/ e spiegar gli augel- letti al ciel le piume. chiabrera, 223: quest'
, 309-4: che sol ne mostrò 'l ciel, poi sei ritolse / per adornarne
, / talch'un tuo picciol cenno al ciel profondo / è legge, e legge
ogni creata cosa, / né il vasto ciel co * rai, / né il
/ crepa il suol, tuona il ciel, vola la ròcca. trinci, 1-82
493: egli [mazzini] vide nel ciel crepuscolare / co 'l cuor di gracco
; una dolcezza arcana / piove dal ciel sulla progenie umana, / le passioni sue
saliva la luna crescente, per un ciel glauco e profondo come l'acqua d'un
che garre / da anzi dì 'nfin al ciel stellato; / e 'l su'garrir
cui mirabil vita / meglio in gloria del ciel si canterebbe. cavalca, iv-32:
cresce e il giorno manca, / il ciel se anera e la terra se imbianca
cresimati e i non cresimati saranno in ciel differenti, come un adulto è quaggiù
nel duro sasso, e tutto 'l ciel contento: / tutti li dei di sua
petrarca, 291-2: quand'io veggio dal ciel scender l'aurora / co la fronte
, le notti / per lo sereno ciel arde e sfavilla. tasso, n-iii-585:
crin sanguinante / infesto orione pe 'l ciel distende / e il terribile di fiamma accende
fronte e 'l mento / a vagheggiar il ciel quindi vicino, / che le selve
poggi e gli azzurri monti e 'l ciel che appanna / sottilissima nebbia e 'l
crinite d'angui / per l'italico ciel le furie ultrici. bellori, 1-234:
anguillara, 15-224: crinita alfin nel ciel giugne una stella. tasso,
salimento, puntate ha passato, / terzo ciel ha trovato, ardor de serafino.
muore, e si disserra / al ciel la vita in cristo pei risorti.
allegri, 249: come farà mai il ciel, ch'io non mi danni,
rotte? / o è mutato in ciel novo consiglio, / che, dannati,
, / se non si piega il ciel, mover l'inferno! parini, giorno
l. martelli, 1-61: padre del ciel, con sì tenaci nodi / l'
/ per gradi e tempi per lo ciel s'avanza. zanella, vi-713: quante
salgon danzanti atomi ed ale / nel ciel dei freschi aprili. pavese, 4-43
core in alto levare / sovr'ogni ciel; pensare a cui rimembro, / cioè
altro argento, / tra le ninfe del ciel danzar la luna. monti, x-3-247
vuol, frema -il mare e il ciel intoni, / ché a tutti e soni
alamanni, ix-316: volge veloce il ciel, l'età si fugge; / cresce
/ non fo menzion, che 'l ciel n'era coverto. pulci, 1-29:
volo. tasso, 1-1: il ciel gli diè favore, e sotto a i
il mio paterno / oracolo, e del ciel molti prodigi / vietan ch'io dia
. leopardi, 20-96: se al ciel, s'ai verdi margini, / ovunque
perch'ei dicesse, / come il ciel scorse, e resse / toschi guerrieri.
, iv-23 (5-54): lo ciel passasti e fino a me venisti, /
incontro al poggio / che 'nverso il ciel più alto si dislaga.
alamanni, 5-1-229: quinci levato al ciel, con voti e preghi / la
dio e dia, / che nel ciel fosse, tutti chiamati / vulcan,
/ di quella dea che 'l terzo ciel dipinge, / e i premi degni
, 366-98: or tu, donna del ciel, tu nostra dea, / se
di casta verginetta ebrea i su nel ciel prima dea. = voce dotta
. monti, x-3-277: rapisti al ciel le folgori, / che debellate innante
/ a te via più ch'ai ciel debito sono / facendo 'l mio col tuo
, / se il destr'occhio del ciel risplende in lui, / mirar si può
preti, iii-176: quel monte infin al ciel inalza / la frondosa di querce ispida
ne'miei danni / s'arma il ciel tutto e, con la rea fortuna
e sotto i raggi / mesti del ciel, pareva un decaduto / spirito che
iliaco muro oggi è decreta / su nel ciel la caduta. bocchelli, 1-iii-149:
parla si dichina / uno spirto da ciel, che reca fede / come l'alto
di bellezza, / ardite spiega al ciel l'ale amorose; / ma sì le
per la vergine vaga che 'l ciel vole. deledda, i-243: il sole
, / e insieme io porsi al ciel preghiera umile, / che si crescesse
setta, / del suo lume fa 'l ciel sempre quieto / nel qual si
pace, / che aperse 'l ciel dal suo lungo divieto. landino, 236
siati a punto tale / in decreto del ciel qual tu te 'l fai; /
. alfieri, i-157: almen del ciel placar potessi io l'ira / ma se
di sì veraci lodi / per lo ciel così puro, / ben potrei sulle piume
! non è atlante sì defesso / dal ciel, ischia a tifeo non è sì
, iv-50 (7-10): da ciel si mosse spirito in quel punto, /
si purga / e di salire al ciel diventa degno. boccaccio, 8-189:
lode: / et che sta lieto il ciel, che la si gode. carducci
l'alpi io varco; / e il ciel, deh, voglia ch'ella sia
cen portava / veloci quasi come 'l ciel vedete. buti, 3-46: 'del
ii-417: fisse dell'uom le sorti in ciel si stanno, / stassi il deiforme
, iv-124: e'ti parrà che 'l ciel voglia dei- scere, / se
e per gloria e fama / il ciel, la terra, il mare invoca e
, 6-i-28: e fra tanti del ciel graditi doni, / sì gran diletto par
, ii-271: intanto per un poco il ciel si tace, / e l'aer
col primo mio marito, / che in ciel riposi in pace; / ma io
i ho visto di giallo rifulgere il ciel. 2. per estens. intenso
minuta polve / con densi globi al ciel s'inalza e volve. baldi,
, 2-456: e intanto sino al ciel volgono densi / globi di fumo le fornaci
uso. arici, i-109: il ciel s'abbuia / di nubi ognor più
che denso imbruna / tutto d'olanda il ciel; taccio il lamento / della prostrata
ristretti. tassoni, 308: stemprato il ciel, ambiziose genti, / di fangoso
. testi, i-42: spiravano dal ciel venti leggieri, / e sol con
i vanni affrettano gli alipedi / al ciel, meta del dio. leopardi,
la testa, / le palme al ciel pietosamente alzando. carducci, 314: denuda
stridi, / se non si piega il ciel, muover l'infemo. sarpi,
testi, i-279: ben giuro al ciel, se il piede / io trarrò mai
e infame, / la fronte al ciel di rialzar non degno. -depositare
, 376: allor videro il ciel le faccie invise, / non visto
attribuirsi / potèo, né il vasto ciel, poiché né gravi / eran si
quasi calata appoco appoco / paia dal ciel nell'onde alta colonna. a. cocchi
/ e vedrete, se 'l ciel mi darà vita, / che ognuno avrà
, / aura dolce, che 'l ciel muove e governa. muratori, 5-iii-36
umane / si veggiono gli esempi in ciel descritti. c. i. frugoni,
, a cui la natura e il ciel diffuse / voglie nel cor benigne, /
l'aere di luce, / stelle del ciel, tu nuova e semplicetta, /
mondo adorno. / pon mente al ciel come, mirando intorno, / a ciascun
io non so staccarmi / da questo ciel beato, / da questo lido amato
intorno / con le avvolgenti ruote al ciel la polve, / o la treggia condur
vento acquoso / destasi allor che 'l ciel lucidi lampi / ver gli alberghi di borea
me l'ultime spoglie, / se 'l ciel sì onesta morte mi destina. girolamo
michelangelo, i-44: se l'arme il ciel del mie morir destina, / chi
peso / di quest'inerte vita, il ciel destina / al giovane signore. foscolo
destar intorno / con le avvolgenti ruote al ciel la polve, / o la treggia
xxx-5-57: porgetemi le destre, e 'l ciel secondi / di tenerella man fede sì
armi, / cui la destra del ciel fu sì congiunta, / che segno fu
; / ora l'indica pietra ora il ciel mira. menzini, i-34: alma
. menzini, i-34: alma del ciel regina; / la cui celeste, veneranda
oriente, / onde si move il primo ciel rotando, / che tutti gli altri
ciglio / per l'ampie vie del ciel fuor di periglio. 3.
alfine ogni ginocchio, / quando del ciel non girerà più l'occhio.
vien l'animosa leggiadria / ch'ai ciel ti scorge per destro sentero. arrighetto,
pura, / se il destr'occhio del ciel risplende in lui, / mirar si
deterso / in purità d'azzurro il ciel risplende. d'annunzio, i-266:
spaventati corridor del sole / non errasser pel ciel, come già fero / per non
a doler tutti son vèrsi; / dal ciel la luna pòn detrare e versi,
157: veggionsi i movimenti / del ciel per argomenti, / secondo ch'è
ardente fan ciulla affisa al ciel. 6. intr. scendere
parlava, e gli occhi avea al ciel fissi / devotamente. boccaccio, dee.
del po, marchese. / devotamente il ciel riguarda, in atto / di contemplante
pur finalmente, / e bestemmiava il ciel devotamente. baretti, 3-144: fare
. pulci, 27-135: sappi che in ciel fu bene essa- minata / la tua
/ le sue preghiere al re del ciel devote. g. rossetti, vi-17:
/ fissa ha religion, e 'l ciel onora / con offerte devote. dovila
/ ma delli occhi facea sempre al ciel porte, / orando all'alto sire,
gola, / urla, bestemmia il ciel, minaccia e brava. c. dati
niuno oggi in firenze, / eccetto il ciel sereno e paolsanti, / può diacciar
, ix-517: ritorna, alma del ciel, candida luna, / al primo giro
delle tese funi / e degli alberi in ciel sembra segnato. 4. bot
diaspro immortai salda colonna / s'al ciel s'estolle e se dal tracio lido /
che non abbian, là, presso il ciel, paura / d'asfissia?
ondeggia ed erra. / solca il ciel con le piume, in aria nuota,
dall'impetuoso dibattimento agitate, tonde al ciel salivano: ed esso, non altrimente che
'l dito, dimostrando in ver lo ciel là dove era beatrice dichiaratrice di tutti li
collicelli / antica e stanca in ciel salìa la luna. verga, 4-12:
temean poco, / ché 'neontra 'l ciel non vai difesa umana. cassiano volgar
. pulci, 11-90: non è nel ciel per me difesa alcuna? / questa
, / e giove è solo in ciel senza difetto. c. bini, 1-43
ad amarmi. caro, 3-341: il ciel fremendo, in truoni, in lampi
ch'ogni lume / che par nel ciel quindi fosse diffuso. m. palmieri,
da la negra pece ardor vorace / al ciel diffuse le faville e i fumi.
. tasso, 8-2-33: già con tempireo ciel di pure menti / gli angelici splendori
un dolce seren diffuso ride / il ciel, che sé più chiaro unqua non
sola al mondo curo, / fummi il ciel et amor men che mai duro,
aigua porta raggio, / e 'l ciel ritèn le stelle e lo splendore. chiaro
moariosto, 8-69: li voti il ciel placomo, / che dilagò vimenti,
si squarcia, si dilata e al ciel s'estolle. verga, 2-50: nella
stellate falde / del suo manto di ciel, così che tutto / di sotto alle
a dileguar mie'dubbi / raggio del ciel mi sei. foscolo, iv-403: io
nubi, / né più turbato è il ciel; ne'campi nostri / germoglia primavera
e si dilegua e fugge, / come ciel che si strugge. lancellotti, 1
triste, sogneremo. / in questo ciel l'estremo / sogno dileguerà. gentile,
se questa sentenzia è stabilita / in ciel, se inanzi a me non si dilegua
/ si dileguasse, non se 'l ciel cadesse / ne l'imo abisso. tasso
vegeta adunanza / erge le cime in ciel d'amene piante, / se ogn'
. folengo, ii-19: il re del ciel... mira sempre e 'nvita
compera o vende: / dilettansi nel ciel sanz'altro adoro. 5. caterina da
volto e '1 petto, '1 grembo al ciel rivolto, / e tenendo a l'
petrarca, 28-5: o aspettata in ciel beata e bella / anima,.
giogo indegno / queste sacre e dal ciel « elette mura, / di ritornarti al
e clori, / quando febo arde il ciel, starsi a diletto.
sia affondato. sacchetti, vi-135: al ciel volgendo gli occhi
dante, / che sanza cagion nel ciel su misse / carlo ed orlando in
al gran diluvio, / credea del ciel le cateratte sciolte. g. gozzi,
, né oscura faccia / d'umido ciel vi sfaccia. baruffaldi, i-201: qui
impetuoso dibattimento agitate, l'onde al ciel salivano: ed esso, non altrimente
/ move da l'alto, e 'l ciel mesce e confonde. =
e basso, / ove 'l fabro del ciel solea talotta / riducer a posarsi il
affanni e doglie / in questo primo ciel faccian dimora, / perché la diva,
/ fa che qui meco il ciel sospira e plora, / e febo i
chiamaci iddio con sempre dimostrarci / del ciel l'alta bellezza. delfino, 1-167:
. tasso, 8-6-296: il re del ciel folgoreggiando in alto / dimostrerassi in
. canteo, 131: examinando il ciel di parte in parte, / dinumerò le
/ solo ed eterno, che tutto il ciel move, / non moto, con
/ de la sua fede il re del ciel elesse. magalotti,
/ giunon sorella e sposa / vivea sul ciel sdegnata / col dio marito e querula
/ par ch'ogni stella per lo ciel ripeta. manzoni, 29: vider
stampa, 136: ben fu 'l ciel al mio ben contrario e rio, /
ii-1121: dal nostro clima, come'l ciel dispone, / il verno si diparte
/ ivi, quando 11 meriggio in ciel si volve, / la sua tranquilla imago
tra le ninfe etteme / che dipingon lo ciel per tutti 1 seni, / vidi
, / vid'io allora tutto il ciel cosperso. arrighetto, 249: non in
di quella dea che 'l terzo ciel dipinge, / e i premi degni alli
dipinga / per lei, ch'il ciel lusinga, / e 'l sol dal suo
volse, / che sol ne mostrò 'l ciel, poi sei ritolse / per adornarne
dond'era cinta, / al re del ciel sue la- grimose ciglia. tornielli,
, e, sceso a terra, al ciel ritorna; / spiega tali ch'ai
. leopardi, 21-26: mirava il ciel sereno, / le vie dorate e
parole. forteguerri, 12-39: in ciel neppure, / dico per dir,
ai bevitori. graf, vi-1149: dal ciel guata la luna /...
, 3-63: tosto che spunti in ciel la prima luce, / piglierai meco
scorger [amor] quant'ha il ciel terr'ed inferno, / fa presente d'
. graf, vi-1151: diritta al ciel, di mezzo al mar sonante, /
un dritto tal che par che dal ciel cada. bandello, 1-59 (i-655)
primo mio marito, / che in ciel riposi in pace; / ma io la
fiori, / aborra il mondo e del ciel s'innamori. diodati [bibbia]
l'ampio giro / de l'empireo ciel per te discese, / volendo te partir
venti freddissimi, e le piogge a ciel dirotto, e tutto se ne immollava
di mezzo verno alle notturne intemperie di un ciel dirotto. botta, 4-412: essendo
, iii-176: quel monte infin al ciel inalza / la frondosa di querce ispida
e franga e semini / regnatore in ciel l'aquario: / spogli poi fugati
, / se da tal corso il ciel non la desvia. moravia, ii-81:
un futuro giorno, / che il ciel mi disasconde, / veggo popolo molto
/ e per opra di vati in ciel la poni. -anche con l'
, / che ogn'altra virtù è al ciel tornata, / ed insieme con esse
marino, 12-39: ingombrando il ciel di nembi foschi / saccheggia i
il cui baleno / e terra e ciel discardina, / ma al tuo sparir vien
canz., 47: seco dal ciel discese cortesia, / che de le umane
d'ogne parte si consuma, / lo ciel, che sol di lui prima s'
è tutta greve, / trascorre ecco dal ciel discender mista / gran tempesta di grandine
11-66: fu sì che 'l re del ciel discese in terra. -discendere
io ti discemo / deità non del ciel, ma dell'inferno. -ant
fosco grembo rotto, / donde uscì il ciel, la terra, il mal,
. marino, 1-39: amor dal ciel disceso / scorrendo va la region più
non sembran questi fiori / stelle appunto del ciel discese in terra? -
/ lo stame, con cui il ciel quest'alma avvinse. manso, 1-73
ii-13: poi come l'alba in ciel 'ombra discioglie / umida e fosca
c'è tal disciplena / sotto 'l ciel che d'aver moglie. ariosto, 6-49
, 16-83: e come 'l volger del ciel della luna / cuopre e discuopre i
e i fiori / nella stagione che il ciel copre la terra / di fronde e
quanto si discorda / da terra il ciel che più alto festina. b. davanzali
né pioggia cade, o turbo in ciel discorda. 6. tr.
e l'erto, / un bel tepido ciel di dolce state / trovare. buonarroti
tu se'discredente: / per lo ciel, per la terra / mille volte il
la progenie estrema / osa e dal ciel ripetere / lo scettro e il percussor
amor discresce / e di grazia del ciel ognor più abonda. 3.
presenti: / quei, grazie al ciel, cui serve il mondo in questo /
: deh, socio mio, se 'l ciel già mai non fulmine / ove tu
; / ma veramente come cristo 'n ciel è, / i'son del tutto
, che prescrive / l'ira del ciel quando 'l gran giove tona, / non
, babel audace, i ch'ai ciel innalzi il corno trionfante, / ad or
/ e 'l sole e tutto 'l ciel disfar a tondo / con le sue stelle
disfaccia, e segua ciò che il ciel prescrisse. decio, xx-ix-192: odi,
tratto; / vedi che qui dal ciel piove la manna! ».
il temporale stato, / che 'l ciel produce, mentre sopra volta, /
, 5-31: non è sì fiero il ciel che ti circonda, / che qualche
piovosa e fosca / monta la libra in ciel; /... fa intorno
, / e d'orribili strida il ciel feriva. segneri, iii-1-276: questo
sannazaro, iv-128: non consentire, o ciel, ch'io mora indecore; /
incontro al poggio / che 'nverso il ciel più alto si dislaga. buti, 2-60
dal lago: « che verso il ciel più alto si dislaga ».
fiorentino, ii-47: 'che in verso il ciel più alto si dislaga '. come
: tramortì astolfo, e lume e ciel non vede, / e dislocosse ancora il
a gara insieme / per lo libero ciel fan mille giri, / pur festeggiando il
i ricchi doni e tanti / che 'l ciel dispensa in voi sì largamente, /
, / alla gran gente il pan del ciel dispensa. segneri, iv-496: il
, / se non si piega il ciel, mover l'infemo! delfino, 1-362
, 12-102: di gran polvere al ciel s'alza un'ombrella, / e'in
e felle / quasi in tutto del ciel eran disperse. alfieri, 1-910:
, / ché ogn'altra fuor del ciel la luce fugge, / e tu firma
., 9-91: « o cacciati del ciel, gente dispetta » / cominciò elli
resolve, / se pietate altramente il ciel non volve. boccaccio, dee.,
, o sommo dio, / che al ciel supplisca e al desiderio mio. tasso
xxx-1-156: pria ch'a scemarti in ciel la luce / cominci, e a dispiegar
effetto a'prieghi, / sì come il ciel ne mostra a lui saliti, /
13-ii-359: armàr le lingue incontra al ciel sovente, / la destra a dispogliare
e preste / l'alte parti del ciel le stelle ardenti, / come lor
68: quel che s'abbia il ciel disposto / de'nostri figli, è troppo
, 1050: bella mia, quando in ciel dorme / la caligine lunar / ne
tratta / le tre disposizion che 'l ciel non vuole, / incontinenza, malizia
12-2- 304: levò disprigionate al ciel le palme. manzoni, 41:
idem, inf., 27-103: lo ciel poss'io serrare e diserrare / come
: la luna a meza notte il ciel disserra / per vagheggiar l'arcadico pastore.
, 9-78: chi vide mai dal ciel cadere il foco / che con sì
. michelangelo, i-108: se grazia il ciel disserra, / com'a'beati suole
parlar la dea cortese / quasi in sereno ciel lampo di stella / disserrare un sorriso
testi, ii-87: giove irato del ciel disserra i fonti, / e con monti
, 300-8: quanta ne porto al ciel, che chiude e serra, / e
de bosis, 49: o dirotte dal ciel lacrime! o buona / clemenza di
/ al magnanimo alcide è data in ciel; / né il guardo, che dissimula
ambascia. petrarca, 330-13: il ciel n'aspetta: a voi parrà per
l'aereo corpo, e verso 'l ciel si volve. menzini, ii-286: chi
notte fra distanzie pari / mirava il ciel con gli occhi sonnolenti, bandello,
sotterra / quanto da terra il ciel distà, che pari / spazio la terra
, quanto si discorda / da terra il ciel che più alto festina. segneri
; / triema la terra e il ciel lampeggia e piove: / ogni distemperanza
carducci, 367: ella ove incurva il ciel più alto l'arco / fermossi,
pende, / una coppia di calci al ciel distende. sempronio, 5-49: idraspe
: ovunque miro, par che '1 ciel sì ottenebre, / ché quel mio
piano, 1 che ne fu il ciel de la pietà commosso. 5
/ tornarsi in vèr le rive al ciel sereno / i bianchi cigni, e le
dante, par., 2-117: lo ciel seguente, c'ha tante vedute,
ultimo passo: / ma piè mosso dal ciel nulla distoma. caro, i-174:
voi / grazie, ch'a poche il ciel largo destina. tasso, 13-ii-193:
, signor possente / che l'alto ciel distrigni, / de la battaglia de'
alamanni, 5-1-40: tosto ch'il ciel, tutti i rabbiosi venti / discacciando
. marino, 15-8: del palagio del ciel ricco e lucente / chiuse l'auree
; a'rei tuoi pari / fuoco del ciel distruggitor siam noi; / sole ai
mole / di monarchia, che sin al ciel fa guerra, / cader distrutta e
austri / e da nera tempesta il ciel involto / in disusata pioggia si converse.
caro, 16-70: colei ch'angel del ciel nuovo risplende / e la sua luce
lutte, / ch'or su dal ciel tanta dolcezza stille, / ch'a lo
pulci, 22-192: l'arpalista toccava il ciel col dito / poi che trovato avea
dicono? -par loro di toccare il ciel col dito. redi, 16-iii-76: donai
, che prescrive / l'ira del ciel quando 'l gran giove tona, /
mortai donna o diva / fosse che 'l ciel rasserenava intorno. sacchetti, vi-27:
intorno. sacchetti, vi-27: il ciel legato con caten d'argento / condusse
quegli occhi chiari, più che il ciel sereni, / che a torto gelosia veder
di leda mi divelse, / e nel ciel velocissimo m'impulse. arrighetto, 236
. firenzuola, 878: rivolgi al ciel le sbattute tue ale, / e quei
caro, 5-746: tal sovente dal ciel divelta cade / notturna stella, e trascorrendo
sangue piove! / quante cadon dal ciel divelte penne! pindemonte, 9-624:
/ tosto divegna, sì che 'l ciel v'alberghi / ch'è pien d'amore
rose diverse, / e le sparse nel ciel queto e sereno. marino, vii-285
/ in mezzo a tacque, il ciel sparso di stelle, / lo qual divida
lungo peso / di quest'inerte vita il ciel destina / al giovane signore. monti
, / e 'l grido sin al ciel l'aria divide, / di sé e
pace, / che aperse 'l ciel dal suo lungo divieto. 3
ninfe e dame, / che par di ciel disceso il divin coro. marino,
osan gli sguardi / gl'incolpabili figli del ciel. carducci, ii-9-300: addio,
13-iv-420: seguiam cristo... al ciel sereno, / chi non è forte
congiunta con ciascuna parte di quello divinissimo ciel quieto, in quello si rivolve con tanto
, 44-25: già aveva il più basso ciel che sempre acquista / del perder
., 29-82: sotto così bel ciel com'io diviso, / ventiquattro seniori,
, 1-246: tu, re del ciel, cui nulla circonscrive, / manda
che sia da te sbandita / su in ciel quella pietà che mi dea aita /
voi che le fulgenti squadre / del ciel movete in triplicati giri; / o divo
, 1-i-412: ben nell'alto del ciel sembra talora / posarsi in sonno l'im-
nube... / scende dal ciel... divoratrice... fiamma
7-i-15: il sol si ascose, il ciel, pria chiaro e lieto, /
l'erto, / un bel tepido ciel di dolce state / trovaro, e 'l
iii-2-3: nel dolce tempo che il ciel fa belle / le valli e'monti d'
chiaro / ride per la dolcezza che 'l ciel move. caro, i-268: per
usciti fore / del maggior corpo al ciel ch'è pura luce: / luce intel-
solo uscito fori, / sanza nel ciel vedere stella alcuna, / per io cammino
notti eterne e sole / vengono in ciel per me! -in espressioni esclamative:
/ da un avel gli occhi al ciel lucente gira / e in quel diffuso
oblio, / da qual porta del ciel cortese e pio / scendesti a rallegrar un
l. martelli, 1-112: nebbia dal ciel, polvere, fumo e foco
vie più che a noi mortali il ciel concesse / domabile midollo entro al cerèbro
a'dimandanti rispondea / de le cose del ciel, di terra e inferne, /
ma dimanderonne a costoro, che il ciel mi fa incontrare a proposito. leopardi,
falce: / se da l'ira del ciel matura messe / fosse negata, o
di lontano / le sue merlate al ciel torri sospinge / la domatrice di cavalli
basso, / ove 'l fabro del ciel solea talotta / reducer a posarsi il
dominatore, nell'alto, di tutto il ciel di firenze, l'artista antico aveva
ch'affanni e doglie / in questo primo ciel faccian dimora, / perché la diva
ha fatta di dio madre e del ciel donna. bandello, 4-25 (ii-786)
petrarca, 366-98: or tu donna del ciel, tu nostra dea, / se
donno / le stelle a tor del ciel, di terra l'ombra. guarini,
: o filerio, filerio, il ciel, dopoi / che lieto ti si mostra
e, sceso a terra, al ciel ritorna, / spiega l'ali ch'ai
. leopardi, 21-24: mirava il ciel sereno, / le vie dorate e gli
dormiglioso / endimion, per cui dal ciel si mosse, / al suon de'baci
del cerchio lontano / sta sotto il ciel meridiano / la nave a galleggiare.
mortale, / di tanta grazia el ciel t'adorna e dota? marino, i-130
tanti splendori, / quanti ha nel ciel la stella mattutina; / e, sopra
, / chi vive in odio al ciel viver non deve. manzoni, pr.
ch'intelletto umano, / senza del ciel potenzia singulare, / discemer possa il cor
pensieri spando, / più di volar al ciel vago di- vegno: / e poi
. della valle, 9: mira in ciel quelle stelle! /...
o diva / fosse che 'l ciel rasserenava intorno. beccuti, no:
è ricoperta, / se pur il ciel di nubi ancora svarii. -vario,
quanta / su tra gli altri celesti in ciel si mostra. tasso, ii-19:
cavalli in dubbio lume / cintia pel ciel governa, / e seco trae candide
ariosto, 30-49: i tronchi fin al ciel ne sono ascesi: / scrive turpin
se fatica / nelle prime battaglie col ciel dura, / poi vince tutto, se
). ariosto, 25-62: dal ciel la luna al mio cantar discende,
. delfino, 1-492: se benefico il ciel mai si dimostra / verso chi 'l
, 213-8: grazie ch'a pochi il ciel largo destina: /...
umana spezie eccede ogni contento / di quel ciel c'ha minor li cerchi sui.
, / sarà già mai che dal ciel vi si parca / che l'eccellente sotto
potenti di terra, / dal sommo ciel verrà lo eccelso a noi, / e
natale, onde sì torvo / il ciel mi fosse e di fortuna il volto?
261: non venne il spirto suo dal ciel stel- lifero: / satana il generò
per camino / agitandomi venti e 'l ciel e tonde, / m'andava sconosciuto e
che sarà de la legge che 'l ciel fisse? boccaccio, dee., 1-2
maestro alberto, 49: quanto nel ciel nover appare, / quando la notte
, 27-35: tale eclissi credo che 'n ciel fue, / quando patì la suprema
/ faci fere, / non di ciel vi dirò, ma d'inferno, /
a queste / voci, gli atrii del ciel fremer facea. / e da più
eco romoreggiante. carducci, 651: al ciel con echi mille e al breve lito
con grido alto infinito / le voci al ciel tramanda. salvini, 23-153: e
scritto, / se fermo è in ciel che 'l gran bambin sia nato, /
lauri un giorno, / come al ciel piacque, educator magnanimo, / dall'antico
devote vergini, / e al ciel salìa più bella / di febo la sorella
. alfieri, 1-156: ma tolga il ciel ch'io mezzo oggi ti sia /
mare / alcuni effetti in londra il ciel permise / salvi restarli appo ben cento
fa scorger [amor] quant'ha il ciel terr'ed inferno, / fa presente
mio prodigo compagno, / ma in ciel sei vivo e scialacquar lassuso / gran doble
ii - canzone, 4: el ciel che segue lo vostro valore, / gentili
e di suo impero / ne l'empireo ciel per padre eletto. boccaccio, dee
/ questi la terra, quello il ciel gli squadra: / questi meste elegie,
. intelligenza, 309: li ciel muovon le cose dementanti / e naturanti
altro argento, / tra le ninfe del ciel danzar la luna. c. i
occhi folgorar vedresti, / e 'l ciel ridergli a torno e gli elementi. ariosto
/ che gli elementi e tutto il ciel minaccia. v. franco, 344:
eletti, onde le chiuse porte / del ciel, di terra a l'uom col
v'avete fatto il mondo e 'l ciel sì amico, / che l'un v'
2-46: ciò che di ricco ha il ciel, la terra e il mare,
dalla folle gente, / inverso il ciel mattamente elevati, / che fosse quivi quel
, / tanto che paul pareva al ciel ratto, / chiamando morto chi in vita
un mortai, ma una fragranza / del ciel, che dio con sé non ha
nova, / che dagli augei del ciel il vero elice. v.
è sì spento ogni benigno lume / del ciel, per cui s'informa umana vita
, oltre ogni meta / di nostro ciel, con smisurata elissi, / fulminando in
l'aria no, ma nel gran ciel de'cieli, / vindici del gran dio
. marino, 10-18: la materia del ciel, seben sublima / sovra l'altre
parentesi, l'emistichio 4 se il ciel non crolla ', e avrete chiara la
non ha l'occhio, che 'n ciel vede deo. / vedete ben s'i'
canzone; / poscia dover entrar nel ciel empirò. fra giordano, 3-27:
e di suo impero / ne l'empireo ciel per padre eletto. boccaccio, viii-1-206
boccaccio, viii-1-206: « nell'empireo ciel », cioè nel cielo della luce
cui non dispiacque / che già nel ciel tu l'emuli. -recipr.
messer giovanni boccaccio, primieri lumi del ciel della nostra favella, per le solenni
un morto seme / schiude a tiepido ciel alma che sente; / e serpeggiando
le membra... / sia dal ciel tratta elettrica scintilla, / non tu
, / ché qual vera epimela il ciel sortilla. = voce dotta,
villani / che starien meglio, il ciel me lo perdoni, / ne le nozze
vi-80: amor sì vaga l'ha dal ciel dotata / esser mostrando in equator formata
. casti, 302: miri verso del ciel spiegar gli augelli / su lievi penne
circolo dell'arte / come in libero ciel spiegasti l'ale. pirandello, 7-349:
de'nostri affanni / cosa veruna in ciel, se nell'aprica / terra s'alberga
per lente onde un incenso / levasi al ciel come da mille altari. montale,
chiamando, / de l'èrebo e del ciel nume possente. o. rucellai,
marino, vi-9: l'armi del ciel ministre e 'l pio guerriero / ch'
e de'superbi tetti / ch'ai ciel sembrano eretti / non da mortai,
occhi, a man piene, a ciel sereno / guida le reti sol, regge
né duolo, / né gli occhi al ciel sì spesso e le voglie ergo,
la sua bella fronde / nel ceruleo del ciel quasi confonde, / cotanto erge a
, i-i-ii: de tonde, altre nel ciel quasi giganti / ergon l'altera ed
346-13: io voglie e pensier tutti al ciel ergo, / perch'i'lodo pregar
iii-307: quasi ben nata pianta al ciel ergea / de'suoi santi pensier l'eccelse
de l'angelica tromba / che dal ciel lo bandisca, o che ve terga,
ergon le penne / per farsi al ciel sicura strada e bella! del bene,
dovuto. tasso, 6-ii-127: oda il ciel questi voti: / e tu nel
ver troppo sublimi some / terger al ciel di margherita il nome. testi, 1-86
'l fato, / un genero dal ciel mi si promette, / per la cui
ond'io ritorno / al mio che 'l ciel di maggior luce onora, / e
col volto e con gli occhi al ciel s'eresse. d'annunzio, i-286:
fontanella, iii-348: vaga figlia del ciel [perla], ch'eletta e fina
/ con la beltà ch'ha in ciel forse il simile / sembianza ambigua in
: donne udisti / ferire a grida il ciel, che tare e i letti /
/ mendico. tasso, 1-1: il ciel gli diè favore, e sotto a
foscolo, iii-1-291: s'oscura il ciel di errante ombra di polve. leopardi
. baldi, 89: e come il ciel che più lontan si volge, /
/ deh chiedete / l'aure in ciel, ch'errando vanno, / che
il collo, / da fame invidia al ciel non che ad apollo. guarini,
i-124: or la terra è del ciel fatta più splendida, / e se
, 7-8-50: salendo il fumo al ciel, con varii errori / si meschiava
errore / per gradi e tempi per lo ciel s'avanza. monti, vi-426:
tremanti / mine, e sassi al ciel nudi e scoperti, / ove a gran
, 195: io per l'erta del ciel ritonda via / de'volanti destrier governo
ai poli, o in mezzo al ciel veloce, / che a qualchedun di
eruttar dall'ampie fauci / contro 'l nemico ciel folgori ardenti. beccaria, i-569:
guerra, / questo monte salìo verso 'l ciel tanto, / e libero n'è
salmi. perrucci, 33: gloria al ciel, pace all'uom, guerra al
se questa sentenzia è stabilita / in ciel, se inanzi a me non si
! marino, vii-498: tolga il ciel ch'ai mio re d'opra sì brutta
nume, / se divino favor dal ciel non manda / di grazia in lui
: ed oh una volta il ciel propizio a noi / faccia che qualche luminar
petrarca, 159-2: in qual parte del ciel, in quale idea / era l'
della tempesta / ond'oggi freme il ciel di francia esenti. c. i.
tansillo, 34: pon mente al ciel come, girando intorno, / ad
hanno esistente bontade, / e 'l ciel le logra, mentre sopra voglie. crescenzi
d'udire / quando tal volta egli dal ciel si parte, / l'essito e
: ben si pò dir che 'l ciel ne sia propicio: / che non pur
raggi d'oro, / guidi in ciel colla tua rosea facella. d'annunzio,
aurora, / o ch'espero nel ciel vibri suoi rai, / non vede altro
fra'tuoi molli vapori / espero in ciel ridea. pascoli, 643: era già
antica, / e su la terra il ciel folgora amore. -aver luogo
che passa, / perché l'ira del ciel paventa e teme, / che spesso
e abbui / più volte prima il ciel, ch'io te li esprima. guicciardini
intento e fiso / guardando verso il ciel, quasi volesse / udienza impetrar dal
fontane... risonar fanno il ciel là dove esprome natura un fiume che d'
, par., 2-116: lo ciel seguente, ch'ha tante vedute, /
ottonaio, 1-17: ma il ciel, che può aiutare / col dolce
, / und'ho ferma speranza fue dal ciel levado. dante, inf., 13-143
. forteguerri, i-295: se il ciel mai darammi la ventura / di
ristoro, / con cibi che del ciel foran ben degni, / entra pur a
divine, / in due emisferi è il ciel d'amor diviso, / e voi
tasso, 7-9: o sia grazia del ciel, che l'umiltade / d'innocente
, par., 2-114: dentro dal ciel de la divina pace / si gira
noi parve più viva / immagine del ciel. mistero eterno / dell'esser nostro.
i passi estenda, / e sospeso nel ciel si volga e libri. / altri
adamante / lucida alta colonna, ai ciel t'estendi / in mezzo al tempio,
de gli altri dèi, ch'in ciel reggi e governi, / trionfo e gloria
ha già quel dio, che 'l ciel governa, / fecondar il terren di messe
dal vicino / esterminio campar, del ciel fia cura. menzini, iii-103:
, xxx-5-198: più benefica luce il ciel non ha, / pria che 'l tuo
le- gnaggio tutto, / com'al ciel piacque, indegnamente estinto. b
510: santa pietà, s'estinta in ciel non sei, / poi che di
, / poi che di terra in ciel schiva fuggisti, / mira i fasti quaggiù
, / e di vermiglia luce il ciel depinto, / quanto tua nobiltade è ancor
. tasso, 13-ii-395: o regina del ciel vergine e madre, / col mio
colà dove estolle / quel monte al ciel le sue frondose spalle / dietro a cui
vento rigirando estolle / per lo tranquillo ciel prese cammino. -per simil. e
è de'mortali, / che fin al ciel n'estolle / perché maggior sia 'l
e quercie / ed acuti cipressi al ciel s'estolle / il sacro tempio. testi
di diaspro immortai salda colonna / s'al ciel s'estolle e se dal tracio lido
per tutto 'l mondo, e fin al ciel s'estolle: / che forse buona
colli / fate che il novo plauso al ciel s'estolli. tasso, 1-2-19:
come nembo leggerissimo / di vapori al ciel s'estolle, / quando il sol
: / chi poggia sul calvario al ciel s'estolle: / si bee l'eternità
. della valle, 171: per lo ciel di fortuna / si spaziava il greco
/ non più l'ignoto peso il ciel sostenne. d'annunzio, v-1-216:
dei], nel riso / generante del ciel, privilegiati / d'incorruttibil tempra,
, / trae nembo estivo che dal ciel partissi, / tal estragga vapor giocondi e
profumata messe / quasi in estratto il ricco ciel piovesse, / sì viva al gusto
mio triste, sogneremo. / in questo ciel l'estremo / sogno dileguerà. michelstaedter
e le reliquie / della terra e del ciel traveste il tempo. leopardi, 33-45
1-21-12: ma s'a grazia del ciel virtù risponde, / non si nieghi pietà
: cavalcar lo mondo / e '1 ciel menare ad estro / potrei, sì
, 493: esule antico, al ciel mite e severo / leva ora il volto
d'ingordi augelli / velar co'vanni il ciel, qualor da lungi / senton l'
caro, 8-942: era venere in ciel candida e bella / sovr'un etereo
altrimenti, non fare capitale / del ciel: che nell'abisso avrai tua
/ ch'è ne la parte più del ciel sincera, /... gli
ninfe eterne, / che dipingono il ciel per tutti i seni. guido da pisa
infelice / perda in prigione eterna il ciel sereno, / altri divenga augello.
purg., 5-106: o tu del ciel, perché mi privi? / tu
pertratta / le tre disposizion che 'l ciel non vole, / incontinenza, malizia
che spiri, / ed emulo del ciel, dovunque io miri, / saettato dal
dir fra'liberi: / -mercé del ciel, dal gran periglio evasimo? della porta
. dossi, 452: quanto al ciel vero, non fui mai orbo
terra fosse, / là su nel ciel l'architettò natura, / e con gote
b. andreini, 50: rivolto al ciel, al ciel sua patria eterna,
, 50: rivolto al ciel, al ciel sua patria eterna, / facondo in
soma di tormento, / che il ciel facchino mi si scarica addosso. dossi
il corpo a la terra, al ciel la schena. / il volto uman si
che corrisponda / in terra e in ciel, ma con diversa faccia. aretino,
tutta rosata, / e l'altro ciel di bel sereno adorno; / e la
maledetta gesta / da la faccia del ciel torbida e nera / grandine e pioggia
balza / la sua cometa per il ciel turchino. sbarbaro, 3-66: padre
, 83: per le piagge del ciel con man rosata / vibri face a scacciar
/ ma i più sublimi dei nel ciel sovente / con le sue fiamme gravemente
1-39: così mentre ch'amor dal ciel disceso / scorrendo va la region più bassa
caro, 2-1132: dal convesso / del ciel cadde una stella che per mezzo /
lampi, / ond'è, che 'l ciel avvampi / del balenar e le campagne
8-3-60: in guisa di gran volta il ciel ricopre / le somme parti, e
bandello, ii-1126: era turbato il ciel, e tutto pieno / di folte
ardente. beccuti, 20: il ciel non vide mai luci sì belle: /
5-6-294: or quanti segni ha in ciel, quante facelle / e surgendo e cadendo
ristoro, / con cibi che del ciel foran ben degni, / entra pur a
facondo; / quante hai stelle nel ciel ricco e giocondo, / tante sciogli
/ in alto il trasse e per lo ciel sostenne / l'amato incarco in su
adunca falce: / se da tira del ciel matura messe / fosse negata, o
contra la minore / scoprissemo ove el ciel più s'assottiglia; / ambe le
la falce de la luna stanca / nel ciel de la mattina. pascoli,
. saba, 18: biancheggia in ciel sulla pianura / la solitaria falce della
bertesca infida / i falchetti famelici empiono il ciel di strida. capuana, 2-133:
rosa, 57: quando cinzia falciata in ciel rinasce / ha da servir per
falco ordisce / larghi giri nel ciel vólto a la preda, / tal,
ariosto, 2-50: come casca dal ciel falcon maniero / che levar veggia l'
spander isnello, / e 'l cadente dal ciel falcon straniero, / ch'errando van
europa, / terra non copre il ciel così selvaggia, / né scoglio così
, 1-108: fanno i fabbri del ciel divina falda, / c'ha di
, / e del fuoco, che 'l ciel di falda in falda / col movimento
veraci. sacchetti, vi-55: dal ciel discenda la verace manna / di quella
. alamanni, 5-1-227: levato al ciel, con voti e preghi / chiami
il natale, onde sì torvo / il ciel mi fosse e di fortuna il volto
e vede / che sue sante quadrella al ciel converse / giammai non vibra in fallo
, / m'ubbidisce natura, il ciel m'inchina. testi, ii-219: gl'
con mille strumenti musicali, / col ciel gareggian d'armonia le orchestre, / e
infida / i palchetti famelici empiono il ciel di strida. verga, 4-134: una
riluce, / chi brama alzarsi al ciel dal chiostro umano, / miri ognor fisso
/ di fangosi terreni / ingiuriosa al ciel notte imperfetta. alfieri, i-82: il
delfino, / che fra tonde del ciel notar non teme; / nudo,
casa. tassoni, 308: stemprato il ciel, ambiziose genti, / di fangoso
qual rana dal suo fango / gracchia al ciel fangoso anch'esso. pirandello, 7-1275
. lacopone, 60-41: lo terzo ciel è de più altura, non ha
ombre. foscolo, 1-292: in ciel spiegasti, / o sol, tua fronte
altro: egli è un fantino che il ciel ne scampi, ecc. buonarroti il
che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, / silenziosa
, / in mezzo a tacque, il ciel sparso di stelle, / lo qual
, 16-1: la rugiadosa aurora in ciel più rare / facea le stelle: e
purg., 5-54: quivi lume del ciel ne fece accorti, / sì che
torre, / nel cui sen piacque al ciel tutte raccorre / le merci, che
sì spento ogni benigno lume / del ciel, per cui s'informa umana vita,
/ oggi fa l'anno che nel ciel salisti. boccaccio, dee.,
col primo mio marito, / che in ciel riposi in pace; / ma io
colore; / quel che soggioga il ciel, la terra e tacque, / che
affaticando l'ale, / verso un lontano ciel. papini, 8-207: la
. redi, 16-ii-22: così del ciel sulle rotanti fasce / ogni spirto beato
vii-510: santa pietà, s'estinta in ciel non sei, / poi che di
sei, / poi che di terra in ciel schiva fuggisti, / mira i fasti
sol mi verrà manco, / sarò qual ciel cui fosca notte adombra. gemelli cateti
è de'mortali, / che fino al ciel n'estolle / perché maggior sia 'l
mossa, / e se si trova in ciel lingua mendace. delfino, 1-145:
alamanni, 5-3-343: questo ci mostra in ciel le stelle e i poli, /
se fatica / nelle prime battaglie col ciel dura, / poi vince tutto, se
del mondo, / quando fra terra e ciel venia più lieve, / più rilucente
furore, / o duro fato, o ciel nimico 0 morte! / o troppo
! sannazaro, 10-166: provveda il ciel, che qui ver noi non passino /
labbia, / i languidi occhi al ciel tenea levati, / come accusando il
, 363: sì fattamente per lo ciel si volse / nella stagion che cosmo incliti
] colli orti in sulle colonne al ciel fatti e fabricati, colli diputati luoghi allo
oltra 'l cielo, / lo ciel vogliendo, a lui ubidir tole, /
michelangelo, i-113: che dovria il ciel di lei, / sendo mie questa,
: rosa riso d'amor, del ciel fattura, / rosa del sangue mio fatta
fin sorgesti / di non più visto in ciel roseo splendore / a sparger l'orizzonte
iii-171: donna, cui fe'lo ciel povera e bella, / con fioca
i flutti e i fuochi, / al ciel ruttando insieme il mare e 'l monte
favilla, / e nel salir del ciel se me fa duce. machiavelli, 800
, vii-677 (15-2): resciòlsese dai ciel novo diluvio, / acceso già da
engluvio. petrarca, 192-12: il ciel di vaghe e lucide faville / s'
bella eran presenti / il teatro del ciel facean sonoro / con lieti fischi e
fiume, / ma nel più alto ciel fu collocato / il suo principio per
ottimo, i-163: « o cacciati del ciel ec. ». queste sono parole
nume, / se divino favor dal ciel non manda / di grazia in lui non
tu ridi [terra gentile] allegra al ciel che di simile / gioia t'arride
né pittore. tasso, 1-1: il ciel gli diè favore, e sotto a
. morando, iii-226: rugge in ciel la nemea rabida fera, / che
caro, 16-1: la rugiadosa aurora in ciel più rare / facea le stelle;
luoghi, ove fuggendo / febo dal nostro ciel l'aurora adduce? parini, giorno
che più benigna / di natura e del ciel, fecondamente / a noi la vaga
tom maseo, 1-177-la terra e il ciel con grande amor feconda / di piccol
, 13-i-690: così ti faccia 11 ciel madre feconda / di bella prole, e
, a lor disse; e 'l ciel fecondo / vi guidi e serbi al meritato
fallaci sete, / santi lumi del ciel, né certa in voi / fede il
, nell'alto, di tutto il ciel di firenze, l'artista antico aveva umilmente
xxx-5-57: porgetemi le destre, e 'l ciel secondi / di tenerella man fede sì
nunzio giocondo: / giù i decreti del ciel porta, ed al cielo / riporta
della valle, 192: ma folgore dal ciel giusto discenda, / o 'l terren
per voi sospira, / lumi del ciel, per li quali io ringrazio / la
ma chi fur quei felici / dal ciel pietoso al tuo soccorso eletti? delfino,
209: alma fìlice, che al ciel se'gita, / che conforto qua
ascoso, / mentre gli spirti amando in ciel felici / godon perpetuo bene e glorioso
che strumento felice / ti fece il ciel degli alti suoi decreti, / vivi tranquillo
, / non sotto il puro attico ciel felice, / pose d'ogni bell'arte
i-423: la luna che pendea ne 'l ciel felice, / come pende da 'l
: o dì felice, o ciel chiaro sereno, / o prati, o
/ e per lui su salito in ciel mi truovo. lambruschini, 2-290:
senza peccati suoi, / felicemente suol al ciel poggiare. tasso, iv-185: spiegano
: d'ogni più raro don che 'l ciel comparte, / che può felicitar lo
felice sempre, / mentre ruotin del ciel l'eterne tempre. boccalini, ii-103
altri un distinto ritratto, e il ciel ti feliciti. redi, 16-viii-304:
colore; / quel che soggioga il ciel la terra e tacque, / che tende
e sì l'ha fatto / fellone al ciel, che a venere di ferro /
venne; / ma le tempre del ciel fendenti e dure / li fan cader la
lunga ed acuta cima / fendere il ciel. pascoli, 488: una mischia incessante
caro, 2-1131: dal convesso / del ciel cadde una stella che per mezzo /
aria si raccende, / risuona 'l ciel di spaventosi tuoni. garzoni, 1-577
e langue, / brucia quel cupo ciel sinistramente, / splende d'una feral
cui gran nome altero / per l'ampio ciel si spande, / e dove ha
volse il corpo a la terra, al ciel la schena. / il volto uman
alzato 'l braccio, / come irato ciel tona o leon rugge, / va perseguendo
/ fra le rote del fumo in ciel girarsi. / il vento soffia, e
, / che di fremiti orrendi il ciel feria. pallavicino, 1-12: i
folengo, ii-24: o vendetta del ciel, quanto a ferire / noi troppo
edera folta, / sorgendo verso il ciel, tutto il copriva, / fuorché dove
, / quanto questo, onde 'l ciel volle piagarme. marino, 12-231: odi
ove dio siede, / ma poi nel ciel, ch'è adorno a meraviglia,
tempo. ariosto, 25-62: dal ciel la luna al mio cantar discende,
aria i venti / fermarsi, e 'l ciel farsi tranquillo, e tonde. testi
la fortuna, / gran ministri del ciel giran la sorte: / altri sale,
/ in mezzo a l'acque, il ciel sparso di stelle, / lo qual
/ che 'n mill'anni volgendo il ciel non piove, / qual io le sento
, / all'aer fosco o pur al ciel sereno, / sul fermo suolo e
nere. / sempre non son del ciel gli occhi funesti. piccolomini, 1-45:
miserei passare, / che ha 'l ciel nimico e tutti gli elementi, / che
: orrido verno / di nubi vela il ciel e 'l mondo attrista, / e
del mondo / fuggirò e verso il ciel spiegare l'ali, / e in terra
il giorno, / ch'ombra ferruginosa il ciel nasconde, / e, mentre spenzolate
699: a me [atlante] il ciel d'astri e di dèi fervente / gli
fontanella, iii 352: ferve il ciel, bolle il suol, langue ogni fronda
diveniva. rosa, 145: faccia il ciel ciò che vuol: già sento aprirsi
monti, 11-212: si volve al ciel la polve / dalle sonanti zampe sollevata
orror consume, / mandan per questo ciel tepidi venti. giordani, x-8: tosate
a gara insieme / per lo libero ciel fan mille giri, / pur festeggiando
, quanto si discorda / da terra il ciel che più alto festina. bibbia volgar
, 92: né serena la fiamma al ciel drizzossi / né con fulgida cima,
(15-3): resciòl- sese dai ciel novo diluvio, / acceso già da l'
/ e di fumo e faville è il ciel ripieno. carducci, iii-12-76: sotto
. petrarca, 136-1: fiamma dal ciel su le tue trecce piova, /
in sodoma versò di fiamme ardente / dal ciel turbato spaventosa pioggia. d. battoli
baruffaldi, xxx1- 107: rugge pel ciel la fiamma estiva, / e l'aria
/ non che la terra e 'l ciel, stige e cocito; / che strugger
ardore, / chiede invan refrigerio al ciel fiammante. manzoni, 11: il sol
vittoria cavaliere armato; / e fiammeggiar in ciel lucide stelle; /...
dea, / che fa invidia al ciel onde è discesa. sannazaro, 4-78:
i-118: stella, che fiammeggiando il ciel rischiari, / oro, ch'il sole
che spiri, / ed emulo del ciel, dovunque io miri, / saettato
piogge, e con qual'arte / lo ciel si volga, e di sue stelle
la prima gente. / goder pareva il ciel di lor fiammelle: / oh settentrional
luna], / perché non merti in ciel vezzosi balli / guidar in compagnia dell'
calor la terra pregna, / il ciel dintorno di fiammelle armato, / chiamon soccorso
fermo fianco, / qual turba al ciel dispetta, / muovon gli affetti inesorabil
pregnezza / non diè numi cibele al ciel profondo, / mira i tuoi figli
orror consume, / mandan per questo ciel tepidi venti. parini, 460: torna
a lui / balenando a sinistra il ciel rispose, / segno di pace, e
ed ultime, / ma prime in ciel, le muse / mossero; e il
posso, / disse, le pugna al ciel, stelle nemiche, / e vi
aver suggetto, / e '1 ciel tener con semplici parole! boccaccio, dee
gli freme / soffoca la pietà del ciel natio, / quando, fidata ad altro
, / quando, fidata ad altro ciel la speme, / dice alle terre maledette
portici, / svola e garrisce in ciel; / così fidato all'aere, /
ove era impresso / un sigillo di ciel, da parer cosa / nell'angelica cella
e fida amante / che veda il ciel dov'ei si volga e vole. guarini
offende, / che duo semi del ciel congiunga amore; / e di donna infedel
fidi, a lor disse; e 'l ciel fecondo / vi guidi, e serbi al
ladro, a cui promessa / del ciel la gloria fu senz'altra pena, /
il volo fido / t'ergevi al ciel perch'io dietro seguissi: / et io
tu presumi / scrivere un nome in ciel, men che terreno? a. verri
sincera. morando, iii-226: rugge in ciel la nemea rabida fera, / che
, 68: se avvien che il ciel questo bel dono assenta / in bella
che sarà de la legge che 'l ciel fisse? s. agostino volgar.,
d'adamo in cui dispensi / cotanto il ciel di sua luce serena. manzoni,
degna / per sé e per suo ciel, concepe e figlia / di diverse virtù
: nella rinnovazione del al ciel d'amor spesso condotte, / or che
gli sguardi / gl'incolpabili figli del ciel. leopardi, 21-39: o natura,
pregnezza / non diè numi cibele al ciel profondo, / mira i tuoi figli.
e tali orrori, / chiaro del ciel conosce anco l'avviso. gabrielli,
l'andar mascherati / non offende né il ciel né la natura, / come voglion
la mente / in alto col pensiero in ciel ricolto. simintendi, 1-26: poi
figurate e pente / de la vertù del ciel. cino, iv-153 (10-10)
lor le fila / per la patria del ciel, quei de la terra.
: era una torre / slanciata al ciel dal sommo tetto a filo / su la
potrìa pur essere, s'innalza / al ciel chi scrive e il leggitore a un
fimo / più che la gloria e 'l ciel per voi si cura. 4
mio: finché tu ridi, / invido ciel di chiare tempre adorno, / spegnere
. guarini, 458: padre del ciel, s'un tempo / sì follemente
, 4-132: prima convien che tanto il ciel m'aggiri / di fuor da essa
/ l'altra che vai, che in ciel non è udita? possavanti, 21
fossa / neghi a l'anima il ciel, la terra a l'ossa.
ch'aperto segno / ne mostra il ciel ch'a glorioso fine / i tuoi
tasso, 6-i-72: sante luci del ciel, non faccia oltraggio / ingiurioso foco al
potendo sostener, mi lassa / dal ciel cader: né qui finisce limale;
. fontanella, iii-348: vaga figlia del ciel, ch'eletta e fina / sei
/... / o fenestra del ciel lucente altera, / venne a salvarne
mento. graf, vi-1149: dal ciel guata la luna / l'ignudo aitar
tu se'discredente: / per lo ciel, per la terra / mille volte il
caro, 16-59: noi siam dal ciel discese / per aver pace e per
, iv-36 (21-7): arco da ciel te mandi angosciosa / saetta che te
temporale stato, / che 'l ciel produce, mentre sopra volta, / dal
/ arde d'amor il nubilo / ciel da'suoi lumi: e 'l pigro suol
i-812: altresì tutto 'l mondo / dal ciel fin lo profondo / è di quattro
sorriso ormai, / sia lode al ciel; siamo in un campo almeno /
., 29-84: sotto così bel ciel com'io diviso, / ventiquattro seniori,
/ de'bei fiori di stelle il ciel dipinto. delfino, 1-133: l'amante
ariosto, 150: ahi! del ciel dure leggi, inique e torte / per
gregge / di beati a cui soli il ciel sorride / e fiorisce la terra e
fiorito / fu da la bionda aurora in ciel rapito. a. m. narducci
ridente fuori / sul fiorito balcon del ciel, parea. fogazzaro, 7-44:
: la cui fiorita età vuol il ciel iusto / ch'abbia un maron, come
salimento, puritate ha passato, / terzo ciel ha trovato, ardor de serafino.
2-4 (i-135): par che il ciel paventi, e a terra vada /
fatale i vanni affrettano gli alipedi / al ciel, meta del dio. nievo,
solo ed etterno, che tutto il ciel move, / non moto, con amore
/ e 'l mar tranquillo, e 'l ciel sereno e bello / mentre che fisse
labbia, / i languidi occhi al ciel tenea levati. d. bartoli, 27-41
f. peruzzi, 1-85: guarda il ciel quando si volge adorno, / le
, 4-48: con gli occhi fissi al ciel 10 segue quanto / basta il veder
e lieta resti / e rallegrisi il ciel de'nostri canti. v.
m'abbi ricevuto / nel paradiso in ciel per sempiterno, / che 'l fistol non
fitta / nel corpo ancora inver lo ciel ten vai. savonarola, 7-i-25: così
. petrarca, 136-2: fiamma dal ciel su le tue treccie piova, /
, i-637: l'immensa ombra del ciel prolunga / i tuoi capelli in una sola
la riva / d'alfeo pasciuti per lo ciel flagella. colletta, iv-239: il
forteguerri, 28-50: vedon per l'alto ciel sereno e schietto / un grande augel
è mostro immondo, / sferza del ciel con che flagella il mondo. l.
il marito] è innamorato, il ciel vel dica, / non si può immaginar
coglie, / ch'un altro al ciel più lieto apre le foglie. tasso,
flave, / quando fresca rogiada el ciel ne piove. poliziano, 1-742: pascesi
, / che pur col ciglio il ciel governa e folce, / tomo stanco
tal tuo beltà, c'amore e 'l ciel qui folce, / se mi vuol
, 13-ii-191: arride il re del ciel, che 'l mondo folce, / ed
... /... dal ciel folgorare? domenichi [plinio],
si vede il giorno, / se il ciel non s'apre fulgorando intorno. cieco
luce. rebora, 80: quando il ciel folgorò il giorno / sopra l'estasi
mendice, / cadendo qual che dal ciel cadon fulgóre. ariosto, 15-40: sì
. marino, vii-473: vede dal ciel con peregrino raggio / spiccarsi ancor
tasso, 8-7-295: il re del ciel folgoreggiando in alto / dimo- strerassi in
: pel bimbo il folgorio / del ciel gremito d'astri / è la casa di
, ove sovente / s'irrita il ciel col folle culto e rio. ciro di
bianco fiore / la folta neve che dal ciel riversa. marmitta, ix-295: riprendeva
di lontano / le sue merlate al ciel torri sospinge / la domatrice di cavalli ivrea
: quasi che mover guerra / del ciel si voglia agli stellanti poli / s'
, / che chi per torre al ciel volesse gire, / in lui fondar
si dispone / lo loco che dal ciel non si divide. / sotto maligno ciel
ciel non si divide. / sotto maligno ciel fu edificata / la casa dov'è
e m'ergo, / ché temo il ciel turbato e i tuoni e i lampi
/ l'idea di lui nel ricco ciel possedei -gettare dentro, ficcare.
immortai salda colonna /... al ciel s'estolle. pindemonte, 8-432:
. folengo, ii-24: mirò nel ciel e con fondata speme / porse al signor
, 84: io mi credevo in ciel salir divino, / or sto con guai
tasso, 13-ii-395: o regina del ciel, vergine e madre, / col
oblìo. anguillara, 1-30: verso il ciel spiegaro l'ali, / e 'n
l'alba foriera / del nuovo lume il ciel di rose asperga, / o che
. petrarca, 354-12: quanto 'l ciel et io possiamo, / e i
de'medici, i-293: stridendo in ciel i gru veggonsi a lunge / l'aere
cui tacit'orme / son l'alme al ciel d'amor spesso condotte. pindemonte,
luce arde e fiammeggia / e questo empireo ciel fra noi s'appella. bruno,
chiabrera, 315: o tanto in ciel gradita / suora di marta, io
anni / negli alti abissi del gran ciel formata! -generato, prodotto,
ii-10: colli orti in sulle colonne al ciel fatti e fabricati [gli edifici di
tramuta in farfalloni, / portata inverso 'l ciel da'formiconi, / s'era fino
dolce mia pena, / che dal ciel guardi e senti, / muovi co'tuoi
anguillara, 7-136: nove volte nel ciel l'usata strada / fornita la nipote
di giganti / ve n'andrete volando al ciel del forno. g
so dire / che noi l'attaccheremmo al ciel del forno. panciatichi, 63:
ch'oggi giorno scintillano anche lor nel ciel del forno. -cuocere il pane
forno. -tirare a terra il ciel del forno: fare gran rumore per
: e di tirar giù a terra il ciel del forno. 15. prov
d'ida il pastor frigio / mirò del ciel le litiganti ignude. n.
, 755: e il vento accorre dal ciel profondo / tuttavia, spaura / le
i-14: non indarno fra l'altre al ciel più care / e care all'uman
e la radice / ch'ama nebbioso il ciel, che nell'arena / ha più
par., 17-117: poscia per lo ciel di lume in lume, / ho
. / ben so per pruova come al ciel sollevi / i rei, calcando i
tunar sue belle imprese / sì sovente dal ciel ratta scendea. -con uso triviale
. pancialichi, 9: è rovina il ciel d'acqua; il cielo dove non
, / vagire il re del ciel. pavese, 12: egli è tra
cara e fida amante / che veda il ciel dov'ei si volga e vole.
tasso, 8-2-769: ebbe forse nel ciel reale imago / di fortunate luci,
de'frondosi mirti / i graditi dal ciel felici spirti, / mostromi in questa notte
chiaro e leve / quando più scalda il ciel; quel ch'ha più forza,
.. / non temer mai che 'l ciel con quelle offese / che i mondi
. delfino, 1-492: se benefico il ciel mai si dimostra / verso chi 'l
annunzio, i-24: surgeano a l'azzurro ciel le cupole / de'templi maestosi,
, né sereno / si vedea 'l ciel, ma fosco e nubiloso, / e
fosca, od ombra, / qual ciel crucioso e scuro, / qual verno freddo
espero, / e quante ha pupille il ciel. g. rossetti, vi-18:
fossa / neghi a l'anima il ciel, la terra a tossa. alfieri,
condottier della famiglia, / si dipingea di ciel le guance gialle! verga, i-64
bandello, ii-910: vuol il re del ciel che la beltate, / ch'i'
armature / da far a marte in ciel mille paure. 6. venir giù
fracassi giù / acqua e neve dal ciel, quanta ve n'è, / acciò
: il pianto e 'l grido insino al ciel saliva, / d'alta ruina misto
il passo / che pensan che dal ciel vi sien mandati / per gran giustizia
vanto / crede eterno co'fogli al ciel sereno; / che cosa è carta?
sguardo è limpido / come un bel ciel sereno; / son fraghe e gigli
altezza / salito era; che 'l ciel gli vide aperto; / pur da la
guazzosa pioggia e ria tempesta / cadrà dal ciel con strepito e fragore, /
/ che la fragranza in fino al ciel n'è gita. morando, 267:
mio caduco e frale, / oh ciel sempre al mio ben tenace e parco
rompa / morte e con l'alma in ciel si privilegi. pallavicino, 7-373:
vii franciosetta / cosa degna del ciel co 'l suo favore. =
rimanga. tansillo, 20: padre del ciel, poi ch'io m'avveggio,
. testi, ii-141: mena, o ciel, mena quel giorno, / che
e monti; / monti ch'ai ciel, quasi di neve aspersi, / sortì
., 2-96: donna è gentil nel ciel che si compiange / di questo impedimento
/ delle puberi fronde / sulla grigia del ciel monotonia / disegna il noce dell'orto
dire? beccari, xxx-4-339: il ciel sa fare, / fratello, quando
sono le frecce alla fucina / del ciel temprate e i fulmini roventi? /
ismalto / iesù, in vèr lo ciel suo via dirizza! / com'aquila
ma poi quando / volano incerti e in ciel gli sciami [delle api] vanno
rilega / al fil celeste che nel ciel s'annoda / e la via sancta dimostrando
se fregava / e poi subitamente al ciel se alzava. tasso, 8-5-187: ma
/ guardò nei vaticani / orti il ciel freddo tedioso e negro, / e
/ ne le gemme, ch'ai ciel fregian la veste, / pur che 'n
mattin la bella figlia / comparve in ciel con le rosate dita, / aggiogare
/ quasi prima che 'l sole il ciel vedeste. zucchelli, 390: singolari doti
e chiaro. tasso, 8-1-410: il ciel sublime ancor non era adorno, /
foste della tempesta / ond'oggi freme il ciel di francia esenti. zanella, vi-723
abete. caro, 3-337: il ciel fremendo, in truoni, in lampi,
gli freme / soffoca la pietà del ciel natio, / quando, fidata al altro
natio, / quando, fidata al altro ciel la speme, / dice alle terre
in mano il freno / dal re del ciel di cui ministri siete, / perché
: fermato ho il piè dove dal ciel il freno / regger de la sabazia
, 195: io per l'erta del ciel ritonda via / de'volanti destrier governo
anco il freno / su per lo ciel sereno / al carro luminoso.
, 5-29: gli occhi innalzando al ciel che d'ogni 'ntorno / scintillava frequente
: par sia natura, quando il ciel raggiorna, / di mano allora del
la saetta / venga in terra dal ciel con maggior fretta. giusti, 4-i-353:
ruinosa a basso / la grandine dal ciel risuona e scende, / e per fuggir
... / passa il rettor del ciel gli eterei calli / e 'l garzon
ida il pastor frigio / mirò del ciel le litiganti ignude. rapisardi, vi-799
pardi, 629: il ciel si cangia intanto, / e su dal
/ son perché la natura e il ciel secunda / costei, che vuol che 'l
la sua bella fronde / nel ceruleo del ciel quasi confonde, / cotanto erge a
fermate. boccaccio, iii-2-3: il ciel fa belle / le valli e'monti
, / di fiori il prato e 'l ciel di bel sereno. parini, xviii-196
rami mai non mossen fronda, / al ciel translato, in quel suo albergo fido
(2-7): portar cantando al ciel, caro, dovete, / perché né
129: dormen li ocelli in fronda al ciel sereno, / le fere in bosco
dimandasse, / io credo che dal ciel per arte venne, / o l'alto
fronte. michelangelo, i-38: come 'l ciel fa pari alla suo fronte [del
i venti / fermarsi, e 'l ciel farsi tranquillo, e tonde. g.
: arde la terra, e 'nverso il ciel la fronte / alza, e piangendo
giove egli saria ben custodito / nel ciel, ch'è più benigno e più sereno
cosa si crulla) / è 'l ciel, nel qual dio sempre abitòe: /
e i buoni / vecchi, levando al ciel le orazioni, / pensan frutti opulenti
/ sopra 'l mie questo al ciel n'è gito a volo. bandello,
sono le frecce alla fucina / del ciel temprate e i fulmini roventi? /
mezzo al ghiaccio, / dalla guerra del ciel naque l'infemo. 4.
sé fuga repente, / e 'l ciel loda e ringrazia immantinente / che i passati
, / de la terra e del ciel rugiade e rose. soffici, iv-167:
non il monarca. infin ch'è il ciel sereno, / tutti gli siete intorno
lo seguite; / se s'intorbida il ciel, tutti fuggite. giusti, 3-135
insomma, quel che s'abbia il ciel disposto / de'nostri figli, è troppo
, ove fuggendo / febo dal nostro ciel l'aurora adduce. parini, giorno,
! alamanni, 7-i-91: volge veloce il ciel, l'età si fugge. dotti
: fuggon le nubi e torna il ciel sereno. b. tasso, i-131:
, canz., 47: seco dal ciel discese cor tesia, /
, / ché ogn'altra fuor del ciel la luce fugge, / e tu
pompe ladre, / ché l'angelo del ciel sì le consiglia. leopardi, iii-2xx
rana dal suo fango / gracchia al ciel fangoso anch'esso. bocchelli, 10-192:
questa mondana servitute, / e 'n ciel n'andò per la seconda vita. l
la musa mia / che nei campi del ciel bella riluce; / è un razzo
varano, 20: volsi / smarrito al ciel lo sguardo e fuggitivo. leopardi,
più benigna / di natura e del ciel, fecondamente / a noi la vaga fantasia
voi che le fulgenti squadre / del ciel movete in triplicati giri, /.
alle minori stelle / chiara fulgea nel ciel quieto e sereno, / quasi ascondendo lo
, 92: né serena la fiamma al ciel drizzossi / né con fulgida cima,
indora, / onde d'europa il ciel splende sereno, / colmo di gioia il
il fiero gigante / contra 'l nemico ciel fiamme di sdegno. tasso, 8-7-313:
: ma la terra m'ingoi e 'l ciel mi fulmini, / e ne l'
, / se vi son noti in ciel, saria pietade / il fulminar color che
: deh, socio mio, se 'l ciel già mai non fulmine / ove tu
. tasso, 18-37: sopra il turbato ciel, sotto la terra / tuona;
rigor di giove irato, / il ciel turbato / mi spaventa co'suoi fulmini.
tuono foriero altri temeva il fulmine a ciel sereno. salvini, 39-i-47: 11
quella buona gente come un fulmine a ciel sereno. pea, 11-147: il
queste parole, furono un fulmine a ciel sereno. -in un fulmine:
folengo, ii-24: o vendetta del ciel, quanto a ferire / noi troppo
. della valle, 9: mira in ciel quelle stelle! i...
che rotar si vide / un tempo in ciel la fulminosa spada. pananti, ii-14
da prato, 1-ii-356: forza dal ciel mi move che mi tiene / co'suoi
/ rutila a prora e guata il ciel remoto. dossi, 835: il
tremanti / mine, e sassi al ciel nudi e scoperti, / ove a gran
addormentato al piede, / tocca dal ciel la sente, e la foresta /
, / e poi la notte il ciel di fiamme alluma. g. c.
/ quel che non potè perché 'l ciel l'assumma. -andare in collera
sagio è chi dispende / i giorni al ciel, bramando esser contento, / essendo
... è fumo, che nel ciel s'alza e svanisce. leti,
fumostemo, / et un panier col ciel senza le stelle, / e diciassette moggia
delle tese funi / e degli alberi in ciel sembra segnato. comisso, 15-76:
funesti! alfieri, 1-230: oh ciel!... cotanto t'ama,
, 27: del foco che dal ciel prometeo tolse / per dar lo spirto all'
: il brando / era un foco del ciel quando colpisce / i figli della valle
gira, / il foco e gli altri ciel voltan con esso / ed anche seco
foco, / per le piagge del ciel il celeste arco. g. del papa
: dunque la voce tua, che 'l ciel trastulla / sempre col canto di quei
leopardi, 1-39: dammi, o ciel, che sia foco / agl'italici
. fuori casa, all'aperto, a ciel sereno; per la strada; in
canz., 52: così rapto nel ciel fuor di me stesso, / comprendo
ridente fuori / sul fiorito balcon del ciel, parea. -uscire, traboccare,
339: per la strada, sotto un ciel sereno / come ora, con qualcuno
mira come vezzosa, / furando al ciel le stelle, / empie di fior la
le fura. molza, ix-575: il ciel vago e sereno / miro qual esser
, 11-107: tosto che vede in ciel la notte oscura / sopra il carro
/ or che ogni altro sostegno il ciel mi fura. alfieri, 1-647: david
stessa! rosa, 125: giuro al ciel che, se a dir mal m'
marino, vii-500: se fermo è in ciel che 'l gran bambin sia nato,
, 40-ii-14: l'aria di quel pestilenzioso ciel di sciaoceo gl'ingenerò una febbre.
opra furtiva, / o pur il ciel qui sua potenza adopra. vico, 470
ariosto, 14-99: per quanti occhi il ciel le furtive opre / degli amatori a
odori, / rendon gli stessi al ciel furti odorati. diodati [bibbia],
la gabbatrice / fortuna (e vuoilo 'l ciel) tosto gli abbassa. 7
la gabbia, onde il sereno / del ciel mirando, il vigilante servo / sorger
notte e il flutto, in mezzo al ciel sospeso, /... / forse
poste al sole, l'arco del ciel fanno. landino [plinio], 780
242: fender et aprire / el ciel vedrai / per tanti gridi e guai /
sì villani / che starien meglio, il ciel me lo perdoni, / ne le
cavaliere armato; / e fiammeggiar in ciel lucide stelle; / e fiera in
iii-2-3: nel dolce tempo che il ciel fa belle / le valli e'monti d'
calde speranze, / che fino al ciel ne manda le faville. poliziano, st
: galdete, oggi apert'è del ciel la strada, / quest'è quel dì
ne coglie, / ch'un altro al ciel più lieto apre le foglie.
, / volar in mille tronchi al ciel fu vista. -prima di veder
, / mentr'ei girando per lo ciel dispensa / il nèttare gelato. giusti,
pulci, 17-101: par che inverso il ciel bestemi e garra. ariosto, 5-2
c'invita, / alziamo il nome al ciel di margherita. monti, x-3-468:
. carducci, 13: peregrino del ciel, garrulo a volo / tu fuggi
rana dal suo fango, / gracchia al ciel fangoso anch'esso. 5
al vento / empie i tegoli e 'l ciel del suo lamento. nomi, 1-16
ne sta gaudente, / e 'l ciel piove dolcezza u'la dimora.
/ ch'ei mi è padre anche in ciel; che a me beata / di
gavine, i mentre è sereno il ciel, tranquillo il mare. «
le piume, onde si vola al ciel, mi spenna, / e mi ritorce
il corno / de la capra del ciel col sol si tocca. petrarca,
le nevi ruggiadose / son di torbido ciel pianti gelati. p. verri, i-134
: arde la terra, e 'nverso il ciel la fronte / alza, e piangendo
che nostra giustizia / effetto sia nel ciel che tu ingemme. buti, 3-530:
, che ben parea / il gemmaio del ciel quand'è sereno, / al cortese
], nel riso / generante del ciel, privilegiati / d'incorruttibili tempre, in
il temporale stato, / che 'l ciel produce, mentre sopra volta, / dal
imperiali / tè non sol trionfai nel ciel toscano, / ma s'è fatta infin
l'indie geniali, / che son dal ciel chinese al peruano: / e de
/ e prieghi tolse e spiegò al ciel le penne, / et a narrare al
corpo i vasti / feti che tu, ciel genitor, creasti. 6. figur
: come il quadruplo del semicircolo genitore del ciel cogliendo andava / la genitrice man del nostro
per fumane genti, / quando del ciel fece immortai acquisto. -padri delle
squamerà con l'iracondo / brando del ciel fra le dannate genti. lorenzino,
... col ciglio il ciel governa e folce, / tomo stanco di
pietade in bando, / governa il quinto ciel bero in pronto una forma conveniente
esser de'gradita, / terra del ciel la più beata parte. sacchetti,
, 4-13: ah pur consenta il ciel, che siccom'io / vivo devota
gradita. tansillo, 20: padre del ciel, poi ch'io m'av- veggio
/... / s'erge al ciel con sì splendido volo, / si de'
de'frondosi mirti / i graditi dal ciel felici spirti, / mostrami in questa
quasi un cielo, 0 poggio al ciel gradito, / tacque parlan di dio le
/ perch'a sì alto grado il ciel sortillo / che sua virtute chiara il ricondusse
. fazio, i-6-20: partito è il ciel, ch'è tondo e senza scemo
179: è ragione, se 'l ciel ne fa festa, / ché nullo
che per voi sospira, / lumi del ciel, per li quali io ringrazio /
eterni e di cotone / vestito il ciel con la gramaglia nuova, / spinge la
/ il più bel sol di questo ciel tenete. monti, x-1-127: piangea il
e franga e semini / regnatore in ciel l'aquario: / spogli poi fugati
gran nome / in terra, in ciel, favella: / risplende in ogni stella
grann'è la tua valuta, per te ciel n'è donato. b. cavalcanti,
. marino, 13-23: di quanto il ciel quaggiù destina / difficilmente il gran tenor
i gran decreti, / come quelli del ciel, divisi in tutto / dall'intender
, 17: immensa mole, che nel ciel torreggi, / e tutto ingombri il
bella, / e la grandezza del ciel, e poi come / la terra è
, 12- 33: ecco dal ciel discender mista / gran tempesta di grandine
marinella, 8-16: non mai scender dal ciel tanta si mira / ruina accolta a
paglia / e giove è solo in ciel senza difetto. -ogni grano ha
spiegando il volo fido / t'ergevi al ciel, perch'io dietro seguissi.
leggiadri amori / trattan con l'ali il ciel tranquillo e grato. muzzarelli, ix-269
novella. alfieri, 1-851: al ciel rimbombin grati / i devoti inni vostri altisonanti
5-52: rabbiosa il capo verso il ciel tentenna, / quasi col piede il pavimento