con gli occhi, ma colle mani, col grembio, con la pezzuola, e
2-164: mi viene incontro la bètta col grembio pieno di rosmarino e di ruta
i-274: le nitide donne... col loro fiorato grembiule e il serico farsetto
... si presenterà dietro al banco col grembiule di cuoio legato alla vita.
la nuova, / lo vanno a visitar col grembo pieno. machiavelli, 790:
bianche. betocchi, 5-110: or col suo grembo di nubi minaccia / azzurro
: la fortuna si fa altrui incontro col viso lieto e col grembo aperto. varchi
fa altrui incontro col viso lieto e col grembo aperto. varchi, 23-
si debbe andare a grembo aperto e col seno scinto. monti, iv-322: farà
, altri nella macchia, altri palati col palo di albero verde e frondeggiante. tozzi
dello stato'. comisso, 14-110: col denaro faremo quello che si vuole, si
sommità di terra. aretino, 8-13: col tic, tàc, tòc, ci
, rari, infangati sino al petto, col pelo irsuto. carda / a i
grammaticali, e vorrei essere frustato se col 4 lei 'alla mano mi riesce
falsa idea disconveniente per molti si congiunge col vocabolo di economia, cioè di gretta
frasario filosofico, assai riputato oggidì, col quale nulla dicendo sembra che si dica
e in opere, pesa in noi col peso della bestialità più greve. gozzano
, 1-132: ramo leggiadretto e lento / col fascio piega di suoi parti greve.
soccorrerli. casati, ii-1-883: ci risponde col fischio di saluto, e noi replichiamo
donna ogni segreto fida, ne vien col tempo a far pubbliche grida: non
ogni segreto fida, / vien col tempo a far pubbliche grida.
cantare a voce spiegata (anche costruito col discorso diretto). malispini, 1-269
; pregare con fervore (anche costruito col discorso diretto). iacopone, 43-181
divulgare il bando stesso (anche costruito col discorso diretto). latini volgar.
a voi pur piacque / consol gridarmi, col gran bruto, ad una. de
divulgare, rendere noto (anche costruito col discorso diretto). rustico, vi-137
quirites (il titolo dei cittadini romani) col senso di 'convocare i cittadini '
mare... e cornandogli che soffiasse col sonante corno. balducci pegolotti, i-74
l'appunto il primo di gennaio, col discorso memorabile del « grido di dolore
el moro e'cani, / ma col carro pigliar son sue dottrine. caro,
e non potendo, ei tenta / col piè grifagno intorbidar quell'acque / è la
, là dove fu posto il leone col libro chiuso, noi poniamo, noi porremo
poniamo, noi porremo il grifagno dante col libro aperto. gozzano, 513: quel
burchiello, 15: gli artigli col becco d'un grifalco. luca pulci
in inghilterra e in francia e conosciuta col nome di ostrica portoghese, e la
] non si lasciarebbono pigliare per lo difendersi col becco, con le griffe e col
col becco, con le griffe e col molto gridar che fanno. garzoni,
telaio tessile è comandato dai coltelli e, col suo moto alternativo, ha la funzione
macchina per cucire, trasporta il tessuto col suo moto alternativo. 5.
guastò [il porco] gli semi col ripiegato grifo, e tolse via la speranza
quegli secondo il lor costume prima molto col grifo e poi co'denti presigli e
la nostra mallea porco silvestre, / che col petto, col grifo e con le
silvestre, / che col petto, col grifo e con le zanne / fa,
] in tutto l'anno che smuovere col grifo più volte il terreno, il
, 19-381: i porci... col grifo scassano la selva, inebriati dall'
, impegnato com'era colle zampe, col grifo, c « >n tutto il corpo
arpìe brutte e nefande /... col griffo e con l'ugna predatrice
paracuor mi pungi e 'nchiodi / col farmi sempre mai grifo più strano. sassetti
). 5. locuz. -dare col grifo in qualcosa: scontratisi. -
, quando alcuni di cotali villancioni dan col grifo nel fallimento. -ficcare il
394: tu seguita ad ugnerti il grifo col tuo lardo. 6. spreg
altro il grifo, nel terzo l'elefante col grugno rivolto alla luna; nel quarto
occhiello lo scudetto della « compagna » col grifo rosso sul campo bianco. piovene
. = comp. da grifo1 col sufi, -bidè 4 sìmile 'dal gr
gli uliveti e gli aranceti risaltavano, col fosco fogliame, sul fondo grigiastro e
macchia era folta di corbezzoli, che col verde brillante delle foglie mettevano una nota
via. = da grigio, col suff. collettivo e spreg. -urne
sec. xi) 'grata ', col significato più recente di * griglia
: hawi una indisposizione nella potenza uditiva col nome di frastuono...; chi
conoscerete che non s'intacca il decoro col perdono a'nemici, per quanto le
provvisto di un organo stridulatore sulle elitre col quale emette il caratteristico canto.
delle radici e le foglie degli alberi col tenerume de'rami avessero consumato, ma
fuoco [alla polvere della lumiera] col mezo d'un grillo, cioè cannetta piramidale
], iii-2-349: noi siamo asini col basto... e non abbiamo
di insetti pterigoti, privi di ali, col corpo allungato e alquanto depresso, apparato
del pellegrino co'bordoni in mano, col capello in testa..., con
. l. bellini, i-90: col sapore / e coll'odore / e col
col sapore / e coll'odore / e col colore, / quasi tanti grimaldelli,
.. aumèntano i nostri terrori, col métterne innanzi un inventario di strazi..
bocca larga e le labbra sottili, col mento corto e le guance segnate a
panzini, ii-623: la si lava col latte per mantenere la pelle fresca. le
il fatto è che non fumavo più col gusto di prima. linati, 16-122:
, per dire che un panno, col lungo stare non ben ripiegato,
= deriv. da grinza, col suff. collettivo e spreg. -urne.
... vecchio e grinzuto, col capo coperto, che sta rannicchiato con le
topo '. strumento di ferro, col quale si vanno rodendo i vetri, per
tien la bocca chiusa, / perché col carro e tutta la sua muta / de'
la graticola del fuoco, stava immoto col tiranno. cariteo, 312: o constanzia
denom. da mucido (v.) col pref. in- (assimilato in im-
si dice ancora violarsi l'immunità, quando col refu- giato in luogo immune s'usassero
deriv. da muso (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da musone (v.) col pref. in- (assimilato =
, 2-i-2-388: il cardinale finì la disputa col far immurare la porta della chiesa.
denom. da muro (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da muso (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da mustacchio (v.) col pref. in- (assimilato in im-
d'immutabil fede! nievo, 446: col senno afforzato, e col proposito immutabile
446: col senno afforzato, e col proposito immutabile dell'età matura, io
vie diritte, e trasparente faccia / col suo vivo chiaror del vetro il corpo
veniva predicando il marito, lo mostrava col non immutare per nulla dopo tali esortazioni
denom. da mutolo (v.) col pref. in- (assimilato in
denom. da mutria (v.) col pref. in- (assimilato in
. = deriv. da impaccare col significato del corrispondente ingl. packing,
denom. da pacco (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pacchetto (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pachiucco (v.) col pref. in- (assimilato in im-
zanotti, i-282: chi d'amor col visco / però s'impaccia e tresca
di più d'otto, / che impacciandosi col lotto / ch'è sì in voga
, diventò un fanticello, e acconciossi col marito a recare legne, per fin che
ibidem, 328: chi s'impaccia col vento, si trova colle mani piene d'
iii-25-m: non vedete voi la fede col suo sciugamani affazzolettato sul viso, col
col suo sciugamani affazzolettato sul viso, col suo zamberlucco, impacciata a mettere da parte
, zavorra. -anche: ciò che col suo peso rende difficili i movimenti,
d'assisi / in grembo a'fiordalisi / col dolce e caro impaccio / d'una
che 'n questa mia fortuna cruda / col zoco de le tavol me refazzo, /
onde a me bisogna esser lì sempre col pensiero dietro: a modo tuo di uno
/ si spoglian le sozzure onde macchiolle / col lungo uso la vita e il mortai
denom. da pace (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da padella (v.) col pref. in- (assimilato in
i-168: ipogastro allor pel fresco, / col cappello paglieresco, / che,
cappello paglieresco, / che, col capo, la persona / tutta
denom. da padiglione (v.) col pref. in- (assimilato in
denom. da padrone (v.) col pref. in- (assimilato in im-
cosa impadroniti, / stanno in campagna col favor che porta / seco de la
denom. da padule (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da padule (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da paese (v.) col pref. in- (assimilato in im-
pareva che il vecchio avvocato si divertisse col suo impagabile ghezzo a lar soffrire l'
denom. da pagano (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pagina (v.) col pref. in- (assimilato in im-
- taglio le due cartelle. - col giornale impaginato? soffici, ii-275:
denom. da paglia (v.) col pref. in- (assimilato in im-
deriv. da paglia (v.) col pref. in- (assimilato in
, per acqua. -sostant. sedile col fondo formato da un intreccio di paglia
denom. da paglietto (v.) col pref. in- (assimilato in im-
deriv. da paglia (v.) col pref. in- (assimilato in im-
esopo volgar. [tommaseo]: col suo gridare bestiale istordisce gli altri uomini
paino * elegante, distinto 'col pref. in- (assimilato in im-)
deriv. da palanca (v.) col pref. in- (assimilato in im-
deriv. da palandrana (v.) col pref. in- (assimilato in im-
siete più impetuoso che paziente nell'impalare col remo nella barca le ombre perdute.
denom. da pala (v.) col pref. in- (assimilato in ini-)
servizio tedesche cogli occhiali passavano impalate, col viso giallo di chi ha fatto gran
denom. da palazzo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
baldinucci, 95: questo, insieme col fregio e cornice, secondo vitruvio,
denom. da palco (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da palchetto (v.) col pref. in- (assimilato in im-
deriv. da palchetto2 (v.) col pref. in- (assimilato in im-
paletti o spranghe. -anche: sprangare col paletto (una porta). pasolini
denom. da paletto (v.) col pref. in- (assimilato in im-
assicurato con spranghe. -anche: sprangato col paletto (un uscio).
denom. da palizzata (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pallido (v.) col pref. in- (assimilato in im-
impallidì. e. cecchi, 10-173: col passare del tempo, zone ed intrecci
denom. da pallido (v.) col pref. in- (assimilato in im-
impalidito cade. poliziano, 1-735: col volto alquanto impallidito, / poi tinta
denom. da pallino (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pallone (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pallore (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pallore (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pallotta (v.) col pref. in- (assimilato in im-
e in sullo altare, o impalmiti col compagno, e poi rompi il giuramento
denom. da palma [della mano] col pref. in- (assimilato in im-
denom. da palma (v.) col pref. in- (assimilato in im-
impalmato legnio / che porta i peregrin col vento in poppa, /...
improvviso, / coi piedi scalzi e col viso / velato d'un velo tessuto /
denom. da palpebra (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da palude (v.) col pref. in- (assimilato in im-
palten [n \ a 'fango 'col pref. in- (assimilato in im-
denom. da palustre (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pampano (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pampino (v.) col pref. in- (assimilato in im-
dimin. di pampino (v.) col pref. in (assimilato in im-
denom. da pane (v.) col pref. in- (assimilato in im-
... è altresì mobile col mezzo d'una vite di ferro di stretta
, negando la transustanziazione, vogliono che col corpo e sangue di gesù cristo nell'
denom. da pane1 (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da panca (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pancia (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pancotto (v.) col pref. in- (assimilato in im-
deriv. da panetto (v.) col pref. in- (assimilato in im-
., 10-24: gli uccelli si prendono col vischio, ovvero pania, in molti
: 'impaniare'e 'impaniarsi'. coprir qualcosa col vischio o pania: * impaniare un vergone
studiandosi l'invischiato d'assicurarsi della libertà col mettersi in mezzo a'compagni, ne
, 10-43: il vostro prò nel giomeare col mio contra mi ha impaniato l'ali
perocché dove non gli ha potuti allacciare col desiderio di gran cose, con queste minime
denom. da pania (v.) col pref. in- (assimilato in im-
le verghe impaniate, / e diedi col fischietto moltissime fischiate. viani, 19-34
similmente non stroncherai segnare così seg-na-re; col rimanere il g attaccato alla prima sillaba
denom. da panicela (v.) col pref. in- (assimilato in im-
. da pane1 (v.) col pref. in- (assimilato in im-
.) e arazzo (v.) col pref. in (assimilato in im-
ago). roberti, ix-60: col dito l'ago spigne e impanna, /
denom. da panno (v.) col pref. in- (assimilato in im-
= denom. dal fr. panne col pref. in- (assimilato in im-
'dicono i fornai, cioè coprirlo col panno perché lieviti, per poi metterlo
dimin. di panno (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pannocchia (v.) col pref. in- (assimilato in im-
deriv. da papa (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da papera (v.) col pref. in- (assimilato in im-
). letter. coprire il capo col cappuccio detto pappafico. - anche rifl
denom. da pappafico (v.) col pref. in- (assimilato in im-
confondendosi, impappinandosi, avea fatto capire col suo contegno più che non avesse detto
iii-5-223: diavolo! o che a me col mio titolo di chiarissimo e con quel
denom. da pappina (v.) col pref. in- (assimilato in im-
,... nel discorsetto impappinato col quale si presentò a noi ufficiali.
deriv. da pane (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da pantalone (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pantano (v.) col pref. in- (assimilato in im-
in cui stavano impantanati e nascosti, col tempo diventa pietra. bocchelli, 2-xi-32:
denom. da pontino (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pantofola (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da panzana (v.) col pref. in- (assimilato in im-
= denom. da ponza (pancia) col pref. in- (assimilato in im-
= denom. da ponza (pancia) col pref. in- (assimilato in im-
deriv. da paolotto (v.) col pref. in- (assimilato in im-
dimin. di pappa (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da paradiso (v.) col pref. in- (assimilato in im-
porzione istologica che si debba poi sezionare col microtomo oppure un pezzo anatomico che debba
denom. da paragrafo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
, chiese di grazia che l'acconciasse col cardinale niceno. ariosto, sat.,
-con valore pleonastico (in relazione col verbo conoscere). o.
avrà detto, accennando qua e là col dito. e dentro si beffava dei
denom. da paravolo (per parola) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pardo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
altro non diferiva da una statua che col senso del mirarla. pallavicino, 1-258:
raggrupparsi. gli uni si saranno raggruppati col metodo dell'imparentamento; gli altri si
far diventare parente (in partic. col matrimonio); unire due persone,
fino al sommo de'cieli: e ciò col più stretto e nondimeno col più soave
e ciò col più stretto e nondimeno col più soave nodo che sia, imparentando,
. diventare parente (in partic. col matrimonio). g. villani,
metta, / ognun faccia da sé, col può si stia: / e
: noi guadagniamo, o sire, col permettere che la verginale pulcella perseveri nel
410: quanto più s'adira col matitatoio sopra i contorni, tanto si
musica che si è così bene imparentata col focolare domestico, s'avviano senza fretta
il duca d'urbino... imparenterà col signor fabianino. anguillara, 6-398:
denom. da parente (v.) col pref. in- (assimilato in im-
, di una dinastia, in partic. col matri monio); legato
grazzini, 2-391: o anima imparentata col cielo, volgi gli occhi lagrimosi e
infiammata di amor sovrano, ad abbracciarsi col impargolito suo nume. = denom
denom. da pargolo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da parigino (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da parigino (v.) col pref. in- (assimilato in im-
febo e alle muse ', col pref. in- (assimilato in im-)
sacro a febo e alle muse ', col pref. in- (assimilato in
denom. da parrucca (v.) col pref. -in (assimilato in im-
questa montagna, non si accorda punto col fatto. = deriv. da
savonarola, 8-ii-372: resurgeranno e'buoni col corpo immortale e impassibile e perpetuo,
ci fiorirà in volto una perpetua gioventù col corpo impassibile, agile, immortale.
, mortificherà il sentimento di quest'allegrezza col vedervi lagrimose e languenti scemare la virtù
e non si comunica in parte alcuna col corpo, onde vengono gli affetti,
lui impassibile, incolume, alto il braccio col bicchiere, alta la testa bestiale,
individui a norma delle occasioni e sempre col medesimo metodo quasi se fosse dispensata dalla
denom. da passione (v.) col pref. in- (assimilato in im-
i tempi la pittura insana / la religion col putta- nesmo impasta. algarotti, 1-vii-66
, iv-308: tutt'i metalli s'impastano col zolfo che serve di farina, e
, non è necessario che s'impastino col vischio avviluppato alle bacchette. vico, 415
impasta o batte turchina argilla, / col dito medio e con l'indice plasma
che le cose di durata si fanno col magistero della pazienza e non coll'impeto
uomini hanno quasi impastato oggi l'intelletto col senso. s. maffei, 5-1-47:
non sarebbero mai morte, ma vive e col vivo germe con temperate. govoni,
denom. da pasta (v.) col pref. in- (assimilato in im-
stanza all'altra,... col palmo pieno di gesso impastato con cui
non sia bella, pur che sia col viso ben impastato e con la pezzuola
l'abisso della inestimabile carità di dio, col lustro della detta natura divina, intrisa
della detta natura divina, intrisa e impastata col fuoco e con la natura nostra.
della materia impalpabile del ricordo, costruito col pallido colore dei morti. -impastato di
comparve don beniamino lento, pesante, col viso impastato di sonno. -fornito
denom. da pasticca (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pasticcio (v.) col pref. in- (assimilato in im-
lievito, ossia l'unioue dell'impasto col fermento, nell'estate deve comprendere la
per veder se un libro sia dettato col carattere proprio della lingua e della nazione
denom. da pastocchia (v.) col pref. in- (assimilato in im-
trovato il pazzo giovanni, impastoiato e col giogo, con gli occhi strabuzzati, colto
denom. da pastrano (v.) col pref. in- (assimilato in
. lucini, 6-211: quest'omino, col cappello a cencio ed a sghimbescio
. di pastoia (v.), col pref. in- (assimilato in im-
di pastoia (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da patacca (v.) col pref. in- (assimilato in im-
ii-330: viene fuori un turlulù d'uomo col berretto con impataccata la corona d'oro
denom. da patina (v.) col pref. in- (assimilato in
dalla sottile patina che si forma col tempo sulla superficie esterna. — anche al
denom. da patria (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da patrizio (v.) col pref. in- (assimilato in im-
fanzino (unico in uccellare ai partiti col tedio, il quale discopre le carte con
paia di darmi un pochettin di credito col venire un tratto in la cusipola ch'io
ch'egli era d'una setta / che col demonio in furberia l'impatta. magalotti
denom. da patta (v.) col pref. in- (assimilato in im-
patto 'pattume '(v.) col pref. in- (assimilato in im-
di un proietto nel punto d'incontro col piano tangente in tale punto alla superficie
denom. da paturnia (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da paura (v.) col pref. in- (assimilato in im-
disonesti pensieri, e tu ti leva col rimproperio, vituperandola, e colla memoria
lo scudo, i vincitori / impaurir col grido, e rincalzarli. manzoni, pr
denom. da paura (v.) col pref. in- (assimilato in im-
dell'impavesata. 2. addobbare col pavese; imbandierare. = denom.
denom. da pavese (v.) col pref. in- (assimilato in im-
dell'impavesata. 2. addobbato col pavese; imbandierato. calvino, 114
corpo / pose una cerva, che col sangue suo / purgò le colpe del commesso
compierli impavidi, colla fronte alta e col contegno che s'addice ai difensori d'
. i. frugoni, i-2-222: bertoncelli col imprimi / di nestorea luce gravido,
era... / la ragazza col secchio, dalla bruna / testa rivolta nel
denom. da pavone (v.) col pref. in- (assimilato in im-
riuscì noiosissimo e s'impazientò più volte col lento postiglione. nievo, 1-279:
, sdegnoso di mercar fama dal commercio col gregge pettegolo dei letterati. d'annunzio
che veniva verso l'approdo diede, col sussulto dei motori impazienti, un brivido
. genere di piante... col calice piccolissimo a due foglioline, cinque petali
nell'armi. simintendi, 3-107: col suo dolce parlare raumilierà l'uomo impazzante
: se la libera anima e pudica col freno della ragione non la doma, si
denom. da pazzo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
1-198: sul canapè a molla, col capo appoggiato alla spalliera, l'adalgisa
metti a gridare così all'impazzata, e col linguaggio della più abbietta canaglia vai dicendo
al sonno ed eccitato com'è, col cuore che batte all'impazzata, gli
è mezzo comunista: vuole la repubblica col papa alla testa e simili. fogazzaro
rovani, i-59: fece impazzir qualche donna col veleno imbalsamato della sua voce. de
cantar villanelle o madrigali, dove flamminio col suo liuto e con un bassetto da camera
, 422: dolce / è l'impazzir col ritrovato amico. proverbi toscani, 147
denom. da pazzo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pecetta (v.) col pref. in- (assimilato in im-
. e l'altro faceva subito sì col capino impecettato. moravia, vii-357:
quale impec- ciati li suoi denti, col coltello uccise il minotauro. savonarola,
denom. da pece (v.) col pref. in (assimilato in im-
n: la donna, come savia, col marito diliberarono di metterlo in una cesta
vincto / da chi vince ogni cosa col suo strale / mi trovo al vischio
bruno, 3 * 739: col ferro caldo e con l'impeciatura di
denom. da pecora (v.) col pref. in- (assimilato in im-
di moltitudine che anela / far da leon col core impecorito; / falsificando il cuoio
denom. da pedale (v.) col pref. in- (assimilato in im-
de sanctis, ii-1-113: quella collaborazione col puoti mi aveva impedantito agli occhi di
denom. da pedante (v.) col pref. in- (assimilato in im-
a ferire; / e gherardin si difendea col brando, / però che sapea ben
scaramucciare col capo a vedello. tasso, 13-i-639:
, né per lega che tacitamente avessono col doge di genova, né per qualunque
: minori impedimenti e intralci a confluire col liberalismo ebbe il socialismo in francia.
egli non può per quella stanza / armeggiar col battaglio a suo talento, / perocché
deriv. da pedina (v.) col pref. in- (assimilato in im-
fatto cortese dono d'un appetito, col quale ci sforziamo di far contesa a chi
. metastasio, 1-iv-51: passò felicemente col grosso della sua armata, senza essere stato
impediva la faccia del gallo coll'unghie e col becco, infino che 'l gallico fu
ii-169: se bene lo spirito santo col suo soffiare... non gli levava
raccontarla, essendosi la mia voce indebolita col pianto e la mente dal dolore impedita
troll';... ma il panzacchi col troppo ritardare le correzioni, e la
quelle impedì le sue gambe, e cadde col voto ventre. carducci, iii-12-67:
la paura di nuocere alla propria fama col suicidio può trattenere... un
il re passasse in italia, nella guerra col turchio la repubblica impedita fosse, ella
pezzi nel gioco degli scacchi ', col pref. in- (assimilato in im-)
siri, v-2-197: [cercò] col mezzo dell'impegnamento delle gioie et argenti
, ii-611: a che vale impegnarsi col primo che capita e con un ragazzo intelligente
una scanalatura, ecc. -impegnarsi col nemico: azzuffarsi, combattere. brusoni
il torrecusa di non impegnarsi d'avvantaggio col nemico. -impegnarsi con una ragazza
denom. da pegno (v.) col pref. in- (assimilato in im-
stiria, per mettere in armi, e col fine cesse per un certo impegno, e
. di vetro cd, rimanendovi impregnata col suo termine bonsanti, 4-307: avrebbe saggiato
fin ad ora mancato all'impegno presomi col pubblico. foscolo, v-150: ogniqualle
rotto con barbèra ogni segneri, iv-539: col tempo cresce l'ira, cresce l'imimpegno
servire presso mio padre, l'avrei fatto col possidopo soli cinquantanni ch'ella rivive,
si sforzi; perché siamo in impegno col pubblico e coll'editore. -essere
fatto un impegno di indagare segretamente, col mezzo de'bidelli, chi sono i
che ti sei presa di abboccarti qui col signor nastagio perché m'accordasse la sua
che s'impegolavano le mani e la faccia col lucido, con cui cercavano di rendere
-denom. da pegola (v.) col pref. in- (assimilato in im-
immoti al tavolo d'un baraccone, col fez sugli occhi impegolati di sonno.
denom. da pelago (v.) col pref. in- (assimilato in im-
grosso, / con le zampe e col grifo tutta quanta / v'impela e
denom. da pelo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pellegrino (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pelliccia (v.) col pref. in- (assimilato in im-
di pelliccia (v.) e col pref. in- (assimilato in im-)
annunzio, iii-2-1015: rimane fìssa, col suo pensiero attivo dietro la sua fronte impenetrabile
le nubi / ch'ella tesse sempre col sole e con la luna.
denom. da pennacchio (v.) col pref. in- (assimilato in im-
portar gente sulle cime e vederle così col tempo impennacchiate di ville e d'alberghi
. f. frugoni, 5-414: impennava col suo vigor indefesso le pietre più grevi
denom. da penna (v.) col pref. in- (assimilato in im-
cabrata. = denom. da penna col pref. in- (assimilato in im-)
savoia, e la sua stretta intelligenza col maresciallo dell'esdiguieres. carducci, ii-12-136:
. da pensiero (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pentola (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pepe (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da peperone (v.) col pref. in- (assimilato in im-
, imperanti in nome di spaventose religioni col mezzo d'immanissime pene, erano stati
vien qui considerato;... col nome d'imperante si abbraccia qualunque autorità
: macrino... imperò quattordeci mesi col suo figliuolo diadumeno. g. gozzi
arma di ciascuno omo tanto impera / col cor che spera: -in ciò non v'
comandi, queste ordinanze pretorie si disegnavano col nome di decreti o interdetti. col
col nome di decreti o interdetti. col 'decreto 'si comandava di fare o
e traduceva il russo zar, riconnettendosi col titolo usato dai bizantini, di cui
soldato vile, / vigilare per lui, col suo fucile, / l'imperatore della
baruffaldi, iii-11: poi bel bello / col voltarsi del pennello / a cader venne
, 1-277: il papa non fu col diritto, bensì con la forza; anzi
al pallido sole meridiano, lèvasi, col bel tempo, sulle coste tirrene, la
che mescolando le imperfette si fugge, col far quasi un paragone, donde più le
in quanto il suo valore legale non coincide col suo valore intrinseco (ed è,
sia in assoluto, sia in relazione col proprio genere); condizione di ciò che
denom. da pergamena (v.) col pref. in- (assimilato in im-
= deriv. da pergamena], col pref. in- (assimilato in im-
. da pergola (v.). col pref. in- (assimilato in im-
della carrozza. foscolo, xviii-372: col mezzo inoltre del signor paolo papete di
di non so quale sua malattia finì col lasciarci imperialmente la pelle. d'annunzio
l'essere imperioso; atteggiapigliare la romagna col promettere di far lui impericular mento o tono
denom. da periglio (v.) col pref. in- (assimilato in
sbarbaro: 4-84: schizzò in aria col braccio un addio ch'era un imperioso
, 7-381: aveva lottato più volte col proprio scetticismo imperioso e sempre invano.
ricca, imperiosetta. ragazzo imperiosetto più col signor maestro che coi servitori.
roberto, 8-260: sotto la borsa col ghiaccio la fronte s'imperla di sudore.
denom. da perla (v.) col pref. in- (assimilato in im-
imperlata, che queste cose si debbano comperare col prezzo della quiete e della fama?
. di perla (v.). col pref. in- (assimilato in im-
dalla locuz. [aversene] per male col pref. in (assimilato in itti-
culturale sono diventate processioni di lunghi impermeabili col cappuccio che ricordano gli incappucciati delle confraternite
[i] o (v.) col pref. in- (assimilato in
moribondo, coll'imperio della voce e col tasto delle mani, subitamente lo risanò
nuovo re vedrai a lo scacchiera / col buon guerrer -che tant'ha vasal- laggio
dovila, 8: l'imperio romano sostenne col terrore dell'armi la maestà della sua
mondo coll'imperio, in tutt'i luoghi col finir dell'imperio languì. foscolo,
. de luca, 1-1-116: la giurisdizione col mero e misto imperio ne'vassalli non
, ii-231: [lo scolaro] dette col capo e colla cavalca, vii-104:
meno. = denom. da perpetuo col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da persiano (v.) col pref. in- (assimilato in im-
, 5-248: con la voce neutra, col tono vagamente impersonale che adopera sempre,
denom. da persona (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da persona (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da persona (v.) col pref. in- (assimilato in
e miserabili, tanto che si finì col tacerne. = comp. da in-
4: ben è vero che questa guerra col re fu alquanto tempo innanzi che quelli
arte della guerra. buzzali, 6-34: col suo passo imperterrito avanzò nell'andito buio
denom. da pertica (v.) col pref. in- (assimilato in im-
: là si va a render ragione col ferro e col sangue d'una parola incauta
va a render ragione col ferro e col sangue d'una parola incauta, d'
traditora..., da l'altro col fastidio e con gli imperversamenti de la
l'aizava a disubbidire e imperversar col marito. f. f. frugoni,
, se li guarissero in extremis col volto nascosto, perché potrebb'essere il feroce
: a mezza state... / col sol che sopra imperversasse e intorno /
soccorrere brescia, ché il piccinino imperversava col suo naviglio da peschiera. -figur
. da perverso (v.); col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pesce (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pessimo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
e 'l foco e l'aria / col fiato impesterebbe atro e corrotto. targioni pozzetti
denom. da peste (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
2-552: presi gli stracci impestati prima col grifo e poi co'denti squassandoseli su
. (impèstio). tose. chiudere col chiavistello. - anche assol.
, di pèschio (v.), col pref. in- (assimilato in im-
. da peste (v.), col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da petecchia (v.) col pref. in- (assimilato in
dupla del tiro perpendicolare all'insù fatto col medesimo impeto. guglie) mini,
2-29: spesse volte avviene che i fiumi col loro impeto scavano e scalzano le ripe
, e non alla propria virtù, varieranno col variare di quella. vasari, i-545
timo giova] contra la ventosità, col mele e con l'aceto...
l'aceto... postovi su col vino leva via gli enfiati e gli impeti
col calice i paesani. fracchia, 376:
[francesco] petrarca (1304-1374) col pref. in- (assimilato in im-)
forza al cielo / asciugandosi gli occhi col bel velo. boccaccio, dee.
petra, forma ant. di pietra, col pref. in (assimilato
deriv. da petto (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da petrolio (v.) col pref. in- (assimilato in im-
porti la testa a segno giusta, col muso sotto, e la fronte innanzi.
denom. da petto (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da pettegolo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
. da pettoruto (v.). col pref. in- (assimilato in im-
. da pevera (v.), col pref. in- (assimilato in im-
erìgeron, e della famiglia delle corimbifere col fusto dritto e le foglie lineari,
denom. da piacevole (v.) col pref. in- (assimilato in im-
543: l'angelo... col foco d'amor impiagò san francesco.
, che d'ogn'intomo, / impiagando col ferro il nobil tronco, / soglion
denom. da piaga (v.) col pref. in- (assimilato in im-
nell'impiagato, corrompe tutto il rimanente col suo veleno. a visi del giapone,
denom. da piallaccio (v.) col pref. in- (assimilato in im-
da piano sm. (v.) col pref. in- (assimilato in
. da piancito (v.), col pref. in- (assimilato in im-
, nel significato di 'sottile laterizio 'col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da pianta (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pianta (v.) col pref. in- (assimilato in im-
/ dal pungente giaciglio mi sono fuso / col volo della tarma che la mia suola
, e si ritraevano ridendo e urlando col sopraggiungere della nuova; per non bagnarsi le
alto; e allora angio- lillo, col coraggio e la sveltezza solita, fa un'
70 ettari. perché si possano estinguere col reddito le spese d'impianto (fabbricati
operai fu nostra e la immedesimammo col moto nazionale italiano. nievo, 723:
allo incontro e veggendolo sì difforme e col viso tutto empiastracciato, pensò lui essere
ed abbellirne l'ingiustizia con dipi- gnerla col volto dell'ipocrisia. -rifl.
, con tirate stiracchiate fin a respirar col rantaco e ad impiastrarsi con lo sputo
contadini, che abitano pagliareschi tuguri impiastrati col loto. e. cecchi, 3-104:
più grande, già vestita da donna, col viso impiastrato di rossetto. 3
sacchetti, 147-96: egli si partì col culo nello intriso [di uova]
reduce? eccotelo in prima riga, col panciotto tutto impiastrato di medaglie.
miniature, quelle dorature, quelle figurine col mostaccio e coi panni impiastrati di vari colori
i-103: s'accresceva il maligno male col tenersi da pisone affatturato: trovandosi sotto
coperti d'una maglia color zafferano, col viso e le braccia impiastricciati di giallo sporco
il medesimo tugurio, divisi dai padroni col mezzo d'un'intrecciatura di bacchette impiastricciate
donne m'assicura [la scala] col suo peso affinché io non trabocchi nello
come pilastri, / mangiando fave senza pan col guscio / e ne facevan dispietato isguscio
e ne facevan dispietato isguscio, / col mento, petto e ugne pien d'
i mali, ne faccio fede io col non aver mai sentite le passioni de la
735: il boia fece sovente maggior danno col parlar poi, che non avea recato
berni, 22-35 (ii-199): or col mio esempio vadasi a impiccare / vecchio
denom. da picca 1 palo aguzzo 'col pref. in- (assi
[colombo] impiccato per un piè insieme col laccio. berni, 117: sopra
aretino, 1-150: l'esser chiappato col furto sotto è una mezza impiccatura.
marni vogliano... nuovamente impicciarmi col noto affare. -ant. confondere
denom. da piccino (v.) col pref. in- (assimilato in im-
, variante di piccolo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
questo caso non tanto il piccolo ingrandisce col paragone, quanto il grande impicciolisce essendo
, variante di pìccolo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da piccolo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
carducci, iii-5-297: dopo dante, col quale venne alla suprema altezza, la
denom. da piccolo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pidocchio (v.) col. pref. in- (assimilato in
denom. da pidocchio (v.) col pref. in- (assimilato in im-
... aspettava, impiedi, col cappello tra le mani esangui. -all'
centinaia di migliaia di pezze d'otto col profitto del dieci per cento, poco si
e 'l marchese di san lambert per negoziar col reai consiglio. goldoni, iii-519:
d'un faggio or d'un rovero / col rozzo suo mal impiegato stile. a
. = deriv. da impiegato, col sufi, collettivo e spreg. -urne
in manifatture, non dee quella chiamarsi col nome di perdita, ma d'impiego
denom. da pieno (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da pietoso (v.) col pref. in- (assimilato in im-
, 45: forse impietosita, / col suo presto ritorno / darà tregua al mio
denom. da pietra (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
testacei, che da succhi lapidifìci impietrati col tempo e da un glutine terroso
. busone da gubbio, 1-166: col cuore impetrato e trafitto di dolore,
denom. da pietra (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
polpa e mummie senza balsimo: impetrivano col disuso e imputridivano per lo rifiuto.
ragionamento e dal raziocinio, pizzicava, col pungente becco lucente delle pinzette, i tendini
comp. da pigliare (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pigmeo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pignatta (v.) col pref. in- (assimilato in
denom. da pign [u] olo col pref. in- (assimilato in im-
deriv. da pignone1 (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pigro (v.) col pref. in- (assimilato in im-
. a. cattaneo, ii-264: col corpo impassibile,... non soggetto
denom. da pigro (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pila (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da pillacchera (v.) col pref. in- (assimilato in im-
prima o poco dopo questa lettera, col resto della spedizione. = come part
* impillolare (denom. da pillola col pref. in-con valore illativo) non documentato
: laocon ci aveva impinti di squarciare col ferro li luoghi aguattati de'greci. alberti
x-1-131: il nilo... impinguò col suo fango i campi del povero e
ed impiissima stoltizia contrastano al suo nome col cuore perverso. landino, 222:
denom. da piolo (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
g. stampa, 45: ferisci lui col tuo strai impiombato, / o con
.. diventai maestro: impiombate, col sughero dentro, a spicchi.
. da pippio (v.). col pref. in- (assimilato in im-
denom. da piuma (v.) col pref. in- (assimilato nella
denom. da pirone (v.) col pref. in- (assimilato spagn. emplumar
, alterazione di parrucca (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pisano (da pisa) col pref. in- (assimilato in im-
e tinti, perché si pensano che col farsi così brutti... hanno da
, tenue. onofri, 22: col tuo fresco fiato che sa di viole /
denom. da piviale (v.) col pref. in- (assimilato in im-
.. ritorceva nel proprio corpo, col quale solo dichiarossi implacabile. cesarotti,
asperso, / l'impla- cabil placò col flebil verso. -ostinato, caparbio
denom. da placido (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da plebeo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
bembo, 5-135: implicar le galee col ponte meno che ogni altra cosa essere
: questo officio è corrispondente e implicato col proprio? tasso, 11-ii-327: co 'l
proposizione in un'altra si può indicare col segno). 5. petrogr.
implora aiuto. firenzuola, 404: col mostrare di voler implorare la sua clemenza
: due ore era durata la discussione col curato: due ore di parole rabbiose
denom. da podestà (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da poeta (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da poetico (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da poggio (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da polo (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da polenta (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da polizza (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da polline (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pollone (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da polmone (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da polmone (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da polpa (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da polvere (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da polvere (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pomo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da polpetta (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da poltiglia (v.) col pref. in- (assimilato in im-
lomb. poli, polta 1 pappina 'col pref. in (assimilato in im-
denom. da poltrona (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da poltrone (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da poltrona (v.) col pref. in- (assimilato in im-
e trita / l'umana vita / col dente / rodente / d'ogni suo acuto
denom. da pomata (v.) col pref. in- (assimilato in im-
vedermi ritta dinanzi lì su 'l tavolino col dito teso la figuretta del signor mario
denom. da pomo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pomice (v.) col pref. in- (assimilato in im-
alberti, 359: la moglie mia col nome d'idio tutta impomiciata, troppa
denom. da pompa (v.) col pref. in- (assimilato in im-
... sa conquistarsi le simpatie col sorriso,... dopo aver fatto
denom. da pomodoro (v.) col pref. in- (assimilato pass
impone un nome (in partic.: col battesimo). dante, vita
travagliano e in istranie guise perturbano, col nome di 'pathe ', cioè
denom. da poppa (v.) col pref. in- (assimilato in im-
dal lat. pópùlus 4 pioppo ', col pref. in- (assimilato in im-
denom. da poro (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da porca (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da porcino (v.) col pref. in- (assimilato in im-
occhi rinverdì la terra, / e col tuo sangue imporporò la rosa. marino,
.. a imporporarsi. -manifestare col rossore del volto un sentimento, un'
denom. da porpora (v.) col pref. in- (assimilato in im-
vide in ginocchio a lei dinanzi, col viso imporporato, ma con la testa
) e del- l'it. porro col pref. in- (assimilato in im-)
noi pagassero, sì ne diebiano essar col lor consillio e farne quello che 'l consillio
ed è quasi stagnante, dovrà imporre col tempo molta belletta. -formare per via
) e l'ital. porro, col pref. in- (assimilato in im-)
denom. da portafoglio (v.) col pref. in- (assimilato in im-
infermità, fu da quei medici felicemente col bagno freddo di acqua marina guarito.
non picciola importanza, venne in disparer col viceré. r. borghini, 3-42
il poter lasciare una memoria che rinverdirà col tempo. moravia, 15-10: la cina
conservar bene uniti gli stati di fiandra col resto della monarchia di spagna. g
straniere, che l'irlanda poteva procurarsi col lavoro del popolo, montava allora a
d'un mezzo secolo può divenire regolare col demolire quel che è importunataménte fabbricato e
: ho tanta importunità usata e sollicitudine col s. re niccolò valori che ieri sgallinai
, 5-173: tali importunità si usano col bel sesso. -fastidio, molestia
fedeltà, l'importunità d'un amante superano col tempo ogni più ostinato rigore in petto
o indisponente o indebito; che, col suo comportamento, il suo atteggiamento o
i-727: cerca / por freno in van col morder de le labbra / allo scrosciar
magistrato de'fiumi... abbi insieme col magistrato predetto de'capitani di parte,
nascita / per giocare a mio agio col tempo impossedibile, / la rete, dico
denom. da possesso (v.) col pref. in- (assimilato in im-
/... io dunque, col riguardo / degli esercizi impossessati e fermi
adducendo che... non sapeva dormire col rumore del tram, e altre scuse
singoli soggetti, oppure che essa cresca col crescere del reddito o del valore imponibile
= deriv. da imposta1, col suff. collettivo e spreg. -ame.
egli mai a fine i suoi crocifissi col solo ferro, ma dopo aver digrossato
'borsa piena di denari ', col pref. in- (assimilato in im-)
denom. di postema (v.) col pref. in- (assimilato in
denom. da posto (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da posta (v.) col pref. in- (assimilato in im-
. = deriv. da imposto col sufi, collettivo -ime (cfr. se
purg., 10-52: i'mi mossi col viso, e vedea / di retro
al teatro? giannone, 1-iii-7: col suo gran cervello pronto e vivace imposturava
intorno, con due figliuoli garzonetti, col fratello quasi impotente, ella voleva tuttavia abbandonar
scandescenze, su le prime si scredita col dichiararsi per uomo impotente governato dall'impeto
in persona, per potervi di ciò avvisare col presente biglietto. romagnosi, 17-268:
un gravissimo danno al re stesso, col vedersi privato di tanti sudditi, e
denom. da povero (v.) col pref. in- (assimilato in
possedersi da noi il passo della riviera col ponte deltarche..., per tenere
denom. da pozzanghera (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pozza (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da prato (v.) col pref. in- (assimilato iq im-
denom. da pratica (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pratica (v.) col pref. in- (assimilato in im-
ardore, con la procace lingua e col cor indisposito ho imprecato a la mia
denom. da pregio (v.) col pref. in- (assimilato in im-
] soltanto da femmine che si impregnano col vento. firenzuola, 956: a donne
pronom. campanella, 4-202: col sole s'impregna di luce sempre il
iterato. algarotti, 1-iii-15: hanno col loro esempio a consigliare 1 giovani francesi
/ il canto mio che sgorga / col riso delle chiariti decenti. =
un progetto più o meno premeditato e col proposito e la speranza di portarlo felicemente
, 17-104: gli otto che dianzi avean col mondo impresa, / e non potuto
facilmente accomodarle, che sono il falcone col diamante in mano col motto 'semper';
sono il falcone col diamante in mano col motto 'semper'; una testudine con la vela
dove da una parte fusse questa impresa col suo motto, e dall'altro intorno
una zucca da tenervi il sale, col motto: 'meliora latent '. bellori
: ha la figura d'un leone dormente col motto 'est est: non non'
denom. da presa2 (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da prescia (v.) col pref. in- (assimilato in im-
di chiuder gli occhi, riparandoseli anche col cavo della destra, aveva non poco
e si allungano. gianni, xviii-3-1074: col manto di bontà paterna si sono operate
sentito il contagio..., col nutrirsi bene ànno avuto forza di resistere
di lettere e di fregi fatta a caldo col punzone sulla pelle del disco di un
gli impressionisti e gli improvvisatori io sto col molto savio e molto ponderante quintino sella
: cosi ragionava massimo, esprimendo e col pensiero e con le pupille impresse nel lido
a letteroni, / versi da celebrar col suon di piva, / rime da cornamuse
l'invincibile mia repugnanza ad affrontarmi impresso col pubblico. 7. rappresentato,
rimasto impresso perché fin da ragazzo andava col capo rincalcato nella spalla da una parte
.. percuotere insieme con lui col detto piccone ed lizzandolo con infiammato volto
nella pubblica calamità, e la insultavano col loro lusso. le imprestanze da essi fatte
un abito di non pensare se non col pensiero d'altri, e di non
denom. da prete (v.) col pref. in- (assimilato in im-
al pubblico] impretendenti, e sol col guardo / ne possedean l'aspetto.
cioè ingaglioffirti, perché chi reditarebbe, col tempo, le nostre cose?
denom. da prete (v.) col pref. in- (assimilato con im-
a lui le distanze, di separarlo col preveduto dall'imprevedibile. bocchelli, 2-xix-10
. i. frugoni, i-15-147: scherzo col mio padron, con lui ragiono,
denom. da prigione (v.) col pref. in- (assimilato in im-
priapo * dio romano della fecondità * col pref. in- (assimilato in im-)
grandi naturali scene / l'arte meschina col compasso imita; / ove natura imprigionata
'imprimatur quell'atto col quale i censori della stampa, e
4-18: le sole epistole imprimesse augusto col detto anello. targioni tozzetti, 9-256:
derebbe conto di avere dato causa col mio denaro a degradare la creatura
troppo s'imprimono, è forza che col corpo alla terra si pieghino. loria,
sp., 19 (324): col solo contegno, con una certa sicurezza
la mente, la qual poi, stancandosi col discorso longo, non può aprir adito
denom. da principe (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da principessa (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da procella (v.) col pref. in- (assimilato acciocché
raggiungere la lunghezza del letto (col pref. in-, assimilato in im-,
denom. da professore (v.) col pref. in- (assimilato in im-
.. non trascurerà, ce lo impromette col titolo, d'istruire il popolo sulle
la conferenza era intitolata: 'segnalamenti dactiloscopici col rilievo delle impronte digitali '. govoni
cristianamente, attendendo ad scolpire in te col mazzuolo delle buone e virtuose opere la
essa. -in partic.: punzone col quale si coniano monete, medaglie,
bazza quel giorno per amleto giù nel cortile col suo socio, il figlio del portinaio
. = deriv. da improntato2, col sufi, spreg. -iccio. improntato1
denom. da pronto (v.) col pref. in- (assimilato in im-
... usar altra carta che improntata col sigillo regio. carducci, ii-10-31:
a schiera, /... / col molesto gracchiar cacciando il sonno, /
di ritegno. ruspoli, 195: col lor cazzo impronto e risoluto. pedemonte,
amicis, xii-246: salgono dei giovanotti col viso acceso di tut- t'altra fiamma
, 6-632: colle quali astuzie e col far dell'impronto avevano dai signori vivanda
di monete. beccaria, i-9: col pubblico impronto si autenticò in faccia a
, stampo. -in partic.: punzone col quale si coniano monete o medaglie.
impronunziàbile. s. maffei, 5-1-14: col nome mori e dal merito delle donne di
se stesso di cercare occasione di romperla col padre, per poter poi, con alcuno
: si gettò l'improprietà nelle favole col volersi spingere all'infinito, e ingrandendo
brusoni, 4-i-85: che l'odio acquistato col suo governo di pace gli rendesse avverse
priuli, li-1-426: si dolse acremente col nunzio di questa tardità, come impropria
un vecchietto impresciut tito, col viso pieno di tante grinze che pareva formato
denom. da prosciutto (v.) col pref. in- (assimilato a loro e
denom. da provinciale (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da provinciale (v.) col pref. in- (assimilato in im-
'l disegno nostro. siri, viii- col pref. in- (assimilato in im-)
innocenti ed esaltavano i rei. improvedutamente col mio morso di dì offendere agli manzoni,
ii: un'improvvida riforma elettorale, col metodo della cosiddetta « proporzionale » tolse
dell'improvvisazione. dessi, 9-151: col permesso del prefetto, fu organizzato un
leopardi, 16-81: poscia improvviso / col suon dell'armi e con la rauca
e con la rauca voce / e col funereo ceffo il core agghiaccia / al
lviii-44: soa maestà andò eri insieme col principe doria a visitar la principessa sua
ordinato il cantare e i debiti movimenti col suono. baiardi, 57: disse poi
denom. da prua (v.) col pref. in- (assimilato in im-
la fortuna, / ch'ella promette col viso giocondo / lasciar salir la rota,
denom. da pruno (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da prussiano (v.) col pref. in- (assimilato in
denom. da puerile (v.) col pref. in- (assimilato in im-
dal lat. puér -iris 1 fanciullo 'col pref. in (assimilato in im-
denom. da pugnale (v.) col pref. in- (assimilato in
lamo da siena, i-37: attende col salmista diligentemente la moltitudine e magnitudine
denom. da pugno (v.) col pref. in- (assimilato in im
costui si mosse addosso a brandimarte / col scudo in braccio e la mazza impugnata
denom. da pulce (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pulcino (v.) col pref. in- (assimilato in im-
. cicognani, vi-171: egli, col suo buon senso, col suo equilibrio
: egli, col suo buon senso, col suo equilibrio, conteneva le mie intemperanze
canale veniva dolcemente, accennando sull'acqua col suo ferro ad ogni impulso del remo.
potendo raffrenare gl'interni impulsi, disse col più vivo del cuore: o fussi io
passaggio impulsore, fu da ciro insieme col fìgliuol cambise rimandato fuori d'ogni pericolo
miei nimici modo di travagliarmi impune, col mascherar se stessi di simulata religione,
[grano], anzi il men perfetto col più perfetto. casti, vi-236:
stomaco: né impunemente poi si apre col ferro una via fino a un viscere
. da pungiglio (v.) col pref. in- (assimilato in im-)
pazzi, ii-334: tu sei unito col verbo che disse: nessun male impunito e
con la particella pronom.). urtare col piede in un ostacolo, inciamparvi,
in un cristallo di orologio, l'impuntai col microscopio. 12. mettere
denom. da punta (v.) col pref. in- (assimilato in im-
a non tirare il carro, percuotendoli col pungolo, per ispingerli avanti. d'
.., e i salti di fuga col piè manco e di rifuga coll'altro
denom. da puntiglio (v.) col pref. in- (assimilato in im-
, impuntigliata di chiamare il suo bimbo col nome di quell'eroe di cui sta leggendo
denom. da punto (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da punta (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da punzone (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pupa (v.) col pref. in- (assimilato in im-
a cristo, hanno consecrati i loro corpi col tocco della sua purissima carne in
, / e quella indecentissima licenza / col manto ricoprir dell'impostura / vo- leano
, contaminato; escluso da ogni contatto col sacro. -animali impuri: quelli di
impura, impura, non contaminare / col tuo male la morte / tu cui
di più mescolandosi i sali della bile col liquor pancreatico, si fa una violenta fermentazione
partecipate dal paese, che le battezzò col nome di consorterie. pascoli, 332:
denom. da pusillanime (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da pustola (v.) col pref. in- (assimilato in im-
si gratta altrettanto più cresce, propagandosi col prurito ed impustolendo coll'abitudine. =
denom. da pustola (v.) col pref. in- (assimilato in im-
comportato i comandamenti vostri senza corrispondere loro col mio obbedire. -ant. rinfacciare
denom. da putido (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da putrido (v.) col pref. in- (assimilato in im-
euta, macchiata di molti colori, col solo tocco imputridisce i membri...
denom. da putrido (v.) col pref. in- (assimilato in im-
di vienna, sta ora forse tramando insieme col figliuolo, ch'è migliore di lui
denom. da puttana (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da puzza (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da puzzolente (v.) col pref. in- (assimilato in im-
denom. da puzzo (v.) col pref. in- (assimilato in im-
pur è bella, e specialmente quando col nome incatenata diviene verbo non senza grande
avvolge della sua vendetta / gl'innocenti col reo. -su, sopra.
marcone. davila, 214: s'era col terzo esercito incamminato a dirittura ne'luoghi
lungo. l. adimari, 1-54: col solo benedirla, in istante la risanò
due piedi ancora. scendono degli alberi col capo innanzi.
meglio di diacci in forma di frutte e col sapor delle medesime frutte. fagiuoli,
che lei non è venuta al mondo col cappuccio in capo, e che il
7-i-174: le ramificazioni de'nervi, che col legano la pelle co'muscoli
v-2-506: mi contentai di sprofondarmi unicamente col cuore nell'inabbordabile, per quel giorno,
i bruti medesimi, inabili a sollevarsi col discorso ad oggetti sconosciuti per esperienza,
del movente da ogni simiglianza e proporzione col mobile l'abilita a muovere, e
dallo sperare l'infelicissima, s'inabissava col pensiero dentro di quel baratro vivo.
denom. da abisso (v.) col pref. in-con valore illativo.
doveva stare fuori di casa in aguato col magagna oltre la strada in certe casacce
popolo si è la difficoltà di familiarizzarsi col loro frasario. cattaneo, v-3-298:
. di acciaio (v.) col pref. in-con valore illativo. inaccòlto
? sarebbe follia il supporlo. inaccordabili col vivere libero e colla cultura?
denom. da acerbo (v.) col pref. in-con valore illativo (v
denom. da acerbo (v.) col pref. in-con valore illativo (v
denom. da aceto (v.) col pref. in-con valore illativo (v
denom. da acido (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
. stuparich, 9-52: ritorna in patria col cuore inacidito, ma con la fede
. e livornese, denom. da acqua col pref. (m'inacherónto)
denom. da acheronte, fiume infernale, col pref. incori valore illativo.
denom. da acuto (v.) col pref. in-con valore illa
denom. da acuto (v.) col pref. in-con valore illativo. inadeguati e
dalla legge sul bonificamento dell'agro romano col diritto, da parte dello stato,
denom. da aere (v.) col pref. in-con valore illativo. inafferràbile
. cecchi, 5-345: nel lasciare, col d'annunzio, gli esempi storici nei
denom. da agnello (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da agro1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da agresto (v.) col pref. in-con valore illativo. inagrire
denom, da agro1 (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da aguglia1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da alabastro (v.) col pref. in-con valore illativo.
pisana con tali mescugli non inalbò. col solo sale di tartaro la termale inalba
. 9. levarsi in aria col corpo reggendosi sulle sole zampe posteriori;
albero (ant. albaro, alboro) col pref. in-con valore illativo (
. cassola, 27: nel gir col volto inalberato e fero / [l'angue
tumulto il branco: / falbe giumente col puledro accanto, / stalloni in corsa
denom. da albero (v.) col pref. in-con valore illativo (
denom. da alcova (v.) col pref. in-con valore illativo.
l'inale è l'altro: col sonno divide / l'alma dal cuor succiando
denom. da alido (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da alma1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da alpe (v.) col pref. in-con valore illativo.
. = denom. da altro col pref. in-con valore illativo.
deriv. da altura (v.) col pref. in-con valore illativo.
come in ultimo suo termine, andasse col suo ordinario corso a scaricarsi il reno,
denom. da alveo (v.) col pref. in-con valore illativo. inalveato
quel medesimo fiume. perelli, i-6-263: col progresso del tempo si condurranno [le
denom. da amo (v.) col pref. in-con valore illativo per incrocio
preso e desidera di prendere l'altro col suo 'amo ', siccome il pescatore
sodetini, ii-84: tagliando altre cose col coltello che abbi tagliata la coloquintida,
denom. da amaro (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da americano (v.) col pref. in- con valore illativo.
denom. da amico (v.) col pref. in-con valore illativo;
denom. da amido (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da amistà (v.) col pref. in-con valore illativo.
una femmina, tutto che vezzosa e delineata col compasso della simetria più giusta ed inammendevole
denom. da anello (v.) col pref. in-con valore illativo.
che 'l profumato, inanellato, / col ferro attorcigliato zazzerino / gli scompigli una
da angiolo, angelo (v.) col pref. in-con valore illativo.
biondi, 1-184: armato tutto, col volto animoso ed allegro, innanimava i suoi
questa simiglianza gli antichi chiamarono l'amore col nome del fuoco. 3.
inanimato dal premio, e tornò volando col padre e una fanciulla. monti
e '1 vostro cenno / seguir col fatto, e fur subito in piazza:
denom. da animo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da antenna (v.) col pref. in-con valore illativo.
, sontuosa, con la voce roca, col viso avido di pietà religiosa e inappetente
. = denom. da antropofago col pref. in-con valore illativo.
ben vestito che... sembra dirmi col suo aspetto inappuntabile: « bada!
da arbore, variante di 'albero 'col pref. che si riferiva all'acconciatura
e snella, / con la mano e col piè percuoter l'onda. c
denom. da arco (v.) col pref. in-con valore illativo.
salii le scale a testa ritta e col braccio inarcato sul fianco. pratolini, 9-851
: fu visto un drappello di sbirri col moschetto inarcato. 3. figur
denom. da arcione (v.) col pref. in-con valore illativo.
giacere riverta,... quale col ventre in su inarcocchiato, tenendo il capo
idem, 1-850: questi stanno inarcocchiati col capo e coi piedi parimente in giù
. = denom. da arena1 col pref. in-con valore illativo.
indori. marino, vii-402: la luna col suo baleno innargenta le nubi. n
denom. da argento (v.) col pref. in-con valore illativo.
argoglio, variante ant. di orgoglio, col pref. in-con valore illativo.
denom. da aria (v.) col pref. in-con valore illativo.
, l'opinione... d'aveme col possesso l'uso, basta a inaridirgli
: appresso la fede segue la carità col manto rosso del suo fuoco e tonaca
mano diritta, la quale avea levata col coltello per fedirlo, se gl'inaridette e
denom. da arido (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da arpese (v.) col pref. in-con valore illativo. inarpicare
nostro e la mia mente imbruna, / col cielo, e co le stelle,
denom. da arra (v.) col pref. in-con valore illativo. inarrato
. da arsura (v.), col pref. in-con valore illativo.
punto. = denom. da artiglio col pref. in-con valore illativo. inartigliato
denom. da artiglio (v.) col pref. in-con valore peri,
muoiono! guarini, 244: come, col lam difficilmente difendibile e ricordabile
obbligato... di accordar l'inaspettato col debba incretinire e inasinire. verisimile,
denom. da asino (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da aspro (v.) col pref. in-con valore illativo (v
brama che non dorme / col baleno degli occhi e del sor
denom. da aspro (v.) col pref. in-con valore illativo (v
denom. da assenzio (v.) col pref. in-con valore illativo.
una copia fotografica del veicolo, col ritratto del reo inas solvibile
denom. da asta (v.) col pref. in-con valore illativo. inastato
altri sollevano croci minori, croci inastate col vessillo trifido. g. bassani
dominava, mentre essi lo dovevano dominare col freno della temperanza, siano pure inattivi
suoi conati di attuare l'inattuabile, e col conseguente accasciamento sotto il dispotismo. piovene
, con l'incessabile de i dirupi, col protervo delle nevi e con l'inaudito
e. cecchi, 2-148: aveva finito col prendere quel passo esagerato e falciante che
sulla politica inaugurata dal conte cavour, col mandare i soldati piemontesi in crimea.
fosse di farla a quelli che nascevano col diritto di potervi succedere. manni,
ecco genevra che la malatesta / casa col suo valor sì ingemma e inaura, /
. varano, 1-239: salia l'eroe col manto all'aure steso /..
. = deriv. da austria col pref. in-con valore illativo.
denom. da avaro (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da avido (v.) col pref. in-con valore illativo.
un'alma inavveduta, / che di fortuna col mutar si muta. a. verri
denom. da azzurro (v.) col pref. in-con valore illativo (v
. = denom. da azzurro, col pref. in-con valore illa
denom. da ca [c] ca col pref. in-con valore illativo. incaccabaldolare
denom. da caccabaldola (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cacchio2 (v.) col pref. in-con valore illativo (v
denom. da caccia (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cacio (v.) col pref. in-con valore illativo.
deriv. da cadavere (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cadavere (v.) col pref. in-con valore illativo.
cortine lo travidi giacente sul suo letto, col volto incadaverito. papini, 27-77:
scavano dalla sepoltura gli scandali già spenti col tempo, e incadaveriti. -risaputo
denom. da cagione (v.) col pref. in-con valore illativo.
di * malattia, malanno ', col pref. illativo in. incagliaménto1
denom. da caglio (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cagna (v.) col pref. in-con valore illativo (v
denom. da cagna (v.) col pref. in-con valore illativo (v
deriv. da calamitato (v.) col pref. in-con valore intensivo.
animo mio, / a chi m'incalappiò col suo splendore. b. fioretti,
alla seggiola, incalappiò alla gola, stringendosela col peso del corpo, e trassene quel
denom. da calappio (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
4-274: « merda io incaico, col piede, lo sapete! »..
inculcata, sf. dial. colpo dato col bastone o con le mani sul
l'acqua semina, raccoglie / poi col paniere; e cuoce fare in vano /
denom. da calcina (v.) col pref. in-con valore illativo.
vera camera da affittare,... col pavimento di assicelle sconnesse, e il
un effetto quasi uguale sul grano, col mezzo della incalcinatura e di altre sostanze.
settentr. corrispondente all'attuale scozia), col di cimentare imprese fertili di gloria.
1-103: curasi la febbre colla dieta e col nutrimento umettante, atto a frenare l'
denom. da calesse (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da caligine (v.) col pref. in-con valore illativo.
ovér concavità de le vene delli animali col lungo corso dell'omore che li nutrica
denom. da callo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da caligine (v.) col pref. in-con valore illativo.
eterni il fior divino, / e col suo strai me l'incalmò nel core.
denom. da calmo1 (v.) col pref. in-con valore illativo. incalmare2
... nascono e crescono insieme col corpo di lui, ove sono incalmati
denom. da calocchia (v.) col pref. incori valore illativo.
denom. da calore (v.) col sufi, in-con valore illativo (v
denom. da calore (v.) col pref. in-con valore illativo (v
denom. da calotta (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da calvo (v.) col pref. in-con valore illativo (v
. da calvo (v.), col pref. in-con valore illativo (v
d'un tratto egli si accelerò, col tronco inclinato in avanti, saltellando a piccoli
terribile nell'incaici are, stretto sempre col piè su l'orma lasciatagli dall'avversario.
era il tenore e primante lo incalzava col controcanto. 4. tenere occupato
colletta, 2-ii-21: lo incalzava tiberio col dire, che le facoltà di colui
convenne pensare dano da prestigio, si incalzano col diritto divino. all'arborazione. alfieri
: [la cavalleria nemica] lacerò molti col caluna bufera, ecc.);
denom. da calzetta (v.) col pref. in-con valore illativo.
incalzona con due sporte, / e col cappello fatto a maccheroni, / par proprio
denom. da calzone (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da camo1 (v.) col pref. in-con valore illativo. incamatito
denom. da carnato (v.) col pref. in-con valore illativo. incarnato
area umbra, denom. da camo1, col pref. in cori valore
. da cambra2, variante di camera, col pref. in-con valore illativo.
in cameramento dei loro beni col magnifico disegno di una cassa nazionale
denom. da camera (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da canterella (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da camicia (v.) col pref. in-con valore illativo.
a fine, deliberò di guastarle, col fare loro addosso una incamiciata. guerrazzi,
opera / poco più che incamiciato, / col guarnello inverdiciato, / petto aperto,
di più d'un braccio, col far prima a'piedi di questa un fonda
ciata l'incamiciatura d'un buonissimo muro col suo zoc colo di pietra
che per mio comandamento e volere e col incamminamento e insegnamento mio... l'
interessi imperiali. siri, iv-1-584: col cuore colmo di rammarico e di dolore apparivano
pien di vino in mano, stava col capo in giù e'piedi in alto
sentiero / della mia novella vita / col cuore gonfio. -assumere una certa
, xvi- 102: le mie faccende col governo pare che s'incamminino bene,
denom. da cammino (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
papi, 1-3-m: i suoi maneggi col direttorio erano assai bene incamminati. manzoni,
variante di càmola (v.), col pref. in-con valore illativo.
denom. da campagnolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da campana (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
deriv. da campione (v.) col pref. in-con valore illativo.
deriv. da carnuto (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da canaglia (v.) col pref. in-con valore illativo (v
denom. da canaglia (v.) col pref. in-con valore illativo (v
vallisneri, iii-287: urtando essi pure col capo nella suddetta bocca dell'intestino,
denom. da canale (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cancello (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da canchero (v.) col pref. in-con valore illativo (v
, con carrettieri, con sensali, col mare, e col campolo ch'è peggio
con sensali, col mare, e col campolo ch'è peggio. o dio
e che lasci incancherire le vostre piaghe col porvi su dello zucchero, dove bisognano
si guastava e incancheriva da se medesima col mezzo di parecchi suoi signori.
denom. da canchero (v.) col pref. in-con valore illativo (v
cimurro / ci bisogn'altro ch'ugnerlo col burro. giuglaris, 4-393: in quella
bocchelli, 9-83: intanto a massa col secolo xiv, rovinate le finanze,
denom. da cancrena (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da candela (v.) col pref. in-con valore illativo.
s'incandida, per influir in quello col vero la sincerezza. = denom
denom. da candido (v.) col pref. in-con valore illativo (v
denom. da candido (v.) col pref. in-con valore illativo (v
denom. da canestro (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cane (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da canna (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da cannella1 (v.), col pref. in-con valore illativo.
denom. da cannello (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cannella1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
deriv. da canniccio (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cannuccia (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da canovaccio (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da cànova (v.) col pref. in-con valore illativo.
.. faranno con incantagioni di dimonia e col sacramento che v'è dato in cibo
si chiama il « tristano », sorsero col preludio, conquistando la gente e immergendola
gli dei... consolano dushmanta col dichiararlo innocente in faccia a sacontala del ripudio
nella quale rapimento e incantamento si incontrano col dolore e che si discopre in ultimo,
uomini. morando, 28: incantava col canto, animava col riso, disanimava
, 28: incantava col canto, animava col riso, disanimava col guardo. leti
canto, animava col riso, disanimava col guardo. leti, 5-iv-779: incantò in
... il morso de'serpenti gueriscono col succiare il veleno con bocca, e
, non sono venuto perché, -rise, col suo sorriso di bob, a bocca
una volta. nomi, 5-48: molti col vin, che in dono aveano avuto
riposar bene ed aiutati di quando in quando col vino, che siccome ha forza d'
piena di figure e di numeri, col sacco della mala ventura, dalla quale
vuoto di sensi e di pensieri, / col dolore incantato come un dente.
imbriaco, incantato. allegri, 254: col malanno, diss'io, bestia incantata
. chi coll'incanto delle parole o col prestigio de'fatti sorprende l'attenzione altrui
: udite che transformazioni ammirabili ha fatto col soave incantesimo delle sue sacrosante parole.
denom. da cantina (v.) col pref. in-con valore illativo.
v-216: sogno allor la magica / circe col suo corteo / d'alci e di
/ volgi a tua lode, e col tuo stil c'insegna, / per via