, 16-1-34: se [i diavoli] ci veggiono valenti e umili, sì ci
ci veggiono valenti e umili, sì ci temono; e se ci veggiono timidi o
umili, sì ci temono; e se ci veggiono timidi o negligenti, sì ci
ci veggiono timidi o negligenti, sì ci prendono baldanza addosso. = deriv.
. alberti, in: al continuo ci sta nell'animo tanta paura o che
, nella cravatta. valeri, 1-60: ci venivano incontro / per le pallide vie
di fede assistere, e vedere se ci sa filosofare. nievo, 297: baldracca
, per la tua baldracca; e ci sei riuscito. b. croce, iii-23-451
buonarroti il giovane, 10-967: storditi ci rizzammo, e barcolloni, / chiamando aiuto
un barcone carico di zavorra, e ci porterebbe a fondo a morire asfissiati.
disse che per centomila [fiorini] ci dava lucca, e che niccolò da uzzano
: ma no signore; in compagnia ci vieni; e in compagnia d'un bargello
un guscio di noce! i mongiolino ci stanno come le acciughe in un barile
ed egli mi ha promesso che allora ci darà a credenza la provvista dei barilotti
colla bisaccia e col barilozzo non vi ci affacciate più, perché questo è un abusarsi
firenze chi abbia buone gambe in quindici minuti ci può arrivare con quelle, e con
, e con qualche minuto di più ci può arrivare anchè chi le abbia barlacce.
. deledda, iii-433: del resto ci si vedeva ancora, e al barlume lontano
vi si spandeva tuttavia un barlume che ci faceva intravedere le due file di letti
uomini / si torran poi, che tanto ci bisognano? bandello, 2-54 (ii-199
, poi che sì bel lume di luna ci serve; la lettera è grossa,
alta voce...: « non ci son che io *? leopardi,
. magalotti, 21-91: come parea che ci persuadesse un certo barlume di ragione.
suo debolmente s'associava. anche l'aglio ci entrava ma un barlume, un ricordo
lavora. sbarbaro, 1-167: egli ci siede naturalmente vicino, ogni volta che
penombra. bartolini, 15-361: ci affacciavamo all'alta finestra della nostra
ma, prima di far questo, ci ho pensato, / ch'egli è una
, che è come la vita: ci si può perdere. più semplicemente diremo
don cipriano, dicendo: « una breccia ci divide, 11 barolo ci concilia »
una breccia ci divide, 11 barolo ci concilia ». pavese, 7-50: tu
non sai che tre nasi sono quel che ci vuole per bere il barolo.
in caldo, e la gravità dell'aria ci misurano. targioni tozzetti, 8-137:
tozzetti, 8-137: le medesimi efemeridi ci fanno vedere ostinata l'altezza del barometro.
del mare. giusti, 2-263: -che ci dice il barometro? (tentennando [
machiavelli, 731: una altra ragione ci è, potentissima, della gagliardia di
i baroni da dieci scudi, oggi ci sono quelli da dieci baiocchi. baldini,
sodomitica memoria. carducci, ii-10-18: ci son tanti baronfottuti oggi ma che passano
molto utile, con questa generazione che ci vien su, di far vedere che anche
ben, donde eravàn privati, / ci fur renduti, e ogni baronia, /
duca e barone!... pazienza ci fossero dietro questi titoli la ducea o
). arila, 60: ora non ci si barrica solo nelle case, ne'
al fumo di tale caffè, ci si sentiva barricati contro tutto il continente
che ha preso una casa fuori barriera dove ci son pochi lampioni e pochi marciapiedi.
ho saputo po'io / ch'ei ci ordinavan bagordi e barriere. 5
trattrice per i mortai da 210. ci vorranno due ore buone prima che arrivi quassù
bucchero. magalotti, 1-59: quanti ci sono che, astretti a confessare la
ombrello verde e il cane che abbaiava, ci guardava senza invece far scansare le bestie
altra barrocciata di quel vino, ora ci sarebbe. pea, 7-65: tale doveva
e son sì belli, / che ci son sempre cercati /... /
coppie a larga base che dal sedile ci guardano passare con un'aria beata.
dell'oro e la base, la quale ci mandaste. palladio, 1-7: le
era lì tutti i giorni, e ci ritornava, si capisce, perché non
loro forme, del mondo « qual esso ci appare ». pratolini, 2-300:
fossero i colori, an- ch'esso ci riporterebbe ai mari del nord. 9
moda. giusti, 2-131: perché ci stanno addosso / selve di baionette,
seminato il basilico alla finestra, e ci venivano a posare le farfalle bianche.
basilico ti stendo, / che tu ci dorma, / che tu lo tagli,
alla bassétta. il signor alberto ci favorirà di fare un piccolo banco.
altezze, l'altezze con le bassezze mutare ci rallegriamo. a. pucci,
cavalca, iii-131: colui, che ci visitò, venendo da alto alla nostra bassezza
la verità. d'annunzio, v-1-815: ci balzava 11 cuore talvolta, pur negli
, / secondo l'affezion ch'a dir ci sprona. idem, purg.,
.. cristi rimpre- sciuttiti, che ci rimangono tuttavia della scuola greca dei bassi
e di bassa portata; per che ci si conviene una nora che ci porti in
che ci si conviene una nora che ci porti in casa ogni poca cosa di
ogni poca cosa di più che noi ci abbiamo: costoro son ricchi, e
detraendo, / confessa il mal che ci fu dato in sorte, / e il
, non vili. leopardi, i-48: ci sono certe espressioni tecniche, per esempio
, perché suo padre, quantunque non ci stia, è il primo del paese;
tre, andavano ad alta pressione. non ci s'intendeva che a urlare con la
del porto. bocchelli, 9-256: ci regolavamo col faro di maestra, lontano,
le fondamenta nell'acqua... tutto ci ricorda la bassura, la palude,
d'animo. mutolo, / ch'e'ci è un altro che ci ha su capriccio
/ ch'e'ci è un altro che ci ha su capriccio. b. dacaro,
dipendono. nievo, 127: donato ci seguiva posto affatto in non cale dalla
3-650: poi in quella memoranda serata ci fu per me il quarto d'ora più
danza ad imparar le capriole, perché ci va un balletto prima che s'incominci
stuparich, 5-72: le voci che ci richiamavano alla terra, erano il canto
rientrammo in casa. un buon tepore ci accolse: di sole captato, di cose
..? d'annunzio, iv-1-92: ci sono bocche di donna le quali paiono
palla alla distanza di 1800 metri, ci hanno mandato catenacci che non piglian fuoco
nel sacco, senza che i carabinieri ci mettessero mano. collodi, 14: pinocchio
per partire; i carabinieri di scorta ci avevano già messo i ferri e le catene
hara-kiri '. stuparich, 5-203: se ci avvertivi, avremmo fatto tutti carachiri prima
, orinali. campanella, 1076: ci son le caraffe piene di diversi liquori di
, ii-1-664: per gli scapati ci era il caffè di parigi...
fede ancora di alcuni fiorentini, che ci han fatto certi che le * caramelle
delle villanelle, quelle risa, que'canti ci esilaravano, ci facevano più caramente sentire
risa, que'canti ci esilaravano, ci facevano più caramente sentire la presenza di colui
? bencivenni, 4-32: tutti ci ha [dio] ricomprati molto caramente.
[cartella, 1398]: i diamanti ci hanno buona diliveranza e bene si venderebono
franchi secondo sarà e secondo la caratta ci è, e se da 6 carati in
; se anderà male, spero non ci rimetterete del vostro. f. galiani,
altre imbratterie, e trappole, che ci assassinano, e ci impacciano il cervello tutto
trappole, che ci assassinano, e ci impacciano il cervello tutto giorno. sassetti
musolino di ciò che io facevo, ci scrivevamo lettere con caratteri invisibili, le
anche abbastanza correntemente, purché non ci entrassero le maiuscole. e. cecchi,
da pistoia. a questo fine, ci farò la sopraccarta di carattere alterato.
tener conto degli anni, sì come ci riferì tito livio, [la lingua]
vico, 353: la volgare tradizione ci accerta ch'essi fenici portarono le lettere
, 1-226: i numeri de'quali noi ci serviremo, sieno da loro scritti con
non con caratteri da abbaco, acciocché ci si faccino manco errori. 5.
manierato e squisito a cui la civiltà moderna ci ha avvezzi. alvaro, 9-99:
di libero arbitrio anche nell'adulto. ci si trova a poco a poco caratterizzati.
... senza sapere nemmeno come ci si è arrivati, ed è indubitabile
la più memorabil cosa che sino allora ci avvenisse, fu di trovarci quasi in mezzo
fucina, che 'l bon auro se ci affina: / s'ello tene altra ramina
il fatto che in via del corno ci fosse la polizia, aveva la sua influenza
serao, i-i77: « ah non ci credete, voi, non ci credete
ah non ci credete, voi, non ci credete alla forza di cifariello, il
più misere e verminose; e si direbbe ci sia passata la guerra. alcune di
per la redenzione dei condannati, voci ci salutarono nell'atrio con un tono che
bisognava che il prefetto [del collegio] ci sospingesse. saba, 115: io
; / e però amiam chi in carcere ci serba, / e chi ci rende
carcere ci serba, / e chi ci rende al cielo odiamo a torto. monti
pepe, e senza sale, / ci dà po'un carciofin. c. dati
conosce né manco da'mercatanti, che ci portano gli altri semplici aromatichi. domenichi
tortora tubava. pananti, ii-45: ci vuol gli uccelli nominati sorte, / la
libra e ariete, che nell'istesso tempo ci rappresenteranno i quattro punti cardinali, cioè
cardinali e de'suoi prelati, e ci ride. giusti, ii-445: se non
ride. giusti, ii-445: se non ci fosse di mezzo lei, proporrei a
a roma, per vedere se il papa ci facesse cardinali; ma oramai per lui
, 5-419: il restauro... ci ha ridato nelle forme originarie questa splendida
[la fanciulla], che non ci fu caso d'indurla a stargli appresso,
d'annunzio, v-1-953: qual meraviglia ci prepara il solitario di vizzola? quale
dalle incrostazioni. algarotti, 3-23: ci piacque ancora oltremodo di veder rammiragliato che
miltaltre vecchie, per carestia de chi ci abbi consegliate ed avertite, aviàn conosciuto a
si fanno molto buoni negotii, ma ci è carestia molto grande de vascelli che
aiutarmi in questo, dove egli non ci ha se non a metter parole. guicciardini
sentieri, perché oggi un tiepido sole ci carezza le palpebre. c. e.
cariatidi. algarotti, 3-246: ci hanno posto degli angioli a due a due
contemporanei al più rigoroso crogiuolo, non ci sforziamo noi di ravvivare la smunta fama
anche di parere ridicole cariatidi, non ci sottoponiamo noi a puntellare il loro crollante
del buon ordine, e per questo ci aveva il berretto col rosso quando non faceva
. « no, » risposi. « ci sono negato ». la vecchia di
negato ». la vecchia di cate ci guardava coi suoi occhi offesi. « gente
, vi-1-256 (6-10): buon uso ci ha'recato, ben til dico,
più, andando svelta svelta che non ci si poteva stare appresso. =
sieno caricature dell'antichità, colle quali ella ci ha voluto dipignere i contrari umori di
, vii-1090: -oggi dal signor filippo ci saranno tutte le bellezze di montenero, e
e dell'oriuolo ognuno si riderà di chi ci racconti che da una miniera del perù
verga, 3-115: dietro ogni soldato ci sta un caporale col fucile carico, e
iddii, la mercé loro, ci hanno tanto di grazia fatta, che quasi
bontà. carducci, i-417: e pur ci sono, sento dire, di quelli
. comisso, 1-202: una voce ci chiese dove si andasse e cosa avessimo
carichetti s'occupano, e noi disopra ci beffeggiamo de'rattori delle vilissime cose.
più i tronchi, sia quelli degli se ci vieni, le pesche ce le trovi.
ch'avemo, e d'altro non ci asseta. idem, par., 21-70
21-70: l'alta carità, che ci fa serve / pronte al consiglio che 'l
4-6): e anco, se tu ci hai per sì mendichi, / perché
carità che lemosina si chiama, iddio ci ha guardati e guarda di maggiori pericoli
a laude e gloria di lui, che ci ha lasciato il ricordo di tali astuzie
che perda anche la camicia; non ci penso. monti, i-292: per
e caritativamente, che quello portinaio veracemente ci cognosca. s. degli arienti, 35
sommo prencipe delle cose aggiugnerci e accostar ci possiamo? passavanti, 62:
rosso e sudato, « e non ci rinfaccerà quei tre carlini che ci dà
non ci rinfaccerà quei tre carlini che ci dà per la giornata ». de roberto
, 1-3 (i-48): se noi ci abbigliamo così a la carlona senza aiutar
le nostre naturai bellezze, voi altri ci beffate e dite che noi siamo mal nette
senza starci e, standoci e non ci stando, farvi beffe di chi ci sta
ci stando, farvi beffe di chi ci sta meglio e di chi ci sta
di chi ci sta meglio e di chi ci sta peggio; e vivendo a la
, in un titillamento dei precordi nostri che ci venga usato da carminanti fantasime; le
di calci nel sedere che il dolce mondo ci serba. carminare1 (rar. carmignare
dolorifiche. targioni tozzetti, 8-228: ci siamo serviti de'lavativi semplici, o carminativi
.. /... penuria / ci sia d'ogni buon cibo, né
6-135: ero contento che in casa non ci fossero se non donne mature o bambine
col giudizio nel fatto della ragione, ci commendavano come fratelli, lasciando la maraviglia
carnali. dossi, 628: se ci sono però buontemponi che vòglion scaldàrsela per
di scégliere la giusta parola e non ci parlino d'altro che di « carnalismo »
/ giovanette vaghe e liete. / noi ci andiam dando diletto, / come s'
anonimo, ix-961: a quella fonte ci son due guerrieri, / e col
, in quelli pochi dì che voi ci dimoraste, alcune delle vostre nipoti. firenzuola
e la madre della fanciulla, che ci volevan tanto bene, e ci avevano fidate
che ci volevan tanto bene, e ci avevano fidate le carni loro, ci
ci avevano fidate le carni loro, ci diventeranno tutti nemici per amor tuo.
amor tuo. caro, 12-i-185: ci fa stizza, e meraviglia insieme, che
lascia corromper dal- l'apetito, che ci genera nell'animo una parte di bestiale.
questa carne medesima (che tanto non ci è né chiesto, né conceduto) ma
, il testamento nuovo, il quale ci ha fatto vedere cristo vero figliuol di dio
della carne, / che di senno ci spoglia e d'ogni cosa. d'annunzio
arriguccio e ciesta f. bellondani da petriuolo ci deono dare s. xxvii di pisani
funeste nella rustica plebe; e non ci sono mancati medici dottissimi che l'hanno attribuita
le parti offese, ché così facilissima ci si renderà la cura che voi tenete per
mercato; che è quello per cui ci siam mossi ». giusti, ii-384:
insieme a qualchedun altro... ci starei anch'io... ».
, 2-66: orlando disse: « noi ci proverremo: / ognun ci adoperrà tutta
« noi ci proverremo: / ognun ci adoperrà tutta sua possa; / e credo
2-196: nella sua greggia cristiana / non ci volle in carne umana / angioli né
leopardi, 886: ora c'insidii ora ci minacci ora ci assalti ora ci pugni
: ora c'insidii ora ci minacci ora ci assalti ora ci pugni ora ci percuoti
ora ci minacci ora ci assalti ora ci pugni ora ci percuoti ora ci laceri,
ora ci assalti ora ci pugni ora ci percuoti ora ci laceri, e sempre o
ora ci pugni ora ci percuoti ora ci laceri, e sempre o ci offendi
percuoti ora ci laceri, e sempre o ci offendi o ci perseguiti; e.
, e sempre o ci offendi o ci perseguiti; e... per costume
dì è di mascherati piena, e qui ci sono molti che spiano tutto ciò che
contadina *. fagiuoli, 3-3-61: ci feci [in venezia] il carnovale;
venezia] il carnovale; ora passando / ci vo l'ascenza, cioè l'ascensione
alfieri, i-42: nessun altro teatro ci era permesso fuorché quello del re, dove
diviene noioso; né so che piacere ci trovino le belle donne, perché quasi
. guerrazzi, iii-225: gl'inglesi ci chiamano un popolo in carnevale: ci
ci chiamano un popolo in carnevale: ci avrebbero definito meglio modellatori in carnevale,
soddisfare a ogni gran male. ci fosse un pittore [ecc.].
velluto e in scarponi com'eravamo, ci fu spalancato un superbo cancello.
di masino poco distante da vercelli, ci diedi una scorsa di cinque o sei giorni
, che si conoscono, e che ci furono in altro tempo cari. montale,
1-44: scende la sera: ancora ci lasciate, / o immagini care della terra
della tenera età, nella quale quando ci ritrovamo, ci pare che sempre il cielo
, nella quale quando ci ritrovamo, ci pare che sempre il cielo e la
me a montenero, può essere che ci vediamo. -oh! che l'avrei
noi sapavam che quell'anime care / ci sentivano andar; però, tacendo,
v-i: caro mio lorenzo. tu ci lasciasti sì sconsolati nel tuo partire, ch'
... alquanto meno senza fallo ci nuoce. aretino, ii-17: ed abbracciato
; / e se d'accordo non ci si rimedia, / un di no'due
, non si sa mai quel che ci può capitare in questo mondo. i casi
ritrovo tra i piedi, ecco che ci ritroviamo tra i piedi i tetri becchini
. e tosto che si avveggono, che ci fai l'amore credendoti, che te
ricchezze nascoste, e che dalla vita ci si potesse ancora aspettare qualcosa, oltre la
, né mani, con le quali ci tocchino i tasti? gli ingannati, xxv-1-378
. aretino, ii-160: vostra signoria ci ha cacciato una carota a dir ch'
avete a dare ad intender altro. qui ci è terren sodo; non ci si
qui ci è terren sodo; non ci si piantan facilmente le carote. c.
vostri son netti, / e che ci vengon tante carovane. caro, 12-i-6:
non ho che dirvi, se non che ci avemo fatto acquisto de la bestia,
: data un'occhiata a tutti, ci conobbe nel viso e comprese anco da'cenni
viso e comprese anco da'cenni che ci arebbe fatto piacere a darnele un buon carpiccio
. comisso, 1-67: il sonno ci convinse di cercare una tana nel bosco
, passa qua: che se lazzaro ci carpisse qui, guai a noi. b
noi stessi, sormontando gli ostacoli che ci si frapponevano: la casa che più
si frapponevano: la casa che più ci piace d'abitare è quella che abbiamo
forse più in linea d'aria, e ci sarebbe voluto un cannocchiale per vedere animarsi
anni, a cambiar rotta nella vita. ci sono i fortunati che scelgon bene da
fortunati che scelgon bene da principio. ci sono le vocazioni. e ci sono
. ci sono le vocazioni. e ci sono i noncuranti che seguitan per forza
sassetti, 263: buoi e bufoli ci sono in molta quantità, ma piccolini
r. degli albizzi, ii-588: ci voleva dare un carretto per le some
era lì per passare alla carriera, ci fecero mutare studi, e ci mandarono
carriera, ci fecero mutare studi, e ci mandarono addirittura al carrettone!
corrono in italia la deplorabile carriera del delitto ci sia, a'nostri giorni, poca
s'era lì per passare alla carriera, ci fecero mutare studi, e ci mandarono
, ci fecero mutare studi, e ci mandarono addirittura al carrettone! nievo, 104
baleno. alfieri i-288: noi vi ci trovammo impicciatissimi per la parte pecuniaria,
. cicognani, 1-177: « dunque ci siamo intesi » forse il dottore credeva
di quattrini, alle nostre spalle, non ci vedo poi questo gran male. ne
: certe carriole di rena dall'ema che ci voleva sansone per farle montare sull'argine
. r. degli albizzi, ii-588: ci voleva dare uno carretto per le some
, i-385: ella [la geometria] ci presta le ali per trascorrere il cielo
vie più meraviglioso di quello di astolfo ci trasporta sopra le stelle. carducci,
conde almanco per balli secreti, / e ci sian donne né vili, né
, né sozze, / e ci vengan con abiti e carrozze. garzoni,
nostra carrozza dovette fermarsi alcuni minuti, ci salutasti con ambe le mani, indi
? ma come mai? io mi ci sono stillato il cervello, e non son
storie vecchie di firenze, che uno ci aveva, e che a tutti i carrozzai
carrozzata. ojetti, ii-275: ci lanciano al passaggio uno sguardo,
s'era spaventata mica poco, e ci toccò portarla a casa in carrozzella. emanuelli
sul pendio del colle dal buco che ci avevano fatto, fumando e strepitando come
di treno, ciascuno alla sua meta, ci lascia. comisso, 1-33: un
settembrini, 1-70: dopo nove giorni che ci vollero a percorrere in un carrozzone dugento
me, è che il ministro processante ci s'era messo coll'arco del collo e
1383]: di queste carte vi diciamo ci pare sieno migliori per qui che
pregio contate quelle abiamo aute, ci pare farette bene, - ma
donde si trassono poi queste somme che ci sono, ch'egli ha fatte. i
. giusti, v-205: il governo ci ha messo davanti un piatto forte,
un piatto forte, al quale noi ci siamo avventati coll'ingordigia del lupo e
e il salame e il pollo, ci si trovavano le tenere membra arrostite di
carte oleate. brancoli, 4-77: ci sono i viali pieni di bucce di mandarini
libere carte. pellico, ii-145: ci spogliavano nudi, esaminavano tutte le cuciture
3-18: se fosse stato in lui ci avrebbe messo sempre delle cose allegre, da
valle, 189: men aspra / ci s'è mostra fortuna da quel tempo,
cose di fuor; e carte amiche / ci pervengon talor, onde consigli / e
gli affari di francia; e noi vi ci trovammo impicciatis- simi per la parte pecuniaria
carta, / o per ragion che non ci abbia altri a fare; / potrami
ordine dato da napoli alla flotta, se ci avesse incontrati. - colarli a fondo
ch'è un rinnegare il tempo che ci perderò in raccozzarle. speroni, 1-3-219:
topografica, nella quale... ci sono di più segnate anche le alture minori
significando la tua distruzione, perché tanto ci ài fatto afaticare a venire di tanto
di quelli che la sanno lunga e ci arrivano poco alla volta. ma poi con
per vedere se è del seme che ci occorre. -al figur.: tentare
irrimediabile [dalla mancanza di denaro] ci determinammo di obbedirvi, e di ritornare in
molti, è sempre utilissimo; e non ci vuole altro che il capo cartaceo de'
semplicemente, che in quella storia non mi ci ero messo da me. guerrazzi,
per quel che risguarda l'interesse, ci vuol altro che canzoni; perché i versi
ritrovo tra i piedi, ecco che ci ritroviamo tra i piedi i tetri becchini
riscontra a filza a filza, / ci si logora gli occhi. pancrazi,
. esse sole non provavano paura, ci guardavano con cera sdegnosa. faldella, 2-195
brutta cosa!... i topi ci hanno fatto dentro il nido. d'
il mio punto, dove mi pare ci troviamo; e domandando con diversi carteggiami
così, andando a scuola, noi ci pensavamo tutti un po'soldati.
mettono sulle botteghe, per indicare quel che ci si vende. panzini
di que'pilastri e di quelle nicchie ci trovai de'cartocciami di stucco, e di
avevamo vergogna di non dargli nulla; ci frugavamo nelle tasche per trovare qualcosa;
i detti danari abiamo acomandato a persona ci para sia soficiente e fatolo iscrivere en
dallo escrivano, si come per vostra ci cometete, e loro avisati abiamo ne facci
del cartolaio. deledda, iii-789: ci si fermava ancora una volta ad ammirare
: milano è forse la città che ci invita di più a quelle esplorazioni senza
rigutini-cappuccini, 180: in ogni tempo ci sono stati gl'indovini, che hanno
quante volte l'alloggio di un cartomante ci impressionò proprio grazie al suo aspetto,
di confronto, una unità di misura che ci facesse di colpo percepire il contrasto tra
sono: e se mi acchiappa mi ci manda di sicuro: ma io romperò tutto
voleva servire la messa; poiché voi ci siete, sarà vostra opera: manderollo
far godere voi e gli altri preti che ci verranno alla festa questa mattina. bisticci
dalli, buon cuore, buona famiglia, ci viene mezzo napoli. pascoli, 471
un reietto. quasimodo, 1-47: nessuno ci ricordi della madre, nessuno / ci
ci ricordi della madre, nessuno / ci racconti un sogno della casa. pavese,
perch'ella è allegra, o almeno ella ci pare. fagiuoli, 3-4-177: in
in tal disperazione in vecchiezza, che ci manda a casa del diavolo calde calde,
diavolo. giusti, 2-245: qui ci vorrebbe una notte arruffata, / una notte
portarti una coroncina. cardarelli, 3-111: ci andrete [nelle marche] per visitare
casa del re sono otto, ma non ci è ordine fermo in loro salario.
. alvaro, 7-262: l'industria ci ha abituati a una continua esigenza del
anni? -di diciotto mesi; e ci conviene levarla di casa a ogni modo,
sapere. varchi, 6-16: non ci metterò di quel da casa, se non
si sente a casa sua come se ci avesse studiato, a parigi, e ci
ci avesse studiato, a parigi, e ci avesse fatto all'amore la prima volta
era quella che [nelle torri] ci stesse di casa un orco, il quale
donne da noi stanno in casa / e ci mettono al mondo e non dicono nulla
in capo di 7 mesi e uno dì ci sbarcammo. arrivammo, fate conto,
risposta dai villani esserci una casaccia che ci fu insegnata proprio in bilico sul precipizio
casaccio, chiedendo alle rare automobili che ci avveniva d'incontrare. pavese, 7-97 *
caro, 12-i-182: l'auditore ed io ci siamo ritirati co i prigioni, e
e del cascamorto. pananti, i-302: ci deve esser l'amante favorito, /
favorito, /... / ci vuole il cascamorto ed il patito. tommaseo
non fiatate non tossite per paura che ci caschi addosso. verga, 3-104: guarda
succede mai nulla. sarebbe stato meglio ci fosse cascata qualche bomba, per
dei sudditi. verga, 3-45: ci ficcò così una barzelletta che aveva raccolta dal
a un altro. pavese, 7-172: ci aspettava per farci mangiare un boccone,
i-422: per due « ss » ci suona la « z », perché,
- (eh col tempo può essere che ci caschi). manzoni, pr. sp
... ed anche padron 'ntoni, ci sarebbe cascato anche lui! panzini,
cascato anche lui! panzini, ii-670: ci si faceva vicino con quegli occhioni smorti
dolce dolce come un santo, e loro ci cascavano dentro come le mosche su la
era orfana, fra mille tentazioni, e ci era cascata. era il meno peggio
cascar lì. soffici, ii-41: ci guardavamo in viso l'un l'altro
ogni ragione, belli e fatti; e ci volge a tutti e due una cupida
al tale e tale abito, che ci cascherebbe sì bene! che ci direbbe a
che ci cascherebbe sì bene! che ci direbbe a maraviglia! -cascare dalla
pavese, 6-94: « per dormire ci vuol prima la donna », disse pieretto
di passare per una via che non ci cascasse tra capo e collo un capolavoro
creato a immagine e similitudine d'iddio, ci cascano subito le braccia. verga,
a tutti quanti della nostra famiglia, ci cascherà la faccia per terra!
4-96: prima fate lo gnorri, non ci sentite da quell'orecchio, e poi
targioni tozzetti, 1-256: nella seconda metà ci dà [l'autunno] vini buoni
i-580: nel cortile della mia casa ci sono, o meglio c'erano, quattro
: 'caseificio': il primo, che ci vien fatto di notare, nel numero stragrande
corrosiva, tutti quei tipi indimenticabili che ci sfilano dinanzi nel cortile ozioso della caserma
casipula. aretino, ii-131: noi ci siamo intesi: ecco la nostra casipula,
in su tutti e'loro beni, talché ci è questo debito da vantaggio, oltre
adattar queste a i casi particolari, ci troviamo imbrogliati. manzoni, pr.
, 2-44: a questa fonte a caso ci trovamo, / e come egli è
comune doglianza incontro la natura, che ci tenga la pura midolla delle cose così
quale veniva a vedere se comare grazia ci avesse un po'di lievito, per caso
. bar etti, 2-76: poco ci voleva perché agatopisto s'accorgesse che la sua
intenzione di collocarla nel secolo, lei stessa ci aveva messo ora un ostacolo insuperabile.
-veramente -disse -per me, caso mai, ci vorrebbe il professor antonino bisi, medico
. dati, 208: l'esperienza ci mostra essersi spesse volte dato il caso che
che del viaggio, come se non ci fosse più caso di tornare addietro.
di passare per una via che non ci cascasse tra capo e collo un capolavoro
reo buon uomo, proprio quel che ci voleva. [ediz. 1827 (263
piccolo movimento interiore, il quale talor ci stimoli alquanto a mortificarci? salvini,
/ all'orecchio; ma io non ci fei caso. a. cocchi, 8-164
ne ha fatto sempre caso e ti ci tien volentieri. e. cecchi, 6-82
videro parlare con claude; ma nessuno ci fece caso. il giorno dopo,
assorda e l'impolvera: egli non ci fa caso. pavese, 7-13: non
« grazie per il pensiero, ma ci pensiamo noi ai casi nostri ».
vero i colti, / sì che ciascun ci viva a gran misagio. boccaccio,
. non a'cavalli: noialtri, ci vuole la stalla, per istar bene
incominciai * sassetti, 147: di cedro ci vengono molte casse, e se ne
stagionato che fu lo segò a tavoloni e ci si fece la cassa da morto.
ammazzi, dentro trovi tutto quello che ci hai messo. come spaccare un salvadanaio
sono troppi e troppo spesso rammentati perché ci sia bisogno d'allegarne. tommaseo,
: oh gli altri cocchieri non mi ci fanno stare, per quel che mi ha
la città. soffici, ii-192: ci aiutava a insaccarci uno dopo l'altro nel
vedi là quel cassettone, lì dentro ci sono libri di poesia e di storia
cecchi, 7-3-11: il capitan ci darà l'erba cassia. tasso, 5-4-341
buona muratura. panzini, ii-633: dove ci andavano i mattoni, facevano i cassoni
. n. 5) -anche: ci facevan le castagne, / coccandoci, e
castagneto. canti carnascialeschi, 1-336: ci vuol, donne, allogarci il castagneto /
certo punto in su il castagno non ci alligna. nievo, 1-92: che
belle collinette, che bei prati che ci abbiamo! tramater, ii-126: gli agricoltori
aretino, 2-106: marte de'medici ci irrugginì la corazza, la spada e
castello di masino poco distante da vercelli, ci diedi una scorsa di cinque o sei
in aria per l'estate, quando ci sarebbero state le acciughe da salare,
: abbiam fatto male; e dio ci ha gastigati. [ediz. 1827 (
: abbiam fatto male; e dio ci ha castigati]. nievo, 113:
verga, 3-38: comare la longa non ci viene in chiesa, eppure ci ha
non ci viene in chiesa, eppure ci ha il marito in mare con questo tempaccio
bisogna stare a cercare perché il signore ci castiga! pirandello, 7-273: sembrava che
casa di questi usurieri: io non ci ho a far nulla; anzi ci
ci ho a far nulla; anzi ci era venuto per dovergli ammonire e gastigare.
. caterina da siena, i-177: anco ci conviene castigare il corpo nostro, e
che, dopo tale gastigatura, folleggiando ci ricaggiono. proverbi volgar., 18:
quand'è il castigo di dio, che ci si fa? a chi tocca tocca
): da dio in fuori non ci è chi de la castità d'una femina
facemmo una domanda oscena / e tu ci desti una risposta casta. 4
algarotti, 3-298: i romanzetti che ci vengono di francia sono creduti del crébillon
e ha bisogno / di governo. -e'ci sono i castraporci / da governarlo.
, i-473]: ma gran cosa ci pare / che voglian medicare / certi
un coltellino rotato, e diceva: « ci ho un maiale da castrare. e
poggio a'meli; e gli assalariati ci si divertivano con un'ironia che giacco e
. sassetti, 122: di carne ci è sottosopra mancamento, che d'ogni tempo
è sottosopra mancamento, che d'ogni tempo ci si ammazzano vacche molto dure, e
tanti agnelli scorticati, / visti non ci ho, quant'io vorrei, castrati.
a'castrati ed al frutto, e ci è un libro di quest'arte detto la
stessa ovaia. tozzi, iii-105: ci erano..., nella stalla,
di modo che il buon castrone non ci poneva mente, e tanto meno gli
città finita allora, e la gente ci correva ci si ritrovava casualmente come occupata
finita allora, e la gente ci correva ci si ritrovava casualmente come occupata a darle
baretti, 1-186: partiti da merida ci fermammo due leghe lontano di là in un
o catacombe. panzini, iii-347: ci sono le catacombe con migliaia di martiri
, le bandiere, tante messe quanti preti ci sono. ma chi paga? *
, agg. (plur. m. ci). metr. che presenta catalessi
in questa sfera di cose per voi non ci ha luogo; perché di cento vostri
oh, io l'ho detto che tu ci avverresti bene a fare il buffone.
non ritrovo io chi a'tempi nostri ci sappia dimostrare in italia; e questo
corrotta, le spie e gli oratori ci minacciano; io vo con dio; lascio
439: altro che cataplasmi di riforme ci voleva a rifare il sangue di quel
noiosa, appiccicosa, da cui non ci si può liberare. -anche: persona
, 9-2-207: altro non so che ci sia degno d'avviso, se non che
. campanella, 1100: tra loro non ci è podagre, né chiragre, né
là dentro ell'è freschetta, / e ci vuol poco a prendere un catarro.
entro di noi domande e problemi che ci accompagnano e ci possiedono per qualche minuto
domande e problemi che ci accompagnano e ci possiedono per qualche minuto. pavese,
! veleno! veleno!... ci avvelenano i pozzi, il latte,
pozzi, il latte, il catechismo, ci abbruciano le nostre anime ». gramsci
, 3-31: « a scuola non ci siete stato voi; eppure i vostri affari
alla corporatura di alpigiano il catechista che ci leggeva in ginnasio le 'pagine stupende
a stringerlo nelle categorie che la logica ci ha suggerito per incantenare la materia:
sogno scappa via da ogni parte, ci sfugge, trabocca, ci confonde.
ogni parte, ci sfugge, trabocca, ci confonde. 2. per estens.
piovano arlotto, 78: quando noi ci partimmo io mi missi indosso uno mio
e dice: « messere, e'ci è la più bella novella che voi
stavamo per partire; i carabinieri di scorta ci avevano già messo i ferri e le
volta che al conspecto della signora duchessa ci riducevamo; e parea che questa fosse
.. egli è un legno morto che ci voglion ben cinquecento vivi a farlo
catena, col quale il dimonio spesse volte ci tiene legati; ma la forza del
catena al collo, là! quella ci vuole! de roberto, 91: il
proprio potere. brancoli, 4-90: ci perdi di poter fare il tuo comodo
, non m'avedea che il dì lasciati ci avesse, come ha. castiglione,
pigliate questa catena, e che voi ci facciate aggiugnere tante maglie, che arrivino
un anello e quello dell'anello successivo ci sia la distanza di 20 cm (e
palla alla distanza di 1800 metri, ci hanno mandato catenacci che non piglian fuoco
la vecchia taglia le cipolle, e ci buttano tutto e ci versano dentro l'aceto
le cipolle, e ci buttano tutto e ci versano dentro l'aceto. 4
. caro, 12-i-9: noi ci stiam per aver di quei catolli, /
/ poiché tu con gli tuoi non ci satolli. idem, 10-199: questi con
poi in una foresta tale, che ci smarrimmo; e tempo fu ch'io credetti
e gli abissi de'catrafossi, in che ci eravamo ridotti. viani, 14-359:
fiore di ninfea dal lungo gambo e ci si accarezza il catriosso. 4
il cielo come sarebbe per una gattaiuola. ci parrebbe luoco ben determinato per cattare augurii
luoco ben determinato per cattare augurii, se ci fossero d'ogni sorte ucegli, come
fossero d'ogni sorte ucegli, come ci sono solamente gufi e bar- baianni.
si trattino in filosofia; e io ci ho intorno di bellissimi pensieri di un
solenne smentita. leopardi, i-163: ci vuole il buon gusto in una nazione
la virtù del capo; e tutti noi ci rammentiamo di essere stati con attenta reverenza
case centrali. alvaro, 7-256: ci pareva un segno di altre età, babilonesi
genere umano. solo per questo ci siamo sempre risol levati,
[i ranuncoli] a manciate e ci si divertiva a sminuzzarli, così.
alla sua voce, a'suoi modi, ci pare di scoprire evidenti segni d'onestà
parenti e amici, pensa che cosa ci vuole. non si possono fare cattive figure
mal sia cattivo, pur noi / ci rivedremo, landò. davila, 1-3-149
serao, i-351: intanto dieci lire ci volevano, al minimo, se no,
immaginar si possa al mondo; e ci aveva fatto portare profumini preziosi e fuoco
dura la sua tirannia. ella non ci badava, la cattivetta. -acer.
degenerare. anche con questo il cattolicismo ci ha equilibrati. alvaro, 7-108:
. tasso, ii-45: s'alcuna cosa ci fosse non cattolica o non pia,
, 3-57: la simbolica città che ci siamo provati a rappresentare si riconosce nella
, 1-61 (150): benvenuto ci ha detto, che essendo questa la prima
meritava birri di manco valore che noi ci siamo. buonarroti il giovane, 9-94:
797: anche per procedere alla cattura, ci volevano naturalmente degl'indizi. e qui
se non pago dumila franchi stamane, ci ho la cattura. nievo, 209:
in tal modo fatto, che niente ci si produce se non concorrano le cause
: a tutti li nati bisogna che ci sia generatore; ché non si può
bene, a causa che io non ci pigliassi errore, ch'io mi stia qui
: dicendo poi: con quelle cose ci si dichiara la materia di questo strumento,
cuoco, 1-37: quella francia, che ci si presentava come un modello di governo
in firenze ed alle poche cause che ci erano rispetto a'tempi avversi che correvano
ora è venuto di moda, i cuori ci avrebbero pochissimo da guadagnare...
borgese, 1-148: per il battesimo ci furono lunghe controversie. federico non voleva
malattia, anche grave, pur che ci apparti. -essere parte in causa
causali, sia conseguenti, di cui ci siamo serviti per provare un tale assunto,
-causa causante: consile quali a salute ci possan perducere. savonarola, iii- derata
i saggi consigli per burbanza sprezzati, ci spingessimo per ardire tropp'oltre. c
non si può negare; e benché ci siano oggi molti modi cauti di scrivere
3-32: i ricordi più impressionanti che ci abbiano lasciati gli etruschi, oltre alle
della spesa che fa nella cava, ci vuol altro che cavallini. 6
/ e che pensi, che qua ci sia la cava? note al malmantile,
i mascellari, / chi nelle man ci si mette / noi vi abbiam molti ripari
mattioli, 1-348: e però non ci dobbiamo maravigliare se alle volte veggiamo alcuni
posso dirvi senza reticenze che noi ecclesiastici ci stimiamo superiori ai laici, noi gesuiti
6150: quel mattino... ci chiamò a san grato, a vedere
della repubblica di firenze, 16-62: ci maravigliamo come la santa chiesa non possa
, e condurrem due paggi solamente che ci menino due cavalli a mano, perché
(17-40): dunque se il male ci cavalca il bene, / che senza
città che stavano sotto l'aio, ci vedevamo ogni giorno, e si facevano
alla basilica lateranense, perché il bresciani ci possa far vedere « la squadra dei
oggi, e intendiamo quanto di nuovo ci dite de'150 fanti pisani, che sono
quello che il famiglio si credeva che ci fosse. 2. milit.
, ed in questo mezzo qualche cosa ci aiuterà, tanto che elle non sì tosto
saracino. giusti, ii-114: mi ci volle del buono a persuaderla che io,
a cavallo, non dico sulla gioventù che ci scappa di sotto, né sulla maturità
due selle. questa bestia, se non ci porta di camera, ci fa andare
se non ci porta di camera, ci fa andare avanti di trotto per ora;
senza morso in bocca, se dio ci dà lume. 2. figur
vessillo della nostra reli gione ci rappresenti, questa nondimeno... par
pazienza; siamo ambedue cavalieri erranti; ci riscontreremo, e ci goderemo quando che
ambedue cavalieri erranti; ci riscontreremo, e ci goderemo quando che sia. de sanctis
veglie e cene e festini io mi ci seccava purtroppo, e niente imparavaci,
ancora di vita. pananti, i-302: ci deve esser l'amante favorito, /
, 1 * 868: poco mi ci vorrebbe per mostrare a questi monarchici borghesi
fondato l'ordine dello sbarco, e ci ha creati tutti cavalieri! malatesta
un po'scabroso e duro. / ci furon'e marfise e bradamanti, /
« ma!... basta che ci corra di mezzo lo spazio necessario per
tutte le trappole dei cavallai diavolo non ci arriva. 3. chi guida
che egli solo con nostro gran danno tutti ci metteva in fuga *. varchi,
, / ch'appese per le logge ci fan fede / della cavalleria de'nostri antichi
, ogniuno si maravigliava, sì come ci stupivamo vedendo le cavallette, non sono
a cavalluccio. nieri, 251: ci ha poi un suo nipotino, un bimbo
121: nostra ginnastica sono i giochi che ci appassionavan fanciulli per tutte le piazze d'
della spesa che fa nella cava, ci vuol altro che cavallini. forteguerri,
geldra; / ma di cavai di pezza ci son buoni, / in abbondevol numero
. buonarroti il giovane, 9-82: ci son rimaso ormai tante volte, /
in una carrozza oscura e sconquassata, e ci sarebbe andato sopra un ciuco, a
cappuccini: il bastone, a cui ci si appoggia per alleviare il cammino.
, i-92: giacché vedo che posso e ci riesco, / non vo'più che
, il qual prima erto e lungo ci si mostrava, ne hai fatto parere e
donna: sagli a cavallo, che ci conviene andare alla lunga. la donna
piedi: non si deve criticare ciò che ci è stato donato. luca pulci
soldo: in tempo di grave necessità ci si può servire di qualunque cosa.
redi, 16-vii-176: a'cavallacci talvolta ci vuole una buona fiancata, o qualche
della città che stavano sotto l'aio, ci vedevamo ogni giorno, e si facevano
continuavamo i chiassi o i fracassi a cui ci eravamo abbandonati prima. tanto turco quanto
detto avvocato: nessuno di chi lègge ci avrà creduto. ma l'avvocatura à
. baldini, i-45: la felicità ci cavava dieci anni di dosso. 8
in opera il menarrosto, ma giacché ci sei tu non fa più mestieri ».
: finalmente in capo a tre giorni ci cavorno di carcere, con sicurtà che
che invaghiti d'un apparente e falso diletto ci lasciamo al disordinato appetito fuor del buon
concetti. slataper, 1-8: un poeta ci potrebbe cavare un magnifico romanzo storico,
: trapasso a cercare di quali imagini ci facci bisogno, e di poi a dichiarare
concetti. galileo, 4-1-226: qualunque volta ci bisognasse cavare da un disegno un altro
qualsivoglia proporzione, fa di mestiero che ci serviamo di due scale.
annotazioni sul decameron, 82: di poi ci sono i proverbi, che hanno quasi
più vedere in casa del sindaco; cosi ci avrebbero pensato loro a cavarsi d'impiccio
disegno non attendesse, e che non ci era rimedio, si risolvè per cavarne
dio sa quello che elle sono, non ci è altro rimedio a'casi suoi.
, 1-246: questi nostri mercanti / ci dan qualche cosetta a lavorare; / ma
poi via, ed io dietrole, e ci seguitavamo come due cagnuoli. -cavare
gli diceva: « cosa volete che ci faccia se non ho denaro? spremete
161: di grazia, questa voglia ci caviamo. cellini, 1-7 (36)
pozzo] è cavato e profondato, tanto ci sono più acque vere indeficienti. g
, v-96: ognuno si riderà di chi ci racconti che da una miniera del perù
versilia non ha città grandi -in compenso ci son grandi uomini: grandi, forzuti
bianco per lo nero / e poi ci fa mangiar sovra la pelle. boccaccio,
sempre più cavernosa, che alla fine ci congeda in un grande locale a volta.
lasciato tra la paura e la fretta ci facesti, dua cavezze, ima ferriera
contratto. fagiuoli, 3-7-220: frappoco ci vorran scudi trecento / sulla cavezza,
alberti, 294: et se noi ci dividessimo, tu assettassi te colà,
lume, credi tu il cavezzo quale ci toccasse in parte, durasse ardendo quanto prima
redi, 16-vii-176: a'cavallacci talvolta ci vuole una buona fiancata o qualche strappata
i cardi] a qualch'un che non ci è avezzo; / come suol dispiacere
tronchi cavicchiati / che sottobordo per mare ci arriva. cavicchio, sm.
a cui tutte van bene, quasi che ci abbia piantato il chiodo. avere un
la ragione; il che facendo, non ci sarà periglio che l'appetito vi trasporti
fosse ornai il tornarci là onde ci partimmo. del tuppo, destinata
. guerrazzi, iii-428: io ci ho provato tutti i grimaldelli della legge
. seneca volgar. [tommaseo]: ci contastano per alcune gavillazioni. bisticci,
al centro. algarotti, 2-43: ci metterebbono in campo [i filosofi]
ciò che manca, / e che ci torce il cuore e qui m'attarda
scene / e noi per tanti cavoli ci tiene. fogazzaro, 5-126: vedi
cavolo a merenda. giusti, ii-374: ci vogliono frasi, modi, proverbi,
nieri, 318: benché questo cappello ci abbia che fare quanto pilato nel credo
, 6-36: in definitiva, chi ci andò di mezzo, in questa rivoluzione
gran ministro cavour (1855). e ci teneva fossero buoni per non essere bestemmiato
d'un muro. e noi ci divertivamo a picchiarci, vicendevolmente, cazzotti
cé2, v. ci. ceanòto, sm. bot
questa giustissima riverenza, che ove egli ci porga indizi già sufficienti di aver parlato
, essa ride del nostro orgoglio che ci fa reputare l'universo creato solo per
di nascere. baldini, i-43: ci mise gli occhi addosso, come su gente
suo. silone, 61: « se ci tieni tanto a pagare », le
, 1-135: il cecchino della eroda ci spia, sibila alta la fucilata.
.., sotto il mento, ci aveva un cedo rosso. -escrescenza
12-i-9: capre, pecore e polli / ci cacan per le vie fagiuoli e ceci
a ciascuno pare di sapere, non ci sendo infino a qui alcuno che si
e divine. vallisneri, ii-140: ci sono dei vecchi che non la cedono nel
tutto il corpo in pace, come quando ci si sveglia dal sonno del giusto.
giorno apertala agli occhi de'diffidenti, ci trova quaranta scudi, e una cedola di
cedro. sassetti, 147: di cedro ci vengono molte casse, e se ne
/ si può cefèo veder, che ci minaccia / pioggia e tempesta. spolverini,
la luna si cele, / tratti ci arà questo llon grifagno / del bosco,
l'ombrosa notte, che noi celatamente ci leviamo dalla marina. fioravante, 49
il cuore. pellico, ii-145: ci spogliavano nudi, esaminavano tutte le cuciture
. idem, 188: so bene che ci vieni e vai a tutta tua posta
sed e'piace a voi, sì 'l ci menate. a. pucci, ix-401:
accidente avvenuto fuor d'aspettazione, più ci affligge di qualunque altro che avvenga celerato
sia corruttibile, basta che in natura ci sieno corpi che abbiano contrarietà al corpo
dal cielo. carletti, 273: se ci è virtù dell'influssi celesti, altro
azzurro. sacchetti, 155-49: io ci voglio mettere un orlo di vaio che
, par., 8-34: noi ci volgiam coi principi celesti / d'un giro
ingegni, consapevoli de'celesti segreti, ci sappiano dalla buccia della lettera snoccolare i
, il quale solo amante ed amato ci fa beati. s. bernardino da siena
celi'. atario ', per 'celibe', ci è venuto di francia, e dovrebbe
scavavan le fosse i fraticelli; non ci crescevano che le celidonie gialle qua e
cellaio di trofa accendemmo un moccoletto e ci cacciammo in fondo ai torchi e ai
... accendemmo un moccoletto e ci cacciammo in fondo ai torchi e ai barili
di quello monisterio. aretino, 8-13: ci disse la celleraria, che egli
pile che arrivano fino al soffitto, ci sono degli scartafacci, dei registri, carte
., ix-5 (112): quando ci basta l'abituro di una cellolina o
di una cellolina o di due, non ci dobbiamo dilettare d'aveme quattro o cinque
.. / ma, scusa, ci vuol poca / intelligenza. alvaro, 7-43
e quasi meditati da virgole d'argento, ci fece compassione. moravia, iv-197:
cellulosa importata o prodotta domanda e ci abbian risposto chiamandolo appunto quantità enorme
ne'giardini per ritrovato che forse ci renderà autonomi per il nostro [celtis
s'aggira. rajberti, 2-118: dovunque ci sia un cembalo, o anche solo
: dunque ringraziamo la mamma che ci ha fatti semiseri da dare un colpo al
, che frequentiamo in seguito, non ci riesce far lega, non si contrae
/ nel gran viavai, / spesso ci scappano / anco i cucchiai. nievo
cena. giusti, ii-42: ci mettiamo a tavola senz'appetito e senz'
fosse venuta lì per lì: giusti, ci direste il ballo! -bene o
parte del corpo che il primo peccato ci ha fatto parere esser più vergognosa che
ire o quattro bimbetti... ci si distruggono anco quelle sode e fatticce
più in linea d'aria, e ci sarebbe voluto un cannocchiale per vedere animarsi
bucato e gli aveva già inconciati; ci aveva accomodato il ceneràccio e ci aveva
; ci aveva accomodato il ceneràccio e ci aveva votato dentro la cenere e non ci
ci aveva votato dentro la cenere e non ci mancava altro che versarci su la lisciva
fucina, che 'l bon auro se ci affina: / s'ello tene altra ramina
passavanti, 200: la qual cosa ci reca a memoria la santa chiesa il
chiesa il primo dì di quaresima, quando ci pone la cenere in capo, e
considerazione. collodi, 315: ci sarebbe proprio da ridere, a vedere
e data un'occhiata a tutti, ci conobbe nel viso e comprese anco da'cenni
viso e comprese anco da'cenni che ci arebbe fatto piacere a darnele un buon carpiccio
emispero! carletti, 273: se ci è virtù dell'influssi celesti, altro non
a fare. gozzano, 202: ci si può illudere di essere un robinson e
queste sei mila lire a censo; ma ci vuole mallevadoria; né io né tu
i-149: gli scrittori nostri... ci sembrano... più encomiatori imprudenti
ha auto! magalotti, 9-2-39: mi ci son rimesso attorno con uno spirito tutto
: sull'erba rossa dell'ultimo inverno ci son chiazze di neve. sembra il
dell'ateneo. panzini, iii-535: quando ci fu il centenario di dante, vennero
l'aquila, a tocco di casauria ci si imbatterà nella fabbrica in cui si
cecchi, 1-58: d'ora innanzi non ci conterete sempre il nostro piccolo avere in
ragionavo. galileo, 438: se voi ci pensate un centesimo d'ora, la
sapendolo e credendo di scherzare. non ci pareva una truffa. erano i denari
ultimo centesimo. moravia, iv-28: lei ci dia questa proroga,...
fu un vero centimano, e non ci levò mai i piatti davanti prima che
fiorentini, 223: ciesta f'bellondano ci de dare lb. mi in mezzo maggio
cecchi, i-iii: i libri che veramente ci profittarono li pigliammo per pochi centesimi su
fiducia in dio, ma la gente ci riposava ancora cent'anni fa, ai tempi
il serristori non disse di no, ci apposero il nome trentasei professori e da più
non potrebbe essere l'ignivoma madre dei ruggenti ci clopi e dei centòmani saettanti
col suo ceppo 'centralizzare ', ci piovve con le leggi francesi.
in fondo alla via iniziata male. ci voleva una domanda che facesse centro e
i patti che legano gli altri, non ci legassero: ogni uomo si fa centro
si piange anche, quasi che la vita ci riprendesse bambini. -centri nervosi
calvino, 1-281: il centurione bizantini che ci guidava accennò a creare un po'di
le radiche stesse; e le frondi ci s'addossano a guisa di squame vivaci.
38: o pietro, o che non ci vai a far ceppo coi tuoi?
troppa dolcezza del carattere di noi italiani ci ha fatti con somma facilità piegare l'
giudizio di alcuni pochi, i quali ci hanno voluto porre in ceppi, dirò così
da capre che mi porta / dove ci scioglieremo come cera. -figur.
cacao non faceva proprio niente, e ci voleva invece la cera cattolica.
cera. bembo, 1-115: noi ci maravigliamo di laodomia, alla quale per
, tumori, pustole e bubboni. non ci mancava che la statuina di s.
, e non ora, che egli ci sta appiccato con la cera.
. esse sole non provavano paura, ci guardavano con cera sdegnosa. verga,
elmo del pairolo. carletti, 40: ci trattenemmo... facendo buona cera
1-120: questi marinari della squadra inglese ci fanno cera più che i nostri del governolo
sera quando andiamo barcheggiando,... ci chiamano, ci tirano su a occhiate
,... ci chiamano, ci tirano su a occhiate sulle loro navi,
céra di fagiuolo rincagnato, overo se ci son nato al mondo da nulla, o
, 1-58: così carte, come tu ci vedi, siamo di più consiglio,
colorata o biancastra, tenera, che ci venne forse portata dagli arabi.
idem, inf., 6-22: quando ci scorse cerbero, il gran vermo,
). caro, 12-i-7: tanto ci avvolticchiammo a la fine, che vedemmo
la roba della ciurma, per vedere se ci fossero lime o altri instrumenti atti a
da quei ministri di giustizia, subito ci fu dato licenzia di potere sbarcare in
questa sfera di cose per voi non ci ha luogo;... e nemmeno
cercare delle novità degli strani, non ci lasciano da loro partire. petrarca,
, venendo in città, se non ci abiti, al prossimo giovedì, puoi cercare
. verga, 3-34: « compare alfio ci va per cercarsi la moglie alla città
, 1-459: in una mappa che ci venga veduta dell'antica roma,.
: morir possa qualunque vuole che noi ci separiamo! costei non mi fia tolta se
del moto convengono con quello che dal calcolo ci vien dato. campanella, i-136:
verga, 3-38: comare la longa non ci viene in chiesa, eppure ci ha
non ci viene in chiesa, eppure ci ha il marito in mare con questo tempaccio
non bisogna stare a cercare perché il signore ci castiga! pirandello, 7-176: flavia
la battaglia è mia; / e se ci fussi al presente qui orlando, /
-cercare vaspro nel liscio: voler che ci siano difficoltà, difetti dove invece non
petto. guerrazzi, ii-186: e'ci hanno amori che girano attorno con la
al fin per la ruina / polverosa ci apparvero le case / spezzate, smozzicate,
, / e da anni, cara, ci ferma il mutarsi / degli alberi stretti
occorra il pubblico, è indubitabile. ci sono però molte opere che sono nate
ardente / giovinetto sciamò. « sol ci prometti / che ai nostri corpi faran
in dio, come per un cerchio, ci mostra parte delle sue bellezze, mostrandole
ce le fa piacere, e piaccendoci ci fa partecipi in terra delle cose del
della luce / rapido intorno al cerchio che ci chiude, / di là dal vuoto
nella congiura. fogazzaro, 7-46: ci sarà pure... un'amica intima
pavese, 6-232: « nelle sue terre ci passa mai? ». « ci
ci passa mai? ». « ci passo in treno quando vado a genova.
quando vado a genova. mia moglie ci vive. per certi sacrifici non ci sono
moglie ci vive. per certi sacrifici non ci sono che le donne ».
ed a questo la vera ragione che ci debba muovere non è nobiltà di sangue,
dissono una volta: « doni, noi ci siamo trovati in una compagnia dove alcuni
luce / rapido intorno al cerchio che ci chiude, / di là dal vuoto della
. ma no signore; in compagnia ci vieni; e in compagnia d'un bargello
s'abbia a mangiare i gomiti quando ci avremo il fatto nostro anche noi,
2-520: la sua disinvoltura, lo stesso ci nismo di cui a volte
vi serve? -per sorvegliare la chiusa. ci veniamo a dormire, quando è il
* conchiuse mena; « anch'io ci ho come una spina qui dentro..
». una volta gli dissi che ci stavo benissimo. 19. riparato
sicurezza; « io e tua madre ci siamo riconciliati ». 29.
storia e di un dritto delle genti non ci è nel machiavelli che la se'mplice
: precipitoso e lieve / il tempo ci raggiunse. / di fuggevoli istanti ordì
1-44: scende la sera: ancora ci lasciate, / o immagini care della terra
quale del nostro 0 largo il suono ci rappresenta, alla voce del nostro 0
settembre, finché per via del fresco ci toccò cantare al chiuso. sinisgalli,
(cfr. cuccio). ci », avv. (è particella atona
cielo d'alcamo, 13: quando ci passo e veioti, rosa fresca de
era nuovo in questo stato, / quando ci vidi venire un possente, / con
tutto santo, / e ciò che ci si fa vien da buon zelo? g
a chi della scienza s'intende il ci misi. a. pucci, cent.
popol di firenze, poi che giano / ci fu cacciato, non valse un bottone
, il quale un di questi dì ci venne per limosina. idem, dee.
fu della nostra giovane, che iersera ci capitò, che io veduta non la
capitò, che io veduta non la ci ho poi che noi ci levammo? idem
non la ci ho poi che noi ci levammo? idem, iii-3-54: s'io
. soldanieri, ix-469: virtù loco non ci ha, perché gentile / animo non
ha, perché gentile / animo non ci trova: il vulgo cari / tien
. pulci, 1-23: quand'io ci venni al principio abitare, / queste
, / de'quali ogni dì molti ci si vede, / promise al padre suo
è oltre acciò, che si vede la ci, in vece della ne, comunemente
ne'suoi versi alcuna volta. questa ci tuttavia muta la sua vocale nella e
misero te, se l'orco ti ci coglie. caro, 12-i-6: arrivammo la
ho che dirvi, se non che ci avemo fatto acquisto de la bestia che vi
per lui, / ma per diporto tuo ci sii venuta. sassetti, 14:
stoffa o capecchio in quel cambio, non ci avendo massime molta cognizione. parini,
cognizione. parini, 622: purché io ci avessi con che vivere, non lo
): ne'tumulti i galantuomini non ci stanno bene. c. bini, ii-183
. collodi, 507: a queste acque ci correva la gente in folla da ogni
dei forestieri era così stragrande, che ci si trovavano di tutti i paesi del
mangiare, ma per la gola non ci andava giù il cibo. tecchi, 2-105
è tutto cinto di burroni, e ci se ne esce soltanto, oltre che dalla
, / poi che di sue virtù non ci ha contezza. boccaccio, dee.
con rampogna / disse: « e'ci manca questa altra vergogna ». machiavelli
a seguire ima bandiera, pur che ci sia uno che la pigli. bembo
, 2-12: de'ciciliani poco altro testimonio ci ha, che a noi rimorso sia
di qui presto, perché poche ore ci è di vita. varchi, 18-1-322
. comune madre a tutti coloro che ci nascono. galileo, 369: ci saranno
ci nascono. galileo, 369: ci saranno de'misti, e non pochi,
io non so come c'entrino, e ci vogliono appunto le forcine per inforcarcele.
forcine per inforcarcele. panni, 604: ci ha di quegli uomini al mondo.
che pur n'aveva di potenti, ci corre quanto agli effetti sommo divario.
sempre lo stomaco ». « eh! ci vuol altro, ci vuol altro,
« eh! ci vuol altro, ci vuol altro, ci vuol altro *.
vuol altro, ci vuol altro, ci vuol altro *. giusti, i-96:
quand'è il castigo di dio, che ci si fa? a chi tocca tocca;
amico soltanto per picca. sui quattrini ci sputano. pratolini, 2-24: « perché
che 'l papa l'assentì; ma non ci diamo fede, perch'era tenuto santo
quello ch'ella potè, e non ci commise negligenzia, e credettesi avere legittimo
casa di questi usurieri: io non ci ho a far nulla. sacchetti,
. trattato d'amore, 27-5: chi ci ha colpa, de'tutte fiate,
/ ma per partirmi di qui, ci consento. machiavelli, 96: pure si
: pure si truova molti principi che ci peccono. firenzuola, 472: -tu t'
d'una ingiuria, se non chi più ci può. cellini, 1-16 (52
il confessoro, perché il medico non ci arà che fare ». lorenzino, 89
un bel dir, tu, che non ci hai passione nissuna! guarini, 102
/ pur che tu ti disponga e ci consenta. galileo, 359: il
nasce da non aver contezza di quant'altri ci abbia pensato, ma, quando altro
coscienza della debolezza dell'ingegno umano, ci somministrano. panciatichi, 217: io l'
, e non solo non mi pareva che ci fussero precipizii, ma di più aveva
, che sospettino quanto vogliono, non ci penso. foscolo, xiv-303: le donne
me, anche senza conoscermi, perché non ci ho mai tributato la corte che ambiscono
prepotenti, per sostenere un curato, ci gongola. collodi, 399: lasciò
sfogo alla sua ammirazione per fiorina, e ci parlò insieme per tre ore di seguito
e ora come ora a pigliar marito non ci avrebbe dovuto pensare. panzini, i-634
dovuto pensare. panzini, i-634: io ci ho preso gusto di andare ogni dì
vi per attaviano becchi, che i ci dava per uquiccione godini. francesco da barberino
sparse, / che maraviglia sì grande ci diede, / ch'a rischio fumo.
5-107: caina attende chi a vita ci spense. idem, purg., 12-97
vedete. cavalca, 17-i-48: ci svegliano, e invitano a orazione.
il sole, / e non ci vedess'altri che le stelle, / sol
per avventura non solamente l'avere ci ruberanno, ma forse ci torranno
solamente l'avere ci ruberanno, ma forse ci torranno oltre a ciò le persone
da siena, i-5: egli ci è di tanta necessità, che se l'
machiavelli, i-215: noi non ci possiamo opporre a quello a che
con le sue squadre; e'quali se ci avessino abandonato, non si poteva
al corpo nostro, e però ci fan male. d. bartoli, 33-307
sia che vuole; sol che ci accordiamo a sentire e a dire
, 254: anche il ciacconi ci viene presto promesso dal padre oldovino.
.. a star qui alla rugiada che ci cade in capo e all'aria
cade in capo e all'aria che ci entra pegli orecchi, e ci
aria che ci entra pegli orecchi, e ci faremo un bell'onore, apparendo
indagarli; ma gli effetti loro ci si palesano sempre certi, sempre
: c'è la nebbia che ci cancella / nasce forse un fiume quassù /
. quasimodo, 1-46: le parole ci stancano, / risalgono da un'acqua
acqua lapidata; / forse il cuore ci resta, forse il cuore. pavese,
insieme. « nei cortili alla peggio ci buttano l'acqua in testa ».
m. franco, 1-113: u ci ci ci, fatemi, o muse,
m. franco, 1-113: u ci ci ci, fatemi, o muse, lume
. franco, 1-113: u ci ci ci, fatemi, o muse, lume.
all'uso di quella famosa erba, che ci vien portata dalla china, dalla coccincina
. sacchetti, 90-29: io ci t'ho detto, che non è l'
dice rimessamente: un giorno la piena ci porterà tutti. il torrente gonfio nel
giusti, ii-473: una delle pesti che ci rode da cento lati, è quella
le labbra, e per di più ci mise il dito in croce, accompagnando quel
, certe fisonomie militari composte alla pietà ci produssero nell'animo una diversione gratissima,
memoria le famose crociate, che quasi ci credemmo tra loro pe'mari di sorta.
potrò io vedermi dinanzi agli occhi coloro che ci hanno spogliati, derisi, venduti,
, 1-17 (i-194): perché oggidì ci sono assai, i quali vorrebbero essere
anno si mangino solo alcuni cattivi cibi che ci vendono gli eretici. carducci, i-359
crocidando. cicognani, 3-156: « ci à gente * crocidò il vecchio « ma
turbarla. abba, 1-29: il piemonte ci precede di molte miglia. quella nave
dar l'acqua ai prati, io ci rideva sopra, ma mi stropicciava le mani
a fette,... o ci faceva crocioni da disgradarne il papa. settembrini
del paese / sulla gran porta, ci faccio un gran crocione. leopardi,
1-11: dio del paradiso, quando ci consentirete un dito di vino buono e
pochi metri sotto di noi e lì ci fermammo, perché era assolutamente impossibile andare
contemporanei al più rigoroso crogiuolo, non ci sforziamo noi di ravvivare la smunta fama
anche di parere ridicole cariatidi, non ci sottoponiamo noi a puntellare il loro crollante
« o nella mal'ora, o che ci tiene frate sbrilla, la ciovetta presso
ciovetta presso all'altare, s'ella ci fura il corpo di cristo? *.
facciate crollanti delle case fra le quali ci trovavamo sotto quel bianco incendio, parevano
quante volte avenne che d'un pianto ci siamo invaghiti? e di quelle, il
e di quelle, il cui riso non ci ha potuti crollare di stato, ima
potuti crollare di stato, ima lagrimetta ci ha fatti correre con frezzolosi passi al
del crollo francese... non ci aveva portati a nizza, ma solo
che decorava il lato sinistro dello scooter, ci si sarebbe accorti che esso,
: facciam opera saggia. / vieni: ci annegheremo piano piano. / o cronisti
sì che l'acqua croscia, / e ci fa più d'una stroscia, /
4-35: disse rinaldo: « se ci è il pane e 'l vino, /
più leggiere commozioni di cruccio, che ci agitano per ogni piccola contrarietà. nievo
in buona veritate, / in difamarlo noi ci assottigliamo. ugurgieri, 63: co
la crudele penitenza de la moglie, ci ho pensato tanto, quanto di volare
alberto, 34: l'onda salata ci copre / col vento di fortuna in questo
meglio sono i crudi, con tutto ci sia poca differenzia), e per piano
culla; / ond'i'per me non ci veggi'altra via, / ch'i'
. e. cecchi, 6-85: ci furono anni in cui l'esodo [dei
dalle terribili prove per cui passavamo, ci esaltavamo nell'orgoglio dovergliela fatta al destino
molto maggiore che il numero cubico che ci viene dalla multiplicazion cubica di esse quattro
barilai disse: « sì, se lassù ci fosse l'albero della cuccagna: una
e i giardini a coltivarci un partito e ci frustiamo inutilmente le occhiate, i sorrisi
infette! viani, 19-330: nella cuccetta ci sono i velacci abbisciati dove puoi riposarti
nelle grandi credenze, viavai, / spesso ci scappano / anco i cucchiai. verga,
cheche fanno più chiasso che danno; altrimenti ci venivano a fa braccia co cane. eccomi
, nell'essere aprile, che non ci fosse più da stare in pensieri di qualche
. cucchino. soffici, ii-63: ci eravamo accaniti bestialmente contro due condiscepoli.
come il cuco, che la massara ci spende un carro di fascine, o di
bollire una gran còcuma d'argento dove ci buttavano quel tè. govoni, 3-157
come! » fece lemmonio stupefatto « ci son degli anarchici qui? ». «
cotale mattina per cagione di padronatico, ci è debitore il vescovo di faenza di
terra. verga, 3-103: « qui ci è compare cipolla che è venuto a
e a tavola, allora ogni cibo ci farà buon sangue. -di buona
se si spende troppo nel mangiare, ci si può ridurre rapidamente in povertà.
servitori fanciulletti, e sotto alla casa mia ci era una lavandara, la quale pulitissimamente
carne. sacchetti, 90-29: io ci t'ho detto, che non è l'
dove trovarmi taccia per le fila che ci vanno, et ho molti gomitoli di rete
perfino la scopa da professora. se insomma ci fosse il premio per la virtù casalinga
s'usa, e con la frangia che ci s'attacca naturalmente nel cucire, c'
. brancoli, 4-113: si fa che ci cuciamo la bocca e non diciamo
era anziana, magra e alta; ci ricevette in una stanza in ombra, seduta
di cuciture. pellico, ii-145: ci spogliavano nudi, esaminavano tutte le cuciture
. la camera dell'archivio? e ci son le carte di famiglia!..
. quella della processione? e non ci sarà poi dove affacciarsi quando passa il
quella del cucù?... ci hanno anche la camera del cucù, capite
assurda o ridicola o per mostrare che non ci si lascia ingannare o prendere.
vii-1207: -se non è vero, ci ho gusto. se non siete sposato
sposato colla signora rosina, sappiate che io ci pretendo e che voi non l'avrete
cu, / che qualc'un già ci dileggia: / e, se 'l gioco
e li disse: signore, questa cuffia ci significa che, per merito delle cose
monache nere, in cuffia bianca, ci guardavano da lontano. 5.
sempre per il rotto della cuffia e ci siamo sempre lamentati in gamba sana per
nell'aina / di gelosia, e ciò ci ha procacciato / lo schifo, perch'
l'esempio, ad imitazione di cui ci lasciam nominare e ci nominiamo pastori,
ad imitazione di cui ci lasciam nominare e ci nominiamo pastori, venendo in terra a
. al cui rispose: « di'che ci capiti un'altra volta ». mio
dirò verso quali reami / d'amor ci chiami il fiume, le cui fonti /
detto avvocato: nessuno di chi lègge ci avrà creduto. ma l'avvocatura
culla; / ond'i'per me non ci veggi'altra via, / ch'i'
della penisola. sono trecent'anni che ci cullano; si sarebbe addormentato anco non
dire: pure quando c'è chi ci rammenta che tempo fa si vegliava, si
sente di volergli bene, e quasi ci stiriamo e ci cominciamo a infilare le
volergli bene, e quasi ci stiriamo e ci cominciamo a infilare le calze. carducci
salmi,, alvaro, 7-267: ci culliamo ancora nella retorica del passato,
, che l'uno, abbagliando, ci distrae, e gli altri, cullando,
distrae, e gli altri, cullando, ci astraggono; sì che il fine del
mente un verso / troppo noto che ci culla. bartolini, 15-369: l'
può fare il verbo, che talora ci serve. sta bene: ma c'è
: dissi: « cari gentiluomini, voi ci potete nuocere assai, e noi a
nulla; e con tutto che voi ci abiate detto qualche parola la quale non
abiate detto qualche parola la quale non ci si conviene, né anche per questo non
ed è cominciata l'artiglieria. a tutti ci tirava indietro il culo; ma hanno
poss'io. giordani, i-34: ci è sembrato conveniente che i nomi loro
l'atto rapido, inconsulto, / ci parve fonte di misteri immensi. moretti
pianta del giardin terrestre, / ove ci ha messo dio per operare, / per
io stimo) incamminandoci per altra strada ci indrizzassimo a più diritto e sicuro cammino
: che resta? settembrini, 1-63: ci vollero tre secoli di servitù straniera e
secoli di servitù straniera e clericale, ci volle un gran cumulo di scelleratezze nefande
. nieyo, 155: pei preti ci sono le elemosine, i capponi e le
. ma ella pur sa che non ci è angolo in italia che non sia in
ii-121: compagni dalla cuna / tu ci vedesti, e sai / che in ogni
s. maffici, 5-5-226: le medaglie ci mostrano due delle superiori scale, quali
. eh, eh!... ci vorrebbero dell'altre braccia...
3-32: i ricordi più impressionanti che ci abbiano lasciati gli etruschi, oltre alle
stentare, per cagione non aremo chi ci cuoca, perché il mio cuoco è
. alle calcine, delle quali non ci è in questo paese, salvo che
, oh (diceva) come ben ci aiuta l'amico! b. galiani,
ma tu, crudel fortuna, mi ci nuoci, / ch'ognor con nuovo foco
, 1043: se per il fuoco ci movemo, cocemo, nutrimo e crescemo,
tutte l'altre cittadi; e penuria / ci sia d'ogni buon cibo, né
vecchia come il cuco, che la massara ci spende un carro di fascine, o
alvaro, 9-425: erano scene umilianti, ci si sentiva cuocere le guance, era
tutto. segneri, ii-27: assai ci cuoce privarci di quel diletto che la vendetta
cuoce privarci di quel diletto che la vendetta ci poteva promettere. pindemonte, 1-312:
fare degli scherzi prima di asti. ci toccò stare un'ora nella neve a
b. giambullari, 1-2-549: benché e'ci sia de'cattivi dovizia; / ch'
giov. cavalcanti, 11-16: ognuno ci è per lo cuoio e per lo
occhi strabuzzati e il fiato grosso - ci vorrà ben altro! -riposar le
esser liberal (salvo mi sia) / ci vuol testa e la testa è una
: « il cuor mi dice che ci rivedremo presto ». certo, il cuore
. quasimodo, 1-46: le parole ci stancano, / risalgono da un'acqua
acqua lapidata; / forse il cuore ci resta, forse il cuore. gatto,
tua arà quel vero iddio / che ci può sol gradir d'eterno onore. ricchi
crisostomo vólgar., 45: che bisogno ci è di avere gran fortezza di corpo
era ancora il cuore d'italia: lì ci erano ancora i lineamenti di un popolo
ancora i lineamenti di un popolo, ci era l'immagine della patria. la libertà
verno si colgono qui quelle frutte che ci sono costà di ricreamento la state.
galileo, 3-3-8: se... ci apparisse [la luna] al cuor di
vuoi che un dottore, un avvocato, ci si metta a cuor leggero? »
desiderassimo con tutto il cuore, ciò che ci pare grave e aspro nella via di
tua casa ti saluto di cuore e ci rivedremo presto. verga, 3-22: compare
goldoni, vii-1015: -se non ci verrete voi, ci anderò io. -come
-se non ci verrete voi, ci anderò io. -come! senza di
comare mena, ché in cuore vi ci ho da un pezzo. -avere nel
a sentire più simili inconvenienti, che ci danno nel cuore. castiglione, 277:
mi fo di buon cuore, ma io ci sto poco su, perché da ogni
bene, e se fosse stato in lui ci avrebbe messo sempre delle cose allegre,
. verga, 3-16: nel frastuono ci si dimenticava perfino quello stringimento di cuore
cinque anni di galere e d'esilii, ci dié la fosca figura di francesco cenci
, 1-19: l'ordine del giorno ci ribattezzava cacciatori delle alpi, con certe espressioni
: lo fondo è cupo sì che non ci basta / luogo a veder sanza montare
. a dimari, 1-104: 10 ci sarei venuto anche volentieri per amor vostro fino
, assidua, minuta, di cui ci fanno fede eloquentemente le carte autografe.
godere voi e gli altri preti che ci verranno alla festa questa mattina. bisticci,
tutti i doveri della disciplina alla quale ci ha creati la natura. 9
lascivo. de sanctis, iii-182: ci è bisogno di una cura ricostituente e corroborante
tira loro alle gambe: cura di piombo ci vuole! 11. eccles.
contraria alla sanità dell'anima, non ci cognosciamo, né parci essere infermi, e
tutti son mortali! / e sai che ci ha di tali / che ne curan
l'ho; se voglion de'biscotti, ci sono anche quelli; se no,
di qualche cosa,... ci abbiamo della bona coca, della benedettina,
; ma i giureconsulti del magnifico parlamento ci trovarono tanta agevolezza che ebbero agio qua e
colpa avesse il suo tetto. ei ci perse il sonno della notte e il riso
ebbero poco o nulla; il curatore ci ricavò tanto da permettergli di viver comodo
non tengono vita ordinata, che non ci faccia bisogno del medico, e quello
traile infermità dell'anima niuna più contumace ci si dimostra con tra la curazióne,
cipero] della seconda spezie, che si ci porta d'india, simile al gengevo
, / gridando: « eh! ci vuol altro, nelle curie, / che
serve il diniegare col capo... ci abbiamo anche i testimoni, e all'
venera l'ultimo vescovo defunto, che ci fu ostile, e provocò qualche reazione
pari. del quale la storia francese apertamente ci narra essere stati capi sul principio essi
ii-104: il capitano tedesco gridò che ci volgessimo verso il palazzo e guardassimo in alto
io farò, che avanti che e'ci vada molto, anzi testé, che e'
ti facemmo una domanda oscena / e tu ci desti una risposta casta. cardarelli,
certa sufficienza. alvaro, 9-88: ci incontrammo nei sotterranei della fortezza sul promontorio
, dico, due volte, né ci trovo in quanto a me quelle ridicole esorbitanze
l'atto rapido, inconsulto, / ci parve fonte di misteri immensi. s'atafier
8-ii-189: religione è quella virtù, che ci fa curiosi di dio; e facci
per una certa curiosità... ci fui pel capo d'anno del 1768,
poeta recanatese. sbarbaro, 1-29: ci sono donne che la moda fa somigliare
fece delle storie su quei punti che ci si sarebbe aspettato, ma su altri punti
poco: / qualche libro di nuovo ci hai curioso, / e sollazze voi
lungo e faticoso la perfezione. molti ci arrivano lentamente, come quando alla patente
quando alla patente di guida ti dicono che ci vogliono nuove lezioni perché non sai prendere
. e. cecchi, 6-274: ci aveva raggiunti un vigile stradale di quelli
] sottili pensieri e legare, se ci riesce, con ima curva volubile, che
sassetti, 268: con tutto che ci scoppiassino alcune * curve ',
noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali
furiosi contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi. tommaseo
illustrare questa scienza del moto, e ci hanno fatti accorgere che ne'moti curvilinei
natura quella forza... la qual ci affeziona... alla magnanimità di
per terra sono la minor cerimonia che ci sia. soderini, ii-332: a questo
[di leonardo] e legare, se ci riesce, con una curva volubile,
aretino, 1-150: ma, per non ci essere i migliori custodi della robba loro
7-217: alla luce delle candele il custode ci mostrò una danza funebre che era dipinta
era dipinta sulla parete di tufo e ci si accorse che ogni danzatore più che coi
. al giusto serve / chi compagni ci vuol, non serve a noi:
del cenacolo, da quando il cenacolo ci fu rubato dai musulmani... accanto
lambruschini, 183: guai quando in educazione ci met tiamo a tal lontananza
rastrelliera... era domenica, ci spiegò, e tutte quelle biciclette erano di
, e per nuovo capitano del popolo ci era venuto antonio bembo veneziano.
e se la pose sul petto ansimante ci accoppiò sopra le mani e rivolse il pensiero
: così malato com'ell'è, ci vuol dimolto custodiménto. -con tanto custodiménto
della propria o della salute altrui, che ci dà attenta cura. custodizióne
da piccola ch'era in principio, ci viene incontro, si fa come un
venian lungo l'argine, e ciascuna / ci riguardava, come suol da sera /
, rettor., 12-23: coll'arme ci difendiamo da'nemici e colla forza sostenemo
: dice vittorino che forza di corpo ci è data da dio per usarla in fare
idem, inf., 13-3: noi ci mettemmo per un bosco / che da
di mummie e di fossili, che ci fece piangere dalle risa. de sanctis,
, arrivando, mi pare che non ci sia male. moravia, ix-160: sembrava
ti preghiamo, francesco, che tu ci dia in questa dipartenza qualche buono ammaestramento