assetta, / e si ride e si ciancia a quella gaia / fiammata. abéte
... aizza i suoi compagni e ciancia di una seconda rivoluzione.
l'amar senza speme è sogno e ciancia. b. davanzali, i-157: finse
tutta cascante di vezzi: portava per ciancia la lingua in fuori e con un'
/ se l'autor della istoria non ciancia, / e come giunse, un
ven., deriv. da bàgola 4 ciancia, fandonia '. bagordare
da ridere, da non crederci; ciancia. ariosto, 312: e ben
piccola baia; sciocchezza, inezia; ciancia vana. cellini, 1-98 (230
scherzare, che l'uno batte per ciancia, e l'altro riceve la battitura
questa parola. ma e non si ciancia tutti i giorni?... a
loda se medesimo: la quale spezie di ciancia ha del cattivo più tosto che del
, per dire 4 vanteria, sonora ciancia, falsa appariscenza, lustra': 4
non si dièno le imprese avere a ciancia: / seguir conviensi, o non le
fandonia, fanfaluca, favola, baia, ciancia. manzoni, pr. sp.
, / e di ciascun si facea beffe ciancia. f. villani, 11-74
di sciocchezze e di fandonie tediose; ciancia. storia di fra michele,
pedanti, / e del monti pur ciancia e del manzoni. / o pecoraio
tutta cascante di vezzi; portava per ciancia la lingua
perde, chi vince, e chi ciancia, le lascia ire come elle vengono
famosa / lor nominanza era per vero o ciancia. guicciardini, 72: sono certissimo
fratello non ritorni, gli fa parere una ciancia la carità, però che dove gioca
ho a dare, circa la ciancia, la maniera, et il modo che
(anche ciacolante). dial. che ciancia, che ama le chiacchiere.
ciaccollo, sm. dial. ciancia, chiacchiera con tinua,
(femm. -trice). che ciancia, ciarlatore. tommaseo [s.
cianata, sf. tose. ciancia, pettegolezzo da ciana. pratolini
ciancerèllo, agg. e sm. che ciancia, fa discorsi vani e pettegoli;
ciancerìa, sf. ant. ciancia, ciarla. livio volgar.
ciancerulla. = dimin, di ciancia. ciancésco, agg. (plur
= deriv. da cianca1. ciancia, sf. (al plur. ciance
8: ritorniamo al sir nostro senza ciancia, / a gli altri discendenti e
, / e di ciascun si facea beffe ciancia. fiore, 105-5: ché gli
: ché gli altra'fatti son tutti una ciancia / verso de'mie', ch'e'
/ di matre e di fratelli estimò ciancia, / verso gli avuti con ruggier complessi
: quanti colpi gli dà sono una ciancia. marino, i-73: io non ebbi
sangue il valor, ch'è lieve ciancia / e tanto nocque alle cittadi,
cittadi, e nuoce. -per ciancia: per scherzo, per gioco.
/ lor nominanza era per vero o ciancia. vettori, 1-51: non dovrà
cuore, non per giuoco e per ciancia, a celebrare l'ulivo pianta sì nobile
tutta cascante di vezzi: portava per ciancia la lingua in fuori. 3
3. locuz. -avere a ciancia: prendere in scherzo, considerare una
e papa ghirigor non l'ebbe a ciancia. -dar ciance: far promesse vane
vo'credere. / -non mi dà ciancia; no; siane certissimo. /
dar ciance? ». -essere ciancia: essere una sciocchezza. tassoni,
che 'l fondarsi in altro aiuto è ciancia. -essere per le ciance:
della madre vostra. -tenere a ciancia: non credere vero, considerare una
che chi le udisse le terrebbe a ciancia. -tenere in ciance, a ciance
bilancia: / è tenuto più a ciancia / che non fu mai il ciocco dalle
. / né bradamante più terrebbe a ciancia. aretino, 8-114: e un dì
8-114: e un dì, tenendomi in ciancia, disse, perchè non ottengo una
buio, crede di poter tenere a ciancia le tenebre e le larve. -tenere
larve. -tenere, stimare qualcosa una ciancia, prender qualcosa a ciancia: considerarla
qualcosa una ciancia, prender qualcosa a ciancia: considerarla una cosa da nulla,
non prendan li mortali il vóto a ciancia: / siate fedeli, e a ciò
: scomunicollo, ed egli il tenne a ciancia. berni, 51-28 (iv-219)
e 'l cielo e dio tiene una ciancia. alfieri, v-1-759: non è da
/ perché la costui possa ei stimò ciancia. -uscire in ciancia: andare
ei stimò ciancia. -uscire in ciancia: andare a vuoto, non riuscire
: con questo fe'gl'incanti uscire in ciancia / di malagigi al petron di merlino
predicozzo. = comp. da ciancia e fruscolo (v.).
cianciare, il ciarlare; chiacchiera, ciancia. trattati antichi [crusca):
di cianciare), agg. che ciancia, chiacchierone, ciarliero. carducci,
, / se l'autor della istoria non ciancia, / e come giunse, un
, 1-2-55: ma mentre che lui ciancia, ecco grifone / fu da grandonio messo
; tu, se sai, gracchia e ciancia; / né mi offerir di dar
ii-379: contro l'un concistoro / che ciancia baratta confisca / e l'altro che
si tira, scuote le ali e ciancia la più allegra delle canzoni.
vano, prolisso, senza costrutto; ciancia, ciarla. pea, 1-36
(femm. -trice). chi ciancia con insistenza e volentieri; chiacchierone.
). ant. e letter. che ciancia, ciarliero, chiacchierone. fiore
cheto. = dimin. di ciancia. ciancióne, sm. (
. (femm. -a). chi ciancia con tinuamente, gran chiacchierone
, cianciosìssimó). ant. chi ciancia, chiacchierone; pieno di ciance; abile
buon bavaglio. = comp. da ciancia e vendere, sul modello di erbivendolo,
); cfr. lucch. sanfònia 'ciancia '. cianfrugliare, tr.
termini e concetti compositi (cfr. ciancia, cianciafrusaglia, cianciafruscola, e perfino
. ciangola, sf. ant. ciancia. g. m. cecchi
tose. chiacchierio fastidioso e pettegolo, ciancia sciocca. tommaseo [s. v
, sm. e f. persona che ciancia a vanvera, o per trarre in
importanza, inezia; parola inutile, ciancia; ciarpame. -anche con valore collettivo
ant. discorso lungo e ozioso, ciancia tediosa. varchi, 24-24:
bilancia: / è tenuto più a ciancia / che non fu mai il ciocco dalle
da nulla, baia, bazzecola, ciancia. passavanti, 253: dicono,
mano / di matre e di fratelli estimò ciancia, / verso gli avuti con ruggier
: contro l'un concistoro / che ciancia baratta confisca / e l'altro che
da'nostri. bar etti, 1-6: ciancia de'suoi viaggi, de'suoi tanti
sì facili a dar credenza ad ogni ciancia. tasso, 6-ii-285: non son scemo
di cuore, non per giuoco e per ciancia, e celebrare l'ulivo, pianta
cameriere e de le fantesche erano una ciancia al fatto mio. cellini, 1-27 (
-discorso lungo e noioso, chiacchiera, ciancia. carducci, ii-10-253: ma tutte
2. conversazione, diceria, chiacchiera; ciancia; menzogna, fandonia. bibbia
, fantasticheria, invenzione, favola; ciancia. aretino, 8-28: favellando di
2. figur. frottola, fandonia; ciancia, futile chiacchiera; sciocchezza, cose
, 178: nella cappa nera / ciancia o farfuglia a grandi lingue il fuoco.
la vostra eccellenza ricerca da me qualche ciancia per fame ventaglio del caldo grande che
, sciocchezza, bagattella, inezia; ciancia, discorso inutile. dante, par
non prendan li mortali il voto a ciancia: / siate fedeli, e a ciò
15-i-76: perché (ancora che sia una ciancia) ho caro che non esca senz'
; sciocchezza, inezia, vanità; ciancia. pagliaresi, xliii-169: e1
figur. fandonia, inganno, imbroglio; ciancia, vanteria. cammelli, 138
. frapperìa, sf. ant. ciancia inutile, sciocchezza. - anche:
. che chiacchiera a vanvera, che ciancia. - anche al figur. tassoni
discorso vano e vuoto; fantasticheria, ciancia, frottola. tolomei, 2-236
di quercia. 2. figur. ciancia, barzelletta. sacchetti, 104-55:
, / fece di notte prender sanza ciancia / del suo reame tutti gl'italiani.
garrito. 5. chiacchiera, ciancia; discorso futile. pisacane, iv-187
(plur. -ce). ant. ciancia. leonardo, 2-75: se 'l
giance far tesauro. = variante di ciancia (v.), per sonorizzazione dell'
scioc chezza; frottola, ciancia. s. bernardino da siena
: tu, se sai, gracchia e ciancia. aretino, 20-314: la ruffiana
imbertonai tutte le moniche de la mia ciancia. idem, xxvi-3-15: l'anima e
i pedanti. / e del monti pur ciancia e del manzoni. rebora, 2-13
famosa / lor nominanza era per vero o ciancia. tasso, 6-4: voi da
20-347: -ti dirò, prima, che ciancia usava per certificare la donna pregna se
, 178: nella cappa nera / ciancia o farfuglia a grandi lingue il fuoco
, la maestra della regina e donna ciancia capana, che apparia che sentissono il
maestra di madonna la reina e madonna ciancia, contessa di morrona. annotazioni sul
figur. bizzarria, capriccio, futilità, ciancia. papini, 27-1005: qual legge
mallevadore, / perché potrebb'anch'essere una ciancia, / che il frate, pien
non prendan li mortali il voto a ciancia; / siate fedeli, e a
l'uom render può, è una ciancia. 8. letter. iron
che quando lo riporta, e non è ciancia, / dopo i segnali li darò
restò poi del suo amor una gran ciancia; / ogni uom da ben per me
, / fece di notte prender sanza ciancia / del suo reame tutti gl'italiani
, / a manicar qual- ch'altra ciancia, e spingilo / via.
mano / di matre e di fratelli estimò ciancia / verso gli avuti con ruggier complessi
ho sempre stimato misera cosa e metafisica ciancia il trattato di beccaria sullo stile.
p. etewpoxéox ^ '; 'che ciancia sulle nuvole, chiacchierone '.
buona somma pecunia è stata (come ciancia il capitolo) un piatto di micca
non si dieno le imprese avere a ciancia: / seguir conviensi, o non le
di questa gente, non gli parie ciancia, / veggendo che ciascun contro a lui
pulci, 25-23: gri- don per ciancia / mongioia! -e carlo! -e dionigi
25-23: tutti i moricin gridon per ciancia: / -mongioia! e - carlo
anche di motti francesi la sua ciancia, come se i motti italiani corrispettivi
ii-379: contro l'un concistoro / che ciancia baratta confisca / e l'altro che
2-41: tuo nievo orlando non curo una ciancia. pulci, 23-12: odo che
fatto parere / un nonnulla, una ciancia. ghislanzoni, 1-116: l'apatia del
vano e inconcludente, chiacchiera oziosa, ciancia. m. frescobaldi, 1-87:
altro il volto. '-non parere ciancia: non essere una sciocchezza, un'
che se '1 sapessi non vi parria ciancia. cicerchia, xliii-320: cotà'parole non
. -anche: conversazione; chiacchiera, ciancia. liburnio, 2-32: staremo
'fringuellare', usata di chi molto ciancia, è venuta da questo uccello, il
pedanti. / e del monti pur ciancia e del manzoni. / o pecoraio,
la fama, usa a raccogliere ogni ciancia, / orecchiuta, pennuta, linguacciuta,
. petazza, sf. bagattella; ciancia, ciarla scherzosa e buffonesca.
/ degno di colpa? il poetar è ciancia? / disperdersi la vita in poetando
in cui del tuo rivale prepondera ogni ciancia. alfieri, iii-1-141: le ricchezze il
ciancia la somma cagione di sì inopinata e mai
troppo vai su i puntigli di quello che ciancia il volgo. va \
/ liberamente, e seco scherza e ciancia / gentilmente, talor col fazzoletto /
mio giudizio si debbe come cosa di ciancia ributtare. serdonati, 13-n: se
che l'uom render può è una ciancia. cada mosto, 1-25: hano eziam
pancia / o da lor si russa o ciancia, 7 con esopo io me
monti, x-3-325: dopo costor poi ciancia / il mietitor di barbe,
sett. di ciancetta, dimin. di ciancia (v.). sanciare
aretino, 20-112: intertenutolo con tal ciancia un tempo, un dì mi lascio
l'uomo saggio, terminerà in qualche ciancia o al più al più in uno di
scazzata, sf. gerg. baia, ciancia. -poeta da scazzate: che scrive
. tommaseo, 1-81: or si ciancia alla sciocca, or si tace dispettosamente
, 20-112: interte- nutolo con tal ciancia un tempo, un dì mi lascio cadere
d. bartoli, 2-4-67: alla qual ciancia benché il re nondesse niuna fede, nondimeno
io pretendo un tradimento. / - ciancia a tuo senno. io vuo'svenar l'
/ palleggialo alto [il pargolo] e ciancia dolce / con lui. verga,
non prendan li mortali il voto a ciancia; / siate fedeli, e a
considerazioni a me pare che tutta la romorosa ciancia del torti si risolva nel vento che
, se il mio parlar prendete a ciancia, / quest'uom vi sganni. bacchetti
gli usa, la cultura sinistrorsa che ciancia di 'radici'e di autonomia.
de'signori miei, il giudicherà mera ciancia chi conosce il valore e la bontà di
/ non prendan li mortali il voto a ciancia. della robbia, 119: quand'
], 3-20-1: alle volte è una ciancia onde una grave tentazione mi viene;
ultimamente soprastava il tempo di spendere qualche ciancia, come accade dove si fa festa
i-189: poi biasimò, poi detestò qual ciancia / ne'prodi ca- valier la lor
l'amar senza speme è sogno e ciancia. della casa, 669: canzon,
cui tanto e da tanto tempo si ciancia in italia non parve da sperimentare
/ non prendan li mortali il voto a ciancia 8. figur. sacrificio della
vi passeggia liberamente, vi ride, vi ciancia... profana il luogo santo
. aretino, 10-36: fu forse ciancia il dare al barignano,...
3. figur. chiacchiera, ciancia. bresciani, 16-viii-223: viva il
iddio, che venga a testificare ogni loro ciancia? a. cattaneo, i-102:
altro non m'è, / perché ser ciancia non ne dice niente. carducci,
, / e di giascun si facea beffe ciancia. ariosto, sat., 1-257
madonna, ancor son vivo e non è ciancia, / più sensitivo dell'usato
viste rado, / per ogni ciancia comandar si guardi. s. girolamo
tutti quanti. = var. di ciancia (v.). zanza2,
zianzare, sm. ant. ciancia, chiacchiera. ghirardi, 90:
e più discreta; / talor colla sua ciancia / fa d'un zipolo una lancia
ciancerèllo (cianciarèllo), agg. che ciancia, che fa discorsi vani e pettegoli