* ly 'che, scritto col fio, usano gli scolastici nel latino,
incidendo con percentuale variabile sul costo unitario col variare della quantità di questi beni.
padri esser molto fissi nella lega loro col cristianissimo, e malagevole o forse impossibile
ré ver 'in somma, che finisce col fiaccare l'anima.
stagnante è ingrediente perseverante,... col quale tu puoi fissare molti corpi e
e che nelle case, stando lì, col tanfo, dà 11 fetido proprio della
voce dotta, dal gr. cpuróv 'pianta'col sufi, ico, che indica il
. dal gr. cpuróv 'pianta 'col sufi. chim. -olo, che
ad attossicare in un tempo stesso, col nodrirli, gli sguardi.
fitta, che non si può moderare col ripieno di fascina. 8.
uguaglianza del tempo fittizio attribuito all'azione col tempo reale che essa occupa nella rappresentazione
questo disutile asinaccio, lieto e sicuro col capo fitto sempre nella mangiatoia. fagiuoli
piacere, e 'l chiodo si caccia col chiodo. il mio è fitto e ribattuto
quando qualche volta mi par di farle male col pettine fitto, non si risente.
, peroché andava ad investir di fitto col capo in una parete, ch'era in
debito di venti cinque lire col signor curato, per fitto del suo campo
correggio, 176: dove il cel col suo influxo me destini / seguire ad
sotto l'argine era la chiesa umile col breve sagrato tra i fittoni di pietra
fittone una cucchiara di ferro dentata, col mezzo di catene, la quale quando
fermi sull'angolo alla giuntura della strada col grumo vecchio: fittume di stallaggi nelle
= deriv. da fitto1, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
al contrario, quasi completamente asciutto, col greto secco, largo, ciottoloso (
71: venne giù dalla montagna, col fragore di un terremoto,...
la superficie della terra, si chiamano col nome generale di fiume, abbenché questo
ch'ogni ben discemo, / scherzo col riso eterno / degli arbori e dell'
. fiutare, tr. aspirare col naso per sentire un odore; riconoscere
naso per sentire un odore; riconoscere col fiuto; annusare. -in partic.
di fiutare), agg. riconosciuto col fiuto; aspirato col naso. salvini
agg. riconosciuto col fiuto; aspirato col naso. salvini, v-499: fiutato
i-37: son andato investigando in astratto col cane fiutator sagace le tane più astruse
torgli feroci e pronti, i quali col fiuto presentano il nimico e con lo abbaiare
erasmo da valvasone, 4-116: serve col corpo il can, serve col fiuto,
: serve col corpo il can, serve col fiuto, / caccia la fera,
la persona ad ottocento metri di distanza col fiuto. -il fiutare, l'annusare
della casa, 703: ristorinsi costoro dunque col fiuto, / e con lo intonare
questa loro opinione danno spirito e vita col fiuto della prudenza di s. maestà.
alla gente spassionata sembrano fare a pugni col * servus servorum '. d'annunzio
. = deriv. da flaccido, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
il flagellare; serie di colpi inferti col flagello. leggenda aurea volgar.,
viepiù che neve bianchi, / che col corso divoran la salaria / e l'appia
flagella. denina, ii-102: dio volle col braccio di queste nazioni flagellare i romani
de'viziosi. torricelli, 177: col progresso poi degli anni s'appresenta in un
. 6. rifl. colpirsi col flagello, frustarsi (per lo più
a dimenarsi si sollazza, / cozza col muro e vi si dicervella, / con
sf. serie di sferzate, inferte col flagello come pena corporale e anche per
mediocrità? alfieri, 1-852: intorno / col vipereo flagello e l'atre faci /
e con le briglie / reggerli e col flagello e co la voce. panzini,
della società letteraria. cattaneo, iii-4-136: col suddescritto ripiego delle offerte volontarie li ottimati
voce dotta, deriv. da flagello, col suff. -osi, che indica
era stata sorpresa in flagrante adulterio insieme col cavaliere don agostino fiorìca. codice di
, incrocio di fiamme 'fiamma 'col nome proprio floberge o froberge, di
fr. [faire] flanelle, connesso col verbo flàner (nel 1808) '
. 2. eseguire un motivo musicale col flauto (o comunque con strumenti a
sul flauto gl'imi / fatti civili di'col piè nel socco, / e i
-flauto piccolo: di dimensioni minori e col registro all'ottava superiore del normale flauto
deriv. da flav [ene], col suff. chim. -ano, che indica
deriv. da flava [no], col suff. chim. -one, tipico dei
da flavo e antr [achinone], col suff. chim. -ene, che
da flavo e azo \ tó \, col suff. chim. -ina, che
da flavo e azo [to \, col suff. chim. -olo, per
, mesto. anguillara, 11-16: col flebil della lingua e della corda /
pulci, 28-67: la cetra accomodò col flebil canto. lorenzo de'medici,
ondeggiano perfino, allor che scuoti / tu col tridente flebile la terra, / e
< pae@ó <; * vena ', col suff. medico -ite, che indica
collerici le mangian [le castagne] col zucchero, i flemmatici col mele.
castagne] col zucchero, i flemmatici col mele. equicola, 215: a'flegmatici
qualche parte del suo corpo, possa o col tatto o colla vista raffigurar qualche cosa
quel che goethe... fece col duro e restìo tedesco non possa farsi col
col duro e restìo tedesco non possa farsi col flessibile italiano. d'annunzio, i-899
diletto che cagiona la eloquenza della musica col muovere deliziosamente gli affetti dell'animo nostro
/ intento a farti archi da saettare / col legno della flès sile avellana
, olezzando infra i roseti, / col flessuoso acanto il croco molle. spolverini,
i-6-80: il muscolo ubbidisce, e col vigore / di sue valide fibre intense
arrivare » ha dovuto venir a patti col diavolo, fletter la schiena e l'
. = deriv. da flittena, col sufi, medico -osi, che indica
strato di cenere o di altra materia col quale vengono ricoperti i frutti che si
. processo di combinazione di una sostanza col flogisto. volta, 2-iii-171: or
che permette la combinazione di una sostanza col flogisto. volta, 2-iii-35: il
chim. disus. che è stato combinato col flogisto. bicchierai, 11: dalla
sia rimasto estinto per essersi consunta col tratto dei secoli tutta la materia
ad un'immagine floreale: la rosa col bocciuolo. 2. che è
un altro loggiato sostenuto da una colonna col capitello floreale gotico. e. cecchi,
: tu pur fiedesti / la diva terra col tridente d'oro, / e tosto
iv-139: il florigero zefiro sopravvenuto, col suo lene e pacifico soffiamento aveva le impetuose
con ogni qualità di sangue, cioè col floscio e sfibrato, e col tenace
cioè col floscio e sfibrato, e col tenace e cotennoso. 5. sm
, ii-155: a molti colle grinze e col flosciume cresce l'ostinazione; a me
= deriv. da floscio, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
idem, 25-279: tu credevi abbagliarmi col velo / e che baiardo al tuo
che veggo alla lontana un mugnaio di goito col quale usava scambiar la parola allorché passava
/ della sua lana e di me, col mio furbo consiglio nel cuore.
la pigliava su di un altro tono, col risolino furbo e le mani che gli
pulci, 3-122: par che sia rappiccato col mastico, / 0 con la pece
i molli / fiori del maggio; o col desio ch'all'ore / della state
4-ii-405: si cacciano [i conigli] col furetto... e cotal caccia
. = dal lat. furo, col sufi, dimin. -etto, deriv.
= deriv. da furfante, col sufi, collett. e spreg. -aglio
deriv. da furfur [ano], col suff. chim. -ale, che
lat. furfur -ùris * crusca ', col suff. chim. -ano (
, deriv. da fur furiano], col suff. chim. -ile, proprio
voce dotta, deriv. da furfurile, col suff. chim. -ico che indica
dotta, deriv. da furfuriano], col sufi. chim. -olo (anche
in città, anche scoperto), col lato posteriore a sportelli, per trasportare
: si percuotono per aria e feriscono col becco [i galli] e con una
occhi accesi e toscosi serpenti, / col fuoco in mano e con rabbiose labbia.
mie furie! egli perdéo / la vita col velen ch'empia gli porsi, /
strofina a furia le labbra... col fazzoletto profumato.
scatenio d'acque tempestose lo travolse a valle col torrentaccio in furia, affogato. c
verga, ii-279: uscì di furia, col manto rosso che gli si gonfiava dietro
: a furia di far promesse finiva col credere di doverle mantenere. -per
su tutte le furie, lo chiamavano col soprannome di polendina. carducci, ii-14-276
provvisamente, dare in escandescenze per col lera subitanea.
etna]? oriani, x-3-92: col vento furiai della vittoria / la imberbe
: ogni movimento furibondo, massimamente accompagnato col gridare, si disconviene ad ogni onesto
. machiavelli, 848: fortuna, col suo furibondo / impeto, molte volte
, quando mi venne incontro il furier maggiore col libro degli ordini. tedone, 118
fourrage (sec. xii); poi col significato di 'sottufficiale incaricato ai viveri
deriv. da fur [ano], col sufi. chim. -ile, proprio dei
= dal lat. fùr -fùris, col sufi, dimin. -ino (cfr.
, 19-6: la guardia si fece avanti col furino d'acciaio acuminato e intimò al
quando clitennestra esce dalla stanza del marito col pugnale insanguinato, e trova egisto,
., 93: contendere e litigare col maggiore è furioso o pericoloso. m.
rotear, stanco, a gran pena / col sangue vomitò l'alma ritrosa. boine
. èmpito e furioso il maladetto fuoco col conforto del vento a tramontana che traeva
, 1-257: prese a ballare la furlana col primo che la ebbe ad invitare.
deriv. da furo [ico], col sufi, -aio proprio dei sali.
memoria, mentre vi levate in alto col furore d'apollo. caro, 6-148:
gran voglia d'usare e d'avere sollazzo col suo amore furtivamente. guicciardini, iii-328
l'evitare nelle scritture, per non confonderlo col 'furtivo 'per * celato,
., ii-16: 11 disviava / col notturno romor l'acqua remota, / che
fare lo stesso cammino e s'accompagna col forestiere, affinché abbia migliore occasione e
erano la notte andati ad imbolare, col furto fatto andarono in sul mattino. pulci
, mastro matteo. l'abbiamo colto col furto in mano. -per simil.
, derivato da fùsus (in quanto col suo legno si fanno fusi).
recano in roma a piedi: incominciano col vendere lupini (alias: fusaglie)
rassembrano due fuscelli. -cercare qualcosa col fuscellino: con cura minuziosa. pataffio
cura minuziosa. pataffio, 3: col fuscellin caendo oggi t'andai. bibbiena,
andai. bibbiena, 185: col fuscellino cerca il male delli inimici né pensa
ch'io non soglio / girla cercando più col fuscellino, / per non gittar lor
, come si dice, col fuscellino, non per mostrare di sapere io
importuni che vadano ricercando sottilmente nelle poesie col fuscellino ogni scropoletto. leopardi, v-464
], come gli antichi dicevano, col fuscellino, né mi mugnerò e spremerò
, ii-15-402: andar... cercando col fuscellino un articolo di un regolamento toscano
, 1-270: e'par che noi andiam col fuscellino / cercando pur che noi possiam
, che par se le vadano cercando col fuscellino! lippi, 1-68: che per
, tali allocchi / cercan l'occasion col fuscellino. note al malmantile, 1-107
note al malmantile, 1-107: 'cercar col fuscellino'. cercar minutamente e con diligenza
con diligenza. il tale cerca le busse col fuscellino, vuol dire: il tale
fuscelletto di scopa o d'altro, col quale vanno rifrugando i fessi di dette commettiture
1-123: tu, che cerchi il malan col fuscellino, / non ti lasciar fuggir
come i medici a cercare il male col fuscellino. -rompere il fuscellino: rompere
cosa alcuna di comune. -toccare col fuscellino: trattare con estrema cautela.
genti indomite,... da toccar col fuscellino. -trarre prima la trave dalvocchio
, colle unghie, coi fuscelli, col fuoco si straziavano. leopardi, 32-155:
l'andare con le trombe inanzi e col fuscello in mano, che a loro
del tempo / che il vecchio ricercava col fuscello / la congiuntura di poter far loro
cosa d'insigne. -cercare brighe col fuscello: attirarsele. varchi, v-14
non essere altro che un cercare brighe col fuscello e comperar le liti a contanti.
[s. v.]: 'cercare col fuscello le disgrazie, le noie e
. credemi che egli è da toccare col fuscello, e dico che egli è un
un incontro di fùsus 'fuso 'col lat. volg. arbuscellus '
non vuole che i suoi pescatori peschino col fuscino o con l'amo. f
ferendolo poi con la fuscina, overo col pugnale. -in senso osceno.
, dal tombolo coi fuselli all'inginocchiatoio col libro di preghiere. banti, 6-90
le fusette volanti a mille intorno / col fermamento a gareggiar sen vanno. obizzo,
un fu- setto lungo due palmi col quale si poteva per aventura difendere
, l'uno accanto all'altro, col cannello, col saldatoio, con la verga
accanto all'altro, col cannello, col saldatoio, con la verga di stagno
che hanno certi solidi di contrarre col calorico un'intima unione, che
bufala » passate ai ferri, condite col burro fuso e avvolte in filetti d'
oltre, che il coreggio riscaldasse o col fuoco o al sole i suoi quadri,
pareti di carcere. pascoli, ii-340: col senso morale è unito e fuso il
da lino viterbese. caro, 8-629: col fuso, con l'ago e con
] bombagio dal quale si forma il filo col fuso. tornielli, 485: chi
con la rocca al fianco, e col fuso in mano. pascoli, 448:
girando l'argano, il medesimo fuso, col solo toccamento del canapo che lo stringe
è un ferro sottile lungo od acuto, col quale forano sacchi, ceste ed altro
superficie esterna di questi ventiquattro spicchi avrebbe col fuso ove fosse sviluppata su di un piano
il nille / percuote egitto e bagnalo col muso. -velocissimo. -con uso
, il pedale si è il capo col collo, il fusolo del pedale si è
il fusolo del pedale si è il petto col corpo. 4. palo
falde. verga, i-29: vide janu col suo bel vestito nuovo di fustagno.
soffici, v-2-96: si asciugò il sudore col rovescio della mano, si rinsaccò nei
, turco fistdn, ecc., col senso di 4 giubba, camiciola '
. = deriv. da fusto, col sufi, collettivo -ame. voce registr
sudditi, benché andassero anche a letto col costume nazionale, lei con le collane
da vicino; e vivamente / vegetan col sorbirsi il salso umore. =
). govoni, 856: canarino col cancro sulla lingua / nella gabbia di
di ghesa nel boschetto, prono, col ventre premuto contro la seggiola, ed
. deledda, iii-272: altri nascono col fiore della sventura in mano e non
(sec. xiv; ma in uso col sec. xviii). fustigare2
cicognani, 13-559: i dolori costali, col diradare degli analgesici, le si erano
/ sta intento ed ascolta l'abisso / col fusto piegato a balestra. -figur
giorno, / con le corde e col fusto, e con l'intero / guemi-
, liscio e per di più levigato col sapone, oscillava un cerchio, dal
acute a lui s'avventa, / chi col dente vorace e chi col fusto.
/ chi col dente vorace e chi col fusto. d. bartoli, 43-4-125:
. il braccio me lo salvò il parapioggia col fusto robusto, il piede la scarpa
mezzo fra dente e dente, e col rocchetto nel fusto di num. 6,
; oggi i nostri son begli in banca col fusto e con lo spirito sozzissimi e
. palazzeschi, i-798: dal modo col quale elargiva un tale sguardo alle cose
. = dal lat. futurus, col sufi. lat. -ibìlis, indicante possibilità
manifesto di violenza travolgente e incendiaria, col quale fondiamo oggi il « futurismo »,
poesia e l'arte si sono, col futurismo e con le sue varianti, e
con l'animo umano, trastullandosi sterilmente col frammentario impressionismo e col sensualismo. papini
trastullandosi sterilmente col frammentario impressionismo e col sensualismo. papini, ii-845: in questo
futurisme, preceduto da una premessa editoriale, col titolo le futurisme, con cui
scaltri. = deriv. da futurista col sufi, -eggiare (a indicare l'
giungere, prossimo, venturo in relazione col presente (un giorno, una settimana
vescovo di fano, non futurissimo cardinale col voto del cardinal di monte, arrivò
sia gravido del futuro, e come col presente passar si possa graduatamente e fermamente
vendemmie, ai giorni felici quando scioglieremo col nostro vino e sui nostri colli il
il creato mondo esser fatto igualmente etterno col suo fattore. cammelli, 172:
... lui diceva 'sagrifizio 'col * g 7 2.
a qui c'è va la mi re col b molle... nella fronte
ipolidio,... si può notare col rosso il c lidio, al quale
fr. gabardine (sec. xv-xvi; col senso attuale di 'impermeabile 'nel
i-416: digrignavo perché già mi sentivo col duce e non avevo il coraggio per buttar
una mia povera gabbanella, ed insieme col mio figliuolo, me ne tornai a casa
opera pia trivulzi che non stoni. col suo gabbanello, la sua tuba color
: ha indosso un di questi gabbani col bavero, come s'usa. garzoni,
tesauro, 2-212: odilo adesso travestito col gabbano e co'zoccoli alla francese.
egli ha... un gabbano lungo col collo di pelo. soffici, v-1-434
maggiori cittadini... sopra la guerra col mastino. a. pucci,
] aveva gabbato le popolazioni dell'isola col lustro della libertà e poi la aveva
fuori dalla porticella d'una scala secondaria col manico della scopa e ne menò tante
annunzio, v-1-84: mi distendo supino, col capo contro la gabbia delle due bombe
. 16. tipogr. telaio col quale si delimita il formato della pagina
: il pentolaio fare alle pentolate / col pentolaio s'è visto: e chi fa
mare, e da'naturalisti è descritto col nome di larus maior. guerrazzi, iii-125
tutta la notte seguente nel fortificare le batterie col riparo delle gabbionate. cattaneo, iii-1-48
/ ci vien d'egitto; e col becco l'afferra / un grande uccel,
o 30 stomi * presicci ', che col loro baccano e il loro azzuffarsi per
a usura pubicamente; anzi il fanno col braccio del comune, e pigliatene la gabbèlla
sull'aumento di valore acquistato dalle materie col lavoro, che rimase in vigore nel
mulattieri appena veduti, ci vengon innanzi col solito tributo, quasi che la nostra
importuni che vadano ricercando sottilmente nelle poesie col fuscel- lino ogni scropoletto. moneti,
il lavoratore agricolo nei suoi rapporti contrattuali col proprietario o gabellotto o subaffittuario da cui
signore / velocemente il gabinetto scorse / col crin disciolto e su gli omeri sparso
naturalmente, ma un vero gabinetto, col sedile di porcellana. -andare al
per consuetudine i singoli governi sono indicati col nome del presidente del consiglio che ne è
lat. olèum 4 olio ', col sufi. chim. -ico, che indica
yà8o <; merluzzo '), col sufi. chim. -osio, che indica
<; * merluzzo '), col sufi. chim. -ene che indica composti
. éù> 'tremo, pavento ', col significato 'che storna i mali '
tedeschi della bassa alamagna i quali erano col bavaro... non potendo avere le
ma nel commensurar di nostri gaggi / col merto è parte di nostra letizia, /
, nella tua luce scialba, / col mio cuore leggero, a una fatica
. banti, 6- 70: col pretesto di distoglierlo dalle sofferenze,..
pensarono /... ch'io cedessi col danaio; / e però cominciarono tutti
per dimostrarne la gagliardia, io lo guardai col mio sguardo che non conosce la
corona della lode, di mischiar l'utile col dolce. foscolo, iv-326: guardando
foscolo, iv-326: guardando le scienze col sogghigno con che omero guardava le gagliardie
da un pezzo, e trionfalmente, col gran pubblico. bacchelli, i-289: quei
la vanga nella terra dello scavo, col badile stava ripulendo e squadrando una fossa
fede mia, sta gagliarda / e col ben far t'accosta: / cristo
cu'il petto hai ferito / sì crudelmente col tuo crudo dardo! pulci, 28-74
trasporta / l'umor gagliardo, e col pensier veloce / salta di palo in
. chiabrera, 1-ii-323: sciocchezza! col buon vin cangia la donna! /
, e, caduti che fossero, col gagliardo dibattimento delle unghie la spezzavano al
. p. maffei, 306: usciva col sacco in ispalla a mendicare di porta
... ma questi suoi gaglioffi col t nel petto, sono quelli che divorano
,... / anzi rinforza col gridare a testa. fagiuoli, 3-1-269:
sec. xvi nella forma geóle), col senso anche di 4 prigione '.
, 4-46: ragazze in capelli e col cappellino, giovanotti di gaia vita, negri
penne di vario colore al cappello, col suo pugnale del manico bello, nel
tale acqua sia sparta sopra i capelli col pettine. ricettario fiorentino, ii-25: la
avaro si dimostrava col marito, ed egli... andava
... noi militari siamo galanti col bel sesso! oriani, ii-113:
e le galanti maniere che si sogliono usar col bel sesso, danno all'amicizia la
teneva accuratamente nascosto il proprio romanzo galante col di lei figliastro. -che
: caminano tutto il giorno... col passo artificioso, col motto galantino.
... col passo artificioso, col motto galantino. goldoni, vii-108: poco
come si dice laggiù, e di galanteggiare col fior fiore... del bel
[il sole] si vantasse che col suo arco e le sue saette, che
chi porta il vizio in trionfo col titolo di galanteria non sarà mai
, all'arrendevolezza; atto o contegno col quale una donna dà prova di una
, 12-i-20: ne ho ragionato a lungo col marzopino, ed hogli lasciata la lettera
: è naturale, del resto: col galantomismo, colla dottrina, col buon gusto
: col galantomismo, colla dottrina, col buon gusto, se ne deve andare
fare il maggior dispetto alli malevoli che col non curare le loro ciarle e collo
ha tal temeritade / che vuol col galantuom stare a duello. redi, 16-v-348
o... / interrogati, piantano col freddo intercalare, / scusate galantuomo.
cosa, / et io restai com'un col barbazagni. pasqualigo, 95: io
mai alle sue scadenze. -anche: col trascorrer del tempo vengono risolte le vertenze
, sf. zool. crostaceo anomuro, col corpo tozzo e spinuloso, addome
e i difetti da evitare nel trattare col prossimo, nel conversare, nello stare
galattòmetro, sm. chim. strumento col quale si misura la densità del
ingoiare a loro [ai vermi] col solito corno buona quantità di sughi espressi dalle
perché ha somiglianza colla scimia e col gatto, e perché cammina sopra la terra
: è quel che ha combattuto / col capo generai de'galeotti, / gines
per lo mar quieto / ragionando venia col galeotto / saggio, e di lunga
gemelli careri, 2-ii-474: ai 13, col pagamento di 15 pezze, ci partimmo
affine a galea 'elmo ', col suff. dimin. galerito, agg
mente galerita, sf.): allodola col ciuffo. landino [plinio]
avis (plinio) 'l'allodola col ciuffo '. galèro, sm.
che alle volte prendono certe tinte fatte col fumo di galla e di zaffrano.
fosse galla, / va l'orsa col prigion, che d'ira mugge. pascoli
. marini, i-337: quindi, passando col guardo alle reliquie della nave..
terreno. lastri, 1-2-58: si copra col terreno le sole barbe, lo che
che il maschio non ci contribuisca altro col suo seme, che alcune aure o spiriti
scannalo. baruffaldi, i-165: il gallastron col chi- chirrire annunzia / l'alba nascente
è fatto da gallina che abbia abitato col gallo, cioè che ne sia stata calcata
calcando su quelle parole, - salirà col nuovo peso. 2. figur
gridò tommaso, già più risentito, col testone galleggiante tra i poiletti che correvano
, 306: per investigare... col mezzo del galleggiante la velocità della superficie
un maschio con torri quadre nei quattro canti col suo fosso. poi un altro ricinto
in italia nel sec. ix) col senso di 'atrio, cortile, portico
riappare la prima volta nelle lingue romanze col fr. galerie (nel 1316),
, in sanudo, diarii, xlvii, col. 238) ». gallerista,
e freschi. -in gallesco: col verso proprio del gallo. a.
ci metta sei galletti in bastardella / col suo lardo, l'aglietto, il
fungo ranciato, di dentro gialliccio, col cappello in forma di cresta (a
lastri, iv-29: ulivo sativo maggiore, col frutto bislungo, lustro, giallastro,
, i-176: domandoe licenzia di combattere col gallico invitatore. giov. cavalcanti,
= deriv. da gallico1, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
'gallina di faraone ', uccello gallinaceo col groppone grigio macchiettato di bianco, originario
fungo ranciato, di dentro gialliccio, col cappello in forma di cresta ».
= deriv. da gallina2, col sufi, collettivo -ame. gallinazza
àfrica sud-orien tale, associato col germanio; è estratto dai residui della
piedi, e tocca colla cresta e col becco il cielo. massaia, i-107:
(i-518): ella non stette troppo col marchese che s'avvide come egli era
questo tuorlo d'uovo, cogli artigli e col rostro. 7. arald. figura
206: eccomi tutte le mattine in piedi col gallo. -cantarvi il gallo:
fatto uscirne i galli, si ripiglia / col favor de la chiesa il patrio suolo
di ufficiali e colonnelli che finirà col gallonare tutti i siciliani. =
lancieri, e avanti un generale, col berretto gallonato sino in cima. ojetti,
gallonata e la mazza d'argento, col cappotto a mantellina...,
6-241: il mal vestito fa sua fratellanza col mal vestito, e il gallonato col
col mal vestito, e il gallonato col gallonato, senza comporre insieme il minimo
acchiappaporci quel giorno non aveva il berretto col gallone del municipio. tozzi, i-490
: perché la tinta che si fa col gallone, o di per sé, o
glico side dell'acido digallico col glucosio; tannino. = voce dotta
= deriv. da gallo2, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
del podere, cominciò a ballarvi suso col cuore, il quale gli galuzzò subito
lancia frattanto un servo appresta, / col petto a botta in man l'altro galoppa
zamira gli parlava allora,... col rotolio d'occhi e il galoppar di
unione del trotto o con la pavana e col ga- loppetto. il galoppétto è con
.. quando riposava dai lunghi galoppi col capo sulla sella. d'annunzio,
s. maffei, 130: era quivi col montone ch'è solito] star co'
= dal fr. galope, galop (col significato di 4 ballo ', all'
irland. gali 4 pietra '), col senso di 4 ciottolo ', della
. galvanodoratura, sf. doratura effettuata col metallo galvanoplastico. tommaseo [s
.. la quale consiste nel precipitare col galvanismo il rame, l'argento
velluto, / ma la gamba ricopriva / col fin ostro oro intessuto. baldinucci,
dibatte, e pauroso strigne e legami col movimento. guido da pisa, 2-95
serqua di piccioni /... / col collo gonfio e con le gambe storte
avanti, indietro e in fuori, col piede in estensione. -gamba tesa:
in su: in posizione capovolta, col capo all'ingiù. s. bernardino
fa la sua balla, e ponsi col capo basso e colle gambe in alto e
) a testa bassa, col capo alfingiù (una persona);
gambe in aria: sostenersi, muoversi col capo all'ingiù; camminare sulle mani.
iv-372: io questa volta ci andavo col cuore scuro e non di buone gambe
, ii-330: il re li disse che col pontefice sollecitasse la sua causa del divorzio
un sorriso o con un'occhiatina o col gomito trovarono modo di farsi invitare.
le malattie delle gambe si curano col riposo di tutta la persona. ibidem
'. proverbio di chiaro significato, col quale alcuno intenda di scusare la propria viltà
popolare all'arto dell'uomo e ha finito col sop -gambe mie, non
,... e badila ben trida col coltello. = deriv. da
: e 'l muggin colla trota e col carpione, / gambero e nicchio, e
sassetti, 267: l'altro giorno col sole trovammo d'aver fatto il viaggio del
linneo aggregato fra le specie dei tronchi col nome di peduncolo, è parte del
rado che'gridin tra loro, / col riso in bocca si danno il gambetto.
che copre invida zappa, poi, col frinire delle cicale, / mettono un
. è quella del bicchiere, ma col gambo e con la coppa lunga e conoide
portando... la rosoliera verde col suo vassoio e intorno i bicchierini come
[del me- landrio] si pesta col vin vecchio. -gambino (v
sec. ii d. c.) col significato di 'guscio, bacinella,
due processioni opposte, di chi viene col gamellino a pigliar del vino, e di
, e di chi se ne va col gamellino colmo gridando: -largo! de marchi
cimiere una mano sì grande, che col gammaùtte, col dito medio e coll'
mano sì grande, che col gammaùtte, col dito medio e coll'anulario aggavignava un
non che le maniche, la gammurra col gamurrino; e già le voleva metter
dietro gli veniva la moglie tutta arrossata col fazzolo bianco in testa, e la
un sasso. oriani, x-4-320: svolazzava col suo gamurrino di farfalla sui lumi della
gagne-pain (nel sec. xiii, col significato di 'guanto di ferro 'per
fune o catena avvolgente o è collegato col pezzo da sollevare. -gancio di traino:
nel 1290, nella francia meridionale) col senso di * mucchio, acervo ';
gandarella (sec. xi), col senso di * terreno sterile '.
. buonarroti il giovane, 9-157: col tabarro uscito fuor de'gangheri / delle
di quoio. -archit. ganghero col capo: grosso arpione di metallo che
filippo brunelleschi] il modo de'gangheri col capo e degli arpioni; e facilitò molto
ai bagni un vecchio professore di storia col cervello fuori dei gangheri.
'tonsilla ', per contaminazione col gr. yàyyxio'j * ghiandola, tumore
buttò giù l'uscio d'un colpo col piede. verga, 1-86: ho
: [il molosso]... col gannir della voce in altra guisa /
esterno di isopedina, che presenta affinità col tessuto osseo, e da uno strato
= voce dotta, deriv. da ganoidi col sufi. chim. -ina, che
, i-173: ma via: si attenui col nome d'emulazione codesta gara. bocchelli
o per amore o altra gara / mostrar col grifo aperto i bianchi denti, /
, 5-iv-406: entrò in oculte gare col richelieu, cosi temerarie e imbrogliate che in
dette la tentazione violenta di farsi avanti col solo modo che egli poteva adoperare:
gli urti di noto; / io, col flutto infedel cozzando a nuoto, /
gara paria che ogni parete e pavimento col cielo lampasse. ariosto, 18-155: altri
ira e l'odio, e cimentarsi col ferro in mano sempre più ostinatamente l'
un balzo gli piombai sopra, in gara col suo compagno, ancor più pronto di
. annunziata era venuto a trovarsi in gara col suo stesso maestro...,
il risapersi solo ch'io avessi presa gara col mur- tola stimava non potermi portar punto
s'impingua... / e col disco febeo ne viene a gara. carducci
(nel 1899) 'autorimessa ', col senso originario (nel 1805) di
; / sempre garagollare, e ir col tasto. = deriv. da
suoi rappresentanti... noi chiameremo col nome di * ga ranzia
per bene. firenzuola, 537: col vestirle garbatamente [le membra inferiori]
proteggo, / garbeggio di fianco, col labbro / dal cappuccio di carta / gli
, leggiadra. biringuccio, 1-90: col battere fanno [il lavoro] giusto
di garbino / svelle d'india col vento di sirocco e, come sono entrati
come sono entrati nel mar rosso, col vento di gherbino, over d'ostro.
: né volli pure rendere garbo per garbo col restituir per polizza la visita. guerrazzi
. è uccello che ha grandissima convenienza col tordo, essendo dell'istesso garbo di vita
cicognani, 2-113: mia madre, col suo garbino, domandò al portiere:
. pirandello, 7-124: subito, col suo solito opprimente garbuglio di frasi,
.. tenendo in mano una gardenia col gambo avvolto nella carta d'argento.
il piattello in bilico sull'asta, col resto delle libazioni nel fondo delle gran
in breve alla vostra ubbidienza, e col suo esempio non sia per fare il
toni'dello helmholtz. govoni, 9-218: col granulato verde mi ricordi [o ramarro
busini, 1-15: cominciò a gareggiare col popolo e coi magistrati, e tenne
e coi magistrati, e tenne pratiche col papa. boccalini, i-192: non
dai giureconsulti dello studio perugino per gareggiare col maggior fratello. -con valore iperbolico
e nella guancia al naturai vezzosa / toma col giglio a gareggiar la rosa parini,
in pruova, chi di loro, col suo canto, facesse più dolce e più
abito in un pantano / dove gareggia col grillo il ranocchio / tal ch'i'non
lamenti d'amore ed in gorgheggi / col rivale usignuolo gareggiava [il pettirosso],
tal lena, / che gareggiar potea col mar fremente. foscolo, v-12:
da terra, per gareggiare in velocità col cavallo. 9. fare concorrenza a
21-162: giardini che in delizie gareggiano col paradiso. menzini, i-324: la coppia
reai... ormai gareggia / col regno degli dei. d'annunzio, iii-1-1113
legnami], che pare vogliono garreggiare col ferro. bertola, 106: il lor
. pananti, i-296: venia parlando col boccone in bocca, / e col
col boccone in bocca, / e col fiasco bevendo a garganella. grossi, 295
. la lettera 4 r 'si pronuncia col suono rauco del gargarizzare.
baritonale cominciò: « le voglio parlare col cuore in mano ». -gorgogliare
l'acqua bollita con le passule, e col mentastro, e garga- rizata, tenendo
radice * garga 4 gola '), col sufi, -ozzo (cfr. garganella)
/ destinato a morir d'inedia nera / col tuo procuratore di lavoro, / il
, garibal- descamente; e costringere col fatto il governo a seguire.
roccia sembra coperta dalla bandiera tricolore, col verde perenne delle foglie [dei corbezzoli]
delle foglie [dei corbezzoli], col rosso * garibaldino 'delle bacche, col
col rosso * garibaldino 'delle bacche, col bianco cereo dei fiori.
..., in corsa aerea col ruggito di un dirigibile. pea, 7-154
figur. lisneri, ii-272: le suffumigazioni col ladano, con lo stolaude, v-505-13
ha il tronco e le zione col volume dei petali soprannumerari, va
. pirandello, 7-480: trescando spudoratamente col partito socialista, fino a darla vinta
mascalzoni che a costanova andavano per via col garofano rosso all'occhiello.
, 1-305: ecco capitare tutto saltellante, col garo- foletto all'orecchio, il cigaro
»... vale pugno. percossa col pugno, e propriamente data sotto l'
= etimo incerto, da collegarsi forse col germanico * krappa 'uncino '(
, una ruota era rimasta a contrasto col marciapiede, per cui, l'animale,
215: chi pur garre / sempre col suo destino e col disagio, /
pur garre / sempre col suo destino e col disagio, / vien roco, e
nell'alta mente / rivolgerai: poi col supremo auriga / arduo consiglio ne terrai,
ii-167: non così un'importuna cicala col garrir ch'ella faccia da un arboscello su
porgono e con l'ombra ristoro e col garrito degli uccelli, che non mancano
. / soglion... / venir col canto a benedir le biade. casti
: colle lasagne e co'tagliatelli o col risotto venian sempre gli anitrini del laghetto
andare in garziere, avere la testa col naso in garziere: procedere con la
dire che non la porti garzièra, cioè col mostaccio in fuori, né accapucciata,
: ero un garzone su'tredici anni, col capo pieno zeppo di grammatica,.
par che se dia, / che col garzone ad onne stascione / so en sua
normale negli ultimi tempi della vita in comune col marito. 3. lavorante
: ecco uscire dalla sagrestia un garzonaccio col muso di faina. c. e.
sacre istorie abbiamo il garzonetto david, che col suono delle sue corde soleva maravigliosamente chetare
non correva più a darmele in spettacolo col mio muso lungo, e le mie
intorno, con due figliuoli garzonetti, col fratello quasi impotente, ella voleva tuttavia
al fianco / la sua fedel conocchia col pennecchio, / tra per mercede e
girante. il garzuolo, tratto dall'acqua col mezzo di rastrelli, è portato sui
collo grosso lì disotto dove si congiunge col capo. perché avendo le mascelle grandi,
gas 'combinazione di un corpo qualunque col calorico, in modo che il composto
col gaz tratto dal carbone fossile di quella provincia
, ecc. questo gas si forma col distillare materie grasse o bituminose, e
borghesi napolitane, la villa, la villa col gas, con la musica, con
cattaneo, iv-1-92: ieri ho aperto discorso col guillard intorno alla unione delle due società
lat. ol [eum], col sufi. -ine. gasòlio, sm
, che si cercò di conciliare col dogma cattolico, in base alle quali
voce dotta, deriv. da gasterofilo, col sufi, -iasi che designa malattie parassitarle
castrica, ca- famiglia di pesci telostei col corpo fusiforme strocchia. e sottile peduncolo
yaoxrjp yaoxpót; 'ventre, stomaco col suffisso medico -ite. gastro, sm
andrea da barberino, ii-97: posesi col corpo in terra, come gatta che
selvatica » in caso di disgrazia la sposò col doppio rito civile e religioso. tecchi
fare a gatta cieca e a nasconnerella col signor lorenzino. [sostituito da]
la gatta gatta: chiamare le cose col loro nome, manifestare chiaramente il proprio
-fare con qualcuno come fa la gatta col topo: divertirsi a farlo soffrire crudelmente
geometra, come una gatta quando scherza col topo, e non ha solo fame
voglia fare con me come la gatta col topo. -fare la gatta di
non ha rotta ancor la prima lancia col camerlingo; ma fin qui si vede che
d'una larga strada / pesto ansuin col pomo della spada. -fingersi distratto,
ricordava che anche sola o in confidenza col marito aveva sempre accompagnato il suo esser
, i-173: ma via: si attenui col nome d'emulazione codesta gara; si
con la lucerna a tricorno, le parrucche col codino, il giustacuore, i pantaloni
di gatto. verga, ii-295: rosmunda col nasino rosso sul manicotto di pelle di
sua balìa / come gatto che gioca col gomitolo. brancoli, 4-100: mio
pone nello scudo arricciato o aggruppato, col pelo irto, corrente, guardante,
divertirsi con qualcuno come fa il gatto col topo: fargli alternamente, con raffinata
giuoca sovente, siccome il gatto giuoca col topo; che quand'elli l'ha preso
vede ch'all'astuto gatto / scherza col topo alcuna volta aggrada; / e poi
muoia. casti, 63: così talor col sorce il gatto fa: / ei
con quel povero broglio come un gatto col topo. -fare la
fuoco. -al figur.: la familiarità col male induce facilmente al peccato.
bocchelli, 13-1706: avendo conosciuto, col colpo d'occhio dell'uomo di guerra
specie di felidi [felis braccata) col pelame segnato da strisce e coi piedi
accennava infruscato... volendo, col tener l'unghie dentro e gli occhi
a guiduccio; e poi facciamo contratto col gattone. 3. region. stoppa
i gattucci hanno aperto gli occhi: col passar del tempo anche gli individui più
. di gaudère * godere ', col quale inizia l'introito della messa in
celebrantes sub honore beata maria virginis e col quale inizia pure un antico inno goliardico.
facendosi il fiocco, o un altro col fisciù per via de'gattoni. jahier
per punta in un buco fatto a posta col succhiello in questa parte dell'asse o
sorreggevano di buon grado lo scudo azzurro col gattopardo. 2. figur.
, che nei dialetti italiani si indica col termine di 'bavosa '(o anche
zibetto, sebbene nulla abbia di comune col gatto. ha il grugno appuntato come
mentre i chiosatori restaurano la forma classica col dittongo. gaudére, intr. ant
/ ma ch'io non deggio esser col pianto amata. gioberti, 1-iv-169: letizia
-a gaudio: al fine o col risultato di allietare, rallegrare, consolare
pezzi roventi, mentre si battono sul tasso col maglio. = etimo incerto.
frotte degli operai della * stive 'col gavettino del pranzo sotto il braccio a
il prender poi che fe'domestichezza / col nepote di cesar fu cagione / che
, con piumaggio morbido e bianco, col dorso cinerino e i piedi rossicci;
'(per la sottigliezza), col suff. -ianum, con lenimento della p
venir il gavocciolo e la peste / col guardo, e secca i campi e le
possibile, e con ben batterla e col rivestirla di gazoni. milizia, iii-519:
rubano le gazze ladre, che prendono col becco qualsiasi oggetto brillante che gli capita
dalla gazza che, punita de'suoi furti col pelar della coda, o perduta la
del frutto proibito un maiale da latte, col quale tutti e tre fanno allegra e
. paragonò il dicitor peccante in freddezza col millantatore, dicendo che l'uno e
. tutto si fa con le gazzette: col denaro si ottiene tutto ciò che si
me non penso di rispondere altrimenti che col fare inserire in queste gazzette di toscana
. gramsci, 11-275: benedetto avvalora col prestigio della sua autorità tutte le ciniche
fu poi usata per raccogliervi e distruggervi col fuoco i rifiuti della città, le
volta gli ebrei avevano offerti e consumati col fuoco i loro figliuoli in onore dell'idolo
uncini o di spine della cuticola, col sistema nervoso compreso neh'epidermide; con
: aveva trenta 'gelabba'confessi, prigionieri col loro capo abu snep. = voce
. vi schernisce, e vi gela col maladetto dubbio. fogazzaro, 4-14: mi
esplosivo ottenuto mescolando 93 % di nitroglicerina col 7 % di cotone collodio a titolo
il corno / de la capra del ciel col sol si tocca. petrarca,
di voi in campo armato / non restasse col cor freddo e gelato. fed.
, 1-106: di quel male fu guerito col farsi prima immergere ogni mattina in un
i-95: tu confermi queste terribili parole col... e coi gelidi amarissimi
, x-3-33: d'orizia il rapitor col velo / d'atra nube per l'aria
italiani. montale, 7-310: come conciliare col gelo del 'pannasse 'il tragicomico
, 15-215: quell'anello splendeva ora col suo diamante di gelo. idem,
e tant'è folle / che l'esca col fucil la squarcia e fende. /
e geloso ch'egli non s'unisse col re nemico. magalotti, 1-164:
gelosia verso la persona amata può, col suo stesso comportamento, spingerla all'infedeltà
dolor nasce il diletto, / e gemella col fior spunta la spina. magalotti,
il gelo / dell'inverno trapassato / e col corpo imbarazzato / geme il reuma ed
voi / gemuto avete il nome suo col fiato / su la pietra ospitale! deledda
gàmica una botte, / la fermo col coperchio e con la ragia. papini,
[costantino] divise roma da roma col geminarla, faticandone un'altra col suo
da roma col geminarla, faticandone un'altra col suo nome nella tracia. battista,
l'altro. rosa, 190: col pennello egualmente e colla penna / pacuvio
corretto in chernitis -idis, e connesso col gr. xsép xetpó? 'mano '
linguaggio che parla poco ma dice tutto col gemito e col delirio, il tanto ineffabile
poco ma dice tutto col gemito e col delirio, il tanto ineffabile e doloroso
: il folto... cuopre col suo frusciante respiro i baci, i sussurri
baruffaldi, xxx-1-52: ma guarda che col troppo adunco dente / troppo non morda,
imprese perigliose e vane, / e col sangue acquistar terre e tesoro, / vie
ostro. castiglione, 454: e col volto imperioso e costumi austeri, con
questa e quella possono originare altre cellule col medesimo processo. gemmante2 (part.
soffici, v-1-241: [cézanne] cominciò col riaffermare, intanto, la necessità.
una [delle grazie] tosto alla madre col gemmato / pettine asterge mollemente e intreccia
guerrazzi, iv-67: aspetterai esser tirato col gancio al collo alle gemonie delle assise?
lingua gli furono addosso, e gridandogli col piglio di farinata: - chi fur li
e vanno tessendo le favole nelle storie col far nascere i martani da i marti,
. = deriv. da generale2, col sufi, collettivo e spreg. -aglia
l'amicizia, che passava questo prencipe col cardinale di riscegliù, non solamente il
furono noi i suoi discendenti, ebbe, col generalato di santa chiesa, il ducato
. zeno, xxx-6-107: ha combattuto / col capo generai de'galeotti, / gines
: dare ai soldati ordine di adunata col rullio di tamburi o con lo squillo
, iv-i- 264: sono stato col generale garibaldi e mi pare che vi
corpo, poitevin, arrivò fra non molto col grosso. comisso, 12-13: il
): [i frati] feciono tanto col generale, che gli mandò la obbedienza
sono generalizzati gli ulivi e i cipressi col nome di alberi, i giacinti e i
con le potenze incorporee, il foco col caldo, la neve col freddo.
, il foco col caldo, la neve col freddo. segneri, iv-12: ciò
viviparo, il generato è da prima congiunto col generante, fa seco un solo individuo
da'geometri quella linea o figura la quale col suo moto 0 colla sua rivoluzione produce
è peccato. castiglione, 355: perciò col mezzo di questa compagnia di maschio e
, perché gli nutriscono, poi gli rinovano col generar essi ancor altri figlioli dai quali
: perché ancora che costoro, che col mezzo del consiglio e della elezione sono divenuti
sonoro riceve un tal moto determinato, col quale movimento giugnendo
ovvero di numeri, in quanto le prime col loro movimento o con la loro rivoluzione
: esso giacob poi che l'angiolo, col quale combattè, gli toccò e fecegli
1-5: il sole colla sua possanza, col favore della luna e aiuto delle piove
di disgraziata compagnia, come l'azzurro col giallo, che biancheggia, o col bianco
col giallo, che biancheggia, o col bianco e simili. gelli, 15-h-301
idoleggiato con uno schema geometrico, cioè col punto generativo della linea; o meglio
generativo della linea; o meglio ancora col centro, che proiettando i raggi,
questo solido prodotto dal trilineo enbh insieme col solido conoidale generato dalla rivoluzione della sezione
riccati, 19: alla superficie rettangolo generata col flusso della linea, vuoisi mettere a
v.]: generatore, che, col suo moto, genera linea o superficie
. 2. teol. modo col quale, nel mistero della trinità,
. 16. matèm. modo col quale da una quantità deriva un'altra
, varietà. - anche: modo col quale si svolge un fatto, si
e di operare. -anche: in rapporto col gruppo al quale appartiene. crescenzi
tutti i mercanti e negozianti del regno col meglio de'loro generi e delle loro
lingua, in cambio d'appellare un oggetto col suo proprio e semplice nome ignorato da
spirito, e perciò della relazione della fantasia col conoscere logico e con la vita pratica
intanto che da me deposto / leon col padre de l'imperio fia; / e
alle ferite più di colui che si copre col manto dell'ipocrisia. -di
ali spuntate, con la cresta mozza e col groppone spennato, non sono di gran
, e di profferirsi a voler terminare col pericolo di se medesimo le calamità di tutto
li altri nutricare. e guadagnossi quell'uno col sudore del volto, come comanda la
/ essendo sceso di cotal genea / col nome ancor di beltrando novello, /
ancor di beltrando novello, / che col valentre avol si ricrea. f. villani
, che divisa in branchi, / noverata col brando, al suol ricurva, /
: alcinella fingarda..., col farsi credere perseguitata da ercole per istinto d'
caldo scambio del suo senso intimo col senso generale trova, senza cercarla,
i-4-113: intendiamo l'azione del politico col riportarla alle aspirazioni e idee, che egli
. = formato su geniale, col sufi, -oide (gr. -oei8f;
che il genio nativo dell'attico idioma col concorso loro mutassero. muratori, 5-iii-165:
i-250: studiava diogene, intento già col genio trasumanato ad essef un cane cinico
di genio, l'identità del gusto col genio (e di entrambi con l'attività
con quell'altro amico di genio, col quale voleva passare 'el buen rato
vede paesi di cui li uomini tutti dipinti col frutto del genipo... ferivano
a otta a otta si tingono il corpo col nero fugo del pomo genipapo.
non le può più patir, e col disio / già vede i rondinin che sente
erasmo da valvasone, 1-7-44: gli occhi col pensier rivolse / a l'amato teban
134: fu bisogno di dinotare il nominativo col * il * ed il genitivo col
col * il * ed il genitivo col * del '. pascoli, i-831:
vati, ne disse venturi, / col genitore e 'l genito, uno effetto /
nato di lei, cui la nutrice / col proprio genitor giunse in un letto.
ma virtuosa (e la frase, col suo tono faceto, vuol ricordare che
alla svenata genitrice esangue / latte non bee col sangue. monti, 1-470: la
purissima genitrice. carducci, iii-9-79: col degnare la vergine umana all'onore di
teda non tolta a cupido, o col ferro si mutilarono. -di genitura in
quello e subito stampò un denaro d'argento col segno di capricorno sotto il quale
= voce dotta, da gene col sufi, -orna che in biol.
e pessima. = da gente1, col sufi, collettivo e spreg. -aglia.
dal sinedrio. = da gente1, col sufi, collettivo e spreg. -ame.
ma non sono punto gente da abborracciarsi col fatto loro. salvini, 23-167: è
nuovi ospiti sono discretissimi e gentilissimi spezialmente col bel sesso. foscolo, xv-302: il
1-1: mi sono ito trastullando nel discorrere col virtuosissimo e gentile m. lodovico domenichi
. alfieri, i-36: mi denominavano col gentilissimo titolo di carogna. -con
boccaccio e il petrarca,... col trattare argomenti più gentili e piani,
1-63: andavo per siepi gentili / col tuo cuore a passo, / cari giovani
piglia dei fioratisi con il gambo, col fiore e con la barba tutto insieme,
, / con gli occhi vaghi e col cianciar donnesco / lacci tendea..
con quel leggiadro e gentilesco musino, col quale quella bella fanciulla fece innamorar di
ed al sensato era di scrivere sempre col supposto che essi fossero pastori di pecore
superstite dell'anima... / col gesto inestinguibile dei secoli / discenda a capo
7-ii-266: nel rovescio l'arme gentilizia col motto 4 distingue et concordabis'. leggi
è [nel dittico] la madre santissima col suo divino figliuolo che le siede in
in segno di pace gli batteva gentilmente col lapis o col tagliacarte sulle dita. buzzati
pace gli batteva gentilmente col lapis o col tagliacarte sulle dita. buzzati, 4-61:
aveva l'ufficio di servire a mensa, col ministero dei paggi, i principi.
agli scandali che ne potrebbon seguire, col venirvene in casa nostra, e così
deriv. da gentis [ico], col suff. chim. -alo, che
deriv. da gentis [ina], col suff. chim. -ico, che
voce dotta, deriv. da gentisina, col suff. chim. -ico. gentù
voce dotta, comp. da genziana, col sufi. chim. -ina, che
sm. chim. trisaccaride che insieme col saccarosio è contenuto nella radice della genziana
voce dotta, comp. da genziana; col sufi. chim. -osio, che
'due volte, doppio '), col sufi. chim. -osio, che indica
una mandata di giovani,... col diploma di geometri, a saggiar la
vero. -fiore geometrico: figura eseguibile col solo compasso, che rappresenta un fiore
una quasi geometrizzata nell'apparenza esterna, col racconto geopolìtica, sf. studio delle incidenze
ora di qui messer orazio vostro figliuolo col suo precettor, il qual mi ha recitato
deriv. da gerani [olo], col sufi. chim. -ale, che
scient., deriv. da geraniolo, col sufi, -ene, che indica composti
deriv. da gerani [olo], col sufi. chim. -ile, proprio
nella sommità de i fusti sono teste col becco simile a quello della gru, i
: erano due bei geranei, la casselletta col garofano che le ha regalato quella bestia
); ma nei dialetti noto col nome di pico de grulla o pico
= deriv. da geranio, col sufi. chim. -olo, da [
e mxpóc 4 amaro ', in relazione col sapore e con le qualità terapeutiche.
giulio cesare, v'eran le gerarchie militari col presidio comandato da massena. b.
, i-75: le relazioni del signor fanfulla col suo capo ufficio erano improntate alla massima
appare la valletta di santa celerina, col grande argine erboso della cintola che costeggia
la persona. = forse in origine col significato di 'smorfia di di
cosa alludessero simili geremiate, avevan finito col pensare che qualche enormità doveva essere stata
tanti punti di... religioso contatto col gerente responsabile dell'enciclopedia. de marchi
gigante silenzioso che avrebbe firmato il giornale col proprio ritratto invece che col nome e
firmato il giornale col proprio ritratto invece che col nome e cognome. 3.
dalla legge, o comunque in contrasto col costume comune) o a minoranze razziali;
i carbonari] nel gergo loro chiamavano col vocabolo di pecore, ed il lupo credevano
che l'arte di sorprendere l'ignoranza col gergo filosofico, e la debolezza con la
maffei, 219: vedo / venire ersilia col suo nuovo sposo / e col padre
ersilia col suo nuovo sposo / e col padre, cui tu farai il piacere,
di greco, latino e lombardo, col mescolamento di altre voci orientali. alfieri,
affanno / pompei, ch'ad col germano reale. ugual sorte il fato addisse
. -anche iv-2-132: questi sì rari effetti col telescopio... da terra sostant
altre a riveder le stelle / aretusa col capo di fuor viene, / deposto l'
, / che il beozio t'impastan col germano, / fan sì ch'io esclami
faceva dolco, come nella nostra maremma notturna col vento di levante o di scirocco quando
. gadda, 2-55: traevano col fucile a fòlaghe, sciaguattando nello specchio
turbante. savi, 1-681: 'fischione col ciuffo ', o * germano turco
lui per conciliare la sua germanofilia di ieri col suo terrore della rivoluzione d'oggi,
, sicché l'omor covandovi non spenga col limo il germe della pianta. ariosto
altra d'albione, e trotta / col sen già grave del crescente germe. beltramelli
1-231: tutti hanno idea dell'accanimento col quale si cercò di sterminarli [gli
di negozio ci abbia imposo la natura col farci a tante imperfezioni soggetti, che
di devozione scambiò al tutto il mezzo col fine e il subbietto con la sua forma
in certe circostanze ad essa propizie e quando col mezzo di imo stimolo si dà moto
, dalle rosse ali di lino / tinte col fior del germogliante leccio, / rapidi
. alle stelle germoglianti nel cielo quando col vespero si diffonde sul mondo un tepore
pelle, è lebbra germogliante: bruciate col fuoco ciò in che sarà la piaga.
germoglino folti grappoli, non convien piagarli col ferro. monti, 14-409: l'
il pio germoglio / pagò la fedeltà col tradimento. guerrazzi, 6-52: o
di statue, mentre era di rado tracciato col calamo sui rotoli di papiro. -per
3-78: capitò poi una medaglia misteriosa col leone sabaudo in atto di spennacchiare un'
, i-12: le mura sono tutte istoriate col carbone di gieroglifici e di grottesche.
v-499: cercano [i romantici] col candelino... quelle più strane cose
: trasalì di spavento, fece in aria col dito un geroglifico interrogativo. levi,
) 4 aspetto, forma 'col suff. -ismo. geróne,
titolo dell'anzianità, che oggi, col fascismo, non è necessario. anche 4
della terza persona del meno del dimostrativo col giungervi n e do. buommattei,
). raro. ingessare; stuccare col gesso. 2. agric.
scarpette / gessate e nette, / col grembiule e verde e giallo, / deh
gessatóre, sm. operaio che esegue lavori col gesso; stuccatore. gessatura
9-180: si preferì... segnar col gessetto, sulla lavagna del totalizzatore,
di cattive iscrizioni, a lapis, fatte col chiodacelo, col carbone, il gessetto
a lapis, fatte col chiodacelo, col carbone, il gessetto. manzini, 12-10
. = deriv. da gesso, col sufi, strumentale -ino. gessire,
bratta i muri con scritte tracciate col gesso. = deriv. da
accanto la calcina viene il gesso, col quale si possono fare le volte murate
4-10: adulterarlo [il vino] usan col gesso / questi isolani: ond'ei
dette figure di rilievo... col solo nome di « gesso », senza
bùssolo un suo progetto quand'egli già assaporava col desiderio il frutto della sua onesta fatica
-prendere, pigliare una nazione, una città col gesso: sottometterla senza combattere, senza
sangue (con riferimento ai segni fatti col gesso con cui erano contraddistinte le case
di francia fu licito pigliare la italia col gesso. -restare di gesso:
un'ossequiosa cameriera vestita di nero, col floscio volto mascherato da un gessoso strato di
tutti dalla parte dei briganti e, col passare del tempo, quelle gesta che
: in poco tempo presen tal podestà / col conte di monfeltro e la soa gesta
. bellincioni, ii-247: gesta / col canto mio morale do vigore / ad ogni
. de roberto, 2-8: guardando col cannocchiale riconobbe nel gesticolante il celebre oratore
quell'impeto, quella febbre che si annunzia col gesticolare, mostrano un animo in burrasca
« gestione », che contenziosa, appellata col nome di « giustizia ». nievo
, gestiscono con la mano, accennano col guardo, motteggiano col viso. gravina,
mano, accennano col guardo, motteggiano col viso. gravina, 298: al suon
cantava e l'istrione gestiva, esprimendo col corpo quel che il musico esprimea con la
fisso sulla mia amica che aveva parlato gestendo col braccio. -di animali.
. 2. tr. accompagnare col gesto; mimare. settembrini [luciano
cose e concetti, che possono esprimersi o col suono della bocca, e questa si
, e questa si chiama pronunzia; o col moto delle mani, occhi e volto
sp., 35 (612): col gesto, non osando con la voce
parve ch'aprissi le ciglia / e col capo e co'gesti acconsentisse. gelli,
non temo d'uom ch'a amar vada col geto. bencivenni, 4-109: lo
il quale errore con una distinzione e col gettamento d'una lettera si possa ammendare.
, e pareva che la riempisse, col rumore di un torrente che si gettava
: nelle dure spalle / caterina gittò col suo forte arco / una saetta che
gioco degli astragali cautamente, ora gettando col bossolo i quattro ossicini, ora gettandone in
pigliandone [del castoro] due dramme col puleggio, fa ritornare alle donne
sella il paladin si getta / e col viso turbato e lacrimoso / a brandimarte suo
6-13: gittai il libro, ma col libro non gittai la conoscenza del male.
v-240: gettava le prime fantasie in lavagna col lapis e con più cura in carta
timore veruno vi gettate tra queste spine col vestimento forte della carità. m.
opera gitti bene fresca, fa'che col tuo pennello non eschi di suo luogo
14-30: dei pescatori, che erano col rastrello laminato da una lastra d'acciaio,
l'angelo il quale istava nella via col coltello ignudo in mano, e balaam si
governino [gli olivi] alquanto lontano col solito concime trito e sostanzioso, mescolandolo colla
gettata: prima perché quel che si fa col maestro non serve a niente per l'
. pascoli, ii-424: or dante, col gettito della corda, ha voluto esprimere
] è affatto secca, e talora col gettito di un poco di flemma calorosa.
una nave in pericolo di naufragio compiuto col gettare in mare zavorra e merci.
nave di ricche merci, poi sgravarla col gettito nelle tempeste. settembrini [luciano
tenendo una rete ed un pugnale, dovea col getto dell'una destramente cogliere altrui,
gonfiar del mare che gli abbissava, alleviarsi col getto. boccardo, 1-930: il
piccole che si consumano o si possan col gitto far d'ottone, con bellissima
con le mani, 'plastice ', col nome greco, e col latino 'ars
', col nome greco, e col latino 'ars figulina'. accolti, 1-21:
a seconda del quale fu poi dato principio col getto della prima pietra.
fuori; qui da lastre in dentro col bulino. -a getto continuo: senza
3-16: quando lei [la serpe] col collo ritto / gonfiagote rimirò, /
riempiendo la forma e solidificando il metallo col sottoporlo a una pressione applicata al metallo
mi venne a far intorno le germinelle, col capo basso, col collo torto,
le germinelle, col capo basso, col collo torto, come l'unghia, volendosi
pollo, e a spento lume / lui col cavallo arrandellò nel fiume. c.
5-1223: e 'l dio [sonno] col suo mentito corpo / sopra gli si
poppa e lui con esso / e col temon precipitò nel mare. buonarroti il
. = deriv. da ghetto, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
la ghiaccia libresca, il primo contatto col mondo caldo e vivo dell'arte.
le fo lavare [le fragole] col moscatello, dipoi le fo...
lire 5. carducci, ii-21-4: col sole che batte su la neve,
e ghiaccia e serra / l'alma, col corpo, tenebrosa e nuda! mamiani
. g. raimondi, 2-239: col pomeriggio, un poco di tepore si mise
la forza dell'animo e si allontanassero col cuore ghiacciato dai dubbi di poter più opportunamente
d'amor l'insidiosa rete, / e col salto leggier fa grave il laccio.
.. per procurare che il senato col mezzo del suo ambasciatore rompesse il primo ghiaccio
si salta dalla tinozza ghiaccia nella calda, col pericolo d'un accidente. baldini,
passato lo stretto, la mattina, col mare calmo un poco arricciato dalla brezza
. = deriv. da ghiaccio1, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
materiale o morale (per lo più col complemento predicativo). nardi,
giunto e febbraio / gito se n'è col ghiado. / or lasceremo il vaio
orologio, a cui si fa descrivere appunto col centro della sua ghianda una cicloide.
una colombella o poco meno, però col capo e collo più grande e più pieno
le conviene; prima, in comune col maiale, le ghiande onde trasse il
si mutano in sangue e s'immedesimano col corpo umano. verga, 1-413: ho
scribi protervi, cisposi e glandolosi, col viso d'un giallo escrementizio. =
deriv. da ghiara [ghiaia), col sufi, collettivo e spreg. -unte
, iii-19-394: il neoguelfismo diventa classico col gioberti e col balbo, il ghibellinismo rivoluzionario
il neoguelfismo diventa classico col gioberti e col balbo, il ghibellinismo rivoluzionario diventa romantico
balbo, il ghibellinismo rivoluzionario diventa romantico col mazzini e col guerrazzi. bocchelli,
ghibellinismo rivoluzionario diventa romantico col mazzini e col guerrazzi. bocchelli, 1-iii-685: le
furono appiccate le bandiere, lo stocco col fodro di velluto rosso, con le ghiere
la testa del condannato, steso bocconi col capo appoggiato a una lunetta (già
ghignando e sorridendo il muso / e col gomito urtò chi gli era a lato.
). giacosa, 25: reggendosi col braccio sano, puntando a forza la
stessa radice del ted. winken far cenno col 4 capo, ammiccare
chiesa luogo di meretricio co'tuoi atti e col tuo balestrare e co'tuoi ghigni.
aletta di pollanca, e confabulava ghiottamente col cuoco. 3. figur.
e pari, / la cui moglie col manto di bigotta / coprì la sua lascivia
donne gli vanno mugulando d'at- torno col pretesto del comune amore per il pòppolo,
corbo, dato a la ghiottomia, col battere de l'ale cacciò via gli altri
la dea ceres primaia mosse la ghiova col rauncinato aratro. crescenzi volgar.,
, 2-514: che sarà poi, se col novello ordigno / del trittolemo inglese il
, zolla ', forse per contaminazione col lat. globus * globo, ammasso,
, i-77: né occorre andar ghiribizzando col cervello a... esaminare se veramente
, 1-3 (i-49): restò col cor tremante, aspettando a che fine questi
ghiribizzo di congiunger con stupendo taglio l'eritreo col mediterraneo. goldoni, vii-311: se
: / -ad altro m'indirizzo / col mio ghiribizzo / di fumo al vento.
una ghiribizzosa lettera... noi crediamo col pubblicarla di dare una prova della imparzialità
intelligenza, che avrebbe dovuto fare lega col cuore e servirlo, straviata dai pensamenti
il giovane, 9-20: io vo'toccar col dito, / esser bene informato,
i-173: ma via: si attenui col nome d'emulazione codesta gara; si affermi
e il tavolino in un angolo del vestibolo col foglio per le firme. e.
camera da letto era tutta nuova, col letto matrimoniale di metallo dipinto che imitava
sicché d'intorno arezzo fer ghirlanda, / col fuoco ardendo infin presso alle porti.
uno strumento musicale, che si suona col girare una ruota, e quel giramento ha
* ghisso '. = forse connesso col fr. gui, deriv. dall'oland
modella bizzarra, / all'improvviso, col suon di ghitarra; / ma tu sei
montale, 69: già le forze, col sole sui cristalli / delle verande,
di firenze. de roberto, 558: col sistema di buttar via allegramente i quattrini
im- prometto / darvi la tancia, col nome di dio, / figliuola della
.. vestito con una giacca a vento col bavero di volpe e i pantaloni infilati
, travestita da garzone dell'ascensore, col suo giacchetto a cuore, era trattata con
giacchio; retata di pesci effettuata col giacchio. salvini, 23-324:
le ricchezze in fondo, / mentre col giacchio pescano a'fiorini. boccaccio,
boccaccio, dee., 3-7-326: quale col giacchio il pescatore d'occupare nel fiume
carnascialeschi, 1-89: chi volesse di noi col giacchio aperto / pescar con voi,
di certo, / se non chi fa col tondo. diodati [bibbia],
, i quali si trarranno fuori col mio giacchio. gioberti, 1-iv-375:
ferendolo poi con la fuscina, overo col pugnale. 4. locuz. -gettare
giacere), agg. che rimane col corpo fermo e immobile, disteso o
incidono e squartano con sottili coltelli, col gesto tranquillo del macellaio in bottega.
o spregevole il diadema che premea col piè, lo spinse lungi rotolandolo.
sorretta, a sedere su un braccio, col petto appoggiato al petto, come se
). rimanere fermo e immobile, col corpo disteso o sdraiato (per lo
parini, 296: ecco che noi giacciam col sen disciolto / or che s'alza
, stenditi quanto puoi, e misura col tuo giacere questi campi, ne'quali
bianco aspetto, / giace la pia, col tremolo / sguardo cercando il ciel.
270: giacea in terra bocconi, idest col viso volto in giù. e per
spero destarvi or che con me, col mio / furor, di sisto il furor
desio lei non poteva avere / salvo col suo amante potere giazere. andrea da
lettera che questo aristocratico gli aveva scritto col sangue dalla prigione, dove giaceva da
: se il sol non feconda / col raggio sereno / l'umor che ha nel
con tal sito necessariamente sta pendente e col suo peso strappa la pleura con l'
dal pungente giaciglio mi sono fuso / col volo della tarma che la mia suola /
tu esplorassi il cuore del giacinto / anche col microscopio, / non troveresti davanti alla
4. per estens. modo col quale un territorio si estende nello spazio
tondo, di mezzana grossezza, benché col loro gialleggiare promettano perfetta maturità, pur
al fegato stesso, e a mescolarsi col sangue, e con esso sangue a
giallezza dei tuorli delle uova sbattute, col minio delle carote rosse spremute, colla
, come rubato, quasi che accusi col suo gialliccio colui che rapillo. milizia,
scottarsi, e nella destra il matterello col quale veniva tuttavia rimenando la pasta gialla
v-240: la mattina usciva del letto, col viso verde, giallo, maltinto,
tricolori, cercare di salvarsi dalla vendetta austriaca col nero e col giallo; invano;
salvarsi dalla vendetta austriaca col nero e col giallo; invano; poiché molti furono tratti
gener de'leucoi, / benché una prenotata col suo nome / tenga fior bianco;
= deriv. da giallo, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
la rifrustava a suo modo, arrostendogli col sufolo suo le orecchie et il viso.
a suo cenno e di farli marchiar col suo raglio? saccenti, 1-2-118:
. cicognani, 3-32: un giovanotto col cappello a lobbia sulle ventitré, la
utilizzata per il com mercio col levante. = deriv. dal
giarda della vita, gli è solo col caso che me la piglio, il
gli inchini, / e poi son col cervel su le bertesche, / a'tuo'
e cerca di educarli nei giardini froebeliani col meno pos- sibil tormento di quella tenera
medio alto ted. gebrize 4 caccia col falcone '). gibba1,
... fanno segno a'marinari col mostrare fuori dell'acqua la schiena (la
. = deriv. da gibbo, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
pieghe delle sete, don fabrizio, col gibus sottobraccio, le sorpassava di tutta la
roma una femmina... che col corpo gigantesco era molto maggiore che tutti
. li può sempre un autore giustificare col dire: è cesare, è cicerone,
] fa un curioso rumore di serramenta col ritmo d'una pulsazione gigantesca.
biasimavano agramente il duca per avere, col fine di soddisfare a'suoi pensieri inquieti,
. da giglio (v.), col suffisso peggiorat. -astro. altri nomi
; così detta, perché ha similitudine col giglio. g. f. rucellai,
purg., 29-147: questi sette col primaio stuolo / erano abituati, ma
giglio è di quattro sorte: il primo col fior bianco fiorisce di primavera, bianco
. tasso, 13-i-1037: se preme col piè l'erba novella, / par
nei luoghi ombrosi delle selve. trapiantasi col suo pane ove non batta il sole e
palustri la fanciulla, sgargiante il giovanotto col fiore all'occhiello. -giglio marino,
rosso su sfondo bianco nel 1251, col prevalere in firenze della parte guelfa;
compagni, 1-10: i palvesi, col campo bianco e giglio vermiglio, furono
giglio [di firenze] ama fiorire col giglio di francia e che sormonta con
quanto un paolo antico ben conservato, col giglio da un lato. -giglio
sostien ch'io / intrecci il giglio tuo col lauro mio. tornielli, 475:
tra l'ombre del chiostro materno / col chiar de'gigli abbarbaglia ltnfemo. pascoli,
diggià, sotto il velo verginale e col giglio in mano. 9. persona
centesima che le faceva tutte perdonare, col berrettino da uomo sull'orecchio, la
. s., che si abbrevia col simbolo gb. = dal nome
occhi azzurri e i capelli rossicci, col gilè di terziopelo attraversato da una enorme
passar s'ave, portisi seco gimbe col fondo piano, barche di più pezzi
13-8: i bovi statuari... col pennecchio nero della coda pennelleggiano i campi
morire. slataper, 1-44: correvo col vento espandendomi a valle, saltando allegramente
entrato mai. cesarotti, i-234: col sacro testo del loro autore alla mano,
: un marmocchio più grandino si gingilla col tamburo o col cappello a bubboli del
più grandino si gingilla col tamburo o col cappello a bubboli del babbo. pea
. le trattative che ebbero i borbonici col conte di cavour, e notissima è.
* gingillini, ninnoli ', così chiamono col nome generico ogni coserella che si dice
: 'gingilli',... così chiamano col nome generico ogni coserella che si dia
. i greci ed i romani indicavano col nome di ginnasio l'edifizio pubblico, in
licei, abbiamo messe delle scuole secondarie col nome di « ginnasi ». de sanctis
dal principio della nascita posseduta, ma col mezzo degli esercizi ginnastici. cesarotti,
ariosto, 46-135: l'una man col pugnai gli ha sopra gli occhi, /
quali dissero che torceano il fuso, col quale filano le cose mortali, e dal
. stanno in fila come confinati, col bastone stretto fra le ginocchia. -l'
egli illuminasse gli oggetti intorno a sé col raggio della fronte vastissima.
. foscolo, xiv-365: ti vorrei seduta col nocchia; prostrarsi, posarsi, cadere
ginocchioni, misurò, precipitato, le gemonie col capo inanti. zeno, xxx-6-128:
unti » come si chiamavano, aspettando col loro « nuovo papa » la rinnovazione della
rifece l'unione che s'era spezzata col papa giobertiano. giobertismo, sm.
. = comp. da gioco, col sufi, collettivo e spreg. -aglia.
ne la sabbia / ucciso gli ha col venenoso dente, / stringe il baston
giuoca con una scatola di latta, urtandola col piede. moravia, ii-156: «
de'pratesi, non si dà al pallone col pugno, ma sempre col calcio.
al pallone col pugno, ma sempre col calcio. magalotti, 22-144: al pallone
ti voglio insegnare a giocare alle braccia col diavolo, e venciarai: io voglio
del sementone cominciava a giuocar di spada col suo competitore. 3. compiere
onesto piovano, / ha un odio col lotto, / non troppo cristiano; /
giuoca sovente, siccome il gatto giuoca col topo; che, quand'elli l'
parola, come faresti, dolce pantera, col mio cuore. de marchi, ii-942
tutto. cicognani, 1-203: à giocato col cuore della gisa come il gatto col
col cuore della gisa come il gatto col topo. -con riferimento a concetti astratti
un torniere canticchiava sommessamente, giuocando, col piè, di beccheggio sulla mobile tavoletta
, 75: siffatto rossiccio giuoca assai bene col verde vivissimo del margine opposto. verga
1-41: la sera il papà gioca col dottore un'accigliata partita agli scacchi e noi
papato ha fatte le sue prime prove col giuocare, gli uni per gli altri,
si giuocava la riputazione e la vita col contrastargli per vana libertà di parlare. a
guidiccioni, 4-4: giocherò alla larga col galletto. g. m. cecchi
dietro a fuorusciti, gioca da largo col cavallo, non è il primo a
. capuana, 4-136: continuava a leticare col pagano, con don rosario che,
pagano, con don rosario che, col giove in mano, aveva sbagliato la
. d'azeglio, 1-382: comincia col regalargli certi numeri del lotto -sicuri -e
tre volte aveva fatto fallimento così, col denaro delle giuocate in tasca, donna
una giuocatina in * partibus 'col compagno accosto. -peggior. giocatàccia.
[corregge] i tratti mali de'dadi col menar ben le tavole. tasso,
amori delle donne e al giuoco della palla col pugno e col calcio,..
al giuoco della palla col pugno e col calcio,... molti singulari giucatori
vien dall'alto; / e, col braccio guemito / d'orrido legno, lo
noi giucatori di burattini,... col tirare un semplice filo, che non
un mio amico di riguardo, / col quale ho avuto l'onor d'ubriacarmi /
balia, / in una morbida cuna, col cuore beato di chicchi. bartolini,
il re briaco... / giocherellava col teschio orrendo. verga, i-300:
, che aveva tenuto a bada giocherellando col grembiale. serao, i-114: giocherellava con
che ella ha illuso e deluso e col quale ha giocherellato e che ha adoperato e
: camminava dondolandosi sui fianchi. e col bastoncello,... a un certo
delle donne e al giuoco della palla col pugno e col calcio. b. cavalcanti
al giuoco della palla col pugno e col calcio. b. cavalcanti, 2-
camicia ogni giorno nel gioco di scherma col signor massimo, ammaestrato e feroce in
giuochi degl'istrioni concorrere con la sambuca e col salterio a trescare. beccaria, ii-885
sydrac, 334: guardati di non giucare col tuo amico né con altrui colle mani
, 4-106: un dì, avendo giucato col padre quasi infino a sera e vedendosi
verga, ii-23: finiva sempre il giuoco col buttar le mani sulla roba, e
sopra gli instrumenti del giuoco, potendosi col proemio della legge esporre che il principe
angolo della camera da giuoco il fantoccio col quale s'era scapricciato a strappargli testa,
nere e vivaci dell'ardito in giuoco col sapone su quella schiena che si contorceva
redi, 16-iii-320: impolverati i lombrichi col tabacco polverizzato, muoiono in pochi momenti
alzavano vivaci accompagnati dalla musica in gioco col vento. 20. combinazione,
volte di disegno e di colori e finiva col crepitare assordante d'un fuoco di fila
talvolta un vento impetuoso che, insinuandosi col suo fiato per mezzo alla polvere,
, sfumando i contorni, e diversificandoli col chiaroscuro, ora dando alle sue imagini il
il cadavero o la notomia di gesso col naturale ricoperto dalla pinguedine e dalla cute,
più quanti tate altri captivi / faccia col gioco e lo zimbel di quelli. beccaria
testa: consiste nel colpire il pallone col capo sia per effettuare un passaggio sia
ho fatta sperare all'amico di parigi col prossimo ordinario. cattaneo, iii4- 287
sulle masse agricole dicendo: « voi col sacrificio dei vostri figli avete dato la
breme, 9: andava tentonando col bastone per giudicar se la barca non
, 30-19: conchiude... col proverbio che dice che chi sta da canto
.. in tutta la favola parimente col suono si movevano gli istrioni a misura,
maria, in cui ha giuocolato argutamente col mare. leopardi, v- 649
animali. forteguerri, 14-95: così col sorcio noi vediamo il gatto, /
sangue s'inzuppi, / e convenia col capo qui si giuocoli, / che facevan
sullo specchio un riso apriva, / or col ventaglio giocolando giva. tommaseo, i-441
io, che vi sia la porticina col giuocolino. = dimin. e
vari uccelli... giocondavano il cielo col canto suo, e volavano per la
intanto son da noi posseduti in quanto col pensiero son conosciuti: né quello stesso dimezzato
/ e tu, madre d'amor, col tuo giocondo / e lieto aspetto.
panciatichi, 100: come non avresti fregiato col grazioso ricamo di tua facondia quel giocondo
/ la rosa colorita / s'abraecia col diletto, / cristo jesu in trinità
una nell'altra su le reni, col ventre in fuori, il mento levato,
nella lor ciccia. pirandello, 5-190: col volto sanguigno tutto raso e un palmo
. salvini, 16-669: insieme col giogo anco ne trassero / il giogal
peso del pane, e mischiando il gioglio col grano e altre biade. buti,
/ verso la terra ove sarà colcata / col gioglio ch'è il malvagio suo fratello
e con le briglie / reggerli e col flagello e co la voce. pascoli,
gravina, 365: chi preme altri col giogo del rispetto, dee poner cura
... e nel monte sinai col corpo prese il giogo monastico.
li capovani, l'oste nostra, col consolo appresso le forche caudine messa sotto
sotto quella, come sotto lo giogo, col capo e viso coperto. nardi,
si dice che non andate bene di giogo col cardinale di ghisa. -avere
e io che ero tornato a casa col cuore in gioia, sai: ma
alle mani d'un bon orefice, che col legarla bene la faccia parer molto più
a quel capitano di galea, che col suo vascello ha preso un vascello nemico
. dossi, 21: tutto si confondeva col cielo, d'un azzurro cinereo,
, 19-6: altri [animali], col desio folle che spera / gioir forse
festeggia e giubbila, / se non tu col, bicipite vesuvio? cesarotti, ii-198
= deriv. da giornale2, col sufi, spreg. -aglia.
delle sue lunghe fatiche... col diventare... impiegato di ruolo del
= deriv. da giornale2, col suff. spreg. -urne.
croce, 2-11: del mille e cinquecento col cinquanta / al mond'io venni in