italianizzata della voce napol. scioccàglie (col richiamo a * fiocco '), variante
il corno / de la capra del ciel col sol si tocca. idem, par
come si fa a stare nel sartiame col piede fermo sulla corda e la mano sicura
e sommatorio. agnesi, 1-2-432: col nome di quantità variabili si vogliono significare
sentire. paziente e sornione come il gatto col topo, ascoltava il topo sciorinare pianamente
milizia, iii-27: 'fluido'. nome col quale i francesi esprimono ciò che gli
: io credo che nel modo stesso col quale i corpi si mettono in corrispondenza
: i pensieri sembran fluire dalle tempie col sangue delle arterie incise. banti,
/ un chiarore subacqueo che deforma / col profilo dei colli anche il tuo viso
voce dotta, deriv. da fluoro, col sufi. chim. -ano che indica
voce dotta, deriv. da fluoro, col sufi. chim. -ato, che
fontane s'incrociano internamente e s'intasano col tempo o di fango o di melmetta
voce dotta, deriv. da fluoro, col sufi. chim. -ene che indica
voce dotta, deriv. da fluorene, col suff. chim. -one, proprio
deriv. da fluoresce [nte], col suff. chim. -ina che
, il feno meno cessa col cessare dell'eccitamento). panzini
deriv. da fluoresc \ enté], col suff. chim. -ina che indica
voce dotta, deriv. da fluoro, col suff. chim. -ico che indica
comp. da fluoro e idrogeno], col suff. -ico. fluorimetrìa,
voce dotta, deriv. da fluoro, col sufi, medico -osi che indica un'
voce dotta, deriv. da fluoro, col sufi. chim. -uro, caratteristico
tarocchi, a primiera, a gilè col brusciano bruscando una da quaranta almen per
veder fra gli ultimi, e chi vince col flusso animali dell'ordine degli idreformi annidati:
e tetidi e nereidi / fluttivaghecerulee, / col biforcuto piè. = comp
non è così lontano, che, col primo flutto che venga segondo, non vi
. dotti, iii-255: io, col flutto infedel cozzando a nuoto, / del
concilio; ed egli avesse occasione, col mostrar difficoltà insuperabile in ogni particolare,
un'altra galea, remigante in calma, col vento a seconda, tornano a monaco
e le virtudi, confortala; e di'col salmista: perché ti contristi, o
crucciato / istende i suoi marosi col gridare, / correndo con asciutte piante andato
'l gran vesuvio / nel lieto piano ove col mar congiungesi / il bel sebeto,
, / a lodi se n'andò col cor focace. d'annunzio, ii-759:
fuoco dalle faville della pietra focaia battuta col fucile. f. f. frugoni,
ma anche di combinar tutte queste parti col piano generale dello spettacolo indicato dalla decorazione.
al foco lare ', col suff. -ino che indica mestiere.
. da f [u] oco, col sufi, -ino di mestiere.
delle calcole saltellanti,... parlò col fochista di cose inconcludenti, e per
su quello / si chinava la madre col soffietto, / e uscivano faville. levi
rotto l'impeto gli cavò l'occhio, col quale pigliava la mira. galileo,
mattina l'aveva accompagnato nella sua gita col suo vecchio focone a tracolla.
quel focoso elemento,... imparentato col cielo e consanguineo del sole, come
e tarda all'occidente scenda, / e col suo variar focosa renda / la state
. fogazzaro, 4-215: forse, col carattere focoso e altiero che avevo allora
. = deriv. da fodera, col sufi, -ame, con valore collettivo
sasso, ridottele a scarpa e foderatele col medesimo sasso di cava. targioni pozzetti
son capace di vendicarmi dei dubbi suoi col fermarmi a cotignola almeno una giornata,
di sua vita, / quanto più pò col buon voler s'aita, / rotto
volano le giornate a fuggir preste / e col tempo fugace il viver manca. alfieri
a fedir in scura punta. / col vento tempestoso e quella stella, /
mie cara giornata m'è impedita / col mie signor c'alle menzogne attende,
giomello il manovale pone la calcina trasportata col vassoio o colla secchia, e il
ventiquattr'ore. manfredi, 3-2: qui col nome di giorno [s'intende]
notte, e in cui il sole col movimento comune a tutti i corpi celesti da
altra, ma è propriamente al mezzodì col passaggio del sole al meridiano che noi verifichiamo
. croce, i-2-250: il professore finisce col trattare la scienza... come
a consolar tanto martiro, / vien poi col sonno, come il giorno suole,
sonno, come il giorno suole, / col suon delle dolcissime parole, / movendo
/ c'hanno adombrate i farisei col velo / di loro impure e disoneste giose
o ver corre, con l'asti broccate col ferro di tre punte, ove non
giostrante molto afflitto, / che faceva col capo, billi, billi, / tutto
, poveretta; giostra colle gambe, e col fiato un po'grosso anche lei cerca
, e là vicine, / ove col sole il capricorno giostra. -letter
a giostrar la libertade. -giostrare col diavolo in agonia: morire disperato.
. = deriv. da giovane, col suff. collettivo e spreg. -aglio
brieve vita già picchiano la sanguinosa madre col tiepido corpo. segneri, ii-117:
io a lui, mi percosse la gola col giovane pugno. firenzuola, 295:
: non più giovanissima e grassottella, col capo di un biondo platino. calvino,
difficile ad accadere che altri lo confondesse col vecchio palma. 4. figur
, antonio studiò in renderla più lieta col motteggiar seco e giovaneggiare. salvini,
1-i-1-170: se con l'assidua coltivazione e col lungo studio non si feconda e s'
mie promesse. monti, x-3-272: col fior del sangue acheo / vide la
, / vogliate al poggio del valor col vostro / giovenetto penserò e studio alzarvi
schiera giovenile / può la fatica alleviar col canto. e. cecchi, 7-22:
di colori, che contrasta e s'intona col verde ancora fresco e giovanile dei prati
: mi giova... credere che col supposto del mio ritorno ella m'abbia
me ne giova. giovava / errar col fiume, accompagnar le sponde! pa =
grande augel di giove, / che, col favor di vostre ardite antenne, /
il suo nome e cognome, col prezzo offerto, al mezzadro uscente, ciò
fan vie più cruda e dispietata guerra / col collo e il petto insanguinato e molle
amo coll'ideale della prima gioventù e col senso della seconda e col sentimento della
prima gioventù e col senso della seconda e col sentimento della vita. -il
... egli gettò nel dare col suo giovial genio trattenimento agl'illustrissimi cardinali
che qua vien sia proprio quello / col qual giostrai? riccardi di lantosca,
appuntar la stanga e assestar la brachetta col gippone. documenti sul parentado medici-gonzaga,
torso drizza il collo di giraffa col pendaglio ciclopico. -passi di
è uno strumento musicale, che si suona col girare una ruota, e quel giramento
son disgustato, di mostrarlo più tosto col parlar chiaro e col chiaro scrivere e coi
mostrarlo più tosto col parlar chiaro e col chiaro scrivere e coi chiari fatti che
: sognando sempre un elevamini, / col capo fitto in quelle scorribandole / dava ogni
che vuol fare questa fortuna di me col vostro male? perché non si gira
segni abila e calpe / inghiotte / col pensier questo e quel mondo, /
: non si cangia la forma mia col girar de gli anni. tasso,
mole / de l'universo, e col girar del tempo / il girevol teatro a
ordine come cambiali e assegni, e col quale il soggetto (detto girante),
308: esce impetuosamente dal banco col soprabito indosso,... e
ii-54x: si lanciò dall'un lato col suo squadrone sopra la cavalleria..
sperso son gito pel tuo bosco / col core offeso da pestifer vermo.
ch'altro che duol m'apporte; / col suo piè freddo ogni mia festa è
duoi pali grossi e saldi da cadauna col peccato, / benigna mi redusse al primo
, s'intende d'uno che giri col cervello. parini, 333: chi
ci vorrà altro, / che andar col bastoncino / a caccia di fandonie in qua
sua misura e forato nel mezzo sottilmente col trapano, si copra con vescica e
-carrucola. pascoli, 453: sdipanava col girello, / zitto, il filo per
vo'condurvi il giorno stesso, / col girello anche sul dorso, / per
caduca mole / de l'universo, e col girar del tempo / il girevol teatro
ciel, vergine e madre, / col mio pianto mi purga, / sì ch'
. sbarbaro, 1-45: la ragazza col giro d'acini d'ambra al collo.
ciascuna delle spire che i serpenti fanno col loro corpo. caro, 5-124:
i tuoi pensieri adempì / pria che col suo fallace e mobil giro / fortuna o
tengan li uccelli, nel montare a giri col vento, l'alie molt'alte,
vien ogni ora, ogni punto / col peso del suo danno. accetto, iv-151
e il mio conforto / nel ritrovarmi col mio ricciardetto? manzoni, pr.
tempo). tasso, 13-i-647: col giro ornai de le stagioni eterno /
adibite al solito giro negli uffici pubblici col pretesto di vendere biglietti per un grande
altri d'un giro intero, finisce col trovarsi in compagnia degli ultimi.
un marinaio legato 23. locuz. -andare col cappello in giro: -esservi diffuso, divulgato
il soldo intiero delle nazioni, e col solo capitale del loro credito e della fede
verga, ii-176: andava in giro col piattello a raccogliere i soldi pei virtuosi
altro. vittorini, 3-43: fa col suo sguardo il giro completo delle nostre facce
..., poi faccio il giro col cappello e prendo i soldi. -venire
/... / per me consacra col più nobii vino. -nello spazio
apparì nelle gite ch'ei fece, col duca alessandro, verso l'imperadore a genova
, perché volevano veder precipitare il tirannello col suo bagascione. -eccolo! eccolo
, e l'anima dal petto / col suo ferro giù pone. -figur
. bernardino da siena, 829: voi col guaio da capo o giù giù a
: un ferroviere,... col berretto di traverso, la giubba sbottonata.
villani, 9-141: spogliato in giubba, col capestro in collo, e con uno
andrea da barberino, i-273: col giubberèllo indosso, si misse l'osbergo
/ mentre ch'io ero alle man col fratello. -in giubberèllo (con
monile / insieme con la spada e col mantello, / e ritomossi a casa in
leccate secondo l'ultimo chic della moda col giubbettino alla figaro. viani, 14-207:
per francia. fiore, l-10: col braccio al collo si diè on menare /
4-20: il meccanico... col suo giubbon di cuoio. -
era nel tuo corpo, ma era continuamente col dolce dell'anima tua. cieco
luce addormentata, si svegliò a dio, col quale felicemente giubila. leggenda aurea volgar
52 anni di onorevoli servigi fu giubilato col titolo di consigliere. nievo, 1-516:
mettersi da un canto cinquecento mila reali col reddito de'quali, giubilato ch'egli sia
signore glorioso, cantore delli cantori, col suo mellifluo cantare. s. bernardo
. -indulto di giubilazione: indulto pontificio col quale gli ecclesiastici titolari di una prebenda
cembalo e la fistula si scorgano / col zuffolo, col timpano e col pifero;
fistula si scorgano / col zuffolo, col timpano e col pifero; / e giubilo
/ col zuffolo, col timpano e col pifero; / e giubilo festevole a
a cornice di quel mesto quadro fe'bellamente col loro pallido verdeazzurro cingere e circondare
... che giucco! se seguito col noi, / parrà in sostanza che
, et il letto nel qual giacque col giuda. giusti, 2-186: questo
del giudaismo o sintesi del monoteismo giudaico col politeismo greco. campana, n:
giovio, i-344: non fidarsi se non col pegno in mano alla iudaica. diodati
bitume, detto anche bitume giudaico, col quale, in istato liquido ed oleoso
scampar l'ingordo insidioso artiglio, / e col prezzo crudel di tanto affanno / fuggitiva
firenze? che cosa hai convenuto col tuo giudeo padron di casa torinese?
spirito nel semplice intuito vede l'idea col giudizio in essa incluso senza saper di
. boccaccio, i-89: così, col naturai colore perduto, stettero per lungo
convenevole, che la femina debba orare col capo scoperto? ammaestramenti, 1:
. nievo, 1-289: avea finito col comandarle di non più incontrarsi con esso
una musica giudicata bella un tempo, col sopravvenire di migliori produzioni viene in dispregio.
proprio di atene, ed i giudici col fine mostra che fossero ateniesi, non
settembrini, 1-27: a diciotto anni, col capo in cembali, va e mettiti
crande lingue / con la spada e col fuoco. bocchelli, 1-i-75: chi
dell'armata... non procede col suddetto ordine, ma sommariamente e,
corte a roma a trattar la pace col papa. machiavelli, 1-iii-492: fussino
i quali tre cittadini... insieme col signor giudice delle vedove s'intendano essere
vinta con destrezza la vita del suo amato col signore, alla presenza di mosè giudice
4. chi pronuncia un giudizio col distinguere il vero dal falso o col
col distinguere il vero dal falso o col dichiarare la convenienza di un predicato a
, mi spaventa con le saette e col fuoco e con la morte. allegri,
in qua? è l'amica di farina col passeggio del gallo d'india. oh
pirandello, 5-306: il podere insieme col molino fu messo dai creditori sotto amministrazione
, essi [i conti] l'esercitavano col tenere di tanto in tanto i '
giorno, parlando a la presenza del marchese col medico di esso signore, disse alcune
giorni anco per avventura reggono i pianeti col medesimo ordine di giorni il moto dell'
giudici, onde virtù s'onora / col guiderdone, e 'l vizio ha pena e
de'morti:... de'vivi col giudicio particolare, quando morranno; de'
, quando morranno; de'morti, col giudizio universale, quando risorgeranno.
... non viene infatti determinata col dire che il riconoscimento teorico è riconoscimento
di conoscere e di volere; ma col distinguere un giudizio astratto da un giudizio
consideri l'oggetto nella sua immanente relazione col soggetto, e quindi col mondo,
immanente relazione col soggetto, e quindi col mondo, nella cui coscienza il soggetto
, se non allor quando lo si ha col giudizio soggettivo affermato. si ha dunque
nicastro era una bilancia in campo rosso col motto cabalistico: 'pensare e pesare': alle
verri, 1-i-193: si esibì di provare col giudizio di dio, passando attraverso del
sottana, gambacce con vene varicose e col « giudizio » ossia il sudiciume al
se disprezzai di sottoporre me allo giudicio col servo mio e l'ancilla mia, quando
bella / che tu speravi pur volger col tempo, / oggi l'ultimo dì fia
dipende dalla grandezza della sua immagine congiunta col giudizio che si forma della distanza di
, x-482: micaele arcangelo, disputando col demonio, e tenzonando del corpo di moisè
.. e non entrare nel giudicio col servo tuo; per che non sarà
, 1-146: non venire a giudicio col tuo servidore, percioché niun vivente sarà
[s. v.]: * col giudizio si fugge ogni precipizio', proverbio
una specie di pasticche che si fanno col decotto di giuggiole e si usano nelle
c'era il soffocamento? il respiro col rumor di sega? i colpi di tosse
dar di molti affanni, / che col labbro divoto e il cor zelante / trattava
174: intanto, discorse di moltissimo altro col vecchio, il quale uno trovando che
in altre città e divenne più nota col nome di 'paolo 'verso il
vivo, /... che, col suono e col cantar giulivo, /
... che, col suono e col cantar giulivo, / fuori dell'onda
i-214: fa bene frizionarsi le gambe col sapone duro e raccogliere l'acqua a
. pascoli, 1153: falbe giumente col puledro accanto. jovine, 5-470: si
che nessuno membro non istia i'linia diritta col membro che si giugne con seco.
raro / era più il ferro, col ferro a tentarsi. fasciculo di medicina in
ch'i'giunsi / l'aspetto mio col valore infinito. 4. mettere
tasso, 13-i-294: perché giungendo vai col tuo diletto / piaghe a le piaghe,
, e l'anima fuor pone / col suo proprio dal petto. 11
/ dove or ora approdammo, ei col suo incarco / giungea frattanto e disciogliea
beccaria, ii-127: gionto il recapito col grano al suo destino, se vi sarà
sì gran montagna o duro smalto / che col tempo non gionga al suo finire,
dovea che a se stesso, giunse col petrarca e col tasso a una perfezione
se stesso, giunse col petrarca e col tasso a una perfezione non sospettata.
: giunse fino ad invitarlo a cena, col pretesto che bisognava bere alla salute sua
, / che l'anima congiugne / col trino in unitade. michelangelo, i-51:
di lei, cui la nutrice / col proprio genitor giunse in un letto. pasqualigo
boccaccio, v-123: ionia, lieta col marito nella profonda notte avuti dilettevoli giungimenti
gente aspettare di essere a tu per tu col macellaro;... perché non
don giovanni con molta prudenza, e col consiglio d'una gionta di guerra,
coloro che erano iscritti nelle liste politiche col sindaco elettivo nei comuni maggiori, elettivo
e deputati da sua maestà, insieme col secretario xavignì; e si concluse una pace
1-30: fu eretto un tribunale di sangue col nome di « giunta di stato
di trattar coll'imperatore che, giontamente col re di spagna, si facessero da
16-109: è giunta la spada / col pasturale, e l'un con l'altro
la compiano, peccano mortalmente, e col peccato mortale fanno la giunta penitenza
fermi sull'angolo alla giuntura della strada col grumo vecchio. -ant. congiunzione astronomica
di là, ma son qui meco / col sangue suo e con le sue giunture
, 1-96: quella combatte per levarsi col diritto corpo: ma le giuntura delle
, di maniera nondimeno che si accordi col più vicino, come: io e tu
fibre terminali di un nervo si uniscono col muscolo a cui il nervo stesso si
il punto in cui il retto si unisce col sigma. 4. tecn. giunto
o telegrafiche (e, in relazione col servizio che vi si svolge, può
tommaso di silvestro, 182: scrizzando col tale gli ho toccato dentro nella manica
messer corso avea fatta lega e giura col detto uguccione della faggiuola suo suocero.
, imprecazione. batacchi, ii-31: col cappello alla scrocca e truce in vólto
fedeltà o di vassallaggio: atto solenne col quale un individuo (in nome proprio)
certe forme, con certe parole o col riferirsi a certi oggetti, è per sé
un'opinione, confermando le proprie parole col giuramento. -in senso generico: affermare
assumere ufficialmente una carica, impegnandosi, col giuramento prescritto, a esercitarla con la
o di una fazione politica, obbligandosi col rituale giuramento a osservarne le regole e
affermazione o nella promessa che si fa col giuramento la sorte di quanto si ha
fiero dei suoi peccati, s'identifica col facile marinaio, giuratóre e spergiuro.
chiudere queste ultime, se possibile, col proprio verdetto, anziché con il duello)
vicino tutto l'apparato di un processo col reo in gabbia su una panca di legno
: queste difficoltà però le avrei potute col tempo superare; ma ne restavano due
, a levante, stato bolognese, col crine dell'appennino secondo la direzione dei
risplende, spessissime fiate more il nome col corpo. abati, 180: la carrozza
dal giuro: dispensarlo dall'obbligo contratto col giuramento. giov. cavalcanti, 413
dedizione alla 'praxis ', per dominare col realismo i comodi giusnaturalismi.
., 1-37: l'aceto forte misto col sugo del giusquiamo, se si sparge
con altre biade di giusquiam asperga / col suco velenoso. d'alberti,
affatto, colla camicia sboccata sul petto, col giustacuore e i calzoni pendenti a sbrendoli
dottori, 201: io tolsi / col favor degli dei vittima impropria, / della
cose della toscana, noi facciate giammai col biasimo delle nostre. manzoni, 148:
rendere infallibilmente boni tutti gli uomini, col solo esser promulgata, potrebbe giustamente esser
se egli pende più da una banda, col qual ordine si giustano benissimo per quella
composizione. foscolo, xviii-252: col signore sassonia giustatevi, miei cari,
la qual gli conduce quasi al giusto col solo taglio. = deriv.
la maggiore facilità o legittimità esprimerebbesi anche col sup. 4 giustificabilissimo'. de sanctis
tra la vendetta e la sofferenza, col giustificar le mie azioni e manifestare al mondo
fede dei lettori, si trovò alle prese col loro senso critico, e quasi costretto
natura, li può sempre un autore giustificare col dire: è cesare, è cicerone
pulci, 8-21: ora ha sbandito rinaldo col conte, / per fargli sol,
il consigliere può deputare taluno dei suoi col leghi a sostituirlo. tozzi
anima non è pagamento dell'opere fatte col nostro, ma frutto della fede donataci
della creazione e da cui egli decadde col peccato originale. savonarola, 8-ii-101:
natura delle creature e delle loro relazioni col creatore. dante, inf.
mostri. varano, 16: né dio col preveder le geste altrui / cangia agli
nonché la giustizia sommaria dei nostri cadì col tanzimat di costantinopoli! -ministro
la voi mandar a casa? -sì, col braccio della giustizia. manzoni, pr
e 'l barone, / e 'l picciol col possente / securo stassi, ciascuno in
prigione con le mani dietro legate e col capestro ravolto al collo, accompagnato dal
nelle provincie,... acciocché col terrore di questi la quiete universale si man-
(55): se n'andò, col cuore in tempesta, ripetendo sempre quelle
xi-24: concluse, stralunando gli occhi, col dire che se non gli facevano giustizia
commendatore maggiore se ne ritornò in spagna col licenziato maldonato suo giustizierò maggiore. forteguerri
, per disdegnoso gusto, / credendo col morir fuggir disdegno, / ingiusto fece me
michelangelo, i-ii7: dal ciel discese e col mortai suo, poi / che visto
e di frase abbia minimamente che fare col più negletto recitativo, o con la meno
prete diceva, perché egli s'esprimeva col loro stesso linguaggio. landolfi, 3-108:
giusto / ove il capo si termina col busto. delfino, 1-257: or è
quelle [figure della tragedia], col piglio di chi sforzi talun repugnante a
punto, la cipolla, la rincalzai col pollice e l'indice, vi versai un
giusto! romagnosi, 10-7: quando col giusto non è associata l'aspettativa di
sociale... associa l'utile col giusto, e per tal guisa raggiunge lo
grazi'e esaudizione, / s'el col cor netto si move a pregare. dante
galanteria co'pettirossi / fa lor, col collo, come una corvetta. pea,
qualche papavero che la falce aveva reciso insieme col grano, e che era rimasto ad
è suono di due lettere, e col 'g 'e con la * 1
il * glagolitico 'è da taluni confuso col 'ciril- liano', e per questo
v'era restata dentro imprigionata e nascosta e col tempo sfumata, ovvero fra quelle
). glassa, sf. rivestimento col quale si ricopre, per lo più
[plinio], 458: le foglie col mele sanano e carboncelli. alcuni chiamano
mese o più non gli giovò trovarsi col marito. boiardo, 2-26-28: la
soderini, i-392: avendo riguardo che col lavorar loro attor- nogli non s'offendino
e sappia resistergli. -in unico nesso col verbo. orsilago, xxvi-3-82:
. dal gr. yxuxóg * dolce 'col sufi, -ano, che indica un
y ^ uxepó? * dolce ', col suff. chim. -ico, che
dal gr. yxuxepós 'dolce ', col suff. chim. -ide, che
^ uxepói;, 'dolce ', col suff. chim. -ile, che
gr. yxoxspót; 'dolce ', col suff. chim. -olo, che
. yxuxepó <; 4 dolce ', col suff. chim. -olo, che
gr. yxuxó? 4 dolce ', col suff. -ile, proprio dei radicali
gr. yxuxói; 4 dolce ', col suff. -ina, che indica ammine
deriv. da glicol [ico], col suff. chim. -ato, che indica
, comp. da glicos [io] col suff. chim. -ano,
= voce dotta, da glioblasto, col suff. med. -orna, che
voce dotta, deriv. da glia, col suff. med. -orna, lamette d'
= voce dotta, da glia, col suff. med. -osi, che indica
, deriv. da glioss [ale] col suff. chim. -ile, proprio
urtando in certi globi di carta, col raddoppiar de'colpi, formava appunto quel mormorio
schiuma del sapone alcune cannucce, gonfiano col fiato quel grasso umore, e ne
que'palloni che si forman nell'aria col soffiare per via di cannelli dentro al
dante, par., 22-134: col viso ritornai per tutte quante / le
, la quale non si può rimuovere col telescopio, se non in parte.
la metà quasi del globo terraqueo, sempre col vento alla prora. baretti, 6-52
fa vedere l'effigie di grimo- aldo col diadema e con globo in mano. carducci
28-164: ai muri due o tre madonne col viso ingiallito ma coronate di perle e
subito tutti insieme volentieri fanno uno globo col suo stato che lui vi ha acquistato.
e sua termini oscuri, perché campeggiano col campo chiaro. idem, 7-ii-26:
furono a più riprese condotti alla fusione col tubo ferruminatorio, e ridotti così a
onde intersegate dal moto di se medesime col moto del vento fanno le lor superfizie glo-
glob [us] * globo ', col sufi, -ulentus. globulènza (
= voce dotta, deriv. da globulo col sufi. -ite. globulizzazióne,
. vxtoxte 'punta di una freccia', col sufi, dimin. tsiov.
là veggio, /... / col cardinal di mantua, e col campeggio
/ col cardinal di mantua, e col campeggio, / gloria e splendor del
memoria. b. tasso, i-208: col duro scarpello / impresse in saldo acciar
accanto alla vetta (è più noto col nome di spettro del brocken).
: non vorrei trovarmi alle prese col calmet o cogli espositori dalle sacre pagine,
* rinomanza, fama '(anche col senso di * vanto, vana lode '
vo'state collo vostro bel drudo e col vostro amore, e siete glorificata; e
/ è 'l lume di splendor, col quale è retto, / e vive
gran carlo il glorioso sangue / misto è col nostro, il cui valor non langue
, 4-693: combattevala per una parte, col desiderio... di vedere col
col desiderio... di vedere col pieno governo di quei paesi maggiormente glorioso
, 347-3: donna, che lieta col principio nostro, / ti stai,
come facevano così spesso, delle glosse insieme col testo, ce l'avesse trasmesso così
, e tanti infin partigiani e stimatori col tempo vanno moltiplicando che hai contro di
dice d'aver sei volte rassettati, col glossocomio d'ippocrate, umeri slogati.
vocali, che si verifica, in rapporto col tempo, durante l'emissione di un
morfologici sono sistematica- mente insegnati e illustrati col lume degli odierni studi glottologici. soffici
dal gr. yxoxùc 4 dolce ', col sufi. chim. -ide.
. y ^ uxóc * dolce 'e col sufi, chim. -ina, che
, dal gr. yxuxóc4 dolce ', col sufi. chim. -ite.
dotta, da glucit [e], col sufi, chim -olo, che nei
dotta, da glutacon [icó], col sufi. chim. -aio che indica
comp. da gluta [m] mina col sufi, -osi, che indica enzimi
dotta, comp. da glutammico], col sufi. chim. -ato, che
= voce dotta, da glutammico], col sufi. chim. -ile, proprio
dotta, da glutar [ico], col sufi. chim. -ile, pro
dal lat. gluten * glutine ', col sufi, chim. -ina che
, di ostacolo / sieno; e col filo e col glùtino all'ale / avviticchiate
/ sieno; e col filo e col glùtino all'ale / avviticchiate facciano ritardo
,..., ottimo da mescolare col * ferrarese ', di più glutine
, comp. da glutin [e] col sufi. chim. -ico, che
voce dotta, da glut [ine] col sufi. chim. -òlo, che indica
gatto è la lor spia, / col gnaulìo che fa ve gli allontana. carena
etimo incerto, forse da porre in relazione col milan. far gniffin * sorridere sardonicamente
emilia, specie di pizza. -gnocchi col latte: nel lazio, pasticcini a
pasta frolla ripieni dell'impasto dei gnocchi col latte. -gnocchi alla romana: impasto
sul loro carro rustico, lo salutarono col segno di chi invita a mangiare i gnocchi
i-870: gli si potevano dare li gnocchi col sugo di carne. bartolini, 15-226
foggiati a ricciolini sulle tempia, e col suo gnocco di capegli sul sopracciglio sinistro.
: gnoccolon! ridotto al gelo, / col dito leccherai la raschiatura / del rigustato
dove il periodo non è mai legato col precedente...; questo tale scrivere
età ellenistico-romana e talora in stretto contatto col cristianesimo primitivo, sia pure su posizioni
intelligenza. foscolo, xv-421: accoglietelo col sorriso... -fatelo conoscere ad
, portano con le spalle gobbe, col capo chino e con ansciar grosso, e
gobbétta... non poteva neanche reggere col collo la grossa testa dai grandi occhi
di lui, che portava il gobello col veleno, appena si potè porre a sedere
leopardi, 39-59: il duro vento col petto rompea, / che gocce fredde
verga, 2-323: elena, abbattuta, col viso bianco, pareva non ci avesse
cocchiere -ima gocciola d'acqua in confronto col mare. 3. ornamento di materiale
e'diventeranno paralitichi e ritruoplichi, e col male della gocciola, che più tosto
circola dentro un'iride e la dipigne col più bel fior de'colori. settembrini
. = deriv. da gocciola, col sufi, collettivo -ame. gocciolaménto
case meglio custodite le notizie finiscono col gocciolare: le serve parlano.
, 53: una donna... col naso sempre goccioloso. buonarroti il giovane
scivolata in mare come un'anitra, col becco in aria, e ci sguazzava dentro
la gran sala,... e col divider che fa i due cortili,
dell'equa dispensazione delle cose godevoli operata col concorso degli individui, dei consorzi e
non si riducono a godimento se non col cederle altrui per averne un equivalente godibile.
oh mio danaro che nella mia casa col godimento di tutte le più squisite delizie
]: 4 goduria ', godimento (col suffisso che si ha nel toscano
que'giorni. cicognani, 3-102: col tempo l'amore di lui diventa in
prodotti, goduti da chi li procacciò col lavoro. goethiano, agg.
zaub. pasolini, 80: dorme / col membro gonfio tra gli stracci in
alle quali la goffaggine del portamento finiva col dare non so che di maschile.
: tutti mangiavano goffamente, mal seduti, col cappello e col berretto sugli occhi,
, mal seduti, col cappello e col berretto sugli occhi, con la testa curva
malmenassero quei pregevoli frammenti [etruschi] col racconciarli goffamente, come si vede essere
mi apparve... buffa e graziosa col suo 'tajer 'goffamente attillato.
il santo in apparenza, / e col goffo egualmente e coll'accorto / parlar
alzava e si abbassava goffo, giostrando col corpo dell'uomo che si muoveva elegante
riuscito in relazione sia con la forma sia col contenuto (un componimento letterario, un
ma facea 'l goffo, e si tenea col papa, / e ne la finta insegna
il soldano ha mandato un suo famiglio col suo signale e con una catena di ferro
bichicci, che fia gognolino; / vengo col bel di roma mie'vicino, /
comune nel gioco del calcio, non tanto col significato di 4 porta ', giacché
collo è la parte che unisce il capo col torace, anteriormente si chiama gola
. pirandello, 7-116: giaceva sul letto col capo rove sciato indietro,
gorgheggiando. marino, 7-22: or col pavone innamorato insieme / ingemma al sol
/ ritornato a peccare mortalmente / anche col ghiaccio liquido alla gola.
d'annunzio, v-2-116: s'appressò col suo cavallo che aveva l'unghia sonora
colla mano mediante un manubrio, o col piede, mediante un pedale. guglielmotti
, in faccia ad un nemico vincitore, col coltello affa gola, gridavano tuttavia:
6-96: ceniamo presto e andiamo a letto col boccone in gola. calvino, 1-65
. grazzini, 4-401: -costui col trattenersi ed empiergli la gola spesso, si
né 'l pensiero, instando / il col tei nella gola al pagan porre. magalotti
di giuda per buscare danaro e golerie col minor lavoro. d'annunzio, v-2-360:
4-18: la ragazza gli scivola accanto, col profumo tenero dei suoi golfetti d'angora
, gran fondamento portano seco di riuscire col tempo utili cittadini. botta, 4-274
facoltà. panzini, iii-473: studenti col berretto goliardico rosso e oro,.
io ho sempre vent'anni: / col mio berretto rosso di goliardo / e
'e 4 nemico di dio ', col lat. gula 4 gola 'e il
denti tritare in bocca non potea, col golare s'aitava senza più masticare.
vannozzo, 84: e1 poder basso col voler altiero / m'ha fatto roder
di più duri bocconi, e col tempo s'acconcia tutto. =
campo di esercitare la mia immensa liberalità col donarne [di tartufi] agli amici
tristo ribaldo / e desperato, / col naso enfiato / e con le mani a
opposizione agli * arminiani ', conosciuti col nome di * rimostranti '.
che unisce la vetta del correggiato col manico. boccaccio, dee.
. gombitata), sf. colpo dato col gomito (e anche urto ricevuto al
nella locuz. dormire a gomitello: col braccio ripiegato e il capo appoggiato al
: aperta la finestra della camera, col gombito appoggiato in essa e con la
della sfera: e che socrate pur col gombito dimandasse di che ragionavano.
ti s'accomoda. io sono in buona col padrone. c'è sempre posto per
tentarsi, toccare, percuotere, urtare col gomito, nel gomito; urtare col gomito
col gomito, nel gomito; urtare col gomito il gomito: urtare qualcuno leggermente
ghignando e sorridendo il muso / e col gomito urtò chi gli era a lato.
, che chiunque ti guarderà, toccherà col gombito il suo vicino, ti mostrerà
e l'un l'altro percota / col gomito maligno. foscolo, v-
che inchinandosegli, tentavansi un l'altro col gomito. fucini, 364: quando
pece e un gomitolo di filo, col quale filo legato all'entrata del laberinto,
musco, si sedea viola, / col gomitolo, i ferri e un calzerotto.
classe le donne fan la calzetta, col gomitolo sulle ginocchia. -per simil
le mani appoggiate sulle ginocchia, e col viso nascosto nelle mani. verga, 4-82
ai piedi, su di un sasso, col viso bianco di luna, il mento
che sia rimasto alcuni giorni a contatto col proprio siero: le proteine in esso
tavola... la boccetta della gomma col pennello infisso nel residuo divenuto come un
ne aveva una di gomma, col suo pennello infilato, e una scatola
luogo dove la carta sia stata tocca col rastino, ché altrimenti essa beverebbe, cioè
vita confluisse dentro quel grido, l'infanzia col primo giorno di scuola,..
= deriv. da gomma, col sufi, -osi che indica affezione
. cecchi, 9-256: quel volto, col suo gommoso pallore, e le labbra
ossa guaste e gommose,... col fuoco e col ferro egregiamente si sanano
gommose,... col fuoco e col ferro egregiamente si sanano. vallisneri,
... al canto del gondoliere che col suo remo rompea il silenzio e la
antichi italiani, riferito dal muratori, col quale veniva ordinato di tagliar la testa
più giorni ha combattuto / ed assediato col suo gonfalone. -associazione, istituzione
il quale... uscendo fuori col gonfalone battesse qualunque violentasse i popolani:
1-25 (70): presi grande amicizia col signor gabbriello ceserino, il quale era
nome che i fiorentini danno a colui che col fiato lavora vetri alla lucerna.
l'indegna- zione è accennata nel naso col gonfiamento delle narici. soffici, i-152
, 249: l'impeto del mare, col suo gonfiamento, 1 campi, le
è l'adulazione, / che fa col vento de le sberrettate / gli ambiziosi gonfiar
: si vuole insinuare nella vostra grazia col grattarvi le orecchie e col gonfiar la vostra
vostra grazia col grattarvi le orecchie e col gonfiar la vostra ambizione. sagredo,
della vergine vestita di raso nere, col manto gonfiato dal vento. -letter
/ salda e buona animella, / dove col gonfiatoio si mette e getta / il
. pasolini, 80: dorme / col membro gonfio tra gli stracci...
primavera... suonava gonfia intorno col brusìo del fiume e le piante in succhio
vento favorevole. redi, 16-vii-37: col mio piccolo e mal corredato naviglio vengo
4 cavicchio, caviglia, articolazione', col suff. medie. -o§i; cfr.
, girava e rigirava sui piedi giuocando col bastone, sporgendosi in movimenti che facevano
un costume del 1830,... col suo corsetto di velluto nero, la
io se ogni salda colonna / manca col tempo, che una qualche volta /
non c'era dubbio: di quella col gonnèllo corto... e dell'altra
da -zoide (da 4 animali 'col sufi, -oei8f) <; 4 simili
,... strappate sbrindellate, col viso a gore, la bocca tinta,
gora. cicognani, 3-266: la stanza col pavimento avvallato, le pareti tutte gore
: una volta una donna fece a gara col diavolo a chi cuciva più presto una
zolle ci fien messe / le carpirem col mio barbio frattingo. 3.
stomaco, con quel favellar in gorgia, col naso e col singhiozzo, totela come
quel favellar in gorgia, col naso e col singhiozzo, totela come ella va.
ii-522: di filippo, calvo, col volto tutt'ossa, le tempie rigate dalle
, / sorse dal cupo gorgo / col tridente a bandir venti e tempeste.
brutta. cesarotti, ii-19: ei col pugnai di furto / trafisse il bianco
infelice a terra disteso..., col sangue che gli uscia gorgogliando dalle narici
ricetto prenderne, e, abbassato, col nappo alquanto le chiare non si resse più
una voce rauca che si può esprimere col 'gra, gra, gra '.
candida gonna, / che 'l casto petto col gorgon conserva. caro, 2-1002:
. da gorgozzo1 (v.), col suffisso del dimin. gorilla (
], al limite della storia, col suo triste volto di gorilla bimano, che
. dal lat. gossypium * cotone 'col suff. chim. -olo.
. chiabrera, 1-ii-39: la donzella col bel velo / i sudor toglie alle gote
, 1-170: gli strinse il collo, col braccio, quasi volesse soffocarlo, a
. colpo dato con la palma o col dorso della mano sulla guancia; schiaffo
giovani sfacciate, / che n'andate col collo discoperto; / quando v'avessi pure
tutto ad un tratto il feudatario di nicastro col suo più gotico cipiglio da medio evo
carmine, c'è una madonna, col putto in collo, entro un arco
= deriv. da gotico, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
facea dar tregua, avrei finito o col delirar d'intelletto o col soccombere delle
avrei finito o col delirar d'intelletto o col soccombere delle forze fisiche. giusti,
, che torcino il grifo e sospendono col naso ciò che l'uom dice.
, 208: a sera / ognuno col suo grave fascio va. quasimodo, 2-11
.. se vedutami vestita di grave col caldo, o di leggiero come ora col
col caldo, o di leggiero come ora col freschetto che fa, avesse osato di
il ventre grave, non ricorrono a purgarsi col mangiare dell'erba bagnata da la rugiada
lupo... spaventa... col grave romore gli prossimani luoghi. folengo
se andranno [le pecore] gravi e col capo basso e inchinato, certamente saranno
un'altra d'albione, e trotta / col sen già grave del crescente germe.
se dato mi fosse 'n l'occhio col dito, / a soffrire mi parrà
teopompo anch'egli, alle guagnespole, / col suo mordace stil non monda nespole.
deriv. da guaiac [o], col sufi. chim. -ene, che indica
guaiacolo] e acet [ico], col sufi. chim. -ina, che
voce dotta, deriv. da guaiaco, col sufi. chim. -ina, che
deriv. da guaiac [o \, col sufi, -olo, che indica sostanza
, deriv. da guai [aco] col sufi, -ene, che indica
dal frane. * waida 'pascolo') col sufi. lat. -imen; cfr.
seduti per terra o appoggiati ai muri col mazzetto delle falci chiuse in una guaina
l'erba] cresce elevata in su, col gambo adunato; nelle guaine, già
la mia voce con quel suono, col quale egli già l'ardito uomo vinto fece
stelle. g. gozzi, 1-209: col capo che gli penzolava or di qua
solo passano la pelle, ma penetrano col loro tossico fino alle midolla. r
fiera aspramente lo incalza, / e col fiato gli dava tanti guai. caporali,
non è mai; / e, se col penter poi di ciò s'atrista,
voi coll'ale a le cioppe, e col guaio da capo o giù giù a
. da vaio (v.), col passaggio dall'iniziale v a gu,
deriv. da guai [aco], col sufi. chim. -olo, che
iv-2-748: il cavallo... colpì col ferro il cane che si mise a
lanterna, volarono in iscom- piglio, col loro stridulo guaire. banti, 6-48:
4-63: se torni / a turbar col tuo guaire / quest'albergo di contenti,
meridionali dalltrpinia alla calabria e ha terminato col significare bifolco. = deriv
govoni, 1-158: l'inverno / viene col pettirosso / dal petto colore di mosto
tutte le terre, / guastano tutto col ferro e col fuoco. -figur.
terre, / guastano tutto col ferro e col fuoco. -figur. affrontare una competizione
dentro menta intera e sale: poi friggasi col lardo in la padella, come tu
= deriv. da guale, col sufi. -ivo: la voce è ancora
del perù, che ha qualche similitudine col cammello e col montone. tramater [
che ha qualche similitudine col cammello e col montone. tramater [s. v.
deriv. da guan [o], col sufi, -osi, che indica enzimi.
ina] e azo [to], col sufi. chim. -olo.
[dei porci], prima molto col grifo e poi co'denti presigli e
si debia mandare la coltra... col guanciale. f. villani, ix-zox
all'erbose sponde si messero, chi col suo guancialetto in grembo e chi con
7. locuz. -andare in paradiso col guancialino: esservi accolto senza aver fatto
in paradiso, dico io, col guancialino, ma per la via della croce
? tesauro, 3-518: per lavarsi col tuo sangue la macchia di una guanciata
cavalleria, gli mettevano un cappuccio accattato col fregio dell'oro, e traevanlo della
. bontempélli, 19-295: guardi col canocchiale, vedi come tutto il
. = deriv. da guano col sufi. chim. -ile, proprio dei
= deriv. da guanile, col sufi. chim. -ico, che indica
. = deriv. da guano, col sufi. chim. -ina che indica
mano 'drenaggio'; l'abbondante concimatura col guano; il molto bestiame.
i guantari chiamati sempre da'latini col nome d''alutarii ', il qual
le cioppe fodere di finissime pelli; col cappuccio alle gote
invecchiare, decadere, imborghesirsi, farsi grottesca col suo cappello complicato e i suoi guanti
, ed abbia un guanto in mano, col quale si fezza la coscia, isgridandolo
volle picchiarla davvero,... e col guanto di ferro che, son sincero
, 10-77: talor con la rachetta over col guanto / palle di cuoio battean per
stare vicino, una bestia col pelo sul cervello al quale un giorno gli
u] ono (v.), col pref. in-con valore illativo.
denom. da frate (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fratello (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da fratello (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
. da fratta (v.), col pref. in-con valore illativo. infratto
. di frate (v.), col pref. in-con valore illativo.
* infratescare (denom. da fratesco, col pref. in-con valore illativo) non
denom. da fratesco (v.) col pref. in-con valore illativo.
cfr. frate, n. 7) col pref. in-con valore illativo.
denom. da freccia (v.) col pref. in-con valore illativo. infreddagióne
nulla in testa non infreddasse lo incappellò col * verbi grafia '. domenichi [plinio
un pelliccione, / aver dicendo la febbre col freddo. baretti, 2-277: stanno
atto di riverenza è quando uno sta / col capo discoperto tre o quattr'ore
denom. da freddo (v.) col pref. in-con valore illativo. infreddaticelo
denom. da freddo (v.) col pref. in-con valore illativo (
messa, mi faceva alzar dal letto col lume, e infreddito, insonnolito,
denom. da freddo (v.) col pref. in-con valore illativo.
nel signif. del n. 2, col pref. in-con valore illativo.
denom. da fregola (v.) col pref. in-con valore illativo.
di grecia sarà facilmente infrenato il furore col solamente replicar loro che rovescino i princìpi
: si è cercato e si cerca [col infrenare (ant. enfrenare)
. letter. frenare, trattenere col freno; mettere il freno al cavallo
denom. da frenello (v.) col pref. in-con valore illativo.
di infrenellare), agg. fermato col frenello. luca pulci, ii-92:
. di frenesia (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da frenetico (v.) col pref. in-con valore illativo.
invistigare possendone, prepuose tale felicità col pinsiero insiemi non doverse occultare ad un
denom. da frenetico (v.) col pref. in-con valore illativo.
pronom. di costanzo, 108: col girne lontan, più si rinfresca /
. del tufo, 353: sol col pensiero pensando a quella [acqua]
passi all'ora che s'infresca, / col tempo passeran cotanti ardori. =
denom. da fresco (v.) col pref. in-con valore illativo. infrescatóio
denom. da fretta (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da frigidus * freddo 'col pref. in- con valore illativo.
denom. da frigido (v.) col pref. in- con valore illativo.
denom. da frittella (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da frivolo (v.) col pref. in-con valore illativo. infrociare
. dal roman. froce 4 narici * col pref. in-con valore illativo.
denom. da frollo (v.) col pref. in-con valore illativo. infrolliménto
denom. da frollo (v.) col pref. in-con valore illativo. infrollito
denom. da fronzolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
onde. carrer, vi-199: col novo maggio che l'orto infronda, /
denom. da fronda (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da fronda (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da fronte (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
di * infronzolire (denom. da fronzolo col pref. in-con valore illativo) non
con brusco (v.), col pref. in-con valore illativo. infruscataménte
denom. da frut [t] ice col pref. in-con valore illativo. infruttifero
vana. de luca, 1-5-3-53: col pericolo della perdita o diminuzione, per la
i capelli intorno al viso, / e col volger degli occhi e del sorriso /
denom. da fuliggine (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fulvo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da fune (v.) col pref. in-con valore illativo; nel
in una gamba con la cavezza o col capestro. = deriv. da infunare
trottola cioè ruzzola; coll'indice e col medio si tiene forte il nottolino e così
a lacche e a crete; / né col prestigio, che del guardo è rete
denom. da fuori (v.) col pref. in-con valore illativo. infuorché
denom. da furbo (v.) col pref. in-con valore illativo. infurbito
denom. da furfante (v.) col pref. in-con valore illativo. infurfantito
copiosi pasti / infuriavano i maschi / col fortore delle ascelle. moravia, xiii-331:
denom. da furia (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
e così come egli era infuriato, / col fante ver la corte il camin prese
denom. da furia (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
che ha un corpo di non combinarsi col calorico, come dicono i chimici
. se n'andava infusita a braccetto col marito. = denom. da
denom. da fuso (v.) col pref. in-con valore illativo.
. pacichelli, 5-69: una statuetta col bambino in braccio di marmo, alta
plinio], 2-84: vengono, insieme col terremoto, le innondazioni di mare,
: vidi venir... / marzia col viso di lagrime infuso. cicerchia,
grave. v. franco, 336: col viso di rossore infuso e tinto,
. arici, i-366: in un col mondo eterna, / da le stelle
che viene dato da dio... col battesimo,... ed è
prudenza, che in dante era infusa col battesimo, di quando in quando riappariva.
vedersi ad occhio nudo. si osservano col microscopio, sotto il quale appariscono di
denom. da fusto (v.) col pref. in- con valore illativo.
denom. da fusto (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
ant. e letter. trasportarsi nel futuro col pensiero o con i sentimenti; continuare
divino consolatore incominciò la sua vita pubblica col rallegrare le nozze, e frammezzò alle
denom. da futuro (v.) col pref. in-con valore illativo.
* infuturire, denom. da futuro col pref. in-con valore illativo. infuturo
. ingabbanare, tr. coprire col gabbano. - anche rifl.
denom. da gabbano (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gabbia (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
di aprile e d'altri mesi, col farli chiamar amorosamente dalle quaglie ingabbiate come
. = denom. da gabbione col pref. in-con valore illativo.
per la ragione già dichiarata. col volgar nome d " ingaggiamento'. d.
che si dà a chi scorre il paese col mandato di far soldati volontarii. d'
. 4. sport. impegno col quale un atleta si obbliga a scendere
gli si assoda e ingagliarda lo stomaco col nutrimento a ciò preparato dalla natura nelle
denom. da gagliardo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
da sé la libertà s'industria ingagliardirsi col passato, percosso dall'alito mortale perde
denom. da gagliardo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da gaglioffo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
cioè ingaglioffirti, perché chi reditarebbe, col tempo, le nostre case?
denom. da gaglioffo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da gaio (v.) col pref. in-con valore illativo. ingaìto
denom. da galera1 (v.) col pref. in-con valore illativo. ingallare1
denom. da galla (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
. da gallone * (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
plur. di galantuomo (v.) col pref. incori valore illativo.
denom. da galappio (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gallone1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gallo1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
, variante di gattuccio (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
all'oscuro di piede, e s'urtò col suo nell'estremità di quello di mio
, variante di galiuccio (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
ne fu ammiraglio contento, / e col navilio suo niente ingamba, / ch'
denom. da gamba1 (v.) col pref. in-con valore illativo. ingambare2
denom. da gambo (v.) col pref. in-con valore illativo. ingambata
v.), n. 4, col pref. in-con valore illativo; voce
asciutto gentiluomo in barbetta,... col braccio destro alzato verso un crocchio di
denom. da gamurra (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gancio (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da ganghero (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gangherella (v.) col pref. in-con valore illativo.
651): direte forse: come andava col bando? l'andava benone: lui
amore. petrarca, 56-2: se col cieco desir che 'l cor distrugge / contando
engannati, / ma en amor trovati, col cor sempre levato. laude cortonesi,
m. zanotti, 1-8-129: or col visco i semplici augelletti / inganni. l
serafino aquilano, 130: a contrastar col ciel nisiun se metta / et ingannar dal
1-144: il peccar dolce, che col falso inganna / piacer le umane menti,
ardente sole ingannano la lor noia col rozzo ed agreste cantare. alamanni, 4-1-
', fare che paia più breve col discorrere, col cantare, col leggere e
che paia più breve col discorrere, col cantare, col leggere e simili.
breve col discorrere, col cantare, col leggere e simili. g.
a pescar carmenio a un sasso acuto / col fil pendente e l'esca ingannatrice,
. giov. cavalcanti, 84: caduto col cavallo per sì ingannevole colpo, rimase
procurò ognuno di far morire quel marinaio col quale stava ingannevolmente parlando. baretti,
far prova di quel che sospettava, col senso del tatto, meno capace d'
/ presi ad inganno nella fresca neve / col gran turco nel becco della trappola,
denom. da garbo (v.) col pref. in-con valore illativo. ingarbato
. = deriv. da imbrogliare, col suff. accrescitivo -one.
. di gara (v.), col pref. in-con valore illativo.
denom. da gargo (v.) col pref. in-con valore illativo.
in santa pace. premiar grimmeritevoli col pubblico denaro è il solito degli
(v.) incrociato con garbuglio, col pref. in-con valore illativo.
dial. di garitta (v.) col pref. in-con valore illativo;
denom. da garitta (v.) col pref. in- * dentro '.
denom. da garofano1 (v.) col pref. in-con valore illativo (
denom. da garza (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da garzone (v.) col pref. in-con valore illativo.
v.), incrociato con arzillo, col pref. in-con valore illativo.
denom. da gassa (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gassello (v.) col pref. in-con valore illativo.
deriv. da gatto (v.) col pref. in-con valore illativo. ingattito
. da gavagno (v.), col pref. in- * dentro '.
denom. da gavina (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gavocciolo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gavone (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gazzetta (v.) col pref. in-con valore illativo.
fregando alla terra il piede, ovvero toglierla col ministero de'denti. manzoni, pr
nata e cresciuta e s'ingegnava perfino col meneghino dei portinai. moravia, ix-192
di * congegno, macchina ', col suff. - [i] ere indicante
pensamenti suoi, / s'avvide alfin che col suo corto ingegno / e'non avea
preclaro e degno, / fa una città col suo excellente ingegno. guidiccioni, 5-80
/ si dimeni e si adoperi / col rece ver versi sdruccioli, / e quartine
po'balzano. tenca, 1-156: col nome di manzoni si congiunge...
/ chiamato là nel sempiterno regno, / col mutar del vestir, mutato ingegno,
, 2-7: chi colla spada, chi col pasturale / poi la natura fa diversi
, 99: se la stretta è col piè sinistro, inanzi / passa col destro
è col piè sinistro, inanzi / passa col destro e darli un falso fingi,
. g. gozzi, i-28-7: col lavoro delle sue mani e coll'adoperare un
filosofar l'ingegnoso, il quale portava col pretesto di un paradosso chimerico dottrine cotanto
la chiamò in corte, per fomentar col suo spirito pronto e ingegnoso i partiti opportuni
, e il tuono ragionevole e ingegnoso col quale le disse, mi scossero.
ingegnosa, la meglio incarnata e immedesimata col volto umano. moravia, 14-69: era
, addolciva con le parole, incantava col canto. crudeli, 1-27: ah,
di piacere alla brigata colle facezie, col burlare i lontani ed anche gli astanti,
mura. tassoni, 304: questa mummia col fiato, in cui natura / l'
i meriti che ha questa folle passione col mondo in generale; sì che debba coronarsi
denom. da gelo (v.) col pref. in-con valore illativo. ingelato
denom. da gelido (v.) col pref. in-con valore illativo (
denom. da gelido (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da gelo (v.) col pref. in-con valore illativo. ingelito
denom. da gelone (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da geloso (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da gelosia2 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da geloso (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da gelsomino (v.) col pref. in-con valore illativo.
vivi ardori. moroni, 121: ei col suo lume / la novella stagion n'
denom. da gemma1 (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
ma pur è bella, e specialmente quando col nome incatenata diviene verbo, non senza
belli, se tui: / gl'ingemma col pianto / stillato dal cor. d'
ecco genevra che la malatesta / casa col suo valor si ingemma e inaura, /
denom. da gemma2 (v.) col pref. in-con valore illativo.
i cui fumanti / ignei destrier, col soffio, insulto fanno /...
sapienza] si dee ingenerare legittimo frutto col seme della parola di dio.
denom. da genovese (v.) col pref. in-con valore illativo.
.., rinnovando e preparando l'anima col purificarla dalle passioni e ingentilirla, punto
denom. da gentile1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gentile2 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gentiluomo (v.) col pref. in-con valore illativo.
dice che tutte queste male condizioni ricoprite col velo de l'ingenuità e de la
serenità vostra. galileo, 3-1-300: seguiterò col nostro signor simplicio, conosciuto da me
. di giacomo, i-579: tornavano col sonno al piccolo dormiente le care ingenuità
dovessero illustrare la più plateale delle modernità col darle tono classico, o falsa ingenuità
nobile soleva ottenere qualche dignità e ufficio civile col suffragio del popolo. b. davanzati
[donna],... col suo color nativo pallidetta e talor per vergogna
denom. da gergo (v.) col pref. in-con valore illativo.
titolo dell'opera fu da noi espresso col nome di condotta delle acque, anziché
, riferito a vino, vale conciarlo col gesso, mescolandolo sia alle uve nei tini
denom. da gesso (v.) col pref. in-con valore illa
7-135: spatolino rimase in piedi, col cappelluccio roccioso e ingessato tra le mani.
. serra, ii-526: ritrovo insieme col pubblico di tutte le occasioni anche delle
mode lor: s'avean il sottanino / col falpalà: se in capo avean la
le sorbe si mettono in fosse in vasi col coperchio ingessato, rivolti in vasi sottosopra
, detto di vino, vale conciato col gesso; che anche dicesi 'gessato'.
, detto di prato, vale ingrassato col gesso sparsovi sopra, cosparso di gesso per
fermare, o dell'impiastrare, checchessia col gesso; ed altresì il punto dove
dove una cosa è fermata o collegata col gesso, e il gesso stesso che
2. enol. trattamento di un vino col gesso per renderlo più limpido e,
parlandosi di vini, vale il conciarli col gesso.
denom. da gesso (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
= deriv. dal nome di gesù, col pref. in-con valore illativo.
denom. da gesuita (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gherone (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da ghibellino (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da inghilese (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da ghinda (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
dimin. di ghiomo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
dimin. di ghiomo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
viso del frate: il quale però col sembiante di chi inghiottisce una medicina molto
veleno che ora inghiotto, e solo col fiato appesti questa infame società che io non
de'monti la viva pietra per lungo tempo col suo accrescimento avere inghiottito una appoggiata colonna
gigli, 2-190: il sole inghiotte / col suo splendor ogni astro ch'ha d'
giorni lunghi e gravi... col tanfo delle salse rimediate e i pasti equivoci
denom. da ghiottone (v.) col pref. in-con valore illativo.
tutto e chiuda o copra la testa col viso e tutto. lattonare.
denom. da ghiòzzo * testa 'col pref. in-con valore illativo. inghiozzata
. plur.) di provenienza ebraica col significato originario di 'debito '.
denom. da ghiottornia (v.) col pref. in-con valore illativo.
e lui veduto a la schermaglia / col grande stuol, ch'in forse ornai l'
all'orlo. redi, 16-i-10: col topazio pigiato in lamporecchio i..
denom. da ghirlanda (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
.. /... a cerere col crine / di spiche inghirlandato i voti
denom. da giaco (v.) col pref. in-con valore illativo. ingiacato
raccolta colle cave palme, e ingiallami col toccamento della oscura arena. sacchetti,
denom. da giallo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da giallo (v.) col pref. in-con valore illa
). = denom. da giardino col pref. in-con valore illativo; nel
denom. da giardino (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da giara1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gigante (v.) col pref. in-con valore illativo.
groto, 134: dipingansi elle il volto col pennello carico di bianco e di rosso
denom. da giglio (v.) col pref. in-con valore illativo.
/ briseida era trista, inginocchiata / col viso basso e di baldanza raso.
in loco sacro e pio, / incominciò col core e con la bocca, /
argilla, con la sua tettoia rossa, col suo fumaiolo che fuma, con i
dalle lavandaie che... l'aspettano col cesto del bucato, inginocchiate sul greto
naaman per sostener il suo signore col braccio. = deriv. da
denom. da gioia1 (v.) col pref. in- con valore illativo.
denom. da gioia2 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gioiello (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da giornèa1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da giovane (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da gioviale (v.) col pref. in-con valore illativo.
insù e 'ngiù dimena un pezzo / col piombin, non resta punto / chi
denom. da giubileo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da giucco (v.) col pref. in-con valore illativo. ingiucchito
. da giuda, l'apostolo traditore, col pref. in-con valore illativo.
denom. da giunco1 (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
, 5-210: quando s'era guastata col genero,... le aveva ingiunto
. e vedeasi coricare e andare giù col pesce la sera per ispazio di quindici dì
di chiamar tanto le ingiunzioni quanto i divieti col nome solo di interdetti. codice di
denom. da giuppa (v.) col pref. in-con valore illativo.
far ingiuria non solo perde l'onor suo col mancar a giustizia, ma di più
con metterlo in sospetto di viltà e col farlo tener uomo degno di disprezzo.
bellissima processione, in cui egli, col capo scoperto e con un doppiere acceso in
non dire stomacato del termine tanto incivile col quale egli ingiuriosamente straparla de'cinque signori
queste triste scroffe / d'esser gittate col capo all'ingiuso / in un pozzo di
deriv. da giuso (v.) col pref. in-con valore locativo. ingiustaménte
altro non è che un giudizio logico col quale pronunziamo la conformità o la difformità
; i padri l'hanno / coltivata col sangue; e ornai la terra / altra
(66): si consolò subito, col pensiero che anche quell'ingiusto giudizio sarebbe
può distinguere coi denari dell'eredità ingiusta, col pane rubato al povero, col vestito
, col pane rubato al povero, col vestito. -sproporzionato, inadeguato.
alla verità; che è in contrasto col vero. loredano, 5-43: a
var. di ghiandola (v.) col pref. in-con valore illativo.
quelle. = deriv. da inglese col suff. -urne con valore collettivo e
denom. da globo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gloria1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
gravi del cibo e del vino, col ventre pieno giacquero in riposo del cibo inglu-
denom. da gobba (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gobbo1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gobba (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da goffo1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da goffo2 (v.) col pref. in-con valore illativo.
ingolfato nelle piegone dell'abito, e col volto infiammato sbatte i pugni sul parapetto.
con esso più al minuto il dipinto, col dire: quanti ne farà questa opera
denom. da goffo1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
ingoiarsi fondo e casa!... col primo denaro che guadagneremo dobbiamo buttargli in
valeri, 3-331: passa il carro col giorno; se lo ingoia / la notte
di lete s'ingoi il * * * col suo libro piuttosto che abbia a recarti
e * ingulàre, denom. da gala col pref. incori valore illativo.
il tergo. cesarotti, 1-xxxiv-58: ei col valor ti tolse / agli artigli di
denom. da gola (v.) col pref. in-con valore illativo. ingoiato
denom. da goletta1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
la prua bassa e curva, e col ventre largo da poter ingolfarsi nell'oceano
(203): quando s'intratteneva col pensiero sull'una o sull'altra di queste
denom. da golfo (v.) col pref. in-con valore illativo. ingolfato
pertica e munito di una cesoia, col quale si staccano e si raccolgono i
ed engol- losse / insieme il biondo col canuto pelo. ruscelli, 3-26:
* ingulare, denom. da gàia col pref. in-con valore illativo, incrociato con
capo sino a tutto il collo e col becco ne estraeva un pesce:.
si ingolosirono di fare un 'dejuné'col belgio. 2. innamorarsi.
denom. da goloso (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da golpe1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da goluppo (v.) col pref. in-con valore illativo (v
denom. da gòmbo1 (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da gòmbo1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
, 32-63: questi che m'ingombra / col capo sì, ch'i'non veggio
in ispezie. busenello, 80: col pargoletto mondo in culla ei [tempo]
[tempo] giacque; / ebbe col sol noviziato errante; / adulto poi,
sereno, traluce fuori del tempio e col suo santo fuoco consuma i terreni affetti delle
terra, sicché non possono mirare in su col desiderio. lubrano, 2-411: non
chiunque ardisse paragonare il figliuolo di sofronisco col figliuol di maria. leopardi, i-132
= deriv. da ingombro, col suff. spreg. -iccio.
= deriv. da ingombrare, col sufi, spreg. -ime. ingombrìo
fiume] e mena seco tutti gl'ingombri col solo impeto che lo porta a divallarsi
e se ne andò,... col fermacarte che gli faceva un vistoso ingombro
denom. da gomma (v.) col pref. in-con valore illativo.
. ant. fave ingongoli: bollite col guscio. del tufo, 66:
denom. da gonnella (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gora (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gorbia1 (v.) col pref. in-con valore illativo; per
loro avere. ariosto, 33-108: col grifo e con l'ugna predatrice / [
9-47: si lancia [la gallina] col lungo collo ingordo a divorare le povere
piccolomini, 187: vadino le donne col piè di piombo,... peroché
croce, 2-26: qui vedea mirra che col padre giacque, / pasiffe ingorda con
di sangue umano, coprendo questa bestialità col manto della giustizia. goldoni, ix-
ragazza] vede gli occhi dell'uomo col quale è scesa a patti che la fissano
denom. da gorgo (v.) col pref. in-con valore illativo.
canna della gola, strozza 'col pref. in-con valore illativo.
gorgia (v.) * gola 'col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da gotta (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da gorgone (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gotta (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da gotto (v.) col pref. in-con valore illativo.
grossi e oziosi,... col pigolare, spaventare e altri artifici, avevano
denom. da gozzo1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
109: io ho la tale ingozzata col tale; io non mi posso recare a
? paolieri, 123: il cieco col tubino bigio ingozzato fino agli orecchi.
a ingracilirsi con termine acuto finisce nel legamento col quale il capo della spalla è rinvolto
denom. da gracile (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da grado1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gramaglia (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gramigna (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da grammatica (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gramo (v.) col pref. '. n-con valore taio,
che riescono a mettersi a posto o col cinema, o con la radio, o
e liquido, finché la pasta, incorporandosi col mèle, s'ingrani, cioè prenda
denom. da grano (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da grana1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
. engrener (sec. xviii), col senso originario di 'riempire di grano
denom. da grana3 (v.) col pref. in-con valore illativo. ingranchiato
denom. da granchio (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da granchio, n. 7, col pref. in-con valore illativo.
, iii-177: ingranchito dal freddo, col vestito incollato sulle ossa dalla pioggia dirotta
. da grande (v.) col pref. in-con valore illativo.
incidenti qualora conservi invariato il suo valore col variare della coppia considerata. - ingrandimento
onorarli è colpa. pindemonte, 160: col ricordar sì alte cose arminio / già
frugalità, colla semplicità de'costumi, col favore e coll'esercizio dell'agricoltura. fiocchi
, a non mi fare ingrandire, col scrivermi dell'autorità ed imperio che io
denom. da grande (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da grano (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da grappa1 (v.) col pref. in-con valore illativo.
già procurato, ingrasserà i suoi nipoti col nostro. nannini [ammiano],
o di nidio d'avvoltoio, / sol col puzzo ingrassa l'orto. alamanni,
1-73: fu come ingrassare l'ortica col guano; quasi che le erbacce lasciate a
riveduta, né riscontrata a mio modo col greco, perché messer antonio s'ha
l'altrui povertà ricco diviene, / e col far magro altrui l'uomo s'ingrassa
e degli imboscati che tutti s'ingrassano col sangue dei poveri le vede.
denom. da grasso1 (v.) col pref. in-con valore illativo; per
= deriv. da ingrassare, col sufi, strumentale -ino (sul modello
mandati 300 cavalieri e 1000 pedoni insieme col capitano del popolo... per
denom. da graticola (v.) col pref. in-con valore illativo.
: la porta era doppia, la finestra col vetro, il focolare come quello delle
denom. da gratile (v.) col pref. in-con valore illativo. ingratitudo
d'essere cjbati, cominciano a combattere col padre; e non finisce essa pugna
ed impiissima stoltizia contrastano al suo nome col cuore perverso, di che fieno puniti
all'ideale, rispondeste all'ingiato abbandono col grido di: 'torino o roma'.
negletto aratro non giovevole, / che col curvo solea dente dividere / le non
patria odiosi e ingrati / si fanno ora col ferro ed or col foco. borghesi
si fanno ora col ferro ed or col foco. borghesi, lxv-113: lungi da
145: s'amor t'incalza e strigne col suo nodo, / pensa che tempo
per lo amore ch'i'ti porto, col darti d'ingrataccio e di sconoscente.
, lat. ingravare 'aggravare, premere col peso * (cfr. ingravire)
diede una somma al cuoco perché la sposasse col bimbo in pancia. pavese, 5-70
insino a che l'uomo di genio col suo sguardo non lo ingravidi, per
denom. da gravida 1 gravida 'col pref. in-con valore illativo. ingravidato
denom. da grave1 (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
magalotti, 9-1-36: procurando d'ingrazianarsi col proporre di già riforme sopra queste gratificazioni
denom. da grazia (v.) col pref. in-con valore illativo.
possiamo acquistar credito immenso, / bisogna col paese ingrazionarci, / e il miglior
denom. da grazioso (v.) col pref. in-con valore illativo. ingraziosito
tanto più, benché ingraziositi d'ordinario col diminutivo. ingrecare, intr. (
denom. da greco (v.) col pref. in-con valore illativo. ingrecato
denom. da greco (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da gregge (v.) col pref. in-con valore illativo. ingreggiato
. da gregge (v.) col pref. in-con valore illativo. ingrembiulato
denom. da grembiule (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gretola (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gretto (v.) col pref. in-con valore illativo. ingricchiare
denom. da grifo (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da griffa (v.) col pref. in-con valore illativo. ingrigiare
denom. da grigio (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da grigio (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da griglia (v.) col pref. in-con valore illativo. ingrillandare
denom. da grillando (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da grilletto (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da grinza (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gromma (v.) col pref. in-con valore illativo.
deriv. da gronchio (v.) col pref. in-con valore illativo.
. da gronda, n. 3, col pref. in-con valore illativo.
denom. da groppo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da groppa (v.) col pref. in-con valore illativo.
aretino, 20-225: giunta inanzi al barone col viso smorto, con gli occhi molli
.. sdrucciolar dalla seggiola corse via col cuore ingroppato e colle braccia aperte.
del raddoppiarsi la gravità del suono, col crescere dell'una corda a quattro volte tanta
nel piede di quella pianta, possano col tempo nascervi più verdi e più fruttiferi.
denom. da grosso (v.) col pref. in-con valore illativo; cfr
denom. da grotta (v.) col pref. in-con valore illativo.
passeggiare sul mat tu verseggi col muso ingrugnato! baldovini, xxx-11-28:
denom. da grugno (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
ingrognata e per la stizza gli andava col viso in sul suo, egli si riadirava
-denom. da grugno (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da grullo (v.) col pref. in-con valore illativo. ingrullito
denom. da gruma (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da grumo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da gruppo (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da guado2 (v.) col pref. in-con valore illativo;
1-208: da quando s'era inguaiata col figlio della sor'anita,...
denom. da guaio (v.) col pref. in-con valore illativo.
denom. da guaina (v.) col pref. in-con valore illativo.
tenere il remo in mano, e pronti col piede sul banco, aspettando che il
denom. da gualdrappa (v.) col pref. in-con valore illativo;
vecchi e dottori, / ciascun col suo cavallo invaldrappato. f. f.
schiena abbietta e applau dendo col ragghio dissonante a chi li terge e liscia
un po'un bel piatto di maccheroni col su'cacino parmigiano, col su'inguanguaro
piatto di maccheroni col su'cacino parmigiano, col su'inguanguaro!... »
denom. da guanto (v.) col pref. in-con valore illativo;
benivolenza non in barbetta,.. col braccio destro alzato verso un crocchio rimanesse da
denom. da guarnacca (v.) col pref. in-con valore = comp. dal
, n. 2 (v.) col pref. in-con inguastare, tr
denom. da guazza (v.) col pref. in-con valore bone (che si
alle cosce si fossero inzupcon tanta avidità col loro becco tozzo sul carcame di ima pate
denom. da gobbio (v.) col pref. in-con valor il significato.
denom. da guidalesco (v.) col pref. in-con valore ìnguine, sm.
corpo, la mano posata sull'inguine, col gesto antico d'ambiguo pudore e di
disus. caraffa di vetro panciuta, col collo lungo e sottile; anguistara,
pensare alle case mortuarie di cerveteri, col dormitorio per la famiglia, la camera
denom. da guluppo (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr
denom. da guscio (v.) col pref. in-con valore illativo (cfr