le cose che muovono gli uomini a cicalare. della casa, 550: chi
fare la voce lagnosa; piagnucolare, cicalare, chiacchierare. iacopone, 1-39:
avere). ant. ciarlare, cicalare, chiacchierare. g. m
dontervallo, / che lo interess'altrui fa cicalare. galileo, 114: la nota
verbo nel significato di 4 ciarlare, cicalare, cornacchiare'. rigatini-cappuccini, 27: forse
del dispregiativo di 4 ciarlare 'e 4 cicalare ', e meglio si conviene a
. pulci, vi-103: vengono a cicalare a loro modo di piombino, e volere
, / star sulle volte, e farle cicalare. panciatichi, 92: scalzate bene
, questa mattina, sì fatto il cicalare che pareva che mi volesser metter la
verbi comincianti tutti dalla lettera c, cicalare, ciarlare, cinguettare,...
una bottega, senza far altro che cicalare. bar etti, 1-274: il povero
v-44: quando voi faceste menzione di cicalare, ciarlare, e di quegli altri
: si comincia poi a cianciare e cicalare, e fassi la lingua sfrenata. machiavelli
. pulci, vi-103: vengono a cicalare a loro modo di piombino,
comincianti tutti dalla lettera c, * cicalare, ciarlare, cinguettare, cingottare ',
comincianti tutti dalla lettera c, * cicalare, ciarlare, cinguettare,...
16-i-226: 'ciaramellare *... significa cicalare con avviluppamento di molte parole. c
cicalaménto, sm. un cicalare prolungato; discorso (anche scritto
cicalante (part. pres. di cicalare), agg. e sm.
, non fia giammai dicitore. cicalare, intr. parlare a lungo e sconclusionatamente
casa. pulci, vi-103: vengono a cicalare a loro modo di piombino, e
stentare? / se v'offende il cicalare, / fate, mentre che potete.
aperies'. machiavelli, 688: io potetti cicalare; mai fece segno di volermi,
. aretino, 8-7: cominciarono a cicalare, e mi pareva d'essere a
. gelli, i-98: la voglia del cicalare... può n te tanto
il sansovino non aveva mai restato di cicalare delle sue gran pruove, dicendo mal di
. redi, 16-ix-233: cominciò a cicalare che pareva una putta, con un
e finalmente eccogli tutti a sedere, a cicalare, a ridere de'casi loro.
14-556: ma dacché un tratto a cicalare io presi / nulla io terrò nel
un gran pigolare, è un gran cicalare, tra le colonne e gli arbusti
, questa mattina, sì fatto il cicalare che pareva che mi volesser metter la
? 3. prov. il cicalare fa cicalare: stando con gente chiacchierona
3. prov. il cicalare fa cicalare: stando con gente chiacchierona, si
di qui certo nacque il dettato: il cicalare fa cicalare. = deriv.
nacque il dettato: il cicalare fa cicalare. = deriv. da cicala1.
». = deriv. da cicalare. cicalatóre, agg. e
. -trice). che è solito cicalare; facile parlatore; chiacchierone molesto.
cicalatòrio, agg. raro. atto a cicalare, solito a cicalare.
. atto a cicalare, solito a cicalare. l. bellini, 1-68
toccare a tutti la sua parte del cicalare. cicalaturo, agg. ant.
americano. = deriv. da cicalare. cicalecciare, intr. (
. cicaléccio, sm. il cicalare di più persone insieme; chiacchierio frivolo
sono fatti. = deriv. da cicalare. cicalévole, agg. ant.
per sempre. = deriv. da cicalare. cicalièro, agg. ant.
da scongiuro. = deriv. da cicalare. cicalino, sm. (femm
. -a). chi è avvezzo a cicalare, chi parla troppo.
cicala. cicalio, sm. il cicalare lungo e insistente anche a bassa voce
tua fé. deriv. da cicalare. cicalume, sm. chiacchiericcio molesto
parlava. = deriv. da cicalare. cicana, sf. ant
rondini). cellini, 722: cicalare si è il cigolare degli uccelli, il
verbi comincianti tutti dalla lettera c, cicalare, ciarlare, cinguettare, cingottare,
sedia. redi, 16-ix-233: cominciò a cicalare, che pareva una putta, con
salvini, 41-411: non si può udir cicalare, se prima dalla parte nostra non
= comp. da contra e cicalare (v.). contraccicalata,
d'aver... continuato a cicalare; con chi, indovinala grillo; di
quale ci serviamo alle volte per verbo 4 cicalare '. nievo, 129:
una bottega, senza far altro che cicalare; il che si dice 4 crocchiare '
cellini, 555: cominciò il primo a cicalare tanto dispiacevolmente, che io non lo
stonare. celiini, 722: cicalare si è il cigolare degli uccelli, il
, riposo e refrigerio / un lungo cicalare, e stare a bada, / noi
salvini, 41-86: come il vero cicalare non dee esser mica a caso o
a toccare a tutti la sua parte del cicalare. = deriv. da favellare
altro, e dopo aver ascoltato a cicalare alcuni cretini, aveva fatto il fesso
altrui nel capo, e non restar di cicalare: io per me eredo che fu
applicasi a coloro che non rifinano di cicalare senza saper quel che si dicono: *
dalle mulacchie * gracchiare 'ciò è cicalare come le putte, onde vien 'gracchia
(o pettegoli); cianciare, cicalare, ciarlare. -anche: parlare a
alle bande, ed allora poteva ben cicalare l'attore, ché l'uditorio dovea
= comp. da inter-1 fra 'e cicalare (v.). intercidènte
, e'parlava assai: modo che cicalare. idem, 2-17 (334):
... di chi comincia a cicalare, e non sa che si sia restare
vi torre ogni ora il capo con cicalare e con ragionamenti di veruno momento.
/ attendete a lavorare / e non tanto cicalare, / che vi venga manco il
paiono tortore. cellini, 722: 'cicalare 'si è il cigolare degli uccelli
nascer garbugli e scandali per aver da cicalare alle pancaccie e pigliarsi piacer de'fatti
'che si usa quando altri vói cicalare anche egli, e rispondo a le
pescaia': di chi non rifina mai di cicalare o il fa ad alta voce;
alle bande, ed allora poteva ben cicalare l'attore, ché l'uditorio dovea immaginarsi
un gran pigolare, è un gran cicalare, tra le colonne e gli arbusti
nostra cicalata è un pospasto... cicalare in mentre è tavola è scomodo.
gelli, 17-210: la voglia del cicalare... può in te tanto che
parlanti. -in espressioni del tipo cicalare come, più delle putte, con
. redi, 16-k-133: cominciò a cicalare che pareva una putta, con un
8. salvini, 41-411: del cicalare se ne campa... quando uno
/ attendete a lavorare / e non tanto cicalare, / che vi venga manco il
quello che fia prima a restare di cicalare... renda il conto perché si
; la terza è quella che si dice cicalare. quella voce del ragionare si è
, quando / ella si pone a cicalare e trova / chi regge, ella starebbe
chiabrera, 3-150: riserbandomi a bocca il cicalare, io le bacio le mani.
rodio segreto cne le donne avesser potuto cicalare. codemo, 376: voglia il cielo
3-68: -quando voi faceste menzione di cicalare, ciarlare,... lasciaste voi
volta che un uomo si metta a cicalare senza sapere di che e con fracasso
... senza perdere il tempo a cicalare in sugli usci o distendersi e
nel scicalare. = var. di cicalare (v.). sciccherìa
, il dispettoso contrastare, il noioso cicalare, l'attaccar brighe, puro
, ossia cosa. 'con quel continuo suo cicalare mi ha cavato di sentimento'..
502: « 'ferlochè': chiacchierare, cicalare, ciaramellare... parlare molto
. v.]: quando comincia a cicalare sfonda lo stomaco.
da maestri in un piccolo cerchio e cicalare d'idee ricopiate da libri francesi,
mio mal si suol dividere / in cicalare, sornacchiare e ridere. pratesi,
d'ogni credere. chi cominciò a cicalare, chi a dir l'ufficio, chi
venute, dicendo che a tanto loro cicalare el capo li andava a spasso, si
l'ordinario agli avvinati moderatamente; ma il cicalare, il guatare altrui spiritatamente e il
stare cheta e non stare sempre a cicalare. firenzuola, 668: non istà bene
quello che fia prima a restare di cicalare debba essere tanto stivato da tutti gli altri
varie le cose che muovono gli uomini a cicalare, chi per stultizia, chi per
insulsi. salvini, 41-423: cicalare è bene, ma non istracicalare. tommaseo
s. v.]: 'stracicalare': cicalare eccessivamente. = comp. dal lat
extra (v. extra) e da cicalare (v.). stradcare
i-904): egli, mostrandosi svogliato di cicalare, ma ben ebro del suo amore
(i-904): egli mostrandosi svogliato di cicalare, ma ben ebro del 3
gozzi, i-19-184: però quando vuole / cicalare un tantino,
. porta, 4-224: chi cominciò a cicalare, chi a dir l'ufficio,
o e'ne rimetterebbe chi trovò il cicalare. monosini, 279: in hominem