la grazia del suo signore, e cieco, se ne fece menare a pisa.
entrar nella stanza l'aveva lasciato come cieco. tozzi, iii-163: vide, in
boccaccio, v-141: stupefatto e quasi cieco per lo udito tuono, di paura ripieno
: un dì vedrete / mendico un cieco errar sotto le vostre / antichissime ombre,
gente abbrutita per tanti anni nel culto cieco e feroce del suo unico idolo.
lucido abisso di quell'acqua era specchio cieco che non rendeva immagine. quasimodo, 129
idem, 3-106: se [il cieco] annusa l'aria / e l'odore
[in chiesa] e vi irruppe con cieco impeto, allo scopo di potersi accaparrare
procura a forza cecare; il divenire cieco. quanto può d'accecarti, accecarne dico
laba accentata). rendere cieco, privare della vista (per
. essere privato della vista, divenire cieco; confondersi, annebbiarsi (degli occhi
: il gatto, a furia di fingersi cieco, aveva finito coll'accecare davvero.
acciecato). privato della vista, cieco. malispini, 1-484: ancora v'
3. privato di apertura, buio, cieco; ostruito, intasato; chiuso,
destino fisso che ti perseguiti, ma di cieco accidente. idem, iii-48: m'
5-118: se tu t'aggiri in cieco laberinto, / se il diavolo t'accisma
farà ordinar, mentre è ancor l'aer cieco, / che i marinari vostri troveranno
: il vecchio barbone nero baffuto e mezzo cieco, acculato su una seggiola.
pietà per noi stessi, un modo più cieco di amarci. 3. figur
occhi addentrando nei futuri lutti, / cieco esser senti e d'esserlo t'irriti.
rabioso crepa. marino, 373: cieco egli è, ma fanciullo; / se
di direzione. -al fìgur.: cieco, incosciente. c. e
suono intenti, / e sol di cieco orror larve e spaventi, / quasi animai
sorridendo con disprezzo ai bassi affaccendamenti del cieco volgo appassionato. idem, ii-13-155: il
40-6: ma di lunga stagione / nostro cieco pensier s'affanna e cura, /
affetti. loredano, iii-530: reso cieco l'uom da pazzi affetti, / sprezza
, 27 (468): l'odio cieco e violento faceva sorger più forte la
, 14-237: gli occhi bianchi del cieco si affissavano sul soffitto travicellato, ma
ad apparare. idem, ii-337: il cieco piglia consolazione per l'aiutorio che gli
liquido giallognolo e con l'altro occhio cieco e bianco per un'albùgine.
è impossibile che es sendo cieco nato e'sia stato alluminato.
, 1-8: tutto il mondo è cieco in queste cose; non dico io che
sogliono guidar e'ciechi, e questo cieco vuol guidare gli alluminati. piovano arlotto
per la via, che dire: « cieco guarda l'asino, istà discosto all'
chi ci vede, per opposto di cieco, dicono a firenze, tuttavia, e
del petto. pascoli, 626: io cieco vo lungo talterna voce / del grigio
piangendo disse: « se per questo cieco / carcere vai per altezza d'ingegno
marchi, 42: tratto da un impeto cieco di disperazione, discese a corsa la
. lami, 2-85: è tanto cieco, che non vede, gli amanuensi,
, purg., 16-13: si come cieco va dietro a sua guida / per
mille ambagi e inestricabil giri, / dal cieco e tortuoso laberinto, / con sottil
però è scritto che « 'l cieco al cieco farà guida, e così cadranno
scritto che « 'l cieco al cieco farà guida, e così cadranno ambedue
., ix-328: or può il cieco guidar l'altro cieco? or ambidue
: or può il cieco guidar l'altro cieco? or ambidue non caderanno nella fossa
beni materiali. sacchetti, iv-81: cieco è colui, che nell'aver si specchia
iacopone, 52-13: vedenno el monno cieco tanti signi mustrare, / a omini
ix-550: non per assenzia scema il cieco ardore; valli profonde cerco, erte
ma dominati dalla voluttà, da un cieco amor proprio e da una gigantesca presunzione,
sì ch'el sia garzone nudo, cieco, cum due ale su le spalle
e giusto è ben che mentre è cieco amore, / non sempre il guardo suo
. viani, 14-147: era cieco, di corporatura salcigna, sodo
-figur. arrighetto, 238: tu cieco piagni quella fortuna caduca esser fuggita con
; e s. dionisio il lume al cieco. 3. modo di camminare
viani, 19-433: gli annaspameli orridi del cieco, le sue terribili invocazioni al cielo
annoda insieme. guarini, 119: cieco amor /... / m'annodasti
.. / m'annodasti / e cieco m'ingannasti; / or che vo sciolto
: un dì vedrete / mendico un cieco errar sotto le vostre / antichissime ombre.
d'adulazione. bruno, 638: al cieco che seguita per il
, o vermiforme: prolungamento dell'intestino cieco, di forma in genere cilindrica e
che pongono la fiaccola nella mano del cieco, questa fiaccola non lo illumina, essa
[= qualora] lo guidatore è cieco, conviene che esso e quello, anche
, conviene che esso e quello, anche cieco, ch'a lui s'appoggia vegnano
il piede. viani, 14-238: un cieco, un demonio incarnato,..
, 6-ii-151: questa, che tanto il cieco volgo apprezza, / sol piacer de
la terra il passo / a l'inamabil cieco ultimo ostello. beltramelli, i-65:
240: uom che a mal far cieco è per suo difetto, / degno è
, caro commendatore, è un fringuello cieco. beltramelli, iii-442: non era un'
: all'angolo del palazzo, il violinista cieco e allampanato, vestito di neri stracci
paoli, iii-195: ben tra 'l cieco orror già di lontano / mira prodi
passò ratto sotto un archivolto dove un cieco metteva [i documenti autentici]
dei ponti. -arco morto, cieco, di scarico: arco stabilito nel
che mai s'accenda / di così cieco e così folle ardore, / ch'ami
viii-89: ei procedea, come fa il cieco; innanzi / tentando l'aura con
tasso, 2-15: amor, ch'or cieco or argo, ora ne veli /
dome. paoli, iii-195: tra 'l cieco orror già di lontano / mira prodi
affaccendarsi confuso e sconclusionato; l'artabattarsi cieco e disordinato. salvini, 30-1-103:
: ei procedea, come fa il cieco, innanzi / tentando l'aura con un'
a lei in ogni altra cosa pel cieco affetto che le portava. d'annunzio,
tra amen- due, e uno era cieco, e l'altro avea gli occhi arrovesciati
/ arte è d'amor, ma troppo cieco amore / trova indegni pretesti. segneri
mostro di vecchiaia umana, un cieco inchiodato per anni sul legname di una sedia
, 4-5-3: attonito nel duol, cieco ne'pianti, / gli occhi m'asciugo
asfissia dappertutto. rebora, 163: cieco prodigio, / grandezza tradita, /
, anche sentii volvere / su me nel cieco suo pallore 1 petali / rapiti al
e continuo piangere, era diventato quasi cieco, e poco vedea lume. alberti,
. deledda, ii-335: un impulso cieco lo spingeva: egli ritornava nella casa.
universo in espansione / che dall'atomo cieco / gonfia e spinge infiammata la materia
atre caverne, / e l'aer cieco a quel romor rimbomba. idem,
morte sventolò vessillo. leopardi, 7-83: cieco il tuono / per l'atre nubi
se fusse stato zoppo, attratto e cieco? attratto2, sm. ant.
annunzio, iv-1-456: io provai il cieco bisogno d'una sensazione voluttuosa nella quale
. 2. coraggio arrischiato, cieco; temerarietà. dante, conv.
idem, par., 16-70: e cieco toro più avaccio cade / che '
più avaccio cade / che 'l cieco agnello. cecco d'a scoli, 3032
: un dì vedrete / mendico un cieco errar sotto le vostre / antichissime ombre
, a fior d'acqua, nel cieco splendore, hanno non so che aspetto
. 2. intr. divenir cieco, perdere la vista. a.
. = deriv. da avocolo 'cieco \ avòcolo, agg. e sm
, agg. e sm. ant. cieco. cavalca, ii-93: iacob disse
5. locuz. se ne avvedrebbe un cieco (ant. se ne avvedrebbe cimabue
tanti che se ne sarebbe avveduto un cieco. fagiuoli, 1-3-375: oh se n'
essere tanto belle, caso mai tu fossi cieco o addormentato. 19-494:
mondo che dovea / avvilupparsi dentro al cieco errore. g. morelli, 225:
; no, non la fu così; cieco, sordo, io veggo pur troppo
. michelangelo, 255-7: il mondo è cieco, e 'l tristo esempio ancora
giusti, ii-557: sono fatto quasi cieco e sordo in questo balenìo fragoroso
4. figur. arbitrio; potere cieco, assoluto. guido delle colonne,
un balordo; / e benché sia cieco e sordo, / mai di crocchio
balorde profezie, ai pretesi miracoli, diventava cieco strumento in mano dei preti. soffici
tempo della tempesta, e come speculatore cieco, e banditore muto. boccaccio,
semivivo, barcollando, fatto oramai quasi cieco, alla luce del giorno dal sotterraneo
forti e refrigerio ai vinti, / del cieco bardo, che dolente chiama / gli
sul naso dispose certe bariccole da ridursi issofatto cieco. = voce dell'area dell'italia
dei ciechi, accompagnati da un altro cieco, ma che vede ancora un barlume di
, 501: cerber nel basso regno cieco e vano, / latrando, all'ombre
di mosche. baldini, 7-41: fatto cieco andava tastando il piancito colla punta del
la francia dove lo aveva condotto un cieco, un demonio incarnato, che lo teneva
stesso tempo aveva infatti visto un gatto cieco e tignoso che girava senza posa intorno
che il meschino, oramai decrepito, era cieco a veder quella loro necessità. [
riccio. 3. piccolo foro cieco nel corpo delle lumache. l.
celiando - bella guida quella d'un cieco! dossi, 575: gli è già
sempre quella medesima. questo vien da un cieco, il xxv-1-292: questa è bella
si può dire / eh'amor è cieco ed ha bendati gli occhi. tasso,
occhi. tasso, 6-ii-208: benché cieco sia dipinto amore, / bendato, senza
in un mestiere lavorar con più eccellenza cieco, che veggente? con quel miracolo che
/ biondo ancor, seguir più brama / cieco amor, che occhiuta fama.
che sei misero e miserabile e povero e cieco e nudo. galileo, 126:
turbine de vivaci raggioni queste stimate dal cieco volgo le adamantine muraglia di primo mobile
dial. guercio, strabico; cieco; abbagliato, allucinato. - anche al
(sec. xii) 'losco, cieco '. cfr. bornio2 (
parini, giorno, ii-186: non di cieco amore / vicen- devol desire,
paese. 2. grido (cieco, quasi bestiale). dossi,
. magalotti, 20-80: senza contare il cieco da gambassi, che a forza di
rotella di vento e di polvere rapinandomi cieco e brancolante nei suoi vortici. serao,
; ond'io mi diedi, / già cieco, a brancolar sovra ciascuno, /
11 padre in atto pietoso e miserabile, cieco, e di dolore pieno va brancolando
281: un dì vedrete / mendico un cieco errar sotto le vostre / antichissime ombre
è scopo certo, l'uomo va come cieco tra 1 fossi, come per nebbia
allor che lenta e sciolta / al cieco ardor m'era la briglia e 'l
d'argento, / talora un'occhio cieco, e un brulazzo, / perché di
-figur. bruno, 3-190: cieco error, tempo avaro, ria fortuna,
. campanella, i-53: [un cieco amor] d'argento è ingordo e a
. battoli, 40-ii-372: io uomo cieco e brutale andai da mane a sera
d'annunzio, v-1-498: quando io cieco ero coricato nel mio buio, sentivo
, / ed anco il mio signor cieco è dipinto, / e guida a questa
/ e guida a questa volta il cieco l'orbo: / dunque tu bussi a
fretta, con in vetta il busto cieco di un savio imperatore romano. c.
. l. bellini, i-143: e cieco e butterato se un ve n'è
, rispose il pilucca, che nacque cieco: non senti tu come ei pute?
c'hanno cacciato gli errori dell'intelletto cieco e confuso? c'hanno illuminato con
calle, / col piè cadente, e cieco. tasso, 6-iv-1-94: membra immonde
se tu pur mo in questo mondo cieco / caduto se'di quella dolce terra /
di ciechi: e se 'l cieco mena il cieco, l'uno e l'
e se 'l cieco mena il cieco, l'uno e l'altro cade nella
leopardi, 22-113: poscia, per cieco / malor, condotto della vita in forse
medici, 501: cerber nel basso regno cieco e vano, / latrando, all'
parerci strano / se talor cade giù cieco e confuso. bruno, 3-1119: l'
, ma non in questo: che tu cieco piagni quella fortuna caduca esser fuggita con
. passavanti, 232: se 'l cieco mena il cieco, l'uno e l'
232: se 'l cieco mena il cieco, l'uno e l'altro cade nella
: chi m'assicura, così mezzo cieco / siccom'io son, da 'nciampi e
/ stato privo di mente e d'amor cieco. segneri, iii-3-157: mirate come
derm'amore, / forse perch'è pur cieco, / indugia, trema e teme
calle, / col piè cadente, e cieco. tasso, 16-9: poi che
, e forse per l'età già cieco, / senta da lungi il calpestio
. serra, ii-204: dick, cieco, attraversa il deserto a dorso di cammello
abbiamo detto, scòrse il cammino mio cieco alla visione di questo tanto splendore.
il suo cammino / sentimentale, adolescente cieco / di desiderio, se giungeva l'eco
due piccoli centri, che comporta un cieco attaccamento alle proprie tradizioni e un orgoglio
fu ne'miei dì, e fu cieco, come che in molte cose passava
intorno cui volgeva con pari illusione il cieco odio del nemico e l'incauta fiducia
dare a credere a'semplici che un cieco cantallùscio (per così dire) fosse non
come fanno i nostri ciarlatani e il cieco da forlì, cantava sulle piazze simili novelle
comprati avea quel sommo / d'occhi cieco, e divin raggio di mente,
-non avere di che far cantare un cieco: non possedere il becco di un
non avevi con che far cantare un cieco. tecchi, 2-107: e tutti
più un soldo per far cantare un cieco! -sentir cantare la gallina nera
tranquillo. -il quattrino fa cantare il cieco: nessuno fa nulla senza compenso.
pigliano cantonate, che non le piglierebbe un cieco '. imbriani, 2-8: sperimentando
? c'hanno cacciato gli errori dall'intelletto cieco e confuso? c'hanno illuminato con
i-372: fa d'uopo essere ostinatamente cieco per non essere colpito dalla straordinaria capacità
, e confuso dalla nostra pieve, cieco nel senno della sua resia. f
bruno, 3-1147: priega [il cieco] gli viandanti che si degnino de non
, ottuso; incauto, ostinato e cieco. pulci, 19-62: ed
. - al figur.: con impeto cieco. ariosto, 30-55: fu
corte bisogna che ci venga sordo, cieco, muto, asino, bue e capretto
del mer cato sul muro cieco. -a misura di carbone:
, / di così folle e così cieco oblio, / dov'io mi trovo e
inf., 10-59: se per questo cieco / carcere vai per altezza d'ingegno
22-103: nel primo cinghio del carcere cieco. buti, 2-534: nel primo cerchio
, cioè nel limbo, del carcere cieco, cioè de lo inferno, do v'
, 8-17: caggiono in quel carcere cieco, nel quale mai il divino lume con
sofismi, ipocrisia], / che nel cieco amor proprio, figlio degno / d'
ornai che 'l mondo cole / un cieco amor, c'ha la faretra e l'
lorenzo de'medici, 228: questo povero cieco, quale ha detto / queste allegrezze
sonnolenta: fate la carità al povero cieco. brancoli, 4-261: faceva molta carità
/ non sarei che un istinto, un cieco istinto / carnale, armato a tua
suonatori di chitarra, moglie e marito cieco o no. borgese, 1-86: le
: le cartacce e la polvere che cieco / il venticello trascinava qua e là,
grande e di stupendo / ch'ai cieco caso il cieco volgo ascrive, / altro
stupendo / ch'ai cieco caso il cieco volgo ascrive, / altro non è
/ e il crudo fallo emenderà del cieco / dispensator de'casi. giusti, 3-105
di ch'io son qui come uom cieco rimaso, / spargea per l'aere
là a caso. tommaseo, i-251: cieco anche il nostro commercio, e debole
non ha occhi; mentre anche il cieco del crocicchio riconosce al polpastrello il soldo
. burchiello, 86: sed egli è cieco, come fa gl'inganni? /
... / giudican come il cieco di colori, / a dir facciam così
di quelli anteriori, intestino privo del cieco. = voce dotta, lat
ai vertiginosi cammini della notte: dove il cieco conse- quenziare della categoria di causa vale
medici, 501: cerber nel basso regno cieco e vano, / latrando, all'
savonarola, iii-272: uno può essere cieco in tre modi: primo, propriamente,
nel catin tuo intigne, e tu se'cieco. salvini, v-489: una brutta
cavalca, 16-1-182: puosegli questo suo catulo cieco innanzi. 2.
bruno, 3-1147: priega [il cieco] gli viandanti che si degnino de
altezza egli venne non quasi sollevato da cieco impeto d'insperata ventura, né sorpassando
propriamente, femm. di caecus * cieco '). cèca2 (cièca
ant. che si riferisce all'intestino cieco. cecaménte (ciecaménte), avv
naturale. = comp. di cieco. cecare (ciecare),
ripetè. = deriv. da cieco. cecaròla, sf. marin
sm. ant. e dial. cieco. - anche al figur.: offuscato
sozze bestie. -deriv. da cieco. cechità (ciechità), sf
: ciechità impedisce amore, perché il cieco non può vedere, onde nel suo animo
intelletto. = deriv. da cieco. ceciarèllo (ceccrèllo),
tardo caecilia 4 specie di serpente ritenuto cieco ', calco del gr. tuepxtvo?
tuepxtvo? (cfr. xucpxóc; 4 cieco '). cécino, sm
cecità, sf. l'essere cieco, mancanza della vista. cavalca
, che l'ora della morte ti trovi cieco; ma desidera l'anima mia di
, deriv. da caecus * cieco cecolina e cecolino, v. ceca1
ancora il nostro omero italiano sia stato cieco a non conoscere cui celebrasse; se
non intervenga a voi come avvenne a uno cieco da natività, il quale, trovandosi
popone; e lodandolo coloro, il cieco lo volle toccare e fiutare e disse:
], che io pensai certissimo rimaner cieco. bruno, 87: dunque,
degli occhi della testa, come tu se'cieco di quegli della mente? certo no
/ ove l'altro l'abbaglia e cieco il rende! chiabrera, 312: il
bel del sol, quanto egli rende / cieco chi 'l mira, e tu cerviero
sire che l'impulse / verso roma sì cieco alle contese. cesarismo, sm
e fuor di quel cespuglio oscuro e cieco / fa di sé bella et improvvisa mostra
discende. d'annunzio, iv-2-113: un cieco di torre de'passeri era andato a
conoscesti quel che io, / balordo e cieco, non ho conosciuto. galileo,
serbi, / fino a che il cieco sole che in te porti / si abbacini
né si difende, / e che 'l cieco furor sì inanzi tira / o mano
33: se tu vedessi detto colore cieco,... questo nasce che,
ond'io mi diedi, / già cieco, a brancolar sovra ciascuno, / e
forma. alamanni, 7-i-218: da cieco abisso d'esto mondo infermo / chiamo a
, che ciechi sono gli amanti: cieco è egli, che non vede le cose
suonatori di chitarra, moglie e marito cieco o no. campana, 116:
che conosco. -vicolo chiuso: vicolo cieco. sbarbaro, 1-11: mi esalta
che è il più chiuso, il più cieco, il più piccino di tutti,
io noto ora come pernicioso l'amore cieco, l'amore debole, l'amore che
come fanno i nostri ciarlatani e il cieco da forlì, cantava sulle piazze simili novelle
corsa e venez. zecarola: forse da cieco * piccolo '. cicatrice,
dal lat. tardo caecllla 'serpente ritenuto cieco '. ciciliana1, sf.
un ciclope o piuttosto un polifemo cieco ed ubbriaco, che serviva di zimbello agli
cieche. = femm. di cieco. ciecale, v. cecale.
i-xi-4: qualunque ora lo guidatore è cieco, conviene che esso e quello, anche
, conviene che esso e quello, anche cieco, ch'a lui s'appoggia vegnano
ond'io mi diedi, / già cieco, a brancolar sovra ciascuno, / e
idem, par., 16-70: e cieco toro più avaccio cade / che 'l
toro più avaccio cade / che 'l cieco agnello. boccaccio, vii-217: se'
e continuo piagnere, era diventato quasi cieco, e poco vedea. boiardo,
savonarola, iii-272: uno può essere cieco... primo, propriamente, e
non ti creder ch'io sia però cieco. castiglione, 279: ritrovandosi alcuni
un loro amico, il quale era cieco da un occhio. cellini, 1-58 (
occhi], che io pensai certissimo rimaner cieco; di modo che io avevo fatto
, quel che mi bastassi a viver cieco. di morra, ix-634: quella ch'
, / ove l'altro l'abbaglia e cieco il rende! boccalini, i-328:
: trasformata in stella / lasciato ha cieco il mondo e in tristi pianti /
respira; / esul non hai, non cieco, non mendico, / non colpevole
comprati avea quel sommo / d'occhi cieco, e divin raggio di mente, /
3-33: lo zio santoro, così cieco com'è, che sembra un pipistrello
i-32: per qualche ora restò quasi cieco. s'aiutò, barcollando, come
iacofione, 30-46: l'omo che è cieco dal peccato / ed ha gente a
, che hai tu fatto, / cieco avaro disfatto? / rispondimi, se puoi
16-66: frate, / lo mondo è cieco, e tu vien ben da lui
petrarca, 2 8-8: ch'ai cieco mondo ha già volte le spalle.
mente si addormenta? certo tu se'cieco, e la tua mente è cieca.
che l'ora della morte ti trovi cieco; ma desidera l'anima mia di
. pulci, 1-7: ma il mondo cieco e ignorante non prezza / le sue
, / e tu rimaso in tenebre sei cieco. castiglione, 90: perché la
s'ingannino e che lo amante non divenga cieco circa la cosa amata. tasso,
se ne la sua follia goffredo è cieco, / siasi in suo danno. bruno
xxiv-874: il mondo non è finalmente cieco, benché talvolta acciecato dalle apparenze,
. dati, 182: ognuno è cieco in giudicar delle cose proprie. parini,
umili cose / e di picciol valore al cieco vulgo / queste forse parran che a
tu in armi?... ahi cieco, ingrato / figlio!...
i-372: fa d'uopo essere ostinatamente cieco per non essere colpito dalla straordinaria capacità
. tommaseo, i-54: il mondo cieco / non saprà di quante vite / era
chi ne aveva il deposito, vedendomi cieco d'amicizia per voi, e idolatra
ebbe in suo cammino / sentimentale, adolescente cieco / di desiderio, se giungeva l'
, 5-46: non esser al tuo ben cieco, né sordo, / sappi gioir
agostino, ch'era egli in prima cieco di dio. vasari, iii-498:
il crepuscolo del re è tutto cinereo, cieco d'ogni splendore. bartolini, 4-241
4-241: occhio splendido di bellezza e cieco di anima. -cieco di qualcuno:
essere un gran fatto, ed era cieco di se medesimo. sacchetti, 192-145:
sempronio, i-101: già con cieco e poco saggio avviso / mossi le
cui lo scrivere non è che un istinto cieco, o una pratica materiale.
: io noto ora come pernicioso l'amore cieco, l'amore debole, l'
circonda. pascoli, 626: io cieco vo lungo l'alterna voce / del
quanto va seco / amor alato e cieco. f. f. frugoni, xxiv-
gli affetti tremendi, / me per lo cieco avvolgere i de'casi /..
principe, si sperò fine al comandar cieco, e alla cieca obbedienza. leopardi,
. leopardi, 22-109: poscia, per cieco / malor, condotto della vita in
il tuo piede / attutito, il cieco incubo onde cresco / alla morte dal
: ciò che stiamo scrivendo è sempre cieco. se ci viene bene (se cioè
terribili imperi famigliari,... con cieco ossequio dovevano tacendo eseguirne i comandi.
fecesi vermiglia: e questo fu un colpo cieco. tasso, 8-18: molti d'
balia. petrarca, 56-1: se col cieco desir che 'l cor distrugge /
è colui che si possa da questo cieco amore difendere? boiardo, canz.,
: chi mi trarà già mai del cieco errore? / ché rotto è il
/ il petto d'un ardente disir cieco: / perché come nell'onde il corpo
di qua e di là dal timor cieco. della casa, ix-454: sì tutto
all'alma porga, / il desir cieco in tenebre rivolge. guarini, 117:
la trova. bruno, 3-190: cieco error, tempo avaro, ria fortuna,
tre gran mali sottostanno / che nel cieco amor proprio, figlio degno / d'
va'pur dove ti guida / il tuo cieco furor. parini, giorno, ii-183
, giorno, ii-183: non di cieco amore / vicendevol desire, alterno impulso,
spiriti, irruppe negli ordini sociali, cieco sublime inesorabile. panzini, i-313:
resistenza di temperamento scarsissima, ed un cieco terrore di tutto quanto minacci 11 loro
inf., 10-58: se per questo cieco / carcere vai per altezza d'ingegno
se tu pur mo in questo mondo cieco / caduto se'di quella dolce terra /
da pisa, 1-367: per quello cieco polverìo andava cercando solamente turno. petrarca
80-n: ghiuso gran tempo in questo cieco legno / errai, senza levar occhio a
501: cerber nel basso regno cieco e vano, / latrando, all'
atre caverne, / e l'aer cieco a quel romor rimbomba. marino, 12-11
/ muti qui sempre e quasi in career cieco, / tacciono i mesti e desolati
: leggiadria le veniva non dall'abito cieco o dalla vanità vigilante, ma dal continovo
: chi siete voi, che contro al cieco fiume / fuggita avete la pregione ettema
/ per luogo oscuro, tenebroso e cieco. ariosto, 1-52: e fuor di
e fuor di quel cespuglio oscuro e cieco / fa di sé bella ed improvvisa mostra
chiuse porte. guarini, 98: il cieco scoglio / è quel ch'inganna i
, / e per sentier caliginoso e cieco / van de l'arida terra irrigatrici,
fin sotto al mare, che scoglio cieco non l'urti [la nave].
]. redi, 16-ii-28: ma un cieco laccio il folle piè m'awinse.
, finì in fondo a un corridoio cieco dove si trovò a petto a petto con
ventre della montagna. -figur. vicolo cieco: situazione senza via d'uscita,
, divenne un vicolo, un vicolo cieco, un cui di sacco in fondo al
). milizia, ii-260: 'cieco '. dicesi di camera o altro luogo
due in testa; de'quali uno è cieco, e non ha riuscita. d'
quando non più spesso, visitava il fondo cieco di galleria dove aveva riscontrate certe falde
. 17. anat. intestino cieco (anche semplicemente cieco, sm.
anat. intestino cieco (anche semplicemente cieco, sm.): la parte più
è circoscritto più particolarmente lì tra il cieco o il colon ascendente e l'ileo
istruzioni. 20. nume cieco: eros, il dio d'amore (
bendati). petrarca, 151-9: cieco non già, ma faretrato il veggo,
. sannazaro, 8-130: se amore è cieco, non può il vero scorgere.
coglie il tempo a colpir l'occhiuto cieco. parini, giorno, i-315: la
: la madre lor temea che il cieco / incauto nume perigliando gisse / misero
oblique vie. 21. punto cieco: cucitura compiuta in modo che i
esteriormente. 22. aeron. volo cieco: effettuato con visibilità nulla e con
, purg., 16-10: sì come cieco va dietro a sua guida / per
cristo... collo sputo alluminò lo cieco nato. boccaccio, dee.,
anderemo in tenebre, sì come il cieco a cui il dì gli è fatto
popone; e lodandolo coloro, il cieco lo volle toccare e fiutare e disse
sannazaro, 8-130: chi prende il cieco in guida, mal consigliasi: /
di lui gli fece nel rovescio un cieco guidato da un cane. d. battoli
beni temporali e gli eterni, come un cieco nato a distinguere i colori. tommaseo
organino, e il clarinetto d'un povero cieco, che accompagnato dalla moglie che porta
morto: non vedi, / mio piccolo cieco! / ma mettile ai piedi [
sonnolenta: fate la carità al povero cieco. palazzeschi, 3-227: i ciechi,
, i-83: lontano lontano / come un cieco / m'hanno portato per mano.
lorenzo de'medici, 228: questo povero cieco, quale ha detto / queste allegrezze
25. gioco del cieco o della cieca: gioco di ragazzi
e son le notte un gran cantar di cieco. firenzuola, 109: io non
se la ne fece un cantar di cieco. varchi, v-52: fare un cantar
, v-52: fare un cantar di cieco è fare... una filastroccola lunga
107: per certo questa eziandio al cieco è chiara, e poco dinanzi lo dimostrasti
tanti che se ne sarebbe avveduto un cieco. bandello, 1-15 (i-174)
, ii-53: se ne avvederla un cieco che la torrai; ma chi non la
farli smettere. -giudicare come il cieco dei colori: di cose che non
sen può stimare, / più che il cieco nato dei colori. bellincioni, 1-16
segreti de'signori / giudican, come il cieco de'colori, / a dir facciam
, 20-1-12: non sapete che il cieco non può giudicare dei colori?
giudicare dei colori? -il cieco guida l'orbo o l'altro cieco:
-il cieco guida l'orbo o l'altro cieco: una persona ignorante pretende di far
16-54: e guida a questa volta il cieco l'orbo. -in terra di
; / vedrete poi che mazzate di cieco. guicciardini, 132: la ignoranza,
per non provar quai son colpi da cieco. -non avere da far cantare un
. -non avere da far cantare un cieco, da pagare un cieco: non
cantare un cieco, da pagare un cieco: non avere nemmeno un soldo.
s'i'non posso far cantare un cieco... / verrò. lippi,
non c'è da far cantare un cieco, / di questa spada all'oste
4 non ho da far cantare un cieco ', non ho nemmeno un quattrino
nemmeno un quattrino da darlo a un cieco, perché canti un'orazione. pananti,
e non ha un soldo da pagare un cieco. -portare, pigliare a cena
. 27. prov. se il cieco guida il cieco, l'uno e
. prov. se il cieco guida il cieco, l'uno e valtro cadono nella
ciechi e loro guidatori; ma se uno cieco conducerà l'altro cieco, ambedue cadono
ma se uno cieco conducerà l'altro cieco, ambedue cadono nella fossa. passavanti,
passavanti, 232: se 'l cieco mena il cieco, l'uno e l'
232: se 'l cieco mena il cieco, l'uno e l'altro cade nella
vede poco e male; 4 ciecàccio un cieco che sia d'animo e di maniere
cigolìo delle rondini ed il bran- colìo cieco, viscido e velocissimo dei pipistrelli. pascoli
/ che 'l vulgo segue e il cieco mondo adora! idem, iii-256: tolgono
crepuscolo del re è tutto cinereo, cieco d'ogni splendore. 4
22-103: nel primo cinghio del carcere cieco. pascoli, 819: gli occhi eran
ciondolone, / che non v'è cieco, che non suoni meglio / quando
sempre più larghi riunendosi, riempie il cieco ed ampio follicolo della cisti fellea. targioni
quel ce spuglio oscuro e cieco / fa di sé bella et improvisa mostra
, e il clarinetto d'un povero cieco, che... tutta la
le veci, a un notaio divenuto cieco o sordo o impossibilitato a scrivere o
coclite, sm. letter. guercio, cieco di un occhio. d'annunzio
colascione. pananti, i-233: un cieco con un unto colascione / quattro corde
anni ornai che 'l mondo cole / un cieco amor, c'ha la faretra e
volasti, / spirto beato, e me cieco lasciasti / in questa valle di miserie
parte dell'intestino crasso intermedio fra il cieco e il retto dove le sostanze fecali
: colon ascendente compreso tra l'intestino cieco e la flessura epatica del colon,
è circoscritto più particolarmente 11 tra il cieco o il colon ascendente e l'ileo.
rucellai, 8-13: chi è nato cieco non sa concepire ciò ch'è il colore
principe, si sperò fine al comandar cieco, e alla cieca obbedienza.
famigliar!,... con cieco ossequio dovevano tacendo eseguirne i comandi.
combini. in tal senso non è caso cieco, ma quasi provvido. collodi,
aria gelida, incerto come un cieco, vedendo nel buio i soli circoli fiammeggianti
tozzi, iii-131: il giovinetto del cieco ascoltava, scalcinando con le dita le
avena, / quando per nostra pena il cieco errore / entrò nel fiero core al
come l'acqua allo scoglio e siccome cieco che palpa le porte. 3.
di una persona, il suo comportamento cieco e indeciso, le difficoltà in cui
s'ingannino e che lo amante non divenga cieco circa la cosa amata. bandello,
lodator comprati avea quel sommo / d'occhi cieco, e divin raggio di mente,
leopardi, i-1461: al quale [cieco e sordo] né coi gesti né
/ gli altri due prima pone il cieco aspetto, / ma pur nel cor
de'medici, 228: questo povero cieco, quale ha detto / queste allegrezze,
poveretto, / come vedete, e cieco attorno il manda. bibbiena, xxv-1-65
cui volgeva con pari illusione il cieco odio del nemico e l'incauta fiducia dei
minaccia. leopardi, 22-110: per cieco / malor, condotto della vita in
è il rimedio al malor suo [del cieco]. e questo sta nel deprimere
118: chi mi trarà già mai del cieco errore? / ché rotto è il
: si serra l'orinale col suo cappello cieco, e si sabbia bene le congiunture
brutto stuol conquiso / e fattosel cader cieco davante. caro, 2-804: egli
sannazaro, 8-130: se amore è cieco, non può il vero scorgere;
vero scorgere; / chi prende il cieco in guida, mal consigliasi. chiabrera
/ mortale, a cui la sorte / cieco diede versar d'enormi censi, /
. guarini, 149: oh veramente cieco ed infelice, / oh stupido mirtillo!
uno d'essi, solo uno, cieco o ucciso, che per il senso del
diremo che fa d'uopo essere ostinatamente cieco per non essere colpito dalla straordinaria capacità
suo valore, che ben sciocco, anzi cieco, sarebbe chi ne smarrisse la traccia
], che io pensai certissimo rimaner cieco; di modo che io avevo fatto il
conto, quel che mi bastassi a vivere cieco. varchi, v- 34:
violinista lacero e randagio chiamato migliavacca, cieco, obeso e sbarbato come un diacono.
xxiv-874: il mondo non è finalmente cieco, benché talvolta acciecato dalle apparenze, sì
pio, l'ingegno umano / divien cieco e profano, / se pensa migliorar la
29-12: crescer più sempre l'appetito cieco / vede del re pagan, né sa
se alcuno, ingiuriosamente dica: tu se'cieco, dice convizio, ma non contumelia
io noto ora come pernicioso l'amore cieco, l'amore debole, l'amore
o dea fallace, / che il cieco mondo ognor convolgi e turbi.
dalla passione, la soddisfazione d'un cieco appetito. nievo, 509: come
: chi non vede (se non è cieco) quanto magnificamente incortinato sia questo gran
. -coraggio della disperazione: quello, cieco, violento, convulso, che una
che per il cammino non trovassino un cieco o zoppo. bruno, 3-999: -de
, st., 1-75: e1 cieco errore or qua or là svo- laza
., 5-244: ma chi va cieco a prenderla a ventura [la moglie]
costà sopra / è nota, al mondo cieco anco si propizia all'arrivata. comisso
entusiasmo. leopardi, i-1218: [un cieco] è quasi senza espressione..
. baretti, 1-327: è tanto cieco della mente, tanto poco iniziato nelle conseguenze
costrutto. ariosto, 21-34: il cieco suo desir, che non assonna /
, giorno, ii-185: non di cieco amore / vicendevol desire, alterno impulso
un contro all'aspra cote / di cieco scoglio il fianco urta e percote.
, preso da vivo, intenso, cieco amore. - anche: cotto spolpo,
facile cottoia. 3. innamoramento cieco e improvviso. tommaseo [s.
affetti tremendi, / me per lo cieco avvolgere / de'casi, e per gli
. levi, 1-128: questo desiderio cieco di distruzione, questa volontà di annicchili-
. purg., 16-11: sì come cieco va dietro a sua guida / per
, 46 * 15: a lo 'nvesibele cieco ven con baston de credenza; /
la notte oscura, / ed al cieco veder dar chiara fede! bembo, 2-4
lacopone, 52-13: vedenno el monno cieco tanti signi mustrare, / a omini idioti
il crepuscolo del re è tutto cinereo, cieco d'ogni splendore. brancoli, 4-145
letter. montale, 95: il cieco incubo onde cresco / alla morte dal
delle sinoviali che si insinuano a fondo cieco fra i legamenti dello spessore di alcune
cruccio a tutto il mondo, / cieco dio di voglie instabili, / batte i
cruda, e fa il colore rozzo e cieco. 11. ant. che
se viene a parlarmi è come il cieco / che manda la sua faccia /
rigutini, 3530]: 'ronco, vicolo cieco, cui di sacco': tutte
divenne un vicolo, un vicolo cieco, un cui di sacco in
dimmi, che hai tu fatto, / cieco avaro disfatto? / rispondimi, se
/ gli altri due prima pone il cieco aspetto, / ma pur nel cor
, 6-ii-151: questa, che tanto il cieco volgo apprezza, / sol piacer delle
, 30-46: l'omo che è cieco dal peccato / ed ha gente a guidare
un marrano. mamiani, 1-149: cieco sanson, che a dalila nel grembo
se lassò dal freddo ferro passare. cieco, 9-75: febur che a teode era
questo bel divertimento, e andarmene come un cieco, di porta in porta, a
. m. cecchi, 157: nel cieco inferno / sta sempre in pena il
sì, che poco ben ci avanza. cieco, 3-51: eran costoro di natura
indietro, fingendo di esser zoppo e cieco d'un occhio. = comp.
arrighetto, 236: certo tu se'cieco, e la tua mente hai cieca.
, purg., 16-n: sì come cieco va dietro a sua guida per
; ond'io mi diedi, / già cieco, a brancolar sovra ciascuno. boccaccio
, purg., 16-11: sì come cieco va dietro a sua guida / per
/ vede riprender dattero per pomo. cieco, 13-79: disse [rinaldo]
i sordomuti fra di loro o un cieco con un sordomuto o un sordomuto con
a porre in relazione un sordo-muto con un cieco, così che possano mediante di esso
che tu lo meni davanti da me. cieco, 2-113: detto questo senza alcun
brutto stuol conquiso / e fattosel cader cieco davante. marino, 332: ne la
conveniente per penitenzia, che paternostri. cieco, 29-58: fulvia averà di grazia
ii-92: si burlò allora apollo del cieco, che co'deboli versi suoi fatti all'
in punta di piedi -piccolo e mezzo cieco com'era -a decifrare l'avviso. deledda
corso dove essa [ape] declina. cieco, 3-3: tornerommi a quel pagan
con le mani e con i piedi. cieco, 27-36: tanto adoperò lui e
l'un vii, l'altro decoro. cieco, 12-38: le tenere erbe verdeggianti
: per voler d'un nume o cieco o sciocco / conferir grazie e fabbricar
l'odio contro la francia è diventato così cieco e servile, come era l'ammirazione
difalca / della turba bestiale e maledetta. cieco, 6-64: berlingier trovò che i
, bizzarria straordinaria di aspetto. cieco, 37-55: quel più che mai turbato
tutto disordina e confonde / il caso cieco, e con occulto inganno / la
maggiore stato ha'l'uom defunto. cieco, 3-6: se gli altri a l'
e colonnelli. -scherz. cieco, 12-24: il pastor ch'era villan
la divina giustizia m'ha dannato. cieco, 25-64: or dimmi, frate
fogazzaro, 5-390: meglio un padrone cieco ma non nemico, non deliberatamente cattivo.
che modo si danno a'delinquenti. cieco, 16-n: allora è ben punito il
! e i voti a un cieco iddio prosciolti, / i magici colloqui,
saziati deliri. 8. desiderio cieco, sfrenato; brama folle, violenta.
spiriti, irruppe negli ordini sociali, cieco sublime inesorabile. = voce dotta,
del- l'anime che son nel mondo cieco; / piagneva le delizie umane e
e crucifisso. sempronio, 6-46: il cieco vulgo... /..
e di lusinghe, si rivolge al cieco istinto del popolo minuto, trafficandolo a
ardiscono d'adoperare degna di laude. cieco, 25-17: qual fortuna m'ha
, con orizzonti geometrici. -entusiasmo cieco, fanatico. d'annunzio, v-1-784
nella quale si può meritare e dimeritare. cieco, 20-23: or nota il parlar
forza quasi divina della materia, che il cieco volgo prosternato adora. d'annunzio,
i valli e gli argin forti / del cieco abisso e datogli di dente / porta
in cui tante stragi fa il più cieco empirismo, per la rogna, per la
un discorso, una discussione). cieco, 2-102: alfin deposti i bei ragionamenti
, con prezzi, con depositi. cieco, 19-57: ei non si vuol fondare
mondo? c'hanno cacciato gli errori daltintelletto cieco e confuso? c'hanno illuminato con
. mandato, posto, collocato. cieco, 19-18: e giunto al loco ove
-anche semplicemente: lasciato, abbandonato. cieco, 6-35: veggendosi agismandro derelitto / da
come cosa che non meriti considerazione. cieco, 14-78: quello è un qualche paladino
di sibilla o vero di secta. cieco, 1-41: presso a la porta
oggi apparir. mamiani, 1-149: cieco sanson, che a dalila nel grembo
fassi alle sponde guardando nel pozzo. cieco, 40-43: lei accettò la lor proferta
deserto, / più tristo che lo schiavo cieco intorno / alla mola. palazzeschi,
ho designato antioco mio figliolo re. cieco, 12-60: or sendo orlando fatto
faceva cuocere il magro desinare, nel cortiletto cieco che serviva da cucina. cicognani,
non aveva un soldo da far cantare un cieco, si raccomandava, pregava, la
, xviii-3-679: ora lo invita un cieco prestigio di gloria, ora lo chiama
dalla prep. da). cieco, 36-2: perché l'opra si appropinqua
in ira. -assol. cieco, 20-18: la vera beatitudine consiste /
, infermo, pover, nuto, / cieco, sordo e muto, / desviato
vogli, ed io ten priego molto. cieco, 16-62: s'alcun cavalier acquistò
letargo hai tu nel ciglio, / che cieco al mal della bugia ti renda?
. essi aveano destinato di disfare. cieco, 24-83: baron, tu destini /
/ a punir l'empio giù nel cieco inferno. testi, i-141: se di
un esercizio; sperimentata bravura. cieco, 3-59: drieto a costui seguian per
tiro, a portata di mano. cieco, 24-95: ferite sopra questa turba immonda
nella tua persona che ti desse detrimento? cieco, 41- 54: rispose astolfo
il bene e 'l male, sarà cieco negli affari pubblici, difettoso ne'casi d'
. stampa, 136: dettata dal dolor cieco ed insano, / vattene al mio
anzi si brigava di rivocarli dal loro cieco volere. caro, 5-1030: attendi al
de'usar chi vuol seguir bontate. cieco, 1-7: costui era nell'armi peritissimo
, / giugnendo legne al foco sempiterno. cieco, 10-73: alessandro fu certo uom
., i-xi-4: colui che è cieco de li occhi sensibili va sempre secondo
. leopardi, 22-112: poscia, per cieco / malor, condotto della vita in
violinista lacero e randagio chiamato migliavacca, cieco, obeso e sbarbato come un diacono
coglie il tempo a colpir l'occhiuto cieco. sempronio, 18-124: il principe
, che fece ogni barbero scuotere. cieco, 4-61: orlando si affrettava più
la sua esistenza si dibatteva in un vicolo cieco, le spalle al muro, ora
da un nascondiglio; snidare. cieco, 35-77: pensi tu forse di parlar
medesimo, non essendo né sordo, né cieco, mode stamente s'afifibia
idem, 3-99: diesaida, come fu cieco questi! b. giambullari,
/ edili per guardare ai miei difetti. cieco, 33-66: ma grandonio patì maggior
? dove son io / solingo, e cieco, e fuor d'ambedue noi?
che trasse / del suo parlare. cieco, 24-42: conciògli ancor lo scudo innanzi
careri, 1-v-79: nascendo un bambino cieco, zoppo, monco o difettoso, sicché
discemere il bene e 'l male, sarà cieco negli affari pubblici, difettoso ne'casi
piacevono e quali gli dispiacevono. cieco, 21-49: il tempo che
recò a comparazione dell'avvenimento di cristo. cieco, 40-33: quindi gli narrai diffusamente
/ d'ogni sperar lasciandomi digiuno. cieco, 40-68: non rivedendo il legno in
; ond'io mi diedi, / già cieco, a brancolar sovra ciascuno, /
papa tutte le dignitadi dello imperio. cieco, 16-38: agrisippo ordinò fra gli
proprio discorso; digressione. cieco, 38-85: vi esorto, con breve
2. figur. indugio. cieco, 25-91: costei senza far altro digrasso
di non potersi in terra dilatare. cieco, 21-25: una finestra solamente abbiamo
suoi misteri in tutte le genti. cieco, 15-90: se 'l sole alcuna volta
, ed io ti riceverò volentieri. cieco, 34-49: orlando non attese a
, e che dà perfezione all'ebriezza. cieco, 1-34: agli occhi suoi costui
. beicari, 5-112: aggio visto il cieco mondo / e 'l suo falso deiettare
l'altro gaudio perduto e sottratto. cieco, 9-99: io vi voglio anco
non sanno far dimoro in compierla. cieco, 1 -77: vieni, rinaldo,
116: ben dimostri essere fanciullo e cieco, / ché non piangi 'l grande danno
sole amato / mi dimostrasti nel più cieco orrore. spolverini, xxx-1-28: così avvisato
inganno e quello che non è inganno. cieco, 29-1: udii girando attorno a
dire, prendono essenza e cagione. cieco, 20-35: ragion dimostrative non vi
del campo, così gli ordinava. cieco, 20-87: preparata la fusta e giunto
poliziano, st., 1-12: nel cieco labirinto / errar vedeva un miserello amante
per avventura / vi credeste parlar con qualche cieco, i util saria la vostra dipintura
rende, / al u me il cieco, al dritto lo sciancato.
: essere uscito di senno. cieco da ferrara, 1-58: rimase mambrian talmente
, i-xi-4: sì come colui che è cieco de li occhi sensibili va sempre secondo
male o bene, così colui che è cieco del lume de la discrezione sempre va
campana, 144: o muto e cieco reduce, tra il marmo / delle tue
/ d'ostico sugo, infuria il cieco vulgo / e prorompe ne'boschi,
moribondo, chi pelato, chi cieco, in una parola tutti rovinati
disabusarlo; ma egli pareva sempre più cieco nel suo errore '. 2.
/ della città era in sul camino. cieco, 39-4: loro abbondan di pane
spese proprie. -scherz. cieco, 29-84: in questo tal proposito il
che buono / l'hai salvo al cieco disamore. 2. per estens
più e ha gli occhi bianchi d'un cieco. 4. figur. disgregarsi
- rifl.: ubriacarsi. cieco, 27-29: i fier giganti, avvisti
/ che sia la tua redetade. cieco, 10-40: sempre in quest'arte
; né sono ivi in arbitrio di nume cieco i discapiti delle nostre vedute. gualdo
oste fu presa, e discarca. cieco, 6-23: in quel giorno dubitò caronte
2. liberato da un carico. cieco, 21-88: la regina non potrà vedere
[epistole], 154: il buon cieco sta saldo nella confessione del miracolo e
lo serpente ch'eli'avea cinto. cieco, 41-97: quel meschin da le lusinghe
pass, di discifrare), agg. cieco, 4-60: poi che costei fu satisfatta
che da speziale comandamento d'amore. cieco, 25-85: queste tue sciagure,
verso le già assettate e discumbente donne. cieco, 17-33: quando il discombente ha
a mensa / tor non può. cieco, 1-82: o valoroso fio d'amone
tristano abbatte breus disconciamente alla terra. cieco, 28-48: finalmente si gettava in
e lasciva. -scomposto. cieco, 33-35: ii... cader
io medesimo non avrei creduto dinanzi. cieco, n-21: quanti buon cavalier son stati
se'gran desconforto a la citade. cieco, 14-50: ben vi dico che tebe
; essere strano, ingiusto. cieco, 15-9: a un vecchio come te
, / ove di tebe il glorioso cieco / da fatidico speco / altrui discopre
è simile ai gesti vuoti, al cieco discorrere della sonnambula. -figur.
tratto. ariosto, 21-34: ma il cieco suo desir, che non assonna /
un contegno, ecc.). cieco, 17-69: questo atto parve alquanto descortese
più si discosta del contrario suo. cieco, 2-112: i cieli t'hanno eletto
vista, di giudizio; dissenso. cieco, 31-7: satisfar voglio a chi di
, incoerenza; irregolarità; bizzarria. cieco, 35-52: pensi tu, carlo,
lungamente ne prese il suo piacere. cieco, 17-83: pensa che davan mazzate da
/ alzò, parlando irato e desdegnoso. cieco, 4-19: mentre che costui quivi
... i begli occhi, che cieco / e disdegnoso il sole / fan
ricercarla e perseguirla con tenacia. cieco, 1-40: adesso drieto a un cieco
cieco, 1-40: adesso drieto a un cieco senza luce / cammina, a guisa
. cantari cavallereschi, 207: o cieco, alato, faretrato nudo, /
anima e 'l corpo e l'avere. cieco, 4-93: io lasso al mondo
gente, la qual tutta avea diserta. cieco, 7-8: marsilio tuo parente /
loro beni, e li esilii. cieco, 40-4: quel che in molti anni
forese il disfacimento d'alcun fiorentino. cieco, 41-26: « il don ch'
sa ziarsi. cieco, 28-77: quanto più perde men conosce
come meglio potemmo, a l'aer cieco. d'annunzio, v-3-385: tra la
, che hai tu fatto, / cieco avaro disfatto? cicerone volgar., 1-482
senza cagione alcuna, col furore del cieco desiderio, e con disonesti modi cerca
. ant. reso differente, diverso. cieco, 19-62: trattosi poi timocrate da canto
lingua e non col ferro. cieco, 5-40: il gigante un gran grido
battifolle, ix-175: tu [amore] cieco nudo corri e disfrenato / e col
come cose disgiunte dal loro amico. cieco, 6-23: ancora si vedean scudi
disgrado / santin da parma e il cieco da bologna. magalotti, 1-6: già
, la disgrazia del signor ingegnere rimasto cieco d'un occhio. nieri, 102:
incidente; inavvertitamente, involontariamente. cieco, 14-97: se pur per disgrazia alcuno
,... qual occhio è cosi cieco, che non vegga in questo la
, id est distingue e dichiara. cieco, 4-87: astolfo col brando disgroppa /
castiglione, 125: qual occhio è così cieco, che non vegga...
pea, 7-511: soltanto l'amore è cieco, e scambia anche 1 difetti per
, anzi è nel mar di baga. cieco, 24-15: più ti direi,
le colline. -derelitto. cieco, 34-61: gli era un truffatore e
figur.: fatto come da un cieco, come senza vedere.
e richie- semi di disonesto amore. cieco, 2-78: l'obbediente balia obbedì
fatto m'hai o mi volessi fare. cieco, 9-75: febur che a teode
tutto disordina e confonde / il caso cieco. manzoni, pr. sp.,
che la sua regola ha disordinata. cieco, 24-13: sol l'uomo è quel
disegno preciso; secondo un impulso cieco, in controllato; a
soltanto la larva d'un cieco albore disorientato, somigliavano alla fantasmagoria della
. biondo, xlv-164: pertanto, cieco ancora, ve desorta che non debbiate
vitto; provvista, scorta alimentare. cieco, 16-51: mentre che color sedeano a
talento fu dispensato per ciascuna base. cieco, 5-99: tu sei pur quel
, avvezza a bel bello il cieco popolo ad una quieta sudditanza. d'an
, / e il crudo fallo emenderà del cieco / dispensator de'casi. giusti,
celebrato fiume tigre. alfieri, 1-298: cieco di rabbia
annientare (le forze nemiche). cieco, 12-11 z securamente andar puoi contro questa
podere / ne l'autro mio volere. cieco, 5-9: già era astolfo a
re botozo, re di levante. cieco, 31-18: con gli occhi chiusi e
so dir, da lui fu dispiccato. cieco, 10-81: provatele, baroni,
che trattiene o impaccia, districarsi. cieco, 18-27: nisballe, intesa la patema
serba riconoscenza, ma rancore. cieco, 17-78: e1 si suol dir,
divisi voler, l'ingorde brame / del cieco dominar; che spoglie altrui / di
brazze, dandose seco amoroso piacere. cieco, 34-1: l'antica madre si
de la disputa, / pria del cieco fanciullo ode l'accusa, / che
integramente per propria ragione e veritade. cieco, 18-81: a questo modo cleofasto
-liberarsi (da impegni). cieco, 6-50: presto domerò questa sua insania
bene è dunque miserabile cosa dell'uomo cieco e stolto senza neuno lume, che egli
che sono scherniti da'nemici di dio. cieco, 6-59: questo da bradamante non
conceputa nell'anima contra di loro. cieco, 24-38: perché travagliato e combattuto /
/ son le stanze d'olimpo, e cieco il tuono / per l'atre nubi
dissuadessino per dubbio di anto- nuccio. cieco, 3-88: costui più a buon consigli
insolito, raro, strano. cieco, 33-34: quell'abito in guerra dissueto
, e ponere nel libro distesamente. cieco, 20-70: quel salvo sarà che non
lorenzo de'medici, i-243: sta nel cieco antro indi preme e distilla / con
/ e distingua, se può, cieco mortale / da le fronti plebee le
/ l'officia destente per rascione. cieco, 2-38: molte vivande in più
mala vita e di mate fare. cieco, 6-36: se più da l'impresa
. testi, ii-101: deh, fammi cieco 0 fammi sordo, amore: /
, per poche parole dire noi potrei. cieco, 12-79: il re di garamanta
trarca, 56-1: se col cieco desir che 'l cor distrugge /
/ distruggi e rompi al cor che cieco e lasso / langue pur troppo e 'n
e 'l distruggimento del tuo sangue. cieco, 43-87: andropeo... /
nutrimento de'semi e delle piante. cieco, 16-19: con questi ed altri
; e così sono molto innalzati. cieco, 13-97: le quai parole tanto disturbomo
/ perché 'l disubbidìo con farsi onore. cieco, 25-64: e'non ti basta
gioberti, 9-i-2-179: non è certo sì cieco da non vedere quanto del suo governo
deo; e dimostra perché il mondo è cieco e perché il mondo disvia.
, infermo, pover, nuto, / cieco, sordo e muto, / desviato
, e sovra i piè distorta. cieco, 15-41: riposati se vuoi e tanto
. della casa, 4-145: ahi cieco mondo, or veggio i frutti tuoi
questo bel divertimento, e andarmene come un cieco, di porta in porta, a
, chi da'fratelli si divide. cieco, 8-40: bradamante levata si divide
161: per voler d'un nume o cieco o sciocco / conferir grazie e fabbricar
faccia verso l'astro, come un cieco che porgesse il viso avido al divinato
volte il dì ingannar me stesso. cieco, 13-95: se 'l fosse ben stato
: risoltesi [le regole] in un cieco e meccanico dommatismo, soggiacquero agli assalti
nella carne viva e dolorante / scavai, cieco di pianto, / l'interno camposanto
/ dell'anime che son nel mondo cieco. guarini, 51: per me piagnendo
narrava gli giovani ch'ella avea scherniti. cieco, 4-23: quattro anni ho supplicato
non vi saprà dir di no. cieco, 19-42: non è alcun sì aspro
superare in valore, in virtù. cieco, 7-70: io voglio che al presente
costantino..., vi assistè cieco schiavo del sacerdozio dominatore. mazzini, ii-58
stato, per troppa semplicità, un cieco istrumento d'un'astuta domina
scadente che se ne ricava. cieco, 16-60: tu non avrai da me
, 391: ma la superstizion col cieco morso / frenò gl'impeti arditi a
, e dotògli della loro signoria. cieco, 43-46: colui gli disse che un
un dutto o canale scurtatoio dall'intestino cieco alla vescica. r. cocchi, 1-35
le forze nostre che non facciamo. cieco, 10-23; ma la considrazion, madre
poi de la disputa, / pria del cieco fanciullo ode l'accusa, / che
chi non vede (se non è cieco) quanto magnificamente incortinato sia questo gran
egual non avrai, se ancor dal cieco / inferno uscisse pluto con la bruna
dragone a perire se egli periva. cieco, 2-63: s'io dovessi abitar ne
numero che cercavo... attraverso il cieco filo e la nera bocca d'ebanite
disiderio disonesto... ed ebbro e cieco di questo cotale desiderio, incominciòllo a
(ii-58): ebbro di stizza e cieco di furore, / travolge gli
excecató). ant. accecato, reso cieco. gravina, 286: svetonio per
ancor senza tenzone / del filisteo terror, cieco sansone. ecceduto (part. pass
cosa bella escellere. bruno, 3-549: cieco chi non vede il sole, stolto
eccitava all'esecuzione del zelo pastorale. cieco, 41-1: o grazie infuse dal
infervorato, infiammato; commosso. cieco, 22-17: [il padre] poi
5-26: -nanni, non son cieco... per grazia di dio ci
, e il campo / al disordine cieco, ed alle strida. -raccapricciante
il sangue: uccidere. cieco, 24-96: iddio non può patir la
sentimenti, ecc.). cieco, 31-69: questo tuo cristo ha sì
te a tebe è degno assomigliarte. cieco, 24-82: vedendo carandina che il
lacrime effuse dagli occhi di francesco quasi cieco. -che soffia, che spira
fece salvo, secondo che disse al cieco, il quale egli ralluminò,
radicalmente esclusivo e pure così egoisticamente cieco ella s'appagava. govoni,
mani. govoni, 7-31: il vecchio cieco / che, strisciando lungo il muro
, properzio ed omero, che, cieco, con la testa elevata, cantando
chiamando morto chi in vita è restato. cieco, 4-68: ma esso se ne
ed emendarlo spero, / che son del cieco laberinto fuore. tasso, 9-74:
/ e il crudo fallo emenderà del cieco / dispensator de'casi. d'annunzio
e più poetica rimase il venditore di stringhe cieco, quella fantastica statua di cera plasmata
vostro, / m'ha fatto dipartir dal cieco tempio. ariosto, 4-59:
creato. -con valore iperbolico. cieco, 2-6: né pur un colpo lascia
in cui tante stragi fa il più cieco empirismo, per la rogna, per la
di cisti sviluppatesi nell'appendice a fondo cieco della porzione inferiore dell'ileo.
ispessimento e aderenze che interessano specialmente il cieco e la parte destra del colon.
alessandro epirota e di pirro molosso. cieco, 20-91: quei pirati avean per
la cui estremità inferiore è a fondo cieco mentre la superiore si apre in un
altra gente che tu sappia ancoi. cieco, 35-90: figliuoli, questa dignitade
, che appartiene a ercole. cieco, 35-29: learco re di media dopo
titanico presso cui michelangelo decrepito e quasi cieco si faceva condurre per palparlo.
adoperassi per fare te ereditario signore. cieco, 22-23: io ti vorrei / unir
abondanti delle ricchezze della eremitica povertà. cieco, 36-9: per armarti ho abbandonate
fra mill'ambagi e inestricabil giri / del cieco e tortuoso labirinto / con sottil fil
precedeva i pensieri, come quando il sonatore cieco improvvisa su l'organo. linati,
/ distruggi e rompi al cor che cieco e lasso / langue pur troppo e 'n
st., 1-12: tal'or nel cieco labirinto / errar vedeva un miserello amante
e di chimere / per travagliato e cieco laberinto. tasso, 9-15: s'
egli il riponga in sul fuoco. cieco, 13-25: mambrian per disgrazia se
tratto tratto uccidieno i lor maggiori. cieco, 14-35: famoso duce, / toma
(te 'l giuro) / duol del cieco giovanile errore / che traviar ti fa
vii-22: né vede di costoro il cieco errore / come proceda il suo valor
c'hanno cacciato gli errori dall'intelletto cieco e confuso? c'hanno illuminato con
, st., 1-75: e1 cieco errore or qua or là svolaza: /
abbiate da conoscerli e conoscendoli seguitarli. cieco, 23-7: e però, serenissima
miseria. baretti, 1-247: il cieco balchloch non è tanto « dotto in
tanti oggetti. parini, 269: cieco mortai non osi / di dio le strade
rendiconto. sacchetti, 198-58: il cieco fece l'esamine, e disse: figliuolo
d'annunzio, iii-1-396: e io cieco, e io forsennato mi lasciai prendere
una teoria, un sistema). cieco, 4-98: se questo costume in francia
. libero, esente, immune. cieco, 2-82: il re gli fece far
escusiamo e neghiamo le nostre colpe. cieco, 28-89: balugante, convinto, non
o un bene del debitore). cieco, 22-60: quando filena il vide gionto
non è sol guerzo, / anzi è cieco, e di amor sì forte ponto
michelangelo, i-139: il mondo è cieco, e 'l tristo esempro ancora /
là, e aparechiarse de crucifiggerlo diviatamente. cieco, 7-32: il patron mio,
o per ragioni etiche o religiose. cieco, 2-62: meglio è star in esiglio
splendori egregi, la esimia gloria. cieco, 10-9: sì degno cacciator fu il
/ perché si convertì ne'suoi supplizi. cieco, 22-67: vedendosi il meschin così
esistenza d'una trama, passava per cieco, per ostinato. pirandello, 5-359
, ritenere, considerare, supporre. cieco, 17-99: i morti quasi uscimo da
-per simil. e al figur. cieco, 11-69: sopra le porte, per
universo in espansione / che dall'atomo cieco / gonfia e spinge infiammata la materia
dee fare per la partita del papa. cieco, 44-2: non starò per tale
nuova commessione d'andare a milano. cieco, 19-38: da canto di alitarne
più espedita così cominciò a narrare. cieco, 16-27: poi che de la
. -completo, esauriente. cieco, 11-87: vulcano, io voglio che
, partiti, ecc.). cieco, 31-96: esso sen venne a lei
mali, vizi, difetti). cieco, 33-59: quel signore che ogni superbia
ad aspettare altre fatiche dopo quelle. cieco, 30-49: [incominciomo] a
la verità in ogni questione sia esplicata? cieco, 43-63: sperando il maligno che
. -letter. pronunciare. cieco, 39-3: l'incarcerato tuttavia languiva /
sapeano che si fosse di lui. cieco, 3-81: gli espose una novella
non può essere exprimuto con lingua niuna. cieco, 2-80: più che mai allegro
favola, una novella, ecc. cieco, 6-1: come io potrò mai debile
egli lo chiama [l'inferno] * cieco 'per essere privo d'ogni lume
eternale / ed imminente, nell'abisso cieco / del tempo e in sommo della vita
e protervo, / del tutto è cieco chi 'n te pon sua speme.
esprimere sia serena fiducia nella provvidenza sia cieco e disperato fatalismo). manzoni
dell'universo in espansione / che dall'atomo cieco / gonfia e spinge infiammata la materia
diffusamente si estende con sufficiente declarazione. cieco, 10-2: io non mi estenderò,
sfacelo totale, completa distruzione. cieco, 4-39: l'altro, per schivar
lo scoiattolo ha... l'intestino cieco grosso grossissimo, e fatto a cellette
, istati in questi medesimi tempi. cieco, 4-4: tolea sempre cavalieri esterni
che il sentimento senza l'immagine è cieco, e l'immagine senza il sentimento
, uomo onorevole ed estimato grandemente. cieco, 5-88: il primo conduttor fu
. petrarca, 232-8: l'ira cieco del tutto, non pur lippo, /
cag- giono estinti: / molti dal cieco loro impeto spinti / rompono infra gli
che uccide, che stermina. cieco, 11-74: or promittente gloria, or
e arbori e erbe larghette e sode. cieco, 36-18: la morte /.
] si rallegra, estollesi. cieco, 41-45: il pastor, ch'era
quasi disdegni / i coralli minori, al cieco ordigno / non lo avventura.
fino alla morte degli altri uomini, ma cieco e folle d'amore per le sue
colei che compagnia rompe e disnerba. cieco, 27-21: io vo'che durlindana mia
mio cuor le penne estrime / del cieco mondo. zanobi da strata [s.
, ch'e'li fece vincitori. cieco, 2-21: mambrian, che si vide
fiorita etade, grande senno dell'antica. cieco, 15-16: niun ricusi il primo
eternai di pisa morte e incendio. cieco, 23-64: gurasso avea quella palla incantata
mortali, ov'or son egro e cieco. caro, 12-i-261: piaccia al signore
di menare michea figliuolo di iemla. cieco, 26-10: disse l'eunuco: o
occhi, e fate come fece quel cieco che fu illuminato dal signore, l'
* da * e coecus * cieco '. excecarina, sf. chim
lo sordo, e il vedente e il cieco? chi altri, se non io
guado e chiaro, / e nel più cieco e maggior fondo tiri. nardi,
stampare. tassoni, vii-616: essendo cieco componeva un canto a quattro alla mente
a rispondere alle tue vane parole. cieco, 1-5: se bagnar tu mi lasci
, v-52: * fare un cantar di cieco 'è fare una tantaferata o cruscata
, ingannarsi, cadere in errore. cieco, 27-59: l'uom che poco intende
dure ale, / e quale è cieco al trar più volte fale. l.
, / che fallì il colpo. cieco, 27-34: gettò il bastone a fin
ai propositi, alle speranze. cieco, 9-5: o popol d'error carco
di non ricadere in simile fallo. cieco, 7-12: se egli avvien che gli
che egli è spergiuro x volte. cieco, 16-61: tu troverai che l'un
, i-xi-4: sì come colui che è cieco de li occhi sensibili va sempre secondo
male o bene, così colui che è cieco del lume de la discrezione sempre va
da fanatismo, che aderisce in modo cieco, assoluto, incondizionato, irragionevole a
dei mali creati all'italia da un cieco e fanatico e fazioso sistema di governo
rimasto un magnifico pianista. -amore cieco, irrazionale. goldoni, viii-1122:
iii-69: le cose d'amore che è cieco e putto vogliono essere guidate a la
. mattio franzesi, xxvi-2-145: il cieco fanciulluzzo / ne trastulla gli amanti,
116: ben dimostri esser fanciullo e cieco, / ché non piangi il gran danno
. lubrano, 161: salga dal cieco fondo / di fangosi terreni / ingiuriosa al
e il tremore di quanto è nel fondo cieco dell'istinto. viani, 14-145:
più poetica rimase il venditore di stringhe cieco, quella fantastica statua di cera plasmata
. -fare fardello: fare bottino. cieco, 17-64: tuttavia per far maggior fardello
il naso e la mascella, è fatto cieco. sassetti, 149: le cose
artemide). petrarca, 151-9: cieco non già, ma faretrato il veggo;
! deledda, i-523: allora il cieco vero si chinò sul cieco finto, e
allora il cieco vero si chinò sul cieco finto, e gli chiese a denti
: senza pretese, alla buona. cieco, 43-25: s'avean così frappata l'
e non sapere che si fare. cieco, 24-49: certe fasce a traverso gli
bel sentimento e armonia, sarei stato cieco al punto di non accorgermene affatto e mettere
: dove il fatai destin mi guida cieco / lasciami andare, e dove 11
di animale, naturale, fatale, cieco, forza della natura. jovine, 52
quella fatai giornata, ove il tuo cieco / valor t'avea tropp'oltre co'
le cose esser soggette a un fato cieco, e quindi vennero a negar l'
. sarpi, i-1-282: sarebbe ben cieco chi non vedesse il giogo imminente sopra
: lungamente adunque conservoe nella mente il cieco ardore, il quale ardore con sagace
, / ove di tebe il glorioso cieco / da fatidico speco / altrui discopre
e. cecchi, 2-167: il cieco fato distribuisce i punti, le armi.
: m'è parso che nel germe ancor cieco del nuovo essere sia entrata la più
più montava la sua superba febbre. cieco, 13-37: rimovi ormai da te questa
dirsi più maravigliosa la guarigione di un cieco e la risurrezione di un morto,
. tansillo, 135: così del tutto cieco / foss'io, poi che il
gelate brine. forteguerri, 15-18: dal cieco sotterraneo foro / vassi al carcere iniquo
m'è al cor noios'e fella. cieco, 1-21: mambrian dimandava: or
coraggio, debole, credulone. cieco, 1-66: dar fede a'sogni è
. dedito alle donne, donnaiolo. cieco, 11-31: astolfo ch'era tutto femminile
ebbe in suo cammino / sentimentale, adolescente cieco / di desiderio, se giungeva l'
/ come meglio potemmo, a l'aer cieco. monti, 6-506: finito non
/ daremo a minosso oggi amare fercule. cieco, 26-85: più giovai al magnanimo
tarmi, / ove mi chiama il mio cieco furore / e de le genti il
s'egli [animale] fosse o cieco o zoppo, o avesse segno di ferita
in vilissima lenonia si mutasse per te? cieco, 10-87: non ti vergogni,
vestiti di seta poco gli usava. cieco, 34-26: poi donò un fermaglio a
ora lodando con ardita lingua fermasti. cieco, 6-69: poi fe'venir a sé
soffrì nel suo cuore geloso d'essere cieco là dove il maestro vedeva chiaramente,
212: sai tu perché amor si pinge cieco? i... i e
tedesca rabbia; / ma 'l desir cieco, e 'ncontra 'l suo ben fermo,
tempo basta in lui tal ferocità. cieco, 4-50: costei giunta che fu subito
circa fa. -trafitto. cieco, 23-77: avendo bradamante vendicato / gran
/ la qual risponde sopra del giardino. cieco, 34-74: costui aperse tre grosse
marino, 1-68: libero l'uscio al cieco arderò aperse / la gran ferriera del
e come... le cieco non soccorre l'arte. loria, 1-174
. 2. figur. adoratore cieco, ammiratore fanatico (di persone o
pullulio di vermi / e un solo cieco buco di fetore. alvaro, 11-81:
coscia chi prima ne fece parola. cieco, 8-37: col bastone da le
due destrieri, e 'n mezzo il cieco auriga / che, di strali di spada
so dove tu sia ma ti seguirò cieco, ti cercherò vanamente, e mi
, / crudo sdegno, empio amor, cieco desio. paolini massimi, xxii-41:
gli umani error tra 'l fosco e 'l cieco / nostro [secol] fiammeggi in
raggi ti fiammeggia, / che 'l cieco veder fai che ti vagheggia. pulci,
, celatina e dui grandi cortelli. cieco, 4-88: a chi porta via il
di diverso colore, ovvero fiancato o cieco..., non lo sacrificherai.
avea veduta con la mia donna. cieco, 16-73: o miser uomo,
ucciderlo. -anche al figur. cieco, 3-79: poiindo esercitò simil novelle /
destra gli fece una fica a l'occhio cieco. aretino, 8-303: baie,
sole amato / mi dimostrasti nel più cieco orrore, / paradiso d'amor,
io! io che sono stato troppo cieco, fiducioso come... come un
si allungava il basso muro, bianco e cieco, della stalla. -per
/ un'altra volta vie più fieramente. cieco, 33-84: l'asta sua,
villani, i-2-13: mira torvo, urla cieco, apre le labbia, / sbadiglia
/ il qual è fanciullesco, stolto e cieco / in quella parte, che nell'
e da landò fi albizzi marmonachi. cieco, 1-11: per questo mambriano odiava
que'tre gran mali sottostanno / che nel cieco amor proegri conforto, oblio dolce de'
filando ragionamenti con la sicura coscienza di cieco che parli di colori a cieco. ojetti
di cieco che parli di colori a cieco. ojetti, ii-54: ancora fila
già venti o venticinque anni sono nanni cieco e messer batista dell'ottonaio, che
li drappi di pelo con opera. cieco, 33-22: sinodoro per far manifesta /
come vive, così sepolto, il verme cieco. 2. che è costituito
io regger solea / nell'ampio laberinto il cieco passo, / sì che giamai non
/ chi mi trarà già mai del cieco errore? / ché rotto è il
loria, 1-167: diffidente, il cieco si fermò nel largo del bivio e
eredità non uscisse di casa nostra. cieco, 6-18: alardo si affrontò con sinodoro
addobba di fini vestimenta di seta. cieco, 1-45: era il palagio per
per scoprir de palme il chiuso e 'l cieco, / fenestra aver volea ciascun nel
. per certo, sicuramente. cieco, 38-46: ritornato al suo cugino /
. govoni, 3-224: giovane cieco fisarmonicista / che suoni sulla porta del
quasi disdegni / i coralli minori, al cieco ordigno / non lo avventura: intero
i-777: il mio povero amico era cieco. senza padre né madre, senza
ciel non s'apre fulgorando intorno. cieco, 16-10: ma giove folgorando in
, che quasi ognora pruova / del mondo cieco qualche gabbo o inganno, / e
tirannide, sofismi, ipocrisia] nel cieco amor proprio figlio degno / d'ignoranza,
fendendo come pietra ch'esca di fonda. cieco, 9-48: non ti par,
, e scrivo in vento. cieco, 19-57: ei non si vuol fondare
'l tuo viver sempre il manifesta. cieco, 3-46: o vana e instabil gloria
ponderato, assennato, riflessivo. cieco, 13-53: nella santa fede ammaestrandolo /
e chiaro, / e nel più cieco e maggior fondo tiri. caro, i-156
nella contrada di san giovanni angelini. cieco, 29-29: poi vide, alzando
/ di doglie impetuose amar cupidine. cieco, 16-21: questi son di quei
: punto, che costituisce un fondo cieco, in cui la congiuntiva si riflette
legare some e ogni suo fornimento. cieco, 33-31: un fornimento avea [
669: tu credi forse che io sia cieco, e che io non conosca e'
. leopardi, 22-110: poscia, per cieco / malor, condotto della vita in
foreste. peregrini, 3-127: qual cieco sarà sì forsennato, che non ami
e come ritornò a me ragione. cieco, 7-80: bevuto ch'ebbe, tutte
cavallo tocchi co'piedi a terra. cieco, 39-15: fortifica, caron, ben
disperata voleva morire, e impiccossi. cieco, 1-1: o clio, se mai
voler provar l'ultima lor fortuna. cieco, 3-37: poiindo, che non ha
/ che nel più bel veder rimasi cieco. marino, 324: sarai / di
sono piene le fosse. -se il cieco guida il cieco ambedue cadon nella fossa
fosse. -se il cieco guida il cieco ambedue cadon nella fossa; chi va
nella fossa; chi va dietro al cieco cade nella fossa: se una
i-xi-5: però è scritto che « 'l cieco al cieco farà guida, e così
è scritto che « 'l cieco al cieco farà guida, e così cadranno ambedue ne
, 17 (62): se uno cieco menerà l'altro, tutti e due
fanno come dice cristo: che se uno cieco guida l'altro, ambidue ne vanno
toscani, 75: se un cieco guida l'altro, tutti due cascano nella
iacopone, 30-48: l'uomo che è cieco dal peccato / ed ha gente a
l'uomo molto avaro si precipita come cieco in ogni abisso e fossato di peccato.
, e ruppe una gran trave. cieco, 1-98: ambidue i scudi costor si
tutto ciò che lo alletta. cieco, 3-46: o vana e instabil gloria
giusti, ii-557: sono fatto quasi cieco e sordo in questo balenìo fragoroso di
ognuno fosse francato che fosse schiavo. cieco, 28-39: dille che per questo
persona, il suo corpo). cieco, 32-56: non crediate ch'io mi
/ a cui portare il murmure del cieco. 4. figur. far
col lungo sperar mia vita frango. cieco, 5-47: troppo si dolerà che morte
. fallamonica, 257: ei nasce cieco, e porta sempre al seno / lussurie
che so certo, e non son cieco, / che questa veramente è la mia
alla derisione, alla berlina. cieco, 25-7: benché io sia stata più
e molte tavole drezate tuta via. cieco, 26-92: fra certe ripe allora
cucito come una retina estranea a un occhio cieco. -pronunciare. - anche sostant.
immaginava con un ceffo da bravaccio, cieco d'un occhio, per tre o quattro
ad èva il cibo fraudu- lente. cieco, 18-74: questo è un atto troppo
pur contemplaste. leopardi, 7-84: cieco il tuono / per l'atre nubi
, lo stormire delle fronde. cieco, 28-1: il fremito de'venti e
frenesie l'alme nemiche / menan colpi da cieco. de marchi, i-92: immaginò
e lasciaile cader come a lor parve. cieco, 2-9: rinaldo in tutto abbandonava
, / a freno abbandonato cavalcando. cieco, 18-4: clefasto, per aver
mal frequentato, solitario e oscuro. cieco, 9-105: ma sendo poi le mense
letargo hai tu nel ciglio, / che cieco al mal della bugia ti renda?
mena / per le tenebre cieche un cieco duce. bracciolini, 1-13-13:
in mezzo e di tutta la mano. cieco, 44-2: adesso non si vede
: frangia, bordatura. cieco, 1-45: il friso che disopra il
, iv-2-1287: sentii sul viso mezzo cieco risoffiare la brezza frizzante. negri,
fie difficile a trovare, / sendo cieco costui, qualche bel frodo. varchi,
/ e distingua, se può, cieco mortale / da le fronti plebee le
2. frammento, brandello. cieco, 3-74: l'armi che solean prima
. della casa, 5-i-30: ahi cieco mondo, or veggio i frutti tuoi
condotta che i fiori avesse conosciuti. cieco, 1-81: or quivi ottenne l'
alle caliginose e nerissime fucine. cieco, 7-51: poi come bocchelli
inseguito. - anche sostant. cieco, 5-22: orlando poi che vide astolfo
1-41: chi siete voi che contro al cieco fiume / fuggita avete la prigione eterna
giudea di quattro parti della terra. cieco, 2-9: rinaldo in tutto abbandonava
senso morale: aiuto, protezione. cieco, 9-85: così motteggiando del sepulcro /
li raggi solari come in uno specchio. cieco, 19-1: fulgida stella, a
1-87: tu ridi, disse il faretrato cieco, / né sai che l'altrui
suo strale / funerale / la traea nel cieco oblio; / ma poi scorto il
porta grande. svevo, 5-174: titano cieco! aveva visto funzionare un modello di
ora, signor mio, è fatto cieco; l'altro, che era ed è
1-52: fuor di quel cespuglio oscuro e cieco / fa di sé bella et improvvisa
fuor di ragione impaccerebbon la corte. cieco, 7-77: quivi non era alcun segno
'nvoco / contr'a l'inutil mie cieco tormento: / tu sol può'rinnovarmi
ognuno degni del governo del regno. cieco, 1-12: lasciò la madre al
. ricchi, xxv-1-245: amore è cieco e vuol con gli occhi
. piacere, andare a genio. cieco, 7-58: s'io non son losco
questa via. -impers. cieco, 22-62: colui ch'era venuto non
personaggio dell'epopea carolingia. cieco, 42-91: colui chinò presto la fronte
grandònio, agg. grandonico. cieco, 42 -arg.: per poiima orlando