, sf. ornit. uccello dell'ordine cico gniformi, di grandi dimensioni
fallacemente la potenza politica dalla popolazione. cico gnani, 3-198: egli
/ vampeggiò, crepitò, fece faville. cico gnani, iii-2-97: romualdo
nabissando senza che il cavaliere potesse raccorlo. cico gnani, v-1-459: i
posto sul carro per la morticina. cico ^ nani, 13-358: venne loro
chim. estere dell'acito sene- cico, contenuto nel senecione (senecio vulgaris)
in casa a pavia del magnifico domino cico: repositi in la camera de le asse
e approva, approva senza mai contradire. cico gnani, 1-160: allora
al mio egregio avvocato di monselice. cico ^ nani, 3-164: ecco il
eden di sogni grandiosi e voluttuosi. cico ^ nani, iii-2-281: l'ersilia