amicis, i-523: un buon giovinac- cio, un po'rozzo e un po'grullo
era salita sul primo gradino della scalinata e cio nonostante appariva più bassa di
riguardava l'altra, in questo modo cio. 2. numism. moneta romana
dello strumento che alla virtù dell'ufi- cio. manni, i-180: il forte e
'e c&xévrj 4 brac cio ', formata su platolenia per errata scomposizione
, 1-iii-18: totene pur lo 'mpac- cio, / che quest'è per mio piatto
. in cerca o procac cio di benefizi o altre grazie o dispense.
ma poco levava, sì avea castruc- cio afforzato il campo. spallanzani, iii-265:
volse che riportasse in vece del supp ^ cio i doni del forestiere o, come
, si levorono e uscirono del moltic- cio. dossi, i-302: un po'aiutata
: son venuto in un brutto momentac- cio? bechi, 2-64: nei momentacci,
i lupi facevano cerchio a un lupac- cio irsuto, che digrignava i denti..
e provo e proverò, stando esitic- cio, / che 'l bianco e 'l ghibellin
montivilliers), per incro cio con mosca, probabilmente per l'attribuzione a
di dì costretta / sovra 'l capuc- cio frastagliato stare! / dove, d'intorno
sf. lieve cenno grazioso, attuc- cio. pirandello, 8-396: certe
, come dirgli 'cattivaccio, bruttac- cio '... quasi esclamazione d'iperbole
. costruttore di un edifi cio. marsilio da padova volgar.
: il suo spasso richiede più avac- cio riposo nelle neghittose e morbide piume che affaticarsi
, lo confesso, sono un negligentonac- cio, anzi un negligentonacciaccio. = voce
vero che le donne hanno qualche difettuc- cio; ma questo appunto, come un neo
di sé l'innocenza de'detti anselmuc- cio, gaddo, uguccione e 'l brigata.
certi turaccioli fatti del massic cio della canna che si chiaman nodi o nocchi
difesa fatta d'orazio del ponte subli- cio. santi, iii-124: [raccogliemmo]
nome solamente, egli è un nomac- cio. / a un uomo e che volete
: bisogna ancora che sia tempo nuvolic- cio, o nebbia, o vero se fioccasse
qualche principe? d'annun cio, t-28: qua e là le facili
mostacciaccio! / egli aveva un nasac- cio / che voi l'avreste detto d'un
del mare rosso, biringuc cio, 1-46: l'ocria è un mezzo
onagro, cioè mangano o altro difi- cio, manda le pietre, ma come forte
edifidio da parte dei fedeli. cio. -pensilina d'onore', v. pensilina
i-477: bucalosso afferrò il suo cappelluc- cio che aveva passato con bel garbo proprio sulla
. lippi, 8-65: oh baccellac- cio! l'orso sogna pere. note al
a scapito del genere crioceris di fabri- cio, e che ha per tipo la crioceris
/ l'ocio: e l'o- cio arde i paesi e le ville. alamanni
devota rappresentazione, alla fine dell'ufi- cio si dànno in mano certe bacchette colle quali
, son'per loro un paradisuc- cio adornato ed abbellito dalla vergine, viva,
fenice, lo spadice, il liroferric- cio, il clesiambo, il pariambo.
materia. pontano, 235: regra- cio... la ex. zia v
piena sicurtà dei viveri e del comer- cio. leoni, 181: altri soprusi e
della città coronarono una passeggiata chiamata pin- cio, che domina roma., ed è
quell'altro [cane] un pastriccianac- cio, né pur buono ad abbaiare di sul
favella, sempre patiranno il medesimo pregiudi- cio che patiscono dai lor traduttori. tommaseo,
i piedi da quel pecorec cio, gli riferì ogni cosa. serra,
di sodio e di cal cio, di colore bianchiccio o grigiastro, che
egli m'afferrò il brac cio, me lo strinse al polso, così
: iersera ebbi le lettere del percac- cio fatte a'xvii del presente, tanto vostre
166: costui era chiamato l'uccellac- cio: conciossia cosa che percoteva volentieri alle corrotte
tutto questo ragionamento udito un certo astutac- cio che mettea ogni suo pensiero nel fare dell'
interno della cina il commer cio vi si pratica più per acqua che per
: appena fuori d'uffi cio, una svoltava a destra e l'altra
pigolio. -al figur.: chiaccheric- cio fitto fra più persone. tronconi
109: 'paltrizzo': paltric cio. = deriv. da poltro3
.. da ogni benefi cio e utile del popolariato. =
. che esercita il meretri cio (una donna). guerrazzi
de l'italia, narsete, patri- cio ed uomo di grandissima stima,..
un tutto a suo modo da praticac- cio inventore, per non partirmi dalla espressione del
, che è vicenome accon cio ad essere aggiunto a'nomi, ha tre
combattere me e li miei con istropic- cio di tanta guerra. giraldi cinzio, 9-10
, con quei nomi professionali: gallettuc- cio, coniglietto rosso, morino, ecc.
veniva a difficultare la conclusione del nego- cio. berchet, i-m: le armi erano
tagliuzzar le verghette di salcio col coltelluc- cio. panzini, i-501: pare una cosa
proteggere quasi tutto il commer cio interno delle pelliccerie de'castori dell'america settentrionale
è fatto antico. boccac cio, dee., 1-10 (i-iv-84)
idem, vi-591: il mio ventronac- cio... è il mio idolo,
della guerra avevano trasformato l'armonico edi- cio creato tra il 1860 e il 1870 in
ir ^ ov, massic cio calcareo situato nelle vicinanze di acrefia, in
.]: volendo distinguere, puledroc- cio direbbe più espresso la bellezza e agilità,
questo è un detto meretri cio e di cui l'uomo giusto si deve
3-252: come potestù essere tanto quadrupedac- cio da commettere un tanto errore! =
sulle gambe magre, m'afferra ilbrac- cio. -sostant. carducci,
torquato, con memoria e racontaménto abrac- cio. = nome d'azione da raccontare2
bianche, la buccia di colore gialloaran- cio... e questa varietà principalmente è
i-vii-ii: se pure ei [castruc- cio] leggeva alcuna volta, altre lezioni non
matrimonio della figliuola con un impiegatile - cio. = femm. sostant.
alcuno in quel mezzo con dolce scoruc- cio era incolpato del non avere a tempo rallentati
in una mano e con un bastonac- cio nell'altra, dando un gran picchio in
tempi del rifrigerio, cioè del giudi- cio, quando gli buoni fieno mandati allo eterno
ombra, l'umida muraglia del pin- cio strapiombava sulla strada del muro torto. non
che vedi è piombonno, il reuc- cio delle isole fortunate, ed è quegli che
scialle, / un po'di canapuc- cio, 7 il nido del reuccio / pian
a orecchio toscano. compendiuccio, epiloguc- cio e simili, hanno altri sensi. pasolini
del reggimento di kay, un tristac- cio, un ribaldone, che mi ha insultato
uno per volta colla forma a cio, riccio sopra riccio (o, anche
7-3-4: cotesto scortica-villani è un riccac- cio grosso. giusti, 4-1i-690: qui gemme
galee... è don san- cio di leyva, uomo vecchio e tenuto per
. viani, 13-66: il marcac- cio rimane verso val ventosa. -trovarsi in
valadier non aveva ancora creato il pin- cio e rimpinconito la piazza. 3
le belle parole ringraziatorie sopra l'of- cio fatto per me circa alla pensione; ma
: mille fiade el giorno mi corroc- cio / con lo mio padre, che non
: risaliamo agli antenati: al pic- cio, al cremona, al grandi. vittorini
-luogo o ambiente considerato per gli aspetti cio e dipendono dalla sottovalutazione (in molti
sta, scorta. cio, per ragioni di opportunità), in
e l'umidità sarà menovata, avac- cio sopravverrà la vecchiezza, secondamente che nella
-su gl'italici eroi fa'un sonettac- cio -. / -son di troppi color:
, ma sono ritratti da un saccac- cio pieno di poponi. g. m.
rotti e ripezzati, e col capuc- cio rivolto alla spalla, lacerato, e porta
, alza il ritenuto brac cio e con tanto pondo gliele lascia cadere in
. carducci, iii-17-83: un abatuc- cio di contado, salariato o mendicante. bacchetti
scolare e levategli un poco del cic- cio di mezzo, riempiteli poscia con un piccolo
cu strano malumore / questo povero san- cio / del tuo cuor ch'è il mio
lo sbudellamento e il fattac cio. strage, massacro.
fioccano: galoccia, garoccia, scaroc- cio e simili. = etimo incerto
savinio, 10-26: in un castellac- cio presso fondi, cuore della ciociaria, abita
elevato, dal gianicolo o dal pin- cio per esempio, senza più il cupolone all'
il toumesol, il dissaco o scardic- cio. 2. plur. ginestrone (
ii-394: vola parimente costà uno scherzucciac- cio, scritto da me a veglia, in
una sua figliuola unica a un giovanac- cio vagabondo e scialone come te. i.
, il filosofo et il buon compagnac- cio. = etimo incerto: da accostare
non t'accorgi, sciolotto, ignorantac- cio, bertuccione, che parli sol perch'hai
. questi erano esercitati nell'arti- cio del motteggiare saviamente per irritar gli altri o
non sono io spenditore scon cio, ma questa città richiede grandi spese.
tre ragazzini scribacchiano appunti sul loro quademuc- cio. c. e. gadda, 6-319
le due mani sullo scrimolo del mobiluc- cio. 2. cresta montuosa, crinale
voluto regalarmi tenendoti il mio brutto scrittac- cio. leopardi, iii-42: non so dirle
eccomi segno della magìa di quell'uccellac- cio ». -oggetto di considerazione e
, volgendosi dai fianchi, in iscor- cio, nell'emiciclo della tribuna, ripetono,
e inquieta e l'onore un bestionac- cio sensitivo e ritroso, onde l'ardire di
: foro sentina di omne vi- cio, presecutori de la vera ed ortodossa fede
una lastra di marmo o di saric- cio traforata secondo il bisogno di avere più o
corsini, 3-21: l'orrendo serpentac- cio allora in rabbia / più che mai 'nvolto
: li malvagi cavalieri di corno- cio. vaglia avrano sofratta di me
era principe niccolò piccino e niccolò fortebrac- cio. boccalini, i-190: comandò che raunassero
nere sul polpacta). cio di una certa sgarzolina, come l'ha
la lasciava sola, con quell'ombrellac- cio vecchio della serva, che sgocciolava e che
deriv. da siberia. cio, un sasso, un proiettile).
senno e per virtù e suo ufi- cio è di dare conforto contro alla speranza.
, / le più belle del mondo e cio del suo sposo e suo signore, /
: le camere di commer cio, sentita la deputazione ed il sindacato di
dei concetti nella logica formale. cio. b. croce, i-2-88
il medesimo sapore na il vino balin- cio il quale nasce in sicilia, ma quello
pe'lunghi corridoi che sitano di mortic- cio e di umidiccio, certe credenze sgangherate sembran
dove si stabilisce e pianta l'edi- cio. domenico da fano, lxii-2-i-123: a
non che arosso a smentovare il pin- cio, / una parola ti dirìa fra mille
meglio, usciam di tal farnetico, cio, mordi! tu mi fai il solletico
t'ho conosciut'affatt'or, soppiattonac- cio. = àccr. di soppiatto.
parola 'guardami'e il sostegno e il ratte- cio la testa. porcacchi, i-294: non
, sottraggonsi, dove avrebbono il suppli- cio dovuto a * lor meriti? goldoni,
, sempre rispose avere fatto l'ufi- cio di buono pastore, per salvare l'anime
ritegni che la commissura abbia lo spa- cio largo due dita, imperoché, toccandosi le
traspariva tutta la stalentagine di un tangoc- cio da casale. = comp. dal
altre villule, dov'è lo spigoluc- cio più in fuora, si dirizzavano su,
io ebbi lo scolare in uno stanzinac- cio che è nella volta, chiamai la balia
molto meglio il disegno che a de- cio: il quale si straccò ne'primi impeti
tu vieni a giacer nel mio stramac- cio, / ancor che caschi un panno ch'
striate di nero, col muso cio e dello spinarello. appuntito,
non saldaronsi i conti ai creditori di cio. quella. milizia, v-176:
ottonelli, 241: succenerìccio e socceneric- cio, ècci ancora, il medesmo addiettivo.
: deh! guarda quel sogliardo fellonac- cio, / mestrega adulator, pien d'ogni
superficiaria: proprietà di un edi- cio costruito su un suolo su cui il costruttore
2-643: lei saprà raccomandandoli leonardo vin- cio, svisceratissimo servitore suo. conservatori di modena
. redi, 16-i-155: il tamburac- cio è un grande strumento da suono alla moresca
, e di color la persona taneic- cio lustrante, pendente in chiaro sauro. ceccherelli
, il quale è un cotal mollichic- cio e tenerume più degno in vero di un
. v.]: quel tignosuc- cio. imbriani, 6-77: la vecchierella ero
: vestono calze fatte con maestrevole artefi- cio, e stivaletti molto gentili o scarpe col
sopra al pane si mette un torcifec- cio sottile, che stilli quel sugo. ruscelli
... da questo vostro mestierac- cio, /... / io non
, / onde convenne che 'l cer- cio cascasse. boiardo, 1-60: essendo cresciuto
. mazzini, iii-1-129: vannuccio biringoc- cio, autore della pirotecnia, non poteva essere
tral cio di fiori finti. cassola, 5-177:
giusta e retta: / e per trattener cio). un, che non si
valea, però che il detto neruc- cio era stato prestatore e non fatta nel testamento
qual farfalla suole / ratta volare a cio o pieghevole. tremolante lume, / ratto
briga, ed un affan cio). tagliare a strisce sottili o in
tor via il residuo di qualche umorucciac- cio acido ed amaro, che per ancora continuerebbe
piuoli, per attraversare un qualche torrentuc- cio. se il valicatoio è di legno,
fu dato al gran pittore rafaello san- cio d'ùrbino; de'solari a leonardo vinci
altre villule, dov'è lo spigoluc- cio più in fuora, si dirizzavano su,
, / e ritorniamo al povero tognac- cio, / cui la guerra e la moglie
oggetti, una pipa, il cagnuc- cio / di legno di mia moglie, un
la creazione ed il lan cio di centri di eccellenza, dal distretto wireless