portano degli acini; nelle cicerchie derivano dalla rachide e dal nervo mediano
onde sapevano parlare i ceci, le cicerchie, le cipolle ed i porri, e
... quando una scodella di cicerchie, e quando tre capi d'aglio.
di gennaio... deonsi le cicerchie riseccar bene al sole, poi raffreddate
ad altro non servono, come le cicerchie fresce, che a passar il tempo.
. 2. aver mangiato le cicerchie: avere le traveggole, non distinguer
doveva avere le traveggole, o mangiato cicerchie. buonarroti il giovane, 10-961: costui
giovane, 10-961: costui ha mangiato cicerchie e non lenti. = dal
, dall'aspetto simile a quello delle cicerchie. = deriv. da cicerchia
cicerchina: composta di globuletti simili a cicerchie. targioni tozzetti, 12-1-34: trovansi
9-205: cibo grosso e fummoso [le cicerchie] che dà al capo. de
targioni tozzetti, 12-8-440: lapilletti come cicerchie, o altro simile legume, pur di
targioni tozzetti, 12-8-440: lapilletti come cicerchie. = voce dotta, lat.
: trovò apparecchiato da mangiare mochi e cicerchie e fave e altri legumi. beicari
cuochi che cucinassero grano, fava, cicerchie, fagiuoli, ceci e lenticchia. massaia
lo fa. -aver mangiato le cicerchie: v. cicerchia, n.
entro un moccichino color di brodo di cicerchie. nieri, 3-127: 'moccichino
, trovò apparecchiato da mangiare mochi e cicerchie. crescenzi volgar., 9-86:
cui pianta si rassembra a quella delle cicerchie. magazzini, 72: in alcuni luoghi
, le lenti, i mochi e le cicerchie possono seminarsi prima dell'inverno e durante
'l vangato fave marzuole, lenti, cicerchie, ceci, orzuole e vecciati. a
: nome volgare di alcune specie di cicerchie, come il 'la- thyras latifolius'lin
di fava infranta, quando una scodella di cicerchie, e quando tre capi d'aglio
fave, vecce, mochi, fagiuoli, cicerchie, segale e segalati, lire 5
sul vangato fave marzuole, lenti, cicerchie. settembrini [luciano], iii-2-196: