erranti. / quivi solcano al più cocente giorno / stare abbracciati i duo felici
7-521: vinto e accecato dal bisogno cocente e smanioso d'un affetto. moravia
/ de l'infernale ardore è più cocente, / ma tanta gioia sente infra
gola, la magra invidia, il cocente ardore d'avere. foscolo, v-16:
può star momento che non abbia / un cocente sospiro in su le labbia. castiglione
19-53: la polverosa state e il sol cocente, 2. figur. grottesco
corpi, senza dubbio, che al sol cocente con assidui sudori si vanno roborando,
calore; assai caldo; torrido, cocente, rovente. petrarca, 24-10:
ti toglia / ogni speranza al mio cocente ardore; / ch'entro a piccioli incendi
, / de l'infernal ardore è più cocente, / ma tanta gioia sente infra
di ardor febbrile: oh che ardor cocente! 4. colore rosso intenso
ti toglia / ogni speranza al mio cocente ardore; / ch'entro a piccioli
/ senza palpito stette; del cocente / flutto bagnò l'arsiccio suol
figur. inebriato, reso folle dal sole cocente, dal calore eccessivo. morando
: quando più corre asciutto e più cocente / l'anno, dai ghiacci viepiù
benché ti toglia / ogni speranza al mio cocente ardore; / ch'entro a piccioli
stradale, con la sua fumosa e cocente caldaia. comisso, 7-242: nella
immonda di cenere calda e di lapillo cocente. montale, 115: lampi d'
boschi / a sé schermir dalla stagion cocente. olina, i-262: [l'usignolo
benigna. marino, vii-358: quella cocente fiamma d'amore, di cui aveva
quanta s'incende, / arde d'amor cocente / sì che 'l corpo s'
l'avversità], / però la più cocente. cavalca, 16- 2-350: come
marino, 4-5: stuzzicato carbon vien più cocente, / soffiata fiamma più s'accende
la scorza delle barbe è molto più cocente che quella del gambo non è, e
ammira / è la stagione fredda e la cocente / a dispetto del cane e del
motto / pronunciar contro te; ché sul cocente / meriggio andran peregrinando poi / miseri
. /... / tant'è cocente, che chi 'l sente chiaro /
: tutto il mio chiuso / e cocente rimorso / altro sfogo non ha /
, 11-77: fin dove sotto il più cocente cielo / ferve di libia la pianura
comunemente sette, con questi nomi: cocente, caldo, dolce, temperato, freddo
è più utile che 'l fuoco scaldante e cocente? posto che niuna cosa sia più
fortemente; / ed era sì forte cocente / che, corno io 'l dico,
, 23-106: quivi soleano al più cocente giorno / stare abbracciati i duo felici
ma nudo campo / or d'arena cocente, /... / umile e
vorria. guarini, 471: come a cocente sol novella rosa / si scolorisce e
quei corpi senza dubbio che al sol cocente con assidui sudori si vanno roborando.
ii-77: fin dove sotto il più cocente cielo / ferve di libia la pianura
la porse a britannico; e perché parvegli cocente, con acqua fredda avvelenata tosto gliel
la quiete vera; / al più cocente state, al peggior verno, /
quanto si può e dall'ardor troppo cocente del sole... e dall'
voci basse e lente son piene della giornata cocente. cardarelli, 6-14: i campi
: la scorza delle barbe è molto più cocente che quella del gambo non è,
, / contra la deformanza un vergognar cocente, / ed un temor fervente che
xxxv-1-409: al mondo non è pena sì cocente / che non torni piagente, /
/... / tant'è cocente, che chi 'l sente chiaro / trova
possenti, onde sfavilla / la più cocente face ch'abbia amore, / spruzzò di
de la camera restò sì ebro del cocente amore de la matrigna che in altro
/ anzi si fa più vivo e più cocente, / quant'ha da te più
licenza d'alcuni, li quali da cocente libidine mossi, volevano fare oltraggio alla
/ de l'infernale ardore è più cocente, / ma tanta gioia sente infra
e vi portarono / un bisbiglio e una cocente / fiamma acuta; che repente /
prima repressa con un silenzio ornai divenuto cocente! rajberti, 2-117- oltre a essere
, 1-184: chi pensa quanto è cocente la gelosia di mestiere non crederà lieve
1-144: tutto il mio chiuso / e cocente rimorso / altro sfogo non ha /
quale facilmente si leggeva il segno di un cocente puntiglio, più che quello di una
ardente, / amor iesù, fammi cocente, / sì ch'io te possa amar
starme a 'niurare / con parole cocente, che me fendo la mente. d
. bartoli, 40-iii-243: sì cocente fu la risposta che il dottor paolo
arrossandola. = comp. da cocente. còcere, v. cuocere
bozzati, 1-278: lo colse un'ira cocente ed amara, gli occhi gli si
del corpo sia per esposizione al sole cocente sia per il soggiornare in ambienti ad
ha prima repressa con un silenzio ornai divenuto cocente! -commercio carnale: rapporto erotico
, e al sole ogni dì più cocente, tanto inaridisce che indura: così trattone
, / contra la deformanza un vergognar cocente, / ed un temor fervente che
, / contra la deformanza un vergognar cocente, / ed un temor fervente che '1
buzzati, 1-278: lo colse un'ira cocente ed amara, gli occhi gli si
basse e lente son piene della giornata cocente. -tenere conversazione: ricevere abitualmente
immaginata da napoleone, per evitare il sole cocente nell'assistere i feriti sul campo di
in quel pianto, e la nuova, cocente impressione di sentirsi mutare e invecchiare già
/ pronunciar contro te; ché sul cocente / meriggio andran peregrinando poi / miseri
. 2. figur. essere cocente, infuocato (il sole);
4. figur. raggio di sole cocente, infuocato. morando, iii-232:
e non mai domo / dal più cocente sol, corri felice. manzoni, 38
, / contra la deformanza un vergognar cocente, / ed un temor fervente che
sia un mare di sabbia gialla e cocente. levi, 1-98: i venti mutavano
ariosto, 32-108: sotto il più cocente ardore estivo, /...
lingua destava un nuovo focolare di dolore cocente. bacchetti, 1-i-47: l'odor della
gare); smacco morale, delusione cocente; danno grave, sciagura, rovina.
clamoroso. marino, vii-358: quella cocente fiamma d'amore, di cui aveva
gioia / e dimandar gli è noia -e cocente cosa. dante, inf.,
: l'amor, che voi mostrate sì cocente, / o dolce mio messer,
ce, lo hanno paragonato all'ala cocente del vento del deserto. pellico,
la spiaggia, dove, sotto il sole cocente, egli aveva atteso tutto il giorno
occhi possenti onde sfavilla / la più cocente face ch'abbia amore, /
priva, m'incende / con men cocente, o men chiara facella i l'
7. medie. fame dolorosa: cocente sensazione di fame, accompagnata da contrazioni
sprizzare faville dagli occhi: esprimere rabbia cocente, furore, veemente passione.
posare de starme a 'niuriare / con parole cocente, che me fendo la mente.
solari. grazzini, 2-298: il cocente sole..., sendo a mezzo
bell'ordin dispose, / perché il cocente sole non rovini / con le sue
/ d'intorno al foco mio puro, cocente; / e ben avrà vigor
d'intorno al foco mio puro, cocente, /... / son tronche
, di nuvoli e di finestrate di sole cocente. dossi, 31: rotondo come
nel verno o una vampa di caldo cocente nel soffione si fa sentire nel nostro
). pieno di fuoco, ardente, cocente, fiammeggiante; che produce intensissimo calore
, un sonnifero denso nella gran siesta cocente del fossato orchestrale. 7.
loro vergogna, e se la preparano più cocente ispezionando con minuziosa severità l'alcova.
21-23: fugherai delle serpi l'oltraggiosa / cocente parca, di quelle ch'àn molte
, 21- 229: intendere quanto cocente sia la fornace dell'inferno, di
d'intorno al foco mio puro, cocente. tausilio, 108: così lontan
lui che la furia finisse. -vampa cocente (del caldo, del sole).
: subire un grave danno, un cocente oltraggio, un fastidioso contrattempo.
5-18: il gaudio volge in dolor sì cocente, / che di star ritto non
riparo: mitigava i raggi del sole cocente agli arabi genuflessi, in preghiera, presso
, 23-106: quivi solcano, al più cocente giorno, / stare abbracciati i duo
/ il fumò sale, atro vapor cocente / fa una lastra, che incontra,
siena, 32: la tuo fiamma sì cocente / mi fa essere infiammante, /
verso pescherà / van disfogando il lor cocente ardore? lorenzi, 4-57: sotto il
conosciuta da ragazzo. 13. cocente, torrido (il caldo).
.. dar su 'l fil del più cocente giorno / a gli armenti solean grati
. carducci, iii-10-159: il desiderio cocente che riarde l'anima, e la
annunzio, i-17: il sole rifulge cocente tra candide nubi: / sol pochi
il calore del fuoco; infiammato, cocente. foscolo, ii-265: dell'igneo
2. figur. acuto, cocente (un dolore). d'annunzio
per estens. non temperato; rigido o cocente (il clima, le intemperie,
in italia. -molto intenso, cocente. i. guicciardini, 13-111-184:
si può, e dall'ardor troppo cocente del sole... e dall'impetuosità
: così un bisogno, un bisogno cocente / di verace armonia che inanelli /
creta molle / a incalorir l'attività cocente. nievo, 324: egli approvava
3. figur. violento, veemente, cocente (un dolore). girolamo da
incendia. -al figur.: veemente, cocente (un dolore).
, rovello; travaglio spirituale; pena cocente, disperata. guido da pisa,
, xlvii-136: ma sono in più cocente fuoco incorso, / perché costei,
interno. 6. bruciante, cocente (una ferita, una piaga).
implica, / fin dove sotto il più cocente cielo / ferve di libia la pianura
i-3-74: la loro orrida pioggia è sì cocente / ch'infino a terra il gorgogliar
. pananti, 1-i-196: il vento secco cocente infiamma il sangue, irrita i nervi
vivissimo, intensissimo, impetuoso, cocente (un sentimento, una gioia, un
imperiali, 4-406: il sol vie più cocente almeno, / se non più bello
covava in segreto un dispetto amaro e cocente del tempo in cui gli era toccato in
: lasciarsi o sentirsi sopraffare da una cocente e morbosa gelosia, da astio, da
imperiali, 4-406: il sol vie più cocente almeno, / se non più bello
, iii-113: il vento secco, cocente infiamma il sangue, irrita i nervi,
pananti, 1-i-196: il vento secco cocente infiamma il sangue, irrita i nervi
riposto e impenetrato fondo / al mio cocente amor l'acqua dispensa. 2
-lacrime amare: pianto provocato da dolore cocente, da disperazione o da rimorso.
/ a la fiamma d'amor viva e cocente, / che sfavillar da questi miei
carissimo, una languida speranza, un cocente desiderio. pascoli, 202:
tristezza, da deprimente desolazione, da cocente rimorso; essere sopraffatto da afflizioni,
/ quanto el segnor lo batte più cocente, / se '1 chiama, di
faccia di luigino quella percossa dolorosa e cocente come una staffilata, che...
vigore è spento, / e desio più cocente il duol rinfresca. c. i
sua gente, / et a lloro più cocente / dunqua è del parentado / de
ariosto, 23-106: quivi soleano al più cocente giorno / stare abbracciati i duo felici
266: il fuoco mai da essere cocente, lucido e di natura disposta a
sospiri o madrigali, ma soltanto il fiato cocente del desiderio, il vigore sempre sveglio
. 2. per estens. afflizione cocente che produce un senso di soffocamento e
bandello, ii-1125: da maligna e cocente febbre ria / arsa languiva. dalla croce
sventura, un danno); meno cocente (una sofferenza, un'offesa).
prima che il sole si faccia soverchiamente cocente. scrofani, xxiii-533: delfo non è
i gomiti dall'invidia: provare una cocente e morbosa gelosia. verga, 3-207
in laguna. -ardente, cocente (il sole, il calore).
, / contra la desformanza un vergognar cocente / et un temor fervente, eh'
il bisogno, ardente il desiderio, cocente il rimpianto. - anche sostant.
recargli una grave offesa, un'ingiuria cocente, un danno irreparabile. proverbia super
ché cusì me ha sforzato le troppo cocente fiamme d'amore, a le qual
di inter., per esprimere rabbia cocente, vivo disappunto, sdegno, disprezzo.
: quando il segnor lo batte più cocente, / se 'l chiama, di presente
/ gue- renz'a me di sì cocente foco, / che m'ancide vivendo
lenire, rendere meno aspro, meno cocente (un dolore, una pena).
altro trovarsi, avvicinandosi, che arena cocente. 'miraglio 'altresì deve chiamarsi
xii-42: al mondo nonn-è pena sì cocente / che non torni pia- gente.
, più vivo o, anche, più cocente, più impetuoso; crescere progressivamente di
alte bocche vomitavano pietrame ardente, fango cocente, fuoco splendente, fumo putente. fenoglio
dalla divina arte composto, sì fieramente cocente... e mugnemi sì e con
papini, x-1-536: baie su la cocente lava a colmare il cratere e lo
nel fuoco; le frizzavano i nepitelli di cocente ardore. = etimo incerto
starme ad eniu- riare / con parole cocente. erasmo da valvasone, 2-3-7:
conoscesse / canicula la chiame aspra e cocente, / che è la più vaga
: al mondo nonn. è pena sì cocente / che non torni piagente. novellino
, di turbamento intenso, di umiliazione cocente, di risentimento o di odio.
estolla / o che s'immerga nel cocente fiume. bottari, 3-2-138: il più
era una mattina ideale, afosa, cocente, omicida. saba, 541: soffia
pananti, 1-i-196: il vento secco cocente infiamma il sangue, irrita i nervi
/ e la gelida zona e la cocente. arienti, lvi-134: sacre muse,
rezza. boterò, 9-7: la luce cocente del giorno con la oscurezza rugiadosa della
e pacato. -tiepido, non cocente (il sole). calandra,
amaro il palato: subire una delusione cocente; essere profondamente amareggiato. stuparich,
liquefatto in un giorno di sole cocente. arduini, 4-5-83: una balestra
sua gente / et a. lloro più cocente: / dunqua è del parentado /
visitare i confini sotto il sole più cocente. giuseppe di santa maria, i-32:
stradale, con la sua famosa e cocente caldaia. landolfi, 2-43: la
vi trovò un'angoscia piu sorda, un cocente rimorso di aver distrutto il pegno che
: la loro orrida pioggia e sì cocente / ch'infino a terra il gorgogliar
7. profonda afflizione, dolore cocente e inconsolabile; amarezza, contrarietà,
solo tre donne incendon d'una fiamma cocente, / né pur una a tanti preghi
pareti nere piomban giù. -essere cocente, infocato (il sole); dardeggiare
5-29: nel terzo girone, sopra cocente arena, da continue fiamme che ivi piovono
. -grande turbamento interiore; dolore cocente e improvviso. giorgini-broglio [s
/ pronunciar contro te; ché sul cocente / meriggio andran peregrinando poi / miseri e
de starme a 'niuriare / con parole cocente, che me fendo la mente. dell'
: se da nube non scuoti il più cocente / strale che sdegno ti ministri,
ne'precordi bagnati era l'arsura / cocente sì ch'a frenesie leggiadre / fé
/ quanto el segnor lo batte più cocente, / se 'l chiama, di presente
vi trovò un'angoscia più sorda, un cocente rimorso di aver distrutto il pegno che
difficili a sopportare per filippo, col sole cocente e febbroso e i crepuscoli prolungati fin
essendo in sua libertà, stretto da le cocente fiamme d'amore d'eugenia, deliberò
: se da nube non scuoti il più cocente / strale che sdegno ti ministri,
puzza de bastonade. -ricordo cocente di un evento spiacevole. sacchetti,
, i-58: del quaranzei venne un freddo cocente, che li volle distrugger affatto gli
per fuggire il raggio ardente / del cocente / sole, un dì sul margo ombroso
perdonare. -in partic.: cocente rammarico per una condizione di vita.
: non lessi mai cosa più calda e cocente, in opera di cotali rannate fra
. landolfi, 7-205: talvolta una cocente sofferenza ne stira o rattrae i lineamenti
/ che dar sul fil del più cocente giorno / agli armenti solean grati recessi,
stima. panzacchi, 1-182: una cocente / lacrima alla reietta / per la
sdegno ripresso, più che mai fosse cocente, ad avvampar da capo ritorna. biondi
, che vi passeggia, / e dal cocente esterno meriggio il sen ristaura / al
, iii-113: il vento secco, cocente, infiamma 11 sangue, irrita i nervi
carducci, iii-10- 159: desiderio cocente che riarde l'anima e la cui vampa
affanna i poveretti riarsi sotto la sfera cocente del sole... è tal pittura
: ogni cosa ribolle per lo caldo del cocente sole. magazzini, 7-51: se
). arici, i-176: dal cocente / raggio battuta, l'aere ribolle.
affamata gola, la magra invidia, il cocente ardore aavere, pistolenzia lusinghiera ridevole
il calore di riflessione o reverbero nella cocente stagione. -strumenti a riflessione
al mio sguardo stanco dal luminoso e cocente riflesso della creta. dannunzio, iv-1-82
difficili a sopportare per filippo, col sole cocente e febbroso e i crepuscoli prolungati fin
, peschiera, mantova, finché un sole cocente, la malattia, l'irregolarità nel
tristi la rena rintuzza / non men cocente che distraete piombo. 17.
. boterò, 9-7: la luce cocente del giorno con la oscurezza rugiadosa della notte
vello: era ricaduto in preda alla mia cocente passione. volponi, 43: per
luce, ora te ne faran sentire più cocente l'oltraggio. 3.
s'era entrati in una zona di sole cocente dalla tinta quasi bronzina. 10
il calore di riflessione o reverbero nella cocente stagione. -fiamma, fuoco di
eziandio a firenze, che è ben cocente al possibile. idem, iii-234:
emozioni di quella notte giorni di febbre cocente e di delirio...; e
. fallimento, smacco morale; delusione cocente. segneri, i-52: non bisogna
l'affetto. carducci, iii-10-159: desiderio cocente che riarde l'anima e la cui
forza nemica. -emanare un caldo cocente (il sole). -anche sostant
temporalesche. -colpito da un sole cocente. pallavicino, 1-288: or costui
di tradimento altrettanto ingiusta, quanto sia cocente cotesto salario. 5. ant
. boterò, 9-7: la luce cocente del giorno con la oscurezza rugiadosa della
a sangue. -provocare un dolore cocente. vieusseux, cix-i-340: il povero
spesso metter mano al sangue: manifestare un cocente e amaro pentisangue de'soldati senza osservare
, ma satollare in parte / la lor cocente arsura, / amor diede agio e
più utile che 'l fuoco scaldante e cocente? 2. figur. che dà
al mio sguardo stanco dal luminoso e cocente riflesso della
boschi / a sé schermir dalla stagion cocente. mamiani, 3-32: quella comunanza
. offesa, affronto. -schiaffo morale: cocente umiliazione. n. franco,
scintilla / l'accese tanto e sì cocente fuoco / che n'ardea tutta e
sbiadire, stinguarini, 469: a cocente sol novella rosa / si scolorisce e
sfolgorante bellezza. 13. dolore cocente, dispiacere vivissimo. monte, 1-vi-59
pronta seccata che dia loro il sole cocente d'estate è il miglior difensivo che si
, iii-113: il vento secco, cocente, infiamma il sangue, irrita i nervi
middle west -divenuto meno vivo, cocente (un ricordo); consolidato nella
-figur. tormento struggente, causa di cocente gettò in una chiavica, che era
, 116: d'esser sempreesca al tuo cocente foco / e sempre segno a'tuoi pungenti
occhi possenti, onde sfavilla / la più cocente face ch'abbia amore, / spruzzò
: egli si rimase alla sferza del sol cocente. salvini, vii5- 7: in
sforzato da un amore verso gesù così cocente che lo consuma, né mai a nulla
da paolo in una pu- nizion assai cocente data ad un troppo sfrenato ed abdo-
rimane quando s'è sfruconato un dolore cocente e non si trovan paroleche servano a far
.. / con spene temprerei l'ardor cocente. = forma aferetica da presidio (
uando il segnor lo batte più cocente. dante, conv., iii-i-8:
dolorosa lesione dell'amor proprio; delusione cocente, disinganno intensamente sofferto; offesa,
di quei poveri infermi, che una cocente febbre rende smaniosi e concitati. svevo,
i confini sotto il sole più cocente. cornoldi caminer, 34: porta in
era entrati in una zona di sole cocente dalla tinta quasi bronzina. e di nuovo
hanno potuto mettere nelle aie al sole cocente il frumento per soleggiarlo, come dicono,
hanno potuto mettere nelle aie al sole cocente il frumento, per soleggiarlo, come dicono
balbi, lxli-4-202: sogliono per il cocente sole portar un sombrer coperto di bambace rovana
all'ambio della mula sotto il sole cocente: un sole che spaccava le pietre
/ la viva fiamma e il mio cocente amore? 4. fiducia o
di un fiume in piena); cocente, infuocato (il sole); molto
.. e di spigolare sotto il sole cocente. bacchetti, 1-ii-439: coniglio mannaro
possenti, onde sfavilla / la più cocente face ch'abbia amore, / spmzzò di
lxxxviii-ii-421: io mi consumo in sì cocente face / e son percosso da sì vari
2. figur. dolore intenso, delusione cocente (e la percezione che se ne
possenti, onde sfavilla / la più cocente face ch'abbia amore, / spruzzò di
, esercitata da paolo in una punizion assai cocente data ad un troppo sfrenato ed abbominevole
1-4-5: stuzzicato carbon vien più cocente. cantù, 2-269: arde un
. boterò, 9-7: la luce cocente del giorno con la oscurezza rugiadosa della notte
, / ma non giammai la toglierai cocente. -tiepidùccio. magalotti,
lat. trans 'attraverso, oltre'e da cocente (v.). tracodardo
di romagna, sotto il sole più cocente, circondati da sbirri, carichi di prigionieri
7-206: ti farebbe male il sole cocente, specialmente in quei tratti privi di alberi
il silenzio si compone col tremolio del calore cocente sassi e sabbie. =
. 2. figur. dolore cocente e inconsolabile; risentimento, rancore profondo
usato, / chi lo tocca, è cocente, / e divora presente / ciò
, peschiera, mantova, finché un sole cocente, la malattia, l'irregolarità nel
cagna, 3-173: quando il sole cocente le faceva montare le vampe alla testa
. na facciata, sf. cocente disillusione. facciuto (fazuto)