un mondo studentesco volgare, rumoroso, cinico. 2. disus. divenuto
. varchi, 23-265: perciocché demetrio cinico... usa di dire..
egli credeva con questa specie di fatalismo cinico mettere un argine alla sofferenza e conquistare
arruffato, a taluni può parere un cinico pieno di sé. collodi, 26:
/ conta il parere, / quel gusto cinico / che avea ciascuno / di farsi
è questo mondo? è il mondo cinico e malizioso della carne, rimasto
fiorentino, sì grasso bolognese; sì cinico, sì sardanapalesco; sì bagattelliero, sì
cui secondo la leggenda viveva il filosofo cinico diogene (per ostentare il suo disprezzo
egli credeva con questa specie di fatalismo cinico mettere un argine alla sofferenza e conquistare
è nella sua natura e ti riesce cinico, lì è fuori della sua natura e
, fornicherà. il brigadiere è un cinico, un pessimista. = deriv
il gioco. = comp. di cinico. cinice, v. cinigia.
cinice, v. cinigia. cinico, agg. e sm. (plur
, iv-3-83: e [vidi] diogene cinico, in suo'fatti, / assai
aperto. varchi, 23-48: un cinico chiese al re antigono un talento; antigono
; antigono gli rispose, che un cinico (facendo i cinici professione di povertà
del rosso, 1-3-188: demetrio filosofo cinico (cioè canino),..
per non farlo più povero di quel cinico mascalzone) manda qualche diretto o reflesso
fe incettarti il bariglione / che '1 cinico di casa in vece adopra. leopardi,
augusti il soglio, / quando, cinico novo, entro d'un doglio / ho
fiorentino, sì grasso bolognese; sì cinico, sì sardanapalesco. campanella, i-139:
la fama, / péra lo stolto cinico / che frenesia ti chiama! pellico
è nella sua natura e ti riesce cinico, 11 è fuori della sua natura e
luce sovrumana: dinanzi a questa il cinico va balbettando confuse parole; ma non
. govoni, 2-49: come un mercante cinico di schiavi, / vendo l'anima
nell'opera. / io sono un cinico a cui rimane / per la sua fede
di là. / 10 sono un cinico che ha fede in quel che fa.
un mondo studentesco volgare, rumoroso, cinico. pratolini, 2-129: la memoria
fornicato, fornicherà. il brigadiere è un cinico, un pessimista. 4
. agg. che nasce da un animo cinico, da un completo disprezzo di ogni
/ e la fama d'altrui con morso cinico / lacera. bar etti, 1-47
conta 11 parere, / quel gusto cinico / che avea ciascuno / di farsi
la scena, con ima specie di cinico sorriso interiore, senza più sdegno, senza
. gadda, 319: il cinico montaggio di quella trappola supera ancor oggi
ma distruttori, con una punta di cinico, che non tanto si perdevano a correggere
. bruno, 3-5: se dal cinico dente sei trafitto / lamentati di te
e in tal senso noi usiamo la voce cinico. per queste ragioni spiace ai puristi
dd cane '). v. cinico. cinna, sf. ant
de sanctis, iii-307: il figlio è cinico e si crede spiritoso. il padre
/ conta il parere, / quel gusto cinico / che avea ciascuno / di farsi
, che non si convenga a un cinico il pigliarla, tuttavia niuna somma è
(per non farlo più povero di quel cinico mascalzone) manda qualche diretto o reflesso
egli credeva con questa specie di fatalismo cinico mettere un argine alla sofferenza...
genere umano, buon ritrattista e non cinico detrattore, laceratore, uccisore alla vita
, ramingo vivi, esule muori, / cinico disertor, silvano informe. alfieri,
con disperata rassegnazione, con entusiasmo piuttosto cinico che espansivo, quasi con freddezza.
un famoso stoico, e forse anche cinico. leopardi, ii-612: severissimi, disprezzantissimi
terre. bruno, 3-5: se dal cinico dente sei trafitto, / lamentati di
quella parola: « macello » col cinico distacco di chi non sappia ancora cosa
la botte in cui viveva il filosofo cinico diogene. battista, iii-399: io
, /... / quando, cinico novo, entro d'un doglio / ho
oh se l'istruzione, deposto il cinico suo manto e le burbanze dogmatiche,
sere. si accompagnavano ad un filosofo cinico, esegeta foscoliano, ad un pallido matematico
cadimento. loredano, 1-24: diogene cinico, a cui la filosofia istruiva l'
essere / conta il parere / quel gusto cinico / che avea ciascuno / di farsi
. marino, vii-98: diceva antistene cinico, non bisogna pensare di conoscer la
superstizioso può essere fanatico, il reazionario cinico. scettico è chi non crede a
detti eraclito coverto; / e diogene cinico in suo'fatti, / assai più che
lombi. palazzeschi, 3-37: odiava il cinico « mascherino », pervenuto a cibarsi
frugoni, vii-32: vedendomi 'l cinico restio a frangere quel biscotto, che mi
serra, ii-173: ora è un cinico freddo che parla, ora un uomo trasportato
, e che si forma un carattere cinico, egoista, crudele anche verso la madre
la fama, / péra lo stolto cinico / che frenesia ti chiama! foscolo,
. f. frugoni, vii-367: il cinico tosto che giunto aizzò più molto lo
, iii-1-119: nella bisaccia caduta ad un cinico trovano oro, dadi e galanterie.
col genio trasumanato ad essef un cane cinico, per abbaiare alle colpe e per
frugoni, vii-646: sarà (dicea il cinico giovialito) un picchio aureo, che
tenerina. bruno, 3-5: se dal cinico dente sei trafitto, / lamentati di
. frugoni, vii-145: riflette il cinico su l'uscio di quel liceo in
, e l'adelaide denudate nel più cinico impudore. bocchelli, 18-i-15: di
fé'incettarti il bariglione, / che 'l cinico di casa in vece adopra, /
sere. si accompagnavano ad un filosofo cinico, esegeta foscoliano, ad un pallido matematico
di guerra. mazzini, 86-16: un cinico gazzettiere derideva pochi dì sono in toscana
marx e gli operai ingordi, / cinico sfruttatore del sudore / e della più
riferimento alla leggenda che attribuisce al filosofo cinico diogene, vissuto nel iv secolo a
tace. campofregoso, ili-io: e1 cinico il latrare ha per natura. cesarotti
f. frugoni, vii-770: intanto il cinico livellò il lume, già languente,
2. disincantato, amaro, cinico, pessimista. papini, iv-498:
mancina. o cacciarsi in ima solitudine da cinico. -il luogo, il posto,
f. frugoni, vii-117: piacque al cinico il ragguaglio del corinzio, che a
egoistico e provocatorio; contegno strafottente, cinico, noncurante. panzini, iv-415
satire, simili a quelle di menippo cinico, e perciò furono dette menippee e
prosa, che prende il nome dal cinico menippo; a'giorni nostri degenerata in istile
v-1-266: howi il magnanimo francesco moc- cinico, la splendidezza del quale è continua mensa
annettersi, per lo più in modo cinico e spregiudicato, un territorio o una città
. figur. usare in modo spregiudicato e cinico le doti e i valori morali propri
, talvolta, un uso spregiudicato e cinico) o un'istituzione, una prerogativa
: squadrògli [i letteratoni] 'l cinico allo sfavillar della sua
culminazione inferiore del sole (cioèti ritrovi troppo cinico pei primi e troppo spiritoso pei
uomo indifferente, freddo, addirittura un cinico? benone. mineralizzato. meglio.
i quali, avendo le arti del vecchio cinico come ne han tutti i costumi,
d'ogni bello, o come ella dice cinico, la colpa è, sua.
senso tanto inaspettato da riuscir bizzarro e cinico: un tesoro per un romanziere.
stufo. leopardi, v-18: diogene cinico, trovandosi in compagnia d'altri,
grottesco) uscirono per la morte del cinico, più freddi e grinzi, la
depretis si era procacciato la nomea di cinico, curante solo di mantenersi al potere,
esplorava con la sua lucerna occhiuta il cinico linceo, il quale (dopo avere squadrata
agnello, conoscendomi all'olezzo un cane cinico, appunto quel egli era. -fama
della mirandola] sarà (dicea il cinico giovialito) un picchio aureo, che
un magro benessere, di un disimpegno cinico, pieno di finti alibi, progressisti
vago e raro. era il pensiero cinico della compra e della pagherìa.
il demonio ha da essere osceno e cinico, gli ficca di quando in quando una
un mio libercolo, che sono un vilissimo cinico grossolano, che mi pascolo nelle più
uso che se ne fece fu meno cinico, anzi quasi patetico; / si mise
f. frugoni, vii-264: continovò il cinico, dopo un accentrato e pausativo riflesso
1-i-823: il capitalismo (razionale, cinico, rigoroso) sembra avvertire il suo
. f. frugoni, vii-599: il cinico... avea per tale saggiato
, la ragion vuole ch'io siegua il cinico. 2. che si diffonde in
: la regola, ch'osservava il cinico gran metoposcopo, era il pelame, da
, xvtii-5-551: la scienza morale del cinico... consiste nel conoscer l'uomo
. bruno, 3-5: se dal cinico dente sei trafitto, / lamentati di
frugoni, vii-399: un'altra volta il cinico,... intoppando un olimpico
frugoni, vii-134: s'awiò il cinico meditativo ad una piazza vicina, e quivi
pasto degli antropofagi, per la pila del cinico anaxarco. serpetro, 115: la
de'giorni brevi. govoni, 9-14: cinico santo confessore [charlot] / deh'
tutte le virtù sociali e come vittima del cinico egoismo e dell'amoralità dei ceti dominanti
f. frugoni, vii-71: entrò il cinico in quel fano profano, dove rinvenne
, i-287: ha... il cinico, come lo stoico, a sofferire
, sm. propensione a prestarsi con cinico opportunismo a ogni genere di manovre moderate
-sfruttare a proprio vantaggio, in modo cinico o subdolo, un danno, una
, per lo più in modo subdolo e cinico, una situazione eccezionale, un evento
morto, orfane abbandonate. dopo il cabaret cinico, abbiamo il cabaret profondo.
frugoni, vii-596: qui s'arrestò il cinico, perché sentì una voce non di
bene alli nostri » disse il pontefice cinico, panciuto, pseudo-mecenate che diede nome all'
mondo greco e romano convinse il mal cinico ai liberti naggio, d'
, percioché non negava d'esser cane cinico, piacevole ai benefici, mordace agli
a taluni [montaigne] può parere un cinico pieno di sé, ad altri uno
: beve t'absinthe ', tratta cinico di puttaneria... curioso ci sia
o, come ella dice, cinico, la colpa e sua. paptini,
borgese, 6-13: raggelato esibizionismo cinico. bacchetti, 12-230: il sarcasmo
, 9-50: biebow, piccolo sciacallo troppo cinico per >rendere sul serio la demonologia della
5-83: biebow, piccolo sciacallo troppo cinico per prendere sul serio la demonologia della
f. frugoni, vii-427: osservava il cinico attento, col lume trapelante della lucerna
tutto si risolse in un piccolo dialogo cinico, in una ridicolaggine e in una viltà
ateizzanti ridondava a segno corinto che il cinico ad ogni passo ne incontrava le torme
. frugoni, vii-604: s'oppose il cinico, acceso d'estro generoso, con
e non dal cielo, atterrato dall'èrcole cinico, risolle- vossi e gli corse dietro
otto bauli! » dice lui, cinico. 2. per estens.
dalle fuliggini di bromio che non videro il cinico, il quale gli andava scrutinando in
: i parenti della fanciulla sollecitarono il cinico perché volesse risanarla da quel malnato furore
frugoni, vii-98: voltò le spalle il cinico al ceterista e proseguì, con la
, xvi-657: che bel vedere diogene cinico col mantello di romagnuolo squarciato e rappezzato
assumeva un tono disinvolto, superiore, cinico, di persona rotta alla vita.
demetrio, che faceva professione di filosofo cinico, avesse difeso con più saccenteria che
. f. frugoni, vii-502: il cinico si fermò con sapore a sentir quella
fino all'inverosimile di fronte al vecchio cinico e sardonico. 4. con uso
-intristito d'anima come di corpo, cinico e riarso, non fatto che d'eleganza
di diogene che, additando anti- stene cinico suo maestro,... dicea sorridendo
d'alta grassa dal pettine critico del cinico. gigli, 4-180: assicurisi san
. frugoni, vti-400: correggeva il cinico severo la gioventù scorretta per disvezzarla dal
frugoni, vii-342: tosto ch'entrò il cinico nel triclinio dove gozzovigliavano quei paffuti,
. f. frugoni, vii-502: il cinico si fermò con sapore a sentir quella
quella città. varchi, 23-48: un cinico chiese al re antigono un talento.
un talento. antigono gli rispose che un cinico, facendo i cinici professione di povertà
se di un ottimismo esasperante, quasi cinico. -capacità di una persona di
. f. frugoni, vii-339: il cinico, percotendo col bastipa e raglia e
. frugoni, vii-497: qui ristette il cinico alquanto contemplativo, indi si diè a
fuliggini di bromio che non videro il cinico, il quale gli andava scrutinando in volto
iv-247: il seccaione stendhaliano, bisbetico, cinico paul léautaud, già da allora autore
cospettodel mondo greco e romano convinse il mal cinico di libertinaggio, d'ignoranza e d'
ai profondi significati, alle combinazioto modo cinico: qualche cosa che offendeva il suo senso
un pedante per nome 'alfesibeo', un cinico per nome 'apicio', un sen- timentalone
vii-223: esploravacon la sua lucerna occhiuta il cinico linceo, il quale (dopo avere
e e frugoni, vii-585: ricovratosi 'l cinico sotto il solito portico,..
. f. frugoni, vii-676: il cinico, al lampeggiar della sualumiera e allo sfolgorar
. frugoni, vii-392. non isgarrò il cinico in pronosticare a tutti quelli di faccia
ha pasciuta. montale, 7-170: il cinico apomantus del 'timone d'atene'di
e. gadda, 16-21: aristippo cinico non aveva fede alle virtù del digiuno,
novelliere è sibarita alla ennesima potenza, cinico sino al nichilismo, avente un solo
a. grimaldi, xviii-5-547: nel sistema cinico si consideravano i piaceri voluttuosi così contrari
qualcosa. pavese, 11-i-351: divento cinico da due soldi, stando a torino.
1 parenti della fanciulla sollecitarono il cinico perché volesse nsanarla da quel malnato furore
f. frugoni, vii-713: sommonnoravane il cinico, tra se medesimo, dimessamente le
. f. frugoni, vii-434: il cinico s'assise in un muricciuolo vicino per
o emozione (con riferimento al pensiero cinico e stoico o a concezioni analoghe)
la rimostranza in succinto del merito al cinico: « amico mio diogene, io
spiccatissime, aumentavano il senso di disprezzo cinico che usciva naturalmente da lui. fratelli
certo quotidiano spirito e spiritaccio irridente e cinico. f. quadri [« panorama »
v-i- 972: fisa al ventre cinico ed emblematico di chi la sbigottisce e
codemo, 40: vestiva malissimo: uomo cinico, sprezzatore d'ogni riguardo. fogazzaro
sprezzatura con cui l'aveva trattato il cinico, ma più della verità succhiosa con cui
tassoni, xvi-657: che bel vedere diogene cinico col mantello di romagnuolo squarciato e rappezzato
: esplorava con la sua lucerna occhiuta il cinico linceo, il quale (dopo avere
f. frugoni, vii-117: piacque al cinico il ragguaglio del corinzio, che a
è [petrolini] sempre lui, cinico affettuoso e strafottente. buz
figur. bonsanti, 4-109: questo cinico vivisezionatore d'anime di corpi..
figur. bonsanti, 4-109: questo cinico vivisezionatore d'anime e di corpi.
, i-84: tal volta il mio cane cinico si avventa a morsecchiar per trastullo i
: frugoni, vii-134: s'avviò il cinico meditativo ad una piazza vicina e quivi
così: 'le diable au corps'è cinico, è crudele, è dunque da scomunicare
. rispettoso piaggiatore di nobili più che cinico svestitóre di maschere. = nome d'
, e per dir tutto un po'cinico? svolazzare (ant. $volazare)
: si spiccò a dar un urto al cinico, dileggermente e ripetutamente.
certo quotidiano spirito e spiritaccio irridente e cinico. = deriv. da teatro
: figura di ma- riuolo faceto, cinico, insolente, prepotente con i deboli,
la ragion vuole ch'io siegua il cinico. tiranneggiare (ant. tiramneggiare,
vero sì che talvolta il mio cane cinico si avventa a morsecchiar per trastullo i
f. frugoni, vii-427: osservava il cinico attento, con lume trapelante della lucerna
trastulli di parole o lazzi d'un cinico retrivo. 9. scherno,
, vii-342: tosto ch'entrò il cinico nel triclinio, dove gozzovigliavano quei paffuti,
volponi, 2-186: chiameremo tutto sport club cinico socrate e luna, con le corse
f. frugoni, vii-71: entrò il cinico in quel fano profano, dove rinvenne
l'aspirazione a convertirmi di cane in cinico, poiché diogene di cinico parea tramutato
di cane in cinico, poiché diogene di cinico parea tramutato in cane. 2
figur. condurre affari, speculare in modo cinico e spregiudicato. = denom.
vampirescaménte, aw. in modo cinico e spregiudicato. = comp
3. affarista spregiudicato, speculatore cinico e privo di scrupoli; chi approfitta
f. frugoni, vii-71: entrò il cinico in quel fano profano, dove rinvenne
era dipinto quale un essere immorale, cinico, vendereccio, e come un satiro ripugnante
d'annunzio, v-1-972: fisa al ventre cinico ed emblematico di chi la sbigottisce e
. bonsanti, 4-109: questo cinico vivisezionatore d'anime e di corpi.
tutto si risolve in un piccolo dialogo cinico, in una ridicolaggine e in una
del contratto. = deriv. da cinico. cinònimo, sm. ling.
], agg. invar. duro, cinico, spregiudicato (una persona).
dire, come dice il neo storicismo cinico che così va il mondo e che non
, perché di solito scrivo in condizioni di cinico autocontrollo) ho dato seguito alle vecchie
da partito: prudente, inciucista, cinico, un po'inquietante. il foglio [
scoppiati di merda! ', gli urlava cinico da dietro la vetrata. r.