un cavalletto. g. scognamiglio [in civiltà delle macchine, 408]: tale
2. che si riferisce all'antica civiltà dell'isola di rodi (con partic
mondo antico come paradigma del diritto della civiltà greca in tale materia. -in partic
. cultore di studi sulla storia, sulla civiltà, sull'arte, sulle tradizioni,
spirituali e delle tradizioni che costituiscono la civiltà romana classica. gioberti, 1-90
culturali e l'organizzazione politico-amministrativa della civiltà romana classica. carducci, iii-7-289
, alla cultura, alla lingua, alla civiltà di roma le popolazioni assoggettate; trasformare
particella pronom. acquisire i caratteri di civiltà, di lingua e di cultura propri di
. che ha acquisito i caratteri di civiltà, di lingua e di cultura dell'
culturali, spirituali e ideologici propri della civiltà romana. g. ferrerò,
. che si riferisce alla storia, alla civiltà, alle tradizioni e alle istituzioni di
rapporti civili e temporali, nella successiva civiltà del mondo occidentale che per molti secoli
lo ha mitizzato come suprema espressione della civiltà romana e della sua capacità di elaborare
e ci spiegava come e perché per la civiltà di roma le acque perenni erano sempre
. -che si richiama idealmente alla civiltà e alle istituzioni dell'antica roma.
letteraria); tipico o proprio della civiltà letteraria latina. dante, conv.
stor. nato dall'incontro della civiltà barbarica con uella romana e cristiana
una forma 'arte, di civiltà, ecc.). -regni romano-barbarici:
come centro irradiante di cultura e di civiltà o, anche, come capitale naturale del
... l'inesatto concetto della civiltà desse luogo alle mitologie romanofile o germanofile
ci venissero fin da'primordi dell'italiana civiltà quelle romanzesche tradizioni della tavola rotonda.
alla mentalità, alle usanze, alla civiltà, alla cultura della romania 0 del
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 273): la penisoletta
la rósa di riformare il paese secondo la civiltà dei nuovi tempi, ci entrava anche
metallica. m. mafai [in civiltà delle macchine, 311]: sabbiatura
sacrifici alla divinità (e nell'antica civiltà pre-cristiana come nelle grandi civiltà estranee alla
nell'antica civiltà pre-cristiana come nelle grandi civiltà estranee alla tradizione ebraico-cristiana tale persona solo
della fatica quel posto che l'odiema civiltà non s'attenta più di negargli. verga
della popolazione. e. vanoni [in civiltà delle macchine, 242]: un
, di un pezzo da costruire. civiltà delle macchine, 141: fra la serie
: occorre fare una ricerca nella « civiltà cattolica » e nei primi numeri della stessa
), con cui è conosciuto nella civiltà occidentale il primo sultano della dinastia ayyubide
. e più su ecco la nuova civiltà esosa e salariata. 6.
convivio'. p. portoghesi [in civiltà delle macchine, 59]: nella
ideale era una letteratura saldata con la civiltà produttiva, che portasse una forte carica
il prodotto riassuntivo dei più salienti caratteri della civiltà che lo generò. pratolmi, 10-265
con me. a. razzi [in civiltà delle macchine, 119]: a
12. progredire da uno stadio di civiltà a uno superiore direttamente, senza passaggi
da un livello b o c di civiltà a un livello l o m, senza
di rivoluzione, ma per gradi di civiltà. baldasseroni, 14: prudenza e
casa, moglie e figli, agio e civiltà, sarebbe diventato un eremita come tanti
correr dietro macchinalmente alla piena impetuosa della civiltà moderna, se non vogliamo ch'essa
10. alto livello raggiunto da una civiltà; vitalità di una cultura.
e. cecchi, 9-72: la civiltà artistica del rinascimento aveva troppa salute per
intende. a. razzi [in civiltà delle macchine, 119]: si intraprese
maniera porca d'accogliere i salvatori della civiltà occidentale. ho fame. ho sonno
che è proprio o si riferisce all'antica civiltà dell'isola di samo; originario o
, iii-6-478: fu gran bene per la civiltà che l'europa sanasse da quella che
lo stadio per cui ogni popolo ha una civiltà per conto suo, una civiltà autoctona
una civiltà per conto suo, una civiltà autoctona, una 'civiltà del sangue')
è stato superato; e d'allora la civiltà si sviluppa in senso sempre più unitario
che si riferisce all'antica popolazione e civiltà dei sanniti, in par- tic.
rappresentato il principale veicolo di diffusione della civiltà brahmanica e, fino ai nostri giorni
o totalmente sconosciuto. buzzati [in civiltà delle macchine, 17]: qui è
a nulla. r. assunto [in civiltà delle macchine, 364]: è
o, anche, un popolo o una civiltà) si è venuta affinando e formando
da tutti. p. farné [in civiltà delle macchine, 143]: una
preistoria e prosegue, attraverso le varie civiltà legate al rito dell'inumazione, fino
-proprio degli usi, dei costumi e della civiltà di tale popolo. bolaffi arte
debbon essere come ricco vestimento della presente civiltà; deve ogni sasso dire qualcosa alla
calcarea. f. nitti [in civiltà delle macchine, 52]: la popolazione
sassoni, alla loro storia, alla loro civiltà, alle varietà dialettali della loro parlata
pochi. g. partei [in civiltà delle macchine, 35]: riteniamo
in convulsione, superstite d'un'altra civiltà, ritrovò un momento di calma felice
. c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 273]: quattro
. rebuffo e e. scanavino [in civiltà delle macchine, 324]: tomi
la sbarbatrice. v bochi [in civiltà delle macchine, 421]: le superfici
. g. partei [in « civiltà delle macchine », 47]: un
di classe caratterizza semmai il passaggio dalla civiltà contadina alla civiltà industriale e sbocca spesso
semmai il passaggio dalla civiltà contadina alla civiltà industriale e sbocca spesso in una rivoluzione
in italia. oriani, x-13-14: la civiltà si sposta sempre: sbocciata nel lembo
semilavorati per la lavorazione finale. civiltà dette macchine, 396: le aziende controllate
dell'accumularsi di lunghe attività teoretiche. civiltà dette macchine, 222: dopo avere
nell'espressione laminatoio sbozzatore). civiltà delle macchine, 276: il complesso degli
, polverizzati dalle veementi ruote dell'intensa civiltà. 2. frammentario (
g. ferrata [in civiltà delle macchine, n]: per me
importanza di uno stato, di una civiltà, di un popolo, di un'istituzione
deserto. p. portoghesi [in civiltà delle macchine, 165]: alla fine
c. e. gadda, [in civiltà delle macchine, 277]: i tre
evolutivo graduale delle specie biologiche o della civiltà. mazzini, 2-216: i governi
gradino la scala del progresso e della civiltà. piovene, 14-205: malgrado la
). 5. solmi [in civiltà delle macchine, 355]: lo scrittore
alle stelle, ma l'intero complesso della civiltà tecnica degli americani. 6.
fede, scalate ai più opposti gradi di civiltà. scalatóre, agg. e sm
sm. menestrello islandese e scandinavo della civiltà vichinga (secc. vtii-xiii), autore
appositivo. p. portoghesi [in civiltà delle macchine, 60]: nel 1628
conduttrice. a. mondini [in civiltà delle macchine, 290]: ognuno degli
insolenza. a. mondini [in civiltà delle macchine, 285]: così è
, 5-70: qui il condannato dalla civiltà all'impiccagione del colletto, non contento di
della nave. brignetti [in civiltà delle macchine, 470]: si è
chilometrica. g. ferrata [in civiltà delle macchine, 137]: poco prima
una scanfarda spremuta, / per una civiltà scassata. -come epiteto della sfortuna
tutta oro a diciotto. sinisgalli [in civiltà delle macchine, 214]: si
scampanellanti. a. tofanelli [in civiltà delle macchine, 13]: avrei
o a reperti archeologici appartenenti ad altre civiltà. carducci, iii-21-210: nota come
t'indura! g. scognamiglio [in civiltà delle macchine, 405]: si
meccanismo. v. somenzi [in civiltà delle macchine, 442]: assenza di
costruzione. a. penili [in civiltà delle macchine, 129]: grazie all'
per risparmiare acqua, predica persino la civiltà del 'fare scarpetta'per limitare i cambi dì
stomaco, laonde non solamente per la civiltà, ma anche per la sanità è da
una scanfarda spremuta, / per una civiltà scassata. 4. indolenzito,
g. c. argan [in civiltà delle macchine, 64]: quella che
di velocità. g. canestrini [in civiltà delle macchine, 151]: fiat
corsa. g. partei [in civiltà delle macchine, 45]: molti penseranno
per fare scattare dall'urto una nuova civiltà, si è tradotta nelle meschine lotte di
87: quando... la civiltà ebbe scavallato il pre -
natura, scevri di ogni sovrapposizione della civiltà. -che non presenta difetti strutturali
meccanografico. e. paci [in civiltà delle macchine, 350]: la determinazione
). 5. solmi [in civiltà delle macchine, 356]: certo i
essa è là, scheletro di una civiltà, uno scheletro pulito, disseccato,
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 275]: il nuovo
umana. p. portoghesi [in civiltà delle macchine, 375]: il montano
i-210: alle utopie dell'assolutezza [la civiltà romana] sostituisce un mondo giuridico pratico
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 6]: una tal
ha sempre però in me rispettato la civiltà della nascita e l'onestà de'costumi
estetica. g. pomodoro [in civiltà delle macchine, 108]: ho partecipato
il dilatamento delle comodità ultramoderne, della civiltà dello sciacquone. c. e
terribile odor di bruciato. del grado di civiltà. la civiltà elimina i caratteri regionali
bruciato. del grado di civiltà. la civiltà elimina i caratteri regionali tèsauro,
di maggior cura questi 'princìpi'della civiltà. viene da qui palladio volgar
elemento che armonizza la religione cristiana colla civiltà presente, e rannoda i princìpi unificanti
loro paesi per dortarvi la pace e la civiltà. = somalo sidlè.
, alla cui incessante ricerca la nostra civiltà sembra ormai votata: la 'scientificità'.
propria della scienza (la società, una civiltà). b. croce, iii-27-147
. s. ceccato [in civiltà delle macchine, 183]: sollevando
in un teorico contrasto... la civiltà artistica del rinascimento aveva troppa salute per
atomico. a. mondini [in civiltà delle macchine, 286]: un reattore
ibidem 3. proprio della cultura e della civiltà degli sci [s.
buone qualità si scompagnavano l'altre della civiltà, discrezione ed affetto. giordani,
del celeste impero anche quando inferiori di civiltà. -assol. pratesi, 5-47
una particolare espresu. notari [in civiltà delle macchine, 271]: le particelle
sempre il campidoglio, il vertice piùalto della civiltà antica. montale, 7-287: le due
, i-81: il cattolico sconfessa la civiltà, il progresso e la storia, perché
/... / di questa putrefatta civiltà / le oscene cattedrali senza dio.
gli altri. l. sacco [in civiltà della macchine, 55]: lasoluzione delle
crisi economica. nostre idee di quella civiltà. -rivoluzionare totalmente un canone artistico
. a. tofanelli [in civiltà delle macchine, 13]: si svolgono
studiosi e fautori di questo nostro poeta. civiltà non scorge [il guicciardini] che signori
figurativa del loro autore. sinisgalli [in civiltà ro] è una scrittura sconcertante
rame non si può scrivescito [alla civiltà cristiana] spegnere in tutto la notizia
fatte dagli uomini eccellenti di quella [la civiltà della natura, i-xil-242: macchina da
esce di casa, si contenteranno di una civiltà competente, laddove, se qualcuna ci
calcio, di imbarcazioni da regata. civiltà delle macchine, 138: le macchine
. a. mondivi [in civiltà delle macchine, 286]: altre parti
terza, debbo sinisgalli [in civiltà delle macchine, 102]: ha fatto
2. figur. decadenza di una civiltà. gioberti, 1-iv-292: il sole
latino non gittò mai tanta luce di civiltà come in quel punto che cominciò la scurazione
ai quali la mia lettera avrà civiltà delle macchine, 372]: un timpano
dei costumi, nello spirito (una civiltà). bresciani, 1-ii-4: la
neghittosa europa nella sua sdolcinata e poltra civiltà non può rendersi capace della costante e
viavia registrate le vicende dei popoli e delle civiltà. = deriv. da secolo
74: il soffio secolarizzatore della moderna civiltà... non mancò di penetrare poco
periodo di massimo fulgore di un'altra civiltà letteraria. -di buon secolo (con valore
le proprie istituzioni e sviluppando la propria civiltà. -sedi umane-, in antropogeografia,
: non si riconoscono più capitali della civiltà; le metropoli sono empori del commercio
g. de rosa [« la civiltà cattolica », 1-iv-1978], 98:
imperio [di roma] e di quella civiltà universale antica, fu ittalia nuova sedia
seducente in cui non può prosperare una civiltà dura e implacabile. 3.
vedova di napoleone i, andasse segnalato per civiltà relativa. calandra, 394: questa
bordo. g. partei [in civiltà delle macchine, 42]: per studiare
tarchetti, 6-ii-508: quando mai la civiltà e la coscienza segneranno al pubblico disprezzo
i quattro ordini di segni produttivi della civiltà. de sanctis, iii-28: domina
perugiasono il più bel segno che resti della civiltà fondata dal veneziano. bacchetti, 2-xv-102
segnano uno dei momenti più alti della civiltà italiana e della storia di pisa.
era così. g. canestrini [in civiltà dette macchine, qualcosa per intero
. e. maretti [in civiltà dette macchine, 202]: del resto
c. l. calosi [in civiltà delle macchine, 160]: la contabilità
selvaggeria alla barbarie e dalla barbarie alla civiltà. bacchelli, 1-iii-462: la recente guerra
vissuta pressoché in stato di innocenza. la civiltà l'ha trattata alla stregua di selvaggina
arretrate, primitive, non toccate dalla civiltà, entro una cultura primordiale, opposta
quasi selvaggio si impone un minimo di civiltà in armonia coi nuovi tempi.
ornare il tuo figliuolo di costumi e civiltà che tornare sudato e stracco con qualunque salvaggiume
dolcissimo di quello stato felice della civiltà uscita dalla selvatichezza, quando le genti
-per estens.: inospitale; lontano dalla civiltà, isolato; abbandonato, spopolato (
g. vaccarino [in civiltà delle macchine, 164]: non è
g. vaccarino [in civiltà delle macchine, 163]: per parlare
1-117: in questo secolo in cui la civiltà aspira a cancellare le sembianze nazionali e
che si sparge su'campi fecondi della civiltà. montale, 3-151: i suoi amici
). proprio di uno stadio di civiltà abbastanza arretrato. b. croce
finché oppose il suo stato di semi-barbarie alla civiltà d'oltre mare. b. croce
e un ponte di passaggio delle due civiltà, o piuttosto della civiltà orientale e
passaggio delle due civiltà, o piuttosto della civiltà orientale e della semibarbarie europea.
semibàrbaro, agg. che appartiene a una civiltà non molto progredita e avanzata o a
semiciviltà, sf. livello non evoluto di civiltà. bontempelli, 22-37: ormai
era assioma, e segno di raggiunta civiltà nel confronto con la semiciviltà dei barbari
da semis 'metà') 'quasi'e da civiltà (v.). semiclandestinaménte,
. s. solmi [in civiltà delle macchine, 355]: jungk.
). mezzo disco, semicerchio. civiltà delle macchine, 91: macchina inutile [
; deigrandi che avevano dato al mondo la civiltà si salvava appena il nome, i
sedizione, con modi tanto lontani dalla civiltà e dal vivere onesto con andar seminando
quell'uffizio di natura- prima di ogni civiltà instituito da dio creatore, congiungendo egli
positivi; propugnatore di idee, di civiltà, di cultura. d'annunzio,
di un altro continente e di una civiltà estranea. = comp.
. r. alberti [in civiltà delle macchine, 76]: il fondo
non ha raggiunto un compiuto grado di civiltà; non pienamente incivilito (una persona
di alpacca. a. penili [in civiltà delle macchine, 132]: la
: settant'anni prima aveva salvato a imerala civiltà greca contro cartagine. senza siracusa, diventavamo
, in partic. dell'ebraico e delle civiltà semitiche. a. doni
oggetto lo studio delle lingue e delle civiltà semitiche. -anche come insegnamento universitario.
assimilare un popolo alla cultura e alla civiltà semitica. = denom. da semita
figurativa. a. penili [in civiltà delle macchine, 105]: spalanchiamola figura
. rebuffo - e. scanovino [in civiltà delle macchine, 323]: nel
ammalato. a. razzi [in civiltà delle macchine, 122]: l'istituto
ghislanzo- a. penili [in civiltà delle macchine, 104]: il giovane
. e. maretti [in civiltà delle macchine, 191]: l'abilità
con artisti di qualità suprema, perché ogni civiltà ha i decadenti che merita; ma
settentrionale, e assieme compongono la cosiddetta civiltà arabogotica. 3. filos.
lo sentiamo noi, il dramma della civiltà moderna? angelini, 1-71: i nostri
. bacchelli, 9-95: d'ogni civiltà quel che più dura sono sepolcri e sepolcreti
ricusò di leggere il mio opuscolo sulla civiltà italiana, sequestrato e vietato. carducci,
. linguistico e letterario, di una civiltà; complesso di conoscenze e di forme
ha i comportamenti tipici degli appartenenti alla civiltà ai massa. cassieri, 75:
lunga anteporsi ai doveri più seriosi della civiltà. bettinelli, 1-ii-129: gl'italiani
idraulici. g. raimondi [in civiltà delle macchine, 315]: gli attrezzidell'
enfatico: salvatore della patria, della civiltà. monti, x-2-260: innanzi a
accettate. l. fortini [in civiltà delle macchine, 307]: le tristissime
b. de finetti [in civiltà dette macchine, 237]: l'antica
degno di instaurare una colonia volontaria di civiltà in un paese di selvatichezza trascurata.
. e. gadda [in civiltà delle macchine, 273]: un potente
linee intemazionali. g. caron [in civiltà delle macchine, 30]: non
trattazioni che si hanno della storia della civiltà. 15. figur. che
ralmente adottata. e. villa [in civiltà delle macchine, 382]:
artistica. dorfles [in civiltà delle macchine, 483]: la voluta
, il tipo di vita e di civiltà che vi si svolgeva); quale sorse
razze settentrionali nel mondo latino distrussero la civiltà romana. papini, 27-108: v'
di quella invidiabile condizione per maturare a civiltà se stesse e la grecia.
adoperarsi più tosto pudore, gentilezza, civiltà e una manierosa gravità che spavento e
prosperità di un popolo, di una civiltà o di uno stato. solaro della
o morale di uno stato, di una civiltà, di un'istituzione, anche di
più apertocontrasto con lo sfascio di merci della civiltà moderna. 5. grande
un'artegiano, anzi anche di onesta civiltà o di privata nobiltà, ma di
pargoleggia / tra i suoi giuocattoli la civiltà, / e corron gli uomini sotto la
veicolo. a. penili [in civiltà delle macchine, 130]: invece di
funzionamento. v. borni [in civiltà delle macchine, 418]: si può
. g. canestrini [in civiltà delle macchine, 150]: mentre illavergne
in una guancia g. partei [in civiltà dette macchine, 38]: il secondo
tutoli e dalla pula. civiltà delle macchine, 426: la marana ci
, in quanto conseguente alla decadenza della civiltà (un'età storica). moretti
c. e. cremona [in civiltà delle macchine, 24]: questi ulfistola
anco i francesi, incliti banditori di civiltà nel mondo com'essi dicono imperturbati, nulla
ampio agone dove discesero a primeggiare molte civiltà diverse: i sicani e i siculi
notizie curiose ed interessantissime sulle relazioni della civiltà sicionea con la sicula. siciònio,
società siderurgiche. l. solari [in civiltà delle macchine, 249]: tra
assertore di una cultura, di una civiltà, ecc. pascoli, ii-780:
tenerci alla storia di ferrara, città e civiltà del po per eccellenza, il signore
hominis', in cui consiste tutta la umana civiltà, signoreggiamento e assoggettamento della natura ai
qualsiasi silenziatore. f. patellani [in civiltà delle macchine], 424]:
cattolica, globalmente e radicalmente contraria alla civiltà moderna e ai movimenti politico-culturali di ispirazione
risorgimento), che cercavano di attuare tale civiltà nelle strutture istituzionali e civili dei paesi
superamento della contrapposizione fra chiesa cattolica e civiltà moderna portò, all'accantonamento di fatto
, ma in genere come critica della civiltà, avendo per oggetto l'insieme delle
una scienza. s. ceccato pn civiltà delle macchine, 177]: descrizioni ben
pensiero. g. vaccarino [in « civiltà delle macchine », 164]:
formalità rituale che, in particolare nelle civiltà primitive, contribuisce ad avvalorare la celebrazione
fra la struttura militare o industriale di una civiltà 4. analogia o consonanza di
ai valori d'un popolo e d'una civiltà. = forma aferetica di assimilazione
primitive, consulente e barbariche, di civiltà, finché quellanuova fase dello spirito europeo,
automa. p. portoghesi [in civiltà delle macchine, 166]: già kleit
. g. partei [in civiltà delle macchine, 44]: contemporaneamente
cina in depositi fossiliferi. marcozzi [« civiltà cattolica », 18-iii-1978], 571
, 1-188: una coesistenza e giustapposizione di civiltà e culture diverse, connesse dalla coercizione
, per me le fondamentali, della civiltà americana; sincretistica, inclinante all'individualismo
stessa ora. caproni [in civiltà delle macchine, 461): sincronizzavano i
). g. partei [in civiltà delle macchine, 41]: determinazioni precise
è il primissimo e vitale nòcciolo della civiltà italiana. b. croce, ii-13-
508: anche la poesia, come la civiltà, è un fatto di milano che non
sm. complesso delle dottrine etico-religiose della civiltà cinese; confucianesimo. b.
persone degli amatori e zelatori di religiosità e civiltà orientali, bramanesimo e buddismo, sinismo
pensiero. de rosa [in « civiltà cattolica », 15-iii-1975], 593:
, tr. assimilare alla cultura e alla civiltà cinese. = denom.
che ha risentito dell'influsso deila civiltà cinese o ne è stato assimilato (
sf. assimilazione alla cultura e alla civiltà cinese. = nome d'azione da
orientalistica che riguarda la storia, la civiltà, la lingua, la letteratura, la
i-1119: in quel gran quadro sinottico della civiltà umana [dell'esposizione di torino]
suo possesso. g. partei [in civiltà delle macchine 42]: per studiare
, a serpentina. sinisgalli [in civiltà delle macchine, 73]: la 'grande
stato di israele). la civiltà cattolica, [l (1899),
gli ebrei che non furono assimilati dalla civiltà occidentale e specialmente fra i non ricchi
fautore del sionismo. la civiltà cattolica [l (1899), 749
scientifici, politici e sociali della moderna civiltà occidentale (con una forte sottolineatura degli
cultura che seppe accogliere gli influssi di civiltà provenienti dal mondo greco e bizantino e
, iv-1136: nei secoli sismici della sua civiltà l'europa moderna ebbe i suoi staffilatoli
. cerna e a. burri [in civiltà delle macchine, 295]: il pozzo
non era'. l. sinisgalli (in civiltà delle macchine, 88): calder ha
sistema. g. partei [in « civiltà delle macchine », 41]: tutti
noi crediamo che la tendenza generale della civiltà moderna verso il sistema rappresentativo sia la
robusto ed e. villa [in civiltà delle macchine, 382]: il passaggio
fondamento sarà architettonico. dorfles [in civiltà delle macchine, 226]: durante il
trovarsi. e. paci [in civiltà delle macchine, 349]: la situazione
dei mezzi tecnici oppure tu e la tua civiltà sarete distrutti. -situazione tipor.
compiuto grado di evoluzione intellettuale, di civiltà. magalotti, 23-121: per rispondere
della cultura, della storia, della civiltà slava (con partic. riguardo alle lingue
e lamentoso. caproni [in civiltà delle macchine, 463]: scintille belle
termica. v. bochi [in civiltà delle macchine, 421]: le superfici
in tutte l'età, in tutte le civiltà, in tutti i paesi del mondo
liberare un luogo, un paese, una civiltà, una culsmonumentalizzare, tr. privare
filosofia e dei suoi edifici. la civiltà in universale dei popoli cattolici, smorbandola.
la crisi / per la crisi / della civiltà mediterranea. = comp. dal pref
di chiesa e stato, fonte della civiltà inglese e della sua libertà religiosa e politica'
vivere); organizzato secondo tale modello di civiltà soccorso-, v. mutuo1,
le contratto. a civiltà e gentilezza ammorbidirono, così, poiché il
all'organizzazione politica ed economica di una civiltà complessa storicamente determinata o ai rapporti politici
carrà, 582: per determinare una vera civiltà d'arte occorrerà dare alle facoltà artistiche
l'insieme di concezioni socio-politiche che nella civiltà occidentale, nei secoli xix e xx
diversi di 'comunismo'e 'socialismo'. la civiltà cattolica [i (1850)],
le congiure s'ampliarono, progredirono colla civiltà: momentanee e di pochi anticamente, diventarono
. c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 79]: possessori
per disegnare le forme o tipi generali della civiltà umana. gramsci, i-125: la
sociologhi... pensavano che la civiltà nostra soccomberebbe per opera di una nuova grande
, è già un attivo sodale di quella civiltà che più delle altre, nel mondo
e concorre con essa a sodare la civiltà cristiana di una durata perpetua e di
soddisfare. b. de finetti [in civiltà delle macchine, 237]: un
c. e. gadda [in civiltà dette macchine, 276]: le motrici
sopra la soffittatura. idem [in civiltà delle macchine], 83: 1
ii-i 1-204: grande coo- peratrice di civiltà per un verso [la tecnica] si
l'altro soverchiatrice tirannica e soffocatrice di civiltà e di quei 'valori'come li
onde tanto sollazzo presero sul cominciare della civiltà le borgate di atene, da noi non
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 78]: ci vien
delle leggi (un periodo, una civiltà). de marchi, i-401:
estraneo ai nostri tempi, a una civiltà soggettivistica e fondamentalmente irrazionale perché pone i
. c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 79]: i
ecc. 5. solmi [in civiltà delle macchine, 358]: il prodigioso
i torinesi possono dar lezioni è la civiltà e la cortesia, che la colta
credenze e negli aspetti culturali di una civiltà (con partic. riferimento alla visione
di sotto della chiglia. brignetti [in civiltà delle macchine], 470: si
che conforterà l'uman genere nella futura civiltà socialista. nell'attesa che nasca,
. c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 82]: tenuto
corpo. p. portoghesi [in civiltà delle macchine, 61]: una sbarra
o l'interesse. dorfles [in civiltà delle macchine, 227]: il simbolismo
del medesimo tempo. sinisgalli [in civiltà delle macchine, 34]: la
tnenzi [in civiltà delle macchine, 440]: indagini sistematiche
piano. a. penili [in civiltà delle macchine, 131]: i due
c. e. cremona [in civiltà delle macchine, 21]: il progettista
. -esito dell'evoluzione di una civiltà. ungaretti, xi-23: s'è
chiamata pressione osmotica. arpino [in civiltà delle macchine, 146]: i
ceduto. p. manes [in civiltà delle macchine, 256]: i danni
. fenoglio, 5-i-962: l'incantesimo della civiltà toppled su johnny e lo sommerse.
. mazzini, 1-4: come la civiltà degenerata in corruttela, i guasti costumi
parmi che nel sommo della barbarie o della civiltà de'popoli la facoltà di pensare è
, malcomgiuta e per così dire barbara civiltà de roberto, 246: donna raziella
un impaccio alla libertà, un soporifero alla civiltà bacchetti, 18-i-621: dico che disperato
sgrammaticare. a. penili [in civiltà delle macchine, 128]: in certi
di numero, d'intelletto, di civiltà, rubi, saccheggi, arda, manometta
limiti gravi di fronte ai bisogni della civiltà contemporanea, nessuna riesce a dire tutto quello
a goccie il sangue del prossimo chiamasi civiltà: e questa dieta si fa per
: in quel gran quadro sinottico della civiltà umana abbiamo visto adunato quanto l'uomo
quelle che l'hanno preceduta (una civiltà). foscolo, xii-681: era
latin nome desta / le ognor sorgenti civiltà pei secoli. -che sta per
c. l. calosi [in civiltà delle macchine, 157]: nel secolo
cui si collocano gli inizi di una civiltà; fase iniziale di una forma di espressione
). g. caron [in civiltà delle macchine, 30]: l'odierna
il demonio). scheramento, fra civiltà e psicologie che sembrerebbe non pof.
una scanfarda spremuta, / per una civiltà scassata, / fascino, fresche bocche
) usati dagli antichi e presso varie civiltà per la divinazione o per trarre auspici
. u. de franciscis [in civiltà delle macchine, 25]: gli stabili-
c. l. calosi [in civiltà delle macchine, 158]: qualunque processo
nel tempo anche dopo la fine di una civiltà. mamiani, 3-64: l'italia
ai giunti. g. canestrini [in civiltà delle macchine, 151]: fiat
in caucciù. g. partei [in civiltà delle macchine, 38]: il
fissità del tempo. solmi [in civiltà delle macchine, 357]: certi ideali
muore. -estrema decadenza di una civiltà. g. ferrari, 194:
potenza per la quale il progresso della civiltà rappresenti realmente un compito sostanziale e non
industriale. a. penili [in civiltà delle macchine], 128: in certi
diversa. s. ceccato [in civiltà delle macchine, 172]: semanticità,
ci sveli le origini / di questa prodigiosa civiltà contemporanea. vittorini, 5-229: si
dell'uomo adatto ai nuovi tipi di civiltà, cioè alle nuove forme di produzione
sottomissione medievale. g. dorfles [in civiltà delle macchine, 229]: credo
e. vanoni [in civiltà delle macchine, 243]: i sottosettori
. caproni e a. corpora [in civiltà delle'macchine, 282]: non mi
a temere che i tipografi fossero pionieri di civiltà nuove; e che in quelle cifre
. g. caron [in civiltà delle macchine, 31]: non si
e contro gli altri uomini sorge la civiltà, ossia la civiltà della bestia da
altri uomini sorge la civiltà, ossia la civiltà della bestia da preda, che,
ii-11- 204: grande cooperatrice di civiltà per un verso, [la tecnica]
l'altro soverchiatrice tirannica e soffocatrice di civiltà e di quei 'valori'come li si chiama
di tutti gli elementi produttivi. la civiltà cattolica [lxviii (1917), iv
aspirazione. g. canestrini [in civiltà delle macchine, 152]: poiché s'
macchina. g. dorfles [in civiltà delle macchine, 346]: era necessario
. g. c. argan [in civiltà delle macchine, 72]: le
di inadeguatezza. buzzati [in civiltà delle macchine, 15]: questa signora
e risquées, di fronte a « civiltà delle macchine », si sentiva un poco
spagnolo; che subisce l'influsso della civiltà, della politica spagnola. carducci,
in piena controriforma. e in piena civiltà spagnolesca. 3. sf.
spagnolizzare, tr. attrarre nell'ambito della civiltà e della cultura spagnola (con partic
centrale e meridionale nella cultura e nella civiltà spagnola. = nome d'azione
a sparpagliamento delle sole forze che la civiltà superstite poteva opporre alla soverchiante barbarie.
della vecchia e oltremodo sparsa e diffusa civiltà nostra. cavour, vii-443: l'
le credenze, le instituzioni, la civiltà di un popolo predestinato... presso
, noi fabbrichiamo i nostri dogmi di civiltà eroica, le nostre esiziali astrattezze;
spazio. g. partei [in civiltà delle macchine, 37]: noi abbiamo
astronave. g. partei [in civiltà delle macchine, 36]: la storia
lo circonda. sinisgalli [in civiltà delle macchine, 101]: i48a mostra
nello spazio. g. partei [in civiltà delle macchine, 35]: molto
g. c. argan [in civiltà delle macchine, 65]: la concezione
fedele del tempo, della società e della civiltà in cui vive. -imitatore
, la natura e il grado di civiltà delle altre nazioni sono per il francese
, insieme, della economia contadina e della civiltà religiosa, ora è diventata lo 'specimen'
, ora è diventata lo 'specimen'minimo della civiltà consumistica di massa. -esempio.
, ecc.; far decadere attività, civiltà, religioni, istituzioni. giamboni
]: adoprare lo spegnitoio, parlando di civiltà, 6. elettron. circuito
214: a parte questa assodata conquista di civiltà, a parte questa media estetica tanto
meno di prima g. partei [in civiltà delle macchine, 38]: si
questa elezione non solo la salute de la civiltà nostra, ma di tutta la ciptà
publicazione d'un 'codice ginnasiale', la civiltà moderna introdusse due fecondi princìpi, quello
più ricche, alla vichianaarbarie generosa e alla civiltà della mente tutta spiegata. 15
. g. c. argan [in civiltà delle macchine, 72]: lungo la
di risposte colla facezia seriosa e colla civiltà del complimento. -condizione di disagio
g. caproni [in « civiltà delle macchine », 459]: le
. p. manes [in « civiltà delle macchine », 259]:
decadimento (un'esperienza culturale, una civiltà). sempronio, i-98:
senonché, altera della sua storia e civiltà, ell'è avvezza a tenersi segregata dal
nis', in cui consiste tutta la umana civiltà, signoreggiamento e assoggettamento della natura ai
spizzico di quell'orrore visionario che la civiltà industriale ispirava ai narratori vittoriani.
armonia suprema di cui sono splendenti le civiltà antichissime che avevano già conosciuto e celato
del mondo, sulle sorti della nostra civiltà.
iustizia tanto se 'ndegnao, di una diversa civiltà. / che lo spogliao de tutto
bacchelli, 13-216: è un signore tutto civiltà e cortesia, tanto che quando un
dalla necessità, creatrice autentica di civiltà... in questa direzione, il
vedeva uno degli elementi primari della civiltà -con meton.: cronaca
u. de franciscis [in civiltà delle macchine, 27]: nei prossimi
un'autovettura). arpino [in civiltà delle macchine, 146]: 146:
: popoli che decadono e... civiltà che sprofondano. pavese, 3-132:
. soffici, v-5-159: la nuova civiltà vorrà esser profonda, genuina, di
raccogliticcio di spurghi e resti di altre civiltà, anzi pseudociviltà. brignetti, 10-
carne. g. de cousandier [in civiltà delle macchine, 385]: emilio
uscite. e. vanoni [in civiltà delle macchine, 242]: non è
). p. manes [in civiltà delle macchine, 261]: il lavoro
dalla preponderanza nordica non può giovare alla civiltà latina. 8. situazione socio-politica
scan- farda spremuta, / per una civiltà scassata /... / e per
di tutta la diocesi, volle la civiltà odierna che fosse preferito il secondo.
segnale normale. a. mondini [in civiltà delle macchine, (1953-1957),
organismi europei. r. assunto [in civiltà delle macchine, 3621: condurre a
stadio per cui ogni popolo ha una civiltà per conto suo, una civiltà autoctona
una civiltà per conto suo, una civiltà autoctona, una 'civiltà del sangue') è
). g. partei [in civiltà delle macchine, 36]: traiettoria del
prefazione o lettera al marchese maffei con civiltà, cerimonie e tedi stafilato non poco.
stagnamento o mercantilismo. solmi [in civiltà delle macchine, 358]: di
esposizione. v. lacorazza [in civiltà delle macchine, 210]: lo stallo
, i-106: la discussione, frutto della civiltà, sotto la spinta della stampa periodica
. rehuffo, e. scanavino [in civiltà delle macchine, 322]: cominciavano
la più delicata storia rimastaci di qualsiasi civiltà, in quelle statuine, in quei
destino'avevano valore all'intemo di quella civiltà che li creava attraverso le codificazioni dell'esistente
è in declino, in decadenza (una civiltà). bacchelli, 2-xix-143: in
vico chiama 'della riflessione', ossia delle civiltà stancate e cadenti. 6.
: dimentichiamoci per un momento della nostra civiltà standardizzata e senza volto, della fatalità
. b. de finotti [in civiltà delle macchine, 241]: si ebbero
. -permanenza in un grado determinato di civiltà. vico, 4-i-760: condotta delle
riferimento al tipo o al grado di civiltà, di progresso, di sviluppo socio-economico
: per condursi al presente stato di civiltà non ancora perfetta, quanto tempo hanno
quasi selvaggio si impone un minimo di civiltà in armonia coi nuovi tempi.
società del mondo antico o a quelle di civiltà extraeuropee). -in partic.:
italiani vuol dire essere materia per autentiche civiltà e non uno di quegli elementi compositivi
perché ordinasse il pubblico statuario o sia civiltà o scuola. museo, che forma antisala
monumento di destinazione incerta attribuibile alla civiltà ligure-etrusco-italica). - anche: menhir.
. grado, livello di sviluppo di una civiltà; stadio di un determinato processo storico
. rebuffo e e. scanavino [in civiltà delle macchine, 324]: alla
. c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 82]: al
ovunque. moravia, 15-18: la civiltà del consumo e stercoraria. -scatologico
. a. razzi [in civiltà delle macchine, 119]: lo studio
ruote direttrici di un veicolo. civiltà delle macchine, 141: il numero delle
g. c. argan [in civiltà delle macchine, 64]: la limpida
croce, ii-8-142: le condizioni della civiltà greca nel terzo e secondo secolo avanti cristo
. g. c. argan [in civiltà delle macchine, 65]: crropius
8-68: in una nuova fase della civiltà,... il modello linguistico,
iii-6-92: in quel che tócca della civiltà romana e della letteratura ai tutto il cinquecento
. g. dorfl. es [in civiltà delle macchine, 227]: una
reazione. e. maretti [in civiltà delle macchine, 196]: i celebri
figur. dare prova di insensatezza (una civiltà). nievo, 728: l'
728: l'oriente produsse a rilento una civiltà che stul- tizza ancora decrepita.
continua fra la barbarie gentilesca e la civiltà cristiana. cavour, iii-133: quelle tante
storia costituisce la successione (età o civiltà) come organismi globali i cui elementi,
. g. c. argan [in civiltà delle macchine, 68]: rinunciamo
di semplici contorni. di storico della civiltà. savinio, 22-1 io: intorno alla
il passo per agguantarci sulla via della civiltà? 17. disus. stonare
rebuffo e e. scanavino [in civiltà delle macchine, 324i: tomi, frese
il pioniere dell'incivilimento quegli stranguglioni di civiltà, cui ingollava un popolo volonteroso ed
urlante. g. luraghi (in civiltà delle macchine, 360]: malgrado tutta
fenomeno culturale o storico, di una civiltà, ecc. carducci, iii-7-222:
tali piani paralleli. sagredo [in civiltà delle macchine, 369]: sul calcolo
della lingua. e. villa [in civiltà delle macchine, 380]: etimologicamente
metri. g. dorfles [in civiltà delle macchine, 346]: telegrafo,
per aforismo che il progresso ordinario della civiltà si dèe fare per via di rivoluzioni.
parteggiano ormai, strenuamente, per la civiltà tardo-romana. 3. in modo rigido
dovettero essere -restio. d'una civiltà molto chiusa, stretta e locale.
abbia patito nel mondo, nello strettoio della civiltà aguz- zina e farisea, dio solo
, leccati, cancellati, formano una civiltà iallica. -bene pettinato (i
che si prepara... della civiltà bacchelli, 2-46: non temo di dirle
nella cazzola. v. bochi [in civiltà delle macchine, 421]: l'
dati. g. partei [in civiltà delle macchine, 35]: riteniamo oggi
. g. c. argan [in civiltà delle macchine, 222]: non
piombo. g. partei [in civiltà delle macchine, 43]: il programma
metodologico. r. assunto [in civiltà delle macchine, 363]: vi è
. l. sinisgalli [in civiltà delle macchine, 103]: la stessa
g. c. argan [in civiltà delle macchine, 222]: tutto il
cose create. a. penili [in civiltà delle macchine, 106]: la
la struttura militare o industriale di una civiltà. bilenchi, 14-13: che spie però
e di personalità g. pampaioni [in civiltà delle macchine, 304]: la
g. c. argan [in civiltà delle macchine, 67]: esiste.
g. c. argan [in civiltà delle macchine, 224]: il cubismo
suoi passi che chiama da lungi chi per civiltà la sostenti per non cadere. g
alle spalle. a. penili [in civiltà delle macchine, 130]: lo
g. raimondi [in civiltà dette macchine, 316]: mio nonno
dalla stupidità della barbarie e dalla scientifica civiltà non fossero tocchi di mania, noi
come di razze d'uomini empi e senza civiltà quali dovettero un tempo esser quelle di
innumerabili coscienze oscure ed oziose di questa civiltà licenziosa ed alfabeta. 2.
anche 'sottofluviali'. l. sacco [in civiltà delle macchine, 54]: tre
sia tirrenico sia adriatico. -stor. civiltà subappenninica: quella relativa alle popolazioni preromane
. p. saraceno [in civiltà delle macchine], 391: ripartizione persottomissione
da una forma a un'altra di civiltà -proposito, assunto. amari
dirsi amore sublimato. dorfles [in civiltà delle macchine, 482]: non si
poesia che effettuò un dei concetti della civiltà cavalleresca con la sublimazione della donna.
vi è stata molte volte più civiltà colla mediocrità delle lettere e delle scienze che
persona). grasso [« civiltà cattolica », 16-vi-1973], 577:
sudicio, e pieno di fracasso. civiltà delle macchine, 77: roma: il
civiltà, qualora uscito dalle sponde logore si dissipa
antica libertà, a. lloro succeduta dalla civiltà di quello popolo romano. 3
professione tanto inconsueta in una donna. civiltà delle macchine, 142: il 'disco
... sulle sorti della nostra civiltà. de pisis, 1-157. da antichis
italia meridionale che costituiscono un'area di civiltà e di cultura con caratteri storici,
sue istituzioni e ordinamenti amministrativi, della civiltà, della cultura e dei caratteri storici
di un popolo, della sua cultura e civiltà. b. croce, iii-22-117:
e ornare il tuo figliuolo di costumi e civiltà, che tornare sudato e stracco con
, 22-40: nessun italiano memore della nostra civiltà vorrà definirsi nordista e mettersi perciò sullo
. l. sinisgalli [in civiltà delle macchine, 104]: fontana.
di distruzione totale. solmi [in civiltà delle macchine, 357]: vorrà l'
riferisce ai sumeri, alla loro storia e civiltà. -linguasumerica (anche solo sumerico, sm
c., anteriormente all'affermazione della civiltà assiro babilonese. -anche sostant. (e
della storia, della lingua e della civiltà sumerica. = voce dotta, comp
. la sua, che fu una civiltà singolare, aveva ricevuto dalla natura e aveva
. rebuffo e b. scanavino [in civiltà delle macchine, 325]: quelle
quel suolo, dovrà essere ricevuto con ogni civiltà muratori, 7-i-9: nati nel felicissimo
esse togliessero la palma della più antica civiltà al patrio suolo dell'autore, cioè ah'
superba gelatina. p. khail [« civiltà del bere », febbraio 1994]
fahier, 142: è la superba civiltà del progresso senza confini. da una
. g. dorfles [in civiltà delle macchine, 475]: l'ansaldo
). l. sacco [in civiltà delle macchine, 54]: la traversa
al suolo). penili [in civiltà delle macchine, 150]: ancora nel
aderente. v. bochi [in civiltà delle macchine, 421]: di
. v. bochi [in civiltà delle macchine, 421]: il progettista
. a. mondini [in civiltà delle macchine, 291]: i risultati
culturale, economico o civile (una civiltà). di una civiltà superiore.
(una civiltà). di una civiltà superiore. 7. che presenta
-che mostra un più alto grado di civiltà, di progresso (una società,
cose. g. ferrata [in civiltà delle macchine, 139]: 1922,
c. e. cremona [in civiltà delle macchine, 24]: oggi sono
severino, 1-16: nella storia della nostra civiltà esiste dunque un supermodello, cioè l'
... tutti gli eventi della civiltà occidentale hanno finito con l'essere dei
. c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 276]: analoghe
mettendola contro luce, nella filigrana di questa civiltà di vittoria, di intelligenza e d'
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 81]: i più
sostant. a. penili [in civiltà delle macchine, 104]: « il
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 276]: caldaie per
lavoro. g. pampaioni [in civiltà delle macchine, 302]: simone
moto nazionale odierno è impulso veemente di civiltà e mira a far profittevoli al comune progresso
. seppe fissar lo stato e dargli una civiltà svariano sul passo. idem, 15-882
fascista..., sventatrice di vecchie civiltà e di meravigliosi equilibrati territori.
flessione. v. bochi [in civiltà delle macchine, 420]: anche spostamenti
, 582: per determinare una vera civiltà d'arte occorrerà... sviluppare al
sotto il segno e per volontà della civiltà dei consumi: dello 'sviluppo'.
. c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 84]: lo
. c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 277]: un
un altro). dorfles [in civiltà delle macchine, 226]: un settore
avantiscalo. g. caproni [in civiltà delle macchine, 463]: impressione di
per me. g. scognamiglio [in civiltà delle macchine, 406]: questi
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 275]: i labbri
tale opera, in lingua ebraica, della civiltà ebrea postbiblica, che raccoglie una serie
noti al grande pubblico), della civiltà ebraica come civiltà a base teo- logico-religiosa
pubblico), della civiltà ebraica come civiltà a base teo- logico-religiosa (e tale
tanto a lungo sono stati radicati nella civiltà occidentale). - anche: l'
necessaria per giungere ad una nuova grande civiltà artistica. gobetti, i-83: il
storico o culturale, l'epigono di una civiltà, di un movimento culturale, storico
particolare riguardo alle varie espressioni della civiltà, della cultura, dell'arte,
parteggiano ormai, strenuamente, per la civiltà tardo-romana o, se si vuole, protoromanica
in tutti i settori, la nostra civiltà. -azione disgregatrice del tempo che
). r. alberti [in civiltà delle macchine, 74]: financo i
fiori freschi. g. scognamiglio [in civiltà delle macchine, 409]: il
xix). marcozzi [« civiltà cattolica », 18-iii-1978], 572:
sul tasso. g. raimondi [in civiltà delle macchine, 314]: sistemati
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 83]: i tavelloni
ponte. a. penili [in civiltà delle macchine, 130]: in portogallo
della teandrìa, è l'anima della civiltà cristiana. idem, 4-1-429: finir
sono fra i sintomi più perniciosi delle civiltà in disfacimento e delle società in sfacelo.
presenti e magari accresciute in una futura civiltà tecnologica senza classi. = voce
g. c. argan [in civiltà delle macchine, 222]: può dirsi
. g. c. argan [in civiltà delle macchine, 68]: anche
. c. e. cremona [in civiltà delle macchine, 23]: dava
cristianesimo-ellenismo e impero romano. paesi di antica civiltà, disarmati e tecnicamente (militarmente)
progressi della tecnica. -anche: civiltà, cultura tecnologica. carducci, iii-23-244
letteraria. r. assunto [in civiltà delle macchine, 336]: la ricognizione
: la storia della borghesia -attraverso una civiltà tecnologica, che né marx né lenin
mondo. 3. tipico della civiltà tecnologica (un linguaggio). de
molto progrediti (una tecnologia, una civiltà, ecc.). a.
lo 'stato g. de cousandier [in civiltà delle macchine, 385]: emilio se-
vende. g. scognamiglio [in civiltà delle macchine, 408]: esempi dell'
= comp. da televisione] e civiltà (v.). teleclinòmetro
telecomunicazioni. a. maiorana [in civiltà delle macchine, 378]: cercherò
autore. a. penili [in civiltà delle macchine, 128]: è nelle
. g. partei [in civiltà delle macchine, 41]: poiché l'
. g. partei [in civiltà delle macchine, 41]: sistemi di
per l'anav. lacorazza [in civiltà delle macchine, 210]: tutte le
si sa: ormai viviamo in piena civiltà dell'immagine... i sociologi
del mondo. leopardi, i-140: la civiltà delle nazioni consiste in un temperamento della
benedetta. a. razzi [in civiltà delle macchine, 330]: e siccome
c. e. cremona [in civiltà delle macchine, 24]: se nel
g. portei [in civiltà delle macchine, 43]: il sole
. g. c. argan [in civiltà delle macchine], 344: ora
è il fine a cui tende la civiltà. savarese, 45: i contadini tendono
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 82]: siccome poi
per cento. r. assunto [in civiltà delle macchine, 220]: compassi
anche in quelli a tenuta completa. civiltà delle macchine, 27: i bulloni
nell'espressione tenuta di strada). civiltà delle macchine, 144: questa primavera la
, senza gli artifici la storia della civiltà mondiale, la cancellazione dell'ultima traccia
diencefalica. l. sinisgalli [in civiltà delle macchine, 32]: anche
. u. de franciscis [in civiltà delle macchine, 27]: il corso
restauro di un'opera d'arte. civiltà delle macchine, 119: tecnici del restauro
e da quanto restava tuttora di quella civiltà austriaca. teresiano2, agg. che
piace cfilludersi, sogna progresso, libertà, civiltà, grandezza, provvidenza, eternità.
termominerali. c. scognamiglio [in civiltà delle macchine, 405]: il marchese
g. canestrini [in civiltà delle macchine, 150]: renault applimostato
: termotecnica. l. solari [in civiltà delle macchine, 249]: numerosi
. caproni e a. corpora [in civiltà delle macchine, 282]: intanto,
. c. e. gadda [in civiltà delle macchine], 6: il vomere
palafitte, caratteristico della media e tarda civiltà del bronzo (1600-1200 a. c
1-204: l'età edenica, anteriore alla civiltà corruttrice... era poi realmente
oltralpe, abbiano creato con lenta fatica questa civiltà italica che ha finito a far luce
vecchio gioco, sono più adulti di civiltà, e perciò 1 più consapevoli su quello
. rebuffo e b. scanavino [in civiltà delle macchine, 327]: un
del nido. a. penili [in civiltà dette macchine, 128]: ascensori
. c. e. gadaa fin civiltà delle macchine, 81]: il vasto
. b. croce, iii-32-375: la civiltà europea è terribilmente unitaria e dialettica.
tecnologica. e. vanoni [in civiltà delle macchine, 343]: l'industria
simili. 4. paletn. civiltà tessalica: civiltà di profilo culturale neolitico
4. paletn. civiltà tessalica: civiltà di profilo culturale neolitico attardato, che
testata. g. canestrini [in civiltà delle macchine, 150]: in alcuni
. che costituisce la testimonianza di una civiltà, di una cultura, di un'espressione
, ecc.) del costume e della civiltà del passato. dante, inf,
una specie di cupola; diffuso nella civiltà mediterranea arcaica, era impiegato con funzioni
copricapo di forma conica, diffuso nella civiltà greca o presso antichi popoli asiatici come
e tradisse un qualche nuovo fenomeno della civiltà universale, egli la accompagnava del famoso 'come
. cecchi, 6-321: in una civiltà così primordiale e confusa, i nostri
alvaro, 8-107: non cerca [la civiltà italiana] l'universalità in una misura
turismo e tipi speciali da piazza. civiltà delle macchine, 141: vollero trarre
fatta. g. dorfies [in civiltà delle macchine, 346]: è infatti
. mazzini, 1-194: i semi della civiltà intellettuale passarono d'asia in europa:
competizione sportiva. p famè [in civiltà delle macchine, 143]: all'indomani
quale rinnovamento, portato ultimo della nostra civiltà repubblicana, avrebbe senza toccare dogma,
18 anni nelle mani de l'universale civiltà. broggia, 43: fa d'uopo
. b. da finetti [in civiltà delle macchine, 237]: il vistoso
x al xii sec. la cui civiltà ebbe come centro la città di tuia e
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 273]: il volume
pasta alimentare o confezionare insaccati. civiltà delle macchine, 429: 'torchio per pasta
alle ristrette muraglie. sinisgalli [in civiltà delle macchine, 33]: pensavo per
rebuffo e e. scanavino [in civiltà delle macchine, 324]: i pezzi
, fabbri, quanti ne ha prodotti la civiltà industriale. -tornitore in lastra: artigiano
. e. paci [in civiltà delle macchine, 350]: spetta al
). a. mondini [in civiltà delle macchine, 290]: impiegati in
di annientamento (una persona, una civiltà, il mondo). gualdo priorato
, quando si è vista tracollare ogni civiltà. -precipitare nel peccato o nella
, di un movimento, di una civiltà, ecc. e talora considerati come
prodotti derivati. d. cantatore [in civiltà dette macchine, 306]: le
nepoti tramandassero. bacchelli, 2-xxiii-617: le civiltà finiscono in più modi, ma il
, e per così dire, barbara civiltà. comisso, v-234: giunsi all'acqua
o dell'assoggettamento economico di paesi e civiltà preindustriali da parte di paesi industrialmente sviluppati
nord dell'himalaya. marcozzi [« civiltà cattolica », 18-iii-1978], 571:
. c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 275]: il
seguitò né modo né ordine che a civiltà s'apartenesse. = nome d'
qualche trasordine. gioberti, 6-i-157: la civiltà di un popolo è pervenuto a tal
, orgogliosa? / che non ha civiltà, che non sa il tratto? g
verso la religione. sei giorni alla civiltà; un solo alla religione. =
di tempo, la vita, una civiltà, un governo, ecc.).
vita. carducci, iii-28-15: nella travagliosa civiltà nostra, a rap rasentare
travalicò poscia al ragionamento della nezza della civiltà, vera e sola madre della nobile e
c. e. gadda [in civiltà delle macchine,. 273]: la
e. cecchi, 8-21: una nuova civiltà, egea e minoica, come voglia
; e agì incalcolabilmente nella formazione della civiltà dell'ellade, un tempo tributaria, poi
tale nuova forma di storia creata dalla civiltà tecnologica, una potenzialità miracolosa di riscatto
l'abbondanza trionfa nelle forme elaborate dalla civiltà e dall'arte. 14
. g. partei [in civiltà delle macchine, 38]: sono stati
. oggetto costituito da tre elementi. civiltà delle macchine, 141: vollero trarre elementi
, polverizzati dalle veementi ruote dell'intensa civiltà. 3. ridotto a
. c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 6]: la navigazione
da trovatori (una cerchia, una civiltà poetica). -anche: che è ispirato
, al loro stile, alla loro civiltà. carducci, iii-7-34: i
e, anche, esploratore di terre e civiltà sconosciute. -in partic.: chi
riporta alla luce i resti di antiche civiltà. g. bargagli, 1-67:
trovatore ed espositor primo di questa prima civiltà umbra etnisca celtica tra l'appennino e
fatta dagli indiani del canadà... civiltà americana! ha creato anche il trust
alzarne il prezzo, frutti della nuova civiltà! pratolini, 9-1215: è un giro
. g. vaccarino [in civiltà delle macchine, 163]: le.
a. razzi [in civiltà delle macchine, 334]: mi sta
tunnel aerodinamico o del ventò). civiltà delle macchine, 141: l'insieme dei
. c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 276]: caldaie
. g. dorfles [in civiltà delle macchine, 475]: diciotto turbocisterne
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 275]: il nuovo
, ossia turbomotore. caproni [in civiltà delle macchine, 460]: quell'incomparabile
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 275]: l'alimento
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 277]: con vapore
, allo stile architettonico e decorativo della civiltà arabo islamica; moresco. d'
politica turca; inserire nell'ambito della civiltà, della cultura, della lingua turca
pronom. adattarsi alla cultura e alla civiltà turca. = denom. da turco
29-iii-1986], 4: più la nostra civiltà assottiglia foreste, estingue animali, incrina
dagli operai come sopravveste per non danneggialoro civiltà. re gli abiti normali e,
oro, di utopie ed ucronie, di civiltà e città future e di viaggi straordinari
gli ufficiali subalterni lo stesso tono di civiltà e perciò ebbe una funzione, lavorò
condotte officiosamente al uon uso di una civiltà consacrata, ma prodotta da un'esperienza
congiunto modo arbitrario di distinguere nella civiltà cavalleresca; ed è un portato del senso
, 5-573: gli avanzi di una civiltà montanara, oggi in dabili che ripeterà con
le epigrafi. potrà così conoscere una civiltà delle lapidi, che in italia non ha
nell'arte e nell'amore esiste nella civiltà cavalleresca; ed è un portato del senso
la guerra santa perla croce e la civiltà. gadda conti, 2-485: sciamava una
etica, morale, religiosa, della civiltà, la quale, per garantirla contro la
5. civilizzarsi, mitigarsi per opera della civiltà e delle leggi (i costumi)
è comunque prolifico. lo è nelle civiltà umanistiche basate sull'uomo come nella civiltà moderna
civiltà umanistiche basate sull'uomo come nella civiltà moderna basata sulla produzione e sul consumo
3. civilizzazione; cultura. -anche: civiltà; tratto d'incivilimento; segno della
. -trice). che favorisce la civiltà; civilizzatore. c. gozzi
era apparso l'unica testimonianza autentica nella civiltà del secondo impero. 3.
2. filos. proprio di una civiltà o società industriale avanzata, in quanto
unidimensionale:. persona integrata in tale civiltà e società. 3. fis.
accomunarli con vincoli di solidarietà, di civiltà, ecc. (anche con riferimento
varia: e tanto è impossibile alla civiltà, la quale tende ad uniformare gli uomini
? periodici popolari, ii-444: la civiltà moderna andrà poco a poco uniformando i
municipio parigino parte ogni impulso dell'universa civiltà francese. -universo mondo: il
unizzi nella carità, nella perfezione e nella civiltà dei vangeli. = denom
la realtà rurale attribuendole caratteristiche proprie della civiltà urbana. gramsci, 12-344: confrontare
distinzione fra la grecia antica e le civiltà presenti: il 'provincialismo'è un prodotto
. -che rivela buona educazione, civiltà, garbata cortesia. beicari, lxxxviii-i-239
raffigurare con un'immagine il caso della civiltà europea posta davanti alle forze avverse che
o anche di un'epoca o di una civiltà. c. carrà, 664:
c. e. gadda [in « civiltà delle macchine », 82]: accusato
, un paese). civiltà cattolica [1871], 581: povera
). relativo dalle antiche popolazioni e civiltà preindeuropee stanziate nei pressi del lago van
a vapore. a. penili [in civiltà delle macchine, 129]: era
forma elementare di animismo. marcozzi [civiltà cattolica, 18-iii-1978], 571: 'razze
, in tutti i settori, la nostra civiltà. -con riferimento al peccato originale
per una scanfarda spremuta, / per una civiltà scassata, / fascino, fresche bocche
agricoltura; se questa inaridisce, la civiltà italiana e le speranze di futura felicità
frequent di vendere. fossero pionieri di civiltà nuove; e che in quelle cifre scoppiasse
tarchetti, 6-ii-508: quando mai la civiltà e la coscienza segneranno al pubblico disprezzo
che ciò mi avviene in quella spasmodica civiltà verbalizzatrice della letteratura parigina.
è un violatore di tombe, cioè di civiltà. 11. geol. vernice
. giudicare se sia più antica la civiltà sui due versanti dell'indocaucaso ovvero nelle
dante furono i due vessilliferi di opposta civiltà. 3. agg. che
stato fondato anticamente, che vanta una civiltà culturale, una vicenda storica alquanto remota
codici, ma fu una crociata della civiltà -con riferimento a mezzi di trasporto
5. passare attraverso diverse civiltà, periodi storici, tradizioni, ecc
che... viaggia attraverso la civiltà, a traverso le religioni, e si
e. bagagli [« la civiltà cattolica », 4-iv-i ^ 70]:
e. baragli [« la civiltà cattolica », 4-iv-1970]: i teleutenti
7. pieno sviluppo di una civiltà, di una società, di un
dagli strepiti civili potessi col godimento della civiltà e della tranquillità villeresca dare una visita a
ch'egli credeva suo interesse ricalcitrava con civiltà e giugneva quasi a trattarmi da visionario
dagli strepiti civili potessi col godimento della civiltà e della tranquillità villeresca dare una visita
18-19: stiamo forse entrando in una civiltà transitoria che tenta di sostituire al -in espressioni
[di p villani] saggio sulla civiltà latina e la civiltà tedesca di tanti anni
] saggio sulla civiltà latina e la civiltà tedesca di tanti anni prima, e anche
, / non v'è progresso / di civiltà. carducci, iii-4- 289:
di produzione e perciò come esponente di diffusa civiltà figurativa, l'illustrazione molto più cne
limite, a un diverso momento umano della civiltà, a un''altra cultura'-persistendo
a goccie il sangue del prossimo chiamasi civiltà: e questa dieta si fa per
relig. meto- dismo. la civiltà cattolica [71 (1920), 2
estetico. g. scognamiglio [« civiltà delle macchine », 405]: in
te da una delle più antiche culture e civiltà precolomgalileo, 4-1-167: all'offesa della
. stor. relig. esegesi della civiltà avestica zoroastriana. cattaneo, iii-1-131:
zero, condannando in blocco la nostra civiltà neocapitalista. g. bassani, 3-278
p. manes [in civiltà delle macchine, 261]: la matematica
g. caron [in civiltà delle macchine, 29]: ciò hanno
unione fra la cultura e la civiltà africana e il cattolicesimo. moravia
m. -ci). che considera la civiltà e la cultura africana punto di
« ci sono manifestazioni di ferocia nella civiltà occidentale che sembrano uscire dai limiti ai quali
p. bozzi [« nuova civiltà delle macchine », aprile 1991],
. p. farne [in civiltà delle macchine, 143]: se.
romeo. p. farne [in civiltà delle macchine, 143]: professionisti,
, agg. proprio della società e della civiltà indiana sotto l'influenza coloniale inglese.
confronti del popolo ebraico, della sua civiltà e cultura. la stampa [26-v-2002
che si oppone alla religione e alla civiltà islamica. la repubblica-il venerdì [n-viii-1995
. v. orazi [in civiltà delle macchine, 449]: picabia si
, il ritmo di una più ampia civiltà europea. = comp. dal
ricostituire una grandiosa e magnifica forma di civiltà apogeica e dominante sullo stile delle immense civiltà
civiltà apogeica e dominante sullo stile delle immense civiltà classiche. apolidìa, sf.
unisce caratteristiche arabe a quelle dell'antica civiltà babilonese. moravia, 28-1725: l'
che coniuga caratteristiche arabe a quelle della civiltà berbera. moravia, 28-1099: il
al mondo arabo, in quanto fondato sulla civiltà islamica. moravia, 28-1731: edifici
popolazione. e. villa [in civiltà delle macchine, 383]: così,
somiglianti ritratti della francia e della sua arcicompiuta civiltà. = comp. da arci e
un progetto. dorfles [in civiltà delle macchine, 230]: oltre ad
pezzo di mondo che ha lucrato della civiltà 'mitteleuropea'e può consentirsi nostalgie asburgiche.
preminenza dei valori della cultura e della civiltà asiatica (con partic. riferimento alla
insieme dei valori, delle culture e della civiltà dell'asia. savinio,
. s. ceccato [in civiltà delle macchine, 169]: in effetti
è proprio, tipico, relativo alla civiltà unitaria degli assiri e dei babilonesi o che
e. paci [in « civiltà delle macchine »], 351: essa
. r. assunto [in civiltà delle macchine, 364]: aprirebbe l'
. v. bochi [in civiltà delle macchine, 417]: le tabelle
sf. bagagliaio di un veicolo. civiltà delle macchine, 141: l'insieme dei
nelle tenebre tanto amiche dei pionieri della civiltà asiatica e della barabberìa. = deriv
generation', ribellione dei giovani contro la civiltà della produzione e del consumo. =
. c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 81]: i
p. manes [in civiltà delle macchine, 262]: da libero
sostant. g. partei [in civiltà delle macchine, 36]: attualmente,
. l. sacco [in civiltà delle macchine, 54]: i parchi
studioso, cultore dell'arte e della civiltà bizantina. - anche sostant. cameroni
bizantinìstica, sf. disciplina che studia la civiltà e la storia bizantina.
. chi studia la storia e la civiltà bizantina. = voce dotta, comp
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 277]: esso ha
. p. manes [in civiltà delle macchine, 259]: se gli
. a. mondino [in civiltà delle macchine, 286]: vi sono
. rebuffo e e. scanavino [in civiltà delle macchine, 327]: per lavori
airone [14-vi-1982], 93: la civiltà camuna. 3. che è
di tovini. l. solari [in civiltà delle macchine, 299]: il
tale popolazione, della sua cultura e civiltà. = voce dotta, lat.
dell'imbottigliamento del vino. civiltà del bere [febbraio 1994],
della navigazione. g. ansaldo [in civiltà delle macchine, 400]: un
. c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 273]: piattaforma
tecnica. a. penili [in civiltà delle macchine, 106]: è lui
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 7]: ho conosciuto
. l. dalla chiara [« nuova civiltà delle macchine », aprile 1991],
comunalismo1, sm. stor. civiltà, cultura tipica del periodo medievale in
e di contestazione. eco [« civiltà delle macchine », gennaio 1977]:
. e. maretti [in civiltà delle macchine, 197]: partendo dallo
con partic. riferimento alla raffinatezza della civiltà e dell'arte bizantina). g
1913. a. perilli [in civiltà delle macchine, 106]: naum gabo
etichetta 'costruttivista'. a. perilli [in civiltà delle macchine, 106]: la
sostant. a. perilli [in civiltà delle macchine, 106]: questo brano
è proprio, tipico, relativo all'antica civiltà sviluppatasi a creta tra il 3000 e
condotta secondo criteri puramente cronologici. civiltà cattolica [2-iii-1929]: la conciliazione fra
cusciti, alle loro tradizioni, alla loro civiltà. 2. ling. che
è proprio, che si riferisce a una civiltà neolitica a economia agricola sviluppatasi dal v
. a. mondini [in civiltà delle macchine, 284]: man mano
: la coca-cola è un vero totem della civiltà industriale... lo dimostra una
i brandelli meccanici presi di peso dalla civiltà industrializzata: non basta la loro 'decontestualizzazione'
del terziario suh'industrià). civiltà cattolica [aprile 1980], 75:
, foglietto pieghevole. dorfles [in civiltà delle macchine, 485]: spesso dei
g. c. argan [in civiltà delle macchine, 225]: ogni minimo
. tecn. industriai designer. civiltà delle macchine, 118: è bene.
. s. ceccato [in civiltà delle macchine, 186]: possiamo far
e. villa [in civiltà delle macchine, 380]: in generale
. a. penili [in civiltà delle macchine, 104]: il motorismo
studio di carattere storico ed etnologico delle civiltà primitive scomparse, in partic. di quelle
). p. manes [in civiltà delle macchine, 259]: quanto c'
. g. partei [in civiltà delle macchine, 35]: altri esperti
. e. vanoni [in civiltà delle macchine, 243]: condizioni di
. g. peirce [in civiltà delle macchine, 444]: quei cappuccetti
. l. solari [in civiltà delle macchine, 300]: rodolfo quargnal
. p. manes [in civiltà delle macchine, 257]: un vecchio
o esprime favore o approvazione per la civiltà e la cultura dell'oriente.
fine dell'ottocento o che si ispira alla civiltà artistica e culturale 0 alla sensibilità di
come centro principale di arte, letteratura e civiltà (con riferimento allo splendore di tale
u. de franciscis [in civiltà delle macchine, 27]: nei prossimi
. cenza e a. burri [in civiltà delle macchine, 296]: vedo l'
sostant. e. maretti [in civiltà delle macchine, 196]: gi à
e. maretti [in civiltà delle macchine, 196]: già le
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 77]: se non
r. assunto [in in civiltà delle macchine, 364]: né si
e artistiche volute dai gonzaga, alla civiltà e alla letteratura sviluppatasi alla loro corte
ai greci e ai russi e alla civiltà, alle espressioni artistiche nate dall'incontro
. v. lacorazza [in civiltà delle macchine, 210]: nizzoli è
tutta personale. f. frontini [in civiltà delle macchine, 309]: una
nell'opporsi al carattere sensuale e ornamentale che civiltà altamente intellettuali attribuivano alla musica. p
si sente l'inabitudine al tratto che per civiltà, coscienza, tatto, nasconde sotto
agg. che è appassionato di cultura e civiltà indiane. - anche sostant.
. passione eccessiva per la cultura e la civiltà indiane. ascoli, 41:
. s. ceccato [in civiltà delle macchine, 180]: il tradurre
ecc. dei tempi moderni, della civiltà contemporanea. maurensig, 112: il
spagna, per la sua cultura e civiltà. - anche sostant. gentile,
italia, per la sua cultura e civiltà, per gli italiani. - anche sostant
statale. p. manes [in civiltà delle macchine, 258]: insieme al
carisma. p. manes [in civiltà delle macchine, 252]: vivace,
18-57: sin dalle prime tappe della civiltà, i selvaggi, le tribù barbariche
della teoria loriana sull'influenza dell'altimetria sulla civiltà loriata, sf. spreg.
antica città etnisca di luni, alla sua civiltà; lunense. 2. che
calura. caproni [in civiltà delle macchine, 459]: le slogate
e minacciosa. caproni [in civiltà dette macchine, 459]: le slogate
concerti. l. solari [in civiltà delle macchine, 300]: negli stati
e delegittimata..., la civiltà del blues si era ritirata in 'nicchie antropologiche'
c. e. cremona [in civiltà delle macchine, 21]: l'architetto
ed un metàsofo. idem [in civiltà delle macchine, 23]: è questo
preziosissime come un cognac di champagne. civiltà del bere [febbraio 1994], 18
che l'attesta nel 1894 in « la civiltà cattolica ». musicodipendènte, agg
g. c. argan [in civiltà delle macchine, 68]: l'opera
india moderna (la cultura, la civiltà, ecc.). 2
. t. maldonado [in civiltà delle macchine, 114]: è nel
t. maldonado [in civiltà delle macchine], no: di questa
v. lanternari, 2-13: civiltà pastorali nomadistiche. no man's land
). c. solari [in civiltà delle macchine, 46]: non si
. s. ceccato [in civiltà delle macchine, 180]: il tradurre
per estens., per alludere antonomasticamente a civiltà primitive). - anche sostant.
g. c. argan [in civiltà delle macchine, 68]: questo inquadramento
). g. peirce [in civiltà delle macchine, 444]: il 'plein-air'
dei pointillistes'. v orazi [in civiltà delle macchine, 438]: un incontro
alessandro inseguì il sogno di un'inedita civiltà policulturale. = voce dotta,
c. e. gadda [in civiltà delle macchine, 82]: il limite
polisemia. s. ceccato [in civiltà delle macchine, 182]: talvolta,
si conclude l'omaggio di levi all'oscura civiltà preromana e persino pre-etrusca. corriere della
'moderni'e di per sé progredibili della civiltà, quali traspariscono dall'atteggiamento 'in re'dell'
. e. maretti [in civiltà delle macchine, 199]: si è
, 18-9: sempre alimentata [la nostra civiltà] da 'pseudo-eventi'trasmessi dai mass media
f. fortini [in civiltà delle macchine, 309]: il medesimo
. e. villa [in civiltà delle macchine, 382]: tra gli
g. c. argan [in civiltà delle macchine, 223]: la nuova
sot toposto a restyling. civiltà del bere [febbraio 1994], io
. l. salari [in civiltà delle macchine, 246]: come la
. rebuffo e e. scanavino [in civiltà delle macchine, 325]: qui si
studio della cultura, della storia e della civiltà russa. il manifesto [
della conquista del west. la civiltà cattolica [iv, 1921], 377
paese agli usi, ai costumi, alla civiltà e in partic. all'efficienza tecnologica
. rebuffo e e. scanavino [in civiltà delle macchine, 327]: per i
). che attribuisce importanza preminente alla civiltà e alla cultura fiorite in toscana.
nato [un rito] sul ceppo della civiltà totemista, ne riflette la credenza e
, alla fine, apparentemente disgustato dalla civiltà wasp di tutti i periodi, si è
della lingua, della letteratura e della civiltà albanese. www. notizie-est. com
arabopersiano, agg. che si riferisce alle civiltà arabe e persiane (con partic.
e si ha lo stato perfetto di civiltà. = deriv. da asessuale.
in proporzione inversa al suo grado di civiltà) per vent'anni il popolo italiano
, per estens., di una civiltà, di un'epoca, ecc.
legati all'indole e al costume della civiltà industriale. = deriv. da
morasso, 30: l'iniziale penetrazione della civiltà dominante e della concezione realisticamente celebrativa della
-i). studioso della lingua e delle civiltà celtiche. – anche sostant.
. comportamento civile, buona educazione, civiltà, urbanità. periodici popolari,
civiltào a un più alto grado di civiltà. r. calasso, 3-202
colajanni, i-20]: salvo che altra civiltà, altri mutati costumi, e soprattutto
del regime coloniale in territori reputati di civiltà inferiore. g. salvemini,
montale, 12-13: nella attuale civiltà consumistica, che vede affacciarsi alla storia
storia nuove nazioni e nuovi linguaggi, nella civiltà dell'uomo robot, quale può essere
lessico e un apparato concettuale da lingua e civiltà sconosciute. = locuz. ingl
del cristianesimo, della cultura e delle civiltà cristiane, in partic. comparate con quelle
. cancellazione dei caratteri specifici di una civiltà. f. forlani e a
detribalizzati e deculturati al punto che la loro civiltà può dirsi quasi completamente estinta.
una collettività in cui i principi della civiltà restano una specie di boccone prelibato,
detribalizzati e deculturati al punto che la loro civiltà può dirsi quasi completamente estinta.
quindi risalire alla tradizioneche haelaboratoper la nostra civiltà contemporanea la questione dello spirito, in particolare
caratteristiche che contraddistinguono i sessi, le civiltà e le culture. il manifesto
dello sviluppo su scala mondiale. la civiltà cattolica [3-ii-1990]: alla centralità del
30-i-2000]: ecodomeniche: una nuova civiltà urbana? il messaggero [22-iii-2004]:
astronomia del palazzo, laggiù, della civiltà del lavoro. 2. scherz.
plur. -gi). studioso dell'antica civiltà egiziana. dossi, iv-175:
eterofilìa, sf. esaltazione di civiltà e culture differenti. l'indice dei
prodotti più complicati del pensiero e della civiltà. fatichismo, sm. letter
, alcune convenzioni faticosamente raggiunte nella nostra civiltà politica e sociale sono fisime: lo rivela
al giapponismo, che si ispira alla civiltà, alla cultura, all'arte e
e artistiche volute dai gonzaga, alla civiltà e alla letteratura sviluppatasi alla loro corte
. invar. carattere della cultura, della civiltà greco-latina. prezzolini, 3-295:
, culto per la cultura e la civiltà greca. lomonaco, 126: per
corsi intensivi obbligatori sulla lingua e sulla civiltà del paese. t. de
precolombiana degli incas del perù e alla loro civiltà. c. levi,
che ha fondamenti saldi, solidi (una civiltà). slataper [in prezzolini,
... vede crepar blasoni di civiltà incementate e non gioisce, ma va avanti
incomprimibile di una razza e di una civiltà. incompunto, agg. letter
... induziona il principio di una civiltà con quella esperienza, per la quale
italia, per la sua cultura e civiltà, per gli italiani. e
sf. invar. filos. critica della civiltà moderna, con partic. riferimento al
per rabbia contro il laicismo cretino della civiltà dei consumi, finisce appunto col diventare una
invar. carattere spiccatamente meridionale di una civiltà, di una cultura. leopardi
leopardi, 1-ii-2374: e insomma la civiltà antica fu una civiltà meridionale, la
: e insomma la civiltà antica fu una civiltà meridionale, la nostra è una civiltà
civiltà meridionale, la nostra è una civiltà settentrionale... l'antichità medesima
, di rifiuto della ricchezza e della civiltà consumistica. moravia, 28-1278: pratiche
magris, 7-25: siamo già in piena civiltà danubiana, nel mondo dell'azione parallela
giuseppe vuol celebrare il principio fondatore della civiltà austriaca–edi quella europea 'tout court'– ma
risiede. moravia, 28-1441: la civiltà urbana propria della rivoluzione industriale...
proprio o caratteristico del novecento, della civiltà di questo secolo. moravia
e rilievo al complesso dei valori della civiltà, della cultura e delle tradizioni dell'occidente
cui i popoli extrauropei, estranei alla civiltà occidentale, assumono le caratteristiche e si
contiene, presenta, rivela caratteristiche tipiche della civiltà dell'oriente europeo o più spesso asiatico
di orientalistica, delle discipline attinentinti alle civiltà orientali o delle lingue dell'asia.
pronom. assumere aspetti e caratteristiche della civiltà dell'oriente europeo o asiatico.
si considerano in effetti molto superiori per civiltà ai giordanirozzi e nomadi edisprezzano iloro usi.
]: i quadri sindromici, tipici della civiltà occidentale, sono a volte estremamente diversi
macchinismo torre eiffel brooklyn e grattacieli poliglottismo civiltà pura. poligònico, agg. (
più critico e ironico alla realtà visiva della civiltà dei consumi e, in partic.
più penetrante per una critica borghese alla civiltà borghese. postmaster, sm. invar
-chi). anteriore allo sviluppo della civiltà etrusca. montale, 5-38: si
si conclude l'omaggio di levi all'oscura civiltà preromana e persino pre-etrusca.
. -ci). che è antecedente alla civiltà precolombiana degli incas. moravia
, 28-1376: originariamente, ai tempi della civiltà comunitariapreincaica, la'mita'eraun serviziopubblico alquale
. -ci). letter. anteriore alla civiltà micenea. moravia, 28-387:
.. delle raffinate ferocie dell'odierna civiltà pseudo-filantropica. = comp. da pseudo
dei paesi orientali, della loro cultura e civiltà. manganelli, 159: a pochi
, sm. menestrello irlandese e scandinavo della civiltà vichinga (secc. viii-xiii),
). proprio di uno stadio di civiltà alquanto arretrato, non progredito. gramsci
che l'islamismo sta facendo alla invadente civiltà occidentale; è un salva salva dalla contaminazione
orientalistica che riguarda la storia, la civiltà, la lingua, la letteratura, la
infelicità vera dell'uomo corrispondente alla sua maggior civiltà. snegrare, tr.
spagnolizzare, tr. attrarre nell'ambito della civiltà e della cultura spagnola. campanella
di artefici pazienti in vista di una civiltà sdegnosamente unica, che ingannasse la morte con
sue istituzioni e ordinamenti amministrativi, della civiltà, della cultura e dei caratteri storici
un tipo di estrema dolcezza: la civiltà gli impedisce di rispondere ai tampinatori che il
con particolare riguardo alle varie espressioni della civiltà, della cultura, dell'arte.
quella di prodi, dagli scontri di civiltà al terrorismo internazionale, dalle polemiche sulla
costi una vita commossa, incontrò nella civiltà positiva un suo terapismo salubremente cinetico.
libro, come questo, che critica la civiltà della scrittura, che chiede di uscire
mitico-rituale... nato sul ceppo della civiltà totemista, ne riflette la credenza e
inghilterra, la sua cultura, la sua civiltà; che denota fervida ammirazione delle scelte
della sua popolazione, della cultura, della civiltà, ecc.). r
politica e culturale propriodelperiodovittoriano; cultura, civiltà letterariavittoriana. arbasino, 2-192: autori