oggi il cuore m'aggreva / fattura di circe omicida. -aggravare la coscienza', turbarla
. idem, i-452: questa [circe] fue una maga incantatrice e ammaliatrice.
so donde notizia, che nell'isola di circe canta- vansi dolcissime ariette. bar etti
altro non è che un vaso di circe incantato, il quale serve per ricettacolo della
queste parole: / « attienimi, o circe, le impromesse, e al caro
di balsami. papini, 25-79: circe, nell'odissea, unge i compagni d'
: come se il beveraggio della maliosa circe preso avessimo, d'uomini ci cangiamo
sarcofago sculto d'alabastro / ov'è circe e il brutal suo beveraggio. idem,
, come non sono ingrati alla sua maga circe, fosca cecitade, calamitosi pensieri ed
mano / della più fina e più solenne circe, / che mai servisse in corte
galateo di monsignor della casa, la circe del gelli, il cortigiano del castiglione.
circavicino, v. circonvicino. circe, sf. affettatrice, lusingatrice, seduttrice
, x-1-117: la senna, / novella circe, gli amatori adesca.
= voce dotta, lat. circe, dal gr. ktpxij 'mitica maga
chiami circea per essere stata usata forse da circe incantatrice, overo da lei ritrovata per
xipxdta (cfr. circaeus 'di circe, magico '). circèllo,
, /... / per circe e per medea incantatricola / per centum regum
cangiati in animali, / tragga novella circe il popol pazzo. g. gozzi,
congiunta. bruno, 3-945: dove circe dice: prendete un altro mio vase
però è detto essergli porgiuto dalla medesima circe...: onde disse lei,
quel che predisse a me l'inclita circe. manzoni, 16: su la fronte
fu mai negli incantesimi maggiore donna da circe in qua. tansillo, 32
., 26-91: mi diparti'da circe, che sottrasse / me più d'un
., accolto in amorevole ospizio da circe, le chiese in grazia uno di coloro
caporali, i-63: quando la * circe ', ch'egli avea composto, /
fu mai negli incantesimi maggiore donna da circe in qua, ma che la fatica sia
monti, 4-2-104: se là di circe fra le mandre ulisse / non stampò
erba da incantatori. porta il nome di circe, creduta famosa maga. l'impiastro
nacquero due soli: / l'un di circe alle spiagge, onde ten duoli,
/ di ver tremendi, addio, sarmata circe, / adorabile e rea fascinatrice.
gli uomini in dei, a guisa di circe, gli trasforma in bestie. forteguerri
usanza. caporali, i-63: la circe, ch'egli avea composto,
mia disoccupazione è figlia del sole, come circe. oggi c'è il sole.
della misera valle, / che par che circe li avesse in pastura. buti,
/ la razza ne furò la scaltra circe / allor ch'a l'incantate sue giumente
bosis, 23: a te magica circe per chiederti acerbo ristoro / di sogni strani
l'affrica, e le contrade di circe. giovanni da samminiato [petrarca],
maestro alberto, 147: l'adorna circe con dolci parole / la giovanaglia, allor
ulisse, non le magiche operazioni di circe. marino, 2-arg.: al palagio
: raserò i liti, / ove circe del sol la ricca figlia / gode felice
, 926: io vidi la casa di circe / guardata da mansi leoni, /
/ vi fen, né in mandra circe ebbe né in hara. = lat
(con partic. riferimento alla maga circe). antonio da ferrara, 117
dannosissime illusioni della malifìca e tanto famosa circe. ramusio, i-419: andando in quello
falsamente illusa per li malifizii della malifìca circe. giuglaris, 2-280: non so
quale il defende da l'incanto di circe, sì ch'egli non s'imbestiò con
, degradare. salvini, 39-iii-217: circe è la concupiscenza e la voluttà,
quale il defende da l'incanto di circe, sì ch'egli non s'imbestiò con
ovunque ti presenti, / o irresistibil circe, / tu imbraghi gli uomini nel tuo
pavese, 3-142: odisseo giunse da circe, avvertito del pericolo e immunizzato magicamente
d'annunzio, i-215: ella era circe ed elena ed onfale, /..
/ della più fina e più solenne circe. tommaseo, 1-304: la parte
. franco, 7-313: i beveraggi di circe t'insegnano gli uomini per disonesti piaceri
lalli, 7-47: pico, cui circe con un certo impiastro, / fe'
/ la razza ne furò la scaltra circe / allor ch'a l'incantate sue giumente
. maestro alberto, 148: o circe, la tua man così 'ncan- tata
faccino lo amante. tansillo, 118: circe incantatrice / d'uomini volti in fiere
, 33-1 (520): divegnendo circe innamorata di me, compuose sue pozioni,
v-216: sogno allor la magica / circe col suo corteo / d'alci e
mondo ti rimproccia, / è la circe che sì t'incapperuccia; / or va
fioretti, 2-3-251: se ulisse con circe e calisso ne venne a infemminire:
boccaccio, iv-198: quello luogo [circe] fece con sughi d'erbe e
. gozzi, i-1-221: mi ha detto circe che, per movere le bestie,
mogliera aspetta e prega, / ma circe, amando, gliel ritene e 'ngombra.
malecarni, xxxix-1-197: do- leasi di circe, che ingombrando / più e più anni
volgi irato il tergo, / se canta circe insidiosa e rea. giov. soranzo
troverebbe chi le desse nome di novella circe; maga insidiosa e più rea, chè
bruno, 3-619: ordinarò a qualche circe o medea, che...
domandate intorno a'fatti della maga famosissima circe. tasso, 11-iii-640: dante.
d'annunzio, i-215: ella era circe ed elena ed onfale, / dalila
. tesauro, 4-65: la prestigiosa circe, benefica invitatrice e venefica traditrice degli ospiti
rientravano [le pescatrici] ne'gorghi di circe con le involture. a un tratto
... non solo penelope e circe introduce a tessere, ma anche nausicaa,
quasi dalla bevanda d'una novelle circe trasformata e mutata di leone in coniglio o
. boiardo, 1-6-51: essa [circe] pareva donarli la chiave, /
le ceneri. papini, 40-162: circe quando l'uomo è dominato dai sensi
colla poesia. sotto i piedi di circe [l'uomo] diventa bestia lotosa,
gherardi, ii-176: e'non è dubbio circe essere istata e grande e famosissima maga
detto s. r duca, vera circe che transformò la patrona in asina.
pavese, 3-142: odisseo giunse da circe, avvertito del pericolo e immunizzato magicamente
malcapitavano alle spiagge del monte signoreggiato da circe. = comp. da malie]
la qual cosa non sanza grande molestia circe portava, parendo a lei che ulisse
, i quai fan quanto / non circe, non medea sepper d'incanto. f
/ della più fine e più solenne circe / che mai servisse in corte a
, 33-1 (520): divegnendo circe innamorata di me, com- puose sue
volentieri, per esser purgato da'venefici di circe, tutte le medicine d'acqua o
far osteria con le arti della omerica circe, si prendessero diletto di toglier a'passaggieri
tu sciolto? dalla mangiatoia della maliziosa circe, che così vilemente,...
d'annunzio, i-215: ella era circe ed elena ed onfale, / dalila
frugoni, iii-22: è la corte una circe che... fa tante metemsicosi
antico mida / e da medusa e circe avaro vende / l'amor. filippo
qui non fa menzione: né di circe, né di clizia, la quale
misera valle, / che par che circe li avesse in pastura. ottimo,
tirar detto s. r duca, vera circe che transformò la patrona in asina.
come rimedio contro gli incantesimi della maga circe). landino [plinio]
le malie e da gli incanti di circe: nel qual dono, come dicono,
della volontà della menzogna, la vera circe dell'umanità, quella che l'ha
il re francesco s'innamorasse con qualche circe o con qualche calipso per una dozzina d'
[le pescatrici] ne'gorghi di circe con le involture. a un tratto sollevavano
, 4-363: è la lussuria una circe che, dando a bere nel nappo della
speziane. papi, 4-187: solo di circe / all'arti si rifugge, e
/ nutrir solea sotto i superbi tetti / circe, figlia del sol, famosa maga
., 26-93: mi diparti'da circe, che sottrasse / me più d'un
. simintendi, 3-173: spargie [circe] lo nocente veleno e'sughi del
amor dolci sembianti / la mia novella circe oggi s'asconde. guarini, 85
nutrir solea sotto i superbi tetti / circe, figlia del sol, famosa maga.
a gli uomini nimica si dimora [circe], / nodrita a'sospir di
, aveva rapidamente oltrepassato il promontorio di circe. e. cecchi, 7-105: bastimenti
condizione, son ridutti alla stanza di circe, la qual significa la omniparente materia
passò lungo quella contrada, ove abitava circe, e quivi udì enea rumore di
diversi animali, li quali la detta circe di uomini aveva fatto doventare bestie.
a far osteria con le arti della omerica circe, si prendevan diletto di toglier a'
118: sin dal monte, ove circe incantatrice / d'uomini volti in fiere /
1-7: sogno allor la magica / circe col suo corteo / d'alci e
la misera valle, / che par che circe li avesse in pastura.
miei dalle mani a quella maga di circe. -io ti ricordo che non ti
maestro alberto [tommaseo]: circe, figlia del sole, la quale
di perigliarvi in questo / paradiso di circe ammaliato. carducci, iii-9-235: trascorrendo l'
sono stato sempre teco nell'isola di circe. [sostituito da] manzoni,
. guido da pisa, 1-177: circe... essendo innamorata di lui [
scappa detto: mia sagittaria pluristrale, mia circe e mia circense. = voce
]: in la quale insula stava circe, figlia del sole, la quale per
urlavano: i quali... circe per potenza e virtù d'erba aveva vestiti
moto. maestro alberto, 148: o circe, la tua man così 'ncantata
, 33-1 (520): divegnendo circe innamorata di me, compuose sue pozioni,
gherardi, 2-ii-88: con grandissima festa [circe] lui udia e vedea sì per
sia miglior del nostro, ai pregar circe che faccia ancor me una di queste fiere
che vale / quanto non valse mai circe e medea. 3. trarre
sia miglior del nostro, di pregar circe che faccia ancor me una di queste
tolte selve, che ombravano la casa di circe, ono trovate nel promontorio circeo?
averani, iii-117: ulisse per comandamento di circe, fatta una fossa, entro diffonde
una commemorazione funebre di ulisse, di circe e delle sirene caste, partenopi, ossiano
dà forza, lo capisco anch'io circe. 3. nettare un oggetto
gherardi, 2-ii-128: e'non è dubio circe essere istata e grande e famosissima maga
tu sciolto? dalla mangiatoia della maliziosa circe? -in partic.: odore
papini, 40-163: se potesse vedere circe cogli occhi del santo vedrebbe, sotto
mercurio per isfuggire dalle sue [di circe] trame... -erba mia
li laghi dell'onfemo e l'isola di circe eea, che tu possi componere la
rassembrandosi avanti ad ulisse per incanto di circe l'anime defunte de'greci e fra loro
e i laghi inferni e l'isola di circe / cercar ti converrà, pria che
mio verso di te, o nobilissima circe, la quale con tanta grazia e
quale io t'ho domandato, bellissima circe, se infra questi che sono stati da
: all'infermiere e carceriere cice- circe era così ricordata la prescrizione anafrodisiaca e ret
dell'isola sia l'abitazione della bellissima circe? ecco di qua un uomo.
. papi, 4-187: solo di circe / all'arti si rifugge, e nella
. ovidio volgar., 6-538: circe li volse dare lo simigliante beveraggio,
g. gozzi, i-2-74: tu [circe si rivolge a ulisse] avresti,
sua virtù e per volere della mia circe, là dove più vivamente riluce,
e passò lungo quella contrada ove abitava circe, e quivi udì enea rumore di leoni
di diversi animali, li quali la detta circe di uomini aveva fatto doventare bestie.
in altri secoli piu felici, qualche saga circe che con le piante, minerali
: « mia sagittaria pluristrale, mia circe ». -periodo dell'anno corrispondente
quale appartiene il satyrus cordula. -satiro circe, nome comune della specie brintasia circe.
circe, nome comune della specie brintasia circe. = voce dotta, lat
quando convenne... / a circe abandonar l'antico nido i...
non inferiore a quella delle fiere di circe, ch'era d'uomini cangiati in bestie
.. la dimoranza che fece con circe... ed eziandio...
isola eea sua patria, ritornò a circe. assarino, 77: venne con esso
che semifera poesia pasturata dell'erbe di circe, magata di pastura favolosa.
poeti è stato favoleggiato di questa famosissima circe che 1 compagni d'ulisse fé in
classico-parodistica del venusberg, del giardino di circe e di quello di klingsor.
lubrano, 1-142: oh che satanica circe abita in corte! sfigura gli uomini
dixe ch'era telagone, tristo figliolo de circe. = deverb. da solluzare
. tesauro, 4-557: la maga circe, quando le sia... sciolto
e una colonna dorica rigettata dal mare di circe e portata lassù a forza di buoi
. ovidio volgar., 6-150: circe arde e ricorre a l'arte usate,
, inf, 26-91: mi diparti'da circe, che sottrasse / me più d'
anima. sannazaro, iv-69: dotta [circe] sovra alquanto d'acqua al
nome di maga. la credeva una circe; una strega, od una sirena.
, iii-2-98: con la maledetta mano [circe] dava / agli ospiti le tazze
lubrano, 1-142: o che satanica circe abita in corte! sfigura gli uomini
sopra dante, 1-211: ella [circe] seppe tanto fare che la fecie diventare
urlavano; i quali la grande dea circe per potenza e virtù d'erba aveva vestiti
di ulisse e d'altri trasmutati da circe. trissino, 2-3-272: d'indi [
9-29-1-10: 1 cimmerii senza sole, circe trasformatrice de'suoi amanti, il ciclope
e senza quiete. salvini, 13-98: circe figlia del sole iperio- nide / di
circeo, cavandone documentata certezza che la circe non si fosse piazzata fin tanto male
coli, la dama delle turchesi, una circe di dosso dossi, con due bellissimi
. tesauro, 4-65: la prestigiosa circe, benefica invitatrice, e venefica traditrice
urlavano; i quali la grande dea circe per potenza e virtù d'erba aveva
sacro / dolce velen di non sognata circe, / dirce, possente dirce / forma
, forse ritratta dal pittore nella maga circe. 2. fonet. fenomeno
l'interesse della storia di ulisse e di circe mi appassionò e riuscì a vincere la
'circasse'foderato di felpa. r circe, sf. letter. allettatrice, lusingatrice
(una bevanda, con richiamo alla maga circe, che nel racconto dell'odissea trasforma