: « chi siete voi che contro al cieco fiume / fuggita avete la pregione etterna
terribili forze di quelli d'africa. cieco, 13-28: urta, fracassa, rompe
io aghiaccio e perch'io flagro. cieco, 2-87: o madre mia, non
). - anche al figur. cieco, 22-72: tanto soffiai, ch'io
di questa nostra flussibil materia, che con cieco appetito tutte le forme desidera. gioberti
marina dovuta all'alta marea). cieco, 39-48: veggio ondeggiar la marina /
iv-214: or pò ben estimare il volgo cieco / se 14. geom.
delle vestimenta e utili per corregge. cieco, 34-69: il gran cane / si
[bibbia], 2-31: fariseo cieco, netta prima il didentro della coppa
: uscire, farsi avanti. cieco, 3-62: comanda pur fra'tuoi che
fosti; / ma, di superbia cieco, osasti poscia / me dispregiar;
presso alla sera, / e 'l cieco mondo pur mi trade e fura. de
scuoti, meschin, del petto il cieco errore, / ch'a te stesso te
occhio solo che aveva in testa, / cieco lo fece furiare in vano. ugurgieri
vinti / il gesto furibondo, / il cieco sasso, degli incendi il lume /
). -anche di animali. cieco, 13-3: i duo fratelli / di
ultima. -come personificazione. cieco, 1-95: l'odio, il disdegno
, st., 1-75: el cieco errore or qua or là svolazza: /
, aggressività, impeto furibondo (ma cieco: nell'agire, e, in partic
di dolcezza né nemico di pena, cieco e disleale e superbo. petrarca, 295-14
/ in una gabbia come un uccellino. cieco, 1-95: l'odio, 11
che quasi ognora pruova / del mondo cieco qualche gabbo o inganno, / e stimai
. iacopone, 75-25: eo ero cieco, ed or veio luce: / questo
stile, alla sua tecnica). cieco, 34-26: poi donò un fermaglio a
e il successo nei rapporti amorosi. cieco, 17-15: non s'accorgendo de'suoi
innanti alli altri per farsi onore. cieco, 2-10: rinaldo alquanto baiardo ritenne
acquisto non recano fortuna. cieco, 10-100: sappi che la parte del
guidi, / perché forse tu sei cieco. d'annunzio, v-2-246: nel
è tempo aprir gli occhi e parer cieco, i... i e far
come non udite credendo, tacereno. cieco, 2-80: più che mai allegro,
. ornit. region. gheppio. cieco, 19-90: astolfo così borbottando si nutriva
persona sciocca, sconsiderata; bricconcello. cieco, 4-32: pensi tu, disse,
farebbe al proposito nostro della masserizia. cieco, 40-33: quindi gli narrai diffusamente /
terra il passo / a l'inamabil cieco ultimo ostello. govoni, 3-131:
e inganni / fur del credulo e cieco gentilesimo. manzoni, 98: quella sapienza
svelt'hai di vertute il chiaro germe. cieco, 15-16: però niun ricusi il
, allora più propagarsi e germinare. cieco, 2-102: mentre che il navigante ai
/ sempre germuglia alfin la cortesia. cieco, 42-22: fratelli, / non
cada, per una generazione, nel più cieco errore, e che si scrivano orrori
dover altro dire, che confortarvi. cieco, 41-31: potrai quasi in un dì
se io sono per una infirmità divenuto cieco, sono io tenuto a lavorare? »
che si genera della ghiaccia indurata. cieco, 33-38: sino a le reste l'
ghiacciato cor non rompi e schianti? cieco, 22-1: benché ghiacciato sia,
sasso / distruggi e rompi al cor che cieco e lasso / langue pur troppo e
ghiaccio. sacchetti, 6: vegomi cieco, e non so chi mi mena,
', di 'non son già cieco ', di esclamazioni contro le sovercherie ed
l'ultima... ma è cieco, o fa vista? piglia quella lì
ottocento giannettieri, idest cavalli legieri. cieco, 28-5: esso mandò subito isolieri
, ne i quali pose i gianizzari. cieco, 38-83: però non dubitar che
i cavalli quella fiata, / uno cieco, uno zoppo, uno era matto,
che null'altro t'aiutò ei solo. cieco, 13-39: ma qual che estinse
/ ed era grande in forma gigantea. cieco, 42-58: uom proprio di statura
animali. lippi, 12-20: paolin cieco, il qual non ha suoi pari /
ciel. -di animali. cieco, 2-88: questo / è il più
grande letizia e con giocondo riso. cieco, 18-63: la sorella con luci
. sarpi, i-1-282: sarebbe ben cieco chi non vedesse il giogo imminente sopra il
mi giovo di manicare né di bere. cieco, - avere efficacia;
. ond'elli ha cotal merto. cieco, 1-19: poi che tu non vuoi
la confortavano a tempo saranno morti. cieco, 20-79: l'uom troppo sensual disturba
ma de l'animo era canuta. cieco, 33-96: rinaldo che il vedea sì
concentrici. -fascia circolare. cieco, 1-49: sopra il secondo giro eran
andava in giubberèllo un poco al fresco. cieco, 22-57: lasciò fuggendo un ricco
col dolce dell'anima tua. cieco, 40-20: credendosi averlo in
un vecchiotto ispido, asmatico, quasi cieco, già mezzo giubilato, ora giubilato del
sia tanto atto a giudicarne quanto un cieco de'colori: non si può fare a
e delle capre e de'giumenti. cieco, 2-7: vedestu mai...
e protervo, / del tutto è cieco chi 'n te pon sua speme; /
giuramento: rifiutarsi di giurare. cieco, 16-92: ricusando agrisippo il giuramento,
204: questo titolo e questa proprietà di cieco quadra per l'appunto e giustissimamente s'
e una ingerenza governativa portata talora dal cieco zelo di agenti secondari di là da
senza adularli, e in luogo del cieco entusiasmo successe il gusto che assapora tanto
e tu, garzone, / cui per cieco sentier guida un più cieco / che
/ cui per cieco sentier guida un più cieco / che giusto amor, la vana
sorbo. segneri, ii-223: questo cieco evangelico fu felice, perché chi aperse gli
per lui sì gloriosa era apparecchiata. cieco, 2-114: magni trionfi e gloriosi conviti
: se della schiatta d'aaron nascerà cieco e zoppo, ovver... gobbo
., di una bevanda). cieco, 25-87: non sperar per questo tuo
si dirizzarono inverso la cittade di durem. cieco, 43-28: fuggivan dispersi e squadernati
per qualcuno, non poterlo soffrire. cieco, 32-52: terigi scudier...
/ dintorno al sacro gorgonèo fonte. cieco, 1-5: se bagnar tu mi lasci
). soffici, i-208: il cieco amore aveva fatto scambiare la gotica figura
veder nulla, quali sono quelli del cieco di gotta serena. 2. veter
/ l'anima, uscendo dal gravante e cieco / nostro terreno speco!
ch'ha ricevuto grazia di guarire. cieco, 2-3: tu non avrai / la
francesca, e ballarei alla moresca. cieco da ferrara, 32-8: trentadue sopravveste
/ salute fia della gente del mondo. cieco, 1-25: sembrino inaccessibili,
1-153: era un povero uomo, cieco e sperduto nei suoi gretti sentimenti e
n (170): colui che è cieco del lume de la discrezione sempre va
so segnore / favela con rumore. cieco, 32-54: gridorno forte: o saracin
161: per voler d'un nume o cieco o sciocco / conferir grazie e fabbricar
peso tutti morti! - grigni il cieco, e ripercosse i denti come ferri diacci
anche: preparare il capestro. cieco, 5-13: colui che in su la
non altramente che un vii canto d'un cieco al grosso vulgo te parrebbe. cellini
peso abbondante, con buona misura. cieco, 8-29: tutte di piombo [le
caro, 2-33: dentro al suo cieco ventre [del cavallo] e ne le
gravi danni, costringerlo in un vicolo cieco. strascino, xxi-11-942: non l'
a speranza di preda e di guadagno. cieco, 2-37: giunte una parte comenza
guado e chiaro / e nel più cieco e maggior fondo tiri: / da chi
tributo d'elicona, anch'oltre il cieco / guado di lete il porterai con teco
accrebbe vergogna, e fececi danno. cieco, 4-61: la fiera aspramente lo incalza
non ve trova posta la tua guarda. cieco, 14-54: conosciuto rinaldo da le
che gli guarda tutta la spagna. cieco, 37-45: questa [erba]
... una testa d'appio cieco ed una del figliuolo di marmo, bellissime
magalotti, 1-387: l'illuminazione del cieco [è] cura più ardua della
mondo, il paralitico camminava, il cieco vedeva. 2. figur. cessazione
di cibi e d'ogni guarniménto. cieco, 37-24: quel buon pastor gli arrecò
verità muovevano varie battaglie e molte. cieco, 38-44: quivi giunti con gran
prestati li usi de'beni temporali. cieco, 44-28: quel chiudendo (come
, 153: non son però sì cieco ch'io non vegga / che voi mettete
lì guattisci! viani, 4-146: un cieco era stecchito alla ceppa di un albero
-abbondanza, sperpero, scialacquamento. cieco, 35-43: o che paga da guazzo
; miope. -in partic.: cieco da un occhio, orbo. francesco
, torvo (lo sguardo). cieco, 11-50: orlando che si vede a
che con misura nullo spendio ferri. cieco, 22-60: costui non è sol guerzo
è sol guerzo, / anzi è cieco, e di amor sì forte ponto /
d'area settentr. e toscana ('cieco da un occhio ', nel pisano
ii-124: dell'arti con dispetto e livor cieco / oprar le mani, guerreggiando i
questa dura, / di questo mondo cieco guida e duce, / durerà la tua
88: stette per anni circa dieci affatto cieco, seguitando per le vie quello che
ti guidi, / perché forse tu sei cieco. alvaro, 2-114: poi accompagna
, 42: il gatto, che era cieco, si lasciava guidare dalla volpe.
la cupidigia e l'ambizione, come cieco, il guideranno. b. davanzali,
, 188: a che non guida un cieco / empito d'ira! metastasio,
i-xi-4: qualunque ora lo guidatore è cieco, conviene che esso e quello,
conviene che esso e quello, anche cieco, ch'a lui s'appoggia, vegnano
freno; averne l'assoluto dominio. cieco, 28-21: non si lascia metter il
asinità. pascoli, 11-1609: fu cieco e servo, come i più, vegetò
. -lanciatore di giavellotto. cieco, 15-97: costui in giostre e in
dura terra, come non apristi / un cieco iato, un tenebroso speco, /
e tempestosa. cieco, 30-1: eolo, chiudi ormai le
omero, lo dovrebbe figurare vecchio e cieco, condotto per mano...
delle ideologie (nel senso deteriore, di cieco fanatismo ideologico), cioè porsi da
iacopone, 52-12: vedenno el monno cieco tanti signi mustrare, / a omini
ho veduto un fanciullo di quattro anni cieco e nello stato d'idiotismo, che ripeteva
che opera a caso, inconsideratamente; cieco (pamore, la fortuna).
. pulci, i-7: il mondo cieco e ignorante non prezza / le sue virtù
ricordandosi del consiglio d'un poeta, il cieco d'adria, col taglio di porto
tenue, fra il duodeno e il cieco. trattato di anatomia, 33:
, il digiuno, l'ilio, il cieco, il colo. dalla croce,
. che riguarda l'ileo e rintestino cieco. -appendice ileocecale: appendice vermiforme.
, che appartiene all'ileo e al cieco. 2. anat. valvola ileocecale
passaggio del contenuto intestinale dall'ileo nel cieco. tramater [s. v.
ansa dell'ileo e l'intestino cieco. = voce dotta, comp
. dalla croce, ii-92: il cieco... è situato nell'ilio,
estens. ridare la vista (a un cieco), restituire la capacità di vedere
. passavanti, 31: illuminò il cieco nato. esposizione di salmi, 1-166
acqua stillata essendo stato toccato, un cieco guarì e fu illuminato. a. cattaneo
ant. che ridà la vista a un cieco. - anche al figur.
nel quale si dice che a guarir un cieco, simbolo di tutti i ciechi peccatori
gloriam deo', dissero i farisei al cieco, illuminato da cristo. metastasio,
ad un illuminato ed ora sono fatto cieco. 3. figur. posto
udì [il signore] gridare il cieco, ma istando fece il miracolo della
che tanto fosse miracolo l'illuminazione del cieco nato, quanto il risanamento della suocera
, 11-22: il vecchio paolino il cieco /... / va col mantel
artiglierie, povero moccicone, sei cieco, sordo e imbarbogito. munizioni
cupido, figliuol de venere, un fanciul cieco, nudo, alato e faretrato;
. sacchetti, 91 -tit.: essendo cieco, di notte guida altrui ad imbolare
già fatto cammino, entro a quel cieco / labirinto s'imbosca. cantà,
rami e foglie in abbondanza. cieco, 10-29: né per altro è fra
venerando barbone, / che, se cieco indovini, io son sicuro, / che
sotto il manto mio mia vita inbruna. cieco, 10-26: io non conobbi alcun
qui sparse e sceme / apronsi al cieco immaginar fallace. varano, 1-23:
abbuia, / vedresti, non più cieco, il career empio, / ove tu
, e molto / all'immatura sapienza il cieco / dolor prevale. carducci, ii-8-234
sciagure, ove t'immerse / cieco furore e incauto zelo? pindemonte,
. palazzeschi, 1-58: mi sono ritirato cieco da quella luce senza accorgermi che tutto
or sono immerso e più d'ogn'altro cieco. biondo, xlv- 74: cavaglieri
godimento di tanto bene, perché nasce cieco. metastasto, i-i- 196: teme
non sono intricati nelli impacci matrimoniali. cieco, lvi-40: così anch'io, sbandito
»? piovene, 7-393: il cieco del villaggio... si esibisce impagliando
dalla bruna / testa rivolta nel bianco / cieco d'un'impavida rovina / di muro
troppo è spinto il terribile nel racconto del cieco impazzato che sorge di tra la plebe
13-i-639: questa, che tanto il cieco volgo apprezza, / sol piacer de le
di pietra da niuno suspicherassi incisa con cieco movimento dello scarpello e del braccio,
né si difende, / e che 'l cieco furor sì inanzi tira / o mano
sfoga l'ira o si raffrena / quel cieco impeto in lui ch'a morte il
lubrano, 2-466: cristo al cieco nato,... dopo l'impia-
baldi, 223: quinci vive il gran cieco, / ch'ebbe le muse seco
male è morte, / che il cieco labirinto di quel dio; / crederi a
cui dicea la sua parola vera, / cieco, ossesso, lebbroso, ecco era
è condotto dai soldati ad anania, cieco, dal quale, per imposizione delle mani
troverebbero di fronte a quello stesso orgasmo cieco che travaglia il popolo già da varie generazioni
, che nelle braccia di lui, cieco del tutto, mi abbandonai. fagiuoli,
anni avanti la sua morte divenne affatto cieco. zeno, lx-3-33: paventava che non
di sé. savonarola, i-334: un cieco nato che non ha avuto mai cognizione
convengo di non sapere, diceva l'acuto cieco, quale impressione faccia una sfera sopra
miu'anni / nel suo marmoreo letto il cieco sonno / imprigionato dalla teoria / di
questo piano non benivieni, 10-81: al cieco mio cor piacque / l'improbo offriva
o nessun benivieni, 1-119: chi del cieco dolor governa e regge fondamento di verità
i giudici lo impaperavano [cristo]. cieco, 24-34: troppo mi sei grato
, denso e morbido, uno sguardo cieco e lucente, vertiginoso, che insinuava
, giorno, ii-184: non di cieco amore / vicendevol desire, alterno impulso,
; e poi l'effetto d'un impulso cieco, selvaggio, inarrestabile. ella cadde
. cavalca, vii-92: se un cieco guida un altro cieco, amenduni cag-
vii-92: se un cieco guida un altro cieco, amenduni cag- giono nella fossa.
inalazione potente d'ossigeno, quell'abbandono cieco alla legge di gravità e del destino
terra il passo / a l'inamabil cieco ultimo ostello. -poco accogliente,
franco, 4-249: e chi sarà quel cieco che non vedrà che l'alchimia non
, 9-573 = nebbie ho dinanzi, e cieco tra esse inasperire e deriv., v
ma quelo che si antivede non incale. cieco, 30-41: tanto del tuo onor
lamenti storici, iii-91: o mondo cieco, o tenebrosa valle, / misero
di caligine. -al fìgur.: diventato cieco (gli occhi).
la gloria per virtù s'incalma. cieco, 29-74: certo son che quella pover'
-ohi me. jovine, io: il cieco saltabeccava per la grande stanza ingombra di
, avvenne a questo rinieri. cieco, 19-88: o magnanimo achille, /
di ingiurie. - anche assol. cieco, 44-10: grandonio incarca / con parole
di sciagure, ove t'immerse / cieco furore e incauto zelo? leopardi, 9-44
, fìgliuol di venere, un fanciul cieco, nudo, alato e faretrato; animatvertendo
consigli incerti. di costanzo, 36: cieco e zoppo, or a lenti incerti
in fallo. stigliani, 2-372: qual cieco suol che traviato incespa, / io
: quando il poter che si dipinge cieco / t'alzò colà 've la virtù non
, 4-121: vedresti, non più cieco, il career empio, /..
spesso in battaglia: or lagrimoso e cieco, / squallido, inconsolabile passeggio /
opra degna di lode fece quando / al cieco diede inconsueta luce, / un uomo
inconsueta luce, / un uomo nato cieco alluminando. marchetti, 4-318: qualche
il fiume / che brontolava come un cieco incontentato. cor azzini, 4-129:
io le avesse recate, io sarei ora cieco. livio volgar., ii-1-210:
andar lungo del tempo,... cieco, labile, mesto, ed a se
naso dispose certe bariccole da ridursi issofatto cieco. ambi i vetri invero n'eran
. viani, 19-21: il povero cieco trafelava a tener dietro a quel passo
. alfieri, 1-108: ramingo / cieco, indigente, addolorato, in bando /
allora assecondato con pregiudizio del giusto un cieco trasporto di sdegno. botta, 5-254:
stordimento, lucido il terzo ma quasi cieco e l'orecchio alquanto indurito.
: tu che gli intricati giri / del cieco labirinto aprir potesti, / ardita industria
. loredano, 13-64: sarei del tutto cieco quando in torno nuove carole l'industriano
,..., imo sguardo cieco e lucente. brancoli, 3-217:
mondo / oscuro e freddo, amor cieco et inerme. tasso, 14-601:
vo per strada oscura e torta / di cieco inestri- cabil laberinto. tasso, 14-76
.. sarebbe stato un infamarlo di cieco. 6. locuz. -infamare qualcuno
io volessi mettere in testa a un cieco nato, che avesse ricuperato la vista
a scherno / avesti il mondo allora cieco e 'nfausto. g. b.
e infellonito ingiustamente avverso gli savi. cieco, 44-106: riccardo allora speronò il
inferno, opaco e inerte come l'occhio cieco d'un mondo sotterraneo.
tua maledicenza infesta / ti fa correr da cieco a rompicollo. mazza, i-138:
universo in espansione / che dall'atomo cieco / gonfia e spinge infiammata la materia
a tutti i modi. / e il cieco a lei: da te che si
s'avolge. marino, 6-161: cieco ei s'infinge sol ne gli altrui
forse in loco ove gl'inganni / del cieco mondo per- derian lor prove. bandello
; condito con formaggio. martin cieco da lucca [in calmo, 2-400]
simulacri. d'annunzio, iii-2-254: labirinto cieco / ove si sazia di cruento pascolo
agli uomini infra la vita terrena. cieco, 25-29: tu sai poi ch'infra
ho preso il tordo, e uno cieco m'ha infrascato. sercambi, 302:
. ant. farsi eccessive illusioni. cieco, 9-18: quanto è varia / a
. fatto a forma di gabbia. cieco, 37-7: troverai ogni sala guemita /
. appesantire (il sonno). cieco, 21-71: un certo breve addosso gli
. petrarca, 56-2: se col cieco desir che 'l cor distrugge / contando l'
che quasi ognora pruova / del mondo cieco qualche gabbo o inganno, / e
de'notturni inganni di crisanta guidato dal cieco amore, scorger non seppe i precipizi
. petrarca, 128-37: il desir cieco, e 'ncontra 'l suo ben fermo [
. giusti, 3-59: egli, cieco e sofferente, quando può risparmiare il
inf., 10-59: se per questo cieco / carcere vai per altezza d'
non parea mai stato aperto. cieco, 7-93: cogli ingegni oprò sì bene
solea nel tempo umilità regnare: / dal cieco mondo par che sia smarrita.
una spelunca, / che chiusa in cieco e solitario orrore, / ruvida srenda e
absent 'di quel che sarebbe un cieco e sordo. e. cecchi, 8-65
fren sol [il desio folle e cieco] che mi governa e regge,
ma l'engordo / voler, ch'è cieco e sordo, / sì mi trasporta
naso? paolieri, 123: il cieco col tubino bigio ingozzato fino agli orecchi
i poveri contenti, quali quel mezzo veggente cieco dell'evangelio definì gli uomini che vedeva
10-81: tanto, ahi lasso, al cieco mio cor piacque / l'improbo e
la spada il petto gli molesta. cieco, 13-9: policardo ancor venne a
, cova lì in quel nonnulla, il cieco furore che gli inietta lo sguardo.
di tutte le cose è uno stimolo cieco, inintelligente? oriani, x-13-235:
quale è quella che può avere un cieco de'colori, della oscurità e della
capo iniquo. leopardi, 7-83: cieco il tuono, / per l'atre
il campidoglio avrà. pascoli, i-775: cieco era di chio un buon cantore,
trascinare dietro a sé. cieco, 16-18: da l'altro canto amor
lasso i'mi affatico, / veggio cieco furor, ahi! voglia insana: /
vero lo mena qua e là come cieco. l'inscizia delle leggi. bocchelli,
spero, / ch'i'son del cieco laberinto fuore, / e ch'a me
, i-13-179: guai a me, che cieco era e insennato! tommaseo [s
caro, 1-86: chi fu mai tanto cieco e tanto insensato delle cose di poesia
brama di baciarti, * ti fui cieco sul viso distruggendo / senza pietà ogni
requie:... che di venir cieco, sordo, insensibile, non altro
turpi tenebre / de'tuoi castelli, o cieco, / ben tu insepolcri i màrtiri
, 7: amore, ch'è tutto cieco, se gli insinuò nel cuore per
[napoleone] venne non quasi sollevato da cieco impeto d'insperata ventura, né sorpassando
cui sorte / cieca nell'opre il cieco volgo appella. -privo di forza
e protervo, / del tutto è cieco chi 'n te pon sua spene. s
letter. ant. isolano. cieco, 40-29: tu gli hai, per
, è visibile... che questo cieco abborri- mento per qualunque peregrinità è un
più lento, intralciare, attardare. cieco, 18-9: via spronando allegro di tal
se non eran quelle con cui il cieco amore suol velare gl'intelletti anche più perspicaci
-sostant. osservatore, riguardante. nicolò cieco d'arezzo, xxxix-n-83: gli omini son
preghiero mio. alamanni, 7-i-218: dal cieco abisso d'esto mondo infermo / chiamo
. -perdere la vista, diventare cieco (una persona). bibbia volgar
vien gloria, liberiam noi stessi / dal cieco oblio de le future genti. c
de'conti, ii-29: deh, cieco amore, or non l'hai tu a
: tutto per essi era economia, cieco benestare, animalità soddisfatta di sé: prosa
, è feritate / questo che 'l cieco volgo onore appella. sarpi, i-1-61
qual leggiero, / né guidato da van cieco appetito, / ma da prudenza e
iii-569: tutto per essi era economia, cieco benestare, ritmo cassinese, xxxv-i-9:
: un dì vedrete / mendico un cieco errar sotto le vostre / antichissime ombre
me stesso per via, come il cieco / che dietro le sparse monete /
ant. informarsi, prendere notizie. cieco, 33-68: marsiglio che ciò vide,
-occuparsi, prendersi cura. cieco, 7-16: griffonetto drizzerà il suo corso
e intestino crasso, che comprende il cieco, il colon e il retto;
nel catin tuo intigne, e tu se'cieco. poliziano, 1-672: non intingo
che l'hanno dipinto... cieco, perché non altrimenti ch'un cieco
. cieco, perché non altrimenti ch'un cieco va precipitando chi nella sua rete intoppa
di ponte mammolo un vecchio intoppato, cieco per la tropea. intoppato2 (
quel colore intorbato, può bene diventar cieco. -sconvolgersi, turbarsi, annebbiarsi
quel colore intorbato, può bene diventar cieco. l. ugolini, 130: con
ansioso; agitato, sconvolto. cieco, 31-65: la dama che valea per
e di qualche in un vicolo cieco, non avere via d'uscita.
in un 'high school 'vicolo cieco dove la conversazione era andata a intrappo
scarpelli, 1-55: chi segue il cieco amor folle s'intrica / in laberinto
siccome narrò la gente antica / è un cieco che in veder tanto s'intrica,
tue, veggente il sole, / cieco invadevi, e l'avide matrici / inturgidiano
, / invasato e imprudente / e cieco amore. 6. letter.
di questa: * amor mi ha fatto cieco '. tommaseo, 15-121: ogni
che passa su le dita di francesco cieco in punto di toccare l'organo portatile?
. impigliato. botta, 1-2-15: cieco inviluppato in rete o laccio. campiglia,
inviti aspettare, di voglia fece. cieco, 36-13: quello, obbediente al primo
, infermo, pover, nuto, / cieco, sordo e muto. fra giordano
, che resto involto / in questo cieco mondo al caldo e al gelo.
pianelle si fa gioco / e del povero cieco. massaia, v-27: ci fermammo
4-15: ór discendiam qua giù nel cieco mondo, /... / io
. medie. mania caratterizzata da un cieco e sfrenato desiderio di azione; delirio
si rose menalippo: / l'ira cieco del tutto, non pur lippo, /
difende, / e che 'l cieco furor sì inanzi tira / o mano o
e chiaro, / e nel più cieco e maggior fondo tiri. cellini, 1-4
segue un piano razionale; imprevedibile, cieco. mamiani, 10-i-479: qualora di
il nemico raffrena / umor, che cieco serpe, / maligno irritator. foscolo,
per errore /... / un cieco come me per ispettore. cavour,
e senza entrare nelle vie a fondo cieco. 9. gioc. gioco di
, sì gli straccia e devorali. cieco, 36-22: alfin mi colse ad un
mezzana età, ch'avea un occhio cieco, e l'altro così orrido e spaventato
riempie e non splende / che del nostro cieco bruciante pianto deriso. 8
di fuoco altier lampeggia i col furor cieco in un medesmo giro, / scote la
; / e tu rimaso in tenebre sei cieco. cesarotti, 1-xli-174: che napoleone
, ii-856: il povero piccino era nato cieco. quando divenne grandetto il sergente dei
è questi? che fatto è questo? cieco, 37-57: corse sopra il damigel
iv-135: tirate fuori il cuore ferito dal cieco amore; e poiché tolti vi sono
lanterna o le lanterne spente: essere cieco da un occhio o da tutt'e due
palchetto della loro banda. -lanternino cieco, da ladri, proibito: piccola
8-899: ho solo intravisto un lanternino cieco, accorso per richiudere lo sportello del
al malmantile, 1-64: paolo magherini, cieco fiorentino,... per non
spiriti, irruppe negli ordini sociali, cieco sublime inesorabile. 8. che
, 4-121: vedresti, non più cieco, il career empio, / ove tu
io sono amore, / et egli un cieco error che la ragione / uccide e
che la ragione / uccide e lascia al cieco senso il freno. fiacchi, 11
bisogno. pananti, ii-374: il cieco amante non lascia un'ora di libertà
: se tu pur mo in questo mondo cieco / caduto sei di quella dolce terra
/ non intendessi ben questo latino. cieco, 29-54: io ti dico, or
speme si fida, / s'have un cieco per guida. / -ecco, o
per la visiera al già latrante e cieco. carducci, iii-4-225: campati innanzi
, i-246: cerber nel basso regno cieco e vano, / latrando all'ombre triste
adorato d'adorazion làtria come fece il cieco nato, avendo da lui ricevuta la
si maledice il popolo volubile, incerto, cieco; ma in piazza intendiamo samuele che
altri mai / nel primo cinghio del carcere cieco. cavalca, 11-46: la obbedienza
, né saper, forza o lianza. cieco, 6-84: io non cerco altro
dicea la sua parola vera, / cieco, ossesso, lebbroso, ecco era
, perché talvolta bisogna far seco il cieco, spesso il balordo. segneri,
il mondo / oscuro e freddo, amor cieco et inerme, / leggiadria ignuda,
80-13: chiuso gran tempo in questo cieco legno, / errai senza levar occhio alla
istrione / che 'l vulgo segue e il cieco mondo adora! summo, 1-iii-588:
in scultura di tale animale. cieco, 32-ii: per cimiero avea..
convenire esser tra noi alcuno principale. cieco, 34: magni trionfi e gloriosi conviti
tutto intorno a littre d'oro. cieco, 25-40: dimmi a quante carte
vecchiezza. -lettera cieca: v. cieco, n. 19. -lettera circolare
sopra quelli le imagini di ciascuno. cieco, 11-53: il lettisternio, l'incenso
80-14: chiuso gran tempo in questo cieco legno / errai, senza levar occhio
come morto, e stette tre dì cieco degli occhi, sanza mangiare e sanza
lezzo / de l'eterna prigion del cieco abisso. salvini, v-382: 4 lezzo
, al suo bel fine, / dal cieco career sciolta e liberata, / ritornarà
cananea, i dieci lebbrosi, il cieco nato, la risurrezione di lazzaro, tutte
né tu mi prendi ancora, / o cieco amore, / perché libero ho il
di qua e di là dal timor cieco. m. garzoni [tommaseo]:
, iii-441: i grandi fanno il cieco ed il sordo, quando loro non
17-33: portòci alla sua tana il mostro cieco, / né quell'aria d'operetta
. masuccio, 18: al buio corno cieco fu condutto in sala, ove credendosi
amari, 1-2-186: fatto or sì cieco al fidarsi, quanto fu lieve altre volte
; quello inferiore, bianco, è cieco. = deriv. dal fr.
. letter. suolo, terreno. cieco, 32-23: se costui che vien fosse
vecchi, marito e moglie: l'uomo cieco, la donna logora per più malattie
/ tutta raccolta, suole / aprir nel cieco senso occhi lincei! buonarroti il giovane
[dio] spesse volte riuscire più cieco, allora che par più linceo, l'
meritare e godere e celebrare, quantunque cieco, sì ben le stanze di v.
sguardo altrove intenda, / e paia cieco a tanta luce o lippo? rosa
altramente che un vii canto d'un cieco al grosso vulgo te parrebbe. pulci,
lui se ne fuggì sdegnosa / al cieco inferno, ove fu messa in lista /
5. indifferente, insensibile. cieco, 3-28: se dagli amici aiuto non
zotico; vile, spregevole. cieco, 3-40: qual terrestre animai è tanto
bandello, ii-1050: come v'andrebbe un cieco e ancor un losco, / che
di bella guardatura. -letter. cieco. alamanni, 7-i-40: quanto sia
, 14-21: per rabbia, se non cieco, almen già losco / sembra fatto
lousque (sec. xiii) 'cieco, miope', fr. ant. lois
sputo, e fregollo agli occhi del cieco. leggenda di s. domenico, 33
un frappone / che di vederlo a ogni cieco giova, / e lucciole sì fisse
alta luce, e giù nel mondo cieco. -empireo. tasso,
-privo di luce 0 delle luci: cieco. d. costanzo, 105:
. alfieri, 1-647: di superbia cieco, osasti poscia / me dispregiar;
prigionia. -perdere le luci: diventare cieco. pananti, i-144: mi raccomando
- anche: senza la vista, cieco. petrarca, 18-7: i'che
e affinano. viviani, vii-359: cieco... egli era di corpo,
piedi, vi si spiana / cupido cieco, faretrato e 'ngniudo, / con
lxxviii-ii-426: leandro fra se istesso luge. cieco, 5-43: balugante ode il suo
come morto, e stette tre dì cieco degli occhi, sanza mangiare e sanza
: chiaro mostrando al mondo sordo e cieco / quanto lume del ciel fusse già
276-14: me dove lasci sconsolato e cieco, / poscia che 'l dolce et amoroso
. -non vedere lume: essere cieco. fra giordano, 1-266: venne
so io bene, che io ero cieco, e ora veggo lume.
dopo l'altra;... il cieco vedeva, il lunatico e l'ossesso
il signor podestà, sempre sordo e cieco sui fatti di quel tiranno; ma alla
entra valle o luoco orrido e cieco. tasso, 4-55: la notte andammo
notizia accadette nel regno di napoli. cieco, 2-19: ma quel che più ti
, 19-284: però, lui a esser cieco non ci pensava nemmeno, era un
avanti di poter dire: io son cieco. fenoglio, 1-141: aveva un
/ che sol tu se'lusco e cieco. gelsi, 5: la gente è
4-116: amore... è garzon cieco / e nell'animo fa non chiaro
: scuoti, meschin, del petto il cieco errore, / ch'a te stesso
corsini, 11-1: avea la notte in cieco moltissimi controsensi da una gran parte de'nostri
sonno / o d'altro instinto macchinale e cieco. crudeli, 1-158: delle cagioni
con nude parole, senza poterne un cieco disegnare la figura, non posso per ora
, 1-516: se non sarai venuto fuori cieco, gobbo, sordo, muto,
vince, avea da prima / di cieco errore e d'imprudenza aspetto. -impresa
. gozzi, i-8-184: -questo cieco, sia chi si vuole, sia certo
. iacopone, 57-12: come 'l cieco che clamava, de passanti ha sprobato
, iv-9-40: ogni splendor oscuro e cieco / si fa, quando è presente un
e ben mostrò ch'era fanciullo e cieco. v. borghini, 6-ii-106: ciaschedun
a pensar cominciò in veritade / del cieco e del maladdo, che 'n quel vallo
da siena, 134: se l'uno cieco guida l'altro cieco, amenduni vanno
se l'uno cieco guida l'altro cieco, amenduni vanno male e cagiano tutti e
in eterno, nel profondo chiuda / del cieco abisso quella maladetta / anima, appresso
e non porre cosa che offenda innanzi al cieco; ma temerai il nome del tuo
. cantari cavallereschi, 207: o cieco, alato, faretrato e nudo,
amato / ove di tebe il glorioso cieco / da fatidico speco / altrui discopre il
il nemico raffrena / umor, che cieco serpe, / maligno irri- tator.
/ e fuor di questo aere maligno e cieco / stringerti al cuore. graf,
iii- 306: se io son cieco del tutto, farò come quei mali
monti. leopardi, 22-110: per cieco / malor, condotto della vita in
scettico e malotico, gobbo e mezzo cieco. 3. per estens.
da lunghi tubi filiformi, con fondo cieco, che sboccano nell'intestino.
uomini, che de'giusti e virtuosi. cieco, 9-17: mambrian, persona aspra
commercio. o un abbassamento della vista; cieco, orbo. mente compie atti di malversazione
la invenzione di pitagora al zoppo o al cieco e a simili cose, assegnandolo alla
dial. ant. mangiare. cieco, 30-77: investigando circa ciò la dama
riparato. pascoli, 626: io cieco vo lungo l'alterna voce / del
, / ch'un pezzo s'aggirò cieco in quel ballo. rosa, 136:
. franco, 4-249: chi sarà quel cieco che non vedrà che l'alchimia non
diviso in mezzo e son privi di cieco. 'manide codilunga ': quadrupede
ire e chi li fa manieri. cieco, 3-59: con tanta destrezza oprava gli
matto amatore di se medesimo, come cieco, giudica tutto il contrario, e
tu che gli intricati giri / del cieco labirinto aprir potesti, / ardita industria
quello del padre o della madre nacque cieco, ma acciò che l'opere di
astronomi e filosofi, non fui né così cieco d'intelletto, né così debile di
. -riparo, rifugio. cieco, 24-16: da pirati, gente infesta
. ritorna automaticamente all'antica condizione di cieco animale. non si deve usare violenza
/ però delibra al tutto de lasciarla. cieco, 45-119: su la sera a
non altramente che un vii canto d'un cieco al grosso vulgo te parrebbe. algarotti
sua vita, il brilli era quasi cieco. -distanza, intervallo.
, veggendolo / povero, vecchio e cieco, e l'affezione / che io porto
stette in forse su gli eventi del cieco marte, grandissima e oltremodo costante essendo
-provare avversione, fastidio, diffidenza. cieco, 36-63: rinaldo, che di ciò
tarchiani, 59: il fanciullo [cieco], ora, intento ad ascoltare
a marte, il quirinale a romolo. cieco, 44-81: ii fier meonte /
magalotti, 23-235: costui [il cieco]... dovette far da principio
massarìe, le bocte e'botticelli. cieco, 10-33: tutte le massarie divise ancora
voce la riconosco! - masticò il cieco fra i denti. zena, 1-473:
sistema lo voglio in me, più cieco, più spontaneo, più modesto anche
tue, veggente il sole, / cieco invadevi, e pavide matrici / intur-
il madrignal talento, / né il cieco amor senti di madre. pratesi, 3-308
per dire mattino a san donato. cieco, 33-39: io non so se
). sbarbaro, 1-84: il cieco del crocicchio riconosce al polpastrello il soldo
, / menar la mazza tonda come cieco. pulci, 18-181: costui pur
; / vedrete poi che mazzate di cieco. bandello, 2-51 (ii-182):
, ma era l'andare dell'uomo reso cieco e sordo da una tremenda mazzolata sul
insino a che, risoltesi in un cieco e meccanico dommatismo soggiacquero agli assalti
.. i uccidete o dannate a career cieco, / di perpetuo timor sciolto è
di noi passa per una specie di cieco medioevo dove tutto si sconvolge, sprofonda
1-234: smarrito ed abbagliato e quasi cieco / fra il suono e tanta luce
carro di fuoco altier lampeggia / col furor cieco in un medesmo giro, / scote
/ membranze e del futuro al timor cieco. camerana, 205: la tenera
: seguendo il diverso rumore, il cieco vedeva le case distrutte e i tetti che
fin con memorabil male / al suo cieco appetito irrazionale. nannini [ammiano],
che aderisce in modo incondizionato, con cieco fanatismo, a una fede, a un'
/ ogn'impossibil cosa, / e cieco non s'awede / ch'ella 'l mena
a destare la malignità, e fatto cieco dall'ira meniate a traverso non pure
importanza per l'arte sua: è cieco da tutti e due gli occhi.
leggende di santi, 4-54: a questo cieco, mendicante qui allato alla via,
, 284: lasciamo stare che fusse cieco [omero] il tempo della vita sua
il rosario, / siede il mendico, cieco e solitario. -ant. implorante.
un dì vedrete / mendico un cieco errar sotto le vostre / antichissime
galera di viniziani che venia di fiandra. cieco, 28-90: sperando in questo trovar
, essere monco o menno, essere cieco da natività o zoppo di natura. c
sacchetti, 140-76: dice il terzo cieco, che avea nome grazia, ed
era quello che era stato men cieco. tasso, n-iii-584: procedendo oltre
o montano, di mente assai più cieco / che non son io di vista.
costumi buoni né cattivi; forse che cieco, il quale non è operativo, o
, menzognero, falso. cieco, 42-47: giornante, che voi far
tu? / non lo vedi tu, cieco? ve'... / -ah,
e sciolga amore e molte volte in cieco furor lo trasmuti. tasso, 3-39:
: scuoti, meschin, del petto il cieco errore, / ch'a te stesso
non avevi con che far cantare un cieco. -dimin. e spreg. meschinàccio
la vista pur assai, / e quasi cieco spesso restar suole. -mesi grandi
i visceri dell'addome o al cieco e alla parte terminale del mesentere.
, che sostiene e unisce l'intestino cieco con la fossa iliaca destra.
che s'osserva talvolta alla parte posteriore del cieco. = voce dotta, lat.
iioo? * medio 'e caecus * cieco '(v. cieco, n.
e caecus * cieco '(v. cieco, n. 17).
vedendole [alla statua] quel viso cieco, ci s'accorge che non si
e se la ne fece un cantar di cieco, la prima volta ch'ella si
si pascano. viani, 19-19: il cieco reclinava la testa sul bastone e i
iniezione. -metodo del doppio o triplo cieco: nella sperimentazione clinica controllata, procedimentodi
fatta seccare; pancetta salata. cieco, 10-56: le cose fatte in fretta
. alamanni, 7-ii-140: porta il cieco il rattratto in su le spalle,
senza cui un vocabolario gli è un cieco che si mette a far il pittore,
io vo'come sol per via va cieco, / sanza minerva o sanza il grande
] / ministra de l'ardor del cieco nume [amore], / sforza
mondo] / con cieca man, con cieco studio accorre / delle cause minor la
dee estendere questo cotale comandamento. niccolò cieco, lxxxviii-n-203: convien che sia più
più la pregia e brama. niccolò cieco, lxxxviii-11-175: non è né minuita né
il veggo e scrivo, / e 'l cieco amor in occhiuto e modesto, /
passando, avea affisato e sorriso inverso il cieco padre. belo, 38: quel
. pascoli, i-io: il fanciullino del cieco non tanto voleva farsi onore, quanto
più caro l'onore perpetuo. n. cieco, lxxxviii- n-181: l'opre degne
, / un tumulto, un furor cieco si mira. -trovare attestato,
. tasso, 14-498: mira che cieco abisso, e come il cielo / le
che tu sei povero, nudo, cieco, misero e miserabile. boccaccio, i-16
qualcosa a memoria più di quanto il cieco sa il misererei conoscerla alla perfezione.
assai più a mente / che un cieco non sa il salmo * miserere '.
numerica. pananti, i-233: un cieco con un muto colascione / quattro corde
foscolo, gr., ii-93: a cieco duce / siete seguaci, o miseri!
taglia una il buon sarto. niccolò cieco, lxxxviii-n-209: quando vien caso d'
se tu pur mo in questo mondo cieco / caduto se'di quella dolce terra /
caro, 2-33: dentro al suo cieco ventre [del cavallo di troia] e
sgradevolmente. alamanni, 6-1-71: qual cieco suole, a cui vespa o tafano
, pttrg., 16-12: si come cieco va dietro a sua guida, per
moiétta, sf. region. intestino cieco del maiale, usato per confezionare insaccati
allora assecondato con pregiudizio del giusto un cieco trasporto di sdegno. colletta, iv-248
sodezza, flaccido, cascante. cieco, 5-82: il gigante con orribil crollo
] inlegittimo,... non cieco, non sordo, non mutolo, non
25: ben dorme e ben è cieco chi non vede, / o sommo padre
benigno loro padre beato francesco. niccolò cieco, lxxxviii-u-202: fama, gloria ed
pur di fuora, e dice: fariseo cieco, monda quel ch'è dentro.
chi le vidde ricuperò gli occhi se cieco,... la mondezza se
. pulci, 1-7: il mondo cieco e ignorante non prezza / le sue
e protervo, / del tutto è cieco chi 'n te pon sua spene. s
della casa, 4-145: ahi, cieco mondo, or veggio i frutti tuoi,
. - mondo amaro, basso, cieco, defunto, gramo, tristo 0
: se tu pur mo in questo mondo cieco / caduto se'di quella dolce terra
l'alta luce e giù nel mondo cieco. b. fioretti, 2-4-7: que'
ciò che nasce al mondo, nasce cieco. ariosto, 8-42: ch'aver può
. sm. anat. ant. intestino cieco. fasciculo di medicina volgare, 36
volgare, 36: e1 budello chiamato cieco, el qual si chiama monoculo. dalla
. dalla croce, ii-92: il cieco... i cirurgici chiamano sacco e
alto, contro il pettodell'avversario. cieco, 18-53: urti, percosse, montanti
petrarca], ii-55: che monta al cieco andare per una bella via? o
di lancillotto e quella scenetta col padre cieco messa lì da shakespeare per ricondurre a
. che induce al male. niccolò cieco, lxxxviii -11-198: o misera [ingratitudine
acciò che con dolcezza tu smuova detto cieco, imperò che, volendolo fare a un
morissono, quando morissono i corpi. niccolò cieco, lxxxvtii-11-185: se dici: «
centesimo anno ancor s'incinqua. niccolò cieco, lxxxviii-11-190: né morrà mai il
. benivieni, xxx10- 94: il cieco cor, che mentre il suo difetto,
mori'e non rimasi vivo. niccolò cieco, lxxxviii-11-213: ma poi ch'io
e sottili dell'umana ingordigia e del cieco interesse. 11. figur.
al vituperio e sordo al mormorio e cieco alle vanitadi. alciati, 72: da
tuo colore venisse per caso che fusse cieco, può venire che, la caldaia
morone, cioè al neraccio pieno e cieco. gargiolli, 137: il
tendina bianca, / impallidiva quel profilo cieco. 4. ant. lungamente
sì ch'io non disponessi a l'aer cieco, / la patria e 'l zio
quinci sù vo per non esser più cieco; / donna è di sopra che
/ come pistasse l'acqua nel mortale. cieco, 37-7: o cugin mio,
sfoga l'ira o si raffrena / quel cieco impeto in lui ch'a morte il
moschetta: irritarsi, stizzirsi. cieco, 34-66: non dimandar se astolfo torse
il mostazzo in verso di campo. cieco, 18-22: il nepote di carlo,
1-52: fuori di quel cespuglio oscuro e cieco, / [angelica] fa di
e ben mostrò ch'era fanciullo e cieco. fiamma, 102: poi che
: queste due cose si mostrano in questo cieco: prima che fu ralluminato; appresso
mostra. ibidem, 73: al cieco non si mostra la strada. ibidem
/ ch'un pezzo s'aggirò cieco in quel ballo. tommaseo [s.
171: in ogni loco di quel cieco chiostro / gridano le defunte anime prave,
fai dei cori umani aspro governo, / cieco mostro d'averno / in sembianza ch'
223: signore, fui mostruoso, cieco, pazzo e stoltissimo. -degno di
un'opera d'arte. niccolò cieco, lxxxviii-11-169: giusta mia possa una
corli intenta / con cieca man, con cieco studio accorre / delle cause minor la
popolo!... ma per cieco ch'ei fosse il baccanale dell'impudenti orgie
tale ufficio è tradizionalmente svolto da un cieco, perché non è lecito vedere le
letto su l'alpe bruna / sorrisi al cieco mugghio del tuon. pascoli, in
.. un mugolamento, un tormento cieco che s'appaga. = nome d'
fatto come nella classica novella spagnuola del cieco e del ragazzo che gli serve da
un lato di un edificio; muro cieco. di giacomo, i-402: come
muovesse nel più folto e nel più cieco della nebbia. formava spessori concreti, una
in continuazione di un ponte. -muro cieco o morto: che non ha o
traversai il giardinetto fino a quel muro cieco. codice civile, 888: il vicino
, irruppe negli ordini sociali, cieco sublime inesorabile. pirandello, 8-1056
adorando il mu- seragnolo, che è cieco. 2. locuz. -vivere
. musicale. gherardi, 2-i-165: cieco quasi a natività, [francesco degli
i-340: questa, per trionfar del cieco obblio / del mio povero stil musica
di tutte le cose è uno stimolo cieco, inintelligente? non mi va. -
mutevole, instabile. niccolò cieco, lxxxviii-n-204: pensa ai buon servi
, 1-516: se non sarai venuto fuori cieco, gobbo, sordo, muto,
parlare. guinizelli, xxxv-n-475: il cieco vederà, 'l muto parlente / ed orni
, e'sordi odono, l'occhio cieco vede, e i muti parlano, gridando
il signor podestà, sempre sordo e cieco e muto sui fatti di quel tiranno.
e san matteo aggiugne ch'egli era cieco e sordo, cioè dava questi effetti
prati, i-129: ospite bianco mutolo e cieco, / bacia la rosa ch'io
conviene che 'l servo di dio sia cieco, sordo e mutolo in tutte quelle cose
. zool. che si riferisce al lato cieco, rivolto verso il basso, dei
nei guai, mettersi in un vicolo cieco, trovarsi in una situazione difficile,
turbare. leopardi, 8-60: dall'aer cieco e da'natanti poggi / segno arrecò
in giovanni 9-7, della guarigione del cieco nato). -anche al figur.
presto che alluminarlo; secundo perché el cieco andassi là cogli occhi infangati insino alla
questa natatoria di siloe, dove col cieco nato riacquisterete l'interna vista. de notari
inseparabili sono come... essere cieco da natività o zoppo di natura.
: frate nicola,... cieco a natività, predica in san petronio.
. o a un agg. (come cieco, sordo, muto, ecc.
cristo... collo sputo alluminò lo cieco nato. rime anonime napoletane del quattrocento
o della donna). niccolò cieco, lxxxviii-n-174: ove sono i crudeli
egli ha più d'una natta. cieco, 15-87: tosse, doglie di fianchi
come suscitare il morto, illuminare il cieco e cotali cose, le quali cose
170: nella città di amangucci è un cieco maritato, naturale del saccai, di
. govoni, 994: ti fui cieco sul viso... /..
ombroso nauto / come inferma balena o cieco tunno. vigazione, che si
). jovine, 341: il cieco montato su un cumulo di pietre,
di coloro che andavano per questo mondo cieco come matti! boccaccio, dee.
servigio de'poveri ch'un fanciullo povero cieco de l'uno occhio e tutto scabbioso
vi si lavasse gli occhi, diventerebbe cieco. davila, 413: il re
uomo: ed uno in realtà è cieco, dunque in lui è la cecità.
dovresti, falso sconoscente, / villano cieco, pigro e negligente, / che per
, certo, all'odio negro, cieco, disumano, snaturato contro costoro.
mi sembra quant'io scemo; / esser cieco vorrei per non vedelle. detta casa
punizion de'colpevoli, comandava anche al cieco destino, o perseguitava soprattutto le offese
enne maiuscolo, umastrazione capace di suscitare cieco terrore. 5. ciò che costituisce
colore venisse per caso che fusse cieco, può venire che la caldaia
, cioè al neràccio pieno e cieco. = peggior. di nero
. maffei, 259: insano impeto e cieco / occupò l'in felice
di peccati la faccia imbrattata. niccolò cieco, lxxxviii-n-199: o superne di dio giuste
, 263: po'che 'l cieco furor l'alma sospinse / a seguir quella
reale, all'essere). niccolò cieco, lxxxviii-11-197: o violente dannar della
-in senso collettivo: nemici. cieco, 13-5: qua non abbiamo altro che
degli occhi della testa, come tu se'cieco di quegli della mente? certo no
: arricchire culturalmente e intellettualmente. niccolò cieco, lxxxviii-n-172: di tanta donna non
mai; / e veggo ch'io son cieco e tu mi dài / di tua
; / ma sciocco il vulgo e cieco / cangia con gemme frali un suono eterno
l'industria ed opera degli uomini. cieco, 5-45: i colpi aspri e nocenti
al corpo di tale escomuni- cato. cieco, 4-6: avuta orlando una tal visione
: noi provamo che 'n questo cieco mondo / ciascun si vive in angosciosa noia
arreca grave molestia e offesa. cieco, 4-64: pugnato ho con serpenti e
mi noiano. viani, 19-508: il cieco... ammiccò il bastone gridando
mondo. palazzeschi, 1-200: come il cieco io sapevo tutto senza avere veduto mai
, cova lì in quel nonnulla, il cieco furore che gli inietta lo sguardo.
non so che ch'ognun fé sordo e cieco. aretino, 20-69: con certi
chi è privo della vista; tesser cieco, cecità. cavalca, 19-83:
incapacità di nuocere. niccolò cieco, lxxxviii-n-174: ove sono i crudeli
collottola: / e quando crede ognun cieco qual nottola, / va rifrustando ogni
: a veder gli altrui fatti io son cieco, / un muto in rapportar ciancie
il ciel da torno fa sanguigno e cieco. rebora, 171: ritorno;
getti, né provi / di cimo il cieco ardir l'alto tuo sdegno. nigra
se'misero e miserabile e povero e cieco e nudo. antonio da ferrara,
con nude parole, senza poterne un cieco disegnare la figura. zuccolo, 1-36
e lo rinchiudeva in qualche cosa di cieco e senza uscita che gli tagliava il respiro
lorenzo de'medici, i-222: il cieco desir per maggior pena / numera l'
mirabil cosa a ridire; il quale, cieco quasi a nati vità,
de'compagni del popolo romano. niccolò cieco, lxxxviii-n-191: quali i numidi del
cori, nunci e nuove scene d'edipo cieco e con creonte e co'figliuoli.
malvagio nuoce a molti giusti. niccolò cieco, lxxxviii-n-186: tanto nuoce 'l mal
alberti, lxxxviii-1-64: chi in questo cieco mondo / non sa notar va a
9, 7, della guarigione del cieco nato). cassiano volgar.,
, / nel primo cinghio del carcere cieco; / spesse fiate ragioniam del monte /
/ e già mormora il tuon nel nuvol cieco. metastasio, 1-iv-212: insomma il
traversai il giardinetto fino a quel muro cieco. 6. agire secondo l'
il mondo,... per quanto cieco si sia, vede in certi lucidi
lacero e randagio chiamato mi- gliavacca, cieco, obeso e sbarbato come un diacono.
faccettò per suo familiare in paradiso. cieco, 28-75: se '1 non si sapesse
. / nasceva in noi, volti dal cieco caso, / oblio del mondo.
sensi, nella quale si tuffarono col cieco oblio di due naufraghi. d'annunzio
dì futuri / deggio io mandar dal cieco obblio sicuri. zerbinati, lvi-274: roderà
ed amori, / sperai già far del cieco obblio vendetta, / alfin ti spezzo
/ poiché la madre lor temea che il cieco, / incauto nume perigliando gisse /
: madre del ver sofìa, / quale cieco furor dai prischi esempi / torse i
/ del qual per morte ora è cieco rimaso. nappi, xxxviii- 216
breve momento io laggiù caggia / dal cieco amore e da sue furie invaso /
rafforz., e caecàre 'rendere cieco * (denom. da caecus
(denom. da caecus * cieco '). occecato (obcecato)
. letter. ant. il rendere cieco; accecamento. capriata, 1-12
compiacenza, fare agli occhi. il cieco d'adria nella sua alteria. settembrini
degli occhi della testa, come tu se'cieco di quegli della mente? ottimo,
gozzano, i-1225: francesco, ormai cieco, più non poteva rivedere le sue figlie
f'agiuoli, 1-6-294: se fui cieco nel ritrovarmi una nuora sciocca e malaccorta,
bene... che elli nacque cieco: ma come ora si sia che gli
: lo vedrebbe cimabue, che nacque cieco e che avea gli occhi di panno,
mano incontanente s'adoperò, e il cieco vide. i. riccati, 4-374
un occhio solo è signore: v. cieco, n. 26. -l'
s'innamora. marino, xiii-27: dal cieco amor deluso / un occhiuto pastor trafitto
un presidente occhiuto a'mali esempi e cieco a sode ragioni. l. quirini
me un sol lampo / d'amor cieco, occhiuta avvampo. -dotato di
il veggo e scrivo, / e '1 cieco amor in occhiuto e modesto, /
scelerato di esser oculato nelle apparenze, cieco nella sostanza delle cose. b. fioretti
b. fioretti, 2-5-157: il cieco andatore, che porta lo illuminato, è
ariosto, 17-31: poco il veder lui cieco ne conforta, / quando, fiutando
sordo e non porre offendicolo innanzi al cieco, ma temi il signore iddio tuo
ché a caso cominciando a menar colpi da cieco... molti malamente e nelle
offoscarsi la vista pur assai / e quasi cieco spesso restar suole. fasciculo di medicina
; e così dolendosi si partì menzo cieco, e domandando io a circostanti la
b. pulci, lxxxviii-11-301: questo cieco desir che ti tormenta, / mostrandoti
. gadda, 16-32: l'amore è cieco: e ogniduno trangugia il suo vantaggio
frutti. sacchetti, 178: o pensier cieco ignorante e vano, / tant'è
fuori legge l'amaritudine dentro. oi cieco! oi misero! oi matto! sacchetti
sacro altare. ammirato, i-236: col cieco vulgo e con la turba sciocca /
sì eh * 10 vivo / ornai cieco nel mondo. ariosto, 43-167: poi
come * ostaggio 'o come 'cieco '(sulla scorta di erodoto);
di grecia e finalmente in colofone diventò cieco, e per questo fu chiamato omero
, molti omeri e molti come il cieco d'adria. vico, 566: la
nulla dopo la morte. niccolò cieco, lxxxviii-n-180: in prima che pervenga
« chi siete voi che contro al cieco fiume / fuggita avete la pregione etterna
nobilissimi. -sostant. niccolò cieco, lxxxviii-11-203: buono e fondato inizio
opaca. -letter. che rende cieco. tommaseo, 5-307: qual chi
esclama: or non son 10 più cieco? 9. letter. privo
tacca. 16. insensibile, cieco, ottuso, grevemente materiale, brutale
, 19-19: la sera il padre del cieco con un sacco di rusco..
di buon mattino perché, tanto, il cieco conosceva a tasto la casa.
ha costumi buoni né cattivi, forse che cieco, il quale non è operativo,
/ sembra dotato, e pur è cieco in tutto, / per lo sì grave
l'ignoranza comprendere, amor fanciullo e cieco pur troppo l'ignoranza ne rappresenta.
cattivata crudelissimamente e bruttissimamente maculata. niccolò cieco, lxxxviii-n-179: beato il penitente ad
ma con evidente particolare utilità per un cieco, di ottenere la traduzione di libri
i-xi-4: qualunque ora lo guidatore è cieco, conviene che esso e quello, anche
, conviene che esso e quello, anche cieco, ch'a lui s'appoggia vengano
. petrarca, 56-1: se col cieco desir che t cor distrugge / contando
. dimin., in quanto ritenuto cieco dalla credenza popolare; cfr. anche fr
rossa. -in partic.: cieco che suona il violino per attirare l'
o per lesioni gravi degli occhi; cieco. valerio massimo volgar., i-585
pallino. -in partic.: cieco che chiede l'elemosina, per lo
veggente: gabriele d'annunzio, divenuto cieco da un occhio per la lesione subita
vero / che ogni uomo è orbo e cieco, / e tien pel bianco il
dire, al presuntuoso parlare, al cieco scrivere, però che parla lo sfrenato
l'orbo non canta. -il cieco guida l'orbo: v. cieco,
-il cieco guida l'orbo: v. cieco, n. 26. 11.
'(e nel lat. tardo 'cieco '), di origine indeuropea.
che seguia la traccia, / perch'era cieco non vidde la fossa, / onde
discreti uomini della arte predetta. niccolò cieco, lxxxviii-11-211: agli alti essordi e vaghi
ordiva e mal tesseva, / tenendo cieco altrui, lui non vedeva. d'annunzio
orecchi bassi al loro signore. niccolò cieco, lxxxviii-11-213: o ignorante plebe, o
quello di senofonte, il vorrei chiamar cieco infin negli orecchi. -con i
d'onde suole sovente a l'aer cieco / dar a'spirti infernali aspro ri-
volgare, 36: e1 budello chiamato cieco... si chiama monoculo,
ant. origine, principio. niccolò cieco, lxxxviii-11-210: se ragion pugna, e
, i quali amendui furono figliuoli d'appio cieco. cesarotti, 1-xiv-341: giunone,
, muscoloso verso il piloro, il cieco è piccolo ed ottuso. =
avvezzo e dal giudizio saggio / quasi cieco condur dritto si sente. de mori
, / l'altra segnar, dal voler cieco spinti, / mentre han coscienza per
naufragio. parini, xvii-17: per lo cieco avvolgere / de'casi, e per
fredde le vene. leopardi, 7-89: cieco il tuono / per l'atre nubi
, 11-1: avea la notte in cieco orrore / chiuso tutta la macchina del mondo
i nomi nostri immersi / restin nel cieco orrore / della fangosa acherontea palude?
ogni inganno e frode, / com'il cieco s'avede de l'ortica. bruno
/ del qual per morte ora è cieco rimaso. b. tasso, 1-8-48:
niccolò cieco, lxxxviii-11-192: pel pelago, chi vuol
io sono nell'oscurità [parla un cieco], / eccellenza, ed è lento
4. per estens. letter. cieco (nell'espressione oscuro della luce)
amore. di costanzo, 36: cieco e zoppo or a lenti incerti passi
che dall'oscuro / sepolcro e dall'oblìo cieco et eterno / traete l'uomo e
, 1-176: niegano all'antichità quel cieco ossequio superstizioso che ci è imposto come
presunzione facilmente accessibile. niccolò cieco, lxxxviii-n-171: gran parte avesti già
terra il passo / a l'inamabil cieco ultimo ostello. -universo.
stendere, tendere, protendere. iccolò cieco, lxxxviii-n-180: in prima che pervenga
che per disfarci vien sì volentieri. cieco, 41-92: gioroante, più che mai
, ii-139: ahi anima ostinata, un cieco duce / tolt'hai per fida scorta
dà ad una insofferenza ostinata. niccolò cieco, lxxxviii-n-199: ignoranza e canina avarizia
ti sfardi / fia altr'otta. cieco, 12-32: torniamo a dir del
si richiede... che [un cieco] non possa far testamento scritto e
ottenebrati dal dolore. -sm. cieco. f. f. frugoni,
] talvolta, per esser fanciullo e cieco, alberga in certi cori sì sgarbati
., 10-60: se per questo cieco / carcere vai per altezza d'ingegno,
mena / per le tenebre cieche un cieco duce. davila, 388: cosi
di messer san domenico. niccolò cieco, lxxxviii-11-173: ave, suppremo a noi
paga morta: essere inoperoso. niccolò cieco, lxxxviii-n-199: io non so s'io
. -come punizione. niccolò cieco, lxxxviii-n-187: questo ufficio è del
d'insolentarmi co'dispetti / chiaro palesa un cieco, inopportuno / e folle amor che
fu omo di virtù palese. niccolò cieco, lxxxviii-n-192: penso il secreto in
/ non palliata fede, / non timor cieco, ma verace affetto, / ma
acquistarò. cariteo, 130: sì cieco amor mi tien che non mi doglio /
vecchio era assai e molto addolorato. cieco, 16-32: prima che gli entri
xi-366: salite gli scalini di un vicolo cieco colle sue ombre che palpano la parete
/ sen9a rancura -palpando amore. niccolò cieco, lxxxviii- 11-210: pur caldo è
[la lingua italiana] come un cieco, soltanto al tatto, si ritrovano le
della serratura. fogazzaro, 12-x-23: il cieco stese un braccio, brancicò le monete
amoroso. petrarca, 212-10: cieco e stanco ad ogni altro ch'ai mio
jovine, 339: incominciò [il cieco] a camminare, le dita aperte
lievitazione (ed è contrapposto a pane cieco, senz'occhi, in cui la
v.]: * pane alluminato, cieco ': cogli occhi, senz'occhi
stanca. idem, 382: * cacio cieco e pane alluminato ', idest sit
alle razze e a combattere il pangermanesimo cieco e spesso comico dei chamberlain, dei
-benda. equicola, 56: cieco [amore] perché non ha consiglio
6-118: in che modo se'tu fatto cieco? rispose quello: essendo giovanetto era
immersi nell'orribile pantano del loro sonno cieco e torbido. 10. banalità
rifiuto, rifiutando il papato. niccolò cieco, lxxxviii-11-178: in sesso feminin resse
. moravia, xiv-88: una volta cieco, edipo, paradossalmente, diventa veggente
tiresia che è veggente appunto perché è cieco.
audace il segno varca / scòrto da cieco e temerario duce, / de'cari detti
ara mai più un tuo parecchio? cieco, 36-59: disse al suo baiardo
in più pezzi. leopardi, 7-83: cieco il tuono / per l'atre nubi
pura del sentimento come tale. muto, cieco, in quanto immediato; ma luminoso
! l. strozzi, 1-87: cieco / è d'altra donna, a cui
combatte per amore e come 'l cieco / prender si lascia. =
pestilenza] s'era ampliata. niccolò cieco, lxxxviii-11-187: le madre meschine / fuor
. -essere complice o connivente. cieco, 18-71: operò beveraggi e molti inganni
secondo infelice è, invece, un cieco insolente, dotato di poderosissima voce,
, sapera'lo al partire. niccolò cieco, lxxxviii-n-212: ogni ben temporal convien si
/ far voglio da sto ingrato e cieco mondo. firenzuola, 209: dove vuoi
o di un fenomeno. niccolò cieco, lxxxviii-n-187: nuove e diverse sette
veleni, grandi e parvi. niccolò cieco, lxxxviii-11-170: tu [venezia] se'
offesa tèn parva o niente. niccolò cieco, lxxxviii-n-211: parva felicità, breve
micolino e aumentare il bene parvolino. cieco, 5-63: io possedo una terra al
. -sopportare, tollerare. cieco, 21: meglio è star in esiglio
iacopone, 57-11: come '1 cieco che clamava, da passanti era sprobrato
saran sempre / vostri elementi: uom cieco accatta e passa. niccolini, ii-491:
spesso in battaglia: or lagrimoso e cieco, / squallido, inconsolabile passeggio /
/ degli occhi tuoi che in questo mondo cieco / mi guidàr, lasso! eran
si sciolga dalle lunghe pastoie d'un cieco sentimento. einaudi, 487: l'impresa
tu sarai presto giù ne'bassi stigi. cieco, 40-32: quel patarino / volea
quattrini; per ognuno de'quali il cieco aveva sempre recitato, con vera fede,
parvente del suo proprio riso. niccolò cieco, lxxxviii-n-210: abbia respetto al caro antecedente
duna meretrice. pananti, ii-374: il cieco amante non lascia un'ora di libertà
contradiceva ch'altro terren barchi. niccolò cieco, lxxxviii-n-187: guerra consente i fraudolenti
ant. imitare il padre. niccolò cieco, lxxxviii-n-190: volse che d'un famoso
tanta percossa pazienti. pascoli, 627: cieco non ero, e ciò pascea con
che faccia riposar gli stanchi pei. cieco, 39-19: non ci far volgere
. che deriva dal peccato. niccolò cieco, lxxxviii-11-187: quest'ufficio è del
, e mi spaventa il peggio. niccolò cieco, lxxxviii-n-199: la plebe, che
crudel pelago della vita tempestosa. niccolò cieco, lxxxviii-11-192: pel pelago, chi
niccolò cieco, lxxxviii-11-188: quanti pelàr la chioma
morte / tutti i prodigi poi che cieco errore / fece de la sua mente pellegrina
che riuscito ne fosse una bella roba. cieco, 36-25: colei mi trasse in
l'animo da'desideri corporali. niccolò cieco, lxxxviii-11-177: tu pati pena degli
se nel penace seno / del vostro cieco, afflitto, orrido regno [delle solfatare
: un dì vedrete / mendico un cieco errar sotto le vostre / antichissime ombre
il cane che ritorna al vomito. niccolò cieco, lxxxviii-11-179: beato il penitente ad
si rifuggì nella città del giglio. cieco, 14-77: o mambrian, rivolgi
vi pensate? 'sottinteso ch'io sia cieco, ch'io sia ubbriaco, pazzo
non entre questa falsa suspettazione ed il cieco spavento de la morte, aprendosi la
, 50: folle mi par e cieco il tuo penserò, / se esser tu
altro. ariosto, 21-34: il cieco suo desir, che non assonna / del
-pensionùccia. pratesi, 5-358: rimasto cieco per lo scoppio duna mina alle cave
. averani, i-5: isacco, perciocché cieco, fu ingannato da'sensi.
rosata lampa, / molto di fervor cieco a sé d'intorno / fuoco possiede,
percussioni che avea ricevute in campo. cieco, 28-9: sinodor per virtù del saracino
canta: alle sue dolci cantilene / il cieco orror perdé l'eterna notte. molineri
dietro a qualcuno: essere preso da cieco entusiasmo per una persona; cedere all'attrazione
è, ma sì da lacrimare. niccolò cieco, lxxxviii-11-178: tu fuggi le perfidie
cava nube delle mie pene / me cieco, tramortito / in sorde rimembranze,
del paradiso, 418: come il cieco è reprobo saettatore, così il discepolo che
non può né darmi quella / che cieco mi lasciò senza il suo lume, /
tanto che a quest'ora egli è cieco, sordo e completamente imbecille.
, e col voler certo ce corgo. cieco, 7-61: su nel ciel per
. che ha luogo entro l'intestino cieco (una reazione, un processo).
: la madre lor temea che il cieco / incauto nume perigliando gisse / misero
. flogosi dei tessuti circostanti l'intestino cieco. = voce dotta, comp.
ingombro di vegetazione, intricato. cieco, 9-24: posta la via dritta in
comunista sovietico per designare l'assoluto e cieco ossequio tributato alla figura di stalin e alle
un letto vasto, / sacro all'amor cieco / e al perspicace / odio.
/ d'ogni speranza e d'ogni cieco errore. -sm. tono severo
7. dimin. pertusèllo. cieco, 37-7: se creder noi vuoi,
tre staia de panico. n. cieco, lxxxviii-ii-182: l'inclito tuo sereno anticessore
io l'avessi recate, io sarei ora cieco. - allora il signore incominciò a
che ne ànno solamente uno [intestino cieco], come l'airone, la garza
... lo ha [l'intestino cieco] in figura cilindrica. -pesce
lavorare, sfido io, è mezzo cieco e paralitico; ma dove s'è pessimamente
, il cavallerizzo, il pestapepe, il cieco nato, il fiaccheraio. faldella,
18. esemplare di una moneta. cieco, 22-49: quella ancella fé tanto con
. adulazione, piacenteria. cieco, 15-38: non dimandar con quante piasentine
armi è posposta ai lucri smodati, al cieco amore del vivere piacevole e corrotto.
. leopardi, 22-111: poscia, per cieco / malor, condotto della vita in
: facendo toccare una statua [a un cieco], egli conosce le membra e
, / qual, come volle il mio cieco disio, / un tempo lieto fu
bruno più o meno intenso, il lato cieco o sinistro bianco giallastro: le pinne
che non ne hanno veruno [intestino cieco], come la bubbola, il
paura el padre e la madre del cieco che volevono tenere el piè in dua
guevara], iv-34: siate occhio al cieco e piede al zoppo.
) il topo d'acqua ha un intestino cieco largo e lungo molto e con tante
festa, / l'opra meglior del cieco dio strapazza. alfieri, 1-1097: finalmente
tempo medesimo uscire un vecchiotto calvo e cieco, pieno di pensieri, che gli si
è tempo aprir gli occhi e parer cieco / e trar la pietra e po'asconder
l'acqua. fiamma, 1-245: cieco apollinare, che in tanta luce di verità
mio piloto. térésah, 1-183: il cieco guardava il sole: / quest'è
condizioni di visibilità esterna nulla; volo cieco. -pilotaggio telecomandato: sistema che consente
, figliuol de venere, un fanciul cieco, nudo, alato e faretrato. di
scarco. canaldo, io: pingesi cieco amore, perché forsi al precipizio incauti
pinte e inargentate. petrarca, 151-11: cieco non già, ma faretrato il veggo
/ come volea colui ch'è pinto cieco. lorenzo de'medici, i-221:
. burchiello, lxxxviii-ii-455: dissemi un cieco che gli disse un muto / che
spaziose atre caverne, / e l'aer cieco a quel romor rimbomba; / né
il volse in ciel, ma nel più cieco / fondo il dannò d'un baratro
la sorte d'achille a un furor cieco. / cade il troian sotto l'
legare un animale; guinzaglio. cieco, 17-43: astolfo fé come suol far
paralleli. ojetti, i-659: un cieco piccolino, vestito di bianco, piega la
avesse mai fatti, come fu quello del cieco nato... e di quell'
il brigadiere a cacciarsi in un vicolo cieco. pasolini, 10-292: prendiamo le piste
. idem, par., 16-72: cieco toro più avaccio cade / che cieco
cieco toro più avaccio cade / che cieco agnello; e molte volte taglia /
lei, men degno fassi, / cieco mondo infelice, ogni tuo vanto: /
: « chi siete voi che contro al cieco fiume / fuggita avete la pregione ettema
la chitarra. pratesi, 5-17: il cieco s'appoggiò il violino alla spalla,
apparato digerente costituito da branche a fondo cieco; vivono sul terreno umido o nelle
fango e messelo in su gli occhi del cieco. nota che sputò el salvatore in
persona di giovanni gonnelli, detto il cieco da gambassi, insigne plasticatore. d'este
grecia l'ebbero prima dalla mente del cieco omero, un tipo convenzionale, sebbene
si fa la festa di testaccia. cieco, 9-84: rispose orlando: tu non
medesimo lato, mentre l'opposto è cieco: il corpo è fortemente compresso:
nuotando si collocano sopra il loro lato cieco. l'assimmetria non si vede in questi
plui g'à far demora ». niccolò cieco, lxxxviii-ii 177: eugenio
quale non è puoca differenzia. niccolò cieco, lxxxviii-ii-209: un buon consiglio non è
, che hanno un sol piccolo intestino cieco situato in vicinanza del podice, quasi
né si difende, / e che 'l cieco furor sì inanzi tira / o mano
principali (spesso con diverticoli a fondo cieco); sono per lo più ermafroditi con
vogli che così procedimi, ma io son cieco per poter vederla. bisaccioni, 1-159
- / quando cader senti'mi al cieco solo. = voce dotta, lat
. sbarbaro, 1-84: anche il cieco del crocicchio riconosce al polpastrello il soldo
vi sono molti pesci corredati dell'intestino cieco e particolarmente la sepia, il totano
. oziare, poltrire. niccolò cieco, xxxix-ii-83: li giovanetti arditi / se
levasi il rumore e 'l gran polvino. cieco, 1-97: io lascio la gran
in cui lo stantuffo è cieco, e a doppio effetto, quando
iii-27-18: noi provamo che 'n questo cieco mondo / ciascun si vive in angosciosa
/ il pondo e la graveza. cieco, lxxxviii-ii-176: ave, padre santissimo,
tutto 'l mio isforzo; / siccome cieco noll'amo, che m'ama. /
alle razze e a combattere il pangermanesimo cieco e spesso comico dei chamberlain, dei
: il signor vincenzo volse insegnare al cieco il secreto di far sentire un suono
stringendolo con i denti, ma il cieco non lo volse mai provare, dubitando che
.. lo hanno [l'intestino cieco] in figura di una piccola pera.
ora s'allentassi o un sol giorno. cieco, 33-64: per mia fede,
luce i colli / quand'io, cui cieco ardir porse consiglio / di toccar l'
rosario, / siede il mendico, cieco e solitario. e. cecchi, 5-267
, e quindi avvisi / che nel cieco acheronte i numi inferni / per sotterranee
novello che passa su le dita di francesco cieco in punto di toccare l'organo portabile
valore, positivo o negativo. niccolò cieco, lxxxvlii-ii-210: quelli innudi di laude
farò portinaro di quel regno ». niccolò cieco, lxxxvtii-ii-199: io non so s'
lui se ne fuggì sdegnosa / al cieco inferno, ove fu messa in lista /
capacità o per condizione sociale. cieco, 19-22: timocrate gentil smontò di saldo
... dall'annessione, dal cieco entusiasmo degli uni e dalla funesta debolezza
giusta a mia possa ti servirò. niccolò cieco, lxxxvtiiii- 169: giusta mia possa
: in me non ha possanza / quel cieco amor che voi tutt'altre acceca.
la rosata lampa, / molto di fervor cieco a sé d'intorno / fuoco possiede
quindi erano postergate. -allontanare. cieco, 20-71: cassandre, che nascosto ivi
-potere del pontefice. niccolò cieco, lxxxviii-ii-175: temporal puoi di potenzia
occhi miei, / ma al mondo cieco, che vertù non cura. idem,
[il principe] pure fusse tanto cieco ch'egli tentasse cose nuove per acquistare
il poverello dell'umanità, spesso anche cieco e vecchio. e se tale non sembra
il poverello dell'umanità, spesso anche cieco e vecchio. e se tale non sembra
tempo era come uno sasso solida. cieco, 20-55: il primo vaso di quella
artisti nel giudicare vanno cauti come il cieco che tasta prima il terreno col bastone
, 171: in ogni loco di quel cieco chiostro / gridano le defunte anime prave
forteguerri, 17-arg.: il finto cieco per lungo sentiero / con un bastone
valor d'ogni viltà lontano. niccolò cieco, lxxxviii-ii-172: 0 spiriti poetici, che
118: signor, come al nato cieco / desti lume al suo buon preco
, non potendo far melio. niccolò cieco, lxxxviii-ii-177: non solo architofel,
preludiare. fatti pochi passi, il cieco cominciò la canzone. -tr.
di superi, relativo). niccolò cieco, laxxviii-ii-199: quale è il più preminente
morale, una capacità). niccolò cieco, lxxxviii-ii-205: l'altra virtù consiste
considerazione sociale, privilegi. niccolò cieco, lxxxviii-ii-176: per divina providen- zia
sarò tornato a te con la risposta. cieco, 11-40: dimmi, barone,
-sostant. varano, 1-417: il cieco presagir d'un forsennato / tanta nel
sagrificarli. -preso degli occhi: cieco (anche in senso intellettuale).
povero popolo!... ma per cieco ch'ei fosse, il baccanale deltimpudenti
con tal prestezza che si vede apena. cieco, 27: falcon non scese
o montano, di mente assai più cieco / che non son io di vista,
facilmente o in poco tempo. niccolò cieco, lxxxviii-ii-187: de'morti e de'feriti
14-70: ho visto un vecchio garibaldino cieco preso sotto il braccio da un pretarello
di sapere; pretesa. niccolò cieco, lxxxviii-ii-187: guerra fa tenebrosi i
è viva pietra, dovere summergersi. niccolò cieco, lxxxvul-ii-174: parliamo un poco de'
tutto disordina o confonde / il caso cieco, e con occulto inganno / la prudenza
core amante, / per turanaotte prevenuto e cieco, / mi presti fede.
. pulci, 1-7: il mondo cieco e ignorante non prezza / le sue virtù
prezzata, sarà sì temerario e sì cieco che neghi da'fedeli antiporsi agli archi
« chi siete voi che contro al cieco fiume / fuggita avete la pre'one
4-1$: « or discendiam qua giù nel cieco mondo », / cominciò il poeta
/ i'dico di traiano imperadore. niccolò cieco, lxxxviii-ii-180: o principato e monarca
103: quegli che priva il cieco della guida e lo fanciullo iccolo del
siam privilegiate. foscolo, ix-1-255: al cieco degli occhi
j: 'privo della vista ': cieco. 'privo di senno, di
de'problemati di spingòs disaveduti incapperemo. cieco, 29-86: fra questi due animali era
amoroso. pirandello, 8-1109: cieco, abbagliato, come una farfalla attorno
tedesca rabbia; / ma 'l desir cieco, e 'ncontra 'l suo ben fermo,
veduto mai lume, sicché può reputarsi cieco nato. costui... ras'
tutte prenderete / quando le scene il cieco produrranno, / la cui tanta efficacia
potrete. /... / il cieco dunque coi nemici suoi / suggetto della
e lì morìo, / così 'l malvagio cieco. lle falìo, / scrivendo contra
nel giardino. -assol. cieco, 22-94: guardati, signor mio,
35-10: ritrasse ancora il re antigone cieco da uno occhio, e fu il primo
mio trombone: / « quanto se'cieco, o popolo! quanto se'mai minchione
3-286: frate nicola,... cieco a natività, predica in san petronio
sede della lesione. -punto cieco: nella retina, la regione non sensibile
s. v.]: 'punto cieco ': quando la pupilla percossa da
va pescando agli ovannotti. n. cieco, lxxxvhi-ii-213: già per le nozze era
4-i-105: qui l'amor proprio / sia cieco e sordo; / qui punzicchiamoci /
e vuoto come l'occhio di un cieco. -disco luminoso del sole,
a uno stesso tempo e misero e cieco e pupillo. -con riferimento a
però mi doglio (quantunque oltre all'esser cieco mi convenga ancora rimaner mutolo) poiché
peccati putono dinanzi a dio. niccolò cieco, lxxxviii-ii- 198: a usurpar
torno cogli occhi, eppure è cieco: / da lunge annusa e corre
così, o mala putta? niccolò cieco, lxxxviii-ii-198: a usurpar l'altrui parata
a trarsi le sfrenate voglie, / cieco appetito la conduce e guida, / punto
come è pinto, appunto è cieco, il vanto, / com'ha che