. raimondi, i-350: dopo averlo cibato [il cardello], prenderete uno
conservi. l. bellini, 5-139: cibato che uno sia il suo bisogno la
. raimondi, i-350: dopo averlo cibato [il cardello] prenderete uno stecco,
di tutta una interminabile estate egli non avesse cibato se non aragoste in salsa tartara,
1-286: costoro m'hanno troppo cibato. varchi, 23-32: il cibare gli
tutta una interminabile estate egli non avesse cibato se non aragoste in salsa tartara,
. cibarius: v. cibo. cibato (part. pass, di cibare)
palma i frutti scòte; / e cibato di lor, su'1 terren nudo /
11-1-320: non era digiuno, ma cibato moderatamente. monti, x-2-52: pianto
tutta ima interminabile estate egli non avesse cibato se non... piccioni arrostiti
tutta una interminabile estate egli non avesse cibato se non aragoste in salsa tartara.
giuochi onestamente piacevoli, acciocché, avendo cibato il corpo, l'anima non restasse
francato 5500 lire in tre anni, cibato onesto. ma mai perdeva il colpo
tanaglia, 2-554: e 'l pecuglio mal cibato, / e tal macrézza di scabbia
è francato 5500 lire in tre anni, cibato onesto. 16. che
. bandello, ii-1070: il sacerdote / cibato m'ebbe del cieleste pane. ulloa
da un chiaccherio volubile di vecchie gazze, cibato di pasticcini verbali. 4.
che ha assunto il pasto; cibato, nutrito; sazio. orlandi
tutta una interminabile estate egli non avesse cibato se non aragoste in salsa tartara.
animale, con l'avvertenza che non sia cibato di recente (salvo il caso di
, ridotto in parigi, per non essersi cibato in tutto quel giorno, fu necessario
. l. bellini, 5-1-139: cibato che uno sia il suo bisogno, la
i'v'ho del mio corpo ancor cibato, / non mi lassate in questa passione
pensiero / che tanti anni gli avea cibato el petto / 'cum triumpho'del popul
ultimo degli sciocchi se non mi fossi cibato con quel sangue, ch'è la vita