io roto. idem, 329: citerea / senz'altro indugio, ambiziosa e lieta
i-230: le tue ale [figliuolo di citerea] mostrano la tua volubilità, né
/ che diè il frigio pastore a citerea. baretti, ii-206: credo che quella
fontanella, iii-351: il sonno apporta citerea col canto, / dentro cuna di rose
. marino, 6-50: adone e citerea per l'ampie logge / lastricate di gemme
/ che dié il frigio pastore a citerea. magalotti, i-4: ma dove
boccaccio, v-99: le sante braccia di citerea m'avvinsero più volte il candido collo
. marino, 5-151: la bella citerea la man gli porse, / e per
marino, 201: fama è che citerea / col suo leggiadro adone / ne
/ che mai servisse in corte a citerea. boccalini, i-46: sopra tutti
felice aspetto / se ritrovarno jove e citerea, / quando se aperse la celeste
. caro, 1-416: non temer, citerea, che saldi e certi / stanno
/ che dal maligno arder di citerea / si creano fra noi scempi infiniti.
, lo cingono colla santa cintura di citerea, coloro meritano e appresso dio e
, lo cingono colla santa cintura di citerea. cesarotti, i-333: applaudite negli
ch'ove ciprigna nacque, / un'altra citerea dapoi ne sorse. carducci,
citeron; e però ella era chiamata citerea. boccaccio, iii-4-51: teseo
che vera mente ell'era citerea. ariosto, 1-52: e fuor di
speco / diana in scena 0 citerea si mostra. tasso, 6-i-84: suole
'n scena / palla mostrarsi o citerea succinta, / e segnar torme
che diè il frigio pastore a citerea. parini, 465: stava un giorno
. parini, 465: stava un giorno citerea / di vul cano a
: della terra al desìo già citerea / rapiano l'aure, e seco ivan
oriente / prima raggiò nel monte citerea, / che di fuoco d'amor
, non solo la 4 stella citerea '(espero), e la 4
]: onde orazio: la citerea venere conduce le danze, lucente
antonio watteau. = cfr. citerea. citerióre, agg.
primi onori il fasto / innanzi a citerea tra gli arboscelli / cominciò gareggiando alto
, / la sua conca retando, citerea. achillini, 227: scotendo / dal
più felice aspetto / se ritrovarno jove e citerea, / quando se aperse la celeste
seguente. monti, x-2-271: ermion di citerea / alma prole e di marte iva
primi onori il fasto / innanzi a citerea tra gli arboscelli / cominciò gareggiando alto
corsi in gran periglio / l'oceàn di citerea, / mentre ardea / miei pensier
annunzio, i-147: già l'alma citerea guida i cori a 'l raggio de la
fontanella, iii-350: gradir suol citerea chi puro e terso / passa amico degli
, iii-37: della terra al desio già citerea / rapiano paure, e seco ivan
dorate penne ventilanti del giovane figliuolo di citerea, negli amorosi pelaghi dimoranti, desiosi di
. / quivi anch'ella al passar di citerea / canta le fiamme sue con aureo
sue purgando l'alma, / ov'era citerea, sembra diana. parini, 411
boccaccio, i-60: e veggendo che già citerea, donna del loro ascendente, s'
. spolverini, xxx-i-m: essa [citerea] dirada / gli aliti infesti e
chiabrera, 254: l'arcier di citerea / disviscera ad ognor la giovinezza;
chiabrera, 254: l'arcier di citerea / disviscera ad ognor la giovinezza
dorate penne ventilanti del giovane figliuolo di citerea. boccalini, iii-26: tu sai che
che al mondo / le belle dive citerea concesse? manzoni, pr. sp
la face, / il cinto a citerea. -la fiaccola che amore reca in
, iii-39: della terra al desio già citerea / rapiano l'aure, e seco
marino, 201: fama è che citerea / col suo leggiadro adone / ne l'
sempre tuo, per la somma potenza di citerea, giurammo di stare, mentre lachesis
parole? garzoni, 1-920: invoco citerea, che mi spezzi le labbra di
che al mondo / le beffe dive citerea concesse? leopardi, 227: resta che
così quel santo monte fiammeggiando / di citerea, ma lieto tutto splende, /
/ con sua madre v'accorre, e citerea, / ch'è del vermiglio dio
venti. marino, 364: ha [citerea] de le stelle / la bellezza
/ ch'una delle tre parche è citerea. c. boito, iv-112: vedi
uccelli, e le gaie donzelle / di citerea più senton gli ardori. giusto de'
guardati letti / lo sfacciato garzon di citerea. cattaneo, ii-2-448: si accovacciano
alle grazie immortali, / le tre di citerea figlie gemelle, / è sacro il
strani, o genita / da citerea, io vengo. -unico genito:
ne venne / l'almo augel di citerea. -di animali. v
salvini, 13-97: enea fe'citerea d'alma ghirlanda / a anchise eroe
. fontanella, iii-350: gradir suol citerea chi puro e terso / passa amico degli
. boccaccio, i-248: o graziosissima citerea, ov'è la tua pietà fuggita?
guardati letti / lo sfacciato garzon di citerea. alfieri, 1-490: in ben guardata
/ imberbe il mento e grato a citerea, / niuna ripulsa dal bel sesso avea
hai tu trovato mai che cupidine o citerea sieno dii, se non forse in
dì che al mondo / le belle dive citerea concesse? b. croce, ii-2-223
mancata la deità di noi padre di citerea abitatore di questo tempio, cui tu divo-
camin prese. tassoni, 2-56: citerea, che si vide a mal partito,
più le giova / l'inno che bella citerea la invoca. mazzini, 93-131:
iii-40: dalla terra al desio già citerea / rapiano l'aure, e seco
te sublime tetto, / fanciul di citerea, concede il fato, / perché sol
, / con esso in grembo a citerea sen riede. c. i. frugoni
larario d'imeneo la face, / di citerea le veci adempi. tommaseo [s
non mi ricorda, / fu d'una citerea di venere più lorda / cui,
alle grazie immortali, / le tre di citerea figlie gemelle, / è sacro il
, i-947: il libraio che momo e citerea / colmar di beni. leopardi,
te i fini odorati / che a citerea porgeano / quando profano spino / le
adunque invoco, / zoppo immortai di citerea marito. batacchi, ii-204: da
trovato mai che cupidine, o citerea, sieno dii, se non forse in
/ che mai servisse in corte a citerea. m. adriani, ii-33: sfuggì
e dell'ospite musco, / da citerea ogni dì vien desiosa / a'materni miei
gente scioperata sono il vero regno di citerea. dove l'ozio è publico,
non mi ricorda, / fu d'una citerea di venere più lorda. s.
e martiri. marino, 4-220: citerea, che morte ti minaccia. /
dì che al mondo / le belle dive citerea concesse? rosmini, 6-144: chi
speco / diana in scena o citerea si mostra. intorcetta, 42: alli
? / che le valse il favor di citerea, / che i passeri aggiogando a
ameno e dell'ospite musco, / da citerea ogni dì vien desiosa / a'materni
: nel mar ebbe il natal pur citerea; / nel mar sol canta musica
mura / il vano amor d'adone e citerea, / né come a aracne fé
di sua madre era fille; e citerea / di muto sdegno ardea. varano
: nel mar ebbe il natal pur citerea. gaudiosi, iii-457: come tutti
ch'infin dal ciel le grazie e citerea, / giove e giunon co i
caro, 1-419: non temer, citerea, che saldi e certi / stanno i
. boccaccio, v-31: se essa citerea..., benché d'ogni altra
e d'amore: / le perle e citerea nascon dal mare. lemene, i-270
fr. colonna, 1-422: ella [citerea] imperi al suo obve
oroscopa vedetta / ed in sua compagnia sia citerea, / uomini allor rettorici e in
abbatti, o nive, / pallade, citerea, delia e giunone. metastasio,
onore / a chi dato la forma citerea, / l'ingegno palla. caro,
, 12-689: con questa [erba] citerea per entro un nembo / ne venne
vorrìa plutone, / a prò di citerea prender partito, / se non vo-
fronda. salvini, xxxiv-in: vedova è citerea, e in sua magione / stannosi
. lemene, i-209: oggi vuol citerea, / regina de le grazie e de
.. non vendè pastocchie a citerea. forteguerri, iv-57: se comincio a
antonio da ferrara, 96: oh, citerea, gea e tisbe eletta, /
/ che diè il frigio pastore a citerea. leoni, 287: in città si
giorno, ii-1293: a cinzia e a citerea mischiarvi osate / voi pettorate naiadi e
te i lini odorati / che a citerea porgeano / quando profano spino / le
/ il vano amor d'adone e citerea, / né come a aracne fé mutar
schiera, / solcò placido il mar già citerea. capriata, 505: era quel
, gr., 174: quando citerea toma a'beati / cori, armonia su
gli amori, ché la primavera / ingombra citerea la popolare. 27.
te i lini odorati / che a citerea porgeano / quando profano spino / le
/ che le sue guancie oscura a citerea. fontanella, i-247: qui porporeggia
caro, 1-420: non temer, citerea, ché saldi e certi / stanno i
in casa. tassoni, 2-56: citerea, che si vide a mal partito,
/ qual piu l'onora, palla o citerea. tasso, 0-99: essere,
ii-156: ben me l'avea predetto citerea / che il mio fora un vantar da
di sacrifici in su una loro isola vocata citerea; e veggendola paride, incontanente innamorò
hai tu trovato mai che cupidine o citerea sieno dii, se non forse in qualche
per te lini odorati / che a citerea porgeano / quando profano spino / le punse
hai tu trovato mai che cupidine o citerea sieno dii, se non forse in qualche
... e appresta, / pronuba citerea, laccio di fede, / per
d'andare al tempio di venere in citerea, ove la festa sua si celebrava
che sempre ha dimostrata / marte per citerea pubblicamente, / dei tenaci suoi nodi
scioperata, sono il vero regno di citerea. dove l'ozio è publico,
per te i imi odorati / che a citerea porgeano / quando profano spino / le
entrato, / casa dov'abitar suol citerea, / e già dopo il ventesimo passato
dì che al mondo / le belle dive citerea concesse? leopardi, 26-70: a
che, dal biforme figliuolo feriti di citerea, chi per conforto e qual per diletto
al di fuori. foscolo, i-733: citerea / rapiano l'aure, e seco
. alamanni, 5-6-163: la stella citerea con l'avo antico / talor raffredda
, / e l'accorto fanciul di citerea / il tempo coglie e più la
con lui di par si muove / citerea col dio del giorno. foscolo, gr
maria per ravenna, n: famosa citerea, venere bella, / conforto e
boccaccio, 1-i-123: vedendo che già citerea, donna del loro ascendente, s'
lucifero, il più caro / lume di citerea, da l'oceano, / quasi
il quale amor mi carca, / pregando citerea che d'aspri artigli / mi tragga
? marino, 1-12-168: è ver eira citerea recò l'aviso / del sospetto di
navale agone, / ha vinto pur la citerea regnante. de giuliani, xviii-3-670:
, i-ai6: non temer, citerea, che saldi e certi / stanno i
, 12-688: con questa [erba] citerea per entro un vede nella terra delle
dorate penne ventilanti del giovane figliuolo di citerea, negli amorosi pelaghi dimoranti, disiosi
prese tintura di porpora dal sangue di citerea, mentre fuggia per le spine. leopardi
delle mie dita / l'arpe di citerea. peregrini, 3-97: il savio è
. marino, 1-16-124: ré segno citerea, sì tosto come / de la
tu mi pari stolta: / dicalo citerea, se il suo marito / di questo
d'ombroso speco / diana in scena o citerea si mostra. -assumere di fronte
. foscolo, gr., 78: citerea svelossi; / e quante ninfe e
bianco giglio / contesti ivi in onor di citerea, / qual sotto mostra al vergognoso
. boccaccio, 21-2-25: metti [o citerea] nel petto mio lavoce tale, /
gente scioperata sono il vero regno di citerea. p. verri, i-331: mia
così il santo monte fiammeggiando / di citerea, ma lieto tutto splende, / di
se marte vanne / insieme colla bella citerea, / de'letti villanie e d'
. salvini, 48-53: tai cose citerea da marte sgiunta / fanella sua congiunzione.
gli occhi di una donzella / di citerea più bella. fagiuoli, i-156: restai
stemperato, / con mercurio era giunta citerea. mamiani, 10-ii-282: cotesti sistemi
: fa in questi luoghi / la bella citerea genti che pingonoe coloran di varie e belle
: travagliò molto con accorti accenti / citerea per comporre ambe le parti, / finch'
ombroso speco / diana in scena o citerea si mostra. caro, 6-147: questi
per te i lini odorati / che a citerea por- geano / quando profano spino /
governò suo corpo, / lungi da citerea spossante, in selve. capuana, 1-i-460
i-21-16: narrami, o musa, come citerea / di cui s'adoma l'amorosa
... tra le alunne di citerea e le bottiglie di sciampagna e le carte
mi rassembri la dea, / la bella citerea. cornoldi caminer, 210: adorna
., 78: così cantaro; e citerea svelossi. borgese, 1-182: quando
quando marte quadrato o pure opposto / citerea scorga andante con saturno, / i
idea / all'antica tenzone / apparve citerea / con pallade e giunone, / tale
. metastasio, 1-ii-853: teco è citerea, / la vaga dea che comi
ampio terreno, / prende riposo a citerea nel seno. marchetti, 5-226: non
prese tintura di porpora dal sangie di citerea. 4. colorazione di un
, / e toccò in sorte a citerea * 1 più bello. pea,
toro entrato, / casa dov'abitar suol citerea, / e già dopo il ventesimo
che, dal biforme figliuolo feriti di citerea, chi per conforto e qual per diletto
caro, 1-423: non temer, citerea, che saldi e certi / stanno i
a marte poi trivellator di scudi / fé citerea il timore e lo spavento, /
cornuta luna / e con gli occhi sereni citerea, / fan scabbia e lepra,
dorate penne ventilanti del giovane figliuolo di citerea, negli amorosi pelaghi dimoranti!
dorate penne ventilanti del giovane figliuolo di citerea io per la mia inestimabile potenza vi
dorate penne ventilanti del giovane figliuolo di citerea, negli amorosi pelaghi dimoranti, disiosi
e mercurio congiunti e la terribile / citerea, certo con vigliacche e indegne /
donna / armata e bella più che citerea. piccolomini, 10-159: ciò bisogna che