il gran cane di molte fatte bestie, cioè cervi dani e ca- criuoli, per
loro. de'detti danari datato, cioè una faca, si rivide ragone, e
el corpo con quello de'figliuoli, cioè riccieri e melon, da parte in su
, perawentura toccò la dalmatica sua, cioè il vestimento che porta lo diacono all'altare
ciel; pensare a cui rimembro, / cioè cristo cui tegno nelle braccia / per
23-43]: 'la mente mia', cioè di me dante, 'così,
'così, tra quelle dape ', cioè tra quelli diletti di vedere cristo e
erano appunto 'bar- balacchi ', cioè uomini dappochi e brutti. nievo, 1-9
, e al fine che si propongono, cioè d'istruirla; perché composti di precetti
, li re e li tetrarche (cioè i signori delle provincie) sono stati
egli si può trovare: invocatelo, cioè chiamatelo, mentre che egli è dappresso
v-2-393: parliamo dapprima dei sudditi, cioè di noi stessi, che ben ci dobbiamo
diritto come un dardo nel numeno, cioè nell'occhio unico, tondo e vitreo
bucicalco, e dielli la tenuta, cioè la cittadella di pisa. ariosto, 168
della vita tua al tuo avversario, cioè al diavolo. idem, viii-644:
da siena, 307: 'l mondo, cioè i desidèri mondani dell'uomo sono a
quello ch'e'si dovesse guardare, cioè di non mangiar del pomo: poco
che la tela sia data di terretta, cioè di quella prima terra schietta da far
insegni o ammaestri, dà sana dottrina, cioè dirittamente insegna ciò che 'nsegni e apertamente
, e per fuggir lo contrario, cioè di non esser tenuti, sempre danno colpa
cose che vuole avere un traffico, cioè di denari, di buono governo.
si diede per alcuni altre volte, cioè di dir che l'italiana favella fosse già
se tanto mi dà tanto, se cioè un prete che è un prete si comporta
? arila, 138: 'uomo dassai', cioè 'd'assai, da assai ',
latini, ommettendo un'esatta cronologia, cioè le date dei secoli, e degli anni
: le maniere tutte dei contratti, cioè... imprestiti, date in pagamento
, non più dal 22 marzo, cioè da se medesimi; ma dal giorno
essa camera, è di cose incerte: cioè della dataria. sarpi, ii-320
grammatica, ma siano due parti, cioè, che venga a dire *
di tre specie li tutori; uno cioè che si dice testamentario; l'altro che
ma là sono tutti uomini speciali, cioè venuti al mondo con una particolarissima vocazione
può fare l'uomo in femine, cioè all'avarizia ed alla lussuria. boccaccio,
dissi che vi manca il dato, cioè la determinazione della superficie, dove si ha
: colui che con effetto immediato, cioè a pronti contanti, trasferisce ad altri
considera né tempi, né piedi, cioè spondei, trochei, dattili, ma
lat. idaeus dactylus (plinio): cioè 4 dattilo 'del monte 4 ida
suffisso grafia da ypdccpco 'scrittura': cioè scrittura col premere le dita sulla tastiera
.. seme di pastinaca salvatica, cioè dauci. garzoni, 1-189: sotto l'
nascesse il poeta lungo spazio davanti, cioè nell'anno 1304, giudicandole dalla lingua
... debbono avere verisimiglianza, cioè essere fate e folletti per davvero, intuizioni
gli chiaman quelle genti / dazieri, cioè a dir, terrestri zaffi, /
100 mila fiorini in dieci anni, cioè ogni anno io mila. ariosto, vi-382
pioggia, per la spedizione del commercio, cioè dazio. montecuccoli, 1-12: il
mecina, villa e scala del danubio, cioè dogana e dazio del confine della turchia
: saranno in quel tempo eletti molti cioè santi, e saranno dealbati, cioè
cioè santi, e saranno dealbati, cioè mondati dai peccati. 2.
che [iddio] andava deambulando, cioè lentamente, dopo il meriggio, e
parere così per l'organo visivo, cioè l'occhio, lo quale per infertade
fia ne le mie rime, cioè ne le mie parole che a trattare di
steno è interpetrata « debilità », cioè principio di paura, il qual solamente
; onde causa assai sovente apoplessia, cioè la goccia, paralisia, mal caduco,
della vite: e la focata, cioè il tralce ch'è nato in mezzo tra
v-524: duoi popoli hanno errato; cioè il popolo giudaico, essendo fatto tran-
mirabile, e la buona disposizione, cioè la sanitade, getta sopra quelle uno
se fac- cienda non lo stroppia, cioè che sia necessaria, come s'è
, ch'e'non sarà più, cioè che gli converrà, ch'egli passi
è debitore del fuoco dell'inferno, cioè è degno d'esservi mandato. -farsi
fossero radicati, e fondati nella carità, cioè che non si movessero per ogni vento
impulso del ragazzo è di sciuparsi, cioè di uscire dal limbo della debolezza sua
addiviene per la debolezza del fondamento, cioè del proponimento. leonardo, 2-144:
ancora detto questo salterò deca- cordo, cioè di dieci corde. diodati [bibbia]
5-6-360: secondo la lettera, decada, cioè la decima parte di tutti i ricolti
, pappagalli muoiano di morte naturale, cioè a dire arrivino al termine del loro proprio
misure agrarie, stradali e geografiche, cioè il * decametro ', 1'* ettametro
, che fosse stato creato decano, cioè proposto a dieci soldati; il qual
il parere di tre dottori della sorbona, cioè del decano, del sindaco e d'
] e dell'ultima parte di essa, cioè della sua opera nelle sètte che prepararono
] nel vaso per un giorno, cioè fino a che cadendo a fondo la
superficie, equivalente a dieci are (cioè a 1000 m2). cattaneo
decasillabo è un doppio adonio; ha cioè due dattili e due trochei.
), corrispondente a io piedi (cioè a m 2, 956).
ciascun mese dimostra la prima luna, cioè il novilunio. ed è detto ciclo decem-
164: avevano ancora la enneadecaeteride, cioè il decorso di 19 anni solari,
gli uomini hanno ad essere buoni, cioè onesti, cioè benevoli, cioè decenti,
ad essere buoni, cioè onesti, cioè benevoli, cioè decenti, cioè rispettosi
buoni, cioè onesti, cioè benevoli, cioè decenti, cioè rispettosi del dritto altrui
, cioè benevoli, cioè decenti, cioè rispettosi del dritto altrui e così sia.
perciò si chiama 'volontà ', cioè consiglio appetente e decemente. decèrnere
fa l'uomo tenere vile; deformità, cioè sozzezza: che sozza cosa è a
per bolla pontificale fu espressamente deciso, cioè che senza distinzione e differenza alcuna tra
figur., attraverso l'uso giuridico, cioè * tagliare una lite, una questione
: le lor maniere [delle stelle] cioè fisse, erranti, decidue e crinite
annessione alla « grande nazione universale » cioè alla repubblica francese. -figur.
, i quali decimate la menta, cioè date la decima della menta e del cimino
1-149: la seconda sono le decime, cioè io, 20, 30, 40
consonanze semplici] seguono le composte, cioè l'ottava detta diapason, la decima
, farisei, i quali decimate, cioè predicate che si dea decima de la
, i quali decimate la menta, cioè date la decima della menta e del
, 2-31: 'decimate ': cioè pagate la decima delle più picciole piante.
volta decimare e dare a dio, cioè a quelli miseri a cui solo lo
amministrazione de'sacra menti, cioè a quale spetti questa ragione di decimare.
frutti. idem, 1-143- 14: cioè, che uno sia il rettore abituale,
generi quindi ricchezza di segni esprimenti, cioè di lingua), i nove decimi
'croce 'né 'lettera ', cioè non hanno né una lettera d'alfabeto
fatti de la masserizia di casa, cioè il pane, lavare il cappone,.
i primi ricordi di alberto, quelli cioè, che, primi, hanno un deciso
de'nostri goffi e tristi declamatori: cioè che in francia e in inghilterra ogni creatura
del quale si fa l'oggetto, cioè instrumento autentico, declaratorio non solo della
[dell'orazione] si chiamano declinabili, cioè non finiscono sempre in un medesimo modo
o denaro, quasi denaiata o denarata, cioè quel che si compra per un denaio
carri, nelle vicine amiche città, cioè verona, trento, mantova, e nella
anno se non fiorini 300 d'oro, cioè la descheria dei beccai.
de'quali avevan già sentita la voce, cioè que'due bravacci, che seduti a
trovo quella potesteria avere due deschi, cioè castel focognano e subbiano. compagnia del
diffinitiva, o sia descrizione, cioè diffinizione descrittoria del buon sonetto, risentissi
, intende e assapora i mezzi poeti; cioè i molto descriventi narranti e imitanti,
, e pone che sieno peccato mortale, cioè concupiscenza di carne, concupiscenza d'occhi
fate una descrizioncinétta di esso codice, cioè se è cartac. e di che
bedàvi 'o 'bedùvi ', cioè deserticoli, che fra loro sono i più
egitto sarà desolata, e idumea, cioè quella contrada, sarà in deserto di
le potenze deltanima in questo mondo, cioè lavorare, immaginare e desiderare..
e dove io ho sempre desiderato, cioè di vedere il più nobile e 'l più
'notare la mancanza di sidira ', cioè delle costellazioni necessarie per trarre gli auspici
re [il verbo amo]; cioè la nazione indicativa, la comandativa, la
di doni suoi disiderati e gloriati, cioè gentilezza e ricchezza, e amistadi, signorie
il fine del lor naturai movimento, cioè possano pervenire al desiderato centro del globo
di concentrarsi e ridursi in un punto, cioè d'annichilarsi? redi, 16-v-352:
a vessino punito teseo del venire vivo cioè di venire per purgarsi de vizii, dante
... come rei d'invidia, cioè finti e coperti desideratori e artefici del
desideroso della grazia divina sia facile, cioè né molesto, né faticoso, è verità
scolpiti e posti in pietre desiderose, cioè molto belle a vedere. guido
se dirai un po'più presto, cioè qualche anno prima di quello che non
egli non cena ma desina solamente, cioè mangia di giorno e non di notte,
disjèjùndre, ridotto a * disjùnàre: cioè 'rompere il digiuno, uscire dal digiuno
avendo un continuativo desinente in ito, cioè appunto itare, abbia anche un frequentativo
de le due cose ne segua, cioè o che io viva tua o ch'io
. tagliare o levar via il suolo, cioè la parte dell'unghia morta delle bestie
vere vedove e che sónno desolate, cioè che è tagliato il marito da lei
paradiso, 335: lo cavallo disolato, cioè straccato, molte fiate si pensa correre
. son notate di numero sessanta, cioè mal di lingua, barbonello, antipetto
queste faville, anzi carboni desolatorii, cioè atti a dissolvere e disfare ogni constru-
io manderò sopra di loro mali, cioè i dolori della desolazione, per li
riferirsi anche alle nozze mistiche, cioè alla stretta unione che esiste fra
fine tomaro sopra le terre del dispoto, cioè il reame di macedonia. burchiello,
a mente, questa è dessa: cioè che tutte le criature adunate insieme nella
di che dubitavano, fosse desso, cioè di dover dare la giannetta al loro
al momento di destarsi, al momento cioè di dar principio all'opera, l'animo
destinazione solo l'altro giorno, cioè con trentasette anni di ritardo. levi
da che procedono tutti li nostri affetti; cioè da volontà di proprio arbitrio, o
lettera va al suo * destino ', cioè alla sua * destinazione o * ricapito
anima, constituta « nel diserto », cioè nel luogo d'ogni virtù, d'
a 4 destituto 'il primo soltanto [cioè, 4 privato, abbandonato ']
in francia chiamano aggregati all'università, cioè al corpo insegnante, e potrebbersi
usava ciascuna mano per la destra, cioè era così forte e libero della ritta
sala, e i contrari alla diritta, cioè alla destra del presidente,..
continuatori del chiabrera e del testi, cioè il filicaia il menzini ed il guidi,
sole e taltre stelle e pianeti, cioè l'oriente. tasso, 8-4-785: chiamo
.. io consideravo dalla destra, cioè dalle prosperità, e in un tratto
è interpretato * filius dexterae ', cioè « figliuolo della destra ». questi
chiamavano questi cerchi con vari nomi, cioè armille, cerchi, sfinteri, spatali,
] de la sua vigorosa destrenuità, cioè che lui fu quello solo il quale portò
* ch'ogni abito destro ', cioè ogni buona dottrina. poliziano, 145:
speranza... elio si moveva, cioè die, movendosi elio, ancora il
chiamavano questi cerchi con vari nomi, cioè armille, cerchi, sfinteri,
una piccola parte di esso uomo, cioè del suo corpo. brancati, ii-360:
nell'istinto della conservazione, nell'affermare cioè quello che promuove e nell'escludere quello
quasi fatali alla vita d'ogni giorno. cioè, la vita sembra governata da forze
vertù morale viene di uno principio, cioè buona e abituale elezione; e ciò importa
i-120: seguita il secondo atto, cioè giudicare; poi che ha provveduto il fine
aveano ottenuto il loro effetto, quello cioè di determinare il fratello di donna clelia
vita mi do dei consigli di contegno, cioè ho teoricamente determinata la mia volontà.
determinata- mente sono in sua natura: cioè o buone o ree sono per se
da i greci vien chiamato òpumxóc, cioè determinativo, e che pone essere la cosa
: disse a loro parola determinata, cioè: chiunque vuole venir dopo me, in
dal suo principio al suo fine mobile, cioè non ha in sé proporzione stabile.
detto che dio sia nelle cose, cioè per natura, per grazia, per gloria
volgar., xxi-665: quello, cioè lo vostro donare, è di commendabile misericordia
di commendabile misericordia, ma questo, cioè lo mio none amare, è di detestanda
. mei, 98: il terzo [cioè il sale] sembra che sia poroso
: pessimamente pecca quegli che ditrae, cioè e abomina di quello che altri non è
cose '. 'a detta ', cioè a quel che viene da altri detto
con il valore di 'credito '(cioè, il debito degli altri)
(per dir così) dettame, cioè una certa persuasion di ragione, la
rettor., 103-8: la pistola, cioè la lettera dettata, spessamente non è
di dettatura d'un medesimo tempo, cioè d'intorno all'anno 1350. d
, 3-526: 'notai le parti'; cioè dell'orazione in quelle lettere, 'sì come
'sì come mi parver dette '; cioè ne le figure. 3.
, da * moderni angli- terra, cioè terra degli angli e corrottamente detta inghilterra.
il detto tuo nel nome di dio, cioè per saramento, sansa gran cagione,
i detti di costoro sono vani, cioè sanza midolla di veritade. passavanti, 136
avvivare la sua istoria; quello, cioè, in cui l'amabilissimo redentore dice a'
osservano i cattivi effetti nella critica; cioè che l'idea di quel che sia poesia
greci alcune lettere per natura aspirate, cioè che con gran fiato sempre si mandan
libro fu da'greci nominato deuteronomio: cioè, ripetizione della legge. magalotti,
lecito il vendicarsi senza giudice »; cioè contra i publici ladroni, che le
al convesso dell'elemento del fuoco, cioè immediate sopra il devesso dell'aria,
devesso dell'aria, fa un'apostrofa, cioè rivolge il suo parlare allo spirito santo
ed è dovuta al ferro di bordo, cioè all'azione deviatrice, sull'ago,
poi devoluto a organizzare i ludi piscatorii, cioè la sagra dei pescatori e dei fiumaroli
preghiera o scongiuramento umile et inclino, cioè devotamente e con reverenza chiamare merzede con
quelle sei, solamente le tre primiere, cioè 'di, a 'e 'da
nazione che sotto al cielo fossono, cioè nati in diverse contrade. maestro alberto
morto non può sotterrare il morto; cioè che colui che è morto a grazia,
gli astrologi questo chiamarsi dì artificiale, cioè quello spazio il quale si contiene tra il
tutto dì dalla parte più degna, cioè dalla parte splendida. sacchetti, 21-9:
diaccierà si dice anche la ghiacciaia, cioè il luogo dove si ripone il ghiaccio
questo cerotto si dice 4 diaquilonne ', cioè fatto per mezzo o col corpo del
si fanno per sedare il dolore, cioè dialibano, il diacodion, il diaroddo.
dobbiamo sapere che sono sette ordini, cioè sacerdozio, diaconato, suddiaconato, accontato,
le quali v'ha 28 presbiterati, cioè che hanno el cardinale prete, e diaconati
ora che il diacono soleva gridare, cioè innanzi che il prete levi il corpo sacrato
: il nome di * diaconi ', cioè di * ministri ', che il
cardinale adunque era ne'tempi antichi, cioè il primo delli sette. guerrazzi, 6-103
sono li sacri [ordini], cioè subdiacono, diacono e prete. =
una acconciatura candidissima con una diadema, cioè fascia, piena di gioie. in piedi
quelle cose che nascono di questo, cioè la gloriosissima cura della salute di tutti,
una scala convenzionale, la visibilità, cioè la distanza alla quale, in pieno
terrestre viscoso e lucido, per molta diafanità cioè trasparenza. leone ebreo, 77:
sopra; lo quale chiamano molti cristallino, cioè diafano, o vero tutto trasparente
perché il vetro è corpo diafano, cioè trasparente. frezzi, iii-4-6: palla mi
[tommaseo]: usare questi lattovari, cioè diacimino, diatriompipereon, diagéngiovo,
dette nel linguaggio volgare « prossime »: cioè l'« etiologia » e la descrizione
ad essa nel medesimo tronco dell'aorta, cioè l'inter- mente redatta in latino da chi
figura con le diverse sue qualità, cioè il circolo..., e 'l
solamente tre flamini ordinati a tre iddìi, cioè il flamine diale a iuppiter, il
tre scienze che escono da lei: cioè dialettica, fisica e sofìstica. la prima
accademici della crusca intendessero ragione, che cioè il toscano dialetto, per quanto si accosti
fu a principio un semplice dialetto; cioè una lingua volgare, rozza, ignobile,
si fanno per sedare il dolore, cioè dialibano, il diacodion, il dia-
mista figura, l'4 epanafora * cioè 4 ripetizione ', e la 4 dialisi
, e la 4 dialisi ', cioè 4 scioglimento ', così dicendo: 4
torranno la ventusità e la malinconia, cioè diamargaritone, diambra, rosata novella,
torranno la ventusità e la malinconia, cioè diamargaritone, diambra, rosata novella,
fronti del diametro a b, cioè diametro dello sferico ombroso, il quale diametro
palladio, 1-13: gli intercolunnii, cioè spazi fra le colonne si possono fare
sono in profonditade ed in altitudine, cioè che non ingrosserà poi più, né barberà
sta nel novantesimo grado d'elevazione, cioè appunto in sommo al cielo, e
stella mattutina, ovvero stella diana, cioè stella del dì. d'azeglio,
fanno per sedare il dolore, cioè... il manus christi, il
torranno la ventusità e la malinconia, cioè... diantos, e simile cose
di vaiuolo, dovevamo procedere diversamente, cioè dopo inferitone un pezzetto nell'incisione,
medietà tutte le consonanze musiche semplici, cioè tuono, diapente, diatessaron, diapason
. dicono... la diapason, cioè l'ottava, esser contenuta dalla dupla
trissino, i-33: nella musica, cioè nel diatonico, quando sono insieme due epogdoe
dicono... la diapason, cioè l'ottava, esser contenuta dalla dupla;
si fanno per sedare il dolore, cioè... il diaprassio, l'
s-v.]: 4 febbri diarie', cioè che durano un giorno; lo stesso
che poteva essere utile nel mio lavoro, cioè per ricordarmi gli spunti, le osservazioni
bisogno di contemplazione di se stesso: cioè di descriversi, esaltarsi, cantarsi.
si fanno per sedare il dolore, cioè dialibano, il diacodion, il diaroddo,
secolo xiv ebbe forse tanti diascheuasti, cioè limatori del suo poema, più o
. filoni differenziati, che presentano, cioè, una composizione chimica e mineralogica alquanto
da quello chiamasi * diastema ', cioè distanza che passa tra l'uno e
greci] dicono, diastematico, cioè costante di spazi e di fermate,
questi sono i loro nomi: pienostilo, cioè di colonne spesse; sistilo, un
trissino, i-33: nella musica, cioè nel diatonico, quando sono insieme due
, e una quasi sesquidecima ottava, cioè due toni, ed uno emitonio, ad
medietà tutte le consonanze musiche semplici, cioè tuono, diapente, diates- saron,
tutte si accordano a battere insieme; cioè due solitarie s'interpongono tra ogni coppia
con che ogni canto si tesse, cioè lo diatonico, il cromatico e l'enarmonico
anche il doppio corso dello stadio, cioè dalle carceri alla meta, ed indi da
al luogo dove va vi sono giganti cioè diavoli, e i conviti di quella nel
del diavolo, come disse job, cioè ne'piati, e nelle questioni,
il diavolo 'n un canneto ', cioè gran romore. proverbi toscani, 368:
173: pare gli piacesse il gioco, cioè tirare l'orecchio al diavolo, a
, angeli; in età son diavoli (cioè quando cominciano a essere grandicelli).
brighe, iddio manda l'angelo maligno, cioè che lo percuota, e menilo all'
cervello molto terribile e diavoloso, cioè un umore fantastico di cotal sorte,
, 2-763: 'si dibarba ', cioè si tronca da le barbe e da
: « con men di resistenza », cioè dalle contrastanze che 'l tengono, si
e avvenimento, di troppa tristizia, cioè il non provveduto e subito accidente e molto
se ferma sempre ad un modo, cioè se pigliandolo in mano si venga a
moderno è di tipo integralmente accusatorio, cioè è basato sui cinque princìpi fondamentali,
(per cui sia l'accusatore, cioè il pubblico ministero, sia l'imputato
essere continuo) e dell'immediatezza (cioè, con la diretta e costante partecipazione
potrebbe deviare ad altri propositi, e cioè verso il tema dibattuto e un po'
i latini 4 interradere olivetum '; cioè quando gli ulivi hanno troppo folti i
6-45: chiamògli riditori e dicaci, cioè motteggiatori. manzoni, 1132: come
dei basi- diomiceti con cellule binucleate, cioè a dicarion. = voce dotta
le nostre, due parti essenziali, cioè l'economia e la dicastica, tanti
: l'ultimo mese dell'anno, cioè dicembre, era dedicato a lui. boccaccio
, siccome fosse in fiori edificata, cioè con molte delizie. e dicerto così
poeta dicevoli sono e necessarie, cioè, trovar prima le cose, che nel
cose che ci narròne,... cioè che in purgatorio non n'ebbe
scrivo fra 'l testo segnato di rosso, cioè con filo di cinabro. bembo,
, dichiara quanto la creatura razionale, cioè l'uomo, trapassi tutte le cose
suo sempre è d'un invariabil colore, cioè giallo, sì fattamente suo, che
li atti appartenenti a essa materia; cioè... se l'è materia dichiarativa
tredici lune, e fassi l'embolismo, cioè l'intercalare d'un mese: e
parte di palmi 5, once io, cioè meno di un iciassettesimo d'oncia.
male accusano e incolpano la materia, cioè lo volgare proprio, e commendano l'altro
e la seconda e quarta brevi, cioè due corei uniti, da cui prese il
appare divisa in due parti (quando cioè l'esatta metà della luna è illuminata
italia; in italia è più poetica, cioè più liturgica, che in francia.
di quella, [sono] didattiche, cioè precettive e ammaestrative, e non elenctiche
poeti imitano il di dentro principalmente, cioè i concetti, e le passioni dell'animo
di rimanervi. baldini, 3-215: vivono cioè più al di fuori che al di
è notissimo, ha tre dimensioni, cioè lunghezza, larghezza, altezza ovvero profondità
ma più per quel che vide: cioè, la generalessa, enormemente fiancuta, che
d'alberti, 298: fiori didinami, cioè a quattro stami, due de'quali
moneta greca che valeva due dramme, cioè sedici soldi e due denari. -moneta
insti- tuito la balìa di dieci, cioè tre per ordine, e il capitano
suol essere quattordici grani in venti libbre, cioè intorno alla diecimillesima parte della massa dell'
altra minore chiamata 'diesis ', cioè la stessa che noi diciamo * semitono minore
verbo greco 8ioci- t<4o [xou, cioè * vivo 'o 'mi cibo '
sorsero nuovi senati e nuovi cesari, cioè le diete e i principati, onde si
1-41: sieno dietati con lieve cibo, cioè polli, perdice, fagiani, uccelli
, 1-1-97: la regola dietetica, cioè, la regola del vivere, la
medicina divisa in tre parti; cioè, che una fusse quella a cui rimediasse
di un medesimo reggimento tre corpi, cioè vanguardia, battaglia e dietroguardia. d.
, 65: si tagliano lunghe pertiche, cioè piccoli arboretti di abete o di pino
: dunque anche una volta difendiamoci: cioè, esponiamo, con molta soddisfazione del
. buti, 3-419: si difende, cioè da lo splendor de la fiamma,
. c., 83: tribuno, cioè capitano e difendi tore del popolo.
l'altro di quei pareri, cioè iddio castiga in questa vita i
vedere del terzo peccato della lingua, cioè della defensione ed escusazione del peccato.
approvata. e se verrà tardi, cioè dopo la proposta, incontanente tolgono a
governi la fluttuante nave di san pietro, cioè la universale chiesa. pulci, 27-230
che si vorranno dare a essa fortezza, cioè quanto doverà essere la distanzia dal fianco
zaele nel suo libro dell'interrogazioni, cioè che per tal scienza si possa sapere
* amenti 'e 'dementi ', cioè sanza mente. idem, par.
[piccarda] che quella sorte, cioè quel coro delle anime che sono lì in
che puose de la nobilitade falso subietto, cioè 'antica ricchezza ', e poi
forma ', o vero differenza, cioè * belli costumi ', che non comprendono
per mala fortuna o per malo reggimento, cioè per e partiti imprudenti presi da chi
, è il difetto della dirittura, cioè della diritta ragione, che ha a
fetto de la mia natura, cioè di questa schifità, io non ci
tre giorni che non si vede, cioè la prima notte del defletto, la seconda
non paté alcuna intermissione overo difetto, cioè vera felicitade, che per contemplazione della
tenuto a ristituzione al suo signore, cioè di ciò ch'egli per tuo difetto perde
sue rendite e del suo diritto, cioè per lo tuo mal lavorare che fai
che si cavano dalla gra- matica, cioè quello di saper ben pronunziar le parole,
avesse da riprendere, e difettosa, cioè che alcuna volta era sì allegro,
, 3-288: * la diffalta ', cioè la colpa e lo fallo. landino
.. piangerà la diffalta ', cioè la sceleratezza de alexandro suo vescovo.
suo vescovo. diffalta significa misfatto: cioè scelerato peccato el quale fu tale che
, che 'prima dice non vero 'cioè falso, in quanto dice * legno
poi * parla non intero ', cioè con difetto, in quanto dice 'animato
avere il genere e la differenzia, cioè in ciascuna cosa che si dice prima si
10-164: un valsente modulatamente crescente, cioè a differenziale positivo, chi ripigliasse la
chi ripigliasse la parola dai matematici, cioè affetto, il valsente, da prospero
cosa appetente, e la vana alacrità, cioè letizia gestiente, non molto dalla stoltizia
come si dice, la barba difficile; cioè restia a lasciarsi radere senza l'accompagnamento
del colpo d'occhio, conviene imitarli, cioè disegnar sempre con esattezza. è un
difficoltà alcuna ad ammettere i miracoli (cioè un'azione straordinaria di dio) perché
[i vetri da occhiali] lisci cioè densi egualmente in tutta la lor superficie,
cattivi diffonditori, difformi più, cioè si faccia maggiore e minore. o.
agostino volgar., 1-3-132: colui, cioè iano, avea nella statua la sola
solito tra i braccianti, tra coloro cioè che meglio degli altri, grazie alla
donna che nel difìcio del corpo abita, cioè l'anima; però che quivi,
vangelio, non avesse accesa la lucerna; cioè a dire, se la sapienzia non
sua, la quale avea perduta, cioè la immagina sua. mamiani, 1-195
di fido: giudice del malefizio, cioè del tribunale criminale. boccaccio, dee
sono fra voi degli uomini assennati, cioè, delle teste fredde, ben quadrate
oro è venire, se la materia, cioè lo suo subietto, non è digesta
giovinezza... a stomaco vuoto cioè a dire, ho tutti i disturbi
de l'occhio bianca e stretta, cioè rappresa delle lacrime. 9.
sono quattro virtudi,... cioè appetitiva, re tenti va, digestiva ed
et àe sotto di sé 6 potenzie; cioè appetitiva, o vero attrattiva.
di vaiuolo, dovevamo procedere diversamente; cioè, dopo inseritone un pezzetto nell'incisione
3-317: 'non fu mai sì digesto'; cioè sì disposto: imperò che lo cibo
singolarmente sono più convenienti ad orare, cioè l'aurora, la sera, ed al
. paolo], ci diiudicassimo, cioè mettessimo ragione con noi stessi e punissimoci,
suo giudicio non discemendo,... cioè non disgiudicando quello celestiale cibo della viltà
può traslatarsi in colezione 0 colazione, cioè quel parcamente cibarsi fuor del desinare e
, 128: 'digiunò'poi per 'tavoliere', cioè per quella tavoletta, sopra la quale
che unite insieme nocciono alla salute, cioè al ben essere, cioè alla perfezione dell'
alla salute, cioè al ben essere, cioè alla perfezione dell'esistenza, cioè sono
, cioè alla perfezione dell'esistenza, cioè sono contrarie alla vita. verga, 4-77
sempre vuoto se non del chimo, e cioè di quella pasta omogenea, viscosa,
e la 'fermezza '. dignità, cioè compostezza decorosa e disinvolta, serenità placida
, io sono dunque maestro d'elementi, cioè veramente maestro, di uffizio almeno se
malispini, 1-19: la quale città, cioè roma, pervenne a tanta grandezza e
lingua è dal signore iddio ordinata; cioè a orare, e lodare, e ringraziare
al punto dove si digrada '; cioè, venimmo al punto ov'era il
3-833: * giù digradar '; cioè di grado in grado, tornando in giuso
e l'ombra, governò 'l mondo; cioè resse lo governo del mondo, pur
idem, 3-777: ma perché noi, cioè tu ed io, siamo *
siamo * digrassi * assai, cioè partiti assai da la materia nostra. garzoni
dall'elenco completo delle « autorità », cioè dei nomi degli acquirenti che ne facevano
debbe essere di porre le figure digrossatamente, cioè abbozzate.
nelle ore bruciate del pomeriggio, quando cioè il gregge riposava al coperto, m'introducevo
e masticandola non la può inghiottire, cioè non la può sofferire. e si
mente. salvini, v-445: digrumatori, cioè ruminatori di ciocché leggiamo.
, 1-720: 'mi dilacco': cioè, mi straccio et apro. daniello,
triste e dolente, e le ginocchia cioè le coscie dissolute e tremanti. valerio massimo
per l'appunto, le regole stesse; cioè le spezzature, le dilacerazioni, le
ombra derivativa è di tre sorta, cioè una finita in lunghezza e dui infinite;
proprietà di ciò che è dilatabile, cioè di occupare un maggiore spazio sotto di
e di sera in sera dilatando, cioè facendosi estensivamente maggiore [ecc.
dai moti diversi delle viscere superiori, cioè dalla restrizione e dalla dilatazione de'polmoni.
o la loro dilatazione dalle robe, cioè dalle suppellettili, panni o merci procedenti da
siano d'onesto e semplice riguardo, cioè a dire umili e vergognose, e non
significa cosa molto diversa da questa, cioè (come crediamo noi) quel che i
anche napoli ebbe il suo ippocrate, cioè lionardo, sia forse parto di una dileggiatrice
dileggiatorino, che dileggia,... cioè un muffetto, un suggettino, che
, che dileggia,... cioè un muffetto, un suggettino, che
[tommaseo]: panno dilegine, cioè debole. gioberti, 1-172: i
'e àfjppa 'premessa ', cioè 'proposizione del sillogismo '(dal tema
abate, ma procurando spezialmente questo, cioè che sciolti dal giogo de'più antichi
radicale sono proprio nel senso inglese, cioè non un dilettante di rivoluzioni per amore
tesoro grande per dettar leggi. dilettanti, cioè ignoranti. confalonieri, conc.,
trinciano giudizi senza cognizione di causa, cioè senza giudizio. cattaneo, ii-1-166:
formato, diletta per la medesima cagione cioè per la ricognizione dell'errore, e per
parti, anzi è pur una cosa, cioè di pensare del creatore, e dilettarti
procede se non da due cagioni, cioè o per conoscere bene quella tale cosa
corruscazione de la dilettazione de l'anima, cioè uno lume apparente di fuori secondo sta
distingue col nome di dilettazione morosa, cioè che si ferma, con qualche assenso,
che tu ne porti uno corollario, cioè una giunta onorata, come è uno mantello
. e fra questi il terzo, cioè una dilettazione o inclinazione (involontaria)
mede simo fine intente, cioè a pascer dilettevolmente gli animi umani
fine essere voluptade..., cioè diletto sanza dolore. e però che tra
i vostri membri di buona vivanda, cioè il vostro corpo. mascardi, 1-308:
a chiamare il contrario di miseria, cioè beatitudine. così virgilio lo chiama il
tutti i premii e tutti i castighi cioè quasi il tutto, della buona educazione.
obbedienza e ad ogni mente, cioè secondo ragione. i. alighieri, 242
volontade nella quale si « liqua », cioè manifesta, dimostra, ed apertissimamente e
tu lo visiti nel tempo del diluculo, cioè la mattina per tempo, e pruovilo
è tra la notte e 'l dì, cioè quando la notte già passa via,
. serdonati, 11-441: e 'l diluculo cioè l'alba del giorno non si comprenda
, accocciando l'arca di belle tavole, cioè com- pognendo le pistole per tavole,
ha paura del diluvio ', cioè del diluvio delle percosse, le quali spengono
contr'alla golositade e lo diluvio, cioè il troppo satollare. carena, 2-254
: oggi è giorno di vendemmia, cioè giorno trionfale per tutte le cinque terre
, ma dee essere altrimenti punito, cioè sia bastonato e isbandeggiato. lettere di
tener quei modi che alcuni usano; cioè cantarsi fra'denti, o sonare il
* io ch'era corpo'con dimensione, cioè con larghezza, spessezza, e lunghezza
lunghezza, entrai in corpo dimensionato, cioè nella luna. bruno, 3-331: la
ottimo, iii-39: con dimensione, cioè con larghezza, spessezza e lunghezza.
corpo, il quale ha tre dimensioni; cioè lunghezza, larghezza ed altezza; e
sillaba ha tutte tre queste qualità; cioè lunghezza o brevità, crassitudine o tenuità
alla sola terza dimensione dei corpi, cioè la profondità o altezza...
schiera, 4 per cui ', cioè per la quale, 4 tanto reo tempo
tanto reo tempo si volse ', cioè tanta lunga dimension di tempo, la quale
tempo fu per ispazio di venti anni, cioè dal dì che elena fu rapita al
a litargia, ed alla oblivione, cioè dimenticaggine. caro, 12-iii-273: io scuso
di felicitade, l'appellaro amnestia, cioè uno dimenticamento de'mali. storia de
non dimenticar giammai il grado di capitano, cioè di persona diversa da'privati guerrieri.
avresti ancor lo star dimesso '; cioè, m'avresti conceduto ch'io fossi
perché miravo tu m'aresti dimesso: cioè perdonato lo stare; daniello, 189:
del lor cuore qualche segreta amarezza, cioè senza accorgersi di aver dimezzato il dono a
don sereno ritornò subito prete e aio, cioè un uomo dimezzato. 4.
robba o su robbe che fossero dimezzate, cioè di scia- mito semplice o di più
pareggiare la condizione dei due fratelli, cioè a diminuire quella del primogenito. alvaro
pena, si è per la erubescenzia, cioè per la vergogna, che s'ha
, e di poi venghino diminuendo, cioè appuntate. palladio, 1-11: si deve
lorenzo gli ornamenti della tribuna, cioè alcuni quadri sfondati, che a poco a
giusta regola è ridotta in prospettiva; cioè quella parte di superficie o di corpo,
e diminutivamente, * calderini ', cioè * carduellini '. note al malmantile,
: si fanno le fondamenta a scarpa, cioè che tanto più decrescano, quanto più
alla distruzione il rimanente fabbricato, cioè la dimora e il soprastante granaio. pascoli
lume [dell'anima] è dimostrante, cioè che ti dichiara per modo la mente
ciò che iddio creòe il mondo, cioè che il fece di nonnulla, si dimostra
la sua esistenzia e la sua eternitade, cioè che sempre fu etemalmente e sempre sarà
la fisica ci dimostra nell'armonia, cioè, che al suono d'una corda
principalmente si debbano porre queste spezie: cioè il ringraziare e il rallegrarsi con altri,
pronome dimostrativo ad occhio, hic: cioè, costui autore di questo libro. varchi
, chiamano quello che rappresenta il vero, cioè l'opera da costruirsi, non nelle
alcune danno l'essere e la cagione, cioè dimostrano non solo che la cosa sia
varchi, 8-2-285: la dimostrazione, cioè il sillogismo dimostrativo, il quale è
è quello che insegna la scienza, cioè fa sapere, è l'ultimo e principale
fa di mestieri che 'l sillogismo scientifico, cioè la dimostrazione, possegga le premesse sue
essi se applicato « staticamente », cioè senza subire variazioni. si calcola questo
, ma anche pel dinamismo organico; e cioè a motivo delle formazioni direttive non identiche
le funzioni organiche in genere; che cioè, oltre le determinazioni automatiche degli atti
di dirgli, ne disse solamente una, cioè ch'aveva peccato dinanzi a dio e
nuova la cappella di s. gilio, cioè la facciata dinanzi. lancellotti, 518
corpo... ha tre dimensioni, cioè lunghezza, larghezza, altezza, ovvero
medesimo cominciarono in egitto le dinastie, cioè le potenzie o le podestà che governavano
il regnar loro era detto dinastia, cioè potenza, per la quale a coloro,
il pappo e 'l dindi »; cioè in infanzia quando non sapendo parlare ancora
. di colui che dintoma seccamente, cioè senza alcuna morbidezza, l'opere sue.
, iv-xvii-8: bene si pone prudenza, cioè senno, per molti, essere morale
da sapere che 'l primo agente, cioè dio, pinge la sua virtù in cose
è finale beatitudine della creatura razionale, cioè dell'uomo. e però tutto l'amore
perder mai la coscienza del divino, cioè l'eterna loro serenità. d'annunzio,
: i latini dicevano meretrici diobolarie, cioè da due oboli. = deriv.
i greci, artefici e professori dionisiaci, cioè di bacco, sempre fur detti.
le spezie dello scisma sono tre; cioè dipartimento dalla fede cristiana, e questo
timore, la seconda si è purità, cioè di stare netto de'peccati, lo
.. generali e commissari dittatori, cioè insomma dipendenza straniera assoluta. carducci,
medesimi o se dependano da altri; cioè, se per condurre l'opera loro bisogna
: non così; ma in altro modo cioè formato nella mente. guido da pisa
avea pur natura ivi dipinto »; cioè, non solamente la natura aveva quive
: « quel che dipinge lì »: cioè colui che fa sì fatte immagini in
.. si avvezza al facile, cioè ad osservare i particolari e a dipingerseli;
ch'e'lombardi hanno paura della lumaccia, cioè lumaca. pulci, 26-118: e'
te deus, paries dealbata '. cioè: - « dio ti percoterà, o
3-573: 'la region delli angeli', cioè lo cielo che è regione deputata a li
li angeli; * dipinta ', cioè adornata di loro. boccaccio, dee.
sta dipinto nell'officina della fantasia, cioè un ritratto vivamente rappresentante ciò che si
buti, 2-819: 'almen dipinto', cioè, se non scritto, sì che
così; ma in altro modo, cioè, formato nella mente. francesco da
bisogno sempre d'intendere la scultura, cioè il naturale, che ha il rilievo
fra giordano, 1-7: quella letizia, cioè di santi, si è vera,
frescobaldi, 2-29: sonvi le moschete, cioè chiese de'saracini, le quali non
stituito da due pirricchi (cioè da quattro sil labe brevi
paraplegia), provocata da lesione cerebrale (cioè, doppia emiplegia).
yéveoi? 4 generazione '(cioè, doppia mostruosità); cfr. fr
era nipote del nobile gian maria, cioè figlio di un suo fratellastro, e
gli aveva dato un contegno diplomatico, cioè di uomo abituato a tenere i segreti
moderni gl'im- posero questo nome, cioè, bipede, sebbene non possano lungamente
portare l'uno a l'altro, cioè quelli c'hanno maggior mistiere di diporto e
savi e de'matti siamo debitori, cioè il savio e 'l matto siamo tenuti
e diportare l'uno a l'altro, cioè quelli c'hanno maggior mistiere di
, alle quali egli fece la misericordia, cioè s. matteo, e zaccheo,
l'aspetto loro è detto dipteros, cioè a lato doppio. moreni [in g
ii-58: questo monumento era diptero, cioè con portico doppio d'ogn'intomo, e
doppio d'ogn'intomo, e ottostilo, cioè aveva 8 colonne nella facciata.
11-48: ogni detrattore serà diradicato, cioè sarà raso del libro della vita.
operazioni umane, di due spezie, cioè o fisica o morale; e queste due
le donne di versilia, le donne cioè di quei fieri conti e valvassori che
. buti, 3-310: 'si dirama'; cioè esce da esso, come fa
, ciò dall'equatore si dirama: cioè si dirama come ramo da albero. imperoché
il meno diramato daltuno nel diverso, cioè a dire, il più puro, il
atti pubblici, presso porta stiera, cioè in via porta nuova. 4.
si possono ridurre a quel solo primario, cioè al nostro amor proprio, o sia
società fu in guerra coll'altra; cioè i principi coi sudditi, i nobili
necessario avere quello che si debbe dire, cioè le cose, e quello con che
quello con che elle si debbono esprimere, cioè le parole. tasso, aminta,
dico, come sentiva d'essere, cioè animoso come un granatiere francese. giusti,
male accusano e incolpano la materia, cioè lo volgare proprio. idem, inf
essere simigliante a quella del ricevitore, cioè a dire che si convegna con lui
quale si chiama sempre david melic, cioè a dire, in francesco, david re
sé iscusi là dov'è mestiero », cioè là dove alcuno dubitasse di questa contrarietade
intendeva distruggerlo. -vale a dire, cioè a dire: cioè. latini,
-vale a dire, cioè a dire: cioè. latini, xxviii-148: dice tulio
la quale noi sapemo trovare cose vere, cioè argomenti necessarii -e nota « necessarii »
argomenti necessarii -e nota « necessarii », cioè a dire che conviene che pure così
de'guelfi non possono oggi perdere; cioè venne a dire, se avesse vittoria,
cepperello ', credendo che cappello, cioè ghirlanda, secondo il loro volgare a
volli dire: vale a dire, cioè. g. morelli, 207:
parvente, / salute in lor segnor, cioè amore. petrarca, i-4-42: fra
detto è, appo gli iddii, cioè appo gli eccelsi e grandi uomini,
uomini, chiamate « dire », cioè « crudeli », dalla crudeltà la
suo demone, come ella lo chiama, cioè il sopravvivente orgoglio, le impediva di
, e dividendo il prodotto pel terzo; cioè quando il quarto termine proporzionale che
al suo omologo, ma reciprocamente, cioè quando crescendo il terzo non deve crescere
il titolare del dominio diretto, cioè della proprietà di un
merci diretti a milano e oltre, cioè alla frontiera francese. barilli, 2-93
cui apparentemente si muove il sole, cioè secondo l'ordine dei segni dello zodiaco
in quanto titolare del dominio diretto, cioè dell'alta signoria che egli conservava sul
medesimo, che delle stelle fìsse, cioè il poco ingrandirsi: che è poi
anima s'addomanda in due modi, cioè o vero da'perseguitatori, o vero da'
preposto a ciascuna circoscrizione d'aeroporto, cioè a ciascuna suddivisione dei compartimenti in cui
comune con tutte le sue parallele, cioè il suo punto improprio. 15.
chiome. buti, 3-834: 'dirimendo', cioè dividendo, * del fior ',
dividendo, * del fior ', cioè della rosa detta, 'tutte le
detta, 'tutte le chiome', cioè tutte le foglie. ottimo, iii-704:
. ottimo, iii-704: 'dirimendo', cioè partendo e dividendo, secondo lor grado di
dirittamente contra lo movimento diurno, cioè del die e de la notte,
false all'intelletto, benché indirettamente, cioè nel significato loro, ei le conosca per
quelle che seguitano di questo argomento, cioè la certezza delli articoli, e la dirittezza
le piante essere tagliate insino alla midolla, cioè da una banda, e così per
in luogo che sia presso al sole, cioè nel diritto riguardo e aspetto del sole
, 104-12: di queste due materie, cioè del dire e del dittare, e
altra che sempre se ne dilunga (cioè quella che va ne l'altra parte
3-311: 'se dal dritto ', cioè cerchio, che è l'equatore;
lontano / fusse 'l partire ', cioè se lo dipartimento dei detti pianeti fusse o
còrduli o cordoncini paralleli, longitudinali, cioè nel verso della lunghezza della calza.
: prenderle per il loro verso, cioè nel modo più adatto a farne avvertire
appropriarono diversi nomi, nomando retto, cioè diritto, quella voce che si riguarda
in cielo è immaginato a perpendicolo, cioè a diritto propriamente sopra il capo di ciascuno
avea questa frode per lo suo dosso, cioè di dritto, e dinanzi, e
o corpi collettivi) dalla legge naturale, cioè dal diritto naturale in senso oggettivo (
al solo testo della legge (prescindendo cioè, dalle esigenze dell'equità, della
ad una dirittura ed in un filo, cioè diventate una
vasari, i-933: tutta questa dirittura, cioè le quaranta braccia della loggia del primo
peccato, è il difetto della dirittura, cioè della diritta ragione, che ha a
passaggio da corfù a malta a dirittura, cioè da terra inglese a terra inglese.
1-391: 'si diroccia ', cioè sì discende correndo a modo di uno fiume
desidera l'anima d'essere dirozzata, cioè di diventare savia, e con molto
già coltivata, ed ora abbandonata, cioè cumuli di sassi, vestigi di fossi
], che non paia disabitato, cioè che non paia un aggruppamento di panno spogliato
semestre a far niente o poco meno, cioè a stendere i primi quattro capitoli.
il ritmo con un'altra regola, cioè che le parole s'accordino nella penultima
efficacia, sia disaccompagnata dall'enargia, cioè dall'evidenza. = comp. da
dà spesa, non dia disagio »; cioè, se io son causa che egli
la tanta falsità del duchesco dimostramento: cioè falsità e inganni. soderini, iii-619:
da altrui, che da lui; cioè l'uno per disammaestrare, e l'altro
sono nelle patrie altrui a giudicare, cioè la virtù, tanto necessaria al giudice
esercito, o di disarmare ima nave, cioè di levarle gli attrezzi, munizioni,
la mischia, bastarono a disarmarlo, cioè torgli la lingua di bocca, confessando
, che fu uomo come voi; cioè la corazza della vera e profonda umiltà,
il tedio dei pensieri dei galli, cioè disceltizzarmi. = comp. da
contarmi di mali debiti della compagnia, cioè giovanni stefani e altri. -squilibrio
disavvantaggio da lei,... cioè che a te pare che ella gentildonna sia
mia! ché tutte l'altre cose, cioè guerra, disonore, e altre tribolazioni
nella selva della miseria viveva pianta, cioè vegetava... il tallo non si
, è bene in ogni modo disbruscolarli, cioè quando e'gli hanno troppo folti i
una nave naviga per levante ponente, cioè per la longitudine ne'circoli minori,
]: l'arte della medicina, cioè la mascalcia delle bestie, senza dubbio è
elio volse vedere poveri e richi, cioè savere le povertade le quale erano in la
generali e si fanno dare la discarica, cioè la polizza del pagamento loro, di
verrà per cui questa disceda ', cioè quando verrà quel veltro, cioè
cioè quando verrà quel veltro, cioè quella influenza del cielo per la quale questa
purg., 20-15]: 'disceda', cioè caggia e venga questa avarizia a mancare
il tedio dei pensieri dei galli, cioè disceltizzarmi. = voce dotta, comp
alla maggior bassezza che discendere potesse, cioè quando vestì la deità della nostra umanità
dal nero discende, così questa, cioè vertude, discende da nobilitade. statuti dell'
siano tenuti di rispondere con effetto, cioè compiutamente, d'ogne e ciascune cose.
conv., iv-vi-3: questo vocabulo, cioè * autore',... può
tanto quanto 'legare parole ', cioè * auieo '. boccaccio, viii-
gioven- tute, così lo discendere, cioè la senettute, è in altrettanto tempo
articolo è nel discendimento nel limbo, cioè, che crediamo, che rimanendo lo corpo
in sì poco corso di tempo, cioè di questo discendimento e montamento d'esso,
via le più gravi [materie], cioè quelle di mano in mano che superan
in vece di considerante e discemente, cioè che disceme e che usa cautela.
essere simigliante a quella del ricevitore, cioè a dire che si convegna con lui,
ecclesiastici nel solo sapere s'immersero, cioè compilarono erudizione senza discernimento. serra,
il qual luogo gli abitatori chiamano catabatmon cioè discesa. bibbia volgar., iii-518
passare con precisione i punti obbligati, cioè una serie di porte delimitate da una
: non solamente colui è vile, cioè non gentile, che disceso di buoni è
, 3: ora attendono la terza, cioè il disceveramento dell'anima e del
d'ararti e fendere questa terra dura: cioè d'aprirti il cuore ed amare il
[virtù] senza più ne discevra, cioè a dire la religione. romagnosi,
di compassione e con forma santa; cioè parendo che ella [la lettera] venga
lo quale, 'non discindi ', cioè non tronchi, col becco, cioè tuo
, cioè non tronchi, col becco, cioè tuo, 'd'esto legno '
, che non si glorii cinto, cioè ben che sia potente e fornito di uomini
, perché 'l poteria esser discinto, cioè esser rotto e disfatto. =
, le quali aggiugne alle ricchezze, cioè sollecitudine e mali diletti, perocché elle
ad ora, e non si disciolga, cioè dissolva. ariosto, cinque canti,
lingua son questi in otto spezie; cioè dolcezza, amaritudine, salsezza, e untuosità
sì lo conoscerai per questi segni, cioè... discipido, acerbo e
dua sono e'sentimenti della disciplina, cioè udire e vedere, 'sed xperientia
i9'373: di discipline liberali, cioè grammatica, rettorica e dialettica..
in francia chiamano aggregati all'università, cioè al corpo insegnante, e po- trebbersi
altra cosa se non il luogo, cioè l'abituro de'monaci. ma cenobio mostra
di buon'ora l'ha prese, cioè innanzi d'avere il collo indurito.
allorché il sovrano precede la società, cioè allorché gli uomini dispersi si uniscono a
: la terza opera della misericordia, cioè del battere e disciplinare, cristo mostrò quando
i pittori di questi nostri ultimi secoli, cioè d'aver rappresentata la tavola ed i
medesima verga dividente il mar rosso, cioè in atto di operar meraviglie.
): si è superbia di disconoscenza, cioè a volere più stato che non si
galileo, 3-3-161: gli staccamenti, cioè gli spazi tra luna e l'altra cuspide
manifesto quasi a tutta la terra discoperta, cioè questo settentrionale; l'altro è quasi
a tutta la discoperta terra celato, cioè lo meridionale. f. negri, 321
tre cose significano, ovvero seguiscono, cioè conservamento di purità, disformamento e discoprimento
in quanto s'intreccia con un'idea, cioè con una legge più nota, o
una vera imperfezione..., cioè discordanza dalla natura, e dall'ordine primitivo
discorse la chiarissima parte del cielo, cioè li divini cesari. pindemonte, iii-507:
cose del paese, e quanti mercatanti fiorentini cioè compagnie vi sono, e chi sono
la mente discorrevole fanno diventare stabile, cioè veg- ghiare, ripensare e orare.
e lo sorpassano, i filosofi, cioè i discorritori inglesi di estetica o meglio
e più spesso, donna discorsiva, cioè 4 che discorre, loquace ',
loro [filosofi] s'apprenderà, cioè quella discorsiva, che consiste in ciance
uno scorsato ': prendere errore, cioè annodare un filo della parte superiore con
maggior fatica corporale che il pittore, cioè meccanica, e di minor fatica mentale
, e di minor fatica mentale, cioè che ha poco discorso rispetto alla pittura
quasi sotto il tropico del cancro, cioè a quel punto al quale arriva il
presente da quella del marsand; cioè nella punteggiatura. de sanctis,
l'italia ebbe inoculato il disonore: cioè la diffidenza e il disprezzo fremente di
ii-97: la ragione àe due parti; cioè la inferiore e pratica che àe traffico
, come * autophorbos, autophagos ', cioè pascente, mangiante da sé. s
discreta, che dee essere discreta; cioè a dire, che discema i più
: son discretissime le tasse sue; cioè quantunque egli potesse pretendere tutto da noi
da punti tutti isolati, in cui, cioè, ogni punto dell'insieme possiede un
o disgiunta, che vogliam dire, cioè numero; ovvero sarà quantità continua, com'
come essi [greci] dicono diastematico, cioè costante di spazi e di fermate,
ond'io t'ho ammonita di sopra, cioè il silenzio, la povertà, e
padre, le misure delle menti, cioè le discrezioni, e le variazioni, che
gli autori latini così alla grossa, cioè il capire a un dipresso i loro pensieri
la fronte ha da essere spaziosa, cioè larga, alta, candida e serena:
rigida. e tanto questo è certo, cioè, che eziandio ogni minimo comandamento verrà
come se tra discutere e risolversi, cioè tra momenti di un unico atto, che
da la parte del suo corpo, cioè sapienza, fiera, ché non mi ridea
ché non mi volgea l'occhio, cioè ch'io non potea vedere le sue
, v-80: fu conchiusa la concordia, cioè tregua, tra il pontefice..
: diapente... e disdiapason, cioè è quintadecima, che si chiama quadrupla
fece ancora nel formare il disdiapason, cioè la quintadecima, la quale dalla proporzion
agevolissimamente tremare non solo la disdiapason, cioè la decima quinta,...
'l diapente per ordinare al disdiapason, cioè la quarta e la quinta per ordine
molto disdicevole deformità, quella sciocca mistura cioè di antico e di recente,
costoro, ritomaimi a la mia opera, cioè del disegnare figure d'angeli. simintendi
l'esca innanzi [ai presuntuosi], cioè queste fantasie che gli hanno, e
gittare sopra uno tavoliere quadrature d'ossi, cioè dadi, disegnati per punti di numeri
un lume piccolo dal lato che disegni, cioè al- l'avenante; come fusse un
, 2-285: di pennel fu maestro, cioè fino dipintore; o di stile,
fino dipintore; o di stile, cioè o disegnatore con stilo ne le taule.
de'corpi, è detta disegno, cioè figurazione di qualunque corpo. cellini,
: loro puosono la vigna come deserto cioè che la desertoro, e scorticoro lo mio
: l'uomo negligente è mina, cioè disfacimento della sua casa. s. caterina
, convertendoli in sustanze più sottili, cioè in aria, acqua e terra.
insieme; di poi si bagnino, cioè si disfaccino con l'acqua fresca pura
iv-xm-16: l'animo che è 'diritto', cioè d'appetito, e * verace '
appetito, e * verace ', cioè di conoscenza, per loro perdita [
distrugge lo suo contrario,... cioè li vizi innati. forteguerri, 7-7o
altre cose che erano « fatti », cioè forme sue transitorie. 20.
breve e altre di lunga durazione; cioè alcune si disfanno in due, tre o
v-245: il simile è dei reni, cioè erano disfattissimi, né mi sovviene cosa
dice disfiorando per aver detto giglio, cioè la fiordeligi arme delli re di francia.
cose significano, ovvero segui- scono, cioè conservamento di purità, disformaménto e discoprimento
significato di * rendere difforme ', cioè 'brutto 'ed anche *
abbia corrispondenza di parità di membra: cioè non abbia le gambe lunghe, il
'è quel che la disfranca ', cioè è quello che fa manca la
creatura sono tre cose di necessità, cioè sustanzia, virtù e operazione; queste
dalla zona torrida e dalla glaciale, cioè circa al grado quarantesimo quinto, producono,
mente », non « congiontivamente », cioè « sopra ciascuna parte della chiesa
contiene la disgiunzione afferma due cose, cioè che dee avvenire o essere l'una se
io troppo spesso uso il parlar disgiunto; cioè quello che si lega piuttosto per l'
boccaccio, viii-2-183: 'venimmo al punto', cioè al luogo * dove si disgrada '
sono quelle che disgravano l'anime; cioè iustizia e misericordia; imperò che iddio
gesù cristo, xxi-1038: disgravate, cioè alleviate, prègovi scongiurando, e cuori vostri
, e noi disgreghiamo da'corpi, cioè pigliamo l'usanza del morire. savonarola
è interpretata « lata profondità », cioè stupore o amenzia, la quale con
fonda in sulla rena sul popolo, cioè su quella parte mobile d'esso popolo
altrettante membra di una sola famiglia, cioè della cristianità universale. settembrini, 1-75
sbagliata è opera incoerente, nella quale cioè non si attua una personalità unica,
più la chiesa nome di chiesa, cioè di congregazione, ove fosse disgregata per
, 'che il nodo disgroppa '; cioè disviluppa e dissolve lo nodo dei peccati.
quelle due condizioni poco anzi espresse, cioè, e che sia disgustosa a prendersi
sua nota destrezza disimpegni l'affare, cioè scriverti e mandarti i libretti. monti,
seco i precetti della sua filosofia, cioè i disincanti da tornare in esser d'uomo
lor voglia disnamorarsi, sono disamorati, cioè non amano o veramente s'ingannano. sagredo
che ci consente di vivere in serenità, cioè di sfuggire al determinismo e imporre noi
: se nella finestra delle cameriere, cioè nella prima finestra, vi sarà il
2-60: 'si dislaga ', cioè da quella parte dove più alsa inverso il
. landino, 206: 'si dislaga': cioè si dilata. pe- roché diciamo allagare
si dicono a dislivello fra loro, cioè che le non sono allo stesso piano
ravede e temperasi per non dismagare: cioè per non conturbare l'ordine el quale
le dita ti dismaglie';... cioè ti levi la scaglia, come si
'o tu che ti dismaglie ', cioè grattandoti scuoi e levi la roccia come
, 2-301: * altrui dismala ', cioè l'anima peccatrice purga dal male e
quando l'uomo il sale si dismala, cioè si disvizia. 3.
buti, 2-513: 'dismento nostra vanitate'; cioè non mi appensava ora che tu eri
dal serenissimo senato di vinezia, cioè il musaico. b. davanzali, i-220
[le lingue] si vanno rinnovando, cioè dismettendo delle vecchie e adottando delle nuove
; però che 'l primo studio, cioè quello per lo quale l'abito si genera
manifesta in quel ch'ella conduce ', cioè che iddio mette sempre in lei del
, massimamente le braccia, disnodate, cioè che nessuno membro non istia i'linia
leonardo, 2-683: campana di siena, cioè il modo del suo modo e sito
ha tirato per conseguenza un altro seco, cioè riputarsi disubbligato non solo di ministrare,
l'introdurre in quel luoco dispensa, cioè disubbligazióne dell'osservar la legge, ma
, e conduttogli nella parte contraria, cioè della disonestade. b. cavalcanti
del corpo il quale tu toccasti, cioè la mano o il piede ovvero il
., 1-3-137: con che modo, cioè quanto disonesta- e scelleratamente costoro abbiano cultivato
è occupato e tenuto dal disonesto (cioè disonorevole) e pestilenzioso desiderio di ciò
di quello che dirizza al fine, cioè alla beatitudine: e questo si dà ad
, è manifesto lo principale intento, cioè che l'autoritade del filosofo sommo.
disgusta il palato o l'odorato, cioè ne disordina le fibre, dovesse produrre
terra, lo cui re è pargolo, cioè non perfetto uomo. e non è
metodo è il disordine e la confusione, cioè un guazzabuglio d'idee e di dottrine
e condurre le cose sue a punto, cioè in modo che fussino sanza uno minimo
leonardo, 7-i-188: osserva il decoro, cioè la convenienza dell'atto, vesti,
viltà delle cose che tu vuoi figurare; cioè che 11 re sia di barba,
ove colpa contraria gli dispaia ', cioè gli divide, facendogli tenere contrario cammino
idro- pesia, che sì dispaia, cioè che fa sì dispari e sì sproporzionate
, con l'umor che mal converte, cioè con l'umor che si converte in
ebraico, e gli altri orientali, cioè quasi ciascuna parola ha una selva di
della luce. * per che '; cioè per la qual cosa, * mi costrinse
cosa, * mi costrinse '; cioè costrinse me dante la detta disparenzia,
disparenzia, 'nulla vedere'; cioè imperò che io nulla vedeva.
, sono annoverati da'giucatori ventuno, cioè quindici punti dispari e sei pariglie.
, ii-183: andavano disparimente angosciate, cioè secondo che più o meno erano
hanno il riposo della mente; cioè che dentro alla mente loro sono del
necessario trovar l'ordine delle città, cioè d'una collegazione di tutti contra ciascun
notte avesse tutte sue dispense '; cioè e la notte avesse tutte le sue parti
: dovete dispensare de'figliuoli vostri, cioè di nutricarli e allevarli sempre col timore
può leggere: * dispensario oftalmico ', cioè * luogo dove si dispensa l'oftalmia
in letto o in luogo assettato, cioè, dispensato, perocché dovunque il sonno
dispensatori del tesoro del signor loro; cioè della scienzia della scrittura, la quale
a ogni cosa facci questo fundamento: cioè, che tutta la tua speranza e la
gli astri, e fuggendo fiammeggiano, cioè si distruggono. 11. violento
? non me lo ricordo più, cioè non ho mai cercato di saperlo. d'
sono le cagioni di fare scipare, cioè quando la femmina cade e per ira
nel suo gregge, e lo lupo, cioè il diavolo, e l'uomo diabolico
, 1-384: 'li suoi dispetti'; cioè i suoi dispregi, ch'elli fa di
nostri adversari in dispetto degli uditori, cioè farli tenere a vile e a neente
natività della sua carne parve dispetta, cioè, vile a'savi di questo mondo,
chiara, 18: sopportò ogni cosa, cioè avversità nella via del signore e
balia la imposizione di uno dispiacente, cioè di una gravezza a pagare a piacimento del
. buti, 3-235: iddio dispiega, cioè manifesta in diverse essenzie le bellezze eterne
in diverse essenzie le bellezze eterne, cioè le sue belle cose che ab eterno
.. che... qui', cioè in questo luogo, 'si dispiega',
in questo luogo, 'si dispiega', cioè si deriva, da un principio, cioè
cioè si deriva, da un principio, cioè da una fonte. 11.
è iddio, 'si li dispieghi', cioè si manifesti a lui. tasso, 8-46
in quello che si dice displicina, cioè che dispiace loro; ma disciplina si dice
le leggi] che niuno sia punito, cioè a dire che niuno sia dispogliato del
uomo, e vestite lo novello; cioè dispogliate la mala obbedienzia d'adamo e
per non scritta per defetto di podestà, cioè, che il disponente non abbia possuto
e disponere bene la sua persona, cioè che la sua faccia sia sempre diritta
corpo quello che non si vede, cioè l'anima, ogni cosa che prima si
qualunque animale... mediatamente, cioè disponendo l'animale, e l'ordine
salmista dice del giusto, che dispone, cioè ordina i suoi sermoni in giudicio
capacità di compiere atti di disposizione, cioè atti giuridici che determinano la perdita o
è quello signore che ne li occhi, cioè ne le dimostrazioni de la filosofia dimora
dell'autorità che emette l'atto (cioè la disposizione o il complesso di disposizioni
., iv-xxv-12: la buona disposizione, cioè la sanitade, getta sopra quelle [
febbre effimera procede da disposizioni principali, cioè da disposizione corporale, sì come per
che procede dalle cose di fuori, cioè per caldo e freddo, e per ogne
conv., i-1-15: questo pane, cioè la presente disposizione, sarà la luce
vii-112: ordinato el gonfaloniere a vita, cioè el capo, bisogna ordinare gli altri
i polsi del corpo bene disposti, cioè corti e spessi. machiavelli,
e come giusto ricevuto, despotico, cioè d'assoluta e non mai limitata auttorità
lo quale esso conduce mirabili bellezze, cioè contentamento in ciascuna condizione di tempo e
3-19: dice della lucerna del mondo, cioè del tempo della primavera quando la natura
dice sempre un contrasto fra due, cioè un dialogo. pananti, ii-307:
stato in disputa tra gli autori, cioè se e'[i bachi] nascano
non sarebbe se non avesse quello scrupolo, cioè il culto della bellezza; e,
, e disputava co'filosafi pagani, cioè cogli epicurei e cogli istoici e con
udii muovere e disputare questa quistione, cioè uno giovane ferventemente ama una donna,
squadra che si ha in vista, cioè procurare di mettersi, rispetto a quella
perfetta... è doppia, cioè la forma del trattato, il quale definisce
corti e tra gli affari di stato, cioè nella publica luce del mondo, a
[filosofia] si dimostrava veracemente, cioè ne le scuole de li religiosi e a
distingueremo i rimedi e le diligenze usate, cioè quelle fatte avanti che il male
: 'fuor di squadra '; cioè disregolate. 2. indisciplinato,
... ma vuol dire 'dissacrato', cioè violato e contaminato. d. bartoli
sì 'l conoscerai per questi segni, cioè isbavigliare, ruttare, dissapito e acerbo sapore
ottimo, i-369: dice grama, cioè inferma, perocché si corrompe per non
], mutasi in dissin- teria, cioè in escoriazione delle interiora. mattioli [dio-
in ogni cosa di dio ben sente, cioè giudica: e dal diritto che
che sente, in nulla dissente, cioè non discorda. casti glione
. buti, 3-227: 'mi disseta'; cioè mi sazia la sete, cioè lo
; cioè mi sazia la sete, cioè lo desiderio del sapere. guarini, 225
egli si era convenuto col valegnani, cioè, dissimigliarsi e distinguersi quanto il più
è molto laudabile e anco necessaria, cioè quando le parole sono a una persona
coloro che vogliono piacere agli uomini: cioè per lusinghe fare o ricevere. zanobi
di figura nelle molecole può seguire, cioè o col guastarsi e dissiparsi le prime,
grado, ed è di due maniere, cioè dimestico e salvatico, il quale si
crudeli che hanno la mente dissipata, cioè corrotta e guasta, periranno. mascardi
. leopardi, ii-1077: dissipito, cioè non saputo, per dissipiente che non
latifondo non era riuscito a dare; cioè dissodamenti, alberamenti, strade. -figur
la stessa in tutti i sali, cioè dalle due dramme e mezza fino alla
una confessione con isfacciamento e dissoluzione, cioè di quelli li quali li loro mali
stesso di non dire cose nugatorie, cioè motteggi, ché così voi gli chiamate
secondoché vien fatto da molti moderni, cioè o * disolventi 'o * coagulanti
temporale per quello che è realmente, cioè un anacronismo, un danno, un
il composto fino alla prima materia, cioè fino ai minimi ed invisibili corpicciuoli?
un'altra maniera ancora si fanno fuggire, cioè dissolvendo il castoro nella acqua e gittandolo
queste faville, anzi carboni desolatori, cioè atti a dissolvere e disfare ogni constru-
è molto calda dissolve la colica, cioè il mal del fianco e la ventosità della
galileo, 4-3-107: nella seconda consonanza, cioè nel tuono sesquiottavo, per ogni nove
. simile ad uno che dissonna: cioè si sveglia a un lume acuto e veemente
demonologia e dei sabbati delle streghe: cioè, con perfetto distacco di animo.
e di distanze fra i soldati,, cioè a file aperte e file serrate.
intendo quello che chiamano altri melodia, cioè un dato stile di successione d'un
, 2-43: per ottenere l'intercapedine, cioè per distanziare convenientemente la nuova copertura dell'
altra in ragionevole misura, quanto comporta cioè la facoltà del lavoro. 3
titade di ciascuna di queste due distemperanze, cioè di lussuria e di moneta. genovesi
cuore, né il cerebro divorassero, cioè che non fusse da loro con le
perciò che esce di luogo temperato, cioè dal ventre della madre, e viene
madre, e viene in luogo distemperato, cioè all'aria di questo mondo, che
dipinture] quella che chiamasi amplificazione, cioè il distendere con molte parole una corta
di porre le figure disgrossata- mente, cioè abbozzate, e prima saperle ben fare per
tutti loro... tensione, cioè distendimento di nervi ed epilessia. teologia mistica
conveniva star fuori del lor suolo, cioè della lor terra. a similitudine di
verbo 'disterrare 'per esiliare, cioè per levar alcuno della sua terra,
per levar alcuno della sua terra, cioè della sua patria. or traendosi un uomo
che usavano gli antichi può fare, cioè impannare di tela a distesa tutta la ancona
comprendendoli di fuori per segni sensibili, cioè per nostre disposizioni, o per
disteso cotal vuol esser lungo, / cioè il registro di terre e castelli,
sigilla. buti, 3-235: distilla, cioè deriva, ed è produtto in essere
un corpo di un sol fornello, cioè con distillatorio, di lambicchi e campane
sottile, come dicevano gli antichi, cioè da una linfa troppo fluida che nelle
., iii-xn-14: dio non vede, cioè non intende, cosa alcuna tanto gentile
distinguere e assaporare il bello poetico, cioè nel saper giudicare in teorica e in
distinguono el moto in quattro modi: cioè moto di sustanzia, di quantità,
distingue lo loco dove ciò appare, cioè ne li occhi e ne lo riso.
con uno strumento a punta ', cioè * punteggiare '). per i
son distinguibili in due sorte; estranee, cioè, e naturali.
si chiamano i denti del cavallo, cioè distinguitori degli anni. distinguo,
signore ha voluto che i suoi discepoli, cioè i cristiani, siano ravvisati dal rimanente
che la falange macedonica era immobile, cioè più stabile ordinanza della romana, e
, e d'una sola condizione, cioè non v'era altro, secondo intendo
uomini questa distinzione si potrebbe fare, cioè nobile o vile. boccaccio, 1
cavalca, iii-211: questa beatitudine, cioè questa fame e sete di giustizia,
proprietà quasi che può avere il prato, cioè l'odore e la bellezza. c
: li suoni animali son doppi, cioè ragionevoli, gli quali s'appartengono a uomo
e quindici sicli farà una mina, cioè un peso. capellano volgar.,
, 119: potrebbe dirsi esser arco, cioè curvo, solamente quando viene teso o
vii-575: sicumere, cirimonie, sfoggi, cioè di- stoglimenti. distoglitóre, agg
macchina, le cui parti essendo solide, cioè saldamente attaccate insieme, non si possono
cose che non sono di sua natura, cioè che la distraggano da quel fine a
immaginandola risoluta in parti non quante, cioè ne'suoi infiniti indivisibili, la possiamo
forse che tu averai prima distretta, cioè bisogno e necessità di sedere. g.
questa abbia il suo sviluppo logico, cioè tutte le parti in cui essa si distribuisce
« tutti » sono presi collettivamente, cioè significano una collezione. dicendosi: «
ovvero si divide in tre parti, cioè in giustizia vendicativa, che sta in punire
altra cosa ne può risultar vera, cioè o preso * tutti 'per distributivo,
, venendo l'anno del giubileo, cioè l'anno quinquagesimo della rimessione, sarà
l'appelliamo nostro pane coti- diano, cioè a dire di ciascun giorno, che ciò
fattori che a essa hanno concorso (cioè tra proprietario fondiario, imprenditore, capitalista
ha per oggetto le manifatture straniere, quello cioè che suppone un superfluo nella nazione ed
quello distringimento ched e'poteo, cioè che mai non fosse veruno il quale in
il serpente aveva promesso ad èva, cioè la scienza del bene e del male,
: il foco distrugge la bugia, cioè il sofistico, e rende la verità,
chi difenderà il tempo della grazia? cioè il tempo cristiano, sozzamente maculato dalle
, 28 (478): la sproporzione cioè tra i viveri e il bisogno,
il fine del lor naturai movimento, cioè possano pervenire al desiderato centro del globo
concentrarsi e ridursi in un punto, cioè d'annichilarsi? russo, i-324: quanto
un altro fatto utile e diritto, cioè per scampare la terra di tanta distruzione.
risponderei che la cagione è nota, cioè per lo disturbo de'quattro elementi o umori
], 26-17: il primo disubidiente, cioè adamo, di subito, come peccò
troverebbe che il principio è specchio, cioè vanità e apparenza. ma intanto questa
ciò che da luce a luce, cioè da stella a stella, par differente,
da stella a stella, par differente, cioè disguagliantesi. s. giovanni crisostomo volgar
amministrativo -spersonalizzato, disumanizzato, disintelligenzato, cioè una difesa obbiettiva, immanente nella stessa
ogni cosa, ch'elli arà amata, cioè il virtuoso operare, e 'l politico
: 'che non si disuna'ec. cioè non è altro iddio se non com'egli
è qui una supposizione manifestamente erronea, cioè che il cader le parole in disuso
non ch'eglino fossono ben gottosi, cioè ch'eglino avessono i piedi disutili e
immagine era l'istessa immagine disvelata, cioè un velo dipinto. carducci, 356:
. buti, 3-29: s'io, cioè se io dante, fui disvestito
io dante, fui disvestito, cioè spolliato, del primo dubbio, cioè che
, cioè spolliato, del primo dubbio, cioè che era la cagione del suono e
2-225: 'r mal amor ', cioè mondano, * disusa cioè disvessa
, cioè mondano, * disusa cioè disvessa e svia. d. bartoli,
buti, 3-457: 'disviluppato', cioè disciolto e liberato. caro, 2-379
dice virgilio a dante; 'e disviticchia', cioè distingue e separa. cesari, ii-200
l'uomo il sale si dismala, cioè si disvizia: li quali vizi sono infermitade
penna: anche suonasi a mano, cioè col nudo polpastrello delle dita.
lo dito di dio è qui, cioè lo spirito santo; ché, come per
., app.: 'digitus', cioè dito, è minima misura de'campi
molte composte, come il ditono, cioè due tuoni, semiditono, tritono,
brevi la seconda e la quarta, cioè composto di due trochei. pascoli, i-997
fu lavoratore, dittatore fu eletto, cioè della cavalleria capitano. dante, conv.
. si volsono a creare il dittatore: cioè dare potestà a uno uomo che sanza
predica in nome della scienza, cioè che venti o più volte in
possono sbarazzarsi del loro carattere dittatorio, cioè di se medesime. 2.
luogo in cui compariscono gli allocutori, cioè l'ambone o sia l'uditorio.
, si formano propriamente cinque dittonghi, cioè suoni doppi. muzio, 1-211:
once di resina trita e secca, cioè quasi in una soma di vino, e
quali da'medici son chiamate diuretiche, cioè a dire che hanno facoltà di muovere
non dirittamente contra lo movimento diurno, cioè del die e de la notte,
cerchio de li due primi poli, cioè nel primo de l'ariete e nel principio
la diuturnità delle cose mortali perdura, cioè il modo del generare, il quale
curata; e s'ella sarae diuturna, cioè vecchia, gravemente sarae curata.
assume è l'asilo di romolo, cioè le famiglie e i padri che accolgono
: * dell'arsione ': cioè di que'corpi morti, divampati e
figura... e sanza fallo di cioè fec'elli l'altre cose; e
, 60-48: pognam che 'l verso [cioè la leggenda di certi fiorini] fosse
questa nazione vivesse come morta, cioè che nella sua esistenza non accadesse mai
dove ti pasci e dove ti riposi, cioè in che opere e in che
che già mai fosse al mondo, cioè quel d'adamo che di lei fu
, naturalmente prospettandola in termini umani, cioè morali: l'elefantessa diventava una madre
cantavano i cantici; ma i diverbi, cioè ragionamenti a vicenda, semplicemente si recitavano
fascio emergente di raggi che divergono, cioè i cui prolungamenti si incontrino. -matem
puote servire iddio, e mammone, cioè quello demonio che amministra le ricchezze e
la cagione e secondo li vocaboli, cioè emorroide, atrici e fico. leonardo,
abbia viva coscienza di quanto disti, cioè di quanto si diversifichi, il sentimento,
sono femminini di una medesima qualità attiva, cioè freddi, se ben si divertiscono ne
, « per ima via diversa », cioè malvagia. scalvini, vi-95: vinti
neuna altra cosa se non il luogo, cioè l'abituro de'monaci. ma cenobio
dalla vaghezza di ragionare delle agape, cioè a dire all'osservazione del nostro vetro
femminini di una medesima qualità attiva, cioè freddi, se ben si divertiscono ne
uomini salariati a ciò che la divettono cioè tragonne se vi fusse certi bioccoletti di
questione della remissione del fide- commisso, cioè se li dividenti con quest'atto abbiano
che una delle dette parti si capovolga, cioè che l'arco che è una delle
perfetta... è doppia, cioè la forma del trattato, il quale definisce
, e questo dovideremo in due, cioè prima narreremo le propietà del terreno e
tutti gli enti creati o increati, cioè tutto ciò che fu, è o sarà
vergilio, è in due parti divisa, cioè arme, e forza, e queste
e queste si dividono in altre tre parti cioè cavalieri, pedoni e navilio. malispini
. generalmente si dividono in due, cioè in crude e lignee, e in perfettamente
di nuovo può dividersi in due specie, cioè in malizia grave e degna di pena
dividitrice de'porfidi e de'diaspri, cioè questa polvere di smeriglio che sega pietre
buti, 3-766: non si disvima, cioè non si discioglìe. =
). in modo divino (cioè proprio di dio); per opera,
loro era comune la onirocritica, l'arte cioè d'interpretare i sogni, e la
anima e la divinità di cristo, cioè tutto cristo intiero? pagano, 1-253:
con la nobilitade de la potenza ultima, cioè ragione, partecipa de la divina natura
fosse satisfatto, unì se medesimo, cioè la deità eterna, natura divina, con
, com'egli favella, &eiótoctov, cioè divinissimo. checchi, ii-1033: alzò gli
considerate come aventi diretta origine divina, cioè come poste da dio o mediante la
altri due portano alla stessa divisa, cioè grave. -plur. aspetto,
altra cosa se non il luogo, cioè l'abituro de'monaci. ma cenobio
e si torna a suo conto, cioè al divisamento del mondo. cassiano volgar
ii-153: poche vescichette si divisavano, cioè tre sole, una assai grande,
sua arme era quella di francia, cioè il campo azzurro e fiordaliso d'oro
altro abito di rispetto quel loro sacro, cioè sucido e vile, per cui si
ha due divisioni: che in prima, cioè nel primo verso, narro la qualitade
e il risolutivo: il secondo, cioè il divisivo, è l'ottimo, anzi
mondo] considerar per diviso le membra, cioè le particolari nature che ne compongono il
numero che esprime il saggio dell'interesse, cioè 4, 5, 6, o
: 'un canto tanto divo ', cioè tanto dilettevole e., alto,
dico che 'l vizio della gola, cioè del divoramento o della ghiottomia, fa
vuol dire « de voratore », cioè il diavolo che divora l'anime e
, e bene divide quello buratto, cioè crudele divoragione, cioè inferno, e
divide quello buratto, cioè crudele divoragione, cioè inferno, e li peccatori che vi
regina fece parte del suo letto, cioè dopo un lungo divorzio, al re che
varia fama si divolgoe di lui, cioè ch'elli volesse passare in alessandria. caro
questa terza condizione del nostro verso, cioè la rima, essendo diligente inquisizione della
propria della dizione in quanto umana; cioè in quanto terminata e significante. monti
formale di un'opera letteraria, quello cioè che concerne la scelta e disposizione delle
richieda: opportunità..., cioè un finissimo senso musicale, nella dizione spontanea
, e siale data a mangiare, cioè 4 sator arepo tenet opera rotas
sen va giù per questa stretta doccia', cioè per questo stretto ruscello il qual tu
sì tosto acqua per doccia '; cioè per canale. daniello, 148: 'doccia'
., 145: la docelità, cioè la saccentezza, è virtù d'ammaestrare
mai aree morte, che non profittino cioè dello slancio, della leggerezza del loro
son via, verità e vita, cioè via in esempio, verità in documento,
la sfera che comprende il dodecaedro, cioè quel corpo regolare che ha dodici faccie tutte
deci gradi, e la linea encliptica, cioè la via del sole, passa per
altri tre [corpi regolari], cioè dello otto facce, che è composto
che fu commesso falsità in du'cose; cioè in uno libro o di mercanzia o
entrare nel mezzo di detta fabbrica, cioè in una grandissima piazza con belle e gran
il risultato stesso di tale elaborazione, cioè il sistema dei dogmi giuridici.
: il cosiddetto « modernismo », cioè il pensiero contradittorio di aprire il cattolicesimo
bella cosa vivere puro e netto, cioè stare casto. bianco da siena, 141
dell'acqua puoi tu bene cognoscere, cioè che la non esca di palude,.
del perfetto uomo di mondo, e cioè la bruttezza decorativa, la stupidità dolce
proposito farai dimostrare, falli dolci, cioè di poca evidenza. c. bartoli
di quel legno che chiamasi dolce, cioè più leggiero e più tenero, come
dice * dolce di sale ', cioè sciocca. -figur. sciocco,
[filosofia] si dimostrava veracemente, cioè ne le scuole de li religiosi e a
a considerar l'uomo in due modi, cioè nudo e vestito. se lo formiamo
lo possiamo far di due maniere: cioè o pieno di muscoli, o delicato;