dal gr. àpocxt? -l8o$ 'cicerchia '(galeno). aracne (
i lupini, i ceci, la cicerchia, i fagioli, le lentichie, e
). -anche: il frutto della cicerchia. anonimo, ix-561: io
all'uscio, madonna sovrana -, / cicerchia invidia metaschio e rutetta, / menta
palladio volgar., 2-5: la cicerchia si semina di questo mese in luogo
. crescenzi volgar., 3-5: la cicerchia è nota, e desidera aria umida
, /... / la ventosa cicerchia in parte, dove, / senza
albergo lor. soderini, ii-81: la cicerchia si semina nei luoghi caldi di novembre
, i lupini, i ceci, la cicerchia. f. f. frugoni,
quello della castagna; e la * cicerchia volgare ', detta 'lenticchia di
cicerchie. = deriv. da cicerchia. cicerchino, agg. di forma
. di forma simile a quella della cicerchia. 2. miner. ant
, simile a quel legume che chiamasi cicerchia, ha fatto acquistare alla pietra il
cicéfchio, sm. bot. seme della cicerchia. moravia, vii-344: sempre
un cicerchio! = cfr. cicerchia. cicerchióne, sm.
pisello. = deriv. da cicerchia. cicero, sm. tipogr
dimeno, sm. bot. specie di cicerchia (lathyrus clymenum, della famiglia leguminose
delle frustate che i fe dare. cicerchia, 1-178: quando pilato intese il
sono confitte con aguti di ferro. cicerchia, 1-200: per toccare 'l figliuol
peziolo comune in un paio come nella cicerchia. 9. chim. di
, ii-82: sarà meglio seminarla [la cicerchia]... a luna crescente
passioni di vituperio e a riprovato senno. cicerchia, 1-138: il mio maestro /
diè la sua pecunia a usura. cicerchia, 1-138: che mi volete dare?
raccoman- davansegli che orasse per loro. cicerchia, 1-155: poich'ebbe dato il
la moltitudine, si dà al fiume. cicerchia, 1-203: e ginocchion dinanzi allor
debolezza, né di mio sconcio. cicerchia, 1-189: iesù la croce non
quella sua debole appariscenza e spaventata. cicerchia, 1-146: nel visaggio tutto era
uomo, che gli pare essere derelitto. cicerchia, 1-175: iesù da ogni amico
della disiata vendetta mi rechino. cicerchia, 1-186: gabriel disse ch'era bene
con disio / per te li presi. cicerchia, 1-172: di questo mondo non
questi prati, o caro mio disire. cicerchia, 1-200: intorno all'aspra croce
ravveduto, pentito, emendato. cicerchia, xliii-356: allor il vel del tempio
queste frasche andarmi pascendo di vento. cicerchia, 1-219: poi chiusero il sepolcro d'
guerra, e le future ancora. cicerchia, 1-156: alquanti gli han le man
6. rovina, caduta. cicerchia, xliii-443: com'aquila o falcon si
. figur. prosternarsi, inginocchiarsi. cicerchia, 1-211: o anima devota,.
meno, andare in deliquio. cicerchia, xliii-394: issacàr alte le braccia incrocicchia
ed è un uso eufemistico). cicerchia, 1-188: ella grida: figliuol,
le leggi umane e divine adoperando? cicerchia, 1-173: deh fa', misser,
verdi rami / lingua mortai presuntuosa vegna. cicerchia, 1-181: avendo quella turba ciò
tormentarsi, affliggersi, smaniare. cicerchia, 1-158: a pietro tutto il cuor
distrutta m'ài d'ogne gioia. cicerchia, 1-222: omè, a che sono
sospiri: « andate fore ». cicerchia, 1-212: figliuol, la morte mi
e fioca. -scucire. cicerchia, 1-191: la inconsutil vesta, ch'
dico che il cor si divise. cicerchia, 1-142: sentendo al cor le dolorose
perdute il ben de l'intelletto. cicerchia, 1-147: ginocchion con amorosa vena
di questo medesimo mese si semina la cicerchia, secondo 'l modo e dottrina detto
: gli uomini l'usano [la cicerchia] lesse, e nelle torte e nel
nella statua di nabucdonosor e disfecela. cicerchia, 1-217: era 'l sepolcro nella
. esaudire, concedere la grazia. cicerchia, 1-143: o madre mia, la
l'umil fagiuolo, / la ventosa cicerchia in parte dove / senza soverchio umor
tanto ha fallaci e grige sue parole. cicerchia, 1-155: allor s'appressa il
/ pianse la ribellante sua famiglia. cicerchia, 1-226: o dolce madre santa,
far che ormisda similmente menasse moglie. cicerchia, xliii-412: di iesù il corp'
farfióne, sm. ant. cicerchia. castra fiorentino, xxxv-1-916:
a gran fatica si levò di terra. cicerchia, xliii-376: pietro di dolor er'
largo di doni, generoso. - cicerchia, xliii-327: i'parlà'palesemente al mondo
argomento, ecc.). cicerchia, xliii-440: per l'universo mondo /
presta aiuto a sospignerlo in alto. cicerchia, xliii-428: dio disse a moisè:
colpa diventando a sua volta vittima. cicerchia, 1-155: iesù parlò a pietro in
suole / disubbidirti, perdonanza chieggia. cicerchia, xliii-341: senza pietà ciascun co'
7. ferita, piaga. cicerchia, xliii-433: mostrò le piaghe e le
letter. fetore, puzza. cicerchia, xliii-355: allora tolse la gent'infedele
ant. favo di miele. cicerchia, xliii-434: dolcemente [iesù] prese
per lo carro su la coda fisse. cicerchia, 1-191: un manigoldo crudele et
fosse ciò ch'ell'udiva mugghiando. cicerchia, 1-196: la giudea gente a quel
occhi al sole oltre nostr'uso. cicerchia, xliii-344: gran grido lieva allor
anche: volgersi con lo sguardo. cicerchia, 1-172: disse iesù: da te
lingua: tacere, rimanere silenzioso. cicerchia, xliii-439: ciaschedun s'accorge / ch'
gettarglisi ai piedi, inginocchiarsi. cicerchia, xliii-391: egli era ginocchion con le
-per estens. seguito, corteo. cicerchia, xliii-397: non vien sì presto a
-fatevi all'uscio, madonna sovrana - / cicerchia invidia metaschio e rutetta, / menta
a tempo lei più noi comporte. cicerchia, xliii-331: nel cor mi sento punte
. affannarsi, tormentarsi, crucciarsi. cicerchia, 1-141: o dolce madre, lassa
traforte, / vita noi dando tuttore. cicerchia, xliii-310: pianga le pene ch'
non vale se non al fuoco? cicerchia, 1-201: per te mi trovo,
-intr. smettere, interrompere. cicerchia, xliii-410: di chiamarlo non resta né
/ a ritornare al tuo dolce camino. cicerchia, xliii-441: vedrà contenzion pietos'e
ribelli. -affliggere, contristare. cicerchia, 1-212: o figliuol, la tua
intriso. -figur. cicerchia, xliii-425: voltossi allor iesù vèr li
pone pece e altro fornimento. cicerchia, xliii-369: noi avemo / per sepellir
fiamme per contentamento della propria volontade. cicerchia, xliii-345: parlò pilato allora in alta
ant. agitare, scuotere violentemente. cicerchia, 1-213: o cara madre, riposati
morte, com'è scritto altrove. cicerchia, xliii-431: men che non si
d'una parte e d'altra. cicerchia, 1-163: con darli pugni le carni
si picchia. -rifl. cicerchia, xliii-348: la donna sguarda, e
tormentare; intenerire, commuovere. cicerchia, xliii-424: sopra queste cose, che
, tre lettere tue in poco tempo. cicerchia, 1-168: o frate'miei,
umile e fratto è servitù. cicerchia, xliii-422: iesù li occhi amorosi
pane, cioè del corpo di cristo. cicerchia, xliii-431: men che non si
di prontezza, di agilità. cicerchia, xliii-443: e po'si scosta dal
freddo che appena sento di me. cicerchia, 1-147: si pose in terra
e dolle mangiare a questi cani. cicerchia, 1-137: la nostra gran fragilitade /
sulle spine, essere nervoso. cicerchia, xliii-344: crucifiggo el re vostro,
.. discaccia la frigidità della mente. cicerchia, xliii-422: ginocchion pietro 'l suo
non, ciascun disio sarebbe frustra. cicerchia, xliii-445: potriesi prima 'l mar con
, concepito da maria vergine. cicerchia, 1-186: gabriel disse ch'era benedetto
. ant. bastone, verga. cicerchia, 1-153: andar con arme quanta aver
nessuno può galdere qui e là. cicerchia, xliii-444: galdete, oggi apert'
giocare e cantare per gaidio di fervore. cicerchia, xliii-403: tanto gaidio 'n quell'
che 'l gallo cantasse due volte. cicerchia, 1-149: non starai molto,
-di gara: con impegno. cicerchia, 1-165: battuto l'han tutta notte
che si rallegra; lieta. cicerchia, xliii-385: gavisi son patriarci e profeti
isforzato che mangiasse la carne del porco. cicerchia, 1-190: la maddalena afflitta.
: figlio, rampollo; discendente. cicerchia, xliii-442: di fuor dal padre mie
qua or là con libertà dissoluta. cicerchia, 1-199: le braccia in alto per
non si potendo eglino accordare altramente. cicerchia, 1-191: la inconsutil vesta,
te ne dovevi gittare di fuori. cicerchia, xliii-400: po'quest'antica nostra
affusolato munito di uncini laterali. cicerchia, xliii-397: non vien sì presto a
esse si misse su per lo fiume. cicerchia, 1-224: stette la donna,
da una banda all'altra certe grosse cicerchia, 1-145: dietro gli gìe la madre
giro di qualcosa: girargli intorno. cicerchia, 1-200: intorno all'aspra croce facìe
e diritto e leale uomo assai. cicerchia, 1-190: giunse al monte calvario il
simigliante in figura a quello della fava cicerchia ed altri legumi. g. gozzi,
spasimanti. -venerato, onorato. cicerchia, xliii-419: và e dì a'mie
a forma di uncino. cicerchia, xliii-365: giovanni allor a niccodemo
e ferillo per mezzo el braccio. cicerchia, xliii-330: chi la suo santa barba
: vergogna e grave stato attende. cicerchia, 1-155: gli diede il bacio,
(del sonno stesso). cicerchia, 1-151: di star in orazion tutti
grazia, sempre die essere grazioso. cicerchia, xliii-385: venuto è 'l tempo
greggie di abram e di lot. cicerchia, 1-171: disse pilato a que'
, tegnendol roma, non sospirò. cicerchia, xliii-443: ebreo fusse, latin
sì nomar com'è vostro laudare. cicerchia, 1-212: te raguardando m'è
. -insultare, schernire. cicerchia, 1-174: chi lo grida, o
sé: radunarsi in gruppo. cicerchia, xliii-396: ciascun tribù per sé facia
. -anche: quantità complessiva. cicerchia, xliii-439: la rete co'le man
di petto e d'incolpare lo vizio. cicerchia, 1-146: fra voi è chi
e guerza. -sostant. cicerchia, xliii-447: o anima, deh!
2. per estens. sapore. cicerchia, 1-197: l'amaro beveraggio il signor
ha amor. -intr. cicerchia, xliii-353: iesù disse: padre,
o di fargli 'ncrescimento. cicerchia, 1-150: andamo tutti insieme
20-523: fu illustrato di spirito profetico. cicerchia, xliii-445: occhio non vide,
soddisfazione, gioia; compiacersi. cicerchia, xliii-396: moisè in guardar iesù s'
poche parole la maggior villania del mondo. cicerchia, xliii-345: parlò pilato allora in
alla patria in più che alla vita. cicerchia, xliii-344: in quel loco fe'
avv. ant. allora. cicerchia, 1-182: inallor per tribunal s'asside
di gravissime e inaudite infermitadi. cicerchia, xliii-402: d'angeli v'eran
, elli s'incrocicchiò le braccia. cicerchia, xliii-394: issacàr alte le braccia
esempli dagl'infedeli principi e filosofi. cicerchia, xliii-355: allora tolse la gent'
e bagnono. -aspergere. cicerchia, xliii-435: allor iesù per man iosèp
-intr. con la particella pronom. cicerchia, xliii-438: in mar si miss'e
lacerare, dilaniare, straziare. cicerchia, 1-178: figliuol, che fatto mi
modo che tutta rimase infranta e livida. cicerchia, 1-186: fece pilato a iesu
; indebolito, stanco; stremato. cicerchia, 1-164: di piangere era tutta rotta
marzia col viso di lagrime infuso. cicerchia, 1-220: la dolorosa madre si
possa avere buono ingegno di sapere. cicerchia, 1-154: giuda avie di malizia molto
pianeta / conven ch'i'segua. cicerchia, xliii-396: d'anime sante la riva
erbacee della famiglia leguminose (come la cicerchia selvatica, il rubiglio, il dimeno
piante, come il dimeno, la cicerchia selvatica, l'ervilia, ma specialmente
, / e s'intendea per la cicerchia ingrinza. = forma contratta di ingrinzito
lo quale li parve di doversi uccidere. cicerchia, 1-183: del sangue di costui
: stava per lo gran caldo innudo. cicerchia, xliii-331: vedut'ho il mie
e tanto fusti battuto e frustato. cicerchia, xliii-356: partissi quello spirito beato:
ant. popolarsi, affollarsi. cicerchia, xliii-398: per riguardar in quella faccia
ant. uccidere, ammazzare. cicerchia, 1-171: d'interficere alcun non si
.. e così essere velenosissime. cicerchia, 1-197: tolse la gente infedele /
inzaccherato, macchiato, sporco. cicerchia, 1-199: di sangue intrisi veggio i
luogo che disidera riavere i capelli. cicerchia, xliii-370: quel santo corpo niccodemo inunge
l'hai fatta di nuovo amadore. cicerchia, 1-226: omè, o dolce figliuol
, trovò a sé la morte. cicerchia, 1-183: gittò trenta danari,
carlo, mantenitore di santa chiesa. cicerchia, xliii-391: tant'era d'abraàm l'
, / senza già mai finita. cicerchia, xliii-385: allor ciascun'anima giusta galde
4. lampo, folgore. cicerchia, xliii-411: iesù, portando de stimate
dalle tribulazioni dell'ira di dio. cicerchia, 1-150: cota'parole non gli parber
, avventarsi, scagliarsi; precipitarsi. cicerchia, xliii-342: con grand'ir'a dosso
-ant. con la particella pronom. cicerchia, xliii-447: o anima, deh!
cum amor, pensoso e tardo. cicerchia, 1-224: stette la donna e gli
. alcaloide volatile contenuto nei semi di cicerchia. = deriv. da latito
di cui alcune coltivate a scopo nutritivo (cicerchia, pisello, veccia, ecc.
dette 'cicercule 'o dagl'italiani 'cicerchia ', sono simili ai piselli ed
dal gr. adc&upot; 'latiro, cicerchia '. latiròstro, agg.
portato e le poppe che ti lattarono. cicerchia, xliii-434: iesù, di sapienza
decaduto. -come soprannome. cicerchia, xliii-136: in casa d'un che
e fussi gittato dall'altra parte. cicerchia, xliii-391: com'aquila abraàm è più
noi morto fò su l'aspro legno. cicerchia, xliii-427: apeso fu sul ligno
duro legno e sotto l'aspre gonne. cicerchia, xliii- 330: po''l
lème, sm. bot. ant. cicerchia selvatica. - in senso generico:
non ha lena, donna di valenza. cicerchia, xliii-348: con gravosa pena /
i ceci,... la cicerchia, i fagiuoli, le lenticchie. mattioli
mozza il fiato. -figur. cicerchia, xliii-427: de li occhi de la
che gli stormenti faccian gran litizia. cicerchia, xliii-401: que'di suo terra gran
al pericolo della città di roma! cicerchia, xliii-364: la donna quando '
lasciano usare libertà di consiglio a'cittadini. cicerchia, xliii-343: iesù rispose: -podestà
senza voi m'è duro e greve. cicerchia, xliii-367: te raguardando, m'
di usanza di coloro che muoiono. cicerchia, xliii-318: recar si fece [gesù
ogni nube si dissolve e sfassi. cicerchia, xliii-441: vado, e già ma'
bisogno longinqui. -distaccato. cicerchia, xliii-410: d'ogni uman pensier era
iesù nascosta. -privo. cicerchia, xliii-322: po'ritornò a la suo
, sf. ant. lunghezza. cicerchia, xliii-438: li altri discipul co'la
castello che ci è di lunga. cicerchia, xliii-376: la donna sguarda pietro
, chi ne piange e lutta. cicerchia, xliii-414: l'altre marie,
sacro tempio, da'ladroni, visitantilo, cicerchia, xliii-309: o increata magestà di dio
che 'n questo libro per maestro piglio. cicerchia, xliii-309: de'dottor devoti lor
si recassono ad essere del popolo. cicerchia, xliii-327: a iesù disse quel
ancora è tenuto stolto e matto. cicerchia, xliii-336: disser allor que'prìncipi
al popolo contro alla malizia de'nimici. cicerchia, xliii-323: giuda avie di malizia
per simil non s'entrò in malta. cicerchia, xliii- 394: po'chiamò
scollatura del vestimento e le mammelle. cicerchia, xliii-390: come 'l fantin che
trista e poi di buona mancia. cicerchia, 1-205: figliuol mio, dinanzi
che chi non lavora non manduchi. cicerchia, xlii-319: po'prese 'l pane,
-aver mangiato le cicerchie: v. cicerchia, n. 2. -campare
le moglie in luogo de'mariti. cicerchia, xliii-351: un manigoldo crudel e
ardisse di porregli la mano addosso. cicerchia, xliii-324: missergli adosso le spietate
eterna siano in forma d'una rosa. cicerchia, xliii-390: abèl, primo martir
el qual i santi padri profetaro. cicerchia, xliii-355: allora tolse la gent'
cicatrice, ferita, callosità. cicerchia, xliii-365: giovanni allor a niccodemo
ora la vita mia non terminò. cicerchia, 1-21: poco men che 'l cuor
dimostra non veder chi dietro il trade. cicerchia, xliii-441: vado, e già
e pirro ne lo merciodò molto. cicerchia, xliii-364: ella allora molto li
bella grazia a dio render merzede. cicerchia, xliii-385: disiat'ho quest'ora
. figur. colpa, peccato. cicerchia, xliii-399: quel loco de la quinta
per te ricevo grande martorio ». cicerchia, xliii-354: tutte piangon iesù le
: come dite voi coteste parole? cicerchia, xliii-379: allor parlar 11 prìncipi
un palo e unto di mèle. cicerchia, xliii-434: fiadon di mèl e pesce
taro questa mestura sopra lo edificio. cicerchia, xliii- 363: ioseppe.
, lero (ervum ervilia); cicerchia piccola (latthyrus cicero); veccioli
bene, 1-89: 1-89: la cicerchia franta,... quando è spartita
ogni creatura e abitante istendendosi al continuo. cicerchia, xliii-408: apparecchiato v'è mortai
predetto frate moltitudine di demonia venire. cicerchia, xliii-442: gran multitudo de li
dell'anima alla beatitudine eterna. cicerchia, xliii-445: cristo iesù, el qual
eh'è beato chi provede al corso. cicerchia, xliii-346: donna non provò
emozione, da profonda angoscia. cicerchia, xliii-167: la magdalena affitta allor
scritti certi versi di colore morto. cicerchia, xliii-317: giuda di non intendarlo s'
bisogne, nel suo letto il mise. cicerchia, xliii-439: in nave salì pietro
. colpito, commosso, turbato. cicerchia, xliii-326: e1 discepolo in casa d'
a mugghiar che pareva un leone. cicerchia, xliii-376: pietro di dolor er'
puppule delli animali, così fui munto. cicerchia, xliii-370: quel santo corpo niccodemo
a uno stato d'animo). cicerchia, xliii-321: po'si partì aa lor
quando la notte fu scura venuta. cicerchia, xliii-337: incominciando da la galilea
l'acenna), / sono spariti. cicerchia, xliii-433: po'disse '1 buon
/ parea posar come persona stanca. cicerchia, xliii-367: fi- gliuol, la
il corpo, in ogni membro. cicerchia, xliii-358: s't t'agiognesse,
penso che ti faccia spesso noia. cicerchia, xliii-358: diletto figliuol mie,
pongo 'l piè, faccio l'orma. cicerchia, xliii-350: 'filiae ierusalèm ',
amor, per c'ogn'altro dicima. cicerchia, xi. iii-423: cleofàs,
apresso al tabernacolo dello idio di jacob. cicerchia, xliii-405: essendo 'l corpo di
d'ogne allegrezza e di conforto. cicerchia, 1-137: avendo di pietà la mente
conforta- mento di faustulo suo nudritore. cicerchia, xliii-366: dolente più che madre
luce / a gli occhi umani. cicerchia, xliii-443: una nuvulètta folta /
persecuzioni ed obbrobri ed acerbi dolori. cicerchia, xliii-358: o dolce rezzo a
quivi stava occulto ed in segreto. cicerchia, xliii-405: essendo '1 corpo di
entro el 5ardin olentissimo roxa ingarofolata. cicerchia, xliii-374: me uccidete, dice
compì, deli'ogg. interno. cicerchia, xliii-321: orò al padre medesmo sermone
. = dal lat. ervilìa 'cicerchia ', deriv. da ervum 'veccia
cagion hai di dever pianger meco. cicerchia, xliii-425: tardi di cuor a
, che n'hai più che golpe. cicerchia, xliii-445: occhio non vide,
da'latini, supponendolo della natura della cicerchia. lorenzi, 1-112: va l'
entrò egli e gli suoi discepoli. cicerchia, xliii-320: andarne tutti insieme ne la
sangue suo già caldo il porto. cicerchia, xliii-412: era già 'l sol
quando giove gitta le sue folgori. cicerchia, 1-222: coperta era la donna
, ma una ostiaria ovvero usciera. cicerchia, xliii-326: pietro fuor della porta
redenzione operata da gesù cristo. cicerchia, xliii-361: fiume di sangue e acqua
(una o più persone). cicerchia, xliii-322: quando quella gente si paleggia
, ben mi si pare ». cicerchia, 1-145: iesù allor la madre guardò
'1 sapessi non vi parria ciancia. cicerchia, xliii-320: cotà'parole non li
tutti questi anche rifulgere / vedesi la cicerchia col fiorito / suo parpaglione.
fia a lei mai tolta in eterno. cicerchia, xliii-417: maestro, allor che
nòs la manda a la settima foce. cicerchia, xliii-447: o anima, deh
partito', davvero, certamente. cicerchia, xliii-438: molto lo'parbe quella notte
tutto spartito dal conoscimento di quella eternale. cicerchia, xliii-411: ciascun si pasce de'
sovente pasma e revene / tuto smarito. cicerchia, xliii-335: maria, vedendo c'
, / entro 'n vocca la grancia. cicerchia, xliii-332: poco stante dal pasmo
. disteso, allungato per terra. cicerchia, xliii-375: quando la donna giunse ne
-con riferimento alla pasqua ebraica. cicerchia, xliii-313: nel cor nrè stata tanta
'l tuo core e 'l mio diviso. cicerchia, xliii-346: figliuol, io sento
pazienzia mi disporrò alla morte ricevere. cicerchia, xliii-320: la sensualità fatta era
e pelossi il capo e pianse. cicerchia, xliii-332: -omè, omè, iesù
] fu schernito e pelatagli la barba. cicerchia, xliii-330: alcun gli batte co'
non s'avvicini a'pendenti giovani. cicerchia, xliii-352: yeggioti 'n croce,
et amor, pur come sole. cicerchia, xlii-346: o figliuol mie,
ferite, di percosse ricevute. cicerchia, xliii-357: di sangue 'ntrisi veggio '
di carne, sozzamente dell'anima. cicerchia, xliii-310: l'odor di quest'unguento
, sì è segno di male accostumato. cicerchia, xliii-351: e1 creator di
, pizuòlo), sm. ant. cicerchia. - anche: cece.
-che denota calma, pacatezza. cicerchia, xliii-377: la donna, 'l pianto
'l core, / un lauro verde. cicerchia, xliii-426: cristo piantò la vigna
tra morte spero altro che morte. cicerchia, xliii-347: o dolce figliuol mi',
turbò la gente ch'era tutta lieta. cicerchia, xliii-370: er'a veder sì
chiudeva il s. sepolcro. cicerchia, xliii-379: al sepulcro n'andar li
divorassero, / se alcuna pastura trovassero. cicerchia, xliii-391: com'aquila abraàm è
. pigolare. - anche sostanti cicerchia, xliii-433: come falccn entrò, c'
-ant. ricco di beni spirituali. cicerchia, xliii-419: magdalen'avie gaidio 'nfinito.
per sfinimento (un uccello). cicerchia, xliii-433: come falcon entrò, c'
la chiesa non avea ricchezze né pompa. cicerchia, xliii-359: perché la pasqua de'
ed altre cose tutte quante al fondo. cicerchia, xliii-367: questo m'è sì
noi? questo uomo fa molti segni. cicerchia, xliii-326: anna, suocer del
quella... ricevè il dono. cicerchia, xliii-439: iesù co'gli occhi
. dormì in quello medesimo luogo. cicerchia, xliii-344: fece iesù a gàbatha
per difensione del testamento de'padri. cicerchia, xliii-441: o anima divota,
o mangiano i morti? ». cicerchia, xliii-371: ove iesù fu crucifisso e
una comunità, a una nazione. cicerchia, xliii-328: pietro si stava con servi
-deporre una salma nella tomba. cicerchia, xliii-371: ove iesù fu crucifisso e
dinanzi e assistendo, li servirà. cicerchia, xllii-318: d'un linteo si fu
condizione che ne deriva). cicerchia, xliii-391: com'aquila abraàm è più
lucente è sempre e più pregiata. cicerchia, xliii-363: ioseppe si partiva da
dagli occhi (le lacrime). cicerchia, xliii-320: degli occhi lor ciascun lagrime
della caccia o della pesca. cicerchia, xliii-438: ciaschedun la rete afferra.
cercare in noi le sue operazioni. cicerchia, xliii-388: satàn, principo dell'in-
quello proditore nequissimo simulando esser amico. cicerchia, xliii-328: caifàs fé venir conseglier
3. accostare, avvicinare. cicerchia, xliii-436: josèp allor più non si
-dirigere gli occhi, lo sguardo. cicerchia, xliii-440: dolcemente li occhi vèr lor
-intr. spingersi, dirigersi. cicerchia, xliii-393: ciascuna tribù vèr la riva
, sapere. - anche assol. cicerchia, xliii-371: ove iesù fu crucifisso e
compare su una tavola). cicerchia, xliii-438: iesù li sguarda, e
al cuore una pu- gnente spina. cicerchia, xliii-346: figliuol, io sento pena
/ chiunque voi che fortuna noi punga. cicerchia, xliii- s s
l'occasione oppure la conseguenza. cicerchia, xviii-31a: allor la madre ginocchion si
di là o in là. cicerchia, xliii-325: po'li missero in collo
venire così tosto a questo doloroso partito. cicerchia, xliii-331: da una parte trasse
tutti quelli che erano qui presenti. cicerchia, xliii-387: grand'allegrezza adam e noè
, interrompere un'attività; desistere. cicerchia, xliii-397: laide al signor, reverent'
ben ch'a sé le move. cicerchia, 1-216: il pianto di maddalen'
allor per non farli più tristi. cicerchia, 1-178: ciascuno addosso al buon iesù
e contento? -imperturbabile. cicerchia, 1-162: e'non par che risponda
4. aw. dove. cicerchia, xliii-432: con li apostol discepuli eran
: rabbi, che vuol dire maestro. cicerchia, xliii-317: giuda di non intendarlo
a rabbia di popolo). cicerchia, xliii-340: -quest'uomo 'l qual voi
nati. -di collettività. cicerchia, xliii-345: per satisfar a la gente
con fatica racchetò i loro pianti. cicerchia, xliii-375: la donn'allora suo pianger
anche la manifestazione di essi. cicerchia, 1-223: la donna allora il suo
gli occhi, lo sguardo). cicerchia, xliii-353: o figliuol, -dice -la
7. far girare in tondo. cicerchia, xliii-330: e 'n gola li hanno
4. braccio della croce. cicerchia, xliii-362: o bona croce, allenta
, ché elli vive de >reda. cicerchia, xliii-323: quando giunse 'l traditor fal-
lo ti rapiccheroe co la detta erba. cicerchia, xliii-324: po'quel servo malco
; schiantarsi (il cuore). cicerchia, xliii-443: fra tutti que'che v'
offeso e a rassicurar l'autore. cicerchia, xliii-322: allor li aparbe un
ni ha ki piu redema? cicerchia, xliii-305: o signor, che per
5. derelitto, misero. cicerchia, xliii-412: vèr lo sepulcro le tre
, sieno riputate con giudea. cicerchia, xliii-430: fu [cristo]
le mani attorno non restava niente. cicerchia, xliii-331: così parlando alla porta
malattie, privazioni, sforzi. cicerchia, xliii-397: vien, figliuol, cara
morte e ristituita a vita di grazia. cicerchia, xliii-446: e1 re del
va inmantenente, e non far resto. cicerchia, xliii-345: in vèr del tempio
gli castaidi e per gli ribaldi. cicerchia, xliii-350: e 'l buon iesù po'
appartarsi da un gruppo di persone. cicerchia, xliii-430: egli alquanto da lor si
. tr. respingere, ricacciare. cicerchia, xliii-340: dietro piangendo li gìen con
prese un fanciullo e recolsi tra branche. cicerchia, xliii-359: così dicendo a giovanni
la salvestra e morta conobbero. cicerchia, xliii-322: allor li aparbe un
. riprendere animo, forza. cicerchia, xliii-435: iesù per man iosep piglia
fu, che cercò per terre molte. cicerchia, xliii-362: quando nacque iesù mi'
-con riferimento ai cori angelici. cicerchia, xliii-398: a ciò che gioia in
e forti e con molte torri. cicerchia, xliii-329: quest'uom ha detto che
. fiotto (di sangue). cicerchia, xliii- 361: fiume ai sangue e
parti già il suon ne rimbomba. cicerchia, xliii-433: allora 'l re de'
i quali voi avevi lasciati liberi. cicerchia, xliii-340: quella ria gente allor
cor pensar tarder de le percosse? cicerchia, xliii-357: di sangue 'ntrisi veggio
-perdere il colore del volto. cicerchia, xliii-313: la donna al buon iesù
dubbio lo rimuove coi suoi conforti. cicerchia, xliii-396: grazia al signor rendie
con intendimento di vendicare il padre. cicerchia, xliii-348: quand'ella 'l vidde,
tutte l'altre rinforzarono il pianto. cicerchia, xliii-372: la donna pasma, e
gente che vicinavano con sue terre. cicerchia, xliii-403: tanto gaidio 'n quel-
presentarsi a qualcuno, farsi avanti. cicerchia, xliii-329: d'aver testimon falsi per
dell'uomo sta qual voglia seguire. cicerchia, xliii-315: per me tratti sa-
di qui stare e di qui godere. cicerchia, xliii-318: in corpo 'l cuor
/ lu spiritu meo te mando. cicerchia, 1-178: o figliuol mio, o
6. rinsaldare, rafforzare. cicerchia, xliii-422: iesù li occhi amorosi ver
menti fredde e quasi ancora dubitanti. cicerchia, xliii-422: iesù li occhi amorosi vèr
. riferimento a gesù cristo). cicerchia, xlili-400: e1 creator de la
la grazia di dio non ti riscuote. cicerchia, xliii- 402: li circuncisi
respittó, / ruppero il popolo. cicerchia, xliii-320: po'lo scongiura '
mia; ed io mi risvegliai. cicerchia, xliii-361: stette la donna tramortita
alcuna cosa commettesse da indi innanzi. cicerchia, xliii-441: o anima divota,
che leggi e che t'è insegnato. cicerchia, xliii-319: l'exemplo, che
movimenti bruschi e imprevisti). cicerchia, 1-188: non potea star ritto e
ritto qualcuno: rialzarlo, sollevarlo. cicerchia, xliii-314: allora 'l buon iesù in
opposto (la gioia). cicerchia, xliii-415: la gran dolcezza c'a'
all'ascensione di cristo). cicerchia, xliii-442: o dolce padr'e figlio
fuor la faccia come dentro fende. cicerchia, xliii-332: quand'ella udiva la
alcuno scoglio la percotesse e rompesse. cicerchia, xliii-412: del signor l'angel del
che 'l vento non era per noi. cicerchia, xliii-413: magdalena suo maestro non
con movimento rapido, deciso. cicerchia, xliii-390: po'chiamò tutti que'che
ha una voce alta, potente. cicerchia, xliii-445: li angel cantavan amoroso verso
un muro e una fossa serra. cicerchia, xliii-338: -figliuol, che ha'tu
interrogare qualcuno relativamente a qualcosa. cicerchia, xliii-327: i'parla'palesemente al mondo
prova / contra potenza di turbato mare. cicerchia, xliii-442: pietro e giovanni e
che non rimanga lì doglioso e rotto. cicerchia, xliii-331: di piangere era tutta
bollenti. -con uso avverb. cicerchia, 1-183: giuda trenta denar render lor
mordere negli altri li loro medesimi vizi. cicerchia, xliii- 336: pilato diora
che a la verità sia disposta. cicerchia, xliii-425: voltossi allor iesù vèr
o anche un personaggio infernale). cicerchia, xliii-388: menav'allor lucifer crudel rabbia
bot. tose. nome comune della cicerchia (lathyrus latifolius e lathyrus silvestris).
tuoni non si sarieno potuti udire. cicerchia, xliii-335: fra quella tur- b'
è di peso per l'anima. cicerchia, xliii-416: « iesù, iesù!
. ant. permettere, consentire. cicerchia, xliii-346: o figliuol mie, di
scaraventare in basso, nell'infemo. cicerchia, xliii-38q: l'anima santa del signor
gnati in voglia di trarreti avanti. cicerchia, xliii-428: e1 creator de la
da un evento violento o sanguinoso. cicerchia, 1-149: disse poi l'amoroso signore
- purificarsi, redimersi. cicerchia, xliii-388: da parte del signore,
per la propria persona. cicerchia, xliii-330: ladro, se tu puoi
sbarcare a terra passeggeri o truppe. cicerchia, xliii-436: stava iosep al suo signor
cosa, con abominevoli parole scherniva. cicerchia, xliii-337: costù'[gesù]
schietto o la fava franta o la cicerchia è di tanta spesa da non poter
o mettersi a parlare; parlare. cicerchia, xliii-386: per parlar la santa lingua
fessura, da una frattura. cicerchia, xliii-439: la rete co'le man
escluso, allontanato, respinto. cicerchia, xliii-372: la dolorosa madre si sedea
men foga tasta il segno tocca. cicerchia, xliii-420: come saetta, po'
/ 'mprima scolta el mio parlare ». cicerchia, xliii-377: la donna 'l pianto
non avere alcun risultato positivo. cicerchia, xliii-437: misersi 'n mar e a
signore gesù cristo de la croce. cicerchia, 1-209: ioseppe e nicodemo recar fero
ricto, che 'l sangue diriga. cicerchia, xliii-365: la destra man niccodemo
frutteti luccicavano di fiori forsuo varco. cicerchia, xliii-403: e 'l principe satan di
tanta confusione non se porria scoprire. cicerchia, xliii-444: per seguir de la
-folto seguito di persone. cicerchia, xliii-373: giugnendo de la cittade a
l'ambasciata de'greci stata porta. cicerchia, xliii-329: d'aver testimon falsi
piacer vile / sembrar mi fa. cicerchia, xliii-435: fessi iosep allor gran maraviglia
, alterarsi, dare in smanie. cicerchia, xliii-340: quella ria gente con rabbia
è scritto 3. illividito. cicerchia, xliii-357: tu non ha'dove 'l
gli venne / veggendosi sì forte sfigurato. cicerchia, xliii-313: la donna allor tremava
di compiere un'impresa impossibile. cicerchia, xliii-445: potnesi prima 'l mar con
, e ebbe la signoria pienamente. cicerchia, xliii-344: quando pilato udì così
semini la segola, la veccia, la cicerchia. bionosa, ma meglio produce
tanto che si compiesse mille anni. cicerchia, xliii-379: al sepulcro n'andar
saranno in perpetuo rilegati in inferno. cicerchia, xliii-388: me- nav'allor lucifer
pericoli, guerre, divisioni politiche. cicerchia, xliii-406: iosep andò nel tempio,
, e non sentì le diece. cicerchia, xliii-310: era [gesù] esempio
ma per tempeste impetuose et adre. cicerchia, xliii-384: allor vi giunse uno
edaltro il diuturno, cioè continuo effetto. cicerchia, xliii- 321: orò al
qualipopuli li negherebbano la obedienza? cicerchia, xliii-349: non potea star ritto e
, in frasi di minaccia. cicerchia, xliii-325: chi la suo santa gola
il cuore, la gola). cicerchia, xliii-313: o reverenda madre mia,
. soddisfare, accontentare una persona. cicerchia, xliii-410: o figliuol, non tardar
la soleva esere bela e gracioxa. cicerchia, xliii-429: « vedemmo » disse
di uno stato d'animo). cicerchia, xliii-388: tutti rugien, li spiriti
all'orlo. -peccato. cicerchia, xliii-443: patrarci e profeti [gesù
-ant. devoto, obbediente. cicerchia, xliii-391: venne [abramo] con
assiso alla presenza di qualcuno. cicerchia, xliii-394: assèr s'acosta co'la
per estens. congiunto, unito. cicerchia, xliii-383: la carne di iesù,
positive (un'azione). cicerchia, xliii-408: a iosep era assa'dolce
poche parole o colla sua presenza satisfare. cicerchia, xliii- -riparare, mediante risarcimento
ha sottomesso la gallia, e'fanne cicerchia, xliii-311: allor si pose '1
per fuggir de'sospir sì gravi some. cicerchia, xliii- 338: seppe pilato
ché 'n vita altera -tomo al simigliante. cicerchia, xliii-395: el buon iesù,
partecipe della stessa natura o condizione. cicerchia, xliii-309: ciascun andando all'eterno periglio
e stanno sotto la terra nell'acqua. cicerchia, xliii-343: iesù rispose: «
del compianto sul cristo morto). cicerchia, xliii-370: efa veder sì grande quella
vestimenta soriane, tu quelle loderai. cicerchia, xliii-393: di fuor uscir,
in cui ci si viene a trovare cicerchia, xliii-352: men venir sento li spiriti
strumento con cui sono inferte. cicerchia, xliii-330: chi 'n terra sotto '
una persona, un ambiente). cicerchia, xliii-446: angeli, arcangeli, cherubin
ordine e scritture divine sovvertiva. cicerchia, 1-173: allor rispose quel
suo prezioso sangue sopra di noi. cicerchia, xliii-377: la donna t pianto e
uno spazio, dare un ricetto. cicerchia, xliii-360: quando la donna vedie tanti
volto di una persona). cicerchia, xliii-370: quel santo corpo niccodemo inunge
-fare oggetto di espressioni di dileggio. cicerchia, 1-174: chi lo grida o bestemmia
egitto in un molto onorabile luogo. cicerchia, 1-215: qui son le spezie e
51: 'petrae scissae sunt'). cicerchia, 1-196: la terra trema e piange
fossa ch'era a ciò diputata. cicerchia, xliii-365: la destra man nic-
mille. -con sineddoche. cicerchia, xliii-324: quella ria gente 'ntomo si
tutti questi anche rifulgere / vedesi la cicerchia col fiorito / suo parpaglione; e questa
nel suo coll'una fune gittaro. cicerchia, xliii-325: era iesù fra le
soave et or mi spolpa e snerba. cicerchia, xliii-422: dolor mortai in
sprizzando pareva da lungi ariento vivo. cicerchia, xliii-443: com'acqua di fonte
elli l'avìa voluta, sforgà. cicerchia, xliii-417: maria giacope e sa-
prorompere in una fragorosa risata. cicerchia, xliii-390: l'anima santa un'alta
in mar sanza far lungo stallo. cicerchia, xliii-359: « nessun de'corpi 'n
me'che di spade -ricievesse stampa. cicerchia, xliii-411: iesù, portando de
mondani onori con tanta stanzia procurare. cicerchia, xliii-314: o dolce madre, lassa
tose. urtare, spintonare. cicerchia, xliii-339 [var. \. iesù
croce e nel corpo e nel cuore. cicerchia, xliii- 411: iesù,
/ tutta ritratta ad atto femminile. cicerchia, xliii-439: non fu per ciò la
, costo di una merce. cicerchia, xliii-409: maria magdalena e duo sorelle
strada del ciel si trova aperta. cicerchia, xliìi-444: galdete, oggi apert'è
la barba o la capigliatura. cicerchia, xliii-330: alcun gli batte co'le
che tanto in nui se spazia. cicerchia, xliii-346: o figliuol, questa
fede, la coscienza). cicerchia, xliii-433: stette iesù mezz'ai santo
un indumento, una fascia). cicerchia, xliii-370: iesù 'nvolge...
persona (le braccia). cicerchia, xliii-357: tenie la croce co'le
dè aver merzé per piatà m'odi. cicerchia, 1-142: levossi ritta con
a'nganno fu da un suo servo. cicerchia, xliii, 392: « misericordia
poste sopra il corpo di iesù. cicerchia, 1-215: noi avemo / per seppellir
di sangue mentre ch'elli adorava. cicerchia, xliii-322: e, fatto 'n agonia
, spegnere la vita umana. cicerchia, xliii-358: 0 figliuol, tu
nel compianto di cristo morto. cicerchia, 1-204: sì grandi strida si levar
. llui se le multiplicano nemici. cicerchia, xliii-327: fra quella gente era un
levrosi mundai e li morti suscitai. cicerchia, xliii-432: certi v'eran c'
tutte le spalle livide e piagate. cicerchia, 1-194: la donna [la madonna
de tacolini, i soldo kabella. cicerchia, xliii-339: erode un vestimento li ha
profondi e tali in alcun tempo vadosi. cicerchia, xliii-421: qual poco e qual
altro aiuto di donna non volse. cicerchia, xliii-310: magdalena... /
« oil. mal lo fai! » cicerchia, xliii-371: la santa faccia maria
e con più ardore che non bisognava. cicerchia, xliii-369: giovanni con sospir la
servigio, tristo ad ogni fellonia. cicerchia, xllii-425: tardi di cuor a creder
parlar, l'ora se fé tarda. cicerchia, 1-218: madonna, l'ora
bestie / che feceano gran tempeste. cicerchia, xliii-323: e quando giunse 'l traditor
viso, l'aspetto). cicerchia, xliii-346: dir mi facesti che piena
ecc. - anche rifl. cicerchia, xliii-435: di quella career iesù fuor
terme che di socto si contene. cicerchia, xliii-389: po'comandò che sien
crescenzi volgar., 3-5: la cicerchia è nota e desidera aria umida e terra
attributo di cristo e della madonna. cicerchia, 1-204: si grandi strida si levar
di confonderlo con falsi testimoni. cicerchia, 1-160: disse iesù a quel servo
, di barba, ec. cicerchia, xliii-359: po'li occhi 'n alto
pioggia de l'aspro mar- tiro. cicerchia, xliii-321: o pietro, e'par
. ant. contorcersi, dimenarsi. cicerchia, xliii-394: issacar alte le braccia incrocicchia
e le spine sparte gocciolavano di sangue. cicerchia, xliii-338: traniandol van facendo di
traesti, trasse, ant. tròte, cicerchia, xliii-439: la rete co'le man
, esi fora e prica ». cicerchia, xliii-336: d'interficere alcun non si
e del vino nell'eucaristia. cicerchia, xliii-319: per le parole dette 'n
, di nessun interesse; sciocchezza. cicerchia, xliii-407: di quella gente iniqua non
lor modo tratte co le braccia. cicerchia, xliii-351: stava iesù in duo chiovi
dell'uomo di fronte a dio. cicerchia, 1-147: il cuor mi fai tutto
.: sabba infernale, tregenda. cicerchia, xliii-398: a ciò che gioia in
luogo dove s'è detto 'licostrato'. cicerchia, 1-182: fece [pilato] iesu
esercitazione (una persona). cicerchia, xliii-431: nessun di loro mostravan l'
preoccupazione, agitazione; turbato. cicerchia, xliii-384: risposer prìncipi con turba vista
oppure minaccia, avvertimento, ammonimento. cicerchia, xliii-353: vah! che distruggi lo
/ fino a minós che ciascheduno afferra. cicerchia, xliii- 339: allor fu
a determinati sentimenti o atteggiamenti. cicerchia, xliii-318: recar si fece una caldaia
-perdere sangue da una ferita. cicerchia, xliii-352: omè, figliuol, omè
pare in alcuna storia vetra. cicerchia, xliii-429: in alto dice una profezia
, / poi la volesti qui vituperare. cicerchia, xliii- 357: nullo è che
morte, e tormentarono con molti vituperi. cicerchia, xliii-327: o uom, contempla
dunque che a me richiedi? » cicerchia, 1-226: madonna il pianto e le
qualcuno o per fare qualcosa. cicerchia, xliii-390: come 'l fantin che corre
scritto che noi eravamo alla sua volontà cicerchia, xliii-343: disse pilato: «
il passo, l'andatura). cicerchia, xliii-431: ver la cittade gien non