più mi ci invilisco, perché non cognosco né credo che ancor si sappino li veri
da siena, 423: io vego e cognosco ch'io ho perduto il trotto per
0 bene avventurato spirito, assai bene cognosco e discerno... quello essere
fatti di cesare, 206: io vi cognosco sì, che qualunche di voi balisce
/ gridavano alto: 'virum non cognosco '; / indi ricominciavan l'inno
boiardo, 1-17-21: ma sol perché io cognosco, al parer mio, / che
ce la vego, e non la cognosco! 2. masnadiere); soldato
de quello capestro, ma non lo cognosco pure. ma me sapresti tu insegnare dove
vorresti ascendere a quella del papato; e cognosco questo, che se iddio avessi lasciato
fiorì. dominici, 1-80: io cognosco una vergine religiosa, la quale essendo
parea più vero, / c'amor cognosco di falso colore, / del qual m'
venuti al mio comandamento, / quanto cognosco più che voi me amati. leonardo
breve sogno. idem, 311-12: or cognosco io che mia fera ventura / vuol
seti venuti al mio comandamento, / quanto cognosco più che voi me amati, /
-come sarà questo, imperò che non cognosco uomo? tavola ritonda, 1-482:
mio, tenuto: / per te cognosco la vita salvata, / però che
, e questo a quelle esser conseguente cognosco. g. villani, 7-1: seguiremo
posso, e questo a quelle esser conseguente cognosco. esopo volgar., 4-118:
siete a compiacermi, tanto più mi cognosco debito alla penitenzia del mio errore.
a manifesto pericolo. guicciardini, ix-249: cognosco non essere conveniente, giudici, che
altezza de'quali, quando considero, cognosco, quanto io sia disceso e giaccia in
lo hai tanto reputato? ma a che cognosco che dio lo abbia tanto esistimato?
è ancora viva, ma non la cognosco per nome, ma sì per faccia.
a te mi confesso, e te cognosco facitore e provveditore di tutte le criature
coloro dirà dio: io non vi cognosco. 4. a vuoto.
ombrina del fresco bosco, / ben cognosco ca cortamente / serà gaudente l'amor
inghilfredi, 378: cavalier non cognosco da mercieri / nè gentildonna da altra
esser sostene. cavalca, 19-33: cognosco quanto io sia disceso e giaccia in
a me e disse: « io ci cognosco apunto un male che è d'importanza
-intr. petrarca, 311-13: or cognosco io che mia fera ventura / vuol
infinito. cavalca, 6-1-229: cognosco, dico e confesso te, solo
infe- nochiare, / che ben te cognosco in mio danno e noglia. sermini
non fatto. cavalca, 6-1-229: cognosco e confesso te dio padre ingenito,
piacesse intramezzar te a questo, / cognosco certo che gli arebbe effecto, / che
anni conosciuto e con la presente senettù cognosco de'fatti loro. guicciardini, i-32
e tosco. idem, 311-13: or cognosco io che mia fera ventura / vuol
. inghilfredi, 378: cavalier non cognosco da mercieri, / gentildonna da altra
, / men li soi varii fini alfin cognosco. tasso, 12-78: ma dove
anni conosciuto e con la presente senettù cognosco de'fatti
leggemmo avante. cavalca, 11-43: io cognosco l'ardore dell'animo tuo a le
ancor dal corbo, / e ben cognosco l'oro dal letame. -fare
degli intellettuali. ceffi, 1-21: cognosco bene che sarebbe più onorevole di lasciare
sua suora: o sorore, io cognosco il fuoco dell'antica fiamma. s
al padre. ugurgieri, 87: cognosco la picciola troia e li edifici troiani
. ariosto, 837: io ci cognosco dentro de li errori circa la lingua
infeno- chiare, / che ben te cognosco in mio danno e noglia. =
de guardarme le cosse base; / cognosco quanto vui sete maledeto! / li ochi
/ di poterti mancare; ma ben cognosco / quanto sconvenga a te torre una
. f. a chiliini, 35: cognosco ben ch'io sto qual manigoldo,
da bologna, lxv3- 70: testé cognosco, ma tardi, soa fraude, /
inghilfredi, 378: cavalier non cognosco da merciejri, / né gentildonna da
mio, tenuto: / per te cognosco la vita salvata, / però che dal
infenochiare, / ché ben te cognosco in mio danno e noglia. boiardo,
super natura feminarum, xxxv-1-550: sì cognosco le femene, mai no m'enfido en
disse. petrarca, 311-14: or cognosco io che mia fera ventura / vuol che
quell'ombrina -del fresco bosco / ben cognosco -ca cortamente / serà gaudente -l'amor
che si convenga, questo io lo cognosco bene; non so poi come saprò
l'amorose pane / la mia vita cognosco che si strugge. ariosto, 34-81:
ordinario. boiardo, 1-17-54: non cognosco un cavallier soprano, / che non
85: sacra maiestà, io chiaro cognosco che a niun de'nostri pari lo
chene / questo meo buon figghiolo / lo cognosco. foscolo, iv-334: l'italia
. gambino darezzo, lxxxvtii-ii-729: ben cognosco io la vesta gialla o persa /
gentiluomo, essendo tu prodente corno te cognosco, non me pare de bisogno con
di continenzia, 8: le cose mundane cognosco volubili, transitorie e fragile e.
nella umiltà profonda e simile in essa non cognosco fra noi. il secondo fu piccoletto
mio ingegno e la ignoranza ch'io cognosco essere in me, mi ritragono la
il ver sì apertamente, / ond'io cognosco e veggio puro e chiaro / che
del vostro sangue, el qual nobilissimo cognosco. -qualità elevata, sommo pregio di
a tanti pericoli. alberti, iii-246: cognosco veramente, speranza deh'anima mia,
siete a compiacermi, tanto più mi cognosco debito alla penitenzia del mio errore.
super natura femmarum, xxxv-i-550: sì cognosco le femene, mai no m'enfido
non discemo 11 quia / e non cognosco chi m'abbia sì acceso. musso,
, essendo tu prodente, come te cognosco, non me pare de bisogno con longhi
, quando ella si vede preparata? io cognosco ancora 10 li raperonzoli quando e'sono
dee. dominici, 1-80: io cognosco una vergine religiosa, la quale,
lorenzo di tommaso, lxxxviii-i-230: ben cognosco ancor che non riluce / in me el
bosco la vergine bella, / ché ben cognosco io come l'è ribaldo, /
.. '(calco del lat. cognosco cevuta'. pratesi, 5-12:
così dalla longa; e io il cognosco dal rincagnato al rigolito: va', tu
: né meno, se io bene te cognosco prudente e molto discreto, a te
mio parlare perciò eh'alcune di voi cognosco che spesso ricevano alla nversa il senso
museo, / omero e 'l mantovano ancor cognosco. michiele, i-318: vana fatica
sbo- rarse in sta casa che no cognosco. 6. sfogarsi (il maltempo
/ ché i tre ho filato e non cognosco rocca. -leccarsi le scane:
sta tua madona? / non la cognosco, schiaremelo or mai ». zanoli [
il mio parlare, perciòch'alcune di voi cognosco che spesso ricevano alla riversa il
, 87: io procedo andando, e cognosco la picciola troia e li edifici troiani
sospetto nell'animo; imperò ch'io cognosco che il dimonio è sottile, e
umiltà profonda e simile in essa non cognosco fra noi. de bonis, 67:
a. braccesi, 5: s'io cognosco il mio error e 'l van disio,
il creatore dio soprastare all'opera sua cognosco. -essere al governo.
fatti di cesare, 206: io cognosco al vostro sembiante et a la vostra
presente a questo mio timore; / cognosco esser in me nulla bon- tade,
. santi. simeoni, 1-91: cognosco certo ch'elle son pazie / a fare
, ii-54: io non agnosco, nec cognosco cotesta contumeliosa e superbolica loquela. spontone
tommaso d'aquino. savonarola, 5-i-70: cognosco che il tuo essere [signore mio
, lionardo mio, sono io prudente e cognosco chi getta via il suo essere pazzo
tu mi dài vesighe. / io cognosco le fiche / e quei che le tragualza
super natura feminarum, xxx v-i-550: sì cognosco le femene, -mai no m'enfido
iii-321: io sono fanciullo, e non cognosco l'entramento, né l'uscimento mio
: né meno, se io bene te cognosco prudente e ne! cattaneo, iii-4-114:
di continenzia, 8: le cose mundane cognosco volubili, transitorie e fragile e.
l. giustinian, 38: te cognosco sì fiero / de man zugare subitamente,