] a sonar l'acciarino e le ciaramelle. = v. acciarinoi.
sona tromme, chi cornamuse, chi ciaramelle, chi mesi cannoni'. salvini,
465: udii tra il sonno le ciaramelle, / ho udito un suono di
sono venute dai monti oscuri / le ciaramelle senza dir niente; / hanno destata ne'
dar nelle trombe nelle nacchere e nelle ciaramelle, e ordinò le genti con l'aiuto
a scorgerti e darti ad intender le ciaramelle. = deverb. da ciaramellare
occhi. pascoli, 466: o ciaramelle degli anni primi, / d'avanti il
. frastuono di trombe trombette nacchere e ciaramelle. palazzeschi, i-435: -è lui!
sì frastuono di trombe trombette nacchere e ciaramelle levato a coprir la protesta del vicario
: sono venute dai monti oscuri / le ciaramelle senza dir niente; / hanno destata
già sento un lontano / suono di ciaramelle; io tento invano / la positura
o tromba, o piffari, o ciaramelle, o rebbiconi, o viola, o
per voler esser sempre re lamento delle ciaramelle e le feste dei timpani ignorano ancora
e busoni / cintali, cornamuse e ciaramelle, / nacchere, trombe, piffari e
ciaramella, e ciaramelleggia con esse [ciaramelle]. = frequent. di ciaramellare