sempre vivranno nella nostra memoria, e appena ci possiamo della loro tolleranza maravigliare. landino
, / che spesse volte l'anima ci cade / innanzi ch'atropòs mossa le
,... dove prima parea ci volessono trattare vicinevolmente. dizionario militare italiano
, 2-207: credi peraltro che quando ci abbia un po'di cattiva inclinazione, anche
e degli scotisti. balbo, i-289: ci pare che dopo un grandissimo uomo,
., 8-3 (1-iv-683): troppo ci è di lungi a'fatti miei,
fatti miei, ma se più presso ci fosse, ben ti dico che io vi
dante alighieri. socci, ii-1-602: ci sentivamo tomi di scacciar la stanchezza e
ben voi immaginarvi, con quanta avidità ci pigliasse a divorare uno di quei tometti,
quei loro tomoni in foglio che ora ci fanno trasecolare di meraviglia, riderebbero di
a vedere i volumetti e i libriccini che ci offrite con molta parsimonia.
., 14 (255): là ci volevano que'galantuomini... quando
per le toniche: e cerchi del ferro ci mettarò di mio. cellini, 677
antella. bianciardi, 4-169: non ci voglio i preti, ma gli ex preti
ma gli ex preti ce li voglio, ci voglio quelli che hanno buttato la tonaca
, che vi credete vui che il tonachino ci pari l'ardore / che mandan fuori
quelle tonache occorre il panno, e ci vuole chi lo fa, chi lo trasporta
13-96: la voce che di lui ci giunge non è infatti il suono di un
ruggiti qualche migliaio di quei versi, ci riposiamo soddisfatti e raggianti. -introduce
, mio nonno che, pare, ci teneva molto alla nostra religione, aveva fatto
: chi vi tiene ora, che non ci diate due di quei dolci che avete
la cosa che ben è tonda, non ci ha nulla parte che avanza l'una
in circuito. tecchi, 14-61: ci trovammo subito nel mezzo della festa, dinanzi
tal figura: / tutti li dei ci furono a consiglio / per far un corpo
, tondetta, mezzarella, io mi ci attuto dentro com'un porco nel fango.
/ tutti i giorni? sì? ci sto. -vassoio per trasportare tazze
, 14-31: benché le tenebre che noi ci vediamo a schiarire siano in così breve
ella lo vuol tutto nel tondo, e ci fa suso scaramucce stupende. » della
han senza peli il tondo? / e ci son più coglion, ch'uomin al
prima di darlo in tipografia perché non ci avete segnati i maiuscoletti e i corsivi nelle
ordine: possono intervenire prioritariamente elementi tonemi- ci, la situazione sociale, il gesto.
gemelli careri, 1-i-26: la sera ci fermammo nella tonnara (come si chiama il
latino... vedrai quanta difficoltà ci sia a cogliere la determinazione precisa della
fondo c'è tu ma'., forse ci vede.. / inginocchiati, e
servo di lor, chi vuole star ci stia. moravia, xi-409: morto di
uso aggett. arbasino, 3-161: ci sono due modi, lo si sa tutti
181: quella scienzia, la qual ci insegna di trovar il modo di argomentare
sergente » diceva fra me e me « ci siamo al momento topico; una volta
più topici noi gli mancheremo tragicamente quando egli ci chiederà una scena di pathos tragico.
topaia. baretti, 6-173: ci accomiatammo da que'santi religiosi augurando loro
. carrer, 2-205: margherita, quanto ci staremo ancora in questa topinaia? giusti
vero dio! fenoglio, 5-ii-248: io ci stavo male in alba. avevo sempre
10. ant. gioco in cui ci si deve rincorrere (nelle lo- cuz
sognavi, quando tu dicesti, che ci era più trappole che topi. cortelli.
cent., 56-90: ma poco tempo ci ebbe luogo questa riferimento un punto della
: disse precisamente così: « col bargellini ci rincontreremo nel capo della letteratura ».
buono che giovannona, senza volerlo, ci mise una toppa, ché altrimenti galeazzo,
uno / topallacchiave, ch'e'non ci sarebbe / ordine di potere aprir quél-
; petto; insieme degli organi che ci sono racchiusi. domenico da prato
terra uguale e battuta, peggio se ci furono mischiate vene di sabbia, lingue di
improvvisa ha modo d'infiltrarsi, e ci lavora dentro, lo disfa.
attorba! andiamo a casa, che non ci pigli l'acqua! '.
pesanti nubi sul torbato mare / che ci bolliva in faccia, tosto apparvero.
bello e più grato in un tratto ci si fa vedere il sereno. goldoni,
pochissimo e torbido rivolo che dell'arte ci avanza. 5. figur.
genitori. moravia, xi-292: notai che ci aveva lo sguardo torbido e il viso
l'acqua è venuta torba tanto che ci ha guaste tutte le pilate del pesto.
tua lettera d'oggi con quella di ieri ci riempiono di malinconia. tu dici certe
. tu dici certe cose torbe, che ci vanno all'anima. viani, 13-49
: ciò che manca, / e che ci torce il cuore e qui
risa. pavese, 5-131: ma ci fu la volta che silvia piangeva, si
de amicis, ii-327: i soldati ci portavano a vedere degli armadilli, presi
shakespeare al contrario spicca dal tralcio e ci offre il grappolo pieno, maturo;
perseguitati... dalle malattie che ci tormentano il corpo e dalle malinconie che ci
ci tormentano il corpo e dalle malinconie che ci torchiano l'animo e da sinistri influssi
l'animo e da sinistri influssi, che ci avvelenano i spiriti, ne da disastrosi
da disastrosi successi, che del tutto ci abbattono i sentimenti. = dal
, si sviluppa dall'asta, e ci son quelli (de'lavoranti) presti a
di meno al cataletto'. lo dice chi ci vuol veder bene. 10
una fiaccola. pirandello, 7-442: ci sono anche i famigli, i torcieri.
fa pazienza, torello mio, ché presto ci lasceranno soli ». fenoglio, 5-i-2096
1-283: ti scriverò poi, quando non ci sarà più questo traballìo, a lungo
a lungo. baldini, i-106: non ci è beccheggio di vecchia tartara, né
rendere una qualche idea dei rischi che ci si corrono. g. raimondi, 3-22
. amari, 1-i-278: nessun cronista ci lasciò scritte quelle perdite spaventevoli che patì
0. rucellai, 6-73: qual colpa ci ha il provvedere eterno, se noi
noi quelli semo, che alle proprie cadute ci alziamo i trabiccoli? 2. intelaiatura
arma, contra i carissimi a veleni ci spinge e... all'amore de'
e... all'amore de'fanciulli ci trabocca et a corrompere quella tenera e
alcuna cosa s'accende in noi, incontanente ci sospinge a seguirla e a cercarla,
e disordinati pericoli e a mille miserie ci conduce. giratili cinzio, 5-55:
, o in certi trabocchi, che ci strappano le budella. crescenzio, 2-5-503:
aver traccheggiato un bel pezzo accettò e ci muovemmo. piovene, 8-59: il libano
addestrato malamente. citolini, 233: ci sono ancora i passi de'cavalli, ciò
lepre; e si seguitano le tracce che ci portano fino al covo. barilli,
22-157: non perdemmo le sue tracce. ci dissero che in questi ultimi anni,
e custodita come un augurio dei padri che ci porti fortuna. sbarbaro, 1-148:
mi confessa il mio tracciatore pigmeo « ci sono capitato io ». benni, 8-58
voce è come tanti singhiozzi, che ci ha come una sua tracheite, di quelle
come una sua tracheite, di quelle che ci abbiamo nella gola. trachelagra,
. l. bellini, 5-1-150: non ci è mai stato verso che lo
là si pareggiano quelle bilance, che qua ci sembrano, oltre a ogni giusto peso
di santuario sì augusto e sì miracoloso, ci vuol
, non ostante macinghi strozzi, 1-354: ci è stato quest'altra picchiata di i
mondo è periglioso... elli il ci lasciò a suo comiato prendere il tracortese
testamento fue il più gran tesoro ch'elli ci po tesse lasciare.
caro amico, e ti ha tradito. ci pensi? -abbandonare un alleato,
improvvisamente, che all'altro capo del filo ci fosse l'attore, che lui e
violando gli obblighi che impone, che ci si è assunti; spezzare una regola morale
la testa tradisce, neppure più i santi ci appoggiano sopra le mani. -piantare
. avere un clima diverso da quello che ci si aspetta (un mese, una
[s. v. orca]: ci è un pesce detto orca cannicula che con
i-490: traditrice ventura, / perché mi ci amenasti, / ca io non era
il suolo, il terreno su cui ci si muove). verga, i-189
rinomanza sua. calvino, 13-171: nulla ci vieta ai prevedere una macchina letteraria che
bencivenni [tommaseo]: e però ci conforta tradolcemente el nostro buon maestro jesù
m. bontempelli, ii-700: ci han messi nella tradotta, ci han
ii-700: ci han messi nella tradotta, ci han dato le scatole di carne.
bel principio citati0 gentilissimi versi di petronio, ci si porge occasione di considerare, se
: non mette conto neppure cercare se ci sono stati prima, dal momento che non
, 89: rosales, inviato lombardo, ci recò alle ore 3 pomeridiane tal nuova
magalotti, 9-2-68: io non vorrei che ci trafelassimo a cavar fuori e a spiegar
, che trasporta le mer ci. periodici popolari, i-548: un contadino
grandicello...; per che noi ci contenteremmo molto che tu andassi a stare
di essere trafficati. mazzini, ii-277: ci affacciarono la libertà [i popoli di
la ritolsero: ci promisero 1'esistenza politica, poi ci trafficarono
: ci promisero 1'esistenza politica, poi ci trafficarono 13. darsi da fare; impegnarsi
inarchi, / o turba rea, che ci ho pensato mai. muratori, 10-ii-98:
, e noi giurerei, perché io non ci tenni il dito. 16.
pallavicino, 1-218: il capitale che trafficato ci frutta sì gran tesoro, nell'angustia
! monetti, 2-109: be', ci sono altri motivi ugualmente validi. dovrei
2-490: come oggi, o peggio, ci saranno persone che si saranno costruiti enormi
, ma finalmente traffico: chi più ci ha messo, più ne ha ritirate,
quale, annebbiando l'altrui intelletto, ci contamina la stima, potesse armare l'
armare l'altrui mano, sì che ci trafiggesse la vita. baiatri, 1-51:
della insolentissima plebe,... ci fermammo in una specie di bottega ov'era
e pungenti sagitte, / le qual ci fanno trar sospiri tanti. muzio,
sanudo, liii-218: quel che ci dette più molestia fu tesser combattuti da
, 1-i-118: nel mezzo del cartoncino ci è un picciolo traforo, per cui a
, finita con fretta la funzione, ci demmo a trafugare oggetti e mettere al
conoscer chiaramente quel che sempre in questa vita ci dimostra sotto alcun velamento, e trafuggendo
informata di tutto, quel domeni- chetto ci riesce un traforelluzzo, e le sue provisioni
bene di sostenere i fanti che voi ci avete che essi non tracano.
. fioretti, 2-3-133: quale irragionevol ragione ci vieterà poter eziamdio sopra santissime persone tragedizare
da barcaiolo di traghetto... dio ci tenga speroni, 1-4-157: in ogni
un racconto di amore e di morte, ci voleva un ritratto che pendesse verso il
. b. croce, iii-15- ci, persone o animali da una sponda all'
travagliatori, de'quali la fallacia medesima ci diletta. = nome d'agente da
gocciola della più picciola, che là ci è... quello tragrande amore
piccolo foro d'alcun corpo, che ci si pari davanti agli occhi. opuscoli
traina). citolini, 233: ci sono ancora i passi de'cavalli, ciò
fare quel traino. - ha detto che ci pensa il massaro. -con meton
cavalli e pedoni. nieri, 305: ci andò per insino il vescovo con dietro
è periglioso,... elli il ci lasciò a suo comiato prendere il tracortese
fue il più gran tesoro ch'elli ci potesse lasciare. = comp.
in fondo è il loro maggiore pregio, ci vorrebbero dei cantanti quali oggi non ci
ci vorrebbero dei cantanti quali oggi non ci sono più. montale, 18-
sempre stato fuori dell'arte, o ci è rientrato di straforo. =
volte con stizza, per cose che ci tediano. g. bufalino, 9-134:
: mio padre temeva sempre che noi ci mettessimo in qualche 'pasticcio', e cioè
in qualche 'pasticcio', e cioè che ci trovassimo intrappolati in oscure trame amorose.
rasori, conc., i-22: ci ha dei corpi, che, fregati,
stato ogni quantità di grano, chi ci assicura che alcuni pochi ricchi mercanti non
muratori, 16-159: egli [cristo] ci concede non solamente di mirarlo presente con
, 4-158: per quanto dica, non ci tramanda che una serie di emotività prticolari
, 7-ii-182: questa cieca invidia che ci fa congiurare a danno dei nostri concittadini
di tappeti, di letti: e'ci fu tanto da trambustare che domenico mi
macinghi strozzi, 68 (165): ci è gran trambusto di questo isquittino.
in compenso, per tacito accordo, ci lasciava i proventi di ciò che arraffavamo in
,... « che e'non ci averebbeno fatto sconcio alcuno ». =
. vtant, 10-89: che non ci sia alla vostra pazzia tramescolata della birbanteria
per mio consilio fare, io mi ci trametterò per sì fatto modo, se di
null'altra tramezzabile, e continua, non ci può nascere vera o reale niuna
i gradi de'successivi disordini, i quali ci forteguerri, vii-19-73: pur piega
tempo che durò a cadere, / ci mise più d'un lungo miserare.
commilitone mi sono ricordato di voi e ci tengo ogni tanto a darvi mie notizie.
. rosmini, xxvi-241: lo stimolo che ci tenta a deviare il giudizio dal retto
, cii-vi-530: la tramontana e il maestrale ci erano contrari. jjlloa [castagneda]
testi pratesi, 222: lapo belinchi ci dè dare per pigione de la casa
oltre il confine / che a cerchio ci rinchiude. -che si va spegnendo (
le stelle, quando si levarano, ci parranno maggiori che quando tramonteranno. tasso
, non sarebbe stato assolutamente il caso che ci spingessimo fin là in fondo, per
le sincopi, e chi volesse, ci potrebbe porre ancor le febbri, e 'l
: n'è anche causa una fatica che ci radichi tramugghiare, intr. {
simili. piccolomini, io -avv:. ci fa di mestieri d'esser così minutamente
in qual si voglia altra che più ci aggrada. garzoni, 7-190: essendo
tu [amore] di fiere selvagge ci hai trasmutati in uomini, e di uomini
sapere i pensier dei lor nimi- ci spesso trasmuta la fortuna avversa. goldoni,
simile. pratolini, 9-775: « ci sono già stata e gli ho consegnato l'
d'annunzio, iv2- 621: ella ci mostra la possibilità di un dolore trasmutato
evasione dal cerchio stretto di cose che ci circonda; raccoglie ben di più, trovando
meridionali, e settentrionali, e così ci sarà la mutazione, la trasmutazione,
or qual sarà la strada / che prendere ci conviene in tal tramuto?
o vero delle negligenze nostre, e però ci spogliasti del tuo aiuto, incontanente fummo
che è la sostanza più alcoolica che ci vien fatto di trangollare, il buon
che in questo testo così pianta, ci dica anco quali siano quei rami [del
quasi ci faceva transgosciare di gran dolcezza. antonio da
d'amarlo, per quanta buona volontà ci avesse messa. arpino, 5-21:
che tengono della scienza, poiché latino ci ha a essere, tant'è studiarlo
, quella pace, di cui t appostolo ci volea pieni in un atto di tanto
noi abbiamo un bene al mondo, esso ci deriva dalla tranquililtà. manzoni. pr
lieti e disinvolti / uomini e donne ci vengon davanti / con lieti tranquillissimi sembianti
richiesta dalla giustizia, non vedevano che ci potesse esser luogo a transazione. codice civile
, 2-224: si pensava: se non ci fossero le donne. immaginare un mondo
nelle occorrenze nelle quali il buon senso ci dice che bisogna tener conto non solo
disse: « egregio signor meustrier, ella ci vorrà perdonare se abbiamo dovuto violare la
. pirelli, 243: in campagna ci andremo un'altra volta, a piedi,
soranzo, lii-13-213: a forza di remi ci mettesria. funzione, con
in viaggio ed alle 20 del giorno seguente ci ritrovammo in istria, con transito assai
moverà insieme con essi corpi. questo ci mostra la sperienzia, quando il cavai corre
fabroni, xviii-3-1131: qual transito breve ci ricondusse dalla gloria all'obbrobrio!
ariosto, 1-iv-267: nessun altro odo che ci abiti, / e pochi ce ne
mese a regina coeli; una sera ci portarono nelle celle di transito. l.
; ma allora, che il transito ci sia; e sta diventando invece un
si muta l'ambiente e senza transizioni ci troviamo balestrati sotto tutt'altro cielo. moravia
quasi sicuramente nei prossimi anni e decenni ci troveremo dinanzi a fenomeni infrasociali e transpolitici
strutture ripartitive e semicoscienti con cui abitualmente ci identifichiamo. l'esplorazione dell'inconscio superiore
si esce prima di giorno, che non ci sono neanche i tranvai.
completa. pasolini, 4-158: ci sono poche persone che aspettano il tranricoli;
e sconci i nervi, / così ci riduciamo a far la ronda / dentro un'
fermato un attimo davanti alla vetrina; ci si fermava sempre volentieri, perché lì
iii-54: postilla è quella immagine nostra che ci si rappresenta in acqua o in ispecchio
/ scorgevano già afl'enigma / che ci affatica, la chiave. -oltrepassare
primavera ad un'altra, senza che ci fosse nella sua vita un desiderio soddisfatto.
qui trapasso a cercare di quali imagini ci facci bisogno e di poi a dichiarare
antichi. nari, 3-146: andrea ci abbandonò nel momento più critico del trapasso
verga la spada, e il tempo ci mette il sigillo. verbali del consiglio di
fugge di trapasso. citolini, 233: ci sono ancora i passi de'cavalli,
: veggiam in effetto i fumaioli sulfureiche tuttavia ci [nella solfatara] esistono, trapelare non
. l'indiscrezione trapelata attraverso i domestici ci dà... la definizione dell'
legge che fa al caso, la quale ci protegge un po'come la rete protegge
pascoli, 2-xxiv: non credo che ci sia luogo neh''orlando furioso'più
si stava al fuoco, noi tutti ci siamo nutriti di tepid'aura e di sole
hic ver assiduum; e i milanesi trattante ci credeano trapiantati in siberia. pascoli,
raccolti di questi anni ma che adesso ci vorrebbe uno scasso, un muretto, un
di azione. palazzeschi, i-438: ci volevo io, maresciallo, per salvare la
è una trappola. chissà quanti milioni ci vorrebbero per rimetterla a posto ».
, 1-381: è una trappola che ci è stata tesa, di sicuro. moravia
, 26-52: ciò si prova quando altri ci disepera dai tarocchi per il giuoco de
sa tender cento. ibidem, 90: ci sono più trappole che topi. ibidem
fandonia. magalotti, 9-2-220: qui ci sarebbe voluto, soggiugne luciano, un
foppa, cxxxiii-277: reo tradimento / ci trasse a questi alberghi. -portare
: il nostro fato, dove che egli ci tragga, è da seguire con animo
è egli questo rispetto ipocrita e vano che ci trae silenziosi e dimessi dinanzi a un
] sono decine di sacerdoti che pure ci hanno lasciato dei libri;...
gelio si mostra l'altra cosa, che ci dèe trarre a pemtenzia, in ciò,
da deporsi e da nascondersi quell'arme che ci lacerano e traggono il sangue, con
servire fedelmente grato e cortese signore, ci avviene spesse volte di riceverne buon guiderdone
ii-135: poco sarebbe che la nostra incredulità ci dovesse trarre addosso i castighi della vita
la chimera di queirimmaginario foro, che ci andiamo ideando a capriccio; perché allora
, seguitiamo le virtù che in eliso ci meneranno, e i vizi fuggiamo che
e i vizi fuggiamo che in dite ci farieno trarupare. 2. lanciarsi
la fosse rimasa nelle forinole e ormai non ci si badasse. nievo, 444:
ma trovo di riprendere il suo stile. ci si fa sentire... il
. viani, 19-57: nella tettoia ci stava una trasandata. idem, 19-435
gruppi verso la costa adriatica. lì ci sono dappertutto fiduciari incaricati del vostro trasbordo
di beatrice a questo ultimo confine, ci parrà fatta tanto trascendentalmente bellissima, da farvi
agg. (plur. m. ci). che si riferisce, teriale;
tecchi, viii-84: ma è possibile che ci siano anche qui quei gridi di donne
che nello 'accrescere'. del qual genere ci mette avanti li 'diminuitivi'mordacemente adoperati dal
sui baluardi. fenoglio, 1-i-2159: poi ci fu un chiacchierare e un trascinare di
di giacomo, i-354: il vento ci portava di là, trascinandole su pel
e ne'dibattimenti, a'quali talor ci trascina d'altrui malizia, è proprio sol
a freddo. pasolini, 22-i-563: ci sarebbe ora un pasolini capace a trascinarvi con
intanto, durante l'inverno del '48, ci fu la mediazione anglo-francese, la quale
le case; dovunque co'suoi cavalli ci trascorre, per tutto ostili tracce vi
. minturno, 157: poiché dichiarato ci avete tutte le parti delcoro, quando entra
... /... ci trascorreva / contra il fratello ai vituperi.
veniamo alle cose agevoli e piane, ci perdiamo e vegnamo meno. oroscopo di guicciardini
soverchio il freno questo libero trascorso non ci sembra del tutto inutile, perciocché ha conferito
in corte del papa, di che ci mandaste lettere papali e uno trascritto di quello
tascuraggine nello scrivere. infine, che ci vuole a scrivere una lettera? -mancanza
addunque non trascuràggine, quella che trascuràggine ci parve nel primo aspetto. -piattezza stilistica
tutti insieme al suo cancellieri e dipoi ci rimandi e'quaderni. castiglione, 4-105:
debitore il mondo a'monaci, che soli ci conservarono, trascrivendoli con infinito travaglio,
in iscritto. cavour, vii-303: noi ci siamo prefisso questo scopo di concedere tre
a una domanda oziosa di sfaccendati, ci disse che si diceva la cosa in vari
non ho potuto. carducci, iii-16-124: ci dispiace che il lusso del linguaggio filosofico
allontanarci da dio e dalla trascuranza nostra ci vengono siffatti flagelli, mandati da lui che
del bene: sicché molto più di leggieri ci disponiamo a trascurar questo, che a
te è peccato vecchio..., ci convien dirsi... che tu
dirsi... che tu non ci vedi malizia di cuore. giusti, i-234
nero, dove le padelle e i piatti ci avevano lo sporco attaccato di anni.
buzzati, i-800: nella medesima serata ci fu una cateratta di edizioni straordinarie con
alessandrino delle macchine semoventi, pareva che ci obbligasse a far alquanto di ragionamento della
spirituale. pandolfini, 1-17: non ci veniva a mente possedere cosa alcuna,
quale noi potessimo trasferire in altri; anzi ci pareva tutte le operazioni dell'animo nostro
belli, 11: pieni di allegrezza noi ci transferimmo alla nostra novella residenza. leopardi
architetto e del dipintore, se noi ci trasferiamo all'arte del dire, segue non
come sta la sfortunata giovane? non ci è più segno di quella sua bellezza.
potere di trasfigurazione poetica dell'immaginario nordico ci ha dato litania e oberon e puck,
cassieri, 14-149: benedetta donna, ci trasfondeva il terrore dei mali fisici!
. a. il presidente della federazione ciclismo ci ha rimesso il posto, quando si
osservazione delle diverse modificazioni del granito che ci conduce a conoscere i suoi strati di
bastione difensivo. arbasino, 204: ci ha consolati la bellezza inattesa di st-
: l'odore umido e greve dei bufali ci arrivava dal recinto a ondate, coi
12- 95: la grammatica trasformazionale ci ha abituato a frasi ambigue come:
stessa origine ne spiegava le transizioni, e ci vide invece una prova evidente del trasformismo
chiama trasgressione d'amore serventissimo, che ci mostrò in croce, il quale trapassa
che faccia la fantasia, molto più ci dilettano che non fanno le parole semplici
questo trasloco in periferia, nonché allontanarci ci avvicinava alla città -l'insieme delle
avendo vene rosse: e di queste ci sono molte sorti. per- cioché alcuni
ih-33: le faccio avvertire però che non ci è mai stato spedito il t 23
rividero più le lor terre e non ci trasmiser novella alcuna della lor sorte. mazzini
). dorfles, 7-82: questo ci dice quanto azzardata fosse l'impostazione assunta
livello di 'parole'e non di 'langue': ci troviamo infatti davanti a una concreta 'trasmissione
così, transmissori delle pecunie a quelli che ci vengono dietro, e non siamo d'
senza un minimo soggetto al mondo, ci verrai trasmodata peggio che prima. tommaseo,
. certe volte me ne vengo quassù e ci rimango delle ore »...
, mentre si trasostanzia in noi, ci diminuisce, con la reazione, la natura
trasparente, con la solida sua grossezza ci nasconde la luce del sole. bruno,
questa favola sotto leggiadro e trasparente velo ci fa vedere la misera condizione di noi mortali
mortali, cne, se ragione non ci provvede, siamo tutti dolcemente invaghiti di
, s'impone davvero ed efficacemente quando ci riesce trasparente nei suoi motivi e nella
questa amena città di centocinquantamila anime. ci sono i quartieri poveri, anzi miseri del
quell'ultima lettera vi accorgerete di quanto poco ci manchi che non sia scritta in
con i pensieri non si risappia, ci lascia con quello sbigottimento, che l'
getulio la donna, allor ch'ei ci piomba / sui sassi scabri, e ch'
la quale andava in italia, sì vi ci traspuose, nella parti della costituzione della favola
eguali, perché mettendoli dentro alla ci vengono ogni anno col trasportamento delpaltre mercanzie.
della facciata della casa di lui: onde ci rimase infilazata con un largo isguarcio
paese, e trasportatine altrove gli abitanti, ci fanno più fondamento per assicurar la frontiera
in versi italiani, ed io mi ci sono provato e ne ho tradotto una.
alle smoderate passioni, che colla veemenza loro ci trasportan lunghi e dal vero e dal
a correggere, senza contare il tempo che ci vuole a trasportare'. 26
fondi, che possedeva in questa provincia, ci ha dati due grandi letterati e scrittori
un luogo diverso da quello in cui ci si trova; calarsi, immedesimarsi in
. lud. guicciardini, 3-18: ci siamo transportati in queste considerazioni, ed
in un'atmosfera diversa da quella in cui ci si trova; che si è calato
sanctis, ii-15-80: le strade ferrate ci ravvicineranno. avremo associazioni di operai, casse
... io l'approvo: e ci ho sopra delle idee machiavelliche. 20
dentro di noi, fu necessario quanto ci è di sentimenti e di quelli che si
chiamano esterni... e quanto ci è di quell'altre facoltà più nascoste che
.. agli studi delle lettere donati ci siamo e in essi ci trastulliavato'[
delle lettere donati ci siamo e in essi ci trastulliavato'[aggiunto di cavallo balzano]
gi- parte dell'anima mia. rardino ci diverte. / girardino ci trastulla. /
. rardino ci diverte. / girardino ci trastulla. / voi non siete buo7.
il loro nobile scopo, e appena ci possano servire di trastullo; ci sono restati
appena ci possano servire di trastullo; ci sono restati gli ornamenti delle muse,
gli scrittori, che della pece minerale ci hanno lasciato cenni, trascurato quasi totalmente
: scannato miserabile e pezzo desino, ci devo metter olio, io, là dentro
miglio di spaccatura, col mastice solo? ci voglio i punti. mastice e punti
e. gadda, 19-78: « ci siamo! », dico mutamente a me
ha rese logore e dol ci. 9. avere o produrre risorse
dalla virtù divina,... non ci trasumanassimo e diventassimo dii? castelvetro,
g. della volpe, 14-34: solo ci sembra che la lezione vichiana debba oggi
e da valutare. tobiografica, che mi ci sono riconosciuto. nel pentimento?,
parola è limitrofo, diciamo che mi ci sono riconosciuto in modo limitrofo.
fera non è trafico alcuno percioché non ci è traportamento di pecunia da fera a
fragranza che leggermente trasvoli, e che ci lasci incerti donde ella spiri. graf,
mani anche la tratta delle bianche, ci crederei senza che me lo giurassero.
'l papa e lei, non perché non ci abbia per confidenti, e che non
abbia per confidenti, e che non ci conferisca sempre ogni cosa, ma perché
, legumi, olio, ecc. ci bisogna il permesso del sovrano, e dicesi
e parole e figure proprie, che ci mostrano apertamente la lor differenza, e pur
dedicarmi alle bozze de 'la romana', se ci saranno in aprile. pasolini, 20-294
, ii-4-133: alla 'beatrice'donna e tipo ci pensi? che tratti quest'anno nel
, 1-099: di che 'comitato'parlate? ci sono verbali di costituzione, di adunanze
cent., 46-99: nel detto anno ci venne il re ruberto: / due
cantari cavallereschi, 25: ancor si ci è la tavola ritonda / che tratta del
chiari, 1-i-78: credo che non ci fosse un volume che non trattasse cose
creanze, / e i termin che ci vanno. -con riferimento a rapporti
milizia. li trattava in confidenza e ci scherzava volentieri. -con riferimento al
quella magnificenzia che han potuto, e ci tratton bene. g. michiel e l
suo, dello scultore, che egli ci dà buoni ammaestramenti e buoni esempi;
se noi impariamo a memoria, o ci sdegnamo. -nella forma del ger.
. leopardi, 1-87: non ci sarebbe tanto bisogno della viva voce del maestro
lo spirito del tempo, del quale ci sono noti i caratteri generali. gramsci,
de amicis, i-680: egli stesso ci mostrò il ritratto di sua moglie con
ammalate, e manchiamo all'ufficio, ci trattengono le giornate alla fine del mese,
la forza. moravia, ix-34: ci trovammo l'una di fronte all'altra,
, trattenute per le braccia e quelli che ci tenevano chi aveva la faccia sgraffiata e
galanti, 1-i-467: in alcune dogane ci è un altro uffiziale, detto 'trattiere'
. c. carrà, 656: ci era sufficiente dimostrare che i rifiuti tratti
e tanto innanzi va che a ritirarsi ci è da far assai. michelstaedter,
buonarroti il giovane, 9-788: non ci accostiamo a lui pel suosoccorso / nelle nostre
e dal racconciare al rigettare un sistema non ci è un gran tratto, bene il
: dal sentire al pensare e alfesprimere ci è un gran tratto; e questo tratto
: quando una persona diventa molto famosa ci si scontra continua- mente con i suoi
quanta importunità tutti gli eretici del mondo ci astringono alla lettera (fella scrittura santa,
poi che tu me ne consigli, e ci intervieni ancor tu in questi parentadi.
strani bagliori. fenoglio, 5i-1101: ci marciarono, perigliosamente ma con un'invincibile
guerrazzi, 1-811: dal detto al fatto ci ha gran tratto. proverbi toscani,
, 1-64: ascolta un trattolino, che ci vorria iscappar della memoria. armenini,
tacere. moravia, 23-93: il trattore ci serve del tè alla menta, ci
ci serve del tè alla menta, ci promette un piatto tradizionale: l'agnello arrosto
vissuto ciò che resta di cosa che ci fu sussurrata; incredibile che sembrò di
con lineamenti che non sono quelli che ci attribuiamo è traumatico, come se lo
lo specchio, ad un tratto, ci restituisse l'immagine di un altro.
passati per l'afn, 20. 000 ci sono morti, 200. 000 sono
. b. croce, ii-10: ci sarà un erudito travagliarsi intorno alla letteratura
. aretino, vi-52: bestiali spiriti ci viveno, ed è il pater nostro
volentier con questi / pollastron giovinastri, che ci metton / po''n favole e 'n
suoi. ojetti, i-172: niente ci riconcilia con la vita più d'un bel
de'travagliatori, de'quali la fallacia medesima ci diletta. = nome d'agente
abbian mangiato, ogni sinistro pensiero che ci possa apportar travaglio e melanconia. buonarroti
il travaglio di stomaco tutte le volte che ci ripensa. g. berto, 5-317
la donna, nel puro accadere erotico, ci travalica in una specie di contemplazione della
che si vuol dare alla mina), ci si mette la carica (della polvere
, che con il guizzo di un beccaccino ci balza nel mezzo della vera vienna odierna
più, che alcuna di quelle che rimase ci sono, col copiare, e ricopiare
o più lezioni, e sian tutte buone ci appiglieremo sempre, ancor che con qualche
tre pievi il parentato, / e ci fu serenata, e spari, e sciali
simiglianza, strana cosa a vedere come ci traveggano spesso alcuni forestieri. d.
f. cetti, 1-ii-280: alcuna volta ci tra- viddi una leggier tinta di rosso
fedelissima senza esser serva, non solo non ci defrauda di alcuno degl'infiniti pregi del
strada senza traversali, se si è inseguiti ci se ne accorge. balestrini, 2-22
noi andiamo. marchetti, 3-42: ci imagineremo rilevarsi un gagliardo vento, il
r. longhi, 1-i-1-271: artemisia ci è apparsa tuttavia, anchedai nostri limitati accertamenti
. successione in scala di suoni. sità ci portammo a vedere su le rippe delp'euripo'
resistenza. perché ci chiarisce che quelli prelati traversieri in trento non
, i-327: venne la sera e ci trovò seduti sui traversini del ponte.
un'occhiata traversa. pavese, 10-97: ci si siede di fronte e si vuotano
. gregorio dati, 3-89: noi ci abiamo il danno, e per colpa del
e men d'un mezzo di traverso non ci ha. landino, 436: noi
, iii-301: tornando a dietro la guida ci condusse per un traverso che abbreviò la
traverso del capo dell'armi. qui ci fu dato l'ordine di rientrare alla base
. pavese, i-375: la cena ci andò a tutti per traverso, perché nino
lo stato di imbarazzo e di guerra; ci si sbaglia, si han le traveggole
confonde il dritto con il traverso, ci si immagina chi sa che cosa, ci
ci si immagina chi sa che cosa, ci si rovina. -dare a traverso-,
obliqua rispetto a quella secondo la quale ci si muove, si guarda, ecc
-che cadesse angosciato! / la gente ci corressoro - da traverso e da lato.
pratesi, 5-8: ma quanto gli ci voleva per tenere in riga la moglie,
ant. vento maestrale. con cui ci si traveste. magazzini, 29-151:
pietre, perché in decta volta non ci va nulla di muro ma tucto trevertino.
: beckett conferma ed evoca la catastrofe perché ci piange (o ride, che è
ferd. martini, 4-163: non ci fu allora travet il quale, tolta
o travetti. disgressioni o traviamenti, che ci piaccia di nominargli, può 2
bene spesso fallaci e travianti dal fine, ci guida il cielo travétto2, sm.
dalla perfezzion sua, percioché amore non ci toglie la vertù, sì come fa il
: è un regime di terrore dal quale ci si sottrae solo in grazia della menzogna
io temo forte che tra qualche tempo non ci abbia a rimaner in piedi opera nessuna
valentuomo [michelangelo] o, se ci rimane, debba esser così travisata,
-strabico. bertola, 3-121: ci rammarichiamo di due travolti occhi in un
occhi in un leggiadro volto e non ci dorrebbe granfatto di vederli in un brutto
, 1-v-14: per così fatti modi, ci preme e stringe amor, né ci
ci preme e stringe amor, né ci dissolve, / e le nostrialme e noi
fed. della valle, 221: come ci aggiri, o ciel, come travolvi /
a morire tre o quattro persone, ci sentiamo commuovere da misericordia e da spavento,
sua ragione? il 'tre di coppe'ci ricordò che era in un'ampolla custodita
.. neppure!... ci ha la trebbia al passo di cava padre
non che sovente si guasta; e se ci metti dentro un po'troppo d'olive
trebbia si è arrestata, un manovale ci ha lasciato la gamba. 2
giunse in paese e tutti tribbiati dalla fatica ci si ridusse alle respettive magioni.
trebbio. bottan, 3-2-211: se ci abbattiamo a un trebbio, o a
tara. varchi, 3-77: quando ci pare che alcuno abbia troppo lartheggiato di
varchi, 3-77: quando ci pare che alcuno abbia troppo largheggiato di
mondiale). citolini, 440: ci potete porre ancor le frangie...
finisce al trecento. ma il magalotti non ci pesca. e il baretti puzza.
da tenermi sicuro persino ora, che chi ci guardasse anche oggi, vi troverebbe più
anche se un passo più là, ci sarebbe sodo. -con valore indeterminato
gli altri sciagurati, ma s'io ti ci tomo mai più, ti vò dare
. a. tabucchi, 13-89: ci vediamo domani alle tredici al cafè orquìdea
si portava? monelli, i-54: siccome ci sono dentro, farò degli altri paragoni
in verità di jesu, che tu ci fai poco onore, e non dovevi
da caligano, xxxv-i-793: e1 no ci sa rasone / ni leze ni bon
, ii-323: e l'affanno sottile non ci lascia / tregua, ma più si
. foscolo, xv-321: credimi: ci vuole una stupida bassezza, o una sovrumana
tremare noi tutti ecclesiastici, se mai ci trovassimo involti in sì fatto processo. da
esita a fare o, anche, che ci si pente di aver fatto.
tremarono pareti e pavimento; dal soffitto ci piovvero addosso calcina e polvere; e
, 7-305: per gigioneria eccentrica olivier ci dà tremendamente dentro con la 'negritu- dine'
io prego il sommo iddio, se non ci riserba alcun luogo ov'io possa riunirmi
un secolo. lippi, 11-2: qui ci vorria chi scortica l'agnello, /
minore. barbaro, 231: ci restano alcuni altri nomi... e
renzo, in vece d'inquietarsene, ci sguazzava dentro, se la godeva in quella
p. levi, 3-106: o che ci fossero delle turbolenze, o che il
pilota non fosse tanto bravo, o che ci fosse qualche difetto, l'aereo tremolava
scrivete come parlate; e nel vostro scritto ci mettete il dolce tremolar di quegli occhi
quella gamba e a riputarsi indemoniata, né ci volle poco a tòrle di capo sì
si vede un tantolino di rilievo che ci dànno indizio di due pomeline sode,
4-6: un giorno, in classe, ci fu un tremotìo. il maestro aveva
monelli, i-92: per apprezzare la canzoncina ci vuole un an- goletto di baracca la
tempo, si fu lo entusiasmo, che ci generò il genere profetico:..
:... la doglianza, che ci produsse il genere trenetico e lamentevole.
a roma, si prende il trenino e ci vogliono venti minuti. materiali,
corsa da suez al cairo, non ci sembrava di viaggiare su la strada ferrata.
e morire è una cosa sola: non ci può essere azione. panzini, iv-709
. trenùccio. soffici, iii-173: ci eravamo messi a camminare lungo la
esame. moretti, 15-194: stamattina ci sono stati due trenta, una lode,
del « leonardo ». perché non ci farebbe un articolo rievocativo di luoghi e persone
collettivo. aretino, 20-73: non ci fu atto che non mi dicesse uno dei
stampa », 15-v-1985], iv: ci sono comunque otto amminoacidi (vaiina,
suonava l'allarme. sentii, come ci fossi, la città raggelarsi, il
tresche, /... / qui ci cogliea la sera. -discorso,
manecati, -con che. 'l loto ci ò trescato! bandi, 2-ii-
, e se non si fa giusta ci diano un cavallo per uno. 10
]: di casa disabitata: i topi ci ballano il trescone. vezzegg. tresconcino
sua. bacchetti, 2-xxiii-576: presto ci trovammo... nella scia di polverone
stagnante, cieco, d'un trespolo che ci precedeva,... che avremmo
giuochiamo a tresette, cola signora rosaura non ci voglio stare. -perché? -perché non
, 37: non dobbiamo desiderare più che ci bisogni. al quale desiderio, per
al quale desiderio, per raffrenarlo, ci ha dato iddio una buona triaca,
dicendo un garzone sanese al padre: « ci è buona speranza che le genti del
de'quali, senza sangue o sudore ci schermiremo. = voce dotta,
il prisma triangolare cristallino appressato agli occhi ci rappresenta tutti gli oggetti tinti de'colori dell'
: il vetro triangolare... non ci dà mai che i soli sette colori
!... ma già, qui ci sono degli ingegneri e non c'è
. genovesi, 1-195: or che non ci dai tu un triangolo di due rette
pennacchi. moravia, 23-202: non ci sono più i grandi rettili del triassico;
: or seguendo all'altre considerazioni che ci sono, resta a parlare della tribù,
per tutti., se no, che ci giova che non ci siano più i
no, che ci giova che non ci siano più i tedeschi. volponi, 9-394
vanno col forte della passione, e ci fanno sfalcuna cosa mai tribolati e miseri
pratolini, 10-414: prima che lui acceleri ci troviamo nuovamente assediati: le medesime faccie
così tribolata vita. vasari, 4-ii-545: ci sarà da poter stare a filosofare e
che sia e sgangherata a tutta possa, ci appare un sogno. 6
tribulazioni, le angoscie e le fadighe che ci sono permesse da dio solo per lo
1-87: or, poiché tali auxilii ci hai tributi, / reviviscente fiamma e
solaro della margarita, 224: non ci applaudirà dalle tribune del parlamento, ma
dalle tribune del parlamento, ma non ci apprezzerà meno. b. croce, iii-22-250
riteneva inconfessabile. bernari, 6-178: ci rivedremo in tribunale. 2.
maffei, 6-115: nel distinto racconto che ci lasciò velleio patercolo dell'infelice espedizione di
1661). genovesi, 27: ci erano di coloro che... tutto
me, anche senza conoscermi, perché non ci ho mai tributato la corte che ambiscono
era una riforma di sgravio: invece giolitti ci regola una riforma a base di rincrudimenti
fiumi, e venti altri men grandi / ci travagliano. alvaro, 7-270: la
. muratori, 10-ii-37: e allora ci dobbiam più animare a prestare quest'ultimo
... appellato bruto / almen ci dà tributo / di fructo alcun che noi
lasciati passare gli appunti ossia riprensioni che ci vengono fatte, se non si trattasse
strumenti di questa fatta, di cui ci duole che la crusca non abbia registrato i
divinità, di figure o mostri mitologi- ci). = deriv. da
a controllare decine di volte che non ci siano fughe di gas. = comp
morte atroce. pascoli, ii-1188: non ci sono nell'atrio me, gerion tricorporeo
ha fatto miracoli, che per lei ci sono state messe, tridui.
giorni. fenoglio, 1-i-2117: « quando ci si ritrova? » mi rispose venerdì
cervia, e il trattamento e i prezzi ci disgustarono. 1 luna di miele è
alla rovescia? uno mangia la triglia e ci beve sopra lo chablis, un altro
che nel di fuore di questo tempio non ci sieno i triglifi e le metope,
triglifi e le metope,... ci si debbano nondimeno presupporre. palladio,
. fenoglio, 5-iii-68: penso che ci ha fatto un piccolo trigo, ci
che ci ha fatto un piccolo trigo, ci ha imbellito coi loro sistemi due bestie
il laveggio sul cammino bollicando a ricorsoio ci rovesciò i carboni in capo, noi
, che ne eravam fradici; e poi ci ungemmo d'unguento di baccare. uno
ungemmo d'unguento di baccare. uno ci carrucolò una piedipicchia ed una trigonistria.
. e. cecchi, 13-460: ci dev'essere qui vicino, su villa borghese
ti saremo grati di una pronta risposta che ci auguriamo affermativa per poterti inserire tempestivamente nel
, 107: la trina, che ci chiese, non è stata prima fornita;
» incalzò leo... « ci sono », rispose milton « ma c'
dubito; non posso però assicurarti che ci trovi ancora qui, trincerati dietro queste
, 2-i-446: proprio durante quella riunione, ci giunse il primo annunzio di una convocazione
quand'i'getto giù la vela, ti ci trovo impigliata. verga, 5-428:
si trinciano. forteguerri, vii-8-13: ci divelle e trincia / gli alberi e
bacchetti, 2-xxii-329: siccome pare che ci si accusi di trinciare giudizi a vanvera
ormai ha preso la rincorsa, e ci trincia sentenze e ammonimenti. 8
dolce). cavour, vii-80: ci mancano poi altre qualità, come sarebbero
. savinio, 12-71: se poi ci si aggiunge uno strumento a fiato,
non più trionfalistica-arrogante: 'per noi italiani ci vogliono'le grandi sciagure nazionali, 'ci vogliono'
i-863: nelle nostre fantasticherie solitarie, ci vediamo andare a cavallo trionfalmente per le città
le città, in una folla che ci acclama e ci adora. -con
in una folla che ci acclama e ci adora. -con riferimento alla gloria
nella chiesa trionfante. cicognani, 13-367: ci s'aspetta un raccoglimento: e invece
, intr. (6): non ci si presentò alla mente una critica,
che una sepoltura di se stessa, ci aggira ancora e ci pasce insaziabilmente delle
di se stessa, ci aggira ancora e ci pasce insaziabilmente delle sue rovine? buonarroti
, 370: ad ogni gazzetta vecchia che ci capitasse, il capitano trionfava di vedere
: a volere che la campagna trionfi, ci farebbe un pochino d'acqua. il
buonarroti il giovane, 10-967: storditi ci rizzammo, e barcolloni, / chiamando
cose morte. segnen, ii-100: ci vuol quella grazia che fu da santo
artistico. calvino, 20-450: come ci ha tarpato le ali (a te,
periodici popolari, i-412: carlo alberto ci ha spinti ai ripetuti tradimenti, temendo
cassola, 2-292: ricordo che quando ci parlò bombacci, lo portarono in trionfo
dell'anima sua. gobetti, 1-i-845: ci fu... un governo tripartito
di un triplano vastissimo, qual meraviglia ci prepara il solitario di vizzola? marinetti
tutta l'operazione, se quel che ci avanza sarà il più delle volte maggior
essa radice..., quel che ci avanzerà si chiamerà avanzo di radice triplata
b. martini, 2-3-8: plutarco pure ci descrive altri nomi accompagnati dalla tibia ch'
ed amore. alfieri, xiv-2-195: ella ci triplichi il suo zelo, e l'
ne andrà di sotto sarò io, perché ci vuole, per durare triplicata la provvista
inesorabili / di cloto: e triplicati ecco ci legano / i flutti irremeabili. d'
del momento la neutralità ha del buono. ci ha staccati di fatto dalla triplice e
ha staccati di fatto dalla triplice e ci permette di far con più comodo,
all'italia che alla francia, se non ci fosse stato il malinteso triplicista da una
trentatré, al novantanove: questa triplicità ci ammonisce che 'base del poema piccolomini
timorosi, non che dir che noi ci assicurassimo nelle triple e quadruple. stoppani,
di successione e non di concentrazione. ci confonde, ci inganna, ci mistifica
e non di concentrazione. ci confonde, ci inganna, ci mistifica; ci sfugge
. ci confonde, ci inganna, ci mistifica; ci sfugge come proteo, cambiando
, ci inganna, ci mistifica; ci sfugge come proteo, cambiando ad un tratto
una schiera di macellai ci sbarra il passo, intenti a disporresopra i
, ii-16: che importa se coloro che ci voglion male, italiani e stranieri e
della trippalda con cibi nobili, sempre ci troviamo morbidi. -persona particolarmente grassa
, 18-219: per dar vita a me ci sono voluti padree madre, quattro nonni,
pomposità cattolica, e art nouveau, ci sento, per il mio gusto di adesso
leggo soprattutto gli annunzi economi ci: affarone, affaronissimo, tetracamere, tristanze
ché mi pare anzi che no che voi ci stiate a pigione, sì tisi- cuzzo
coloro che per consolazione della sociale amicizia ci diletta, or come può essere che
può essere che la morte loro non ci dia tristizia? varchi, v-566: dilettazione
si vuole, né altra cagione dalle tristizie ci ha fatte fuggire. bibbia volgar.
ma dio è di misericordia, e ci svia la mente da queste tristizie. carducci
. macinghi strozzi, 1-467: non ci si truova di quelle che abbino le
, la lunga guerra, i rovesci bancari ci si sospinsero in basso.
portando dentro accidioso fummo: / or ci attristiam ne la belletta negra ». cino
: oh me tristo. i congiurati. ci siamo. non c'è tempo da
dante, inf, 23-69: noi ci volgemmo ancor pur a man manca /
. niccolò da poggibonsi, cxxxi-126: ci mettemo in camino con una grande carovana
tristerello d'amore, qual appunto dagli antichi ci vien figurato. nievo, 1-222:
più ripugnante all'antichità,... ci rappresentava giove scagliante la bisulca fiamma dalle
comprava [il fringuello], se ci aveva un grosso. -trito in
.. ma che dopo di essa ci voglia ancora un mestruo. a. cocchi
margarita, 31: se le storie ci narrano i furori dei despoti, ci narrano
storie ci narrano i furori dei despoti, ci narrano pure le immanità delle repubbliche.
s'era trasportata a roma, la ci durerebbe per più generazioni; il che
5-46: dentro l'occhiata con la quale ci stavamo dando tranquillamente del voi, si
giolitti, nitri o mussolini, sempre ci sono dei trivellatori da denunciare, dei siderurgici
addentrare un pezzo duro, non basta; ci vuole il trivello. -trivello alla francese-
dall'inizio, la rivista triviale e brillante ci inebriò di facili ritmi, ci rallegrò
brillante ci inebriò di facili ritmi, ci rallegrò di colori sensuali. -con
in noi la volontà delle persone che ci adoprano, onde siamo or larghe, or
senso borghese, grossolano, triviale, ci avanzano nella scienza e nella pratica delle cose
m. leopardi, i-82: non ci era però bisogno di tanto essendo oramai
offensivo. mazzini, 13-25: non ci aspettavamo di vedere un rappresentante del popolo
dei vicini paesi, più della nostra, ci dimostra che le cospirazioni politiche non si
, a le trocaiche, e poi ci sono le collisioni, e le rime.
giudaica anche. campanella, 1004: ci sono ancora alcune pietre, come l'astroite
armature? barbaro, 445: qui vìtruvio ci dimostra come si fanno gli strumenti da
e delle opere pubbliche, e prima ci parla della raglia, che egli troclea.
vorrei mandarvene tre o quattro navicellate e ci vedrebbe delle porpore, de'buccini.
che sia possibile. amari, 1-iii-476: ci narrano dunque che abd-el-mumen fece far numero
detto. cassola, 2-459: tre case ci avevamo a livorno. quei figli di
, 5-178: questo debbo dire che ci conveniva, là dentro, poter pensare
. bernardino da siena, 202: elli ci è comandato a noi predicatori, che
: il nostro corpo... ci ingombra e sembra un miraggio poterlo ritrovare
un cantante. barilli, 8-89: ci trassero per mano pochi anni fa a sentire
'accusa tutta la nazione', contro chi ci nega il diritto dei 'generi nostri'.
; né dando cura a quel che ci guasta il tempo, ci disperge la sorte
a quel che ci guasta il tempo, ci disperge la sorte e ci seppellisce la
il tempo, ci disperge la sorte e ci seppellisce la morte, ritornino i pensier
mo'di spola,... poi ci tuffò dentro il viso tutto, si strinse
[s. v.]: stamani ci sono volute tre ore per la trombatura
solo allora il fischietto del pipistrello / ci parrà la trombetta del 'dies irae'.
, 103: un altro elemento che ci dà ragione -un numero indeterminato di ragioni -è
percussione, con canna corta e ci, iii-19-83: tentò [il prati]
enorme calandra, 214: se ci tirano una trombonata, ci ammazzano tut
214: se ci tirano una trombonata, ci ammazzano tut trombone da fuoco
trompa- tori, e che se noi ci vorremo governare a modo loro, le cose
volgar., 11-35: se alcune membra ci molesteranno, sieno tagliate non col ferro
. d'annunzio, iii-1-367: non ci daremo nelle sue mani di ferro;
terra, ch'egli dal remeggi / non ci avvisti; c'a gli orbi occhio
occhio è l'orecchio; / e non ci avventi un masso, come quello /
cima di quel picco nero, / e ci scagliò. calvino, 14-78: dietro
che rimpastare i fatti nel propio stile, ci ha conservato in parte le prime scritture
cammillo mio dolce, quanto piacere ci troncate e fate imperfetto col vostro male e
ebbe baldanza. muratori, 6-136: ci assaliscono malattie, minaccianti di troncare il
manchevoli, cioè troncative di parole, ci fa vedere uno sfinimento amoroso.
fazio, i-3-44: per tutto le strade ci son tronche, / coperte d'erba
gerì, non meno che la farina, ci toccano ogni dì più che l'altro.
la frenavano in piazza del 'mirto'ma ci voleva del buono e del bello avanti che
di tale audacia passando fra quegli che ci verranno doppo, locaria l'ignoranzia dei simili
trono la volgarità e di banco la ciarlataneria ci vorrebbero tutte intiere le forze! veramente
settentrionali e fin sull'acropoli d'atene, ci si aspetterebbe a creta una vegetazione quasi
nostra, che, vedendo noi che dio ci vede, e ch'egli è giusto
mai recato a'miseri mortali! / ci son gli esempi, altro che dieci e
un parlar male, specialmente adesso, che ci vuol giudizio e prudenza. moravia,
tasso, 11-ii-29: noi troppo tosto ci sbrigammo da quella diffinizione che da loici è
nostra vita ambigua. ungaretti, i-36: ci rinveniamo a marcare la terra / con
/ con questo corpo / che ora troppo ci pesa. -troppo più: molto
, 20-277: tra questi sopramondi tecnici ci metterei anche le filosofie che credono di
capelli lunghi che aveva sempre arruffati e ci aveva messo della lacca per schiacciarli giù
buona derrata. ma dicoti che non ci sono se non io e la fante mia
/ questa tal donna, quando ella ci sia, / sola se ne starà con
, alla fine. calvino, 20-513: ci sono editori che valorizzano il nome di
la costa della collina, mentre toste ci imbandiva la cena d'una piccola trota e
temoli e quelle delicate fritture d'avanotti ci si pescano nella dora. fogazzaro, 13-
simonetta, i-220: invece dell'arrosto ci sono le trotelle del garda. -troterèlla
di trozkismo. arbasino, 147: federico ci ha iniziato al trotzkismo e al menscevismo
e al menscevismo, e in termini inconsueti ci spiegava a lungo gli aspetti politici della
. g. brera, 4-84: ci va una squadrotta italiana con un certo
terra chi pende, / danari un ci spende. proverbi toscani, 57: in
, cent., 51-89: sei mesi ci era stato molto adagio, / quando
mano tutte le settimane: a volte ci si mette al trotto tra le stanghe,
che se un poco di freno non ci metto, / non so perdio! come
buon trotto la notte, credei non ci bastassero appena due ore di camino sollecito.
trottoioni. meri, 290: il diavolo ci si era messo di picca a mandargli
, se stavo in troupe, ora mi ci beccavi in quest'albergo puzzolente. volponi
, dame assorte nei sogni trovatori- ci. g. manganelli, 16-87: credo
che un passo dopo l'altro noi ci conduciamo al travamento della verità che investighiamo.
testi, 3-373: 1 soldati non ci trovarono altro botino che di pannilini e
dolci nati / la notte che le cose ci nasconde, / che, per veder
. cielo dalcamo, xxxv-i-178: se ci ti trova pàremo -cogli altri miei parenti
il dì avanti, che l'esercito ci entrasse. de'mori, 237: ciente
grand'abbondanza », disse tra sé « ci dev'essere in milano, se straziano
si ferma. cesarotti, 1-xvii-319: se ci riuscisse di trovar un mezzo di communicazione
. ginzburg, i-103: 1 gaudenzi ci invitavano qualche volta la sera..
parlavano del bombardamento di torino, qualcuno ci s'era trovato, le sirene d'
a riparare per il figlio, purché non ci fosse uno scandalo. -sentirsi
è una topaia, io non mi ci trovo e mi sto dando daffare per
il vari punti utili, sui quali ci siamo trovati, e sui quali varrebbe
. ibidem, 361: la morte ci ha a trovar vivi [si suol dire
; onde tentò per ogni via se ci fusse stato architetti, che con trovate di
a noi dicendo: « certamente non ci sono i migliori trovatori del vin buono
p. levi, 3-47: non ci avevo mai pensato. pensi un po',
a quest'ora? per causa sua tutti ci hanno lasciate sole. bresciani, 6-i-17
.]: nel mercato delle erbe ci sono i trucconi che comprano la roba in
bastone. arbasino, 23-164: sulla scala ci sto io di guardia, ma bisogna
guardia, ma bisogna stare attenti perché ci sono due trucibalde che forse stanno facendo
voce, non truculenta et orrida che ci sgomenti come alle fiere, ma amica e
ventennio, e noi italiani non vi ci acconciammo mai, e fummo bensì schiavi,
favor suo, dello scultore che egli ci dà buoni ammaestramenti, e buoni esempi;
di- cieno: « sì che voi ci avete cossi beffati, per certo voi ne
loro così dicieno: « sì che voi ci avete così beffati, per cento voi
danaio. segneri, ii-55: egli ci aggira con fallacie, com'eva; egli
aggira con fallacie, com'eva; egli ci assalta con traversie, come giobbe;
con traversie, come giobbe; egli ci affascina con trufferie, come giuda. ortes
cose. garzoni, 7-575: così [ci sono] i cibi di pasta come.
, canti 'quin quiriquin'/ e, se ci fosse, ragghi l'asino.
specifiche comprendente i soldati sempli ci e i graduati, con esclusione dei sottufficiali
e da operai, che a turno ci accusano di essere degli economisti salariati (
che cristo venisse a morte: non ci potea perdonare senza sostenere morte...
7-185: a me pare che noi ci siamo assai allontanati dai latini, col
con tutti i mezzi che la scienza ci offre. noi li abbiamo tutti: dalla
han guardato dentro coi raggi, e ci han trovato la tubercolosi ossea. c
. gozzano, i-1072: nelle figure ci sbigottisce la magrezza estrema; la venere
, bozzuto. vallisneri, 1-61: ci sono i coralli... che a
e leggendo e parlando e scrivendo, che ci rimanessero confitte nel tubere suboculare, e
eredità... ai fortunati che ci vengono posteri. 2. tubero
tuberie il vapore arriva nei radiatori. ci arriva subito. i radiatori sono in tutte
bulbose, un termine improprio in quanto ci sono specie che posseggono un bulbo come il
da parnaso. baretti, 3-14: ci divoravamo ogni cosa... al suono
casta, che essi, le volte che ci venivano in visita, si tenessero costantemente
13-viii-1987], iii: accanto, ci sono montagne di madrepore, tubipore e retepore
, 13-iii-1988], i: tra queste ci sono i tubi di lava e i
e le fette di pane abbrustolito: mi ci tuffo, seduto alla tavola di con
alcune [donne] che, se ci ho a rivenire, mi godrò esse e
pozzanghera, ed ogni tuffo di secchia ci avvicina al fondo cosparso di sabbiolina trita
voler tuffarsi nell'oceano, tutti anco ci levammo. batacchi, 2-135: già
. fanfani, 3-69: - io ci avevo suppergiù ragionato sopra come te,
e gliascessi. targioni tozzetti, 5-17: ci parve di poter concludere, che la
ventennio, e noi italiani non vi ci acconciammo mai e fummo bensì schiavi, ma
ad esprimere 1 nostri concetti che prima ci venissero alle mani. 2
quanto più molesto tumulto de'pensieri carnali ci afferra, tanto più ardentemente dobbiamo perseverare
, lii-259: si è ditto ancora come ci sono lettere del retor del zante,
i migliori sistemi de'più esperti astronomi ci ripugnano, e passa ora già per
spesso abbandoniamo alla chetichella schede e schedari, ci rifugiamo nel tunnel dell'archivio.
territorio da parte della persona a cui ci si rivolge. dante, purg
, alla postura della persona a cui ci si rivolge. cielo d'alcamo,
, alle opinioni della persona a cui ci si rivolge (o anche a dio
prolina nell'orecchio), dimmi cosa ci va a fare tuo marito.
corso della vita della persona a cui ci si rivolge o a una sua situazione
-composto o scritto da un autore a cui ci si rivolge. cielo d'alcamo,
cera -subito dalla persona a cui ci si rivolge (una sofferenza, una
-proferito, detto dalla persona a cui ci si rivolge. ritmo cassinese, xxxv-i-n
spetta o è attribuito alla persona a cui ci si rivolge (una lode, un
o il patrimonio della persona a cui ci si rivolge; tutti i beni e il
, messaggio inviato dalla persona a cui ci si rivolge, a cui si risponde.
: dalla parte della persona a cui ci si rivolge, condividendone le idee, le
tuppete tappete', cioè colpi e tiri ci sono intervenuti;... un para
seneca volgar., 3-70: e'vi ci convien fare più forte turaccio, che
guardi, e conduca a tale chi mai ci vuole. 2. per simil
degli stracci ricavati stracciando le lenzuola che ci erano state finalmente concesse e le coperte
tu la turasse da bocca, assai ci verseresti suso, che tu mai l'empiesse
odore, gli voltiamo la schiena e ci scostiamo da lui o ci turiamo con mano
schiena e ci scostiamo da lui o ci turiamo con mano il naso. carducci,
annunzio, iv-2-384: istintivamente, tutre due ci turammo gli orecchi con le mani,
credeva o che io facessi miracoli o che ci fusse il giubileo. tasso, 18-65
turbamento di mare, con un vento che ci rtienò tre miglia lontano da trabisonda.
e pigre) la mente / più non ci turbano. -alterare l'espressione del
del mondo, acciò che alcun non ci vegna a turbar nostra pace. lorenzo de'
affogarono. ariosto, 13-15: quando ci assalse alla sinistra sponda / un vento che
la vera pronuncia si turberebbe), pur ci è arso utilissima cosa il distinguerle
opinione di turbativo stromento della quiete publica, ci voleva altro che rimostranze, e offerte
: ma com vedi ciascun ben, che ci è dato / per la fortuna,
, lxii-2-iv-91: gli turbiglioni d'arena ci obligavano di teneri gl'ochi quasi bendati coi
volgar., 1-3-209: la vera religione ci comanda lasciare ogni movimento di cuore ed
e stata colpa mia se un turbine ci ha travolto come due festuche di paglia?
conoscerà il parere del suo dottore non ci penserà neppure di lasciarsi operare.
vorrei mandartene tre o quattro navicellate e ci vedrebbe delle porpore, de'buccini,
fiat prova una turbo. a quanto ci risulta queste esperienze sono destinate, almeno
successo, nei primi aerei senza elica che ci si compiaceva di definire 'a reazione'.
turbulenta, fervida è precipitosa ira quando ci assale. graf 5-440: tace / de'
vi sia, / riveder ciò che ci è; giacché quel tanto, / che
con felicissimo viaggio in atene, dove ci aveva la fortuna apparecchiata una novella turbolenza
p. levi, 3-106: o che ci fossero delle turbolenze, o che il
pilota non fosse tanto bravo, o che ci fosse qualche difetto, l'aereo tremolava
molti aguazeri e turbonate e tormente che ci dettono. = dallo spagn. turbonada
tradizionale in quelle regioni, la gente ci spalleggiava a tutto potere. carducci,
a rilievi dorati. calvino, 8-52: ci crogiolavamo rivoltandoci su noi stessi, librandoci
media. targioni pozzetti, 12-5-77: ci farebbe altresì comprendere che si dànno le vere
: turcimanno in più linguaggi. calaman- ci in tartaresco sono gente che temperano e danno
, 125-106: tale è la descrizione che ci fa nel citato capo gioanni kepplero della
garisendi, xxxviii-322: chi l'estate ci dà torrida e altera, / e
stessi. tabucchi, 13-138: in portogallo ci sono per dipingere vedute a acquarello,
stampa sera [28-iii-1988], 12: ci dobbiamo accontentare,... di
[1905], iv-502: a bologna ci fu nel maggio 1904 un'esposizione turistica'
: a questa categoria di scrittori turistici che ci hanno tramandato le loro impressioni, appartiene
: ti ricordi quando la maestra soccorsa ci fece ricamare a turno quel gran pezzo di
, le stoviglie, fino una seggiola che ci avrebbe permesso almeno di sederci a turno
. svevo, 0-254: che cosa ci ho io nella mia figura di turpe o
rossore. carducci, iii-6-131: io ci veggo entro una serie di pitture il più
e storiati e un einaudi, 505: ci si sarebbe aspettato di trovare uomini, se
per rispetto alla tutela del popolo, se ci concentriamo a riguardare la camera come semplice
« quaderni rossi », 3-154]: ci si avvierà... ad organizzare
non sempre aggiornata... talvolta ci sono i tutori. 2.
). fenoglio, 5-i-411: come ci si doveva brace up, per superare,
tuttidue. riccardi di lantosca, 2-96: ci scambiammo un'occhiata il mercantini / confuso
pur sempre; ancora nel tempo a cui ci si riferisce. sannazaro, iv-82
armata spagnola, che veramente è potente, ci ha tenuto e ci tiene tuttavia sospesi
veramente è potente, ci ha tenuto e ci tiene tuttavia sospesi. d. battoli
sieno vere bellezze. pascoli, 1-348: ci ho... un altro migliaio
magistero. un migliaio posso economizzare. ci ho altri guadagni in vista. sebbene non
ho altri guadagni in vista. sebbene non ci sia molto rosa all'orizzonte, non
mani. ariosto, 1-iv-175: io ci penso tuttavòlta e credoli / di ritrovar
dossi, 3-25: che faccia assonnata ci mostrò egli neh'aprire a'nostri picchi
! poveretto... tuttavòlta non ci rabbuffò: al contrario.
cronichetta volterrana, i-323: la fame ci oppresse in modo che costò lo staio
: tu sei una dialettica, che dio ci guardi, madonna tuttesalle.
ridesi, / bastoni e ciottoli / seco ci che è considerato, che è sperimentato
lasciami dire, ti ho fatto così. ci sono riuscito, tutto il resto non
: a tutti i punti della strada dove ci sono due o tre o un gruppo
, 7-12: troppi aruspici compiaciuti e perentori ci hanno insegnato che la clausola 'tutto compreso'
tutto sommato ho l'impressione che non ci sia niente di nuovo. -un
cattivi, ignoranti e sapienti, tutti ci somigliamo, così nella fine come nel principio
cxxxiii-206: se inclinassi a prender moglie / ci vorrebber tante cose. / una appena
fan ciulli... ci precedevano, inseguendo le farfalle, e spiccando
, sì crediamo il consiglio del diavolo che ci sta dalla sinistra parte. -a
nostri padroni e pedagoghi politici non ci possono più tenere come bambini del tutto.
botte. b. croce, iii-10-258: ci fu un tempo in cui i francesi
oltre a tutto, si diceva vagamente che ci si sentisse, sebbene non vi fossero
tutto tempo che in più alto luogo ci ponga della sua rota. -per
. giuliani, i-309: 1 figliuoli ci vuol tutta per tirarli su a buon
siri, viii-564: dio adirato con noi ci vuol flagellare a questo modo: levandoci
noi siamo ancora in estate, la moda ci presenta degli abiti di panno. foscolo
, iii-1-19: la notte che le cose ci nasconde / aveva l'aèr tututta occupata
sistema di traslitterazione wade-giles, del pinyn ci 'testo', 'espressione'.
. aretino, iii-32: quel tintinnio che ci fa 'u''u'ne le orecchie,
, e phanno abbandonata, e ora ci vanno le streghe: ma non è
che so pieni d'ubbie, non ci bazzicherebbero, in nessuna notte della settimana,
poi di poco dissomigliano dagli indiani che ci molestano di continui assalti. -in partic
e volere. galanti, 1-82: orazio ci fa osservare che questo popolo guerriero,
, se non questi due fanciulli che ci menano i cavalli. cesari, 6-97
determinato comportamento. castelvetro, 8-1-409: ci possiamo imaginare che alcmeone, essendogli stato
: la campagna sabbadin, dove mamma ci fece vivere in piena libertà quell'estate,
. carli, 2-xiii-108: l'ubertoso plinio ci lasciò scritto la prima epoca dell'alterazione
stata fin dal principio terra di conquista; ci sono - il presidente medita - ubi
l'uccellaio! tozzi, iv-374: accanto ci stavano l'ubriaco di notte / va
avete detta bella. un uccellaccio / ci ha messo nido, e l'ha poca
; / per questo le persone / non ci fan dentro prova; / ma noi
strepito, ma ritiene il fiato finche ci dà pananti, i-44: la tua figliuola
, benché piccioletto, tuttavia pel pranzo ci manda a casa qualche buon tordo. leopardi
. marinetti, i-231: l'altissima scogliera ci difende dal ven
più netti rimangano. serao, i-859: ci voleva un'uccel- liera sul terrazzo,
: la msieria è quella che non ci lascia quetare del nostro stato; ma
i nostri, prima che i rapaci ci assaltino. forza, or, ancora pochi
, si correva più che del vapore; ci parca d'aver messo le ale come
, 2-425: tutte tonde, percuotitri- ci de'lor liti, combattevon quelli colle varie
lucidi a cui, in altri quartieri, ci ha condannato la frenesia dell'igiene.
richiamare l'attenzione della persona a cui ci si rivolge o di un uditorio (
353: e'mi par che tu non ci oda da quest'orecchio, e spampani
tutta firenze per certe lingue tebane che ci sono; e chi ode, poi non
collegi pittagorici la storia letteraria di rado ci offre oggetti più degni della nostra curiosità
, è tutto orgoglioso: uéi! ci ha il figlio che chiava!
in poi) potesse aver luogo, ci si trova ancora fermi alle manifestazioni accademiche
i padri a'consoli: quando egli ci ha alcuna cosa a fare ove si convenga
, 21: i giureconsulti del magnifico parlamento ci trovarono [nel codice] tanta agevolezza
era la scrivania di ussa, il quale ci aveva anzi aggiunto come sfondo un paravento
, 4-303: « marcello e io ci siamo fidanzati ufficialmente », disse alla
ungaretti, xi-56: in uno stesso villaggio ci possono essere una dozzina di ahmed mohamed
facesse ufficio. / -eh, le cose ci son serrate in modo, / che gli
cameriera. garibaldi, 1-392: di giorno ci destinavano ai più vili uffizi del chiostro
nell'alfabeto nostro per diversi suoni, che ci fa sentire, secondo a che
delumiliato. settembrini, iv-9: questi ci hanno accolti cordialla sacra scrittura e patristici
e patristici predisposta per ciascun mente e ci prestano ogni uffizio. membro della comunità cristiana
accortezze poi di stile,... ci -tenere, contenere, mantenere in
un 'uffiziòlo', c'è un personaggio e ci sono alcune scene che spiccano con singolare
, 3-47: « or qui complimenti non ci vuole, / ad ufo fino a
mio prove inaudite, / or ch'io ci son, forse vi son d'inciampo,
quanto, invece, a rosai, o ci stava o ci torsversataggine rionale, in
, a rosai, o ci stava o ci torsversataggine rionale, in una uggiolante tristezza
e irsuto, che sembrava una iena, ci seguiva uggiolando. 2. figur
e non di'più da guadagnare, ci sarei già tornata. = denom.
nugole: / perché da 'l rider ci fai perder l'ugole: / ti si
viso. serra, i-121: non ci inganni la eguaglianza del viso e la
segreta felicità di quest'uomo, di cui ci riesce così caro il semplice ritratto.
, 1-242: il lume della natura ci rende certi che nessuna propietà può uguagliare
credere nell'eucaristia? il mistero non ci assaliva forse con eguale prepotenza da tutta
io. marotta, 6-195: noi ci scopriamo amici ed eguali, qui.
questo mondo! tutti eguali come dio ci ha fatti. de roberto, 2-39
obbligo a far lezione tutti i giorni. ci reggerò? sarò eguale al carico?
del geometra sia stata vera, allorché ci riportassimo alla di lui autorità.
: quando orò poi nell'orto, ci dimostrò la equalità, o'vero conformità,
perversità carducci, ii-13-159: altri doveri ci sono; quello della temperanza e della
viltà portavano egualmente alla morte, non ci potesse essere altra ragionevole ambizione che di
; non si può più: altra volta ci ristoreremo. 2. in
fagiuoli, 1-6-409: uh uhia, ci ho dato drento vè! =
ma con costei? uhm! non ci spero nulla, e temo che voglia diventare
, mi scagliavano l'urlo barbarico che ci venne dalla patria degli ukase, che è
, purg., 20-116: ultimamente ci si grida: « crasso, / dilei
una impresa... alla quale ci avete tante volte promesso di aiutarci con
sui quali, però, da alcuni giorni ci impuntavamo senza risultato. -concludere
santità della mente e del corpo, ci diletti l'operazioni di quelle.
, / dove l'ultimo giorno ognor ci sfida. -in espressioni che si riferiscono
tronche sono quelle [parole] che ci fanno l'accento sentire sopra l'ultima
l'ultima, e anche per questo ci volevamo bene. -l'ultimo arrivato
loredano, i-23: la bella creanza ci ha necessitati a sofferire l'ultimo delle
tradire il loro segreto, / talora ci si aspetta / di scoprire uno sbaglio di
unguenti nella chioma; / invano tu ci chiami a lotte ultrici: / dolce è
fa strada una disaffezione alle istituzioni che ci reggono. = comp. dal lat
intiero e l'intimo delle cose, ci ravvicini alla natura. = comp
si deve esprimere invece pinfinitamente piccolo che ci circonda, l'impercettibile, l'invisibile
che mai. cicognani, vi-171: ci univano... certe scontrosaggini comuni,
fortini, ii-397: ne li eserciti ci è di molte nazioni e non tutte le
2-182: il senso dell'inutilità non ci assale altro che quando, volendo un
di una diversa possibilità d'essere dell'umanità ci si ricorderebbe come nelle favole, d'
persona che manifesta benevolenza, da cui ci si attende o si è ricevuto tale
noi cristiani possiamo ripetere a quelli che ci vogliono consolare alla umana, che essi sono
del secolo scorso. cardarelli, 781: ci sono a mosca magazzini alimentari pomposamente decorati
queste non cavan mai la sete; quelle ci preservano che non abbiam mai bisogno di
abbiam mai bisogno di bere altronde, perché ci tengono irrigati e umettati dentro e di
: era [don abbondio], se ci si lascia passare questo paragone, come
cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei? piovene, 7-189: l'
.. è una radice, che si ci porta dall'indie, simile di sapore
visite... parleremo... ci sforzeremo di ricostruire, di riorganizzare una
, detta ora 'la van- dina', ci s'intendeva meglio perché lei almeno della chiesa
è tutto santo, / e ciò che ci si fa vien da buon zelo?
de'medici, ii-108: imperadore, invan ci dài tal termine, / però che
di dio e questo dolce vermine / ci mangia e mangerà fino allo estremo.
peccato tanto grida in cielo / che ci perturba ogni sua grazia e zelo.
quel punto del cielo, che perpendicolarmente ci è sopra la testa, e quello
quel punto del cielo, il quale ci sta sopra il capo a perpendicolo.
uccellin con l'uva nel tocchetto / ci parvon proprio a masticar granate. grazzini
zeni, però, sempre nega. non ci sono contro di lui che indizi. le
d'aleppo. papini, v-495: ci sono, in prima fila, i bonzi
nella cravatta. calvino, 2-91: ci fu un pranzo, da morire di noia
fuscello nel mondo culturale ufficiale! non ci vuole molta bravura per mostrarne l'inettitudine
e presso che perdute e, se non ci si ripara, se ne vanno in
secchia ad ogni patto, / che ci rubò la vostra gente audace; / perché
andria ogni cosa in zero, / e ci scorrucciaremmo da dovere. cannoniera, 54
tascabile ripieno d'acqua, e appena ci avvenga di incontrare un cane sospetto.
con rascione; / lamentome che eo non ci aio of- fizio; / staraioce per
arrestar degli augei l'eccelso volo, / ci vuol gli uccelli nominati sorte, /
, sempre in zigghe zagghe, ché non ci curiamo di strade dritte o torte.
zimbellamenti anzi arti per dileggiar coloro che ci pongono l'occhio. = nome
scusateci come vi riceviamo... ci siamo ridotte come delle zingare. siamo cadute
di una compagnia di amici in cui ci si diverte goliardicamente organizzando scherzi; viaggio
. buonarroti il giovane, 9-550: ci 'nvaghi talento / di beffare il guardiuol
senza lume alcun fàttici innanzi, / ci accostammo al lor uscio zingaresco, /
pel dado. aretino, 20-127: solo ci è di buono la fede che elle
ii-27: quel... bel sole ci abbrustolisce le cuoia, che diventiamo zingare
^ 6: ero in camicia e io ci ho il petto ancora adesso erto,
fortuna emigrando in america, da cui ci si aspetta un'eredità. - per
estens.: parente molto ricco da cui ci si attende qualche aiuto o vantaggio,
-un diavolerino! un qualche zirigogolo maligno ci ha da esser sotto. =
, è dentro! la zita / ci voleva gabbare, la zita.
. stuparich, 5-463: « che ci sta a fare quel signore? » sbottò
1-110: per me, quando non ci sia da tirar fuori una crazia, son
barocca, e ruffiana sintesi. che ci ballano, a stratti, la loro ossitona
vecchia serva umile e pia / ci girellava intorno zoccolando. pascoli 1315: ma
8-129: guardate pure di non ci dare occasione d'adoperare lo scarpe, che
e che in casa la bice / ci facemmo poi far quel frittatene / con gli
a la più sozza e mal netta che ci fosse, di modo che guccio imbratta
. galileo, 3-1-285: il sole ci apparisce sempre occupar nel zodiaco il grado
i sione zolfino fulminante). nessun ci sia: non c'è nessuno. ghislanzoni
si accende. passeroni, iii-104: ci pungono le vespe ed i tafani; /
di lampi lunghe come tiri d'interdizione. ci sono illuminazioni sotto cui il verde dei
campo dissodato. paolieri 159: ci si trovava allora in un pezzo di campo
dette donne [redi]: tale liquore ci viene portato indurito in minutissime zollettine,
guerrazzi, 1-69: se gli austriaci ci zombano perdiamo egli ed io; così
pini sul cielo e sul mare, essa ci aveva messo quella testa già disegnata
industriale, da taluni ritenute eccessive, ci trovano consenzienti. 2. burocr.
a. gallo, i-2-230: oltra che ci trastulliamo, ora nel pescare e ora
di francia. soffici, 6-91: quando ci fu lo scoppio della polveriera non fece
fiori, tavoli zoppicanti e gatti, ci sono distesi al sole dieci o dodici ragazzi
e come dire, un piede, ci convien camminare zoppicone, e di quel,
camminare zoppicone, e di quel, che ci è rimaso, restare contenti.
tavola, e mensa / un barcon capovolto ci fu. pratesi, 5-271: il
tela stinta sopra la poltrona zoppa, ci si chiede cosa diventeranno queste miserie tra
bugigattolo in cui bisognava il lume e non ci si rigirava e per tutta mobilia una
zoppo... 'costui nel greco ci piglia a tutti a piè zoppo'.
ampiezza, la sua apparente rudezza non ci indussero dunque in sospetto, ché una pagnotta
frate gidio o giuda, il quale ci dà la peregrina notizia che 'pubblicano'è
e con due pezzi d'artiglieria, ci fulminava senza che si potesse rispondere dovutamente
per appendervi le zucche delle sementi, ci avevano lasciato il segno sulle pareti dove
. pratesi, 5-433: la domenica ci avevano qualche volta un piatto di fior
ad onta dell'eccellente 'zuccata'di cui ci nutriscono. = deriv. da zucca
do la fede mia che il zuccaraio mi ci diede più basci che non fece nella
, allo zuccherato del wagnerismo, che ci era salito fino sopra gli occhi e
volta serviva il caffè con tutto quel che ci vuole, il vassoio grande, la
mosto cola zuccherino. piovene, 8-32: ci sono il fegato affettato cosparso di erbe
al demonio. nievo, 637: allora ci convenne far come tutti; vivere di
due versettini, / forse alla lunga mi ci sarei fatto, / ma questi sono
confronto dello schifo, laidissimo putridume che ci ha invasi e compenetrati e inzuppati tutti
di mezzi e la scarsezza dei guadagni ci doveva far vedere in quel tempo infelice
1-33: mi diede un altro zucchero e ci congedò entrambe. -barbabietola da
in pasticceria. moravia, ix-92: ci furono anche dei dolci,...
, 1-2-27: ma pur se accade che ci manchino i buoi, ché non sempre
per la tosse, senz'altro riguardo ci vagliamo degli asini. -colare lo zucchero
qualcosa. cesari, i-402: voi ci avete appena messo in bocca il zucchero
citare centinaia. montale, 18-411: ci riportano alla 'belle époque'del primo novecento,
5. carlo da sezze, i-448: ci diede due pagnotte di pan bianco con
a vostra maestà del gran dono ch'ella ci ha fatto, ei brama che gite
masinadier subitamente / dovien tra noi non ci ha più... chiome bionde;
faccenda. delfico i-279: la storia poi ci mostra, che l'effetto infelice di
il volgo dice esser segno che qualcuno ci rammenta; e ne trae buono o
zufolare o soffiare negli orecchi ad uno, ci è parlargli di segreto e quasi imbecherarlo
insieme tu, trasone e difilo, ci erano ancora cimbalina la zufolatrice, e
non sa forse con sicurezza quel che ci dà oggi e potrà darci in avvenire.
: invano, non si sa come, ci ronzavano nelle orecchie certi zufolìi di armata
cecchi, 316: -la crezia / non ci ragguaglia di niente. -oh! eccola
un mandarino. baldini, i-641: finalmente ci si metteva d'accordo sopra una famosa
la zuppa di pesce. -ma non ci mettete tutto quel pepe che ci mettono
-ma non ci mettete tutto quel pepe che ci mettono a livorno, - aggiunse con
latte e pane, che quella gente ci diede, e recitate le preghiere della
e recitate le preghiere della sera, ci sdraiammo sotto le tende, e copertici con
spasso insieme per le vie del quartiere, ci facevamo scherzi a vicenda.
. bandi, 323: 1 soldati ci seguivano cantando allegramente, e ridendo de'
che veniva giù a catinelle, e ci aveva tutti zuppi dal capo ai piedi.
tommaseo [s. v.]: ci vuole la zuppieróna a pranzo, perché
tassiano da macerata, lxii-2-iv-116: ci fece il themò con 5 piattini per
, 24-vi-1995], 38: il 30 ci sarà spazio anche per lo zydeco di