tasso, 9-16: qui fe'cibar le genti, e poscia d'alto /
a me fia caro un vergine / pane cibar romito. pascoli, 1389: e
a noi, si fa cibo per cibar noi. f. f. frugoni,
le grazie dovute, volle la prencipessa cibar il suo spirito generoso con le meditazioni
se 'l desir non era / di cibar gli occhi; bradamante sorse. aretino,
del conveniente secondo aristotile, amarono di cibar gli eroi con le carni più dure
ingegnosi lavori di gelatina, atti a cibar piuttosto superfluamente la vista che giovevolmente il
nostra specie [degli animali] altro cibar non cura / che 'l prodotto dal ciel
dir si elegge / resta degiun dal cibar tristo pasto, / che ad ogni modo
: ingegnosi lavori di gelatina, atti a cibar piuttosto superfluamente la vista, che giovevolmente
: come... i fanciulli incominciano cibar altre vivandette, talora qualcuna nello stomaco