incominciò a tirar fuori astucci e astuc- cini, rivelando all'universale... i
tagliare la lingua con tanta crudeltà a bettone cini, che se ne morì, per
di cammino arrivammo sulla cima alle cartiere del cini, che volevamo vedere prima di salire
, 414: i malaci adunque e li cini... lo masticano [il
; alla stracca, attaccati a baroc- cini leggeri, cavallucci magri e sauri, tipici
. villani, 12-8: a uno bettone cini da campi... fece cavare
, grano e panico, dato in cini si vendono otto soldi l'uno. faldella
piramide, colle quattro facce tutte scaglion- cini, e quasi comicette parallele ai lati della
e ne pone il mosto in botti- cini, in damigiane, ed in altri vasi
si fosse interposta. rigutini-cappuc cini, 56: 'asta deserta 'dicesi
pene ecclesiastiche, per mes- ser piero cini arcivescovo di ravenna, e per frate marco
suo esemplo si reggono ancora i sara- cini di loro mogli. castiglione, 227:
parere? sassetti, 313: i cini, cattivi, ladri, falsari, nimici
.. animali de persuna alcuna. cini [rezasco], 208: molto maggior
: io ho inteso che i sara- cini qui sono ragunati per voler provar l'ultima
la quale, coi « maestri coma- cini » e « campionesi » avendo i suoi
navile questo, fatto a modo dei cini, che naviga per questi mari: porta
e di quelle cose da far ridere. cini, 33: una favola / d'
morti il marchese e la marchesa lu- cini, mancò al poeta la pensione.
pugna orribile nel core / de'sara- cini e de'fedeli impressa / un'alta meraviglia
mi sono incicciato. fu cini, 302: nel saltare un fosso,
era infantino, non co'suoi peduc- cini per terra, stando in fasce, ma
, agg. innamorato follemente. cini, 219: e voi, galante giovane
; scenografo, macchinista teatrale. cini, 1-28: crederrei fusse bene fare per
della corte. sassetti, 330: i cini, che ne inghiottiscono una gran parte
vantarsi, pavoneggiarsi; darsi importanza. cini, 32: ditemi: quei vostri /
tutta gana. -innamoratino. cini, 1-40: io nuoto pure questa volta
(in un'opera letteraria). cini, 140: bel caso è questo mio
1-ii-283: così commise dopo morte il cini / che s'intagliasse il suo sepolcro
proceduto, non è pericolo ci interrompa. cini, xxi-i- 1040: me ne torno
.: pavimenti di terracotta a matton- cini con vari spartimenti et invetriati a fuoco.
mia verginità, promettendomi roma e toma. cini, 189: ma per dio,
è del sig. gio. battista cini e non l'avendo licenziata, e per
francesco cionacci ed il signor giov. batista cini... per massaio, il
ha detto di volere farmi ricco. cini, 162: siete innamorato, /
che le lagrime sieno sì grandi? cini, 40: deh! non mi
. maneggio, intrigo, intervento. cini, 54: guai a me s'io
una sconcia giustizia, che imo bettone cini da campi, de'menatori de'buoi dell'
del frate chirurgo, (i capuc- cini ne avevano ordinariamente uno in ogni convento)
gente e tanti cavalieri / di sara- cini e di popolo ostico, / che per
degli onori. g. b. cini [rezasco], 84: hanno avuto
avesse, come dicevano, la palmata. cini, 209: se tu / sapessi
con i patagoni loro vi cini:... quei paraguaiesi, quei
grossi il cento. g. b. cini [rezasco], 893: dal duca
bellini, 141: prega [pa- cini] a vendergli una copia in partitura del
contratto matrimoniale. d. cini [in « lingua nostra » vii (
imitare in questo i mattac cini, che, per far meglio ridere,
non siamo di questi perloni profumati. cini, 185: che temi / tu?
mezzo ristucco e infastidito il mondo. cini, 97: giudizio d'asino! /
.., levarne i pezzi. cini, 194: fate, di grazia,
sieno pari. g. b. cini [rezasco], 20: l'universale
milanese, i-342: il direttore parravi- cini preluse alle sue lezioni con un discorso sull'
piglia qua uno di questi tuoi preti- cini o uno fraticino: e'si awezzono ad
e baccas, due dii de'sara- cini, vi s'adoravano et avevanvi loro templi
una parte del corpo. cini, 39: anche sbavigli? e che
ch'egli aveva. capo quadro. cini, 176: deh, vedete, /
gruppo di cinque alberi vi cini, considerato come unità separata dalle altre,
da empoli, 76: vengono i cini a vendere le loro mercanzie, cioè riobarbaro
con maggiore prudenza, senza precipitazione. cini, 175: piano un po', barbiere
guisa di dui rapucci ed armonizzanti mellon- cini. = dal lat. rapum
di quei reguli e tiranni dei sara- cini. tasso, n-ii-418: gli amici [
luogo assai remoto è un promontorio. cini, 149: farò che costui sia a
; decaduto. g. b. cini [rezasco], 24: lorenzo per
del feudo. g. b. cini [rezasco], 430: ricevesse in
onesti costumi di postumio suo figliuolo. cini, 251: volsi infin darvi l'
per sopprimere gli scopamari e i coltellac- cini, opposta di quella di 'metter fuori la
venivano d'antiguardia tre galeotte di sara- cini, e fra esse una quarta maggiore col
compito e a rilibro. d. cini, 72: voi, maestro, imparate
farci altro, poi che il signor cini ha remediato a quello fa di bisognio
gostantinopoli, degno di signoreggiare i convi- cini contorni e paesi, non ve lo ritenesse
,... niccolò d'italo cini, ritagliatore. g. cheliini, 144
d'oro, e per due retre- cini... lire quaranta otto. p
-scoppiettante, crepitante (il fuoco). cini, 518: finalmente, quando incominciava a
et ogni reggine e andata via. cini, 117: ancor ch'io la trovasse
pranzo ottimo in una trattoria rustica dove cini ha fatto preparare tutto dal- l'harris
a quella di un'altra. cini, 32: ditemi: quei vostri /
più cervello che non avete voi. cini, 31: sìa però con buona
anche psicologico; portare a subirla. cini, 44: che poss'io / far
, che mi farete scappare la pazienza. cini, 43: questa ladra / della
e cominciai pel mondo andare a spasso. cini, 183: il pa- dron tuo
poco raffinata, stupida e volgare. cini, 32: e's'aspettano / qualche
giovanni da empoli, 76: vengono i cini a vendere le loro mercanzie, cioè
dileggio, scherno, derisione. cini, 161: il rossore, / la
bartolini, ii-204: il professore bian- cini stette un paio di mesi (l'intiera
purtroppo ogni giorno più rapido lavoro di cini], /... / panico
dispiegar delle sue insegne sgombrò i sarra- cini dalla provenza, al simplice invito di carlo
via dicendo. luplice e armonico. cini, 11-401: d'annunzio può sentire più
da un subalterno di questo signor obi- cini. = comp. dal pref
sciocchezza, una stupidaggine). cini, 158: per liberarvi una volta di
un bambino. g. b. cini [rezasco], 259: la quale
grande strage feciono quel dì de'sara- cini. giuseppe flavio volgar., i-90:
altrui sobornazione. g. b. cini [rezasco], 412: non volle
padre e la conseguente svalutazione di tac- cini figlio. -scarsa considerazione o attribuzione
per infino a giorno chiaro. cini, 175: questa / se tu sai
. capace di produrre malfor cini, 4-213: poiché la trasformazione teratologica dell'
[lupa] avendo perduti i lupi- cini, cercando votarsi le piene tette, fecesi
paura di lor tranelli, i mu- cini hanno aperto gli occhi, i cordovani sono
vorrei mai trassinare e'pic cini, né vederli troppo da'padri, come
d'un tratto: diverse volte. cini, xxi-i-1040: me ne tomo / dentro
attirarsi il biasimo di tutti i capuc- cini dell'universo, per aver lasciato violare il
andare in valdibuia: morire. cini, 54: -che dici? -che /
io pigli / la lionessa e'lion- cini al varco ». de roberto, 19
il velo, ma non il vezo. cini, 84: oh, dio, che
cini per avere come dicono i francesi una contenance
e viva liberiate! lapac cini, lxxxviii-ii-8: questi scudier mirabili e perfetti
, vi ricordo, dove i mu- cini hanno aperto gli occhi. documenti sul parentado
ling. polirematica. m. cini [« studidilessicografiaitaliana » (xxii) 2005