2-264: senza scomporsi accennò di sì col capo al contadino stupefatto e ricevette il
forcelle, una d'odio di sé col timore santo di dio dallato, e l'
le veloci ale; e alcuna volta fedisce col rauncinuto ferro in quella parte onde si
pubblica vergogna. giannonc, 2-i-367: col premere tanto gli riducono, spezialmente le
argonauti dar volean la morte, / col tridente tuo grave / frenar loro volesti
405: e luisa d'albania debella col suo sorriso il cipiglio d'alfieri. pascoli
nostro intelletto quello che dobiamo fare e col sostenerci, ogni dì periremmo.
love odiosa: ma la loro coniunzione col sole, sì come è inimichevole a esso
fogliame la canna di una mitragliatrice leggera, col tiratore biondo-stoppa che la manovrava. bastava
casa con le mura tutte fesse, col tetto ruinoso e co'fondamenti talmente debilitati
proporzionati, potrete vedere i baronci qual col viso molto lungo e stretto, e quale
grazia esserti moglie, / purché la cerchi col debito modo, / e ognuna sarà
questa città, e ad apparecchiarle anco col tempo il debito soccorso. algarotti,
sottratta l'aria. svevo, 6-382: col debito preavviso che m'attendo da una
6-99: la terribile notizia gli fu partecipata col debito riguardo. moravia, v-313:
ai ciel debito sono / facendo 'l mio col tuo piacer conforme. fiamma, 1-88
facean tirar presto l'aiuolo, / o col ferirlo o col tirarlo a basso;
aiuolo, / o col ferirlo o col tirarlo a basso; / ma eravan,
di soddisfare al debito della mia coscienza col ricordare ogni tanto, e in particolare quando
chi lasci di fare le sue devozioni col riguardo del mio servizio, perché intendo
i-122: il debito da me incontrato col signor massimo de'dugento ducati,
5. figur. la pena meritata col peccato; l'espiazione sopportata per riparare
veramente, / sì come a nostri debitor col core / no'perdoniamo con tutta la
debitor, non dai; / sarran, col tuo compasso ingiusto vai. gemelli careri
guanti e le sportine di trina nera col mazzolino delle ciliege. pratolini, 2-18:
, ed io ho ottenuto il mio intento col mezzo più semplice. svevo, 5-185
una parola delicata che giustificasse la richiesta col suo stato d'animo, in quel giorno
distorta; / ed io, quindi col piè debil rimossa, / ne le
vi-1-200: promesse il conte di operare efficacemente col padre, ma raccordando che per gli
tant'è folle, / che l'esca col fucil la squarcia e fende. guicciardini
, debole piuttosto che ravveduto, finì col tradimento l'opera incominciata col furore.
ravveduto, finì col tradimento l'opera incominciata col furore. botta, 4-251: la
, amazzano il più debole e restano col migliore. -domato, reso inoperante
scusare la riconosciuta debolezza filosofica del razzismo col fatto che ora si è riconosciuta debole
così deboluzzo, che dubiterei che essi col sangue non gli traesser la vita. cellini
alquanto tempo che l'uomo era vivuto col solo lume naturale, mandò la legge
ghiribizzosa lettera... noi crediamo col pubblicarla di dare una prova della imparzialità
capo piangendo. bocchelli, 2-234: col cuore gonfio e grosso, rimproverandosi la
filosofia del wundt scopre la sua debolezza col mostrarsi impotente a dominare il problema del linguaggio
scusare la riconosciuta debolezza filosofica del razzismo col fatto che ora si è riconosciuta debole
non avendo l'arcivescovo altra guerra che col comune di firenze e di perugia, alla
dato in italiano balco, balcone) col senso di 4 trave ', da cui
di 4 trave ', da cui débauchér col significato originario di 4 sgrossare un tronco
il signore con la cetera: salmeggiategli col salterò, e col decacordo.
cetera: salmeggiategli col salterò, e col decacordo. = voce dotta,
nell'arte il fine sociale della simpatia col servirsi della simpatia estetica contro la simpatia
in stile biblico, opuscoli socialisti scritti col frasario dei decadenti, articoli sull'emigrazione
anni. gozzano, 159: sola col tempo, tra le stoffe smorte, /
p. verri, i-144: pare che col tempo, a misura che son venute
. decalcomanìa, sf. processo col quale si trasportano, su carta o
errore grandissimo, a confine del polesine col fiume, alle spalle. fr occhia,
19-463: dopo certo spazio ciascuna decina col suo decano e capitano si parte, e
aceto stillato, e si serra di nuovo col suo cappello, e di nuovo si
gente a piedi ed a cavallo i col cavalier per trarli di prigione / che la
sec. xv): nelle forme col participio (come in cecchi e bartolini
per conservarsi la signoria una volta acquistata col perpetuo magistrato del decemvirato. tolomei,
perché contiene io atomi di carbonio, col sufi. -ene. decenilèni, sm
egli chiama quel decenne errore, che cominciò col sonno e finì con un risveglio.
in città e un'altra in villa col suo bel poderetto intorno: io mò non
dal punto di vista funzionale, collegati col centro principale. comisso, 7-58
liberissime. faldella, 4-91: è citato col nomignolo di illustre in ogni discussione della
me. = deriv. da centro col pref. de-che ha valore di allontanamento
: latrina. barilli, 2-245: col suo squallore di fuori e il suo falso
lat. cerebellum 4 cervelletto ', col pref. de-con valore privativo. decerebellazióne
lat. cerebrum 4 cervello ', col pref. de-con valore privativo.
. decervellato, agg. ant. col cervello fra lancia [tommaseo
un verbo decervellare (da cervello, col pref. de-con valore privativo), non
non vuol cessar fin che decisa / col re d'algier non l'abbia del cavallo
muti. ammirato, 1-270: non volevano col decidere in favor dell'uno, inimicarsi
buon re è tenuto di osservare leanza col vassallo; e offendendolo in così atroce
. = deriv. da decidua, col suff. medico -orna che indica i
è poesia, dicono, che sia decifrabile col puro intelletto. manzini, 12-54:
me ne andai a passeggiare sopra coperta col colonnello lasciando i due messicani tutti assorti
, 1-434: un vecchio portalettere, col bustone di cuoio mezzo vuoto, inforcati
d. bartoli, 9-31-2-167: indi, col sopraciglio marcato, con gli occhi fissi
deriv. da dec [ano], col suff. -ile. decilène,
= deriv. da decide, col suff. -ene. decilènico,
= deriv. da decile, col suff. -ico. decilitro,
campi da'nobili furon dati a'plebei col peso di pagarne loro la « decima
finalmente appagato i lunghi desideri dei dotti col sanzionare in tutte le arti la sola divisione
è quanto il numero degli aspetti lunari col sole, che son sette, e la
dello stesso autore, e volle onorarmi col rimettere la decisione a me, ed io
magalotti, 9-2-40: il tutto conferisca col segni, per formar poi d'accordo
, se non sciolto il nodo gordiano, col mio decisissimo * no '. pellico
, va in fondo alla sua parte col piglio più deciso del mondo. pavese,
, sottolineandole con arte e accentuandole talvolta col gesto; recitare con tono di voce
, 1-345: l'isoletta di ventotene, col suo paesello che scende declinando sino alla
manfredi, xxii-71: vidi l'italia col crin sparso, incolto, i colà
tanto adoperò lui e i compagni / col taglio delle spade combattendo, / /
dechinato. / aspetta l'alba qui col nostro duolo. idem, v-1-401: e
sarà levata infino al cielo, e col capo toccherà li nuvoli, da sezzo come
persone e per numeri, l'accompagnan col suo proprio participio. p. verri
: il sole volge bruciando a occidente e col suo declinare le prime ombre infoscano quella
di cesare, già collegate... col papa, andava [capponi] procacciando
colletta, iii-69: il servo caduto col ministro n'ebbe infrante le gambe;
da quelli stessi terribili venti, insieme col povero mulo che mi portava. monti,
. = deriv. da disaccaride, col sufi, -osi che indica gli enzimi
: così in disaccordo com'egli era col tempo suo, potè raccogliere in sé
conte, e nacquero i primi disaccordi col barone, disaccordi che portarono, come
di cuore. è un gran disaccordo col resto della chiesa. la taglia, e
altezze e sporgenze del duomo; contrasto col piantato della corte e delle tre vie principali
strani che non combaciano in verun modo col cuore di chi legge, ma ci
, e però non ringrazio / se non col core affa patema festa. petrarca,
o. rucellai, 6-74: noi col nostro apprendere falsificato e corrotto facciam sì
di queu'ornamento in che eccedono, col participarlo a'fanciulli; e gli altri giovanetti
ché la tua stanza mio pianger disagia / col qual maturo ciò che tu dicesti.
romeo a raimondo ber- linghieri: questi col maritare la prima con suo disagio al
è dovere che io dia il disagio col farmi aspettare. 9. dimin
volare, non ha che far nulla col moto universale, al quale né apporta aiuto
l'azione e la distruzione dell'opera (col connesso esito demistificante, disalienante).
a inebriarsi, sull'alto banchetto, col vino della luce eterna. =
scopo, incapace di stringere un legame col mondo, disamorato del prossimo.
disamorata: punire la terra più ostinata col venderla ad un padrone esigente.
di novità. i primi che si palesano col suono disadatto, colla formazione disanaloga,
affari d'ogni specie, dei caffeucci frequentati col miraggio d'imbastime qualcuno.
9-300: così dicendo gli lavò i piedi col pianto amaro e caldo. poi gliene
che bella,... animava col riso, disanimava col guardo. giuglaris
... animava col riso, disanimava col guardo. giuglaris, 122: così
appresa, non si disapprende se non col conoscere e accettare la vera. guerrazzi
al merito di questa gentil poetessa, col far correre per la città le copie de'
ostacolare nella corsa i rivali, percuoterli col nerbo, cer care di
cosa, volle la sua sella inglese col corno, e disarcionata alla groppiera,
e argine (v.), col modello di disordine, dismisura. disarmadiare
perché l'esercizio della mercatanzia, che col suo cotidiano guadagno evidentemente inviliva gl'ingegni
, potesse avere un amuleto o patto col demonio, onde rasandolo, spogliandolo e
un picciol marmo; / che se col tempo fossi ito avanzando / come già
, 7-494: clementina, vedendo che col suo solito sorriso non riesce a disarmare
. xii; nel senso figur. col sec. xvii-xviii).
tanti nefandi ed enormissimi ragionamenti, e col voler de dio conduttome al disiato porto de
a una poesia disarmata, all'etichetta che col peso rischia di stroncare la piantina.
-oh non si può! -disse col suo vocino senza timbro, di grillo parlante
bocchelli, i-183: il sole giocava col vento sulla vela tesa, ower la
la dottrina ai ragazzi o a profumare col fiato, attraverso alla grattugia del confessionale,
dell'orrida / disarmonia, / e col perverso / flutto, che s'alza,
elemento stridente, che non si accorda col resto. foscolo, xi-1-17: questa
invece di andarsi scemando, piglierà anzi col tempo più crescimento, perché tra voi due
dire sovra quelle che esistono in disarmonia col secolo. negri, 2-848: la ricostruzione
vennero a non avere né tra loro né col tutto la medesima proporzione, e ad
frase disar moniosa un proclama col quale ci intimava di deporre le
: il mutolo fece schioccare l'indice col pollice per indicare che chiedeva denari, e
gli uomini dal male, ma sì col prendere la consuetudine del bene, e
a gl'astri. rosa, 140: col contentarmi ogni disastro ammorzo; / e
i trentacinque e i quaranta anni, col pallido volto emaciato, di chi ha
come vorreste darmi ad intendere, consolatevi col reflesso della decrepita età dell'autore,
che vengono da quel suo star tanto fitto col cervello su'libri. roberti, i-259
si sarebbe voluta scusare di quella disattenzione col figlio. 4. psicol. stato
per sé come un nuovo aggravio che col tempo si sarebbe posato sulle spalle de
: ma con tutto questo, e col disavvantaggio che avevano del luogo, i
, disavvelenato; ogni veleno è uscito col sudore. -figur. cicognani
da dis-con valore intensivo e bandire (col suffisso dei verbi frequentativi, come guerreggiare)
. = voce formata su sbaragliare, col prefisso dis-, sentito come più intensivo
formata su sbarattare (v.), col prefisso dis-, sentito come più intensivo
formata su sbarazzare (v.), col prefisso dis-, sentito come più intensivo
e di tutti i regimi perché soltanto col mutamento dei cuori muteranno le sorti dei
formata su sborsare (v.), col pref. dis-, sentito come più
formata su sbranare (v.), col pref. dis-, sentito come più
. = voce formata su sbrattare, col pref. dis-, sentito come più
formata su sbrogliare (v.), col pref. dis-, sentito come più
formata su sbuffare (v.), col pref. dis-, sentito come più
formata su scacciamento (v.), col pref. dis-, sentito come più
suono). anguillara, 2-169: col batter zampa a zampa anco accompagni /
avanzare cammino. = variante di decadere col pref. dis-che ha valore più intensivo
. da calmo2 (v.), col pref. dis che indica separazione.
. da calcèus 4 scarpa ', col sufi, privativo dis-); cfr.
per renderlo capace di transazione e componimento col duca di parma. discamerazióne,
numerica superiorità, col rendere non solo inutile parte delle sue
4-93: la virtù dei progenitori deve passar col sangue ne'discendenti; e delle azioni
stava a sentirla quando gli diceva che col tempo si sarebbe arrivati a trapiantare la
il destriere del conte d'universa cadde, col conte in un monte; onde le
sanza far sogiomo / ispronò vegliantino e col buon brando / verso di loro andò forte
sempre indivisibilmente unito con lo splendore e col sole in terra e in cielo. cesarotti
in cielo. cesarotti, ii-193: col raggio d'oriente / s'alzano i miei
varchi, 18-1-54: venuto dunque il re col maggior e più bello e meglio fornito
lingua per vedere se un libro sia dettato col carattere proprio della lingua e della nazione
posto ch'ella conoscesse palesemente di potere col mezzo di lui aprire la strada alla
quelle di mano in mano che superan col proprio discensivo momento la violenza dell'impeto
ad attrito che serve a regolare la discesa col sistema della corda semplice o della corda
o discórsi, e i tempi composti col part. pass, discernuto, con
dire che dovrebbe o con l'occhio o col tatto discernersi. mazzini, ii-683:
., 6-255: e li campagnini ebbero col senato consiglio dove discemessero che ciò si
del prossimo? leopardi, i-799: solamente col molto vedere, egli arriva a formarsi
degl'imi / e de'grandi il dolor col suo crudele / discernimento estimi.
di grande festa per la battitura, col fragore della macchina, nel tumulto dei
discretezza, perché temerei di annoiarli col riesporre e confutare quelle ormai monotone
e d'ucciderli. salvini, 39-ii-81: col disceverarsi delle cose, che non s'
chiamano. = da schernire, col prefisso dis- (con valore rafforzativo.
iddio per queste sue nuvole folgora di sopra col suo lume, perocché egli per suoi
la casta, che noi potremmo chiamar col villani, essere dischiattato, è un
], fia quello che la vota, col tirare una corda che la dischiava.
, grifon, che non discindi / col becco d'esto legno dolce al gusto,
discindi ', cioè non tronchi, col becco, cioè tuo, 'd'esto
/ dove or ora approdammo, ei col suo incarco / giungea frattanto e disciogliea
quali [sali acidi e fissi] col moderato umore oleoso vegetabile si deve quel
impedisce il fine del matrimonio, o col non potere aver prole, o col lasciarci
o col non potere aver prole, o col lasciarci in dubbio della sua proprietà,
disciolti li legami degli altri vizii, e col sentimento delle cose immateriali disciolse il legame
il sol, che il gielo distemprò col raggio, / anco ne'petti ogni rigor
. serdonati, 9-230: arebbon potuto col medesimo impeto entrare nella fortezza, se
/ rasentando i segreti delle case / col treno in corsa / che discioglieva i
conto, con qualche matrimonio incesto o col discioglier uno per contraerne un altro,
piatoso un cor d'acerbo tiro / col pianto, che per gli occhi ognor discioglio
discioglitrice tempera e corregge la loro forza col dividergli. p. verri, i-43
né viene imposto ordine alcuno, neppure col desiderio, nessun tentativo di disciplina.
sopra esse battiture. moneti, 21: col mezzo dei flagelli e discipline / cavate
: pendeva giù da un chiodo una frusta col manico corto, dal quale si dipartivano
quel- l'intimo fermento che poi scoppiò col moto del '20, ed era noto
* flagello 'e 'il colpire col flagello '. disciplinataménte, avv.
disciplinate, da raggiungere grado grado, col tempo e con la chiara coscienza del diritto
, e luglio, tenendoli continuamente disciplinati col taglio. fogazzaro, 4-190: versi
suono, i quali, dovendo imitare col suono il giuoco del disco, loro stessi
/ e intanto le sue schiere ivan col disco / lungo la spiaggia, ivan con
di quelli a valigetta, portatile, col disco già pronto, e lo fa
con gli alberetti incoronati di trucioli e col dischetto di legno incollato sotto al tronco
le casette a dadi e la chiesina col campanile e ogni cosa. pea,
... chi si percota le mani col grasso discolato, chi
si lava il volto col piombo liquefatto, chi finge di tagliar
degli duoi amanti dal fuoco d'amore col mezzo della bellezza del corpo, e nata
, / sol con la mente, e col tacer v'onoro. scalvini, 1-75
il cesarismo coll'invasione, la plutocrazia col salario. 2. rendere disunito
curiosa, non maledica, non proterva col marito, non dedita alla gola, non
(2175): desiderosi di vincere col valore, non con disconce e non convenevoli
hanno procurato di abolire quella spietata costumanza col richiamare i ragecumàr ai sentimenti della natura
della natura e della ragione, e col farne loro giurare solennemente la discontinuazione sui
molto vecchie potremo chiamare fabulosi, e col mostrare qualche disconvenienza per l'età indebolirgli
vitalità più profonda mi si discoprirono dapprima col frequente alternarsi in lui di stati di
volte [la ragione di stato] col nome commune di politica si chiami.
esser lecito a chi scrive di determinarsi col suo giudizio. romagnosi, 19-720: la
, in modo tale, che insieme col variar delle parti, si scuopra una certa
mezzi non possono discordare dal fine, col quale formano tutt'uno, e,
: e'non s'accorda il contro col sovrano, / e molto più si
si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d'un tempo che fu
: nutrì ogni desiderio che discorda / col sospiro pacifico dell'erba. baldini,
/ e l'alta speme di ammorzar col pianto / quella, che tra'miei
il caldo e l'umido, insieme col freddo, e genera furiosa discordia d'acqua
lor serpenti, la discordia pazza / col suo squarciato ammanto, /...
puoi avere concordia con cristo avendo discordia col prossimo tuo: e però sempre ama
discordia, ché l'imo volea fusse più col lato, e l'altro
e li discorrenti furori delle cittadine battaglie col famigliare sangue. -raro. continuo
se così non fussi non potresti discorrere col pensiero per spazio e tempo, sanza
cinque canti, 1-33: per cento strade col pensier discorre, / né sa veder
, ma perché coloro discorrono a essa col trabocchevole peso della carne. ariosto,
alberto, 181: così fortuna, che col freno sciolto / discorrer pare ogni cosa
s'assottiglia / e gli alberi discorrono col trito / mormorio della rena.
basta! adelina!... discorro col muro? alvaro, 9-95: avevo
ch'abbia paura; / ma tuttavolta col pensier discorre / dove sia per uscir
magistralmente discorre, alternando la festività comica col tragico terrore. -tr. savonarola
, gli espose brevemente il suo accordo col lo cicero. -e via discorrendo
1 discorrere, trattare a parole, considerare col discorso ': sul modello greco gpxop
, 1-80: la figliuola di saturno col bello carro entroe per la discorrevole aria
per terra andando, l'arte degli agricoltori col ferro tagliando, la costringe che non
città. b. croce, i-1-286: col batteux gareggiano, e lo sorpassano,
nella sua molteplice unità l'ordine intuitivo col discorsivo, accordandoli insieme, senza confonderli,
, sopra lo stile insegnativo sia sparso col pugno stretto, secondo il precetto de'
: la considerazione tenuta da vostra signoria col signor ambasciatore, e discorsa meco nell'ultima
: nobilmente poetico è lo stile, col quale si rappresentano qui verità gravissime,
si possano intendere le cose della fede col discorso della ragione. leone ebreo,
s. eccell. avrà avuto discorso col signor principe d. gastone: me ne
tiene / sempre in discorso e in sé col guardo vólto. casti, iii-139:
2-1-294: fui tre giorni sono a pranzo col signor cardinale santa susanna, ed in
politica... » e qui, col tono d'autorità portato da palermo,
bun- giansì dove era stato molti giorni col campo, in una notte quando non
oxford... non si debba finire col restare discosti dalla vita.
tatore dell'autore plagiato in ottimo accordo col mondo della borghesia. discreditévole,
intendere la verità o falsità delle opinioni col proprio giudicio, quali solamente le seguono
permettere che sia confuso mai il buono col tristo, e che il disprezzo ed
verga, ii-436: il notaio, col libraccio aperto davanti, aspettò discretamente che
discreto lettore comprenderà benissimo, ch'io col vocabolo latino non intendo la lingua de'
con la bilancia della quantità, ma col compasso della qualità le misura. botta
savonarola, iv-32: scriveva il salvatore col dito, il quale è discreto e
223: prima ch'io vada più oltre col ragionare, pregovi io bene che voi
nuovi ospiti sono discretissimi e gentilissimi spezialmente col bel sesso. giusti, iv-31: intesi
pucci, ix-388: volsi ogni fiata / col fino amor esser savio e discreto,
e sappia, e possa volere, col remo in mano, studiosamente operando, durare
teseo,... affine d'indurre col suo soccorso 1 tebani a dar sepoltura
sare'de'frati discrezione, / quando col romaiuol tengon lo 'nvito. marignolle, 54
entro la casa dello sposo, che col coltello le discriminava i capelli.
discuneato, agg. ant. aperto col cuneo; dischiuso. -per
. pass, di discuneàre 4 scalzare col cuneo '. discuoiare (discoiare)
vide sorgere. = da scuotere, col pref. dis-che ha valore intensivo.
continuamente. = da scurare, col pref. dis-che ha valore intensivo.
, vii-621: per ben dicussare il tutto col regolo della pendenza delle cose. salvini
non ancora ventenne, rivelatasi ah'improwiso col libro « la prin cipessa
disdegno / cangiar il mio gran nilo col vostr'amo. -per simil.
quello che ricchezza cole / priva sua vita col maggior disdegno. varchi, v-930 (
. bembo, 1-176: qui miro col piè vago il bel metauro / gir
mio, per disdegnoso gusto / credendo col morir fuggir disdegno, / ingiusto fece
, e più coll'atto / che col disdirsi umil fa sua disdetta. gioberti,
/ e mi tocca per rabbia a star col poco. pananti, ii-153: si
iii-16-41: gran disdetta de'poeti lombardi col parlar fiorentino: in pratica ed in
segreto di isdegnato animo e quasi disdetta col signore. beccari, xxx-4-295: non
disdicesse ad ogni lega, che avesse col re di francia. = comp.
la mossa / con l'aste e col parlar rozzo e mal noto. 2
lucifero], dunque, pensiero d'inalzarsi col tirarsi da un lato e partirsi dall'
i-58: appellaron questa fossa mundo, col nome usato da essi a significare l'universo
5. figur. accennare, indicare col gesto. colletta, 11-91: il
nel calore della pugna commesse, e col braccio in alto disegnando la croce benedisse
si voltò accigliato, imperioso, le accennò col dito di venir da lui e le
/ coprì mai d'ombra, o disegnò col piede. montale, 2-75: il
coma disegna. 8. modificare col cosmetico i contorni della bocca o degli
nini; le ha disegnato lei i labbri col rossetto. 9.
15. ant. mostrare, indicare col gesto. -in partic.: segnare
-per estens. che si può rappresentare col disegno, che consiste in puri valori
5-198: il palazzo della pilotta, col teatro farnese, conteneva uno dei due
, i-139: chi non si diletterebbe col gomito, overo col braccio ripiegato gittare
non si diletterebbe col gomito, overo col braccio ripiegato gittare sopra uno tavoliere quadrature
mese di dicembre in palazzo a praticare col gonfaloniere e cogli altri i segreti consigli
tutti di porcellana fina quest'ultimi, col bordo d'oro e un disegno di
o in rappresentazioni di sue parti eseguite col metodo della proiezione ortogonale (pianta,
124: mandò suo ambasciadore e'maestri col disegno a'suoi congiunti, che facessono edificare
sacchetti, 311: e ben che venus col vago dissegno / mi fesse pronto già
filologia] in forma di scienza, col discovrirvi il disegno di una storia ideal
per mezzo di quest'orsa, col lor ingegno rubare demo- crate.
tracciare / nemmeno un fuggitivo disegnino / col suo dito di fuoco verde il lampo.
e selenio (v.), col suff. -uro. disellare ederiv.
stagnavano, non sono più spurgati e diserbati col primitivo sistema di spingerci dentro i branchi
credo, per uccidermi venuto, / col favor di costei, ch'in disertarmi /
qualche schianza o bollicina, / disertò tutto col fiero coltello. 9. ant
. fuggire, disertare! respirare, col petto veramente eroico di chi contro tutto
570: gli altri veneziani l'avevano molto col frumier e lo consideravano come un disertore
ed in tresche, e bevono insieme col vin concio la dimenticanza del vero culto
sagredo, 1-15: represse nella loro sorgente col disfacimento de'ribelli alcune sollevazioni nell'asia
, che motti, e che parole col cuore, che baci saporiti e di voglia
che è signore di questo muro, che col piccone del libero arbitrio il può disfare
la giustizia... diligentemente incheggia col giudice de'malefici il quale conosce del maleficio
stimato né diviso: non lo dovevi disfare col veleno, né ucciderlo sanza mio consentimento
il già fatto, / vorrei disfarlo col sangue ad un tratto. tommaseo, 3-i-91
sua pesasse piue, / e non fosse col piangerlo disfatto: / che chi dispera
moro, / bona co l'oro, col so cavo biondo, / desfarse del
dell'uscio, sorridendole il buon giorno col viso alterato delle donne prossime al parto,
, e più ch'io lo dissi col giudice insieme, quando egli me lo chiese
. desfaite, sec. xiii, col senso moderno di 'scacco militare', nel 1475
con la situazione della russia in guerra col giappone; ma diffusosi dopo il 1915
debil e disfatto, / si move col disio inverso il bene, / se con
di bava. palazzeschi, ii-90: col viso emaciato e disfatto, / la
. cicognani, 6-102: ella va col suo passo che accusa le scarpe disfatte.
, il quale senza cagione alcuna, col furore del cieco desiderio, e con disonesti
in contraddizione con quanto ha sostenuto, col suo pensiero, con le sue idee
la quale mi pone il mio figlio, col vedere cotal concorrente in su la mia
. battoli, 9-24- 2-28: romperla col mondo e con l'infemo, non ha
viani, 19-651: cosa intendi significare col dittaggio di « bella casetta » che
mensa ei siede, / e che col fiasco in man disfida i lanzi, /
dico co'la lingua e non col ferro. cieco, 5-40: il gigante
urti di noto; / io, col flutto infedel cozzando a nuoto, /
rigirò, e si chinò fino a disfiorarlo col suo. montale, 1-101: una
giunta la sera, la miglior brigata / col re corre al teatro, e si
ora il capo disfogando tire, / or col superbo piè calca la terra. pascarella
, per via di disfogaménto conferii il tutto col mio gigetto, a chi, come
, 31-70: anima sciocca, / tienti col corno, e con quel ti disfoga
debbe essere disforme dall'elocuzione e dall'artifizio col quale gli abbiamo formati. vasari,
e trarrò a fine questa mala guerra / col mio disforzo e legion di gente /
cieco nudo corri e disfrenato / e col tuo arco qual s'avvien saetti.
, / diè nome eterno al mar col suo morire, / ove l'ardite penne
estranei, moderazion coi fratelli, moderazion col popolo. alfieri, 1-218: fra
come disgiuntiva fra due proposizioni che cominciano col 4 perché 'e col 4 per '
che cominciano col 4 perché 'e col 4 per ', nella seconda preposizione l'
, conv., iii-m-13: chi guarda col viso contra una retta linea, prima
, 7-103: ciò intende s. agostino col nome universal di miracoli nella prima parte
altra dai sospiri, / ch'amor col suo fucil dal cor disserra. caro,
lume, / così miste le tenebre col vero / sciogliea la lingua e disgombrava
[de'colori], come l'azzurro col giallo che biancheggia. m. adriani
empio io levo al vostro / demerito col cielo, e della mia / contagiosa
io vi disgravo. parini, 536: col miglior sembiante alla smarrita / angeletta si
, la sordida miseria stava di casa col colonnello, divenuto taciturno ed ipocondrico.
corpo così buttato in un gomitolo, col viso sulle qua- drella, sciamò colle
102: stando lì aveva fatto amicizia col damo di quella ragazza, e una sera
quai non sapendo uscire, voglion poi aiutarsi col far ridere; e quello ancor
, 9-87: questo si ottiene o col riempimento, o per mezzo di frane
dichiara. cieco, 4-87: astolfo col brando disgroppa / le forze tra nemici
riescono sgradite o male accette; offendere col proprio comportamento o con i propri discorsi
-se ne avessi, voi li disgustereste col modo di riceverli. moravia, xi-176
la flotta nel porto della vera crux, col conte di cannette, nuovo viceré
cannette, nuovo viceré del perù, e col conte di montesumma per mexico;
[i protettori] le virtuose disgustate col maestro di musica, cou'impresario,
maestro di musica, cou'impresario, col calzolaro, col sarto. bettinelli, i-i-
, cou'impresario, col calzolaro, col sarto. bettinelli, i-i- xxxiv
). pirandello, 6-322: rimase col viso disgustato e arcigno. moravia,
gioventù, quando l'uomo si precipita col desiderio e colla speranza dietro al piacere
) e sil [icio], col sufi, -ano che indica gli idrocarburi.
1-149: per il maggior contatto col mondo di fuori, c'è
medesimo nemurs a rappattumarsi... col duca, il quale, disimpacciato da quel
magalotti, 1-299: si è imparato molto col disimparar molte di quelle cose che si
. croce, iii-9-74: una poesia, col passar del tempo,...
. carducci, iii-26-14: la suffumigazione col cloruro operata nella stanza basta anche a
nel 1630); cfr. infezione (col pref. dis-che ha funzione negativa)
magalotti, 9-2-146: essendomi toccato a pagarlo col l'amarezza di quelle brevi
piovene, 5-63: trieste si difende col benessere e la cultura; una città
disappassionatezza. c. gozzi, i-44: col desiderio di far tutti felici, con
; e se ne rende conto, col diritto che nasce dal disinteresse. alvaro,
appena il generale scomparve nella boschina, col codazzo de'suoi consiglieri, allora ciascuno
e che ogni cosa fa e dice col compasso. foscolo, v-71: un disinvoltissimo
un po'stentatamente; ti vorrei seduta col libro neglettamente aperto sulle ginocchia; il
di non aver saputo eseguire il disegno col posa piano e col fiasco su la
eseguire il disegno col posa piano e col fiasco su la cassetta de'buccheri?
era sempre lì a frugarle le spalle col suo maledetto legno. = comp
, i-23-153: ora [la convalescenza] col caldo i nervi mi dislaccia, /
per esser collocata / nella superna gloria col diletto / suo sposo benedetto. i.
mani d'un bon orefice, che col legarla bene la faccia parer molto più
deriv. da locus 'luogo ', col pref. dis-che indica separazione; cfr
cercare di dileggiargli del forte loro, col prendere qualche alloggiamento che gli soprafaccia
marino, i-161: gli uomini difficilmente dismettono col tempo quella impressione di vizio o di
le prime cose l'amicizia di esso col signor alberto, e come per lui compose
di fango si co combattea col conte di proenza altra stagione, sì di-
nessuno membro non istia i'linia diritta col membro che si giugne con seco.
affrettan troppo / disobligar lo groppo / col qual eran legati a li serventi. sarpi
di desiderare. manzoni, 1113: finiva col proclamare che quelle colonie avevano acquistato il
piacerà che seguiti in fare quello medesimo col conte guido torello. sarpi, iii-156
erano disonestissimi e inumanissimi, che solamente col terrore del nome del re e della
boccaccio, i-419: piangendo biancofiore così col suo amante sospesa, filocolo con forte
serrò nel cuore il dolore, e col viso non mutato né bagnato da alcuna
nostri noi confondiamo così presto il favore col merito, che ciascuno dell'età nostra
si trovando più chi volesse dissonorarsi, col vecchio ordine del san michele. milizia,
, e si sarebbe disonorata anche fuggendo col più illustre personaggio. pirandello, iii-258
molta fatica appena svelto / sergesto, col suo legno infranto e monco / e
estratta da quel luogo, affine ch'egli col sangue di lei avesse potuto lavar la
, i-463: voglio lavarmi il disonore col sangue di quella sciagurata! se non
per sospetto che e'trattasse di condursi col re di francia. giraldi cinzio,
guardarsi dal teologizzare in questo modo, col quale si disforma e si disordina e
ancora le malattie e la fame, col non fare disordinare l'esercito. equicola,
intra questi c'ancora sono disordinati, col ferro e con l'ardimento si faccia
purpuree guance. casti, ii-5-16: col crin disordinato e sparso / venne in
, 33 (565): ricorreva col pensiero all'agosto, alla vernaccia,
possa impunemente defraudar i creditori del padre col ripudiarne l'eredità? rovani, ii-235:
, ritornò sul ponte, e, col passo frettoloso di chi ha paura di perdere
e orecchio (v.), col suffisso -alo dei participi passati. disoressìa
il parlare, mi disoma l'anima col parlare soverchio. -rifl.
e orso (v.), col suffisso -alo dei participi passati. disortare
, i-77'telemaco dietro il banco, col grembiale alla cintola e la coltella in
/ il diletto carnai lieta accompagna / col moto delle natiche, e bramosa,
tra la stizza e la paura, col capo dimesso, assetato, affamato, dissossato
mezza strada tra brissio e bolzano, col fine di tagliare il ritorno ai francesi alle
. ¦ = da spaccare, col pref. dis-sentito come più intensivo.
firenzuola, 170: venne in disparer col viceré per la faccenda attenente a messer
certo, perch'egli è corpo, perirà col resto del corpo. s'egli è
. di spargere (v.) col prefisso più intensivo. dispargiménto,
ciò non vuole significare altro che il suono col quale si distinguevano gli atti. d'
chiamato là nel sempiterno regno, / col mutar del vestir, mutato ingegno,
tanti ramaiuoli, a qual prencipe, col quale egli ha particolarissima servitù, disse
rimangono a darci peso e molestia, finché col faticoso dispendio di molti spiriti vitali non
dove, per conseguire il massimo effetto col minimo dispendio, si rappresenta l'unione
la costringeva a studiar libri e dispense col dizionario accanto, a cui ricorrere parola per
vostri, cioè di nutricarli e allevarli sempre col timore di dio. del bene,
studia d'esser breve, / e col tempo dispensa le parole. libro di sentenze
, 10-10 (505): voleva procacciar col papa che con lui dispensasse che un'
largizioni, e soprat tutto col dispensare dal servizio militare, avvezza a bel
e ottenuta il tasso, non tanto col variare le qualità del valore, quanto
di; meno frequentemente si trova costruito col compì, ogg.).
1-22: parlano e gridano ad alta voce col cuore, e sperano e disperano e
di cui è una varietà, nota anche col nome di dispetto), che ha
mio brando; ampia lor prova / col ferro io do che traditor vie meno /
dubbio, t'avanza! / fissalo col tuo grande occhio sbarrato. / costui
chi mai m'abbia consolato, / col cor nigro e desperato / sempre mai
, s'apparecchiavano l'es- sequie col mortorio. cellini, 1-28 (75)
per disperati alla pena, o inasprirli col disprezzo, non è buon modo di
a stento. lippi, 1-28: col brando, che taglia, com'ei cuce
che tornar daccapo colle vostre disperazioni e col raccomandarvi a me perché prenda l'affare
e vuoi vedermi in giù / pender col laccio al collo? oh! questo no
grave esali impura e mista, / e col torbido volo i vaghi spirti / disperda
, 1-131: una notte, / col cuore fasciato / di crudeltà e d'
dice che ogni volta che la donna usa col marito e 'l marito colla donna,
fredde membra il giel dispergo / or col bosco arso, or col velluto pelo.
dispergo / or col bosco arso, or col velluto pelo. redi, 16-ii-112:
quanto più m'affatico a dispergerla / col non far altro ad ogni ora che
incidere con disperdere, che ha finito col sostituirlo. dispergiménto, sm. ant
(per dis-, gr. suo-) col valore di alterazione, anomalia, e
, nella dispersione di ogni volontà, col solo bisogno di assaporare il trionfo.
lucerna medesima male spenta ha tallora mostrato col suo fetore, di poter più,
in un proprio mondo interiore, assente col pensiero; assorto (lo sguardo)
: accovacciato là come un animale, col suo fazzolettino annodato al collo, sembrava assiderato
fece disubidienza verso iddio, e dispectò col terreno allo scopo di disperdere in esso corla
la via, attorcigliandosi i baffi, e col berretto sugli occhi. tozzi, i-15
., 10-36: el s'ergea col petto e con la fronte, / come
e, privo di rimorsi, / col dubitante piè tomo al mio tetto. palazzeschi
dispetti e umili [aristofane] chiama col nome di dei ollari. -umile
vallisneri, i-123: colle contorsioni e col tentare la fuga [i vermi]
valere e importare di più, comincia sempre col dispiacermi e ripugnarmi. -con la
2-91: questo si è il piacere insieme col dispiacere, e figuransi binati, perché
/ distribuisci, il nettare intridendo / col negro amaro sugo. -per simil
, iv-245: mia figlia... col marito mi fa condurre fra le colline
= ¦ voce formata su spiccare, col pref. dis-sentito come più intensivo;
? = voce formata su spicciare, col pref. dis-sentito come più intensivo.
elettra comincia 1'* oreste ', col rammentare appassionatamente l'ucciso padre, col
col rammentare appassionatamente l'ucciso padre, col favellargli con trasporto di fantasia, e
favellargli con trasporto di fantasia, e col dispiegare in parte la speranza di vendetta
vichiano della conversione del vero col fatto, perché l'uomo conosce solo
= voce formata su spiegare, col pref. dis-sentito come più intensivo
noiosa, inesorabile e superba, / amor col rimembrar sol mi mantene. ariosto,
tucti i galluzzi, che erano dipinti col capo di socto. storie pistoiesi,
formata su splendere (v.), col pref. dis-sentito come più intensivo.
tosto piomba [la ruota dentata] col piè di punte armato / entro cavo
la finissima lana; e così abbonda / col numero il guadagno. -togliere
. = voce formata su spoglio, col pref. dis-sentito come più intensivo.
il nostro gioielliere, e che aggiustai col cambio di certi oggetti nel conto di famiglia
formata su spopolare (v.), col pref. dis-sentito come più intensivo.
, / dispon la chioma, e col ferro infocato / fa che s'increspi
la signora volle guardar la mia rupe col cannocchiale che io le disposi. d'
io mora, morirò vostro marito, col dolce nóme di rosaura fra le mie
o pone in pericolo un diritto, col consenso della persona che può validamente disporne
nasceva perché si fosse persuaso di avere col braccio loro a disporre di tutta italia.
alla maturità. varchi, 18-2-141: andò col piovano alla chiesa, e senza saputa
pistoia, firenza e lucca, insieme col conte guido e 'l conte aldobrandino e 'l
alternanza, nell'italiano antico, delle forme col dittongo mobile, cfr. porre.
ch'ad alte grida, / disposò lei col sangue benedetto, / in sé sicura
formata su spossato (v.), col pref. dis-sentito come più intensivo.
, ma non sono dispossessato del mio, col quale sempre io posso miglior fortuna trovare
? = voce formata su spostato, col pref. dis-sentito come intensivo.
recar piacere... alla vista col candore vagamente figurato de'lini, con
ho proposto / più dì passati, col suo gran podere / si mosse e venne
impararono il giro delle lettere di cambio col di cui mezzo poterono salvare e ritirare
despotique (sec. xiv, ma diffusosi col sec. xviii).
verga di ferro. foscolo, 1-300: col dito di dio nei cori incise,
carriera luminosa di quest'arte, e col favore delibarmi e del com
. = voce formata su sprangare, col pref. di-con valore negativo.
letter. giudizio o moto dell'animo col quale si nega valore o si rifiuta
strapazzo che fanno degli altri poeti italiani col loro villano dispre- giamento, quanto la
tono di signorile dispregio, aveva conchiuso col dargli del « calabrese ».
. mamiani, 1-218: tuttodì m'abbeveri col fiele / dello mio scorno e degli
; ma usciva sempre da questi abbandoni col cuore colmo di afflizione e di disgusto
se disprezzai di sottoporre me allo giudicio col servo mio e tancilla mia,
sciocchezze,... dovrebbono venire col capo coperto, col viso turato, con
. dovrebbono venire col capo coperto, col viso turato, con gli occhi lagrimosi
così, di farli parlare; e col loro mezzo espressero soprattutto il patetico. g
o due,... ma col solo silenzio gli metteranno in disprezzo e
. = voce formata su spropositato col pref. dis-sentito come più intensivo.
proposito. = voce formata su sproposito col pref. dis-sentito come più intensivo.
, 459: ognun s'accomodi / col suo parer; non voglio entrare in dispute
ricerco altro da voi se non che col silenzio ponghiate fine alle dispute, come spero
: questa impazienzia vuole un poco disputare col signore, e dice: -egli è
, x-482: micaele arcangelo, disputando col demonio e tenzionando del corpo di moisè,
, come se si avesse da disputar col sole per eclissarlo. <. tr
disputazioni contra la fede della chiesa scritte col titolo del suo nome. panciatichi
. = voce formata su squarciare col pref. dis-sentito come più intensivo.
formata su squassare (v.), col pref. dis-sentito come più intensivo.
formata su squilibrare (v.), col pref. dissentito come più intensivo.
. = voce formata su squilibrio col pref. dis-sentito come più intensivo
. = voce formata su squillante col pref. dis-sentito come più intensivo
6-1-147: l'ambasciatore di francia s'oppose col papa al ritorno del nunzio,
. = voce formata su sradicare col pref. dis-sentito come più intensivo.
genera, e corrompe: / i corpi col suo moto incide e sparte, /
i-2-323: convinti di ribellione, e col solito rito dissagrati, perirono di capestro
raggiunsero, e dissacrarono il povero prete col ferro e col fuoco. b. croce
dissacrarono il povero prete col ferro e col fuoco. b. croce, ii-13-221
labbra. pirandello, 7-80: quando tornò col medico alla villa, eleonora stava per
promesso. ma siccome erano in dissapore col genero non ne aveva più parlato.
salvini, 39-v-208: galeno molto vi contribuì col diligente taglio della propria sua mano,
stirpi, / a schiantar tutte e disseccar col soffio / dell'ira sua. de
, i-211: ebbe occasione di trovarsi col padre di marina, vecchio fanciullo, a
disseccate, onde sono stagnanti, però col fondo sodo. leopardi, 889:
mi vogliono togliere l'una e l'altra col disseminare che nel mio poema della '
. = deriv. da disseminare, col suffisso del diminutivo latino. dissellare
nostre menti, indotto / n'avria col ferro a lacerar le occulte / argoliche
io avessi la imprudente audacia di tragiversare col mio dissenso un soccorso a mio padre
sono zoppo, idropico, dissenterico, col difetto di tre venerdì su quattro.
.. chieda il voto. i consenzienti col proponente potrebbero significarlo con l'alzarsi in
l'alzarsi in piedi, i dissenzienti col mettersi il cappello in testa, i dubitanti
il cappello in testa, i dubitanti col non fare alcun movimento. botta, 4-329
da'compagni con le nostre forze e col romano milite stemmo. = voce dotta
che ho riferite, e ciascuno terminava col dire: « fin qui mi ricordo
guardi da farmi despitto. / perché col torto mi venesti a dritto, /
ed in ettemo munge / le lagrime che col bollor diserra / a rinier da cometo
l'altra dai sospiri, / ch'amor col suo fucil dal cor disserra. matraini
che la filosofia debba servire alla pratica, col darle regole, ricette, responsi e
infinita di levarmi a volo, / dissetare col sangue delle vene. sbarbaro, 1-144
sorelle. deledda, ii-875: specialmente col figlio... era un perpetuo dissidio
cosa proibita in quel contatto delle labbra col frutto dissigillato e sollevato nella mezza conchiglia
aumento del numero degli individui; crescono col numero le dis- simiglianze tra le due
in che già egli si era convenuto col valegnani, cioè, dissimigliarsi e distinguersi quanto
, e il gentil ramo eccede / col breve onor de le digiune fiondi: /
cannone, che sebbene intendessero a scuotere col tuono l'atmosfera e dissipare gli atomi
: per la prima volta, dissipando col gesto il fumo delle sigarette e delle malinconie
v-3-644: or rente figura prodursene, ovvero col conservarsi illese le sostant. dissipa
mila ducati? alfieri, v-2-673: col dare a voi, ho voluto far vedere
sarà il governo, il popolo deriso col nome di libero e di sovrano, i
nelle molecole può seguire, cioè o col guastarsi e dissiparsi le prime, ed altre
, iacit; unde dissipat ») col senso di * gettare '(tacére)
avari son puniti i prodighi e col mal tenere è il mal dare; e
ecc.]. bocchelli, 1-ii-534: col pretesto specioso e sedizioso dei principii dottrinali
dissociation (sec. xv, più frequente col sec. xviii), ingl.
intende piantare la tirannide; dissodare insomma col terrore la terra destinata a raccogliere quel
verga, cacciava dentro, e uno dissodava col piccone intorno alla verga, il terzo
. beicari, 5-12: camminiam dunque col divino aiuto, /... /
cielo. un sole malato di peste guardava col suo occhio velato un mondo che aveva
assoluta tranquillità d'ogni ente mortale comincia col silenzio, con l'oscurità, e
uffizio e la loro benigna forza, non col freddo fissante, che più non v'
scemare l'effetto dissolvente della fusione, col preporre alle guardie nazionali capi che si
/ che in vita vi mantiene / col celeste calore / si dissolva e distilli
si dissolve, così il cuore confermato col pensiero del consiglio. c. bartoli,
iii-4-258: difendere milano... col solo esercito, che sfiduciato del suo capitano
pos sono cangiarsi in affermative col trasporto della nega zione:
: l'assurdo si misura nella dissonanza col nostro modo di ragionare. quasimodo, 4-35
, il suo particolar aggiustamento con amurat. col rompere di questa corda disonò tutta la
che simili uomini dispetti e umili chiama col nome di dei ollari. guiducci,
virtù dell'unisono, mentre fanno altrettanto col dissono. né il lor tremare è
che davan lor nelle mani, cercavano col bastonare e tormentare i padroni di far
che le radici non sieno lor noiate col distaccarle dal terreno, e massime la maestra
cader del ponte si lasciò riverso / col pagano abbracciato come stava; /..
onestissimi, ma che per vero finiscono col mandare, come è di fede, a
. = deriv. da staccare col pref. dis-sentito come più intensivo;
. da stacciare (v.), col pref. dis-sentito come più intensivo.
fa l'omo; ostenta di stare col vecchio. pavese, 8-223: l'amico
quel partito. piovene, 5-224: col passare degli anni, per quanto imo
pronunciare quella parola: « macello » col cinico distacco di chi non sappia ancora
da dist [ant] 'distante 'col sufi. -al di dorsal, ventral
era una stadia per calcolare le distanze col binocolo. 9. astron.
dipende dalla grandezza della sua immagine congiunta col giudizio che si forma della distanza di
, in lontananza; in disparte; col debito intervallo. mazzini, i-818:
secchino, le quali si convengono aiutare col cavare e con lo spesso annaffiare.
: il sol, che il gielo distemprò col raggio, / anco ne'petti ogni
foscolo, xiv-375: il mio stomaco col gran bere si è distemperato. ho
di sopra, la quale si distende col pennello sottilissima. diodati [bibbia],
schena. tasso, 8-2-351: poi col ginocchio ripiegato il tauro / distende il
particella pronom. spolverini, xxx-1-67: col quadrato badil segua ad un tratto /
gioventù le maggior zolle / a sminuzzar col taglio, in ogni parte / ravvolgendolo tal
letame], dopo che inciso / col brumale suo dente avrallo il ghiaccio,
region diserta e secca si distende, col pensiero suttrarrai, appena agli uomini per
una forma determinata (ed è costruito col complemento retto dalla prep. in)
, all'europa cotanto lume, quando col favore di cosimo... distenebrata ogni
o nervosi... si distinguono col nome di 'convulsivi '. i greci
avversario. = da sterminare, col pref. dis-sentito come più intenso.
a questo fine fatto disterrare e scoprire insieme col suolo interiore del portico. =
disterrato ', se di questo verbo col detto significato arricchir si voglia la lingua
delle dita, e il giro dell'urne col fazzoletto. salvini, 41-9: in
piano. verga, ii-475: altri, col sigaro in bocca, e i gomiti
, per raccoglierle e passarle alla cucitura col filo di refe. 7. locuz
, 1-204: quando soneranno alla distesa col corno da sonar suono d'allegrezza, e
: così sdraiata tra le frasche, col sole che la macchiava tutta dell'ombra delle
/ che stanchi alfine di vegliar, col muso / dormian disteso su le lunghe zampe
fatto parte della congregazione, perché, col conoscere per disteso i piani degli avversari
= da stiacciare (v.), col pref. dis-sentito come più intensivo.
di grandezza notabile, a tal che mesticato col grano fa buon pane per la famiglia
ben più, che avere aperto / col brando ignudo alla germania il petto,
per questa via, e i gloriosi martiri col sangue. s. degli arienti,
se non coll'istrumento da distillare e col fuoco. a. neri, i-xvi:
lui, che non la posson raggiungere neppur col pensiero i più gentili dei suoi amici
animo gaio e ne sono uscito triste, col cuore stretto da quel senso di pena
. vasco, xviii-3-772: distinguendosi poscia col tempo l'abilità degli uomini in diversi generi
i tartari non hanno cognomi, distinguendosi col solo nome. a. verri, ii-179
una partita a ping-pong. e subito, col dinamismo che lo distingueva, tirò fuori
l'ore con l'indice e le segnava col suono. 13. disus.
pianeta che distingue l'ore / ad albergar col tauro si ritorna, / cade vertù
il quale, veduto distintamente, ossia col microscopio, cessa d'essere bello.
noi europei occidentali veniamo dagli orientali chiamati col nome di franchi. = comp.
era posato come un maggiolino il distintivo col fascio, ed egli di tanto in
un dio / vivo e vero / col cor sincero / fuor da ogni errore
distinti colla cintola d'argento, e col cappello azzurro. bruno, 3-389:
: mi creda, egregia signora, col più distinto ossequio e coi sensi della
palcoscenico. civinini, 8-128: attraversò col suo passo svelto il salottino, sparve
altro, la qual verga va distirata col martello, e poi si raspa;
dell'uomo (ed è conosciuto anche col nome di fasciola). d'
od oblivione. = da storditezza, col pref. dis-sentito come più intensivo.
. = deriv. da stordito, col pref. dis-sentito come più intensivo.
moglie -ché tu potresti fare alcuna fessura col ferro nella botte per distornare il mercato che
posta. = da stornare, col pref. dis-sentito come più intensivo;
] una distorsione nello scendere al bigliardo col marchese, e gliela ho tirata io
di testa, con gli occhi azzurri, col naso aquilino, con le mani e
alamanni, 6-8-43: ma chi n'andò col meglio, ebbe le spalle / distorte
/ a pugnar colla state, e qual col verno, / qual s'apra o
dalle leggi. = da stracciare, col pref. dis-sentito come più intensivo.
distralciarla. = da stralciare, col pref. dis-sentito come più intensivo.
. da strambo (v.), col pref. dis-sentito come più intensivo.
i-46: imitiamo da noi medesimi, col vetro d'un bicchiere, il diamante
la mano dall'opera, standosi sul giuoco col suo lavoro:... né
terrene, e che mangia la terra col serpente, e in nulla cosa studia di
. 5. che vaga altrove col pensiero e non fa caso a quanto
, il di cui tacito impero cresce col numero degli oziosi, e sulle quali
provvedere. = * da straziare, col pref. dis-sentito come più intensivo.
via via in possesso dei distretti assegnati col plebiscito all'una e all'altra nazione.
: ricevetti dal distretto militare un foglio col quale mi si ordinava di presentarmi la mattina
fu, che d'allegrezza rase / firenze col contado e col distretto. macinghi strozzi
allegrezza rase / firenze col contado e col distretto. macinghi strozzi, 451: non
con ricche e onorevoli ambasciate a rallegrarsi col comune. machiavelli, 482: la
forse unicamente per le vene degli aristocrati insieme col sangue, come l'oro in alcuni
bernari, 7-10: il viandante stava parlando col distributore di benzina. -distributore
: le bocche di distribuzione, regolate col battente, ossia colla sola pressione dell'acqua
] ebbero alcuna attenenza colla distribuzione e col numero delle centurie. equicola, 46:
fossi potuto distrigare. meriini, ii-144: col filo della filosofia... si
cognome, e chi vi ha fatto, col beccuccio di quella penna, e non
per ritornare, lentamente, a pensare col proprio cervello. 5. ant
giove sopra'nuvoli distrignente il fulmine, col motto, * possessatis est ': fu
dell'anima. « = da strozzare col pref. dis-sentito come più intensivo.
, 2-430: per ampliare la casa, col demolire quasi mezzo il tempio, distrusse
; il freddo e umido s'ucciderebono col caldo e secco. torricelli, 148
e l'erbe nocive, mentre le distrugge col fuoco? spolverini, xxx-1-169: ma
aquilon le zolle e i fonti, / col favor di vulcan v'appicchi il foco
altre crudeltà distruggevano loro addosso il lardo col fuoco e gli pillottavano, e tuttavia la
di san michele in eremo, incrudelendo col ferro e col fuoco contro alle venerande
michele in eremo, incrudelendo col ferro e col fuoco contro alle venerande reliquie della divozione
comisso, 5-297: ricreerebbero la selva col suo ordine di piante elevate e piante sottomesse
più parti il muro rotto, / entrò col ferro e con la face ardente /
trarca, 56-1: se col cieco desir che 'l cor distrugge /
un obbligo cavalleresco d'ergerci sulle rovine col gesto melodrammatico: « ricostruiremo meglio di
] che durano già molti seculi e col scudo della usanza si son diffesi dalla invidia
, ma sono astrazioni foggiate da noi col distruggere la sola realtà linguistica, ch'
, 2-27: è talmente il riprovare col provare congiunto, che non pare che la
vallisneri, iii- 508: passerei col parere del sidenan all'acciaio in sostanza,
brodo di finocchi, / papaveri conditi col distrutto / di fel di granchi e
che il tempo è distruttore. sì, col tempo si può giungere a cancellare tutta
francia ci ha inoculato il secolo xvm col suo materialismo, colle sue passioni di
vie del polmone. = da sturare col pref. dis-sentito come più intensivo disturbaménto
ostinate delle minute formiche le disturbo curioso col piede. 3. inquietare,
una gallina, ed ella vi verrà sopra col becco e cogli artigli, e vi
, 149: ubbidienza è uno tesoro, col quale s'acquista il regno del cielo
detta? castiglione, 100: guardatevi col disubedire di non dar esempio agli altri,
sempre in bisogno, e lo riparava col dipingere trascuratamente. leopardi, i-37:
santi e onorati vecchi prostesi in terra, col capo spiccato dal busto? bocchelli,
questa folla, sangue e carne; guadagnato col lavoro onesto e fortunato oppure rubato con
presto, ché il peso sopraposto insieme col colpo la sommerge. = deriv.
, e 'l cuore disusato d'amare, col vivo amore d'enea. esopo volgar
la guardia di corradino, lasciandolo solo col duca e altri garzoni e la gente disutile
di eleggersi alcuno de i parenti, col quale si potessero congiongere. 4
mi spirò con una folgore, percosse col fuoco. bibbia volgar., v-288:
uso esclusivo. = da svago, col pref. dis-sentito come più intensivo.
disvanir umano? = da svanire, col pref. dis-sentito come più intensivo.
in tempi bellicosi può la città distruggersi col cannon de'suoi colli, ma non
crepuscoli. = da svaporare, col pref. dis-sentito come più intensivo.
caos. = da svariare, col pref. dis-sentito come più intensivo;
forge. = da svariox, col pref. dis-sentito come più intensivo.
presente. = da svarione, col pref. dis-sentito come più intensivo.
tutto. = da svegliare, col pref. dis-sentito come più intensivo.
puote egli stesso [il sole], col disvelarsi e torsi dintorno l'ombre e
= da svellere (v.), col pref. dis-sentito come più intensivo (
l pivo. = da svenevole, col pref. dis-sentito come più intensivo.
assegna. pascoli, 1198: allor col ferro impresero i taurini / a perigliar
= da sventura (v.), col pref. dis-sentito come più intensivo;
genitori. = da sventurato, col pref. dis-sentito come più in
collo aloè. = da svezzare, col pref. dis-sentito come più intensivo.
i... / che se col capo nulla si disvia, / si sente
della loro regina; e il disviava / col notturno romor l'acqua remota, /
/ cosa che voi non sia / o col vostro penser non s'accompagne. marino
si disvia. menzini, i-73: dove col mio pensiero, / lungi dal ricco
sciocchezze, tante figure barbine; finisce col sentirsi disviato da ogni azione ardimentosa e
fine. = da svigorire, col pref. dis-sentito come più intensivo.
livide labbra / non baciato baciandola, col capo / vertiginoso, a strascico le
sviluppare idee, giudizi, opinioni (col ragionamento). dante, purg.
guarda fiso là, e disviticchia / col viso quel che vien sotto a quei sassi
valore di quella efficace parola: 'disviticchia col viso': perché in fatti con gli
noi, sarà il sommo nostro bene col possederla. = deriv. dal
un fiasco di vetro assai capace e col collo strozzato, al quale ho applicato
: anche suonasi a mano, cioè col nudo polpastrello delle dita. 4
3. quanto si può prendere col polpastrello di un dito. pirandello
, e disse: « va, e col nostro sangue libera coloro, a cui
= voce dotta, formata su monotelismo, col pref. di (dal gr.
'e &etov 'zolfo ', col sufi. -ano. ditiazina, sf
doppio * e $eiov 'zolfo', col sufi. -ene. ditienile, sm
'e oeiov 4 zolfo ', col suff. -olo. ditionati, sm
doppio'e &eiov 4 zolfo ', col suff. -aio. ditióne,
&e! ov 4 zolfo ', col suff. -one. ditiònico,
il ballo e 'l suono tutti insieme col metro correano. 2. figur
rispetto veruno mostrati vituperosamente ad ogni gente col dito di mezzo per più loro scorno
intinge il dito grosso nella secchiolina, col * nomine patris santi, amen'.
/ mostrarti, e minacciar forte, col dito. idem, purg., 8-96
1-23: fatto l'intriso, poi col dito assaggia, / se ti par buon
questo or quel dei convitati lieve / tocca col dito. manzoni, pr. sp
duca si vedeva segnato a dito, bollato col nome di traditore, insultato e fin
loro, l'uno non aggiustasse all'altro col dito il sellino delle lenti sul naso
2-338: sono i lombi dello stidione col ramerino ben cotti e stagionati un manicaretto
loro figliuoli, imponendoli carichi che elli col dito non toc- cherebbeno. leopardi,
e certo quanto a se che pur col dito / lanzi ei non toccheria né con
a guardarla di sopra la spalla picchiandosi col dito la fronte. -tenere i
sotto? il padrone. -toccare col dito una merce: acquistarne piccolissime quantità
quando la cosa è cara, toccala col dito, e quando è vile,
fare abandonatamente. -toccare il cielo col dito: provare una gioia grandissima e
, 22-192: l'arpalista toccava il ciel col dito / poi che trovato avea con
? -par loro di toccare il ciel col dito. redi, 16-iii-76: donai questi
a cui parve di toccare il cielo col dito, e se gli trangugiò saporitissimamente,
amo corresse broda. -tornare zoppo col dito nell'occhio: tornare scornato e
la donna si tornarono a piè zoppo col dito nell'occhio. -tra moglie
) e tol [uolo], col sufi. -ile. dìtono,
semiditono, il diatessaron, il diapente col tuono, il diapente col semituono e il
il diapente col tuono, il diapente col semituono e il diapason. g.
= da aitrappare (v.), col pref. di-sentito come più intensivo
non si curvi sul loro patire l'angelo col dìttamo bianco o col papavero nero la
patire l'angelo col dìttamo bianco o col papavero nero la morte. cicognani,
fermo la disordinata repubblica, egli, col nome che diessi di consolo, fu dittatore
dittatore, come cosa che fosse cagione, col tempo, della tirannide di roma;
.. biasimò i toscani che volessero col loro dialetto arrogarsi la dittatura della lingua
trionfale '. 2. scrivere col dittongo. b. davanzali, i-115
dotta, deriv. da diuretico], col sufi. -ina. diurnale,
il giorno; che è in relazione col periodo di tempo che va dall'alba
il sonno, / fors'io mercato col sudor diurno / non me 'l sono abbastanza
sul canapé,... mentre rispondeva col solito sorriso stracco ai complimenti che le
2. figur. allontanarsi, col pensiero o col discorso, daltargomento;
. figur. allontanarsi, col pensiero o col discorso, daltargomento; scostarsi dal tema
occhi il bianco muraglione di clausura, divagano col pensiero e con gli occhi sull'incanto
l'altra le mani quasi per divagare col dolore fisico l'agitazione interiore. bonsanti,
(nel discorso); distrarsi (col pensiero); fantasticare, avere il
firmava, copiava i primi cinque minuti col cervello a segno, poi si divagava,
pensiero che si assottiglia nel vuoto, col rendere inquiete le menti degli uomini, gli
. schianta e mena seco tutti gl'ingombri col solo impeto che lo porta a divallarsi
che la contessa era andata a torino col marito. a quella notizia, al sapersela
ant. e letter. distruggere, consumare col fuoco; ardere, incendiare, incenerire
sicché d'intorno arezzo per ghirlanda, / col fuoco ardendo infin presso alle porti,
basso e frale, / volendo farvi col mio canto onore? -rifl.
leggenda aurea volgar., 486: andava col corpo ignudo e nero divampato per lo
sporge nel raggio radente del mattino, col divampo felice dei suoi capelli d'aurora.
, xxiv-990: alla stessa maniera procedettero col secondo e col terzo di non divariato
alla stessa maniera procedettero col secondo e col terzo di non divariato portamento: ché
3-9: in una di queste scuderie, col pavimento ingombro d'assi e travi cadute
mossono tutti i signori, ch'erano col re carlo e tutti i borghesi,.
riferirlo più per dar a divedere il modo col quale abbiamo pensato di far quest'esperienza
di sella. roncisvalle, 5-9: col braccio del cavai via lo divella /
l'infanzia è un continuo immaginarsi, col duplice divertimento dell'immaginarsi e di credere
terario): ed è costruito col complemento predicativo, che determina la nuova
-in frasi interrogative o esclamative, col pron. che (che cosa)
con gli occhi vellutati, diverbiava sovente col marito. = deriv. da
foscolo, v-152: né altercavano più col povero, bensì tra lor due, aspirando
divergenti, coi cinque tendini manifesti, col pollice annesso alle altre dita. -fissato
, su cui fondare l'educazione; e col molto vero che hanno in sé e
strada che aveva già imboccata. -allontanarsi col pensiero, distrarsi. banti, 8-51
prometeo d'eschilo, vengono a parlare col protagonista, il quale risponde a tutti
diversilàtero, il quale ho misurato col braccio da panno, come verbigrazia il
. « bravo. è stato disgraziato col tempo. mi par che piova adesso »
uno con la moltitudine, il medesimo col diverso, il moto con lo stato,
moto con lo stato, l'inferiore col superiore. -con uso neutro.
alfieri, i-74: il mio curatore, col quale non si era mai entrato in
e di computo, lo scambia talvolta col termine del viaggio; ma ben tosto
tende insomma a una liberazione suprema, col divenire, alla fine, null'altro che
di divertire su di essi un paragone col figlio.
per divertirlo dallo abboccamento che si trattava col re di francia, dubitando che tra essi
il sottilizzar con ragioni, ma, col materiale uomo, che costui era,
, sopra lo stile insegnativo sia sparso col pugno stretto, secondo il precetto de'
e addolcire la fierezza di quel popolo col divezzarlo dal- l'armi. bronzino,
aver mai da mangiare, / e col ber solo e'l'han tenuto un pezzo
di questo l'han divezzo, / col fargliene alle volte intorbidare. colletta,
per farlo divezare e tu poni tamaro col dolcie, che tu vi poni suso talvolta
. b. davanzali, ii-103: col calpestio, col frastuolo, con la polvere
davanzali, ii-103: col calpestio, col frastuolo, con la polvere, sconfonderanno
fasce, non ancor divezzati, e col capo tuttavia molle dell'acqua battesimale.
ad aspettare nello studio. sollecitava tanto col gesto e con la voce, che
contro i difensori delle colline, e col rimanente fece investire il corno destro del
/ sdegnò i primi confini, / e col ferro omicida / allontanò i vicini.
ha divisa / e ricinta con talpe e col mar. de roberto, 141:
spiegarli in questo foglio / allor che col pensier l'opra divisi. varchi, 8-2-315
riga (e la divisione viene segnata col trattino semplice nella stampa e col trattino
segnata col trattino semplice nella stampa e col trattino doppio nella scrittura).
bettina chiuse la camera che aveva diviso col marito, e s'installò senz'altro in
., i-i (3): insieme col santo abate germano, il quale infino
istintivo, o al precetto divino violato col peccato originale. caro, 3-155
: l'angel che venne in terra col decreto / de la molt'anni lacrimata pace
di cielo stellato. -avere divieto col masticare: non avere da mangiare.
in rinfresco, / sicché chi avea col masticar divieto / appoggiò lietamente il corpo
al malmantile, 9-6: 'chi avea col masticar divieto a chi era vietato il mangiare
a le spalle, / spezzò l'alpi col foco e con l'aceto.
lx-2-61: diviluppatasi dalla cognata, che col aver dato... felicemente alla luce
il cielo; come, divinamente il nero col chiaro mescolando e tratteggiando l'aria di
il regnar, il divinar preclaro / col medicar e l'arco febo addita. parata
aurelia si domandava, che al paro col rutilante oro contendeva di pregiata beleza divinatasi
coscienziosa fatica, a riprodurre esattissimi, col solo aiuto della interpunzione, ciò che
dico in genere che una donna né col canto né con altro qualunque mezzo può tanto
mezzo può tanto innamorare un uomo quanto col ballo: il quale pare che comunichi
, / ed a'divin costumi / col pensier mille volte il dì ritorno. poliziano
alla folla degli amici... ringraziando col sorriso distratto i suoi ammiratori. soldati
figli educati dai gesuiti, e perseguitar questi col pretesto dell'oltramontanismo; ha voluto le
un ornamento d'edificio,... col quale si adomano e cingono per ordinario
sarà il benvenuto; e le pubblicheremo col nome, o colla divisa che sceglierà l'
allora d'allontanarsi da roma per ricostruire col riposo le forze e prepararsi così alla
clemente, esser egli in luogo di lui col favore dell'im- peradore a sommo pontefice
nell'intelletto, che la parola verbigrazia col senso dell'udito s'oda in tempo
trista e amara / divisione ei fa col pianto agli occhi: / per arrestarlo
di nero, a chi la guarda col prisma apparisce come spezzata in mezzo e
cittadine nubili di un certo ceto, col casato e la data di nascita; nella
5-454: l'ascoltava in piedi, col lume in mano, con gli occhi
destò avanti l'alba nella stanza divisa col padre. 10. ripartito fra
gli uni si trovavano a far lega col popolo, mentre gli altri restavano soli.
, aspettando l'evento da iddio, quando col consiglio e prudenza umana non si può
riesce continuata coll'involto del tubo spugnoso, col divisorio del corpo cavernoso, e coll'
gli eventi, e regge solo / col magistero della diva mente / i fatidici augelli
divi: gli astri, i pianeti distinti col nome di qualche divinità. ariosto
mestiere / quella sfondare, e sol col vino in tutto / lavata, e farla
e stia aperto, / che mai, col forte, se n'are'buon frutto
si mangia; ma questi suoi gaglioffi col t nel petto, sono quelli che divorano
viepiù che neve bianchi, / che col corso divoran la salaria. forteguerri,
divoran coll'occhio ciò che non posson col becco. monti, x-2-10: qual
ciaschedun si divora. beicari, 5-8: col figlio andando per luoco selvaggio / tutto
, della dimensione di un toro, col grugno del porco, nero pece sul
somma con perpetuo divorzio / non ha col vizio mai virtù consorzio. manzoni, 956
aveva tentato invano d'accostarsi e riconciliarsi col dogma; una ripulsione fatale ne rendeva
a tutte le lingue articolate diverse, col quale sta conceputa la storia ideal eterna
. ci vengono dagli orecchi nella memoria col mezzo delle balie, delle cameriere..
scende. moneti, 166: col do, re, mi, fa,
9-165: il 'cantico'cavallottiano si chiude col do di petto del chierico liberato: 4
comparire... addobbate sfarzosamente, e col cornucopia versante dobloni nelle casse dell'erario
trimalcion nel bagno chioccia, / accordati col mozzo a far la spia, /
ridurre la poesia ad una favoletta col suo 'docet 'in coda.
sottomessa e più docile, quasi connaturabile col suo corpo senza dominarlo. pavese,
cui vedeva ridur quella creta, anche col grossolano avventato maneggio di quelli artefici,
[acido] docos [oico], col sufi. -ano. docosòico, agg
] xooi * venti ', col sufi. -ico. documentàbile, agg
esce da queste distrazioni, che finiscono col diventare monotone, per organizzare qualcosa di
documento ed illustre esempio come debba guerreggiarsi col pontefice romano, qualora le congiunture portassero
. = deriv. da dodecano, col suff. -olo. dodecarchìa
di questa donna, ed, ora col dizionario, ora colla grammatica alla mano
varchi, 18-1-166: la signoria insieme col gonfaloniere di giustizia, i sedici e
: eletta in francia dall'assemblea costituente col compito di giudicare i colpevoli di attentato
pozzo coi ferri arricciolati in cima, col parapetto di pietra verde, con la corda
]. = da doga, col suff. collettivo -ame. dogaménto
, 31-75: anima sciocca, / tienti col corno, e con quel ti disfoga
dicono, che stizzatosi un giorno col suo maestro lino l'uccidesse con una di
questa suprema scena republicana, che cancellerà col sangue di molti prodi l'onta di
di levarmi a volo, / dissetare col sangue delle vene. -per simil
/ ne fecero doglienze e gran lamento / col vecchio, che mostronne pentimento. balbo
sembiante. la spagna, 19-27: col brando in mano disse con gran doglio
mio marito e signore, advegna imperò che col core tristo e doglioso ve pona a
dovesse venire un maschio ed essere battezzato col nome del nonno morto e vivere e
la dogmatica in guerra colla ragione e col metodo sperimentale. 2. figur
farlo divezare e tu poni l'amaro col dolcie, che tu vi poni suso talvolta
l'atterrite, e mescolate il dolce col forte. goldoni, vii-316: so
corona della lode, di mischiar l'utile col dolce. alfieri, 1-702: godrò
di questa paura, non si conduce col mostrargli timore, minaccie o sospetto,
, minaccie o sospetto, ma solo col dolce e colle speranze. 13
non ingollare l'amaro. -stare col dolce in bocca: assaporare la propria
gioia. ariosto, 3-52: statti col dolcie in bocca, e non ti doglia
come dentro una vasca, nuotando dolcemente col gesto di abbracciare il mare. levi
-mi sussurra all'orecchio il ragazzo sorridente col viso reclinato dolcemente sulla spalla e un
signo- reggianti. muratori, 5-i-112: col nome di sublime intese egli appunto quel
ne la scorza. algarotti, 1-474: col pieno singolarmente di alceo davasi [orazio
bartoli, 31-93: questo lo, col venirsi di tempo in tempo ripulendo la lingua
ridurre il sangue alla sua prima dolcezza col rintuzzare le punte delle parti erosive.
appresso il pasticcere ed il signore finirono col mettersi d'accordo...,
govoni, 624: te ne vai eccitando col dolciastro / odore in me così violento
sacro cuore, di sant'antonio da padova col bambino in braccio, di altri santi
= deriv. da dolce1, col suff. -astro che conferisce senso peggiorativo
.. dolcifica il sangue non poco col prenderne spesso. -intr. con
la parola da trattenerci o mandarci via col cuore dolcificato e molle come una pèsca
dolcigno. d'annunzio, v-2-284: approdavo col carico aspro e amariccio; e scorgevo
dolce e intingere (v.), col suff. aggettivale -olo. dolcióne
fontana ed entrano a pigiare subito attraendo col dolciore le api. -mitezza (di
che non passassi orfeo per dolcitudine / col famoso anfion. 4. figur
senza dir altro, asciugavasi le labbra col fazzoletto ancora appiccicoso di dolciume, mentre
= > deriv. da dolce, col sufi, -urne che ha valore spreg.
dolco, come nella nostra maremma notturna col vento di levante o di scirocco quando
mattina dopo, de nada si svegliò col pensiero in capo d'una cosa dolente
sudore, dolente sopra ogni fianco, e col volto sbigottito dalla paura si palpava il
, 23-48: sento di lungi chiamarmi col corno, / e suona quel che chiama
al balcon sovrano egra e dolente / col volto ombrato d'ampio oscuro velo, /
io / or non t'afferri e col flagel non faccia / a te prima saggiar
distinguono (almeno per un vasto tratto) col nome di alpi dolomitiche. jahier
in mezzo al campo di granturco / col suo tetto di uccelli / e di
fiumi, / e contendean a correre col vento. nievo, 1-328: cominciò
esso [uccello] ebbe, ed e'col becco si mordeva i piedi. pindemonte
dagli occhi le piove. / e col cuor dolorato a lui parla. settembrini,
172): egli tentò più volte e col capo e colle spalle se alzare potesse
baldi, i-iii: non è dolor che col girar de gli anni / non ammollisca
e senza pianto! / morta giacevi col tuo sogno intatto, / tornavi morta a
madonna dei sette dolori), in unione col figlio, per la redenzione del mondo
a mortai donna lece / ella adempisse col dolore immenso / di madre insiem del
occorse, soggiunse che non si dovrebbe procedere col papa con tanta ripugnanza. marino,
, st., 1-76: stassi col volto in su la palma assiso / el
dolore al mio dolore; io mi affaticai col mio pianto, e non trovai riposo
pan del dolor il qual mangiasse, / col sudor del suo viso s'acquistasse.
-rinnovare, rinnovellare il dolore: ridestare col ricordo una sofferenza già sopita dal tempo.
lellé. e. cecchi, 5-77: col medico e col chirurgo c'entrano anche
cecchi, 5-77: col medico e col chirurgo c'entrano anche di mezzo quei tali
. tardo dolorifer (da dolor -oris, col suff. -fer da / erre 4
(da dolor -oris 4 dolore', col suff. -ficus da facère 4 fare '
cicognani, 1-10: la processione dolorosa col crocifisso in testa ripeteva li lamento onde
4-51: stava a guardare i fuochi, col viso affilato e pallido, come stirato
funesti. botta, 4-132: dilungandosi poi col pensiero anche fuor di toscana, vide
il doloroso auriga. pananti, i-256: col viso lungo, e con il capo
e il mesto addio / ri- nacerbir col niego. carducci, iii-9-40: la potenza
di matrimonio, ieri dopo pranzo, col canonico lupi. cicognani, 3-185:
di ordini religiosi... domandavano elemosine col pretesto di riedificare alcune chiese in lisbona
le particelle... che conservano col nome questa eterna proprietà: di andar
, 94: disse seneca che adirarsi col potente è domandar pericolo. boiardo, 2-15-37
perciò ch'egli isparte il nostro amore col suo abbaiamento, e dimanda di scompaginare
: noi pensammo che si fossero partiti e col vento avessono domandato le citadi di grecia
con persone (ed è ordinariamente costruito col compì, d'argomento). dante
21-35-45: i cui disideri compiuti, col dimandato si parte. 2.
vince domani, ma posdomani finisce col vincere lei, perché noi non siamo di
il giorno dopo, gertrude si svegliò col pensiero dell'esaminatore che doveva venire.
quella gran posizione, e poi, col cambio della guardia, rimase nei pasticci
colui nel mondo primerano, / il qual col freno in tessaglia domai / il cavai
gioco, / chi doma 'l ciuco col basto primizio. castiglione, 468: quelli
i casi, e colla vita / e col tempo gli doma, e non con
cultura imparata, con la zappa e col cortello e con continue lacrime domava la
; / e lo domò con maglio e col martello. -rendere più morbido, più
1-19: or si vede il villan domar col rastro / le dure zolle, or
il buon cultore, / o domeria col rastro e col bidente, / aguzzando talor
, / o domeria col rastro e col bidente, / aguzzando talor l'adunca
corre il cinquantesimo sesto giorno che combatte col male, ed oggi finalmente sembra domato.
acqua] tempera e corregge la loro forza col dividergli. 3. figur.
coprendote egli, come son certo farà, col scudo del suo invictissimo diamante, domatore
cassola, 4-165: anna guardava tutto questo col disprezzo e l'ostilità che loro di
/ cogli spron, colla spada e col pugnale, / col ritinto cioppin domenicale
, colla spada e col pugnale, / col ritinto cioppin domenicale, / [il
ma in un angolo di provincia, col solo apparecchio delle eleganze domenicali della ragazzetta
parte scelta di noi. tutti vanno fuori col domenicale; in ciabatte, nessuno vuol
(314): quando voi l'avrete col senno vostro e con queste buone cose
al ren- nenpfenning lo incarico di domesticarsi col papandrea e di metterlo dalla sua.
e con famigliari e dimestichi parlamenti fondare col re amicizia e benivolenza. 5
v-2-533: il domestico entra nella stanza e col suo solito gesto pronto, quasi aspro
: il mare del golfo di napoli col suo vaporoso arcipelago è un mare di
egli stesso crede potersi comporre la differenza col dire; che il nostro pittore fosse
da vent'anni, e domiciliato da quindici col figlio vostro al franchino?
4-31: aveva acquistato prima la casa col podere stabilendovi il proprio domicilio, quindi
officina di macchine e di falegnameria: col suo strepito, turbava il silenzio soltanto
in fondo aveva un'alcova aperta, col letto coperto di sete color grigio pallido
, i-215: con l'armi e col seguito de'partigiani dominavano quasi nella città
g. bassani, 1-93: dominava col grosso mazzo delle chiavi delle credenze e
è anche rinunziato san pietro del carso col suo nodo ferroviario quasi equidistante da trieste e