daniello, 307: 'fio ', cioè feudo e tributo. pallavicino, ii-229
artificio delle lineette; aggiungete l'abuso dei cioè, dei perché, dei punti esclamativi
mali epatici 'e 'splenici ', cioè del 'fegato 'e della '
molecule sono ammassate e situate, cioè per la differente durezza e fissibilità
quivi è provato, questo mondo, cioè la terra, stare in sé stabile e
fosse quello dove le stelle fisse sono, cioè la spera ottava. f. peruzzi
averebbono fatto se fossero stati fissi, cioè s'avessero avuto corpo. galileo,
più acute per la mutazione della fistola (cioè quel loco dove si genera la voce
angoli retti e inretti e fistole, cioè cannoni, donde ne viene linee flesse.
: 4 fare un fistolo ', cioè una fistola... noi diciamo ancora
: 4 d'un pellicino ', cioè piccola bolla, 4 fare un canchero '
pietrificata, ed ordinariamente divenuta selce; cioè le organizzate parti del corpo vegetabile cambiate
il cogno- scerai per questi segni; cioè ispesso sboglientare, ruttare,..
: tutti questi pensieri,... cioè ch'ella più ch'altro me amasse
osservata né pretesa nel suo stretto senso, cioè nell'uguaglianza del tempo fittizio attribuito all'
pasta diventi fitta e senza cavernette, cioè, come dicesi per dettato, riesca
mi accresca il prezzo della pigione, cioè mi faccia danno, se può.
propriamente ne'fittoni del- l'unghie, cioè là dove la carne viva si congiugne con
e quelle paure induca la fiumana, cioè, l'impeto del fiume crescente. buti
, fiumana è più che fiume; cioè allagazione di molte acque, sospigne chiunque
avevo solo a passare la fiumara, cioè la sena. segneri, ii-62: speriamo
devoluto a organizzare i ludi piscatorii, cioè la sagra dei pescatori e dei fiumaroli
per sabbia e ghiaia e sassi, cioè come per trafila. -fiume susseguente
, 9-421: -de'tuoi consorti, / cioè di quei, cui 'l freno /
v-499: fiutato, quasi da fiatato, cioè sentito nell'odore, con tirare a
tutte le maniere loro specificate, cioè il corno,... la tibia
chiesa, partendosi poi la azione, cioè avendo la contrizione, la quale quando
autore la verità della fizione poetica, cioè che semelé è la vite, e
la vite, e impregnandosi di giove cioè dell'aere, fa al tempo le
xvi-140: i miei « flagellatoli », cioè i falsi letterati, contrastano o negano
la piaga d'un flagello fa livore, cioè fa livida la carne, ma la
la piaga della lingua rompe tossa, cioè le virtù e le grazie. anonimo,
volgar., 1-523: quelli frusti, cioè fragelli [dei littori] e quelle
e tenere membranette e di muscoli, cioè di materie facilissimamente stracciabili, e che
suo predecessore è sopra i flambari, cioè gli stendardi. 2. porta
tre flamini ordinati a tre iddìi, cioè il flamine diale a iuppiter, il
: fu instituito che la fiammica, cioè sacerdotessa di giunone, mostrasse sempre il volto
qui [l'autore] descrive beatrice, cioè teologica veritade, in forma d'una
flanelle, saie e simili si gualciscono, cioè loro si dà una mezza sodatura.
quali è una adequazione d'omori, cioè una concordanzia di sangue,
di tal flemma e dell'acqua, cioè del siero del sangue, presero il greco
nutrimento è piccolo, crudo, flemmatico, cioè acquoso e enfiativo: ruggito e dolor
, 329: in macedonia chiamano bumelia, cioè gran frassino. questo e grossissimo e
che dice « al cor gentil », cioè flessibile, sì come quello che era
dunque originato dalla voce della cantante, cioè dalle qualità d'essa voce che piacciono
2-418: linia è di tre nature, cioè retta, curva e flessuosa. garzoni
la linea con le diversità sue, cioè linea curva, flessuosa, retta. galileo
), adattamento dell'oland. vlieboot (cioè, un'imbarcazione, boot, impiegata
renderlo ricco di princìpi, d'aria, cioè, e di flogisto; giacché
(amentacei) sono fiori unisessuali, cioè staminei o pistilliferi con squame, le quali
, o vesta vellosa, anthina, cioè florea, non è vesta florida o fiorata
anco nell'invenzione, nel sentenziare, cioè, favoleggiare e divagare, se bene
6-68: * anthina ', cioè florea, non è vesta florida, o
fino all'età di dieci anni, cioè nel periodo più florido della memoria,
, molto esposto ai narrati malori, cioè la troppo delicata e floscia composizione del
sparire con ogni qualità di sangue, cioè col floscio e sfibrato, e col
i quali per la loro natura sono soggetti cioè ad aumento o diminuzione »; migliorini
un certo modo, come fluente, cioè come mossa, transcorra verso l'ogetto offerto
corpo, siccome è il fuoco, cioè un corpo fluidissimo, sottilissimo e mobilissimo.
moto de'fluidi eccita ordinariamente in noi, cioè un moto equabile ed uniforme. alfieri
il marmo di carrara, angolati, cioè non scantonati o fluitati. spallanzani,
una quantità variabile quella porzione infinitesima, cioè tanto piccola, che ad essa variabile
alcuno di essi avendo « primiera », cioè le quattro con l'apertura terminale quasi aspra
« flussi », e cibata. cioè tutte le carte d'un medesimo seme (
, 6-24: lascia fuori li tumulti, cioè rumori delle fluttuanti e soperchie cogitazioni.
governi la fluttuante nave di san pietro, cioè la universale chiesa. buonaccorso da montemagno
volontà... e le fluttuazioni, cioè tempestadi, dell'animo, e le
pontefice, nascondendosi intorno alli euripi, cioè fluttuazioni, della casa del re,
, ii-1-70: baden oppose molte difficoltà, cioè: la sua posizione tutta fluviale e
madre, e delle sue sirocchie, cioè di polissena e di cassandra? or che
.. constano di composizioni diverse, cioè di arena mera e ghiara, di
berenson che fiorenza è da floventia, cioè da fluire, fiume, fluviente.
vite: e la focata, cioè il tralce ch'è nato in mezzo tra
da colli alle 4 foci ': cioè dalle montagne a mari. -lago
l'orecchia la parola e le foci, cioè la gola, di colui che mangia
modo di far l'istesso con securtà, cioè con l'applicare la squadra presso al
: « la rigida giustizia », cioè di dio, « che mi fruga »
dio, « che mi fruga »; cioè che mi stimola e puni- scemi della
e però nuovo desiderio il frugava, cioè usava e logorava il suo animo;
-questa aquila faceano gli spiriti conserti: cioè connesi e congiunti l'uno a l'altro
, e lieti nel dolcie frui: cioè allegri nella beatitudine divina che avevono fruendo
e il mondo hanno in fruizione, cioè fannone suo ultimo fine. caviceo,
ad uso, non a fruizione, cioè che non vi dobbiamo ponere troppo amore
cotal venir bisogna dalla culla, / cioè ben costumato e con creanza: / ch'
alunno, 63: frullo, cioè cosa di pochissimo valore. f. f
. note al malmantile, 5-50: cioè che * parla a salti ', o
con formar delle 'frumentarie ', cioè con tener sempre una massa tale di
.. dodici frumentazioni per ciascuno, cioè dodici volte tanto grano quanto solean pigliare
291: scarseggia la norvegia in frumento, cioè orzo e segale, e conseguentemente in
'; onde 'vestito frusto ', cioè * consumato, lacero '. de
volgar., 1-523: quelli frusti, cioè fragelli, e quelle scure o mannaie
foglia; ma si usano i polloni, cioè le messe nuove, e anche marze
nuove, e anche marze sottili, cioè le messe dell'anno avanti, o
dioscoride, 0ap, vcoxo <;; cioè, piccolo fruticèllo. -fruticétto
nota cosa è all'uomo la pianta, cioè 9. locuz. -alle frutta
dal gr. 8cópov 'dono ': cioè, 'il mese che porge i
egli ha fatti sotto nel tempo del verno cioè delle tribulazioni. s. caterina da
., iv-xxvin-16: tolsi due mariti, cioè a due etadi fruttifera sono stata.
attorno [al boschetto] posatoi, cioè né alberi né frutti. trinci, 2-27
queste spere ». buti, 3-631: cioè, ecco lo premio e lo guadagno
i frutti che si cavano dalla gramatica, cioè quello di saper ben pronunziar le parole
non avere più ventre da frutto, cioè li suoi membri sentendosi a debile stato
podere num. 150 bestie minute, cioè capre e pecore: num. 12
eleggere, consideri prima l'etadi, cioè, che apparecchi quella che possa far
poe / e l'altro perché a cioè / istar tornali frutto, / biasma el
farsi col mezzo del fucile o focile, cioè dell'acciarino e della pietra, e
: di solito tartarughe marine, cioè il femore e tutti quanti i fucili del
mato di fucile. l'esperienza cioè, di due dita saltate a quella buon'
elle non sono figurate da legittimi monetieri, cioè di provati e di cattolici padri;
è di più spezie: uno cioè largo, l'altro lunghetto e rosseggiante,
di lei [della ricchezza], cioè l'adulazione, la corruttela, l'
3-697: 'ogni quisquilia', cioè ogni superfluità; 'fugò beatrice', cioè
, cioè ogni superfluità; 'fugò beatrice', cioè scacciò la mia guida; * col
; * col raggio dei suoi ', cioè collo splendore dei suoi occhi. fazio
, ma 'à la volée', cioè a fuggi fuggi. tommaseo [s.
livio volgar., 5-387: costui, cioè diocle, fu con lettere aiutato da
: 'ché non fuggi via', cioè tu, terra, perché non ti disfai
la vede cangiata in vilissima canna, cioè a dire incostante e senza fermezza. guerrazzi
dice che v'era un duca, cioè un signore d'exercito mandato da dio el
ti puote essere « fuia », cioè oscura. « fur » è detto il
macchina qualunque la causa del movimento, cioè la 'forza ', sia essa 4
la prima favola divina,... cioè giove, re e padre degli uomini
però dice: 'con li occhi grifagni'; cioè di colore nero rilucente; cioè né
; cioè di colore nero rilucente; cioè né al tutto neri né al tutto
volgar., 1-27: i fumaruoli, cioè i buchi per dove ha da uscire
facilmente offendibili che sia nell'animale, cioè il core e lo celebro. b.
mila di « tomani » di fumanti, cioè di case; e ciascuno tornano è
che nell'argentovivo v'abbia spiriti, cioè parti sottilissime a gran copia, e che
quando queste due cose concorrono insieme, cioè la stagione riscaldata e la terra inumidita
, sì lo conoscerai per questi segni, cioè ispesso isboglientare, ruttare...
7-i-70: vedrai e tue ombre fumose, cioè non terminate. 6.
sacri e funebri, erano i giuochi, cioè per gli dei delle nazioni e per
: vige l'usanza del consolo, cioè del grande pranzo funebre. -per
, posson nascere cento funghi ', cioè posson darsi mille accidenti. -pigliare il
il legno in luogo di corteccia, cioè di fuori, e in cambio di
consapevole di aver ritrovato un'esistenza, cioè un funzionamento, dopo i tanti giorni
esercita di fatto una pubblica funzione, cioè ricopre una carica pubblica senza esservi stato
ha esposto il caso: se egli, cioè nell'atto d'accendere i lampioni non
] finita del tutto l'anno 1339, cioè non solo pulita e rinetta del tutto
che nella città siano venti milia fuochi, cioè famiglie. benzoni, 1-209: la
3-470: 'venne questo foco ', cioè venne questo pianeto che si chiama marte
, 2-26: o voi eterni fuochi, cioè sole e luna. boccaccio, ii-2-55
, 2-202: 'insin al foco'; cioè infine a la spera del fuoco.
, e perciò detto fuoco elementare, cioè a dire privo d'ogni mistione d'altre
buti, 3-610: 'questi altri fochi', cioè questi altri spiriti, che sono dentro
una delle maraviglie dell'ingegno cinese, cioè i fuochi arteficiati. g. gozzi
curva... riferita al fuoco, cioè tale, che le ordinate tutte si
.., è una pustula, cioè piccolo apostema. redi, 16-ix-422: quella
non mettere legna nel suo fuoco, cioè non l'adastiare di parole. andrea
mordenti vuole essere pur di fuoco, cioè cotto), abbi il tuo olio di
quando tu ti risolvi di saldare, cioè che la tua saldatura scorra, avendo
in dire l'ufficio fuori d'ora, cioè anzi tempo o dopo tempo. giraldi
mettere i re fuori di paggio, cioè, che essendo stati sin ora sottoposti alla
fosse quello dove le stelle fisse sono, cioè la spera ottava; e che di
l'anima abita nel suo vasello, cioè a intendere per tutto lo corpo,
, altressì come l'altre scienzie, cioè di fuori e dentro. ver- bigrazia
che esso segnoreggia sì che 'l cuore, cioè 10 mio dentro, triema, e
internamente. baldini, 3-215: vivono cioè più al di fuori che al di dentro
1-12: 'fuor, bruchi', cioè va via; tratta la metafora dal villano
quando il male dà in fuora, cioè quando manda alla cute l'interna malignità
due tempi senza danneggiare le viti, cioè o prima le comincino a dar fuori
stil nuovo latino », dello stile cioè co 'l quale a me parvero scritte
quale è detta accidentale ed estrinseca, cioè di foravia, dipendendo più tosto dall'
comuni ai due estremi della catena sociale; cioè agl'infimi ed ai sommi; e
ai due estremi della catena sociale; cioè agl'infimi ed ai sommi; e spesso
ancor la medesima natura di furare, cioè inghiottire le navi e le altre cose
detta quasi * sacri laedium ', cioè che offende la cosa sacra, ovvero
grosso, e zeppo di erudizione, cioè di roba furata. 5.
morte da furbo, da baro, / cioè a dir quel morire impiccato. monti
non sono figurate da legittimi monetieri, cioè di provati e di cattolici padri; e
si dice 'far la furfantina', cioè fare il giuoco, che fanno questi furfanti
io il minotauro far cotale », cioè senza saper che si fare, o dove
fodrieri, trovatori d'alimenti di tappe, cioè di luoghi tótccùv, per mangiare ne'
non dei essere veloce nel parlare, cioè frettoloso, furioso. boccaccio, i-25:
, 180: chi fosse stato pazzo, cioè entrato in quei furori da rovinar,
conoscere il suo amore per un furore, cioè follia. f. d. vasco
estimando quel che era il vero, cioè che tal movimento fussi furore divino,
scientificamente si dice 4 ninfomania ', cioè esagerazione del desiderio sessuale nella donna.
: debbono avere scudi e catafratte, cioè corazze, e poscia doppie bertesche, sopra
stato accusato da socii delle repetunde, cioè de furti commessi nella provincia.
capi ha la 'fusaiola ', cioè un disco che fa ritegno al filato,
capo e due da piedi al fusino, cioè a quel pezzetto affusato che ha pancia
l'asciutto va su i fuscellini ', cioè va sul terreno asciutto, con gambe
gruppi, che non fecero mai tartari (cioè sciti) o turchi * drappi '
sciti) o turchi * drappi 'cioè fusciacchi, tappeti o altri simili lavori
) con cui entravano in campo, cioè dalla rete che gettavano al nimico per invilupparlo
proprie al lavoro del lino lungo, cioè stenditoi, stiratoi, e fusiere capaci
figura dicendosi... fusiformi, cioè semplici carnose e che si allungano
è assomigliato alli scudi fusili, cioè di metallo fonduto. = voce
; può avvenire o mediante unione (cioè il sorgere di una nuova società con
estinguono), o mediante incorporazione (cioè la modifica di una delle società che
, quanto elle hanno di lunghezza: cioè che tanto sia dall'anello dove nascono le
radice procede 11 fusto, cioè il pedale, e da quello le ramora
la materia in che nascono, cioè che radice, che fusto (o vero
e le maniere de le selle, cioè il fusto, le bracciature, l'arcione
, 3-5: da quel luogo medesimo, cioè dalla cima del fusto o della gamba
a corda il manico propriamente detto, cioè quella parte di esso che è tra il
propria trasponendola dalla scena alla vita, cioè portandovi il falso ed il futile della
un poco la vita futura ', cioè trattando dello stato dell'anime dopo la
] con le lor prime lettere, cioè greco con g, sirocco con s,
, 242: mario è un idealista, cioè uno sciocco, e la moralità della
[tommaseo]: uno che gabba, cioè inganna, le deità..
, sul quale sta la vedetta, cioè l'uomo che fa la scolta.
sue maestà fecero preparare dicessette navili, cioè tre navi con gabbie grandi, e
quando l'uccello se n'è scappato; cioè la voglia di studiare, e la
.: il consiglio dei ministri, cioè il tipo di supremo organo del potere
non vogliono credere sanza buon gaggio, cioè a dire se elli non veggono vera
lat. conventuale: galli offa, cioè 'il boccone del francese ',
viii-1-133: « alla gaetta pelle », cioè leggiadretta, percioché pulita molto è la
a bene sperar la gaetta pelle »; cioè leggiadra e vaga del detto animale.
l'ungo e punto con saette, / cioè desider ed affezion gaiette. prudenzani,
, e sì come la galassia, cioè quello bianco cerchio che lo vulgo chiama
a suo proposito degli uomini galattofagi, cioè mangiatori di latte. tramater [s.
aposteme e sensibilmente evacuano la materia: cioè le specie di gomma: come è
, i-3-261: perché vertù è bona? cioè porgiendo gaidio grande molto, vero e
remi. esso ha tre alberi, cioè di mezzana, di maestra e 'l
pezze, ci partimmo sopra una galera, cioè un carro coperto, tirato da mule
i tufi e i galestri, quelli cioè di fondo argilloso o misto, in cui
, 90: per fare buona alena, cioè buono alito di bocca, prendete galla
* più degni di galle ', cioè ghiande. redi, 16-iii-129: questo mio
gallina che abbia abitato col gallo, cioè che ne sia stata calcata. pea,
... è un triplicato recinto cioè un maschio con torri quadre nei quattro canti
) 'cittadino di galilea ', cioè il profano da convertire (quindi galilea,
o galleria bene ornata di tappezzerie '(cioè di * arazzi '; lettera 1528
, dei quali l'ultimo è catalettico, cioè ridotto d'una sillaba. ma alle
tuo riso sia sanza cachinno », cioè sanza schiamazzare come gallina. giov. cavalcanti
. ricettario fiorentino, l-e-v: gallitrico, cioè politrico. durante, 2-324: 'gallitrico'
,... l'erba sangiovanni, cioè la sclarea, ossia il gallitrico.
avria fatto il gallo di gallura'; cioè l'insegna del giudicato di gallura che
: scorze di melograno, balaustie, cioè le meluzze che caggiono del detto melo
aplologia) 4 saltare bene * (cioè 4 correttamente, con uniformità ')
, 743: dal corpo in giuso, cioè cosce e gambe, non armono punto
quanto potevasi, al corso dell'acqua, cioè alla superficie del fiume, alzando tanto
collocata in dette legature in due modi, cioè con la gamba, e senza.
dentro gli stivali perché stian tesi, cioè non facciano grinze, né si ristringano
le viti] presso al tronco, cioè scapezzare i sermenti a quattro o sei diti
] dodici segni ciasc'anno: / cioè l'agnello e 'l toro e li gemini
cellini, 577: saldai dua piccioletti, cioè gambetti d'oro, assai bene gagliardi
, come termine letterario e pittorico, cioè per indicare 4 gradazione ', è un
balducci pegolotti, 280: falde, cioè gammurra bianca. nuovi testi fiorentini,
.. da domatore di puledri, cioè in gamurrino a vita, calzoni attillati da
una cosa di buona gana ', cioè * alacriter capuana, 14-322: avevano
salvini, v-431: 'fatto un ganghero'; cioè scantonando, andando per una strada a
come l'intendono gli spagnuoli medesimi, cioè che essi sieno arbitri assoluti delle cose
e si passa vicino al timo, cioè alla gangola. f. f. frugoni
.., procurando spezialmente questo, cioè che... abbiano libertà di
a noi stessi un terzo ente, cioè dio, viene nella sua perfezione,
dio, viene nella sua perfezione, cioè nel suo vero spirito a distruggere il mondo
baldi, 488: scrisse molte cose; cioè della pittura,... libri
vino cotto, e se pastule, cioè bollicole sieno nella lingua, sia fatto questo
: « al loro angelico garibo », cioè al loro angelico modo: garibo è
316: 'danzando al loro angelico garibo': cioè al loro angelico modo; garibo viene
cità è abundanzia de tute cose preciose, cioè oro, argento e gioglie d'ogni
ché tali sono i muni- menti (cioè gamisture) de'preti. =
garofalcuni è la poiemonia di dioscoride, cioè quella pianta
, 1-548: « e quei », cioè lo demonio, « tenea de'piè
, « tenea de'piè »; cioè del peccatore, « ghermito il nerbo »
peccatore, « ghermito il nerbo », cioè il ga- retto con li artigli suoi
: 'si lamenti e garra ', cioè per le sue opere bestiali che
mia coscienza non mi garra * cioè pur che non vegna contra coscienza,
i gentili] seguivano gli augùri, cioè quelle significazioni che dal volato e dal
avarizia sue figliuole che sono sette; cioè tradimento, fraude, decezione, spergiuro,
i-218: vi sono uccelli da uccellare, cioè aquile regali, falconi, astori,
vuol dire che non la porti garzièra, cioè col mostaccio in fuori, né accapucciata
partorì meleagro, le tre fate, cioè cloto, lachesis ed atropos, in-
producere frondi, si tagli lievemente, cioè fenda un poco 'l garzuolo dentro,
, e con una ghiova ovvero testa, cioè pezzo di vaso di terra rotto,
. è il gas idrògeno carbonato, cioè una combinazione d'idrogeno e carbonio,
è detta castrimagia, perocché nelli castri, cioè campi e osti del ventre, tutte
, dicendo: 'tra male gatte', cioè tra malebranche, 'era venuto il sorco
, 'era venuto il sorco ', cioè il topo, cioè il misero peccatore ch'
il sorco ', cioè il topo, cioè il misero peccatore ch'era così tra
ma non pigliate gatta a pelare, cioè che non facciate di quelle dimostrazioni arrabbiate
detto così, perché è solito ruzzarsi, cioè trattenersi scherzando con questo animale; onde
vi s'accosta la gatta ', cioè ognuno sfugge i pericoli; e forse s'
che appartenga il 'brasiletto giallo ', cioè di colore croceo un poco gatteggiante,
., 12-17: l'arbore popolo, cioè oppio, ovver pioppo, gattice e
che musica indiavolata o del diavolo, cioè cattivissima musica. pananti, ii-46:
ritrae dentro, così il dificio, cioè il bolcione, ch'è nel gatto,
: amici come cani e gatti, cioè nemici. -comprare (o vendere)
che cavaliere! di santa maria, cioè frate gaudente. de roberto, 610:
, 2-208: ogni lor rivo, cioè ogni operazione, essendo abondantissima di grazia,
e penserete de fango acquistare auro; cioè d'auro vertù, e gaulderete
della valle, 1-ii-32: i gauri, cioè infedeli, idolatri. papi, 3-ii-90
otto cafissi e misurati con gavette, cioè che pigliano il biado colle gavette e
cacciare l'altro, avvisando lor presa, cioè come dovesse l'uno afferrare, cioè
cioè come dovesse l'uno afferrare, cioè pigliare alle gavigne l'altro vantaggiosamente.
... e le parti loro, cioè il mozzo, le bossole, i
in tutte le razze delle anguille, cioè nelle anguille fine, nelle anguille..
casa dello re, al gazofilacio, cioè a quello luogo dove si mettono le
, aggiunto di maglia de'giacchi, cioè schiacciato. corazza a rete di ferro.
. della valle, 1-i-445: gazàl, cioè gazella, che è un animai salvatico
v-463: si pagava una gazzetta, cioè una crazia veneziana. g. gozzi,
quale stampato si pagava una gazzetta, cioè una crazia veneziana. papi, 1-1-189:
risponde un vocabolo presso che spento, cioè * giaietto 'o 'giavazzo
i-2-56: 'geenna', ower 'gehennon', cioè 4 valle di ennon ', era
potrai cognoscere per gli infrascritti segni, cioè doglie di loro... gelamento o
è a geliva »: più soggetta cioè a logorarsi e sfaldarsi al gelo ed altre
lievemente passava caldi e gieli ', cioè passava sanza fatica la state et il
: 'in caldo e in gielo', cioè nello inferno, ove sono sempre tenebre,
. il moltiplicare con le sue maniere, cioè a castello,...
tempo, feci la parte del topo, cioè di quell'animale... che
a cagione ch'eli'è più gelosa, cioè sente prima di quella le minime alterazioni
3-623: 'co'li eterni gemelli'; cioè con quel segno che si chiama gemini;
dice l'autore * gemelli ', cioè fratelli, avendo rispetto a la fizione
risolvettero subito di fame gemere i torchi, cioè di farla stampare. rajberti, 2-225
stelle figurate / con natura aprovate: / cioè il montone e 'l toro / e
la strofe doppia o geminata, composta cioè di due strofe di quattro versi collegate
ingemmamenti sono per la maggior parte geminati cioè aderenti fra di loro per le facce
che quando il sole entra in aries, cioè a mezzo marzo, e passerà tauro
avendo udito ch'erano fratelli gemini, cioè nati a un corpo. alberti, ii-168
è amaro gemito di compunzione, cioè dolore e ripentimento di cuore gemire
. martini, 1-186: nelle genghe (cioè tufo in colore di argilla)
momento. salvini, vii-568: 'gemitìo', cioè luogo gemitivo, dove l'acqua
bot. l'abbozzo del germoglio, cioè dell'asse caulinare, comprendente il rudimento,
3-530: 'quante gemme '; cioè, e come grandi spiriti beati, che
, 3-815: 'e per le gene', cioè e per le sue guancie. f
nostro parentato. la nostra genealogia; cioè in che modo noi siamo parenti.
frugoni, iv-73: egli era un genealogista cioè un di quei che cercano in su
da accettarsi per parola di dio, cioè il vedere se sono confermati dal papa.
nel senso il più generale possibile, cioè nel senso di abbracciare le leggi fisiche morali
cavare sono quattro le generali utilità, cioè: l'aprir della terra, ragguagliarla,
la semplice notizia di un fatto; cioè della pratica più generale del teatro greco
2-4: due generalissimi ve ne furono, cioè il sig. stefano colonna e il
generalità1, sf. l'essere generale, cioè esten sibile alla maggior parte
generalizzare » tr. rendere generale, cioè estendibile al maggior numero possibile di fatti
, iii-217: egli è natura naturante, cioè iddio creatore della natura; e poi
natura, o come natura generante, cioè la maniera di operare d'iddio,
tale quale fu lo primo generante, cioè adamo, conviene essere tutta l'umana generazione
generano ancor tutti gli altri venti, cioè di quella esalazione fumosa e secca, che
del sangue, e così generano febre, cioè la fermentazione in tutto il sangue.
di formare il preterito dal futuro, cioè di far generare l'avolo dal nipote,
che dice david profeta a dio, cioè: con le mie labbra ho pronunziato
la esprime è per se stesso, cioè per cagione della materia, bellissimo ed
delli popoli generativi detta è germania, cioè da germinare, che è quasi a
ciò fu la circuncisione della carne, cioè a dire di tagliare la pelle del menbro
essere idoleggiato con uno schema geometrico, cioè col punto generativo della linea; o
che quello che ne disse aristotile, cioè che, degli arbori e delle piante
seminale generazione discende, il peccato, cioè originale, entrò nel mondo. gherardi
della giustizia, e ancora re salem, cioè re di pace, senza padre,
la quale è monda e santa, cioè di generare figliuoli di dio in fede
mai far bene, se non muoiono, cioè il matto e l'avaro. bibbia
sotto di tre generazioni di abitatori, cioè la nobiltà, il popolo grasso e
quattro son le generazion de'campi, cioè sativo, consito, pascuo e novale
fa ingenerare d'un uovo uno uccello, cioè non farebbe tutto il mondo insieme,
, quanto a la prima perfezione, cioè de la generazione sustanziale, tutti li
di formare il preterito dal futuro, cioè di far generare l'avolo dal nipote,
debbe avere il genere e la differenzia, cioè in ciascuna cosa che si dice prima
ella convenga o disconvenga dall'altre; cioè conoscere il suo genere, e la sua
tutto quanto si regge ad aristocrazia, cioè a disparità razionale e gerarchica, non
si puote intendere ge nere cioè la schiatta; ché chi dice « i
non comprende se no una parte, cioè un uomo di quella schiatta. giacomini
sono inclinato ila retorica, a scambiare cioè le parole per fatti. la mia retorica
ella sia parte della civile scienzia, cioè della scienzia delle cittadi. serdonati,
i greci tre generi di musica, cioè diatonico, cromatico ed enarmonico. rovani
e perciò è appellata questione di genere, cioè della qualità d'un fatto e di
i movimenti locali esser di tre generi; cioè circolare, retto e misto del retto
cerchi ed ami solamente cose belle, cioè perfette e ben ordinate sì nel genere
rielaboratore è spesso ignaro delle armoniche, cioè riferimenti profondi cui ogni notazione trascina seco
; ma là sono tutti uomini speciali, cioè venuti al mondo con una particolarissima vocazione
da'greci intitolato 4 genesi ': cioè, nascimento od origine. gioberti,
: le pagine relative alle nozze, cioè all'arduo insorgere di una vis amorosa e
, 425: scrisse anco libri apotelesmatici, cioè giudiziari, appartenenti alla genetliaca, dalla
loro era comune la onirocritica, l'arte cioè d'interpretare i sogni...
martini, i-356: in nelle genghe, cioè tufi di colore di arzilla, non
, ma non meno le sacre, cioè le pontificie cappelle, le consuete processioni,
siamo soliti di scongiurare i demoni, cioè i geni, per cacciarli da dosso agli
seguì quel che gli era naturale istinto, cioè il dire asiatico, abbondante, copioso
* cangia l'ira in genio ', cioè, dove prima aveva l'animo d'
et àe sotto di sé 6 potenzie; cioè appetitiva, o vero attrattiva...
30-2-117: i patronimici degli antichi, cioè nomi formati dal nome del padre,
ho fatta, se l'amor nacque, cioè se è genito d'altrui o ingenito
sono su- stanze separate da materia, cioè intelligenze, le quali la volgare gente
risponde dante dicendo la gente nuova: cioè rusticana e che nuovamente è venuta ad
da guerra, quando sono insieme, cioè ragunati per guerreggiare. f.
quegli che sono di una medesima gente cioè famiglia, che noi diciamo consorti.
che sappiano stare al loro posto. cioè vogliono le carni gentili, i signori,
13. arti gentili: arti belle (cioè la pittura, la scultura e l'
negli animali gentili quanto la soverchieria; cioè il vedere un animalaccio vigoroso dar addosso
, perciò detto anche 4 calvello ', cioè calvo. s. manetti, 1-8
distingue da'nostri in due sorti, cioè in gentile alberese e in gentile
iv-xxm-14: e però li gentili, cioè li pagani, diceano che 'l
della settimana primo dì di sabbato, cioè primo, secondo etcetera, come gli
. leopardi, i-1105: il gentile, cioè lo straniero, era nemico di quella
le genti so'il popolo gentile; cioè il popolo di dio. = voce
uno possa esser giovato dalle greche, cioè gentilesche lettere. s. maffei, 5-4-92
è belli costumi e antica ricchezza, cioè costumi di laudabili virtudi e ricchezza bene
qualità distinte le condizioni degli uomini, cioè rispetto all'agnazione, gentilità e stirpe,
abitare per lo disfacimento della detta città, cioè di fiesole. guido da pisa,
il tuono, ma il ceto mezzano, cioè i preti, i frati, i professori
la spesa avea licenziato tutte le fanterie, cioè pedoni e guasconi e altri, e
lui, offrendoli partito onoratissimo, cioè la sua tavola, vestito al pari che
i nostri villani trattano la madonna, cioè con una piccola ma divota genuflessione.
quanto la latitudine, in eliocentrica, cioè veduta dal sole, e geocentrica, cioè
cioè veduta dal sole, e geocentrica, cioè veduta dalla terra. -moto
parimente erone un libro della geodesia, cioè del misurare i campi. guarino guarini,
misure agrarie, stradali e geografiche, cioè il 4 decametro ', l'4
tiro del ficco il suo effetto, cioè l'internarsi del proietto nel bersaglio.
quanto alla morale, così filosofi, cioè ragionevoli e geometri, quanto i francesi
rettor., 32-19: la terza, cioè geometria, tratta delle misure e delle
le due prime pe'nostri allievi, cioè l'elementare... e la trascendentale
giardino, notate, alla italiana, cioè, tutto geometria salvo il buon senso
. che fanno prosperare questa repubblica, cioè dall'economia, dalla frugalità, dall'
esplicarsi, a così dire, geometricamente, cioè per una serie di veri, dedotti
agnesi, 1-1-416: nelle curve geometriche, cioè in quelle che sono espresse da equazione
equivalente a cinque piedi romani (e cioè a 148 cm circa).
platone. d. bartoli, sciprinati, cioè a dire ch'ellino sanno l'altre tali
dei rilievi. - geomorfologia geometrizza: cioè con le mezzane proporzionali unisce e strutturale:
è detto, circa l'ordine gerarchico, cioè che, conforme nella chiesa trionfante,
lingua ce lo disse apostolo zeno, cioè un gergo di greco, latino e lombardo
che fare un errore di gramatica, cioè massiccio, maiuscolo e da pigliarsi
strascica dietro una gerla di farfalloni, cioè una gran quantità di spropositi. tocci,
.); la famiglia saracinesca, cioè barca, al sopradetto canale del nilo.
garzoni, 1-340: furon detti germani, cioè fratelli de'galli, perché, nelle
, si è la gente in terra, cioè la forma del mondo. gioberti,
figure dei tarocchi o delle minchia te (cioè 'i semi'). -per estens
detto che io vo'che tu creda, cioè che quella acqua ha sotto gente che
gerocomi, o gerontocomi, cioè gli spedali de'vecchi. = voce
... erano chiamati gerogrammati, cioè scrittori. = voce dotta,
. nominati i gerocomi o gerontocomi, cioè gli spedali de'vecchi. gioberti,
1-h-v: recipe... gerse, cioè serpentaria once 1. = voce
torneremo alla città nostra di gerusalemme, cioè vita eterna, con la vittoria.
, or semicristallizzata, or amorfa, cioè senza figura determinata. verga, 4-46
mettivi dentro gromma di vasello cruda, cioè com'ella esce del vasello: e gittato
malmantile, 1-75: dal gesso. cioè a dalle figure fatte di gesso ».
298: non cantava l'istrione, cioè il gesticulatóre, se non che diverbi
e men che meno fatti pragma, cioè gestiti nella operosità reale del volere.
all'oratore importa assai l'azione, cioè quella parte che appartiene alla pronuncia e
cose che sono in antagonismo fra loro, cioè gli ammaestramenti di gesù cristo, fondati
ebbero per autore un gesuita francese, cioè il p. varin, che nel
porta occidentale si chiama di sallechet, cioè di gittaménto, perché vi si gittavano
di fieno a uopo del suo giumento, cioè del corpo, il quale dovremmo trattare
mirabile, e la buona disposizione, cioè la sanitade. getta sopra quelle uno
è l'ultimo atto di libertà e cioè di vita che rimanga a chi sia per
i-29: la pittura e la statuaria, cioè il gittar di bronzo, ebbero cominciamento
simiglian- temente nei fuscegli non uguali, cioè buschette, chi la maggiore prende.
reo si difenda nel modo detto; cioè, o per sé o per avvocati,
si mise una coreggia al collo, cioè alla gola, e gittoglisi a'piedi
decimale; equivaleva a due trabucchi, cioè a m 5, 22. romagnosi
, ogni anno comperi cento coti, cioè vestiti, overo coperture tanto da ricoprimento
verona la bell'arte del getto, cioè delle figure di metallo, non meno intere
primo fondamento, fece fare il rimanente, cioè l'altre otto braccia di muro a
francese risponde un vocabolo pressoché spento, cioè 'giaietto 'o 1 gia- vazzo
diverrà un'altra cosa fuorché moneta; cioè un gettone o segno che ha bisogno
detto gherardino portassero il suo nome, cioè gherardino, e però si chiamano gherardini
inven zioni per ghermire, cioè chiappare, ingannare, giuntare. bottari
, le invenzioni, per ghermire, cioè chiappare, ingannare, giuntare. '
di due spezie di barbe: cioè sottili, come le barbe della valeriana,
, che vuol dire divisura, cioè separazione, che è quello appunto che
indicò nel sec. xiv un gètto, cioè una fonderia per le bombarde, esistente
sono a giovanni ed a voi; cioè al corpo e a l'anima vostra.
5-19: restano le due ultime distanze, cioè la distanza dal cerchio dei violenti a
di ghiaccio di origine terrestre, prodotto cioè dal congelamento di acque sorgive e freatiche
, o 'ghiacciai tipi ', cioè le grandi masse di ghiaccio che dipendono
a quattro gradi sopra il dieci, cioè viene a quattordici gradi, allora infallibilmente
di pietra... il prepuzio, cioè quella pelle che ricuopre la ghianda,
quella pelle che ricuopre la ghianda, cioè la testa del membro virile. redi,
di pascolo abbisognano per questo bestiame, cioè il bosco ghiandifero per l'autunno ed
: questi tali morono con segno pestilenziale cioè per inflazione overo glandola nelle emunctorii di
, e questi sono dinominati guelfi, cioè guardatori di fé: e l'altra parte
chiamansi ghibellini, quasi4 guida belli 'cioè guidatori di battaglie, e seguitano il fatto
in tripolitania, proveniente da sud, cioè dal deserto di sahara. negri, 2-619
buti, 3-455: consolando, cioè lo fanciullino suo, ghie- culandolo
culandolo, usava l'idioma, cioè lo parlare che si fa da'
e da le madri ai suoi fanciulli, cioè: nanna, nanna, fante
allora, vegliava a studio della culla, cioè del ghieculo dove teneva lo fanciullo
la terra è una ghiotta cosa, cioè por bocca all'orciuolo: io so ch'
, vezzegg., di ghirlanda, cioè più fiori artefatti, colla opportuna mescolanza di
del mare oceano el quale ghirlanda, cioè circonda la terra. f. f.
, fregate con una * ruota ', cioè un disco di legno, che con
nostri antichi in quelli primi tempi; cioè se attendevano a vita cavalleresca..
') con cui entravano in campo; cioè dalla rete che gettavano al nimico per
o asta più corta della lieva, cioè il timone. guglielmotti, 795:
apparisce offesa l'azione delle fibre muscolari, cioè resa difficile e dolorosa. 2
i-498: 'che più giace ', cioè che è più piana. idem
: v'è il roseo, cioè rosato, il giacintino. baldelli, 5-4-217
colori, e sono due in qualità, cioè vineciti e citrini... il
siena, ii-35: erano di giacinto, cioè di colore bellissimo. savonarola, 5-i-379
corpi morti decto da 'cime 'cioè giaccio. f. f. frugoni,
vi crederei un bel giacobino assai peggiore cioè d'una bestia, come è tale colui
vi sono due sorti di cristiani: cioè alcuni nestorini, e altri giacobiti, e
questa isola molte pietre fine: cioè rubini molto fini, rossi e
il culto ai 24 maestri o profeti, cioè alle anime libere e perfette ed emancipate
, * seguaci del jina ', cioè * vincitore ', nome dato ai 24
, si è la gente in terra, cioè la forma del mondo.
della collera rossa, siccome itterizia, cioè giallore. 3. sostanza o
: * pur a tanto indizio ', cioè del giallume del fuoco, che tornava
(263): hanno giambelline, cioè quelle di che si fanno le care pelle
latina; non che veramente sieno giambici cioè composti di tutti piedi giambici. vico
giambici o endecasillabi sciolti, in un metro cioè nuovo formato da letterati, annunziante la
lo contrario, più spesso separata, cioè 'già mai ', la ci mostrano
nostra casa era il 'bariactàr ', cioè alfiere della sesta camera dei giannizzeri.
egli era stato 'sardor ', cioè comandante dei giannizzeri di quel paese: per
è scorcio di 4 maestra giardiniera ', cioè de'giardini d'infanzia. =
un giardino, notate, alla italiana, cioè, tutto geometria salvo il buon senso
buti, 3-636: 'al bel giardino'; cioè la congregazione dei beati, che erano
vener dovrebbe antico / abitar '; cioè le meretrici stare in contrada determinata della
3-597: 4 un gibbo ', cioè uno monte alto, ricolto come uno
questi saxi innalzandosi fanno un 'gibbo', cioè uno scrigno. d'annunzio, iv-2-1042:
come quando è meno che piena; cioè mezza o pogo più, sicché era
crescenzi volgar., 6-59: l'iaro cioè gichero... è caldo e
volgar., 1-46: aaron, cioè gicaro, la sua radice è quella che
gli spicchi suoi, ovvero bulbi, cioè cipolle verdi o secche, al modo
ricettario fiorentino, i-b-iiii: ghiaggiuolo, cioè giglio celeste, diciamo che è di
che volesse il nostro giglio significare, cioè l'abbondanza e bellezza del paese.
della poesia scenica in tre poesie, cioè tragica, comica e satirica, così quella
poesia lirica in altre tre specie, cioè in pirrica, ginnopedica e ipporchematica.
: è divisa in quattro ordini, cioè monandria, diandria, triandria ed esandria,
e questa parte è detta gineconiti, cioè stanza delle donne. salvini, 39-vi-118
: tornato che fu, fattolo gimnasiarca, cioè maestro degli esercizi de'giovani, un
triste e dolente, e le ginocchia cioè le coscie dissolute e tremanti. giraldi cinzio
su le ginocchia di giove ', cioè è incerto. è frase omerica: &ecùv
non derivi talvolta da altro fonte, cioè dal non potere il cuore liberamente giuocare
gioco di difesa, a puntare, cioè, solo alcuni numeri in pieno,
fatte: toltogli quel poco che aveva, cioè le vestimenta, e giucate. guerrazzi
volendo narrare il giuoco della palestra, cioè dove i campioni si provavano, prima
si descrivono le membra de'giucatori, cioè come il petto loro sia lato e forte
robuste, ancora la forma del ventre, cioè che sia tale che per gravezza non
il sonetto] qualche volta alla provenzale, cioè v'introdusse le antitesi e qualche giochetto
idee e d'imagini, troppo, cioè troppo poco, ingegnosi. carducci,
]: è con mostri movibili, cioè con far vestire uomini da orsi, leoni
mostri od animali diversi, con mostri movibili cioè, ossia con uomini vestiti da mostri
gioco di difesa, a puntare, cioè, solo alcuni numeri in pieno,
ora ciò che avevo visto prima, cioè buffonate, giuochi d'ombre, fantasmi accavallati
una delle maraviglie dell'ingegno cinese, cioè i fuochi arteficiati, nel cui magistero,
e * quello di rispetto ', cioè di ricambio o riserva. 24
« corrisponde al latino necesse est, cioè è di necessità, come se si
sempre deve aver considerazione di donatario, cioè di colui a chi si dona, per
ii-186: di gente di corte, cioè ministri e gioculatori, non si dilettò
che gli dà e fa il signore, cioè nella mente. ottimo, ii-289:
le altre, ed è detta eutrapelia, cioè giocondità, la quale s'appartiene a
giocondo in un altro modo ancora, cioè intero, non pure infranto. a
., 26-16: e dice 'ioconda', cioè vita piacevole, però che'savi parlieri
cavalca, ii-235: questi scurri, cioè giullari, sono assi- migliati alla capra
si dee guardare a questi segnali, cioè: che sieno novelli, e con
tre gioghi o accoppiamenti che vogliamo dire; cioè 0 in versificale e prosaica, o
vedrestilo incatenato d'un'altra catena, cioè di paura, ch'è un grande
iv piedi, debbono avere iv braccia, cioè iv buoni tralci madornali procedenti dalle iv
: allora viverà elli come uomo, cioè a dire sanamente, saviamente,
l'opere degli uomini hanno del giornalieri, cioè oggi si fanno bene e domani
di quei servitori che chiamano giornalieri, cioè marescalco, fontaniere, giardiniere. beccaria
divano '. il prusmanegi grande, cioè il giornalista maggiore ed il minore.
ed il minore. il basmuchasebeggi, cioè il ragionato maggiore. 3. dimin
qualunque dove chi scrive deve valere, cioè traducendo giornalisticamente deve essere conosciuto. bartolini
giornata gli avea dato buon documento, cioè che più si attenesse al consiglio del suo
di vocaboli, in due novene, cioè in due parti, distribuiti per ognuna
'-ma il giorno 4 naturale ', cioè quello spazio di tempo, che abbraccia
noi... chiamiamo domenica, cioè 4 dies dominica ', ovvero del signore
intendesi... il giorno artifiziale, cioè quello spazio di tempo che il sole
, ch'era di meno giorni, cioè d'età di dieci anni. bencivenni,
lo ci doni oggi in questo giorno, cioè in questa vita mortale. gherardi,
quella vale 4 tenere in pari ', cioè 4 notare ogni giorno 'su'libri
, e le maniere delle selle, cioè il fusto, le braccatine, l'arcione
safo intese giovanezza in due maniere, cioè di tempo e di costumi, che
bartolini, 1-41: ero esuberante, cioè acerbo, cioè troppo giovane, e la
: ero esuberante, cioè acerbo, cioè troppo giovane, e la felicità era
volgare, 25: allora regna pianeta benivolo cioè giove: el quale è amico della
2-181: era il giovedì grasso, cioè uno degli estremi sospiri del carnevale.
della vita] si chiama gioventute, cioè 'etade che puote giovare ', cioè
cioè 'etade che puote giovare ', cioè perfezione dare. bibbia volgar.,
quasi gioviale, ch'egli era dalmata, cioè de'propositi suoi tenace. dossi,
seguire un insegnamento datogli dal bemino, cioè pregar chi dovea dipingersi a moversi ed a
: quando vuoi nutricare uno falcone piccolino cioè giovencello e nidace senza nicio, fae
p. = 'generai purpose ', cioè * [veicolo] per uso generale
* jeep '(... cioè un animaletto bizzarro con grande chiaroveggenza e
di cavallo, e i piedi, cioè le gambe di dietro, sono alte braccia
la sera di notte una girandola, cioè una macchina piena di trombe di fuoco e
ch'ancise polidoro. buti, 2-484: cioè la infamia di polinestore è raccordata da
, 68: non sanza gran girata, cioè non sanza lungo discorso di ragione e
per lei diviene l'uomo sicuro, cioè che sicuramente può te gire a trattare le
altra materia, di due colori diversi, cioè bianco e nero, storia de
fiumicello * cadea nell'altro giro ', cioè nel cerchio ottavo dello 'nferno. varano
, dice che la sua elice, cioè il suo giro o dente, sia lenticolare
186: adunque i contrari del luogo, cioè il su e il giù, saranno
.: 'io fe'giubbetto ', cioè forche, * a me delle mie case
la pelle, che il giubbone; cioè, si è tenuto più caro ciò che
parola che disse iddio a iob, cioè: dove eri, quando mi lodavano
giubbilavano tutti li figliuoli di dio? cioè gli angeli e li santi. leggenda di
: venendo l'anno del giubileo, cioè l'anno quinquagesimo della rimessione, sarà confusa
., 295: la quinquagesima, cioè il cinquantesimo anno, sì era giubileo
ii-1-487: per il giubileo episcopale, cioè per il 50° anniversario della consacrazione di
, 1-1-146: commisero tal peccato, cioè di volersi circum- cidere e tornare al
e giudica nella corte di misericordia, cioè in santa confessione. 2.
accusato ha due sommi vantaggi, uno cioè di essere giudicato da persone scelte fra
passo della mente è il giudicare, cioè paragonare due o più idee insieme e
o non solamente i chierci, cioè i pittori stessi. 10. dirimere
peccato avessimo, pure per questo, cioè del male giudicare, siamo degni dello inferno
2. atto a giudicare (cioè a distinguere il vero dal falso,
o dalla loica giudicativa ovvero risolutiva, cioè dalla parte che ne insegna il giudizio ed
così detti dall'amministrarvisi la ragione, cioè giustizia, erano in numero di cinquantacinque
maestri e per guidatori e giudicatori; cioè da i principi e da i farisei,
propongo la giudicazióne una o più, cioè quella sopra che io voglio fondare il
] si è la persona de'giudici, cioè la persona di coloro davanti da cui
tutte le cose considera il fine, cioè come tu hai a venire ed essere presentato
una causa rispettivamente in primo grado (cioè nel primo giudizio) o in secondo
giudizio) o in secondo grado (cioè nel secondo giudizio, al fine di
di dentro, quelli che domandano (cioè gli attori) sono tenuti pagare tanto
sottoscritti ordinariamente giudicano le cause civili, cioè il vicario della casa de'mercanti..
altro 4 alle acque di sopra', cioè di qua e di là dalla secchia;
quello che si dubitava con parole, cioè quale de'due popoli avesse rotto la pace
ai giudici (come potere od ordine cioè corpo di magistrati organizzato) e alla
oratoria abbia tre modi di dire, cioè deliberativo, giudiciale e dimostrativo...
i quali perciò, da'medici, critici cioè giudiziali son detti. =
dei tre poteri fondamentali dello stato, cioè il potere di amministrare la giustizia conoscendo
tanto in tanto i 'malli ', cioè i pubblici giudizi, e i placiti
poteri attribuiti alla sovranità: il legislativo cioè, l'esecutivo, il giudiziario.
, 425: scrisse anco libri apotelesmatici, cioè giudiziari, appartenenti alla genetliaca, dalla
. procedimento mediante cui un giudice (cioè l'autorità giurisdizionale appartenente a una comunità
controversia di diritto civile (riguardante, cioè, beni, obbligazioni, rapporti di
controversia di diritto penale (riguarda, cioè, un reato, e ha lo
la polizia impetrò il giudizio statario, cioè l'autorità di processare e impiccare entro due
. diodati, 2-198: 'giudicio', cioè la cagione e 'l suggetto d'un
e questo giudicio sarà fra voi, cioè che in quello modo che tu offendi
passo della mente è il giudicare, cioè paragonare due o più idee insieme, e
l'idea sotto un'altra relazione, cioè in quanto quello che si presenta nell'idea
allo spirito che in quest'ultima relazione, cioè come atto visibile, e non come
gli assensi erronei sono sempre giudizi gratuiti cioè dati senza ragione (ché una cagione
tre mesi nelle mani de'nemici suoi, cioè tuoi, o stare al giudicio delle
trinciano giudizi senza cognizione di causa, cioè senza giudizio. cassola, 1-224:
, mostra il giudizio. (mostra cioè d'averne poco). ibidem, 254
la pera con le spezie loro, cioè moscatelle, giugnole, ciampoline. mattioli [
[siroppi] alcuni sono semplici, cioè sono i giulebbi, ed alcuni sono di
ordinava acqua limonata fatta in casa, cioè acqua con dell'agro di limone e
, lunare e delle indizioni], cioè moltiplicandone insieme due, e quindi il
giusti, si spendessero per un giulio, cioè per tredici soldi e quattro danari.
i latini chiamavano 'ludiones ', cioè 'giocolatori 'o 'giullari ',
: al di fuori stavano mimi, cioè giullari, e quello che nei versi venia
d'un giullare era ristretto, una corte cioè intorno al suo signore del quale si
quanto dell'altro peccato che proponemmo, cioè del parlare giullaresco
fieno a uopo del suo giumento, cioè del corpo, il quale dovremmo trattare
a giunco. è di vari colori, cioè bianca, gialla, zolferina, e
ricettario fiorentino, ii-44: lo squinanto, cioè fior di giunco odorato, si cognosce
, massimamente le braccia, disnodate, cioè che nessuno membro non istia i'linia diritta
ma fàllo per giungerlo nel secondo, cioè facendogli reputare che quella sia offesa colà
tempo sarà, mi deve giungere, cioè la morte, è senno d'aveme
alcuni volevano ne fussen barche diecemila, cioè io milia; altri volevano ne fusseno quin-
nemico] in sulla prima giunta, cioè quando i soldati sono sullo smontare, sul
il punto di vista del merito, cioè dell'opportunità, oltreché della legittimità)
, 142: nelle cui quadrature, / cioè nelle giunture, / dove ciascun de'
beerseba... 'beerseba ', cioè pozzo del giuramento. 2
suole essere di due sorti, uno, cioè quello il quale si dice decisivo,
detto tuo nel nome di dio, cioè per saramento, sanza gran cagione, perché
gentilezza tolse la reina per moglie, cioè la giurò per mano del santo padre
una dichiarazione di un medico comunale, cioè di un funzionario giurato, quel membro
potesse partecipare nell'elezione dei giurati, cioè ufficiali
giurisconsulti conchiudono i servi non aver capo, cioè né libertà né civiltà né famiglia.
quel tribunale fosse composto di un giurì, cioè di dodici giurati, di cinque giudici
di risolvere solo questioni di fatto, cioè di accertare, mediante una pronuncia detta
imputabile, mentre le conseguenze giuridiche, cioè l'assoluzione o la condanna con la
ma ne restavano due altre gravissime, cioè la mia imperizia nel calcolare principalmente gli
applicare il diritto ai casi concreti, cioè per statuire la concreta norma giuridica regolante
si distingue inoltre la giurisdizione amministrativa, cioè la giustizia amministrativa, e da ultimo
(in contrapposto a giurisdizione speciale, cioè a ciascuno dei vari uffici o complessi
frammento di potere sovrano di governo, cioè come potestà di contenuto ristretto o comunque
, 114: il terziere di pistoia, cioè porta guida, era libera giurisdizione di
hanno tutti giurisdizione nei propri beni, cioè sopra i contadini. guerrazzi, ii-290:
la laurea o dottorato in giurisprudenza, cioè il titolo di dottore in giurisprudenza)
muratori, 5-i-94: le scienze pratiche, cioè la moral teologia, la filosofia de'
nobiltà] si vuole intendere naturale, cioè per naturale ragione indotta, la quale
quello che li giuristi dicono gius accrescendi, cioè essendo più sostituiti, e mancandone uno
mondo l'ha per uso, / cioè di far le gran cose cadere / e
cosa che li fa più deboli: cioè che dal corpo in giuso, cioè cosce
cioè che dal corpo in giuso, cioè cosce e gambe, non armono punto
nudo, ma ne occultano ogni bellezza, cioè i vari moti de'muscoli, la
ma sono in discordia delle qualità, cioè se l'ae fatto giustamente o ingiustamente.
e... può legarle formalmente, cioè di più essenze fame una sola,
129: in noi benché siamo giustificati, cioè giustati nell'ànima con dio, pur
negò che i sagramenti mosaici giustificassero (cioè dessero la grazia giustificante) né pur come
speranza venendo li tempi del rifrigerio, cioè del giudicio, quando gli buoni fieno
ogni peccato, e uno positivo, cioè l'infusione nell'anima della grazia santificante.
e nostro padre adam questo dono, cioè che li fece il corpo soggetto al
leverà il sole della giustizia ', cioè per fede vi sarà data la conoscenza
l'uomo) sono « giusti », cioè conformi alla natura delle creature e delle
guardatevi di fare la giustizia vostra, cioè l'opere giuste e buone, dinanzi agli
esercizio del suo potere di grazia (cioè nella concessione delle amnistie, dei condoni,
la piazza, si farà la basilica, cioè il luogo dove si rende giustizia.
signoria di fare la giustizia delle genti, cioè di vivere secondo il modo dei pagani
poi in napoli sette primi officiali, cioè il giustiziario, il camerario, il protonotario
che fu giorno mandarono gli magistrati, cioè gli uficiali giustizieri della cittade la masnada
esca quasi un sangue del penitente, cioè dolorose lacrime del peccatore confitente. s
diceano i ro mani, cioè cessazione d'oflfizi, e vestite le muse
* la mia causa è giusta', cioè * la mia parte è giusta '.
-legge giusta: legge positiva (stabilita, cioè, da un'autorità umana),
più esatte e giuste delle minori? cioè dimostrano più esattamente il peso delle cose
ma l'altro * gl ', cioè quel d''agli 'e di '
del mese di marzo in molti modi, cioè con seme, con ramo e con
seme, con ramo e con glaba, cioè talea. carena, 1-60:
avertire che le ulcere della glande, cioè capella, vogliono medicamenti più essicanti ancora
colori [del vino] intra questi, cioè glauco e roseo, i quali sono
la selvotta, dalle coste de castel malnome cioè a valle nicolella e andare in verso
ti lascio un paio / di globi, cioè il terrestre e il planetario. 4
di meno un de'tre umori, cioè l'acqueo, e alcuna delle membrane ricuoprenti
balzi dell'acqua sono due nature, cioè composti da due cause: l'una è
. sembra essere di tre sorti, cioè la prima in maggior quantità e più
dell'acqua sono di due nature, cioè composti da 2 cause: l'una è
', parti accessorie de'vegetabili, cioè setole o peli rigidi, acuti, ed
cose di considerazione e memoria degne: cioè, in che tempo questo chiaro e
, 3-654: * a gloriarla '; cioè a darli gloria e laude, com'
degli eletti procede da sei parti, cioè dalla beata trinità, dall'amenità del
essa prima parte [della filosofia], cioè di pratica, che pervenga a dire
voci de'poeti, si nominarono glosse, cioè lingue, perciocché da vari dialetti e
queste interpretazioni si domandavano 'glosse', cioè 'lingue'; come si potrebbe fare al nostro
trasversi che fanno i margini della glottide cioè di quella fessura che entra nell'aspera
vestigie di queste tre spezie d'uccelli: cioè glotto, oto e cencramo. il
mandolo appunto 4 carso ', cioè a dire roccia, a quanto
2-281: il riso spulato e brillato, cioè privato deh'esterior gluma e dell'
ha proprietà di essere auto-ossidabile, cioè di reagire direttamente con l'ossigeno mole
più basso della sinfisi del mento, cioè della linea verticale sul mezzo della mandibola
, gnaulata voce anche breve, cioè non ripetuta, del gatto che miagola.
composta degli elementi medesimi del granito, cioè di quarzo, di feldspato, e
e di notte, dove voi vedete, cioè a questa sera, e qui.
in grecia: ma il gnomone, cioè la regula del partire il giorno in
l'umbilico che si chiama gnomone, cioè squadrante, lungo sette piedi, non fa
paralellogrammo bi uguale al gnomone pam, cioè al paralellogrammo bo. grandi, 8-59
li due complementi fb, fd, cioè lo spazio abifgd, si chiamerà gnomone
si chiamano i denti del cavallo, cioè distinguitori degli anni. carena, 2-317
la [architettura] distinse prima in tre cioè in arte di edificare, in arte
delle facoltà vitali giove; delle gnostiche, cioè cognoscitive facoltadi è padre e autore saturno
non 'ereticale 'della parola), cioè fornita del coraggio del vero, e
del corpo il quale tu toccasti, cioè la mano o il piede ovvero il petto
« reali », con la gobba cioè davanti e di dietro. palazzeschi, i-247
graziosa nell'aspetto, ma il gobbo, cioè l'essere sozzo, è più sicura
quali quattro e mezzo se ne piglia, cioè dall'uno e l'altro gobito.
della torre, però piglia lo agb, cioè paste overo un'altra simile e toma
; onde causa assai sovente apoplessia, cioè la goccia. g. c. croce
cantini, 1-15-296: la munizione minuta, cioè palline, gocciole, migliarole, dadi
e grossa armadura chiamano 'godendac ', cioè in nostra lingua, buon giorno.
fu a principio un semplice dialetto; cioè una lingua volgare, rozza, ignobile,
ma fermasi nelli occhi dell'amata, cioè gode le esteriori bellezze. tansillo, 32
, 1-233: 'converrà che tu goda'; cioè che n'abbi compimento. boccaccio,
... in questa 'gola': cioè in questo inferno el quale inghiottisce e divora
latini chiamano simili luoghi * fauces ', cioè gola. -gola dell'inferno: limbo
per mezzo di una corda impiombata, cioè senza capi,... avvolta attorno
troverò la mia àncora di salvezza, cioè una boccata di gente a garbo.
gola fa arrivar male il busto: cioè guasta, fa capitar male, con lo
stesse volta di sotto in su, cioè con quella goletta, ma pure è differenziata
di doni suoi desiderati e goliati, cioè di gentilezza e ricchezza, amistadi, onori
tre golosità che ànno avuto nel mondo; cioè di vivande, di confetti e di
.. li detti sassi un gibbo, cioè uno monte alto, ricolto come uno
gherlino, ma fatto allo stesso modo, cioè commesso due volte. d'annunzio,
osso del gomito e la palma, cioè per l'appunto accanto al focile minore
e faccendo gomito, ovvero angolo, cioè canto, sbiecano molte volte. gioberti,
ricettario fiorentino, 1-b-iii: gomma albotin: cioè trementina. -gomma ammoniaco o
col rastino, ché altrimenti essa beverebbe, cioè l'inchiostro vi si spanderebbe. pascoli
quanto gli basta a mangiare; gomor, cioè una misura, per ciascheduno capo,
sì certamente essersi levata la signoria, cioè i priori ed il gonfalonieràtico, ma
giannotti, 2-1-29: i collegi, cioè i xvi gonfalonieri di compagnia, quando
è pingue, glutinoso e gonfiante, cioè duro e resistente al disfacimento.
colle medesime sue parole lo riconvenne, cioè, tremila dramme tu hai sul banco.
tradutti da'corinti e commutati: pulvinati, cioè guancialati overo gonfiati. c. bartoli
modo di dire: aver gran fava, cioè gran gonfiatura, albagia, gloria,
la quale è sotto la lingua, e cioè che due quasi cocce ovvero gongole che
gongolaménto 'l'atto del gongolare, cioè gli estrinseci segni dell'allegria e del
quel medesimo che è in latino 'jubilare', cioè avere grande allegrezza di una cosa,
salvini, 6-43: ipocrate, gongrone, cioè gozzo, questo mal nomina, gonfio
: 4 di gonna in gonna ', cioè di tonica in tonica: diceno li
messo in punto d'ogni cosa; cioè, un mantello nuovo in quella forma
: 'la morta gora '; cioè quella palude stige, che è acqua morta
si finiva con ferri delicati ed uniti, cioè gorbie e scarpelli di tutte le sorte
scoppia da la propria gota '; cioè quando esce la colpa de la propria
10 non vi darò né mica, cioè la gotata, che l'uomo dona
.. è ordinata con questo criterio: cioè come un campionario di * gotico fiorito
è abundanzia de tute cose preciose, cioè oro, argento e gioglie d'ogni sorte
è pigro a cavar denari della borsa, cioè a dire: è tenace o avaro
quale si dovesse regolare la prossimità, cioè se da quella del testatore, che
hanno cappello d'acciaio e catafratta, cioè corazza, e gamberuolo, e scudo
s'ella [febbre] sarae diuturna, cioè vecchia, gravemente sarae curata.
anima,... sono queste, cioè: pigrizia, gravezza di corpo,
, 1-18: di gravezza di lingua, cioè quando non puote bene parlare. manzoni
personale (e poteva essere personale, cioè sulle teste, reale cioè sui beni
personale, cioè sulle teste, reale cioè sui beni, mista, che comprendeva le
hai la gravezza che era nella redità, cioè la tua madre. monti, i-232
gravezza (come noi diciamo), cioè pagano l'imposizioni ordinarie ed estraor- dinarie
nella sua normale sede d'impianto, cioè nella cavità del corpo dell'utero.
per l'opposito moto del suo nascimento, cioè verso il centro, e la forza
. eccetto che nelli predetti dui versi, cioè retta- mente verso il cielo, over
della lingua son questi in otto spezie; cioè dolcezza, amaritudine, salsezza, e
discipidezza, gravità di dilicate e agute, cioè di pugnenti. domenichi [plinio]
4-2-6: un vizio aneurismatico del cuore, cioè la mole di esso molto accresciuta,
quale rendiamo ragione a'nostri benefattori, cioè al parente e all'amico delli benefici
ha fatto qualche beneficio,... cioè che rendiamo grazia, idest ringraziamo.
passavanti, 2: si chiamano innocenti, cioè a dire che, anzi che venissero
chi difenderà il tempo della grazia? cioè il tempo cristiano; sozzamente maculato dalle orribili
, che anch'esse sono libere, cioè stanno dentro un'altra, come guainetta
compagnia si chiama delle quattr'arti, cioè sellari, guainari. guainante,
1-86: * et alti guai ', cioè alti voci di dolore, come grida
: 'pugne a guaio '; cioè che la puntura e il tormento fa guaiolare
e sufficienti, per ògnare e'panni; cioè a ciascuna casa de le gualchiere uno
saje, e simili, si gualciscono, cioè loro si dà una mezza sodatura.
i-568: * vidi gir gualdane ', cioè cavalcate le quali si fanno alcuna volta
per formar la bella guancia ', cioè la bella gota; ed è qui figura
si pone la parte per lo tutto, cioè la guancia per la femina. augustini
sono tradutti da'corinti e commutati: pulvinati cioè guancialati overo gonfiati. =
orlando ricevè il dono della cavalleria, cioè la guanciata, sonorono quattrocento trombetti. bettinelli
di ferro il cento a peso, cioè di maglia, lire sette e soldi sei
mezzo tenne anche luogo di cartello, cioè di disfida. d'annunzio, v-2-683:
del dosso di scaglie metalliche embricate, cioè soprapposte le une alle altre a modo
anonimo toscano, lxvi-1-35: de'guanti, cioè ravioli. togli ceci bianchi, ben
altre un'espressione che fece fortuna, cioè 'martire in guanti gialli '. infatti
savonarola, 7-i-160: chiamò le ostetrice, cioè le guarda-donne, come dite voi quelle
essa viene guardata da quattro lati, cioè dalla fronte dov'è il capo di
che lo intelletto nostro guardare non può, cioè dio e la etternitate e la prima
e la verità guardano al re; cioè che si fa amare nella sua signoria,
bocca [del porto] tre effetti, cioè che il porto sia guardato d'ogni
logorava, però furono appellati mirmidoni, cioè formiche. boccaccio, 1-vi-225: tanto
si debbono adusare per queste cagioni, cioè o che maggiore assalimento ne'nemici si
, guardato da tre superbissimi fiumi, cioè la drava, la sava e il danubio
manifesto è che la sua forma, cioè la sua anima, che lo conduce
ciascuno che è, è questo, cioè guardatóre delli comandamenti di dio: però che
e chiamala « trista tomba », cioè sventurata sepoltura, in quanto ella è
15-37: sono ragazzi e ragazze, cioè guardie rosse, come si può indovinare
volontaria: persona che assume volontariamente (cioè, senza retribuzione, ma previa autorizzazione
con le parti e maniere loro; cioè il freno, le guardie, le stanghette
tutte l'unghie secche delle guardie, cioè i saettoli secchi dell'altro anno, e
testi fiorentini, 199: s'è cioè ch'elli convegna caminare per grande fredo
vi-581: la voce delli tuoi guardiani cioè delli torrigiani: levarono la voce, e
lui poc'anzi legato di bologna, cioè a dire in que'dubbi tempi,
egli difende dalle percosse l'infante, cioè la creatura, che hanno le donne pregne
altro saggio consiglio che soggiunge quintiliano; cioè a dire, doversi usar modestia e
, 7-137: i cavalieri colle catafratte, cioè colle corazze, per lo guemimento dell'
costui è bene formato nella sua stola cioè nel suo guarniménto. d. battoli,
ugurgieri, 141: questo dì, cioè i voti annuali e le pompe solenni
mie armi; sono tali munimenti (cioè guerniscimento) di preti, altrimenti io
quelli che stanno con l'inghilterra, cioè col borbone guernito dello statuto. baldini
.. tiene per massimo diletto, cioè l'intreccio d'avventure in cui consiste
vapore o di gas, per assiemare cioè la tenuta stagna. g. raimondi,
la spesa avea licenziato tutte le fanterie, cioè pedoni, e guasconi e altri.
i moderni eccellenti autori di versi sciolti, cioè i moderni solenni guastamestieri, che a
guasto. buti, r-828: 'guasto', cioè roso a quell'altro peccatore che gli
soldati guastatori d'ogni cosa verde, cioè di case, di vigne, di
dicevano epsa essere * ecatompolon ', cioè di cento città. ma di poi
prima che fosse compiutamento spenta, essendo cioè molle alla superficie e secca al disotto,
dicesi anche 'esser guasto ', cioè innamorato spolpato. — sostant.
spargere il seme sul campo livellato (cioè non diviso in solchi). paoletti
medesimi si suol uccellare al guazzo, cioè nel luogo dove son soliti andar a bagnarsi
in tavola i guazzi o conserve, cioè frutta allo spirito, al rosolio e
cordiale offerta del buon longanesi, quella cioè del suo legno e della sua gubbia
passare gli intoppi mediante la medesima gucchia (cioè palo di ferro) profondata a colpi
] si adoprano gucchie o agucchie, cioè pali di ferro inacciaiati. = deriv
su la scala e al gueffo, cioè sporto sopra 'l giardino. a. pucci
.. e questi sono dinominati guelfi, cioè guardatori di fé. boccaccio, viii-1-95
11 immobile, su gambettucce dirò letterarie cioè un poco guerce. barilli, 3-86:
indipendenti) condotto con mezzi militari, cioè con l'uso delle armi.
del romano imperio,... cioè al tegnentissimo legame della dottrina della guerra
panciatichi, 11: « umile », cioè basso, idest non cresciuto; perché
in amore tutte queste cose sono, cioè villanie, ingiurie, sospeccini, nimistadi,
: * sanza alcuna guerra ', cioè sanza alcuna contradizion di demoni e noia.
buti, 1-59: 'la guerra', cioè molestia e fatica. dante, purg.
'corse in guerra del padre', cioè in displicenzia di pietro bernardone; che fu
, 3-671: 'che li danno guerra', cioè li quali lupi danno a la città
fecer alla strada tanta guerra ': cioè di rubare e spargere sangue.
wirren * torbidi; grande confusione), cioè voce accolta nel territorio romanzo con valore
fatto è in pace il luogo suo, cioè a dire non in battaglia e guerreggiamento
elli truova la mastra porta aperta, cioè la bocca, e'prende leggiermente il
pagati e ispesi solo per guide, cioè in turcimanni che ci guidavano da uno luogo
, disse, il demagogo degli ateniesi, cioè guidapopolo. d'alberti [s.
: 'la ben guidata ', cioè fiorenza e parla ironice, cioè per lo
, cioè fiorenza e parla ironice, cioè per lo contrario. 6.
guidatori de le dette quattro osti, cioè catuno della sua, son quattro virtù
i loro guindoli a un modo, cioè per sé quelli da fregio e soriana
... debbano essere agguagliti, cioè debbiano essere tutti a un modo.
volgar., viii-404: vestissi di lorica cioè di pan- ziera a guisa d'uno
essendoci noi accompagnati con certi suffi, cioè, parlando in nostro linguaggio, peregrini
: ciarasce de omne ra- scione, cioè dolce e guisciole. = variante dial
che significa 'pastore '(cioè, carne preparata al modo dei
capo, 4 nel miro gurge ', cioè nel meraviglioso fiume che detto è.
proverbio: cattivo infin nel guscio, cioè infin dalla nascita, e nel ventre della
* nacquer d'un guscio '; cioè nacquero a un corpo. -ritirare
come quegli che appartengono al corpo, cioè la voglia del mangiare e del bere,
* per lo cui ardito gusto ', cioè per lo ardito gustaménto del quale;
sopra 'l quale si sente, cioè vede, ode, gusta, odora e
si riducono a quattro tipi fondamentali, cioè acido, amaro, dolce e salato.
i quali io ho male guardati, cioè viso, audito, gusto,
nata, è appellata orina guttata, cioè quando ne viene guttamente.
sia adunata, è appellata orina guttata, cioè quando ne viene guttamente.
dividere le lettere in diverse categorie, cioè in labiali, linguali, dentali e
grande arteria detta da'greci tracheia, cioè aspera, e da'latini bronco e
tale legge risale al 26 maggio 1679, cioè al tempo di carlo ii, e
... olio delli olivi hin, cioè una misura. bibbia volgar.,
ha il suo 'homo oeconomicus ', cioè una sua attività economica. homo sapiens
che è * interiectio do- lentis'; cioè voce che significa dolore. guarirti, 358
panzini, iv-320: 'hysteron pròteron', cioè 'prima quel che è dopo ':
a, e, i, o, cioè universali affermanti; universali neganti, particolari
, anzi a due altri criteri: cioè alle empiriche distinzioni dei giudizi in universali
viole, di tre colori, cioè in cima porporei, bianchi nel mezo e
. sostiene varie sorte di legni, cioè vascelli galere jachetti armati e addobbati ad
è descritta con una veste ialina, cioè di color di vetro e trasparente per
uccidonlo, onde son detti iaculi, cioè lancianti. pulci, 14-84: la dentro
commedia regolare classica nell'antico iambo, cioè in endecasillabi sciolti e sdruccioli.
volgar., 6-59: l'iaro, cioè gichero,... è caldo
stoppa nitico, naturato in italia, quello cioè degli etruschi. d'inverno'; cfr.
paesi ambidue gli ellebori, il bianco cioè ed il nero, il dauco, la
di pubblicare scritture del tutto ibride, cioè di due razze: di prosa e di
trita 'forse è una voce ibrida, cioè mezzo greca, e mezzo latina,
di trasferire sulla parete le piante, cioè i punti e le linee segnate sul piano
dell'icona, che laggiù chiamano panaghia cioè a dire tuttasanta. 2. in
... fa la icone, cioè la effigie vera, e la fantastica.
surti in quella età gl'iconomachi, cioè gl'impugnatori delle immagini,..
, 40-30: iconomachi vennero chiamati, cioè delle immagini combattitori. d'alberti,
politica... la seconda scienza, cioè iconomica, sì 'nsegna che sia da
]... iconopee o idolopoetiche, cioè immaginifiche e facitrici d'idoli e d'
loro per recarli a divina conoscenza, cioè ad amare iddio e 'l prossimo.
un altro (nel modo suo proprio, cioè in quella maniera che l'essenza di
idea concreta è l'idea singolare, cioè l'idea dell'individuo. -idea chiara
sorretta dalla identificazione di leggi statistiche, cioè per via razionale e intellettuale, troppo
cesare e pompeo non fossimo noi stessi, cioè quell'universo che si determinò un tempo
virtù, in tutta la loro purità, cioè l'idea di una perfetta felicità e
oggetti nei quali può essere considerata, cioè quel modo di esistenza, cui nulla
saggio degli stoici è un ideale, cioè un uomo, un individuo che non esiste
il puro ideale (il perfetto), cioè a dire l'astratto, il morto
generale che è di vivere umanamente, cioè idealisticamente nella lotta, con, per
in sé le tre forme dell'essere, cioè l'idealità, la realità e la
delle idee sopra- sensibili, apriorismo, cioè, che è una cosa con l'innatismo
idealità che è la sua misura, cioè l'unico criterio di ogni giudizio onde
accosta, tanto più s'idealizza, cioè s'invera. carducci, iii-7-141:
opposti s'immedesimano idealmente e realmente, cioè specificatamente e sostanzialmente. d'annunzio,
la presa di possesso del partito democristiano, cioè della chiesa cattolica, dalla quale sia
apatista', quello che professa apatia, cioè spassionatezza, indifferenza; quale era quegli che
, 3-695: 's'infronda ', cioè s'adoma tutto torto dell'ortolano eterno
ed 'oscurare 'il suo dire, cioè la mente sua sotto fruscoli, sotto
forse chiesto: 'infulatemi ', cioè 'mitratemi ', se qualcuno gli avesse
si cinge intorno alla forma o trottola cioè ruzzola; coll'indice e col medio
vi sono infuse tutte tre dette cose, cioè la bietola, la quale dinota l'
li greci chiamano * hormen ', cioè appetito d'animo naturale. monachi, 108
certa misura di lenticchie infusorate, cioè messe in molle in acqua fredda
'possa che s'infutura ', cioè dèsi estendere nel futuro e crescere. landino
una partita, ch'è falsa, cioè che la luce, ingagliardita mediante l'
in corte perch'io volessi impretirti, cioè ingaglioffirti, perché chi reditarebbe, col
lana] che ingallata o radicata, cioè s'ella non ha ancora che
simile affermo io della dipintura, ma cioè ch'ella si vada imparando non solamente
perocché lenisce e pialla e blandisce, cioè fa morbide e inferme le menti de'
chi vanga non l'inganna. (cioè:... chi vanga, dal
chiama ulisse uomo crotalo o cembalo; cioè di molte parole e di molta esperienza e
che essi portavano nelle mani sinistre, cioè gli anelli e i braccialetti. i
e questo ingegno figlio della vivacità, cioè delle passioni, cioè...
della vivacità, cioè delle passioni, cioè... figlio delle rivoluzioni, questo
. a meri giuochi d'ingegno, cioè similitudini o novellette piacevoli, e alquanto
: cului che parla soffi- sticamente, cioè ingegnosamente, è odiato da ogn'omo
comprendono primieramente le simplici parole ingegnose, cioè figurate e metaforiche, dipoi le proposizioni
, 3-450: 4 ingemmi ', cioè adorni, come fa la gemma la corona
e femmina mediante la legge naturale, cioè per comune raccozzamento. storia di stefano
e però dico la sua biltà, cioè moralitade, piove fiammelle di foco, cioè
cioè moralitade, piove fiammelle di foco, cioè appetito diritto, che s'ingenera nel
ragione universale è delle intenzioni universali, cioè non conosce e non considera se non le
poco meno di * generoso ', cioè lode tanto più vera quant'è più
.. sane muoiono all'improvviso, cioè repentinamente, per cause ingenite ed ascose
società, qualunque ne sia il governo, cioè il potere dell'opinione, dei beni
nomi di dio] da questi, cioè, increato, ingenito, cioè non fatto
questi, cioè, increato, ingenito, cioè non fatto. cavalca, 6-1-229:
sommo e concreto è l'universo, cioè l'unigenito finito dell'ingenito o iddio
alla riduzione dei vinti a schiavi, cioè a cose che ripugnano ai nostri costumi
elle degne d'un uomo libero, cioè nato franco ed ingenuo. giannone, 1-i-51
15-16: il consumatore è un budello. cioè un individuo simile a quegli organismi semplicissimi
la scienza ingerita, la scienza intrusa, cioè quella scienza che l'anima vi viene
colorire... vogliono questo, cioè: sapere tritare o ver macinare, inconiare
... l'operazione dell'ingessare, cioè del fermare, o dell'impiastrare,
buti, 3-56: 'in altro raro', cioè in altro corpo raro, 'ingesto
corpo raro, 'ingesto ', cioè messo sì come nel vetro.
buti, 2-42: 'nulla ne 'nghiottiva', cioè tanto era leggieri, che nulla n'
entro osso di porco o ratto, cioè topo morto [ecc.].
cade da qualche altezza all'ingiù, cioè all'ingiù si muove, acquista forza
è di ragione o d'ingiuria, cioè se quel fatto è giusto o ingiusto
collettivo) mediante un comportamento ingiusto, cioè o compiendo un'azione materiale legalmente o
può essere fatta da nulla creatura, cioè d'ucciderti il corpo. fatti di
con tutte le radici alle fosse, cioè nel luogo dove hai disposto che poi
del mondo e gli stati suoi ingiustamente cioè con poco timore e onore di dio vede
assumere figurativamente un senso più concreto, cioè a mettere in primo piano lo stesso
passavanti, 72: le mie ingiustizie, cioè i miei peccati, ch'io ingiustamente
popolo dire semplicemente 1 " inglese ', cioè la latrina moderna igienica all'inglese.
, iv-337: 4 andarsene all'inglese', cioè senza salutare. borgesc, 6-70:
seguito scrupolosamente i consigli del ministero, cioè inglesizzato i nomi italiani. = denom
a profeteggiare, e stiamo dove siamo cioè nell'estremadura spagnuola. monti, ii-14:
pezzo di legno che s'imbarca, cioè che s'incurva nella larghezza. guglielmotti
: * raggio non ingombra '; cioè non occupa, non impaccia lo raggio del
non paresse aver la mente ingombra'; cioè occupata ed impacciata. cavalca, 6-1-
la terra è una ghiotta cosa, cioè por bocca all'orciuolo: io so ch'
, 'sì oltre s'ingrada ', cioè ascende in sì lontano numero, che
buti, 3-777: 's'ingrada', cioè si stende di grado in grado.
incorporandosi col mèle, s'ingrani, cioè prenda forma di granelli. 3.
linea descritta nostro telaio ha un regolatore, cioè una macchinetta con dell'apparecchio abbattuto non
? perché essa è una, cioè non vacillante, sulla marmorea sua base
per augumentarla in virtù e possanza, cioè per farla più gagliarda e potente. capobianca
il continuo vitto moderato e attenuante, cioè misto di molto vegetabile con poche paste
pensiero d'altezza morale, il pensiero cioè che stima il merito di chi fa il
una sorta d'ingratitudine, un disconoscimento cioè del valore di quell'atto e un'interpretazione
, al presente mostra il vero naturale, cioè ti mido con gli uguali
, 1-7-30: alla ancilla ierusalem, cioè alla vigna ingrata, minacciò appo isaia profeta
differente / quella straordinaria gonfiatura, / cioè quel tal gonfior, cui volgarmente /
ad opera quel tanto di maca- ronico cioè di deformante il simbolo idiomatico, o deforme
le cosce ai fianchi, e quei, cioè il diavolo, tenea ingremito, con
tu finisca di convertire la cattività: cioè di ridurre al tuo culto la genialità
] fece legge che quale ancella, cioè serva, ingrossasse di saracino, fosse franca
[della lingua] sono 7: cioè astensione e restrinsione e attrazione, ingrossazione,
, 17-97: 'ingruvigliato', aggruvigliato, cioè ritorto a sé, ed è lo
, cavallin furore, / ippomane, cioè, lento distilla / dall'inguine veneno.
fatto in modo di carda- fisia, cioè d'inguastara o di fiasco. andrea da
, o vero fistulati, e pertusati, cioè lo imbricio, o vero el compluvio
l'invisibile e l'inaudibile; quello cioè, che non è atto a esser gustato