d'annunzio, iii-1-1174: uno sgomento cieco assale la donna dinanzi a quel pallore
insigne virtù di una persona. niccolò cieco, lxxxviii-ii-183: è in ispezialità raccomandato
(la luce). niccolò cieco, lxxxvtii-ii-211: quantunque e'vi sie
de lui tutta la nostra istoria! cieco, 4-31: terigi, che non ha
omero, lo dovrebbe figurare vecchio e cieco, condotto per mano da un fanciullino
o dall'iddia cui si rivolge il cieco aedo di achille e di odisseo. beltramelli
quel precorritor a'ogni consiglio / impeto cieco di ferino istinto. bacchelli, 2-xxiv-1019:
esperienza che l'amore, giustamente chiamato cieco, in certi casi, pur di
di preda, non son dotati d'intestino cieco. stampa periodica milanese, i-490:
stati li nostri parenti predecessori. niccolò cieco, xxxix-ii-83: com tarme in mano
predica, vi è il miracolo del cieco illuminato con l'olio della lampada,
b. fioretti, 2-5-163: il cieco andatore, che porta lo illuminato, è
ritruovano. -senza esitazioni. cieco, 3-62: se nel detto mio pronto
1 comici propinavano acque aromatiche al cieco per farlo rinvenire. -dare da
, accostarsi, farsi vicino. cieco, 7-5: allor mambrian per star sicuro
maravigliosa a'contemporanei: che egli così cieco sapesse scomporre un organo, proporzionato di
canto '. gherardi, iii-4: cieco quasi a natività, [francesco debi
fughe. montale, 3-234: transita il cieco condotto dal can barbone -una nera figura
-figur. vincere completamente, sbaragliare. cieco, 11-85: io mi pensava il nimico
tanti eroi / che poi prosteso il cieco vulgo adora. monti, 11-817: o
in terra da quella divina luce e divenuto cieco, lassò in quel subito tutto il
e protervo! / del tutto è cieco chi 'n te pon sua spene. boccaccio
goldoni, ix-130: mi rese / cieco a tal segno il mio protervo amore
primitivo, costituito da un tubo cieco nel quale la filtrazione si verifica
fede. -attirare. cieco, 34-2: in tal stagion soglion produrre
che a te stesso provulgate siano. cieco, 9-93: griffonetto allor era in saragozza
questi grossi. canaldo, io: pmgesi cieco amore, perché forsi al precipizio incauti
loro il cibo nel tempo? niccolò cieco, lxxxviii-ii-204: gran perigli e venture
altezza egli venne non quasi sollevato da cieco impeto d'insperata ventura, né sorpassando i
prùgnolo. -anche: prùgnola. niccolò cieco, lxxxviii-ii-188: chi perde sé non ha
evangelio fero scudo e lance. niccolò cieco, lxxxviii-ii-181: l'opre degne tue
annegasse lui pure in un verde viscido cieco pulsare di branchie. 2.
passaggio del nervo ottico; punto cieco (v. punto, n. 2
jovine, 337: inciampò [il cieco] in una seggiola e trattenne una
colpi di punta con un'arma. cieco, 4-44: poi con la vista giocando
* punto d'impuntura '. -punto cieco: v. cieco, n. 21
'. -punto cieco: v. cieco, n. 21. -punto maglia:
-accecare un punto: fare un punto cieco. carena, 2-290: '
un punto 'è fare un punto cieco. non infrequentemente sentesi dire da cucitrice e
: giudicare di nessun valore. cieco, 4-32: pensi tu, disse,
7-105: il cinema muto era un vicolo cieco, basso fondo di fotografie criminali,
4-13: « or discendian qua giù nel cieco mondo », / comincio il poeta
si convertono in qualcosa assai simile al cieco impulso, al fatto bruto, all'
sette donne e da tre giovani uomini. cieco, 39-66: al partir molte cose
, la bocca; quando fingo esser cieco, quando piagato; e muto spesso luoghi
orlando, nella letteratura cavalleresca. cieco, 28-41: dappoi fu preso e sotto
e quattrini, per ognuno de'quali il cieco aveva sempre recitato, con vera fede
-non avere quattrini da fare cantare un cieco: essere un miserabile. ricci
ha tanti quattrini da far cantare un cieco. -non dare un quattrino di
, 160: il quattrino fa cantare il cieco. ibidem, 178: promesse di
imperciò che dell'uomo è fatta. cieco, 2-5: questo demonio è sì ardito
fu monarca di monarchia perfetta. niccolò cieco, lxxxviiiii- 171: tu sola [
convenesi di cure quindi alcuna cosa. cieco, 4-98: l'argomento che hai
ch'io ti faccia? » e il cieco disse: « rabbi, ch'io ricoveri
capo scuota. -che nasce da furore cieco e dissennato (un gesto).
dell'amore: non può veramente il cieco conoscer gli altrui difetti, et a qual
, ostacolare (la fortuna). cieco, 5-37: ornai da te m'arretro
trombe che un furore / l'invase e cieco e rabido si svolse / dalle mie
crisi politica o sociale). cieco, 8-60: non parve star a gano
annunzio, iii-1-721: h cor m'è cieco, e ondeggia per un mare /
non raccolse il mio saluto e come cieco si lasciò sfiorare da me che entravo.
, per l'amor di dio / questo cieco ti sia raccomandato. costo, 1-409
dormire. deledda, i-551: il cieco raccontava la storia del palazzo d'oro del
ragion se stesso doma / ed al cieco desio raccorcia i vanni, / libera sé
/ che per viltà nel cavernoso e cieco 1 ventre si racquattàr del gran cavallo
un monco, un gobbo, un cieco, un sordo, / uno sciancato,
oggetto. -anche: fondamenta. cieco, 14-72: or malagigi a la sua
, 2-29: cotal uomo [il cieco], avendo avuto per altro tempo
-scontrarsi in battaglia, in duello. cieco, 41-20: quanto te mi tengo buon
: hic scutifer id est lo ragaggo. cieco, 41-56: io non ho servitore
una connotazione spreg.). cieco, 34-67: rinaldo, che si avea
ii-42: il solo signor gratarol fu il cieco... raggirato come una trottola
/ nel primo cinghio del carcere cieco; / spesse fiate ragioniam del monte /
traesse d'inganno e s'illuminasse il cieco volgo, e conseguente e
concludeste essere più utile nascere plebeio. cieco, 20-35: ragion dimostrative non vi
che ingiustamente r muoio a torto. cieco, 10-299: al cavaliero errante si conviene
): risanato... il cieco e tenendo per cosa certissima che il sarto
fede? che più ragionevole che il cieco presti fede al veggente circa gli oggetti
alta voce, strepitare. cieco, 10-25: costei ragnando alfin portò la
.. stavano laggiù stipati in un groviglio cieco e indestricabile,... movendo
androgino, nell'4 alteria 'del cieco d'adria, doveva aver raduniate e
; far conoscere, informare. cieco, 38-24: degli altri che ho conversi
crusca]: la qual cosa facendo questo cieco, subito fu ralluminato. fra giordano
queste due cose si mostrano in questo cieco: prima che fu ralluminato, appresso
1-24: i serpenti non ànno intestino cieco. i ramarri, però, e le
romane, 445: non è del tutto cieco / il mondo e vede che la
bartoli, 2-4-56: nell'udir che il cieco fece le prime verità che risguardano a
è considerato dai comunisti come un vicolo cieco, un ramo morto; essi si riallacciano
ma anche è ingiuria della persona. cieco, 30-60: traditor, questo è quel
terra da quella divina luce e divenuto cieco, lassò in quel subito tutto il
/ dal bavarico duce, al cieco oblio / pur, glorioso perignn, rapìo
rapiti [gli spagnoli] subito da cieco timore, che veniva anche reso più
timore, che veniva anche reso più cieco per le tenebre della notte, senza aspettar
per certo muschio a gallo. niccolò cieco, lxxxviii-ii-174: padre, a'giudizi tuoi
veder gli altrui fatti io son cieco, / un muto in rapportar
filippo visencich di zvomic in bossina, cieco, andà co'figliuoli in serbia ad aiutare
'l falso greco, / con maometto cieco. = comp. dal pref
toma tutto quello che si dimenticò a sangue cieco. 31. disporsi addosso (
, di una città, ecc. cieco, 27-85: or quivi giunto, il
alcun rattènto ', cioè rattenimento. cieco, 45-2: la lancia integra passò via
, cvt-415: lassò pluto il regno cieco, / lassò pluto el tarlar chiostro:
né epilentico, né apoletico, non cieco, non sordo, non mutolo,
. alamanni, 7-ii-140: porta il cieco il ratratto in su le spalle: /
ravviva la mano arida e illumina il cieco. arici, i-153: a'dì piovosi
di cieco fanatismo ideologico), cioè porsi da un
di quello bèi mentre che basta. cieco, 38-94: noi ci paghiam di spelta
piccola cavità o spazio vuoto a fondo cieco del corpo umano o di un altro animale
naso e la mascella, è fatto cieco. delvuva, 81: scese giù il
replicato, iterato, insistente. niccolò cieco, lxxxviii-ii-182: l'inclito tuo sereno
gradi l'onore va cercando. niccolò cieco, xxxix-ii-82: magnanimo signor, per
zentil madona, a ti me ricomando. cieco, 17-100: il padre ascarion non
fermentar certo fervore / ch'accende un cieco in lui salace foco. tommaseo [
in noi creare, / non è cieco furor commosso a caso, / ma effetto
gnor nulla han redenzio. cieco, 20-53: vedrai, se ben con
redento. bacchelli, 18-i-136: questo cieco è un uomo da redimere, da indirizzare
rediviva. -sostant. cieco, 39-arg.: sendo all'ostel dei
e come a vero sacerdote incenso. cieco, 3-32: queste parole commossero tanto
: uno sfrenato orgoglio, un desio cieco / di regnar fra i cadaveri e nel
nodrica negli affanni / e rege il mondo cieco sotto inganni. serafino aquilano, 260
regger solea / nell'ampio laberinto il cieco passo. imitazione di cristo volgar.
leo] conservoe nella mente il cieco ardore, il quale ardore con sagace
pratesi, 5-374: è d'appetito il cieco! via, non c'è male,
spaziose atre caverne / e l'aer cieco a éjuel romor rimbomba, / né sì
donzella, sottile e artificiosa in male. cieco, 33-31: una tastiera che fu
tentoni. loria, 1-189: il cieco venne avanti remeggiando con le braccia.
/ van monti e mari, e al cieco guado estremo / stancan le morte turbe
lo'viene / che chi maladdo e crii cieco diviene. 21. sm.
scala del paradiso, 418: come il cieco è reprobo saettatore, così il discepolo
don eutichio lo aveva empito di furore cieco: aveva avuto un giorno, con l'
eccellente (una virtù). niccolò cieco, lxxxviii-ii-182: serenissimo re...
perduta la grazia del suo signore e cieco, se ne fece menare a pisa,
uasi di continovo a volanti passi il cieco appetito. a. f. ioni
che qualcosa avvenga o non avvenga. cieco, 45-21: se per caso io non
5-ii-229: se uno muore 0 diventa cieco, non può la natura restaurarlo, cioè
se è morto vivificarlo e se è cieco illuminarlo. -riportare in vita,
e nulla cade / o nel tartaro cieco o nel profondo / baratro.
o torti sudìti. cieco, 8-8: non sarà per questo vendicata
altramente che un vii canto d'un cieco al grosso vulgo te parrebbe. castelvetro
situato nel cavo addominale dietro l'intestino cieco. = comp. da retro e
della biennale di venezia, esaltatore fanatico e cieco delle posizioni retrologiche di rossi.
, fece a corruzione de'costumi. cieco, lxxxviii-ii-180: retifica il cor nostro
il digiuno, l'ilio, il cieco, il colo e seco il dolor colico
, che hanno un sol piccolo intestino cieco situato in vicinanza del podice, quasi
stomacò. -sostant. niccolò cieco, lxxxviii-ii-203: convien che sia più il
ai venti / che man da un cieco retta, anclvella è cieca.
di revoluto, di incerto, di cieco, di doloroso nella storia degli uomini.
questa natatoria di siloe, dove col cieco nato racquistarete l'interna vista. tassoni
, nel tuo silenzio / l'amore cieco -ai nidi / di vipere la tua paura
può riavere per gran tirare che faccia. cieco, n-51: sì piacevolmente il percotea
vigore. pratesi, 5-184: il filunguello cieco che cantò tutto il dì con più
ribeba. pananti, i-234: mentre il cieco strimpella la ribecca / mi diè per
dell'amore il mondo appella / quel cieco, innato e vii desio che sorge /
beitore e maxime delle loro ribole. cieco, 32-81: giunti sotto il pa-
: si ribrigava di ritornarli di loro cieco volere. = comp. dal pref
greca elena vituperata e fatto per questo cieco, da capo in sua loda ricantandone
come è usansa del medico. niccolò cieco, lxxxviii-ii-207: la settima è medicina!
della santa croce, e incontanente lo cieco vide perfettamente cogli occhi e incontanente ricevette
; / ed io rimango senza core e cieco. / amore vo'ch'intenda /
, per la natura d'alquno che cieco e vocolo di malizia o d'ingnoranza
letto. -insidia amorosa. cieco, 15-15: tu, carminian, ti
meglio. viani, 14-149: il cieco, con un salto da felino,
non ha occhi, mentre anche il cieco del crocicchio riconosce al polpastrello il soldo
29: perché l'uso è cieco, introdotto sempre dagl'ignoranti, cne
7. ammonizione, ammaestramento. cieco, 39-66: fra le quai mi diè
simile a quell'altro: 'come disse quel cieco, sarà quel che dio vorrà':
che rendesti lume a colui ch'era nato cieco e che richiamasti lazzaro a vita,
: cerchiamo invano il perché del nostro cieco / ricrearci una ragione di soffrire.
nel fuoco come meretrice esser arsa. niccolò cieco, lxxxvtii-ii-180: l'animo, ch'
/ veggendo rider cosa / che lo 'ntelletto cieco non la vede. idem, par
rider cosa / che lo 'ntelletto cieco non la vede. firenzuola, 23:
sono ritornato nel buio; sono ridiventato cieco. govoni, 480: la zolla
per conseguire il proprio fine. cieco, 22-34: colui che si struggea dì
è toccato di vivere. / al disordine cieco ed alle strida. -giudizio negativo
riveder sua luce. -parmi che questo cieco non versa circa la difficultà che procede
fagiuoli, x-17: quando crede ognun cieco qual nottola, / va rifrustando ogni
ché nessun colpo non menava invano. cieco, 28-11: chi s'affronta con
palmieri, 2-12-28: de tristi passi il cieco vallon cigna / questa mansion crudele,
è feritate / questo che 'l cieco volgo onore appella. tasso, 9-81:
che orlando mettesse ogni sua possanza. cieco, 1-7: rispose mambriano: io
/ questo è mio padre ch'è cieco: / abbiate pietà.
dipartimento né per vostro rimanere. niccolò cieco, lxxxviiiii- 208: rido coll'un
botto, 1-529: figliuol, dal cieco furiar rimanti. -sostant. francesco
, 5-84: senza il lume tuo rimaso cieco / resto qual uom che, peregrino
col mio egoismo, il forno / cieco del mio sgomento, / illacrimato altruismo
: così lupo ladron per l'aer cieco, / poi ch'ha nel gregge insanguinato
con una prop. subord. niccolò cieco, lxxxviii-ii-178: fusti, padre,.
animo rimembransi del passato giorno. niccolò cieco, lxxxviii- ii-172: di tanta donna
al tempo della tempesta e come speculatore cieco e banditore muto. boccaccio, viii-1-222
altra considerazione. -assol. cieco, 23-4: lodovico, converso il pianto
anche il bando, / nel qual cieco se'caduto. testi sangimignanesi, 130:
, è feritate / questo che 'l cieco volgo onore appella. baldi, 244
fuori di sé per lo stupore. cieco, 35-22: qualunque il vedea, da
viene dal tempio di sala- mone. cieco, 14-2: lanfronier, che quivi era
-sostituire, soppiantare qualcuno. cieco, 15-91: non pur sol del sole
il parlar finto / che mi rinchiuse in cieco laberinto. -punire. esopo
bruno, 3-1147: priega [il cieco] gli viandanti che si degnino de
, temibile (un nemico). cieco, 9-7: vedendo i saracini sopraggiungere,
dietro e si vede vicino / il cieco, che lo segue chiotto chiotto.
inalazione potente d'ossigeno, quell'abbandono cieco alla legge di gravità e del destino
in rotta la brigata della compagnia. cieco, 28-41: dappoi fu preso e
tonno di belle cerage e perfettissimi moscatelli. cieco, 39- 73: quivi preso
o battiture o anche colpe. cieco, 2-97: solicitando ognor rinfresca / il
: quando carasanna avocolò, / chiamando cieco que'che veder tien, / di suo
quel precorritor d'ogni consiglio / impeto cieco di ferino istinto. -imporre a
dilezione del prossimo o pure il solo cieco e seduttore amore di noi stessi, saprà
che d'ogni mio peccato mi rimordo. cieco, 33: considerando il re
vigore (un'istituzione). cieco, 20-45: miracoli infiniti si vedeano,
fuori che crederesti aprirsi le fonti del cieco abisso. 9. andare sottosopra
lavarmi in eterno non pensare! niccolò cieco, lxxxviii-ii-197: quando l'anima ria /
della pace utile al mondo. niccolò cieco, lxxxviii-ii-206: la gente indiscreta /
con guai. -tradimento. cieco, 6-79: il fratei mio / l'
: rilievo del terreno; balza. cieco, 8-40: bradamante levata si divide /
rendesti lume a colui ch'era nato cieco e che richiamasti lazzaro a vita, che
22. prov. niccolò cieco, lxxxvtii-ii-201: a far del falso ver
le tenebre profonde / del cupo e cieco abisso, abbandonando / le lor sedi natie
mai; / e veggo ch'io son cieco, e tu mi dài / di
eunice / (che amor non sempre è cieco) / i più reposti sensi /
fosse denunziato ad ottavia sua moglie. cieco, 7-94: che farai tu dormendo,
dovrai patir, stolto garzon, che cieco / a lei ti desti in preda,
di corso toccavamo alcuna punta di scoglio cieco overo se la secca avea qualche risalto
che tanto fosse miracolo l'illuminazione del cieco nato quanto il risanamento della suocera febbricitante
dall'oscuro / sepolcro e dall'oblìo cieco et eterno / traete l'uomo e lo
le sue forme con l'avidità di un cieco. 4. intr. con
òartoli, 2-4-56: nell'udir che il cieco fece le prime verità che risguardano a
risolvo? e che partito prendo, / cieco tra piu pensier torbi e confusi?
risparmi. giusti, 3-59: egli, cieco e sofferente, quando può risparmiare il
/ ipolita gentil mastra di guerra. cieco, 17-35: già ottone e namo
risplendere il sole a qualcuno: essere cieco. f. f. frugoni
che si chiama in vulgare baciellieri. cieco, 25-4: lo vi lasciai rinaldo motteggiante
e risposto dal popolo, allora sisinnio diventòe cieco e sordo. muratori, iii-264:
trono. mazzini, 62-207: stromento cieco nelle mani di bona- parte sarebbe il
li comprimeva contro i muri sainitrosi il cieco flusso della folla, ora ristagnante ora impetuoso
sì ch'io non disponessi a l'aer cieco, / la patria e 'l zio
già fatto cammino, entro a quel cieco / labirinto s'imbosca. capuana, 1-ii-242
con tutto 'l mio isforzo; / siccome cieco nolramo, che m'ama. /
gava di ritornarli di loro cieco volere. -ristabilire un testo nella
riferimento a personificazioni). niccolò cieco, lxxxviii-ii-194: parmiti veder vivo e
scritto. varano, 1-417: il cieco presagir d'un forsennato / tanta nel
xi-107: mi ritrovai in un vicolo cieco. fracchia, 452: si ritrovò in
. giuliani, ii-166: son quasi cieco, ci scemo quando è gran lume
ch'era stata di que'dì. cieco, 39-88: é drizzato che m'ebbe
del succo che viene ad esso [intestino cieco] si ritenga in esso e rivoltisi
alcun rivo: in nessun modo. cieco, 8-72: qual che più nell'animo
forse in loco ove gl'inganni / del cieco mondo perderian lor prove. giacomo soranzo
, non morra mai. chi fusse cieco l'alluminerebbe / e monda- rebbe chi
rosata lampa, / molto di fervor cieco a sé d'intorno / fuoco possiede,
fermo (un proposito). niccolò cieco, lxxxviii-ii-17q: beato il penitente ad
il popol fe di pianger roco. cieco, 31-62: ancora so che il mio
perch'io mi sento afflitto e mezzo cieco / e per la lunga età già
: se tu pur mo in questo mondo cieco / caduto se'di quella dolce terra
per il tramontano farete il baratto di topo cieco. 7. ant. terra
, vino greco, vernacia, romanìa. cieco, 10-11: vedendo al padre mio
. -ant. ruggito. cieco, 38-28: il drago, che menò
6-iii-582: penso ancor che tiresia, cieco indovin, che l'etra / e il
uno nostro sottoposto, rompevano la strada. cieco, 35- 68: io vò
essere in porto, / urta in un cieco scoglio /: he rompe il
: staremo a vedere, dice il cieco! -causa di rovina.
armato a maglia e piastre innumerabile. cieco, 33-2: lui verso piraga il passo
in terra e la rondine ha innanzi. cieco, 17-99: quivi s'udian comi
il signor podestà, sempre sordo e cieco e muto sui fatti di quel tiranno.
che non ne hanno veruno [intestino cieco], come la bubbola, il picchio
ant. chi è privo della vista, cieco. nuovo modo de intendere la lingua
abitatore etneo. alfieri, 1-298: cieco di rabbia disperatamente / roto a cerchio
può dir ben qui che amor sia cieco, poiché ti gira a ritondo: che
stringhe rotte. d'eredia, 5: cieco ben è chi le tue pompe cura
viani, 19-300: la potente ossatura del cieco la trivellavano i tarli, possa del
un salto, una capriola). cieco, 17-19: volendo pinamonte per sciagura /
? cellini, 868: amore è cieco e tira e non sa dove; /
el è stang e affadhigao. niccolò cieco, lxxxvtii-ii-187: guerra consente i fraudulenti
suso lo terreno della dieta cità. niccolò cieco, lxxxviiiii- 187: guerra consente i
spiegare diffusa- mente ogni cosa. cieco, 4-30: io gli chiarirò il testo
/ catene, onde l'awolse un cieco e rio / desir di penetrar l'eteme
/ fra l'aer fresco, rugiadoso e cieco, / di pomi e latte un
che si muove o cade impetuosamente. cieco, 36-84: già non si accorge orlando
terra, sferrandogli un colpo potentissimo. cieco, 18-11: astolfo si dispose d'ammazzarlo
spaziose atre caverne, / e l'aer cieco a quel romor rimbomba. manzoni,
: si serra l'orinale col suo cappello cieco e si sabbia bene le congiunture,
vena polmonare. -ant. intestino cieco. fasciculo di medicina volgare, 36
, 36: e1 budello chiamato cieco... altramente si chiama sacco.
. dalla croce, 11-86: il cieco [intestino], il quale i cirurgici
le case, fiutando co'bracco. cieco, 17-63: il popol che già era
fu promesso che non sariano saccomanati. cieco, 43-28: il nimico avea i lor
derobbata l'àn del lor tesoro. cieco, 11-59: questo mambrian...
ed il vecchio da quel prim'occhio che cieco si appella, perché tale per lo
i-354: per saettarmi il petto il cieco dio / di straniera beltà l'arco
quinci industre man poscia compose / il cieco arcier, saettator de'cori.
. idem, 19-93: la moglie del cieco, anemica e frolla, coi capelli
quale stettero sette mesi di saldo. cieco, 15-61: esso allegro cavalcò di saldo
, / e cavallier sconfitti con pedoni. cieco, 5-97: un araldo / di
che nella zucca hai poco sale, / cieco e da cupidigia ancor commosso, /
quinte. pratesi, 5-17: il cieco s'appoggiò il violino alla spalla, vi
b. davanzati, ii-199: un povero cieco d'ales- sandria...,
espressione porto di salute). niccolò cieco, lxxxviii-ii-172: tu [venezia] non
masuccio, 18: al buio corno cieco fu condutto in sala, ove credendosi trovar
hanno fatto, / sì gli ac- cieco della scienzia / e sì gli metto in
si facevano che non da poi. cieco, 30-60: traditor, questo è quel
cui dicea la sua parola vera, / cieco, ossesso, lebbroso, ecco era
colonna, 2-182: riceve il miser cieco alta mercede, / quando un sano lo
. / -io non son però vechio, cieco o zoppo, / anzi ho,
tedesca rabbia; / ma 'l desir cieco, e 'ncontra 'l suo ben fermo,
lui, il marito, otello, cieco di rabbia e di gelosia.
. pavese, 3-30: soltanto il cieco sa la tenebra. -con riferimento
chi più sa più spiace. niccolò cieco, lxxxviii-ii-212: chi poco sa dalla formica
due occhi; non sa, è cieco affatto. idem, 135: chi non
annesso a un'università. fi. cieco, i-433: racomando con tutta diligenza /
ha del panno fa la gonna. niccolò cieco, lxxxviii-ii-209: quando vien caso d'
s'era partito del suo vescovato. cieco, 40-90: quivi giunta, cominciò a
voci fatti gli aveano disiderosi. niccolò cieco, lxxxviiiii- 210: per saziar gli
brama di baciarti, / ti fui cieco sul viso distruggendo / senza pietà ogni tratto
si butta un soldo nel bussolo al cieco, e venezia ceduta in mano dei moderati
gozzi, i-375: io considerai che il cieco abbandono della ricci all'amicizia del gratarol
aa me sarebbe morta e sbandeggiata. cieco, 29-30: giunta costei al damigel gentile
interdetto, / ond'or camina in cieco errar smarrita. tommaseo, 2-ii-21:
da noi l'ira e la furia. cieco, 9-8: al campo eran tornati
: mostrava le divise sue sbarrate. cieco, 8-23: viva la legge pagana,
necessaria negli eventi, che solo un cieco destino ha sbattuto, qua e là,
, i-240: come ognun fosse lusco o cieco, / spaccian per gemme coccole di
allungava il basso muro, bianco e cieco, della stalla. sinisgalli, 3-11
non è agguagliato se non dal cozzo cieco e furioso delle smilze e sbilenche ed
: ciascuna somma crude- lezza sboglienta nel cieco furore, al quale da sé medesima
: m'è passata la sbornia dell'odio cieco. anche gli usceri sono delle povere
vino, poscia ponilo al fuoco. cieco, 33-20: taci e non ti azzuffar
tedesca rabbia; / ma 'l desir cieco, e 'ncontra 'l suo ben fermo,
nel servigio de'poveri ch'un fanciullo povero cieco de l'uno occhio e tutto scabbioso
tua possa in ciel mi metti. cieco, 41-92: ancor ti avviso ch'io
, 7-511: soltanto l'amore è cieco e scambia anche i difetti per grazie.
non faccin gli scambietti in fallo. cieco, 17-65: roi venir fece tutti i
masuccio, 18: al buio corno cieco fu condutto in sala, ove,
guadagnoli, 1-ii-248: va anche il cieco, ma, andando alla scapata, /
è giusto, buono, morale. cieco, 20-49: l'uom, per senno
fare uno zoppo, uno storpio, un cieco, perché non deve far anco il
intemazionale. soffici, v-6-451: il cieco aggrapparsi a un trattato iniquo (quello
frate, un quadro di pittura ad un cieco. verucci, 1-53: l'altr'
al sacrificio di gesù cristo. niccolò cieco, lxxxviii-ii-181: colui / che non fu
massa; / tu se'colui che cieco altrui adocchie; tu se'colui che
perché le cose d'amore, ch'è cieco e putto, vogliono esser guidate a
lano. zione). -scavamento cieco: buca in cui si nasconde una
, / per cui rimango solo al cieco mondo. oliva, 1-3-287: da
ogni gaudio: del tutto infelice. cieco, 42-42: d'ogni gaudio scemo,
anch'io / sepellirmi in quel career cieco. -letter. scempio sempiterno:
1-52: fuor di quel cespuglio oscuro e cieco / fa di sé bella et improvisa
quelle scendendo, occorse lor pasimunda. cieco, 23: il re a cui
: oh buon florindo, oh pastor cieco, oh folle, / non scemi adunque
aver dure ale / e quale è cieco al trar più volte fale / ed uom
. giuliani, ii-166: son quasi cieco, ci scemo quando è gran lume:
scevro ogn'or dal volgo errante e cieco. nievo, 1-vi-92: nella ridicolaggine
/ ma per mirar le mie ragioni è cieco? desideri, lxii2- vii-119: l'
parte de la schina de drieto. cieco, 9-47: rinaldo, che si sente
. burchiello, lxxxviii-ii-455: dissemi un cieco che gli disse un muto / che
non palliata fede, / non timor cieco, ma verace affetto, / ma vero
è la volontà, intesa come impulso cieco ed energia vitale. v pica
a mal 11-288: giù nel mare cieco notturno sciaguattava l'inutile partito per
poerio, vi-330: io sognava (tesser cieco: / ed il cor misi spezzava /
al vituperio e sordo al mormorio e cieco alle vanitadi, matto e sciancato all'andamento
v. anche sciat niccolò cieco, lxxxviii-ii-207: la settima è medici-
uno zoppo, uno stroppio, un cieco, perché non deve far anco il pittore
vero onor, fortuna, scindi! cieco, 10-72: pulcro s'appella il loco
e d'armi scinto, / in uom cieco e 'n lacci avvinto / forza tal
è l'amoroso freno, / e amor cieco e sciolto; / e per tutto
: i sciuri hanno solamente l'intestino cieco, corrispondente alla grandezza del ventricolo.
dolce. guarini, 96: il cieco scoglio / è quel ch'inganna i
: per indicare l'attaccamento assoluto e cieco di una persona al proprio luogo d'
ripicchiato a scoglio. -rompere a cieco scoglio: incorrere nella morte. c
corso più fervido / tuoi giorni a cieco scoglio, / pozzi, mel veggio
cartelloni scolastici, e non ingannerebbero un cieco. fenoglio, 5-i-1660: tutto il materiale
furore, già tumultuante, già cieco, già commosso per le scommesse.
un po'giù, egli così cieco sapesse scomporre un organo, proporzionamigliorini [
meravigliosa a'contemporanei: che egli così cieco sapesse scomporre un organo...
le genti che vogliono battaglia ». cieco, 6-68: io vi vò far vedere
vita; navigato, smaliziato. cieco, 25: euripiade la vecchia sconcionata,
era encol- pato e detto sconoscente e cieco. novellino, xxviii-823: ohi mondo
5. villania, scortesia. cieco, 12-33: la tua sconoscenza / ne
. dottori, 3-29: piega il cieco furor l'irsuta chioma / ad ignoti
se stesso per il dolore. cieco, 27-23: giunto il conte, persona
dal primo giorno ch'io discesi / nel cieco fondo, ond'escir non sperai /
la ruota di pietra, il vecchio scoparo cieco,... le bimbe rittepresso il
barbaccia scoposa, già grigia, e mezzo cieco. cicognani, 2-80: lustra la
risposte. pratesi, 5-358: rimasto cieco per lo scoppio d'una mina alle cave
queste considerazioni e la visione del vicolo cieco che per lui rappresentava l'avvenire, lo
familiari. -di animali. cieco, 44-1: gli augelletti in ciascuna riviera
fiacchi, 48: così dicendo [il cieco] un fanciul- lino appella, /
scorpio è animale molto pugnitivo. niccolò cieco, lxxxviù-ii-212: ogni ben temporal convien
. / velati ha'i occhi de cui cieco godi, / e saettando con tuo
. sempronio, i-ioi: già son cieco e poco saggio avviso / mossi le
, i-777: il mio povero amico era cieco. senzapadre né madre, senza parenti,
si parta dalla somma verità, come cieco s'involga nelle tenebre, e così
, com'io fo, la scrima. cieco, 17-40: colui che il compagno
aveano portato a studio di riconoscerlo. cieco, 6-16: chi è ferito di lancie
/ de'suoi ucellator, senza tardare. cieco, 29-5: marsiglio in fretta ve'
tempo te turbato forte e scurato molto. cieco, 14-51: lupi, can,
. fagiuoli, xi-7: cupido è cieco e di più va bendato: / dunque
scuro / il mio sole ed io cieco, / tu rimani, canzon, qui
-ant. rifondere, ristorare. niccolò cieco, lxxxviii-ii-211: non s'aspettin le
amplissime, desiderare cose optime e lodatissime. cieco, i-6: non ti sdegnar,
nel cor ti nacque? / qual cieco sdegno a non curar ti strinse /
: il difetto è in te, un cieco vedrebbe che il difetto è in te
74. prov. niccolò cieco, lxxxviii-ii-213: chi ha si tenga e
ebbe in suo cammino / sentimentale, adolescente cieco / di desiderio, se giungeva l'
, perché talvolta bisogna far seco il cieco, spesso il balordo, il
4-15: « or discendiam qua giù nel cieco mondo », / cominciò il poeta
quarto nella cattedra di san piero. niccolò cieco, lxxxviii-ii-177: quanti di buon figliuol
mature, e pochi sono de'segatori. cieco, 5-34: te tutto il cono ponendoli
mazzini, 62- 207: stromento cieco nelle mani di bonaparte sarebbe il papa
, patrio, primo seggio). cieco, 34-87: lascio le gran proferte,
cavallerizzo, il pe- stapepe, il cieco nato, il fiaccheraio, il diurnista al
). govoni, 1091: giovane cieco fisarmonicista / che suonisulla porta del fornaio,
/ e fé per iscagliarsi sopra il cieco / coi pugni stretti, il danno di
da barberino, iii-410: io noi fo cieco, che dà memoria. a
fa qui star a segno. niccolò cieco, lxxxviii-ii-205: questa virtù vivifica e
cortile segregato, una specie di pozzo cieco e sordo. fenoglio, 5-i-722: la
venuto in umore di ragiona / il cieco che lo segue chiotto chiotto. foscolo,
sono armato. benivieni, xxx-10-94: il cieco cor, che mentre il suo difetto
-mettere in pratica un espediente per riuscire cieco, 37-42: or nota sanamente e poni
alor facevo io, / quando il cieco fanciullo nudo e alato / la morte viva
queste due cose si mostrano in questo cieco: prima che fu rallu- minato,
, 265: talvolta bisogna far seco il cieco, spessoil balordo, delle sei volte le
in sella: salire a cavallo. cieco, 5-71: con tutti i suoi montato
durezza, è feritate / questo che 'l cieco volgo onore appella. b. davanzati
dei cori umani aspro governo, / cieco mostro d'averno / in sembianza ch'
. serdini, 1-172: 0 cieco seme, flagellato e infermo, / arai
di marito ancor si vanta. niccolò cieco, lxxxviii-ii-181: 0 principato e monarca
canzoni, odall'iddia cui si rivolge il cieco aedo di achille e di odisseo.
ch'e'non semiaccecato, agg. quasi cieco. semiadusto, agg. ant. che
, agg. parzialmente abbassato o acda cieco (v). costato; socchiuso
ha la vista molto indebolita; quasi cieco. - anche sostant. papini,
piantare e tanto le acrebbe d'intrata che cieco, 42-85: un messo di grandonio ascese
denti d'avorio e sempi cieco, lxxxvtii-ii-197: può dire il virtuoso aver
una forma e in alto, diventa cieco in essa per giusto giudicio di dio;
ha ancora fatto esperienze amorose. niccolò cieco, lxxxvnl-ii-102: poi ch'amor tolse a
in sul gio- venil fiore. niccolò cieco, lxxxviii-ii-186: nella virtù senile /
suo veleno. petrarca, 151-10: cieco [amore] non già, ma faretrato
conv., i-xi-4: colui che è cieco de li occhi sensibili va sempre secondo
/ (che amor non sempre è cieco) / i più reposti sensi / del
, mi dà la veggenza di francesco cieco che vedeva le musiche. cicognani, 9-157
del signore è sopra te e sarai cieco, sicché non potrai vedere lo sole
non odi l'altra parte. niccolò cieco, lxxxviii-ii-209: quando vien caso d'
nervi indi s'interna e per sentiero / cieco a'6. corso, letto
, e che fia di me, se cieco errante / vo per dubbio sentier di
ambidue dalle loro infermità risanati: il cieco riebbe la luce et il privo di senso
l'op partì. niccolò cieco, lxxxviii-ii-210: dubbioso è il fin di
/ ne offrirebbe aristeo sol desiando / diveder cieco il senza-mente figlio. = comp.
vecchio anch'io / sepellirmi in quel career cieco. -. chiudersi in convento.
: vi sono molti pesci corredati dell'intestino cieco e particolarmente la sepia, il totano
de l'omero suo mi facea schermo. cieco, n-21: mentre che orlando tal
1-24: i serpenti non hanno intestino cieco. targioni tozzetti, 12-4-250: i romani
sacerdote, e fatto servo / del cieco senso e del serpente antico. piccolomini,
vive male. piovene, 7-385: il cieco che incontravo in avenue montaigne era tra
-assennatezza, saggezza politica. niccolò cieco, lxxxviii-ii-172: onde ti cresce [o
palma / farfallina di neve e vetro cieco / un pezzo di conchiglia sfarinata. gadda
par che s'infinga tale, e cieco uom rende / con due luci serene e
un urto, di uno sfregamento. cieco, 18-53: dritti, roversi, punte
, né mi trae d'impaccio. niccolò cieco, xxxix-i-132: mille volte il dì
e se nascose, l'anima dannata. cieco, 8-42: colei, ch'era
, salpare; prendere il largo. cieco, 44-85: lui, sottomettendo ai flutti
il castigo o la pena stessa. cieco, 5-3: poi che la divina sferza
guarini, 118: tu pur, perfido cieco, / mi chiami a scherzar teco
le scale. io, più ratto e cieco che talpa, cercando asconder- se,
. recesso anatomico (come un fondo cieco, una dilatazione, un'estroflessione, ecc
dire, al presuntuoso parlare, al cieco scrivere, però che appresso ad
1-423: uno sfrenato orgoglio, un desio cieco / di regnar frai cadaveri e nel sangue
tansillo, 135: così del tutto cieco / foss'io, poi che il
. segneri, iii-3-34: se venga un cieco a cantare davanti 2. manifestazione
] talvolta, per esser fanciullo e cieco, alberga in certi cori sì sgarbati
altri che 'l seguir nel mondo cieco, / fedeli e dritti senza rio schimbo
2. per simil. emissario, cieco esecutore d'ordini; accolito, adibito
soggiunse naso a pesetto, accennando il cieco « deve sgolarsi un quarto d'ora con
b. pulci, lxxxviiì-ii-301: questo cieco desir che ti tormenta, / mostrandoti
chi siete? » « valentino il cieco ». « quello che viene a suonare
versatilità, egli conserva come un odio cieco per la letteratura, intesa la letteratura
il sillogizzatore all'infinito: il gran cieco della mente: mefisto! soffici, v-6-18
non luoghi alpestri, rigidi e silvani. cieco, 28-55: questo fu sinodor persona
era schiavo del vescovo, anche se cieco e vile, i vescovi sottomessi al
volontario affetto / ond'è ad un cieco amor l'alma inchinata; / è l'
del duca elia, ed era avvelenato. cieco, 16-101: questa predica è sì
ed era siniscalco maggiore del campo. cieco, 34-50: al cui detto concorsero i
7-105: il cinema muto era un vicolo cieco, basso fondo di fotografie criminali,
, la meditazione, lo avevano reso cieco alle manifestazioni della vita sociale..
nudo di storia, non più che un cieco / pezzo di natura. 2
; stato delle cose. niccolò cieco, lxxxviii-ii-177: nella tua elezion quant'era
piumato, agg. letter. ant. cieco, accecato (anche al figur.
, agg. ant. e letter. cieco, accecato. - anche sostant.
non caggi nella morte ria. niccolò cieco, lxxxviii-ii-197: chi per sua miseria l'
purg., 16-11: sì come cieco va dietro a sua guida / per non
solamente mascherati in un modo che un cieco li avrebbe smascherati. -identificare
per negligenza, per distrazione. cieco, 10-42: quel giorno non si prese
terra, e la rondine ha innanzi. cieco, 24-28: disperato, senz'altro
smeraré), intr. ant. divenire cieco. ottimo, i-154: erano
calabro. -il vecchio o il cieco smirneo: omero, in quanto nativo
v. smirne]: 'omero': il cieco smimeo. idem, 1-257: orfeo
è posposta ai lucri smodati, al cieco amore del vivere piacevole e corrotto.
: un vecchio... faceva da cieco e da padre a un bacchetti,
in ferrara, ricomparire dun cieco smontabile », gli urlavano i ragazzi.
che duro scoglio sono smontato, in che cieco laberinto mi ragiro! -per estens
, e il mare parimente scema. cieco, 41-20: quanto te mi tengo buon
. tommaseo, 6-292: il povero cieco dal lento smorire degli ultimi raggi è
un esercito, di uno stato. cieco, 44-101: io mi struggo e rodo
che in questa terra, quasi in cieco inferno, all'obblio delle belle cose
paternostri / più cn'a santa lucia un cieco nato. batacchi, ii-231: rido
snodare i cuori, allora l'astuto cieco tentava di contorcere i nervi co'suoni
/ e nel curar la sua salute cieco; / però ch'egli s'inebria e
. sacchetti, 175: con tanto cieco e bestiai calore [dei cibi] /
g. bargagli, 1-51: avete il cieco, avete il deserto, l'accurato
: egli è sostenuto in castracaro un cieco chiamato don gallo da berzighelle, el quale
, madonna, fecimi gioioso. niccolò cieco, lxxxviii-ii-211: che vai, dice
disio / mantenendo maniera di servire. cieco, 30-9: « va'», disse
fisarmonica. montale, 3-234: transita il cieco condotto dal can barbone...
entità individuale, soggetto. niccolò cieco, lxxxviii-ii-210: ben dirò che lo 'ngegno
si traesse d'inganno e s'illuminasse il cieco volgo, e conseguentemente si rompesse quel
/ di te che fatto polve, a cieco obblio / da mille e mille secoli
moniglia, 1-ii-143: come in sì cieco orrore / un vivente, un regnante
/ ché per gran lacrimar son quasi cieco. -ciò che provoca divertimento, piacere
, e il campo / al disordine cieco ed alle strida. -rimettere in
: comportarsi in modo irreprensibile. niccolò cieco, lxxxviii-ii-170: tu hai sì messo a'
non ha occhi, mentre anche il cieco del crocicchio riconosce al polpastrello il soldo
, 7-471: compare antonio era un omettino cieco d'un occhio, che al vederlo
353: 'dare un soldo al cieco, che canti, e dargliene poi due
o sorella del sol, ch'ai cieco mondo / splendi nel primo ciel, febo
corpo celeste luminoso; stella. niccolò cieco, lxxxviii-ii-202: fama, gloria ed onor
degli occhi tuoi che in questo mondo cieco / mi guidar, lasso! eran mie
li occhi mei, / ma al mondo cieco che vertù non cura. attribuito a
te, mio sol, viver poi cieco. beatrice del sera, 151: figliuola
al sole: stare alla gogna. cieco, 4-98: l'argomento che hai fatto
4-65: il falco pelato, disartigliato e cieco s'alzò su dritto come getto di
immersi nell'orribile pantano del loro sonno cieco e torbido,... io
. / e con un sogghigno / il cieco maligno / gridava: « su presto
, 5-i-431: l'ufficiale marciava come cieco, come necessariamente fidandosi della guida del
potrìa senza doglia un omo uccidere. cieco, 2-82: trattando sempre motti sollazzevoli
(un periodo di tempo). cieco, 31-19: quivi pervenuti, imaginandosi /
an- dorno a smontare al palazzo. cieco, 23: il re, a cui
per le vene ed appren- desi di cieco fuoco. = voce dotta,
il mesto ferraùtte / che il finto cieco malagigi egli era, / che gli batteva
ridotto (a nulla). niccolò cieco, lxxxviii-ii-197: o violente dannar della
è un'onda sommergitrice, un ingente cannibale cieco dal palato insensibile. 2.
.. / a quelsignore amor. niccolò cieco, lxxxviii-ii-170: non sa che dir
leone] venne non quasi sollevato da cieco impeto d'insperata ventura, né sorpassando
passi? chiari, 6-36: ecco il cieco volgo malsano baciare le catene medesime che
,... e andarmene come un cieco, di porta in porta, a
quegli espansivi e ben nutriti sbadigli del cieco. franzoj, 41: si fa un
/ di lavoro sopraffino, / nel cieco ventre al cupo scatolino. -eccellente
, e noi tenire a vano ». cieco, 34-67: ragazzon, caccia via
, quelle della sordezza, e dell'esser cieco altresì. m. garzoni, ii-14
e lo sordo e il vedente e il cieco? chi altri, se non io
vanno, e'sordi odono, l'occhio cieco vede, e i muti parlano,
il signor podestà, sempre sordo e cieco e muto sui fatti di quel tiranno.
, 3-33: fann'a ognun coll'aver cieco e sordo. leopardi, iii-116:
sore de lagreme, figlia de nudità. cieco, 33-49: a la sore
iii-456: sorpassata, per merito del cieco amore, la lotta dei regiudizi di
napoleone] venne non quasi sollevato da cieco impeto d'insperata ventura, né sorpassando
altra vale libre 12 la canna. cieco, 7-77: quivi non era alcun segno
/ mi riducon, di nuovo, brancolante cieco, / credulo e insieme riluttante.
non entra questa falsa suspettazióne ed il cieco spavento de la morte. descrizione sopra
vive sempre suspetto e con istento. cieco, 35-22: qualunque il vedea, da
. il difetto è in te, un cieco vedrebbe che il difetto è in te
come sottintendendo: « ma lei è cieco? » -richiamare alla memoria.
piedi faceano la scorta ai piedi, un cieco era confuso in far più guida a
l'incitano a mettergli ogni dì nuova cieco, 44-85: lui, sottomettendo ai flutti
e vergogna per soperchio di gente fresca. cieco, 4-18: grifonetto promise ai due
i oselli no ge vegna a meno. cieco, 35-68: io vò por fine al
, iii- 170: ero un povero cieco, da tutti compatito e sovvenuto. carducci
busch, il sozzo affarista riscattato dal cieco amore che pòrta al fratello, a
una mediocrità che tutto riduceva ad un cieco provincialismo. 2. imporre il proprio
mondane. petrarca, 28-8: al cieco mondo [la tua vita] à già
mezzo spallati e uno balordo e quasi cieco. -per estens. fiaccato,
48. andare via, allontanarsi. cieco, 21: non è mestier che al
e lo sangue per noi spanto. cieco, 3-32: giurò non si trar mai
di gettar sassi niuno si sparagna. cieco, 4-16: troppo ti sparagni, /
sparate si crude canonate / ch'un cieco diverebbe mezzo losco. imbrianai, 6-194
arma, muovendola tutto intorno. cieco, 8-42: in costui crebbe allor tanta
che qui sparse e sceme / apronsi al cieco immaginar fallace. tommaseo, 15-186:
minio ricoprite, /... / cieco pur è chi le bellezze vostre /
, / ché non te farò male. cieco, 15-91: non pur sol del
sciocco. giuliani, l210: ad un cieco, che può egli mai esser più
luce, molto l'avanza. niccolò cieco, lxxxviii-ii-25: l'altra virtù consiste nel
1-52: fuor di quel cespuglio oscuro e cieco / fa di sé bella et improvisa
, più che da lei, dal nume cieco. moneti, 225: tanto s'
e dar l'ultimo vale al mondo cieco. -per estens. galleria.
terra, come non apristi / un cieco iato, un tenebroso speco, / a
, che fu il primo insetto cavernicolo cieco scoperto esattamente nel 1831, anno della
e l'odio insano e il furor cieco. c. e. gadda, 6-273
le tenebre profonde / del cupo e cieco abisso, abbandonando / le lor sedi natie
si fé lasciare e tutto lo spennecchia. cieco, 42-1: civetta non fu mai
ben fuor degl'inganni / del mondo cieco per via dritta e bella / alzarmi al
, ché non conosce amore / il tuo cieco furore. -con riferimento a lucifero,
lo sguardo, gli occhi); cieco o quasi cieco. -per estens.:
, gli occhi); cieco o quasi cieco. -per estens.: inespressivo,
di cristallo per prevedere il futuro. cieco, 14-86: tornato apollo poi con la
fare sarebbe ella mai per avventura un cieco amore di me stesso o de'miei
per quel ch'io discemo. niccolò cieco, lxxxviii-ii-198: 0 saturnina crudele influenza
mondo / sperso or tapinando. niccolò cieco, lxxxviii-ii-171: tu sola [venezia]
si ritraesse al gentile. n. cieco, lxxxviii-ii-190: volse che d'un famoso
del boiardo, del pulci e dal cieco da ferrara... spesseggiano desinenze
rialto, mi abbattei a vedere un cieco guidato a mano da una femmina alquanto di
, 30-48: l'omo che è cieco dal peccato / ed ha gente a guidare
, fare a pezzi un nemico. cieco, 12-65: sofferto che poi l'ebbe
al volto, dove più bisogna. cieco, 26-24: arpìa di lor facea l'
io sia: ma prima morto e cieco / sarò che spettator di tua letizia.
a. cattaneo, iii-167: un povero cieco, chi noi compatisce, - rendere
finalmente in terra giu la spiana. cieco, 8-70: vide il dusnamo e
assestare un colpo, una percossa. cieco, 8-23: saionetto con guido de l'
piedi, vi si spiana / cupido cieco, faretrato e 'ngniudo, / con arco
s'erano ispiccati di que'mari. cieco, 3-95: tutti i navigli a un
. burchiello, lxxxviii-ii-455: dissemi un cieco che gli disse un muto / che
naso e la mascella, è fatto cieco. g. tì. strozzi il vecchio
nel mezzo al prato, con un occhio cieco, / sovriun panchetto, un gran
-portare a risultati concreti. niccolò cieco, lxxxviii-ii-211: non s'aspettin le strette
meraviglioso guai che dico / se mostra cieco: è cieco lo su stato, /
dico / se mostra cieco: è cieco lo su stato, / sì cum om
quant'è beato / chi dispreza il cieco mondo! / questo è quel felice stato
/ l'altra segnar, dal voler cieco spinti, / mentre han coscienza per lor
un astro sulla vita umana. niccolò cieco, lxxxviii-ii-190: la strada aperta e l'
per un camin gran spazio oscuro e cieco, / avendo la spirtal femina seco.
niccolaio linaiolo, lxxxviii-ii-635: quel nudo spiritei cieco e alato / gli spiriti gentil ne'
scrutava sottofondi con la bravura di un cieco che riversa sul tatto la perduta luminescenza
partic., una lampada). cieco, 22-51: credevasi in un tratto poter
si riempie non splende / che del nostro cieco bruciante pianto deriso. -produrre
di vita (una persona). cieco, 10-299: al cavaliere errante si conviene
: sprezzate quel ch'apprezza / il cieco vulgo e lieve: / prezzate quel che
, iv-9-40: ogni splendor oscuro e cieco / si fa quando è presente un maggior
fodero; snudare la spada. niccolò cieco, lxxxviii-ii-183: spoglia la illustra valorosaspada,
spoglia / dico esser folle over fanciullo o cieco. ripassa in un altro setaccio
). - anche assol. cieco, 4-43: s'io ti spolpo,
-scherz. non vedere perfettamente o essere cieco da un occhio. monosini 406
sportello': si dice giocosamente di chi è cieco da un occhio.
annuale il giorno dell'ascensione. niccolò cieco, lxxxvìii-ii-171: tu sola [venezia]
. iacopone, 57-11: come 'l cieco che clamava, -da passanti era sprobrato
, imprevisto (un evento). cieco, 44-23: come in un sprovvisto assalimento
-immorale, peccaminoso. n. cieco, lxxxviii-ii-199: 0 superne di dio giuste
. sacchetti, v-93: questo cieco nato ebbe gran fede e con lo
fango e messelo in su gli occhi del cieco. nota che solite parolacce. sputò
. -disperso, sbandato. cieco, 43-28: qua e là per boschi
questo fragil chiostro, / dove è ben cieco chi non fa lamento / di queste
squame dalli occhi che l'avevano fatto cieco e riebbe la vista. landino,
/ d'ostico sugo, infuria il cieco vulgo / e prorompe ne'boschi e squassa
disgrado / santin da parma e il cieco da bologna. = intens.
cotal amore, in una parola, cieco e sragionato della propria eccellenza. arpino,
con fiorio. marsili, 18: è cieco colui che in uomo o femmina,
: rapiti [gli spagnuoli] subito da cieco timore che veniva anche reso più cieco
cieco timore che veniva anche reso più cieco per le tenebre della notte, senza
, tambur, cornamuse e sveglioni. cieco, 32-72: cembali, staffe, tamburi
e per lo male stallo si partissino. cieco, 5-71: bagulante dopo tal novella
. figur. predisporre, progettare. cieco, 21-57: perché dalla madre avea già
, concluso (un patto). cieco, 34-84: volse che i patti a
: questo dimostra chiaro / come è cieco l'avaro, / ché così quel che
abram ancora stava innanzi al signore. cieco, 25-4: io vi lasciai rinaldo.
dello 'status'di grande invalido o di cieco civile. 2. nel linguaggio sociologico
nel stellifero caelo varie figure di animali. cieco, 13-26: rinaldo vide balenar più
sode. -far morire. cieco, 37-17: il qual m'ha fatto
prati, i-208: per sabbie inospiti / cieco e malvivo, / lunga mi stempera
prima che abbia acconsentito al mio volere. cieco, 11-51: sì piacevolmente il percotea
tobia in tal modo ch'elio fue cieco. sansovino, 6-14: mena l'elefante
speme anco, /... / cieco e zoppo or a lenti incerti passi
sterposo, sordo come un nodo, cieco e lercio. = deriv. da
. veniero, 36: se non fossi cieco, / già t'avrìa 'l duol stillato
con molti altri genovesi di stima. cieco, 40-90: quivi giunta, cominciò a
sei meno stimato che t litame. cieco, 4-32: se quivi marsilio e ba-
sen può stimare / più che il cieco nato dei colori. tolomei, 3-97:
. tenere gelosamente segreto un sentimento. cieco, 8-40: bradamante, levata, si
musicale. pratesi, 5-17: il cieco s'appoggiò il violino alla spalla, vi
o anche attonita e istupidita). cieco, 34-42: s'io sapeva allor ben
contò la storia infin la fine. cieco, 39-arg.: in viaggio [onando
govoni, 6-26: l'usignolo cieco, nella sua gabbia, / è più
il tuo pietro, ingenuo e non cieco; e te lo dirà il pubblico,
né per pena né per diletto. cieco, 16-76: lipomena, vedendol sì infuriato
. maltrattamento inflitto a una persona. cieco, 44-63: orlando gli rispose: «
1-428: la barbarina abbandonò solo e mezzo cieco il marito, e non ne volle
sapea, / scapestrato fanciullo, il cieco amore, / e della madre e gran
. proverbi toscani, 73: al cieco non si mostra la strada. ibidem,
i fenici. pananti, 1-i-337: un cieco d'una città in cui abita,
cui abita, vi ci straderà meglio del cieco e forse ancora d'un uomo veggente
de la faretra eterna, / che il cieco mondo non conosce ancora.
5. che agisce in modo cieco (la fortuna). boschini,
novello che passa su le dita di francesco cieco in punto di toccare l'organo portabile
moderna, invasata di non so che cieco furore pseudoprofetico e straripante dai limiti sani
ed i lidi sommersi, / e cieco, impetuoso, gli sgominati flutti / per
, la bocca; quando fingo esser cieco, quando piagato; e muto spesso luoghi
pratesi, 5-19: l'astuto cieco tentava di contorcere i nervi co'
/ streggie sonando e panatoi ritorti. cieco, 40-55: un mastro di stalla del
fece quasi stremir tutte le fiardie. cieco, 19-45: non vi fu alcun,
anima sua al ponto stremo. niccolò cieco, lxxxviii-ii-197: ricorderai quanto è breve
e martoro, / strema miseria e viver cieco e empio. a. bruciali [
soluzione di una questione. niccolò cieco, lxxxviii-ii-211: non s'aspettin le strette
passaggio fra due edifici contigui; vicolo cieco. de luca, 178:
e nel volgare italiano si dice vicolo cieco overo strettola conforme in molte case antiche
sf. ant. strega. cieco, 25-42: il giorno d'ieri mi
-levare invocazioni a dio. niccolò cieco, lxxxviii-ii-182: riguarda il popol tuo
desir nel cor ti nacque? / qual cieco sdegno a non curar ti strinse /
notte /... / striscia muto cieco il tempo. 6. muoversi
stroppia che sia vecchio né cieco o monco o zoppo, /..
scettro né tesoro, / come quel cieco avaro, / né che città o castel
/ fa divorare a quella bestia fella. cieco, 2-16: quando rinaldo vide costor
dato l'ultimo colpo. stupido, cieco, lagrimoso ho tentato molto prima di scriverti
re aveva risposto non essere né sì cieco né sì stupido che non conoscesse,
, xxx-10-78: non sapeva il cor mio cieco ancora / quanto, ahi lasso!
da atene la stirpe di pisistrato. cieco, 7-15: confirmò namo ciò che gan
ogne creatura è subieta a vanitae. niccolò cieco, lxxxviii- ii-197: chi per
conoscenza de l'operazione buona. niccolò cieco, lxxxviii-ii-202: fama, gloria ed
me onorato, sì come degno. niccolò cieco, lxxxviii- ii-201: sùbita sentenza /
-celebrato con grandi lodi, esaltato. cieco, 37-34: [ii] padre mio
altro, è raccontata così. niccolò cieco, lxxxviii-ii-210: abbia respetto al caro
stare con le mani in mano. cieco, 13-26: rinaldo vide balenar più lucciole
, ma il bianco suo si è cieco e sucido. tanara, 216: sono
augusto], avvezza a bel bello il cieco popolo ad una quieta sudditanza.
conservarli e accrescerli utilità e pregio. cieco, 1-27: l'altra brigata..
in un contesto figur. niccolò cieco, lxxxviii-ii-177: 1 frutti acerbi delle
gli sdegni, e di svegliar nel cieco oblio / di quell'anima incredula un fugace
, 4-25: maledetta avarizia, che dal cieco / regno di dite a disturbar la
parini, 391: ma la superstizion col cieco morso / frenò gl'impeti arditi a
: fece... stampare il 'bartimeo cieco di gerico'... e dedicollo
di lei, di dormire fece sembiante. cieco, 44-32: quando n di
pietra da niu- no suspicherassi incisa con cieco movimento dello scarpello. -dubitare,
reco susurrìo di piccoli invidiosi in qualche cieco angolo. a. casotti, 1-6-85:
. -frustata, sferzata. cieco, 26-30: sciolse molti / ch'erano
morte il refrigerio io spero, / quel cieco intanto garzoncello altiero / mi gira intanto
godimento di tanto bene, perché nasce cieco. -per estens. liberato da
tuttamente svisato, ne rimase del tutto cieco, e tal visse molti anni.
che tacessino, ca voleva favellare. cieco, 33-20: taci e non ti azzuf-
dante, par., 16-71: cieco toro più avaccio cade / che cieco
: cieco toro più avaccio cade / che cieco agnello; e molte volte taglia
, 1-140: alluma me, signor, cieco qual talpa. bruno, 3-192:
, si proffera a lei. n. cieco, lxxxviii-ii-172: o spiriti poetici,
bianco aa siena, 2-50: siccome cieco vado tapinando, / verso lo 'nfemo
6-444: i tiranni, quando egli diventò cieco, toltegli le armi, lo abbandonarono
che non ne ànno veruno [intestino cieco], come la bubbola, il picchio
. ant. tarantola. niccolò cieco, lxxxviii-ii-212: e di tuo'membri pasci
il lascia in preda, / chi sì cieco è, che non veda, /
: forte, insopprimibile anelito. niccolò cieco, lxxxviii-ii-198: o misera [ingratitudine]
tarlato. tozzi, vi-711: il cieco della certosa me lo ricordo bene come se
e ben diricto guata / el mondo cieco non ti tarpi l'ali / che 'l
, e nulla cade / o nel tartaro cieco o nel profondo / baratro. martello
/ con le mani tastando / come il cieco mendico. fenoglio, 5-ii-455: calava
sulla tastiera. soldati, v-215: il cieco si curvò con l'orecchio sulla tastiera
esperienza e di cui discorre come il cieco dei colori. cinelli, 2-255:
18. ant. balconata. cieco, 34-50: al cui detto concorsero i
sedile, n. 7). cieco, 14-57: tanto sopporterai questo fier latro
e molti secoli gli incerti tentativi del cieco empirismo. gramsci, 1-55: ciò che
tedia / quella fé cassa e vana. cieco, 23-19: giurò per la sua
un dolore o un turbamento. niccolò cieco, lxxxviii-ii-210: quelli, innudi di laude
indicato in un angolo il grande occhio cieco e grigio di un apparecchio televisivo:
corpo con l'acqua fredda. niccolò cieco, lxxxviii-ii-212: ogni ben temporal convien si
anima e con tutte le virtù sue. cieco, 29-6: se 'l si temperasse
quartier generale di nord stava sul versante cieco di quella collinetta. = comp
e diece vissi a le sue tempre. cieco, 10-63: là dove è orlando
fra le dita secche il costato magro del cieco... « gli occhi bruciati
bruciati da una mina! » disse il cieco con la paura addosso di un'altra
tenebre d'errori e quasi come il cieco con la sua bacchetta, così lui
tobia in tal modo ch'elio fue cieco: e stando questi in questa tenebria mai
. campanella, i-53: l'amor cieco fu dedicato nel secolo rio e.
cuore, engrossata ài la mente! niccolò cieco, lxxxviii-ii-187: guerra fa tenebrosi i
matto amatore di se medesimo, come cieco giudica tutto il contrario e così tiene
che dice io de. n. cieco, lxxxviii-ii-213: chi ha si tenga e
quasi dicendo: « son di lume cieco? » / e con man la tentò
corde fremebonde. soldati, v-215: il cieco si curvò con l'orecchio sulla tastiera
con le mani innanzi a guisa di cieco, e come aviene quando altri è nel
a. cattaneo, iii-167: un povero cieco, chi noi compatisce, quando va
a sé non ha incominciamento. niccolò cieco, lxxxviii-ii-197: può dire il virtuoso aver
proprio ambito territoriale, e dimostra un cieco e ostinato attaccamento alle proprie tradizioni.
, 171: in ogni loco di quel cieco chiostro / gridano le defunte anime prave
(la fama). n. cieco, lxxxviii-ii-212: la tersa fama è reputata
acqua. térésah, 1-183: il cieco guardava il sole: / « quest'è
mettere insieme in anni e anni di cieco atavico travettismo. pavese, 3-7: siamo
. frugoni, i-1-46: quei, cieco vulgo, in su le tese fila /
quelle incominciate veste, / che diero al cieco ysàch salubre odore. l. priuli
o atto, ch'egli fatto ha per cieco dimostrarsi? ponendosi la mano a tettoia
o riduzione dell'attività motoria dell'intestino cieco, provocata da fenomeni flogistici.
sf. medie. distensione dell'intestino cieco conseguente ad atonia muscolare delle pareti.
subacuto o cronico a carico dell'intestino cieco e talora anche dell'appendice.
medie. colite a carico dell'intestino cieco e del colon ascendente, presenta come sintomatologia
medie. aumento di volume dell'intestino cieco, in partic. per effetto di un'
comuni ghiri in quanto dotata di intestino cieco. = voce dotta, lat.
. intervento consistente nel fissare ^ intestino cieco alla parete addominale per limitarne l'eccessiva
chirurg. operazione di sutura dell'intestino cieco. = voce dotta, comp.
sf. chirurg. anastomosi chirurgica tra cieco e sigma. = voce dotta,
un ano artificiale a livello dell'intestino cieco. = voce dotta, comp.
quaranta inservienti, 'tinturiere'diplomato, massaggiatore cieco, posto per quattrocento clienti in un
petto / vien che traluca e 'l cieco orrore alterni. = voce dotta
). boccaccio, viii-2-25: e cieco e povero si crede che componesse [
pananti, ii- 374: il cieco amante non lascia un'ora di libertà alla
deri ed entrò in una casa sotterra. cieco, 8-17: la forza mia contro
con una prop. subord. cieco, 16-27: non voler tolerar che 'l
] in su la terra un tomo. cieco, 19-75: fecelo all'in- dietro
il topo d'acqua ha un'intestino cieco largo, e lungo molto, e
prima ancor facesti / omero, ancor che cieco, esser topografo. carducci, iii-18-73
agiva come costretta da un sogno rigido e cieco che non mancava di affascinarla torbidamente.
? e che partito prendo, / cieco tra più pensier torbi e confusi. alfieri
in su d'ogni riviera, / it cieco vede- rà, t muto parlante /
d'oro. boccaccio, viii-2-25: cieco e povero si crede che componesse [omero
omero, lo dovrebbe figurare vecchio e cieco, condotto per mano da un fanciullino,
. dante, par., 16-70: cieco toro più avaccio cade / che cieco
cieco toro più avaccio cade / che cieco agnello. boccaccio, vii-105: grifon
s'advenne ad brancolare per entro uno cieco tortùglio. = deriv. da torto1
villani, i-2-13: mira torvo, urla cieco, apre le labbia, / sbadiglia
il cavallerizzo, il pestapepe, il cieco nato, il fiaccheraio, il diurnista al
vi sono molti pesci corredati dell'intestino cieco e particolarmente la sepia, il totano
la cosa trabocchi prima ti parta. cieco, 3-8: molti si soglion nominare amici
carcere a civitavecchia, rischiava di diventare cieco, per un tracoma. lini
lavoro. viani, 19-21: il povero cieco trafelava a tener dietro a quel passo
che seguia la traccia, / perch'era cieco non vidde la fossa, / onde
6. acer. tramazzóne. cieco, 18-53: dritti, roversi, punte
chi sappia ligare e sogliere; uno cieco mena l'altro, e trambidói cascano in
per il tramontano farete il baratto di topo cieco. 2. che spira da
sciolga amore: e molte volte in cieco furor lo trasmuti. ulloa [guevara
vedi stare al chino, / sta cieco, muto, sordo, cionco e troppo
imprigionato (una persona). cieco, 45-12: disse il demonio: «
del mio ben quasi era aggiunto. cieco, 7-62: di aracne eran squarciati i
iacopone, 30-49: l'omo che è cieco dal peccato / ed ha gente a
; che, pa / cieco appetito la conduce e guida, /.
uello monte ch'avea a ciò diputato. cieco, 38-6: né più disse al
: nelle sue bisogne grosso e trascurato e cieco si fa conoscere, e degno che
. f. frugoni, 4-557: il cieco, risanato da cristo, appena cominciò
; sospinto da una folla. cieco, 31-26: una fiamma dal vento trasportata
, sbieco (uno sguardo). cieco, 5-3: con una vista trasversante e
tratterò io laude alta e perenna. cieco, 2-82: poi con alcenia e con
forza, inganni e lacci ha il cieco alato / e, bench'el savio,
per l'altro a chesto tratto. cieco, 29-15: io non volsi, marsiglio
certo -fervore, / ch'accende un cieco in lui falace foco; / e trovando
. io venni a governare questo popolo cieco e traviato. bernari, 3-118:
morti sono e soi più de trecento. cieco, 31-40: un uom vecchiardo /
spaziose atre caverne / e l'aer cieco a quel romor rimbomba. socchi, 135-118
del non morto, né vivo, cieco padre. / per lui sofferta ho rabbonita
taighe e lancie armati alla moresca. cieco, 32-45: trentadue sopravveste alla grechesca
scia di polverone denso, stagnante, cieco, d'un trespolo che ci precedeva,
14-93: per restituire la vista a un cieco si era servito di creta mista a
disgrado / santin da parma, e il cieco da bologna. c. i. frugoni
: quel malvagio bastardelle, / quel cupido cieco e pazzo, -ant. triste
di ponte mammolo un vecchio intoppato, cieco per la tropea. -disus.
, 440: o marte marte, / cieco trucidator, forse che siedi / brutto
, 1-70: potess'io almen tuffar nel cieco oblìo / la memoria del ben,
spugnoso. viani, 19-23: il cieco... si mordeva la lingua per
et avea il turibole nella sua mano. cieco, 11-53: il lettestemio, l'
tanto che ti bastasse a far cantar un cieco? 2. figur. posseduto
verso, tradisce gli uccelli. cieco, 20-53: l'uccellator che vede molti
, 160: a ufo non canta il cieco. = etimo incerto: tradizionalmente la
puoi non far chiun- che tu miri cieco. tasso, 2-44: stupissi udendo,
cogli affetti. fiacchi, 40: il cieco amante / fu sì costante / nel
dissero ch'esso era un mantello da cieco e che vi si vedea la prestanza mille
gina era di diaspro splendido e chiaro. cieco, 30-84: già non si accorge
contrad amor mi costrinse a parlare. cieco, 21-63: ora venuti siamo in un
ed arsa dal vampo del mio desiderio più cieco. -impulso improvviso e violento,
, / giovi tra lor, che in cieco errore avvolti / strada non han,
chi per via le pedova. niccolò cieco, lxxxviii-1-199: io non so s'
, 16-i-223: il vino mette un cieco amore di loro stessi negli uomini, e
2. figur. punire severamente. cieco, 13-94: io m'ho lasciato governare
secondo il vaticinio [omero] morì cieco. boiardo, 1-10: nel principio di
losco (una persona). cieco, 31-40: rinaldo allora per consentimento /
sordo, e il vedente e il cieco? chi altri, se non io?
-non vedente, accecato, abbagliato; cieco. -anche sostant., come eufem
soggetti astratti o inanimati). cieco, 24-87: rinaldo prese la sua vice
della fede? che più ragionevole che il cieco presti fede al veggente, circa gli
. moravia, 16-88: una volta cieco, edipo, paradossalmente, diventa veggente come
tiresia che è veggente appunto perché è cieco. '6. chi pretende
avesse preso a veglia la disgrazia del cieco, per ingrassarvi nell'ozio.
bruni, 249: dorme il più cieco dio, / ma vegghia ai cori amanti
se non eran quelle, con cui il cieco amore suol velare gl'intelletti anche più
pensare gli difetti altrui. n. cieco, lxxx vlii-1-206: la gente indiscreta /
anni / nel suo marmoreo letto il cieco sonno / imprigionato dalla teoria / di
il fango col qual egli guarì il cieco, né il flagello, col quale cacciava
sostant. marsili, 18: e cieco colui che in uomo o femmina, che
, ecc.). n. cieco, lxxxviii-ii-192: pel pelago, chi vuol
vento; / veramente è il piacer cieco, e fallace; / veramente è mortale
girò il cupo suon per l'aer cieco / come fra i monti ripercosso l'eco
vércio, agg. ant. cieco, guercio. trattato delle mascalcie
'd'annunzio, iii-1-396: -e io cieco, e io forsennato mi lasciai prendere
di vergogna, di umiliazione. niccolò cieco, lxxxviii-ii-188: e i pargoli innocenti portar
'vermiforme'... appendice vermiforme del cieco, eminenze vermiformi del cervelletto.
/ che ogn'uom è orbo e cieco, / e paigli il bianco nero,
doloroso. stigliani, 2-372: qual cieco suol, che traviato incespa, / io
dio marito. niccolini, i-125: al cieco veglio le vestigia erranti / antigone dirige
... veste un grande muro cieco. -ricoprire una superficie, un
. senza combattere. n. cieco, lxxxviii-ii-185: alessandro, signor dei macedoni
ogni ardita parola, muto alla verità, cieco; nelle adulazioni e servilità foscolo,
il cronista siciliano -in quello divenne così cieco, che, non facendo conto dell'autorità
accede dal vicolo stradellaccio. -vicolo cieco, o, ani, senza riuscita:
mentre sotto la volta di un vicolo cieco. -figur. situazione complessa,
: mi trovo in una specie di vicolo cieco. non posso più andare avanti e
indagini. e invece metteva in un vicolo cieco. 2. locuz. entrare
grassona che teneva osteria in un vicoletto cieco. -spreg. vicolàccio.
, 340: incomincio a piovere e il cieco tornò al riparo e gli piacque per
per le scale. io più ratto e cieco che talpa cercando asconderse, ne andai
forte chi 'n tutto vince se medesimo. cieco, 10-72: così scipione [domò
se non a ritrovarsi contro l'ostacolo cieco. = dimin. di via1,
, 13-200: qualche vecchio cavatore mezzo cieco ascoltava stupito il passo marziale di questo
a caso cominciando a menar colpi da cieco, di che si da un periodo
vigio de'poveri, ch'un fanciullo povero cieco de l'uno occhio e modo
morte la tua fama vivesse. niccolò cieco, lxxxviii-ii-185: per legge naturai chi
son vivi, ricevette grandissimo onore. cieco, 8-72: quel che più nell'animo
agg. ant. privo della vista; cieco. -anche sostant. giamboni
gua- lercio, talora vocolo, talora cieco. leggenda di s. domenico, 136
quasi di continovo a volanti passi il cieco appetito. -che procede a grande
(volicchio). volare brevemente, cieco insano vulgo estima uom saggio chi tra la
è s'ambur parti non sallo. cieco, 12-49: mandai l'unico mio figliuolo
, per questa volta). niccolò cieco, lxxxviii-ii-213: o ignorante plebe, o
-per estens.: non vedente, cieco (l'occhio); inespressivo (lo
e le occhiaie vote, che è più cieco di una cavalla da vetturale. de
insorgere contro la scolastica, il musico cieco si fece a difendere la logica di
della schiatta d'aaron nasce- ràe cieco, o zoppo, o attratto, o
zero di qualcosa). n. cieco, lxxxviii-ii-212: mostrerotti come in un diserto
. dial. ant. giubbone. cieco, 38- ^ 5: volea, poi
mente e perturbala ed inebbria. niccolò cieco, lxxx. viii-ii-182: tu rilevasti
là dove ognor più carco e lasso e cieco / io pur solfo, esca reco
, e'sordi odono, l'occhio cieco vede, e i muti parlano, gridando
- io non son però vechio, cieco o zoppo, / anzi ho, qual
isdrucisca cantilene di versatti nudi, né cieco che, per tatto di moneta, non
guevara], iv-34: siate occhio al cieco e piede al zoppo. r.
. mente, intelletto; pensiero. cieco, 35-70: ma io non ho come
ci vede, o ci vede poco; cieco. -anche sostant. =
voce dotta, comp. da ceco per cieco e dal gr. ypóppct 'lettera', dal
, su base congenita, dell'intestino cieco. = voce dotta, comp.
voce dotta, comp. da ceco per cieco e dal gr. péya? p.
slovacco. cecuziènte, agg. quasi cieco, debole di vista. = voce
kiildesàk], sm. invar. vicolo cieco, via senza uscita. panzini
far vedere un sordo e sentire un cieco, te ne avanzerebbe un gocciolo?
della regione intestinale dell'ileo e del cieco.
ileo e un deriv. da ceco per cieco, nel signif. anat.
(nel 1761), propr. 'vicolo cieco, strada senza uscita', deriv.
è la volontà, intesa come impulso cieco ed energia vitale. -anche: le
], 23: agguato contro un boss cieco muore il suo accompagnatore.
per portarlo a una specie di vicolo cieco. = comp. dal gr.
chiudere parafrasando una massima sibillina del grande cieco argentino, il bairense jorge luis borges
soddisfazione, scappando in gran furia. cieco, 9-23: raccontandogli come a quattro e
di due piccoli centri, che comporta un cieco attaccamento alle proprie tradizioni e alla propria
e questo è noto a chi non è cieco. = voce dotta, lat.
. cortina, tendina. fr. cieco, 3-45: i preziosibagni, / isontuosiletti
affianca alla descrizione verbale che per un cieco è spesso l'unico mezzo per conoscere
o di altro liquido viscoso. cieco, 4-88: certo che lui facea come
. formare un groppo; intricarsi. cieco, 1-22: tutte le funi s'erano
. che ha perso la vista, cieco. leonardo, 11-87: rondine.
adoperata per mietere il grano. cieco, 3-22: benché costor gli amici congregassero
o eccessivo. moravia, 28-237: cieco e proliferante agglomerato di esseri affamati.
o punizione severa, castigo. cieco, 5-19: il boia, ch'ancor
ha la vista molto indebolita; quasi cieco. – anche sostant. g
g. salvemini, 3-557: il gattino cieco è la burocrazia romana, pronta a
non si muove, eppure non sarà mica cieco, mi ha visto. r tampinatore