('miele dell'aria, del cielo'); cfr. lat. aerium mel
duoi scogli, l'uno all'ampio cielo', avrebbe seguitato l'uso, e l'
'o vero 'alle funi del cielo' come chi affoga s'attaccherebbe a'rasoi.
jacopo da todi e dalla 'donna del cielo' a cui dante indirizzava il mistico inno
un 'pane volante', una 'scala poggiante al cielo', un 'libro serrato a sette sigilli'
'rubare o rubarsi il paradiso o 'l cielo' vale farlo suo, acquistarselo senza opere meritorie
nel quadro di 'san paolo rapito al cielo' in s. maria della vittoria in
piovene, 1-185: io dico 'cielo' come lei, che non dice mai paradiso
buti, 1-862: 'cadde giù dal cielo': quando fu straboccato per la sua
: e l'inqualificabile fontana? 'lassù in cielo' citolini, 459: le parti
voce giapp., che significa 'figlio del cielo'; è registr. dal d
. lat., letteralmente 'per tutto il cielo' (con uso di coelum per caelum
. del gr. oùgavooxójiog 'che guarda il cielo', comp. da oùgavóg 'cielo'e
alla paura della 'chimica che viene dal cielo' hanno ottenuto straordinari risultati nelle normative antiinqui-
. petewqos 'che si trova in cielo' e da astronomia.
'coelum'si chiama l'una, 'avventure del cielo' l'altra. na urànio2, sm