da cotica, n. 4, col pref. in-con valore illativo.
denom. da cotica (v.) col pref. in-con valore illativo.
deriv. da cotone (v.) col pref. in-con valore illativo. impossibile che
, n. n (v.) col pref. in-con valore illativo.
[la strada] ha rapporti permanenti col cielo. -riarso da calore intenso
denom. da cozzo (v.) col pref. in-con valore illativo.
. g. belli, 89: neppure col raschiatore se ne toglierebbe via la sozzura
denom. da cravatta (v.) col pref. in-con valore illativo.
il bel fior d'ogni cittade, / col dannar per increanza / ciò ch'è
pessima increanza / d'una iniqua politica col velo. v. rota, 21:
groto, 8-2: i semplici pastor, col suono agreste / de le increate
che pur mi inti tolate col premio: cosa nuova, cosa fantastica,
denom. da credenza1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
. chiari, i-121: questi frattanto col pretesto niente incredibile di godere della fresca
evidenza. baldini, i-71: partiva col predace delirio dell'uomo che va a
muoldo si accinse più che prima a sedarglielo col dolcissimo salterio di questa novella.
al fenomeno di quella inflazione verbale cominciata col romanticismo, e che ogni dì cresce come
denom. da crena1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
. cariteo, 314: io l'increpai col mio volto dimesso. guicciardini, v-10
le increscevan molto; / s'aiuta col belletto e i nèi sul volto. alfieri
luogo, dove nostra donna si posò col figliuolo in corpo increscendole, quando venne
una donna non potessero stare insieme senza finire col discorrere della passione! monti, 4-3
-sostant. vasari, ii-138: col disputare con le mani...,
... quel deformarsi le faccie col troppo increspar della fronte. -con
. della porta, 8-11: io col capo torreggiale increspando le piume del pennoncello
del martial conflitto. bruno, 3-739: col ferro caldo e con l'impeciatura di
ricciarsi la chioma. lancellotti, 28: col ferro e con le forbici si vanno
1-107: di- spon la chioma e col ferro infocato / fa che s'increspi
aure increspato in mille guise / col tremulo splendor gli occhi offendea. galileo,
: io vego oggi la vedova andare col mantello longo, èssare increspato. firenzuola
ima terribile fissazione d'occhi, e col mordersi con la mandibula superiore tutto il
denom. da cresta (v.) col pref. in-con valore illativo. increstato
angelini, 1-51: beduini venivan dal deserto col mantello sconvolto dal vento e increstati di
denom. da cretino (v.) col pref. in-con valore illativo. incretinito
denom. da cricchio1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
, 74: anch'essa nel quadro, col culetto incriccato nel duepezzi fantasia, la
ferro pezzetti quadri tagliati, et altri col ferro caldo lo [il vetro] spezzano
denom. da crisalide (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da crisalide (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cristallo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cristallo (v.) col pref. -in con valore illativo.
denom. da croato (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da crocco (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
con quelli attenendosi, si lasciò andare col capo all'ingiù. > =
. il sangue si unisce, si mescola col sangue, non s'incrocia. c
spaurito di un treno che s'incrociava col nostro fendeva la monotonia di quel cupo
. 10. letter. adornare col simbolo della croce (o con lo
denom. da croce (v.) col pref. in-con valore illativo. incrociata
in una quartina, il primo verso rima col quarto e il secondo col terzo (
verso rima col quarto e il secondo col terzo (abba); rima chiusa.
sue incrocicchiava e 'l corpo quanto potea col suo accostava. varchi, 8-1-267: ciascuno
traverso tutta la palla, si incrocicchia col meridiano a canti di squadra. sarpi,
terra, e colle braccia incrocicchiate, e col volto pieno di lagrime,..
, di un complesso di edifici che spiccavano col loro aspetto cupo nel ricamo del verde
denom. da eroda (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da croio (v.) col pref. in-con valore illativo.
fra l'oste, e la impaura / col lampo della spada e della faccia.
. da cronica (v. cronaca) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cronico (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da croppa (v.) col pref. in-con valore illativo. il
, e frammettervi de'virgulti, e col fango incrostando, e a metter l'una
fra loro, e indurano le costole col fregarle a gli alberi e s'incrostano di
, rivestire ', denominale da crosta col pref. in-con valore illativo; cfr
stanza molto bella, denominale da crosta col pref. in-con valore illativo; incrostata
denom. da crucciato (v.) col pref. in-con valore illativo.
deriv. da crudo (v.) col pref. in-con valore illative. incrudelènte
denom. da crudele (v.) col pref. in-con valore illativo.
al figur. passavanti, 229: col volgare bazzesco e croio la 'ncru-
denom. da crudo (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
redenzione. d'annunzio, v-1-794: prima col sacrificio sanguinoso della croce e poi col
col sacrificio sanguinoso della croce e poi col sacrifizio incruento dell'altare si compie la
denom. da cruna (v.) col pref. in-con valore illativo.
questa scrittura le cose del cassini, col quale in sostanza la nostra accademia non
denom. da crusca (v.) col pref. in-con valore illativo.
pelli delle vittime immolate, per ottenere col mezzo de'sogni le risposte degli oracoli
quella modificazione particolare, che si denota col nome d'incubo, si ha la conscienza
denom. da cuculo (v.) col pref. in-con valore illativo.
incandescente nella forgia, e si batte col martello per dargli la forma conveniente.
, da incùdére 'battere, lavorare col martello'. cfr. isidoro, 19-7-1:
denom. da cuffia (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cujfietta (v.) col pref. in-con valore illativo.
di ben meritar quelle insegne che incuginan col ré, rimonta nella carrozza. =
denom. da cugino (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da culo (v.) col pref. in-con valore illativo. inculata
il giovane, 9-20: io vo'toccar col dito, / esser bene informato,
denom. da cuna (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cuneo (v.) col pref. in-con valore illativo.
che ella vorrebbe essere incotta e incesa col fuoco. 2. disgregare, sfaldare
denom. da cupo (v.) col pref. in-con valore illativo. incupiménto
denom. da cupo (v). col pref. in-con valore illativo.
: rinodatisi la brachetta, sempre cincischiano col menar de le labbra il 'miserere '
incuria. dovila, 226: aveva pensato col tempo d'ingannare sotto specie d'incuria
denom. da curioso (v.) col pref. in-con valore illativo.
la plaga settentrionale diretti, i quali col suo incurvamento formano una certa valle.
, e dopo tale incurvazione si dirizzan col corso dell'altro vento che li percosse e
qui le colonne di diamante foro / col capite! che incurva i lati al tondo
immenso che da mare a mare, / col fondamento nel lor fondo, incurva /
che li incur vanti pria col troppo pondo. buti, 3-674: *
, cioè li miei occhi, 'pria col troppo pondo ', cioè colla troppa
vota. fantoni, i-165: minaccievole / col ginocchio incurvò l'arco terribile, /
incurvò l'arco terribile, / e col braccio pieghevole / nel core mi lanciò
alamanni, 2-64: all'un, col poter ch'estremo avea, / passò la
raris sime volte e soltanto col sommo sacerdote. incurvazióne, sf
dopo tale incur- vazione si dirizzan col corso dell'altro vento che li per
denom. da curvo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
. pass, di incudère 1 imprimere col conio '. incuspidare, tr.
denom. da cuspide (v.) col pref. in-con valore illativo.
suo capo in guisa che i vapori, col moto loro di elevazione e di allontanamento
tutta la potenza vocale; e incominciò col nome del re, quasi promulgasse una
deriv. da indac [o], col suff. -ano. indacanùria,
'indaco bianco'. è l'indaco che col mezzo di agenti riduttori perdette dell'idrogeno
deriv. da daffare (v.) col pref. in-con valore illativo.
sentiva dal fondo del vicolo quand'arrivava col suo passo ignudo di mercurio indafarito facendosi
astuzia contadina, che golzio aveva ricevuto col sangue dai genitori e dagli avi canavesani
4. venat. ant. scoprire col fiuto la selvaggina o i loro covili
, le quaglie snelle / contender fan col fiero augel di giove, / ed hanno
su richiesta di uno dei suoi membri, col compito di accertare fatti e circostanze a
i bovi indalocca- vano qua e là col capo pesante e scornato. = comp
denom. da dama (v.) col pref. in-con valore illativo. indammagiare
= denom. da danae, col pref. in-con valore illativo. indanaiare
. da danaio (v.), col pref. in-con valore illativo (per
essendo bacco preso per una cosa medesima col sole, le nebridi coll'indanaiatura significano
, comp. da indan [o] col suff. chimico -ile. indannunziato
gabriele d'annunzio (1863- 1938) col pref. in-con valore illativo.
, comp. da ind [aco] col suff. -ano, pro
, comp. da indan [o] col suff. -one. indantrène,
denom. da dappoco (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da indarno (v.) col pref. in-con valore illativo.
papa a sollievo di mantova più che col semplice negozio era indarno. monti,
a quanta [continenza] si dava costei col suo vecchio e rotto e indebilitato corpicciuolo
denom. da debito (v.) col pref. in-con valore illativo. indebitato
ammogliati. guadagnoli, 1-ii-143: se séguito col noi, / parrà in sostanza che
di distruggere o indebolire la regola, col mezzo della regola si rettificherà e porrà
/ deh non m'indebolite di più col vostro pianto. idem, 5-124: ma
denom. da debole (v.) col pref. in-con valore illativo. indebolitare
. g. bassani, 3-100: cominciò col chiedermi come trovavo il campo di tennis
impura / e quella indecentissima licenza, / col manto ricoprir dell'impostura / voleano e
... scorre per la città col solo fine di palparle a forza, di
. = denom. da decimo2 col pref. in-con valore illativo.
sì è essenza intelligibile, in bontà gareggiante col sommo bene per lo continuo, indeclinabile
sepolte e frigide / co'suoi belati e col suo canto indecore / pecorella che pasca
, di vetro spesso, panciute, col cartello dentro avvolto in rotolo,..
, 5-562: stanzucce della piccola borghesia, col loro sottile e indelebile tanfo di cavolfiore
denom. da delicato (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da demanio (v.) col pref. in-con valore illativo.
deriv. da demente (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da demonio (v.) col pref. in-con valore illativo.
beccaria, ii-691: potrebbero essere incoraggiati col solo indennizzamento della spesa di mantenere un
si può, pareggi la privazione sofferta col danno. foscolo, xiv-73: all'amministrazione
denom. da dente (v.) col pref. in-con valore illativo.
a lacche e a crete; / né col prestigio, che del guardo è rete
m) e (n), col metodo de'coefficienti indeterminati si avranno i valori
18-2-276: s'era indettato collo scalco e col bottigliere di sua santità. gabiani,
un michele del tavolaccino,... col quale già s'era indettato per fare
... senza essersi indettati prima col ministero di torino. 4.
di sua vita / quanto più pò col buon voler s'aita, / rotto
là, dond'esce, attende / col cuor ch'indi conformi i moti prende,
denom. da diadema (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da diamante (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da diamante (v.) col pref. in-con valore illativo.
faticosi navicanti esser caro... col segno della indiana pietra ritrovare la tramontana.
, c'indiassimo. algarotti, 1-iv-417: col 4 racco- sciare ', con 1'
-e tiziano? -india / l'anima col guardar! d'annunzio, v-2-158: il
denom. da dio (v.) col pref. in-con valore illativo. indiascolato
= deriv. da diascolo * diavolo * col pref. in-con valore illativo.
. da diaspro (v.), col pref. in-con valore illativo sul modello
denom. da diavolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
baretti, 6-165: l'aurora venne col propizio albore, a cavarmi di tanto
denom. da diavolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
codice maraceliiano [tommaseo]: col dito indicai disse. = deriv
da indico, var. di indaco, col suff. chim. -ano.
fatti ': e ciò si esprime col gesto seixxixwi;, come dicono i gramatici
in luogo dello imperativo. strando col dito la direzione da prendere, la
ore con l'indice e le segnava col suono. galileo, 4-4-327: se noi
in un mezzo diverso che si paragona col primo. l'* indice di rifrazione '
indice di rifrazione 'dell'acqua paragonata col vuoto è di 1, 33, cioè
denom. da dicembre (v.) col pref. in-con valore illativo.
, 4-i-138: 'in diebus illis'girò col paniere / a raccattar i cenci per la
, come questi [alberi] bisogna col potare ricorreggerli spesso e tenere indietro.
temenza. -volgersi indietro: tornare col pensiero a ciò che fu detto.
indifeso, da giocarci come un gatto col topolino. montano, 399: giuseppe
confina con la cattiveria nelle azioni, e col gelo della morte nelle sensazioni. leopardi
sortir diverso stato / il re che col villan nasce egualmente? carducci, iii-17-238
come in simili prieghi non hanno da piegare col desiderio né qua né là, ma
e quella modesta dissimulazione ch'ella mostra col suo marito, quando ella può essere
con la cattiveria nelle azioni, e col gelo della morte nelle sensazioni. balbo,
. riccati, 1-5: ecco provato, col sicuro principio della indifferenza, ch'il
denom. da diga (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
., rendendo ragione delle corrispondenze col principio delle immigrazioni, obliarono il
: ora le crisi non si superano né col ritorno alle tradizioni indigene o nazionali né
304: il raffronto della colette col composito esotismo della bemhardt conferisce anche rilievo
ch'io le facessi pigliar del basilico cotto col vino una volta il giorno, imperciocché
catene. giusti, 2-186: noi col nostro amore agro e indigesto / invecchieremo
da scalco, intanto che essi insieme col cibo rimastican tuttavia quella indigesta loro politica
è tutta della sua terra, si immedesima col suo tempo e con la sua città
. dal lat. digitus * dito 'col pref. in-con valore illativo.
del re cristianissimo a chi tenesse commercio col marchese alfonso guerriero, governatore della fortezza
, era entrato in più stretta pratica col d'entrées, ancorché lamberg, dopo d'
, 3-iv-82: nuove gabelle si eressero col nuovo monopolio dell'indigo, droga di
tutto il cielo. galileo, 4-3-40: col qual ordine chi credesse di trovare
stipulazione dipato, disperso. quella fittanza, col patto chiaro che dovessero que'fu- l
. da dioniso 'dio del vino 'col pref. in-con valore illativo.
colonie dalla spagna e far sì che col tempo divenissero indipendenti. pascoli, i-291
carichi citta dineschi non compatibili col loro grado, ma non può renderli
quel tiranno straordinario... e neppur col badare a'fatti suoi, con lo
b. croce, iv-12-250: le finanze col tesoro furono affidate al quintieri, indipendente
di fazzione e di religione independente, col quale mezzo credevano di rendersi patroni della
/ prendete l'alme, e col sembiante umano. baldi, i-182: fu
pascoli, i-736: comincia l'uomo col rimpiangere la sua felicità passata: un
passi. tasso, 19-47: ei col grido indrizzando e con la verga / le
, denom. da directus 'diretto / col pref. in-introduttivo. indirizzàrio,
spa rando la medesima bomba col medesimo mortaro indirizzato al medesimo punto,
: circa il vostro negozio, parlai col signor canonico, lo trovai tutto indirizzato a
129: potrete adunque, o col signor campano o con chi vi piacerà
al caro indirizzo vostro, se non col core. tarchetti, 6-1-195: una deputazione
[i termometri] costì a padova col solito indirizzo di venezia. foscolo,
si mettono a succhiar questa e a trafiggerla col loro mo lesto e indiscreto
fascismo e le forze armate sono indiscutibilmente col presidente. g. bassani,
circoscrivere l'umana incontentabilità:... col tacito e sicuro espediente di obbligare il
denom. da dispetto (v.) col pref. in-con valore illativo.
e stamani si usasse diligenza di essere col re, non si potè ottenerlo, mediante
ardore, con la procace lingua e col cor indisposito ho imprecato a la mia
varchi, v-23: francesco catani, col quale sono con molti e strettissimi nodi
. l'essere indissolubile; quanette, col cui beneficio gli oggetti visibili si rendevano
miracolosa coll'al tre e l'al tre col tutto, sicché ne nasceva quella bella
indistinto in te si mesce / il contento col dolor. b. croce, ii-2-42
nencioni continua ad andare indisturbato e tranquillo col fido sacchetti... a passeggiare
del partito al quale essa appartiene e col quale si trova in disaccordo (un voto
, ma è solo un mio concetto, col quale mi rappresento un suo rapporto colle
vita del cuore, e così educarli col sentimento, avrebbe dato alla individualità umana
divinamente scolpito, non s'è spenta col mondo greco. b. croce, i-4-202
... nascono sulla strada morale col moltiplicarsi i rapporti degli uomini e collo
mai a fare una legislazione integrale, col conoscere i veri e precisi rapporti che la
e quelli che naturalmente questi devono avere col tutto. monti, ii-467: la
denom. da divino (v.) col pref. in-con valore illativo. indivinare2
se così non fussi non potresti discorrere col pensiero per spazio e tempo, senza
solamente per astrazione e atto di arbitrio, col dividere ciò che non può essere se
sempre indivisibilmente unito con lo splendore e col sole in terra e in cielo.
v. divisione, n. 12) col pref. in-con valore illativo.
per alcuna mercanzia se non da colui col quale avesse contratto la mercanzia, o
morra, terra che possedono per indiviso col duca di savoia. soldani, 1-189:
: coteste gioie son prò indivise / col volgo... / e dall'uso
il cor. boccaccio, vii-221: col padre e spirto santo è quel giocondo,
quei fatti che non hanno naturai connessione col delitto, formano gl'indizi impropri ed
e'non abbia cagione di difendersi, col dire: 'io non la conosceva', egli
, purché l'uomo viva rettamente e col timore di dio. 14.
denom. da dizionario (v.) col pref. in-con valore illativo.
sposa / vivea sul ciel sdegnata / col dio marito e querulo / consorte abbandonata
in tuono maninconico stridisca, / e col canto feral l'aure funesti. ojetti,
denom. da docile (v.) col pref. in-con valore illativo. indocilità
deriv. da dogana (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da doglia (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da dolce (v.) col pref. in-con valore illativo.
madonna dell'ognena, si conduce una statuetta col bambino in braccio di marmo, alta
d'oro le doppie che indolciscono il vivere col egli stesso fregi il vero per
favo del commodo, ma 'l feriscono anche col pungolo la filosofia col vero leggiadro
feriscono anche col pungolo la filosofia col vero leggiadro. f. f. frugoni
, 13-207: la beghina indolcirà i farmachi col di siena. fiele.
denom. da dolce (v.) col pref. in-con valore illativo. indolcito
, individuo. roberti, ii-118: col lungo corso degli anni ne'chiostri regolari
denom. da dolente (v.) col pref. in-con valore illativo.
che non ha molestia ed è congiunto col piacere: percioché v'è più d'una
: mandarono li genoesi a far indogliènza col contestabile, governatore di milano, per la
monsignor d'ossat che ne facesse indolenza col papa. siri, ii-554: l'animo
denom. da dolente (v.) col pref. in-con valore illativo (ed
, 116-45: l'inquisitore se n'andò col pasci- peco molto ristretto, e forse
. = deriv. da indolo col suff. chim. -ina, che indica
denom. da dolore (v.) col pref. in-con valore illativo. indolorito
realtà ripresa ad amare tale qual'è, col cuore indolorito. -tormentato (uno
vi è da guadagnare, bisogna disputare col sangue un palmo di scoglio, che dopo
il nannucci la difese al suo solito col landeman provenzale, puntello peggior della trave
. da domenica (v.), col pref. in-con valore illativo: calco
reger l'aspro, indomito destriero / col freno o con li sproni, in pugna
. ariosto, 41-52: ma pur col core indomito e constante / di patir
dotta, comp. da indiano], col suff. -one, proprio dei chetoni
denom. da donno (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da donna (v.) col pref. in-con valore illativo. indonnire1
denom. da donno (v.) col pref. in-con valore illativo. indonnire2
denom. da donna (v.) col pref. in-con valore illativo. indopacìfìco
indopa. = denom. da dopo col pref. in-con valore illativo. indopelàsgico
eguale a loro nel grado, eziandio col nobile indoramento della gratitudine. f. casini
aurora / spunta dal gange, e col suo cocchio splendido / gli ameni colli
fanno manco superbo, per essere io col privilegio indoratissimo = comp. da in-con
indorso). in legatoria, arrotondare col torchio il dorso di un libro da rilegare
denom. da dorso (v.) col pref. in-con valore illativo.
si trovava indosso che la collana datale col suo ritratto da amalte, e due
denom. da dote (v.) col pref. in-con valore illativo.
g. villani, 5-4: ebbe guerra col padre per indotta d'al- cuno suo
ser giovanni, ii-100: ebbe guerra col padre per indutta di un suo barone
toccar fondo entro 'l piério gorgo / col mio scandaglio malamente arrivo. =
amena in quel di siracusa, da indebitarsi col proprietario pizio banchiere onde comprarla.
calunnia). acciainoli, 197: col quale consiglio mi conduceva...
del flusso di induzione magnetica collegato col circuito stesso. -magnetismo indotto: induzione
denom. da dove (v.) col pref. in-con valore illativo.
davanzali, i-348: gli altari incensavano col sangue de'prigioni e dalle umane viscere
'tirare a indovinare ', e col pensiero e in parole e in fatti,
a leggere l'odissea. voglio seguirti col pensiero su quel secondo gran poema e
quel grande silenzio delle aspirazioni unanimi, col quale la folla dà a conoscere d'
un ing. gherzi il quale s'imbarcherà col diretto di luglio... questo
trovò l'auruspicina, anfiarao l'indovinare col guardare il fuoco. baldelli, 5-1-65
quell'anno il nilo al più, col suo uscir del letto suo ordinario, deve
stato cagione che poi che io risolvei col gran duca di volere seguitar la cupola e
denom. da drago (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da drago (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da dragone (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da drappo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da drappello (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da drudo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da dubbio1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da dubbio2 (v.) col pref. in-con valore illativo.
a tal certificazione e a tale assicuramento col replicare il medesimo taglio tante volte quante
-questi nostri sponsali certo furono stabiliti col parere di tutti gli dei, per far
. da duca (v.), col pref. -in con valore illativo.
denom. da duchessa (v.) col pref. -in con valore illativo;
santità dell'anima, allora bisognerebbe consigliarsi col filosofo morale. tommaseo [s
che albino sapesse, e trattato avesse col re cotal consiglio, e non po-
,... se 'l timore, col qual ei ne viene, non lo
case s'indugia la nuova stagione / col suo cielo tranquillo. 5.
chiamati da santo spirito, s'acompagnaro col beato francesco. pagliaresi, xliii-70:
, 48: esso sposo... col tratto della sua dolcezza pasce ogni mente
il provvedere, consultare; più volte col savio indugio che con la temeraria fretta
ediz. 1827 (652): col suo aspo ingannava gli indugi]. carducci
induismo, sm. la religione (col patrimonio di dottrine, di credenze
, dell'angiolo, questa nuova, col fruscolo, ogni minuto combaciavano meno;
, comp. da ind [aco] col sufi, -ulina. indultare,
de'giudei fu spedito in epistole segnate col nome del re, e impresse col suo
segnate col nome del re, e impresse col suo anello, portandosi allora in esso
/ reggesi sagginai, perch'egli indura / col fuoco e ci rende utile il sabbione
indurano [i cinghiali] le costole col fregarle a gli alberi. arici, ii-84
ed al martire. frachetta, 555: col patire [i soldati] si indurano
in ricercar quello stesso che aveano patteggiato col londese in francfort. guadagnoli, 1-i-250
de'nemici, né il disperato animo col quale combattevano, né la disciplina e
cose che si struggono e si rammorbidiscono col caldo. 2. congelarsi,
denom. da duro (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
. cavazzi, 47: l'euta col solo tocco imputridisce i membri, induce spasimo
262: non s'induce riso col dileggiar un misero e calamitoso, né
'l largo commodo di potere impunemente approfittarsi col secreto delle già risolute mutazioni. botta
santi nella carcere, e ancora, col suo esemplo, indusse l'altre a ciò
dal non trovarsi veruna figura di api col quadrato in fronte bensì più d'una
quadrato in fronte bensì più d'una col triangolo. mazzini, 10-357: non
, che con la coda nell'acque, col corpo s'assetta alla terra, architetto
colla libertà della coltura e del commercio divenute col tempo popolate ed industri, farebbero di
pagine di livio: il trissino, col suo proposito di letterato novatore; il
acciò che si potesse unire la criatura col creatore. niccolò da correggio, 1-115
. broggia, 72: industria, col qual nome io abbraccio ogni sorta di traffico
metà del secolo xviii, in connessione col potenziamento delle aziende artigianali mediante l'
i-228: gli operai delle officine passavano col berretto in capo avanti l'industriale.
al luogo comune del suo tempo, col luogo comune della sua lirica. papini,
a me, sono discepoli di onan col soccorso del vocabolario, o industriali pagati per
ci domanderanno che cosa si voglia significare col nome di industrialismo. qui il sig
guerra di tariffe contro la francia e col protezionismo doganale. alvaro, 11-200:
o industrializzata, che continuava a collaborare col regime. -che organizza le proprie
e berrettini che sieno in modena insieme col prezzo di ciascuno a canto alle mostre:
s'industriava ora a mostrarsi più familiare col padre che con lei. -con
quel paese. -trasformare, modificare col proprio lavoro. soderini, iii-580:
ecco un campo nobile per farsi merito col suo principe in suggerir tutto ciò che può
, v-2-222: l'induzione è l'atto col quale la mente, rilevando che più
un altro corpo, anche in relazione col mezzo interposto tra i due corpi.
. da ebete (v.), col pref. in-con valore illativo.
, ii-i 1-277: ero nel primo incontro col pensiero inebriante del marx. cicognani,