privo di chi il più bel fior ne cogliea. arici, io: e orribil
alotta. simintendi, 1-165: spesse volte cogliea fiori, e forse che gli cogliea
cogliea fiori, e forse che gli cogliea allotta quando vide lo fanciullo.
, / e giacinti e melisse ella cogliea, / amor d'eteree nari e
con quel bordon grosso, / a chi cogliea non valea altretale. pulci, 7-19
non gran vista. trovaro lui, che cogliea erbetta. avvisa- ronlo da lungi.
riva; / ma non tanti la man cogliea di loro, / quanti fra l'
che i rotti stami ad uno ad un cogliea / e in sen gli nascondea.
/ l'or de le rotte fila amor cogliea, / per formarne catene a'suoi
e lunghi, / pasturella trova'che cogliea funghi. monachi, ix-25: con lor
ii-16: qual angolo / ti rac- cogliea nascente, / quando il tuo re,
le suppliche e l'inchieste ei rac- cogliea. 4. ant. e
fare una sua vendetta; e quando cogliea, per suo mangiare, uno di
/ fresco, il fanciullo che cogliea nel folto / macole e more.
: / e giacinti e melisse ella cogliea. pascoli, i-887: qui per loro
che lì m'apparinno / s'ac- cogliea per la croce una melode / che mi
da l'erbe, che in ponto ella cogliea, / stemprò balsami d'or su
privo di chi il più bel fior ne cogliea. cesari, iii-89: il bembo
trecento, lxxxiv-54: pastorella trovai che cogliea funghi, / i panni bigi alzati alla
che lì m'apparinno / s'ac- cogliea per la croce una melode / che mi
/ e gl'insegnava, s'ei cogliea di mira, / che il corner degli
, / scrissi a colui il qual cogliea sentenze / dai libri in medicina a le
un colle / piegava tali e rac- cogliea le piante / e, dovunque ne giva
, /... / qui ci cogliea la sera. -discorso, cicalata
poi vedea del vulgo, e lo cogliea / vociferante, collo scettro il dosso /