la un mescolone tutto suo, cn' è la sua lingua propria e non
acqua naturale, è primieramente a cagione cn' ell'è più gelosa, cioè sente prima
colpi ornai non curo una medaglia, / cn' al petignone ho nobiltà
senza de'numi alto consiglio / non è cn' ove più lento / e grave è
ignoranza col lento oscuro e continuo tormento cn' egli non si confessa e che altri
: io paga / abastanza sarei sol cn' ei vivesse. tommaseo, 3-i-122: gli
, / poi mi dà audienza a quel cn' io vo * narrarti. nannini [
di esser conosciuto ho lasciato di mostrarle cn' anch'io conosco i bocconi da prelati:
dato dagli antichi alla vena frontale, cn' è la cotinuazione della facciale, la
al signor fabio chigi vivo e vero cn' ei presentommi. g. gozzi,
, adeo, / e vane tostamente / cn' one toa cossa t'azo / pareclata
femina vile, / ch'i'prezzo men cn' un bisante o medaglia. coletta,
ogni giorno alla prigion veniva, / cn' avea le chiavi e a suo piacer
gran perdon di dio, / e cn' ei devrà nel cielo / primavera goder d'
quand'era in parte altr'uom da quel cn' i'sono. idem, 207-86:
maggiore desiderò stemperatamente il cibo della lenticchia cn' avea cotta il minore e per quel
, parve in fatto a me pure cn' esso, siccome mi marcavate, potesse
, / che m'ha concesso più cn' eo non so'digno. cassiano volgar.
non voglio lasciar indietro un arguto motto cn' io sentii dire ad un bello spirito.
in atto, lui proprio, quello cn' e dipintori oggi dicono prospettiva. boiardo
tostego per la sua singolare caratteristica, cn' è un opercolo dell'ano, inserviente
a questo exercizio / meglior di me, cn' io non ci son molto agile.
] l'assedio, perché così fu consigliato cn' ella non si potea tenere, perché
seguita: / che fé, serrato cn' e'l'ebbe? g. m.
quella bailìa / c'ha 'l pulcinèllo cn' è dentro da l'ovo / d'uscir
, per lo sacro / vincol de carità cn' ivi sospeso / te tenne per punir
puntellare / di paglia e di capecchio cn' ognun reca. p. carafa, 1-508
alma pace / simile apporti a quella cn' al cor riede, / membrando il
quelo ch'eu soleva esere, ché apena cn' eu me poss'eu cognoscere, mai
forte / e molto si fedier quasi cn' a morte. boccaccio, dee.,
vecchiaia, per l'angoscia e per- cn' a're non par giuoco patire le cose
con la fronte tutta rabbuffata, / cn' un pastor gli ha tirato una sassata.
giuglaris, 244: il dirgli ad uno cn' è semplice è ingiuriarlo. chi va
principe e ogni particolare fanno. solo cn' egli esorta il principe a non dissimularlo,
fare qualche ragionevole e verosimil co- niettura cn' a qualche effetto in essa favola rechi qualche
e incominciò a rappiccare di quelle bucce cn' egli avea levate, e annodonne tante
95: il regno di negroponte, cn' è stato il teatro dove quest'uomo ha
del corpo dell'uomo? dicono i santi cn' è l'anima razionale, imperocché l'
noi quell'economia di umori e di moti cn' è il fondamento ai quello stato che
sì forte offende / l'alta bontà cn' egual valor non ebbe / per compensar l'
animo dell'uditore e ritraiallo del coruccio cn' avea contra la persona che lui semblava
. f. frugoni, vli-356: dopo cn' ei fu motteggiato insulsamente da que'due
addosso, disse: « io ti prometto cn' i'tenevo che tu vi fussi
è bene: / veggo ben io cn' ell'ha le labbra smorte. / -che
divietano austeri, poiché di quelle vivande cn' avean ricettate non assaggiarono punto e si
l'amico, ciò mi pare, / cn' è di minore affare, / ch'ama
lui, può cercar di far cose cn' a quelle s'assomiglino. g
che le parole non faceano quel frutto cn' egli avrebbe voluto, pensò di ricorrere
pianto. nardi, 56: poi cn' ei si ragunò il senato, quivi
. / -io vi ridico un'altra volta cn' io / abbrugio et ardo tutto di
, i-35: lettere d'haiti riferiscono cn' eranvi delle proposizioni d'accomodamento fra pétion
è separata superficialmente una parte d'osso cn' assimiglia una squama. 7.
dispute a questo accordo nella confederazione: cn' ei fusse rimesso e conservato nel ducato
) de la reina amata, / panni cn' aletto il cor le sterpi e roda
li ambasciadori e rinunziaro e raccontare ciò cn' aveano veduto e udito. catone volgar.
zafferò col mio segugio / che parrà cn' amo v'esca de la tacca
invenzioni di natura diversa per comporre quel cn' essi chiamano un intreccio.
costoro [le vittime] in sul buono cn' io riposava m'apparvero. fabier,
vostra alteza, / ché 'l primo giorno cn' eo vi risguardai / certo vostra piacenza
condur e schifare, / ma ciò cn' a. llui ben ragionevole pare.
latino ». / e io, cn' avea già pronta la risposta, / senza
soccorso. tasso, n-iv-57: è verisimile cn' enea... non potesse così
non fia il tornar mio tantosto, / cn' io non sia col voler prima a
occorrono al cuore le fantasie de'peccati cn' io ho fatti, e riverberano e rintuzzano
ligustico mare / vagheggia riverita, / città cn' in sé si gloria. f.
., 6-720: cioè per rivincere quello cn' è perduto. esopo volgar.,
ne rube / talvolta sì di fuor cn' om non s'accorge / perché dintorno
; / se non fa ben, cn' io rucoli. tommaseo [s. v
piangendo a guisa de'dolenti, / cn' i spirti mei ornai sono si venti /
ch'ell'è una quintana, / cn' un saracino elrè, / là dove le
vè su salita / e sì sacciate cn' ell'era guernita / e d'arco e
; / sacciatelo per singa / zo cn' eo vi dire'a linga / quando voi
segno osai mandarti / per farti udir cn' ei me lasciato avea, / e ch'
uando erra, [dio] aspecta cn' el si penta e tomi al segno!
angelico sembiante e quel bel volto / cn' all'amorose reti il tenea involto.
, 1-4 (1-iv-61): io estimo cn' egli sia gran senno a pigliarsi del
7-434: ebbi in odio, dal dì cn' io nacqui, il giogo servile,
che a l'anima fi perdonado tuto zo cn' elfà pec- cado contra li sete don
, 1-34: ecco burchietto: fia bene cn' io lo sfugghi, ché non mi
/ cheognun di vederti impazzi, / pur cn' un tratto tu sghignazzi, / dica
et altrove salta una scimia, tal'cn' io ne indormo i palagi papali, non
/ ché non è giusto aver ciò cn' om si toglie. ariosto, 1-1:
t avessi potuto immaginarmelo, avrei aspettato cn' ei si fosse accorto da sé di
sa corno, / per forza di demon cn' a terra il tira, / o d'
/ snocciolando orazioni e paternostri / più cn' a santa lucia un cieco nato.
farsi animo col pensare e ricordarsi più spesso cn' ei può che una volta lo spettacolo
dolce compiacenza della vostra difesa e spirazione, cn' esce con veloce soffiamento e con manifesto sovendicata
perché sospinti i denti morti da quei cn' erano vivi, a poco a poco soffora-
, sorrise, cioè sogghignò, vedendo cn' io era beffato. firenzuola, 585:
obbedirti, / come penna a scrittor, cn' è cieca, e nota. candido
marchetti, 5-160: mi sovviene / cn' una sola tua voce or sei or sette
.. dicendo che per lo sommovimento cn' elli [apostoli] faceano nel
. intelligenza, io: quella cn' a tutto 'l mondo dà splendore / e
al mese, più 2 per un chierico cn' ei teneva con sé perché cantava il
e accorse verso quella delle due finestre cn' era più lontana dal letto. « no
, / e 'l viver mio, cn' era sì lieto e chiaro, / volse
più tenace e misero / che uom'cn' i conoscessi mai) è fatto / così
a fatica la millesima parte di quel cn' egli abbia voluto dire raccapezzare ne possiamo!
fatto [il sentiero dell'eloquenza] sì cn' alcun non falle / né lo trova
vi han conferita una grazia alquanto speciosa cn' essi pretendono tosto che tutto il dì voi
spoglia / o per più sprementarmi / cn' ello cui più ama / più in
non spargo / rime, lettor, cn' altra spesa mi strigne, / tanto ch'
di se medesmo e del prossimo paia cn' abbandoni,... e questo maggiormente
lxxxviii-ii-110: 0 tu che presso / cn' all'ultimo malvagio e tristo fine /
in realtà la religione come funzione cn' essa spiritualmente; e la storia ci mostra
/ io non ci veggo un gruzzo / cn' un granel sol n'intaschi.
potenzia e sprigiona la fondamentale virtù, cn' è appunto un disprezzo della sorte- appassionato
che si sprima / per foco, fin cn' è bianco ch'era nero.
dolce o tranquilla, / ne l'abito cn' al suon, non d'altra squilla
poi ha sì buone orecchie per udire / cn' ei non bisognan tante spronature / basta
dettar versi delle tua lordure, / cn' io sarò d'altra foggia, ch'io
mai denaro e vive di offerte patriottiche cn' egli riceve pregato. 17. rimanere
/ che ritraesse tombre e 'tratti cn' ivi / mirar farieno uno ingegno sottile
/ di dir più in tre parole cn' altri in venti? / non lo scarno
. caracciolo, 29: che credi tu cn' io sia una tua strazia / da
, 2-33: s'io ti offesi, cn' io possa esser uciso / come acteon
de sanctis, ii-13-274: s'è visto cn' egli pregò e strapregò lo stella a
130: mandate la stella, cn' è una piccola strega, e saprà fare
che si sprima / per foco, fin cn' è bianco ch'era nero; /
non spargo / rime, lettor, cn' altra spesa mi strigne, / tanto ch'
vecchio, con un fanciullo in mano cn' egli divora, per denotare che 11
a esprimere in poche pagine tutto ciò cn' è possibile dire del cubismo da parte di
non possa godere la perfezione del suo essere cn' è la felicità,...
staranno [le armi sanguigne] infin cn' è dubbio / chi la fallace tela avvolga
ch'arriva. tasso, n-ii-108: subito cn' è nato il principe, se ne
talora impiegar molto della nostra parte suprema cn' è l'intelletto, per soddisfare all'infima
che si sprima / per foco, fin cn' è bianco del suo luogotenente, rivede
che protestano contro lo sperimentalismo dovrebbero riflettere cn' esso è sempre esistito; che in
palco, il teatro s'avvisa per poco cn' elle non sian ritratti, ma originali
misero, e gli è detto / cn' ivi quel corpo avean per cui si dole
: la legge cornelia non riguardava propriamente cn' el falso testamentario e nummario, ma i
in su due ruote, trionfale, / cn' al collo d'un grifon tirato venne
, e de'bruti, sono così inesplicabili cn' han torturato i più acuti ingegni moderni
istrazio, per le male cose isconce cn' avea fatte, e per le trabal-
tutto, e se gli raccomanda, / cn' ei voglia a malmantil, ch'ornai
castelnuovo, 2-18: ciò non toglie cn' egli, il commendatore, fosse in
che nella mezza notte viene l'angelo cn' occide tutti i primogeniti d'egitto. benvenga
un... monaco... cn' ebbe nome giovanni,... fu
o gli vada anche del pari in professione cn' esso intenda o tratti, trascurano,
i potenti cittadini, i quali sapea cn' erano contro al suo tribunato. machiavelli,
tricèssima di buda et alba regale, cn' è un certo dazio. leonardo mocenigo,
descese co'llo angelico canto, / cn' àlla devina tèrnita beata. landino, 317
sortii e di rapina ingorde / sa meglio cn' adoprar spade e zagaglie, / trattar
dirò di que'più lunghi tubi / cn' aggrandiscon gli obbietti e ponno al ciglio
posta in renaiu, in del lucu cn' è dettu carraia, col termini e co
e immobile. nardi, 94: dicesi cn' ei per- dusse in mezzo e allegò
arti promossi e pagati dai prussiani e cn' ei vide molti operai tedeschi lavorare in
, i-195: fra ogni suolo desolato cn' abbia visto io, è quello dove affiorano
e dei più belli e venerandi, cn' è stato fatto in italia, è conso
, ho conosciuti alcuni di tal categoria cn' avean la voce venerea, indicante l'
gli occhi di là, e antiveggendovi quel cn' è sì infallibile a dover essere,
d'azeglio, 4-144. la stanchezza cn' essi provavano del tanto combattere gli giovò forse
ruginosa,... a la cosa cn' è chiara, e forbita e polita
consente il canto rotondo, raccolto sul fiato cn' è propno della vocalità settecentesca.
ché non mi volgea l'occhio, cioè cn' io non potea vedere le sue dimostrazioni
, si egli è pur ver, cn' io viva. -zappare in rena
ombra, cioè in quella parte d'austro cn' è sì sotto la zona combusta che